Coldiretti cremona informa n 32 2013

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Le imprese, l’ambiente, l’alimentazione

Coldiretti Cremona Informa, Anno VIII NewsLetter

Informazione online Venerdì 06/09/2013 – Anno VIII, Numero 32 Latte. La quotazione dello spot italiano raggiunge il massimo storico a Verona Imu. Bene l’abolizione in agricoltura, soddisfazione di Coldiretti Ogm. Marini: “Le piante illegali andavano distrutte prima” Campagna Amica. A Soncino martedì debutta il Mercato degli agricoltori Export. Vola il cibo Made in Italy: + 12% fuori dall’Unione Europea Aviaria. Coldiretti: servono misure urgenti per salvare gli allevamenti In agenda. Fiscale, avvisi // Quotazioni // Agricoltura online e in tv …………………………………………………………………………

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E’ RECORD STORICO PER IL PREZZO DEL LATTE Il prezzo del latte italiano alla stalla ha raggiunto a settembre il massimo storico di sempre toccando, nell’ultima quotazione “spot” alla borsa di Verona, i 51,3 centesimi al litro. Lo rende noto la Coldiretti nel sottolineare che il valore registrato rappresenta un riferimento per tutte le principali regioni produttrici dove sono attesi i necessari adeguamenti. Si tratta del valore massimo mai registrato per il latte italiano con un aumento, sottolinea la Coldiretti, del 22% rispetto allo scorso anno. L’andamento crescente delle quotazioni è stato determinato a livello internazionale dalla scarsità dell’offerta nei principali Paesi produttori, che ha condizionato le importazioni in Italia dove peraltro - precisa la Coldiretti - è in calo il latte raccolto. L’andamento delle quotazioni sta garantendo ingiustificate rendite speculative alle industrie di trasformazione che hanno firmato un accordo “truffa” per il semestre agosto 2013 - gennaio 2014 per un prezzo alla stalla di 0,42 euro/litro in Lombardia, che con responsabilità non è stato accettato dalla Coldiretti. Un guadagno ingiustificato per l’industria a danno degli allevatori che - sostiene la Coldiretti - sono costretti ad affrontare un aumento stellare dei costi energetici e dell’alimentazione del bestiame che ha fatto chiudere le stalle. Dall’inizio della crisi nel 2007 ad oggi hanno chiuso in Italia oltre seimila allevamenti con la produzione di latte che nei circa 39mila allevamenti rimasti nei primi sei mesi del 2013 si è ridotta in media di oltre il 3% rispetto allo scorso anno, secondo le elaborazioni Coldiretti su dati Agea, ma è possibile che il deficit possa ulteriormente aggravarsi. Il taglio della produzione è stato del 2,45% in Lombardia, 2,15% in Emilia Romagna, del 2,73% in Piemonte, del 5,86% in Friuli, del 4,70 in Veneto, del 7,86% nel Lazio, del 5,40% in Puglia, del 4,89% in Campania e del -4,76% in Sardegna, con il record negativo fatto segnare nelle Marche (-10,32%).


Imu, bene l’abolizione anche in agricoltura IL PRESIDENTE MARINI: UNA SCELTA RESPONSABILE Una scelta responsabile che riconosce il ruolo ambientale, sociale e culturale della nostra agricoltura, che contribuisce a produrre quei beni comuni che il mercato non remunera. E’ quanto ha affermato il Presidente della Coldiretti Sergio Marini nel commentare con grande soddisfazione la decisione del Governo sull’Imu agricola che avrebbe comportato un insostenibile onere di circa 700 milioni di euro alle imprese agricole per il 2013. Il Governo, nonostante le oggettive difficoltà che vive il Paese, ha mantenuto dunque l’impegno assunto con determinazione dal Ministro delle Politiche Agricole Nunzia De Girolamo nel patto per l’agricoltura sottoscritto davanti ai 15mila agricoltori presenti all’Assemblea della Coldiretti lo scorso luglio, dimostrando - ha concluso il Presidente Sergio Marini - di credere nell’agricoltura quale perno per una nuova stagione di crescita sostenibile del Paese.

Il Presidente Prandini: “Scelta importante per la ripresa economica” “Una scelta importante per il Paese e per il settore agricolo”. Così Ettore Prandini, Presidente della Coldiretti Lombardia, commenta la decisione del Governo di abolire l’Imu agricola che, in caso contrario, si sarebbe abbattuta sulle aziende con una stangata da 700 milioni di euro. “Si è trattato – sottolinea Prandini – di una decisione responsabile che contribuirà al rilancio dell’economia italiana in un momento molto particolare sia per la delicata congiuntura internazionale che per la necessità di rendere sempre più concreti e visibili i piccoli segnali di ripresa che iniziano ad emergere”.


