Coldiretti cremona informa n 19

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MADE IN ITALY: VIA IL SEGRETO SULLE AZIENDE CHE USANO INGREDIENTI STRANIERI Coldire

Cremona: “Importante scelta di trasparenza:

finalmente sapremo la quan(tà, la (pologia, la provenienza estera dei prodo agricoli che poi vengono trasforma( e vendu( come italiani!” Saranno finalmente resi pubblici i flussi commerciali delle materie prime provenien dall’estero per la produzione alimentare, dopo le proteste degli agricoltori sul Brennero e le molteplici inizia ve di mobilitazione messe in campo da Coldire al fine di contrastare le aggressioni al Made in Italy conseguen alla lavorazione nel nostro Paese di prodo alimentari ogge o di importazione o di scambio intracomunitario e la successiva messa in commercio come prodo auten camente italiani. Lo ha annunciato il Ministro della Salute, On. Beatrice Lorenzin, che ha accolto la richiesta presentata dal Presidente di Coldire Roberto Moncalvo di togliere il “segreto di Stato” sui da ineren agli scambi per sostenere la ripresa economica in una situazione in cui con ene materie prime straniere circa un terzo (33 per cento) della produzione complessiva dei prodo agroalimentari vendu in Italia ed esporta con il marchio Made in Italy, all’insaputa dei consumatori e a danno delle aziende agricole.

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VIA IL SEGRETO SULLE AZIENDE CHE USANO INGREDIENTI STRANIERI

Finora, infa , una complessa norma va doganale ha impedito l’accessibilità dei da senza significa ve ragioni legate alla tutela della riservatezza – come tes moniato dallo scandalo della carne di cavallo – provocando gravi turba ve sul mercato ed ansia e preoccupazione dei consumatori, a fronte all’impossibilità di fare trasparenza sulla provenienza degli alimen . Una mancanza di trasparenza che ha favorito anche il verificarsi di inganni a danno di prodo simbolo del Made in Italy, con il concentrato di pomodoro proveniente dalla Cina, l’olio di oliva proveniente dalla Spagna o i prosciu provenien dalla Germania “spaccia ” per Made in Italy. A tal fine, il Ministro della salute ha disposto l’immediata cos tuzione di un comitato presso il Ministero della Salute composto da esper della materia, incaricato di definire, in tempi brevi, le modalità a raverso cui saranno rese disponibili le informazioni rela ve alla provenienza dei prodo agro-alimentari a sogge che dimostrino un legi mo interesse all’u lizzo di tali da . L’eliminazione del “segreto di Stato”, prosegue il Presidente Moncalvo, sulle informazioni che a engono alla salute e alla sicurezza di tu i ci adini realizza, dunque, una condizione di piena legalità dire a a consen re lo sviluppo di filiere agricole tu e italiane che sono ostacolate dalla concorrenza sleale di imprese straniere e, sopra u o, nazionali, che a raverso marchi, segni dis n vi e pubblicità, si appropriano illegi mamente dell’iden tà italiana dei prodo agroalimentari. “E’ una importante scelta di trasparenza, e senza dubbio è fru o della tenacia di Coldire , che non si è mai arresa, e ha dato vita ad azioni che hanno unito imprenditori agricoli e ci adini, a par re dai presidi al valico del Brennero nei quali abbiamo dimostrato quan prodo arrivano dall’estero anonimi per poi essere spaccia come italiani – evidenziano Paolo Vol ni e Tino Arosio, Presidente e Dire ore di Coldire Cremona –. Finalmente sapremo la quan tà, la pologia, la provenienza estera dei prodo agricoli che poi vengono trasforma e vendu come italiani!”

Venerdì 9 MAGGIO 2014 - Anno IX, Numero 19 ♦ Made in Italy. Via il segreto sulle aziende che utilizzano ingredienti stranieri ♦ Sindacale. Nelle Zone proseguono gli incontri rivolti agli imprenditori agricoli ♦ Convegno. L’agricoltura tra la Pac e la direttiva nitrati, grande partecipazione ♦ Avvisi. Psr, Mis.121 e Mis.112 // Agroenergie // Sistri // Gas fluorurati // Credito ♦ Liberi da Ogm. Anche la Francia vieta la coltivazione di mais biotech ♦ Export. Record +38%, volano le esportazioni di agroalimentare ♦ In agenda. Campagna 730 e Isee // Quotazioni // Agricoltura in tv


MADE IN ITALY: +248% FRODI DAL SEGRETO SUGLI INGREDIENTI STRANIERI RECORD IMPORTAZIONI AGROALIMENTARE DALL’ESTERO Dall’inizio della crisi sono più che triplicate in Italia le frodi a tavola con un incremento record del 248% del valore di cibi e bevande sequestrati perché adulterate, contraffate o falsificate sulla base della preziosa attività svolta dai carabinieri dei Nas dal 2007 al 2013. E’ quanto emerge da un’analisi della Coldiretti per sottolineare l’importanza della decisione annunciata dal Ministro della Salute, On. Beatrice Lorenzin, che ha accolto la richiesta presentata dal Presidente di Coldiretti, Roberto Moncalvo di togliere il segreto e di rendere finalmente pubblici i flussi commerciali delle materie prime provenienti dall’estero, anche per combattere inganni e sofisticazioni. Gli ottimi risultati dell'attività dei Nas confermano l'efficacia del sistema di controlli in Italia contro un crimine odioso, che si fonda sull'inganno e colpisce soprattutto quanti dispongono di una ridotta capacità di spesa e sono costretti a rivolgersi ad alimenti a basso costo dietro i quali spesso si nascondono ricette modificate, ingredienti di minore qualità o metodi di produzione alternativi sui quali va garantita maggiore trasparenza. Lo dimostra il fatto che le importazioni agroalimentari in Italia hanno raggiunto la cifra record di 40 miliardi di euro nel 2013 con un aumento del 20% rispetto all’inizio della crisi nel 2007. Sul mercato mondiale sotto la pressione della crisi è sostenuto il commercio di surrogati, sottoprodotti e aromi artificiali utilizzati per nascondere la bassa qualità degli alimenti. Si tratta di preoccupazioni che riguardano anche l'Italia, che è un forte importatore di prodotti alimentari, con il rischio concreto che nei cibi in vendita vengano utilizzati ingredienti di diversa qualità come il concentrato di pomodoro cinese, l'extravergine tunisino, le mozzarelle taroccate ottenute da latte in polvere, paste fuse e cagliate proveniente dall'estero. Il risultato è che nel 2013 sono aumentati del 14% gli allarmi alimentari in Italia con ben 534 notifiche sulla sicurezza di cibi e bevande potenzialmente dannosi per la salute, sulla base del sistema europeo di allerta rapido per alimenti e mangimi (RASFF), rispetto al 2007 in cui è iniziata la crisi. L’82% degli allarmi alimentari che si sono verificati in Italia sono stati provocati da prodotti a basso costo provenienti dall’estero. “Il flusso ininterrotto di prodotti agricoli che ogni giorno dall’estero attraversano le frontiere serve a riempiere barattoli, scatole e bottiglie da vendere sul mercato come Made in Italy”, denuncia il Presidente Moncalvo nel sottolineare che “gli inganni del finto Made in Italy sugli scaffali riguardano 2 prosciutti su 3 venduti come italiani, ma provenienti da maiali allevati all'estero, 3 cartoni di latte a lunga conservazione su 4 stranieri senza indicazione in etichetta, oltre un terzo della pasta ottenuta da grano che non è stato coltivato in Italia all'insaputa dei consumatori, e la metà delle mozzarelle che sono fatte con latte o addirittura cagliate straniere. In un momento difficile per l’economia dobbiamo portare sul mercato – conclude il Presidente Moncalvo – il valore aggiunto della trasparenza e lo stop al segreto sui flussi commerciali con l’indicazione delle aziende che importano materie prime dall’estero è un primo passo che va completato con l’obbligo di indicare in etichetta l’origine degli alimenti. In Italia arriva dall’estero un quantitativo di agrumi freschi pari al 14% della produzione nazionale a cui si aggiungono oltre 300mila quintali di succhi concentrati che finiscono nelle bevande all’insaputa dei consumatori, perché in etichetta viene indicato solo il luogo di confezionamento. La maggioranza del succo di arancia consumato in Europa, poi, proviene dal Brasile sotto forma di concentrato al quale viene aggiunta acqua una volta arrivato nello stabilimento di produzione, a differenza di quanto avviene per la spremuta. Nel pomodoro da industria l’Italia importa semilavorati industriali prevalentemente da Cina e Stati Uniti pari a circa il 20% della propria produzione. Arriva in Italia soprattutto concentrato in fusti da oltre 200 chili che vengono svuotati per confezionare il pomodoro in barattoli e vasetti da distribuire al consumo nel nostro Paese e all’estero senza indicazioni sulla reale provenienza in etichetta. Il risultato sono i bassi prezzi pagati agli agricoltori e il crollo del raccolto che nel 2013 è risultato il più scarso degli ultimi 10 anni. In Italia, inoltre, sono stati consumati 2,05 milioni di tonnellate di latte a lunga conservazione: di questi solo mezzo milione è di provenienza italiana; il resto è stato semplicemente confezionato in Italia o addirittura è arrivato già confezionato, con un impatto negativo sul lavoro e sull’economia del paese. Ma ad essere importati, riferisce la Coldiretti, sono anche semilavorati come le cagliate, polvere di latte, caseine e caseinati che vengono utilizzati per produrre all’insaputa del consumatore formaggi di fatto senza latte. Il falso Made in Italy colpisce anche i formaggi più tipici con la crescita esponenziale di importazioni di similgrana dall’estero (Repubblica Ceca, Ungheria, Polonia, Estonia, Lettonia) per un quantitativo stimato in 83 milioni di chili che fanno concorrenza sleale a Grana Padano e Parmigiano Reggiano o Trentingrana ottenuti nel rispetto di rigidi disciplinari di produzione. L’Italia è anche il più grande importatore mondiale di olio di oliva nonostante una produzione nazionale di alta qualità che raggiunge quota 480mila tonnellate. Solo nell’ultimo anno sono scomparsi in Italia 615mila maiali “sfrattati” dalle importazioni di carne dall’estero per realizzare falsi salumi italiani di bassa qualità, con il concreto rischio di estinzione per i prelibati prodotti della norcineria nazionale, dal culatello di Zibello alla coppa piacentina, dal prosciutto di San Daniele a quello di Parma. La chiusura forzata degli allevamenti è stata causata dall’impossibilità di coprire i costi di produzione per i bassi prezzi provocati dalle importazioni dall’estero di carne di bassa qualità per ottenere prosciutti da “spacciare” come Made in Italy per la mancanza dell'obbligo di indicare in modo chiaro in etichetta la provenienza. In Italia sono state importate 57 milioni di cosce di maiali dall’estero destinate ad essere stagionate o cotte per essere servite come prosciutto italiano, a fronte di una produzione nazionale di 24,5 milioni.


