Coldiretti cremona informa 4 anno 2014

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L’Europarlamento chiede lo stop alle coltivazioni Ogm Coldire3: “Gli organismi gene camente modifica in agricoltura perseguono un modello di sviluppo che è il grande nemico della picità, della dis n vità e del Made in Italy” Il Parlamento europeo dice “no” alla col vazione in Europa di organismi gene camente modifica e chiede alla Commissione Ue di non fare proposte o rinnovare l'autorizzazione di qualsiasi varietà Ogm, “fino a quando i metodi di valutazione del rischio non saranno sta notevolmente migliora ”. L'appello degli eurodeputa , approvato a larga maggioranza (385 vo a favore, 201 contrari e 30 astensioni), arriva in vista di una prossima decisione dei 28 Sta membri sull'autorizzazione al mais transgenico 1507 dell'americana Pioneer, a1esa entro il prossimo 8 febbraio. Il Parlamento europeo non solo chiede di vietarlo, ma sollecita l'esecu vo Ue a non andare oltre i suoi poteri prendendo una decisione in caso dell'ennesimo rinvio da parte degli Sta membri, tenendo conto che mancano “le condizioni per la tutela di par colari ecosistemi, ambien o aree geografiche”, come prevede la legge. “Si tra1a di un orientamento importante che – so1olinea la Coldire3 – ripropone con forza il problema della contaminazione provocata da alcune semine di mais Ogm illegi3mamente realizzate nella Regione Friuli Venezia Giulia contro la disciplina nazionale di divieto di fronte alla quale si assiste ad una preoccupante assenza delle is tuzioni regionali nella difesa dell’agricoltura e dell’ambiente del territorio. Gli organismi gene camente modifica (Ogm) in agricoltura – conclude Coldire3 – non pongono solo seri problemi di sicurezza ambientale e alimentare, ma sopra1u1o perseguono un modello di sviluppo che è il grande nemico della picità, della dis n vità e del Made in Italy”.


IN PRIMO PIANO

DALLE NUTRIE DANNI AD ARGINI E CAMPI PER 20 MILIONI ALL’ANNO La presenza delle nutrie in Italia è in continuo aumento, così come i danni provocati nelle campagne alle infrastrutture come strade canali ed argini, con un impatto stimabile in 20 milioni di euro all’anno. E’ quanto afferma la Coldiretti sulla base dello studio effettuato dall’Università di Pavia sui danni all’agricoltura provocati dalla nutria nel quale si descrive una situazione critica per una specie che si è riprodotta in modo tale da avere un impatto negativo sulle colture e sulla stabilità idrogeologica del territorio. Con riferimento all’ultima ondata di maltempo con la rottura di argini ed esondazioni, non c’è dubbio infatti che – sottolinea la Coldiretti – la proliferazione delle nutrie abbia aggravato una situazione di dissesto idrogeologico provocato dall’incuria. Le nutrie infatti, secondo lo studio, sono particolarmente dannose perché creano le tane in prossimità di canali ed arginature scavando lunghe e ampie gallerie provocando crolli ed esondazioni. Si originano così – continua la Coldiretti – fenomeni di abbassamento delle strade poderali che, oltre a rendere difficoltosa e pericolosa il transito dei trattori, mettono in grave pericolo la sicurezza idraulica. Ad essere a rischio quindi è la tutela dell’ambiente e la sicurezza di tutti i cittadini ma anche il reddito delle imprese agricole perché le nutrie nutrendosi dei germogli di piante erbacee ed arboree, rasano i campi di cereali mettendo a serio rischio la produzione e, di conseguenza, la redditività delle imprese agricole locali.

La newsle1er di Coldire3 Cremona - Anno IX

La nutria è anche portatrice di un rischio di diffusione della Leptospirosi, con una percentuale di animali che mostra positività anticorpale ed è esposta all’infezione (probabilmente a causa del contatto con il Ratto Rattus norvegicus). In Italia, la nutria - conclude la Coldiretti - è stata importata negli anni ’30, allo scopo di allevamento, quale animale da pelliccia. A partire soprattutto dagli anni '60 ha colonizzato gli ambienti fluviali e le aree particolarmente ricche di corsi d’acqua e zone agricole.

Giovedì 23 Gennaio 2014 - Anno IX, Numero 4 ♦ Ogm. L’Europarlamento chiede lo stop alle coltivazioni Ogm ♦ Emergenza nutrie. Danni ad argini e campi per 20 milioni di euro all’anno ♦ Psr 2014-2020. Al via piani da 20,8 miliardi per lo sviluppo delle campagne ♦ Made in Italy. Google alleato contro 60 miliardi di cibi tarocco ♦ Pomodoro. Accordo al nord, ma le condizioni deludono ♦ Federpensionati. Assemblea per celebrare i 45 anni dell’Associazione ♦ Agenda. Oscar Green // Territorio, guida // Corsi // Campagna Amica


IN PRIMO PIANO

MADE IN ITALY COLDIRETTI: GOOGLE ALLEATO CONTRO 60 MILIARDI DI CIBI TAROCCO Abbiamo trovato un importante alleato internazionale nella lotta al falso Made in Italy alimentare che nel mondo fattura oltre 60 miliardi di euro, quasi il doppio del valore delle nostre esportazioni agroalimentari. E’ quanto ha affermato il Presidente della Coldiretti Roberto Moncalvo nel commentare il progetto "Made in Italy: eccellenze in digitale" realizzato da Google che coinvolge anche i 259 prodotti alimentari italiani riconosciuti dall’Unione Europea come denominazioni dio origine (Dop/Igp) e le 2 3 Specialità Tradizionali Garantite (Stg). Un segnale positivo – sottolinea Moncalvo – in vista dell’ Expo che deve rappresentare l’occasione per fare conoscere la vera identità del prodotto italiano all’estero dove il nemico maggiore – sostiene la Coldiretti – sono le imitazioni low cost con il cosiddetto “Italian sounding” che colpisce i prodotti più rappresentativi dell’identità alimentare nazionale. Nei diversi continenti sono infatti in vendita inquietanti aberrazioni, dallo “Spicy thai pesto” statunitense al “Parma salami” del Messico, ma anche una curiosa “mortadela” siciliana dal Brasile, un “salami calabrese” prodotto in Canada, il “provolone” del Wisconsin, gli “chapagetti” prodotti in Corea. Le denominazioni Parmigiano Reggiano e Grana Padano sono le più copiate nel mondo con il Parmesan diffuso in tutti i continenti, dagli Stati Uniti al Canada, dall'Australia fino al Giappone, ma in vendita c'è anche il Parmesao in Brasile, il Regianito in Argentina, Reggiano e Parmesao in tutto il Sud America. Per non parlare del Romano, dell'Asiago e del Gorgonzola prodotti negli Stati Uniti dove si trovano anche il Chianti californiano e inquietanti imitazioni di soppressata calabrese, asiago e pomodori San Marzano “spacciate” come italiane. E in alcuni casi sono i marchi storici ad essere “taroccati” come nel caso della mortadella San Daniele e del prosciutto San Daniele prodotti in Canada. L’“agropirateria” internazionale utilizza impropriamente parole, colori, località, immagini, denominazioni e ricette che si richiamano all'Italia per prodotti taroccati che non hanno nulla a che fare con la realtà nazionale e frena le potenzialità del nostro export che nel 2013 ha raggiunto la cifra record di 33 miliardi di euro. Sul piano internazionale questo fenomeno - conclude la Coldiretti - va combattuto con l’informazione, ma anche cercando un accordo sul commercio internazionale nel Wto e facendo chiarezza a livello nazionale ed europeo dove occorre estendere a tutti i prodotti l'obbligo di indicare in etichetta l'origine dei prodotti alimentari.


Piano Sviluppo Rurale 2014-2020

AL VIA PIANI DA 20,8 MILIARDI PER LO SVILUPPO DELLE CAMPAGNE VIA LIBERA DELLA CONFERENZA STATO REGIONI AL RIPARTO DEI FONDI PER I PSR

Il via libera al riparto delle risorse dello sviluppo rurale 2014-2020 da parte della Conferenza Stato Regioni costituisce il primo importante tassello nazionale per l’implementazione della nuova Politica agricola comune dopo l’accordo definitivo del dicembre scorso. E’ quanto afferma la Coldiretti nel sottolineare che l’accordo prevede la ripartizione delle risorse dello sviluppo rurale per i prossimi 7 anni, per un ammontare complessivo di 20,85 miliardi di euro per l’Italia. Di questi 18,6 sono stati attribuiti ai piani di sviluppo rurale delle regioni mentre i restanti 2,2 miliardi per l’attuazione di misure nazionali particolarmente importanti, quali – sottolinea la Coldiretti – la gestione del rischio, la biodiversità animale e il piano irriguo. Con queste risorse le regioni potranno avviare la nuova programmazione dello sviluppo rurale 2014-2020 e riaprire i bandi per molte misure attese dagli agricoltori: dal primo insediamento dei giovani, all’ammodernamento delle imprese agricole, sino al sostegno e promozione delle filiere corte e dei mercati locali.