Ogm, Il Presidente Marini: “Le piante illegali andavano distrutte prime” “Per evitare la contaminazione Ogm e far rispettare la legge sarebbe stato sufficiente, appena emanato il decreto, distruggere le piante di mais pretestuosamente seminate, prima che queste fiorissero. Un’operazione tanto ovvia quanto possibile”. E’ il commento del Presidente della Coldiretti, Sergio Marini, all’azione portata avanti in Friuli da alcuni attivisti che hanno calpestato e in parte danneggiato un campo dove era stato seminato del mais ogm. L’azione è stata compiuta dai movimenti dei centri sociali del Nord Est e da associazioni anti-Ogm e segue la provocazione messa in atto con la semina illegale di mais transgenico. Semina che, in quanto vietata, avrebbe già dovuto portare alla distruzione delle piante. “Non averlo fatto è come chiedere ai buoi di accomodarsi fuori perché è arrivata l’ora di chiudere la porta – ha concluso Marini. In sostanza se da una parte c’è atto vandalico dall’altra si potrebbe quasi dire che c’è stata istigazione all’atto”.

COLDIRETTI: AVIARIA, SERVONO MISURE URGENTI DECINE DI MILIONI DI DANNI A preoccupare gli allevatori sono soprattutto i danni economici che rischiano di far chiudere le aziende e per questo serve intervenire urgentemente con misure eccezionali di sostegno al settore che potrebbe subire perdite per alcune decine di milioni di euro anche a seguito dei numerosi vincoli alla movimentazione dei prodotti avicoli che hanno praticamente bloccato la produzione e il mercato nelle aree delimitate. E’ quanto chiede la Coldiretti nel commentare il sesto focolaio individuato a Bondeno che sulla base dei protocolli operativi per la prevenzione della diffusione del virus rende necessario istituire una nuova zona di protezione e sorveglianza. Si tratta di difendere uno dei pochi comparti in cui l’Italia è praticamente autosufficiente, che produce 1,3 milioni di tonnellate di carni avicole e oltre 12 miliardi di uova con fatturato di settore pari a 5,7 miliardi di euro (dati 2012). Va ricordato peraltro che - conclude la Coldiretti - in un momento difficile di crisi con un forte calo dei consumi alimentari, l’unica voce ad aumentare nel primo semestre dell’anno è la spesa per le uova (+4%) e per la carne di pollo naturale (+6%) con un consumo annuo di oltre 19 chili di prodotti avicoli a testa che garantisce alle famiglie il necessario apporto proteico adeguato nell'alimentazione a prezzi più contenuti.


COMMERCIO ESTERO: VOLA IL CIBO MADE IN ITALY FUORI DALL’UNIONE EUROPEA (+12%) Le esportazioni di cibi e bevande Made in Italy aumentano del 12% fuori dall’Unione Europea dove si è arrivati a realizzare oltre 1/3 del fatturato dei prodotti agroalimentari diretti all’estero nel 2013. E’ quanto emerge da un’analisi della Coldiretti sulla base dei dati Istat relativa al commercio estero nei primi cinque mesi dell’anno. La maggioranza delle spedizioni extracomunitarie è diretta verso altri Paesi europei che non fanno parte dell’Unione, che sono anche quelli che crescono di più (+11% rispetto allo scorso anno), che superano di poco in valore assoluto gli Stati Uniti (in crescita del 7%) e i Paesi asiatici (che crescono dell’8%). Tra i principali settori del Made in Italy alimentare, il prodotto più esportato è il vino seguito dall’ortofrutta fresca, dalla pasta e dai formaggi. Tra i paesi che apprezzano maggiormente il Made in Italy alimentare sono aumentate soprattutto le esportazioni dirette in Russia (+10,1 per cento), in Canada e in Giappone (+8,6 per cento) e negli Stati Uniti (+8,3 per cento) fuori dall’Europa ed in Austria (+9,1 per cento), nel Regno Unito (+6,6 per cento) e nei Paesi Bassi (+6,1 per cento) tra i paesi Ue. Un segnale positivo in vista dell’ Expo che deve rappresentare l’occasione per fare conoscere la vera identità del prodotto italiano all’estero, dove il nemico maggiore – sostiene la Coldiretti – è rappresentato dalle imitazioni low cost, con il cosiddetto “Italian sounding” che colpisce i prodotti più rappresentativi dell’identità alimentare nazionale. Nei diversi continenti sono infatti in vendita inquietanti aberrazioni, dallo “Spicy thai pesto” statunitense al “Parma salami” del Messico, ma anche una curiosa “mortadela” siciliana dal Brasile, un “salami calabrese” prodotto in Canada, il “provolone” del Wisconsin, gli “chapagetti” prodotti in Corea. Le denominazioni Parmigiano Reggiano e Grana Padano sono le più copiate nel mondo con il Parmesan diffuso in tutti i continenti, dagli Stati Uniti al Canada, dall'Australia fino al Giappone, ma in vendita c'è anche il Parmesao in Brasile, il Regianito in Argentina, Reggiano e Parmesao in tutto il Sud America. Per non parlare del Romano, dell'Asiago e del Gorgonzola prodotti negli Stati Uniti dove si trovano anche il Chianti californiano e inquietanti imitazioni di soppressata calabrese, asiago e pomodori San Marzano “spacciate” come italiane. E in alcuni casi sono i marchi storici ad essere “taroccati” come nel caso della mortadella San Daniele e del prosciutto San Daniele prodotti in Canada. Bisogna combattere un inganno globale per i consumatori che - conclude la Coldiretti - causa danni economici e di immagine alla produzione italiana sul piano internazionale cercando un accordo sul commercio internazionale nel Wto per la tutela delle denominazioni dai falsi.


