Coldiretti cremona informa n 23 2013

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Le imprese, l’ambiente, l’alimentazione

Coldiretti Cremona Informa, Anno VIII NewsLetter

Informazione online Giovedì 20/06/2013 – Anno VIII, Numero 23 Sindacale. Il Presidente Marini: “Bene l’impegno per la semplificazione” Ogm. Gli Italiani (76%) contrari alle semine biotech Made in Italy. L’export di cibo e bevande doppia quello delle auto in Europa PMI. La burocrazia fa perdere cento giorni di lavoro in azienda Quote latte. Coldiretti: niente multe negli ultimi tre anni all’Italia Avvisi. Psr, Mis. 112 // Epaca, malattie professionali // Fiscale, Imu e Irperf Estate. Vacanze, vincono tavola e natura // Mercato di Campagna Amica …………………………………………………………………………

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IL PRESIDENTE MARINI: BENE L’IMPEGNO PER LA SEMPLIFICAZIONE Apprezziamo il pragmatismo e l’impegno per la semplificazione e per rendere il sistema più flessibile che traspare nell’impostazione generale del provvedimento. E’ quanto ha affermato il Presidente della Coldiretti Sergio Marini nel corso dell’incontro delle parti sociali con il Ministro del Lavoro Enrico Giovannini su “Interventi urgenti in materia di occupazione”. E’ importante – ha sottolineato Marini – la volontà di dare un significato politico all’appuntamento dell’Expo con provvedimenti sull’occupazione che aiutano a traguardare una scadenza rilevante per dare evidenza al Made in Italy nel mondo. L’agricoltura – ha precisato Marini – è l’unico settore che dimostra segni di vitalità economica con una variazione tendenziale positiva del Pil (+0,1%) e un aumento degli occupati dipendenti complessivi (+0,7%), in netta controtendenza rispetto agli altri settori nel primo trimestre dell’anno. Un risultato ottenuto grazie alle esportazioni che – ha precisato Marini – sono cresciute di una percentuale di 8,2% per i prodotti agro alimentari nel primo quadrimestre dell’anno, mentre crollano settori storici come l’auto. La campagna sta vivendo una straordinaria fase di attenzione da parte dei giovani ed è importante il mantenimento in forma semplificata del sistema dei voucher, così come sarebbe opportuno il superamento del regime de minimis per consentire le agevolazioni previste per l’apprendistato in agricoltura, ma soprattutto per poter beneficiare delle risorse previste per la sicurezza negli ambienti di lavoro. Alle imprese agricole è inoltre in parte preclusa la possibilità di ospitare giovani tirocinanti e offrire quindi l’opportunità anche a studenti di effettuare brevi esperienze full immersion in una realtà di impresa. La restrizione che per ospitare un tirocinante l’impresa debba avere alle proprie dipendenze almeno un dipendente a tempo indeterminato comporta, in un settore nel quale molte imprese utilizzano solo manodopera familiare o a tempo determinato, l’impossibilità di dare corso a questa esperienza. E’ necessario superare l’interpretazione della normativa vigente per assecondare e favorire il ritorno alla campagna di tantissimi giovani.


OGM. COLDIRETTI: GLI ITALIANI (76%) CONTRARI ALLE SEMINE BIOTECH A giugno 2013 i contrari sono aumentati del 14% rispetto allo scorso anno Quasi otto italiani su dieci (76 per cento ) sono contrari all’utilizzo di organismi geneticamente modificati (Ogm) con un aumento del 14 per cento rispetto allo scorso anno. Lo ha reso noto la Coldiretti nell’ambito della mobilitazione della task force “Liberi da Ogm” in piazza Montecitorio, sulla base di una indagine condotta da Ipr marketing proprio nel giugno 2013. Con il crescere dell’opposizione degli italiani agli Ogm in agricoltura si riducono ad appena il 10 per cento i favorevoli ma - sottolinea la Coldiretti diminuiscono anche coloro che non hanno una opinione o non rispondono al 14 per cento. Bastano questi dati per spiegare le ragioni della richiesta al Governo di esercitare la clausola di salvaguardia che vieterebbe la messa a coltura di piante biotech, formulata dalla task force a cui partecipa la Coldiretti. Sono già 8 i Paesi europei che - precisa la Coldiretti - hanno adottato la clausola di salvaguardia (Francia, Germania, Lussemburgo, Ungheria, Grecia, Bulgaria, Polonia, Austria). Un provvedimento che on Italia è già stato sollecitato da tutti i gruppi parlamentari al Senato, con una mozione votata all’unanimità. “La non definitiva risoluzione della vicenda Ogm va avanti ormai da troppo tempo e questa deve essere l’occasione per chiudere definitivamente una questione sulla quale cittadini, agricoltori, rappresentanze economiche e sociali, Regioni ed il Parlamento si sono espressi già tantissime volte” ha affermato Stefano Masini coordinatore della Task force “Liberi da Ogm” e responsabile ambiente della Coldiretti. Una situazione che lascia spazio a provocazioni come quella adottata in Friuli, con la semina di mais geneticamente modificato che il Ministro delle Politiche agricole, Nunzia De Girolamo, ha subito chiarito essere illegale. Un intervento a tutela della produzione agricola nazionale e degli interessi dei cittadini italiani che in stragrande maggioranza si oppongono alle coltivazioni geneticamente modificate. Posizione peraltro condivisa anche dal Ministro dell’Ambiente, Andrea Orlando, il quale ha dichiarato il suo sostegno a tutte le azioni tese a impedire la semina Ogm. Gli organismi geneticamente modificati (Ogm) in agricoltura sostiene la Coldiretti - non pongono solo seri problemi di sicurezza ambientale e alimentare, ma soprattutto perseguono un modello di sviluppo che è il grande alleato dell'omologazione e il grande nemico della tipicità, della distintività e del Made in Italy. In Europa sono rimasti solo cinque paesi (Spagna, Portogallo, Repubblica Ceca, Slovacchia e Romania) a coltivare Ogm, con 129mila ettari di mais transgenico piantati nel 2012, una percentuale irrisoria della superficie agricola comunitaria pari a molto meno dello 0,001 per cento della superficie totale di 160 milioni di ettari coltivati in Europa, secondo le elaborazioni Coldiretti su dati ISAAA. A livello globale il transgenico si afferma tra i paesi in via di sviluppo mentre diminuiscono i paesi industrializzati che si rivolgono a questo tipo di colture. Gli Stati Uniti continuano ad essere leader nella produzione di coltivazioni geneticamente modificate, con 69,5 milioni di ettari. Tra i paesi in via di sviluppo, i 5 leader nel biotech sono la Cina, l’India, il Brasile, l’Argentina ed il Sud Africa, che coltivano il 46% delle colture biotech globali (78,2 milioni di ettari).


