Coldiretti cremona informa 47

Page 1

“L’Italia che vogliamo” Si riporta l’intervento, a firma del Delegato Confederale Ettore Prandini, pubblicato sul Coltivatore Cremonese di dicembre e sul settimanale diocesano Vita Cattolica Veniamo da una serie di giornate in cui Coldiretti ha dato battaglia, a Reggio Emilia e al valico del Brennero, poi davanti a Montecitorio, a difesa del vero Made in Italy e del reddito delle imprese agricole. La partecipazione alla mobilitazione “La battaglia di Natale: scegli l’Italia” degli imprenditori agricoli cremonesi, come di tutti gli imprenditori agricoli lombardi, è stata massiccia e determinata. Non poteva che essere così, di fronte allo scandalo del continuo ingresso di ogni genere d’importazioni di bassa qualità, che anonime varcano le frontiere per essere spacciate come italiane, a danno di tutte le nostre imprese, di tutte le imprese agricole italiane, e dell’intera economia del Paese. Al Brennero abbiamo verificato personalmente quanto sia grave il problema della mancanza di trasparenza sull’origine degli alimenti che ogni giorno portiamo in tavola e che fanno concorrenza sleale alle nostre produzioni. Abbiamo visto entrare un impressionante numero di cisterne di latte, proveniente da Germania e Polonia e destinato ad aziende private e a cooperative italiane – anche lombarde – per diventare latte a lunga conservazione e formaggi “italiani”. Abbiamo fermato tir che contenevano mozzarelle provenienti dalla Germania con confezioni che chiaramente rimandavano al nostro tricolore, cagliate industriali dal Belgio per fare il formaggio nei caseifici italiani (cagliate che si presentavano in condizioni, e in un aspetto, che mai noi tollereremmo per i nostri prodotti), e ancora prosciutti provenienti dalla Germania e destinati a Modena. E poi pasta, frutta e verdura, tanti fiori e piante (che in vista del Natale saranno venduti e regalati al posto dei nostri), pane precotto, albumi d’uovo, e molto altro ancora, il tutto in arrivo dall’estero e destinato ad essere confuso sulla tavola e nelle case degli italiani con il vero prodotto Made in Italy.


IN PRIMO PIANO

Il 27% dei 170 tir, camion e container fermati e controllati al nostro presidio al Brennero trasportava prodotti alimentari stranieri destinati ad essere venduti come Made in Italy. Come abbiamo denunciato, di fatto ogni cisterna di latte che entra in Italia si porta via un posto di lavoro nel nostro Paese, così come ogni tir carico di prosciutti. Quello che voglio ribadire è che siamo in presenza non solo di un furto economico (gravissimo) ai danni delle imprese agricole. Siamo in presenza anche di un furto di futuro: la concorrenza sleale del finto Made in Italy, favorita dal fatto che non si applica l’obbligo di origine in etichetta per tutti i prodotti, espone le nostre imprese a una situazione insostenibile, per cui le nostre aziende chiudono e i nostri giovani non possono guardare con fiducia a ciò che li aspetta. Quello che voglio ribadire è che noi – noi agricoltori della Coldiretti – non ci facciamo rubare il futuro. La nostra battaglia, che da Reggio Emilia e dal Brennero si è spostata davanti e dentro il Parlamento, prosegue, con l’impegno di ottenere dalla Politica risposte chiare, immediate, vere. Noi non ci fermiamo. Nei giorni scorsi, insieme al Presidente Nazionale Roberto Moncalvo e al Segretario Organizzativo Vincenzo Gesmundo, ho incontrato il Presidente della Regione Lombardia, Roberto Maroni. Il vertice, che si è svolto nella sede della Coldiretti a Milano, ci ha permesso di ribadire e condividere quello che dovrà essere il ruolo dell’agricoltura nell’ambito di Expo 2015, che deve necessariamente rappresentare un’opportunità per le nostre imprese e una straordinaria vetrina per ribadire al mondo l’azione a difesa dei prodotti che nascono dai nostri campi e dalle nostre stalle, contro gli inganni dell’agropirateria e i furti del finto Made in Italy. Il Presidente Maroni ha chiesto a Coldiretti di accompagnarlo nel percorso che lo porterà attraverso le capitali europee, per sostenere l’iniziativa, e dare la giusta impronta ad Expo 2015. Già nei prossimi giorni avrò un ulteriore incontro con il Governatore della Lombardia, per stendere il programma degli incontri con i Paesi comunitari. Posso garantire che Coldiretti parteciperà attivamente alla costruzione dell’Esposizione Universale che si terrà tra due anni, facendo in modo che il fulcro dell’iniziativa sia rappresentato dalla difesa, valorizzazione e promozione del settore agroalimentare lombardo e italiano. Questa è l’Italia che vogliamo. Questa è l’Italia che, come Coldiretti, continueremo a difendere e a costruire nel 2014. Anche attraverso questa pagina, colgo l’occasione per rivolgere a tutti i Soci di Coldiretti Cremona, e a tutti i lettori, i miei più cari auguri di un Natale sereno, e di un nuovo anno ricco di soddisfazioni.

