Coldiretti cremona informa n 21 2013

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Le imprese, l’ambiente, l’alimentazione

Coldiretti Cremona Informa, Anno VIII NewsLetter

Informazione online Venerdì 07/06/2013 – Anno VIII, Numero 21 Pac/1. La riforma della Pac, lo stato dell’arte: lunedì incontro a Cremona Latte. Coldiretti Lombardia: inaccettabile il prezzo proposto dall’industria Pac/2. Il Presidente Marini: pressing degli agricoltori sulla Riforma Pac/3. Coldiretti Lombardia: con l’anticipo, boccata d’ossigeno per le imprese Maltempo. Indispensabile e prioritario lo stato di calamità naturale Imu. Prima rata sospesa anche per il fotovoltaico in agricoltura Km Zero. Giornata dell’Ambiente // Mercato di Campagna Amica …………………………………………………………………………

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INVITO AGLI IMPRENDITORI AGRICOLI Con l’intento di fare il punto sul percorso che sta definendo la nuova Pac Coldiretti Cremona organizza un incontro, rivolto a tutti gli imprenditori agricoli, dal titolo

La Riforma della Pac Lo stato dell’arte che si terrà

Lunedì 10 giugno 2013 - ore 21.00 a Cremona presso il Seminario Vescovile (in via Milano, n. 5) Con il seguente programma: •

Saluto: dott. Gianluca Pinotti, Assessore provinciale all’Agricoltura

Relazione: dott. Pietro Sandali, Responsabile Economico Coldiretti Nazionale

Dibattito

Conclusioni: dott. Ettore Prandini, Presidente Coldiretti Lombardia e Delegato Confederale di Coldiretti Cremona.


Prezzo del latte in Lombardia: insostenibili le proposte dell’industria di trasformazione Comunicato congiunto. Coldiretti Lombardia, Confagricoltura Lombardia e Cia Lombardia giudicano del tutto insoddisfacente la proposta formulata da Italatte e da altri gruppi industriali ai propri conferenti di retribuire il latte consegnato nel mese di maggio con un importo di 0,40 €/litro in continuità con l'accordo precedentemente sottoscritto in scadenza lo scorso 30 aprile. Una proposta che, nelle valutazione delle Organizzazioni degli imprenditori agricoli, non tiene in alcun conto gli ulteriori aumenti dei costi di produzione a cui gli allevatori sono stati esposti in questi ultimi mesi e che, proprio in conseguenza di tali aumenti, non è in grado di retribuire adeguatamente le aziende che, nonostante le condizioni contingenti, continuano a fornire alle industrie di trasformazione un prodotto di elevata qualità e di assoluta garanzia su un piano sanitario. Un'offerta che, inoltre, non tiene in considerazione neppure l'andamento del mercato lattiero-caseario internazionale, in cui, in particolare, le quotazioni del burro e delle polveri di latte si mantengono su livelli elevati, tali da consentire una miglior retribuzione dalla materia prima. Al di là delle circostanze contingenti, le Federazioni lombarde di Coldiretti, Confagricoltura e Cia esprimono le proprie perplessità sulla rispondenza degli attuali contratti di fornitura che legano gli allevatori alle ditte acquirenti ai dettami del 'Pacchetto Latte' approvato in sede comunitaria. Infine le Organizzazioni, loro malgrado, sono costrette a rilevare, in un contesto così delicato, la difficoltà di Assolatte a rappresentare gli interessi dell’intero comparto della trasformazione lattiero-casearia, di cui Italatte è una componente rilevante.


Coldiretti Lombardia: “Dopo il maltempo e il boom dei costi con l’anticipo della Pac boccata d’ossigeno alle aziende” “In un momento di difficoltà come questo, l’anticipo della Pac da parte della Regione è una boccata di ossigeno importante per le aziende agricole” così Ettore Prandini, Presidente della Coldiretti Lombardia, commenta la decisione annunciata mercoledì 5 giugno dall’assessore all’agricoltura Gianni Fava di pagare subito parte dei fondi che l’Unione Europea destina al settore. L’anticipo sarà del 90 per cento per le realtà che operano nella aree colpite dal terremoto nel maggio del 2012 e del 70 per cento per tutte le altre. “Non possiamo che apprezzare l’atteggiamento dell’assessore Fava che ha dimostrato attenzione per un comparto in difficoltà – spiega ancora Prandini –. In questo modo si offre la possibilità alle aziende di gestire un po’ di liquidità per affrontare meglio i prossimi mesi, considerati i danni subiti a causa del maltempo, l’incertezza sul prezzo del latte, i rincari dell’energia e quelli dei foraggi degli animali. Insomma, in un panorama così tempestoso, in tutti i sensi, l’anticipo dei fondi Pac è quanto meno opportuno per il settore agricolo lombardo in cui operano quasi 50 mila aziende”.

PAC, video su www.ilpuntocoldiretti.it MARINI: "LA PAC SOSTENGA L’INNOVAZIONE E LA COMPETITIVITÀ DELLE IMPRESE AGRICOLE". L’intervento del Presidente della Coldiretti al Forum sulla Riforma della Politica agricola comune organizzato a Bruxelles con la presenza delle principali organizzazioni agricole europee.