L’EXPORT DI CIBO E BEVANDE DOPPIA QUELLO DELLE AUTO IN EUROPA Le esportazioni di cibo e bevande italiane crescono e doppiano il mercato delle auto italiane in Europa, che fa registrare un vero crollo delle vendite. E’ quanto emerge da un’analisi della Coldiretti relativa al primo trimestre del 2013. L’alimentare Made in Italy mette a segno un aumento del 4,3 per cento in valore e supera per la prima volta i 4 miliardi di export (4,07) nell’Unione Europea nel primo trimestre, mentre le vendite di auto italiane arretrano e scendono per la prima volta sotto i 2 miliardi (1,97). Per l’alimentare si tratta - sottolinea la Coldiretti - di un trend positivo che conferma l’andamento dello scorso anno con il record di 31,8 miliardi di euro di fatturato realizzato all'estero, nell’Unione Europea e fuori. Il vino è il prodotto agroalimentare più esportato, con un valore record di 4,7 miliardi di euro nel 2012 seguito dall’ortofrutta fresca, dalla pasta e dall’olio di oliva che sono i componenti base della dieta mediterranea riconosciuta in tutto il mondo per le sue qualità salutistiche. I dati Istat relativi al commercio estero - conclude la Coldiretti - confermano la strategicità del buon cibo italiano nel trainare la ripresa economica in una situazione in cui i risultati economici dei settori tradizionali del Made in Italy risultavano in difficoltà.

PMI: LA BUROCRAZIA FA PERDERE 100 GIORNI DI LAVORO IN AZIENDA Nelle aziende la burocrazia fa perdere fino a 100 giorni di lavoro all’anno, che vengono sottratti all’attività di impresa per l’innovazione e la ricerca di nuovi mercati, in un difficile momento di crisi. E’ quanto emerge da un’analisi della Coldiretti dalla quale si evidenzia che rappresenta anche uno dei fattori indicati come principale ostacolo dai giovani che vogliono aprire un’attività agricola. La situazione è particolarmente grave ad esempio in uno dei settori simbolo del made in Italy come il vino, dove dalla produzione di uva fino all’imbottigliamento e vendita le imprese - sottolinea Coldiretti - devono assolvere a oltre 70 attività burocratiche e relazionarsi con ben 20 diversi soggetti che vanno dal Ministero delle Politiche agricole alle Regioni, dalle Province ai Comuni, fino ad Agea, Organismi pagatori regionali, Agenzia delle Dogane, Asl, Forestale, Ispettorato Centrale qualità e repressione frodi, Nac, Guardia di Finanza, Nas, Camere di Commercio, organismi di controllo, consorzi di tutela, laboratori di analisi. Ma il peso della burocrazia - rileva Coldiretti - è anche nella impressionante quantità di norme di settore del vino. Più di 1000, contenute in circa 4000 pagine di direttive, regolamenti, comunicazioni, note e decisioni del Consiglio e della Commissione europea, leggi, decreti, provvedimenti, note, circolari e delibere nazionali e regionali. Un carico che rischia ora di gravare ancora di più sulle imprese, con la messa a regime del nuovo sistema di certificazione e controllo dei vini a Denominazione. “Dimezzare il “tempo perso” dalle imprese con la burocrazia, attuando misure per un rapido processo di digitalizzazione della PA, per il coordinamento delle competenze nazionali e regionali, per l’unificazione di tutti gli adempimenti burocratici nel fascicolo aziendale” è uno degli obiettivi principali indicati dalla Coldiretti nel documento “L’Italia che vogliamo” presentato a tutti i gruppi politici.


Frodi alimentari, pronta la task force dell’Ue Sulla scia del recente scandalo della carne equina che nei mesi scorsi ha colpito l’Europa, la Commissione europea ha istituito una task force per le frodi alimentari presso la Dg Sanco. Ma non è tutto. La Commissione pare intenzionata anche a raccomandare agli Stati membri l’allargamento dei test antifrode ad una più vasta gamma di prodotti alimentari. Non solo la carne, ma anche pesce, pollame e l’olio d’oliva (per citare alcune delle categorie più importanti) vengono sempre più spesso presi di mira dagli agropirati. La Dg Sanco sostiene di essere al corrente che sono molteplici le frodi perpetrate ai danni degli ignari consumatori; ad esempio, quelle riguardanti i prodotti ittici, dove frequentemente alcune varietà più economiche vengono spacciate per specie più ricercate. Ma le frodi alimentari riguardano una vastissima gamma di alimenti, a partire dall’olio di oliva per finire ai biscotti. Proprio al fine di dare un maggiore impulso alla lotta contro le frodi alimentari, la Commissione europea sta lavorando a stretto contatto con l’Europol e con l’Ufficio europeo per la lotta antifrode (Olaf), particolarmente impegnato, quest’ultimo, nel combattere le frodi finanziarie legate al cibo. In particolare, l’azione dell’Olaf si è focalizzata verso le esportazioni di cibo da paesi terzi mediante l’utilizzo di codici doganali falsi al fine di evadere le imposte. Il nuovo team antifrodi voluto dalla Commissione europea si avvarrà per la propria operatività delle informazioni raccolte dagli Stati membri, dal Sistema di allerta rapido comunitario per alimenti e mangimi, ma anche dalle notizie provenienti dagli organi di stampa o dai social network. Allo stato attuale – secondo la Dg Sanco – nonostante gli arresti che sono stati effettuati in Francia, in Gran Bretagna e nei Paesi Bassi non si è ancora risaliti a stabilire il vero responsabile dell’horsegate. Solamente dopo i verdetti dei giudici la Commissione sarà in grado di sapere chi ha cambiato le etichette della carne adulterata, ma i tempi necessari per il pronunciamento delle sentenze potrebbero essere lunghi. La lezione è stata imparata – dicono alla Commissione – e l’istituzione della task force antifrodi nasce proprio dalla volontà di creare un organo nel settore alimentare che, specie alla luce degli ultimi scandali, non sia semplicemente reattivo ma proattivo.

www.ilpuntocoldiretti.it E’ il giornale online rivolto alle imprese del sistema agroalimentare, creato dalla Coldiretti, la prima Organizzazione degli imprenditori agricoli del Paese. Il Punto Coldiretti assicura un costante aggiornamento su economia e settori produttivi, fisco, ambiente, lavoro, credito, energia, previdenza, formazione, qualità, innovazione e ricerca, scadenze e prezzi, previsioni meteo. L’indirizzo è: www.ilpuntocoldiretti.it.


LATTE TOSSICO: BENE I NAS A TUTELA DEL MADE IN ITALY Un’importante azione a tutela della salute dei consumatori e del Made in Italy alimentare contro chi mette a rischio l’immagine in Italia e nel mondo di uno dei nostri formaggi più tipici come il Montasio. E’ quanto afferma la Coldiretti in riferimento all’azione dei Nas dei carabinieri di Udine, che dimostra come la mancanza del rispetto delle regole nella vicenda delle quote latte ponga gravi rischi anche sul piano della sicurezza alimentare. Il formaggio Montasio – sottolinea la Coldiretti – è al sesto posto tra i formaggi di latte di vacca italiani, per produzione e vendite. Nel 2012 sono state prodotte 944.000 forme dal peso compreso tra i 6 e gli 8 chili, ma il dato più significativo è quello relativo all'export, che vede la classe doganale del Montasio (comprendente anche Asiago, Caciocavallo e Ragusano) segnare un +2,04% nell'UE e un +15,14% a livello globale. Nel mercato statunitense il solo Montasio ha triplicato le vendite e il fatturato (+200%) sta raggiungendo circa 500.000 euro per 70.000 chilogrammi di prodotto. Un successo che, conclude la Coldiretti, va difeso da comportamenti irresponsabili che mettono a rischio le opportunità economiche e occupazionali di quasi 1400 allevatori.