Incontri con i Soci Dopo gli affollati appuntamenti a Casalmaggiore e Soresina è la volta di Crema (13 maggio) e Cremona (14 maggio) La Pac, le opportunità e le scadenze legate al Piano di sviluppo rurale, la battaglia sulla direttiva nitrati, la questione biogas, la mobilitazione che sta coinvolgendo i Comuni del territorio nell’approvazione di un ordine del giorno a difesa del Made in Italy (a partire dalla richiesta di innalzare dal 12 al 20% la percentuale di frutta nelle bevande a succo), i fondamentali appuntamenti nazionali che si preparano per Coldiretti. Nella foto: il primo incontro, E, su tutto, la concretizzazione nella zona di Casalmaggiore del progetto di una filiera agricola tutta italiana, per dare reddito alle imprese e garantire un futuro all’agricoltura, puntando sui nostri punti di forza, che sono l’eccellenza, la distintività, l’imprescindibile legame con il territorio. Di questo si è parlato nei primi due – affollati – incontri promossi da Coldiretti Cremona sul territorio, fortemente voluti dal Presidente Paolo Voltini, dal Direttore Tino Arosio e da tutti i componenti della Giunta e del Consiglio, per dar vita ad un dialogo che vuole essere serio, leale, proficuo, tra gli imprenditori agricoli e chi ha ricevuto il compito di rappresentarli. Si è partiti martedì 6 maggio, nella zona di Casalmaggiore (con un incontro tenutosi a Rivarolo del Re, presso la sede del Consorzio Casalasco del Pomodoro), per proseguire mercoledì 7 maggio a Soresina, nella Sala Mosconi. Per la prossima settimana sono in calendario gli appuntamenti a Crema (martedì 13 maggio, alle ore 20.30, presso la sala conferenze dell’Hotel Ponte di Rialto) e a Cremona (mercoledì 14 maggio, alle ore 20.30, presso la sala convegni del Seminario Arcivescovile, in via Milano n.5). “Gli incontri vogliono essere occasione per presentare i dirigenti, ma soprattutto per ascoltare le esigenze di tutti i soci, dialogare sui temi che più interessano le nostre imprese e la nostra agricoltura, gettando le basi per un’azione forte e condivisa di Coldiretti sul territorio – ha evidenziato il Presidente Paolo Voltini –. Alle nostre imprese intendiamo dare risposte concrete ed efficaci, a partire dal progetto di Coldiretti della filiera agricola tutta italiana”.

A lato due momen dell’incontro rivolto ai Soci di Soresina


I prossimi incontri: CREMA — Martedì 13 maggio

CREMONA — Mercoledì 14 maggio

Ore 20.30 presso l’Hotel Ponte di Rialto

Ore 20.30 presso il Seminario Arcivescovile

(Sala dell’Accademia)

(Sala Conferenze del Seminario)

Via Cadorna, 7— Crema

Via Milano, 5 — Cremona


TERRITORIO

Azione di Coldire

su Pac e Nitra

Duecento agricoltori al convegno a FierAgrumello Duecento imprenditori agricoli - con la sala convegni gremita hanno preso parte al convegno “L’agricoltura cremonese tra la nuova Pac e la dire va nitra ”, promosso da Coldire Cremona nell’ambito della 39esima Fiera Regionale Agricola di Primavera a Grumello. Al tavolo dei relatori c’erano Paolo Vol ni, Presidente di Coldire Cremona, E ore Prandini, Presidente di Coldire Lombardia, Tino Arosio, Dire ore di Coldire Cremona, Gianluca Pino , Assessore provinciale all’agricoltura, e Stefano Lepora , Area economica della Coldire nazionale. L’appuntamento è stato aperto dal saluto del Sindaco di Grumello Fabio Scio.

