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CREMONESE

Tariffa R.O.C. Poste Italiane Spa Spedizione in abbonamento postale D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art.1, comma 1, dcb Cremona Autorizzazione Tribunale di Cremona 25/07/1951 n. 33 del Registro

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Periodico della Federazione Provinciale Coldiretti di Cremona

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ANNO 67 numero 5 ottobre 13

IL PROGETTO COLDIRETTI

VALORE AL VERO MADE IN ITALY REDDITO ALLE IMPRESE AGRICOLE

PREZZO DEL LATTE L’accordo va rivisto


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Il saluto di Sergio Marini

Direzione, Redazione, Amministrazione Via G. Verdi, 4 - I piano Cremona - Tel. 0372499811 Direttore responsabile Simone Solfanelli

Redattore capo Marta Biondi

Hanno collaborato a questo numero

Marco Benedini,Giacomo Maghenzani Dianella Mariotti, Maurizio Inzoli Maria Luisa Parmigiani, Andrea Ragazzini Damiano Talamazzini, Bruno Toscani

Progetto grafico e impaginazione UP Uggeri Pubblicità Srl

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Tipografia Pizzorni Tariffa R.O.C. Poste Italiane Spa Spedizione in abbonamento postale D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 1 dcb Cremona, Autorizzazione Tribunale di Cremona 25 luglio 1951 n. 33 del Registro Pagamento assolto tramite il versamento della quota associativa

Questo mensile è associato alla Unione Stampa Periodica Italiana

sommario 2 Il saluto di Sergio Marini 3 Valore al Made in Italy reddito alle imprese 4/5 Prezzo del latte 6/7 Giornata del Ringraziamento 8/9 Forum di Cernobbio 11 Ue.Coop, Convention Nazionale 12/13 Servizi Tecnici, avvisi 14/15 Fiscale 16/17 Datori di Lavoro 19 Patronato Epaca 20 Il gelato a Km Zero 22/23 Associazione Pensionati 24/25 Campagna Amica, mercato 27 Festival della zucca 28/29 Fattorie didattiche e Agriturismi di Campagna Amica

Cari soci, cari amici, ciò che avete fatto in questi anni nell’accompagnare me, la Coldiretti, l’agricoltura Italiana, il Paese tutto, lungo il sentiero del cambiamento è stata una cosa straordinaria. Avete un grande merito e a voi va il mio sincero riconoscimento. Abbiamo lavorato per stare meglio tra noi stessi e con gli altri, per migliorare ciò che ci sta intorno. Lo abbiamo fatto con coraggio, andando controcorrente, proprio come Papa Francesco spesso ci esorta a fare. Sono certo, continueremo insieme su questa strada, con la stessa carica emotiva e la stessa passione civica che ci ha guidato sino ad oggi. Per quanto mi riguarda lo farò per la Presidenza onoraria che ho accettato con fierezza, ma soprattutto perché questo è il mio modo di essere, di pensare, di agire, testardamente legato a convincimenti profondi non rimovibili. Lo farò a cominciare da ciò che sta accadendo nel nostro Paese. Non sopporto più che tanta gente metta tutta se stessa per tirare avanti e poi si ritrovi, da anni, in un paese che si comporta come un condannato destinato ad essere sepolto vivo che, pur di guadagnare tempo, si scava la fossa rendendola sempre più profonda. Stiamo lasciando ai nostri figli un Paese senza idee, senza futuro, un Paese pieno di debiti, litigioso su cose che non interessano a nessuno. Stiamo consumando tempo per inseguire il nulla e lo facciamo ogni giorno di più tra rassegnazione e paura. Io dico, smettiamola! fermiamoci! Il nostro Paese non è condannato a morte. Bisogna smettere di piagnucolare e di scavarci la fossa della disperazione. Dobbiamo usare sì il badile, ma per tracciare sentieri nuovi, illuminati, sentieri possibili che ridiano speranza. E’ questa la ragione che mi ha spinto a dar vita a una Fondazione – Italia Spa e cioè Sostenibile Per Azioni – che ha lo scopo di contribuire a rinnovare e a cambiare nel profondo le scelte della politica italiana, aggregando chi condivide le stesse idee di politiche da adottare e di paese. Tutto questo possiamo farlo, l’Italia merita molto di più della compassione e degli sfottò a cui ci stiamo abituando. Forse proprio dall’agricoltura, non solo come settore, ma come antica e moderna filosofia di vita, possiamo trarre qualche suggerimento sul come fare. L’ agricoltura è abituata da sempre a fare i conti con i ritmi immodificabili della natura, il tempo immutato delle stagioni, lo spazio fisico della terra, l’energia libera del sole. Forse per questo ha saputo custodire, meglio che altrove, quei geni preziosi, che il mito transgenico della globalizzazione senza regole e del “tutto, subito e ovunque”, ha fatto perdere ai più, e che oggi è causa di così tanti guai nel mondo e nel nostro stesso paese. Geni sani i nostri, quelli dei valori etici, della qualità della vita sopra ogni cosa, della solidarietà, della fraternità, di un nuovo umanesimo nell’economia. Del primato dell’uomo, dei popoli e dei territori sulla politica, e di quest'ultima sull’economia. Forse è proprio da questa filosofia agricola, che tiene insieme cura, coltura e cultura, che possiamo ricominciare. Ricominciamo dalla sua antica saggezza, dalla sua straordinaria capacità di umanizzare l’innovazione e il progresso, di porre il giusto avanti all’utile, di pesare il vantaggio immediato con la bilancia delle generazioni future. Ricominciamo allora da NOI. E’ ora di raccogliere e far degustare ai più quel frutto raro che ogni giorno coltiviamo con cura e che si chiama ”buonsenso”. Un grande abbraccio. Sergio Marini presidente onorario di Coldiretti


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EDITORIALE

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IL PROGETTO COLDIRETTI

Valore al vero Made in Italy, reddito alle imprese agricole L’agricoltura cremonese è una realtà da primato, sia sul piano qualitativo che sul piano delle rese. La nostra zootecnia è un’eccellenza: con un patrimonio di oltre 280mila bovini (145mila vacche, che danno il 10% del latte munto in Italia) e oltre 970mila suini, garantiamo la base imprescindibile di alcuni tesori del Made in Italy, dal Grana Padano ai prosciutti dop. Prodotti che vantano primati nel mondo, e che nascono dai nostri allevamenti. Da qui la battaglia per veder riconosciuta un’equa remunerazione dei prodotti dell’agricoltura, a cominciare dal latte italiano, che oggi ha quotazioni da record nello spot ma che continua ad essere pagato con un prezzo non remunerativo alle stalle lombarde da parte degli industriali. Un prezzo che va assolutamente adeguato al rialzo, anche alla luce di costi di gestione in continua crescita, se vogliamo porre fine a un trend che ha visto, negli ultimi 10 anni, contrarsi di oltre il 30% il numero delle stalle lombarde. Nel contempo, dobbiamo mantenere il pressing in tema di nitrati, accompagnando il percorso in atto in Regione, dove si lavora a una mappa delle zone vulnerabili aggiornata e più legata alla realtà dei territori. L’obiettivo è chiarire, sulla base di parametri attuali, un dato che Coldiretti ha sempre sostenuto e cioè che non si può, quando si parla d’inquinamento, attribuire tutte le responsabilità all’agricoltura, ignorando altri fattori, ben più rilevanti.

Altra voce essenziale della nostra zootecnia è la suinicoltura. Abbiamo alle spalle anni di profonda crisi, segnata dalla chiusura di tanti allevamenti (in Lombardia, dove si allevano quasi 4 milioni e 700mila suini, le stalle con scrofe sono diminuite del 5,6%). Ancora oggi, dopo una parentesi in cui le quotazioni davano segnali positivi, assistiamo nuovamente al drastico peggioramento dei prezzi riconosciuti agli allevatori. Nonostante a livello nazionale l’offerta di suini da macello sia in netto calo, tornano ad imporsi speculazioni e manovre che mettono a rischio la sopravvivenza stessa del comparto. Di fronte a queste situazioni appare chiaro quanto sia importante lavorare per dare maggiore forza contrattuale alla parte agricola, per sottrarre il mercato allo strapotere delle altre componenti, di quella parte dell’industria o della grande distribuzione che si ostinano a non voler comprendere che la nostra economia può avere un futuro solo se basata su equilibrio ed equità nella filiera. Con il suo progetto, Coldiretti sta facendo la propria parte: costruendo una filiera agricola tutta italiana, sta dando vita ad un grande sistema agroalimentare che riconosca agli agricoltori il giusto valore e dia ai cittadini un prodotto buono, sicuro, dall’origine certa, ad un equo rapporto qualità/prezzo. Nel concretizzare questo progetto, ci siamo battuti, e continuiamo a farlo, per

Ettore Prandini Presidente Coldiretti Lombardia Delegato Confederale Coldiretti Cremona

denunciare i fenomeni che minacciano il valore del “marchio Italia”: la nostra azione per garantire l’indicazione d’origine in etichetta e la nostra incessante lotta all’agropirateria vanno in questo senso. Con la rete Campagna Amica abbiamo creato un nuovo modello di consumo, legando indissolubilmente gli interessi dei cittadini e quelli dei produttori. Con il marchio “Fai”, la firma degli agricoltori italiani, e la spinta ad essere presenti “in proprio” sui mercati, abbiamo scrollato la filiera agricola italiana, dimostrando che cambiare è possibile. Proseguiamo su una strada che saprà dare valore a tutte le produzioni dell’agricoltura italiana, saldando l’obiettivo di dare reddito alle imprese agricole, garantendo sempre più voce e forza alla nostra agricoltura, con l’interesse più generale dei cittadini, per contribuire a dar vita a una nuova stagione di crescita sostenibile del nostro Paese.