QUOTE LATTE: NIENTE MULTE NEGLI ULTIMI 3 ANNI ALL’ITALIA Negli ultimi tre anni è stato scongiurato il rischio multe per le quote latte perché la produzione nazionale è sempre rimasta sotto il tetto massimo assegnato dall’Unione Europea all’Italia, oltre il quale scatta il cosiddetto splafonamento con le sanzioni conseguenti. E’ quanto afferma la Coldiretti in riferimento alla lettera di messa in mora, prima tappa della procedura d'infrazione Ue, inviata dalla Commissione europea all’Italia esortandola a ''recuperare ai produttori di latte, che tra il 1995 e il 2009 hanno superato le quote loro assegnate, multe per un totale stimato in almeno 1,42 miliardi di euro, in gran parte ancora non riscossi''. Le pendenze a cui fa riferimento l’Unione Europea riguardano circa duemila produttori: 600 di loro devono pagare somme superiori a 300.000 euro, cioè la gran parte del debito. Un comportamento che fa concorrenza sleale alla stragrande maggioranza dei 38mila allevatori italiani che con sacrifici - sottolinea la Coldiretti - si sono messi in regola ed hanno rispettato le regole negli anni acquistando o affittato quote per un valore complessivo di 2,42 miliardi di euro. La mancanza del rispetto delle regole da parte di una minoranza pone rischi anche sul piano della sicurezza alimentare, come sembra confermare la recente operazione dei Nas del Friuli che ha portato alla scoperta di ingenti quantitativi di latte con un tasso fuori norma di aflatossine che sarebbero stati distribuiti da Cospalat Fvg dal Nord al Sud Italia con l’ipotesi di contraffazione di alcune analisi e la diluizione del latte in modo da eludere eventuali controlli. Questa - rileva la Coldiretti - è la penultima campagna lattiera in cui vige il regime delle quote che secondo l’Unione Europea sparirà nel 2015. La questione quote latte - ricorda Coldiretti - è iniziata 30 anni or sono, nel 1983 con l’assegnazione ad ogni Stato membro dell’Unione di una quota nazionale che poi doveva essere divisa tra i propri produttori. All’Italia fu assegnata una quota molto inferiore al consumo interno di latte. Il 1992, con la legge 468, poi il 2003, con la legge 119, e infine il 2009, con la legge 33, sono state le tappe principali del difficile iter per l’applicazione delle quote latte.


SERVIZI TECNICI

PSR: Misura 112 "Insediamento di giovani agricoltori" Tra gli ultimi bandi aperti nell’ambito della vecchia programmazione PSR 2007-2013, un modesto budget finanziario ha permesso di riaprire la Misura del “primo insediamento di giovani agricoltori” (Misura 112). La misura 112 concede un aiuto all’insediamento dei giovani agricoltori attraverso l’attivazione di un piano di sviluppo aziendale e l’utilizzo di uno specifico pacchetto di misure, con l'obiettivo di valorizzare i giovani imprenditori agricoli e forestali incentivandone l'insediamento. Chi può presentare domanda? Il giovane agricoltore che al momento della presentazione della domanda: 1. ha età compresa tra i 18 anni compiuti e i 40 anni non ancora compiuti; 2. ha la competenza e la conoscenza professionale: 3. presenta un Piano aziendale per lo sviluppo dell’attività agricola, 4. conduce, per la prima volta, in qualità di titolare/legale rappresentante una: - impresa individuale - società agricola - società cooperativa La singola decisione in merito all’erogazione del premio di primo insediamento deve essere presa entro i 18 mesi successivi all’insediamento stesso. Quale data di insediamento si considera la data della prima movimentazione della partita IVA. A quanto ammonta il contributo? Il premio è erogato in conto capitale come premio unico e ammonta a: • €15.000 in area svantaggiata di montagna; • €10.000 in tutte le altre zone. L'importo del premio è aumentato a: • € 38.000 in zona svantaggiata di montagna; • € 26.000 in tutte le altre zone nel caso in cui il richiedente aderisca alla misura, presentando un Piano aziendale comprendente investimenti che siano riconducibili alle tipologie di intervento ammissibili ai sensi delle Misure 121 e/o 311 e da realizzare senza il contributo ai sensi di queste ultime Misure. L'aumento del premio viene concesso se sussistono determinate condizioni. Per conoscerle consulta il bando in allegato. Quando presentare la domanda? Le domande possono essere presentate ininterrottamente fino al 15 ottobre 2013. Tuttavia, al fine dell’istruttoria delle domande e della redazione delle graduatorie, quest’arco temporale viene suddiviso in due periodi, di seguito elencati: 

 Presentazione delle domande: Periodo I

Data inizio Dal giorno di pubblicazione

Data fine 31.05.2013

Periodo II

Data inizio 01.06.2013

Data fine 15.10.2013

La domanda, corredata della documentazione indicata nel bando, deve essere presentata alla Provincia sul cui territorio avviene l’insediamento. Segnaliamo che il bando può essere richiesto ai nostri Uffici, o stampato direttamente dal sito di Coldiretti Cremona (www.cremona.coldiretti.it), nella sezione “avvisi alle imprese”.


IL “BOLLETTINO DIABROTICA” SUL SITO DI COLDIRETTI CREMONA A cura del Servizio fitosanitario regionale Segnaliamo che, a partire dal mese di maggio, ha preso nuovamente avvio sul sito di Coldiretti Cremona la pubblicazione del “Bollettino Diabrotica”, redatto e puntualmente aggiornato a cura del Servizio fitosanitario regionale. Il “Bollettino Diabrotica”, che viene pubblicato dalla comparsa delle prime larve al termine del periodo, utile per effettuare i trattamenti contro gli adulti, vuole essere un documento informativo nel quale vengono riportate le seguenti informazioni principali: a. previsione del momento di comparsa delle larve di I età; b. evoluzione delle popolazioni larvali; c. comparsa dei primi adulti; d. comparsa delle prime femmine gravide; e. periodo ottimale per effettuare i trattamenti contro gli adulti; f. indicazioni sulle strategie di gestione di larve e adulti. L’obiettivo è quello di contribuire ad una migliore conoscenza dell'insetto, ma soprattutto agevolare gli agricoltori nelle operazioni di campagna. Il “Bollettino Diabrotica”, per il quarto anno, è sul nostro sito www.cremona.coldiretti.it. Per accedervi basta cliccare la voce “bollettino diabrotica”, sul banner del sito. Tutti gli imprenditori agricoli che preferissero ricevere il “bollettino” direttamente a casa, tramite e.mail, possono rivolgere tale richiesta all’Ufficio stampa Coldiretti Cremona (mail: ilcoltivatorecremonese@coldiretti.it // marta.biondi@coldiretti.it).