CONSUMI: A TAVOLA AUMENTA SOLO IL BIOLOGICO (+9%) In controtendenza rispetto all’andamento generale, a tavola aumentano solo gli acquisti di prodotti biologici che fanno registrare un consistente incremento del 9% per i prodotti confezionati. E’ quanto emerge da un’analisi della Coldiretti sulla base dei dati Ismea relativi al primo semestre del 2013 dai quali si evidenzia che oltre la metà degli italiani (54%) nonostante la crisi economica ha acquistato almeno una volta un alimento bio negli ultimi 12 mesi. Le migliori performance si sono registrate, precisa la Coldiretti, nel’ortofrutta fresca e trasformata (+8%), nel lattiero caseario (+4,5%) e nei biscotti, dolciari e snack. Un andamento positivo che fa salire a 3,1 miliardi il giro d'affari complessivo del biologico italiano, dei quali circa un terzo viene realizzato grazie alle esportazioni. Si tratta di un’ottima premessa per il Salone internazionale del biologico e del naturale (SANA) che si tiene a Bologna con una anteprima oggi, nel centro di Bologna in piazza XX Settembre, con una mostra mercato di prodotti biologici in cui gli esperti di Coldiretti mostreranno come coltivare lattughe, radicchi, cavoli, erbe officinali sulla parete di un terrazzo. Sarà possibile conoscere prodotti biologici del tutto originali, dal latte d’asina alle antiche varietà di mele fino ai formaggi erborinati di capra ma anche l’unico Grana Padano biologico italiano, prodotto sulle colline piacentine. L’Italia è prima in Europa come numero di aziende agricole biologiche; l’espansione del bio è confermata dall'incremento del numero degli operatori certificati, 49.709 nel 2012 tra produttori, preparatori e distributori, in crescita del 3% su base annua, e dall'aumento della superficie coltivata secondo il metodo biologico, pari a 1.167.362 ettari (+6,4% rispetto al 2011).

“Bozza Decreto Fare 2” COLDIRETTI: I BOND TAGLIA-BOLLETTE ARRIVANO DOPO RINCARI DI 11,2% La possibilità di emettere bond per tagliare gli oneri in bolletta arriva dopo che le famiglie italiane hanno visto crescere il conto della luce dell'11,2%, tra la seconda metà del 2011 e la seconda metà del 2012. E’ quanto afferma la Coldiretti in riferimento alla bozza del decreto Fare 2 che prevede la possibilità di emettere bond per il Gse per tagliare gli oneri in bolletta legati all'incentivazione del fotovoltaico e delle altre fonti rinnovabili. In Italia – sottolinea la Coldiretti – i costi delle bollette e gli incrementi sono stati ben più elevati della media europea con effetti sui bilanci familiari, ma anche sulla competitività delle imprese. In Europa, precisa la Coldiretti, le famiglie che nel 2012 han visto crescere di più le bollette dell'elettricità sono quelle di Cipro (+21%), Grecia (+15%), Italia (+11%), Irlanda e Portogallo (+10), Bulgaria, Spagna e Polonia (+9%). In Germania i prezzi sono invece aumentati del 5,7%, in Gran Bretagna del 3,9% mentre in Francia di appena il 2%. Calo in Svezia (-5%), Ungheria (-2%) e Finlandia (-1%). I prezzi più alti, però - conclude la Coldiretti - sono stati registrati in Danimarca (29,7 euro per 100 kWh), Cipro (29,1), Germania (26,8) e Italia (23) a fronte di un prezzo medio Ue di 19,7.


Il Mercato di Campagna Amica debutta a Soncino Prima uscita il 10 settembre in via Longobarda