Fondo Europeo Agricolo per lo Sviluppo Rurale: l'Europa investe nelle zone rurali PSR 2007-2013 Direzione Generale Agricoltura http://ec.europa.eu/agriculture/rurdev/index_it.htm

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ECONOMICO

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PREZZO DEL LATTE Il Presidente Prandini: l’accordo va rivisto Desidero, con questa breve nota, chiarire ancora una volta il perché la Coldiretti Lombardia non ha sottoscritto il prezzo del latte a 42 centesimi il litro che, mediato partendo dai mesi in cui era scaduto il vecchio accordo, scende a 41.25 centesimi il litro. Ecco, ritengo con convinzione che questo prezzo sottoscritto da alcune organizzazioni agricole lombarde sia ingiusto semplicemente perché priva gli allevatori di un adeguato prezzo di mercato. Il danno è stato fatto sia in Lombardia che nel resto d’Italia, dove ci sarà sempre qualche industriale pronto a ricordare alla controparte agricola che oltre quei 42 centesimi non si può andare, visto che questo è il prezzo siglato nella regione che più di altre pesa nel mercato del latte italiano e con l'industriale italiano (sic) che acquista direttamente o indirettamente circa 10 milioni di buon latte nazionale. Noi come Coldiretti Lombardia abbiamo incessantemente stimolato sia la componente industriale sia le istituzioni politiche nazionale e regionali a sedersi al tavolo delle trattative, ricorrendo anche ad un esposto all’Autorità Garante per la Concorrenza del Mercato (appellandoci all’art. 62 della legge 27/12) per manifestare l’ingiustizia che si stava perpetrando ai danni degli allevatori che hanno costi di produzione ben superiori al prezzo del latte praticato dall’industria. Il fatto che il latte italiano sia tra i più pagati in Europa (non è certo un vanto da esibire) deriva da due fatti ben precisi: 1. abbiamo costi di produzione più elevati rispetto ai competitor esteri perché abbiamo la nostra struttura di allevamento, abbiamo la nostra orografia italiana che non prevede pascoli bavaresi o irlandesi e permettetemi abbiamo anche la qualità (che costa) del nostro latte anche in termini di sicurezza alimentare; 2. metà del nostro latte italiano alimenta un’industria (e una cooperazione) che vede nei formaggi Dop e Tradizionali un forte traino, anche nei momenti di consumi stagnanti. Ed è per questo che la battaglia di Coldiretti contro l’ usurpazione del Made in Italy è sempre così agguerrita, appunto perché questi formaggi rappresentano il nostro valore vero per il quale possiamo chiedere di più degli altri allevatori europei. In questo senso va anche la “ battaglia” (tale è) portata avanti da Coldiretti per avere una etichettatura d’origine trasparente che continuerà ad oltranza, proprio per smascherare i comportamenti “disinvolti” da parte della filiera alimentare che spesso denota come italiani prodotti caseari che partono il

da un latte prodotto da stalle straniere. Una lotta etica ed economica a cui altri non hanno mai fattivamente partecipato. Per questi motivi storicamente il latte italiano è sempre stato uno dei più pagati d’Europa, collocandosi ad almeno 5-7 centesimi sopra le quotazioni del latte tedesco o francese. Ma oggi questo differenziale è molto assottigliato, tuttora gli allevatori bavaresi, i nostri maggiori fornitori, percepiscono un prezzo di 40 centesimi. Circa il prezzo del latte “spot”. Sappiamo tutti che stiamo parlando di un prezzo che serve solo come riferimento dell'andamento del mercato lattiero, ma voglio ricordare che negli ultimi 5 anni tale prezzo si è discostato solo di 1/3 centesimi in più o in meno rispetto il prezzo alla stalla pagato in Lombardia. ANNO

SPOT LODI €/1000 LT

2008 2009 2010 2011 2012

37.43 31.51 38.88 42.82 38.01

PREZZO STALLA LOMBARDIA 39.40 32.27 35.13 39.58 38.43

DIFFERENZA

+1.97 +0.76 -3.75 -3.24 +0.42

Oggi questo differenziale, nolenti o volenti, si attesta sui 10 centesimi con una crescita costante da maggio a 43 e poi 45, 46, 49, 52 nei mesi a seguire; consegno agli esperti (degli altri) questo dato per le opportune analisi. Desidero infine fare chiarezza su due questioni che qualcuno ha strumentalmente sollevato in questi giorni. 1. trovo pretestuosi i riferimenti al prezzo del latte che siglammo nel 2009 a 31 centesimi/litro, perché all’epoca (lo ricordo agli smemorati) l’industria alimentare italiana (soprattutto quella del Grana Padano) pagava il latte fra i 27 e i 29 centesimi e la nostra soffertissima firma sotto quell’accordo fu un argine all’ondata ribassista. Oggi per fortuna il Grana Padano non vale più 5.50 euro/ kg come nel 2009, ma ne spunta 7.5 euro il kg il 10 mesi di stagionatura. Tale valore, unitamente al prezzo del burro, può far remunerare il latte a 49/ 50 centesimi il litro. Cremonese

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Allo stesso modo il latte spot non vale più 31 centesimi/ litro come 4 anni fa (con punte minime a 26 centesimi), ma veleggia stabile sopra i 50 centesimi. La situazione di mercato è profondamente cambiata e i costi di produzione sono letteralmente schizzati alle stelle. 2. Non è mai stata fatta, nel modo più assoluto, una trattativa sul prezzo del latte in Piemonte. È falso (talmente falso che potrebbe essere portato davanti ad un Tribunale) il riferimento ad un prezzo del latte piemontese, che, invece, nasce da un accordo fra una cooperativa di allevatori (Compralatte) e una grande azienda del settore alimentare (Ferrero) per il tramite di una industria di trasformazione (Inalpi) basato su un indice, calcolato tenendo conto anche del costo delle foraggere. Un prezzo che viene ricalcolato durante l’anno e che ha legato il mondo industriale italiano alle stalle piemontesi, in una logica di territorialità che invece altrove è una chimera. Nella vita gli inciampi capitano e posso capire che a volte si

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compiano delle leggerezze, ne ho compiuta una anch’io nel chiamare “socio” qualcuno che non lo è (di questo mi scuso con l’interessato e con i soci veri di Coldiretti Lombardia) ma mi sembra quantomeno un insulto all’intelligenza degli allevatori dire che il latte italiano vale oggi 42 centesimi. Penso che i sottoscrittori di quell’ accordo siano stati quanto meno mal consigliati da esperti (sic), allora sportivamente potremmo allungare una mano a tutte le organizzazioni affinché si uniscano a noi per chiedere una rivisitazione di questo prezzo ingiusto che sta privando gli allevatori lombardi e indirettamente anche tutti gli allevatori italiani del giusto prezzo del loro latte. Ettore Prandini Presidente Coldiretti Lombardia Delegato Confederale Coldiretti Cremona (3 ottobre 2013)

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GIORNATA DEL RINGRAZIAMENTO

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La riflessione del Consigliere Ecclesiastico

Don Emilio Garattini Consigliere Ecclesiastico Coldiretti Cremona

"Giovani protagonisti nell’agricoltura"

Quest’anno i Vescovi hanno scelto per la Giornata del Ringraziamento il tema dei “Giovani protagonisti dell’agricoltura”: lo fanno avendo davanti in primo luogo l’immagine di Martino, giovane ufficiale romano, che, di fronte alle necessità di un povero infreddolito, taglia il suo mantello in due e lo condivide, donando un raggio di sole e di calore che resterà sempre impresso nella memoria di tutti noi. San Martino ci insegna a vivere la vita come un dono, facendo sgorgare la

speranza laddove la speranza sembra non esserci. I Giovani in tutti gli ambienti, quindi anche nel mondo agricolo, sono la Speranza. Nel loro messaggio i nostri Vescovi aggiungono: “Atleta era Martino, atleti siete voi, carissimi giovani, che avete scelto di restare nella vostra terra per lavorare i campi, con dignità e qualità, per fare della vostra campagna un vero giardino. Vi siamo grati e sentiamo che questa vostra vocazione rinnova l’intera società, perché il ritorno alla terra cambia radicalmente un paese e produce benessere per tutti, ravviva la luce negli occhi degli anziani, che non vedono morire i loro sforzi, interpella i responsabili delle istituzioni”. A loro, ai Giovani, è dato il primo compito di coltivare e custodire il Creato. Dice Papa Francesco: custodire il creato è un’indicazione di Dio data non solo all’inizio della storia, ma a ciascuno di noi; è parte del suo progetto; vuol dire far crescere il mondo con responsabilità, trasformarlo perché sia un giardino, un luogo il

abitabile per tutti. … Il “coltivare e custodire” non comprende solo il rapporto tra noi e l’ambiente, tra l’uomo e il creato, riguarda anche i rapporti umani. Noi stiamo vivendo un momento di crisi; lo vediamo nell’ambiente, ma soprattutto lo vediamo nell’uomo. Questa “cultura dello scarto” tende a diventare mentalità comune, che contagia tutti. La vita umana, la persona, non è più sentita come valore primario da rispettare e tutelare, specie se è povera o disabile, se non serve ancora – come il nascituro –, o non serve più – come l’anziano. Questa cultura dello scarto ci ha resi insensibili anche agli sprechi e agli scarti alimentari, che sono ancora più deprecabili quando in ogni parte del mondo, purtroppo, molte persone e famiglie soffrono fame e malnutrizione.