Ettore Prandini Presidente Coldiretti Lombardia Delegato Confederale Coldiretti Cremona


IN PRIMO PIANO


IN PRIMO PIANO: Assemblea Nazionale

Oggi, presso la Sede Coldiretti in via XXIV Maggio 43 a Roma

ASSEMBLEA NAZIONALE COLDIRETTI IL NATALE SULLE TAVOLE DEGLI ITALIANI Il Natale sulle tavole degli italiani con la spesa prevista per i pasti, il tempo trascorso in cucina per la preparazione, gli “in” e “out” dei cibi che cambiano quest’anno, i menu della festa, le portate irrinunciabili e i luoghi scelti per gustarle sono al centro del rapporto Coldiretti/IXE’ dedicato al “Natale sulle tavole degli italiani”, presentato oggi, venerdì 20 dicembre, nella sede della Coldiretti in via XXIX Maggio 43 a Roma in occasione dell’Assemblea di fine anno e alla vigilia dell’ultimo week end di shopping per regali, pranzi e cenoni.

La newsle er di Coldire

Cremona - Anno VIII

E’ stata aperta la mostra delle specialità natalizie tradizionali in tavola nelle diverse regioni, con l’esposizione delle più curiose e innovative idee regalo “Salva Made in Italy”, che creano lavoro, sostengono l’economia e difendono l’ambiente e il territorio nazionale. Insieme al Presidente della Coldiretti Roberto Moncalvo sono presenti i dirigenti di tutte le realtà regionali, con i rappresentanti di giovani impresa, donne impresa, agriturismi Terranostra e pensionati.

Venerdì 20 dicembre 2013 - Anno VIII, Numero 47 ♦ L’Italia che vogliamo. Fine anno, intervento a firma del Presidente Prandini ♦ Assemblea Nazionale/1. Il Natale sulle tavole degli Italiani ♦ Assemblea Nazionale/2. 30mila posti di lavoro dal menu italiano ♦ Natale di solidarietà. Coldiretti Cremona insieme a Croce Rossa Italiana ♦ Expo 2015. Coldiretti in squadra con il padiglione Italia ♦ Avvisi alle Imprese. Datori di Lavoro // Servizi Tecnici // CreditAgri


IN PRIMO PIANO: Assemblea Nazionale

NATALE: 30MILA POSTI DI LAVORO DAL MENU ITALIANO I consigli anti contraffazione per un Natale Made in Italy più sicuro La scelta di un menu italiano per i pranzi e i cenoni delle feste, ma anche quella del regalo enogastronomico veramente Made in Italy da mettere sotto l’albero, salva circa trentamila posti di lavoro. E’ quanto emerge dall’analisi Coldiretti “Il Natale sulle tavole degli italiani”, presentata oggi all’Assemblea Nazionale, dalla quale si evidenzia che le scelte di Natale degli italiani quest’anno sono decisive per la sopravvivenza di molte imprese. Quasi sette italiani su dieci (67%) vogliono acquistate prodotti Made in Italy per la tavola del Natale per aiutare l’economia nazionale o garantire maggiori opportunità di lavoro in un momento di difficoltà, che sta portando alla chiusura di molte imprese e alla perdita di occupazione. Questo purtroppo non è sempre possibile perché – sottolinea la Coldiretti - le etichette ingannano. Contiene infatti materie prime straniere circa un terzo (33%) della produzione complessiva dei prodotti agroalimentari venduti in Italia ed esportati con il marchio Made in Italy, all’insaputa dei consumatori e a danno delle aziende agricole. E spesso, oltre all’inganno, la scarsa trasparenza delle etichette nasconde vere e proprie contraffazioni come dimostrano i sequestri effettuati dai carabinieri dei Nac e dei Nas per garantire un Natale sicuro agli italiani. Gli inganni del finto Made in Italy sugli scaffali - precisa la Coldiretti - riguardano due prosciutti su tre venduti come italiani, ma provenienti da maiali allevati all'estero, ma anche tre cartoni di latte a lunga conservazione su quattro che sono stranieri senza indicazione in etichetta, oltre un terzo della pasta ottenuta da grano che non è stato coltivato in Italia all'insaputa dei consumatori, e la metà delle mozzarelle che sono fatte con latte o addirittura cagliate straniere. Questo accade perché per oltre la metà della spesa l’etichetta non è trasparente poiché non è stata ancora data applicazione a una legge approvata nel 2011 dal Parlamento con il pressing della Coldiretti, che prevedeva l’indicazione obbligatoria dell’origine delle materie prime impiegate. Ad oggi l'obbligo di indicare la provenienza vale solo per carne bovina (dopo l’emergenza mucca pazza), pollo (dopo l’emergenza aviaria), per l’ortofrutta fresca, le uova, il miele, il latte fresco, la passata di pomodoro e l’ extravergine di oliva, anche se in questo caso serve una lente di ingrandimento per riconoscerlo. Non c’è invece l’obbligo - denuncia la Coldiretti per pasta, succhi di frutta, latte a lunga conservazione, formaggi, carne di maiale, salumi, concentrato di pomodoro o sughi pronti per i quali viene invece indicato solo il luogo di confezionamento o di ultima trasformazione che può facilmente tranne in inganno. Per sostenere le imprese, il lavoro e il territorio italiano durante lo shopping alimentare di Natale va ricordato che alcuni produttori – sottolinea la Coldiretti – indicano però volontariamente in etichetta la provenienza e così è possibile trovare dal latte a lunga conservazione 100 per 100 italiano alla pasta con grano italiano al 100 per 100, magari garantiti dal marchio Fai (Firmato dagli Agricoltori Italiani). Un’alternativa per essere sicuri di scegliere alimenti italiani dal campo alla tavola - conclude la Coldiretti - è quella di rivolgersi direttamente alle aziende, botteghe e mercati degli agricoltori di Campagna Amica, ma anche di acquistare prodotti a denominazione di origine protetta (Dop) garantiti da un preciso disciplinare di produzione approvato dall’Unione Europea. “Ci auguriamo che questo sia l’ultimo Natale che lascia nell’incertezza la grande maggioranza di italiani che vuole acquistare prodotti Made in Italy ma non lo può fare con sicurezza perché manca la trasparenza in etichetta”, afferma Roberto Moncalvo, Presidente della Coldiretti, nel sottolineare che l’organizzazione degli imprenditori agricoli ha chiesto “l’attuazione della norma per obbligare ad indicare in etichetta la reale provenienza degli alimenti, ma anche per “assicurare l’accessibilità delle informazioni e dei dati sulle importazioni e sui relativi controlli” per fare chiarezza sulle ditte che lavorano prodotti stranieri da “spacciare” come nazionali”.


