coltivatore n.6/2010

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CREMONESE

Tariffa R.O.C. Poste Italiane Spa Spedizione in abbonamento postale D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art.1, comma 1, dcb Cremona Autorizzazione Tribunale di Cremona 25/07/1951 n. 33 del Registro

IL

Periodico della Federazione Provinciale Coldiretti di Cremona

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ANNO 64 numero 6 novembre/dicembre 10

Coldiretti Cremona augura Buone Feste


Editoriale

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Direzione, Redazione, Amministrazione: Via Ala Ponzone, 8 - III piano Tel. 0372499811 Direttore responsabile Assuero Zampini

Redattore capo Marta Biondi

Sergio Marini Presidente Coldiretti

Hanno collaborato a questo numero

Marco Benedini, Francesco Cazzamali Giacomo Maghenzani, Dianella Mariotti Ambrogio Toscani, Silvia Trevisi

Copertina

Bruno Toscani

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Riprendiamoci il nostro futuro

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i chiude un anno tra i più difficili per il Paese. All’instabilità economica che attraversa l’intera Europa si aggiungono instabilità politica e sociale che non aiutano certo l’Italia a circondarsi di fiducia. Coldiretti, da parte sua, sta caparbiamente portando avanti il progetto di filiera agricola italiana, un’oasi di speranza in un deserto dove demagogia e qualunquismo sembrano regnare incontrastati. Siamo una forza sociale che prova a dire e a fare qualcosa di più della sterile denuncia. Quella denuncia che ormai è diventata il luogo comune, politicamente corretto quanto miserabilmente inutile, che attraversa inesorabilmente buona parte della rappresentanza italiana. I primi risultati raggiunti dal nostro progetto ci fanno ben sperare sul fatto che un nuovo protagonismo agricolo nello scenario economico sociale del Paese sia possibile. Intanto, anche sul piano normativo e fiscale, soprattutto in questo ultimo periodo, i segnali positivi non sono mancati: dal blocco del fronte pro ogm alla legge sull’etichettatura, dalla stabilizzazione della fiscalizzazione degli oneri sociali agli sgravi fiscali per la piccola proprietà contadina, dall’ampliamento delle attività connesse soggette a redditi catastali sino ai fondi per i settori in crisi. Il prossimo anno, poi, sarà decisivo per la riforma della Pac e noi siamo pronti a giocare, come sempre, la nostra partita. Ma noi dobbiamo essere coscienti che tutto questo non potrà mai bastare. Le risorse pubbliche in futuro caleranno perché il Paese avrà bisogno di soldi per fare quadrare i propri conti e noi dovremo essere bravi a difendere ciò che ci spetta e che già abbiamo. Voglio dire che non dobbiamo illudere nessuno: se vogliamo recuperare competitività e reddito per mandare avanti le nostre imprese non è tanto sulla politica, ma nella capacità di recuperare valore sul mercato che dobbiamo puntare. Non possiamo distrarci, nessuna nuova Pac potrà risarcirci di quanto in questi anni il mercato ci ha derubato, in termini di valore, di identità e di strutture organizzate. È su questo fronte che dovremo continuare e continueremo a batterci. Il fronte più difficile, quello del rapporto con il mercato e la società, quello da cui scaturisce la filiera agricola italiana, l’unica cosa nuova e vera che c’è e che potrebbe essere risolutiva per i bilanci delle nostre imprese e per le aspettative che la gente ripone su di noi. Ricordiamoci che, soprattutto in tempo di crisi, nessuno ci regalerà niente, tutto dovremo sudarcelo, ma ne varrà la pena, in gioco non c’è infatti l’elemosina che ci fa tirare avanti un anno in più, ma la dignità di un settore e di un popolo che ha deciso di riprendersi il proprio futuro. Un popolo che vuole bene all’Italia e che lo sa dimostrare con le parole e con i fatti, gente che merita di essere ascoltata e che ha voglia di dire la sua. Questo è il nostro impegno per il 2011, un impegno che sapremo mantenere. Buon Natale cari Soci, buon Natale collaboratori e amici di Coldiretti, buon Natale a tutti! Sergio Marini


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SINDACALE

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Un 2011 nel segno del progetto per una filiera tutta italiana

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l mese di dicembre si è aperto con un importante risultato, certamente frutto della tenace ed autorevole azione messa in campo da Coldiretti, nel segno del Progetto per una filiera tutta italiana: l’approvazione da parte del Senato del disegno di legge sull’etichettatura dei prodotti alimentari. Il nostro Presidente Confederale Sergio Marini ha dato atto al Presidente e a tutti i componenti della Commissione Agricoltura del Senato di aver dimostrato un senso di responsabilità bipartisan, confermando che, quando le cose sono giuste, si possono fare bene, velocemente e con il consenso di tutti. Ora ci auguriamo segua la rapida approvazione da parte della Camera, che peraltro ha già esaminato il testo, affinché diventi a tutti gli effetti realtà un provvedimento condiviso dalla grandissima parte dei cittadini italiani e fondamentale per la nostra agricoltura. Si pensi a ciò che l’introduzione di vere misure di trasparenza, come l’obbligo di indicare l’origine del latte o dei prodotti della suinicoltura, comporterebbe per i nostri allevatori: la conseguenza sarebbe una vera possibilità di scelta da parte dei consumatori, che senza dubbio premierebbero il made in Italy autentico, ed un maggiore potere contrattuale per gli allevatori, soprattutto in un paese come l’Italia dove tre litri di latte a lunga conservazione su quattro ed una mozzarella su due sono spacciate come made in Italy senza esserlo, e dove due prosciutti su tre vengono da maiali allevati all’estero, senza che nessuno lo sappia. Iniziamo il 2011 con importanti aspettative e con il fermo impegno di proseguire nella realizzazione di una filiera agricola tutta italiana, capace di trasferire i nostri valori distintivi fino al consumatore, capace di garantire che tutti i processi avvengano in Ita-

lia, dalla produzione agricola alla trasformazione, a vantaggio non solo degli agricoltori, ma di tutta l’economia e dei territori. Il cammino compiuto, anche nella nostra provincia, sul fronte dei Mercati di Campagna Amica e dei Punti Campagna – un percorso che va consolidato e rafforzato – è solo uno degli aspetti, certamente vitali, che testimoniano la nostra determinazione nel realizzare pienamente il progetto di Coldiretti. Per questo è necessario che anche a livello dirigenziale si facciano avanti nella nostra Federazione nuove leve, anche e soprattutto giovani, con la voglia e la capacità di prendere il testimone di una grande organizzazione come la nostra, perché le scelte del 2011 saranno importanti e strategiche per il futuro del nostro settore Infatti su vari fronti l’agricoltura cremonese ci chiamerà ad operare con energia e risolutezza. A partire dalla battaglia per l’equa remunerazione di tutte le produzioni agricole: il lavoro sui vari tavoli è già iniziato, a cominciare dal confronto con l’industria in merito al prezzo del latte, con il fermo obiettivo, per il 2011, di arrivare a garantire qualche soddisfazione in più agli allevatori. Come abbiamo più volte rilevato, il mercato ci dà ragione e, con le attuali quotazioni dei prodotti lattiero-caseari, le condizioni per ottenere un’equa remunerazione ci sono tutte. Banchi di prova importanti saranno la direttiva nitrati, che va riscritta affinché non rappresenti una minaccia per la zootecnia lombarda, e la Politica Agricola Comune in vista del 2013, in merito alla quale la Coldiretti e la francesce Fnsea, le due principali organizzazioni agricole dell’Unione Europea, hanno chiesto una dotazione finanziaria allo stesso livello del periodo di finanziamento in essere, proponendo inoltre che sia mante-

Eugenio Torchio Delegato Confederale

nuta l’attuale distribuzione tra Stati membri. Vigileremo ed interverremo, partendo dunque da questi punti fermi: non si possono tagliare risorse alla nostra agricoltura e non si può pensare ad una ripartizione delle stesse sulla semplicistica base delle superfici. Quello che chiediamo è che si tenga conto di altri fattori, che si riassumono in un’espressione: l’imprenditorialità dell’agricoltura e delle aziende. Una scelta che non vada in tale direzione sarebbe l’ennesima garanzia rivolta alla rendita, a danno della vera agricoltura. A livello locale, continueremo ad operare con determinazione a difesa della nostra terra e del nostro lavoro, anche rispetto alla sempre maggiore diffusione delle agroenergie. E’ questa una tematica che vede Cremona in prima linea. La produzione di biogas, per la sua destinazione energetica, rappresenta certamente una grande opportunità per le imprese zootecniche. Come abbiamo ribadito più volte, Coldiretti non contrasta gli impianti a biogas che si integrano nella realtà aziendale e sono dimensionati in virtù delle esigenze aziendali. Abbiamo invece denunciato il proliferare nel nostro territorio di mega impianti, spesso legati a soggetti esterni all’agricoltura, che fanno lievitare gli affitti dei campi e rubano terra alle coltivazioni. Nel confermare l’assunto che il biogas rappresenta una filiera matura e di fondamentale importanza per le

Fondo Europeo Agricolo per lo Sviluppo Rurale: l'Europa investe nelle zone rurali PSR 2007-2013 Direzione Generale Agricoltura il

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imprese zootecniche italiane, Coldiretti ha dunque sottolineato la necessità di risolvere i problemi legati alla sostenibilità di quella tipologia di impianti che, avendo ben poco di “agricolo” e seguendo esclusivamente la logica dell’economia di scala e della massimizzazione del profitto, sfuggono ad ogni regola di pianificazione territoriale e risultano inefficienti sia dal punto di vista energetico che ambientale, invalidando, tra l’altro, gli investimenti che le imprese agricole stanno sostenendo per valorizzare le loro produzioni attraverso una forte identificazione con il territorio di appartenenza. Per questo consideriamo quanto mai opportuna la predisposizione di un sistema di incentivazione specifico, che distingua le realtà agricole da quelle che agricole non sono. Un altro tipo di sottrazione di terreno alle colture deriva dal posizionamento degli impianti fotovoltaici a terra. Invece di finire su tetti di stalle e cascine, i pannelli fotovoltaici rischiano di ricoprire i terreni agricoli al posto di mais, grano, fieno e prati. La posizione di Coldiretti è chiara: siamo favorevoli agli impianti fotovoltaici sui tetti di stalle e cascine e sosteniamo tutti quegli imprenditori agricoli che stanno affrontando tali interventi, nella direzione di integrare il reddito agricolo, nel segno della multifunzionalità dell’impresa. Totalmente diverso è il discorso, e dunque la nostra posizione, quando gli impianti vengono collocati a terra: questo significa sottrarre ulteriore territorio alle colture e alle vere aziende agricole. Per questo, come sugli impianti a biogas che usano biomassa di prima scelta, abbiamo chiesto fermezza e lungimiranza agli amministratori del territorio: autorizzare simili interventi non è semplicemente una decisione amministrativa, bensì una vera e propria scelta politica. Siamo di fronte a decisioni che condizionano il futuro della nostra agricoltura, determinando il tipo di territorio che consegneremo alle prossime generazioni. Ho citato solo alcuni dei grandi banchi di prova cui saremo chiamati, per garantire un futuro alla nostra agricoltura. L’impegno è quello di proseguire insieme in un percorso che, a livello locale come nazionale, vuole dare risposte certe, serie, lungimiranti, alla nostra agricoltura, alle nostre aziende e alle nostre famiglie. Alle quali va l’augurio più sincero di un Natale sereno e di un 2011 ricco di soddisfazioni. Eugenio Torchio Delegato Confederale

