w l'agricoltura, coldiretti cremona informa n.16/2010

Page 1

Le produzioni, l’ambiente, l’alimentazione

Coldiretti Cremona Informa, Anno V NewsLetter

Informazione on line Venerdì 07/05/2010 – Anno V, Numero 16 ♦ ♦ ♦ ♦ ♦ ♦ ♦

Maltempo. Dopo giorni sotto l’acqua, campi “annegati” e rischio di risemina Inflazione. Per la prima volta dopo cinque anni, si riducono i prezzi al consumo Donne Impresa. A Milano marcia a km zero e stand nel Castello Sforzesco Scuola. Ecco l’agriasilo, il sogno di tre genitori su quattro Made in Italy. Task force per un’Italia libera da Ogm, nel segno della legalità Appuntamenti. Mercato di Campagna Amica e ‘Tre giorni’ a Pizzighettone In agenda. Rubrica Epaca / Agricoltura in tv / Appuntamento sul sito

…………………………………………………………………………

…………………

Maltempo, dopo giorni sotto l’acqua campi “annegati” e rischio di risemina Dopo le piogge torrenziali dei giorni scorsi, gli agricoltori stanno facendo una prima rilevazione dei danni ai terreni e alle colture. In alcune zone ci sono terreni inzuppati di acqua sui quali bisognerà attendere diversi giorni prima di tornare al lavoro; altre aree invece avevano già le prime piantine, che sono annegate, e si rischia di dover ripetere le semine. Molto dipenderà dai tempi di “asciugatura” dei campi. Impossibile adesso fare una quantificazione economica dei danni, anche perché sul territorio lombardo c’è una situazione a “macchia di leopardo”. Lungo la linea ideale che unisce Como, Lecco, Varese e Sondrio la situazione si va normalizzando, l’acqua in esubero sui terreni sta scendendo a valle e i terreni si stanno compattando, ma ci vorrà ancora tempo prima di poterli lavorare. In provincia di Cremona, a Pizzighettone la piena dell’Adda è stabile. A Formigara le zone golenali restano sott’acqua. A Volongo è iniziato, con le idrovore, lo svuotamento dell’area golenale oltre l’argine. Nella zona tra Pessina e Ostiano l’Oglio rimane fuori argine: in questo caso, non resta che aspettare che il livello del fiume si abbassi. Nel Casalasco, dopo giorni particolarmente difficili con diversi canali andati in tilt per la troppa acqua (con il conseguente allagamento di vari campi di orticole e mais), ora l’acqua sta finalmente defluendo verso i canali. Restano gli allagamenti dei campi a Piadena, dove il fiume Oglio nella giornata di ieri ha superato, e in qualche tratto ha rotto, gli argini di golena invadendo prati stabili e campi di mais. Solo tra qualche tempo si potrà avere la reale stima di quanto il maltempo sia costato alle campagne e alle imprese agricole, compromettendo il normale sviluppo delle piante, rallentandone la crescita o addirittura rendendo necessarie nuove semine. Nelle zone intorno a Bergamo le foraggere sono state “spianate” dalla pioggia e si rischia che vadano perse. Le operazioni per la semina sono in forte ritardo.


