Coldiretti cremona informa n 39

Page 1

IL PROGETTO COLDIRETTI

Valore al vero Made in Italy, reddito alle imprese agricole L’agricoltura cremonese è una realtà da primato, sia sul piano qualitavo che sul piano delle rese. La nostra zootecnia è un’eccellenza: con un patrimonio di oltre 280mila bovini (145mila vacche, che danno il 10% del la'e munto in Italia) e oltre 970mila suini, garan amo la base imprescindibile di alcuni tesori del Made in Italy, dal Grana Padano ai prosciu0 dop. Prodo0 che vantano prima nel mondo, e che nascono dai nostri allevamen . Da qui la ba'aglia per veder riconosciuta un’equa remunerazione dei prodo0 dell’agricoltura, a cominciare dal la'e italiano, che oggi ha quotazioni da record nello spot ma che con nua ad essere pagato con un prezzo non remunera vo alle stalle lombarde da parte degli industriali. Un prezzo che va assolutamente adeguato al rialzo, anche alla luce di cos di ges one in con nua crescita, se vogliamo porre fine a un trend che ha visto, negli ul mi 10 anni, contrarsi di oltre il 30% il numero delle stalle lombarde. Nel contempo, dobbiamo mantenere il pressing in tema di nitra , accompagnando il percorso in a'o in Regione, dove si lavora a una mappa delle zone vulnerabili aggiornata e più legata alla realtà dei territori. L’obie0vo è chiarire, sulla base di parametri a'uali, un dato che Coldire0 ha sempre sostenuto e cioè che non si può, quando si parla d’inquinamento, a'ribuire tu'e le responsabilità all’agricoltura, ignorando altri fa'ori, ben più rilevan . Altra voce essenziale della nostra zootecnia è la suinicoltura. Abbiamo alle spalle anni di profonda crisi, segnata dalla chiusura di tan allevamen (in Lombardia, dove si allevano quasi 4 milioni e 700mila suini, le stalle con scrofe sono diminuite del 5,6%). Ancora oggi, dopo una parentesi in cui le quotazioni davano segnali posi vi, assis amo nuovamente al dras co peggioramento dei prezzi riconosciu agli allevatori. Nonostante a livello nazionale l’offerta di suini da macello sia in ne'o calo, tornano ad imporsi speculazioni e manovre che me'ono a rischio la sopravvivenza stessa del comparto. Di fronte a queste situazioni appare chiaro quanto sia importante lavorare per dare maggiore forza contra'uale alla parte agricola, per so'rarre il mercato allo strapotere delle altre componen , di quella parte dell’industria o della grande distribuzione che si os nano a non voler comprendere che la nostra economia può avere un futuro solo se basata su equilibrio ed equità nella filiera. Con il suo proge'o, Coldire0 sta facendo la propria parte: costruendo una filiera agricola tu'a italiana, sta dando vita ad un grande sistema agroalimentare che riconosca agli agricoltori il giusto valore e dia ai ci'adini un prodo'o buono, sicuro, dall’origine certa, ad un equo rapporto qualità/prezzo. Nel concre zzare questo proge'o, ci siamo ba'u , e con nuiamo a farlo, per denunciare i fenomeni che minacciano il valore del “marchio Italia”: la nostra azione per garan re l’indicazione d’origine in e che'a e la nostra incessante lo'a all’agropirateria vanno in questo senso. Con la rete Campagna Amica abbiamo creato un nuovo modello di consumo, legando indissolubilmente gli interessi dei ci'adini e quelli dei produ'ori. Con il marchio “Fai”, la firma degli agricoltori italiani, e la spinta ad essere presen “in proprio” sui merca , abbiamo scrollato la filiera agricola italiana, dimostrando che cambiare è possibile. Proseguiamo su una strada che saprà dare valore a tu'e le produzioni dell’agricoltura italiana, saldando l’obie0vo di dare reddito alle imprese agricole, garantendo sempre più voce e forza alla nostra agricoltura, con l’interesse più generale dei ci'adini, per contribuire a dar vita a una nuova stagione di crescita sostenibile del nostro Paese.

Ettore Prandini Presidente Coldiretti Lombardia Delegato Confederale Coldiretti Cremona


Il progetto di Coldiretti, teso a dare valore al vero Made in Italy e reddito alle imprese agricole, apre il numero di ottobre del Coltivatore Cremonese, distribuito in questi giorni al nostro stand presso la Fiera Internazionale del Bovino da Latte. Il giornale è in arrivo nelle case degli imprenditori agricoli e può essere sfogliato sul sito all’indirizzo www.cremona.coldiretti.it

Principali argomen : Il saluto di Sergio Marini presidente onorario di Coldire0 Editoriale. Valore al vero Made in Italy, reddito alle imprese agricole Prezzo del la'e, l’accordo va rivisto Giornata provinciale del Ringraziamento XIII Forum Internazionale dell’agricoltura e dell’alimentazione Successo per la prima conven on nazionale di Ue.Coop Servizi tecnici, avvisi: • • •

paratubercolosi bovina, piano di controllo Disposi vi an blackout Disciplina finanziaria, aiu Pac taglia

Fiscale: perdita agevolazioni sull’acquisto dei terreni Datori di Lavoro: bonus assunzione under 30 Epaca, in caso di infortunio

La newsle'er di Coldire0 Cremona - Anno VIII

“invito a cena con il gelato ar gianale”: all’inizia va di Confar gianato, Coldire0 Cremona me'e il la'e Associazione Provinciale Pensiona Coldire0: Concorso Nonno Day e gita d’autunno Campagna Amica/1: Gli alunni incontrano gli imprenditori agricoli // Fes val della Zucca, grande successo Campagna Amica/2: Fa'orie dida0che a porte aperte // Viaggio tra gli agriturismi // Merca , il calendario Informazione: Il Punto Coldire0 // Agricoltura in tv // www.cremona.coldire0.it, il sito

Il Coltivatore Cremonese è gratuitamente distribuito presso i nostri uffici e, in questi giorni, allo stand di Coldiretti Cremona in Fiera. Il nostro stand è al padiglione 2.


