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L’AGRICOLTURA DI CHI AMA

IL

Periodico della Federazione Provinciale Coldiretti di Cremona

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ANNO 68 numero 6 dicembre 2014

Buon Natale e felice 2015


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Direzione, Redazione, Amministrazione Via G. Verdi, 4 - I piano Cremona - Tel. 0372499811 Direttore responsabile Tino Arosio

Redattore capo Marta Biondi

Hanno collaborato a questo numero

Marco Benedini, Giacomo Maghenzani Dianella Mariotti, Maurizio Inzoli Andrea Ragazzini, Damiano Talamazzini Ambrogio Toscani, Bruno Toscani

Progetto grafico e impaginazione UP Uggeri Pubblicità Srl

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Questo mensile è associato alla Unione Stampa Periodica Italiana

sommario 2 Prezzo latte, nulla di fatto 3 I nodi vengono al pettine 4/5 Giornata del Ringraziamento 6 Piano salvastalle 7 Nutrie, legge per l’eradicazione 8/9/10 La nuova PAC 11 Pensionati Coldiretti, rinnovo 12 Incontri nelle Zone 13 Incontro con l’AIA da 14 a 21 Datori di lavoro

PREZZO DEL LATTE: NULLA DI FATTO!

Pensavamo che il Natale ci portasse la buona notizia sul prezzo del latte. Così non è stato, nonostante gli innumerevoli incontri tra le parti, l’intervento dell’Assessore regionale Fava e soprattutto quello del Ministro Martina, che ha convocato gli industriali a Roma il 3 dicembre scorso. Con un atteggiamento inqualificabile Assolatte ha rifiutato ogni possibile mediazione sulla definizione di un prezzo equo rendendo di fatto vana la disponibilità del Ministero ad intervenire con un piano di rilancio del settore (il Ministro ha comunque annunciato che nella legge di stabilità verranno inserite risorse per un fondo per gli investimenti nel comparto lattiero-caseario, per sostenere il settore in vista della fine delle quote latte). E’ un comportamento, quello degli industriali, che non si era mai visto in passato e che lascerà il segno anche per il futuro. L’abbiamo scritto sullo scorso numero del nostro giornale: questi industriali assomigliano più a dei semplici ragionieri che a veri industriali e noi non possiamo accettare che siano loro a decidere unilateralmente di pagare agli allevatori un prezzo che non copre neppure i costi di produzione, così come non possiamo accettare che si mettano a rischio il presente e il futuro delle nostre stalle, dei nostri imprenditori e dei nostri prodotti che il mondo vuole. Coldiretti sta valutando con grande attenzione la situazione per mettere in atto le necessarie azioni, ben sapendo che la protesta non basta. I nostri alleati sono i consumatori che non mancheremo di chiamare in causa. Loro sono i soggetti che insieme a noi non accettano di veder messo in discussione il patrimonio zootecnico italiano. Non è il caso ora di scoprire le carte, ma ci stiamo preparando a qualcosa di importante per continuare a smascherare chi pensa di continuare a fare lauti profitti sulle spalle degli agricoltori e dei consumatori (non dimentichiamo che i prezzi al consumo di latte e dei prodotti trasformati non hanno avuto alcun crollo!). Non possiamo accettare che il nostro lavoro sia messo in pericolo da chi indifferentemente compra latte in ogni parte del mondo e poi produce formaggi che vende come italiani (anche qui ne vedremo delle belle). Cogliamo l’occasione a questo proposito per invitare tutti a compilare l’indagine sul sito del Ministero delle politiche agricole per confermare il nostro sì all’obbligo di indicare in etichetta l’origine del prodotto agricolo. In questa situazione così difficile qualcosa (eppure) si muove. Ne è un esempio l’obbligo entrato in vigore il 13 dicembre della nuova etichetta Ue per fornire maggiori e più leggibili informazioni sui prodotti al fine di tutelare i consumatori da informazioni ingannevoli. Così come importante è la notizia che, dal prossimo aprile 2015, dovranno essere indicate in etichetta luogo di allevamento e di macellazione di carni suine e ovi-caprine. Non basta, ma sono i primi segnali di un cambiamento.

“Votiamo online per sostenere l’origine in etichetta” “Votiamo per sostenere l’indicazione di origine negli alimenti e, con essa, il vero Made in Italy sulle nostre tavole”. E’ l’invito rivolto da Coldiretti Cremona a tutti gli agricoltori e a tutti i cittadini, in merito alla consultazione pubblica online per spingere a livello europeo la necessità di rendere le etichette più trasparenti. Per votare basta collegarsi al sito del Ministero delle Politiche agricole (www.politicheagricole.it) e rispondere al questionario pubblicato online. La battaglia per giungere all’indicazione obbligatoria dell’origine per tutti i prodotti agroalimentari prosegue. Questa consultazione pubblica sul sito del Mipaaf è un ulteriore strumento per coinvolgere la collettività sul tema della trasparenza delle informazioni sugli alimenti e il ruolo dell’etichettatura per la valorizzazione dell’origine e del patrimonio agroalimentare italiano. I risultati saranno utilizzati come supporto e rafforzamento delle scelte nazionali che l’Italia farà sul tema dell’etichettatura”.

22 Semplificazione fiscale 23 Corso per trattoristi 25 Servizi tecnici, avvisi 27 Patronato Epaca 29 Nuove etichette UE 30 Difesa del territorio

Fondo Europeo Agricolo per lo Sviluppo Rurale: l'Europa investe nelle zone rurali PSR 2007-2013 Direzione Generale Agricoltura http://ec.europa.eu/agriculture/rurdev/index_it.htm


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EDITORIALE

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I nodi (e le contraddizioni) vengono al pettine Ci vuole solo pazienza, ma alla fine tutti i nodi vengono al pettine e con essi tutte le contraddizioni che vive una certa rappresentanza agricola nazionale il cui operato appare spesso in contrasto con gli interessi reali degli agricoltori veri. Solo qualche esempio per capirci. E per farlo ci tocca parlare di altri. Non vorremmo farlo, ma per spiegarci ci tocca. Il primo esempio. Guidi, presidente nazionale di Confagricoltura, attacca violentemente l’Aia, definendolo un “monopolio che non ha dimostrato efficienza”. Nel nostro territorio, il sistema allevatori che Guidi vuol distruggere si chiama Apa Cremona. Rappresenta centinaia di stalle che hanno visto migliorare la loro qualità. Il sistema allevatori ha contribuito in Italia a creare una zootecnia competitiva, in grado di garantire all’agroalimentare nazionale il latte e la carne di qualità necessari per dar vita a prodotti dop e igp apprezzati in tutto il mondo. Abbiamo un sistema allevatori che altri riconoscono come un modello, tant’è che con esso sottoscrivono accordi (ad esempio la Cina) per promuovere sistema di tracciabilità e sicurezza alimentare che consentirà di portare in quei paesi conoscenze, embrioni e seme congelato in un rapporto che in prospettiva favorirà l’export delle nostre eccellenze agroalimentari. Secondo esempio. Fedagri, l’associazione delle cooperative agroalimentari di Confcooperative (parte di Agrinsieme, dove ci sono anche Confagricoltura e c.), dice che è necessario “sfatare” alcuni “falsi miti”. Quali sono? Il primo è l’obbligo di indicare in etichetta se i prosciutti venduti come italiani sono prodotti con cosce italiane o straniere, se i formaggi venduti come italiani sono fatti con latte italiano o con cagliate dell’est Europa e avanti di questo passo. Altro “mito” da sfatare sarebbe quello dell’italian sounding, ovvero quello strano meccanismo

denunciato da Coldiretti per il quale nel mondo ci sono prodotti agroalimentari che valgono 60 miliardi di euro, che vengono fatti in America, in Canada, in Sud America, in Europa, in Asia, che vengono venduti con falsi nomi che richiamano il Belpaese, che della nostra Italia non hanno nulla e che però fanno concorrenza al nostro Grana, al nostro prosciutto, alle nostre mozzarelle, ecc. Siete contenti, agricoltori cremonesi, di questi scienziati della rappresentanza agricola? O forse anche a voi viene il dubbio che dietro queste “battaglie” si nasconda la difesa di altri interessi che nulla hanno a che fare con i vostri? E poi

ci domandiamo perché i prezzi del latte, dei suini, del mais crollano! Se per Confagricoltura e Fedagri la qualità dell’agroalimentare italiano si costruisce con le cagliate provenienti dall’Est Europa o con il Parmesan canadese, abbiamo la riprova che siamo su due sponde opposte. Lo sappiano gli agricoltori e i consumatori. IL

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Paolo Voltini Presidente Coldiretti Cremona

Il terzo esempio. Guidi, Presidente di Confagricoltura, insiste sulla semplificazione. Peccato che i suoi a Cremona, da oltre un decennio, impediscano a tutti gli agricoltori di vedersi semplificata la vita e i tempi per avere ciò di cui necessitano. Gli agricoltori cremonesi, infatti, potrebbero entrare negli uffici della loro associazione e uscire immediatamente con il buono del gasolio. E invece non possono, perché qualcuno ha sempre impedito che questa semplificazione si attuasse. E così l’agricoltore viene nei nostri uffici, noi istruiamo la richiesta, la portiamo in forma cartacea in Provincia. Quando la Provincia ha terminato di vedere le pratiche ci richiama, noi andiamo a prendere il buono, chiamiamo il socio che deve ritornare da noi a ritirarlo. Perdita di tempo, di soldi e … tanta carta. Succede solo a Cremona. Non ci credete, cari agricoltori? Provate a chiedere in Provincia e vi diranno sottovoce chi è che sinora non ha voluto che si semplificasse il tutto. Noi questa semplificazione la pretendiamo e con il superCAA anche in Lombardia la porteremo a casa Infine qualcuno si domanda perché i Ministri Martina e Galletti abbiano firmato solo con Coldiretti l’accordo che stabilisce che entro 45 giorni il Governo darà il via libera alla rivisitazione delle aree vulnerabili per i nitrati ed entro 30 giorni le Regioni dovranno procedere alla nuova delimitazione. A voi l’ardua (ma non troppo) sentenza.


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AGRICOLTURA IN FESTA

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Giornata del Ringraziamento festa grande

Tanti agricoltori, insieme all’intera comunità di Bagnolo Cremasco, ai rappresentanti delle istituzioni, delle forze dell’ordine e del tessuto economico e produttivo, hanno risposto all’invito di Coldiretti Cremona, prendendo parte alla 64esima Giornata Provinciale del Ringraziamento, celebrata – con il tema “Benedire i frutti della terra e nutrire il pianeta” – domenica 16 novembre nella chiesa di Santo Stefano protomartire a Bagnolo Cremasco. La Santa Messa – da sempre il momento più importante della Giornata, nel quale gli agricoltori e la comunità dei fedeli rendono grazie al Signore dei frutti raccolti durante

l’annata di lavoro – è stata presieduta da Mons. Oscar Cantoni, Vescovo della Diocesi di Crema, e concelebrata con il parroco don Mario Pavesi e don Ezio Neotti, consigliere ecclesiastico di Coldiretti per la Diocesi di Crema. Nella chiesa gremita, il Presidente di Coldiretti Cremona Paolo Voltini ha portato il saluto degli agricoltori al Vescovo, ringraziandolo per la sua vicinanza al mondo agricolo, e ricordando le quotidiane fatiche della gente dei campi, l’impegno volto a produrre cibo buono e giusto, la volontà di prendersi cura della terra come dono ricevuto dal Signore. Il Vescovo ha incoraggiato gli

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agricoltori e l’intera comunità, ricordando il grande valore dei doni ricevuti e il dovere di condividerli con chi è nel bisogno. L’offertorio ha visto un lungo corteo di fedeli, fra cui numerosi agricoltori di Giovani Impresa Coldiretti, recarsi all’altare, portando nei cesti i tanti prodotti della nostra agricoltura, consegnati nelle mani del Pastore, come segno di attenzione e di aiuto ai fratelli che vivono una condizione di difficoltà. Alla celebrazione è seguita la benedizione dei trattori, con una sugge-


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AGRICOLTURA IN FESTA

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Un pensiero per il Santo Natale

stiva “parata” di mezzi agricoli, in una cornice di bandiere gialle. La Giornata si è chiusa con un apprezzato momento conviviale a base dei prodotti delle nostre campagne, occasione per ringraziare lo straordinario gruppo di volontari di

Bagnolo Cremasco che, con generosità e grandissima dedizione, ha lavorato all’organizzazione della festa.