Questo significa che le imprese agricole avranno difficoltà ad approvvigionarsi di foraggio per il bestiame e lo dovranno acquistare, con costi in più. Per i vigneti il pericolo sono le infezioni fungine che si potrebbero sviluppare a causa dell’umidità. In generale i torrenti e i canali sono ancora gonfi d’acqua e si temono esondazioni. Il forte ritardo nei lavori di ricostruzione della diga di Ponte San Pietro sul fiume Brembo, dovuto alle continue piene causate dalle piogge, assilla in modo particolare gli agricoltori dell’Isola. Se i lavori non verranno ultimati nei tempi previsti, c’è il pericolo che le aziende agricole della zona restino senza l’acqua per l’irrigazione. A questo riguardo la Coldiretti ha chiesto un incontro urgente con il Consorzio di Bonifica, lo STER e l’ENEL per affrontare il problema. Nel Pavese i livelli di Ticino e Po sono stazionari o in lenta diminuzione. In Oltrepò ci sono danni a Stradella dove vicino alla sede Coldiretti sono entrate in azione le ruspe per spostare il fango e l’acqua che ha fatto “scoppiare” le fognature. A Cecima è crollato un muro sotto la spinta della terra fradicia d’acqua, ci sono stati alcuni smottamenti. Nel Bresciano dopo le esondazioni dei canali si guarda ai tempi di recupero di “asciugatura” dei terreni, infatti se il ristagno d’acqua dovesse proseguire ci potrebbero essere problemi di asfissie sul mais con il rischio di dover riseminare. Stessa situazione anche nel Mantovano, nel Lodigiano e nel Milanese. Nella foto in basso, scattata ieri a Gussola: campi di orticole allagati

Nella foto a sinistra, ieri a Pessina: campi di mais invasi dalle acque dell’Oglio

IL PO SALE ANCORA, IL LAGO DI COMO VICINO ALL’ESONDAZIONE Il livello del fiume Po continua a salire in misura maggiore verso la foce facendo registrare un ulteriore innalzamento di 1,5 metri in un giorno a Pontelagoscuro in provincia di Ferrara mentre tra i grandi laghi quello di Como a Melgrate ha quasi raggiunto la quota di esondazione di Piazza Cavour a Como e quello di Garda a Peschiera è al massimo storico del periodo. E’ quanto emerge dal monitoraggio della Coldiretti nella mattina del 7 maggio sugli effetti del maltempo che si è manifestato con frane, esondazioni e allagamenti di terreni agricoli con danni per milioni di euro, anche se l’abbondante pioggia dovrebbe scongiurare il rischio di siccità estiva. Vento forte, piogge violente e grandinate possono mettere a rischio i raccolti delle colture orticole e delle piante da frutto oltre che compromettere le ultime semine del mais e del pomodoro. Le precipitazioni in questa fase stagionale sono generalmente positive, ma devono avvenire - sottolinea la Coldiretti - in modo costante e durare nel tempo, mentre i forti temporali, soprattutto se si manifestano con precipitazioni intense, rischiano di provocare danni poiché i terreni non riescono ad assorbire l'acqua che cade violentemente e tende ad allontanarsi per scorrimento. Una situazione che aumenta il rischio frane e smottamenti in un Paese dove il territorio di sette comuni su dieci è a rischio frane o alluvioni.


INFLAZIONE:

ALIMENTI, SI RIDUCONO I PREZZI AL CONSUMO (PER LA PRIMA VOLTA, DOPO 5 ANNI) MENTRE SALGONO GLI ACQUISTI (+ 1,1%) Aumentano dell’1,1 per cento gli acquisti familiari di prodotti alimentari delle famiglie italiane dopo che per la prima volta da quasi cinque anni si è verificata una riduzione dei prezzi al consumo. E’ quanto emerge da un’analisi della Coldiretti in riferimento ai dati Istat sull’inflazione ad aprile 2010, sulla base dei dati Ismea relativi al primo trimestre del 2010. Il leggero aumento dei consumi alimentari nel 2010 è stato favorito - sottolinea la Coldiretti dal contenimento dei prezzi alimentari al consumo che ad aprile si riducono per la prima volta del giugno 2005 facendo segnare un calo medio dello 0,1 per cento su base annua, con il prezzo della pasta che è sceso dell'1,6 per cento, quello del latte del 2 per cento, la frutta del 4,9 per cento ed i vegetali dello 0,2 per cento. In realtà la riduzione avrebbe dovuto essere ben più rilevante se si considera - denuncia la Coldiretti - che nei campi le produzioni agricole sono in piena deflazione con un crollo del 10 per cento su base annuale a marzo. I prezzi dei prodotti agricoli in campagna - sottolinea la Coldiretti - si sono ridotti drasticamente per gli ortaggi e legumi (-38 per cento), per la frutta fresca e secca (-21 per cento), per cereali (- 8 per cento) e i vini (-6 per cento), mentre tra i prodotti di allevamento si registrano ribassi del 10 per cento per i volatili domestici e del 4 per cento per i bovini. Ad aumentare - continua la Coldiretti - sono del 10 per cento le uova, seguite dall’8 per cento dei suini, dal 5 per cento degli ovicaprini, dal 4 per cento dei lattiero caseari e del 10 per cento gli oli. I consumatori italiani - sottolinea la Coldiretti - non hanno dunque potuto beneficiare della forte riduzione dei prezzi agricoli, che rischia invece di provocare l'abbandono delle campagne, a causa delle inefficienze e delle speculazioni lungo la filiera agroalimentare. Pochi centesimi pagati agli agricoltori nei campi diventano euro al consumo con il risultato di un aumento della forbice nel passaggio dei prodotti dal campo alla tavola durante il quale i prezzi degli alimenti moltiplicano oggi in media cinque volte. Si tratta - conclude la Coldiretti - di un forte ostacolo alla ripresa economica in un Paese dove quasi un euro su quattro si spende per la tavola con gli acquisti di alimentari e bevande che ammontano complessivamente a 215 miliardi di euro all'anno (dei quali 144 a casa e 71 per mangiare fuori), con l'agroalimentare che svolge peraltro una funzione da traino per l'intero Made in Italy all'estero.