L’appuntamento si rinnoverà tutti i martedì nel cuore dell’antico borgo Martedì 10 settembre è una data che gli appassionati del vero Made in Italy, residenti a Soncino e dintorni, non mancheranno di annotarsi: condotto da Coldiretti Cremona, prenderà avvio nel cuore dell’antico borgo il Mercato di Campagna Amica, con la presenza di imprenditori agricoli che proporranno in vendita diretta le loro produzioni dalla qualità e dall’origine garantita, dai salumi alla frutta, dalla verdura ai fiori, passando per miele e prodotti lattiero-caseari. Dopo Cremona, Casalmaggiore, Crema, Soresina, Pandino, Vescovato, Castelleone, Bagnolo Cremasco e Pizzighettone, nasce dunque in provincia di Cremona il decimo appuntamento fisso con il Mercato di Campagna Amica. La ‘piazza’ è attesa e importante: il comune di Soncino, annoverato fra “i più bei borghi d’Italia”. Il debutto, come si diceva, è già fissato per il 10 settembre, a partire dalle ore 8, nella centralissima via Longobarda. Qui prenderanno posto gli stand gialli dei produttori di Coldiretti Cremona, pronti ad offrire prodotti tipici, buoni, genuini, naturalmente di stagione e dall’origine garantita. Il tutto ad un giusto rapporto qualità-prezzo. L’appuntamento si rinnoverà tutti i martedì mattina. “L’avvio di un nuovo Mercato di Campagna Amica in provincia di Cremona è un segnale positivo, e conferma il fatto che sempre più cittadini-consumatori chiedono la qualità, la salubrità e il gusto del vero Made in Italy – evidenzia Coldiretti Cremona –. Si tratta di appuntamenti che rappresentano una preziosa occasione per promuovere l’agricoltura e l’economia del territorio, rafforzando l’alleanza fra agricoltori e consumatori, nel segno del progetto di Coldiretti che sta dando vita ad una filiera agricola tutta italiana”.


IL MERCATO DI CAMPAGNA AMICA IN PROVINCIA DI CREMONA Eccellenza a km zero. Ecco il calendario degli appuntamenti SORESINA. Tutti i lunedì, davanti al Palazzo Comunale. SONCINO. Tutti i martedì, in via Longobarda (debutto il 10 settembre 2013) PIZZIGHETTONE. Tutti i giovedì, presso il “Torrione del guado”. CREMONA. Al Foro Boario, tutti i venerdì mattina. CASALMAGGIORE. In Piazza Turati, ogni sabato mattina. VESCOVATO. Ogni sabato, in piazza Roma. CASTELLEONE. La mattina del sabato in via Garibaldi. CREMA. In via Terni, la 1° e la 3° domenica del mese (Evento dom. 29/09/13: Festival della zucca) BAGNOLO CREMASCO. In piazza Aldo Moro la 2° domenica del mese. PANDINO. In via Umberto I, il 2° e il 4° lunedì del mese (+ alcuni eventi). LA BOTTEGA DI CAMPAGNA AMICA è a Cremona, in via Buoso da Dovara, n. 29

Segnaliamo che il calendario di tutti i Mercati di Campagna Amica proposti nella provincia di Cremona (con iniziative ed eventuali aggiornamenti) è sul sito di Coldiretti Cremona all’indirizzo online www.cremona.coldiretti.it


L’italia leader mondiale nel turismo enogastronomico E’ record: censite 4698 specialità regionali Salgono al numero record di 4698 le specialità alimentari presenti sul territorio nazionale che sono state ottenute secondo regole tradizionali protratte nel tempo per almeno 25 anni. E’ quanto emerge da un’analisi della Coldiretti sul censimento dei prodotti agroalimentari tradizionali delle regioni nel 2013, aggiornato con la pubblicazione della tredicesima revisione sulla Gazzetta Ufficiale. I prodotti censiti erano 4671 lo scorso anno, ma rispetto al 2000, quando è iniziato il lavoro di catalogazione a livello regionale, sono più che raddoppiati quest'anno sotto la spinta – sottolinea la Coldiretti – della forte crescita del turismo enogastronomico in Italia. Secondo una recente indagine Coldiretti per più di un italiano su tre (35%) dipende proprio dal cibo il successo della vacanza che per essere perfetta non deve mai far mancare la degustazione delle specialità enogastronomiche locali. Il buon cibo infatti, sottolinea la Coldiretti, è considerato l’ingrediente più importante della vacanza. Seguono tutte le altre , voci, come la visita a musei e mostre (29%), oppure lo shopping (per il 16%dei “vacanzieri” intervistati), o ancora la ricerca di nuove amicizie (voce scelta dal 12%), lo sport (6%) e il gioco d’azzardo (2%).