Carissimi/e la festa del Natale è la celebrazione della nascita di Gesù. Secondo i Vangeli, egli nacque da Maria a Betlemme, dove lei e suo marito Giuseppe si recarono per partecipare al censimento della popolazione organizzato dai romani. Per i suoi discepoli la nascita di Cristo è stata preceduta da diverse profezie secondo cui il Messia sarebbe nato dalla casa di Davide per redimere il mondo dal peccato. Questo è il fatto essenziale che noi celebriamo a Natale. Il Natale dovrebbe essere, per i cristiani e per tutti gli uomini di buona volontà, la festa in cui si celebra la nascita di Gesù e quindi un momento di grande gioia e di unità. Dovrebbe rappresentare una pausa di riflessione, un periodo in cui ciascuno possa accantonare il quotidiano con tutto lo stress che lo accompagna e dedicarsi allo spirito: solo tralasciando le preoccupazioni materiali si riesce ad avvertire la felicità per la venuta di Cristo sulla terra, a comprendere il vero significato e quindi a capire come questo avvenimento dovrebbe condizionare il nostro agire. Il Natale è anche mistero di verità, perché con la sua incarnazione Dio svela all’uomo la strada per essere davvero più uomo. L’umanità di Gesù, la sua totale dipendenza verso la volontà del Padre, il suo amore incondizionato ai fratelli, la sua umiltà diventano esempio e modello per ciascuno di noi, soprattutto per chi è chiamato a essere educatore. Gesù non è solo l’uomo nuovo, ma è anche l’uomo “bello”, perché libero dai condizionamenti del peccato. Magari la gente non potendo spendere e spandere, forse potrebbe riscoprire il vero valore del Natale e ritrovarsi più vicina agli altri, a chi ha bisogno, a chi vive accanto e di cui neppure ci accorgiamo, a chi vive realtà più tremende come le guerre, le carestie, la fame, e forse potremmo per una volta non essere carichi di nervosismo e di insofferenza verso noi stessi e gli altri. Spero sinceramente che sia così. Don Emilio Consigliere ecclesiastico Coldiretti Cremona

Ai Soci, alle loro famiglie a tutti gli amici e collaboratori Coldiretti Cremona augura

Buon Natale e felice 2015

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SINDACALE

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Nitrati, revisione delle zone vulnerabili Coldiretti-Governo-Regione, Piano salva stalle Entro 45 giorni il Governo s’impegna a emanare un decreto per la ridefinizione delle zone vulnerabili, dopo il quale le Regioni avranno 30 giorni per disegnare la nuova mappa di gestione degli effluenti da allevamento. E’ quanto prevede il “piano salva stalle” per la zootecnia della Pianura Padana siglato il 29 novembre a Provaglio d’Iseo (Brescia) dal Presidente della Coldiretti Roberto Moncalvo, dal Presidente della Coldiretti regionale Ettore Prandini, dai Ministri per le Politiche agricole Maurizio Martina e all’Ambiente Gian Luca Galletti, dall’Assessore regionale all’agricoltura Gianni Fava. “E’ un passo importante per la salvezza di un settore fondamentale per l’economica lombarda e italiana – spiega Prandini – dobbiamo evitare che chiudano centinaia di aziende in tutto il nord Italia con contraccolpi drammatici sia sui livelli occupazionali che sulla produzione agricola”. In Lombardia, dove si munge il 40% del latte italiano e dove si alleva la metà di tutti i suini a livello nazionale, le stalle di bovini e suini nell’ultimo anno sono passate da 24.422 a 24.262: con un calo medio di 13 al mese. “La mancata revisione delle zone vulnerabili sarebbe un colpo mortale – prosegue Prandini – anche perché gli ultimi studi dimostrano che l’agricoltura ha un impatto di appena il 10% sulle falde, tutto il resto deriva da scarichi industriali e residenziali. La verità è che l’espansione edilizia degli ultimi anni ha non solo consumato suolo, ma anche stravolto gli equilibri ambientali dei nostri territori. E adesso una mappa vecchia di 20 anni rischia di danneggiare la nostra economia mettendo in ginocchio la zootecnia senza per questo risolvere il problema”. “Il latte munto nelle nostre stalle e i suini dei nostri allevamenti

Gianni Fava (Assessore agricoltura Lombardia), Maurizio Martina (Ministro Agricoltura), Gian Luca Galletti (Ministro Ambiente), il Presidente Roberto Moncalvo e Ettore Prandini, Presidente Coldiretti Lombardia

sono base imprescindibile per grandi dop, dal Grana Padano ai prosciutti di Parma e San Daniele. E’ inaccettabile che questi tesori del Made in Italy, insieme alla sopravvivenza stessa delle imprese agricole, vengano messi a rischio da una scorretta definizione delle zone vulnerabili ai nitrati – sottolinea Paolo Voltini, Presidente di Coldiretti Cremona –. Per l’agricoltura cremonese questa è una partita vitale, nella quale la nostra Organizzazione non ha mai gettato la spugna, proseguendo da sola nella sua azione. Il piano siglato con i Ministri per l’Agricoltura e per l’Ambiente è un grande risultato, tutto di Coldiretti”.

Decreto Effluenti: intesa in conferenza Stato-Regioni Ora si attende il decreto definitivo Il Ministero delle Politiche agricole e il Ministero dell’Ambiente comunicano che, in sede di Conferenza Stato Regioni, è stato approvato lo schema di decreto sulla revisione delle norme relative alla gestione degli effluenti di allevamento e sull’utilizzazione agronomica del digestato prodotto dagli impianti di digestione anaerobica. Il provvedimento in questione è frutto di un’approfondita istruttoria, a cui hanno preso parte le Regioni, i Ministeri dell’Ambiente e della Salute e le Associazioni di categoria. Le novità più importanti introdotte nel provvedimento sono: a) bipartizione del digestato in agrozootecnico ed agroindustriale; b) limitazione delle colture agrarie dedicate, utilizzate a fini energetici, entro il limite del 30% per i nuovi impianti autorizzati successivamente all’entrata in vigore del decreto; c) condizioni di parificazione del digestato ai concimi di origine chimica supportata dall’esecuzione di analisi chimiche del digestato in uscita dagli impianti e dal calcolo dell’azoto da distribuire secondo l’effettivo fabbisogno delle colture, IL

così da garantire il rispetto dell’ambiente; d) flessibilità della collocazione temporale del periodo obbligatorio di 60 giorni di divieto di spandimento degli effluenti. Altro argomento di notevole importanza e che ha visto la firma di un accordo (il cosiddetto piano salva stalle, siglato dai Ministri Martina, Politiche agricole, e Galletti, Ambiente, con Coldiretti e Regione Lombardia) che consente un avvio rapido e con tempi certi della revisione delle aree vulnerabili ai nitrati alla luce degli studi scientifici effettuati da ISPRA i quali hanno decretato che il comparto agricolo incide solo per il 10% sull’inquinamento delle falde da nitrati. Nel dettaglio, il Governo entro 45 giorni s’impegna ad emanare un decreto per la ridefinizione delle zone vulnerabili, dopo il quale le Regioni avranno 30 giorni per disegnare la nuova mappa della gestione degli effluenti da allevamento. Restiamo in attesa di vedere il testo definitivo del decreto effluenti e non appena avremo notizie definitive le promuoveremo con tutti i nostri canali di comunicazione. CREMONESE

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SINDACALE

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Eradicazione nutrie, approvata la legge regionale “Una buona notizia. L’approvazione della legge di Regione Lombardia deve condurci presto all’obiettivo: eradicare le nutrie dalle nostre campagne, liberandoci definitivamente di una presenza sempre più massiccia e invasiva, che rappresenta un pericolo per la sicurezza delle persone e che arreca gravissimo danno all’economia del territorio”. Coldiretti Cremona – attraverso le parole del Presidente Paolo Voltini e del Direttore Tino Arosio – esprime soddisfazione per l’approvazione, il 25 novembre in Consiglio Regionale, del progetto di legge depositato dal Consigliere Carlo Malvezzi, primo firmatario del testo, teso alla “eradicazione della nutria dal territorio regionale, con metodi di abbattimento che si ampliano rispetto agli attuali”. Il voto del Consiglio regionale lombardo

colma il vuoto normativo e operativo che (in seguito alla modifica della legge 157/92, che aveva finalmente dichiarato la nutria specie nociva, equiparata a talpe, ratti, topi, e quindi cacciabile tutto l’anno) aveva visto sospendere i piani provinciali di abbattimento della nutria. Le Province, per la restante parte del 2014, hanno quindi potuto riprendere le misure previste nei piani di contenimento. A partire dal 2015 sarà la Giunta regionale a elaborare un Programma Regionale triennale “per coordinare gli interventi di abbattimento fino alla totale eradicazione dell’animale”. “Ringraziamo tutti coloro che, insieme a noi, stanno credendo in questa battaglia e la stanno conducendo con determinazione, a partire dall’impegno preso pubblicamente dal Consigliere Malvezzi

nel giugno scorso, nell’incontro con agricoltori, cittadini, sindaci e rappresentanti di Regione e Provincia organizzato da Coldiretti Cremona a Cappella de’ Picenardi – sottolinea Voltini –. Con la massima forza abbiamo voluto rilanciare l’offensiva anti-nutrie a partire dal territorio. Garantiamo che non ci fermeremo finché questa invasione non sarà debellata, nell’interesse degli agricoltori e di tutti i cittadini”. Il Consiglio Regionale ha anche approvato un ordine del giorno che chiede “lo stanziamento di adeguate risorse per consentire la ricerca volta a studiare più moderne ed efficaci metodologie di eradicazione”. Si è inoltre chiesto alla Giunta Regionale di mettere in atto un pressing sul Governo perché vengano previsti risarcimenti per i danni provocati dalle nutrie.

Avviso ai Soci: comunicateci indirizzi mail e numeri di cellulare per un’informazione sempre più completa e tempestiva

Stiamo lavorando per garantire a tutti i Soci un’informazione sempre più completa e tempestiva, sui temi sindacali e negli avvisi tecnici, necessari per la quotidiana gestione delle imprese. Lo facciamo anche puntando sui moderni strumenti di informazione/comunicazione (da cui la nascita, su facebook, del profilo “Coldiretti Giovani Impresa Cremona” e della pagina “Coldiretti Cremona”). ‘Canali’ fondamentali per assicurare immediatezza e tempestività sono gli sms e gli avvisi in posta elettronica. Da cui la nostra richiesta, rivolta a tutti i Soci: invitiamo chi non l’avesse ancora fatto a comunicare ai nostri uffici il proprio numero di cellulare e l’indirizzo e.mail, così da poter avere un aggiornamento “in tempo reale”.

Sede in Via Ostiano, 70 26043 Persico Dosimo (CR) Tel. 0372 455646 Fax 0372 455660 E-mail: coopplac@tin.it www.latteriaplac.it

Da

l no stro l atte gusto e bon tà!