Cernobbio, la Riforma della PAC al XIII Forum Internazionale dell’Agricoltura e dell’Alimentazione

Pac, ora l'Italia definisca l'agricoltore attivo Dobbiamo sfruttare tutte le opportunità offerte dal principio di sussidiarietà e definire al più presto la figura di “agricoltore attivo” per garantire l’effettiva attenzione della politica agricola a chi lavora e vive di agricoltura. E’ quanto ha affermato la Coldiretti in occasione del workshop “La nuova Pac” nell’ambito del Forum Internazionale dell’Agricoltura e dell’Alimentazione di Cernobbio. Mai come questa volta la politica agricola comunitaria lascia agli Stati membri un ampio bagaglio di scelte per adattarla alle necessità delle singole agricolture e l’Italia deve cogliere l’occasione per sostenere con gli interventi il modello agricolo italiano e le sue distintività. Va definito il modello di convergenza degli aiuti, in modo da garantire che la politica agricola sia applicata a vantaggio di tutti gli agricoltori italiani. Nella stessa logica dovrà essere applicato il pagamento redistributivo a sostegno dei primi ettari e quello per i giovani agricoltori. Fondamentale, poi, nello sviluppo rurale la predisposizione di piani nazionali sulla gestione del rischio, per le politiche irrigue e per la conservazione e lo sviluppo della biodiversità agricola. Queste scelte dovranno essere concordate tra il Ministero delle Politiche agricole e le Regioni, nel confronto con le parti sociali, tenendo conto dei contenuti dell’accordo fatto il 22 febbraio 2011 dalle organizzazioni agricole, della cooperazione e dei sindacati dei lavoratori agricoli. La riforma da applicare migliora nettamente la proposta iniziale e la sussidiarietà offre finalmente una opportunità straordinaria per premiare chi vive di agricoltura, il lavoro, la qualità, i giovani e il vero Made in Italy, che non bisogna lasciarsi sfuggire. L’accordo valorizza infatti il ruolo dei veri imprenditori agricoli stabilendo che possano beneficiare del sostegni solo gli agricoltori attivi e, come richiesto da Coldiretti, saranno gli Stati membri a definire gli aventi diritto. Viene anche stabilita una lista negativa obbligatoria di coloro che non possono beneficiare dei pagamenti diretti che comprende aeroporti, servizi ferroviari, acquedotti, servizi immobiliari, sportivi e ricreativi, campeggi, con discrezione per gli Stati membri di ampliare tale lista. La cosiddetta convergenza interna, ovvero il passaggio dal sistema storico del valore dei titoli ad un nuovo regime che li riassegna su basi più equilibrate, viene attuata con un’adeguata flessibilità nell’arco dell’intero periodo di applicazione della riforma. Per la prima volta viene deciso di applicare, su base obbligatoria il capping (tetto agli aiuti), almeno al 5% per gli importi superiori a 150.000 euro, con la possibilità di applicare una % di riduzione maggiore su base volontaria. Gli Stati membri possono graduare l’importo su cui applicare la percentuale di riduzione in base all’impiego del fattore lavoro comprese le imposte e i contributi sociali. Gli Stati membri possono, inoltre, decidere di applicare un pagamento ridistributivo a integrazione del pagamento di base per i primi ettari di ogni azienda. L’accordo raggiunto rivede, sensibilmente, le misure per l’inverdimento sia riguardo alle modalità finanziarie che a quelle applicative. In particolare è stato ampliato il menù di misure escludendo le colture permanenti e quelle sommerse, come il riso, dalle aree di interesse ecologico che riguarderanno le aziende con più di 15 ettari a seminativi. Per quanto riguarda i giovani agricoltori viene prevista l’obbligatorietà per gli Stati membri di concedere un pagamento annuo alle persone fisiche che non hanno più di 40 anni di età nell’anno della presentazione della domanda del pagamento di base. L’intesa dà anche risposte positive alle richieste di Coldiretti sulla necessità di un sostegno, nell’ambito dello sviluppo rurale, per le filiere corte e i mercati locali, nonché alla promozione per il loro sviluppo. Inoltre, è stata confermata la misura sul finanziamento alle assicurazioni contro le avversità atmosferiche, nonché la possibilità di costituire fondi mutualistici in caso di crisi di mercato nelle sue molteplici forme e per le citate avversità atmosferiche. Sempre nell’ambito dello sviluppo rurale è prevista la possibilità di avere al contempo piani di sviluppo rurale regionali e un piano nazionale per talune misure o interventi. (www.ilpuntocoldire0.it)


W L’AGRICOLTURA - COLDIRETTI CREMONA INFORMA

Crisi, gli allevatori di suini vedono nero: stalle “congelate” e niente ripresa nel 2014 La crisi “congela” gli allevamenti di suini. Nel primo semestre 2014 – spiega la Coldiretti Lombardia su dati Anas (l’associazione di settore) - nelle stalle italiane il numero dei capi resterà inchiodato agli stessi livelli del 2013: tre milioni e 200 mila fra gennaio e marzo e due milioni e 800 mila fra aprile e maggio. Una paralisi delle produzioni che si aggiunge al calo del 2,4% già vissuto quest’anno, con il sistema sceso sotto la soglia dei 12 milioni di suini, di cui circa la metà allevata in Lombardia. “La ripresa noi non la vediamo – spiega Andrea Cristini, bresciano, allevatore di suini e presidente Anas – le aspettative sono negative. Il mercato è stagnante e i costi sono in crescita tanto che spendiamo 1,65 euro al chilo e ne incassiamo 1,48: una perdita insostenibile che non ci permette di far ripartire le produzioni”. Fra i principali concorrenti europei, solo Spagna e Polonia fanno peggio dell’Italia con un calo del 3,8% e del 14,8% rispetto al 2013 e un altro taglio fra il 2 e il 3% nei primi sei mesi del 2014.