Il bollettino diabrotica è su www.cremona.coldiretti.it Ultimo aggiornamento: 12 giugno 2013


FISCALE

IMU e Irpef Con l’introduzione dell’IMU viene a modificarsi anche la tassazione ai fini Irpef di terreni e fabbricati. L'Agenzia delle Entrate, con la circolare n. 5/E dell'11 marzo 2013, ha chiarito gli aspetti derivanti dall'applicazione dell'lMU in relazione alle imposte dirette (IRPEF e relative addizionali) e l'effetto sostitutivo sui singoli tributi. Il D.Lgs n. 23 del 2011 che ha introdotto l’IMU dispone che l'imposta municipale propria sostituisce, per la componente immobiliare: l'imposta sul reddito delle persone fisiche e le imposte addizionali sui redditi fondiari relativi ai beni non locati. A tale riguardo, l'Agenzia precisa che la sostituzione dell'lRPEF si concretizza con l'esclusione dalla base imponibile della stessa IRPEF del reddito fondiario derivante da immobili non locati o non affittati sottoposti ad IMU. Nonostante l'esclusione dall'imposizione, in sede di compilazione dei modelli UNICO PF 2013 e 730/2013, occorre indicare anche i redditi dei fabbricati e terreni per i quali è stata versata I'IMU e che non scontano I'IRPEF. I contribuenti che posseggono nel periodo d'imposta di riferimento unicamente redditi sostituiti dall'lMU, sono, tuttavia, esentati dalla presentazione della dichiarazione dei redditi, mentre coloro i quali possiedono anche altri redditi devono verificare se la propria situazione rientra tra i casi di esonero. L’Agenzia Entrate ha confermato, inoltre, l'indeducibilità dalla base imponibile IRPEF, IRES ed IRAP dell'imposta municipale medesima. Per quanto riguarda i beni non "locati", è precisato che tale locuzione ricomprende sia i fabbricati, sia i terreni, rientrando nella sfera applicativa dell'lMU, quale tributo sostitutivo, non soltanto gli immobili non locati ma anche a quelli non "affittati". Di conseguenza, I'IMU sostituisce I'IRPEF e le relative addizionali, regionale e comunale, sui redditi fondiari derivanti dai terreni, per la componente dominicale, e dai fabbricati, non affittati e non locati, intendendosi per tali, oltre a quelli tenuti a disposizione, anche gli immobili concessi in comodato gratuito e quelli destinati ad uso promiscuo del professionista. Le disposizioni che regolano I'IMU elencano i redditi in relazione ai quali non si produce l'effetto di sostituzione e che, quindi, continuano ad essere assoggettati alle ordinarie imposte erariali: • il reddito agrario; • i redditi dei fabbricati relativi a beni locati senza l'applicazione della cedolare secca; • i redditi derivanti da immobili che non producono reddito fondiario; • i redditi degli immobili di proprietà di soggetti passivi IRES. Atteso che I'IMU sostituisce la componente fondiaria dei redditi dei beni immobili ad essa assoggettati, sono in ogni caso imponibili ai fini IRPEF i canoni derivanti da terreni affittati per usi non agricoli, in quanto produttivi di "reddito diverso" e le indennità di occupazione, anch'esse considerate fonte di reddito diverso. L'esenzione dall'lMU non comporta l'esenzione anche dalle imposte sui redditi, eccezion fatta per gli immobili i cui redditi sono già esclusi dalla base imponibile IRPEF. Pertanto i terreni agricoli, compresi quelli incolti, ricadenti nelle aree montane e di collina, sono comunque assoggettati ad IRPEF e alle relative addizionali, ove dovute. Continuano, invece, a non essere assoggettati i fabbricati rurali strumentali.


La circolare in commento ribadisce, come innanzi ricordato, che i terreni che godono di esenzione possono essere non coltivati. Nel caso di fabbricati dichiarati inagibili o inabitabili e di fatto non utilizzati, che scontano la riduzione delI'IMU al 50 per cento, l'Agenzia delle Entrate chiarisce che I'IMU conserva la sua funzione sostitutiva anche in questa ipotesi. Per i redditi fondiari, relativi a beni non locati, posseduti da società semplici, fattispecie usuale nell'ambito delle attività agricole, la circolare precisa che I'IMU con effetto sostitutivo deve essere applicata soltanto in capo ai soci (persone fisiche) che non detengono la partecipazione in regime d'impresa, per la quota del reddito di partecipazione riferibile a redditi fondiari per i quali operi l’effetto di sostituzione. Dal prospetto di ripartizione del reddito trasmesso dalla società semplice ai soci deve risultare la quota del reddito di partecipazione del socio corrispondente al reddito dominicale dei terreni non affittati o al reddito dei fabbricati non locati sottoposti ad IMU. Qualora la società semplice sia partecipata anche da soci che operano in regime d'impresa, l'effetto sostitutivo non si produce in capo a questi ultimi e la quota del reddito di partecipazione corrispondente al reddito dominicale dei terreni o al reddito di fabbricati non locati concorre alla determinazione del relativo reddito di impresa.

IMU, sospensione dei termini di versamento L’art. 1 del decreto-legge 21 maggio 2013, n. 54, pubblicato in G.U. n. 117 del 21 maggio 2013, ha stabilito la sospensione del termine medesimo fino al 16 settembre per le seguenti categorie di immobili: a) abitazione principale e relative pertinenze, esclusi i fabbricati classificati nelle categorie catastali A/1, A/8 e A/9 (abitazioni con caratteristiche di lusso); b) unità immobiliari appartenenti alle cooperative edilizie a proprietà indivisa, adibite ad abitazione principale e relative pertinenze dei soci assegnatari, nonché alloggi regolarmente assegnati dagli Istituti autonomi per le case popolari (IACP) o dagli enti di edilizia residenziale pubblica, comunque denominati, aventi le stesse finalità degli IACP; c) terreni agricoli e fabbricati rurali di cui all'articolo 13, commi 4, 5 e 8, del decretolegge 6 dicembre 201 1, n. 201. Relativamente al punto c) occorre specificare che il riferimento ai commi 4, 5 e 8 dell'art. 13 consente di ricomprendere tutte le tipologie di immobili di interesse, ossia i terreni agricoli, ivi compresi quelli incolti, indipendentemente dal possesso del requisito per l'applicazione del coefficiente ridotto di cui al comma 5, i fabbricati rurali ad uso strumentale di cui all'articolo 9, comma 3-bis, del DL n. 557 del 1993 (rif. al comma 8), indipendentemente dalla categoria catastale di iscrizione (rif. comma 4) purché, si ritiene, in possesso del requisito "formale" risultante dall’annotazione catastale.