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Simone Solfanelli Direttore Coldiretti Cremona

UN TEMPO CHE PUò ESSERE (SE LO VOGLIAMO) FECONDO Per quel che mi riguarda, con l'autunno le serate sono state dedicate ad incontrare i Soci di Coldiretti. Abbiamo già fatto molte riunioni nella zona di Casalmaggiore, per proseguire in quella di Cremona. Con la fine di dicembre sto andando nella zona di Crema e già programmo gli incontri da fare in quella di Soresina. Sono state e saranno sere in cui ci si ritrova sul territorio, proseguendo nel dialogo in merito all’azione di Coldiretti, ai servizi di Impresa Verde, alle iniziative e battaglie che la nostra Organizzazione sta conducendo. I temi sono tanti: le prospettive della PAC dopo il 2013, la battaglia sindacale sulla iniquità della direttiva nitrati, gli interventi tesi a garantire l’equa remunerazione delle nostre produzioni, la difesa dell’agricoltura e del territorio in relazione alla sempre più massiccia presenza di mega-impianti a biogas, i servizi assicurati dalla Federazione in campo fiscale, in materia di rifiuti, di sicurezza, e, ancora, gli aggiornamenti utili alle imprese agricole relativi al Piano di Sviluppo Rurale. Mi sembra corretto evidenziare tutto il valore di questi incontri con i Soci. A qualcuno possono sembrare ordinaria attività di Coldiretti: ed ha ragione. Ma in questa normalità c’è anche tutta la straordinaria possibilità di conoscerci più a fondo, di ascoltarci a vicenda, di confrontarci, di fare il punto su questa stagione di commissariamento della Federazione. Tutto con grande franchezza e senza nascondersi le criticità. Essere presenti sul territorio, far sentire la voce di Coldiretti su tutti i tavoli, nelle tante occasioni che quotidianamente si propongono in un contesto così attivo e così il

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complesso qual è la provincia di Cremona, non è sempre facile. Però ci riusciamo: a volte bene altre meno bene. Però ci riusciamo e di questo siamo orgogliosi. Ci riusciamo anche e soprattutto in questa situazione di commissariamento della Federazione. Stiamo infatti provando a vivere il commissariamento non come una stagione sindacalmente sterile, ma bensì come un momento fecondo della nostra Coldiretti. Farlo diventare fecondo spetta a tutti noi. Sarà fecondo se il tempo delle polemiche lascia spazio a quello del rinnovamento; se diventa occasione di riordino generale e complessivo della struttura; se il senso di responsabilità generale prevale sull’interesse particolare e personale; se si opera in modo intellettualmente onesto per dare vita ad una nuova e giovane classe dirigente che possa amministrare serenamente Coldiretti Cremona. Sarà sterile se gli errori del passato, che abbiamo ben presenti, saranno nuovamente commessi tutti. Al di là delle difficoltà che soprattutto in queste occasioni emergono, esco da ogni incontro con l’intima speranza di aver lasciato un seme, confidando che da parte dei Soci di Coldiretti Cremona, ci siano un interesse forte per il cammino intrapreso dalla Federazione e un affetto onesto nei confronti di Coldiretti. Se questa attenzione, se questo affetto e se questa onestà iniziano ad essere tangibili, io credo possiamo riscrivere insieme il futuro di Coldiretti Cremona. Auguri di cuore a tutti Voi Simone Solfanelli


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IN PRIMO PIANO

Una luce splende nella notte “Quando venne la pienezza dei tempi Dio mandò il suo Figlio, nato da donna, nato sotto la legge, per riscattare quelli che erano sottoposti alla legge, affinché avessimo l'adozione a figli” (Gal 4,4) La situazione che ci troviamo a vivere in questo Natale 2010 è ben raffigurata dalla metafora natalizia della notte. Attraversiamo un momento in cui si sommano varie crisi, alcune nostrane e, speriamo, transitorie, altre globali e di lungo periodo. Anzitutto subiamo gli effetti di una crisi economica globale dovuta alla speculazione sconsiderata delle grandi banche e dei grandi gruppi economici e alla mancanza di una vera autorità politica mondiale. Poi la crisi ecologica del surriscaldamento e inquinamento che minacciano di sconvolgere l'intero pianeta. Infine la crisi politica del nostro paese dovuta alla mancanza di politici onesti, disinteressati e concordi tra loro sui valori democratici essenziali. Ma c'è una notte ancora più fitta di quella delle crisi che ci affliggono. Si tratta della cultura oggi dominante del rifiuto pregiudiziale e della contrapposizione, dell'esclusivismo e del razzismo. Cioè di quella mentalità che ci spinge tutti a dividerci e a contrapporre reciprocamente i nostri meschini interessi di parte. Eppure anche in mezzo a queste nostre situazioni, anzi proprio perchè siamo in difficoltà: “A Natale la gloria del Cielo si manifesta nella debolezza di un bambino; la circoncisione di Gesù è segno della sua appartenenza al popolo ebraico e prefigurazione del nostro Battesimo; l'Epifania è la manifestazione del

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Don Emilio Garattini Consigliere Ecclesiastico Coldiretti Cremona

Re Messia d'Israele a tutte le genti; nella sua presentazione al Tempio, in Simeone ed Anna è tutta l'attesa di Israele che viene all'incontro con il suo Salvatore; la fuga in Egitto e la strage degli innocenti annunciano che l'intera vita di Cristo sarà sotto il segno della persecuzione; il suo ritorno dall'Egitto ricorda l'Esodo e presenta Gesù come nuovo Mosè: è lui il vero e definitivo liberatore". Nella notte della nostra situazione di precarietà e di incertezza il Mistero natalizio di un Amore, insieme infinito e indifeso, viene ad accendere una luce di fiducia e di speranza. In cielo c'è un Padre che ci ama e sulla terra qualcuno che prova ad amare nel Suo nome. Il Natale ci chiama allora a diventare uomini-ponte, capaci di ripartire dal potenziale comune che ci unisce e non da ciò che ci divide; promotori di incontro tra diversi per condividere le ricchezze umane di ciascuno; uomini in dialogo capaci di sbloccare gli impauriti, gli arroccati e gli autosufficienti. Ci chiama in una parola a diventare altrettante luci nella notte. Siamo arrivati al Natale: viviamo questi giorni di Speranza.

Buon Natale

don Emilio Garattini

Ai Soci, alle loro famiglie a tutti gli amici e collaboratori Coldiretti Cremona augura

Buon Natale e felice 2011 Presepe, Pittore cremonese, tavola sec. XVI - Museo Civico Ala Ponzone - Cremona il

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Marco Benedini Politiche Comunitarie

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Riforma PAC dopo il 2013: prime indicazioni della commissione

La Commissione Europea ha pubblicato, lo scorso 18 novembre, la prima comunicazione ufficiale sul futuro della PAC dopo il 2013 titolata: “la politica agricola comune (PAC) verso il 2020 – rispondere alle sfide future dell’alimentazione, delle risorse naturali e del territorio”. Si tratta di un documento di orientamento che traccia le basi per la successiva consultazione istituzionale che porterà alle prime proposte legislative programmate per il luglio 2011. Il documento presenta contenuti legati all’aspetto ambientale, al cambiamento climatico e ad uno sviluppo territoriale equilibrato, al fine vengono individuati tre obbiettivi fondamentali: 1. Una produzione alimentare stabile. A tal fine è necessario contribuire ai redditi agricoli e limitare la loro variabilità; migliorare la competitività del settore agricolo e aumentare la sua quota di valore nella filiera alimentare; compensare le difficoltà produttive delle regioni con

svantaggi naturali specifici. 2. Gestione sostenibile delle risorse naturali e azione climatica. Per il perseguimento di tale obbiettivo è necessario garantire pratiche di produzione sostenibile ed assicurare la fornitura di beni ambientali alla collettività, promuovere azioni di mitigamento in modo che l’agricoltura possa rispondere positivamente al cambiamento climatico, promuovere un’innovazione nei processi produttivi che consenta una crescita “verde” dell’agricoltura. 3. Sviluppo equilibrato del territorio. E’ necessario sostenere l’occupazione rurale e mantenere il tessuto sociale delle zone rurali, migliorare l’economia rurale e promuovere la diversificazione permettendo agli attori locali di utilizzare il proprio specifico potenziale ottimizzando l’uso intelligente delle risorse naturali specifiche di ogni ambiente; considerare la diversità strutturale dei vari sistemi agricoli europei la cui eterogeneità ne costituisce

un’attrattiva che facilita la promozione di tipicità alimentari locali. La Commissione prevede il mantenimento dell’attuale sistema a due pilastri. Un primo pilastro che include i pagamenti diretti e le misure di mercato, in cui le norme sono chiaramente definite a livello di Unione Europea, e un secondo pilastro contenente le norme pluriennali sullo sviluppo rurale che lasciano agli Stati membri una certa libertà di definire il quadro normativo nell’ambito di una gestione congiunta con l’UE. Con la struttura a due pilastri e per raggiungere gli obbiettivi sopra descritti, nel documento, si ipotizzano tre ipotesi diverse di opzioni politiche da poter percorrere che coinvolgono in modo più o meno incisivo e con velocità diverse sia il sistema dei pagamenti diretti, sia le misure di mercato, sia lo sviluppo rurale. Nella tabella che segue vengono riassunte queste tre diverse opzioni con le relative implicazioni.

foto Bruno Toscani

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DESCRIZIONE DELLE TRE GRANDI OPZIONI POLITICHE Opzione 1

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Pagamenti diretti

Misure di mercato

Sviluppo rurale

Introdurre una maggiore equità nella ripartizione dei pagamenti diretti tra gli Stati membri (senza modificare il meccanismo vigente).