Non possiamo nascondere che questa è spesso la situazione in cui viviamo oggi, ma è proprio qui che i Giovani possono diventare segno della Speranza. Sostengono ancora i nostri Vescovi rivolti ai Giovani: Vi siamo grati e sentiamo che questa vostra vocazione rinnova l’intera società, perché il ritorno alla terra cambia radicalmente un paese e produce benessere per tutti, ravviva la luce negli occhi degli anziani, che non vedono morire i loro sforzi, interpella i responsabili delle istituzioni. Abbiate consapevolezza di essere persone che vanno controcorrente, come vi ha esortato il Papa: “Voi giovani, siate i primi: andate controcorrente e abbiate questa fierezza di andare proprio controcorrente. Avanti, siate coraggiosi e andate controcorrente! E siate fieri di farlo!”. Cremonese

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a Giornata Provinciale del Ringraziamento 63Domenica 26 Novembre 2006

Domenica 26 Novembre 2006 Domenica 24 novembre 2013 - Grumello Cremonese Chiesa Parrocchiale di San Bartolomeo Apostolo CATTEDRALE di CREMONA

Ore 10.30 Monsignor Vicario Generale della Dioces Monsignor Mario Mario Marchesi, Marchesi, SantaVicario Messa Generale della Dioces celebrerà alle celebrerà la la Santa Santa Messa Messa alle ore ore 11 11 in in Cattedrale Cattedrale Ore 11.30

Benedizione dei trattori

ma della Giornata: Seguirà un momento conviviale con i sapori del territorio ma della Giornata: aduno in Piazza Duomo a Cremona. Gli imprenditori agricoli condurranno trattori e mezzi agricoli n

aduno in Piazza Duomo a Cremona. Gli imprenditori agricoli condurranno trattori e mezzi agricoli n da cornice all'appuntamento lo stand di Campagna Amica e la 'mostra degli Antichi Mestieri'. cornice di all'appuntamento di Campagna Amica e la 'mostra degli Antichi Mestieri'. adaGiornata festa il concerto lo di stand campane proposto dall'Associazione culturale Campanari della B.V. a Giornata di festa il concerto di campane proposto dall'Associazione culturale Campanari della B.V. anta Messa celebrata in Cattedrale dal Vicario Generale della Diocesi Mons. Mario Marchesi, con l'o A TUTTI I SOCI DI COLDIRETTI CREMONA anta Messa celebrata in Cattedrale dal Vicario Generale della Diocesi Mario (Bo). Marchesi, con l'o del lavoro dell'uomo. La celebrazione sarà animata dai canti del Coro Mons. di Monzuno Conclusa la del lavoro dell'uomo. La celebrazione sarà animata dai canti del Coro di Monzuno (Bo). Conclusa la à in piazzaCaro per Socio, la benedizione dei trattori e delle macchine agricole. à in piazza per la benedizione dei trattori e delle macchine agricole.

Prosecuzione del concerto di campane e apertura degli stand gastronomici. Dopo la benediz la del nostra Federazione organizza la apertura Giornata Provinciale del Ringraziamento. Prosecuzione concerto di campane e degli stand gastronomici. Dopo la (unico benediz ancora al concerto dell'Associazione Campanari, preziosa occasione per scoprire il metodo n ancora al concerto dell'Associazione Campanari, preziosa occasione per scoprire il metodo (unico n ampane 'alla Bolognese'. Contestualmente, si darà avvio alla “Polentata in piazza”, con salamini e po Come ben sai, è un appuntamento che vede gli imprenditori agricoli, con le loro ampane Bolognese'.diContestualmente, darà avvio alla “Polentata in piazza”, con salamini e po nuti e con'alla degustazione vari prodotti dellasinostra agricoltura. famiglie e l’intera comunità, raccogliersi intorno all’altare, nuti e con degustazione di vari prodotti della nostra agricoltura. per rendere grazie al Signore dei frutti di un’annata di lavoro e per invocare la proseguirà Sua protezione nostre famiglie eproponen apori, momenti d'incontro e canti in piazza. La festa persulle l'intero pomeriggio, apori, momenti d'incontro in piazza. La festa proseguirà per l'intero pomeriggio, proponen sulla nostra attività. edicanti one delle imprese agricole Coldiretti Cremona e degli agriturismi dell’Associazione provincia one delle imprese agricole di Coldiretti Cremona e degli agriturismi dell’Associazione omenti d'incontro (con la presenza della Fondazione Sospiro) e tanta musica, con iprovincia canti po omenti d'incontro (con la presenza della Fondazione Sospiro) e tanta musica, con i canti po Sei invitato a prendere parte a questa Giornata, condividendo quello che proposti dal Coro di Monzuno. proposti dal di Monzuno. per Coro la nostra agricoltura rappresenta uno dei momenti più sentiti e preziosi. ngresso dei Bersaglieri. Grande protagonista del pomeriggio sarà anche la Fanfara Provincia COLDIRETTI CREMONA ro Triboldi”, attesa in piazza Grande Duomo protagonista per regalare note e allegria a tutti partecipanti alla festa. ngresso dei Bersaglieri. del pomeriggio sarài anche la Fanfara Provincia ro Triboldi”, attesa in piazza Duomo per regalare note e allegria a tutti i partecipanti alla festa. hiusura della manifestazione.


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XIII Forum Internazionale dell’Agricoltura e dell’Alimentazione

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Presentato il rapporto “Agromafie” sui crimini agroalimentari in Italia Il volume d'affari complessivo dell'agromafia sale a circa 14 miliardi di euro nel 2013, con un aumento record del 12% rispetto a due anni fa, in netta controtendenza rispetto alla fase recessiva del Paese perché la criminalità organizzata trova terreno fertile proprio nel tessuto economico indebolito dalla crisi. E’ quanto emerge dal Rapporto “Agromafie” sui crimini agroalimentari in Italia elaborato da Coldiretti/Eurispes e presentato al Forum Internazionale dell’Agricoltura e dell’Alimentazione organizzato dalla Coldiretti con la collaborazione dello studio Ambrosetti, tenutosi a Villa d’Este a Cernobbio nei giorni 18 e 19 ottobre. L’agricoltura e l’alimentare sono considerate aree prioritarie di investimento dalla malavita che ne comprende la strategicità in tempo di crisi perché del cibo, anche in periodi di difficoltà, nessuno può fare a meno, ma soprattutto perché consente di infiltrarsi in modo capillare nella società civile e condizionare la via quotidiana della persone in termini economici e salutistici. È peculiarità del moderno crimine organizzato estendere, con approccio imprenditoriale, il proprio controllo dell’economia invadendo i settori che si dimostrano strategici ed emergenti, come è quello agroalimentare. In questa opera di infiltrazione le mafie stanno approfittando della crisi per penetrare anche nell’imprenditoria legale. Per questo le mafie – sottolineano Coldiretti/Eurispes – hanno già imposto il proprio controllo

sulla produzione e la distribuzione di generi alimentari del tutto eterogenei tra loro. Controllano in molti territori la distribuzione e talvolta anche la produzione del latte, della carne, della mozzarella, del caffè, dello zucchero, dell’acqua minerale, della farina, del pane clandestino, del burro e, soprattutto, della frutta e della verdura. Secondo la Direzione Investigativa di Roma ben il 15% del fatturato realizzato dalle attività agricole appartiene all’illecito, mentre l’Osservatorio Flai Cgil contro le agromafie e il caporalato denuncia come su 1.558 aziende confiscate alle mafie oltre 90 siano attive in ambito agricolo; dei 10.563 beni confiscati, ben 2.500 sono terreni con destinazione agricola. Le organizzazioni mafiose sono consapevoli che, pur non trattandosi del settore che garantisce i guadagni più consistenti e nel più breve tempo, il cibo costituisce la necessità primaria, di cui nessuno potrà mai fare a meno. Mettendo le mani sul comparto alimentare le mafie hanno inoltre la possibilità di affermare il proprio controllo sul territorio. Non solo si appropriano di vasti comparti dell’agroalimentare e dei guadagni che ne derivano, distruggendo la concorrenza ed il libero mercato legale e soffocando l’imprenditoria onesta, ma – concludono Coldiretti/Eurispes – compromettono in modo gravissimo la qualità e la sicurezza dei prodotti, con l’effetto indiretto di minare profondamente l’immagine dei prodotti italiani e il valore del marchio Made in Italy.