La newsle'er di Coldire0 Cremona - Anno VIII

Invece Germania, Danimarca e Olanda, nel 2013 hanno tenuto le posizioni e nel primo trimestre 2014 contano di crescere rispettivamente dello 0,6%, del 7,8% e del 3,3% con un ulteriore aumento di qualche punto percentuale fra aprile e giugno. “Paghiamo il frazionamento del nostro sistema produttivo e la mancanza di realtà aggregate che oltre all’allevamento curino anche macellazione e distribuzione, come avviene in Germania - aggiunge Cristini – nel 2014 bisogna ragionare su un patto fra allevatori e consorzi dei prosciutti Dop e rivedere l’intero sistema di macellazione e vendita”. Il sistema Italia sta perdendo poi la propria capacità di rifornimento anche sul fronte dei suinetti: fra il 2012 e il 2013 hanno chiuso 3 allevamenti al mese e per la 8ine di quest’anno – spiega la Coldiretti Lombardia – gli operatori prevedono che si scenderà sotto le 600 stalle in tutta Italia. “Occorre una forte azione di promozione dei consumi dei nostri prodotti di qualità , un etichetta chiara e obbligatoria e un controllo sempre più forte contro il falso made in Italy – spiega Ettore Prandini, Presidente di Coldiretti Lombardia - E deve cambiare l’approccio dei produttori verso il mercato, con forme di aggregazione e strategie tese a recuperare potere contrattuale”.


ANNO VIII -

NUMERO

39

Coldiretti Lombardia: più di mille giovani ogni anno lasciano la Lombardia per lavorare all’estero Più di mille giovani lombardi ogni anno emigrano per studiare o lavorare all’estero, come aveva fatto anche Joele Leotta, il 19enne di Nibionno (Lecco) ucciso a calci e pugni in Gran Bretagna durante un’aggressione teppistica. Il dato emerge da un’analisi di Coldiretti Lombardia sui 8lussi dei migranti iscritti negli ultimi anni all’Aire, il registro degli italiani residenti all’estero. Nel 2012 ad esempio – spiega la Coldiretti Lombardia – erano oltre 27 mila i lombardi fra i 18 e i 24 anni che risultavano residenti in un paese straniero contro i 25.965 dell’anno prima e contro i 24.802 del 2010. La maggior parte sceglie l’Europa, ma altri si dirigono verso gli Stati Uniti e l’Australia. Le loro – spiega la Coldiretti Lombardia – sono storie di giovani che cercano un futuro e che spesso trovano una prima occupazione nei quasi 80 mila fra ristoranti, pizzerie e bar che si rifanno alla tradizione enogastronomica italiana. Massimiliano Ferraris, 31 anni, cuoco, pavese di Rosasco, vicino Mortara, è uno di loro e da quasi due anni lavora a Londra: “Qui c’è gente da tutto il mondo, anche tanti italiani, lavoro duro ma almeno ho delle opportunità . C’è qualche pregiudizio verso noi italiani, ma niente di particolare” anche se poi ammette che una volta lo hanno aggredito tentando di portargli via la giacca con i soldi, ma no non ci sono riusciti. L’Australia è un’altra meta dei giovani lombardi. Karina Trapletti, di Trescore Balneario (Bergamo) ha 31 anni e da 5 abita a Melbourne: “Faccio la commessa in una boutique di giorno e la sera lavoro come barista in un ristorante. Vorrei aprire un cafe/restaurant con il mio ragazzo cercando di coinvolgere anche amiche disoccupate dall'Italia. Ovviamente tutto basato sul made in Italy, dal personale al prodotto”. Luca Piccioli, di Alzano Lombardo (Bergamo) ha 24 anni ed è partito nell’ottobre del 2012: “Lavoro come cameriere in un bellissimo locale nella via più alla moda di Melbourne. Mi piace qui perchè sono a contatto con molte persone e lavoro con ragazzi giovani, australiani e non”. La crescita del numero di chi sceglie di trasferirsi all’estero è confermata dal fatto che la maggioranza dei giovani (51 per cento) sotto i 40 anni è pronta ad espatriare per motivi di lavoro, secondo una indagine della Coldiretti. La propensione a lasciare l’Italia - sottolinea la Coldiretti - riguarda sia i giovani disoccupati (53 per cento) che gli studenti (59 per cento) ma anche coloro che hanno già un lavoro (47 per cento) che evidentemente non li soddisfa. Questo perché - conclude la Coldiretti - il 73 per cento dei giovani ritiene che l’Italia non possa offrire un futuro.

Venerdì 25 ottobre 2013 - Anno VIII, Numero 39 ♦ In primo piano. Valore al vero Made in Italy, reddito alle imprese agricole ♦ Cernobbio. La Riforma della Pac al Forum. L’Italia definisca l’agricoltore attivo ♦ Suinicoltura. Imprese in grande difficoltà: stalle congelate e niente ripresa ♦ Made in Italy. Giornata mondiale della pasta // La michetta al tempo della crisi ♦ Avvisi. Servizi Tecnici, avvisi // Fiscale, avviso // Epaca, avviso ♦ Appuntamenti. Coldiretti in Fiera // Incontri // Pensionati, iniziative


W L’AGRICOLTURA - COLDIRETTI CREMONA INFORMA

Pagina 6

GIORNATA MONDIALE DELLA PASTA: CON 2 MILIARDI DI KG E’ RECORD STORICO PER L’EXPORT Non si è mai mangiata così tanta pasta italiana nel mondo Non si è mai mangiata così tanta pasta italiana all’estero e la giornata mondiale della pasta si festeggia quest’anno con il record storico delle esportazioni che raggiungono per la prima volta i 2 miliardi di chili tra penne, tagliatelle, spaghetti ed altro spediti e consumati all’estero. E’ quanto emerge da un’analisi della Coldiretti in occasione della Giornata mondiale della Pasta, sulla base delle proiezioni su dati Istat relative all’anno 2013. In termini quantitativi - sottolinea la Coldiretti - si è verificato un aumento del 6 per cento della domanda estera del piatto principe della dieta mediterranea a cui vengono unanimemente riconosciute importanti proprietà salutistiche. A spingere le esportazioni è stata anche la capacità di innovazione dell’industria italiana con l’affermarsi sul mercato della pasta ottenuta al 100 per 100 dal grano italiano per iniziativa del progetto Firmato dagli Agricoltori Italiani (FAI) della Coldiretti che ha reso disponibile in prodotto dalle principali catene distributive alle botteghe di Campagna Amica in Italia, ma anche fuori dai confini nazionali. La pasta in un momento di crisi vince anche perché garantisce un importante apporto nutrizionale a costi contenuti ed è un simbolo del cibo Made in Italy particolarmente apprezzato all’estero. Nonostante i risultati positivi raggiunti sul mercato quest’anno però - denuncia la Coldiretti - il grano duro viene sottopagato agli agricoltori italiani su valori di 25 centesimi al chilo, inferiori di circa il 20 per cento rispetto allo scorso anno, che non riescono neanche a coprire i costi di produzione. Una situazione che rischia di far chiudere le aziende agricole e che è favorita dalla mancanza della trasparenza in etichetta dove - spiega la Coldiretti - non è ancora obbligatorio indicare la provenienza del grano impiegato ed è quindi possibile spacciare come italiano quello importato da paesi lontani con effetti sulla sicurezza alimentare e sull’ambiente. A livello nazionale i consumi di pasta delle famiglie italiane - sottolinea la Coldiretti - hanno tenuto più degli altri prodotti con un calo di appena l’1,3 per cento in termini quantitativi, sulla base dei dati relativi ai primi otto mesi del 2013. La produzione nazionale di pasta nel 2012 si è mantenuta sostanzialmente stabile, con 3,3 miliardi di chili prodotti per un valore di oltre 4,6 miliardi di euro secondo Aidepi, mentre il consumo pro capite si e' attestato sui 26 kg una quantità che è tre volte superiore a quella di uno statunitense, di un greco o di un francese, cinque volte superiore a quella di un tedesco o di uno spagnolo e sedici volte superiore a quella di un giapponese. Nel podio dei mangiatori di pasta - conclude la Coldiretti - si piazzano dietro al nostro Paese il Venezuela, con 13 chili all’anno a testa, e la Tunisia, con 12 chili all’anno pro capite.