POLITICA AGRICOLA, UN SUMMIT PER GUIDARE LA RIFORMA. Il resoconto dell'incontro sulla Pac promosso dalla Coldiretti a Bruxelles con le parole dei protagonisti e l'esposizione a tutela delle produzioni europee.


Bruxelles, il forum sulla Politica agricola promosso da Coldiretti

Il pressing degli agricoltori sulla riforma della Pac Marini: “Difesa budget e riequilibrio risorse” Confermiamo un percorso avviato con le maggiori organizzazioni agricole europee teso a rafforzare e rendere più efficace una PAC che deve soddisfare sempre meglio i bisogni dei cittadini e degli agricoltori europei. E’ quanto ha affermato il Presidente della Coldiretti Sergio Marini, che ha promosso a Bruxelles il primo summit Europeo sulla riforma della Politica Agricola con la partecipazione dei Presidenti delle principali organizzazioni agricole europee, Fnsea (Francia), Dbv (Germania), IFA (Irlanda) e NFU (Regno Unito) insieme al Presidente del Consiglio agricoltura e pesca, Consiglio dell’Unione europea Simon Coveney e Presidente della Commissione per l'agricoltura e lo sviluppo rurale, Parlamento Europeo Paolo De Castro. Serve una politica agricola che – ha detto Marini – dia maggiori garanzie dell’autoapprovvigionamento alimentare, maggior sicurezza dei cibi, che dia risposte alle emergenze sociali, che promuova il ruolo di chi vive di agricoltura, di giovani impegnati nella difesa dei territori, dell’ambiente, della biodiversità, della coesione sociale, che promuova la cultura, la tradizioni e l’innovazione e che sappia, in una visione comune, valorizzare la distintività dei mille territori europei come patrimonio competitivo per l’intero continente. Dobbiamo saper portare l’UE in Italia e l’Italia in Europa affinché Bruxelles – ha precisato Marini – sia sempre più il luogo delle visioni strategiche e delle scelte strutturali, dove non si ceda più agli egoismi degli Stati o alla maniacale intromissione su dettagli che intaccano le culture dei popoli e che spesso alimentano un antieuropeismo che non dovrebbe appartenerci. Difendere il budget nella riforma della politica agricola in una Europa che ha bisogno di più agricoltura, riequilibrare la ripartizione del bilancio considerando che al momento attuale l’Italia è il primo contribuente netto (in % del Pil) alle politiche comunitarie e adottare una Politica Agricola Comune che consenta ai singoli Paesi di premiare chi lavora


e vive di agricoltura, chi produce in modo sostenibile e chi produce cibo” sono alcune delle richieste formulate dal Presidente della Coldiretti Sergio Marini che ha espresso un giudizio sui miglioramenti del Parlamento Europeo e del Consiglio dei Ministri dell’agricoltura su greening, convergenza, pagamenti aggiuntivi ai primi ettari ed in generale sulla maggiore flessibilità lasciata agli Stati Membri. Alla luce della forte differenziazione delle normative in Europa e in applicazione del principio di sussidiarietà, secondo la Coldiretti è necessario che la definizione di “agricoltore attivo” sia demandata allo Stato membro, affinché possano essere considerati tali gli imprenditori agricoli professionali, singoli o associati, sulla base dell’incidenza del tempo dedicato al lavoro agricolo sul tempo di lavoro complessivo e della incidenza del reddito agricolo sul reddito totale. Il superamento del criterio storico di calcolo dei pagamenti diretti e il processo di convergenza interno a ogni Stato membro necessita ha continuato la Coldiretti - di un periodo di tempo adeguato e della massima flessibilità, per consentire un adattamento progressivo dei settori produttivi, data la situazione fortemente differenziata da cui parte l’agricoltura italiana. La componente relativa all’inverdimento dei pagamenti diretti, così come proposta dalla Commissione europea, costituisce – ha detto la Coldiretti – una forte criticità per il sistema agricolo nazionale e rappresenta una contraddizione rispetto alle finalità della riforma, relative alla produzione e alla competitività. Per questo - ha precisato Marini - devono essere radicalmente riviste le modalità applicative mentre le somme non spese dell’inverdimento devono rimanere agli Stati membri, per finanziare misure altrettanto (o più) selettive sul versante ambientale. La nuova Politica Agricola, ha continuato la Coldiretti, dovrà puntare a sostenere e rafforzare la competitività dell’agricoltura europea sulla base di un nuovo modello produttivo che combini sostenibilità economica, ambientale e sociale. Ciò pone l’esigenza di una caratterizzazione più “agricola” del complesso degli indirizzi e degli orientamenti programmatori nelle politiche di sviluppo rurale che devono essere quindi potenziate e prioritariamente finalizzate all’innovazione e alla competitività delle imprese agricole, in particolare per sostenere gli investimenti aziendali, promuovere il ricambio generazionale, sostenere la realizzazione di azioni di integrazioni di filiera e di progetti integrati territoriali, migliorare le relazioni fra imprese agricole e i servizi del processo produttivo e consolidare promuovendo e qualificando l’occupazione agricola. È necessario – ha concluso Coldiretti – approfondire la centralità e l’attenzione alla filiera corta, come la vendita diretta e il protagonismo dell’agricoltore lungo la filiera, che hanno trovato una particolare attenzione nei piani di sviluppo rurale.