GRANA PADANO • PROVOLONE • BURRO IL

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LA NUOVA PAC

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Il nuovo regime dei pagamenti diretti Tra i pagamenti diretti, quello base è il più importante poichè solo gli agricoltori che ne hanno diritto possono accedere alle altre tipologie di pagamento, ad eccezione di quello accoppiato. I titoli storici scadranno il 31/12/2014 e lasceranno il posto ai nuovi titoli, assegnati sulla base della domanda unica al 15/05/2015. Potranno accedere ai nuovi titoli gli agricoltori che abbiano ricevuto pagamenti diretti o aiuti nazionali in relazione ad una domanda di aiuto nel 2013 e siano agricoltori attivi. Pur in mancanza del requisito 2013, possono richiedere la prima assegnazione gli agricoltori che producevano ortofrutticoli, patate da consumo, patate da seme, piante ornamentali su una superficie minima di 5.000 mq o coltivavano vigneti, quelli che hanno avuto assegnati titoli dalla riserva nel 2014 e gli agricoltori che non hanno mai avuto titoli né di proprietà né in affitto e sono in grado di dimostrare che al 15/05/2013 esercitavano attività di produzione e/o allevamento. Il passaggio dal vecchio a nuovo sistema di pagamento seguirà, in Italia, il modello di convergenza “irlandese”, in base al quale, per il pagamento di base: - gli agricoltori che ricevono meno del 90% del valore unitario nazionale otterranno un aumento graduale, pari ad 1/3 della differenza tra il loro valore unitario iniziale e il 90% del valore unitario nazionale nel 2019; - i titoli di ogni agricoltore non potranno diminuire di oltre il 30% rispetto al suo valore unitario iniziale; - all’anno di domanda 2019, nessun titolo avrà un valore unitario più basso del 60% del valore unitario nazionale al 2019, a meno che ciò dia luogo a perdite superiori al 30% per gli agricoltori che “finanziano” il meccanismo; in tal caso il valore

unitario minimo sarà fissato al livello necessario al rispetto della soglia del 30%. Il MiPAAF stima che il valore unitario nazionale sarà compreso tre 168 e 192 euro. La nuova PAC ridimensiona l’elenco degli aventi diritto ai pagamenti diretti: nella lista nera degli esclusi dalla categoria di agricoltore attivo finiscono aeroporti, servizi ferroviari, impianti idrici, servizi immobiliari, terreni sportivi e aree ricreative permanenti, banche e finanziarie, persone fisiche e giuridiche che svolgono attività di intermediazione commerciale e la PA, ad eccezione degli enti che effettuano formazione e sperimentazione in campo agricolo

e quelli che gestiscono gli usi civici. Agricoltore attivo è quindi, in Italia, chi possiede l’iscrizione all’INPS come CD, IAP, colono o mezzadro oppure il possesso della P. IVA attiva in campo agricolo, con dichiarazione annuale IVA a partire dal 2016 per le aziende non ubicate prevalentemente in montagna e/o zone svantaggiate. Inoltre, sono attivi quegli agricoltori che nell’anno precedente hanno percepito pagamenti diretti inferiori a € 5.000, per aziende ubicate in montagna o zone svantaggiate, e € 1.250 nelle altre zone. Il pagamento ecologico, c.d. greening, è concesso solo ai beneficiari del pagamento base che sono tenuti all’applicazione congiunta, su tutti gli

Fonte: Inea

Il presente articolo rientra nel progetto “La nuova PAC – Tra sostenibilità e innovazione. Impatti sulle aree rurali” cofinanziato dall’Unione Europea – DG AGRI. I pareri in esso espressi impegnano soltanto l’autore e non possono essere considerati come costituenti una presa di posizione ufficiale della Commissione Europea. IL

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REQUISITI ACCESSO PAGAMENTO LA NUOVA PAC BASE

ettari ammissibili, delle tre pratiche agricole benefiche per il clima e l’ambiente (diversificazione delle colture, mantenimento dei prati permanenti e presenza di un’area di interesse ecologico) o delle pratiche equivalenti. Sono esenti da tali obblighi gli agricoltori biologici, per la parte di azienda sulla quale si pratica l’agricoltura biologica; gli agricoltori che aderiscono al regime semplificato per i piccoli agricoltori; gli agricoltori che, a seguito dell’adesione a misure agro-climatico-ambientali dei PSR, adottano pratiche che danno benefici equivalenti o maggiori rispetto a quelli del greening. Gli agricoltori le cui aziende sono situate in tutto o in parte nelle zone rientranti nelle direttive Habitat, Acqua e Uccelli, hanno diritto al greening, purché applichino le pratiche agricole benefiche nella misura in cui esse siano compatibili con gli obiettivi di tali direttive. Secondo la nuova PAC sono giovani gli agricoltori che si insediano per la prima volta in un’azienda agricola in qualità di capo azienda o che si siano già insediati nei 5 anni precedenti la prima presentazione di una domanda per aderire al regime del pagamento di base; non hanno più di 40 anni. Il pagamento per i giovani sarà calcolato moltiplicando il numero di titoli attivati dall’agricoltore per il 25% del valore medio dei titoli detenuti in proprietà o in affitto dall’agricoltore stesso. L’incremento si applica su una superficie massima di 90 ettari. Il sostegno è concesso per un massimo di 5 anni, calcolati a partire dal primo anno di insediamento. Al pagamento per i giovani è destinato l’1% del massimale nazionale, aumentabile al 2% attraverso la riserva nazionale. Al sostegno accoppiato l’Italia destinerà l’11% del massimale nazionale, pari a circa 429 milioni di euro per il 2015, distribuiti tra 3 macro settori (zootecnia, seminativi e olivicoltura), 10 settori produttivi e a 17 misure di intervento.

REQUISITI ACCESSO PAGAMENTO BASE

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LA NUOVA PAC

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La politica di sviluppo rurale La nuova politica di sviluppo rurale è elaborata all’interno di un Quadro strategico comune di programmazione, unico per tutti i fondi strutturali (Feasr, Fesr, Fse e Feamp), elaborato a livello europeo, che ciascun Paese ha declinato, in base alle proprie esigenze, attraverso un Accordo di partenariato. L’Italia ha scelto di attuare la politica di sviluppo rurale attraverso i PSR regionali e un Programma di Sviluppo Rurale Nazionale che si occuperà di 4 linee di intervento: gestione del rischio (1.640 mln di €), infrastrutture irrigue (300 mln di €), biodiversità animale (200 mln di €) e rete rurale nazionale (100 mln di €). La nuova programmazione 2014-2020 offre un approccio più flessibile di quella attuale: non ci sono più gli assi, entro cui sono rigidamente incasellate le misure, ma sei priorità, ulteriormente specificate in 18 focus area, alla cui realizzazione può contribuire contemporaneamente più di una misura. Ciascun PSR dovrà contenere almeno 4 delle 6 priorità che riguardano: il trasferimento di conoscenze, l’innovazione, l’organizzazione delle filiere agroalimentari, la gestione del rischio, la tutela degli ecosistemi, il contrasto ai cambiamenti climatici e la riduzione della CO2, l’inclusione sociale e lo sviluppo economico nelle zone rurali. Il nuovo impianto riduce il numero di misure da 40 a 18: alcune sono state accorpate, altre ampliate, altre ancora introdotte ex novo. Particolare rilievo viene dato alla priorità Innovazione, cui contribuiscono le misure “Trasferimento di conoscenze”, “Cooperazione” e “Investimenti in immobilizzazioni materiali”. L’applicazione di tali misure è incoraggiata dai Gruppi Operativi

del Partenariato Europeo per l’Innovazione, il cui obiettivo è favorire la cooperazione tra agricoltura e ricerca per accelerare il trasferimento tecnologico. Il modello di governance dei GO sarà concertato tra Mipaaf e Regioni e gli obiettivi di ricerca ed innovazione saranno perseguiti anche con azioni tra Gruppi appartenenti a diverse Regioni e Paesi. Viene, inoltre, rafforzata la misura volta a fornire servizi di consulenza agraria e, sul fronte delle sovvenzioni per ristrutturazione/investimenti/ammodernamento delle aziende, già previste in passato, è possibile ricevere tassi di finanziamento più alti se connesse ai partenariati europei per l’innovazione o a progetti comuni. Una combinazione di misure è destinata ai Giovani agricoltori, per avviare l’attività (fino a 70.000 €), per investimenti in immobilizzazioni materiali, per servizi di formazione e consulenza. Tre le misure destinate alla gestione dei rischi e prevedono assicurazione e fondi di mutualizzazione per cautelare il raccolto dai rischi derivanti da eventi atmosferici o zoonosi, oltre ad uno strumento per la stabilizzazione dei redditi All’agricoltura biologica è destinata una misura specifica e per i pagamenti agro-climatico-ambientali sono previsti contratti comuni, il collegamento a formazione e informazioni, maggiore flessibilità nella proroga dei contratti nazionali. Maggiori possibilità sono date al sostegno della cooperazione in ambito tecnologico, ambientale e commerciale, per esempio attraverso lo sviluppo di filiere agroalimentari corte e dei mercati locali.

Il Leader è finalizzato a promuovere la flessibilità di operazione con altri fondi a livello locale, per es. la cooperazione urbano-rurale. La formalizzazione del cosiddetto Community-led local development (CLLD- Sviluppo Locale di Tipo Partecipativo) porterà ad una progettazione e gestione strutturata degli interventi di sviluppo da parte degli attori locali che si associano in una partnership di natura mista (pubblico-privata) e affidano un ruolo operativo (gestionale e amministrativo) al Gruppo di Azione Locale. Spetterà ai GAL elaborare il Piano di Azione Locale per tradurre gli obiettivi in azioni concrete, dotandosi di una struttura tecnica in grado di effettuare tali compiti. I Piani di Azione dovranno concentrarsi su un esiguo numero di ambiti di intervento, in ogni caso non superiore a tre, su cui impostare la progettazione locale 20142020. I GAL sceglieranno gli ambiti tematici di intervento per i rispettivi piani di azione da una lista predefinita. Gli ambiti di intervento scelti dai GAL dovranno essere coerenti con i fabbisogni emergenti e le opportunità individuate per i propri territori. Più fondi possono contribuire al finanziamento di progetti CLLD, in funzione degli ambiti tematici di intervento prescelti e dei territori interessanti. Per assicurare l’utilizzo dello strumento CLLD in forma coerente con le sue potenzialità, i Programmi regionali allocheranno una dotazione minima di risorse finanziarie comunitarie e nazionali allo stesso. Per il FEASR, il regolamento sullo sviluppo rurale impone una riserva minima di allocazione finanziaria del 5 per cento di ciascun PSR. Tra le possibilità, anche l’impiego di più fondi strutturali (approccio multi-fondo) secondo meccanismi di coordinamento a livello nazionale e regionale.

Il presente articolo rientra nel progetto “La nuova PAC – Tra sostenibilità e innovazione. Impatti sulle aree rurali” cofinanziato dall’Unione Europea – DG AGRI. I pareri in esso espressi impegnano soltanto l’autore e non possono essere considerati come costituenti una presa di posizione ufficiale della Commissione Europea. IL

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MADE IN ITALY

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IN VIGORE LE NUOVE ETICHETTE UE

Cambia la spesa degli italiani con l’entrata in vigore delle nuove etichette per i prodotti alimentari in vendita, che devono essere scritte con caratteri più chiari e grandi, e devono riportare più informazioni (da una maggiore evidenza sulla presenza di sostanze allergizzanti o che procurano intolleranze all’indicazione del tipo di oli e grassi utilizzati, dalla data di congelamento alle informazioni sullo stato fisico degli ingredienti utilizzati in modo ad esempio da non poter utilizzare il termine “latte”, se si usa latte in polvere o proteine del latte). La rivoluzione in etichetta è scattata il 13 dicembre (Reg. UE 1169/2011). Ecco, in sintesi, cosa prevede la norma.

- Più trasparenza su oli e grassi utilizzati. Non sarà più possibile ingannare il consumatore celando, dietro la definizione generica di “oli vegetali” o “grassi vegetali”, l’utilizzo di oli o grassi tropicali a basso costo (es. olio di palma, di cocco o di cotone, che hanno effetti sulla salute): ora tra gli ingredienti si dovrà specificare quale tipo di olio o di grasso è stato utilizzato.

- Etichette più chiare e leggibili. Le indicazioni obbligatorie dovranno essere scritte con caratteri più chiari e grandi, con una dimensione minima di almeno 1,2 mm (o 0,9 per le confezioni piccole).

- Informazioni sul congelamento e scongelamento. In caso di carne e pesce congelato e preparazioni congelate di carne e pesce congelato non lavorato, andrà indicata la data di congelamento. Nel caso di alimenti che sono stati congelati prima della vendita e sono venduti decongelati, va indicata

- Evidenza del responsabile dell’alimento. Tra le informazioni obbligatorie, oltre al nome, deve esserci l’indirizzo del responsabile dell’alimento, ossia l’operatore con il cui nome o con la cui ragione sociale è commercializzato il prodotto. Tale indicazione secondo la Coldiretti non va confusa con quelle dello stabilimento di produzione, obbligatoria per la norma nazionale ma che ora diventa facoltativa, apponibile con l’unica accortezza di non ingenerare confusione nel consumatore stesso rispetto all’indicazione obbligatoria del nome e dell’indirizzo del soggetto responsabile dell’etichettatura. - Allergeni in risalto. Le sostanze allergizzanti o che procurano intolleranze (come derivati del grano e cereali contenenti glutine, sedano, crostacei, anidride solforosa, latticini contenenti lattosio) dovranno essere indicate con maggiore evidenza rispetto alle altre informazioni, ad esempio sottolineandole o mettendole in grassetto. Anche i ristoranti e le attività di somministrazione di alimenti e bevande dovranno comunicare gli allergeni, tramite adeguati supporti (menu, cartello, lavagna o registro), ben visibili.