Rafforzare gli strumenti di gestione dei rischi.

Mantenere l’orientamento contenuto nella verifica dello stato di salute, consistente nell’aumentare i finanziamenti volti ad affrontare le sfide connesse al cambiamento climatico, alle acque, alla biodiversità, alle energie rinnovabili e all’innovazione.

Introdurre una maggiore equità nella ripartizione dei pagamenti diretti tra gli Stati membri e una sostanziale modifica della loro concezione. I pagamenti diretti sarebbero composti da: • un tasso di base che funge da sostegno al reddito, • un aiuto supplementare obbligatorio per determinati beni pubblici “ecologici” tramite azioni agroambientali semplici, generalizzate, annuali e non contrattuali, basato sui costi aggiuntivi necessari per svolgere queste azioni, • un pagamento supplementare volto a compensare vincoli naturali specifici, • una componente di aiuto accoppiato facoltativo a favore di determinati settori e regioni.

Migliorare e semplificare, ove necessario, gli strumenti di mercato esistenti.

Razionalizzare e semplificare, ove necessario, gli strumenti di mercato esistenti.

Adeguare e integrare gli strumenti esistenti per renderli più coerenti con le priorità dell’UE, concentrando il sostegno sull’ambiente, il cambiamento climatico e/o la ristrutturazione e l’innovazione, e per favorire le iniziative regionali/locali. Rafforzare gli attuali strumenti di gestione dei rischi e introdurre uno strumento facoltativo di stabilizzazione dei redditi compatibile con la “scatola verde” dell’OMC per compensare le perdite di reddito gravi. Potrebbe essere presa in considerazione una certa ridistribuzione dei fondi tra gli Stati membri sulla base di criteri oggettivi.

Introdurre un nuovo regime per le piccole aziende agricole. Introdurre un massimale per il tasso di base, tenendo anche conto del contributo delle aziende di grandi dimensioni all’occupazione rurale. Opzione 3

Abolire tutte le misure di mercato, con la potenziale eccezione di clausole in caso di turbative che potrebbero essere attivate nei periodi di grave crisi.

Abolire gradualmente i pagamenti diretti nella loro forma attuale. Sostituirli con pagamenti limitati per i beni pubblici ambientali e con pagamenti aggiuntivi per vincoli naturali specifici.

Le misure sarebbero incentrate principalmente sul cambiamento climatico e sulle questioni ambientali.

1 Tale aiuto equivarrebbe all'aiuto accoppiato attualmente erogato a norma dell'articolo 68 e ad altre misure di aiuto accoppiato.

Come si nota nella tabella, un elemento comune a tutte e tre le opzioni riguarda il futuro del sistema dei pagamenti diretti che non potrà più avere un riferimento

su base storica ma dovrà essere legato a criteri oggettivi legati al territorio e/o alla tipologia di azienda in modo da costituire una sorta di pagamento base su cui il

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potranno innestarsi poi altri pagamenti mirati, drenati dallo sviluppo rurale, che incentivino azioni ambientali, la mitigazione dei rischi e salvaguardia del clima.


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Bando inail anno 2010

Adeguamento delle strutture e dell’organizzazione alle normative di sicurezza e igiene del lavoro. Le domande vanno presentate dal 12 gennaio e fino al 14 febbraio 2011, salvo esaurimento anticipato dei fondi a disposizione. L'ordine di presentazione della domanda è quindi fondamentale per il buon esito della stessa. BENEFICIARI Imprese ubicate su tutto il territorio nazionale. Sono comprese imprese familiari, individuali, i lavoratori autonomi, le imprese agricole. Costituisce titolo preferenziale l’appartenenza alla categoria di piccola, media e micro impresa. Ciascuna impresa può presentare una sola domanda sull’intero territorio nazionale. PROGRAMMI FINANZIABILI Attività promozionali della sicurezza sul lavoro consistenti in: - progetti d’investimento volti al miglioramento delle condizioni di salute e sicurezza dei lavoratori - progetti di formazione - progetti di sperimentazione di soluzioni innovative e di strumenti di natura organizzativa ispirati alla responsabilità sociale delle imprese. Gli interventi dovranno concludersi entro 12 mesi dalla data di comunicazione di ammissione del contributo. LOCALIZZAZIONE Imprese ubicate su tutto il territorio nazionale. AGEVOLAZIONI L’agevolazione consiste in un contributo in conto capitale in misura del 50% delle spese ammissibili con un mini-

mo di contributo pari a euro 5.000,00 e un contributo massimo dipendente dalla normativa “de minimis”, e quindi da eventuali altri contributi (de minimis) di cui l’azienda avesse beneficiato dal 2008 (massimo teorico euro 15.000,00). SPESE AMMISSIBILI 1. eliminazione di macchine prive di marcatura CE e loro sostituzione con macchine marcate CE, comprese le macchine per il sollevamento e la movimentazione dei carichi e quelle che sono escluse dal campo di applicazione del D. Lgs. n. 459/96 art. 1, comma 5, lett. n.; 2. acquisto, installazione, ristrutturazione, e/o modifica di impianti, apparecchi e dispositivi per: l’incremento del livello di sicurezza contro gli infortuni; la riduzione della esposizione dei lavoratori ad agenti chimici, fisici e biologici; l’eliminazione o la riduzione dell’impiego di sostanze pericolose dal ciclo produttivo; 3. installazione di dispositivi di monitoraggio dello stato dell’ambiente di lavoro al fine di controllare l’esposizione dei lavoratori ad agenti chimici, fisici e biologici; 4. ristrutturazione e/o modifica strutturale degli ambienti di lavoro;

5. implementazione di sistemi di gestione aziendale della sicurezza secondo parametri conformi alla normativa internazionale. Non sono ritenute ammissibili le spese sostenute prima della presentazione della domanda. PRESENTAZIONE DELLE DOMANDE Le domande devono essere presentate su supporto informatico messo a disposizione sul sito dell’Inail e perfezionate con l’inoltro della documentazione cartacea entro i successivi 15 giorni; vanno presentate dal 12 gennaio fino al 14 febbraio 2011, salvo esaurimento anticipato dei fondi a disposizione. L'ordine di presentazione della domanda è quindi fondamentale per il buon esito della stessa. Ulteriori informazioni presso i nostri uffici. (m.be.)

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SINDACALE

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Proseguono sul territorio gli incontri con i Soci Assemblee a Casalmaggiore, Piadena, Scandolara Ravara, San Giovanni in Croce (Zona di Casalmaggiore), Pozzaglio, Pescarolo, Cremona (Zona di Cremona). Con l'appuntamento a Rivolta d'Adda prendono il via gli incontri anche nelle Zone di Crema e Soresina Prosegue l’attività sindacale e informativa rivolta ai Soci di Coldiretti Cremona, attraverso assemblee promosse dall’Organizzazione su tutto il territorio provinciale. Vari i temi affrontati nei numerosi incontri, con la presenza del Direttore di Coldiretti Cremona Simone Solfanelli e dei Segretari di Zona. L’azione tesa a garantire un’equa remunerazione di tutte le produzioni del territorio – azione strettamente legata alla realizzazione del progetto per una filiera agricola tutta italiana –, le prospettive della PAC dopo il 2013, la battaglia sindacale volta ad ottenere

una riscrittura della direttiva nitrati, la difesa dell’agricoltura e del territorio in relazione alla sempre più massiccia presenza di mega-impianti a biogas, i servizi assicurati dalla Federazione in campo fiscale, in tema di rifiuti, di sicurezza, e, ancora, tutti gli aggiornamenti utili alle imprese agricole in merito al Piano di Sviluppo Rurale: questi i principali temi affrontati nelle assemblee, avviate a partire dalla zona di Casalmaggiore (a Casalmaggiore, Piadena, Scandolara, San Giovanni in Croce) e dalla zona di Cremona (con gli incontri tenutisi nel mese di novembre a Pozza-

glio e Pescarolo, e con i due appuntamenti a Cremona, presso l’Ufficio Zona di via Ruffini). La numerosa partecipazione ai vari incontri ha testimoniato l’attenzione dei Soci per il percorso intrapreso dalla Federazione e l’affetto degli imprenditori agricoli nei confronti di Coldiretti. Nei giorni in cui questo giornale va in stampa, si stanno programmando altri appuntamenti, nelle Zone di Crema e Soresina (a partire da quello fissato a Rivolta d’Adda, per mercoledì 22 dicembre alle ore 9, presso la Sala “Papa Giovanni XXIII”, in via Stefano Renzi, 5).

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CAMPAGNA AMICA

NOVEMBRE/DICEMBRE - 2010

Chi può utilizzare il logo

Chi può utilizzare il logo

Lavoriamo sul potere contrattuale delle imprese a partire dalla realizzazione del progetto della filiera agricola italiana. L’agricoltura italiana, per conformazione territoriale, per l’alta qualità delle produzioni e per le importanti normative presenti sul territorio, non può competere con i prezzi delle produzioni mondiali. Bisogna investire dunque sull’esclusività e sulla distintività delle produzioni italiane, che non possono essere omologate. Occorre dunque che le produzioni agricole italiane siano riconoscibili ai consumatori, come veri prodotti italiani, attraverso l’uso del logo CAMPAGNA AMICA.

Presso gli uffici Coldiretti sono disponibili le informazioni base e i documenti per l’accreditamento delle imprese, che in sintesi prevere la disponibilità da parte di Fondazione Campagna Amica di rendere

Lavoriamo sul potere contrattuale delle imprese a partire dalla realizzazione del progetto della filiera agricola italiana. L’agricoltura italiana, per conformazione territoriale, per l’alta qualità delle produzioni e per le importanti normative presenti sul territorio, non può competere con i prezzi delle produzioni mondiali. Bisogna investire dunque sull’esclusività e sulla distintività delle produzioni italiane, che non possono essere omologate. Occorre dunque che le produzioni agricole italiane siano riconoscibili ai consumatori, come veri prodotti italiani, attraverso l’uso del logo CAMPAGNA AMICA.