La newsle er di Coldire

Cremona - Anno IX

Nell’intervento introdu vo, il Presidente Vol ni ha portato all’a enzione le grandi sfide che l’agricoltura sta affrontando, a par re dalla necessità di operare perché tu e le produzioni o engano la giusta remunerazione. Vol ni ha so olineato l’impegno della Coldire a difesa del vero Made in Italy. “Vogliamo fare la nostra parte da protagonis , in questa giunta e in questo consiglio – ha de o il Presidente, nel ricordare che Coldire Cremona ha ripreso il suo cammino con una nuova dirigenza e una nuova direzione –. Coldire ha delle opportunità da portare. Anche a Cremona. La nostra organizzazione ha tu a la forza, la competenza, la credibilità per dare risposte vere alle imprese agricole”. “Il modo di affrontare i problemi oggi deve avere un passo diverso” ha aggiunto il Presidente, introducendo la ques one Pac (e soffermandosi sull’azione tesa a far sì che le risorse vadano a chi realmente vive di agricoltura) e la ba aglia sui nitra (ribadendo il merito, tu o di Coldire , d’aver coinvolto il Ministro per le poli che agricole Mar na accanto al Ministro per l’ambiente Galle ), e richiamando anche istanze par colarmente vicine al quo diano lavoro in campagna, dal “discorso ul mo delle ramaglie” al problema nutrie. Moderato dal Dire ore Tino Arosio, il convegno è proseguito con l’intervento tecnico di Stefano Lepora , che con una relazione a enta e approfondita ha fa o il punto sul percorso della riforma comunitaria, sui passaggi – decisivi – che si profilano. L’Assessore Pino ha evidenziato il grande lavoro condo o dalla Provincia di Cremona, in sinergia con Regione Lombardia, sia in tema di Pac che di nitra . La parola è passata al Presidente di Coldire Lombardia E ore Prandini, che ha richiamato le ba aglie condo e da Coldire sui vari temi, a par re dalla Pac (“par ta da una situazione disastrosa”, con Coldire che da sola ha dato vita a un percorso volto “a discutere sull’agricoltura che volevamo” e non “su un’agricoltura d’immagine, da cartolina, che tenesse conto solo degli aspe ambientalis ci”), tema su cui Prandini ha ribadito la necessità che ora l’Italia faccia scelte chiare. “In totale solitudine abbiamo comba uto la ba aglia sull’agricoltore a vo – ha de o –. Inacce abile che sogge che non c’entrano niente con l’agricoltura siano i primi beneficia della Pac: fino ad ora una casta che rappresenta lo 0,2% si è portata via il 15% del valore della Pac”.


TERRITORIO

Sui nitra , Prandini ha ripercorso tu a l’azione di Coldire , con la Lombardia in prima fila nell’affermare la necessità di ridefinire le zone vulnerabili, a par re dalle vere responsabilità in materia d’inquinamento delle acque. “Oggi grazie a Coldire – ha de o – c’è un dialogo aperto fra il Ministro dell’ambiente e quello dell’agricoltura su questo tema, con l’obie vo di andare in Europa e ba ere i pugni sul tavolo finché il problema non sarà superato”. La conclusione della serata, da parte del Presidente Vol ni e del Dire ore Arosio, è stato un appuntamento dato ai Soci di Coldire Cremona, per gli incontri fissa sul territorio, “occasione per proseguire in questo nuovo percorso, per presentare e sviscerare i problemi, per approntare insieme le soluzioni, ritrovandoci in casa Coldire con passione, con orgoglio e con determinazione”.

In crescita sia l’incontro dire o agricoltori-ci adini che l’export Così l’eccellenza agroalimentare “Made in Cremona” vince 135.247 e ari di superficie agricola u lizzata in provincia di Cremona (su un territorio provinciale esteso per 177.057 e ari); 4.258 imprese agricole iscri e alla CCIAA (al 31 dicembre 2013). 3.251.470 quintali di granella di mais prodo o a Cremona nell’anno 2013 (su un totale regionale di 18.069.094 quintali), cui vanno aggiun oltre 30milioni di quintali di mais ceroso. 1.249.300 quintali di pomodoro da industria (su un totale regionale di 4.298.200 quintali); 492.800 quintali di frumento tenero (totale regionale: 3.194.861 q); cui si aggiungono 49.850 quintali di frumento duro. E poi c’è la zootecnia, punta di diamante del territorio cremonese, che da solo garan sce 1.129.997 tonnellate di la e all’anno (su una produzione regionale di 4.477.271 tonnellate, da campagna 2012-2013). A fine 2013 il patrimonio zootecnico cremonese contava, tra le voci principali, ben 288.795 bovini (di cui 146.030 vacche da la e) e 923.937 suini. Meno imponen nei numeri, ma ugualmente primi in qualità, sono gli altri ‘rami’ del se ore, dall’avicoltura al florovivaismo, all’ortofru a. La ‘fotografia’ dell’agricoltura cremonese comprende poi le tante esperienze d’incontro dire o tra agricoltori e ci adini, che si vanno rafforzando e diffondendo, nel segno del proge o di Coldire per una filiera agricola tu a italiana: gli agriturismi, le fa orie dida che, i Pun e le Bo eghe di Campagna Amica, gli agri-nidi (due in provincia di Cremona) e i merca di Campagna Amica (regolarmente presen in dieci piazze: Cremona, Soresina, Casalmaggiore, Vescovato, Castelleone, Pizzighe one, Crema, Bagnolo Cremasco, Pandino, Soncino). Nella nostra provincia – evidenzia Coldire Cremona – l’agroalimentare è determinante (e vincente) anche alla voce “export”. Le esportazioni di prodo la ero-caseari sono passate, ad esempio, dal dato di 104.655.627 euro del 2011 a 125.925.661 del 2012 per approdare a 141.433.732 nell’anno 2013. Carne lavorata e prodo a base di carne sono passa da 47.414.918 euro di esportazioni nell’anno 2011, a 48.405.486 del 2013. L’export di fru a e ortaggi lavora e conserva è aumentato da 11.951.085 euro del 2011 a 18.155.458 euro del 2013. Sempre in tema alimentare, le bevande sono salite da 8.570.329 euro a 21.265.159. La voce “altri prodo alimentari” passa da 122.447.589 euro (export anno 2011) a 139.454.270 (export 2013). Anche puntando la lente d’ingrandimento sul solo anno 2013, si osserva un’indubbia crescita: la voce complessiva “export prodo alimentari, bevande e tabacco” lievita da un ammontare di 105.629.000 del primo trimestre 2013 a 134.804.000 euro nel quarto trimestre dell’anno.


MISURA 121 AMMODERNAMENTO DELLE AZIENDE AGRICOLE

Bando aperto fino al 31 maggio 2014 con una dotazione di 25milioni di euro E’ stato inserito nel portale della Direzione Generale Agricoltura, ed è stato pubblicato martedì 22 aprile (con domande presentabili dal giorno successivo, mercoledì 23 aprile), il bando relativo alla Misura 121 "Ammodernamento delle aziende agricole" – Misura che “si pone l’obiettivo di promuovere l’innovazione di processo e di prodotto e la riconversione produttiva delle aziende agricole” – che finalmente dà alle imprese la possibilità di presentare le domande di investimento aziendale relative, tra le varie voci, a ristrutturazioni aziendali, realizzazione di stoccaggi per i prodotti aziendali, per i reflui zootecnici, coperture per le strutture di stoccaggio dei reflui, ecc. I tempi sono particolarmente ‘stretti’: le domande possono essere presentate (da ieri) fino alla scadenza fissata al 31 maggio 2014. La dotazione finanziaria è di 25.000.000 euro, fondi che permetteranno alle aziende di “superare” questo periodo di passaggio tra la vecchia e la nuova programmazione del Programma di Sviluppo Rurale. Di fatto, vista la tempistica e la dotazione finanziaria, il bando si dimostra a tutti gli effetti destinato alle aziende che hanno opere da realizzare già messe in cantiere. La novità di questo bando consiste nel fatto che viene finanziato anche l’acquisto di alcuni macchinari e nello specifico i macchinari che permettono una distribuzione agronomica “intelligente” dei reflui zootecnici (es. attrezzature dotate di strumentazione gps per la distribuzione del refluo dove richiesto dalle coltura), attrezzature forestali, attrezzatura per la minima lavorazione e la semina su sodo, attrezzature per la distribuzione dei fitofarmaci. Quella che si è aperta appare essere l’ultima possibilità sul Psr 2007-2013, ma con risorse della programmazione comunitaria 2014-2020, così da “bypassare” un anno di transizione come è il 2014 nell’attesa che aprano i nuovi bandi del Programma di Sviluppo Rurale 2014-2020. Tra le novità di questo bando, evidenziamo l’innalzamento della soglia di punteggio minimo per l’ammissione all’istruttoria delle domande di contributo e l’introduzione di un punteggio di priorità, la cui attribuzione è subordinata all’approvazione del Comitato di Sorveglianza, connesso a interventi aziendali nell’ambito della manifestazione Expo 2015. Come nei precedenti bandi, il contributo, espresso in percentuale della spesa ammessa, varia dal 35% al 50%, sulla base del tipo azienda (condotta da giovane o da non giovane) e dell’ubicazione dell’azienda del richiedente (zona non svantaggiata o zona svantaggiata di montagna). Per ogni ulteriore informazione, e per la presentazione delle domande, gli Uffici di Coldiretti Cremona sono a disposizione dei Soci. Segnaliamo che il bando e le disposizione attuative relative alla Misura 121 possono essere scaricate dal nostro sito www.cremona.coldiretti.it (nelle news e nello spazio riservato agli “avvisi alle imprese”).