PATRONATO EPACA

Dolori dovuti all’uso de trattore? Visita gratis con il Patronato Epaca Coldiretti Circa 5.000 € è l’indennizzo una tantum riconosciuto dall’Inail di Varese ad un agricoltore affetto da Discopatia lombare con dolori ricorrenti e continui alla schiena. Ma perché questo risarcimento ? Perché molto spesso dolori che sono molto frequenti tra i lavoratori dei campi quali il tunnel carpale, la discopatia, la ipoacusia, solo per citare i più frequenti, possono avere origine lavorativa e di conseguenza se raggiungono una certa gravità possono essere indennizzati dall’INAIL. Per tale motivo il patronato Epaca della Lombardia vuole portare allo scoperta i molti casi di MALATTIA PROFESSIONALE che possono riguardare i nostri agricoltori. È quindi nato un servizio di visita gratuita per le malattie professionali che sarà possibile svolgere con i consulenti medici del patronato Epaca. “Osserviamo che, in molte situazioni, gli agricoltori sono affetti da patologie che possono essere di origine lavorativa e quindi indennizzabili dall’INAIL – dicono i responsabili del Patronato – per questo motivo invitiamo i nostri associati, ma non solo loro, a rivolgersi presso gli sportelli del Patronato Epaca per fissare un appuntamento con i consulenti medici di Epaca, che in maniera del tutto gratuita potranno verificare se sussistono i presupposti per una malattia professionale”. Occorre quindi verificare, anche attraverso gli uffici del Patronato, che le patologie di cui si soffre siano di origine lavorativa e possano essere indennizzate dall’INAIL.

PATRONATO EPACA


PATRONATO EPACA

In caso di infortunio si deve fare subito la segnalazione agli Uffici del Patronato EPACA I lavoratori autonomi, in caso di infortunio, devono prestare particolare attenzione. Se non si provvede a fare tutte le comunicazioni e denunce previste, entro il termine di due giorni, si rischia di perdere l’indennità giornaliera dell’INAIL. Se poi a subire l’infortunio è un familiare coadiuvante dell’azienda oppure un dipendente, l’INAIL, in caso di mancata corretta comunicazione, applica anche pesanti sanzioni. Per evitare qualsiasi rischio, basta presentarsi subito al proprio Ufficio EPACA – Coldiretti, dove si provvederà a fare tutti gli adempimenti previsti dalla normativa.

Le sedi del Patronato Epaca in provincia di Cremona: CREMONA - Via Ruffini, 28 Tel. 0372.732930 - Fax 0372.732940 SORESINA - Via Lombardia, 3 Tel. 0372.732990 - Fax 0372.732980 CASALMAGGIORE - Via Cairoli, 3 Tel. 0372.732960 - Fax 0372.732970 CREMA - Via del Macello, 34/36 - Tel. 0372.732900 - Fax 0372.732925

www.cremona.coldiretti.it - e.mail: epaca.cr@coldiretti.it PATRONATO EPACA


SPECIALE VACANZE

VACANZE: 1/3 DELLE SPESE PER LA TAVOLA, + 43% IN 5 ANNI Si rinuncia più facilmente ad una stella d’albergo che al buon cibo Un terzo (33%) della spesa di italiani e stranieri in vacanza in Italia è destinato alla tavola per consumare pasti in ristoranti, pizzerie, trattorie o agriturismi, ma anche per acquistare prodotti enogastronomici che, in controtendenza, fanno segnare un aumento del 43% negli ultimi 5 anni segnati dalla crisi, durante i quali, al contrario, calano di tutte le altre voci di spesa a partire dall’acquisto dei capi di abbigliamento che fa segnare un crollo di oltre il 31,5 per cento fino alle attività ricreative, culturali e di intrattenimento (-6%). E’ quanto afferma la Coldiretti nella prima analisi su “Le vacanze degli italiani a tavola nell’estate 2013”, nell’ambito dell’incontro promosso insieme alla Fondazione Univerde sulla base del rapporto Isnart-Unioncamere. Complessivamente tra il consumo di pasti nella ristorazione (13,9 miliardi) e l’acquisto di prodotti alimentari nei negozi e nei mercati (10,1 miliardi), i turisti italiani e stranieri spendono per cibo e bevande - sottolinea la Coldiretti - circa 24 miliardi di euro su un totale di 72,2 miliardi del fatturato turistico complessivo. La gran parte dei risultati economici e delle opportunità di lavoro del turismo in Italia nell’estate 2013 dipende quindi dalle scelte dei turisti a tavola che condizionano i bilanci di ristoranti, agriturismi, mercati, pizzerie, negozi, bar e gelaterie. Il mangiare e bere è però anche il vero valore aggiunto delle vacanze Made in Italy. Tra tutti gli elementi della vacanza, dall’alloggio ai trasporti, dai servizi di intrattenimento a quelli culturali, la qualità del cibo in Italia - precisa la Coldiretti - è quella che ottiene il più alto indice di gradimento trai i turisti stranieri e italiani. Se la crisi riduce le partenze e costringe a tagliare la durata e il budget delle vacanze delle famiglie per far quadrare i conti, il 33% degli italiani rinuncia ai divertimenti (cinema, parchi giochi, discoteche) e il 25% al livello dell’alloggio (meno stelle e più pensioni che alberghi) ma appena l’11% limita gli acquisti di prodotti tipici, secondo le elaborazioni Coldiretti/Univerde sui dati Ipr marketing. “L’Italia e il suo futuro sono legati alla capacità di tornare a fare l’Italia anche nell’offerta turistica, imboccando intelligentemente la strada di un nuovo modello di sviluppo che trae nutrimento dai punti di forza che sono il proprio patrimonio storico ed artistico, il paesaggio e il proprio cibo al quale unire originalità e creatività, gusto e passione, intuito e buonsenso di cui siamo portatori”, afferma il Presidente della Coldiretti Sergio Marini nel sottolineare che “la competizione si vince facendo leva sui valori identitari che nascono da un territorio unico ed inimitabile”.

GLI ITALIANI (87%) CERCANO MENU LOCALI A KM ZERO L’87 per cento degli italiani in vacanza nell’estate 2013 quando mangia fuori cerca un menu locale a chilometri zero e di questi ben il 29 per cento è disposto a pagarlo di più. E’ quanto afferma la Coldiretti nella prima analisi su “Le vacanze degli italiani a tavola nell’estate 2013”, nell’ambito dell’incontro promosso insieme alla Fondazione Univerde sulla base sui dati Ipr marketing. Si tratta di una percentuale in crescita rispetto all’estate scorsa quando - sottolinea la Coldiretti - erano comunque l’82 per cento gli italiani in cerca di menu locali per gustare sapori autentici del territorio che si sta visitando. Un interesse che è confermato dal fatto che ben il 90 per cento dei turisti ritiene che sia da preferire un ristorante che propone prodotti a denominazione di origine (Dop/Igp/Doc) e di questi ben il 34% è disposto è disposto a spendere di più. E’ probabilmente questo il segreto del successo in Italia degli agriturismi dove - rileva la Coldiretti - prevede di recarsi ben il 9% degli italiani in vacanza. Tra gli elementi che garantiscono un agriturismo di qualità spicca infatti di prodotti propri e/o tipici locali indicato dal 69% degli ospiti mentre tra quelli che scoraggiano, per ben il 31%, c’è l’impiego di cibi surgelati, convenzionali o industriali.