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Il piano nazionale sulla gestione del rischio, con una dotazione di 1,64 miliardi consentirà di continuare nel sostegno contro le avversità atmosferiche, nonché la possibilità di costituire fondi mutualistici in caso di crisi di mercato. La misura nazionale della biodiversità animale con una dotazione di 200 milioni finanzierà le attività relative al miglioramento della biodiversità animale, alla raccolta delle informazioni, all’implementazione e al coordinamento delle banche dati e ai controlli utili al sistema selettivo. La misura del piano irriguo, con una dotazione di 300 milioni si occuperà - conclude la Coldiretti - di interventi connessi alle strutture irrigue. (www.ilpuntocoldiretti.it)


Accordo al Nord sul pomodoro da industria ma le condizioni deludono E’ stato raggiunto lo scorso 17 gennaio l’accordo per le condizioni contrattuali relative al raccolto 2014 di pomodoro da industria, nell’ambito del Distretto del Nord. Una data che consente alle imprese di poter programmare le proprie attività con tempistiche finalmente ragionevoli. Non si deve infatti dimenticare che lo scorso anno l’accordo era stato siglato gravemente in ritardo, il 15 aprile, mentre erano già in corso, nel fango e tra mille difficoltà, i trapianti. L’accordo 2014 prevede una modifica del meccanismo della griglia utilizzata nella valutazione del prodotto, modifica riguardante il valore base cento dei gradi Brix, passato da 5.05 a 5.00. Una modifica che non raggiunge l’obiettivo auspicato di un nuovo sistema di valorizzazione del prodotto, basato sulle caratteristiche dei derivati. Il prezzo indicativo oscillerebbe attorno ai 92 euro per tonnellata, in crescita rispetto alla media dei contratti stipulati nel 2013, segnale importante, ma ritenuto deludente rispetto alle richieste di parte agricola, dopo anni di difficoltà e un raccolto 2013 che ha fatto segnare i quantitativi più bassi degli ultimi 10 anni. Nel caso che il raccolto dell’area nord non superi l’obiettivo di 2,4 milioni di tonnellate, vi sarà un integrazione del prezzo di 1 euro per tonnellata. L’aspetto più positivo di questo accordo è rappresentato proprio dalle tempistiche, mentre ora si spera che anche nell’area centro-sud siano definite rapidamente le condizioni contrattuali, per permettere alle imprese di poter operare per tempo le proprie scelte. (l’articolo è tratto da www.ilpuntocoldiretti.it)


MAFIA: DAL CAMPO ALLA TAVOLA VALE 14 MILIARDI Rapporto “Agromafie” sui crimini agroalimentari in Italia (Coldiretti/Eurispes) Si stima che almeno 5mila locali di ristorazione in Italia siano in mano alla criminalità organizzata Si stima che almeno 5mila locali di ristorazione (bar, ristoranti, pizzerie) in Italia siano in mano alla criminalità organizzata attraverso spesso l’intestazione a prestanome che non solo garantiscono profitti diretti, ma che assicurano anche una copertura per riciclare denaro sporco. E’ quanto emerge dal Rapporto “Agromafie” sui crimini agroalimentari in Italia elaborato da Coldiretti/Eurispes dal quale si evidenzia che il volume d'affari complessivo della criminalità organizzata, dalla camorra alla mafia fino all’ ‘ndrangheta, è salito dal campo alla tavola a circa 14 miliardi di euro nel 2013.

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In questa opera di infiltrazione – sottolinea la Coldiretti – le mafie stanno approfittando della crisi per penetrare anche nell’imprenditoria legale, poiché è peculiarità del moderno crimine organizzato estendere, con approccio imprenditoriale, il proprio controllo dell’economia invadendo i settori che si dimostrano strategici ed emergenti, come è quello agroalimentare. Si tratta di aree prioritarie di investimento della malavita, che ne comprende la strategicità in tempo di crisi perché – precisa la Coldiretti – consente di infiltrarsi in modo capillare nella società civile e condizionare la via quotidiana della persone in termini economici e salutistici. Mettendo le mani sul comparto alimentare le mafie hanno infatti la possibilità di affermare il proprio controllo sul territorio. Potendo contare costantemente su una larghissima e immediata disponibilità di capitale e sulla possibilità di condizionare parte degli organi preposti alle autorizzazioni e ai controlli, si muovono con maggiore facilità rispetto all’imprenditoria legale. Per raggiungere l’obiettivo i clan ricorrono a tutte le tipologie di reato tradizionali: usura, racket estorsivo e abusivismo edilizio, ma anche a furti di attrezzature e mezzi agricoli, abigeato, macellazioni clandestine o danneggiamento delle colture con il taglio di intere piantagioni. Con i classici strumenti dell’estorsione e dell’intimidazione impongono la vendita di determinate marche e determinati prodotti agli esercizi commerciali, che a volte, approfittando della crisi economica, arrivano a rilevare direttamente. Non solo si appropriano di vasti comparti dell’agroalimentare e dei guadagni che ne derivano, distruggendo la concorrenza e il libero mercato legale e soffocando l’imprenditoria onesta, ma - conclude Coldiretti - compromettono in modo gravissimo la qualità e la sicurezza dei prodotti, con l’effetto indiretto di minare profondamente l’immagine dei prodotti italiani e il valore del marchio Made in Italy.


COMMERCIO ESTERO: IL RECORD STORICO NELL’EXPORT DI ALIMENTI SPINGE IL SURPLUS E’ record storico per le esportazioni di alimentari e bevande Made in Italy fuori dai confini comunitari, con un aumento dell’8 per cento per un importo stimabile in circa 11 miliardi nell’intero 2013, che contribuisce a far salire il surplus complessivo del commercio estero. E’ quanto emerge da una proiezione della Coldiretti in occasione della diffusione dei dati Istat relativi al commercio estero nel 2013. Il vino - sottolinea la Coldiretti - è il prodotto più esportato nei paesi extracomunitari, con un fatturato stimato in 2,5 miliardi di euro nel corso del 2013. Rilevanti le esportazioni di pasta e ortofrutta fresca, con un fatturato stimato nei paesi extracomunitari di circa mezzo miliardo ciascuno nel 2013, mentre a seguire – conclude la Coldiretti – ci sono anche importanti spedizioni di formaggi e latticini e di salumi.

IL PRESIDENTE NAPOLITANO: “I PENSIONATI IN AGRICOLTURA IMPORTANTI PER LA CRESCITA” Una delegazione della Federpensionati all’udienza di Papa Francesco L’apporto di cultura ed esperienza che i pensionati dell’agricoltura offrono alle nuove generazioni, che si mostrano consapevoli dell’importanza di una corretta gestione del territorio e delle sue risorse, svolge un ruolo importante nell’ambito degli sforzi necessari a favorire nuove prospettive di crescita, anche occupazionale, del settore agricolo. E’ questo l’auspicio espresso dal Presidente Giorgio Napolitano nel telegramma trasmesso dal segretario generale della presidenza della Repubblica Donato Marra, in occasione dell’assemblea celebrativa del quarantacinquesimo anniversario di fondazione della Federpensionati Coldiretti. Il Capo dello Stato ha manifestato al Presidente della Coldiretti Roberto Moncalvo e al Presidente della Federpensionati Antonio Mansueto il suo vivo apprezzamento per l’importante traguardo raggiunto e formulato l’augurio per il migliore successo dell’assise. Due piantine d`ulivo e numerosi cesti con prodotti tipici regionali sono stati donati dalla Federpensionati Coldiretti a Papa Francesco nel corso dell’udienza alla quale hanno partecipato gli anziani coltivatori guidati dal consigliere ecclesiastico nazionale don Paolo Bonetti. Nel porgere il saluto alla delegazione, il Santo Padre ha detto: “Tutti incoraggio ad essere fedeli a Cristo, affinché nella Chiesa possa risplendere la gioia del Vangelo”.