Misura 112 PSR: Insediamento giovani, bando La Direzione Generale Agricoltura ha approvato, con Decreto n. 1934 del 7 marzo 2014, il nuovo bando della Misura 112 “Insediamento di giovani agricoltori”. La Misura si pone l’obie vo di valorizzare i giovani imprenditori agricoli e forestali incen vandone l’insediamento nel territorio della Lombardia. Chi può presentare domanda? Il giovane agricoltore che al momento della presentazione della domanda:

1. ha età compresa tra i 18 anni compiu e i 40 anni non ancora compiu ; 2. ha la competenza e la conoscenza professionale; 3. presenta un Piano aziendale per lo sviluppo dell’a vità agricola; 4.

conduce, per la prima volta, in qualità di tolare/legale rappresentante una:

- impresa individuale

- società agricola

- società coopera va

La singola decisione in merito all’erogazione del premio di primo insediamento deve essere presa entro i 18 mesi successivi all’insediamento stesso. Quale data di insediamento si considera la data della prima movimentazione della par ta IVA, o comunque la disponibilità documentata di terreni e/o animali. Considerando i tre periodi di presentazione delle domande, più so o descri , il giovane che intende fare domanda non dovrà essersi insediato: - (prima del 29 novembre 2012 se ha presentato la domanda entro il 20 marzo 2014); - prima del 19 marzo 2013 presentando domanda entro il 30 giugno 2014; - prima del 16 giugno 2013 presentando domanda entro il 30 se embre 2014. A quanto ammonta il contributo? Il premio è erogato in conto capitale come premio unico e ammonta a: € 15.000 in area svantaggiata di montagna; € 10.000 in tu e le altre zone.

Quando presentare la domanda? Le domande possono essere presentate ininterro amente fino al 30 seCembre 2014. Tu avia, al fine dell’istru oria delle domande e della redazione delle graduatorie, quest’arco temporale viene suddiviso in due periodi, di seguito elenca : 

 Presentazione delle domande: Periodo II
 
 Data inizio 21.03.2014 Data fine 30.06.2014 Periodo III
 
 Data inizio 01.07.2014 Data fine 30.09.2014 La domanda, corredata della documentazione indicata nel bando, deve essere presentata alla Provincia sul cui territorio avviene l’insediamento. Gli uffici Coldire sono a disposizione per qualsiasi altra informazione di de aglio e per la presentazione della domanda.


GAS FLUORURATI ADEMPIMENTI PER LE AZIENDE AGRICOLE Il DPR del gennaio 2012 ha definito le modalità applicative del regolamento europeo CE/842/2006, che disciplina il controllo delle emissioni in atmosfera di gas fluorurati ad effetto serra. Anche le aziende agricole che sono dotate di apparecchiature contenenti questo tipo di gas sono tenute o direttamente o delegando la ditta manutentrice agli adempimenti previsti dal regolamento europeo entro la data del 31/05/2014. Ciò che l’azienda deve fare da quest’anno in poi è la tenuta del registro d’impianto o in forma autonoma o delegando l’impresa che effettua la manutenzione, qualora l’azienda agricola abbia apparecchiature di refrigerazione, condizionamento d’aria, pompe di calore mobili e sistemi di protezione antincendio, con contenuto di gas fluorurati superiore a 3 kg (si tenga presente che l’informazione sul contenuto di gas è recuperabile poiché contenuta nel libretto dell’impianto). Si ricorda che tra gli impianti principali che possiamo trovare in un’azienda agricola abbiamo: frigoriferi per il latte, impianti di climatizzazione, scambiatori di calore dei biogas, pompe di calore. Pertanto le aziende, o direttamente o per mezzo di un soggetto delegato (ditta manutentrice), devono provvedere anche alla presentazione della dichiarazione annuale dei Gas Fluorurati (dichiarazione FGas) nel portale dell’ISPRA entro il 31/05/2014.

GIOVANI IMPRESA

http://www.sinanet.isprambiente.it/it/sia-ispra/fgas Sono previste sanzioni per il mancato adempimento delle procedure sopra descritte.


Decreto Irpef, gli effetti per le agroenergie La produzione e la cessione di energia elettrica da fonti rinnovabili agroforestali effettuate dagli imprenditori agricoli non saranno più considerate produttive di reddito agrario. La misura è stata introdotta dal governo Decreto Legge del 24 aprile 2014 n.66, Misure urgenti per la competitività e giustizia sociale, meglio conosciuto come Irpef, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 95 del 24 aprile 2014. Il comma 1 dell'articolo 22 del decreto legge modifica, a partire dal periodo di imposta 2014, la determinazione del reddito imponibile derivante dalla produzione e cessione di energia elettrica e calore da fonti rinnovabili agroforestali e fotovoltaiche, nonché di carburanti prodotti da coltivazioni vegetali provenienti prevalentemente dal terreno effettuata dagli imprenditori agricoli. Si stabilisce che “Il reddito è determinato applicando ai corrispettivi delle operazioni delle operazioni soggette a registrazione agli effetti dell’imposta sul valore aggiunto il coefficiente di redditività del 25 per cento”. In particolare il reddito sarà determinato apportando ai corrispettivi delle operazioni (cessioni) effettuate ai fini Iva il coefficiente di redditività del 25 per cento, laddove a legislazione vigente tale operazioni (produzione e cessione) si considerano attività connesse e produttive di reddito agrario (quindi determinato in via catastale). La determinazione analitica o forfettaria del reddito per le attività di produzione di energia elettrica da parte delle imprese agricole decorre dal periodo d'imposta successivo a quello in corso al 31 dicembre 2013: quindi, per i soggetti con l'esercizio coincidente con l'anno solare, gli effetti partono dall'anno 2014. Inoltre l'articolo 22 del Dl 66/2014 dispone che le nuove regole devono essere applicate in sede di determinazione degli acconti delle imposte sui redditi dovute per il periodo di imposta 2014. Quindi il calcolo degli acconti Irpef o Ires sull'ammontare del reddito sarà determinato in base al 25 per cento dei corrispettivi Iva o su base analitica. In agricoltura il gettito maggiore è previsto dagli impianti alimentati a biomasse/biogas, in quanto, la Tariffa Onnicomprensiva e Certificati Verdi sono sottoposti a tassazione Iva. Per quanto riguarda gli impianti fotovoltaici, il riferimento ai corrispettivi registrati ai fini Iva esclude dalla tassazione la tariffa incentivante (Conto Energia I,II,III,IV) percepita dal Gse (Gestore dei Servizi Energetici). Tale provento è un contributo in conto esercizio e non è soggetto a tassazione Iva. Unica eccezione è il V Conto Energia, che è stato incentivato con una Tariffa Onnicomprensiva sottoposta a tassazione Iva. Si ricorda che il decreto legge deve essere convertito in legge entro 60 giorni pena la sua decadenza, nel suo iter legislativo potrebbe subire variazioni. Per maggiori informazioni, consulta il sito http:// www.fattoriedelsole.org/.