IN PRIMO PIANO: Assemblea Nazionale

NATALE: 3,9 MILIARDI NELLA SPESA PER LA TAVOLA IL 57% ITALIANI NON LA TAGLIA Gli Italiani spenderanno 3,9 miliardi per imbandire le tavole della feste di fine anno 2013, tra il Natale e il Capodanno. E’ quanto emerge dall’analisi Coldiretti/Ixè “Il Natale sulle tavole degli italiani”, presentata all’Assemblea nazionale, dalla quale si evidenzia che i cibi rappresentano il 25% delle spese di Natale. La maggioranza del 57% degli italiani – sottolinea la Coldiretti – prevede di spendere come lo scorso anno a tavola per il Natale, mentre il 25% pensa di tagliare fino alla metà della spesa e solo per un 4% il budget per pranzi e cenoni sarà meno della metà dello scorso anno.

La newsle er di Coldire

Cremona - Anno VIII

Al contrario – precisa la Coldiretti – c’è un 12% che prevede di spendere di più per il menu della festa più importante dell’anno. Non si rinuncia dunque a preparare pranzi e cenoni o a gratificare parenti e amici con gustosi omaggi utili, ma si qualifica la spesa, con una netta preferenza di prodotti del territorio locali e Made in Italy. Si assiste – precisa la Coldiretti – a una fortissima attrazione verso la riscoperta del legame con i prodotti del territorio che si esprime sempre di più attraverso la preparazione delle ricette del passato che, nonostante i profondi cambiamenti negli stili di vita, rimangono fortemente radicate nella popolazione. Secondo l’indagine Coldiretti/Ixè il 67 per cento degli italiani responsabili della preparazione dei pasti porterà in tavola prodotti Made in Italy, il 28 per cento addirittura locali o a chilometri zero e l’11 per cento prodotti biologici, mentre un 19 per cento guarderà alle offerte e al basso prezzo. “Acquistare prodotti italiani in un difficile momento di crisi significa anche sostenere il lavoro, l’economia e il territorio”, afferma il Presidente della Coldiretti Roberto Moncalvo nel sottolineare che “l’agricoltura e l’alimentazione sono tra gli elementi di distintività del Paese che possono offrire un grande contributo ad una ripresa sostenibile e duratura che fa bene all’economia all’ambiente e alla salute”.


IN PRIMO PIANO: Assemblea Nazionale

NATALE: NEI PIATTI PIU’ COTECHINO (+9%) E MENO OSTRICHE Il panettone batte il pandoro e lo spumante stravince sullo champagne

Sulle tavole degli italiani aumenta la presenza dei prodotti Made in Italy piu’ tradizionali dal cotechino (+9 per cento) alle lenticchie (+9 per cento), dalla frutta locale di stagione (+11 per cento) allo spumante (+11 per cento) mentre calano le mode esterofile del passato pagate a caro prezzo come le ostriche (-2 per cento), il caviale (-1 per cento) e la frutta fuori stagione come ciliegie e pesche (-1 per cento). E’ quanto emerge da una analisi della Coldiretti/Ixè “Il Natale sulle tavole degli italiani”, presentata all’Assembla Nazionale, dalla quale si evidenza un profondo cambiamento sulle tavole delle feste. Nel dettaglio - sottolinea la Coldiretti - lo spumante si conferma come il prodotto immancabile delle feste e sarà bevuto da quasi nove italiani su 10 (86 per cento). Segue a ruota il panettone al quale non rinunceranno piu’ di 8 italiani su 10 (81 per cento) che vince di misura sul pandoro (prescelto dal 78 per cento). Aumentano - precisa la Coldiretti - le lenticchie che, in un momento di difficoltà, sono chiamate a portar fortuna nei piatti di dell’81 per cento delle famiglie insieme al cotechino o allo zampone presente nel 73 dei piatti. La frutta locale - continua la Coldiretti - con l’80 per cento delle preferenze vince su quella esotica o fuori stagione che quest’anno assaggeranno solo il 34 per cento degli italiani. Si abbandonano infatti le mode esterofile del passato con il 5 per cento di italiani che si permetteranno le ostriche, il 4 per cento il caviale e l’11 per cento che stapperanno lo champagne. Il Natale – spiega la Coldiretti - è però molto spesso anche l’occasione per tornare a gustare i piatti del ricordo dai tortellini in brodo dell’Emilia Romagna al cappone in Lombardia, ma anche u piccilatiedd in Basilicata, il panpepato in Umbria, la pizza di Franz nel Molise, lu rintrocilio in Abruzzo, le pabassinas con sa sapa in Sardegna, la carbonata con polenta in Valle D'Aosta, il pangiallo nel Lazio, le carteddate in Puglia, i canederli in Trentino, la brovada e muset con polenta in Friuli, i quazunìelli in Calabria, il pandolce in Liguria, la pizza de Nata' nelle Marche, i buccellati in Sicilia, il brodo di cappone in tazza in Toscana o l'insalata di rinforzo in Campania. Piatti che - conclude la Coldiretti - richiedono tempo ed esperienza spesso tramandata da generazione in generazione. “Il deciso orientamento dei consumatori verso i prodotti della tradizionale nazionale è il riconoscimento del grande lavoro fatto dalle nostre imprese per difendere un patrimonio di qualità unico ed inimitabile”, afferma il Presidente della Coldiretti Roberto Moncalvo nel sottolineare che “lo dimostra anche il crescente apprezzamento all’estero dove nel 2013 le esportazioni agroalimentari fanno segnare il record storico di 33 miliardi di euro”.