Il Presidente Marini in Commissione agricoltura della Camera “Alle difficoltà della crisi in agricoltura si sono aggiunti i danni provocati dal maltempo che ha colpito decine di migliaia di aziende a sostegno delle quali occorre individuare misure di intervento adeguate” Alle difficoltà della crisi in agricoltura si sono aggiunti i danni provocati dal maltempo che ha colpito decine di migliaia di aziende a sostegno delle quali occorre individuare misure di intervento adeguate. E’ quanto ha affermato il Presidente della Coldiretti Sergio Marini nel corso dell’audizione in commissione agricoltura della Camera alla quale ha partecipato con il delegato giovani impresa Coldiretti Vittorio Sangiorgio. Nonostante i segnali depressivi sui consumi abbiano interessato anche l’agroalimentare, l’agricoltura è stato l’unico settore che nel primo trimestre del 2013 è stato capace di aumentare il numero di dipendenti a conferma - ha precisato Marini - della validità e della modernità del modello di sviluppo agricolo Made in italy che è fondato sul valorizzazione dell’identità, della qualità, delle specificità che consentono di affrontare e vincere la competizione internazionale.

Maltempo, indispensabile e prioritario lo stato di calamità naturale “Indispensabile e prioritaria”: così – in una lettera inviata all’Assessore Provinciale all’Agricoltura – Coldiretti Cremona ha definito la richiesta da parte della Regione Lombardia al Governo Nazionale dello stato di calamità naturale, di fronte ai gravissimi danni prodotti dal maltempo nelle nostre campagne. Coldiretti Cremona ha proposto la definizione “di un unico modello regionale di rilevazione del danno presso le Imprese agricole (cercando di semplificare al massimo le procedure e sfruttando come base le informazioni contenute nel fascicolo aziendale informatizzato, i cui dati sono certificati e già a disposizione della pubblica amministrazione) così da avere un quadro omogeneo sul territorio della Lombardia e quindi poter fornire al’Assessorato Regionale competente gli strumenti utili all’interlocuzione con i livelli nazionali”. Coldiretti Cremona, nella stessa missiva, ha indicato altre misure utili alle Imprese, in questa situazione di così grave difficoltà causata dal maltempo. Ha chiesto “attenzione prioritaria al comparto zootecnico, sia bovino che suino, dove il rischio è quello di non avere disponibilità in loco dei foraggi necessari ad affrontare l’intera annata agraria a causa dell’accentuarsi della competizione tra l’attività zootecnica e quella agro-energetica”. “Su questo versante – ha sottolineato Coldiretti Cremona – è necessario che vengano individuati dei giusti criteri di priorità che salvaguardino l’attività agricola, supportati inoltre da processi di controllo amministrativo dell’utilizzo dei foraggi fra le due filiere (quella zootecnica e quella agro-energetica)”. E ancora si è proposta la “sospensione dei pagamenti dei contributi previdenziali e assistenziali sia degli autonomi che dei lavoratori dipendenti per almeno una annualità, diluendo il recupero su un periodo di almeno 5 anni” e una “moratoria di almeno un anno sul pagamento della quota capitale dei mutui e dei prestiti bancari, con restituzione del dovuto a fine del periodo contrattualmente convenuto”.