L’articolo è tratto da www.ilpuntocoldiretti.it Il giornale online per le imprese del sistema agroalimentare


CreditAgri Italia : Regione Lombardia Agevolazioni finanziarie alle imprese agricole La Regione Lombardia ha rinnovato, come qualche anno fa, il fondo per le agevolazioni alle imprese agricole per il credito di funzionamento, opera vo presso la Finlombarda. La scelta poli ca operata dalla Regione Lombardia riguarda il sostegno alle operazioni di accesso al credito delle imprese agricole, in un momento nel quale l’erogazione di risorse finanziarie da parte degli is tu di credito è molto rigida e sele va e condizionata dalla corre ezza della centrale rischi e del ra ng dell’azienda che misura il rischio per il singolo cliente a raverso procedure interne (o esterne) di valutazione di una impresa. Vanno altresì evita gli sconfini delle linee di credito concordate in quanto lasceranno cicatrici negli indicato di anomalia esa amente come la percentuale di insolu . L’aiuto consiste in un contributo in conto interessi fino a un massimo del 2% dell’abba mento del tasso d’interesse applicato al pres to che la banca concede all’impresa. L’importo minimo è stabilito in 20.000,00 euro e il massimo di 100.000,00 euro con una durata del finanziamento di 24 mesi e non superiore a 60 mesi, (preammortamento massimo 12 mesi) durata che l’imprenditore dovrà valutare con molta a enzione per quanto riguarda la tranquillità nella res tuzione del pres to stesso. Sovente i finanziamen , ancora oggi, vengono eroga senza una reale valutazione del grado di solvibilità finanziaria sia da parte della banca che dell’impresa stessa anche in considerazione del fa o che la possibilità di con nuare ad o enere credito è condizionata dalla corre a ges one dei pres in essere segnala mensilmente nella centrale rischi della Banca d’Italia. Finanziamen con durata superiore ai 60 mesi sono ammessi fermo restando che l’agevolazione verrà determinata sul periodo massimo di 60 mesi comprensivo dell’eventuale preammortamento. Le spese ammissibili riguardano la liquidità necessaria al funzionamento dell’impresa. Il contributo è determinato sulla base di un piano di ammortamento a rate costan di capitale con periodicità semestrale calcolato al tasso di riferimento europeo. Hanno tolo a presentare domanda di contributo – come evidenziato nel bando – le imprese agricole a ve nella produzione di prodo agricoli, con sede opera va in Lombardia. Priorità di accesso all’aiuto, per una parte dello stanziamento, è concessa alle imprese agricole operan nel territorio della provincia di Mantova colpite da even sismici del 2 maggio 2012. L’aiuto è concesso a imprese che non siano so oposte a procedure concorsuali né a liquidazione volontaria. Il contributo è concesso nel rispe o di quanto stabilito dal Reg. UE n°1408/2013 della Commissione che stabilisce che l’importo complessivo in “de minimis” concesso a un’impresa unica non superi euro 15.000,00 nell’arco di tre esercizi finanziari. Importo difficilmente superabile dalle nostre imprese, che nella stragrande maggioranza potranno presentare la richiesta alla loro banca, se firmataria della convenzione. Prima della concessione dell’aiuto viene acquisita una dichiarazione scri a dall’impresa unica che informi su eventuali aiu “de minimis” ricevu nell’arco degli ul mi tre esercizi finanziari, che i nostri uffici già fanno per altre domande. L’aiuto è concesso ad imprese beneficiarie che non rientrano tra coloro che hanno ricevuto e successivamente non rimborsato o depositato in un conto bloccato aiu che lo Stato è tenuto a recuperare in esecuzione di una decisione di recupero ado ata dalla Commissione europea del Reg. (CE) 659/1999; prima della concessione dell’aiuto viene acquisita una dichiarazione scri a dall’impresa che informi sul fa o che l’impresa non si trovi nella sudde a condizione. Finlombarda, società pubblica interamente partecipata dalla Regione Lombardia, ha la responsabilità dell’assistenza tecnica, della ges one amministra va e contabile del fondo (che ha una disponibilità di 3,5 milioni di euro) delle procedure opera ve di istru oria e di erogazione dei contribu , della repor s ca e monitoraggio del fondo e dei contribu . Come procedere. L’agricoltore interessato si rivolge alla propria banca per la compilazione della richiesta cartacea. Successivamente la banca a va le proprie procedure per la verifica di fa bilità dell’operazione e una volta completato questo processo, se l’azienda non presenta aspe problema ci per l’is tuto, la banca inoltrerà per via telema ca la richiesta di finanziamento a Finlombarda.


Sistri, aziende agricole esonerate E’ stato confermato l'esonero dall'obbligo di iscrizione al sistema di tracciabilità dei rifiuti per le imprese agricole, da tempo sollecitato da Coldiretti in tutte le competenti sedi istituzionali. Il Ministro dell'Ambiente ha firmato il decreto ministeriale che, in attuazione dell'articolo 188 ter del decreto legislativo n.152/06, contiene la specificazione delle categorie di soggetti obbligati all'adesione al Sistri. Il decreto prevede inoltre, per le imprese iscritte, lo slittamento dei termini per il pagamento del contributo annuale dal 30 aprile al 30 giugno. In merito all’adesione, per le diverse categorie, il decreto prevede un obbligo di iscrizione e di utilizzo del Sistri limitatamente agli enti ed alle imprese che abbiano più di dieci dipendenti. Con specifico riferimento alle imprese agricole ed alle imprese della pesca e dell'acquacoltura iscritte nell'albo speciale delle imprese agricole è previsto un esonero dall'obbligo di adesione al sistema di tracciabilità, a prescindere dal numero dei dipendenti dell'impresa, quando i rifiuti vengano conferiti nell'ambito di un circuito organizzato di raccolta. Si ricorda che il codice ambientale definisce circuito organizzato di raccolta un sistema di raccolta di specifiche tipologie di rifiuti organizzato sulla base di un accordo di programma stipulato tra la pubblica amministrazione ed associazioni imprenditoriali rappresentative sul piano nazionale, o loro articolazioni territoriali, oppure sulla base di una convenzione-quadro stipulata tra le medesime associazioni ed i responsabili della piattaforma di conferimento, o dell’impresa di trasporto dei rifiuti, dalla quale risulti la destinazione definitiva dei rifiuti. Rientrano nella medesima nozione anche i sistemi di raccolta di specifiche tipologie di rifiuti organizzato dai Consorzi previsti dal codice ambientale per la raccolta di determinati rifiuti (ad esempio, polielilene, oli, batterie, imballaggi, ecc). All’accordo di programma o alla convenzione-quadro deve seguire la stipula di un contratto di servizio tra il singolo produttore ed il gestore della piattaforma di conferimento, o dell’impresa di trasporto dei rifiuti, in attuazione del predetto accordo o della predetta convenzione. Pertanto, al fine di beneficiare del regime di esonero, l’imprenditore agricolo deve preventivamente aver stipulato un contratto di servizio con il gestore di una piattaforma di conferimento, sulla base di una convenzione quadro stipulata da Coldiretti con il gestore medesimo, o di un accordo di programma definito con gli enti locali. Il decreto firmato dal Ministro (che verrà pubblicato a breve in Gazzetta Ufficiale), non disciplina le procedure per la cancellazione dal sistema delle imprese che si fossero iscritte sulla base delle disposizioni previgenti. Tali chiarimenti dovranno essere forniti nell’ambito dei futuri lavori, anche considerata la necessità di completa riscrittura della normativa di riferimento e di tutte le altre procedure. Parallelamente, nel valutare molto positivamente il risultato raggiunto ed il percorso avviato finalizzato ad assicurare una maggiore proporzionalità ed adeguatezza nell’applicazione del sistema di tracciabilità, si resta in attesa delle semplificazioni che dovranno essere applicate alle imprese eventualmente iscritte.

L’articolo è tratto da www.ilpuntocoldiretti.it Il giornale online per le imprese del sistema agroalimentare


OGM: VIETATA LA COLTIVAZIONE ANCHE IN FRANCIA Via libera d’oltralpe alla distruzione dei campi biotech Il Parlamento francese ha approvato definitivamente la proposta di legge che vieta la coltivazione di varietà di mais geneticamente modificato e prevede la possibilità di ordinarne la distruzione in caso di mancato rispetto del provvedimento. Lo rende noto la Coldiretti nel sottolineare che peraltro il Consiglio di Stato d’oltralpe ha respinto le richieste di una sospensiva urgente del decreto governativo del 14 aprile che vieta la coltivazione del mais mon810 della Monsanto perché i giudici francesi hanno ritenuto che i ricorrenti non abbiano giustificato l'urgenza della sospensiva e che il decreto "non comporta un problema grave ed immediato per la situazione economica". La decisione segue di meno di due settimane la sentenza del Tar del Lazio di bocciare il ricorso presentato contro il decreto interministeriale che proibisce la semina di mais biotech MON810 modificato geneticamente, confermando di fatto - sottolinea la Coldiretti - definitivamente il divieto di coltivazione in Italia. Si rafforza dunque il fronte degli oppositori agli organismi geneticamente modificati nell’Unione Europea, dove in sede di Consiglio Ambiente sono ripresi i lavori sulla proposta di modifica della Direttiva 2001/18/CE per quanto concerne la possibilità per gli Stati membri di limitare o vietare la coltivazione di OGM sul loro territorio.