ANNO VIII -

Pagina 7

NUMERO

39

Spesa e consumi, la “michetta al tempo della crisi”: Monza e Lodi le più care, si risparmia a Lecco e Cremona Non è Milano la città con le michette più care. Secondo una rilevazione di Coldiretti Lombardia effettuata presso pani8ici fuori dal centro storico di ogni capoluogo di provincia, emerge infatti che sono Monza e Lodi ad aggiudicarsi il record dei prezzi per uno dei pani simbolo della Lombardia, rispettivamente con 5,20 e 4,40 euro al chilo, contro una media regionale che oscilla da un minimo di 3,50 a un massimo di 3,80 euro al chilo. Brescia viaggia fra i 3,90 e i 4,10 euro, mentre nel capoluogo lombardo si resta fra i 3,50 e i 4 euro al chilo. La città più conveniente per le michette è Como con 3 euro, ma sono in buona posizione anche Cremona e Lecco. Nella fascia intermedia troviamo Pavia, Mantova, Varese, Sondrio e Bergamo. In Lombardia – stima la Coldiretti regionale – la spesa delle famiglie per il pane s8iora i 900 milioni di euro, senza considerare ovviamente altri prodotti come, ad esempio, crackers, focacce, schiacciatine o grissini. Per quanto riguarda poi la composizione del prezzo – spiega la Coldiretti Lombardia – ipotizzando una media al dettaglio di 3 euro al chilo, il valore del frumento, pari a circa 23 centesimi, incide per meno dell’8 per cento e considerando la farina non si arriva al 13 per cento, sono invece altre voci a pesare: costo dei locali, dei macchinari, del personale, delle tasse e dell’energia. Il pane – afferma la Coldiretti Lombardia - resta un alimento ad alto valore simbolico: la gente cerca sempre più un prodotto di qualità realizzato con materie prime italiane (come per i pani tradizionali Dop e Igp), anche se il cambiamento delle abitudini e la crisi economica hanno ridotto le quantità consumate, ormai al minimo storico negli ultimi 150 anni. Nel 1861, anno dell’Unità d’Italia, si mangiavano - sottolinea la Coldiretti - ben 1,1 chili di pane a persona al giorno, ma da allora si è veri8icato una progressiva diminuzione e oggi si è scesi a meno di un etto a persona al giorno contro i 145 grammi acquistati nel 2007 e i 230 grammi del 1980.

LA “MICHETTA D’ORO” IN LOMBARDIA PROVINCE MONZA LODI BRESCIA MILANO PAVIA MANTOVA VARESE

PREZZI KG 5,10-5,20 3,90-4,40 3,90-4,10 3,50-4,00 3,20-4,00 3,70-3,90 3,50-3,60

PROVINCE SONDRIO BERGAMO CREMONA LECCO COMO LOMBARDIA

PREZZI KG 3,30-3,60 3,40-3,50 3,12-3,50 3,30-3,40 3,00-3,20 3,50-3,80

Fonte: Elaborazione Coldiretti Lombardia


W L’AGRICOLTURA - COLDIRETTI CREMONA INFORMA

Pagina 8

Applicazione della “disciplina finanziaria”: aiu Pac taglia del 4% nel 2013. Ma si lavora per ridurre il taglio al 2,45% La Commissione europea ha deciso un taglio del 4% dei pagamen dire0 agli agricoltori per un ammontare complessivo di 1,47 miliardi di euro, per compensare il bilancio 2013. Il taglio, dal quale verranno esenta i primi duemila euro, avviene per effe'o dell'applicazione della "Disciplina finanziaria", un meccanismo per il controllo del bilancio mai u lizzato finora e u lizzato per compensare le carenze di bilancio della Poli ca agricola comune con i tagli sui pagamen agli agricoltori. Rispe'o alla proposta iniziale della Commissione, il taglio dei pagamen agli agricoltori passa dal 4,98% al 4%, per l'allargamento del numero di produ'ori dai quali prelevare i fondi. La detrazione verrà calcolata al momento del saldo del pagamento dell’aiuto.

SERVIZI TECNICI

Ma ulteriori conteggi, e gli aggiustamen dovu alla franchigia applicata ai primi 2.000 euro di aiuto, potrebbero portare a 2,45% la percentuale di taglio necessaria per consen re i dovu risparmi di bilancio. Il tu'o sarà discusso e deciso entro il 1° dicembre 2013 dal Consiglio Europeo.