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XIII Forum Internazionale dell’Agricoltura e dell’Alimentazione

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Indagine “La percezione della crisi e il Made in Italy” Il Forum Internazionale dell’Agricoltura e dell’Alimentazione a Cernobbio è stato occasione per presentare i risultati della prima indagine su “La percezione della crisi e il Made in Italy” realizzata da Coldiretti-Ixe’ a ottobre 2013. Sintetizziamo alcuni passaggi. Crisi: con l’autunno 7 italiani su 10 hanno paura di perdere il lavoro Ben sette italiani su dieci (70%) si sentono minacciati dal pericolo di perdere il lavoro e il 53% di non riuscire ad avere un reddito sufficiente per mantenere la propria famiglia. Per più di una famiglia italiana su quattro (22%) sarà un autunno difficile di sacrifici economici. Per quanto riguarda la situazione generale la percentuale di quanti sono pessimisti per il futuro e pensano che la situazione peggiorerà è del 35%. Al contrario, sono il 51% coloro che ritengono che non ci saranno cambiamenti mentre sono solo il 14% quelli convinti che ci sarà un miglioramento. La fiducia dei cittadini: Papa superstar con il 74%, politici nazionali al 4% Per quasi un italiano su tre (31%) l’intervento della troika (Fondo Monetario, Commissione Europea, Bce) sui conti italiani sarebbe una salvezza, una percentuale nettamente superiore al 25% che la ritiene invece una sciagura. La tanto spesso disprezzata Angela Merkel sarebbe vista con favore come premier in Italia dal 68% dei cittadini italiani che dimostrano di credere maggiormente ad economisti e politici stranieri rispetto a quelli nostrani. Un dato che è confermato dal livello di fiducia riposto nei protagonisti nazionali della politica, dell’economia e del sociale. All’ultimo posto si posizionano i partiti nei quali appena il 4% ripone fiducia, superati di poco dalle banche che raggiungono il 9% mentre svetta nella speciale classifica il Papa che è la vera superstar del momento, con il 74%. Poi le forze dell’ordine, che raggiungono ben il 70%, seguite dalla magistratura (55%) e dal Presidente della Repubblica al 52%. “Nella politica viene individuata una chiara responsabilità della diffi-

cile situazione – ha affermato Sergio Marini – tanto che l’unico punto di riferimento sicuro è il Santo Padre e si è addirittura disposti a rinunciare alla democrazia per affidarsi a qualcuno che viene da fuori”. Boom low cost, ma tengono doc e biologico Oltre tre italiani su quattro (77%) continuano ad acquistare regolarmente o qualche volta prodotti a denominazione di origine e quasi la metà (45%) prodotti biologici, ma il vero boom lo fanno registrare i prodotti low cost che il 47% degli italiani acquista più frequentemente del passato. Si tratta di risultati che evidenziano una polarizzazione nei comportamenti, con una parte della popolazione che, preoccupata per la qualità dell’alimentazione, si rivolge a prodotti garantiti, ma una fetta consistente è purtroppo costretta ad acquistare prodotti low cost che non danno le stesse garanzie. Chi ha disponibilità di reddito ed è un consumatore attento alla qualità e alla tipicità consolida i propri stili, mentre chi si trova in difficoltà è spesso costretto a rinunciare. Cibo e moda sono i motori della ripresa economica, giù l’auto La grande maggioranza degli italiani (54%) considera la produzione di cibo il vero motore dell’economia, con un aumento dell’8% rispetto allo scorso anno, e il 18% punta sulla moda che rimane però stabile mentre crolla del 33% l’automobile, che si ferma al 10%. Il cibo e la moda sono anche considerati trainanti per l’immagine dell’Italia all’estero rispettivamente dal 45 e dal 38 per cento degli italiani. “Una conferma della validità e della modernità del modello di sviluppo agricolo Made in Italy che è fondato sul valorizzazione dell’identità, della qualità, delle specificità e che può rappresentare un riferimento anche per gli altri settori per affrontare e vincere la competizione internazionale”, ha affermato il Presidente della Coldiretti Sergio Marini nel sottolineare che “dentro l’agricoltura non c’è ancora un reddito adeguato ma c’è legittimamente quella visione di futuro e di prospettive e di fiducia che non c’è negli altri settori”.

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COOPERAZIONE

Successo per la prima convention nazionale di UE.COOP

Alla presenza di oltre duemila cooperative provenienti da tutte le regioni d’Italia si è svolta a Roma martedì 8 ottobre, presso l’Auditorium Parco della Musica, la prima Convention nazionale di UE.COOP, l’Unione Europea delle Cooperative. E’ stata l’occasione per illustrare la bozza di Documento pro-

il

ottobre - 2013

Andrea Ragazzini Referente Provinciale UE.COOP

grammatico dell’Associazione, frutto degli interventi svolti dalle cooperative, durante gli incontri regionali che si sono tenuti in tutte le regioni del Paese negli ultimi mesi. Il documento presentato delinea il percorso e la visione che UE.COOP intende mettere a sistema, in merito a vari temi che saranno prioritari per l’agenda dei prossimi mesi: dalla creazione di un Forum permanente per l’occupazione giovanile al supporto per le crisi d’impresa, dal tema legato ai vari aspetti del credito per arrivare alla promozione di “reti” tra imprese. Questi sono alcuni dei temi contenuti nel documento e che rappresentano le prime azioni chiave che vedranno impegnata UE.COOP quale nuovo modello di associazionismo pluralista, trasparente, democratico ed a servizio dell’intera collettività. La Convention ha anche dato avvio alla stagione assembleare regionale e nazionale che, sulla base di quanto disposto dal Regolamento elettorale che è stato illustrato dettagliatamente a tutti i presenti, porterà all’elezione dei rappresentanti politici territoriali e degli Organi che guideranno l’associazione nazionale per il prossimo mandato.

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SERVIZI TECNICI

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PARATUBERCOLOSI BOVINA piano di controllo regionale Marco Benedini Resp. Provinciale Servizi Tecnici

Si riporta di seguito il comunicato del Dipartimento di Prevenzione Veterinaria di Cremona, relativo al Piano di Controllo della Paratubercolosi bovina. Nel ribadire l’importanza per ciascun allevamento bovino dell’adesione (se pur volontaria) al piano, si rimanda a un’attenta lettura del seguente comunicato. Gli uffici Coldiretti sono a disposizione degli imprenditori agricoli per ogni ulteriore informazione, e per consegnare il modulo relativo alla domanda di adesione al piano.

REGIONE LOMBARDIA - ASL CREMONA Dipartimento Prevenzione Veterinaria COMUNICAZIONE IMPORTANTE: PIANO REGIONALE DI CONTROLLO E CERTIFICAZIONE NEI CONFRONTI DELLA PARATUBERCOLOSI BOVINA Si comunica che a seguito della pubblicazione sul Bollettino Regionale n.30 del 24/07/2013 è in vigore il Piano Regionale di Controllo e Certificazione per la PARATBC. Di conseguenza potranno essere certificati per l’esportazione verso taluni paesi terzi solo prodotti lattiero caseari derivanti da latte prodotto in aziende aderenti al piano con qualifica di base PTEX1. La qualifica sanitaria PTEX1 è valida ai fini della certificazione di “assenza di casi clinici di paratubercolosi negli ultimi 12 mesi” per l’esportazione di latte e prodotti a base di latte verso taluni paesi terzi. Tale qualifica viene attribuita dal DPV previa domanda di adesione e verifica del rispetto delle seguenti condizioni minime, soggette a verifica annuale: • visita clinica di tutto l’effettivo, per escludere la presenza di animali con sintomatologia clinica; • assenza di notifica di casi clinici negli ultimi 12 mesi. Si evidenzia che i sospetti clinici di paratubercolosi bovina devono essere segnalati al Dipartimento di Prevenzione Veterinario (DPV) dell’ASL, da parte di: • medici veterinari, pubblici e privati • proprietari/detentori degli animali. Per consentire a tutti gli allevatori interessati di certificare i prodotti del proprio allevamento, si ritiene utile

mettere a loro disposizione i modelli delle domande di adesione al piano, da consegnare al più presto al Distretto Veterinario di riferimento per consentire la programmazione della visita in allevamento ai fini dell’esclusione di casi clinici di PARATBC e dell’attribuzione della qualifica.

avendo aderito, hanno avuto casi clinici confermati in allevamento nei 12 mesi precedenti, si intendono con qualifica sanitaria PT0 con esclusione della possibilità di certificazione per l’export verso taluni paesi terzi dei prodotti derivanti dal loro latte.

A seguito della domanda di adesione al Piano, il Dipartimento Veterinario procederà ad effettuare gli accertamenti sanitari utili ad attribuire all’allevamento la qualifica sanitaria per la certificazione ai fini dell’esportazione del latte e dei prodotti derivati verso paesi terzi (PTEX1). Con l’adesione al piano quindi l’allevatore: • può ottenere per il proprio allevamento il livello sanitario di base (qualifica PTEX1) utile per l’esportazione del latte e dei prodotti derivati verso paesi terzi • dispone di strumenti utili per conseguire livelli sanitari progressivi di garanzia di indennità nei confronti della paratubercolosi. Si precisa che comunque l’adesione al “piano regionale di certificazione della paratubercolosi bovina” è volontaria e si intende tacitamente rinnovata ogni anno, a meno di formale comunicazione di rinuncia all’Asl con apposito modulo. ATTENZIONE: Gli allevamenti che non aderiscono al piano e quelli che, pur il

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Si riporta il modulo predisposto dal Dipartimento di Prevenzione Veterinaria per la presentazione della domanda di adesione al piano di controllo della Paratubercolosi bovina. Il modulo può essere richiesto presso i nostri uffici, e può essere stampato dal sito di Coldiretti Cremona ( www.cremona.coldiretti.it).