- Stato fisico del prodotto. Dovranno essere indicati con accuratezza i trattamenti subiti dal prodotto o anche dall’ingrediente. In tal modo non sarà possibile utilizzare solo il termine “latte”, se si usa latte in polvere o proteine del latte.

la designazione “decongelato”.

- Indicazione di ingredienti sostitutivi. Per tutelare il consumatore da indicazioni ingannevoli, quando si sostituisce un ingrediente normalmente utilizzato, in un particolare prodotto, con un altro ingrediente, come ad esempio i sostituti del formaggio, l’ingrediente succedaneo impiegato va specificato immediatamente accanto al nome del prodotto, utilizzando per la stessa caratteri adeguati (pari almeno al 75% a quelli utilizzati per il nome del prodotto). - Alimenti contenenti caffeina. Per i bambini e le donne in gravidanza e in allattamento sono previste avvertenze particolari per determinati alimenti contenenti caffeina, per esempio gli “energy drinks”. - Scadenza ripetuta sulle monoporzioni. La data di scadenza dovrà essere riportata su ogni singola porzione preconfezionata e non più solo sulla confezione esterna.

“Ma il 50% della SPESA RESTA ANONIMA” Coldiretti: origine in etichetta per tutti gli alimenti Le nuove etichette europee rappresentano un passo in avanti importante. Ma non sufficiente: è fondamentale arrivare all’origine in etichetta per tutti i prodotti agroalimentari. “Oltre la metà della spesa resta anonima” denuncia la Coldiretti. Oggi è obbligatorio indicare la provenienza nelle etichette per la carne bovina, ma non per i prosciutti; per l’ortofrutta fresca ma non per i succhi di frutta; per le uova ma non per i formaggi; per il miele ma non per il latte. Gli inganni del finto Made in Italy sugli scaffali riguardano 2 prosciutti su 3 venduti come italiani, ma provenienti da maiali allevati all’estero, ma anche 3 cartoni di latte a lunga conservazione su 4 che sono stranieri senza indicazione in etichetta, oltre un terzo della pasta ottenuta da grano che non è stato coltivato in Italia all’insaputa dei consumatori e la metà delle mozzarelle che sono fatte con latte straniero o addirittura semilavorati industriali (cagliate) provenienti dall’estero. Contiene materie prime straniere circa un terzo (33%) della produzione complessiva dei prodotti agroalimentari venduti in Italia ed esportati con il marchio Made in Italy, all’insaputa dei consumatori e a danno delle aziende agricole. Anche se si procede con lentezza per l’azione delle lobbies, grazie al pressing della Coldiretti in Italia e in Europa il nuovo regolamento comunitario prevede che a partire dal prossimo 1 aprile 2015 dovranno essere indicate in etichetta luogo di allevamento e di macellazione di carni suine e ovi-caprine mentre per le carni diverse come quella di coniglio e per il latte e formaggi tale data rappresenta solo una scadenza per la presentazione di uno studio di fattibilità. Ad oggi in Europa è in vigore l’obbligo di indicare l’origine della carne bovina dopo l’emergenza mucca pazza mentre dal 2003 è d’obbligo indicare varietà, qualità e provenienza nell’ortofrutta fresca, dal primo gennaio 2004 c’è il codice di identificazione per le uova, a partire dal primo agosto 2004 l’obbligo di indicare in etichetta il Paese di origine in cui il miele è stato raccolto e dal 1° luglio 2009 l’obbligo di indicare anche l’origine delle olive impiegate nell’olio. Ma l’etichetta - precisa la Coldiretti - resta anonima oltre che per gli altri tipi di carne anche per i salumi, i succhi di frutta, la pasta ed i formaggi. L’Italia sotto il pressing della Coldiretti è all’avanguardia in questo percorso: il 7 giugno 2005 è scattato l’obbligo di indicare la zona di mungitura o la stalla di provenienza per il latte fresco; dal 17 ottobre 2005 l’obbligo di etichetta per il pollo Made in Italy per effetto dell’influenza aviaria; a partire dal 1° gennaio 2008 l’obbligo di etichettatura di origine per la passata di pomodoro.

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Pac, fiscale, credito: i nostri incontri La nuova Pac (e gli effetti che la riforma avrà sulle scelte e sul futuro delle imprese agricole), gli avvisi e le scadenze relativi ai servizi tecnici e al fiscale, il punto in materia di credito alle aziende agricole e sulla consulenza che CreditAgri assicura: di questo si è parlato negli incontri informativi promossi da Coldiretti Cremona, che si sono svolti nel mese di novembre nelle zone, per garantire agli imprenditori agricoli ogni informazione e aggiornamento utile. L’avvio è avvenuto nella zona di Casalmaggiore (il 13 novembre a Rivarolo del Re, presso la sede del Consorzio Casalasco del Pomodoro) per proseguire a Cremona (il 21 novembre in sala Bonomelli, presso il Centro Pastorale Diocesano), sempre con grande partecipazione dei Soci. Sono seguiti, nella giornata di lunedì 24 novembre, gli appuntamenti a Crema (nella mattinata, presso la sala Alessandrini) e Soresina (nel pomeriggio, in sala Mosconi). La presenza, accanto al Presidente Paolo Voltini e al Direttore Tino Arosio, di tanti Dirigenti della Federazione ha ulteriormente evidenziato il valore degli incontri e l’impegno preso dalla Federazione di garantire ai Soci un’informazione sempre più completa, puntuale, efficace. In apertura, parlando ai Soci raccolti in sala (che in tutte le occasioni sono stati numerosi), il Presidente

Voltini ha sottolineato il significato di questi appuntamenti nelle zone: in primo luogo, offrire “un aggiornamento in tempo reale” in materia di Pac (dopo il convegno iniziale, il 18 settembre a Cremona, con oltre 400 agricoltori e la relazione del Responsabile Cremona CAA Coldiretti 21 novembre Lombardia, Ermes Sagula), sala Bonomelli dando modo ai Soci di esporre domande, dubbi, richiesta di chiarimenti e di ulteriori informazioni, così da ricevere dagli uffici Coldiretti, con puntualità e concretezza, tutte le risposte e la consulenza necessarie. In tutti gli incontri, relazioni e approfondimenti sono stati affidati ai funzionari Marco Benedini (responsabile provinciale dei Servizi tecnici), Maurizio Inzoli (Caf Coldiretti), Aldo Bellandi (CreditAgri) e Andrea Ragazzini (Servizi tecnici).

Rivarolo del Re 13 novembre Consorzio Casalasco

Soresina 24 novembre sala Mosconi

Crema, 24 novembre, sala Alessandrini IL

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Allevatori cremonesi, incontro con l’Aia

“Consideriamo questa serata, rivolta agli allevatori di bovine da latte, particolarmente utile ed importante. Gli imprenditori cremonesi hanno l’occasione di incontrare i dirigenti nazionali e i tecnici dell’AIA, l’Associazione Italiana degli allevatori, facendo il punto sui servizi di stalla che si stanno mettendo in campo per le nostre imprese zootecniche, così da incrementarne efficienza e competitività. Vogliamo anche condividere una riflessione sullo sviluppo del sistema allevatoriale, dando un’informazione piena e corretta, che purtroppo nel nostro territorio spesso non arriva”. Paolo Voltini, Presidente di Coldiretti Cremona, ha introdotto così l’incontro

“Innovazione e competitività nell’allevamento di bovine da latte – Gli allevatori di Cremona incontrano l’AIA”, che si è svolto venerdì 14 novembre a Cremona. L’Aula Magna dell’Istituto di agraria Stanga era occupata in tutti i posti, per un appuntamento fortemente voluto da Coldiretti Cremona, che ha visto importanti e autorevoli presenze: Pietro Salcuni, Presidente Nazionale Aia, Ettore Prandini, Presidente Coldiretti Lombardia e Vicepresidente nazionale, Germano Pè, Presidente Aral Lombardia, affiancati da Paolo Scrocchi, Direttore Generale Aia, Riccardo Negrini, Direttore Tecnico, e Laura Pavoni, Settore informatico. Era presente anche Giorgio Apostoli, respon-

sabile nazionale Coldiretti per la zootecnia. I dirigenti Aia hanno illustrato il presente e gli scenari per il futuro del sistema allevatoriale, alle prese con una necessaria riorganizzazione, di cui hanno dato ragione e di cui hanno evidenziato metodi e finalità. Hanno rimarcato l’importanza di “fare sistema su tutto il territorio nazionale”, che vuol dire operare nell’interesse degli allevamenti ed anche avere la forza di portare le nostre istanze e le nostre battaglie in Europa. Hanno sottolineato il valore della tracciabilità del prodotto, aspetto essenziale per garantire un’equa remunerazione degli allevamenti italiani. Hanno ribadito il massimo impegno a difesa delle nostre dop. Ampio spazio è stato riservato agli aspetti tecnici, con l’illustrazione dei più moderni strumenti a disposizione degli imprenditori agricoli per la quotidiana gestione dell’allevamento. Con il Presidente Ettore Prandini c’è stata occasione per fare il punto anche in tema di pac (“Abbiamo spinto perché la zootecnia fosse riconosciuta e trattata come un settore strategico della nostra agricoltura”), di prezzo del latte (con la forte volontà di Coldiretti di allargare il negoziato anche alla grande distribuzione, aprendo “un confronto a tre”, al tavolo convocato dal Ministro Martina, di fronte al perdurare da parte degli industriali di una chiusura miope e inaccettabile), della vitale battaglia, condotta in solitudine da Coldiretti, in tema di direttiva nitrati e revisione delle zone vulnerabili, nonché della necessaria azione a difesa della carne rossa e della suinicoltura.

Cremona - 14 novembre Aula Magna Istituto Stanga IL

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DATORI DI LAVORO

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DATORI DI LAVORO AGRICOLO: INCENTIVI PER LE ASSUNZIONI Dianella Mariotti Politiche del Lavoro e Contrattualistica

Per accedere all’incentivo la domanda potrà essere presentata all’INPS a partire dal giorno 10 novembre 2014 per le assunzioni, effettuate nel periodo compreso tra il primo Luglio 2014 e il trenta Giugno 2015, dei lavoratori di età compresa tra i 18 e i 35 anni, che si trovino in una delle seguenti condizioni: a) essere privi di impiego regolarmente retribuito da almeno sei mesi; b) essere privi di diploma di istruzione secondaria di secondo grado. L’incentivo è pari a 1/3 della retribuzione lorda imponibile ai fini previdenziali per un periodo complessivo di 18 mesi, è riconosciuto al datore di lavoro unicamente mediante compensazione con i contributi dovuti e non potrà superare per ciascun lavoratore: a) Euro 3.000,00 (tremila) per lavoratori OTD; b) Euro 5.000,00 (cinquemila) per lavoratori OTI. Ai fini della fruizione dell’incentivo: - l’assunzione deve comportare un incremento occupazionale netto calcolato sulla base della differenza tra il numero di giornate lavorate nei singoli anni successivi all’assunzione e il numero di giornate lavorate nell’anno precedente all’assunzione; - il datore di lavoro deve essere in possesso della regolarità inerente l’adempimento degli obblighi contributivi, l’osservanza delle norme poste a tutela delle condizioni di lavoro, il rispetto degli accordi e contratti collettivi nazionali nonché di quelli regionali, territoriali o aziendali stipulati dalle organizzazioni sindacali dei datori di lavoro e dei lavoratori comparativamente più rappresentative sul piano nazionale.

DAL 7 GENNAIO 2015 È OPERATIVO IL SISTEMA DELLE ASSUNZIONI CONGIUNTE IN AGRICOLTURA ISTITUITO IL MODELLO UNILAVCONG Finalmente più datori di lavoro agricolo potranno procedere congiuntamente all’assunzione di lavoratori dipendenti utilizzando il modello UnilavCong. Infatti, a decorrere dal 7 gennaio 2015, nella sezione “ADEMPIMENTI” del portale Cliclavoro (www.cliclavoro.gov.it) sarà disponibile un’applicazione web denominata “UNILAV-Congiunto” attraverso la quale tutti i soggetti abilitati potranno comunicare l’instaurazione e la cessazione di un rapporto di lavoro che

riguardi lavoratori assunti per lo svolgimento di prestazioni lavorative presso imprese agricole assunti da più datori di lavoro, oltreché le variazioni (proroga e trasformazione). Il sistema permetterà inoltre di rettificare e annullare comunicazioni precedentemente effettuate. Rispetto al mod. Unilav ordinario è presente una nuova sezione “Altri datori di lavoro” che consentirà di indicare una pluralità di datori di lavoro, per ciascuno di essi il codice CIDA rilasciato dall’INPS IL

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e l’indicazione del luogo di deposito dell’accordo che deve essere sottoscritto tra i datori di lavoro interessati in caso di assunzioni congiunte tra parenti o affini entro il terzo grado. Il Ministero del Lavoro emanerà, in tempo utile per l’avvio della procedura, una apposita circolare sia per quanto riguarda le specifiche modalità di compilazione del modello UnilavCong, sia in ordine alle modalità di gestione dei rapporti di lavoro.