Accreditarsi significa poter utilizzare il logo identificativo del made in Italy, a cui Fondaziona Campagna Amica affianca per ogni azienda un codice identivo personalizzato, che diventa la carta di identità dell’impresa. Codice e logo potranno essere utilizzati per indicare l’impresa e il prodotto in vendita. Accreditarsi prevede un costo contenuto, che viene completamente investito nella promozione della filiera agricola italiana. Tutte le imprese agricole, gli agriturismi, le cooperative, le società agricole e i consorzi agrari possono fare richiesta di utilizzare il logo, che ha l’obiettivo fondamentale di distinguere i prodotti agricoli italiani.

L’uso del marchio Campagna Amica valorizza le produzioni italiane

Dove informarsi

disponibile l’uso del marchio alle imprese che si impegnano a rispettare la regola base del suo utilizzo: vendere solo ed esclusivamente prodotto agricolo italiano. L’uso del logo viene controllato da un ente certificatore che ne valuta la corretta applicazione.

Il logo che distingue il made in Italy

L’uso del marchio Campagna Amica valorizza le produzioni italiane

Il logo che distingue il made in Italy

NUMERO 6

Accreditarsi significa poter utilizzare il logo identificativo del made in Italy, a cui Fondaziona Campagna Amica affianca per ogni azienda un codice identivo personalizzato, che diventa la carta di identità dell’impresa. Codice e logo potranno essere utilizzati per indicare l’impresa e il prodotto in vendita. Accreditarsi prevede un costo contenuto, che viene completamente investito nella promozione della filiera agricola italiana. Tutte le imprese agricole, gli agriturismi, le cooperative, le società agricole e i consorzi agrari possono fare richiesta di utilizzare il logo, che ha l’obiettivo fondamentale di distinguere i prodotti agricoli italiani.

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AMBIENTE

NUMERO 6

NOVEMBRE/DICEMBRE - 2010

SISTEMA SISTRI

Prosegue l’adeguamento della normativa ambientale con l’integrazione del SISTRI nel Decreto Legislativo 152/2006 – Testo Unico Ambientale Con l’approvazione dello schema di Decreto Ministeriale dello scorso 18 novembre, che modifica il Decreto Ambientale nella parte IV relativa ai rifiuti, sono stati chiariti alcuni aspetti che riguardano l’applicazione del sistema di tracciabilità Sistri. Restano confermate le date formali di avvio del sistema (1 ottobre 2010) e del periodo transitorio fino al 31 dicembre 2010 (come da nostre note precedenti) che qui ribadiamo: fino al 31 dicembre 2010 è obbligatorio continuare ad adempiere agli obblighi di tenuta del registro di carico e scarico e del formulario di trasporto; le azioni sanzionabili fino al 31.12.2010 restano esclusivamente quelle relative alla violazione delle norme in materia di tenuta dei registri di carico e scarico e di formulario.

NUOVI CHIARIMENTI: Il nuovo Decreto, riprendendo il concetto della produzione di rifiuti pericolosi “in forma occasionale e saltuaria” in piccole quantità con conferimento obbligatorio AD UN CIRCUITO ORGANIZZATO DI RACCOLTA, finalmente definisce il limite totale annuo nella produzione dei rifiuti pericolosi stessi pari a 100 kg/anno. Oltre tale quantità scatta l’obbligo di iscrizione al SISTRI. Il Decreto definisce altresì che per “circuito organizzato di raccolta” si possa considerare sia un sistema organizzato pubblico o privato che definisca nell’accordo/contratto il tracciato dei flussi di rifiuti (percorsi, punti di raccolta intermedi, destinazioni finali). L’iscrizione al SISTRI è annuale, quindi ogni produttore, in base ai rifiuti pericolosi prodotti nell’anno (es. 2010), rinnova o meno l’iscrizione (e quindi il versamento del contributo annuale fisso). Tale contributo (modificato solo per le piccole imprese fino a 10 addetti per unità locale con un Decreto lo scorso agosto) è in funzione delle quantità prodotte e del numero di addetti: da 1 a 5 addetti Fino a 200 kg di (operatori autonomi rifiuti pericolosi e dipendenti)

30,00 €

da 1 a 5 addetti Da 201 a 400 kg di (operatori autonomi rifiuti pericolosi e dipendenti)

50,00 €

da 6 a 10 addetti Fino a 400 kg di (operatori autonomi rifiuti pericolosi e dipendenti)

50,00 €

Oltre 10 addetti Come da DM del 17 (operatori autonomi dic. 2009 e dipendenti)

Come da DM del 17 dic. 2009

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Per coloro che si sono iscritti nella scorsa primavera e si trovano nelle condizioni di minor contribuzione stiamo già procedendo alla richiesta di rimborso del maggior versato a valere sulle quote degli anni successivi. Vengono infine definite le sanzioni relative al sistema di tracciabilità, che, nota bene, non assolvono da quelle già previste dal Decreto Ambientale (sulla gestione dei rifiuti). Eccole, in sintesi. Per le iscrizioni che avverranno a partire dal prossimo anno (2011) per coloro che nel 2010 hanno prodotto quantitativi oltre la soglia, la sanzione dovuta è pari a: - Dal 1 gennaio al 30 giugno ➔ 5% dell’importo dovuto all’importo contributo Sistri (pari a 30 euro + 5%, oppure 50 euro + 5% e così via) - Da luglio a dicembre 2011 ➔ 50% dell’importo dovuto all’importo contributo Sistri - Dal 1 gennaio 2012 più pesanti e consistenti. Mancanza compilazione registro o scheda movimentazione o informazioni incomplete/inesatte da 15.500 € a 93.000 €. Pertanto, tutte le imprese agricole, per ora, procedono con il sistema normale ordinario (formulario + MUD) alle operazioni di smaltimento dei rifiuti accumulati in azienda, fino a che il sistema informatizzato non sarà definitivamente operativo. Tutte le aziende agricole sono invitate, se non avessero già provveduto, a valutare la produzione totale annuale dei propri rifiuti (tramite i formulari a loro mani): in caso di superamento del parametro dei 100 kg/anno di rifiuti pericolosi, rivolgersi ai propri Uffici di Zona per gli adempimenti necessari. Ulteriori informazioni ed aggiornamenti (è prevista la pubblicazione del Testo Unico Sistri entro dicembre) saranno forniti tempestivamente dai nostri Uffici di Zona e dalla Sede. Segnaliamo che ogni aggiornamento in materia è inoltre pubblicato sul sito www.cremona.coldiretti.it, nella sezione “Avvisi alle Imprese”.

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AMBIENTE

NOVEMBRE/DICEMBRE - 2010

Multifunzionalità agricola

Nuove tecnologie per nuove opportunità di integrazione economica e gestionale Dalle energie da fonti agricole rinnovabili alla valorizzazione dei reflui zootecnici. Un percorso di aggiornamento per approfondire applicazioni e novità tra incontri e visite tecniche in campo Coldiretti Cremona, sempre attenta alle innovazioni produttive e tecnologiche, promuove anche per questa stagione invernale un bel percorso di approfondimento tra le applicazioni tecnoagricole più interessanti e versatili del territorio, nell'ambito dell'attività prevista ai sensi della Mis. 331/B del PSR 20072013. In materia agroenergetica da fonti rinnovabili agricole si conosce già molto, ma non si sa mai a sufficienza. Ora possiamo attingere a esperienze già durevoli, siano essi impianti a biogas che fotovoltaici o altro, dove gli imprenditori titolari possono contribuire direttamente a trasferire agli imprenditori agricoli interessati una reale valutazione sui benefici e sui costi sostenuti. E’ un’ottima occasione per sciogliere dubbi e perplessità che ancora tengono in stallo molte nostre aziende. Il recupero e la valorizzazione di sottoprodotti agricoli aziendali (siano vegetali che strutturali) rappresentano il “quid” differenziale per consolidare le nostre attività attraverso innovazioni tecniche che portano integrazione al reddito (o meglio che contribuiscono sia a ridurre i costi sempre elevati sul piano energetico convenzionale, che ad avviare iniziative redditizie nuove).

Le visite in campo distribuite su tutto il territorio porteranno i partecipanti a conoscere impianti a biogas per la produzione di energia elettrica, alimentati a reflui zootecnici, con sottoprodotti vegetali, di piccole e medie dimensioni, nonché impianti fotovoltaici posizionati su tetti di stalle, fienili e anche a terra di piccole e medie dimensioni.

Coldiretti, con il supporto di Giovani Impresa, valutando la grande varietà e disponibilità delle imprese agricole sul territorio già orientate su queste tematiche, sta organizzando un nutrito programma di incontri e di visite in campo che si svolgeranno durante i mesi di gennaio e febbraio 2011; in particolare anticipiamo che gli incontri informativi riguarderanno le seguenti tematiche: − produzione di energia da fonti rinnovabili sia da biogas, sia da solare fotovoltaico, con particolare informazione sui nuovi sistemi incentivanti; − applicazioni innovative negli allevamenti e nella valorizzazione dei reflui zootecnici per la produzione di compost con paglie e stocchi; − gestione di risorse ambientali: risorse idriche, risorse naturalistiche ed ecologiche con particolare attenzione sugli ultimi aggiornamenti di pianificazione regionale in materia di acque, aree protette e rete ecologica; − consolidamento della filiera corta nelle produzioni agricole locali: dal marketing territoriale alle vendite dirette e agli agriturismi con approfondimenti della normativa sia agrituristica che di sicurezza alimentare conseguenti.

specializzate nella raccolta e smaltimento di rifiuti provenienti da attività agricole e agro-industriali, servizi ambientali di elevata qualità a costi competitivi

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Non mancheranno gli appuntamenti presso impianti di compostaggio già operativi. Non appena sarà definito il programma completo verrà data ampia diffusione attraverso i canali informativi di Coldiretti (a partire dal sito, all’indirizzo www.cremona.coldiretti.it) e gli Uffici del Settore Agricoltura, Ambiente, Caccia e Pesca della Provincia di Cremona.