Agricoltura e Ambiente il giovedì e la domenica sono in tv Ricordiamo ai lettori che W l’Agricoltura, la trasmissione di agricoltura, ambiente, alimentazione proposta da Coldiretti Cremona, va in onda: ogni giovedì, ore 20.15 circa, su TeleColor e ore 20.20 su PrimaRete in replica la domenica, alle ore 12, su Telecolor.


TASK FORCE “PER UN’ITALIA LIBERA DA OGM”: CONTRO GLI ATTI DI TERRORISMO ECOLOGICO OCCORRE REAGIRE PER RIPRISTINARE LA LEGALITÀ Contro atti di terrorismo ecologico occorre reagire con la più ferma determinazione per ripristinare la legalità. Dopo l’istigazione, il reato di messa a coltura di piante geneticamente modificate costituisce una manifestazione del disprezzo da parte del signor Fidenato e di uno sparuto gruppo di pseudo agricoltori non solo dell’ordine pubblico, ma soprattutto dei beni comuni ambientali e della sicurezza alimentare. E’ quanto sostiene la Task foce “Per un’Italia libera da ogm” (Coldiretti, Cna alimentare, Aiab, Amab, Cia, Legacoop, Lega Pesca, Unci, Federconsumatori, Adusbef, Adoc, Codacons, Movimento difesa del cittadino, Legambiente, Wwf, Greenpeace, Vas, Fondazione Univerde, Slow Food, Acli, Crocevia, Focsiv, Greenaccord, Federparchi, Campagna Amica, Città del Vino) nel richiedere l’immediata convocazione del Comitato provinciale per la sicurezza e l’avvio di indagini dirette a individuare l’area coltivata per disporne il sequestro e procedere alle operazioni di bonifica. Tutto questo, naturalmente, se i fatti annunciati corrispondono effettivamente al vero e non si tratta invece di una ridicola messa in scena in una versione tutta provinciale di rivendicazione.

OGM MARINI: COMBATTERE I REATI SECONDO LA LEGGE L’illegalità va combattuta con tutti gli strumenti e i mezzi di cui lo Stato dispone. E’ quanto afferma il Presidente della Coldiretti Sergio Marini nel sottolineare che “la contrarietà della Coldiretti e della stragrande maggioranza dei cittadini alla coltivazione Ogm in Italia è ultranota e le ultime vicende non fanno che confermare la posizione ideologica di chi in nome di una presunta sua libertà viola la legge e calpesta i diritti altrui”. La Coldiretti ricorda che in relazione al D.Lgs. 24 aprile 2001 n. 212, (Attuazione delle direttive 98/95/CE e 98/96/CE concernenti la commercializzazione dei prodotti sementieri, il catologo comune delle varietà delle specie di piante agricole e relativi controlli), il quinto comma dell’articolo 1 dispone: “Chi mette in coltura prodotti sementieri di varietà geneticamente modificate, senza l'autorizzazione di cui al comma 2, è punito con la pena dell'arresto da sei mesi a tre anni o dell'ammenda fino a 100 milioni di lire. La stessa sanzione si applica in caso di revoca o sospensione dell'autorizzazione”.