Non è quindi un caso che tra le attività preferite degli italiani durante il soggiorno in agriturismo si consolidino - continua la Coldiretti - quelle collegate all’alimentazione con il 10 per cento che segnala il mangiare tra le attività preferite, il 9 per cento l’imparare a cucinare cibi tipici e il 3 per cento addirittura che impiega il proprio tempo per imparare a coltivare. Oggi - afferma la Coldiretti - ci sono tantissimi modi per scegliere l’agriturismo giusto, si va dalla ricerca in internet al passaparola ma ultimamente sembra favorita la nuova App di Terranostra scaricabile gratuitamente che può fornire tutte le informazioni sull’agriturismo prescelto. Il termine agriturismo - sottolinea la Coldiretti - viene spesso utilizzato a sproposito per indicare strutture di ristorazione e ospitalità che non hanno nulla a che fare con le aziende agricole. Si è verificato negli ultimi anni un forte aumento della vacanza verde con il numero degli agriturismi che è praticamente raddoppiato negli ultimi dieci anni e può contare - sottolinea la Coldiretti - su oltre ventimila strutture censite dall’Istat accanto alle quali è cresciuto però in modo preoccupante il fenomeno dell’abusivismo e dei finti agriturismi che danneggia e fa concorrenza sleale a quelli veri. Il vademecum della Coldiretti per la scelta della vacanza verde consiglia di verificare il possesso dell'autorizzazione comunale o dei relativi permessi per l'esercizio dell'attività agrituristica ed è preferibile scegliere gli agriturismi in cui il lavoro agricolo è visibile e dove l'accoglienza è di tipo cordiale e curata direttamente dall'imprenditore agricolo o dalla sua famiglia. Ma poiché per la maggioranza degli ospiti l'agriturismo significa soprattutto cibi genuini e buona alimentazione, è determinante - sottolinea la Coldiretti controllare il legame dell'azienda con l'attività agricola, il tipo di azienda e i prodotti coltivati direttamente e accertare che nel menu offerto siano indicati alimenti stagionali e tipici della zona. Vanno preferite le aziende che aderiscono a una associazione come Terranostra e che sono segnalate dalle guide (presenti sul sito www.terranostra.it) e che assicurano le garanzie di accreditamento offerte da Campagna Amica. Infine, prima di partire, vale sempre la pena di prendere contatto con l'imprenditore agricolo per informazioni dettagliate su cosa offre l'azienda e sui prezzi, sul modo per raggiungerla e sulla distanza da altre mete interessanti, ma anche per verificare quali attività ricreative e culturali, ma anche servizi (ospitalità animali) sono offerte e comprese nel prezzo.

VADEMECUM PER LA VACANZA IN AGRITURISMO Ecco il vademecum a cura di Coldiretti per la vivere una memorabile vacanza in agriturismo. 1. verificare il possesso dell'autorizzazione comunale o dei relativi permessi per l'esercizio dell'attività agrituristica; 2.scegliere gli agriturismi in cui l'attività agricola è visibile e dove l'accoglienza sia di tipo cordiale e curata direttamente dall'imprenditore agricolo o dalla sua famiglia; 3. controllare il legame dell'azienda con l'attività agricola, il tipo di azienda e i prodotti coltivati direttamente e accertare che nel menu offerto siano indicati alimenti stagionali e tipici della zona; 4. prendere contatto con l'imprenditore agricolo per informazioni dettagliate su cosa offre l'azienda e sui prezzi, sul modo per raggiungerla e sulla distanza da altre mete interessanti; 5. preferire le aziende che aderiscono a un’associazione come Terranostra o Campagna Amica che sono segnalate dalle guide (per gli amanti del computer c'è anche la possibilità di navigare in internet sul sito www.terranostra.it); 6. verificare quali attività ricreative e culturali ma anche servizi (ospitalità animali) sono offerti e compresi nel prezzo. Fonte: Elaborazioni Coldiretti su informazioni Terranostra

SPECIALE VACANZE


SPECIALE VACANZE

PER 8,3 MILIONI DI ITALIANI IL CIBO TIPICO E’ IL MIGLIOR SOUVENIR La crisi cambia le priorità in vacanza con ben 8,3 milioni di italiani che scelgono il prodotto agroalimentare tipico del territorio come souvenir preferito, seguito da 3,5 milioni di italiani che acquisteranno invece oggetti artigianali (ceramiche, tessuti, lavorazioni in legno) mentre gadget, magliette e cartoline interessano appena 2,2 milioni di italiani. E’ quanto afferma la Coldiretti nella prima analisi su “Le vacanze degli italiani a tavola nell’estate 2013”, nell’ambito dell’incontro promosso insieme alla Fondazione Univerde sulla base dei dati Ipr marketing. Nell'estate 2013 - sottolinea la Coldiretti - i prodotti tipici come vino, formaggio, olio di oliva, salumi o conserve vincono su tutte le altre scelte, ma va segnalato con preoccupazione il fatto che quasi 4 italiani su 10 (37 per cento) tornano a mani vuote dalle vacanze. Le difficoltà economiche che costringono molti a risparmiare in vacanza spingono anche verso spese utili, con l'enogastronomia che è diventata anche una componente irrinunciabile della vacanza made in Italy. In altre parole, si risparmia eventualmente sul tempo da trascorrere in ferie, accorciando magari la permanenza nel luogo di vacanza e anche sulla qualità dell'alloggio, preferendo sistemazioni più modeste, ma - precisa la Coldiretti - non si rinuncia a gustare e acquistare come ricordo le specialità tipiche del posto di villeggiatura. L'Italia e l'unico paese al mondo a poter contare su un patrimonio di 4.671 specialità tradizionali alimentari tutte esclusivamente ottenute secondo regole tradizionali protratte nel tempo per almeno 25 anni e realizzate con metodiche praticate sul tutto il territorio in modo omogeneo. A questi si aggiungono 252 prodotti Dop e Igp e 331 vini a denominazione di origine controllata (Doc), 59 a denominazione di origine controllata e garantita (Docg) e 118 a indicazione geografica tipica (Igt). La ricerca dei souvenir alimenta il turismo enogastronomico che è anche favorito dal moltiplicarsi, nel periodo estivo, delle sagre dedicate ai prodotti locali con circa 18mila eventi sul territorio nazionale, pari a una media di 250 appuntamenti al giorno.

VACANZE: AL SACCO PER 1 ITALIANO SU 3 Pranzo al sacco in vacanza per quasi un italiano in vacanza su tre (32%) che rispetto al passato ha deciso di preparare da solo i cibi da portare in viaggio, in spiaggia, in montagna o durante le visite nelle città d’arte. E’ quanto afferma la Coldiretti nella prima analisi su “Le vacanze degli italiani a tavola nell’estate 2013”. Il pic nic è l’unica forma di ristorazione che cresce con la crisi, anche se il 28% dei turisti, all’opposto, complice anche un po’ di pigrizia vacanziera, preferisce mangiare nel ristorante del posto dove alloggia, mentre il 23% sceglie di andare in trattoria o pizzeria. Una minoranza del 7% si rifugia in bar e fast food per un pasto mordi e fuggi mentre appena il 3% può contare sull’ospitalità di parenti e amici. Si tratta di risultati che - afferma la Coldiretti evidenziano il ritorno del pic nic, di cui si svolge peraltro in tutto il mondo proprio il 18 giugno la “Giornata Internazionale”, perché rispetta quei canoni di sobrietà, libertà, risparmio, ma anche di desiderio di esprimere creatività in cucina che sono propri degli anni della crisi. Un’opportunità che cresce nel consenso tra gli italiani che possono risparmiare senza privarsi di prodotti sani, tipici e genuini facili da trovare in tutte le località turistiche. “Una alternativa valida in un paese come l’Italia che può contare su 871 parchi e aree protette oltre a chilometri e chilometri di spiagge”, afferma il Presidente della Coldiretti Sergio Marini nel sottolineare che “”si tratta di ben il 10% del territorio nazionale”. Secondo l’indagine tra i cibi più gettonati per un pic nic al mare figurano la frutta (77%), i panini (61%), le verdure (19%), i piatti pronti (17%) come pasta e riso freddo, pasticcio e lasagne, ma non manca chi sceglie altro come salumi, formaggi o la carne in scatola, il prodotto simbolo delle gite degli anni 60.