Natale di Solidarietà Coldire

Cremona insieme alla Croce Rossa Italiana in aiuto delle famiglie in difficoltà

Coldiretti Cremona al fianco della Croce Rossa Italiana, nel dar vita a un “Natale di Solidarietà”, in aiuto di alcune fra le tante famiglie cremonesi che si trovano in stato di indigenza. Coldiretti Cremona ha accolto con prontezza la richiesta del Comitato Locale della Croce Rossa Italiana di Cremona, portando il proprio contributo e fornendo un prezioso supporto logistico a un’iniziativa cui sono stati devoluti i proventi di un concerto di beneficienza che si è tenuto lo scorso mese di novembre appositamente per aiutare le persone in difficoltà. Sono circa sessanta le famiglie cremonesi in stato di necessità, che sono attualmente seguite dall'area Supporto ed Inclusione Sociale della Croce Rossa Italiana cremonese, che domani riceveranno questo aiuto sotto forma di generi alimentari. Nei pacchi preparati dai Volontari C.R.I. ci saranno farine bianca e gialla, pasta, riso, olio, latte, oltre che pomodoro e sughi. Coldiretti ha puntato, com’è nel suo stile, sui prodotti del territorio, fornendo generi alimentari a marchio Voi di Fai Coldiretti, tutti prodotti garantiti 100 per cento italiani, frutto di una positiva sinergia fra gli agricoltori della Coldiretti e la catena di distribuzione Iper la grande I, insieme ad altre eccellenze del territorio offerte dalle aziende di Campagna Amica e dal Consorzio Casalasco del Pomodoro.

La newsle er di Coldire

Cremona - Anno VIII

La benefica iniziativa che si apre a Cremona è solo una fra le tante proposte che vedono la Coldiretti – in Lombardia come in tutta Italia – impegnata nel portare un aiuto concreto a chi vive in povertà. “In Lombardia il numero dei poveri continua ad aumentare: dal 2010 a oggi le persone che hanno chiesto assistenza alimentare alla Caritas, alle mense per poveri, o ad altre realtà che operano sul territorio, sono cresciute da 261.063 a 329.746, con un aumento di oltre il 26%” ha evidenziato la Coldiretti Lombardia sulla base della relazione sul “Piano di distribuzione degli alimenti agli indigenti 2013”, realizzata dall'Agenzia per le Erogazioni in Agricoltura (Agea). E’ il dato peggiore del nord Italia dopo il + 40% dell’Emilia Romagna. In Lombardia si contano inoltre quasi 38 mila bambini indigenti sotto i 5 anni, il terzo dato più negativo a livello nazionale, dopo Campania e Sicilia, che rappresentano però rispettivamente il 20,68 e il 17,35% del totale - aggiunge la Coldiretti -. Dal 2007 al 2012 il numero di individui in povertà in Italia è raddoppiato: da 2,4 a 4,8 milioni. Dati che impongono un’azione forte e concreta. Da qui l’impegno della prima Organizzazione degli imprenditori agricoli del Paese a fare la propria parte, nel segno della solidarietà, a Cremona come in tutta Italia.


Coldiretti Cremona augura ai Soci, alle loro famiglie, a tutti i collaboratori e amici, e a tutti i lettori di questa newsletter un Natale Santo e Sereno

E’ Natale ogni volta che sorridi a un fratello e gli tendi la mano. E’ Natale ogni volta che riconosci con umiltà i tuoi limi$ e la tua debolezza. E’ Natale ogni volta che perme al Signore di rinascere per donarlo agli altri. Madre Teresa di Calcu a


UE: DOVEROSO STOP ALLA PECORA DOLLY NEL PIATTO E’ doveroso lo stop alla pecora dolly nel piatto, con la stragrande maggioranza dei cittadini italiani ed europei che ritengono la clonazione a fini alimentari insicura per le future generazioni, che non faccia bene alla salute e che sia innaturale secondo l’ultimo sondaggio di Eurobarometro. E’ quanto afferma la Coldiretti nel commentare la proposta della Commissione europea al Parlamento e al Consiglio Ue di vietare in Europa la clonazione di animali d'allevamento e la loro importazione, ma anche di interdire ugualmente la commercializzazione di latte e carni derivati da animali clonati. La commercializzazione di carne, latte e formaggi proveniente da animali clonati - conclude la Coldiretti - è un rischio da non correre, non accettabile dai consumatori, che pone problemi anche di natura etica nei confronti della biodiversità delle specie e della natura più in generale.