Giovani Impresa Coldire3 Cremona

Oscar Green 2014, iscrizioni aperte “L’Oscar Green esalta l’originalità, l’innovazione, la sostenibilità, la passione, le idee, la ricerca, la diversificazione e i proge3 di filiera delle imprese agricole italiane. Obie3vo del premio è portare all'a1enzione dell'opinione pubblica e del mondo agricolo le esperienze vincen di imprenditori che hanno saputo costruire proge3 di impresa compe vi e sostenibili allo stesso tempo, rafforzando il legame con il loro territorio d'appartenenza”. Armando Tamagni, Delegato provinciale di Giovani Impresa Coldire3 Cremona, descrive così l’appuntamento con Oscar Green, il concorso promosso da Coldire3 Giovani Impresa, che premia le più innova ve imprese agricole italiane. Un appuntamento – ufficialmente aperto – che me1e in evidenza proge3 aziendali orienta alla mul funzionalità, alla qualità, al rapporto con il consumatore e con la società. Le iscrizioni all'VIII edizione del Premio nazionale sono aperte: entro il 14 marzo 2014 si a1endono le domande, che si presentano compilando il modulo sul sito www.oscargreen.it. Anche per l’edizione 2014 sono sei le categorie in cui le aziende si potranno candidare: “S le e cultura d'impresa”, “Non solo agricoltura”, “Esportare il territorio”, “In-filiera”, “Campagna Amica” e “Ideando”. E' inoltre prevista la menzione speciale “Paese Amico”. Possono partecipare al premio tu3 gli imprenditori agricoli e agroalimentari, che non abbiano più di 40 anni. Possono avere qualsiasi età solo gli imprenditori che si vogliono candidare nella categoria ''In-filiera''. “La segreteria provinciale di Giovani Impresa è a disposizione degli imprenditori che intendessero partecipare, per dare ogni ulteriore informazione – spiega Coldire3 Cremona –. Le imprese del nostro territorio hanno una mo vazione in più per prendere parte all’inizia va: ricordiamo che la seconda edizione del Premio nazionale è stata vinta, nella categoria “Energia per il futuro”, da due giovani imprenditori di Trigolo, Giannenerico e Sebas ano Spoldi. E’ tempo, dunque, di bissare questo importante risultato”.

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Tu1e le informazioni sull’inizia va sono disponibili all’indirizzo www.oscargreen.it. E’ inoltre possibile rivolgersi alla Segreteria Provinciale Coldire3 Giovani Impresa (tel. 0372.499814, e.mail: mov-giovani.cr@coldire3.it).

L’Oscar Green esalta l’originalità, l’innovazione, la sostenibilità, la passione, le idee, la ricerca, la diversificazione e i proge3 di filiera delle imprese agricole italiane. Obie3vo del premio è portare all'a1enzione dell'opinione pubblica e del mondo agricolo le esperienze vincen di imprenditori che hanno saputo costruire proge3 di impresa compe vi e sostenibili allo stesso tempo, rafforzando il legame con il loro territorio.


Coldire

Cremona: “Territorio e tradizione sono in tavola e online”

Guida dedicata ad agriturismo, fa1orie dida3che, agrinido, pun , bo1ega e merca di Campagna Amica Novanta! Tante sono le voci – le proposte a km zero – raccolte da Coldire3 Cremona nella nuova edizione della guida “Territorio e Tradizione in Tavola”, pubblicazione a cura di Coldire3 Cremona, Campagna Amica e Terranostra che in 22 pagine raccoglie “Il buono e il bello del territorio cremonese”. L’edizione 2014, fresca di aggiornamento, è sul sito di Coldire3 Cremona, all’indirizzo www.cremona.coldire3.it. Gli agriturismo, le fa1orie dida3che, i pun Campagna Amica, i Merca , la bo1ega, gli agrinido: tu1e le ‘voci’ che propongono in provincia di Cremona la “scelta del benessere a km zero” sono presen nella guida, che è anche disponibile in forma cartacea presso gli uffici di Coldire3. Prodo3 e produ1ori, indirizzi e numeri telefonici, servizi offer e indicazioni u li sono raccol nella pubblicazione, che dipinge il ritra1o di un’agricoltura sempre più di qualità, e sempre più vicina al ci1adino-consumatore. Un’agricoltura, quella promossa da Coldire3 Cremona e raccontata nella guida, che in ques anni ha inaugurato in provincia dieci merca di Campagna Amica, in tu1e le principali piazze (Cremona, Crema, Casalmaggiore, Soresina, Soncino, Vescovato, Castelleone, Pizzighe1one, Bagnolo Cremasco, Pandino), e che vanta l’esperienza vincente di ben due agri-nido (a Stagno Lombardo c’è “La Cascina dei Bambini” mentre a Cremona c’è “Piccoli Fru3”). Tra le pagine da non perdere della versione online della guida segnaliamo le “rice1e di Campagna Amica”, dedicate ai sapori e ai segre in cucina Made in Cremona, con i consigli degli agricoltori per gustare al meglio pia3 pici della nostra tradizione, come i marubini ai tre brodi, i tortelli cremaschi, il bollito misto, la polenta pas cciata e il cotechino in camicia.


IN PRIMO PIANO

La più grande associazione del lavoro autonomo ha festeggiato 45 anni

PENSIONATI COLDIRETTI IN ASSEMBLEA Federpensionati Coldiretti, la più grande associazione italiana di pensionati del lavoro autonomo, si è riunta dal 21 al 23 gennaio a Roma, per l’Assemblea Generale, con la presenza del Presidente di Coldiretti Roberto Moncalvo e del Segretario Generale Vincenzo Gesmundo. L’appuntamento è stato anche occasione per festeggiare i 45 anni della Federpensionati, alla quale aderiscono settecentomila iscritti. Rapporto tra generazioni con il ruolo dei nonni nel sostegno e la formazione delle famiglie; presidi territoriali nelle aree rurali per una maggior fruibilità di servizi socio-sanitari e alla persona; famiglia e livelli essenziali di assistenza a valore aggiunto; iniziative ed esperienze con il ruolo attivo del pensionato quale modello di traino culturale, economico e solidale: questi i principali temi affrontati nel corso dell’Assemblea, durante la quale sono stati mostrati esempi di alcuni pensionati coltivatori, che hanno raccontato storie specifiche di impegno (da chi svela i trucchi dell'orto in città a chi collabora con le scuole per insegnare a fare il formaggio fino a chi trasmette la propria manualità per realizzare oggetti di artigianato). “Pur in presenza della persistente crisi economica, che sembra mettere in discussione i valori del welfare, gli anziani del mondo agricolo meritano maggiore attenzione da parte delle Istituzioni - ha detto il Presidente della Federpensionati Coldiretti, Antonio Mansueto -. Con i loro valori di esperienza e i saperi da trasmettere alle nuove generazioni, lo spirito di solidarietà che li esalta nei momenti di bisogno della collettività, sono una risorsa per la società”.

CRISI: I NONNI SALVANO IL BILANCIO DI 1 FAMIGLIA SU 3

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e aiutano la collettività con iniziative culturali, economiche e di solidarietà Con la crisi economica e la crescita della disoccupazione sono le pensioni a “salvare” i bilanci per più di una famiglia su tre. E’ quanto emerge da un sondaggio on line del sito www.coldiretti.it divulgato in occasione dell’Assemblea di Federpensionati. Dal sondaggio scaturisce che - sottolinea la Coldiretti - il 93% degli italiani ritiene che la presenza di un pensionato in famiglia sia una vera e propria fortuna con una netta inversione di tendenza nella percezione del ruolo degli anziani rispetto al passato. In particolare, ben il 37% sostiene che un pensionato in famiglia sia determinante per contribuire al reddito, mentre il 35% lo considerata un valido aiuto per accudire i nipoti al di fuori degli asili e della scuola. C’è anche un 17% che ne apprezza i consigli offerti grazie all’esperienza e un 4% che si avvantaggia dell’apporto lavorativo nella casa, mentre appena il 7% degli italiani considera i pensionati un peso o un ostacolo. La presenza di un nonno in famiglia si sta dimostrando, nei fatti, fondamentale - continua la Coldiretti - per non far sprofondare nelle difficoltà della crisi moltissimi cittadini come dimostra il fatto che il 37% degli italiani ha chiesto aiuto economico ai genitori, secondo un’indagine Coldiretti-Ixè. “La presenza degli anziani all’interno della famiglia in generale, e di quella agricola in particolare, è stata considerata come una forma arcaica da superare mentre con la crisi si sta dimostrando fondamentale per affrontare le difficoltà economiche e sociali di molti cittadini”, ha affermato il Presidente della Coldiretti Roberto Moncalvo nel sottolineare che “la solidarietà tra generazioni sulla quale si fonda l’impresa familiare è un modello vincente per vivere e stare bene insieme e non un segnale di arretratezza sociale e culturale come è stato spesso affermato”.