Diga sull’Adda, è scattato il conto alla rovescia

Crotta, crescono le preoccupazioni per il muro d’acqua Conto alla rovescia per la diga sulle due sponde dell’Adda a Castelnuovo, fra Lodi e Cremona. Entro sabato 8 giugno – spiegano la Coldiretti di Milano Lodi e Monza e la Coldiretti di Cremona – la società Vis dovrà presentare alla Provincia di Lodi le controdeduzioni alle osservazioni presentate in particolare dai tecnici della Coldiretti, dall’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Cremona e dalla stessa Provincia di Cremona. La centrale prevede uno sbarramento alto 3 metri, un invaso lungo 14 chilometri con un “muro d’acqua” di 3 milioni di metri cubi, un costo di 19 milioni di euro per una produzione stimata di 20 mila Megawatt/ora all’anno. Tre le domande ancora senza risposta sul progetto: In caso di piena o di eventi eccezionali come quelli che si sono verificati negli ultimi mesi, che riflessi ci sono sulla tenuta delle sponde, sulla sicurezza delle popolazioni, sulle falde, sull’agibilità dei terreni? Quale è l’impatto ambientale di un invaso che interesserà una vasta area del Parco Adda Sud? In caso di siccità, a chi va l’acqua: al territorio per l’irrigazione o al privato per produrre energia? L’autorizzazione per la concessione a uso privato delle acque pubbliche dell’Adda deve essere firmata dalla Provincia di Lodi guidata oggi da un commissario, l’ex vice presidente Cristiano De Vecchi, che sta aspettando le risposte della Vis. Intanto lunedì la Provincia di Cremona, con l’assessore all’ambiente Gianluca Pinotti, ha riunito nella sua sede i rappresentanti delle associazioni agricole, dei comuni interessati (Crotta, Pizzighettone, Castelnuovo e Maleo) e del Parco Adda Sud per fare il punto della situazione con gli onorevoli Luciano Pizzetti del Pd e Franco Bordo di Sel. “Non è una questione di schieramenti – spiega Carlo Franciosi, Presidente della Coldiretti di Milano Lodi e Monza Brianza – ma di buon senso e di tutela dei territori e delle popolazioni”. Durante la riunione con la Provincia di Cremona, il comune di Crotta d’Adda ha segnalato che a causa delle piene di questi giorni è crollata una sezione delle difese spondali che proteggono le case e che la Regione ha detto di ripristinarle subito per ragioni di sicurezza: “Ma se è successo tutto questo con qualche giorno di piena – hanno evidenziato i rappresentanti del Comune – figuriamoci cosa accadrebbe con un bacino di 3 milioni di metri cubi per 365 giorni all’anno”. Secondo Pizzetti è necessario, attraverso gli assessorati all’Agricoltura e all’Ambiente della Regione Lombardia, intervenire sul Ministero delle Infrastrutture, fra l’altro guidato dal lombardo Maurizio Lupi, per una ulteriore valutazione dell’opera e del suo impatto sull’area cremonese e lodigiana. “Non stiamo parlando di una briglia più o meno naturale alta qualche decina di centimetri – conclude Franciosi – ma di uno sbarramento di 3 metri che intercetta il corso del fiume in un’epoca in cui i cambiamenti climatici stanno stravolgendo tutte le previsioni sulla quantità e sull’intensità delle precipitazioni nelle nostre zone, come hanno dimostrato gli eventi degli ultimi mesi”.


Ogm, la Monsanto alza bandiera bianca e rinuncia all’Europa Sugli Ogm in Europa la Monsanto alza bandiera bianca. La multinazionale ha annunciato l’intenzione di rinunciare a promuovere gli Organismi geneticamente modificati nel Vecchio Continente, seguendo le orme della Basf e di altre “consorelle”. Troppo forte la contrarietà dei cittadini europei verso gli Ogm, così come i dubbi degli agricoltori ad utilizzare questo tipo di sementi, e ciò nonostante le pesanti pressioni delle multinazionali sui fantomatici poteri “salvifici” del biotech. Un discorso tanto più valido nel caso dell’Italia, dove il rischio contaminazione metterebbe in pericolo un’agricoltura da primato a livello internazionale per qualità, sicurezza ambientale e alimentare, senza peraltro portare alcun beneficio. Non è del resto un caso se in Europa sono coltivati con Organismi geneticamente modificati appena 114.290 ettari di terreno, pari a molto meno dello 0,001 per cento della superficie agricola totale europea che è di 160 milioni di ettari, secondo un’analisi della Coldiretti sulla base dei dati dell'International Service for the Acquisition of Agri-biotech Applications (ISAAA). Una superficie rimasta pressoché invariata negli ultimi cinque anni. Logica, quindi, la scelta della Monsanto di rinunciare addirittura a presentare richiesta per l’autorizzazione di nuovi tipi di piante biotech.

Imu, prima rata sospesa anche per il fotovoltaico in agricoltura Il decreto legge approvato il 17 maggio scorso dal Consiglio dei Ministri che ha sospeso il pagamento della prima rata dell’Imu per i terreni agricoli e fabbricati rurali, in scadenza il 17 giugno, riguarda anche gli impianti fotovoltaici connessi alle attività agricole. Secondo quanto stabilito dalla Nota dell'Agenzia del Territorio n. 3189 del 6 giugno 2012, infatti, "agli immobili ospitanti le installazioni fotovoltaiche, censiti autonomamente e per i quali sussistono i requisiti per il riconoscimento del carattere di ruralità, nel caso in cui ricorra l'obbligo di dichiarazione in catasto (...) è attribuita la categoria D/10 - fabbricati per funzioni produttive connesse a attività agricole". Si può, dunque, dedurre che gli impianti fotovoltaici connessi ad attività agricole, accatastati nella categoria D/10 (immobili strumentali per le attività agricole), rientrino tra le categorie di immobili ammessi alla sospensione della rata Imu di giugno. Ricordiamo che la norma non prevede l’annullamento dell’imposta ma soltanto la sospensione con rinvio; infatti il pagamento è fissato al 16 settembre 2013 nel caso in cui il Governo non adotti una complessiva riforma della disciplina fiscale sul patrimonio immobiliare entro il prossimo 31 agosto. Per maggiori informazioni, è possibile consultare il sito http://www.fattoriedelsole.org/.