Pagina 9

ANNO VIII -

NUMERO

39

Disposi vi an blackout, sca-a l’obbligo anche per gli impian in bassa tensione Sca'a l’obbligo di adeguamento degli impian anche per i produ'ori di energia ele'rica da fon rinnovabili di potenza compresa tra i 6 e i 50 kW, il mancato adeguamento comporta il rischio della sospensione degli incen vi. L’AEEG con la Delibera n. 243/2013/R/EEL, che modifica ed integra la delibera 84/2012/R/EEL con la quale l’obbligo di adeguamento era rivolto agli impian che superavano i 50 kW di potenza, ha disposto che i produ'ori debbano adeguare alle prescrizioni di cui al paragrafo 5 dell'Allegato A70 al Codice di rete di Terna:

entro il 30 giugno 2014, gli impian di potenza superiore a 20 kW già connessi alla rete di bassa tensione ed entra in esercizio prima del 31 marzo 2012 e gli impian di potenza fino a 50 kW già connessi alla rete di media tensione ed entra in esercizio prima della medesima data;

entro il 30 aprile 2015, gli impian di potenza superiore a 6 kW e fino a 20 kW già connessi alla rete di bassa tensione ed entra in esercizio prima del 31 marzo 2012

e che, in deroga a quanto previsto dal paragrafo 5 dell'Allegato A70, ques impian debbano rimanere connessi alla rete almeno all'interno dell'intervallo di frequenza 49 Hz - 51 Hz (anziché 47,5 Hz - 51,5 Hz). Dagli adeguamen sono sta esclusi gli impian di potenza fino a 6 kW connessi alle re di bassa tensione poiché tali impian , molto numerosi, sono poco rappresenta vi in termini di potenza complessivamente installata (circa 600 MW); nel medio termine, tali impian saranno comunque ogge'o di adeguamento automa co alla Norma CEI 0-21 per effe'o delle progressive sos tuzioni degli inverter e dei sistemi di protezione d'interfaccia. I primi a dover ado'are i sistemi di protezione di interfaccia (anche de0 sistemi an black-out) sono sta gli impian connessi in media tensione di potenza superiore ai 50 kW, che hanno avuto tempo fino al 31 marzo 2013 (Delibera 8 marzo 2012, n. 84/2012/R/EEL). Una volta adeguato l'impianto, "il produ'ore è tenuto a so'oscrivere il nuovo regolamento di esercizio trasmesso dall'impresa distributrice e reinoltrarlo alla medesima allegando una dichiarazione sos tu va di a'o notorio reda'a, ai sensi del Dpr 445/2000, da un responsabile tecnico di impresa installatrice abilitata o da un professionista iscri'o all'albo professionale secondo le rispe0ve competenze, a'estante che l'impianto è in grado di rimanere connesso alla rete all'interno dell'intervallo di frequenza 49 Hz-51 Hz". Se gli impian non vengono adegua , l'impresa di distribuzione ne dà comunicazione al GSE che provvederà a sospendere gli incen vi, nonché i servizi di scambio sul posto e di ri ro dedicato. Il ripris no dell’erogazione degli incen vi e delle agevolazioni potrà avvenire solo a seguito di una successiva comunicazione delle imprese distributrici che a'es l’avvenuto adeguamento degli impian di produzione.


W L’AGRICOLTURA - COLDIRETTI CREMONA INFORMA

Pagina 10

PARATUBERCOLOSI BOVINA, piano di controllo regionale Si riporta di seguito il comunicato del Dipartimento di Prevenzione Veterinaria di Cremona, relativo al Piano di Controllo della Paratubercolosi bovina. Nel ribadire l’importanza per ciascun allevamento bovino dell’adesione (se pur volontaria) al piano, si rimanda a un’attenta lettura del seguente comunicato. Gli uffici Coldiretti sono a disposizione degli imprenditori agricoli per ogni ulteriore informazione, e per consegnare il modulo relativo alla domanda di adesione al piano.

REGIONE LOMBARDIA

ASL CREMONA - Dipar mento Prev. Veterinaria

COMUNICAZIONE IMPORTANTE: PIANO REGIONALE DI CONTROLLO E CERTIFICAZIONE NEI CONFRONTI DELLA PARATUBERCOLOSI BOVINA Si comunica che a seguito della pubblicazione sul Bolle0no Regionale n.30 del 24/07/2013 è in vigore il Piano Regionale di Controllo e Cer ficazione per la PARATBC. Di conseguenza potranno essere cer fica per l’esportazione verso taluni paesi terzi solo prodo0 la0ero caseari derivan da la'e prodo'o in aziende aderen al piano con qualifica di base PTEX1. La qualifica sanitaria PTEX1 è valida ai fini della cer ficazione di “assenza di casi clinici di paratubercolosi negli ul mi 12 mesi” per l’esportazione di la'e e prodo0 a base di la'e verso taluni paesi terzi. Tale qualifica viene a-ribuita dal DPV previa domanda di adesione e verifica del rispe'o delle seguen condizioni minime, sogge'e a verifica annuale: visita clinica di tu'o l’effe0vo, per escludere la presenza di animali con sintomatologia clinica; assenza di no fica di casi clinici negli ul mi 12 mesi. Si evidenzia che i sospe8 clinici di paratubercolosi bovina devono essere segnala al Dipar mento di Prevenzione Veterinario (DPV) dell’ASL, da parte di: • medici veterinari, pubblici e priva • proprietari/detentori degli animali. A seguito della domanda di adesione al Piano, il Dipar mento Veterinario procederà ad effe'uare gli accertamen sanitari u li ad a'ribuire all’allevamento la qualifica sanitaria per la cer ficazione ai fini dell’esportazione del la'e e dei prodo0 deriva verso paesi terzi (PTEX1).

SERVIZI TECNICI

Con l’adesione al piano quindi l’allevatore: • può o'enere per il proprio allevamento il livello sanitario di base (qualifica PTEX1) u le per l’esportazione del la'e e dei prodo0 deriva verso paesi terzi • dispone di strumen u li per conseguire livelli sanitari progressivi di garanzia di indennità nei confron della paratubercolosi. Si precisa che comunque l’adesione al “piano regionale di cer ficazione della paratubercolosi bovina” è volontaria e si intende tacitamente rinnovata ogni anno, a meno di formale comunicazione di rinuncia all’Asl con apposito modulo.

ATTENZIONE: Gli allevamen che non aderiscono al piano e quelli che, pur avendo aderito, hanno avuto casi clinici conferma in allevamento nei 12 mesi preceden , si intendono con qualifica sanitaria PT0 con esclusione della possibilità di cer ficazione per l’export verso taluni paesi terzi dei prodo0 derivan dal loro la'e.