Tabelle paga attualmente in vigore Per salariati agricoli

A seguito del rinnovo del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro per gli operai agricoli e florovivaisti sottoscritto dalle parti in data 22 ottobre 2014, con decorrenza e durata dal 1° gennaio 2014 al 31 dicembre 2017, dal 1° novembre 2014 sono state determinate le nuove tabelle paga dei salariati dando così corso al primo aumento retributivo previsto, che è pari al 2,1%. In questo inserto a cura dell’Ufficio Datori di Lavoro, inserto che consigliamo agli Imprenditori Agricoli di staccare e conservare, si riportano le tabelle complete.

DATORI DI LAVORO Inserto da staccare e conservare

Ricambi agricoli - Articoli e forniture industriali - Utensileria - Lubricanti IL

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- Lamiere forate.


16 FEDERAZIONE PROVINCIALE COLDIRETTI CREMONA

Via Verdi, 4 - 26100 CREMONA Tabella paga operai agricoli TRADIZIONALI in vigore dal 1° novembre 2014 Tabelle paga operai agricoli ANZIANITA' DI SERVIZIO SULL'AZIENDA

TRADIZIONALI Inf. 2 anni

Sup. 2 anni

in vigore dal 1° novembre 2014 Sup. 4 anni

Sup. 6 anni

Sup. 8 anni

Sup. 10 anni

CAPO OPERAIO (anche responsabile del processo di gestione di impianto bioenergetico) Salario mensile 1.689,49 Paga oraria 10,00 Ora straordinaria 25% / irrigazione 12,50 Ora festiva 35% 13,50 Ora straordinaria festiva 40% 14,00 Trattenute per malattia o infortunio-al giorno (paga giorn.) 64,98 Trattenute per assenze arbitrarie e scioperi - al giorno 75,87 Festività infrasettimanali/domeniche lavorate 35% 87,72

1.702,84 10,08 12,60 13,61 14,11 65,49 76,47 88,41

1.716,19 10,15 12,69 13,70 14,21 66,01 77,08 89,11

1.729,54 10,23 12,79 13,81 14,32 66,52 77,67 89,80

1.742,89 10,31 12,89 13,92 14,43 67,03 78,27 90,49

1.756,24 10,39 12,99 14,03 14,55 67,55 78,87 91,19

CAPO BERGAMINO - CAPO PORCARO Salario mensile Paga oraria Ora straordinaria 25% / irrigazione Ora festiva 35% Ora straordinaria festiva 40% Trattenute per malattia o infortunio-al giorno (paga giorn.) Trattenute per assenze arbitrarie e scioperi - al giorno Festività infrasettimanali/domeniche lavorate 35%

1.693,93 10,02 12,53 13,53 14,03 65,15 76,07 87,95

1.707,17 10,10 12,63 13,64 14,14 65,66 76,67 88,64

1.720,41 10,18 12,73 13,74 14,25 66,17 77,26 89,33

1.733,65 10,26 12,83 13,85 14,36 66,68 77,86 90,02

1.746,89 10,34 12,93 13,96 14,48 67,19 78,45 90,71

1.680,69 9,94 12,43 13,42 13,92 64,64 75,48 87,26

SUPER SPECIALIZZATI (Trattorista meccanico, meccanico d'azienda, addetto frutteto, casaro, bergamino, trattorista, fecondatore laico, autista, muratore, falegname, elettricista, macellatore, operatore di porciliaia, addetto al processo di gestione di impianto bioenergetico)

Salario mensile 1.636,24 1.649,02 1.661,80 1.674,58 1.687,36 Paga oraria 9,68 9,76 9,83 9,91 9,98 Ora straordinaria 25% / irrigazione 12,10 12,20 12,29 12,39 12,48 Ora festiva 35% 13,07 13,18 13,27 13,38 13,48 Ora straordinaria festiva 40% 13,55 13,66 13,77 13,87 13,98 Trattenute per malattia o infortunio-al giorno (paga giorn.) 62,93 63,42 63,92 64,41 64,90 Trattenute per assenze arbitrarie e scioperi - al giorno 73,48 74,05 74,64 75,21 75,78 Festività infrasettimanali/domeniche lavorate 35% 84,96 85,62 86,29 86,95 87,62 SPECIALIZZATI (Bergamino, trattorista, add. frutteto, add. allevam. suinicoli, irrigatore, respons. allevam. avicolo, alimentatore, addetto carico dell'impianto bioenerg.) Salario mensile 1.542,41 1.554,91 1.567,41 1.579,91 1.592,41 Paga oraria 9,13 9,20 9,27 9,35 9,42 Ora straordinaria 25% / irrigazione 11,41 11,50 11,59 11,69 11,78 Ora festiva 35% 12,33 12,42 12,51 12,62 12,72 Ora straordinaria festiva 40% 12,78 12,88 12,98 13,09 13,19 Trattenute per malattia o infortunio-al giorno (paga giorn.) 59,32 59,80 60,29 60,77 61,25 Trattenute per assenze arbitrarie e scioperi - al giorno 69,27 69,83 70,40 70,96 71,52 Festività infrasettimanali/domeniche lavorate 35% 80,08 80,73 81,39 82,04 82,69 QUALIFICATI (Mandriani, cavallanti, addetto seminativi, addetto allevamento avicolo, porcari e tutti gli altri lavoratori salariati fissi non classificati in altra categoria) Salario mensile 1.354,58 1.365,94 1.377,30 1.388,66 1.400,02 Paga oraria 8,02 8,08 8,15 8,22 8,28 Ora straordinaria 25% / irrigazione 10,03 10,10 10,19 10,28 10,35 Ora festiva 35% 10,83 10,91 11,00 11,10 11,18 Ora straordinaria festiva 40% 11,23 11,31 11,41 11,51 11,59 Trattenute per malattia o infortunio-al giorno (paga giorn.) 52,10 52,54 52,97 53,41 53,85 Trattenute per assenze arbitrarie e scioperi - al giorno 60,85 61,36 61,86 62,38 62,89 Festività infrasettimanali/domeniche lavorate 35% 70,34 70,93 71,51 72,10 72,70 QUALIFICATI SUPER Salario mensile Paga oraria Ora straordinaria 25% / irrigazione Ora festiva 35% Ora straordinaria festiva 40% Trattenute per malattia o infortunio-al giorno (paga giorn.) Trattenute per assenze arbitrarie e scioperi - al giorno Festività infrasettimanali/domeniche lavorate 35%

1.433,49 8,48 10,60 11,45 11,87 55,13 64,38 74,43

1.445,42 8,55 10,69 11,54 11,97 55,59 64,92 75,05

TRATTENUTE DI LEGGE CONTRATTUALI: INPS 8,84% sul salario lordo

1.457,35 8,62 10,78 11,64 12,07 56,05 65,46 75,67

1.469,28 8,69 10,86 11,73 12,17 56,51 65,99 76,29

1.481,21 8,76 10,95 11,83 12,26 56,97 66,53 76,91

C.A.C. 0,20 % sul salario lordo CIMI 1,305% sul salario lordo

MAGGIORAZIONI:

Lavoro notturno (esclusi bergamini e capi) 40% sulla retribuzione normale. Lavoro straordinario festivo (oltre 8 ore) 40% sulla retribuzione normale. Lavoro festivo notturno (22 - 6) 45% sulla retribuzione normale.

SOSTITUZIONI:

Il salariato qualificato che sostituisce il bergamino ha diritto, in aggiunta al salario normale, al litro di latte gratuito e ad un compenso giornaliero di €. 9,31 Il salariato qualificato super che sostituisce il bergamino ha diritto, in aggiunta al salario normale, al litro di latte gratuito e ad un compenso giornaliero di €. 6,82 Il bergamino che sostituisce il capo durante la malattia o le ferie ha diritto ad un compenso pari a €. 6,68 giornaliere.

SOSTITUTO TRATTORISTA:

Se salariato qualificato per ogni ora di uso effettivo delle trattrici €. 1,43 Se salariato qualificato super per ogni ora di uso effettivo delle trattrici €. 0,84

IRRIGAZIONE:

Il lavoratore addetto all' irrigazione ha diritto alla retribuzione oraria prevista in tabella per le ore di lavoro effettuate in più delle 8 giornaliere, indipendentemente che vengano fatte di giorno, di notte, in festa.

AVVENTIZI Specializzati Paghe orarie Qualificati Paghe orarie

ADDETTI CATTURA POLLI (notturna) (paga oraria 16 - 65 anni)

Normale

11,82 10,38

Straord. 25%

14,09 12,37

Festiva 35%

14,99 13,17

13,57 DATORI DI LAVORO - INSERTO DA STACCARE E CONSERVARE

Str.fest.40%

15,44 13,56

T.F.R.

0,78 0,69

1.700,14 10,06 12,58 13,58 14,08 65,39 76,35 88,28 1.604,91 9,50 11,88 12,83 13,30 61,73 72,08 83,33 1.411,38 8,35 10,44 11,27 11,69 54,28 63,39 73,28 1.493,14 8,84 11,05 11,93 12,38 57,43 67,07 77,53


17 FEDERAZIONE PROVINCIALE COLDIRETTI CREMONA Via Verdi, 4 - 26100 CREMONA

Tabella paga operai agricoli FLOROVIVAISTI in vigore dal 1째 novembre 2014 Tabelle paga operai agricoli

ANZIANITA' DI SERVIZIO SULL'AZIENDA

CAPO GIARDINIERE E CAPO COLTIVATORE VIVAISTA Salario mensile Paga oraria Ora straordinaria 29% / irrigazione Ora festiva 40% Ora straordinaria festiva 50% Trattenute per malattia o infortunio - al giorno Trattenute per assenze arbitrarie e scioperi - al giorno

FLOROVIVAISTI

Inf. 2 anni

Sup. 2 anni

1.715,07 10,15 13,09 14,21 15,23 65,96 77,02

1.728,42 10,23 13,20 14,32 15,35 66,48 77,62

in vigore dal 1째 novembre 2014

Sup. 4 anni

Sup. 6 anni

1.741,77 10,31 13,30 14,43 15,47 66,99 78,22

1.755,12 10,39 13,40 14,55 15,59 67,50 78,82

Sup. 8 anni

Sup. 10 anni

1.768,47 10,46 13,49 14,64 15,69 68,02 79,42

1.781,82 10,54 13,60 14,76 15,81 68,53 80,02

SPECIALIZZATI SUPER (Ibridatore-selezionatore, aiutante di laboratorio, conduttore di caldaie, giardiniere, conduttore meccanico) 1.661,23 1.674,01 1.686,79 1.699,57 1.712,35 Salario mensile 9,83 9,91 9,98 10,06 10,13 Paga oraria 12,68 12,78 12,87 12,98 13,07 Ora straordinaria 29% / irrigazione 13,76 13,87 13,97 14,08 14,18 Ora festiva 40% 14,75 14,87 14,97 15,09 15,20 Ora straordinaria festiva 50% 63,89 64,39 64,88 65,37 65,86 Trattenute per malattia o infortunio - al giorno 74,60 75,19 75,76 76,33 76,90 Trattenute per assenze arbitrarie e scioperi - al giorno