Al servizio tuo e dell’ambiente

RACCOLTA RIFIUTI

DA ATTIVITA’ AGRICOLE Dall’unione di sei aziende Contatti: SCS GESTIONI srl Via del Commercio 29 26013 Crema CR tel 0373.89711 fax 0373.85210 www.scsgestioni.it

CREMONA ECOLOGIA AMBIENTE CR.E.A. Srl nuova sede: via Riglio 21 26100 Cremona tel. 0372.433020 fax 0372.433919 www.cremonaecologia.it

CASALASCA SERVIZI spa Piazza Garibaldi 6 26041 Casalmaggiore CR tel 0375.311042 fax 0375.311043 www.casalascaservizi.com

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AVVISI ALLE IMPRESE

NUMERO 6

NOVEMBRE/DICEMBRE - 2010

Nuovo servizio Apa

Consulenza gratuita per assicurare la corretta applicazione delle normative sanitarie e di sicurezza sui luoghi di lavoro Segnaliamo il nuovo servizio, totalmente gratuito, che l’Associazione Provinciale Allevatori ha attivato in collaborazione con l’ASL e con l’Assessorato all’Agricoltura della Provincia di Cremona: è un progetto mediante il quale viene prevista la formazione di personale di supporto alle aziende agricole che si attiverà per la corretta applicazione delle normative sanitarie e di sicurezza sui luoghi di lavoro. L’Associazione Provinciale Allevatori metterà gratuitamente a disposizione di tutti gli agricoltori, e in primo luogo di coloro che hanno presentato domanda di contributo per opere finanziate dal Piano di Sviluppo Rurale, un servizio di consulenza sull’applicazione di tutte le normative (sicurezza sul lavoro, registrazione dei farmaci veterinari, anagrafe zootecnica, smaltimento reflui, benessere animale etc.), la cui applicazione nell’azienda agricola è oggetto di verifica e condizione indispensabile per l’accoglimento e il pieno riconoscimento dei contributi richiesti attraverso il Piano di Sviluppo rurale, oltre che per la liquidazione della PAC senza riduzioni (condizionalità). In caso di adesione al progetto, l’azienda agricola dovrà far pervenire all’APA (anche a mezzo fax, al numero 0372.561263)

Azienda Agricola

56kwp

una scheda compilata con i propri dati, chiedendo di usufruire del servizio e impegnandosi ad agevolare i tecnici nel loro lavoro, presenziando ai sopralluoghi e consentendo l’accesso a tutti gli ambienti dell’azienda e al materiale documentale necessario per l’espletamento del servizio. Gli uffici Coldiretti sono a disposizione di tutti i Soci per la consegna della scheda in questione. Ricevuta l’adesione al servizio, i tecnici APA contatteranno l’azienda, per concordare un sopralluogo, nel corso del quale verrà verificata la corretta applicazione delle norme sopra citate. Al termine del sopralluogo verrà rilasciato in forma riservata un riepilogo di tutte le eventuali operazioni da effettuare per essere perfettamente in regola con le normative ed affrontare così con sufficiente tranquillità i controlli previsti dal PSR e dalla condizionalità. Il servizio è stato organizzato, evidenzia la nota dell’Apa, alla luce del fatto che la mole di normative e di adempimenti burocratici cui l’azienda agricola deve far fronte è divenuta sempre più pesante e che molto spesso la non osservanza delle norme non è dovuta a cattiva volontà quanto ad una non completa conoscenza delle stesse. Gli Uffici Coldiretti sono a disposizione delle aziende per ogni ulteriore informazione.

www.cremona.coldiretti.it Www.cremona.coldiretti.it è l’indirizzo del sito di Coldiretti Cremona. Uno strumento di informazione e comunicazione, aggiornato in tempo reale, rivolto agli imprenditori agricoli e a tutti i cittadini attenti ai temi della difesa e valorizzazione dell’agricoltura e alimentazione made in Italy, alla promozione del territorio, alla tutela dell’ambiente. "Visitare” per credere. il

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AVVISI ALLE IMPRESE

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Energia da fonti rinnovabili Presentato lo schema di decreto legislativo zione e fanno impennare i valori fondiari e di affitto creando stato di crisi nelle nostre aziende agricole. Lo schema di decreto infatti, senza compromettere le opportunità che il fotovoltaico può offrire alle stesse imprese agricole, prevede dei limiti per l’accesso agli incentivi statali sia dimensionali (potenza teorica max 1 MW) e rapporto tra la potenza nominale e le superfici aziendali a disposizione (50 kw per ettaro di terreno in gestione). Secondo Coldiretti l’incremento di produzione di energia da fonti rinnovabili deve dunque avvenire garantendo il minor consumo possibile di territorio, spingendo piuttosto al riutilizzo di aree già degradate da attività antropiche, e soprattutto garantendo una pianificazione locale che tenga in debito conto la compatibilità con il sistema produttivo locale. Molte e più approfondite considerazioni verranno esposte nei prossimi numeri con la definitiva approvazione del Decreto da parte del Governo.

L’EFFICACIA

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Il Consiglio dei Ministri ha approvato pochi giorni fa lo schema di decreto legislativo che recepisce le nuove direttive europee (Direttiva 2009/98/CE) in materia di energia da fonti rinnovabili e del risparmio energetico. Con questo decreto vengono definiti o modificati tutti gli strumenti, i meccanismi, i criteri incentivanti e tutto il quadro istituzionale per poter raggiungere gli obiettivi al 2020 in materia di quota complessiva di energia da fonti rinnovabili sul consumo finale e sui trasporti. Tra le novità principali, oltre alla previsione di semplificazione in fatto di procedure, viene riformato il regime di sostegno della produzione di energia da fonti rinnovabili (a partire dal 2013) e soprattutto vengono introdotte nuove modalità di incentivazione dell’energia termica e dell’utilizzo del biometano sia per usi termici che per trazione. Un elemento importante, voluto fortemente da Coldiretti, è dato dallo stop alle speculazioni dei grandi impianti fotovoltaici a terra che sottraggono campi fertili alla coltiva-

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IN PRIMO PIANO

NOVEMBRE/DICEMBRE - 2010

Agricoltura in festa Ombriano, grande partecipazione per la Giornata provinciale del Ringraziamento Numerosissimi agricoltori hanno preso parte alla Giornata Provinciale del Ringraziamento, celebrata domenica 21 novembre nella chiesa parrocchiale di Ombriano (Crema), con il tema “Tu apri la tua mano e sazi il desiderio di ogni vivente”. La Santa Messa – da sempre il momento più importante della Giornata, nel quale gli agricoltori, e con loro l’intera comunità, rendono grazie al Signore dei frutti raccolti durante l’annata di lavoro – è stata aperta dalle parole di Mons. Oscar Cantoni, Vescovo della Diocesi di Crema. Nella chiesa gremita, il Vescovo ha ricordato il messaggio del Santo Padre Benedetto XVI, pronunciato nel corso dell’Angelus in occasione della giornata nazionale del Ringraziamento, tutto teso ad evidenziare il primario valore dell’agricoltura. Il Papa ha rivolto un grande incoraggiamento ai quasi centomila giovani che hanno deciso di costruire il loro futuro di lavoro nelle campagne: “Non pochi giovani – ha sottolineato Benedetto XVI nel messaggio citato dal Vescovo – hanno scelto questa strada, sentendo di rispondere così non solo a un bisogno personale e familiare, ma anche a un segno dei tempi, a una sensibilità concreta per il bene comune”. La Santa Messa è stata concelebrata dal parroco di Ombriano don Bruno, dal curato don Francesco e da don Primo, assistente ecclesiastico di Coldiretti per la Diocesi di Crema. L’offertorio ha visto un lungo corteo di agricoltori di Giovani Impresa Coldiretti recarsi all’altare, portando nei cesti i tanti prodotti della nostra agricoltura, consegnati nelle mani del sacerdote, come segno di attenzione e di aiuto verso coloro che, all’interno della comunità, vivono una condizione di difficoltà. Terminata la celebrazione, nonostante il maltempo ci si è spostati sul sagrato e nel piazzale dell’oratorio, dove è

Monsignor Oscar Cantoni, Vescovo della Diocesi di Crema, ha aperto la celebrazione citando le parole di incoraggiamento rivolte da Papa Benedetto XVI agli agricoltori

foto AMBROGIO TOSCANI

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IN PRIMO PIANO

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seguita la benedizione della lunga “parata” di trattori, in una cornice di bandiere gialle. Poi, un momento d’incontro in oratorio, aperto dai saluti del Presidente di Coldiretti Lombardia Nino Andena e del Delegato Confederale Eugenio Torchio che, parlando anche a nome del Direttore di Coldiretti Cremona Simone Solfanelli e dei numerosissimi Soci in sala, hanno ringraziato per la loro partecipazione i tanti ospiti, fra cui rappresentanti delle Istituzioni, del mondo economico, della forze dell’ordine. La Giornata si è chiusa con un apprezzato momento conviviale, tutto a base dei prodotti delle nostre campagne. (m.b.)

Festa in tutto il territorio, nelle parrocchie e nelle zone Se la Giornata provinciale del Ringraziamento ha raccolto quest’anno gli agricoltori del territorio nella chiesa parrocchiale di Ombriano, come sempre molto partecipate e significative sono state anche le giornate di festa condivise in tutte le parrocchie della nostra provincia. Per Cremona, a livello zonale, la Giornata del Ringraziamento è stata vissuta a Pescarolo, domenica 14 novembre, con la regia dell’Ufficio Zona e l’adesione di numerosi agricoltori. Le fotografie mostrano alcuni momenti della domenica di festa. il

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DATORI DI LAVORO

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Dal 24 novembre in vigore Il collegato al lavoro Dianella Mariotti Politiche del Lavoro e Contrattualistica

Si invita ad un’attenta lettura delle SANZIONI riportate nelle tabelle in materia di lavoro sommerso e di orario di lavoro