www.cremona.coldiretti.it Www.cremona.coldiretti.it è l’indirizzo del sito di Coldiretti Cremona. Uno strumento di informazione e comunicazione, aggiornato in tempo reale, rivolto agli imprenditori agricoli e a tutti i cittadini attenti ai temi della difesa e valorizzazione dell’agricoltura e alimentazione made in Italy, alla promozione del territorio, alla tutela dell’ambiente.


Milano, Donne Coldiretti nel Castello Sforzesco Marcia “in rosa” a km zero fra sapori e buoni consigli Sarà una marcia a km zero, con i prodotti del territorio che le imprenditrici della Coldiretti porteranno alla prossima Avon Running Tour 2010, in programma a Milano sabato 8 e domenica 9 maggio presso Piazza del Cannone - Castello Sforzesco. Oltre a partecipare alla marcia con una squadra tutta femminile (compresa Emma, una bimba di 2 anni, sul suo passeggino) Donne Impresa sarà presente fra le mura della fortezza con una carrellata di alcuni tesori agroalimentari (riso, marmellate, miele e salumi) e consigli su come conservare bene gli alimenti a casa. “Si tratta di un’occasione importante per la promozione di un virtuoso stile di vita, che si fonda su una sana e corretta alimentazione e su un consumo critico e attento” spiega Nino Andena, Presidente di Coldiretti Lombardia. Le Imprenditrici Agricole di Coldiretti sposano la causa che sta alla base della Maratona delle Donne che vuole, grazie a questi due giorni di festa, sensibilizzare la società sul progetto della fondazione IEO relativo al tema della fertilità e gravidanza in oncologia. “Come imprenditrici agricole lombarde non potevamo mancare a quest’appuntamento in cui ci metteremo a disposizione di tutti coloro che vogliono avvicinarsi alla cultura e alle tradizioni rurali – spiega Pina Alagia, responsabile Donne Impresa Coldiretti Lombardia –. Non dobbiamo dimenticare che i nostri prodotti sono il frutto di un lungo e duro lavoro e puntiamo a valorizzarli attraverso la creazione di una filiera tutta agricola e tutta italiana”. Le donne lombarde che lavorano in agricoltura sono oltre 17mila di cui 11.000 conducono aziende in questo settore. La Lombardia è la prima regione d’Italia per numero di imprenditrici agricole.

SALUTE: IN ITALIA TROPPI BIMBI OBESI Occorre intervenire con decisione per invertire la tendenza che ha portato quasi un bambino su quattro ad avere una speranza di vita inferiore a quella dei genitori a causa dei problemi determinati dall’obesità e dal sovrappeso. E’ quanto afferma la Coldiretti nel commentare i dati emersi al convegno “Alimentazione, stili di vita e salute dei bambini” promosso da Barilla center for food nutrition durante il quale Claudio Maffeis, pediatra dell'Università di Verona, ha affermato che per la prima volta i bambini con eccesso ponderale hanno prospettiva di vita inferiore ai genitori. Un allarme giustificato dai numeri che vedono la presenza in Italia di oltre un milione e centomila bambini tra i sei e gli undici anni con problemi di obesità e sovrappeso che rappresentano il 23,6% della classe terza elementare. Le malattie collegate direttamente all'obesità sono responsabili - sottolinea la Coldiretti - di ben il 7% dei costi sanitari dell'Unione Europea poiché l'aumento di peso è un importante fattore di rischio per molte malattie come i problemi cardiocircolatori, il diabete, l'ipertensione, l'infarto e certi tipi di cancro, sulla base dei dati della Commissione Europea. Pane, pasta, frutta, verdura, olio extravergine e il tradizionale bicchiere di vino consumati a tavola in pasti regolari hanno consentito agli italiani - continua la Coldiretti - di conquistare il record della longevità con una vita media di 78,6 anni per gli uomini e di 84,1 anni per le donne, nettamente superiore alla media europea. Ma il futuro è preoccupante per effetto soprattutto del progressivo abbandono dei principi della dieta mediterranea a favore del consumo di cibi grassi e ricchi di zucchero come le bibite gassate. Occorre invertire la tendenza promuovendo il consumo di frutta e verdura a casa, nelle scuole e nelle mense”. La Coldiretti ha firmato un protocollo di intesa con il Ministero dell'Istruzione che prevede l'impegno a promuovere iniziative comuni per sensibilizzare i giovani ad un corretto comportamento civico rispettoso dell'ambiente e delle tradizioni alimentari italiane.