La newsle er di Coldire

Cremona - Anno IX

Nell’Unione Europea - continua la Coldiretti - nonostante l’azione delle lobbies che producono ogm, nel 2013 sono rimasti solo cinque, sui ventotto, i paesi a coltivare Ogm (Spagna, Portogallo, Repubblica Ceca, Slovacchia e Romania), con appena 148mila ettari di mais transgenico MON810 piantati nel 2013, la quasi totalità in Spagna (136.962 ettari). Si tratta quindi di fatto, conclude la Coldiretti, di un unico Paese (la Spagna) dove si coltiva un unico prodotto (il mais MON810).


CRISI: VOLA IL NOSTRO EXPORT AGROALIMENTARE

E’ record (+38%) Volano le esportazioni di prodotti agroalimentari italiani all’estero, che con un aumento del 38 per cento dall’inizio della crisi hanno raggiunto nel 2013 il record storico di 33,4 miliardi di euro. E’ quanto emerge da un’analisi della Coldiretti sui dati Istat relativi al commercio estero dal 2017 in occasione del Cibus, dalla quale si evidenzia l’importanza di tutelare le produzioni italiane a denominazione nell’ambito del negoziato sull'accordo di libero scambio tra Unione europea e Stati Uniti, Tansatlantic Trade and Investment Partnership. La tendenza positiva - sottolinea la Coldiretti - continua nel 2014 con un aumento del 4% nei primi due mesi dell’anno. I 2/3 del fatturato realizzato all’estero si ottengono con l’esportazione di prodotti agroalimentari verso i paesi dell’Unione Europea, ma il Made in Italy va forte anche negli Stati Uniti con un valore di 2,9 miliardi e nei mercati emergenti come quelli asiatici. Il prodotto Made in Italy più esportato è il vino che nel 2013 secondo l’analisi della Coldiretti fa segnare il record storico delle vendite, che per la prima volta raggiungono un valore attorno ai 5 miliardi di euro, ma rilevanti sono anche le spedizioni all’estero di ortofrutta, quelle di pasta, di olio di oliva e formaggi. L'andamento sui mercati internazionali potrebbe ulteriormente migliorare da una più efficace tutela nei confronti della “agropirateria” internazionale che utilizza impropriamente parole, colori, località, immagini, denominazioni e ricette che si richiamano all'Italia per prodotti taroccati che non hanno nulla a che fare con la realtà nazionale. Il rischio reale è che si radichi nelle tavole internazionali un falso Made in Italy che toglie spazio di mercato a quello autentico e banalizza le specialità nostrane frutto di tecniche, tradizioni e territori unici e inimitabili. L’agropirateria internazionale sui prodotti italiani vale 60 miliardi con quasi 2 prodotti alimentari i tipo italiano su tre che sono falsi, dal Parmesan diffuso in tutti i continenti, dagli Stati Uniti al Canada, dall'Australia fino al Giappone, ma in vendita c'è anche il Parmesao in Brasile, il Regianito in Argentina, Reggiano e Parmesao in tutto il Sud America. Per non parlare del Romano, dell'Asiago e del Gorgonzola prodotti negli Stati Uniti dove si trovano anche il Chianti californiano e inquietanti imitazioni di soppressata calabrese, asiago e pomodori San Marzano “spacciate” come italiane. E in alcuni casi – continua la Coldiretti - sono i marchi storici ad essere “taroccati” come nel caso della mortadella San Daniele e del prosciutto San Daniele prodotti in Canada. In questo caso un appuntamento determinante è la trattativa sull'accordo di libero scambio tra Unione europea e Stati Uniti, Tansatlantic Trade and Investment Partnership (Ttip), che ha avuto una anticipazione nell’analogo negoziato condotto il Canada. La presunzione di continuare a chiamare con lo stesso nome alimenti del tutto diversi è inaccettabile perché si tratta di una concorrenza sleale che danneggia i produttori e inganna i consumatori e l’Unione Europea - sostiene la Coldiretti - ha il dovere di difendere prodotti che sono l’espressione di un’identità territoriale non riproducibile altrove realizzati sulla base di specifici disciplinari di produzione sotto un rigido sistema di controllo. Negli Stati Uniti sono stati prodotti nel 2013 oltre 200 miliardi di chili di formaggi di tipo “italiano” dal Parmesan all’Asiago, dal Provolone alla Mozzarella, fino al Gorgonzola che nulla hanno a che fare con il tessuto produttivo Made in Italy.


Cremona - Anno IX La newsle er di Coldire

Dichiarazione Isee e Buono Scuola Gli Uf ici del Caf Coldiretti sono a disposizione anche per la compilazione della dichiarazione Isee. Si ricorda che tale dichiarazione serve anche per la domanda del Buono Scuola alla Regione Lombardia. Il buono scuola si sostanzia in un contributo per l’acquisto di libri di testo e dotazioni tecnologiche rivolto alle famiglie degli studenti iscritti alle scuole statali, paritarie o enti di formazione e istruzione professionale con Isee inferiore a 15.458,00. Si segnala che la scadenza è il 22/5/14.


Rivolgiti al CAF Coldiretti per l’assistenza nella compilazione del Modello 730. Troverai qualità nel servizio a prezzi convenienti. Da quest’anno puoi presentare il 730 anche in assenza di sostituto d’imposta. Siamo a disposizione anche per l’assistenza su: ♦

Stampa CUD Inps

Unico

IMU - IUC

Mod.RED

ISEE

Presso i nostri uffici potrai trovare anche la consulenza gratuita del Patronato Epaca per tutta l’assistenza pensionistica. In particolar modo per ♦

Estratti contributivi,

Domande di pensione,

Pratiche di infortunio,

Domande disoccupazione,

Domande Invalidità civile

Le nostre Sedi: SEDE PROVINCIALE

Via Giuseppe Verdi, 4 - CREMONA Tel. 0372.499811 -

Fax.0372.499899 - Mail: cremona@coldiretti.it—Sito: www.cremona.coldiretti.it

CREMONA CREMA

Via Ruffini, 28 - Tel. 0372.732930 - Fax 0372.732940

Via Macello, 34 - Tel. 0372.732900 - Fax 0372.732925

CASALMAGGIORE SORESINA

Via Cairoli, 3 - Tel. 0372.732960 - Fax 0372.732970

Via Lombardia, 3 - Tel. 0372.732990 - Fax 0372.732980


DONNE IMPRESA CREMONA

AVVISO PER INCONTRO DI PREGHIERA A CONCLUSIONE DEL MESE

MARIANO

Nel rispetto di una sentita tradizione che si rinnova ogni anno dal 1987, in chiusura del mese di maggio le Donne della Coldiretti organizzano l’incontro di preghiera in un Santuario dedicato a Maria per ringraziare ed invocare la sua protezione. Quest’anno ci ritroveremo:

G i ove d ì 2 9 m a g g i o 2 0 1 4 alle ore 16,00 presso

LA CHIESA “MADONNA DELLA PACE” Via Marconi – Scandolara Ravara PROGRAMMA: ore 16,00 - arrivi e recita del Santo Rosario ore 16,30 - S. Messa concelebrata da Don Emilio Garattini, Consigliere Ecclesiastico Coldiretti Cremona ore 17,30 - rinfresco. Per chi partecipa è divenuta abitudine negli anni portare un dolce casalingo da condividere con i presenti. Ci permettiamo quindi di ricordare anche questo “gesto” che ci ha sempre permesso di allietare i momenti trascorsi in compagnia dopo la Santa celebrazione.