Con l’approvazione definitiva, il 19 ottobre 2010, della Camera dei Deputati, è legge il disegno di legge collegato alla manovra di bilancio dal titolo "Deleghe al Governo in materia di lavori usuranti, di riorganizzazione di enti, di congedi, aspettative e permessi, di ammortizzatori sociali, di servizi per l'impiego, di incentivi all'occupazione, di apprendistato, di occupazione femminile, nonché misure contro il lavoro sommerso e disposizioni in tema di lavoro pubblico e di controversie di lavoro". Con l'entrata in vigore del Collegato lavoro, a partire dal 24 novembre 2010, G.U. 9 novembre 2010, n. 262, sono entrate in vigore le disposizioni introdotte dalla legge n. 183/2010 (cd. Collegato lavoro), pertanto scattano nuove regole e si applicano nuovi adempimenti sia per il datore di lavoro che per i lavoratori interessati alla riforma. Gli argomenti trattati sono moltissimi, tra i più rilevanti ne menzioniamo solo alcuni: - il tentativo di conciliazione diventa facoltativo, introdotta la possibilità per le parti di devolvere ad un collegio arbitrale, anziché al giudice del lavoro, tutti i tipi di controversie; - l'obbligo per il lavoratore che ha ricevuto una comunicazione di licenziamento dal 24 novembre di impugnarlo nei 60 giorni successivi anche in via stragiudiziale, salvo doverlo poi ricorrere davanti al giudice o proporre la conciliazione o arbitrato nei successivi 270 giorni; per i lavoratori che hanno stipulato contratti a termine già conclusi alla data del 24 novembre 2010 decorrono i 60 giorni per

l’impugnazione del contratto ritenuto nullo al fine di chiederne la conversione a tempo indeterminato, a cui seguiranno 270 giorni di tempo per ricorrere o proporre la conciliazione/arbitrato; - le nuove condizioni per accedere ai tre giorni di permesso indennizzati per assistere portatori di handicap grave e per chiedere il trasferimento di sede di lavoro; - il verbale unico di notifica e diffida; - i certificati di malattia - dal 1º gennaio 2010, in tutti i casi di assenza per malattia dei dipendenti di datori di lavoro privati, la certificazione medica deve essere inviata per via telematica, direttamente dal medico o dalla struttura sanitaria - per malattia protratta per un periodo superiore a dieci giorni, e, in ogni caso, dopo il secondo evento di malattia nell'anno solare l'assenza viene giustificata esclusivamente mediante certificazione medica rilasciata da una struttura sanitaria pubblica o da un medico convenzionato con il Servizio sanitario nazionale; - sanzioni per omesso versamento contributi a iscritti alla gestione separata. Inoltre dal 24 novembre 2010 si applicheranno tra l'altro: - le nuove regole e le nuove misure per l’applicazione della maxisanzione per il lavoro sommerso; - le nuove sanzioni in materia di orario di lavoro riferite alle violazioni commesse dal 24 novembre in poi.

DI SEGUITO IN TABELLA LA NORMA VIOLATA E LE SANZIONI ANTE E POST COLLEGATO LAVORO - nello specifico per:

ART. 4 MISURE CONTRO IL LAVORO SOMMERSO ANTE COLLEGATO LAVORO

ENTRATA IN VIGORE DEL COLLEGATO LAVORO

MAXI SANZIONE da euro 1.500 a euro 12.000 per ciascun lavoratore, maggiorata di euro 150 per ciascuna giornata di lavoro effettivo.

INVARIATA NOVITÀ SANZIONE RIDOTTA da euro 1000 a euro 8000 per ciascun lavoratore maggiorata di euro 30 per ciascuna giornata di lavoro irregolare, se il lavoratore risulti regolarmente occupato all’atto dell’ispezione, ma venga accertato un periodo di lavoro in nero precedente.

SANZIONI CIVILI CONNESSE ALLA OMISSIONE DI CONTRIBUTI E PREMI: importo non inferiore a 3000 euro.

SANZIONI CIVILI CONNESSE ALL’EVASIONE (e non omissione) DI CONTRIBUTI E PREMI rideterminazione nella misura percentuale del 50%. NOVITÀ NON APPLICAZIONE qualora emerga la volontà del datore di lavoro di non occultare il rapporto di lavoro; ad esempio qualora il datore di lavoro abbia comunque versato i contributi e trasmesso il DM10 o Emens o DMAG ovvero abbia effettuato un adempimento obbligatorio, quale la consegna del contratto individuale al lavoratore, pur in assenza della comunicazione dell’UNILAV, o la registrazione del lavoratore nel libro unico del lavoro sebbene il rapporto di lavoro sia stato qualificato diversamente.

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DATORI DI LAVORO

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COMPETENZA AD IRROGARE LA MAXI SANZIONE: DPL

COMPETENZA AD IRROGARE LA MAXI SANZIONE: organi di vigilanza in materia di lavoro fisco e previdenza: MLPS, DPL, NUCLEO CARABINIERI, INPS, INAIL, GUARDIA DI FINANZA, AGENZIA ENTRATE. Solo la DPL può emetter ordinanza ingiunzione in quanto organo competente a ricevere il rapporto.

IN CASO DI CONTROVERSIA: giudice tributario e ordinario.

IN CASO DI CONTROVERSIA esclusività di competenza del giudice ordinario.

NON DIFFIDABILITA’

DIFFIDABILITA’

ART. 7 COMMA 1 MODIFICHE ALLA DISCIPLINA SULL’ORARIO DI LAVORO NORMA: ART. 18 BIS DLGS N.66/03

VIOLAZIONE

SANZIONE

ART. 4 CO 2

DURATA MEDIA MASSIMA ORARIO SETTIMANALE PARI A 48 ORE COMPRESO LO STRAORDINARIO

ANTE COLLEGATO LAVORO Da 130 a 780 euro per ogni lavoratore e per ciascun periodo di riferimento ENTRATA IN VIGORE DEL COLLEGATO LAVORO Da 100 a 750 euro Aggravante: se la violazione si riferisce a più di 5 lavoratori o si è verificata almeno tre volte in 4/6/12 mesi: da 400 a 1500 euro; se si riferisce a più di 10 lavoratori o si è verificata almeno cinque volte in 4/6/12 mesi: da 1000 a 5000 euro e non è ammesso il pagamento in misura ridotta.

ART. 9, CO 1

RIPOSO SETTIMANALE CALCOLATO SU 14 GIORNI PARI A 24 ORE CONSECUTIVE

ANTE COLLEGATO LAVORO Da 130 a 780 euro per ogni lavoratore e per ciascun periodo di riferimento ENTRATA IN VIGORE DEL COLLEGATO LAVORO Da 100 a 750 euro Aggravante: se la violazione si riferisce a più di 5 lavoratori o si è verificata almeno tre volte in 4/6/12 mesi: da 400 a 1500 euro; se si riferisce a più di 10 lavoratori o si è verificata almeno cinque volte in 4/6/12 mesi: da 1000 a 5000 euro e non è ammesso il pagamento in misura ridotta.

ART. 10 CO 1

Ferie annuali: 4 settimane (di cui due consecutive e le altre nei successivi 18 mesi)

ANTE COLLEGATO LAVORO Da 130 a 780 euro per ogni lavoratore e per ciascun periodo di riferimento ENTRATA IN VIGORE DEL COLLEGATO LAVORO Da 100 a 600 euro Aggravante: se la violazione si riferisce a più di 5 lavoratori ovvero si è verificata in almeno due anni, da 400 a 1500 euro; se si riferisce a più di 10 lavoratori ovvero si è verificata in almeno quattro anni, da 800 a 4500 euro e non è ammesso il pagamento in misura ridotta.

ART. 7 COMMA 1

Riposo giornaliero pari a 11 ore consecutive

ANTE COLLEGATO LAVORO 25 euro a 100 euro in relazione ad ogni singolo lavoratore e ad ogni singolo periodo di 24 ore ENTRATA IN VIGORE DEL COLLEGATO LAVORO Da 50 a 150 euro Aggravante: se la violazione si riferisce a più di 5 lavoratori ovvero si è verificata in almeno tre periodi di 24 ore, da 300 a 1000 euro; se a più di 10 lavoratori ovvero in cinque periodi di 24 ore, da 900 a 1500 euro e non è ammesso il pagamento in misura ridotta.

Gli uffici sono a disposizione per ogni eventuale ulteriore approfondimento nel merito ritenuto necessario. il

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DATORI DI LAVORO

NUMERO 6

NOVEMBRE/DICEMBRE - 2010

Prospetto indennità spettanti ai salariati agricoli conteggi di fine anno 2010 SALARIATI AGRICOLI INTERESSENZA LATTE

valore Q.I abbattimento Q.I

€ 0,2307 3.364

INDENNITÀ LAVORO NOTTURNO

€ 350,00

GENERI IN NATURA

€ 103,29 € 17,04

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RITIRO LATTE BERGAMINO/CAPO BERG./CAPO OP.

€ 0,3394 al litro € 124,00 annuo

VALORE LATTE PER TRATTORISTI

€ 0,3394 al litro

PARTI

4,00

FECONDAZIONE ARTIFICIALE

4,00

ORE TRATTORE OLTRE LE 900

1,71

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€ 530,00

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DATORI DI LAVORO

NUMERO 6

NOVEMBRE/DICEMBRE - 2010

Test di lingua italiana obbligatorio

per gli stranieri che richiedono un permesso di soggiorno ce per soggiornanti di lungo periodo Gli stranieri regolarmente soggiornanti in Italia, che vogliono richiedere il “permesso di soggiorno CE per soggiornanti di lungo periodo” - a tempo indeterminato, può essere richiesto solo da chi possiede un permesso da almeno 5 anni - dovranno sostenere prima un test che accerti la loro conoscenza della lingua italiana. In data 9 dicembre 2010 è entrato in vigore il decreto del Ministero dell'Interno (di concerto con quello dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca) che subordina il rilascio del permesso di soggiorno CE per soggiornanti di lungo periodo, la ex carta di soggiorno, al superamento di un test di conoscenza della lingua italiana. Il predetto decreto attribuisce alle Prefetture U.T.G. le competenze relative alla ricezione delle richieste di svolgimento del test, alla convocazione dello straniero presso le sedi individuate, all’identificazione dello stesso ed all’acquisizione dell’esito ai fini della comunicazione alla Questura. Pertanto a partire dal 9 dicembre u.s. lo straniero che intende richiedere il permesso di soggiorno CE per soggiornanti di lungo periodo dovrà inoltrare l’istanza per via telematica alla Prefettura di riferimento collegandosi al sito internet www.testitaliano.interno.it e compilare, in ogni sua parte, il modulo di domanda.