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SERVIZI TECNICI

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Dispositivi anti blackout, scatta l’obbligo anche per gli impianti in bassa tensione Scatta l’obbligo di adeguamento degli impianti anche per i produttori di energia elettrica da fonti rinnovabili di potenza compresa tra i 6 e i 50 kW, il mancato adeguamento comporta il rischio della sospensione degli incentivi. L’AEEG con la Delibera n. 243/2013/R/EEL, che modifica ed integra la delibera 84/2012/R/EEL con la quale l’obbligo di adeguamento era rivolto agli impianti che superavano i 50 kW di potenza, ha disposto che i produttori debbano adeguare alle prescrizioni di cui al paragrafo 5 dell'Allegato A70 al Codice di rete di Terna: • entro il 30 giugno 2014, gli impianti di potenza superiore a 20 kW già connessi alla rete di bassa tensione ed entrati in esercizio prima del 31 marzo 2012 e gli impianti di potenza fino a 50 kW già connessi alla rete di media tensione ed entrati in esercizio prima della medesima data; • entro il 30 aprile 2015, gli impianti di potenza superiore a 6 kW e fino a 20 kW già connessi alla rete di bassa

tensione ed entrati in esercizio prima del 31 marzo 2012 e che, in deroga a quanto previsto dal paragrafo 5 dell'Allegato A70, questi impianti debbano rimanere connessi alla rete almeno all'interno dell'intervallo di frequenza 49 Hz - 51 Hz (anziché 47,5 Hz - 51,5 Hz). Dagli adeguamenti sono stati esclusi gli impianti di potenza fino a 6 kW connessi alle reti di bassa tensione poiché tali impianti, molto numerosi, sono poco rappresentativi in termini di potenza complessivamente installata (circa 600 MW); nel medio termine, tali impianti saranno comunque oggetto di adeguamento automatico alla Norma CEI 0-21 per effetto delle progressive sostituzioni degli inverter e dei sistemi di protezione d'interfaccia. I primi a dover adottare i sistemi di protezione di interfaccia (anche detti sistemi anti black-out) sono stati gli impianti connessi in media tensione di potenza superiore ai 50 kW, che hanno avuto tempo fino al 31 marzo 2013 (Delibera

Applicazione della “disciplina finanziaria”: aiuti Pac tagliati del 4% nel 2013. Ma si lavora per ridurre il taglio al 2,45% La Commissione europea ha deciso un taglio del 4% dei pagamenti diretti agli agricoltori per un ammontare complessivo di 1,47 miliardi di euro, per compensare il bilancio 2013. Il taglio, dal quale verranno esentati i primi duemila euro, avviene per effetto dell'applicazione della "Disciplina finanziaria", un meccanismo per il controllo del bilancio mai utilizzato finora e utilizzato per compensare le carenze di bilancio della Politica agricola comune con i tagli sui pagamenti agli agricoltori. Rispetto alla proposta iniziale della Commissione, il taglio dei pagamenti agli agricoltori passa dal 4,98% al 4%, per l'allargamento del numero di produttori dai quali prelevare i fondi. La detrazione verrà calcolata al momento del saldo del pagamento dell’aiuto. Ma ulteriori conteggi, e gli aggiustamenti dovuti alla franchigia applicata ai primi 2.000 euro di aiuto, potrebbero portare a 2,45% la percentuale di taglio necessaria per consentire i dovuti risparmi di bilancio. Il tutto sarà discusso e deciso entro il 1° dicembre 2013 dal Consiglio Europeo.

il

8 marzo 2012, n. 84/2012/R/EEL). Una volta adeguato l'impianto, "il produttore è tenuto a sottoscrivere il nuovo regolamento di esercizio trasmesso dall'impresa distributrice e reinoltrarlo alla medesima allegando una dichiarazione sostitutiva di atto notorio redatta, ai sensi del Dpr 445/2000, da un responsabile tecnico di impresa installatrice abilitata o da un professionista iscritto all'albo professionale secondo le rispettive competenze, attestante che l'impianto è in grado di rimanere connesso alla rete all'interno dell'intervallo di frequenza 49 Hz-51 Hz". Se gli impianti non vengono adeguati, l'impresa di distribuzione ne dà comunicazione al GSE che provvederà a sospendere gli incentivi, nonché i servizi di scambio sul posto e di ritiro dedicato. Il ripristino dell’erogazione degli incentivi e delle agevolazioni potrà avvenire solo a seguito di una successiva comunicazione delle imprese distributrici che attesti l’avvenuto adeguamento degli impianti di produzione.

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Perdita agevolazioni sull’acquisto di terreni agricoli dal 2014

Nel Decreto legge n.104 del 12 settembre 2013 recante “Misure urgenti in materia di istruzione, università e ricerca” sono contenute alcune disposizioni che recano modifiche alle imposte di registro, ipotecaria e catastale. In particolar modo il decreto in oggetto anticipa al 1° gennaio 2014 gli effetti già stabiliti dall’articolo 10 del D.Lgs. n.23 del 14 marzo 2011 (decreto sul “Federalismo Municipale”). Tale D.Lgs. prevede la modifica dell’art.1 della tariffa, parte prima, allegata al Dpr n. 131/1986 (Testo unico dell’imposta di registro) nel seguente modo: • Gli atti di compravendita a titolo oneroso dei beni immobili (sia terreni che fabbricati) vengono assoggettati all’aliquota del 9%, con l’eccezione per l’acquisto dell’abitazione principale non di lusso per la quale è prevista l’aliquota agevolata del 2%. • Gli stessi atti transattivi sono esenti da tutte le imposte di trascrizione immobiliare (imposta di bollo, imposta ipotecaria, imposta catastale tasse ipotecarie e tributi speciali). • Vengono eliminate tutte le esenzioni e le agevolazioni tributarie, comprese quelle previste da leggi speciali. Quindi dal 1° gennaio 2014, data l’eliminazione di tutte le esenzioni e di tutti i benefici, non si potranno più invocare le agevolazioni attualmente in vigore per l’acquisto di terreni agricoli effettuati da coltivatori diretti o imprenditori agricoli professionali (IAP) destinati all’esercizio delle attività di cui all’articolo 2135 c.c.. Vengono meno tutte le tipologie di agevolazioni, compresa perciò la cosiddetta piccola proprietà contadina e il compendio unico. Se non interverranno modifiche alle suddette norme, non sarà più determinante la qualifica di professionalità del coltivatore diretto o dell’imprenditore agricolo professionale, per l’acquisto di fondi rustici. Anzi saranno avvantaggiati coloro che acquisteranno terreni e fondi rustici non destinati all’agricoltura, infatti questi soggetti fruiranno di un abbassamento dell’aliquota

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FISCALE

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di imposta di registro di 6 punti (dall’attuale 15% al prossimo 9%). Questo può produrre diverse conseguenze negative per il settore agricolo; si pensi al possibile impoverimento del patrimonio fondiario tolto al campo agricolo e alla coltivazione. Da notare anche come vengono in particolar modo colpiti gli aiuti per l’insediamento di giovani nel settore agricolo attuati dall’Ismea, infatti in questo caso dato il duplice passaggio attraverso l’Istituto di servizi per il mercato agricolo alimentare si arriverà ad un’imposta complessiva del 18% (9 per cento in sede di acquisto e 9 per cento al termine del patto di riservato dominio). Come cambiano le imposte per le compravendite di terreni agricoli:

Fino al 31.12.2013 acquirente Imposta di registro Imposta Ipotecaria Imposta Catastale

CD o IAP 8% 2% 1%

CD o IAP con agevolazione PPC € 168,00 € 168,00 1%

Dal 01.01.2014 Altri

Tutti

15% 2% 1%

9% € 50,00 € 50,00

Nel contempo il D. Lgs. 23 del 2011 stabiliva che tutti gli atti immobiliari dovessero essere esenti da ogni altra imposta (imposta ipotecaria, imposta catastale e imposta di bollo), mentre l’attuale provvedimento stabilisce invece che saranno comunque dovute le imposte ipotecaria e catastale nella misura fissa di 50 euro ciascuna. A tal proposito cambiano anche le imposte fisse di registro, ipotecaria e catastale, che da Euro 168,00 vengono elevate a Euro 200,00, nei casi diversi da quelli sopra citati. Come cambiano le imposte per le compravendite di fabbricati:

Fino al 31.12.2013 Imposta di registro Imposta Ipotecaria Imposta Catastale

Prima casa 3% € 168,00 € 168,00

Dal 01.01.2014

Altri casi 7% 2% 1%

Prima casa 2% € 50,00 € 50,00

Altri casi 9% € 50,00 € 50,00

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DATORI DI LAVORO

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BONUS ASSUNZIONE GIOVANI UNDER 30 Dianella Mariotti Politiche del Lavoro e Contrattualistica

L’articolo 1 del decreto legge 76/2013 prevede un incentivo economico, pari a un terzo della retribuzione - nella misura mensile massima di € 650, per l’assunzione a tempo indeterminato di giovani under 30, privi d’impiego regolarmente retribuito da almeno sei mesi ovvero privi di diploma di scuola media superiore o professionale; l’incentivo spetta per 18 mesi. In caso di trasformazione a tempo indeterminato di un rapporto a termine, l’incentivo spetta per 12 mesi. L’incentivo può essere autorizzato fino all’ esaurimento delle risorse specificamente stanziate.