SCUOLA: ECCO L’AGRIASILO IL SOGNO DI 3 GENITORI SU 4 Più di tre genitori su quattro (78%) sognano di far crescere i propri figli in un agriasilo, un ambiente semplice, familiare e naturale dove giocare all’aria aperta con piante e animali e gustare merende e colazioni genuine. E’ quanto emerge da un’indagine Coldiretti/Swg realizzata in occasione di “Far crescere il futuro”, organizzata da Donne Impresa della Coldiretti, dove per la prima volta è stata presentata la più rivoluzionaria innovazione nei processi formativi e di crescita del talento introdotta in Italia per iniziativa soprattutto di giovani imprenditrici agricole che hanno trasformato in diverse regioni le proprie fattorie in asili grazie alle nuove normative. “Si tratta di una concreta dimostrazione della grande modernità dell’attività agricola nella società contemporanea, dove si avverte forte la necessità di ricostruire un rapporto con il mondo reale che è un patrimonio delle nostre imprese, impegnate a farlo conoscere anche con l’offerta di servizi innovativi resi possibili dalle nuove leggi sulla multifunzionalità”, afferma il Presidente della Coldiretti Sergio Marini. La rapida diffusione degli agrisilo è dimostrata dalle quasi cento iniziative in cantiere, molte delle quali si sono già trasformate in realtà, promosse in varie regioni, soprattutto Veneto, Piemonte, Trentino e Friuli. Anche a Cremona si sta lavorando per aprire un agriasilo e Coldiretti attende di poter presto dare notizia ufficiale dell’attesissimo “varo”. Con il termine agrinido si intende una struttura di accoglienza realizzata all’interno di una azienda agricola per bambini fino a tre anni di età mentre l’agriasilo coinvolge i piccoli dai tre ai sei anni. In base alla normativa vigente, che fissa il numero massimo di bambini in relazione alla metratura dei locali, si tratta spesso di piccole “classi” alle quali vengono garantite tutte le appropriate cure quotidiane (pranzo, sonno, cambio) ma con più tempo all’aria aperta a contatto con la natura, in una sorta di “palestra verde” dove coltivare le piante, socializzare con gli animali, imparare a conoscere i ritmi della natura e i principi di un’alimentazione sana. Il metodo educativo negli agriasilo prevede l’avvicinamento dei bambini ad un ambiente agricolo, in forma innovativa e alternativa rispetto all’offerta educativa tipica, con i piccoli ospiti che interagiscono quotidianamente con l’elemento natura, sia esso visto dal lato della coltivazione, sia dal lato dell’allevamento con la presenza di animali anche certificati e addestrati di diversa specie ed età. L’altra componente portante del metodo è data dall’applicazione della pet therapy e l’attivazione dell’orto sensoriale e didattico per insegnare il senso del tempo e della pazienza per la capacità di ascolto. Tutto questo grazie anche ai laboratori didattici innovativi quali: la realizzazione di Nella la coccinella ottenuta da una mela, oppure il cavallo Lallo, realizzato da materiale di recupero, così come la preparazione di mangiatoie per uccelli ottenute da bottiglie di plastica riciclate o le noci utilizzate per fare piccole barchette galleggianti. Le esperienze che possono offrire gli agriasilo sono molteplici, dall’aromaterapia alla fitoterapia, dal teatro nella natura fino all’agriludoteca. Se il metodo migliore per acquisire conoscenze teoriche è quello di fare esperienze pratiche, l’agriasilo - sostiene la Coldiretti - si avvantaggia del legame con il mondo rurale, un mondo organizzato sull’arte del fare e sull’uso delle mani. Le opportunità didattiche degli agriasilo variano naturalmente in relazione all’attività produttiva dell’azienda in cui ci si trova; ad esempio, dove si produce grano si può imparare a fare il pane, ma anche disegni con i chicchi, dove si coltivano verdure si possono predisporre dei piccoli orti “autogestiti” per stimolare la manualità dei bambini, dove ci sono animali di allevamenti si può imparare a riconoscere i loro versi e molte altre innumerevoli possibilità di confronto con il mondo reale.