Per questo l’Italia è leader mondiale nel turismo enogastronomico a livello mondiale con oltre 24 miliardi di euro spesi dai turisti nazionali ed esteri nel belpaese per consumare pasti in ristoranti, pizzerie, trattorie o agriturismi, ma anche per acquistare prodotti tipici, secondo l’analisi della Coldiretti dalla quale si evidenzia che è destinata alla tavola ben un terzo (33%) della spesa di italiani e stranieri in vacanza in Italia. Il mangiare e bere è il vero valore aggiunto delle vacanze Made in Italy e tra tutti gli elementi della vacanza, dall’alloggio ai trasporti, dai servizi di intrattenimento a quelli culturali, la qualità del cibo in Italia - precisa la Coldiretti - è quella che ottiene il più alto indice di gradimento tra i turisti stranieri e italiani. Quasi il 10 per cento dei prodotti alimentari tradizionali censiti sul territorio nazionale si trova, sottolinea la Coldiretti, in Toscana dove se ne contano ben 463 ma sul podio sale anche la Campania con 387 specialità e il Lazio con 384. A seguire si posizionano il Veneto (371), il Piemonte con 341 prodotti, seguito dall’Emilia Romagna con 307 specialità e dalla Liguria che può contare su 295 prodotti. A ruota tutte le altre Regioni: la Calabria con 269 prodotti tipici censiti, la Lombardia con 246, la Sicilia con 234, la Puglia con 232, la Sardegna con 181, il Molise con 159, il FriuliVenezia Giulia con 153, le Marche con 150, l’Abruzzo con 147, la provincia autonoma di Trento con 109, quella di Bolzano con 92, la Basilicata con 77, l’Umbria con 69 e la Val d’Aosta con 32. A prevalere tra le specialità regionali, spesso salvate grazie all’impegno degli imprenditori agricoli nel recupero delle tradizioni, sono – riferisce la Coldiretti – i 1438 diversi tipi di pane, pasta e biscotti, seguiti da 1304 verdure fresche e lavorate, 764 salami, prosciutti, carni fresche e insaccati di diverso genere, 472 formaggi, 174 piatti composto o prodotti della gastronomia, 159 bevande tra analcoliche, liquori e distillati, 155 prodotti di origine animale (miele, lattiero-caseari escluso il burro, ecc.) e 147 preparazioni di pesci, molluschi, crostacei. Nell’elenco 2013, oltre ad una consistente revisione delle specialità piemontesi, troviamo numerose new entry. Tra queste, in Campania la salsiccia rossa di Castelpoto (nell'impasto di questo insaccato del Beneventano sono presenti, oltre alla carne di maiale “sopranno”, cioè oltre i dodici mesi di età, il peperone sia dolce, sia piccante che conferisce il caratteristico colore rosso), in Emilia-Romagna la bomba di Canossa, un energetico dolce fatto con savoiardi reggiani e farcito con zabaione, in Friuli-Venezia Giulia il miele di Amorfa, derivato da una pianta, l’Amorpha fruticosa, che si trova per lo più nei greti di fiumi e torrenti, in Lombardia la Grappa Riserva Personale, un distillato lungamente invecchiato ottenuto dalla distillazione di pregiate vinacce provenienti da uve di Nebbiolo e Dolcetto e il luccio in bianco (ma c’è anche la versione in salsa) alla rivaltese, la cui caratteristica è che al pesce del Mincio si aggiunge il grana padano Dop grattugiato al momento, in Piemonte il fidighin (o fideghina), una mortadella di fegato cruda, in Puglia il cece nero, in Sardegna il fagiolo tianese (Tiana, nel nuorese, paese di centenari, viene considerata la capitale sarda dei fagioli bianchi pregiati), in Toscana il pecorino delle cantine di Roccalbegna (Grosseto) e nel Veneto la patata di Bolca, un tubero vulcanico dei Monti della Lessinia ottimo per la preparazione degli gnocchi. L’Italia - conclude la Coldiretti - ha anche il primato europeo nel numero di aziende biologiche e vanta inoltre la leadership nei prodotti riconosciuti a livello comunitario con ben 252 denominazioni di origine sono 331 vini a denominazione di origine controllata (Doc), 59 a denominazione di origine controllata e garantita (Docg) e 118 a indicazione geografica tipica (Igt).


AVVISI - FISCALE

Bonus Riqualificazione energetica e Ristrutturazioni edilizie Nella Gazzetta Ufficiale n. 130 del 5 giugno 2013 è stato pubblicato il decreto-legge n. 63 del 4 giugno 2013, che si prefigge lo scopo di fornire un'adeguata risposta alla necessaria ed urgente esigenza di favorire la riqualificazione e l'efficienza energetica del patrimonio immobiliare nazionale. Il decreto in oggetto prevede, all'art. 14, l'incremento della detrazione al 65 per cento unitamente alla proroga della scadenza al 31 dicembre 2013 relativamente alle spese di riqualificazione energetica. La suddetta scadenza è protratta fino al 30 giugno 2014 con riferimento alle spese sostenute per interventi su parti comuni dei condomini o l’integralità delle unità immobiliari di cui si compone il singolo condominio. Sempre in tema di detrazioni, l'art. 16, comma 1, del decreto in commento dispone la proroga, al 31 dicembre 2013, del termine in scadenza (30 giugno 2013) dell'aumento dal 36 al 50% della detrazione IRPEF di cui all'art. 16-bis del TUIR, relativa alle spese di ristrutturazione edilizia, fino ad un ammontare complessivo non superiore a 96.000 euro (il regime ordinario prevede una soglia di 48.000 euro) per ogni unità immobiliare. La disposizione contenuta nel comma 2, dell'art. 16, prevede una detrazione del 50 per cento per le ulteriori spese documentate sostenute per l'acquisto di mobili finalizzati all'arredo dell'immobile oggetto di ristrutturazione, per un importo massimo complessivo non superiore a 10.000 euro, da ripartire tra gli aventi diritto in dieci quote annuali. Relativamente al cosiddetto “bonus mobili” si specifica che : le spese detraibili sono quelle sostenute a partire dalla data di entrata in vigore del decreto (ovvero il 6 giugno 2013), le spese sono ammesse solo nel caso di contestuali interventi di recupero, che devono già essere iniziati prima dell’acquisto dei mobili, indipendentemente dalla data di pagamento, con la conversione in legge oltre alle spese relative ai mobili sono state ammesse a detraibilità anche le spese per l’acquisto di elettrodomestici a basso consumo, sempre finalizzati all’arredo dell’immobile ristrutturato, anche queste spese devono essere sostenute con bonifico, il limite massimo di 10.000 euro si riferisce alla singola unità immobiliare indipendentemente dal numero dei soggetti paganti. In sede di conversione in legge del decreto sono state apportate alcune modifiche.