Il sistema acquisirà le richieste di partecipazione al test presentate on line e le trasferirà alle Prefetture territorialmente competenti in base al domicilio dei richiedenti ed effettuerà i controlli per verificare: - che sussista il permesso di soggiorno in corso di validità; - che il richiedente sia maggiore di 14 anni; - che non risulti una richiesta precedente ancora in attesa di convocazione; - che il test non sia già stato superato. Se l’istanza risulterà regolare la Prefettura convocherà, per posta, entro sessanta giorni dalla richiesta, lo straniero per lo svolgimento del test di conoscenza della lingua italiana, indicando il giorno, l’ora ed il luogo in cui lo straniero si deve presentare. Il test è strutturato sulla comprensione di brevi testi, frasi ed espressioni di uso corrente, secondo il livello A2 del Quadro Comune Europeo di riferimento per la conoscenza delle lingue. Il contenuto delle prove che compongono il test, i criteri di assegnazione del punteggio e la durata della prova sono stabiliti uniformemente su tutto il territorio nazionale. Per superare il test il candidato deve superare almeno l’80% del punteggio complessivo ed in caso di esito negativo lo straniero può ripetere la prova ed effettuare una nuova richiesta per sostenere

un altro test. Una volta effettuato il test, gli esiti saranno inseriti dalla Prefettura nel sistema informativo e messi a disposizione delle Questure che verificheranno il risultato ai fini del rilascio del permesso di soggiorno CE per soggiornanti di lungo periodo. Lo straniero potrà consultare l’esito della prova accedendo al sito internet www. testitaliano.interno.it. Non è necessario effettuare il test della lingua italiana, così come previsto dall’art. 4, nel caso in cui lo straniero sia in possesso: • di titoli che certifichino la conoscenza dell’italiano ad un livello non inferiore a quello A2 del Quadro comune di riferimento europeo; • di un diploma di scuola secondaria italiana di primo o secondo grado o certificati di frequenza di corsi universitari, master o dottorati; • attestazione che lo straniero è entrato in Italia secondo quanto è previsto dal Testo Unico sull’Immigrazione e svolge una delle attività indicate nelle disposizioni del Testo Unico ai sensi dell’articolo 27; • lo straniero affetto da gravi limitazioni alla capacità di apprendimento linguistico derivanti dall’età, da patologie o handicap dovrà allegare, alla documentazione richiesta, la certificazione rilasciata da una struttura sanitaria pubblica.

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Giacomo Maghenzani Segretario Giovani Impresa

GIOVANI IMPRESA

NOVEMBRE/DICEMBRE - 2010

AL VIA LE ISCRIZIONI AL “PREMIO OSCAR GREEN 2011”

“L’Oscar Green premia l’originalità, la forza, la spinta innovativa di un progetto e chi decide di investire su questi valori il proprio futuro. E’ un giusto riconoscimento alle giovani imprese agricole italiane che hanno iniziato un percorso di innovazione, ricerca e diversificazione, dando vita a realtà imprenditoriali che hanno accolto e rilanciato la sfida della globalizzazione”. Armando Tamagni, Delegato provinciale di Giovani Impresa Coldiretti Cremona, rilancia così l’appuntamento con il Premio Oscar Green, l’importante evento promosso da Coldiretti Giovani Impresa. Le iscrizioni alla quinta edizione sono al via: sarà possibile iscriversi al concorso fino al prossimo 28 febbraio 2011, provvedendo alla compilazione dell’iscrizione sul sito web www.oscargreen.it Potranno partecipare tutti i soggetti della filiera agricola Made in Italy costituiti dagli agricoltori che non sono risultati vincitori nelle ultime tre edizioni. Le sei categorie di premi sono state concepite per riconoscere maggiore prestigio a quelle attività che hanno consentito il raggiungimento di obiettivi fondamentali per le imprese dei giovani agricoltori, obiettivi quali la multifunzionalità, la capacità di diversificazione nonché la contestuale estensione dell’ambito di azione della propria attività non solo alla realtà prettamente aziendale ma anche a quella dei consumatori, conquistandone la fiducia

attraverso la garanzia dell’alta qualità dei prodotti. Per questo sono state individuate le seguenti categorie di premi: “Stile e cultura d’impresa”, “Sostieni lo sviluppo”, “In-generation”, “Esportare il territorio”, “Campagna Amica” e “Oltre Filiera”, per raccontare le storie di tutti gli imprenditori che hanno il coraggio di rischiare e dare vita ad “un’altra storia”, quella dell’Italia vera, delle imprese che fanno grande il nostro Paese. “Le imprese del nostro territorio – aggiunge il Delegato di Giovani Impresa Coldiretti Cremona – hanno tutte le carte in regola per distinguersi nell’iniziativa: ricordiamo che la seconda edizione del Premio è stata vinta a livello nazionale, nella categoria “Energia per il futuro”, da due giovani imprenditori di Trigolo, Giannenrico e Sebastiano Spoldi. Nel 2010 un altro nostro giovane imprenditore, l’allevatore Gianfranco Mandotti di Scannabue, ha vinto la fase regionale nella categoria “Oltre la filiera”. E’ tempo, dunque, di bissare questi importanti risultati”. Tutte le informazioni sull’iniziativa sono all’indirizzo www. oscargreen.it. E’ inoltre possibile rivolgersi alla Segreteria Provinciale Coldiretti Giovani Impresa (tel. 0372.499814, e.mail: mov-giovani.cr@coldiretti.it) o cliccare sul sito www.cremona.coldiretti.it

Albo d’oro Oscar Green edizione 2008

Oscar Green edizione 2010

Oscar Green 2008: Cascina Brugnole di Trigolo vince a livello nazionale nella categoria “Energia per il futuro”. Nella foto: Giannenrico Spoldi e la moglie Paola Paggi, premiati a Roma dal Delegato nazionale di Giovani Impresa Donato Fanelli. Alla cerimonia, tra gli altri, erano presenti il Presidente Sergio Marini e l’allora Ministro per le politiche agricole Luca Zaia.

il

Oscar Green 2010: l’allevamento di bufale San Pietro di Scannabue, Palazzo Pignano, vince a livello regionale, nella categoria “Oltre la filiera”. Nella foto: Gianfranco e Irene Mandotti premiati a Milano dall’Assessore regionale all’agricoltura De Capitani, con la presenza dei vertici di Coldiretti Lombardia.

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GIOVANI IMPRESA

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NOVEMBRE/DICEMBRE - 2010

Premio “Lombardia Agricoltura” all’allevatore Giuseppe Zecchi Giuseppe Zecchi, 33 anni, allevatore di Dovera, era tra gli agricoltori che giovedì 11 novembre a Milano, presso palazzo dei Giureconsulti, sono stati premiati dai vertici della Regione Lombardia per il loro impegno nella produzione agroalimentare Made in Italy. Giuseppe ha ricevuto il premio anche a nome del fratello Mario, contitolare di un’azienda ad indirizzo zootecnico di Postino, frazione di Dovera, che si è distinta sul piano della qualità del latte prodotto, dell’alta tecnologia (si utilizza un innovativo robot di mungitura) e della capacità di cogliere le nuove sfide (come dimostra l’inaugurazione del distributore automatico di latte fresco, collocato a Pandino). “E’ una grande soddisfazione. Ricevere questo premio ci dà l’occasione per sottolineare quanta passione e quanto impegno vi siano nel quotidiano lavoro di noi allevatori, che operiamo con l’obiettivo di garantire un latte buono, sicuro, di alta qualità” ha sottolineato Giuseppe Zecchi, al quale vanno le congratulazioni di Coldiretti Cremona e dei ‘colleghi’ di Giovani Impresa. Rivolte alla produzione di latte, formaggi, frutta, piantine da orto, vino, ma anche cavalli di razza, sono state ben tredici le aziende Coldiretti che hanno ricevuto il riconoscimento, nell’ambito della prima edizione del ‘Premio Lombardia Agricoltura’: Francesca Monaci di Branzi (Bergamo), Giovanni Dal Grande di Lomazzo (Como), Silvia Pozzoli di Mariano Comense, Giuseppe Zecchi di Dovera (Cremona), Alberto Dedè di Borghetto (Lodi), Elena Cazzaniga di Lentate sul Seveso (Monza e Brianza), Giulio Testori di Traona (Sondrio), Luca Gasparotti di Tirano (Sondrio), Ettore Prandini di Lonato (Brescia), Antonio Ciappesoni di Bulciago (Lecco), Vittorio Stefanoni di Monzambano (Mantova), Lino Maga di Broni (Pavia) e Giuseppe Galbiati di Gorgonzola (Milano).

Giuseppe Zecchi riceve il Premio Lombardia Agricoltura a Milano, con il Vicepresidente della Regione Andrea Gibelli, l’Assessore provinciale all’Agricoltura Gianluca Pinotti e l’Assessore regionale all’Agricoltura Giulio De Capitani

“Tradizione e progresso, qualità e origine, sicurezza e trasparenza: questi i principi a cui si ispirano le aziende della Coldiretti – ha detto Nino Andena, Presidente di Coldiretti Lombardia –. Quella che noi vogliamo è un’agricoltura che garantisca reddito alle aziende e vantaggi ai consumatori, con una filiera tutta italiana e una rete di spacci, consorzi e mercati di Campagna Amica in grado di offrire una valida alternativa per la diffusione dei veri prodotti Made in Italy. Il premio della Regione Lombardia alle nostre aziende è un ulteriore riconoscimento agli sforzi che stanno e stiamo compiendo in questa direzione”. (m.b.)

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PENSIONATI LAVORO AUTONOMO

NOVEMBRE/DICEMBRE - 2010

Cupla Cremona al rinnovo Confermato il Coordinatore Provinciale Antonio Boghesi. Tempo di rinnovo delle cariche, per il CUPLA Cremona, il Comitato Unitario che raccoglie le Associazioni dei Pensionati del Lavoro Autonomo della provincia (EPACA Coldiretti, ANAP Confartigianato, CGAI Confagricoltura, ANP CIA, CNA Pensionati, Associazione Autonoma Artigiani Cremaschi, Libera Associazione Artigiani Cremaschi, 50&Più Confcommercio e FIPAC Confesercenti). Riunito martedì 14 dicembre presso la sede Coldiretti di via Ruffini, il Consiglio provinciale, all’unanimità, ha confermato Antonio Borghesi nel ruolo di Coordinatore provinciale, rinnovando la fiducia anche ai due Vice Coordinatori, Alessandro Salini e Gian Franco Boschetti. Borghesi, che è Vicepresidente dell’Associazione provinciale pensionati Coldiretti Cremona, è alla guida del Cupla dal 2007. Dopo due mandati biennali, riceve il ‘timone’ per i prossimi quattro anni. Una scelta, questa riconferma, che punta a non interrompere un percorso in cui sono stati fatti importanti passi a tutela dei pensionati del lavoro autonomo, operando perché anche nella nostra provincia il Cupla diventasse un interlocutore riconosciuto dalle istituzioni e un punto di riferimento per tutti gli anziani del territorio. “Naturalmente provo soddisfazione e gratitudine, per la stima e la fiducia che ho ricevuto da tutti i consiglieri. Ringrazio tutte le associazioni aderenti al Cupla, per aver riproposto il mio nome, dandomi mandato di completare alcuni importanti progetti, cui stiamo lavorando da mesi. E’ un riconoscimento anche per l’operato della nostra segreteria, messaci a disposizione dalla Coldiretti con la persona di Maria Luisa Parmigiani, per il lavoro svolto in questi anni – evidenzia il