1.725,13 10,21 13,17 14,29 15,32 66,35 77,47

SPECIALIZZATI (Vivaista, addetto al giardino, operatore di serra, addetto alla manutenzione del verde, trattorista e addetto macchine agricole complesse) 1.564,09 1.576,59 1.589,09 1.601,59 1.614,09 1.626,59 Salario mensile 9,25 9,33 9,40 9,48 9,55 9,62 Paga oraria 11,93 12,04 12,13 12,23 12,32 12,41 Ora straordinaria 29% / irrigazione 12,95 13,06 13,16 13,27 13,37 13,47 Ora festiva 40% 13,88 14,00 14,10 14,22 14,33 14,43 Ora straordinaria festiva 50% 60,16 60,64 61,12 61,60 62,08 62,56 Trattenute per malattia o infortunio - al giorno 70,25 70,81 71,37 71,93 72,49 73,05 Trattenute per assenze arbitrarie e scioperi - al giorno QUALIFICATI (Operaio addetto a compiti semplici anche con l'utilizzo di attrezzature meccaniche non semoventi) 1.372,39 1.383,75 1.395,11 1.406,47 Salario mensile 8,12 8,19 8,26 8,32 Paga oraria 10,47 10,57 10,66 10,73 Ora straordinaria 29% / irrigazione 11,37 11,47 11,56 11,65 Ora festiva 40% 12,18 12,29 12,39 12,48 Ora straordinaria festiva 50% 52,78 53,22 53,66 54,10 Trattenute per malattia o infortunio - al giorno 61,64 62,15 62,67 63,18 Trattenute per assenze arbitrarie e scioperi - al giorno

1.417,83 8,39 10,82 11,75 12,59 54,53 63,68

1.429,19 8,46 10,91 11,84 12,69 54,97 64,20

QUALIFICATI SUPER (Operaio addetto a compiti esecutivi semplici anche con l'utilizzo di attrezzature meccaniche semoventi) 1.454,68 1.466,61 1.478,54 1.490,47 1.502,40 Salario mensile 8,61 8,68 8,75 8,82 8,89 Paga oraria 11,11 11,20 11,29 11,38 11,47 Ora straordinaria 29% / irrigazione 12,05 12,15 12,25 12,35 12,45 Ora festiva 40% 12,92 13,02 13,13 13,23 13,34 Ora straordinaria festiva 50% 55,95 56,41 56,87 57,33 57,78 Trattenute per malattia o infortunio - al giorno 65,34 65,88 66,41 66,95 67,48 Trattenute per assenze arbitrarie e scioperi - al giorno

1.514,33 8,96 11,56 12,54 13,44 58,24 68,01

TRATTENUTE DI LEGGE CONTRATTUALI: INPS 8,84% sul salario lordo

AVVENTIZI Specializzati Paga oraria Qualificati Paga oraria

Normale

12,00 10,52

C.A.C. 0,20 % sul salario lordo

Straord. 29% Festiva 40%

14,67

15,68

12,86

13,74

CIMI 1,305% sul salario lordo

Str.fest. 50%

DATORI DI LAVORO - INSERTO DA STACCARE E CONSERVARE

16,60 14,55

T.F.R.

0,79 0,70

irrigazione

14,67


FEDERAZIONE PROVINCIALE COLDIRETTI CREMONA 18 Via Verdi, 4 - 26100 CREMONA

Tabelle paga operai agricoli in vigore dal 1° novembre 2014

Tabella paga operai agricoli in vigore dal 1° novembre 2014 GRANDI RACCOLTE Paga oraria (dai 16 ai 65 anni) AVVENTIZI SPURGO ROGGE Paga base Contingenza Valore fisso contrattuale Terzo elemento mobile PAGA ORARIA

Normale 8,82

Straordinaria

Normale 4,86 3,08 0,02 2,42 10,38

10,51

Festiva 11,19

Maggioraz. lavoro in acqua

T.F.R.

0,58

Straor. e Fest.

10,48

T.F.R.

14,36

VALORE GIORNATA CONVENZIONALE CAMPARI Dal 1° novembre 2014 è di €. 90,15. INDENNITA' DI FINE RAPPORTO Dal 1° novembre 2014 l'indennità di fine rapporto spettante in applicazione della normativa vigente è di €. 5,76 per ogni giornata convenzionale. N.B.: Il valore dell'indennità di fine rapporto per ogni giornata si applica alle giornate convenzionali maturate nel periodo di validità delle presenti retribuzioni.

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20 NUMERO 6

DATORI DI LAVORO

DICEMBRE - 2014

Grazie Dianella!

Datori di lavoro e Ufficio Paghe: passaggio delle consegne da Dianella Mariotti a Tullo Soregaroli Passaggio delle consegne al vertice dell’area Datori di Lavoro e del nostro Ufficio Paghe. A partire dal 31 dicembre 2014, Dianella Mariotti è in pensione. “Sono trascorsi quasi 41 anni e sinceramente non me ne sono nemmeno accorta … tanto è stato l’entusiasmo e l’impegno che ho sempre profuso nell’espletare con passione le mansioni di fiducia che mi sono state affidate” ha sottolineato Dianella nel suo saluto ai colleghi. Segretaria, Responsabile dell’Ufficio Amministrazione, Responsabile dell’Ufficio Paghe e poi Responsabile dell’Ufficio Datori di Lavoro, da lei ‘edificato’ e guidato con tenacia e competenza, Dianella è stata una ‘colonna portante’ della nostra struttura. La salutiamo rinnovandole la stima e la gratitudine del Presidente, del Direttore, dei colleghi e di tutti i Soci, per la grande professionalità, dedizione e linearità sempre dimostrate. Con l’impegno di garantire il proseguo di un servizio che è tra le eccellenze della nostra Federazione, diamo nel contempo il benvenuto al nuovo funzionario Tullo Soregaroli, classe 1973, che dal 1° dicembre 2014 è ufficialmente tra il personale di Coldiretti Cremona. Laureato in giurisprudenza, iscritto all’albo dei Consulenti del lavoro di Cremona, il dott. Soregaroli porta l’esperienza maturata nei campi della contrattualistica e delle paghe, con oltre un decennio di attività. A lui il più cordiale benvenuto nella nostra ‘squadra’ e l’augurio di buon lavoro, certi che saprà garantire ai Soci di Coldiretti Cremona una consulenza nel segno della affidabilità e professionalità.

Impiegati agricoli, rinnovo contratto provinciale di lavoro Si riporta il verbale di accordo In data 10 novembre 2014 è stato sottoscritto dalle Organizzazioni Datoriali e Sindacali il Verbale di Accordo per il rinnovo del Contratto Provinciale di Lavoro degli Impiegati Agricoli della provincia di Cremona. Di particolare rilievo l’istituzione delle figure professionali operanti nel settore degli Agrinido ed Agriasilo, richieste e fermamente volute dalla nostra Organizzazione. Di seguito si riporta la versione integrale dell’accordo. VERBALE DI ACCORDO tra • Federazione Prov.le Coldiretti • Libera Associazione Agricoltori Cremonesi • Confederazione Italiana Agricoltori e • Confederdia • FLAI-CGIL (CR) • FAI-CISL (CR) • UILA-UIL (CR) Si è stipulato il presente accordo, per rinnovare il C.P.L. del 01/01/2010 per i quadri e gli impiegati agricoli della provincia di Cremona. Le modifiche apportate al C.P.L. del 01/01/2010 sono le seguenti: 1) Rapporti di lavoro a tempo parziale: Come già recepito dall’art. 10 del CCNL Impiegati Agricoli del 19 novembre 2012 si conferma la possibilità, per tutte le lavoratrici madri o, in alternativa, i lavoratori padri con figli di età inferiore ai tre anni, compatibilmente con le esigenze aziendali, di richiedere la trasformazione del rapporto a tempo pieno in rapporto a tempo parziale con facoltà di ripristinare, al termine del periodo, il rapporto a tempo pieno. IL

CREMONESE

Coltivatore


21

DATORI DI LAVORO

NUMERO 6

DICEMBRE - 2014

2) Classificazione e nuovi inquadramenti professionali Agrinido e Agriasilo: Riconosciuto il valore dell’attività agricola, non solo in relazione alla sua principale funzione di produttrice di beni primari, ma anche per la sua capacità di produrre beni sociali in grado di integrare i servizi forniti dalla Pubblica Amministrazione rivolti a favore dell’infanzia, pertanto un’agricoltura multifunzionale applicata all’educazione e alla cura dell’infanzia, riconoscimento che l’attività dell’agrinido/agriasilo è attività connessa all’agricoltura; Visto che la Regione Lombardia ha emanato una normativa specifica per i servizi all’infanzia: - D.G.R. 20588/05 “Definizione dei requisiti minimi strutturali e organizzativi di autorizzazione al funzionamento dei servizi sociali per la prima infanzia”; - D.G.R. 20943/05 “Definizione dei criteri per l’accreditamento dei servizi sociali per la prima infanzia,…” - che il 15 dicembre 2011 è stata approvata con delibera di giunta regionale al punto 6 della lettera i) del comma 5 dell’articolo 3 la seguente attività: “organizzazione di attività di Agrinido e Agriasilo, anche in convenzione con comuni, istituzioni scolastiche, enti del terzo settore, organizzazioni religiose, da svolgersi ai sensi dell’articolo 157 della l.r. 31/2008; alla luce di quanto sopra, con riferimento all’art. 66, lettera a) del vigente CCNL degli impiegati agricoli si aggiorna il sistema classificatorio recependo le figure professionali previste dalla Regione Lombardia: 2^ Categoria – Coordinatore pedagogico: in possesso dei previsti requisiti normativi (anche nominato a turno fra il personale educativo) con compiti di organizzazione per le attività socio-pedagogiche e ludiche, di stesura del piano di offerta formativa. Il Coordinatore può avere anche funzioni operative. 4^ Categoria - Personale educativo: in possesso dei previsti requisiti normativi, operatori che nei nidi rispondono agli obiettivi di armonico sviluppo psico-fisico, di socializzazione del bambino, nonché d’integrazione dell’azione educativa della famiglia. Ad essi competono inoltre le operazioni di igiene e pulizia del bambino e la somministrazione del pasto. A tali lavoratori non verrà applicato l’art. 12 del CCNL attuale (stipendio d’ingresso). 3) Formazione continua Considerato che la formazione è riconosciuta quale strumento strategico per la competitività delle aziende si ritiene necessario porre in essere una stretta sinergia tra le aziende agricole e il Centro di addestramento professionale degli operai agricoli (CAPA) in relazione ai bisogni formativi delle aziende e lavoratori istituendo inoltre percorsi formativi anche rivolti agli apprendisti. 4) Retribuzione Sono corrisposti i seguenti aumenti complessivi nella misura del 4,7% della vigente retribuzione contrattuale mensile al 31/12/2013. I suddetti aumenti saranno corrisposti con le seguenti modalità: • dal 1° giugno 2014: 2,5%; • dal 1° gennaio 2015: 2,2%. 5) Decorrenza e durata Il presente C.P.L., fatte salve le specifiche decorrenze espressamente previste, ha durata quadriennale e decorre dal 1° gennaio 2014 con scadenza al 31 dicembre 2017, mantenendo la sua efficacia economica fino al rinnovo successivo. 6) Esclusività di stampa Si concorda che il presente C.P.L. sia edito dalle parti stipulanti, le quali ne hanno insieme l’esclusività a tutti gli effetti di legge, vietando la riproduzione parziale o totale senza la preventiva autorizzazione e che in caso di controversia, facciano fede i testi originali in possesso delle Organizzazioni firmatarie.