IN PRIMO PIANO

In Italia ci sono più di 800mila pensionati coltivatori diretti con pensioni inferiori o integrate al minimo di 480 euro al mese che – denuncia la Coldiretti – stanno vivendo un periodo estremamente difficile ma che, nonostante questo, contribuiscono in misura determinante al sostegno delle famiglie. Non soltanto – continua la Coldiretti – nel ruolo dei nonni, ma i coltivatori pensionati sono impegnati nel presidio territoriale nelle aree rurali e sono spesso il motore di iniziative ed esperienze culturali, economiche e di solidarietà, dalle fattorie didattiche per insegnare i segreti della campagna ai più piccoli ai tutor dell’orto nelle città. E c’è anche chi trasmette alle nuove generazioni la propria manualità per realizzare oggetti di artigianato. “Pur in presenza della persistente crisi economica, che sembra mettere in discussione i valori del welfare, gli anziani del mondo agricolo meritano maggiore attenzione da parte delle Istituzioni”, afferma il Presidente della Federpensionati Coldiretti, Antonio Mansueto. Lo dimostrano i tanti pensionati impegnati nel volontariato come nel caso del progetto “Pensiona-ti tra gli orti di città”, dove Giuseppe Beraldo, 76 anni, è elemento centrale di un progetto strutturato che vede la partecipazione dell’Area Sociale di Coldiretti, in collaborazione col Comune di Venezia. Ha messo a disposizione parte dei suoi terreni che non utilizzava più per gli orti sociali che attualmente sono una sessantina e destinati a pensionati con almeno 55 anni, residenti nel comune di Venezia, che hanno fatto lavori estranei al mondo agricolo e non sono proprietari di terreni coltivabili. Obiettivo primario del progetto è stimolare e coinvolgere i pensionati in un'attività che offra loro opportunità di svago, valorizzazione umana e benessere psicofisico, pur tenendo conto dei limiti urbani del territorio. Coldiretti, attraverso il patronato Epaca, coordina e monitora il progetto che prevede anche che siano messi a disposizione dei pensionati gli attrezzi necessari, l'acqua e i fertilizzanti. Diego Mansutti, pensionato e diacono che lavora per la cooperativa “Solo Servizi”, aderente a Ue Coop, tiene invece corsi di orticoltura e floricoltura nel carcere di massima sicurezza di Tolmezzo. Insegna ai carcerati, in prevalenza stranieri, a coltivare ortaggi in una serra e fiori. A loro tiene corsi teorici e li segue nella parte pratica. I prodotti realizzati dai ragazzi vengono venduti nelle parrocchie e in un mercato settimanale che si tiene a Udine. Nel 2013 oltre ai prodotti orticoli coltivati in base alla stagionalità, sono stati prodotti 1.200 vasi di crisantemi e 2mila fiori recisi sempre di crisantemi. Rosa Caramia nata nel 1949 a Latiano (Brindisi) ha una Masseria didattica e ogni anno ospita scolaresche di bambini di ogni ordine e grado, soprattutto asilo, elementari e medie. Nella masseria i bambini e gli adulti visitano gli animali, seguono il laboratorio del latte con la produzione di piccoli formaggi e il laboratorio del grano con la realizzazione della pasta. Luigi Chierico nato il 12 agosto 1951, allevatore di Valle Salimbene in provincia di Pavia, è chiamato “il Noè delle mucche” perché ha salvato numerose razze dall’estinzione. Dagli anni Ottanta ha iniziato il lavoro di recupero di una trentina di razze bovine e caprine alcune delle quali neppure registrate nei libri genealogici. Raccoglie i salici che crescono spontaneamente sulle rive dei corsi d’acqua nei pressi della sua abitazione e realizza interamente a mano cesti, panieri, porta bicchieri e bottiglie e copri bottiglie di vino. Guerino Miceli, 75 anni, vive a Roggiano Gravina in provincia di Cosenza e regala i suoi prodotti ad amici e parenti o li baratta con altri oggetti o con del cibo. L’amministrazione comunale di Roggiano Gravina sta ristrutturando un’ex scuola agraria per ragazzi deviati dove si terranno laboratori pratici in cui può trovare spazio anche l’opera e il mestiere tenuto in vita da Guerino Miceli. Ercole Rossi, nato nel 1938, tiene in vita il mulino ad acqua di Fivizzano, un comune della Lunigiana, di proprietà della sua famiglia. In passato il mulino veniva utilizzato dalla popolazione della zona per macinare il grano. Si tratta dell’ultimo mulino ad acqua rimasto attivo nella zona che, grazie a 13 cucchiai di rovere, sfrutta la potenza del corso d’acqua che scorre al di sotto di esso. Oggi - conclude la Coldiretti - le scolaresche locali visitano il mulino che viene utilizzato dal signor Rossi per macinare granoturco, grano tenero e castagne, base dei prodotti tipici della Lunigiana (ad esempio, il testarolo e i panigacci).


Allarme della Cgil su oltre 515.000 lavoratori in cassa Integrazione a zero ore nel 2013

COLDIRETTI: GRAVE LO STOP AL LAVORO DEI CASSINTEGRATI CON I VOUCHER Dopo l’allarme lanciato dalla Cgil è ancora più grave l’impossibilità di accesso al lavoro con i voucher nel 2014 da parte di titolari di trattamenti di sostegno al reddito come i cassaintegrati che così perdono la possibilità di poter contare su di un prezioso strumento di integrazione al reddito. E’ quanto ha affermato la Coldiretti nel commentare l’allarme della Cgil sulla presenza di oltre 515.000 lavoratori in cassa Integrazione a zero ore nel 2013, che hanno registrato una perdita complessiva di oltre 4,125 miliardi di euro, ovvero 8mila euro in meno in busta.

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L’utilizzo dei voucher - sottolinea la Coldiretti - offre molteplici occasioni di lavoro nelle campagne nelle fasi di preparazione, gestione e raccolta delle coltivazioni a beneficio sia dei cassintegrati che delle imprese agricole. Il Presidente della Coldiretti Roberto Moncalvo ha scritto al Ministro del Lavoro e Politiche Sociali Enrico Giovannini e ai presidenti delle Commissioni Lavoro di Camera e Senato per denunciare che “ci ritroviamo di fronte ad una deprecabile situazione di impasse dinnanzi a un vuoto normativo generato dalla mancata proroga, ovvero stabilizzazione, della misura sperimentale per l’accesso al lavoro accessorio da parte di titolari di trattamenti di sostegno al reddito”. “Fermo restando quindi quanto già previsto per il solo settore pubblico (art. 7 comma 2 lett. f del decreto-legge 28 giugno 2013, n. 76 convertito nella legge 9 agosto 2013, n. 99) comunque non operativo per mancata pubblicazione del previsto decreto ministeriale attuativo, viene ad oggi a mancare la possibilità di impegno dei lavoratori cassaintegrati o comunque percettori di trattamenti di sostegno al reddito e quindi anche la possibilità per questi soggetti e le loro famiglie di poter contare su di un prezioso strumento di integrazione al reddito” scrive il Presidente Moncalvo. Gli ultimi dati Istat sulla occupazione/disoccupazione e le continue crisi aziendali di molti settori produttivi – continua Moncalvo – impongono il superamento con stabilizzazione ed allargamento a tutti i settori produttivi dello strumento introdotto negli scorsi anni. Mi auguro quindi – conclude Moncalvo – che nelle more di un possibile allargamento anche al settore privato della stabilizzazione prevista dall’art. 7 comma 2 lett. f del decreto-legge 28 giugno 2013, n. 76, che quantomeno si possa contare su di una riconferma per l’anno 2014.


LAVORO: BENE JOB SHARING 1 STUDENTE SU 4 PUNTA SUL CIBO Le semplificazioni che facilitano le assunzioni congiunte da parte di più imprese agricole secondo il concetto di “job sharing”, aprono nuove opportunità di lavoro a quasi uno studente su quattro che punta sull’agroalimentare Made in Italy. E’ quanto afferma il Presidente della Coldiretti Roberto Moncalvo nel commentare il decreto firmato dal Ministro del lavoro Enrico Giovannini sui “contratti di rete” che specifica anche le modalità per effettuare un’unica comunicazione delle assunzioni congiunte di lavoratori dipendenti nelle imprese agricole, fra cui cooperative, imprese appartenenti allo stesso gruppo di imprese, riconducibili allo stesso proprietario o a soggetti legati tra loro da un vincolo di parentela. Con il contributo della Coldiretti, le misure introdotte - sostiene Moncalvo - potranno favorire l’accesso anche di personale professionalizzato nell’ agricoltura italiana, che sta affrontando un rilevante impegno per l’innovazione e la qualificazione. Secondo un’analisi della Coldiretti il 23 per cento degli iscritti al primo anno delle scuole secondarie superiori tecniche e professionali – sottolinea la Coldiretti – ha scelto per il 2013/2014 un indirizzo legato all’agricoltura e all’enogastronomia perché vi intravedono una prospettiva di sviluppo positivo per il futuro. Una rivoluzione generazionale che - conclude Moncalvo - va sostenuta con atti concreti in un settore da primato nella competizione globale che traina l’intero Made in Italy.