Dal 1° ottobre 2013 è possibile richiedere il bonus giovani 2013. Chiarimenti INPS per ottenere gli incentivi: 1 - decorrenza e termine del beneficio l’incentivo riguarda le assunzioni e le trasformazioni effettuate dal 7 agosto 2013 al 30 giugno 2015; 2 - lavoratori per i quali spetta il beneficio • giovani che, al momento dell’assunzione o della decorrenza della trasformazione, abbiano compiuto 18 anni e non abbiano ancora compiuto 30 anni. Se il lavoratore alla scadenza del contratto da trasformare superasse il limite di età, è possibile anticipare la trasformazione del rapporto in modo da garantire la spettanze del beneficio; oltre al requisito dell’età del lavoratore deve ricorrere almeno uno dei successivi requisiti: • giovani privi di impiego regolarmente retribuito da almeno 6 mesi, o che negli ultimi 6 mesi non hanno prestato attività lavorativa riconducibile ad un rapporto di lavoro subordinato della durata di almeno 6 mesi, ovvero che negli ultimi 6 mesi hanno svolto attività lavorativa in forma autonoma o parasubordinata dalla quale derivi un reddito inferiore al reddito annuale minimo personale escluso da imposizione; oppure • giovani privi di diploma di scuola media superiore o professionale; 3 - quali sono i rapporti di lavoro incentivati • assunzioni a tempo indeterminato, anche a tempo parziale; • trasformazioni dei rapporti di lavoro a termine con un contratto a tempo indeterminato; • rapporti di lavoro subordinato a tempo indeterminato instaurati in attuazione del vincolo associativo stretto il

con una cooperativa di lavoro; • assunzione di apprendisti; • assunzioni a tempo indeterminato a scopo di somministrazione, sia essa a tempo indeterminato che determinato. Incentivo escluso per • rapporto di lavoro domestico; • rapporto di lavoro intermittente o ripartito; • rapporto di lavoro in somministrazione durante i periodi in cui il lavoratore non sia somministrato ad alcun utilizzatore; 4 - misura e durata dell’incentivo l’incentivo è pari ad un terzo della retribuzione mensile lorda imponibile ai fini previdenziali, però, non può comunque superare l’importo mensile di 650 euro per lavoratore. Per quanto riguarda la durata dell’incentivo dipende dal contratto: • in caso di assunzione a tempo indeterminato l’incentivo spetta per 18 mesi; • in caso di trasformazione a tempo indeterminato di un rapporto a termine l’incentivo spetta per 12 mesi. Nell’ipotesi in cui l’assunzione o la trasformazione non decorrano dal primo giorno del mese i massimali del primo e dell’ultimo mese di vigenza dell’incentivo verranno ridotti di tanti trentesimi di € 650 quanti sono i giorni del rapporto agevolato compresi nel mese di riferimento. In tali casi, la retribuzione di riferimento sarà ridotta di tanti trentesimi quanti sono i giorni di rapporto agevolato compresi nel mese. Il beneficio in argomento è riferibile soltanto ai contributi sociali dovuti all’Inps, e non anche ai premi assicurativi dovuti all’Inail. L’incentivo è cumulabile con altre agevolazioni, nel qual caso è applicabile mensilmente in misura non superiore alla contribuzione agevolata dovuta dal datore di lavoro per quel lavoratore. Pertanto, nel caso in cui il rapporto agevolato sia l’apprendistato, l’incentivo non potrà essere superiore alla contribuzione dovuta dal datore di lavoro: ad esempio se per il rapporto di apprendistato si versa l’11,61% di contribuzioCremonese

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DATORI DI LAVORO

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ne, il beneficio sarà pari all’11,61% della retribuzione. L’incentivo spetta nei limiti delle risorse specificatamente stanziate per ogni regione ed è autorizzato dall’Inps in base all’ordine cronologico di presentazione delle istanze; 5 - condizioni di spettanza e cause ostative Attenzione … gli incentivi sono subordinati: • all’adempimento degli obblighi contributivi; • all’osservanza delle norme poste a tutela delle condizioni di lavoro; • al rispetto degli accordi e contratti collettivi nazionali, regionali, territoriali o aziendali; • il datore di lavoro non deve aver ricevuto e successivamente non rimborsato o depositato in conto bloccato aiuti illegali o incompatibili della Commissione Europea; • il datore di lavoro non deve essere un’impresa in difficoltà; • l’assunzione non deve costituire attuazione di obbligo preesistente per legge o contrattazione collettiva; • l’assunzione non deve violare il diritto di precedenza stabilito dalla legge o dalla contrattazione collettiva alla riassunzione; • l’assunzione non deve riguardare lavoratori licenziati negli ultimi 6 mesi da società collegate/controllate o aventi il medesimo assetto proprietario al tempo dell’assunzione; • il datore di lavoro non deve avere in atto sospensioni di lavoro per crisi o riorganizzazione aziendale, salvo che assunzione/trasformazione non siano finalizzate ad altra unità produttiva o ad acquisire professionalità diverse da quelle dei lavoratori sospesi; • l’incentivo deve determinare un incremento netto dell’occupazione che: deve essere mantenuto per ogni mese di vigenza dell’incentivo a pena della perdita dell’incentivo in quel mese in cui non è mantenuto, con eventuale ripresa nei mesi successivi fino all’originaria scadenza.

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anche i somministrati. I lavoratori, anche somministrati, assunti in sostituzione non si computano, in quanto si computano i sostituiti. In caso di assunzione, ovvero di trasformazione a tempo indeterminato, i valori da mettere a confronto per valutare l’incremento ed il mantenimento occupazionale sono costituiti dalla forza media occupata nei 12 mesi precedenti, che deve essere raffrontata per ogni singolo mese successivo: - per i primi 12 mesi di vigenza del rapporto agevolato, con la forza occupata del mese in osservazione proiettata su base annua; - per gli ulteriori sei mesi di vigenza del rapporto agevolato, con la forza media occupata del secondo anno successivo all’assunzione. In caso di trasformazione, è previsto che l’incremento possa realizzarsi con l’assunzione cosiddetta compensativa effettuata entro 1 mese dalla trasformazione. L’Istituto chiarisce che ad essa si possa ricorrere qualora l’incremento occupazionale non si realizzerebbe applicando le regole generali. Nel caso di assunzione compensativa successiva alla trasformazione, il periodo massimo del beneficio di 12 mesi decorre, comunque, dalla data di trasformazione. Sul calcolo dell’incremento e mantenimento occupazionale, secondo le regole degli ULA, l’Inps ha predisposto una guida e, per quanto attiene gli OTD, il calcolo dell’ULA sembra dover prescindere dalle giornate effettive di prestazione, ovvero il rapporto viene trattato alla stregua di un ordinario rapporto a tempo determinato.

dimissioni volontarie del lavoratore diverse da quelle per giusta causa, invalidità sopravvenuta o decesso del lavoratore, pensionamento per raggiunti limiti di età, riduzione volontaria dell’orario di lavoro, licenziamento per giusta causa o giustificato motivo soggettivo.

6 - richiesta all’INPS - modalità e tempi di riconoscimento la pratica si svolge esclusivamente in modalità telematiche. Il datore di lavoro inoltra all’Inps una domanda ed entro tre giorni dalla presentazione l’Inps comunica la disponibilità delle risorse ed assegna allo stesso il termine perentorio di sette giorni lavorativi affinché provveda alla stipula del contratto di lavoro. Nei successivi sette giorni lavorativi il richiedente deve comunicare l’avvenuta stipula del contratto al competente Ufficio dell’Inps. L’inosservanza dei termini suddetti comporta la decadenza del beneficio. Pertanto, entro 14 giorni lavorativi dalla comunicazione della disponibilità delle risorse deve iniziare il rapporto di lavoro, ovvero deve decorrere la trasformazione del rapporto. Due i criteri per l’assegnazione: l’ordine cronologico della presentazione e l’effettiva stipula e comunicazione del contratto, chi arriva in ritardo potrebbe non essere ammesso al bonus.

Ai fini della valutazione dell’incremento occupazionale il numero dei dipendenti è calcolato in Unità di Lavoro Annuo (ULA), secondo il criterio convenzionale proprio del diritto comunitario. Nel calcolo ULA devono essere considerate le varie tipologie dei lavoratori a tempo indeterminato, determinato e

Si precisa e sottolinea che l’Istituto, mediante i propri sistemi informatici centrali, effettuerà tutti i controlli necessari per verificare se presenti i requisiti di spettanza dell’incentivo, inoltre, effettuerà a posteriori, mediante l’unità organizzativa “Verifica amministrativa”, gli altri necessari controlli.

L’incentivo è comunque applicabile qualora l’incremento venga meno per: - - - - -

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In caso di infortunio va fatta subito la segnalazione ai nostri Uffici I lavoratori autonomi, in caso di infortunio, devono prestare particolare attenzione. Se non si provvede a fare tutte le comunicazioni e denunce previste, entro il termine di due giorni, si rischia di perdere l’indennità giornaliera dell’INAIL. Se poi a subire l’infortunio è un familiare coadiuvante dell’azienda oppure un dipendente, l’INAIL, in caso di mancata corretta comunicazione, applica anche pesanti

sanzioni da 1.290 euro a 7.745 euro.

Per evitare qualsiasi rischio, Coldiretti sottolinea quanto sia importante presentarsi subito al proprio Ufficio EPACA, dove si provvederà

a fare tutti gli adempimenti previsti dalla normativa.