LAVORO: NON SOLO NEET GLI UNDER 35 APRONO 100MILA IMPRESE Nei primi nove mesi del 2013 in Italia sono state avviate da giovani con meno di 35 anni ben 100321 nuove imprese nel commercio, nell’industria, nei servizi e nell’agricoltura. E’ quanto emerge da una analisi dei giovani della Coldiretti sulla base dei dati Unioncamere dai quali si evidenzia che la realtà giovanile non si esaurisce con i cosiddetti neet (not in education, employment or training) fotografati dall’Istat. Nei primi nove mesi dell’ anno -

La newsle er di Coldire

Cremona - Anno VIII

sottolinea la Coldiretti - oltre una nuova impresa su tre è stata creata da giovani con meno di 35 anni, nonostante la crisi. Nella classifica dei settori preferiti dalle giovani generazioni al top c’è nettamente il commercio e la ristorazione con 26206 nuove attività aperte, seguito dai lavori specializzati di costruzione con 9432 nuove imprese, ma sul podio sale anche - continua la Coldiretti - l’agricoltura con 4200 nuove aziende agricole aperte nei primi nove mesi del 2013. Incoraggiante anche il fatto che ben il 38,5 per cento delle nuove imprese giovanili ha aperto nel sud Italia. Il ricambio generazionale sta avendo una accelerazione negli ultimi anni ed oggi in Italia – conclude la Coldiretti . ci sono 637359 imprese condotte da giovani under 35, che rappresentano appena l’11 per cento del totale delle 6 milioni di imprese presenti in Italia.


EXPO 2015: COLDIRETTI IN SQUADRA CON IL PADIGLIONE ITALIA La Coldiretti nazionale entra a far parte della squadra di Padiglione Italia. E’ stato firmato il protocollo che consentirà all’organizzazione di diventare partner di contenuto del Padiglione durante l’Expo che si terrà a Milano dal 1 maggio al 31 ottobre 2015. L’accordo prevede che Coldiretti sia presente all’Esposizione Universale, nel Padiglione Italia anche con l’organizzazione di un calendario di eventi per tutti i sei mesi, con l’obiettivo di far conoscere le distintività ed i primati dell’agroalimentare Made in Italy. La collaborazione della più importante organizzazione agricola europea con Padiglione Italia è di straordinaria importanza per il successo dell’Esposizione del 2015 sia perché Coldiretti è in sintonia con il racconto di un’Italia che affonda le proprie radici in un’identità contadina, sia perché il protocollo prevede per Coldiretti un ruolo di impulso e promozione del Padiglione Italia. “Coldiretti è la prima grande associazione di categoria che firma un’intesa con Padiglione Italia, e questo ci fa molto piacere” afferma Diana Bracco, Commissario generale di Sezione del Padiglione Italia, “per la sua rilevanza nell’ambito dell’agricoltura europea e la sua straordinaria capillarità. Il Settore Agroalimentare italiano”, ha aggiunto poi Diana Bracco, “rappresenta una eccellenza assoluta nella gestione del prodotto ‘dal campo alla tavola’ e il nostro paesaggio unico al mondo forma un binomio indissolubile con la tradizione agricola italiana. Del resto la “cultura” di un Popolo nasce e trae linfa proprio dalla sua “coltura” e dalla sua terra. Nel Padiglione Italia racconteremo tutto questo in modo attraente e didattico usando anche “storie” emblematiche della millenaria tradizione alimentare italiana, ricca di influenze tra gruppi sociali con un mix di alimenti ricchi e poveri, nobili e villani e scambi con i popoli del mondo”. “L’Expo deve sostenere la riscossa delle campagne italiane e presentare al mondo il nostro modello di sviluppo agricolo, la qualità delle nostre produzioni e le grandi potenzialità del cibo e di tutto il Made in Italy" ha affermato il Presidente di Coldiretti, Roberto Moncalvo, nel sottolineare che “l’agroalimentare italiano è il più apprezzato ma anche il più copiato nel mondo e l’Expo è una storica opportunità per far conoscere le nostre produzioni autentiche che nascono da un territorio unico ed inimitabile”.


SERVIZI TECNICI

Il Gse avvia la raccolta della documentazione necessaria ai controlli antimafia Il Gestore dei servizi energetici (Gse) ha l’obbligo di acquisire d’ufficio, tramite le Prefetture, la documentazione antimafia per tutti gli operatori che ricevono incentivi per un importo superiore a €150.000, calcolato per l’intera durata del periodo incentivante. Per poter trasmettere le richieste alle Prefetture competenti, il Gestore deve acquisire da tali operatori la seguente documentazione: dichiarazione sostitutiva del certificato di iscrizione alla Camera di Commercio, dalla quale risultino i dati dei soggetti da controllare a norma dell'art. 85 del D. Lgs. 159/2011; dichiarazioni sostitutive redatte ai sensi del D.P.R. 445 del 2000, a cura dei soggetti obbligati ex art. 85 del D. Lgs. 159/2011, riferite ai loro familiari conviventi di maggiore età.