Pagina 11

ANNO VIII -

NUMERO

39

Si riporta il modulo predisposto dal Dipar mento di Prevenzione Veterinaria per la presentazione della domanda di adesione al piano di controllo della Paratubercolosi bovina. Il modulo può essere richiesto presso i nostri uďŹƒci, e può essere stampato dal sito di Coldire0 Cremona ( www.cremona.coldire0.it).


W L’AGRICOLTURA - COLDIRETTI CREMONA INFORMA

Pagina 12

Perdita agevolazioni sull’acquisto di terreni agricoli dal 2014 Nel Decreto legge n.104 del 12 settembre 2013 recante “Misure urgenti in materia di istruzione, università e ricerca” sono contenute alcune disposizioni che recano modi8iche alle imposte di registro, ipotecaria e catastale. In particolar modo il decreto in oggetto anticipa al 1° gennaio 2014 gli effetti già stabiliti dall’articolo 10 del D.Lgs. n.23 del 14 marzo 2011 (decreto sul “Federalismo Municipale”). Tale D.Lgs. prevede la modi8ica dell’art.1 della tariffa, parte prima, allegata al Dpr n. 131/1986 (Testo unico dell’imposta di registro) nel seguente modo:

Gli atti di compravendita a titolo oneroso dei beni immobili (sia terreni che fabbricati) vengono assoggettati all’aliquota del 9%, con l’eccezione per l’acquisto dell’abitazione principale non di lusso per la quale è prevista l’aliquota agevolata del 2%.

Gli stessi atti transattivi sono esenti da tutte le imposte di trascrizione immobiliare (imposta di bollo, imposta ipotecaria, imposta catastale tasse ipotecarie e tributi speciali).

Vengono eliminate tutte le esenzioni e le agevolazioni tributarie, comprese quelle previste da leggi speciali.

Quindi dal 1° gennaio 2014, data l’eliminazione di tutte le esenzioni e di tutti i bene8ici, non si potranno più invocare le agevolazioni attualmente in vigore per l’acquisto di terreni agricoli effettuati da coltivatori diretti o imprenditori agricoli professionali (IAP) destinati all’esercizio delle attività di cui all’articolo 2135 c.c.. Vengono meno tutte le tipologie di agevolazioni, compresa perciò la cosiddetta piccola proprietà contadina e il compendio unico. Se non interverranno modi8iche alle suddette norme, non sarà più determinante la quali8ica di professionalità del coltivatore diretto o dell’imprenditore agricolo professionale, per l’acquisto di fondi rustici. Anzi saranno avvantaggiati coloro che acquisteranno terreni e fondi rustici non destinati all’agricoltura, infatti questi soggetti fruiranno di un abbassamento dell’aliquota di imposta di registro di 6 punti (dall’attuale 15% al prossimo 9%).

Questo può produrre diverse conseguenze negative per il settore agricolo; si pensi al possibile impoverimento del patrimonio fondiario tolto al campo agricolo e alla coltivazione.

FISCALE

Da notare anche come vengono in particolar modo colpiti gli aiuti per l’insediamento di giovani nel settore agricolo attuati dall’Ismea, infatti in questo caso dato il duplice passaggio attraverso l’Istituto di servizi per il mercato agricolo alimentare si arriverà ad un’imposta complessiva del 18% (9 per cento in sede di acquisto e 9 per cento al termine del patto di riservato dominio).


ANNO VIII -

Pagina 13

NUMERO

39

Come cambiano le imposte per le compravendite di terreni agricoli: Fino al 31.12.2013

acquirente

CD o IAP

Dal 01.01.2014

Imposta di registro

8 %

CD o IAP con agevolazione PPC €. 168,00

Altri

Tutti

15 %

9 %

Imposta Ipotecaria

2 %

€. 168,00

2 %

€. 50,00

Imposta Catastale

1 %

1 %

1 %

€. 50,00

Nel contempo il D. Lgs. 23 del 2011 stabiliva che tutti gli atti immobiliari dovessero essere esenti da ogni altra imposta (imposta ipotecaria, imposta catastale e imposta di bollo), mentre l’attuale provvedimento stabilisce invece che saranno comunque dovute le imposte ipotecaria e catastale nella misura 8issa di 50 euro ciascuna. A tal proposito cambiano anche le imposte 8isse di registro, ipotecaria e catastale, che da Euro 168,00 vengono elevate a Euro 200,00, nei casi diversi da quelli sopra citati. Come cambiano le imposte per le compravendite di fabbricati: Fino al 31.12.2013

Dal 01.01.2014

Prima casa

Altri casi

Prima casa

Altri casi

Imposta di registro

3 %

7 %

2 %

9 %

Imposta Ipotecaria

€. 168,00

2 %

€. 50,00

€. 50,00

Imposta Catastale

€. 168,00

1 %

€. 50,00

€. 50,00

PICCOLA PROPRIETA’ CONTADINA, aggiornamento Grazie anche all’impegno di Coldiretti, nella cosiddetta Legge di Stabilità è stata inserita una modifica alla riforma dell’imposta di registro. L’attuale testo, in discussione in Parlamento, prevede il ripristino delle agevolazioni tributarie della Piccola Proprietà Contadina, comprese quelle per gli interventi fondiari operati da Ismea. Tali operazioni sconteranno l’imposta di registro ed ipotecaria in misura fissa e imposta catastale all’1 per cento, nel caso in cui il trasferimento dei terreni sia a favore di coltivatori diretti e di imprenditori agricoli professionali. Negli altri casi l’aliquota è fissata al 12 per cento.