VACANZA: E’ SOS MENU ACCHIAPPATURISTI Il 42% degli italiani al ristorante si informa sui piatti nei luoghi di vacanza, dove però è in agguato il rischio “tarocco” con i menu acchiappaturisti e i falsi souvenir di prodotti tipici che si moltiplicano lungo tutta la penisola, con la crisi. Il rischio riguarda le località più turistiche dove è più facile imbattersi in ristoranti che offrono ricette “violentate” come, sottolinea la Coldiretti, la cotoletta alla milanese preparata con carne di pollo o maiale, fritta nell’olio di semi al posto della carne di vitello fritta nel burro. E’ bene fuggire rapidamente di fronte ad una locanda romana che offre spaghetti alla carbonara con prosciutto cotto al posto del guanciale e formaggio grattugiato al posto del pecorino romano. Tra i piatti più traditi nella costiera amalfitana ci sono - continua la Coldiretti - la tipica caprese servita con formaggio industriale al posto della mozzarella di bufala o del fiordilatte mentre in quella ligure non mancano i casi di pasta al pesto proposta con mandorle, noci o pistacchi al posto dei pinoli e con il formaggio comune che sostituisce l’immancabile parmigiano reggiano e il pecorino romano. Il pericolo frodi riguarda anche il souvenir enogastronomico del luogo di vacanza che è sempre bene verificare con attenzione. Il consiglio della Coldiretti è quello di rivolgersi direttamente ai produttori nelle aziende agricole, negli agriturismi o nei mercati di Campagna Amica oppure di cercare sulle confezioni il caratteristico logo (DOP/IGP) a cerchi concentrici blu e gialli con la scritta per esteso nella parte gialla “Denominazione di Origine Protetta” o “Indicazione Geografica Protetta” mentre nella parte blu compaiono le stelline rappresentative dell’Unione Europea. “Crescono tra i cittadini la voglia e la richiesta di conoscenza, alla quale le nostre imprese sono impegnate a dare una risposta spesso senza il supporto delle Istituzioni”, afferma il Presidente della Coldiretti Sergio Marini nel ricordate “i troppi ritardi accumulati nell’attuazione delle norme per rendere obbligatorio in etichetta l’origine degli alimenti, ma anche il recente ed ingiustificato dietrofront della Commissione Europea sul divieto all'uso di bottiglie di olio senza etichetta e oliere anonime nei locali pubblici sotto la pressione delle lobby”.

…e per la scelta di un agriturismo Made in Cremona, o per scoprire dove è possibile fare un acquisto a km zero, si possono sfogliare le pagine di

“Territorio e Tradizione in Tavola…a km zero”, la guida realizzata a cura di Coldiretti Cremona. Sono presenti indirizzi, servizi, numeri utili degli agriturismi, delle fattorie didattiche, di Punti e Bottega di Campagna Amica, degli agrinido, insieme al calendario dei Mercati di Campagna Amica in provincia di Cremona. La nostra guida può essere gratuitamente richiesta presso gli Uffici Coldiretti, ma anche sfogliata e stampata dal sito www.cremona.coldiretti.it. SPECIALE VACANZE


FESTA REGIONALE DEI PENSIONATI Atteso appuntamento fissato per venerdì 19 luglio all’Abbazia di Morimondo Venerdì 19 luglio 2013 a Morimondo (MI), si terrà la Festa Regionale della Federpensionati Coldiretti, da sempre un momento particolarmente atteso e significativo per i pensionati di tutta la Lombardia. Il programma di massima (si sta ancora lavorando ai vari appuntamenti dell’intensa giornata) prevede alle ore 9,30 l’arrivo dei partecipanti, che alle ore 10 si raccoglieranno intorno all’altare dell’Abbazia di Morimondo, per la Santa Messa. Con don Claudio Vezzoli, Consigliere ecclesiastico regionale, concelebreranno la Santa Messa i Consiglieri ecclesiastici delle Federazioni provinciali. Secondo tradizione, l’offertorio sarà occasione per sottolineare i tanti volti della nostra agricoltura: le diverse realtà presenti consegneranno al Sacerdote un cesto, recante i frutti e le specialità della propria terra. Alla Messa seguirà la visita guidata dell’abbazia, straordinario esempio di architettura cistercense (la chiesa abbaziale è stata costruita nel 1182) già evoluta verso lo stile gotico. Terminata la visita ci si sposterà in cascina, con il pranzo a km zero (previsto intorno alle ore 13) sotto il porticato dell’azienda agricola “la Pietrasanta”, Cooperativa San Rocco sita a Pontevecchio di Magenta, storica azienda della Coldiretti situata in una splendida cascina lombarda, con la possibilità di visitare l’annesso museo dei mezzi agricoli. Intorno alle ore 15, per i pensionati si aprirà un pomeriggio di festa sull’aia, con musica e danze, occasione per condividere qualche ora tra amicizia, divertimento e relax. Tra i momenti più significativi della giornata, vi sarà la consegna dei diplomi alle coppie che rinnovano la promessa di matrimonio. I diplomi verranno consegnati alle coppie che celebrano i 25 – 30 – 35 – 40 e più anni di matrimonio. E’ questo, da sempre, un momento di grande emozione, che gli sposi condividono con gli amici e con gli altri pensionati presenti all’iniziativa. La segreteria provinciale dell’Associazione Pensionati è a disposizione di tutti gli interessati, per ogni ulteriore informazione e per raccogliere le iscrizioni. “Foto di gruppo” per una parte dei partecipanti alla “gita di primavera” organizzata dall’Associazione Provinciale Pensionati Coldiretti Cremona, con mete Montisola e Franciacorta.


IL MERCATO DI CAMPAGNA AMICA IN PROVINCIA DI CREMONA Eccellenza a km zero. Ecco il calendario degli appuntamenti CREMONA. Al Foro Boario, tutti i venerdì mattina. CASALMAGGIORE. In Piazza Turati, ogni sabato mattina. SORESINA. Tutti i lunedì, davanti al Palazzo Comunale. VESCOVATO. Tutti i sabati, in piazza Roma. CASTELLEONE. La mattina del sabato in via Garibaldi. PIZZIGHETTONE. Tutti i giovedì, presso il “Torrione del guado”. BAGNOLO CREMASCO. In piazza Aldo Moro la 2° domenica del mese. PANDINO. In via Umberto I, il 2° e il 4° lunedì del mese (+ alcuni eventi). CREMA. In via Terni, la 1° e la 3° domenica del mese (+ alcuni eventi). Domenica 30 giugno ‘Uscita speciale’ a Crema: “Festa del Melone”.