LAVORO, IL RAPPORTO ILO: SOLO IN ITALIA TRA GLI OCCUPATI AUMENTO OVER 55 E CALO GIOVANI A differenza di quanto è avvenuto in tutti gli altri paesi industrializzati, negli ultimi cinque anni in Italia aumentano percentualmente tra gli occupati gli over 55 mentre calano i lavoratori più giovani. E’ quanto afferma la Coldiretti nel commentare il rapporto “Global Employment Trends 2014” dell'Ilo (l’Organizzazione Internazionale del Lavoro) che stima la percentuale di disoccupati in Italia in aumento nel 2013, nel 2014 e nel 2015, per poi stabilizzarsi nel 2016 su valori drammatici del 12,7 per cento, più del doppio del 6,1 per cento fatto registrare nel 2007 dell’inizio della crisi. Occorre invertire una tendenza drammatica con la percentuale di disoccupati in Italia che non diminuirà fino al 2016, ma a rendere il quadro ancora più preoccupante è anche il fatto che sottolinea la Coldiretti - ad essere colpiti più che altrove sono i giovani. Con l’invecchiamento del mondo del lavoro viene a meno il necessario ricambio generazionale e – sostiene la Coldiretti – si mette a rischio la ripresa dell’Italia. La crisi si aggrava infatti perché non si rinnova la classe dirigente italiana che nella politica, nell’economia e nella pubblica amministrazione ha una età media di 58 anni, la più alta tra tutti i Paesi europei. Il rischio, conclude la Coldiretti, è che ad essere vecchie siano anche le idee con le quali si vuole affrontare la crisi.


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CON LA CRISI E’ TORNATO IL FAI DA TE IN CUCINA VOLA LA SPESA DI FARINA, UOVA E MIELE Con la crisi si registra un aumento record della spesa per miele (+12%), farina (+7%), uova (+5%), ma anche dei preparati per dolci (+6%), in netta controtendenza rispetto al calo complessivo degli acquisti alimentari stimato pari al 4%. E’ quanto emerge da un’analisi della Coldiretti sulla base dei dati relativi ai primi nove mesi del 2013, che evidenziano il ritorno in Italia del fai da te casalingo che non si registrava dal dopoguerra. Cambia dunque il carrello della spesa degli italiani, sul quale trovano più spazio le materie prime per la preparazione dei cibi a scapito di cibi pronti come ad esempio le merendine in calo del 3% in valore o i gelati che crollano del 7%. Per contenere i costi ma anche per garantirsi qualità e sicurezza a tavola si è verificato rispetto al passato un aumento del 18% del numero di italiani che nel 2013 preparano il pane in casa, secondo l’analisi Coldiretti/Ixè, ma una tendenza analoga si registra anche per la preparazione di pasta, dolci e altri prodotti base dell’alimentazione degli italiani. Non è un caso che – continua la Coldiretti – dall’inizio della crisi gli italiani hanno tagliato del 10% gli acquisti di pasticceria e dolciumi che allietavano tradizionalmente i weekend delle famiglie che hanno speso in media appena 147 euro nell’ultimo anno per comperare bignè, babà, cannoli, sfogliatelle o dolciumi vari, sulla base dei dati Istat relativi al periodo 2007 - 2012 che evidenziano un profondo cambiamento nelle abitudini consolidate nell’identità nazionale. In realtà, se nei fine settimana sono sempre più rare le tradizionali code davanti alle pasticcerie, si registra - sottolinea la Coldiretti - un parallelo aumento degli italiani che mettono le “mani in pasta” per garantire comunque l’aria di “festa” in tavola, anche sotto il pressing dei figli che apprezzano in misura crescente l’abilità dei genitori in cucina. Non siamo ancora di fronte alle popolari gare di dolci delle famiglie americane ma non c’è dubbio - sostiene la Coldiretti - che l’abilità ai fornelli è tornata ad essere un valore aggiunto nel confronto tra amici e parenti.

News

Sono addirittura arrivate in Italia nuove figure professionali come “cake designer” che da quest’anno sono anche impegnate nelle scuole per insegnare l’arte ai più piccoli grazie al progetto Educazione alla Campagna Amica della Coldiretti. La conferma - continua la Coldiretti - viene peraltro anche dall’attenzione con cui vengono seguite le trasmissioni televisive e il successo dei libri di cucina ma anche del boom su internet dei food blogger dai quali carpire suggerimenti e ricette. Una domanda alla quale rispondono anche molti agriturismi di Terranostra che accoppiano spesso la vacanza a lezioni in cucina per recuperare le tradizioni del passato, mentre nei mercati degli agricoltori di Campagna Amica - conclude la Coldiretti - è possibile acquistare crostate e dolci casalinghi tipici del territorio direttamente da chi li ha preparati, che è in grado anche di offrire informazioni sulle modalità di preparazione e consigli sugli abbinamenti migliori.


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CONSUMI: SOLO L’ALIMENTARE SALE Previsioni per il 2014: si attende una leggera ripresa per i consumi alimentari, invertendo la tendenza negativa registrata nel 2013. Si stima un aumento per gli acquisti di frutta, pane e cereali Nel 2014 si attende una leggera ripresa solo per i consumi alimentari, che a differenza degli altri beni invertono la tendenza negativa registrata nel 2013. E’ quanto emerge da un’analisi della Coldiretti, in merito alle previsioni diffuse da Confcommercio, dalla quale si evidenzia una ripresa degli acquisti di prodotti alimentari e bevande dello 0,4% nel 2014 dopo il calo del 3,9% fatto segnare nel 2013, secondo elaborazioni su dati Prometeia, Coop, Nielsen ed Ismea. La previsione per l’anno in corso, sottolinea la Coldiretti, non è tuttavia omogenea per tutti i prodotti alimentari e si stima un aumento degli acquisti per frutta (+0,9%), pane e cereali (+0,6%), mentre calano quelli di carne (-0,4%) e di bevande alcoliche (-1,3%). La crisi ha dunque modificato il carrello ma ha anche cambiato il modo di fare la spesa. Con la crisi si dice infatti addio al negozio di fiducia e quasi la metà degli italiani (47%) si reca in diversi esercizi commerciali per acquistare il prodotto che cerca dove costa meno, magari aiutati da internet e volantini sui quali è guerra nel pubblicizzare offerte speciali e sconti, secondo l’indagine Coldiretti/Ixè. Con il 71% dei consumatori che dichiara di confrontare con più attenzione rispetto al passato i prezzi, gli italiani - sottolinea la Coldiretti - sono costretti a trasformarsi in veri detective della spesa: il 62% va a caccia delle offerte speciali 3 per 2 e degli sconti e il 42% cerca sempre e comunque i prodotti che costano meno. Mai come nel passato - sottolinea la Coldiretti - fare la spesa è diventata una sfida alla ricerca della maggiore convenienza che richiede fatica e tempo, portando gli italiani a fare la spola tra diversi negozi per risparmiare. Da segnalare la tenuta degli acquisti diretti dal produttore al quale si rivolge regolarmente ben il 14% degli italiani, il 45% qualche volta, il 29% raramente e solo il 12% mai.

