Le produzioni, l’ambiente, l’alimentazione
Coldiretti Cremona Informa, Anno V NewsLetter
Informazione on line Giovedì 29/07/2010 – Anno V, Numero 25 ♦
Prezzo del latte. Per le trattative aziendali gli allevatori delegano Coldiretti
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Latte. Non si ferma la corsa del Grana: quotazioni mai così buone dal 2006
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PAC. Anticipo regionale dei premi U.E. solo per le azienda in regola
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Maltempo. La Regione chiede lo stato di calamità per le piogge a Cremona
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Appuntamenti/1. Mercato di Campagna Amica / Ci vediamo sul sito e in tv
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Appuntamenti/2. Giornata del Creato / Raduno di trattori d’epoca
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Prezzo del latte, trattative con le industrie Gli allevatori delegano la Coldiretti Dopo la rottura delle trattative sul prezzo, gli allevatori delegano la Coldiretti per fare accordi separati con le singole industrie alle quali consegnano il latte. “Con Assolatte, l’associazione di rappresentanza del settore della trasformazione, non si riesce a ragionare e allora andiamo a trattare direttamente con le industrie che, lavorando ogni giorno al fianco dei nostri produttori, capiscono meglio le esigenze del sistema e sono in grado di arrivare a intese di buon senso” spiega Nino Andena, Presidente di Coldiretti Lombardia, illustrando il nuovo corso delle trattative deciso lunedì a Milano dai vertici dell’Associazione degli agricoltori. Gli allevatori stanno facendo già affluire alle Federazioni provinciali della Coldiretti le deleghe per dare mandato all’associazione di trattare con le singole industrie di riferimento. Inoltre, per quanto riguarda i pagamenti, in assenza di un accordo quadro regionale, il prezzo applicato alle stalle sarà considerato solo come una rata di quello finale ancora da stabilire. In tutta la Regione sono 260 le realtà che ritirano il latte: 109 sono privati (caseifici, grandi industrie, multinazionali), mentre 151 sono cooperative. Le cooperative, con i loro 4.200 soci conferenti, rappresentano oltre 2 milioni e 800 mila tonnellate e hanno già un sistema di acconti e compensazioni che permette una buona remunerazione del latte a seconda dei prodotti, ma che in genere oscilla fra i 38 e i 44 centesimi al litro a seconda delle lavorazioni che vengono fatte. Più problematico è il rapporto degli allevatori con le aziende casearie di trasformazione fra cui le grandi multinazionali come Parmalat, Galbani e Bel Italia-Cademartori. “Visto che Assolatte ha chiuso tutti gli spazi di dialogo, con un atteggiamento che definire arrogante è quasi un eufemismo, ma che denota una scarsa capacità di relazionarsi con il mondo all’esterno dei loro uffici – conclude il Presidente regionale di Coldiretti, Andena – meglio parlare direttamente con chi il latte lo lavora ogni giorno. E qualche segnale positivo sta già arrivando”.
Latte, non si ferma la corsa del Grana: quotazioni mai così buone dal 2006 Non si ferma la corsa del grana padano e del parmigiano. Due fra i più popolari formaggi in Italia e all’estero e che assorbono la metà degli oltre 4 milioni di tonnellate di latte munto in Lombardia (su un totale di quasi 10,5 a livello nazionale) stanno continuando a scalare posizioni per quanto riguarda i prezzi all’origine. Secondo le ultime rilevazioni dell’Ismea – spiega Coldiretti Lombardia – il grana a 12 mesi di stagionatura, nella settimana dal 19 al 25 luglio, ha raggiunto 6,70 euro al chilo, con un aumento del 17,34 per cento rispetto allo stesso periodo del 2009, mentre il parmigiano stagionato 2 anni è arrivato a 10,11 euro al chilo, con un miglioramento del 26,53 per cento rispetto all’anno scorso. “Sono trend di crescita che non si vedevano dal 2006 – spiega Nino Andena, Presidente di Coldiretti Lombardia –. A questo punto, come dice anche l’assessore all’agricoltura Giulio De Capitani, non si capisce proprio perché il prezzo del latte alla stalla non debba essere adeguato di conseguenza, senza alcun bisogno di ricarichi al dettaglio”. Ma c’è un altro prodotto che nasce dal latte e che sta facendo i fuochi d’artificio: il burro infatti vale ad oggi 2,50 euro al chilo sulla piazza di Milano e 2.90 euro al chilo su quella di Cremona, con un miglioramento del 92 per cento rispetto al 2009. Visto che Assolatte ha chiuso la porta al dialogo con la proposta di un prezzo di riferimento regionale non superiore ai 34 centesimi e mezzo al litro (meno del costo di mezza tazzina di caffè al bar!), gli allevatori stanno delegano la Coldiretti per trattative separate con le singole industrie di trasformazione alle quali conferiscono il prodotto delle loro stalle. E segnali di apertura da parte di chi ogni giorno lavora al fianco degli allevatori stanno arrivando. Lo stesso amministratore delegato di Sterilgarda (268 dipendenti e mille tonnellate di latte al giorno a Castiglione delle Stiviere), Fernando Sarzi, ha detto che: “L'accordo sul prezzo del latte dovrebbe essere già fatto. Non si può fare la guerra con gli agricoltori quando, invece, il problema è la grande distribuzione. Un prodotto come il latte italiano bisogna nobilitarlo, non venderlo ad un prezzo inferiore a quello dell'acqua”.