Per ogni eventuale informazione, contattare il proprio Segretario di Zona o la Segreteria Provinciale di Coldiretti Donne Impresa (tel. 0372 499811).

Www.ilpuntocoldiretti.it. E’ il giornale online per le imprese del sistema agroalimentare. In tempo reale tutte le informazioni su Economia e Settori produttivi, Fisco, Ambiente, Lavoro, Scadenze, Mercati e Prezzi, Credito e Finanziamenti, Energia, Previdenza, Formazione, Qualità, Meteo, Normative, Innovazione e Ricerca.


TERRANOSTRA CREMONA

Il buono e il bello del territorio cremonese Nella guida Territorio e Tradizione in Tavola Dedicata ad agriturismi, faCorie, agrinido, pun(, boCega e merca( di Campagna Amica Per scegliere “il buono e il bello del territorio cremonese” c’è Territorio e Tradizione in Tavola, la guida a cura di Coldire Cremona, Campagna Amica e Terranostra che in 22 pagine raccoglie gli agriturismi, le fa orie dida che, i pun Campagna Amica, i Merca , le bo eghe, gli agrinido. Tu e le ‘voci’ che propongono in provincia di Cremona la “scelta del benessere a km zero” sono nella nostra pubblicazione, disponibile in forma cartacea presso gli uffici di Coldire , e consultabile all’indirizzo www.cremona.coldire .it. Prodo e produ ori, indirizzi e numeri telefonici, servizi offer e indicazioni u li sono raccol nella pubblicazione, che dipinge il ritra o di un’agricoltura sempre più di qualità, sempre più vicina al ci adino-consumatore. Un’agricoltura, quella promossa da Coldire Cremona e raccontata nella guida, che in ques anni ha inaugurato in provincia 10 merca di Campagna Amica, in tu e le principali piazze, e che vanta l’avvio di due agri-nido . Tra le pagine online segnaliamo le rice e di Campagna Amica.

www.cremona.coldire .it il sito di Coldire

Cremona

I NOSTRI UFFICI AL SERVIZIO DELLE

Ricordiamo che gli appuntamen promossi da Coldire Cremona vengono comunica anche a raverso il nostro sito, www.cremona.coldire .it. In par colare, per gli avvisi e gli appuntamen rivolagli imprenditori agricoli, c’è lo spazio “avvisi alle imprese”. Il sito è rivolto agli imprenditori agricoli e a tu i ci adini a en ai temi della difesa e valorizzazione dell’agricoltura e alimentazione made in Italy, alla promozione del territorio, alla tutela dell’ambiente. Sul sito sono presen i comunica stampa diffusi da Coldire Cremona, i nostri video, le pagine dedicate ai servizi garan dai vari uffici, tu e le inizia ve sul territorio, accanto a una serie di link e di indirizzi u li. E’ inoltre possibile sfogliare tu i numeri del Col vatore Cremonese, il periodico di Coldire Cremona, della nostra newsle er se manale W l’agricoltura e di tu e le pubblicazioni e guide edite da Coldire Cremona.

IMPRESE AGRICOLE

UFFICIO ZONA CREMONA Via Ruffini, 28 - Tel. 0372.732930 - Fax 0372.732940

UFFICIO ZONA CREMA Via Macello, 34 - Tel. 0372.732900 - Fax 0372.732925

UFFICIO ZONA CASALMAGGIORE Via Cairoli, 3 - Tel. 0372.732960 - Fax 0372.732970

UFFICIO ZONA SORESINA Via Lombardia, 3 - Tel. 0372.732990 - Fax 0372.732980

SEDE PROVINCIALE Via Giuseppe Verdi, 4 - 26100 CREMONA Tel. 0372.499811 - Fax 0372.499899 cremona@coldiretti.it - www.cremona.coldiretti.it


Coldiretti/EPACA – Progetto Salute – Api Colf

Protocollo d’intesa per dar vita a un nuovo welfare municipale Insieme per garantire una sempre più efficace tutela dei diritti dei Cittadini, in particolare nel settore previdenziale, amministrativo e fiscale. Insieme per dare ai propri Assistiti un sostegno e un indirizzo nelle scelte, per far accedere alle possibilità offerte dal sistema di protezione sociale. Insieme per costruire una “rete di protezione sul territorio” con l’obiettivo di determinare la crescita (attraverso la fornitura di servizi di pubblica utilità in campo previdenziale, assistenziale, fiscale, sa-nitario) di un nuovo welfare municipale. Con questi obiettivi è nato un “protocollo d’intesa” che lega Coldiretti Cremona (che si avvale delle sue articolazioni Patronato EPACA e Caf Coldiretti), Api Colf e Cooperativa Progetto Salute Sostegno a Casa, in una sinergia che si pone a vantaggio dei cittadini (in particolare delle categorie più deboli e bisognose d’assistenza) e dei lavoratori (che chiedono servizi in campo previdenziale, fiscale, infortunistico, sociosanitario, ecc), in un’ottica di sviluppo delle politiche del welfare.

Coldiretti/EPACA – Progetto Salute – Api Colf Progetto Salute Sostegno a Casa L’arte dell’assistenza domiciliare Prestazioni domiciliari di natura Socio - Sanitaria - attività infermieristiche (prelievi, terapie intramuscolo, sottocute, medicazioni) - attività di aiuto infermieristico (controllo parametri vitali, assunzione farmaci) - attività riabilitative ed educative

PATRONATO EPACA

Prestazioni domiciliari di natura sociale - cura della persona (igiene); aiuto alla deambulazione; educativa e di sostegno al care-giver Prestazioni domiciliari di natura psicologica Prestazioni domiciliari di natura medico-specialistica (fisiatra, geriatra) Inoltre, Progetto Salute Sostegno a Casa oltre all’assistenza domiciliare offre collaborazione con Riabilita Fisiokinesiterapia Crema S.r.l. struttura convenzionata per attività riabilitative, visite specialistiche e centro di riabilitazione psicologica e comportamentale: - COUNSELLING COGNITIVO – RELAZIONALE - Consulenza educativa - Formazione nell’ambito giovanile e familiare - Problematiche di accudimento dell’anziano e sostegno dei familiari - Interventi individuali e sedute di gruppo


Coldiretti Cremona Patronato EPACA – Caf Coldiretti Coldiretti Cremona oltre ad assistere le aziende agricole, fornisce anche servizi alla persona tramite il proprio Patronato EPACA e fiscali, tramite Caf Coldiretti. I servizi sono garantiti da una rete di Uffici capillare su tutto il territorio della provincia di Cremona. Gli Uffici di EPACA e di Caf Coldiretti sono aperti a tutti i cittadini. Operatori qualificati sono a disposizione di quanti, lavoratori o pensionati, avessero necessità di consulenza, informazioni, disbrigo pratiche. Il Patronato EPACA ai sensi della vigente normativa garantisce la gratuità del servizio (L.152/2001 , D.M. 193/2008). EPACA gestisce informazioni, consulenze e servizi a tutti i cittadini in materia di risparmio previdenziale, diritto famigliare, successione, mercato del lavoro, assistenza sanitaria, prestazioni legate al reddito; è in collegamento in via telematica con INPS, INAIL, INPDAP, dispone di un servizio di consulenza medico-legale. EPACA Servizi offerti : - iscrizioni, variazioni e cancellazioni previdenziali; - domande pensione (vecchiaia, anzianità, invalidità, sociale); - reversibilità per vedovi/e; - verifica del diritto alla pensione e calcolo dell’importo; - recupero e regolarizzazione delle posizioni contributive ed assicurative; - assegni e pensioni a Invalidi civili, ciechi, sordomuti, indennità di accompagnamento;

-

assistenza in caso di infortuni, malattie professionali.