RUBRICA EPACA A cura del Patronato Epaca, sulle pagine del settimanale ‘Il Piccolo’ viene pubblicata la rubrica “Dalla Parte dei Cittadini”, nata per rispondere a dubbi e quesiti dei lettori in materia di diritti previdenziali e assistenziali. Riproponiamo gli interventi, a firma di Damiano Talamazzini, Responsabile provinciale del Patronato. (E-mail: epaca.cr@coldiretti.it)

Le lavoratrici dipendenti possono anticipare il pensionamento? Egregio Responsabile Patronato Epaca, è vero che le donne possono andare in pensione prima degli uomini? Per le lavoratrici dipendenti esiste una norma transitoria che dà la possibilità di anticipare il momento del pensionamento rispetto ai lavoratori uomini. Tale disposizione, prevista in via sperimentale fino al 2015, intende attenuare la penalizzazione che alle donne deriverà dall’aumento dell’età per il diritto alla pensione di anzianità, che dal 1/1/2011 per le lavoratrici coinciderà con quella per il diritto alla pensione di vecchiaia. Possono beneficiare le lavoratrici che hanno maturato un’anzianità assicurativa e contributiva di almeno 35 anni e raggiunto un’età anagrafica di 57 anni, se dipendenti, e di 58 se autonome, a condizione che optino per la liquidazione della pensione con le regole di calcolo del sistema contributivo ed in particolare: - le lavoratrici con un’anzianità contributiva pari o superiore a 18 anni al 31/12/95 che non abbiano maturato entro il 31/12/07 i requisiti di anzianità contributiva e di età anagrafica utili per il conseguimento del diritto a pensione di anzianità, ai sensi della disciplina vigente prima dell’entrata in vigore della legge del 2004; - le lavoratrici con un’anzianità contributiva inferiore a 18 anni al 31/12/95 che non abbiano già esercitato il diritto di opzione per il sistema contributivo. Di conseguenza, non possono beneficiare le lavoratrici che hanno perfezionato i requisiti di età anagrafica e di contribuzione per il pensionamento di anzianità entro il 31/12/07 e quelle nei cui confronti operano i requisiti per l’accesso alla pensione di anzianità previgenti alla legge del 2004 e successive modificazioni (es: lavoratrici in mobilità lunga e autorizzate ai versamenti volontari entro il 20/7/07). La disciplina sperimentale prevede che l’applicazione del sistema contributivo sia limitata alle sole regole di calcolo. Pertanto, anche alle titolari di questa tipologia di pensione si applicano le disposizioni sul trattamento minimo e non è richiesto il requisito del raggiungimento di un importo della pensione non inferiore a 1,2 volte il valore dell'assegno sociale per le richiedenti che hanno meno di 65 anni di età. Per lo stesso motivo, poiché si tratta di pensioni cui si applicano soltanto le regole di calcolo, ma non l’intero sistema contributivo, le lavoratrici che optano per la liquidazione della pensione secondo tale normativa sperimentale non possono avvalersi dell’anticipo del pensionamento per le lavoratrici madri fino ad 1 anno rispetto all’età di 57 anni o, in alternativa, l’applicazione di un coefficiente di trasformazione più favorevole in base al numero di figli. Lo sconto sull’età riservato alle donne non è gratuito, infatti, chi vorrà avvalersi dell'anticipo, raggiungendo cioè la soglia minima anagrafica dei 57-58 anni, dovrà necessariamente scegliere il meno favorevole sistema di calcolo contributivo, quello previsto per la generalità dei lavoratori che hanno iniziato l’attività dopo il 31/12/95, il che significa percepire un assegno mensile di circa il 15-20% in meno rispetto al calcolo retributivo. Alle lavoratrici che si avvalgono della sperimentazione non si applicano i benefici stabiliti dalla legge del ’95, che prevede la scelta a favore delle lavoratrici madri di anticipare il pensionamento fino ad 1 anno rispetto all’età di 57 anni, o in alternativa l’applicazione per il calcolo del trattamento di un coefficiente di trasformazione più favorevole, in base al numero di figli.