LAVORO: LE ASSUNZIONI AUMENTANO SOLO IN AGRICOLTURA (+0,7%) Con la crisi si inverte la tendenza e le assunzioni aumentano solo nelle aziende agricole che fanno registrare un incremento dello 0,7 per cento nel numero di lavoratori dipendenti occupati nonostante gli effetti negativi sulle coltivazioni provocati dal maltempo. E` quanto emerge da un’analisi della Coldiretti sulla base dei dati Istat relativi al primo trimestre del 2013 che evidenziano l’aumento dei disoccupati e dei giovani senza lavoro in Italia ai massimi dal 1977. L’incremento registrato nel lavoro dipendente in agricoltura dà continuità all’andamento del 2012 quando - sottolinea la Coldiretti - nel settore si è registrato un incremento record del 3,6 per cento delle assunzioni. Il trend positivo dell’agricoltura nel primo trimestre del 2013 - continua la Coldiretti - è il risultato di una crescita del 2 per cento al nord, del 12 per cento al centro e del calo del 2,3 per cento al sud. L’aumento di opportunità nel settore agricolo è resa evidente dal boom del 29 per cento delle iscrizioni negli istituti professionali agricoli e del 13 per cento negli istituti tecnici di agraria, agroalimentare ed agroindustria, secondo un’analisi della Coldiretti sui dati relativi alle iscrizioni al primo anno delle scuole secondarie di II grado statali e paritarie per l’anno scolastico 2012/2013 divulgati dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca. Si tratta di una conferma del fatto che in agricoltura il lavoro c’è per chi vuole trovare una opportunità di occupazione, magari stagionale. A fronte dell’aumento del numero di assunzioni si registra però un calo del numero di imprese (-7,8 per cento il numero di lavoratori indipendenti nel primo trimestre) che in realtà – conclude la Coldiretti – va anche attribuito al processo di ricomposizione fondiaria in atto nell’agricoltura italiana con un aumento delle dimensioni medie aziendali.

www.cremona.coldiretti.it, il sito Ricordiamo che notizie, avvisi, appuntamenti promossi da Coldiretti Cremona vengono comunicati anche attraverso il nostro sito, all’indirizzo www.cremona.coldiretti.it (in particolare, per gli avvisi e gli appuntamenti rivolti agli imprenditori agricoli, c’è lo spazio “avvisi alle imprese”). Il sito è rivolto agli imprenditori agricoli e a tutti i cittadini attenti ai temi della difesa e valorizzazione dell’agricoltura e alimentazione made in Italy, alla promozione del territorio, alla tutela dell’ambiente. Sul sito sono presenti tutti i comunicati stampa diffusi da Coldiretti Cremona, i nostri video, le pagine dedicate ai servizi garantiti dai vari uffici, tutte le iniziative sul territorio, accanto ad una serie di link e di indirizzi utili.


FRODI: BENE LA GUARDIA DI FINANZA

SULLA FALSA SOIA BIOLOGICA

Se quasi un italiano su due (46 per cento) ha messo nel carrello della spesa il biologico, che registra infatti un aumento record dei consumi del 7,3 per cento nel 2012, è colpevole il ritardo accumulato nel rendere obbligatoria l’indicazione di origine sugli alimenti che ha favorito l’importazioni di falsi prodotti bio a danno dei produttori biologici italiani e dei consumatori. E’ quanto afferma la Coldiretti sulla base dei dati Ismea nell’esprimere apprezzamento per il maxisequestro della Guardia di Finanza e dall'Ispettorato repressione frodi del Ministero delle Politiche Agricole a Cremona, Brescia e Pesaro di ottocento tonnellate di semi di soia provenienti dall'India e 340 tonnellate di panello e olio di colza turchi, contaminati da un pesticida molto tossico, il “clormequat” nell’ambito dell’operazione “Green War”, che ha già portato al blocco di 1.500 tonnellate di mais ucraino e 76 tonnellate di soia indiana. Un’operazione che - sottolinea la Coldiretti - ha consentito di togliere dal mercato prodotti base che altrimenti sarebbero finiti in alimenti per i quali si è registrato nel 2012 una grande aumento record dei consumi in Italia come biscotti, dolciumi e snack (+22,9%) e pasta, riso e sostituti del pane (+8,9%). Una truffa che colpisce anche i più piccoli se si considera che negli ultimi dieci anni sono raddoppiati – precisa la Coldiretti – i pasti biologici serviti nelle mense scolastiche, toccando quota 1,2 milioni. Tra esportazioni e consumi interni il giro d'affari complessivo del biologico ammonta in Italia, secondo la Coldiretti a circa 3 miliardi di euro. Un fatturato che pone l'Italia al quarto posto al livello europeo dietro Germania, Francia e Regno Unito e in sesta posizione nella classifica mondiale. Ad essere danneggiate – continua la Coldiretti – sono anche le circa 50mila aziende agricole italiane che coltivano biologico su una superficie coltivata di oltre un milione di ettari che garantiscono all’Italia la leadership europea nei bio per numero di imprese presenti. Di fronte al ripetersi di frodi che riguardano l’importazione di prodotti falsamente biologici è necessario – sottolinea la Coldiretti – che sia facilmente riconoscibile in etichetta la produzione ottenuta con materia prima e standard nazionali, per consentire ai consumatori di fare scelte di acquisto consapevoli sulla reale origine del prodotto acquistato. In attesa che questo avvenga, il consiglio della Coldiretti è quello di acquistare i prodotti biologici direttamente nelle aziende, nelle botteghe e nei mercati degli agricoltori di Campagna Amica che garantiscono l’origine nazionale degli alimenti in vendita.