In particolare si prevede l’innalzamento della detraibilità al 65% anche per le spese di ristrutturazione degli immobili situati in zone ad alta pericolosità finalizzati all’adozione di misure antisismiche, con validità fino al 31 dicembre 2013. In un primo tempo erano escluse dall’agevolazione per riqualificazione energetica le spese per gli interventi di sostituzione di impianti di riscaldamento con pompe di calore ad alta efficienza ed impianti geotermici a bassa entalpia nonché delle spese per la sostituzione di scaldacqua tradizionali con scaldacqua a pompa di calore dedicati alla produzione di acqua calda sanitaria, ma in sede di conversione sono stati reincluse anche queste spese (a questo proposito rimangono dubbi sull’effettiva entrata in vigore della detraibilità di queste spese). Si ricorda che tutte le spese oggetto di detraibilità, sia per ristrutturazione edilizia, sia per riqualificazione energetica, devono essere pagate tramite bonifico bancario o postale da cui risultino il codice fiscale del soggetto che paga, il codice fiscale o partita Iva del soggetto beneficiario e la causale del versamento. AVVISI - FISCALE

Ampliamento della platea dei soggetti che possono presentare il Modello 730 La conversione in legge del D.L. n.69/2013 (cosiddetto “decreto del fare”) amplia la possibilità di compilazione del modello 730 anche a vantaggio dei contribuenti con redditi di lavoro dipendente e assimilati anche se non hanno un sostituto d’imposta che può portare a termine le operazioni di conguaglio. Nello specifico il provvedimento del Direttore dell’Agenzia delle Entrate del 22/08/2013 così dispone: La dichiarazione dei redditi relativa al periodo d’imposta 2012 può essere presentata utilizzando il modello 730/2013, dal 2 al 30 settembre 2013, se dalla stessa risulta un esito contabile finale a credito, dai soggetti con redditi di lavoro dipendente e assimilati in assenza di un sostituto d’imposta tenuto a effettuare il conguaglio. Le somme risultanti a credito dal prospetto di liquidazione, al netto degli importi dovuti a titolo di acconto nonché della parte di credito già utilizzata o che si intende utilizzare in compensazione per il pagamento di imposte non liquidate nella dichiarazione 730, sono rimborsate dall’Agenzia delle entrate. I rimborsi sono effettuati sulla base dei dati trasmessi dal soggetto che ha prestato l’assistenza fiscale, ferme restando le successive ordinarie attività di controllo sulle dichiarazioni. Non si erogano i rimborsi di importo non superiore a dodici euro. A partire dall’anno prossimo potranno fare ricorso al modello 730/2014, relativo ai redditi del 2013, tutti i contribuenti con redditi di lavoro dipendente e assimilati indipendentemente che abbiano un sostituto d’imposta o meno e indipendentemente che la dichiarazione chiuda con un credito o un debito, in quest’ultimo caso il contribuente dovrà effettuare il pagamento con delega F24. Quindi, in sostanza, anche chi al momento non ha un lavoro oppure ha un lavoro a progetto o lavora come colf o badante e non è titolare di pensione può fare ricorso al modello 730 anziché compilare il modello Unico (per quest’anno solo se la dichiarazione termina con un credito e solo dal 2 al 30 settembre).


AVVISI – PATRONATO EPACA

In caso di infortunio si deve fare subito la segnalazione agli Uffici del Patronato EPACA I lavoratori autonomi, in caso di infortunio, devono prestare particolare attenzione. Se non si provvede a fare tutte le comunicazioni e denunce previste, entro il termine di due giorni, si rischia di perdere l’indennità giornaliera dell’INAIL. Se poi a subire l’infortunio è un familiare coadiuvante dell’azienda oppure un dipendente, l’INAIL, in caso di mancata corretta comunicazione, applica anche pesanti sanzioni. Per evitare qualsiasi rischio, basta presentarsi subito al proprio Ufficio EPACA – Coldiretti, dove si provvederà a fare tutti gli adempimenti previsti dalla normativa.