CRISI: SPRECHI ADDIO, PANE AVANZATO PER IL 42% DEGLI ITALIANI

News

Più di quattro italiani su dieci (42%) hanno mangiato il pane avanzato dal giorno prima, con una crescente e positiva tendenza che ha fatto segnare nel 2013 il record nel taglio agli sprechi alimentari dall’inizio della crisi. E’ quanto emerge da un’analisi Coldiretti/Ixè sugli effetti della crisi sugli sprechi a tavola dalla quale si evidenzia che l’attenzione per il pane è solo la punta dell’iceberg di un profondo cambiamento favorito dalle difficoltà economiche. Appena una minoranza del 2% – sottolinea la Coldiretti – butta il pane superfluo, ma diverse sono le tecniche utilizzate per evitare quello che una volta veniva considerato un vero sacrilegio, con il 44% degli italiani che lo surgela, il 43% lo grattugia, il 22% lo dà da mangiare agli animali, mentre nel 5% delle famiglie il pane non avanza mai. Ben il 24% degli italiani utilizza il pane raffermo per la preparazione di particolari ricette che vengono spesso dalla tradizione contadina. In generale, più di sette italiani su dieci (73%) hanno tagliato gli sprechi a tavola nel 2013, con il 45% che li ha ridotti, mentre il 28% li ha addirittura annullati, in aumento di quattro punti percentuali rispetto all'anno precedente. Una percentuale del 26% non ha cambiato il proprio comportamento, ma nessuno ha dichiarato di averli aumentati. Il contenimento degli sprechi - sottolinea la Coldiretti - è forse l’unico aspetto positivo della crisi, in una situazione in cui ogni persona in Italia ha comunque buttato nel bidone della spazzatura ben 76 chili di prodotti alimentari durante l’anno. Tra chi ha tagliato nel 2013 gli sprechi, l’80% fa la spesa in modo più oculato, magari nei mercati degli agricoltori di Campagna Amica dove i prodotti sono più freschi e durano di più. Il 37% guarda con più attenzione alla data di scadenza e il 26% riduce le dosi acquistate, ma sono il 56% quelli che riutilizzano quello che avanza. Sulle tavole degli italiani tornano dunque i piatti del giorno dopo come polpette, frittate, pizze farcite, ratatouille e macedonia. Ricette che non sono solo un’ottima soluzione per non gettare nella spazzatura gli avanzi, ma aiutano anche a non far sparire tradizioni culinarie del passato.


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“No all’obesità, Sì ai cibi sani e allo sport” Con Coldire3 Cremona gli alunni vanno a Scuola di Salute Hanno preso avvio con il mese di gennaio, e proseguiranno fino al mese di giugno, le ‘specialissime’ lezioni proposte da Coldire3 Cremona agli alunni del territorio, nel segno della “Scuola di Salute” e della “Scuola di Energia”. I percorsi dida3ci vedranno imprenditori e funzionari di Coldire3 Cremona dialogare con cen naia di alunni (dalla Scuola primaria agli Is tu superiori) sui temi della corre1a alimentazione, della valorizzazione e promozione del vero Made in Italy, ma anche della tutela del territorio e possibilità di produrre energia dai campi. Primo obie3vo della proposta, che parte dal dialogo fra l’agricoltura e la scuola, è avvicinare i ragazzi, e con loro le famiglie, a uno s le di vita sano, che coniughi una corre1a alimentazione, una regolare a3vità fisica e un più forte rapporto con la campagna, che offre le migliori occasioni per mangiare sano, fare movimento e restare in forma. Tra le proposte che rivolgiamo agli alunni più piccoli c’è, in par colare, il percorso “Obesità? No, grazie”, nel quale analizziamo con i bambini i corre3 comportamen a tavola, dando alcuni u li ‘consigli del benessere’, evidenziando il valore della stagionalità, so1olineando ad esempio l’importanza di scegliere una merenda a base di fru1a, e di optare per i prodo3 del territorio, garan personalmente dagli agricoltori. Gli incontri a scuola possono proseguire, se le classi sono disponibili, con una visita nelle aziende agricole o ai Merca di Campagna Amica. Ecco, in sintesi, i temi dei percorsi propos .

W L’AGRICOLTURA. L’incontro in classe con imprenditori agricoli del territorio (in primis Giovani Impresa e Donne Impresa Coldire3) rivela il volto della moderna agricoltura: le tecnologie, la professionalità, la mul funzionalità, il valore del vero Made in Italy.

Educazione alla Campagna Amica

W LA TRADIZIONE. L’incontro con l’Associazione Provinciale Pensiona

Coldire3 consente di riscoprire le radici delle a3vità e della cultura rurale. Si parlerà delle an che pra che, di colture e allevamen del passato (es. la col vazione del lino, l’allevamento del baco da seta).

OBESITÀ? NO GRAZIE! Le lezioni approfondiscono i corre3 comportamen alimentari, con tan u li ‘consigli del benessere’. Le scelte alimentari non possono prescindere dalla conoscenza di ciò che si porta in tavola: da qui l’a1enzione alle produzioni della nostra terra e alla stagionalità degli alimen . KM ZERO!

Il rispe1o per l’ambiente inizia dalle scelte a tavola: il percorso mostra come ciascuno di noi possa contribuire ad aiutare l’ambiente a1raverso ges quo diani, ad esempio la scelta di produzioni locali (che, non richiedendo lunghi traspor , limitano le emissioni di gas serra).

L’ETICHETTA, NOSTRA ALLEATA. Si rifle1e sull’u lità dell’e che1a e sull’importanza di conoscere l’origine dei prodo3. Gli agricoltori mostrano agli alunni, anche a1raverso la visita presso Pun Campagna Amica, il significato e il valore del proge1o di Coldire3, che sta dando vita a una filiera agricola tu1a italiana. EDUCARE ALLA SOSTENIBILITÀ.

La “Scuola di energia”, che racconta – a1raverso dispense e visite in azienda – la sfida di “produrre energia dai campi” nel segno della sostenibilità e della mul funzionalità.

SORELLA ACQUA.

Per conoscere l’acqua e i suoi u lizzi Coldire3 Cremona propone l’incontro con adde3 all’irrigazione e responsabili delle rogge, che illustrano i nostri sistemi d’irrigazione e le ‘re ’ presen nel territorio. Sono previste visite ad impian idrici nelle nostre campagne.


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Studio Usa: chi soffre di obesità vive 7 anni di meno Aspe1a va di vita rido1a fino a se1e anni per chi è in sovrappeso o soffre di obesità. A rivelare questo sconfortante dato è una ricerca condo1a presso la City University di New York. Lo studio, recentemente pubblicato sulla rivista scien fica American Journal of Public Health, avrebbe rivelato come le ca3ve abitudini alimentari nella popolazione sarebbero la causa principale di morte prematura. I ricercatori americani sono giun a questa conclusione dopo aver analizzato i da pubblica sul Naonal Health and Nutri on Examina on, un’indagine condo1a negli Usa tra il 1988 e il 1994, e le stas che di mortalità (Na onal Death Index) riferite al 2006. I risulta avrebbero mostrato che obesità e sovrappeso sono correla all’aumento del rischio di morte (almeno il 20%) per tu1e le cause o per le mala3e cardiache. Più specificamente, rispe1o ai sogge3 in condizione di peso normale gli adul obesi sono mor mediamente 3,7 anni prima per tu1e le cause e 1,6 anni prima a causa di mala3e dell’apparato cardiovascolare. In par colare, il tasso maggiore di rischio sarebbe stato riscontrato nei sogge3 affe3 da obesità di età compresa tra i 45 e i 64 anni, il cui decesso avviene mediamente 7,1 anni prima del tempo per tu1e le cause e fino a 12,8 anni prima a causa di mala3e cardiache. Gli autori della ricerca si dicono non sorpresi da ques da , visto che il tasso di obesità negli Sta Uni (ma anche in altri Paesi, sopra1u1o quelli occidentali) sta aumentando in maniera allarmante. Considerando che il numero di persone affe1e da obesità è in costante crescita sopra1u1o tra i bambini (cioè gli adul di domani), ecco come sia a questo punto fondamentale la prevenzione volta a promuovere un’alimentazione più sana ed equilibrata.

Più arance nelle bibite, ok della Commissione Agricoltura

Educazione alla Campagna Amica

La Commissione Agricoltura della Camera ha approvato un emendamento presentato dai deputati Pd che innalza dal 12% al 20% la percentuale minima di frutta che deve essere contenuta nelle bevande analcoliche. Secondo un’analisi Coldiretti, se la norma dovesse passare porterebbe a consumare ben duecento milioni di chili di arance all'anno in più. “Basta con “l’aranciata senza arance” che inganna i consumatori costretti a pagare l'acqua come la frutta ma che sta anche facendo sparire il frutteto italiano, con gravi perdite economiche ed occupazionali - ha affermato il Presidente della Coldiretti Roberto Moncalvo -. L’Italia con il primato europeo nella qualità e sanità degli alimenti ha il dovere di essere all’avanguardia nella battaglia per cambiare norme difese in Europa solo dalle grandi lobby industriali. L’emendamento concorre a migliorare concretamente la qualità dell’alimentazione e a ridurre così le spese sanitarie dovute alle malattie connesse all’obesità che sono in forte aumento, ma non va peraltro dimenticato - continua Moncalvo - l'impatto sulle imprese agricole poiché l'aumento della percentuale di frutta nelle bibite potrebbe salvare oltre diecimila ettari di agrumeti italiani con una estensione equivalente a circa ventimila campi da calcio, situati soprattutto in regioni come la Sicilia e la Calabria anche in zone ad alta tensione sociale come la piana di Rosarno”. Ad oggi per ogni aranciata venduta sugli scaffali a 1,3 euro al litro agli agricoltori vengono riconosciuti solo 3 centesimi per le arance contenute, del tutto insufficienti a coprire i costi di produzione e di raccolta. Una situazione che alimenta una intollerabile catena dello sfruttamento che colpisce gli agricoltori e i trasformatori mentre le uniche ad aver vinto sono state le multinazionali dell’aranciata che non hanno consentito di rimuovere le cause economiche che vedono gli agrumi sottopagati con un ricavo non copre nemmeno la metà dei costi.