il

Coordinatore Antonio Borghesi –. Proseguiamo il nostro cammino, sempre più determinati a far sentire la voce dei 17mila pensionati del lavoro autonomo presenti in provincia di Cremona e, più in generale, di tutti gli anziani del territorio. La nostra forza è la collaborazione, l’intesa tra tutti i componenti del Comitato. Proveniamo da associazioni diverse, ma abbiamo subito iniziato a lavorare in piena sinergia, nella convinzione che i problemi delle persone anziane siano tutti uguali, e dunque vadano affrontati con determinazione e serietà, agendo insieme”. Sul tavolo ci sono importanti progetti. “Ispirandoci a quanto hanno fatto le associazioni dei pensionati nelle province di Parma e Modena, stiamo lavorando all’avvio di una convenzione con Federfarma: la nostra proposta è quella di dotare gli anziani di un tesserino nominale, che dia loro diritto ad avere sconti sui medicinali non da ricetta. I maggiori utenti delle farmacie sono proprio gli anziani e, dato l’ammontare delle pensioni, anche uno sconto del dieci per cento sarebbe un aiuto significativo – spiega Antonio Borghesi –. Un’altra proposta ci viene dall’esperienza fatta dal Cupla di Varese. Anche in questo caso, si pensa ad un tesserino che riconosca determinati diritti alle persone anziane: ad esempio un turno di preferenza all’Asl, o una riduzione delle corse sui mezzi pubblici. Per presentare questa seconda proposta, è nostra intenzione incontrare già da gennaio i rappresentanti delle istituzioni cittadine e provinciali”. (m.b.)

Il Consiglio provinciale del Cupla, con la Segretaria Maria Luisa Parmigiani

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ASSOCIAZIONE PRODUTTORI APISTICI

NOVEMBRE/DICEMBRE - 2010

“Il miele più buono” Gran finale per il concorso degli apicoltori cremonesi Gran finale per il concorso del “miele cremonese più buono” promosso dall’Associazione Produttori Apistici della Provincia di Cremona: Paolo Fontanella per la categoria “tiglio”, Giovanni Lucchi per la categoria “melata”,

Roberto Leandri per il “millefiori estivo”, Paolo Azzolini per il “millefiori primaverile”, Apicoltura Arpina nella categoria “mieli vari” e Fabrizio Razzetti nella categoria “millefiori con prevalenza” sono i vincitori dell’edizione 2010 dell’inizia-

tiva, ‘incoronati’ nell’ambito della cerimonia di premiazione svoltasi sabato 13 novembre presso la fiera di Cremona, all’interno de ‘Il BonTà’, salone italiano delle eccellenze enogastronomiche. Il Concorso Mieli Cremonesi, ormai giunto alla sesta edizione, rientra nelle attività promosse nel corso dell’anno dall’Associazione Produttori Apistici, realtà nata nel 1984 che attualmente, tra amatoriali e professionisti, conta circa duecento iscritti. Con la collaborazione di Provincia, Camera di Commercio e Coldiretti Cremona, l’Associazione degli allevatori di api del territorio ha dunque chiuso – tra gli applausi – un’altra edizione della gara più dolce, tutta nel segno della qualità del prodotto. La giuria di esperti ha Vincitori e segnalati del Concorso Mieli Cremonesi

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ASSOCIAZIONE PRODUTTORI APISTICI

valutato circa cento mieli, con alcune categorie principali (le già citate melata, tiglio e millefiori, che hanno registrato un gran numero di candidature) ed altre categorie, comunque riconosciute con speciali menzioni, relative a mieli che in questa edizione hanno visto pervenire un numero inferiore di campioni (è il caso del miele di acacia che quest’anno, a causa del maltempo, ha avuto in provincia una produzione meno significativa). Se tra i “vari” c’erano tarassaco, castagno, colza, girasole, alla voce ‘partico-

Giovanni Lucchi, primo classificato nella categoria “Melata” riceve il premio dall’Assessore provinciale all’agricoltura Gianluca Pinotti

Paolo Azzolini riceve il premio nella categoria “Millefiori primaverile”

larità’ si è distinto il miele di trifoglio (un prodotto, quest’ultimo, fortemente legato alla campagna cremonese). Nel consegnare i numerosi premi, la Presidente degli apicoltori Esterina Mariotti – che aveva al suo fianco Gianluca Pinotti, Assessore provinciale all’Agricoltura – ha rimarcato la grande passione comune agli allevatori di api del nostro territorio, impegnati ad ottenere prodotti ‘made in Cremona’ dall’eccellenza garantita. Dopo alcune annate certamente non facili, ha detto la Presidente, il 2010

NOVEMBRE/DICEMBRE - 2010

può essere definito un anno positivo, per qualità e quantità del miele prodotto. “Ben al di là del puro discorso economico, il nostro impegno ha in primo luogo una impagabile valenza ambientale – ha sottolineato Esterina Mariotti –. Ecco perché ci impegniamo a cogliere ogni occasione per dialogare con i cittadini, a partire dai più giovani, mostrando l’utilità delle api, laboriosi insetti dal ruolo imprescindibile nell’impollinazione e quindi nella salvaguardia del territorio e del benessere di tutti”. (m.b.)

Premio a Primo premio Roberto Leandri, Paolo Fontanella, consegnato vincitore numero uno ad Apicoltura Arpina nella categoria con il suo miele di “Tiglio” per i “Mieli Vari” “Millefiori estivo”

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Fabrizio Razzetti vincitore nella categoria “Millefiori con prevalenza”


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ASSOCIAZIONE PROVINCIALE PENSIONATI

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Concorso Nonno Day grande festa finale Alunni, nonni, genitori e insegnanti a Cremona (sala del Seminario) per la gara di creatività proposta dall’Associazione Pensionati Coldiretti Cremona Creatività, divertimento e incontro tra le generazioni sono stati gli ingredienti del gran finale dell’edizione 2010 del Concorso Nonno Day. Venerdì 22 ottobre, raccolti nella Sala del Seminario Vescovile “Santa Maria della Pace” a Cremona, c’erano bambini, nonni, insegnanti e genitori, venuti a condividere la giornata conclusiva dell’iniziativa orchestrata dall’Associazione provinciale pensionati Coldiretti, che invita gli alunni delle Scuole dell’Infanzia e delle Scuole Primarie della provincia ad esprimere – attraverso un disegno, una poesia o un tema – il proprio affetto per i nonni. “Il ‘Nonno Day’ è la giornata dei nonni e dei nipoti. E’ un momento di grande festa, d’incontro fra anziani e bambini, fra generazioni che condividono tanti, importanti momenti della vita. Per celebrare in modo originale ed allegro la giornata, sei anni fa è nato questo concorso che, edizione dopo edizione, ci ha portati a chiedere a tutti gli alunni del territorio di raccontarci, con un testo o un elaborato grafico, il loro amore per i nonni” ha spiegato Giovanni Rota, Presidente dell’Associazione Pensionati Coldiretti, aprendo il pomeriggio di festa. Dopo le parole di benvenuto rivolte ai partecipanti dal Direttore di Coldiretti Cremona Simone Solfanelli, ha preso avvio la cerimonia di premiazione dei vincitori. Tantissimi i premi (rigorosamente utili, dacché si trattava di materiale didattico), consegnati alle scolaresche che, da tutto il territorio provinciale, hanno preso parte all’iniziativa. In ossequio ad un’apprezzata tradizione, la festa si è chiusa con un dolcissimo rinfresco, con torte e biscotti preparati da mamme e nonne. (m.b.)

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ASSOCIAZIONE PROVINCIALE PENSIONATI

NOVEMBRE/DICEMBRE - 2010

…dalle torte al trucca-bimbi, una giornata memorabile

foto MAURO BONI

Una parentesi tutta nel segno dell’allegria, del colore e della creatività è stata rappresentata dal laboratorio del “trucca-bimbi”, affidato a Federica Vezzini, studentessa universitaria presso l’Accademia delle Bella Arti di Brera. Per ore il laboratorio, “allestito” a pochi passi dal palco, è stato preso d’assalto da bambini e bambine protagonisti del Nonno Day, desiderosi di trasformarsi – complici le polverine magiche di Federica – in principi e principesse, fate, folletti e farfalle, e in mille altri personaggi, dettati dalla fantasia e dai pennelli della giovane pittrice pizzighettonese, immediatamente divenuta la beniamina dei più piccoli. Al termine della manifestazione erano più di cento le ragazzine e i ragazzini che hanno sperimentato, e promosso a pieni voti, il truccabimbi.

Le foto raccontano vari momenti della giornata conclusiva del Nonno Day: alcune scolaresche premiate - gli interventi del Presidente dell'Associazione Pensionati Giovanni Rota e del Direttore di Coldiretti Cremona Simone Solfanelli - il pubblico raccolto nella sala del Seminario Vescovile

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Campagna Amica al Bontà Si è posta tutta nel segno di Campagna Amica la partecipazione di Coldiretti, con le sue imprese, all’edizione 2010 de “Il BonTà”, il Salone italiano delle eccellenze enogastronomiche artigianali svoltosi a Cremona, presso la Fiera, dal 12 al 15 novembre. In prima linea c’erano le aziende che – attraverso l’agriturismo, i ‘punti Campagna Amica, i Mercati a km zero, le fattorie didattiche – hanno compiuto la scelta di rivolgersi direttamente al cittadino-consumatore.

Lo stand di Coldiretti Cremona - Campagna Amica al BonTà, salone delle eccellenze enogastronomiche artigianali. La partecipazione di Coldiretti, con le sue imprese agricole, è stata un tributo ai prodotti made in Cremona e una ulteriore occasione per parlare alle famiglie cremonesi del progetto per una filiera tutta agricola e tutta italiana.

Nota di merito all’azienda agricola Gerardo da Izano dei Fratelli Massari, allevamento di bufale di Izano. Con il loro formaggio “Buffello”, i Massari (nella foto sono al Mercato di Campagna Amica) si sono aggiudicati il secondo premio al concorso Cheese of the Year 2010, nella categoria “A gusto delicato”.

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