Le sedi del Patronato Epaca IN PROVINCIA DI CREMONA: CREMONA Via Ruffini, 28 - Tel. 0372.732930 - Fax 0372.732940 SORESINA Via Lombardia, 3 - Tel. 0372.732990 - Fax 0372.732980 CASALMAGGIORE Via Cairoli, 3 - Tel. 0372.732960 - Fax 0372.732970 CREMA Via del Macello, 34/36 - Tel. 0372.732900 - Fax 0372.732925

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KM ZERO

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“Invito a cena con il gelato artigianale” All’iniziativa di Confartigianato, Coldiretti Cremona ha messo il latte I gelatai di Cremona hanno voluto come partner Coldiretti, per lanciare l’idea del “gelato artigianale a km zero”, condividendo la convinzione che solo dal latte munto nel territorio cremonese – garantito personalmente dagli allevatori della Coldiretti – può nascere il vero gelato a km zero. Fondava su queste premesse la riuscita iniziativa “Invito a cena con il gelato artigianale”, promossa da Confartigianato Cremona per lunedì 14 ottobre, alle ore 20 presso la Cascina Moreni di Cremona, tesa a costituire il “gruppo di Mestiere dei Gelatieri” della provincia, un ‘team’ chiamato ad operare proponendo azioni volte alla tutela e allo sviluppo del settore, fornendo spunti per progetti finalizzati alla valorizzazione del gelato artigianale. Accolti dal Presidente di Confartigianato Cremona Massimo

Rivoltini, erano presenti, tra gli altri, il Sindaco Oreste Perri, il Presidente della Provincia di Cremona Massimiliano Salini, il Consigliere regionale Carlo Malvezzi, il Presidente di CCIAA Cremona Giandomenico Auricchio. Rispondendo positivamente all’invito ricevuto da Confartigianato, Coldiretti Cremona ha preso parte all’appuntamento, portando tutto il gusto dei prodotti lattiero-caseari del territorio, così da sottolineare il valore insuperabile del latte italiano, base imprescindibile per le grandi dop, così come per il gelato a km zero. “La migliore garanzia, per raggiungere l’obiettivo di valorizzare appieno il gelato artigianale, è quella di puntare su un latte di altissima qualità, dall’origine certa, buono e sicuro, frutto del lavoro dei nostri allevatori – ha evidenziato Pietro Scolari, Segretario di Zona di Cremona –. Il migliore gelato artigianale non può che partire dal vero latte italiano, un’eccellenza che gli imprenditori agricoli di Coldiretti garantiscono, mettendoci la faccia”. L’iniziativa del 14 ottobre è stata occasione per affrontare tematiche quali il “gelato a km zero”, il “gelato gastronomico”, l’educazione al consumo intelligente, la salubrità del prodotto, la tracciabilità degli ingredienti. Temi sui quali Coldiretti è in prima linea, e che ben si sposano con il pro-

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getto per il Paese lanciato dalla prima Organizzazione agricola italiana, che sta costruendo una filiera agricola tutta italiana. A tutti i partecipanti Coldiretti Cremona ha offerto un litro di latte VOI, prodotto lanciato da “Iper la grande i” e proveniente solo da allevamenti lombardi, selezionati e garantiti da FAI e Coldiretti. Sono state consegnate oltre duecento apprezzatissime confezioni di formaggi e raspatura “Bella Lodi”, generosamente donate dal Caseificio Pozzali di Casaletto Ceredano.


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PENSIONATI COLDIRETTI

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Concorso Nonno day, gran finale Il “Nonno Day” edizione 2013 è alla fase finale. Il concorso dedicato ai piccoli artisti del territorio, chiamati a raccontare il loro affetto per i nonni attraverso i colori o i versi poetici, si appresta a vivere la grande giornata conclusiva, con la cerimonia di ‘incoronazione’ dei vincitori e la consegna dei premi. Il tutto con la consueta regia dell’Associazione provinciale pensionati Coldiretti e la collaborazione di Coldiretti Cremona. Lunedì 21 ottobre la ‘commissione giudicante’, coordinata dal Presidente Giovanni Rota, ha concluso il proprio lavoro: rappresentanti dell’Associazione Pensionati e di Coldiretti Cremona si sono riuniti per esaminare i numerosissimi elaborati presentati dagli alunni delle scuole dell’Infanzia e della scuola Primaria di I e II grado della provincia di Cremona, ed hanno decretato i nomi dei vincitori. Scegliere le opere migliori (fra cartelloni, poesie e disegni giunti da numerose scuole della città e del territorio) è stata un’impresa ardua: la partecipazione è stata, come sempre, davvero notevole, così come la qualità e l’originalità dei lavori presi in esame. Nelle prossime settimane sarà fissata la data del “gran finale”, che da sempre propone una grande festa, i cui protagonisti sono tantissimi bambini, genitori, insegnanti, e naturalmente i nonni.

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PENSIONATI COLDIRETTI

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ASSOCIAZIONE PROVINCIALE PENSIONATI COLDIRETTI

Gita d’autunno alla Certosa di Pavia L’Associazione Provinciale Pensionati Coldiretti Cremona organizza la “gita d’autunno”, fissata per venerdì 8 novembre 2013. Il programma prevede la visita alla Certosa di Pavia, straordinario capolavoro artistico e architettonico, di storia e di fede.

La quota di partecipazione è fissata in euro 45,00. Per ogni ulteriore informazione e per le adesioni è possibile contattare la Segreteria dell’Associazione, presso Maria Luisa Parmigiani (tel. 0372 499811), o il proprio Ufficio Zona. Prenotazioni e quota d’iscrizione entro e non oltre lunedì 4 novembre p.v.

La giornata include la visita all’Azienda agricola Carenzio, produttrice di riso, con possibilità di effettuare acquisti presso lo spaccio dell’Azienda stessa. Pranzo presso l’Agriturismo “Granai Certosa”, un’oasi di relax ad un passo dalla Certosa di Pavia. A conclusione della giornata: visita all’Azienda agricola Chierico, che alleva razze bovine di pregio. Per consentire la partecipazione, è stato organizzato un servizio pullman, con partenza da: • CREMONA, ore 6:45 P.zza Libertà (P.ta Venezia, davanti al comando dei Vigili Urbani, ex Caserma Vigili del Fuoco) • PIZZIGHETTONE, ore 7:15 (Piazzale davanti al cimitero) • CREMA, ore 7:45 Via del Macello, 34 (davanti all’Ufficio Zona Coldiretti)

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CAMPAGNA AMICA

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Alunni al Mercato di Campagna Amica per scoprire come nascono frutta e verdura di stagione “Una giornata interessante e divertente – tutta nel segno dell’incontro tra l’agricoltura e la scuola – è stata vissuta lunedì 30 settembre a Pandino, in occasione di un’uscita speciale del Mercato di Campagna Amica. Gli agricoltori di Coldiretti Cremona hanno ricevuto una visita tanto inconsueta quanto gradita. Circa 150 alunni della scuola primaria di Pandino, accompagnati dalle insegnanti, si sono presentati presso gli stand gialli, per scoprire come nascono i genuini prodotti dell’agricoltura Made in Italy. Letteralmente preso d’assalto è stato il gazebo dell’imprenditrice agricola Emanuela Banderini, produttrice di ortofrutta a Rivarolo del Re. Protagonisti in classe di un percorso dedicato a frutta e verdura, gli alunni hanno colto l’occasione per “scoprire dal vivo”, attraverso le parole di una produttrice, tutti i segreti dell’ortofrutta di stagione. Con entusiasmo e grandissima disponibilità, Emanuela Banderini ha risposto a un’autentica raffica di domande, raccontando il quotidiano lavoro dell’agricoltore, spiegando con semplicità e competenza come, nei frutteti e nei campi degli agricoltori, nascono mele, pere, zucche, cavoli, pesche, ed illustrando nel contempo alcune delle benefiche proprietà della frutta e della verdura a km zero.

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Si è inoltre parlato dell’ortofrutta nell’arte, o delle antiche pratiche di coltivazione, ma anche delle leggende e dei riti legati alla vita in campagna.

Accanto alle insegnanti era presente Romana Camoli, Assessore comunale all’Istruzione, che ha avuto parole d’elogio per la riuscita iniziativa, che ha legato tre realtà chiamate ad avere un ruolo importante nella crescita dei bambini: la Scuola, l’Amministrazione Comunale e gli agricoltori della Coldiretti.