SALUTE: OK ALL’AZIONE DI TRASPARENZA

DEL CORPO FORESTALE SUL TRAFFICO DI FARMACI VETERINARI

“Sosteniamo con forza l’importante azione di trasparenza e di tutela della qualità e della sicurezza alimentare, a difesa dei consumatori e di tutti i produttori onesti che mettono ogni giorno anima e cuore per garantire i primati del Made in Italy a tavola”. E’ quanto ha affermato il Presidente della Coldiretti Sergio Marini nel commentare l’importante operazione condotta dal Corpo Forestale di Mantova e Reggio Emilia, che ha sgominato un traffico di farmaci veterinari distribuiti al mercato clandestino destinati a gonfiare vitelli e maiali nel nord Italia e nella Repubblica di San Marino.


IL “BOLLETTINO DIABROTICA” SUL SITO DI COLDIRETTI CREMONA A cura del Servizio fitosanitario regionale Segnaliamo che, con il mese di maggio, ha preso nuovamente avvio sul sito di Coldiretti Cremona la pubblicazione del “Bollettino Diabrotica”, redatto e puntualmente aggiornato a cura del Servizio fitosanitario regionale. Il “Bollettino Diabrotica”, che viene pubblicato dalla comparsa delle prime larve al termine del periodo, utile per effettuare i trattamenti contro gli adulti, vuole essere un documento informativo nel quale vengono riportate le seguenti informazioni principali: a. previsione del momento di comparsa delle larve di I età; b. evoluzione delle popolazioni larvali; c. comparsa dei primi adulti; d. comparsa delle prime femmine gravide; e. periodo ottimale per effettuare i trattamenti contro gli adulti; f. indicazioni sulle strategie di gestione di larve e adulti. L’obiettivo è quello di contribuire ad una migliore conoscenza dell'insetto, ma soprattutto agevolare gli agricoltori nelle operazioni di campagna. Il “Bollettino Diabrotica”, per il quarto anno, è sul nostro sito www.cremona.coldiretti.it. Per accedervi basta cliccare la voce “bollettino diabrotica”, sul banner del sito. Tutti gli imprenditori agricoli che preferissero ricevere il “bollettino” direttamente a casa, tramite e.mail, possono rivolgere tale richiesta all’Ufficio stampa Coldiretti Cremona (mail: ilcoltivatorecremonese@coldiretti.it // marta.biondi@coldiretti.it).

Il bollettino diabrotica è su www.cremona.coldiretti.it


GIORNATA DELL’AMBIENTE: LA SPESA A KM 0 VOLA A 3 MILIARDI (-30% SPRECHI)

Più di 3 miliardi di euro sono stati spesi per l’acquisto di prodotti alimentari “a chilometri zero” nel 2012, con un contributo determinante al contenimento degli sprechi alimentari e alla riduzione delle emissioni di gas ad effetto serra provocate dai trasporti del cibo. Lo ha reso noto il Presidente della Coldiretti Sergio Marini in occasione della Giornata mondiale dell’ambiente nel corso dell’incontro “Investimenti per un Rinascimento Verde” organizzato da Earth Day Italia assieme a FAO, Coldiretti, ENEA e CNR. Si stima che i prodotti alimentari come la frutta e la verdura a chilometri zero, acquistati al mercato degli agricoltori o direttamente nelle azienda agricole, riducano gli sprechi del 30% perché sono più freschi e durano fino a una settimana in più rispetto a quelli dei canali di vendita tradizionali, ma anche perché non si verificano le perdite dovute alle intermediazioni commerciali, conservazioni intermedie in magazzino e lunghi trasporti che compromettono gli altri prodotti prima di arrivare sul banco di vendita. Sul piano ambientale, acquistando prodotti alimentari a km zero si riducono le emissioni di gas ad effetto serra provocate dai trasporti per lunghe distanze e si stima che, grazie alla spesa “salva clima” degli italiani, nei mercati degli agricoltori si sia ridotta di 98 milioni di chili l’anidride carbonica ad effetto serra emessa nell’atmosfera in un anno. E' stato calcolato che un chilo di ciliegie dal Cile per giungere sulle tavole italiane percorre quasi 12mila km con un consumo di 6,9 chili di petrolio e l'emissione di 21,6 chili di anidride carbonica, mentre un chilo di mirtilli dall'Argentina deve volare per più di 11mila km con un consumo di 6,4 kg di petrolio che liberano 20,1 chili di anidride carbonica e l'anguria brasiliana, che viaggia per oltre 9mila km, brucia 5,3 chili di petrolio e libera 16,5 chili di anidride carbonica per ogni chilo di prodotto, attraverso il trasporto con mezzi aerei. “Acquistare prodotti a chilometri zero è anche un segnale di attenzione al proprio territorio, alla tutela dell’ambiente e del paesaggio che ci circonda, ma anche un sostegno all’economia e all’occupazione locale”, afferma il Presidente della Coldiretti Sergio Marini nel sottolineare che “si tratta di una responsabilità sociale che si diffonde tra i cittadini nel tempo della crisi. L’Italia - continua Marini - ha perso negli ultimi venti anni 2,15 milioni di ettari di terra coltivata per effetto della cementificazione e dell’abbandono che ha tagliato del 15% le campagne colpite da un modello di sviluppo sbagliato che ha costretto a chiudere 1,2 milioni di aziende agricole nello stesso arco di tempo. Per proteggere il territorio e i cittadini che vi vivono e garantirsi un’adeguata disponibilità di cibo nel tempo, l’Italia - precisa Marini - deve difendere il proprio patrimonio agricolo e la propria disponibilità di terra fertile dalla cementificazione nelle città e dall’abbandono nelle aree marginali con un adeguato riconoscimento dell’attività agricola. Se nella classe dirigente è mancata la cultura del valore dell'agroalimentare, della salvaguardia del territorio e del cibo, che è una delle poche leve per tornare a crescere, la sensibilità negli ultimi anni è profondamente lievitata tra i cittadini, che sempre più spesso sostengono con le proprie scelte di acquisto l’agricoltura e i prodotti locali del territorio”. La crescita dei consumi a km zero, in controtendenza rispetto alla crisi economica, è favorita in Italia anche dalla crescita del 40% delle imprese agricole accreditate a Campagna Amica, che commercializzano ai consumatori nei mercati ambulanti e nei punti vendita organizzati nelle città e nelle campagne. Nei mercati degli agricoltori fanno regolarmente la spesa 7 milioni di italiani mentre altri 14 lo hanno fatto almeno una volta. Un’opportunità resa possibile dal fatto che in Italia sono presenti quasi 7.000 punti vendita di Campagna Amica gestiti direttamente dagli agricoltori dei quali 1.105 mercati degli agricoltori, 4.739 aziende agricole, 877 agriturismi, 178 botteghe (www.campagnamica.it) nei mercati degli agricoltori di Campagna Amica