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CORSI DI FORMAZIONE GRATUITI Servimpresa, Azienda Speciale della Camera di Commercio di Cremona, organizza in collaborazione con le Associazioni di categoria del settore agricolo i seguenti corsi di formazione gratuiti:

“SO-STARE NEI CONTESTI CREATIVI Due laboratori pedagogico/creativi attraverso l’utilizzo dell’art counselling” Nei due laboratori i partecipanti saranno chiamati a fare un’esperienza diretta attraverso l’utilizzo dell’”art counselling”. I laboratori sono strutturati in modo semplice da essere riproposti in altri contesti una volta acquisiti in aula. 1° LABORATORIO - LE FAVOLE DI ESOPO: COME PROPORLE E PERCHE’ Venerdì 31 Gennaio 2014, dalle 14.00 alle 18.00 Il laboratorio consisterà in un lavoro di gruppo utile per so-stare nei contesti creativi partendo da una cornice pedagogica di riferimento; il mondo delle favole di Esopo, la “morale” nelle tappe evolutive della persona e il significato psicologico degli animali nel disegno. Docente: Dr.ssa Simona Tonini, Psicopedagogista dell’età evolutiva 2° LABORATORIO - L’IMPORTANZA DEL PENSIERO CREATIVO Venerdì 7 Febbraio 2014, dalle 14.00 alle 18.00 Il laboratorio consisterà in un lavoro individuale presentato come un viaggio verso se stessi alla scoperta dei propri talenti fra desideri, capacità innate e abilità acquisite; mettere al centro il pensiero creativo e l’espressività in base al proprio ciclo di vita per un’efficace alfabetizzazione emotiva così importante per lo sviluppo dell’individuo. Docente: Dr.ssa Simona Tonini, Psicopedagogista dell’età evolutiva SEDE: Camera di Commercio di Cremona, ingresso da Via Solferino 33 (al primo piano)

“PROGETTARE, ORGANIZZARE E REALIZZARE UN CENTRO RICREATIVO ESTIVO DIURNO PER BAMBINI E RAGAZZI” ASPETTI NORMATIVI E AUTORIZZATORI E GESTIONE DELLA GIORNATA E DEGLI SPAZI Venerdì 14 Febbraio 2014, dalle 14.00 alle 18.00 Aspetti normativi e autorizzatori per avviare il servizio di centro estivo Docente: Sig. Ettore Vittorio Uccellini, esperto in materia

Riceviamo e Pubblichiamo

La giornata tipo: la scelta del tema da proporre, l’accoglienza, le attività, la programmazione giornaliera e quella settimanale,le uscite organizzate, … Gli spazi interni ed esterni: il ruolo dell’operatore, le riunioni d’equipe come parte fondamentale dell’aspetto organizzativo e la gestione dei contatti con le famiglie

Docente: Dr.ssa Simona Tonini, Psicopedagogista dell’età evolutiva LE ATTIVITA’: IL GIOCO - Giovedì 20 Febbraio 2014, dalle 14.00 alle 18.00

Le principali tappe evolutive dall’infanzia alla pre-adolescenza, in particolare soffermandosi sui temi dell’amicizia e del gioco (l’importanza educativa del gioco, quali giochi e loro significati, il ruolo dell’educatore). Lavoro interattivo: simulazione di un centro estivo

Docente: Dr.ssa Simona Tonini, Psicopedagogista dell’età evolutiva SEDE: Camera di Commercio di Cremona, ingresso da Via Solferino 33 (al primo piano) Informazioni e iscrizioni: Servimpresa – Azienda Speciale della Camera di Commercio di Cremona (Tel. 0372 490227) Sito Internet: www.servimpresa.cremona.it – E.mail: arisi@cr.camcom.it.


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LA BOTTEGA DI CAMPAGNA AMICA È in via Buoso da Dovara n. 4

Campagna Amica


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CORSI DI FORMAZIONE GRATUITI Servimpresa, Azienda Speciale della Camera di Commercio di Cremona, organizza in collaborazione con le Associazioni di categoria del settore agricolo, il CERSI (Centro di Ricerca per lo Sviluppo Imprenditoriale) dell'Università Cattolica e la Fabbrica della Bioenergia i corsi di formazione gratuiti: “VALUTAZIONI DELLA CONVENIENZA ECONOMICA DEGLI IMPIANTI A BIOMASSE E A BIOGAS E PREDISPOSIZIONE DEL RELATIVO BUSINESS PLAN” Contenuti del corso: Il corso ha l'obiettivo di illustrare gli incentivi economici per gli impianti a biomasse e biogas e valutarne la convenienza accompagnando i partecipanti nella predisposizione su foglio elettronico di un business plan facilmente aggiornabile in base ai casi specifici. I partecipanti, mediante l’utilizzo del PC, verranno guidati nella preparazione di un completo business plan e nella comprensione di come questo debba essere valutato. Docente: Prof. Alessandro Casula, Politecnico Milano, Polo di Cremona – Fabbrica della Bioenergia Edizione a CREMONA. Data: 31 Gennaio 2014, dalle 14.00 alle 18.00 Sede: Camera di Commercio, Via Solferino 33 (al primo piano) – Cremona – Aula Informatica Edizione a CREMA. Data: 3 Febbraio 2014, dalle 14.00 alle 18.00 Sede: Univ. degli Studi di Milano, sede di Crema, Via Bramante, 65 – Crema (CR) – Aula Informatica

“PRODUZIONE DI ENERGIA ELETTRICA E TERMICA

Riceviamo e pubblichiamo

DA BIOMASSE SOLIDE - (corso avanzato)” PROGRAMMA. Il corso, della durata di 24 ore, intende fornire un valido approfondimento degli strumenti necessari per valutare la realizzazione e la gestione di un impianto per la produzione di energia da biomasse solide. In particolare si approfondiranno le caratteristiche chimico-fisiche delle biomasse solide, i processi di combustione e pirolisi-gassificazione, i sistemi di generazione elettrica e termica, gli impianti attualmente disponibili sul mercato e le modalità per valutare i rendimenti di conversione. Terminata l’analisi tecnico-impiantistica si presenteranno le incentivazioni economiche di cui questi impianti possono usufruire e le recenti novità in materia. Il corso si concluderà con l’applicazione delle tecnologie presentate di modelli per le valutazioni economico-finanziarie degli investimenti in impianti di produzione di energia a biomasse, facendo un confronto economico e di redditività tra diversi scenari. Il corso prevede l’analisi di case-study mediante metodologie di calcolo da sviluppare in piccoli gruppi di lavoro su foglio di calcolo in aula informatica. DOCENTE: Prof. Alessandro Casula, Politecnico di Milano - Polo di Cremona, Fabbrica Bioenergia Il corso verrà realizzato in due edizioni identiche, una a Cremona e una a Crema, secondo il seguente calendario: CORSO DI CREMONA. Date e ora: 21 / 28 Febbraio e 4 Marzo 2014, 9.00-13.00 e 14.00-18.00 SEDE: Aula corsi di Servimpresa, - ingresso da Via Solferino, 33 Cremona CORSO DI CREMA. Date e orario: 12 / 19 / 26 Febbraio 2014, 9.00 - 13.00 e 14.00 - 18.00 SEDE: Aula corsi della sede di Crema della Camera di Commercio in Via IV Novembre,6 – Crema

Informazioni e iscrizioni: Servimpresa – Azienda Speciale della Camera di Commercio di Cremona (Tel. 0372 490227) Sito Internet: www.servimpresa.cremona.it – E.mail: arisi@cr.camcom.it.


www.cremona.coldire .it il sito di Coldire Cremona

I NOSTRI UFFICI AL SERVIZIO DELLE

Ricordiamo che gli appuntamen promossi da Coldire3 Cremona vengono comunica anche a1raverso il nostro sito, all’indirizzo www.cremona.coldire3.it. In par colare, per gli avvisi e gli appuntamen rivol agli imprenditori agricoli, c’è lo spazio “avvisi alle imprese”. Il sito è rivolto agli imprenditori agricoli e a tu3 i ci1adini a1en ai temi della difesa e valorizzazione dell’agricoltura e alimentazione made in Italy, alla promozione del territorio, alla tutela dell’ambiente. Sul sito sono presen i comunica stampa diffusi da Coldire3 Cremona, i nostri video, le pagine dedicate ai servizi garan dai vari uffici, tu1e le inizia ve sul territorio, accanto a una serie di link e di indirizzi u li. E’ inoltre possibile sfogliare tu3 i numeri del Col vatore Cremonese, il periodico di Coldire3 Cremona, della nostra newsle1er se3manale W l’agricoltura e di tu1e le pubblicazioni e guide edite da Coldire3 Cremona.