La newsle er di Coldire

Cremona - Anno VIII

A tale scopo, è stata predisposta una nuova sezione nel portale informatico GWA denominata "Documentazione Antimafia" che consente agli operatori di scaricare i modelli delle dichiarazioni da compilare. Tali dichiarazioni, opportunamente firmate e corredate da copia dei documenti di identità in corso di validità di ogni dichiarante, dovranno essere trasmesse al GSE sempre ed esclusivamente tramite l’indicata sezione del portale. Sono disponibili nella sezione FAQ > Antimafia maggiori approfondimenti in materia. Sarà cura del Gse avvisare di volta in volta, tramite invio di specifica comunicazione, gli operatori interessati, abilitandoli contemporaneamente alla sezione dedicata del portale GWA. Per maggiori informazioni e per l’espletamento della pratica, una volta ricevuta la comunicazione di abilitazione dal GSE, rivolgersi agli uffici di zona Coldiretti.


DATORI DI LAVORO

PROSPETTO INDENNITÀ SPETTANTI AI SALARIATI AGRICOLI CONTEGGI DI FINE ANNO 2013 SALARIATI AGRICOLI INTERESSENZA LATTE ai mungitori

€.

1,30 mensili per vacca

INDENNITA’ LAVORO NOTTURNO

€.

600,00

INDENNITA’ ABITAZIONE

€.

120,33

PRELIEVO LATTE BERGAMINO/CAPO BERG./CAPO OP. ELIMINATO GENERI IN NATURA

€. di cui:

140,00 annuo

€. 70,00 con pagamento 14^ e €. 70,00 con pagamento 13^

PARTI SOLO l’assistenza fuori orario di lavoro sarà retribuita quale ore straordinarie FECONDAZIONE ARTIFICIALE premio annuo

€.

100,00

ORE TRATTORE OLTRE LE 900

€.

1,79

IMPIEGATI AGRICOLI GENERI IN NATURA

casa/legna

€.

530,00


CREDITAGRI ITALIA

CREDITO: ATTENZIONE ALLA CENTRALE RISCHI Il finanziamento alle imprese è un tema ricorrente nei diba $ economici di ques$ ul$mi mesi in quanto la crisi viene percepita a livello europeo e mondiale. La disponibilità del credito concesso dalle banche ha subito una brusca decelerazione e le imprese fanno sempre più fa$ca ad o enere finanziamen$ sopra u o a medio e lungo termine. La preoccupazione innescata da una congiuntura difficile contestualmente alla gravissima crisi finanziaria in corso per le imprese si traduce in una forte prudenza opera$va e per le banche in una maggiore sele vità del credito. Inoltre sono sta$ introdo criteri di ra$ng più restri vi per gius$ficare il diniego a certe richieste delle imprese. In sostanza in pochi mesi è cambiato tu o un modo di fare banca: da una disponibilità a valutare le operazioni di credito a 360 di alcuni anni fa, ad una selezione del credito sempre di più rigida, complessa e prolungata nel tempo.

La newsle er di Coldire

Cremona - Anno VIII

Davan$ a questo nuovo scenario vanno modifica$ anche alcuni comportamen$ da parte delle imprese per poter accedere a nuovi finanziamen$. Innanzitu o la centrale rischi deve essere a posto nel senso che le diverse operazioni in essere devono essere state regolarmente soddisfa e. Le rate dei mutui devono essere pagate entro la loro scadenza. A enzione: gli ul$mi giorni del mese vanno salvaguarda$ da assegni o altre operazioni in quanto, per i tempi tecnici delle banche, anche se un versamento è stato regolarizzato per il pagamento di quanto dovuto, ma se l’accredito sca a ai primi del mese successivo, anche se è tu o regolare, in centrale rischi apparirà un’anomalia. E questo succede di frequente e me e in difficoltà coloro che devono intervenire per dare credito all’azienda stessa. Anche un solo giorno di ritardo verrà segnalato come mancato pagamento nella centrale rischi in quanto i da$, così come sono, vengono trasmessi alla banca d’Italia ogni fine mese. Una volta sistemata la posizione bisogna aspe are due mesi per avere il riscontro opera$vo. Se la situazione si ripete, l’azienda per parecchio tempo non avrà più credito anche se formalmente a posto. Le informazioni credi$zie di $po nega$vo (ritardi dei pagamen$ successivamente regolarizza$) possono essere conservate nel SIC - Sistema Inorma$vo Credi$zio - per un periodo massimo di: -1 2 mesi per ritardi non superiori a due rate (o mesi); - 24 mesi per ritardi superiori - 36mesi per inadempimen$ non regolarizza$. La le ura in centrale rischi dei da$ suindica$ significa l’impossibilità in tempi brevi di o enere nuovi pres$$.