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Tutti gli appuntamenti CREMONA

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Davanti al Palazzo Comunale, il lunedì

SONCINO In via Longobarda, il martedì

CASALMAGGIORE In Piazza Turati, il sabato

VESCOVATO In piazza Roma, il sabato

CASTELLEONE In via Garibaldi, il sabato

PIZZIGHETTONE Al “Torrione del guado”, il giovedì

CREMA Via Terni, la 1° e la 3° domenica del mese

(Evento: domenica 27 ottobre Una giornata del cavolo)

BAGNOLO CREMASCO In piazza Aldo Moro, la 2° domenica del mese

PANDINO In via Umberto I, il 2° e il 4° lunedì del mese (+ alcuni eventi)

LA BOTTEGA DI CAMPAGNA AMICA è a Cremona, in via Buoso da Dovara, 29

Ogni variazione o aggiornamento viene segnalato sul sito di Coldiretti Cremona, all’indirizzo www.cremona.coldiretti.it

Fondo Europeo Agricolo per lo Sviluppo Rurale: l'Europa investe nelle zone rurali PSR 2007-2013 Direzione Generale Agricoltura http://ec.europa.eu/agriculture/rurdev/index_it.htm


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CAMPAGNA AMICA

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Grande successo per il “Festival della zucca” al Mercato di Campagna Amica Un grande successo, con un incessante andi-rivieni di buongustai, interessati alla degustazione e all’acquisto delle zucche, il frutto di stagione, ma anche di tutti gli altri prodotti dell’agricoltura Made in Cremona. Questo è stato il “Festival della zucca”, inaugurato in occasione dell’uscita speciale del Mercato di Campagna Amica a Crema, domenica 29 settembre. Fin dalla giornata di esordio a Crema, centinaia di persone hanno preso parte a questa iniziativa tutta nel segno della bontà, tipicità e convenienza dei prodotti a km zero. A conquistare i buongustai, c’erano numerosissime zucche, di ogni forma e colore: dalle mantovane alle piacentine, dalle più prelibate a quelle ornamentali, dalle piccole alle grandi e grandissime (fra cui la zucca gigante di 256 kg). C’erano inoltre prelibate degustazioni, dolci e salate, secondo menu e ricette delle nostre campagne. La presenza delle zucche, frutto di stagione, ritornerà naturalmente in altre “piazze” dove puntualmente si svolge il Mercato di Campagna Amica: da Soresina a Soncino, da Pizzighettone a Cremona. “Il festival ha voluto essere un invito a gustare la zucca, straordinario prodotto di stagione, buono e salutare – ha sottolineato l’imprenditore agricolo Alberto Soragni –. Un

prodotto che ha grandi proprietà nutritive ed è in grado di “riempire” un intero menù, dall’antipasto al dolce”. Questo “omaggio alla zucca” da parte del Mercato degli agricoltori di Campagna Amica a Crema è giunto proprio nei giorni in cui, a Casalmaggiore, si dava ufficialmente il via al percorso per il riconoscimento della DOP della zucca casalasca-viadanese”.

Avvio del percorso per la zucca casalasca-viadanese dop Convegno a Casalmaggiore “Il percorso per la DOP della zucca casalasca-viadanese”: questo il tema del convegno tenutosi il 19 settembre a Casalmaggiore, presso il Teatro Comunale, iniziativa che ha aperto l’edizione 2013 della “Festa della Zucca a Casalmaggiore”. Promosso dal gruppo “Amici di Casalmaggiore” (con l’adesione, tra gli altri, della Strada del Gusto Cremonese, della Strada dei Vini e dei Sapori Mantovani, della Coldiretti di Cremona e di Mantova), il convengo si poneva l’obiettivo di valorizzare e far conoscere sempre più a fondo il “prodotto zucca”, dall’aspetto culinario a quello sanitario. Numerosi e qualificati gli interlocutori presenti alla tavola rotonda, dall’Assessore Regionale lombardo all'Agricoltura, Gianni Fava, al Sindaco di Casalmaggiore Claudio Silla, dagli assessori all’agricoltura delle due province coinvolte (per l’amministrazione provinciale di Cremona c’era Gianluca Pinotti, assessore all’agricoltura e all’ambiente) ai rappresentati dell’agricoltura, senza dimenticare ricercatori universitari, cuochi, endocrinologi, rappresentanti del tessuto produttivo e culturale, e buongustai. Ogni relatore, ciascuno per la propria parte, ha evidenziato l’importanza di un prodotto che è buono e salutare. Il convegno aveva anche l’intento di dare ufficialmente il via al percorso che punta al riconoscimento della DOP per la zucca casalasca-viadanese. Nelle conclusioni, l’assessore Fava ha confermato l’impegno della Regione in tal senso, pur senza nascondere il fatto che sarà probabilmente un iter lungo, accompagnato da difficoltà, anche legate al fatto che si parla di un prodotto di nicchia (350 ettari di coltivazioni, fra Mantova e Cremona). PRESENTI IN FIERA PADIGLIONE 4 - STAND 886 reti ombreggianti e frangivento, fisse, scorrevoli e motorizzate con motore centrale o lato inferiore

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CAMPAGNA AMICA

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Fattorie didattiche a porte aperte Nonostante il ‘meteo’ dispettoso le aziende hanno saputo regalare una domenica allegra e istruttiva Diciamolo subito: il ‘meteo’ certo non ha favorito la scelta delle famiglie cremonesi di trascorrere una giornata in campagna. Ma, per quanti non si sono fatti intimorire dal cielo un po’ dispettoso, la giornata delle “fattorie didattiche a porte aperte”, domenica 29 settembre, si è comunque dimostrata allegra, istruttiva, ricca di proposte e iniziative. Gli imprenditori agricoli ce l’hanno messa tutta, dimostrando fantasia e duttilità, sostituendo – nei momenti di pioggia – le attività all’aperto con giochi, laboratori, spettacoli o mostre da gustare al riparo, nei locali o sotto i porticati. La tenacia è stata premiata…ed il tanto atteso sole ad un certo punto ha fatto capolino, riportando tutti i bambini nelle aie, per un “tuffo” nella piscina di mais, o una corsa immersi nel verde. Dai cavalli ai coniglietti, dai vitellini al baco da seta, dalle

capre agli struzzi, gli animali sono stati i grandi beniamini della giornata: i bambini hanno scoperto come prendersi cura di loro, hanno gustato il piacere di accarezzare i cuccioli, hanno imparato a conoscerli meglio. Gli agriturismi-fattorie hanno puntato anche sull’eccellenza dei sapori del territorio, proponendo pranzi e merende a base di prodotti a km zero, con ricette gelosamente custodite nelle nostre campagne. Alcune immagini raccontano il nostro ‘viaggio’ tra le fattorie didattiche di Coldiretti Cremona che hanno aderito all’iniziativa, da Cascina Sant’Alessandro (Soncino) a Locanda San Martino (Grumello Cremonese), da Cà de’ Alemanni (Malagnino) al Campagnino (Pessina Cremonese) e ad Apiflor (Pescarolo ed Uniti).

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Viaggio tra gli agriturismi di Campagna Amica Gli Agriturismi di Terranostra Cremona oggi sono anche Agriturismi di Campagna Amica. Un unico marchio, che caratterizza l’appartenenza a una filiera agricola tutta italiana, garantita dagli imprenditori della Coldiretti. La consegna delle “targhe” è occasione per riscoprire le peculiarità, i servizi, le novità legate al lavoro di ciascun agriturismo. Le più recenti tappe raccontano realtà che puntano sul piacere di essere immersi nella natura (come Ballante di Grumello Cremonese),

su proposte originali (come Torretta di Torricella del Pizzo, che sta arricchendo il Museo della Musica Meccanica con ‘pezzi’ che sono autentici tesori), su nuove sinergie (è il caso di Cà de Alemanni di Malagnino, che ha dato avvio ad una splendida collaborazione con i Bikers Against Child Abuse, i “Motociclisti contro l'abuso sui minori”, che operano per creare un ambiente più sicuro per i bambini in difficoltà).

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www.ilpuntocoldiretti.it Il giornale online delle imprese del sistema agroalimentare

W l’Agricoltura Coldiretti Cremona Informa la newsletter di Coldiretti Cremona

www.ilpuntocoldiretti.it: questo l’indirizzo de Il Punto Coldiretti, il giornale online rivolto alle imprese del sistema agroalimentare, creato dalla prima Organizzazione degli imprenditori agricoli del Paese. Il Punto Coldiretti assicura un costante aggiornamento su economia e settori produttivi, fisco, ambiente, lavoro, credito, energia, previdenza, formazione, qualità, innovazione e ricerca, scadenze e prezzi, previsioni meteo.

“W l’Agricoltura - Coldiretti Cremona Informa” è la newsletter di Coldiretti Cremona, redatta a chiusura di ogni settimana di lavoro. In circa 20 pagine arricchite da fotografie, riassume gli interventi e l’azione della Federazione di Cremona nei sette giorni trascorsi, dando al tempo stesso notizia delle iniziative promosse a livello nazionale dalla prima Organizzazione agricola del Paese. In agenda non mancano appuntamenti e scadenze a cura dei vari uffici Coldiretti, così come il calendario dei Mercati di Campagna Amica. Per ricevere la newsletter, senza alcuna spesa, è sufficiente rivolgere la richiesta (segnalando l’indirizzo di posta elettronica) al proprio Ufficio Zona o all’Ufficio stampa Coldiretti Cremona (tel. 0372 499819 – e.mail: ilcoltivatorecremonese@ coldiretti.it).

Tutte le settimane l’agricoltura è in tv Segnaliamo che W l’Agricoltura, la trasmissione a cura di Coldiretti Cremona, nata per raccontare e promuovere l’agricoltura, il territorio e il vero Made in Italy, va in onda tutte le settimane su Telecolor e Primarete, ogni giovedì intorno alle 19.50 (subito dopo il tg) e in replica la domenica, alle ore 13 circa.

www.cremona.coldiretti.it il sito di Coldiretti Cremona Azioni, iniziative e appuntamenti promossi da Coldiretti Cremona vengono puntualmente comunicati anche attraverso il nostro sito, all’indirizzo www.cremona.coldiretti.it. In primis, per le comunicazioni rivolte agli imprenditori agricoli, c’è lo spazio “avvisi alle imprese”. Il sito è uno strumento di informazione e comunicazione, aggiornato in tempo reale, rivolto agli imprenditori agricoli e a tutti i cittadini attenti ai temi della difesa e valorizzazione dell’agricoltura e alimentazione made in Italy, alla promozione del territorio, alla tutela dell’ambiente.

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