IMPRESE AGRICOLE

UFFICIO ZONA CREMONA Via Ruffini, 28 - Tel. 0372.732930 - Fax 0372.732940

UFFICIO ZONA CREMA Via Macello, 34 - Tel. 0372.732900 - Fax 0372.732925

UFFICIO ZONA CASALMAGGIORE Via Cairoli, 3 - Tel. 0372.732960 - Fax 0372.732970

UFFICIO ZONA SORESINA Via Lombardia, 3 - Tel. 0372.732990 - Fax 0372.732980

SEDE PROVINCIALE Via Giuseppe Verdi, 4 - 26100 CREMONA Tel. 0372.499811 - Fax 0372.499899 cremona@coldiretti.it - www.cremona.coldiretti.it

“W L’AGRICOLTURA”, il vero Made in Italy è in tv Ricordiamo che W l’Agricoltura, la trasmissione dedicata al vero Made in Italy a cura di Coldire3 Cremona, va in onda su Telecolor e Primarete, tu3 i giovedì (ore 20, subito dopo il tg) e in replica la domenica, alle ore 13.

Nasce “NOTIZIE FISCALI”, newsle1er dedicata a no zie, avvisi e scadenze fiscali Ha preso avvio nel mese di gennaio un nuovo strumento a disposizione degli imprenditori agricoli: un bolle3no periodico, inviato in posta ele1ronica, interamente dedicato a no zie, avvisi e scadenze fiscali, a cura dell’Ufficio fiscale di Impresa Verde Cremona, Società di servizi di Coldire3 Cremona. L’intento è rafforzare e qualificare ulteriormente la consulenza offerta, rendendo ancor più puntuale, approfondita e tempes va la comunicazione delle no zie u li alla ges one dell’impresa agricola. I numeri 1 e 2 di “No zie Fiscali” sono sul sito di Coldire3 Cremona (www.cremona.coldire3.it).


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Unità di misura

CREMONA

MILANO

MANTOVA

BOLOGNA

22 gennaio

21 gennaio

23 gennaio

16 gennaio

FRUMENTO Tenero buono mercan le

Tonn.

190-197

216-217

200-204

204-209

GRANOTURCO Ibrido naz. 14% u.

Tonn.

176-178

189-190

176-179

181-185

SEMI DI SOIA Nazionale

Tonn.

n.q.

447-452

437-440

444-449

ORZO NAZ. P. spec. 55-60 P. spec. 66-68

Tonn.

187-193 195-199

n.q. 215-217

(Fino a 65) 210-214 (Fino a 70) 215-220

(58/60) 205-207

CEREALI MINORI

Tonn.

CRUSCA alla rinfusa

Tonn.

PRODOTTO

FIENO Maggengo Agostano

MERCATI AGGIORNATI 23.01.2014

Pagina 22

PAGLIA press. (rotoballe)

PRODOTTO

Tonn.

Tri cale n.q. Sorgo 200-202 154-156

165-185 loie1o 165-185

140-141

(62/64) 213-217 Sorgo: 193-197

143-146

133-168 160-180 Fieno di erba medica 213-228

Medica fienata 2° t. e succ. in cascina 185-195

Tonn.

110-125

106-113

Paglia di frumento (rotoballe) 80-85

Unità di misura

CREMONA 22 gennaio

MILANO 20 gennaio

MANTOVA 23 gennaio

146-147

MODENA 20 gennaio

SUINI la1onzoli locali

15 kg

4,200

n.q.

4,190

4,230

SUINI la1onzoli locali

25 kg

3,050

n.q.

3,020

3,050

SUINI la1onzoli locali

30 kg

2,660

n.q.

2,620

2,660

SUINI la1onzoli locali

40 kg

2,030

n.q.

2,000

2,030

SUINI da macello

156 kg

(da 145 a 160 kg) 1,500

1,555

n.q.

(da 144 a 156 kg) 1,497

SUINI da macello

176 kg

(da 160 a 180 kg) 1,560

1,555

n.q.

(da 156 a 176 kg) 1,557

SUINI da macello

Oltre

(oltre 180 kg) 1,530

1,520

n.q.

(da 176 a 180 kg) 1,541

176 kg


ANNO IX -

Pagina 23

PRODOTTO

Unità di misura

CREMONA 22 gennaio

NUMERO

3

MONTICHIARI 17 gennaio

MANTOVA 23 gennaio

VACCHE FRIS. 1° qualità (p.v.)

Kg

P.v. 0,90-1,06 P.m. 2,05-2,30

0,80-1,00

Da macello 0,93-1,03

VACCHE FRIS. 2° qualità (p.v.)

Kg

P.v. 0,65-0,75 P.m. 1,55-1,75

0,60-0,70

0,70-0,80

VACCHE FRIS. 3° qualità (p.v.)

Kg

P.v. 0,39-0,49 P.m. 1,00-1,20

0,30-0,40

0,47-0,57

MANZE sco1one 24 mesi

Kg

P.m. 2,20-2,70

1,10-1,20

1,31-1,48

MODENA 20 gennaio

Vitelloni femm. da macello pez. nere (450-500) P.v. 1,43-1,58 P.m. 2,75-3,05

50-60 Kg

0,80-0,90

(1° q. 56/60 kg) 0,90-0,90

(da 46 a 55 kg) 1,20-1,40

(45-55 kg) 1,25-1,50

VITELLI balio Pie blu belga (p.v.)

50-60 Kg

3,00-4,00

3,00-4,00

3,50-4,10

(pregiate 70 kg) 3,79-4,38

PRODOTTO

Unità di misura

CREMONA

MILANO

22 gennaio

20 gennaio

MANTOVA 23 gennaio

BURRO pastorizzato

Kg

3,65

Pastorizzato 3,20 Past/Centr. 3,75 Burro di centrif. 3,95

PROVOLONE VALP. Fino a 3 mesi

Kg

(dolce) 5,50-5,65

5,45-5,60

PROVOLONE VALP. Oltre 3 mesi

Kg

(piccante) 5,70-5,95

5,65-5,90

GRANA scelto stagionato 9 mesi

Kg

7,35-7,55

7,15-7,35

7,40-7,60

PARMIGIANO REG. 24 mesi 10,30-10,70

GRANA scelto stag. 12-15 mesi

Kg

7,90-8,10

8,00-8,65

8,30-8,50

PARMIGIANO REG. 30 mesi 11,65-12,50

VITELLI balio3 Frisona (p.v.)

2,90

MODENA 20 gennaio Zangolato di creme per burrificazione 2,65

PARMIGIANO REG. 12 mesi 9,00-9,40

CUN SUINI - PREZZI CIRCUITO TUTELATO (novembre 2013 - gennaio 2014) CATEGORIA QUOTAZ. 28.11 e 5.12 2.12 a 6.12 9.12 a 13.12

QUOTAZ. 12.12.13

QUOTAZ. 19.12.13

Dal 16.12 al 20.12

Dal .23.12 al 27.12

QUOTAZIONE 27.12.13

QUOTAZIONE 02.01.14

QUOTAZIONE QUOTAZIONE 9.01 e 16.1.14 23.01.14

Dal .30.12.13 al 3.01.14

Dal 6.01.14 al 10.01.14

Dal 13.1.14 al 24.01.14

Dal 27.1.14 al 31.1.14

144/152 kg

1,490*

1,460*

1,435*

1,415*

1,440*

1,490*

1,465*

152/160 kg

1,520*

1,490*

1,465*

1,445*

1,470*

1,520*

1,495*

160/176 kg

1,580*

1,550*

1,525*

1,505*

1,530*

1,580*

1,555*

* In a1uazione dell’art. 7 del Regolamento Generale, il prezzo è stato definito dagli allevatori in quanto i macellatori non si sono presenta alla riunione


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