FEDERAZIONE PROVINCIALE COLDIRETTI CREMONA Letto, confermato e sottoscritto. Via Verdi, 4 - 26100 CREMONA

Tabelle paga impiegati agricoli in vigore dal 1° giugno 2014 e dal 1° gennaio 2015

Tabelle paga impiegati agricoli in vigore dal 1° giugno 2014 e dal 1° gennaio 2015 CATEGORIA

Stipendio contrattuale mensile al 31/12/2013

Aumenti CPL 01/06/14 1^ tranche 2,5%

Totale stipendio dall'01/06/2014

Aumenti CPL 01/01/15 2^ tranche 2,2%

Totale stipendio dall'01/01/2015

1 2 3 4 5 6

2.121,28 1.876,52 1.644,00 1.519,29 1.398,85 1.310,98

53,03 46,91 41,1 37,98 34,97 32,77

2.174,31 1.923,43 1.685,10 1.557,27 1.433,82 1.343,75

46,67 41,28 36,17 33,42 30,77 28,84

2.220,98 1.964,71 1.721,27 1.590,69 1.464,59 1.372,59

IL

CREMONESE

Coltivatore



23 NUMERO 6

PENSIONATI COLDIRETTI

DICEMBRE - 2014

Pensionati Coldiretti al rinnovo

Nuovo consiglio e ‘staffetta’ Rota-Casorati alla guida dell’Associazione provinciale

Massima attenzione ai diritti e alle istanze degli agricoltori in pensione. Impegno di proseguire nelle tante iniziative messe in campo dall’Associazione in questi anni, in primis quelle rivolte alle scuole. E la promessa di continuare a rappresentare una parte attiva, forte e vitale all’interno della Coldiretti. Questi i propositi condivisi dai numerosi partecipanti all’assemblea provinciale dei pensionati Coldiretti Cremona, ribaditi con orgoglio da Giovanni Rota, Presidente uscente, e pienamente sposati da Oreste Casorati, suo ‘successore’ alla guida dei pensionati cremonesi. Il ‘passaggio del testimone’ in Federazione è avvenuto nell’assemblea straordinaria riunita il 25 novembre presso l’ufficio zona di Cremona, alla presenza del Presidente di Coldiretti Cremona Paolo Voltini, del Direttore Tino Arosio, del Segretario nazionale dell’Associazione Pensionati Danilo Elia e del Segretario

Regionale Alberto Lastrico. L’affollata assise si è aperta con l’approvazione del nuovo statuto dell’Associazione Nazionale Pensionati Coldiretti, per proseguire con il rinnovo delle cariche. Sinceri ringraziamenti – sia dai vertici di Coldiretti Cremona che da quelli dell’Associazione Pensionati – sono stati rivolti al Presidente uscente, che non si è ricandidato ma rimane in Consiglio, in qualità di Vice Presidente. All’unanimità è stato eletto Oreste Casorati, classe 1957, di Dovera, che guiderà un Consiglio che comprende Gianpiera Badiini, Carolina Benelli, Anna Maria Bianchi, Manuela Buoli (Vice Presidente), Anna Gaimarri (Vice Presidente), Francesco Gambazzi, Angelo Rivieri, Giovanni Rota (Vice Presidente), Mario Silla, Inos Sordini, Battista Zucchetti. La ‘squadra’ degli eletti si completerà con i tre membri designati dalla Federazione provinciale.

IL

CREMONESE

Coltivatore

“Accetto l’incarico con entusiasmo e con l’impegno di operare al meglio, in sinergia con tutta la Coldiretti e in continuità con l’ottimo lavoro fatto finora” ha detto Casorati. Coldiretti Cremona augura buon lavoro a Oreste Casorati e alla nuova ‘squadra’ in campo, ringraziando nel contempo il Presidente uscente Giovanni Rota e il precedente Consiglio per la preziosa attività svolta. Premio ai poeti

L’Assemblea provinciale dei pensionati ha offerto al Segretario nazionale Danilo Elia, e al Segretario Regionale Alberto Lastrico, e con loro ai Dirigenti di Coldiretti Cremona, l’occasione per premiare i pensionati che si sono fatti onore nel concorso di poesia promosso a livello nazionale dai pensionati Coldiretti. I ‘nostri’ poeti, premiati con attestato e medaglia (e con il caloroso applauso di tutti i presenti), sono Franca Parmigiani, Firmo Belloli e Tullio Ferraroni.


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FISCALE

NUMERO 6

DICEMBRE - 2014

Semplificazione fiscale, novità Maurizio Inzoli Ufficio Fiscale Impresa Verde Cremona

Lo scorso 28 novembre è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il Decreto legislativo n.175/2014 che porta novità in tema di semplificazione fiscale. In tema di dichiarazioni dei redditi, il decreto introduce il modello 730 precompilato in via sperimentale per dipendenti e pensionati a partire dal 2015. L’Agenzia delle Entrate provvederà a rendere disponibile, per via telematica, agli interessati entro il 15 aprile la situazione del contribuente. I dati resi a disposizione riguarderanno stipendi, pensioni, dati dell’anagrafe tributaria e dati forniti da banche o assicurazioni. Il contribuente dovrà procedere ad accettare, modificare o integrare la dichiarazione entro il 7 luglio. Essendo una forma dichiarativa sperimentale resta ferma la possibilità per ogni contribuente di presentare la dichiarazione compilata secondo le modalità ordinarie. Altra novità è l’eliminazione della comunicazione all’Agenzia delle Entrate per i lavori di riqualificazione energetica di cui si richiede la detrazione Irpef nel caso di proseguimento delle spese per più anni. Semplificazioni anche per la dichiarazione di successione. Per le eredità con valore fino a 100.000 euro, se sono a favore di coniuge e parenti in linea retta e se non riguardano beni immobili e diritti reali su beni immobili, si elimina l’obbligo della presentazio-

ne della dichiarazione di successione. Vengono semplificate anche le modalità di presentazione di tale dichiarazione, in quanto i documenti da allegare possono essere sostituiti da copie non autentiche accompagnate da dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà. Anche per le imprese vengono introdotte novità in tema di semplificazioni. In particolare le richieste di rimborso Iva fino a 15.000 euro non dovranno essere sottoposte a particolari adempimenti se non la semplice richiesta in dichiarazione Iva. Semplificazioni anche per i rimborsi Iva di importo superiore ai 15.000 euro. Infatti, in questo caso basterà la presentazione della dichiarazione Iva con visto di conformità, e una dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà che attesti la solidità dell’azienda, per essere esentati dall’obbligo della garanzia fideiussoria a favore dell’Agenzia delle Entrate. Rimane l’obbligo della fideiussione triennale nel caso di contribuenti “a rischio”, ovvero le aziende che hanno iniziato l’attività di impresa

da meno di due anni, coloro che hanno ricevuto accertamenti fiscali Iva o che hanno cessato l’attività. Vengono introdotte novità anche in tema di fiscalità internazionale. Per esempio per le comunicazioni Black List (ovvero comunicazione delle operazioni fiscali effettuate con operatori economici aventi sede in paesi con fiscalità privilegiata) viene introdotto un limite di esonero a 10.000 euro e dovranno essere presentate annualmente e non più mensilmente o trimestralmente. Sempre relativamente a questo tema viene eliminata l’autorizzazione per l’effettuazione delle operazioni intracomunitarie (Vies), ovvero rimane la domanda, ma il contribuente non è più vincolato alla risposta entro 30 giorni. Infine vengono limitati a quattro elementi (partita Iva dei soggetti, valore totale della transazione, codice identificativo della prestazione, paese di pagamento) i dati da comunicare nel caso di compilazione degli elenchi Intrastat.

PROSSIME SCADENZE Lunedì 29 dicembre 2014: • Acconto Iva: tutti i contribuenti Iva devono versare entro tale data l’acconto Iva relativo all’ultimo periodo dell’anno 2014. Venerdì 16 gennaio 2015: • Iva ditte con liquidazione mensile: versamento dell’iva di dicembre. • Ritenute d’acconto: versamento delle ritenute su compensi a professionisti pagati nel mese precedente. • Inps: versamento dei contributi relativi ai coltivatori diretti. • Dipendenti: versamento delle ritenute effettuate sulle buste paga del mese precedente. Lunedì 26 gennaio 2015: • Imu: versamento del saldo Imu 2014 relativo ai terreni situati nei Comuni montani (data non ancora ufficiale).

LA PASTA DELLA BONTÀ AL MERCATO DI CAMPAGNA AMICA

Prosegue in gennaio, in tutta Italia, l’iniziativa di raccolta fondi per sostenere la Lega del Filo d’Oro Anche Coldiretti Cremona in prima linea per dare un aiuto concreto alla Lega del Filo d’Oro. Presso i Mercati di Campagna Amica del territorio e nei nostri uffici Zona è scattata nel mese di dicembre l’operazione ‘pasta della bontà’: a chi vuole “gustare il sapore delle buone azioni” – lasciando un’offerta destinata all’Associazione che da cinquant’anni si dedica all’assistenza e alla riabilitazione di bambini, giovani e adulti sordociechi e pluriminorati psicosensoriali – Coldiretti consegna una confezione da 1 kg di pasta di grano duro 100% italiano. L’iniziativa, avviata in tutta Italia, ha Renzo Arbore in qualità di storico testimonial del Filo d’Oro. “I mercati di campagna Amica non sono solo un luogo dove acquistare prodotti buoni, locali, garantiti dagli agricoltori, a sostegno dell’ambiente, dell’economia e del lavoro del territorio, ma sono anche un momento di incontro e di solidarietà” sottolinea Coldiretti Cremona. L’iniziativa prosegue per tutto il mese di gennaio. Tutti gli appuntamenti con la vendita della “pasta della bontà” presso i Mercati di Campagna Amica sono indicati sul sito www.cremona.coldiretti.it. La Lega del Filo d’Oro, fondata nel 1964, è oggi punto di riferimento per l’assistenza, la riabilitazione e il reinserimento nella famiglia e nella società delle persone sordocieche e pluriminorate psicosensoriali.

IL

CREMONESE

Coltivatore


25

FORMAZIONE

NUMERO 6

DICEMBRE - 2014

Abilitazione all’uso delle macchine agricole

Corso obbligatorio per trattoristi organizzato da Coldiretti Cremona Coldiretti Cremona/Impresa Verde Cremona organizza i corsi per i lavoratori che alla data del 12 marzo 2013, seppur sprovvisti di esperienza pregressa, sono incaricati dell’utilizzo delle seguenti attrezzature: - piattaforme di lavoro mobili elevabili (PLE), gru a torre, gru mobile, gru per autocarro, carrelli elevatori semoventi con conducente a bordo (muletti), carrelli semoventi a braccio telescopico, carrelli industriali semoventi, carrelli/sollevatori/elevatori semoventi telescopici rotativi, trattori agricoli o forestali,

escavatori idraulici, escavatori a fune, pale caricatrici frontali, terne, autoribaltabili a cingoli, pompe per calcestruzzo. I suddetti operatori devono effettuare il corso di aggiornamento entro 24 mesi dalla data di entrata in vigore dell’Accordo, quindi entro il 22 marzo 2015. I lavoratori con esperienza documentata almeno pari a 2 anni (con autocertificazione), posseduta alla data del 22 marzo 2015, ai sensi dell’accordo del 22 febbraio 2012 sono soggetti al solo corso di aggiornamento da effettuarsi entro 5 anni dalla data di pubblicazio-

Giacomo Maghenzani Segretario Giovani Impresa

ne del medesimo dell’Accordo, ovvero entro il 13 marzo 2017. Il calendario e le sedi di svolgimento dei corsi verranno comunicati a breve. Nel frattempo si invitano gli interessati a rivolgersi presso gli Uffici di Zona per comunicare l’adesione ai corsi. (in attuazione dell’accordo del 22 febbraio 2012 nell’ambito della Conferenza Permanente per i rapporti tra Stato, Regione e Province autonome di Treno e Bolzano - Art. 45 bis Decreto del Fare, Legg. 98/2013)

IL MERCATO DI CAMPAGNA AMICA IN PROVINCIA DI CREMONA CREMONA. Ogni venerdì mattina al Foro Boario SORESINA. Ogni lunedì, davanti al Palazzo Comunale SONCINO. Ogni martedì, in via Longobarda PIZZIGHETTONE. Ogni giovedì, al Torrione del Guado CASALMAGGIORE. Ogni sabato, in Piazza Turati VESCOVATO. Ogni sabato, in piazza Roma

CASTELLEONE. Ogni sabato in via Garibaldi PANDINO. In via Umberto I il 2° e il 4° lunedì del mese + eventi CREMA. Primi appuntamenti del 2015: domenica 18 gennaio / 1 e 15 febbraio I Mercati si tengono dalle ore 8 alle 12,30. Il calendario completo e ogni variazione e aggiornamento sono sul sito www.cremona.coldiretti.it

SOCIETA’ ITALIANA PER L’IRRIGAZIONE A PIOGGIA di Volpi e C. s.n.c.