‘Mercato di Campagna Amica’ domenica 16 maggio a Crema Domenica 16 maggio si rinnova a Crema l’appuntamento con il ‘Mercato di Campagna Amica’ proposto dagli agricoltori della Coldiretti. Dalle ore 8 alle 13 gli stand degli agricoltori prenderanno posto in via Terni, a pochi passi dal distributore automatico di latte, pronti ad offrire alle famiglie cremasche un’altra domenica nel segno della freschezza, genuinità e del gusto. Regalandosi una passeggiata in zona Mercato sarà possibile acquistare formaggi (prodotti con latte di vacca, capra e bufala), carni e salumi in arrivo dagli allevamenti del territorio, ma anche miele, farine, frutta e verdura di stagione ed altri prodotti ‘Made in Crema e Cremona’, proposti dagli agricoltori, in un filo diretto fra la campagna e le famiglie. Sono ormai numerose, nel territorio provinciale, le “piazze” in cui con cadenza regolare si ripropone l’appuntamento con le vendite a km zero. Eccole.

Mercato di Campagna Amica, il calendario CREMONA. Al Foro Boario ogni venerdì, dalle ore 8 alle 13. CASALMAGGIORE. In Piazza Turati, il sabato mattina. SORESINA. Tutti i lunedì, dalle 8 alle 13, nella piazza davanti al Palazzo Comunale. CREMA. Prossimo appuntamento, in via Terni, domenica 16 maggio. PANDINO. Il primo e il terzo giovedì del mese, in corso Umberto I

Tre giorni in piazza a Pizzighettone Nei giorni 21, 22 e 23 maggio torna l’appuntamento con la “Tre Giorni in Piazza”, attesa rassegna organizzata da Pizzighettone Fiere dell’Adda, giunta alla ventiduesima edizione. L’expo si terrà all’interno delle mura di Pizzighettone, raro esempio di architettura militare concepita nel Rinascimento. Nei 34 ambienti a volta di botte (le “casematte”), troveranno spazio gli stand espositivi. Fra questi, come sempre, non mancherà lo stand di Coldiretti Campagna Amica, con i prodotti del territorio e il materiale informativo in merito alle azioni dell’Organizzazione a tutela del Made in Italy. La presenza di alcune aziende agricole permetterà ai cittadini-consumatori di dialogare direttamente con gli agricoltori, scoprendo quanto lavoro e quanta professionalità vi siano dietro la bontà dei prodotti a km zero. S

W l’Agricoltura – Coldiretti Cremona Informa Vi dà appuntamento alla prossima settimana Il ‘diario’ in posta elettronica di Coldiretti Cremona è nei siti www.cremona.coldiretti.it e www.lombardia.coldiretti.it


Turn static files into dynamic content formats.

Create a flipbook
Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.