CREDITAGRI ITALIA

Altro aspe o importante riguarda il fido. Questo pres$to, che è a revoca, è entrato nella normale ges$one delle aziende. Questo strumento finanziario, che è il più caro, deve essere u$lizzato in momen$ di difficoltà, ritarda$ pagamen$, ecc., non per la ges$one ordinaria. L’u$lizzo completo del fido, o addiri ura del fuori fido, anche per impor$ non rilevan$, è un altro elemento di le ura nega$va della centrale rischi. I piccoli splafonamen$ vengono anch’esse segnala$ in centrale rischi e tu o ciò contribuisce a me ere in difficoltà l’azienda che richiede il credito. Anche su questo bisognerà porre molta a enzione con l’uso degli assegni. Il rinnovo con$nuo di cambiali agrarie, finche sarà possibile, senza nessuna decurtazione annuale, è un ulteriore elemento di cri$cità nella le ura dello stato di salute dell’impresa. Tu o ciò dovrebbe far rifle ere sulle modalità in uso per questo strumento. Per questo aspe o è importante un’analisi accurata della propria ges$one finanziaria, in quanto un certo modo di fare credito è finito come è finito un certo modo di fare banca. L’amicizia personale con il dire ore di filiale potrà incidere oggi sul 10-15% sulla risposta alla domanda di credito. La valutazione viene fa a con specifici programmi informa$ci con par$colare a enzione sia alla centrale rischi che al ra$ng contestualmente alla documentazione che verrà presentata in termini di bilancio aziendale. L’impresa, sia essa agricola che operante in altri se ori, deve par$re dal presupposto che il credito, sia di conduzione che fondiario, d’ora in avan$ sarà solo erogato sia con la garanzia della solvibilità che di una giusta reddi$vità del capitale inves$to che ovviamente andrà dimostrata. In pra$ca quando un’azienda si presenta in banca con un piano economico -finanziario corre o o con un business plan potrà tranquillamente valutare più opzioni di scelta nel sistema bancario in quanto la presentazione della richiesta di credito viene fa a con i gius$ strumen$. Questo rappresenta una forte innovazione nel modo di fare impresa e nel modo di richiedere credito. Innovazione che da tempo come CreditAgri abbiamo ado ato, con risulta$ posi$vi per i nostri associa$.


Campagna Amica

W L’AGRICOLTURA - COLDIRETTI CREMONA INFORMA

Pagina 16


ANNO VIII -

Pagina 17

NUMERO

46

USCITA SPECIALE CREMA: DOMENICA 22 DICEMBRE 2013

LA BOTTEGA DI CAMPAGNA AMICA È in via Buoso da Dovara n. 4

Campagna Amica


W L’AGRICOLTURA - COLDIRETTI CREMONA INFORMA

MERCATI AGGIORNATI 20.12.2013

PRODOTTO

Pagina 18

Unità di misura

CREMONA

MILANO

MANTOVA

BOLOGNA

18 dicembre

17 dicembre

19 dicembre

19 dicembre

FRUMENTO Tenero buono mercan$le

Tonn.

197-204

222-223

206-210

207-212

GRANOTURCO Ibrido naz. 14% u.

Tonn.

179-181

192-193

179-182

184-188

SEMI DI SOIA Nazionale

Tonn.

n.q.

450-455

440-443

ORZO NAZ. P. spec. 55-60 P. spec. 66-68

Tonn.

188-194 196-200

n.q. 217-219

(Fino a 65) 215-219 (Fino a 70) 220-225

CEREALI MINORI

Tonn.

CRUSCA alla rinfusa

Tonn.

FIENO Maggengo Agostano

Tonn.

PAGLIA press. (rotoballe)

Tonn.

Unità di misura

PRODOTTO

Tri$cale n.q. Sorgo 203-205 169-171

156-157

(62/64) 213-217 Sorgo: 193-197

165-168

133-168 Fieno di erba medica 213-228

Medica fienata 2° t. in campo 180-190

105-120

101-108

Paglia di frumento (rotoballe) 75-80

CREMONA 18 dicembre

MILANO 16 dicembre

MANTOVA 20 dicembre

165-185 loie o 165-185

(58/60) 205-207

156-157

MODENA 16 dicembre

SUINI la onzoli locali

15 kg

3,810

3,810

3,820

3,850

SUINI la onzoli locali

25 kg

2,720

2,740

2,700

2,730

SUINI la onzoli locali

30 kg

2,420

2,410

2,320

2,360

SUINI la onzoli locali

40 kg

1,980

1,940

1,880

1,910

SUINI da macello

156 kg

(da 145 a 160 kg) 1,440

n.q.

n.q.

(da 144 a 156 kg) 1,465

SUINI da macello

176 kg

(da 160 a 180 kg) 1,510

n.q.

n.q.

(da 156 a 176 kg) 1,525

SUINI da macello

Oltre

(oltre 180 kg) 1,470

n.q.

n.q.

(da 176 a 180 kg) 1,509

176 kg


ANNO VIII -

Pagina 19

PRODOTTO

Unità di misura

CREMONA 18dicembre

NUMERO

46

MONTICHIARI 20 dicembre

MANTOVA 19 dicembre

MODENA 16 dicembre

VACCHE FRIS. 1° qualità (p.v.)

Kg

P.v. 0,90-1,06 P.m. 2,05-2,30

0,80-1,00

Da macello 0,93-1,03

VACCHE FRIS. 2° qualità (p.v.)

Kg

P.v. 0,65-0,75 P.m. 1,55-1,75

0,60-0,70

0,70-0,80

VACCHE FRIS. 3° qualità (p.v.)

Kg

P.v. 0,39-0,49 P.m. 1,00-1,20

0,30-0,40

0,47-0,57

MANZE sco one 24 mesi

Kg

P.m. 2,20-2,70

1,10-1,20

1,31-1,48

Vitelloni femm. da macello pez. nere (450-500) P.v. 1,43-1,58 P.m. 2,75-3,05

VITELLI balio

50-60 Kg

0,80-0,90

(1° q. 56/60 kg) 0,90-0,90

(da 46 a 55 kg) 1,10-1,30

(45-55 kg) 1,25-1,50

VITELLI balio' Pie blu belga (p.v.)