Le sedi del Patronato Epaca in provincia di Cremona: CREMONA - Via Ruffini, 28 Tel. 0372.732930 - Fax 0372.732940 SORESINA - Via Lombardia, 3 Tel. 0372.732990 - Fax 0372.732980 CASALMAGGIORE - Via Cairoli, 3 Tel. 0372.732960 - Fax 0372.732970 CREMA - Via del Macello, 34/36 - Tel. 0372.732900 - Fax 0372.732925

www.cremona.coldiretti.it - e.mail: epaca.cr@coldiretti.it


www.cremona.coldiretti.it, il sito Ricordiamo che tutti gli appuntamenti promossi da Coldiretti Cremona vengono puntualmente comunicati anche attraverso il nostro sito, all’indirizzo www.cremona.coldiretti.it (in particolare, per gli avvisi e gli appuntamenti rivolti agli imprenditori agricoli, c’è lo spazio “avvisi alle imprese”). Il sito è rivolto agli imprenditori agricoli e a tutti i cittadini attenti ai temi della difesa e valorizzazione dell’agricoltura e alimentazione made in Italy, alla promozione del territorio, alla tutela dell’ambiente. Sul sito sono presenti i comunicati stampa diffusi da Coldiretti Cremona, i nostri video, le pagine dedicate ai servizi garantiti dai vari uffici, tutte le iniziative sul territorio, accanto a una serie di link e di indirizzi utili. E’ inoltre possibile sfogliare tutti i numeri del Coltivatore Cremonese, il periodico di Coldiretti Cremona, della nostra newsletter settimanale W l’agricoltura e di tutte le pubblicazioni e guide edite da Coldiretti Cremona.

TUTTE le SETTIMANE l’AGRICOLTURA è in TV

W l’Agricoltura, la trasmissione dedicata al vero Made in Italy a cura di Coldiretti Cremona, prosegue il suo cammino. Si continua a parlare di agricoltura, ambiente, alimentazione Made in Italy ogni settimana, su Telecolor e Primarete, dandoci appuntamento tutti i giovedì alle ore 19.50 (subito dopo il tg) e in replica la domenica, ore 13 circa, su Telecolor.


MERCATI AGGIORNATI 5 SETTEMBRE 2013 PRODOTTO

Unità di misura

CREMONA

MILANO

MANTOVA

BOLOGNA

4 settembre

3 settembre

5 settembre

5 settembre (fino) 199-204

FRUMENTO tenero buono mercantile

Tonn.

178-185

195-198

190-194 buono m. 190-195

GRANOTURCO ibr. naz. 14% um.

SEMI di SOIA Nazionale

Tonn.

194-196

209-210

193,5-196,5

196-200

Tonn.

n.q.

n.q.

n.q.

n.q.

199-203 208-210

203-207

(p.spec. 58-60)

Tonn.

178-184 186-190

Fino a 70

(p.spec. 62-64)

Fino a 65

ORZO naz. p.spec. 55-60 p.spec. 66-68

208-213 Triticale 190-193

CEREALI MINORI

Tonn.

CRUSCA alla rinfusa

Tonn.

146–148

138–139

145-148

160–180 loietto: 160–180

130-150

Tonn.

fieno di erba med:

Medica fienata 2° t. in campo

170–180

160-165

204-208

Sorgo nazionale

178-182

Sorgo n.q.

FIENO Maggengo Agostano

194-198

137-138

PAGLIA press. (rotoballe)

Tonn.

85-95

90-100

PRODOTTO

Unità di misura

CREMONA 4 sett.

MILANO 2 sett.

MANTOVA 5 sett.

MODENA 2 sett.

SUINI lattonzoli locali

15 kg

3,750

3,79

3,71

3,740

SUINI lattonzoli locali

25 kg

2,720

2,77

2,64

2,710

SUINI lattonzoli locali

30 kg

2,500

2,54

2,43

2,470

SUINI lattonzoli locali

40 kg

2,140

2,14

2,05

2,110

SUINI da macello

156 kg

n.q.

n.q.

SUINI da macello

176 kg

n.q.

n.q.

n.q.

n.q.

SUINI da macello

(da 145 a 160 kg)

1,720 (da 160 a 180 kg)

1,780

Oltre

(oltre 180 kg)

176 kg

1,750

Paglia di frum.

rotob. 55-60

(da 144 a 156 kg)

1,700 (da 156 a 176 kg)

1,750 (da 176 a 180 kg)

1,734


CREMONA

MONTICHIARI

MANTOVA

MODENA

4 sett.

30 agosto

5 sett.