W L’AGRICOLTURA - COLDIRETTI CREMONA INFORMA

Pagina 14

Invalidi civili, dichiarazioni all’Inps entro il 31 ottobre Gli invalidi civili avranno tempo fino al 31 ottobre 2013 per presentare la dichiarazione di responsabilità all’Inps. L’annuncio viene da una nota dell'Istituto di previdenza dello scorso 10 luglio in cui si sottolinea che il termine di scadenza per la trasmissione dei modelli di dichiarazione dovute dai titolari di prestazioni di invalidità civile per accertare la permanenza dei requisiti di Legge è stato prorogato al 31 ottobre 2013. Vediamo chi è interessato alla scadenza e cosa è necessario presentare. La proroga dei termini riguarda la dichiarazione che deve essere resa: dagli invalidi civili parziali, titolari di assegno mensile, ai fini dell’accertamento della permanenza del requisito relativo al mancato svolgimento di attività lavorativa; dagli invalidi civili titolari dell'indennità di accompagnamento, tenuti a presentare annualmente la dichiarazione di responsabilità relativa alla sussistenza o meno di uno stato di ricovero a titolo gratuito in istituto; dagli invalidi civili titolari dell’indennità di frequenza per la dichiarazione relativa all’eventuale sussistenza di uno stato di ricovero incompatibile con la prestazione assistenziale; dai titolari di pensione e assegno sociale per la dichiarazione relativa alla permanenza del requisito della residenza stabile e continuativa in Italia e per i soli titolari di assegno sociale anche per la sussistenza dello stato di ricovero o meno in istituto. Le dichiarazioni non vengono richieste ai titolari di prestazioni di invalidità civile disabili intellettivi e minorati psichici che hanno presentato il certificato medico ai sensi dell’articolo 1, comma 254, della citata legge n. 662 del 1996. Per informazioni sulle procedure dirette ad ottenere il riconoscimento dell’invalidità civile, raccomandiamo a tutti gli interessati di rivolgersi al Patronato Epaca.

PATRONATO EPACA

Gli operatori Epaca forniranno tutta l’assistenza necessaria gratuitamente. Per conoscere l’ufficio Epaca più vicino, gli interessati possono telefonare al numero verde 800.667711 o visitare il sito Internet http://www.epaca.it/. Nella pagina a lato si riportano indirizzi e numeri telefonici degli Uffici del Patronato Epaca presenti in provincia di Cremona. (www.cremona.coldiretti.it, vedi pag. Epaca)


Pagina 15

ANNO VIII -

NUMERO

39


W L’AGRICOLTURA - COLDIRETTI CREMONA INFORMA

Pagina 16

www.cremona.coldire8.it il sito di Coldire8 Cremona Ricordiamo che tu0 gli appuntamen promossi da Coldire0 Cremona vengono puntualmente comunica anche a'raverso il nostro sito, all’indirizzo www.cremona.coldire0.it. In par colare, per gli avvisi e gli appuntamen rivol agli imprenditori agricoli, c’è lo spazio “avvisi alle imprese”. Il sito è rivolto agli imprenditori agricoli e a tu0 i ci'adini a'en ai temi della difesa e valorizzazione dell’agricoltura e alimentazione made in Italy, alla promozione del territorio, alla tutela dell’ambiente. Sul sito sono presen i comunica stampa diffusi da Coldire0 Cremona, i nostri video, le pagine dedicate ai servizi garan dai vari uffici, tu'e le inizia ve sul territorio, accanto a una serie di link e di indirizzi u li. E’ inoltre possibile sfogliare tu0 i numeri del Col vatore Cremonese, il periodico di Coldire0 Cremona, della nostra newsle'er se0manale W l’agricoltura e di tu'e le pubblicazioni e guide edite da Coldire0 Cremona.

TUTTE le SETTIMANE

l’AGRICOLTURA

è in TV

APPUNTAMENTI

Segnaliamo ai le'ori che W l’Agricoltura, la trasmissione dedicata al vero Made in Italy a cura di Coldire0 Cremona, va in onda ogni se0mana, su Telecolor e Primarete. Appuntamento tu8 i giovedì alle ore 19.50 (subito dopo il tg) e in replica la domenica, ore 13 circa, su Telecolor.


Pagina 17

ANNO VIII -

NUMERO

39


W L’AGRICOLTURA - COLDIRETTI CREMONA INFORMA

Pagina 18

ASSOCIAZIONE PROVINCIALE PENSIONATI COLDIRETTI

GITA D’AUTUNNO alla CERTOSA DI PAVIA Venerdì 8 novembre 2013

L’Associazione Provinciale Pensionati Coldiretti Cremona organizza la “gita d’autunno”, fissata per venerdì 8 novembre 2013. Il programma prevede la visita alla Certosa di Pavia, straordinario capolavoro artistico e architettonico, di storia e di fede.

La giornata include la visita all’Azienda agricola Carenzio, produttrice di riso, con possibilità di effettuare acquisti presso lo spaccio dell’Azienda stessa. Pranzo presso l’Agriturismo “Granai Certosa”, un’oasi di relax ad un passo dalla Certosa di Pavia. A conclusione della giornata: visita all’Azienda agricola Chierico, che alleva razze bovine di pregio. Per consentire la partecipazione, abbiamo organizzato un servizio pullman, con partenza da:

CREMONA, ore 6:45 - P.zza Libertà – (P.ta Venezia)

PENSIONATI COLDIRETTI

davanti al comando dei Vigili Urbani, ex Caserma Vigili del Fuoco PIZZIGHETTONE, ore 7:15 - (Piazzale davanti al cimitero) CREMA, ore 7:45 - Via del Macello, 34

La quota di partecipazione è fissata in € 45,00. Le prenotazioni e la quota di partecipazione dovranno pervenire entro e non oltre giorno lunedì 4 novembre p.v. a Maria Luisa Parmigiani, Tel. 0372/499811, presso la Segreteria Provinciale dell’Associazione Pensionati, oppure presso gli Uffici di Zona. Adesioni fino ad esaurimento dei posti disponibili.


Pagina 19

ANNO VIII -

NUMERO

39

Concorso Nonno day, piccoli ar s al gran finale Il Concorso “Nonno Day”, edizione 2013, è giunto alla fase finale. La ’gara di crea vità’ dedicata ai piccoli ar s del nostro territorio – chiama a raccontare il loro affe'o per i nonni a'raverso i colori o i versi poe ci – si appresta a vivere la grande giornata conclusiva, con la cerimonia di ‘incoronazione’ dei vincitori e la consegna dei premi. Il tu'o con la consueta regia dell’Associazione provinciale pensiona Coldire0 e la collaborazione di Coldire0 Cremona. Lunedì 21 o'obre la ‘commissione giudicante’, coordinata dal Presidente Giovanni Rota, ha concluso il proprio lavoro: rappresentan dell’Associazione Pensiona e di Coldire0 Cremona si sono riuni per esaminare i numerosissimi elabora presenta dagli alunni delle scuole dell’Infanzia e della scuola Primaria di I e II grado della provincia di Cremona, ed hanno decretato i nomi dei vincitori. Scegliere le opere migliori (fra cartelloni, poesie e disegni giun da numerose scuole della ci'à e del territorio) è stata un’impresa par colarmente ardua: la partecipazione è stata, come sempre, davvero notevole, così come la qualità e l’originalità degli elabora presi in esame. Impegno della commissione è stato quello di riconoscere e valorizzare il lavoro di tu0 i piccoli partecipan . Nelle prossime se0mane, sarà fissata la data del “gran finale” dell’inizia va, che da sempre propone una giornata di festa, i cui protagonis sono tan ssimi bambini, genitori, insegnan , e naturalmente i nonni.