50-60 Kg

3,00-4,00

3,00-4,00

3,40-4,00

(pregiate 70 kg) 3,79-4,38

PRODOTTO

Unità di misura

CREMONA 18 dicembre

MILANO 16 dicembre

MANTOVA 19 dicembre

MODENA 16dicembre

BURRO pastorizzato

Kg

3,75

Pastorizzato 3,30 Centrifuga 3,85

3,00

Zangolato di creme per burrificazione 2,70

PROVOLONE VALP. Fino a 3 mesi

Kg

(dolce) 5,45-5,60

5,45-5,60

PROVOLONE VALP. Oltre 3 mesi

Kg

(piccante) 5,65-5,90

5,60-5,95

GRANA scelto stagionato 9 mesi

Kg

7,35-7,55

7,10-7,35

7,40-7,60

PARMIGIANO REG. 24 mesi 10,30-10,70

GRANA scelto stag. 12-15 mesi

Kg

7,90-8,10

8,00-8,65

8,30-8,50

PARMIGIANO REG. 30 mesi 11,65-12,50

PARMIGIANO REG. 12 mesi 9,00-9,40

CUN SUINI - PREZZI CIRCUITO TUTELATO (o obre 2013 - dicembre 2013) CATEGORIA

QUOTAZ. 17.10 e 24.10.13

QUOTAZ. QUOTAZ. 31.10 e 7.11.13 14.11.13

Dal 21.10.13 al 25.10.13

QUOTAZ. 21.11.13

QUOTAZ. 28.11 e 5.12

Dal 18.11 al 22.11

Dal 25.11 al 29.11

2.12 a 6.12 9.12 a 13.12

QUOTAZ. 12.12.13

QUOTAZ. 19.12.13

Dal 16.12 al 20.12

Dal .23.12 al 27.12

144/152 kg

1,390

Non rilevato

1,360*

1,440*

1,490*

1,460*

1,435*

152/160 kg

1,420

Non rilevato

1,390*

1,470*

1,520*

1,490*

1,465*

160/176 kg

1,480

Non rilevato

1,450*

1,530*

1,580*

1,550*

1,525*

* In a uazione dell’art. 7 del Regolamento Generale, il prezzo è stato definito dagli allevatori in quanto i macellatori non si sono presenta$ alla riunione


Il Coltivatore Cremonese è sul sito www.cremona.coldiretti.it E’ in arrivo nelle case di tu gli imprenditori agricoli il numero di dicembre del Col vatore Cremonese, il periodico di Coldire Cremona. Il giornale può essere gratuitamente richiesto presso tu i nostri Uffici. Ricordiamo che il Col vatore può già essere sfogliato e stampato online sul nostro sito, all’indirizzo www.cremona.coldire'.it. Sul sito sono inoltre presen7 i numeri arretra7. •

Roberto Moncalvo Presidente

Editoriale. L’Italia che vogliamo

Regione Lombardia con Coldiretti per Expo e Made in Italy

Riflessione. Dio che si fa uomo

SPECIALE “BATTAGLIA DI NATALE: SCEGLI L’ITALIA”

Giornata del Ringraziamento

Oscar Green 2013

Servizi Tecnici: Gse, raccolta documentazione

Datori di lavoro: prospetto Indennità salariati

Fiscale: Imu, seconda rata 2013

CreditAgri: Attenzione alla centrale rischi

Nonno Day, Grandissima festa finale

Campagna Amica, Sulla Buona strada

Coldiretti Cremona al BonTà

Festa dell’agricoltura a Cividale

Concorso mieli cremonesi, gran finale


www.cremona.coldire'.it il sito di Coldire' Cremona Ricordiamo che tu gli appuntamen$ promossi da Coldire Cremona vengono puntualmente comunica$ anche a raverso il nostro sito, all’indirizzo www.cremona.coldire .it. In par$colare, per gli avvisi e gli appuntamen$ rivol$ agli imprenditori agricoli, c’è lo spazio “avvisi alle imprese”. Il sito è rivolto agli imprenditori agricoli e a tu i ci adini a en$ ai temi della difesa e valorizzazione dell’agricoltura e alimentazione made in Italy, alla promozione del territorio, alla tutela dell’ambiente. Sul sito sono presen$ i comunica$ stampa diffusi da Coldire Cremona, i nostri video, le pagine dedicate ai servizi garan$$ dai vari uffici, tu e le inizia$ve sul territorio, accanto a una serie di link e di indirizzi u$li. E’ inoltre possibile sfogliare tu i numeri del Col vatore Cremonese, il periodico di Coldire Cremona, della nostra newsle er se manale W l’agricoltura e di tu e le pubblicazioni e guide edite da Coldire Cremona.

TUTTE le SETTIMANE l’AGRICOLTURA è in TV

Segnaliamo a tu i le ori che W l’Agricoltura, la trasmissione dedicata al vero Made in Italy a cura di Coldire Cremona, va in onda ogni se mana, su Telecolor e Primarete. Appuntamento tu' i giovedì alle ore 19.50 (subito dopo il tg) e in replica la domenica, ore 13 circa, su Telecolor.

W l’Agricoltura -coldiretti cremona informa Vi dà appuntamento al 2014. Buon anno !!!


Turn static files into dynamic content formats.

Create a flipbook
Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.