2 sett.

kg.

p.v. 1,06-1,22 p.m 2,40-2,65

1,13-1,20

da macello 1,13-1,23

kg.

pv 0,82-0,95 pm 1,95-2,20

0,83-0,93

0,92-1,02

kg.

pv 0,55-0,60 pm 1,40-1,60

0,60-0,70

0,71-0,81

PRODOTTO

Unità di misura

VACCHE FRIS. 1° qualità (p.v.)

VACCHE FRIS. 2° qualità (p.v.)

VACCHE FRIS. 3° qualità (p.v.)

MANZE scott. 24 mesi

kg.

VITELLI baliotti

50-60

fris. (p.v.)

kg.

VITELLI baliotti

50-60

pie blu belga p.v

kg.

PRODOTTO

Unità di misura

CREMONA 4 sett.

BURRO pastorizzato

kg.

3,85

kg.

(dolce) 5,20-5,35

kg.

(piccante) 5,40-5,65

PROVOLONE VALPADANA

oltre 3 mesi

GRANA scelto stag. 9 mesi

1,20-1,30

1,29-1,46

p.v. 1,38–1,53 pm 2,66-2,96

fino a 3 mesi

PROVOLONE VALPADANA

pm 2,50-3,00

Vitelloni femm. da macello pez. nere (kg. 450-500)

1,10-1,30

MONTICHIARI (1° q. 56/60 kg)

1,40-1,50 3,00-4,00

MONTICHIARI

3,85-4,00

MILANO 2 sett.

(da 46 a 55 kg)

(45-55 kg)

1,30-1,50

1,30-1,70

3,40-4,00

MANTOVA 5 sett.

past. 3,50 centr. 4,00

3,20

5,20-5,35

n.q.

5,40-5,65

n.q.

(pregiate 70 kg)

3,79-4,38

MODENA

2 sett. Zangolato di creme X burrificaz. 2,90

-PARM. REGGIANO 12 mesi

8,50-9,00

kg.

6,80-7,05

6,70-7,00

6,80-7,00

PARMIGIANO REGGIANO fino a 24 m

9,90-10,50 GRANA scelto stag. 12-15 mesi

kg.

7,75-7,95

7,75-8,55

7,85-8,05

PARMIG. REGG. 30 mesi e oltre

11,25-12,30

N.B. Le quotazioni del bestiame bovino e del foraggio sul mercato di Cremona avvengono il 1° e il 3° mercoledì del mese. Le quotazioni del mercato di Milano avvengono il martedì per il comparto dei cereali e derivati, per gli altri comparti il lunedì. Per la zootecnia da latte si fa riferimento a Montichiari, che quota il venerdì. Il mercato di Mantova avviene il giovedì. Modena il lunedì. Il mercato di Bologna, che riportiamo come riferimento per i cereali, quota il giovedì.

TUTTI GLI AGGIORNAMENTI DELLA TABELLA MERCATI - INSIEME AI COLLEGAMENTI ALLE PRINCIPALI BORSE SONO SUL SITO www.cremona.coldiretti.it


CUN SUINI Commissione Unica Suini da Macello PREZZI CIRCUITO TUTELATO (luglio/agosto 2013) CATEGORIA

QUOTAZIONE 4.07.2013

QUOTAZIONE 11.07.2013

QUOTAZIONE 18.07.2013

QUOTAZIONE 25.07.2013

QUOTAZIONE 1.08.2013

Dal 08.07.13 al 12.07.13

Dal 15.07.13 al 19.07.13

Dal 22.07.13 al 26.07.13

Dal 29.07.13 al 02.08.13

Dal 05.08.13 al 09.08.13

1,545

n.q.

1,497

n.q. n.q.

1,575

n.q.

1,557

n.q.

1,635

n.q.

144/152 kg 152/160 kg

1,405

1,467

1,435

160/176 kg

1,495

PREZZI CIRCUITO TUTELATO (agosto/settembre 2013) CATEGORIA

144/152 kg 152/160 kg 160/176 kg

QUOTAZIONE 8.08.2013

QUOTAZIONE 19.08.2013

Dal 12.08.13 al 16.08.13

Dal 19.08.13 al 23.08.13

1,545

1,590*

1,600

1,649

1,575 1,635

1,620* 1,680*

1,630 1,690

1,679 1,739

ACC. PRIV. 22.08.2014 Dal 26.08.13 al 30.08.13

QUOTAZIONE 29.08.2013

QUOTAZIONE 05.09.2013

Dal 02.09.13 al 06.09.13

Dal 09.09.13 al 13.09.13

1,720 1,750 1,810

* In attuazione all’art. 7 ultimo comma, a seguito dell’abbandono del presidente e vicepresidente della parte acquirente, la formulazione della tendenza e del prezzo è stata affidata d’ufficio alla parte dei venditori l’Agricoltura – Coldiretti Cremona Informa Vi dà appuntamento alla prossima settimana

W l’Agricoltura – Coldiretti Cremona Informa Vi dà appuntamento alla prossima settimana

se vad

http://ec.europa.eu/agriculture/rurdev/index_it.htm È

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