IL MERCATO DI CAMPAGNA AMICA IN PROVINCIA DI CREMONA Eccellenza a km zero. Ecco il calendario degli appuntamenti CREMONA. Al Foro Boario, tutti i venerdì mattina. CASALMAGGIORE. In Piazza Turati, ogni sabato mattina. SORESINA. Tutti i lunedì, davanti al Palazzo Comunale. VESCOVATO. Tutti i sabati, in piazza Roma. CASTELLEONE. La mattina del sabato in via Garibaldi. PIZZIGHETTONE. Tutti i giovedì, presso il “Torrione del guado”. BAGNOLO CREMASCO. In piazza Aldo Moro la 2° domenica del mese. PANDINO. In via Umberto I, il 2° e il 4° lunedì del mese (+ alcuni eventi). CREMA. In via Terni, la 1° e la 3° domenica del mese (+ alcuni eventi). Domenica 30 giugno ‘Uscita speciale’ a Crema: “Festa del Melone”. LA BOTTEGA DI CAMPAGNA AMICA è a Cremona, in via Buoso da Dovara, n. 29

Segnaliamo che il calendario di tutti i Mercati di Campagna Amica proposti nella provincia di Cremona (con iniziative ed eventuali aggiornamenti) è sul sito di Coldiretti Cremona all’indirizzo online www.cremona.coldiretti.it


MERCATI – AGGIORNATI 7 GIUGNO 2013 PRODOTTO

Unità di misura

CREMONA 5 giugno

MILANO 4 giugno

MANTOVA 6 giugno

(fino) 255-258

FRUMENTO tenero buono mercantile

BOLOGNA 6 giugno

Tonn.

230-234

n.q.

n.q. buono m. n.q.

GRANOTURCO ibr. naz. 14% um.

SEMI di SOIA Nazionale

Tonn.

233-235

246-247

238-241

240-244

Tonn.

n.q.

n.q.

n.q.

n.q.

Tonn.

n.q. n.q.

n.q. n.q.

Fino a 65

ORZO naz. p.spec. 55-60 p.spec. 66-68

(p.spec. 62-64)

Fino a 70

(p.spec. 66-67)

n.q. Triticale n.q.

CEREALI MINORI

Tonn.

CRUSCA alla rinfusa

Tonn.

176–178

169–170

Tonn.

180–200 loietto: 180–200

n.q. 145-150

n.q. n.q.

Sorgo nazionale

273-277

Sorgo 282-285

FIENO Magg. 2012 Agostano

n.q.

180-183

171-172

Mag. 1° t. 2013 in campo

75-95

PAGLIA press. (rotoballe)

Tonn.

90-100

80-92

PRODOTTO

Unità di misura

CREMONA 5 giugno

MILANO 3 giugno

MANTOVA 6 giugno

MODENA 3 giugno

SUINI lattonzoli locali

15 kg

3,860

3,910

3,82

3,870

SUINI lattonzoli locali

25 kg

2,830

2,920

2,77

2,860

SUINI lattonzoli locali

30 kg

2,620

2,710

2,56

2,630

SUINI lattonzoli locali

40 kg

2,170

2,230

2,13

2,190

SUINI da macello

156 kg

1,240

1,300

n.q.