LA BOTTEGA DI CAMPAGNA AMICA è a Cremona, in via Buoso da Dovara, n. 29

Segnaliamo che il calendario di tutti i Mercati di Campagna Amica proposti nella provincia di Cremona (con iniziative ed eventuali aggiornamenti) è sul sito di Coldiretti Cremona all’indirizzo online www.cremona.coldiretti.it


MERCATI – AGGIORNATI 20 GIUGNO 2013 PRODOTTO

Unità di misura

CREMONA 19 giugno

MILANO 18 giugno

MANTOVA 20 giugno

(fino) n.q.

FRUMENTO tenero buono mercantile

BOLOGNA 20 giugno

Tonn.

n.q.

n.q.

n.q. buono m. n.q.

GRANOTURCO ibr. naz. 14% um.

SEMI di SOIA Nazionale

Tonn.

227-229

241-242

235-238

236-240

Tonn.

n.q.

n.q.

n.q.

n.q.

Tonn.

180-185 186-190

202 207

Fino a 65

ORZO naz. p.spec. 55-60 p.spec. 66-68

(p.spec. 58-60)

Fino a 70

(p.spec. 62-64)

n.q. Triticale n.q.

CEREALI MINORI

Tonn.

CRUSCA alla rinfusa

Tonn.

182–184

175–176

Tonn.

180–200 loietto: 180–200

n.q. n.q.

188-192 198-202

Sorgo nazionale

n.q.

Sorgo n.q.

FIENO Magg. 2012 Agostano

n.q.

184-187

175-176

Mag. 1° t. 2013 in campo

75-95

PAGLIA press. (rotoballe)

Tonn.

90-100

n.q.

PRODOTTO

Unità di misura

CREMONA 19 giugno

MILANO 17 giugno

MANTOVA 20 giugno

MODENA 17 giugno

SUINI lattonzoli locali

15 kg

3,740

3,80

3,72

3,760

SUINI lattonzoli locali

25 kg

2,710

2,80

2,67

2,760

SUINI lattonzoli locali

30 kg

2,500

2,59

2,46

2,530

SUINI lattonzoli locali

40 kg

2,090

2,16

2,07

2,140

SUINI da macello

156 kg

1,355

1,400

n.q.

SUINI da macello

176 kg

1,415

1,400

n.q.

1,385

1,375

n.q.

SUINI da macello

Oltre 176 kg

Paglia di frum.

rotob. 45-50

(da 144 a 156 kg)

1,353 (da 156 a 176 kg)

1,403 (da 176 a 180 kg)

1,387


CREMONA

MONTICHIARI

MANTOVA

MODENA

19 giugno

14 giugno

20 giugno

17 giugno

kg.

p.v. 1,19-1,36 p.m 2,70-2,95

1,32-1,42

da macello 1,20-1,30

kg.

pv 0,95-1,08 pm 2,25-2,50

0,95-1,05

1,02-1,12

kg.

pv 0,62-0,78 pm 1,60-1,90

0,70-0,80

0,86-0,96

PRODOTTO

Unità di misura

VACCHE FRIS. 1° qualità (p.v.)

VACCHE FRIS. 2° qualità (p.v.)

VACCHE FRIS. 3° qualità (p.v.)

MANZE scott. 24 mesi

kg.

VITELLI baliotti

50-60

fris. (p.v.)

kg.

VITELLI baliotti

50-60

pie blu belga p.v

kg.

PRODOTTO

Unità di misura

CREMONA 19 giugno

BURRO pastorizzato

kg.

3,50

kg.

(dolce) 5,05-5,20

kg.

(piccante) 5,25-5,50

PROVOLONE VALPADANA

oltre 3 mesi

GRANA scelto stag. 9 mesi

1,37-1,47

1,38-1,55

p.v. 1,45–1,60 pm 2,80-3,10

fino a 3 mesi

PROVOLONE VALPADANA

pm 2,65-3,15

Vitelloni femm. da macello pez. nere (kg. 450-500)

1,60-1,90

MONTICHIARI (1° q. 56/60 kg)

1,60-1,80 3,00-4,00

MONTICHIARI

3,85-4,15

MILANO 17 giugno

(da 46 a 55 kg)

(45-55 kg)

1,50-1,90

1,75-2,15

3,50-4,10

MANTOVA 20 giugno

past. 3,20 centr. 3,70

2,90

5,05-5,20

n.q.

5,25-5,50

n.q.

(pregiate 70 kg)

4,16-4,75

MODENA

17 giugno Zangolato di creme X burrificaz. 2,60

-PARM. REGGIANO 12 mesi

8,45-9,15

kg.

6,70-7,05

6,55-6,95

6,60-6,80

PARMIGIANO REGGIANO fino a 24 m

10,00-10,60 GRANA scelto stag. 12-15 mesi

kg.

7,80-8,05

7,65-8,55

7,70-7,90

PARMIG. REGG. 30 mesi e oltre

11,25-12,30

N.B. Le quotazioni del bestiame bovino e del foraggio sul mercato di Cremona avvengono il 1° e il 3° mercoledì del mese. Le quotazioni del mercato di Milano avvengono il martedì per il comparto dei cereali e derivati, per gli altri comparti il lunedì. Per la zootecnia da latte si fa riferimento a Montichiari, che quota il venerdì. Il mercato di Mantova avviene il giovedì. Modena il lunedì. Il mercato di Bologna, che riportiamo come riferimento per i cereali, quota il giovedì.

TUTTI GLI AGGIORNAMENTI DELLA TABELLA MERCATI - INSIEME AI COLLEGAMENTI ALLE PRINCIPALI BORSE SONO SUL SITO www.cremona.coldiretti.it


CUN SUINI – Commissione Unica Nazionale Suini da macello PREZZI CIRCUITO TUTELATO (Giugno 2013) CATEGORIA

QUOTAZIONE

QUOTAZIONE

QUOTAZIONE

QUOTAZIONE

31.05.2013

06.06.2013

13.06.2013

20.06.2013

Dal 3.06.13 al 7.06.13

Dal 10.06.13 al 14.06.13

Dal 17.06.13 al 21.06.13

Dal 24.06.13 al 28.06.13

144/152 kg

1,205

1,228

1,295

1,360

152/160 kg

1,235

1,258

1,325

1,390

160/176 kg

1,295

1,318

1,385

1,450

TUTTE le SETTIMANE l’AGRICOLTURA è in TV

Segnaliamo che W l’Agricoltura, la trasmissione dedicata al vero Made in Italy a cura di Coldiretti Cremona, va in onda su Telecolor e Primarete tutti i giovedì alle ore 19.50 (subito dopo il tg) e in replica la domenica, ore 13 circa, su Telecolor. Coldiretti Cremona Informa Vi dà appuntamento alla prossima settimana l’Agricoltura – Coldiretti Cremona Informa Vi dà appuntamento alla prossima settimana

se vadhttp://ec.europa.eu/agriculture/rurdev/index_it.htm È

La newsletter di Coldiretti Cremona è nel sito www.cremona.coldiretti.it


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