Caf Coldiretti : compilazione modelli 730, UNICO,

compilazione Modelli RED, ISE/ISEE

calcolo imposta IMU

I servizi potranno essere erogati direttamente a casa della famiglia se richiesti

API COLF - API SERVIZI Tel 0372.27471 Api-colf (Associazione professionale Italiana dei Collaboratori Famiglia e degli assistenti Domiciliari) garantisce servizi di ottima utilità alle famiglie, ai singoli specialmente con famigliari della terza età, mettendo a disposizione badanti, assistenti familiari e aiuti domestici a chiunque ne avesse bisogno, in particolare agli anziani. E’ inoltre accreditata con il Comune di Cremona. Attività dell'Associazione: - formazione di base per assistenti familiari - assistenza domiciliare non infermieristica - assistenza femminile

- badanti - assistenza a domicilio - assistenza ad anziani

Progetto Salute

Coldiretti Cremona

API COLF

Sostegno a Casa

Patronato EPACA - Caf Coldiretti

APISERVIZI

L’arte dell’assistenza domiciliare in convenzione con S.S.N. Sede Viale Repubblica n.22 – CREMA Tel.0373.86568 - Fax 0373.251107 Via Mantova n.95 – CREMONA Tel.0372.455534 - Fax 0372.597091 Via Galleria Virgilio n.11 - VIADANA Tel.0375.201693 - Fax 0375.82210

Sede Provinciale Via G. Verdi, 4 – CREMONA Tel.0372.499811 - Fax 0372.499899 UFFICI ZONA Via Ruffini, 28 - CREMONA Via del Macello, 34 - CREMA Via Cairoli, 3 - CASALMAGGIORE Via Lombardia, 3 - SORESINA

Cremona Via Sant’Antonio del Fuoco 9/a (presso Centro Pastorale Ex Ospedalino )

CREMONA Tel.0372.27471 – 0372.803382 Fax 0372.557574

PATRONATO EPACA

Servizi dell’Associazione: - consulenza ed assistenza nell’applicazione del CCNL domestico - domande e offerte di lavoro nell'ambito del lavoro domestico - domande e offerte di lavoro nell’ambito dell’assistenza agli anziani (badanti) - disponibilità di baby sitter per famiglie con bambini


W L’AGRICOLTURA - COLDIRETTI CREMONA INFORMA

Unità di misura

CREMONA

MILANO

MANTOVA

BOLOGNA

7 maggio

6 maggio

8 maggio

8 maggio

FRUMENTO Tenero buono mercan le

Tonn.

192-199

n.q.

204-208

Fino 210-215

GRANOTURCO Ibrido naz. 14% u.

Tonn.

185-187

195-196

190-193

195-199

SEMI DI SOIA Nazionale

Tonn.

n.q.

462-465

455-460

455-460

ORZO NAZ. P. spec. 55-60 P. spec. 66-68

Tonn.

n.q. n.q.

n.q. 210-212

CEREALI MINORI

Tonn.

CRUSCA alla rinfusa

Tonn.

PRODOTTO

FIENO Maggengo Agostano

MERCATI AGGIORNATI 09.05.2014

Pagina 22

PAGLIA press. (rotoballe)

PRODOTTO

(Fino a 65) n.q. (Fino a 70) n.q.

Tri cale n.q. Sorgo 211-213 158-160

155-156

(58/60) n.q. (62/64) 206-210 Sorgo: 197-201

153-161

149-150

Maggengo nq Tonn.

160-180 loie o 160-180

n.q. n.q. Fieno di erba medica n.q.

Medica fienata 2° t. e succ. in cascina nq

Tonn.

115-125

107-114

Paglia di frumento (rotoballe) 80-85

Unità di misura

CREMONA 7 maggio

MILANO 5 maggio

MANTOVA 8 maggio

MODENA 5 maggio

SUINI la onzoli locali

15 kg

4,380

4,390

4,320

4,360

SUINI la onzoli locali

25 kg

3,300

3,330

3,240

3,250

SUINI la onzoli locali

30 kg

2,980

3,060

2,9355

2,980

SUINI la onzoli locali

40 kg

2,490

2,490

2,440

2,460

SUINI da macello

156 kg

(da 145 a 160 kg) 1,370

n.q.

n.q.

(da 144 a 156 kg) 1,377

SUINI da macello

176 kg

(da 160 a 180 kg) 1,430

n.q.

n.q.

(da 156 a 176 kg) 1,436

SUINI da macello

Oltre

(oltre 180 kg) 1,395

n.q.

n.q.

(da 176 a 180 kg) 1,420

176 kg


ANNO IX -

Pagina 23

PRODOTTO

Unità di misura

CREMONA 7 maggio

NUMERO

19

MONTICHIARI 9 maggio

MANTOVA 8 maggio

VACCHE FRIS. 1° qualità (p.v.)

Kg

P.v. 0,95-1,10 P.m. 2,15-2,40

0,85-1,05

Da macello 1,01-1,11

VACCHE FRIS. 2° qualità (p.v.)

Kg

P.v. 0,69-0,80 P.m. 1,65-1,85

0,60-0,80

0,78-0,88

VACCHE FRIS. 3° qualità (p.v.)

Kg

P.v. 0,39-0,49 P.m. 1,00-1,20

0,40-0,50

0,55-0,65

MANZE sco one 24 mesi

Kg

P.m. 2,20-2,70

1,10-1,20

1,31-1,48

MODENA 5 maggio

Vitelloni femm. da macello pez. nere (450-500) P.v. 1,42-1,57 P.m. 2,73-3,03

50-60 Kg

1,50-1,80

(1° q. 56/60 kg) 1,50-1,70

(da 46 a 55 kg) 2,20-2,40

(45-55 kg) 2,20-2,60

VITELLI balio Pie blu belga (p.v.)

50-60 Kg

3,00-4,30

4,00-4,50

4,40-4,90

(pregiate 70 kg) 4,59-5,30

PRODOTTO

Unità di misura

CREMONA 7 maggio

MILANO 5 maggio

MANTOVA 8 maggio

MODENA 5 maggio

BURRO pastorizzato

Kg

3,15

Pastorizzato 2,65 Past/Centr. 3,30 Burro di centrif. 3,50

2,40

Zangolato di creme per burrificazione 2,05

PROVOLONE VALP. Fino a 3 mesi

Kg

(dolce) 5,55-5,70

5,65-5,80

PROVOLONE VALP. Oltre 3 mesi

Kg

(piccante) 5,75-6,00

5,85-6,10

GRANA scelto stagionato 9 mesi

Kg

6,95-7,10

6,95-7,05

6,80-7,05

PARM. REG. 24 mesi 9,80-10,15

GRANA scelto stag. 12-15 mesi

Kg

7,55-7,70

7,55-8,20

7,65-7,90

PARM. REG. 30 mesi 11,20-11,95

VITELLI balio Frisona (p.v.)

PARMIGIANO REG. 12 mesi 8,65-9,00

CUN SUINI - PREZZI CIRCUITO TUTELATO CATEGORIA

RIUNIONE 20.03 e 27.03

RIUNIONE 03.04.14

RIUNIONE 10.04.14

RIUNIONE 22.04.14

RIUNIONE 24.04.14

RIUNIONE 30.04.14

RIUNIONE 08.05.14

Dal 24.03.14 al 03.04.14

Dal 07.04.14 al 11.04.14

Dal 14.04.14 al 18.04.14

Dal 22.04.14 al 25.04.14

Dal 28.04.14 al 02.05.14

Dal 5.05.14 al 9.05.14

Dal 12.05.14 al 16.05.14

144/152 kg

1,365

1,32-1,34

1,337*

1,362

1,380*

1,351

1,337*

152/160 kg

1,395

1,35-1,37

1,367*

1,392

1,410*

1,381

1,367*

160/176 kg

1,455

1,41-1,43

1,427*

1,452

1,470*

1,441

1,427*

* in a uazione del Regolamento generale, il Segretario è intervenuto fissando la tendenza e il prezzo


W l’Agricoltura -coldiretti cremona informa Vi dà appuntamento alla prossima settimana


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