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PATRONATO EPACA

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Opzione donna: ultime possibilità di andare in pensione Son state numerosissime le donne che hanno fatto questa scelta, pensando: “Meglio un assegno più magro oggi che una pensione più ricca domani”. Ma questa via d’uscita sta per giungere al traguardo. Dalla data della sua introduzione ad oggi, “opzione donna”, secondo i dati INPS, è stata una scelta fatta da oltre 15mila lavoratrici, che hanno optato per la possibilità, cioè, di andare in pensione con almeno 57 anni di età se lavoratrici dipendenti, 58 anni se autonome, e 35 anni di contribuzione. Chiaramente si è trattato di essere disposte ad optare per il calcolo “tutto contributivo” della pensione, che si basa sui contributi versati durante l’intera vita lavorativa. Soprattutto nel pubblico impiego, molte donne hanno ritenuto conveniente que-

sta scelta, dal momento che in questo settore l’unificazione con gli uomini è già in atto, per cui per ottenere la pensione di vecchiaia occorre aver compiuto 66 anni e 3 mesi. Formalmente, l’opzione potrà essere esercitata sino al 31 dicembre 2015, ma già da tempo l’Inps ha precisato che entro questa data deve verificarsi la decorrenza del trattamento pensionistico, e non la maturazione dei requisiti. Sulla base di questa interpretazione, considerato che si applicano le finestre di 12 mesi per le dipendenti e di 18 mesi per le autonome, e che dal 2013 il requisito anagrafico è stato aumentato di altri 3 mesi per tener conto dell’allungamento delle aspettative di vita, per ricorrere a quest’opzione i tempi si sono ulteriormente ridotti. Prima di presentare la domanda, è

“Buona pensione!” a Mary e a Giuseppe

comunque bene valutare con attenzione i pro e i contro. Si dovrà considerare il vantaggio derivante da un ritiro anticipato, da un lato, e dall’altro lo svantaggio di un assegno più basso rispetto a quello che si percepirebbe con la pensione di vecchiaia. Tuttavia non è possibile quantificare in modo generalizzato quanto si perde effettivamente. Ogni caso è a sé stante. Ma, a grandi linee, è risultato che la pensione è più bassa di una percentuale che va dal 25 al 35% rispetto alle aspettative. I Nostri Uffici di Patronato sono a disposizione di tutte le lavoratrici interessate a questa opzione, per effettuare, calcoli, verifiche, proiezioni.

In caso di infortunio si deve fare subito la segnalazione agli Uffici del Patronato EPACA

Per Coldiretti Cremona si chiude un anno di grandi cambiamenti. Al ‘timone’ della Federazione e nelle ‘prime linee’ rappresentate dalle Zone. Quale sintesi del 2014, cogliamo l’occasione per ringraziare, anche attraverso le pagine del Coltivatore, due amici che sono andati in pensione. Un grazie sincero a Mary Placchi, ‘storica’ operatrice Epaca, entrata in Coldiretti nel 1975, per decenni il volto del Patronato nell’Ufficio Zona di Cremona (e, per una parentesi di alcuni anni, a Soresina). “La mia forza la traevo dal rapporto con gli Associati, dalla loro stima e fiducia” sottolinea Mary, che al Patronato ha portato efficienza e una grande carica umana, e che “rimane in famiglia” come collaboratrice volontaria.

I lavoratori autonomi, in caso di infortunio, devono prestare particolare attenzione. Se non si provvede a fare tutte le comunicazioni e denunce previste entro il termine delle 48 ore, si rischia di perdere l’indennità giornaliera dell’INAIL.

Ad agosto 2014 Giuseppe Sangiovanni ha concluso la sua lunga esperienza lavorativa in Coldiretti, dopo tanti impegni e battaglie vissute sempre al fianco dei Soci della Zona di Crema. Braccio destro del Segretario di Zona, responsabile dei Recapiti, è sempre stato tra i più presenti sul territorio e nel quotidiano rapporto con gli imprenditori agricoli. Anche a lui, il grazie di Dirigenti e Soci… e “buona pensione”!

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Damiano Talamazzini Resp. Provinciale Patronato Epaca

Se poi a subire l’infortunio è un familiare coadiuvante dell’azienda oppure un dipendente, l’INAIL, in caso di mancata corretta comunicazione, applica anche pesanti sanzioni. Per evitare qualsiasi rischio, basta presentarsi subito al proprio Ufficio EPACA – Coldiretti, dove si provvederà a fare tutti gli adempimenti previsti dalla normativa.

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SERVIZI TECNICI

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Gas fluorurati: adempimenti per gli impianti di refrigerazione del latte Il DPR del gennaio 2012 ha definito le modalità applicative del regolamento europeo CE/842/2006, che disciplina il controllo delle emissioni in atmosfera di gas fluorurati ad effetto serra. Anche le aziende agricole che sono dotate di apparecchiature di refrigerazione, condizionamento d’aria, pompe di calore mobili e sistemi di protezione antincendio, con contenuto di gas fluorurati superiore a 3 kg (si tenga presente che l’informazione sul contenuto di gas è recuperabile poiché contenuta nel libretto dell’impianto) sono tenute agli adempimenti previsti dal regolamento europeo. L’azienda è tenuta ad adempiere a due obblighi: effettuare almeno una manutenzione dell’apparecchiatura all’anno (da parte di un manutentore abilitato) con la tenuta del registro d’impianto e provvedere alla presentazione della dichiarazione annuale dei Gas Fluorurati (dichiarazione FGas) nel

Andrea Ragazzini Servizi Tecnici

portale dell’ISPRA entro il 31/05/2015. http://www.sinanet. isprambiente.it/it/sia-ispra/fgas Si ricorda che tra gli impianti principali che possiamo trovare in un’azienda agricola abbiamo: frigoriferi per il latte, impianti di climatizzazione, scambiatori di calore dei biogas, pompe di calore, celle di refrigerazione, banchi frigoriferi per la vendita diretta. Sono previste sanzioni anche molto pesanti per il mancato adempimento delle procedure sopra descritte. Gli uffici di Coldiretti sono a disposizione per qualsiasi ulteriore chiarimento e offrono il servizio di invio telematico della “Dichiarazione FGas”.

La Piattaforma SINTEL: obbligo per chi lavora con la pubblica amministrazione La piattaforma Sintel - Sistema di intermediazione telematica di Regione Lombardia, consente agli Enti Pubblici di bandire gare sopra e sotto soglia comunitaria tramite tutte le procedure previste dalla normativa vigente, interamente online. Le aziende agricole che lavorano con la Pubblica Amministrazione (Comuni, Istituti scolastici, Enti Parco, Istituti Ospedalieri) devono registrarsi sulla piattaforma SINTEL per poter partecipare ai bandi di gara promossi dalla Pubblica Amministrazione. Ad esempio questa procedura diventerà obbligatoria per le aziende che effettuano sfalcio del verde, spalatura meccanica della neve, fornitura di alimenti e bevande a mense scolastiche o istituti ospedalieri, solo per citarne alcuni. Questo nuovo strumento rappresenta quindi anche un’opportunità di lavoro in più per le nostre aziende; una volta registrati sulla piattaforma si entra a far parte dell’Elenco Fornitori Telematico e si potrà essere contattati dalle Pubbliche Amministrazioni lombarde per le gare ad invito. L’azienda agricola per potersi registrare avrà bisogno della Carta Nazionale dei Servizi (CNS) e di un indirizzo di Posta Elettronica Certificata (PEC). Gli uffici di Coldiretti sono a disposizione per qualsiasi informazione in merito e offrono il servizio di registrazione alla piattaforma Sintel. IL

Il “Punto Coldiretti” inviato a tutte le imprese agricole E’ il giornale online per le imprese del sistema agroalimentare. In tempo reale assicura tutte le informazioni su economia e settori produttivi, fisco, ambiente, lavoro, scadenze, mercati, prezzi, credito e finanziamenti, energia, previdenza, formazione, qualità, ma anche meteo, normative, innovazione e ricerca. Il “Punto Coldiretti” viene inviato a tutti i nostri Associati tramite posta elettronica ordinaria o certificata. Per leggere il giornale online: www.ilpuntocoldiretti.it.

www.cremona.coldiretti.it il sito di Coldiretti Cremona Gli appuntamenti promossi da Coldiretti Cremona vengono comunicati anche attraverso il sito, all’indirizzo online www. cremona.coldiretti.it. In particolare, per gli avvisi e gli appuntamenti rivolti agli imprenditori agricoli, c’è lo spazio “avvisi alle imprese”. Sul sito sono presenti i comunicati stampa, le pagine dedicate ai servizi garantiti dai vari uffici, tutte le iniziative sul territorio, il calendario aggiornato dei Mercati di Campagna Amica, accanto a una serie di link e di indirizzi utili. E’ possibile sfogliare i numeri del Coltivatore, la newsletter settimanale e tutte le pubblicazioni e guide edite da Coldiretti Cremona.

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TERRITORIO

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Centrale idroelettrica a Bertonico, anche la Regione boccia il progetto Coldiretti Cremona: “Sposata la nostra battaglia. Troppi rischi per le imprese e l’ambiente” “Con chiarezza e determinazione, a difesa delle imprese agricole e del territorio, abbiamo fin dall’inizio evidenziato i pericoli legati alla realizzazione di una centrale idroelettrica in quel tratto dell’Adda. Abbiamo sottolineato l’impatto sull’area interessata, con il rischio di innalzamento della falda in una zona che già ora è oggetto di fenomeni di dissesto e di esondazioni. Prendiamo atto, con soddisfazione, che la Regione condivide la nostra preoccupazione”. Paolo Voltini, Presidente di Coldiretti Cremona, commenta così il parere negativo espresso da Regione Lombardia, in data 5 dicembre, rivolto al Ministero dell’Ambiente, in merito al progetto presentato da Edison Spa per la realizzazione di una centrale idroelettrica sul fiume Adda nel territorio tra i comuni di Gombito, Moscazzano, Ripalta Arpina, Bertonico

e Montodine. “La Regione ha evidenziato la non sostenibilità dell’opera – prosegue Voltini –. E’ una ulteriore, importante, stroncatura, che segue i pareri, anch’essi non favorevoli, arrivati dalle province di Cremona e Lodi, dai cinque comuni su cui si vorrebbe realizzare l’intervento, ma anche dal Parco Adda Sud e dall’Aipo”. Il progetto prevede un impianto da 5.824 kilowatt, realizzato poco a valle del ponte che collega le province di Lodi e Cremona, vicino alla confluenza del fiume Serio nell’Adda. Con una diga di quasi tre metri d’altezza, un taglio dell’ansa di 200 metri e la costruzione di due canali: uno per convogliare le acque invasate (invaso totale di 660.000 metri cubi) all’interno del sistema di turbine della centrale, poi scaricate sull’altro lato dell’ansa, e uno (costituito da una

conca di navigazione) per il passaggio delle imbarcazioni. “Di fronte alla minaccia che si prospetta sia per le attività produttive che per il territorio, Coldiretti non è rimasta in silenzio. Insieme agli agricoltori interessati dall’opera, i cui terreni rischiano di finire allagati con l’innalzamento della falda, abbiamo preso contatti con i Sindaci, la Provincia di Cremona e la Regione, per fare fronte comune – spiega il Direttore Tino Arosio –. Abbiamo presentato le nostre osservazioni, rimarcando i rischi legati al progetto. Il parere tecnico di Regione Lombardia, che evidenza carenze importanti dal punto di vista della sicurezza idraulica e dell’impatto ambientale, segna un passaggio importante, di cui il Ministero dell’Ambiente dovrà necessariamente tenere conto”.

Coldiretti : “Bene la legge sul consumo di suolo” “Un punto fermo per la salvaguardia del territorio” così Ettore Prandini, Presidente di Coldiretti Lombardia, ha definito la legge sul consumo di suolo approvata dalla Regione e che prevede, fra le altre cose, lo stop alle varianti suoi suoli agricoli, incentivi al recupero delle aree dismesse e un taglio dei tempi di realizzazione di progetti su ex aree agricole. “Certo – commenta Prandini – se le limitazioni alle nuove costruzioni

fossero entrate in vigore subito e non dopo 30 mesi sarebbe stato meglio, ma almeno adesso abbiamo una norma che regola un fenomeno come quello del consumo di suolo che ha fatto danni sotto gli occhi di tutti”. In cinquant’anni, dal 1955 al 2011, in Lombardia le superfici agricole utilizzate sono diminuite di oltre il 25,4% passando da 1.322.017 ettari a 986.853 ettari, mentre il suolo urbanizzato è aumentato del 235%. IL

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“E’ vero però che nella finestra prevista dalla legge prima che scattino le limitazioni – ha aggiunto Prandini – l’avanzata del cemento sarà calmierata dalla crisi del mercato edilizio che non spinge certo a un boom delle costruzioni. In ogni caso, con questa legge sul consumo del suolo l’agricoltura torna protagonista non solo come settore produttivo, ma anche come elemento strategico del territorio e del paesaggio”.




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