W L’AGRICOLTURA - COLDIRETTI CREMONA INFORMA

Unità di misura

CREMONA

MILANO

MANTOVA

BOLOGNA

23 o'obre

22 o'obre

24 o'obre

24 o'obre

FRUMENTO Tenero buono mercan le

Tonn.

183-190

206-207

194-198

197-202

GRANOTURCO Ibrido naz. 14% u.

Tonn.

184-186

198-199

183-186

187-191

SEMI DI SOIA Nazionale

Tonn.

n.q.

423-428

415-420

ORZO NAZ. P. spec. 55-60 P. spec. 66-68

Tonn.

179-185 187-191

n.q. 208-210

(Fino a 65) 203-207 (Fino a 70) 208-213

CEREALI MINORI

Tonn.

CRUSCA alla rinfusa

Tonn.

FIENO Maggengo Agostano

Tonn.

PAGLIA press. (rotoballe)

Tonn.

Unità di misura

PRODOTTO

MERCATI AGGIORNATI 25.10.2013

Pagina 20

PRODOTTO

Tri cale n.q. Sorgo 193-196 136-138

124-125

(62/64) 201-205 Sorgo: 177-181

133-136

133-163 Fieno di erba medica 200-210

Medica fienata 2° t. in campo 170-175

100-110

98-105

Paglia di frumento (rotoballe) 60-65

CREMONA 23 o'obre

MILANO 21 o'obre

MANTOVA 24 o'obre

165-185 loie'o 165-185

(58/60) 193-195

127-128

MODENA 21 o'obre

SUINI la'onzoli locali

15 kg

3,680

3,730

n.q.

3,720

SUINI la'onzoli locali

25 kg

2,650

2,700

n.q.

2,670

SUINI la'onzoli locali

30 kg

2,440

2,450

n.q.

2,410

SUINI la'onzoli locali

40 kg

2,070

2,06

n.q.

2,060

SUINI da macello

156 kg

(da 145 a 160 kg) 1,350

n.q.

n.q.

(da 144 a 156 kg) 1,438

SUINI da macello

176 kg

(da 160 a 180 kg) 1,420

n.q.

n.q.

(da 156 a 176 kg) 1,444

SUINI da macello

Oltre

(oltre 180 kg) 1,380

n.q.

n.q.

(da 176 a 180 kg) 1,424

176 kg


ANNO VIII -

Pagina 21

PRODOTTO

Unità di misura

CREMONA 16 o'obre

NUMERO

39

MONTICHIARI 25 o'obre

MANTOVA 24 o'obre

MODENA 21 o'obre

VACCHE FRIS. 1° qualità (p.v.)

Kg

P.v. 0,99-1,13 P.m. 2,25-2,45

0,90-1,00

Da macello 1,00-1,10

VACCHE FRIS. 2° qualità (p.v.)

Kg

P.v. 0,74-0,86 P.m. 1,75-2,00

0,65-0,75

0,78-0,88

VACCHE FRIS. 3° qualità (p.v.)

Kg

P.v. 0,45-0,55 P.m. 1,15-1,35

0,40-0,50

0,54-0,64

MANZE sco'one 24 mesi

Kg

P.m. 2,30-2,85

1,15-1,25

1,31-1,48

Vitelloni femm. da macello pez. nere (450-500) P.v. 1,40-1,55 P.m. 2,70-3,00

50-60 Kg

0,80-1,00

(1° q. 56/60 kg) 1,00-1,00

(da 46 a 55 kg) 1,20-1,40

(45-55 kg) 1,25-1,50

VITELLI balio8 Pie blu belga (p.v.)

50-60 Kg

3,00-4,00

3,00-4,00

3,40-4,00

(pregiate 70 kg) 3,79-4,38

PRODOTTO

Unità di misura

CREMONA 23 o'obre

MILANO 21 o'obre

MANTOVA 24 o'obre

MODENA 21 o'obre

BURRO pastorizzato

Kg

3,80

Pastorizzato 3,25 Centrifuga 3,90

3,05

Zangolato di creme per burrificazione 2,80

PROVOLONE VALP. Fino a 3 mesi

Kg

(dolce) 5,45-5,60

5,40-5,55

n.q.

PROVOLONE VALP. Oltre 3 mesi

Kg

(piccante) 5,65-5,90

5,60-5,85

n.q.

PARMIGIANO REG. 12 mesi 8,50-9,15

GRANA scelto stagionato 9 mesi

Kg

7,30-7,50

7,10-7,35

7,40-7,60

PARMIGIANO REG. 24 mesi 10,25-10,65

GRANA scelto stag. 12-15 mesi

Kg

7,90-8,10

8,00-8,65

8,20-8,40

PARMIGIANO REG. 30 mesi 11,60-12,45

VITELLI balio0 Frisona (p.v.)

CUN SUINI - PREZZI CIRCUITO TUTELATO (se'embre 2013 - o'obre 2013) CATEGORIA

QUOTAZIONE 12.09.2013

QUOTAZIONE 19.09.2013

QUOTAZIONE 26.09.2013

QUOTAZIONE 03.10.2013

QUOTAZIONE 10.10.2013

QUOTAZ. 17.10 e 24.10

Dal 16.09.13 al 20.09.13

Dal 23.09.13 al 27.09.13

Dal 30.09.13 al 04.10.13

Dal 7.10.13 al 11.10.13

Dal 14.10.13 al 18.10.13

Dal 28.10.13 al 01.11.13

144/152 kg

1,725

n.q.

1,555

1,487

1,385

1,390

152/160 kg

1,755

n.q.

1,585

1,517

1,415

1,420

160/176 kg

1,815

n.q.

1,645

1,577

1,475

1,480


W l’Agricoltura -coldiretti cremona informa Vi dà appuntamento alla prossima settimana


Turn static files into dynamic content formats.

Create a flipbook
Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.