SUINI da macello

176 kg

1,300

1,300

n.q.

1,270

1,275

n.q.

SUINI da macello

Oltre 176 kg

Paglia di frum.

rotob. 45-50

(da 144 a 156 kg)

1,245 (da 156 a 176 kg)

1,300 (da 176 a 180 kg)

1,284


CREMONA

MONTICHIARI

MANTOVA

MODENA

5 giugno

7 giugno

6 giugno

3 giugno

kg.

p.v. 1,21-1,40 p.m 2,75-3,05

1,37-1,47

da macello 1,22-1,32

kg.

pv 0,97-1,10 pm 2,30-2,55

1,00-1,10

1,06-1,16

kg.

pv 0,66-0,82 pm 1,70-2,00

0,75-0,85

0,91-1,01

PRODOTTO

Unità di misura

VACCHE FRIS. 1° qualità (p.v.)

VACCHE FRIS. 2° qualità (p.v.)

VACCHE FRIS. 3° qualità (p.v.)

MANZE scott. 24 mesi

kg.

VITELLI baliotti

50-60

fris. (p.v.)

kg.

VITELLI baliotti

50-60

pie blu belga p.v

kg.

PRODOTTO

Unità di misura

CREMONA 5 giugno

BURRO pastorizzato

kg.

3,50

kg.

(dolce) 5,05-5,20

kg.

(piccante) 5,25-5,50

PROVOLONE VALPADANA

oltre 3 mesi

GRANA scelto stag. 9 mesi

1,37-1,47

1,44-1,61

p.v. 1,45–1,60 pm 2,80-3,10

fino a 3 mesi

PROVOLONE VALPADANA

pm 2,65-3,15

Vitelloni femm. da macello pez. nere (kg. 450-500)

1,60-1,90

MONTICHIARI (1° q. 56/60 kg)

1,60-1,90 3,00-4,00

MONTICHIARI

3,85-4,15

MILANO 3 giugno

(da 46 a 55 kg)

(45-55 kg)

1,45-1,85

1,75-2,15

3,45-4,05

MANTOVA 6 giugno

past. 3,20 centr. 3,70

2,90

5,05-5,20

n.q.

5,25-5,50

n.q.

(pregiate 70 kg)

4,16-4,75

MODENA

3 giugno Zangolato di creme X burrificaz. 2,60

-PARM. REGGIANO 12 mesi

8,60-9,45

kg.

6,70-7,05

6,60-7,00

6,65-6,85

PARMIGIANO REGGIANO fino a 24 m

10,20-10,85 GRANA scelto stag. 12-15 mesi

kg.

7,80-8,05

7,75-8,65

7,80-8,00

PARMIG. REGG. 30 mesi e oltre

11,35-12,30

N.B. Le quotazioni del bestiame bovino e del foraggio sul mercato di Cremona avvengono il 1° e il 3° mercoledì del mese. Le quotazioni del mercato di Milano avvengono il martedì per il comparto dei cereali e derivati, per gli altri comparti il lunedì. Per la zootecnia da latte si fa riferimento a Montichiari, che quota il venerdì. Il mercato di Mantova avviene il giovedì. Modena il lunedì. Il mercato di Bologna, che riportiamo come riferimento per i cereali, quota il giovedì.

TUTTI GLI AGGIORNAMENTI DELLA TABELLA MERCATI - INSIEME AI COLLEGAMENTI ALLE PRINCIPALI BORSE SONO SUL SITO www.cremona.coldiretti.it


CUN SUINI – Commissione Unica Nazionale Suini da macello PREZZI CIRCUITO TUTELATO (Maggio 2013 – Giugno 2013) CATEGORIA

QUOTAZIONE

QUOTAZIONE

QUOTAZIONE

QUOTAZIONE

16.05.2013

23.05.2013

31.05.2013

06.06.2013

Dal 20.05.13 al 24.05.13

Dal 27.05.13 al 31.05.13

Dal 3.06.13 al 7.06.13

Dal 10.06.13 al 14.06.13

144/152 kg

1,210

1,203

1,205

1,228

152/160 kg

1,240

1,233

1,235

1,258

160/176 kg

1,300

1,293

1,295

1,318

QUOTAZIONE

TUTTE le SETTIMANE l’AGRICOLTURA è in TV

Segnaliamo che W l’Agricoltura, la trasmissione dedicata al vero Made in Italy a cura di Coldiretti Cremona, va in onda su Telecolor e Primarete tutti i giovedì alle ore 19.50 (subito dopo il tg) e in replica la domenica, ore 13 circa, su Telecolor. Coldiretti Cremona Informa Vi dà appuntamento alla prossima settimana l’Agricoltura – Coldiretti Cremona Informa Vi dà appuntamento alla prossima settimana

se vadhttp://ec.europa.eu/agriculture/rurdev/index_it.htm È

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