ANTICIPO REGIONALE DEI PREMI UE Una boccata di ossigeno dal Pirellone ma solo alle aziende agricole in regola Il gruppetto di qualche centinaio di allevatori beneficiato dall’emendamento congela multe per le quote latte non incasserà l’anticipo dei fondi europei messo a disposizione dalla Regione Lombardia. Il Pirellone ha infatti deciso di escludere dai pagamenti tutte le situazioni che risultano irregolari o dubbie. Per gli altri, oltre 31 mila aziende agricole, stanno già arrivando quasi 290 dei 500 milioni di euro previsti da Bruxelles. Una seconda rata arriverà entro la metà di agosto per coprire quel che resta delle posizioni ancora aperte. Queste risorse – spiega Coldiretti Lombardia – rappresentano una boccata di ossigeno importante in un momento di grande incertezza per il settore, come confermano gli ultimi dati relativi al secondo trimestre di quest’anno. L’analisi congiunturale di Unioncamere indica ad esempio per il lattiero caseario un aumento della domanda sia nazionale che estera, ma sottolinea al tempo stesso che le aziende agricole sono frenate dai costi in aumento e dall’incertezza sul prezzo alla stalla. In affanno anche gli allevamenti dei suini la cui redditività è crollata del 12,7 per cento rispetto al primo trimestre 2010, con un calo del 7,53 per cento dei prezzi dei suini pesanti sulla piazza di Milano. “Il fatto che la Regione abbia deciso di anticipare le risorse che l’Unione Europea destina al mondo agricolo è un segnale di sensibilità e dialogo verso tutte quelle aziende che stanno facendo i salti mortali per restare sul mercato, rispettare le regole e continuare a garantire sicurezza alimentare e qualità ai consumatori – spiega il Presidente della Coldiretti Lombardia, Nino Andena –. Ed è anche un riconoscimento verso quella linea di legalità che il Presidente Formigoni ha detto pubblicamente di aver sempre seguito e di voler continuare a sostenere”. (Nella foto: Il Presidente di Regione Lombardia Roberto Formigoni, con gli Assessori Carlo Maccari e Giulio De Capitani, alla manifestazione di Coldiretti, mercoledì 21 luglio, insieme al Presidente Nino Andena e al Vicepresidente Ettore Prandini)
REGIONE LOMBARDIA: CHIESTO LO STATO DI CALAMITÀ PER LE PIOGGE DI GIUGNO A CREMONA
Coldiretti Cremona: “Accolta la nostra richiesta, motivata dai gravi danni alle colture” “Quello compiuto dalla Regione Lombardia è un passo importante, che risponde alla richiesta avanzata a suo tempo da Coldiretti Cremona di riconoscimento della calamità naturale per i danni prodotti dalle piogge abbattutesi sul nostro territorio nel mese di giugno. Ci auguriamo che l’iter possa proseguire con rapidità ed efficacia, traducendosi nell’atteso beneficio per le nostre imprese agricole”. Simone Solfanelli, Direttore di Coldiretti Cremona, commenta con queste parole l’approvazione dal parte della Giunta regionale, su proposta dell'assessore all'Agricoltura, Giulio De Capitani, della richiesta al Ministero per le Politiche Agricole di stato di calamità per le piogge persistenti e le piene alluvionali che hanno interessato la provincia di Cremona nei giorni 15 e 16 giugno. In quei giorni si sono registrate piogge intense che hanno causato danni a infrastrutture irrigue e di bonifica oltre a lesioni alla rete viaria. Secondo le rilevazioni del Pirellone i comuni cremonesi coinvolti dalle piogge di maggio e giugno sono stati: Bonemerse, Ca' D'Andrea, Castelverde, Corte de' Frati, Cremona, Gadesco Pieve Delmona, Malagnino, Olmeneta, Paderno Ponchielli, Persico Dosimo, Pieve d'Olmi, Pozzaglio, Robecco d'Oglio, San Daniele Po, Sesto Cremonese, Sospiro, Spinadesco, Stagno Lombardo, Vescovato, Annicco, Ca’ d’Andrea, Calvatone, Casalbuttano, Casalmaggiore, Casteldidone, Cella Dati, Cingia De Botti, Corte De Cortesi con Cignone, Derovere, Drizzona, Grontardo, Gussola, Isola Dovarese, Malagnino, Martignana di Po, Olmeneta, Paderno Ponchielli, Persico Dosimo, Pessina Cremonese, Pieve San Giacomo, Pizzighettone, Pozzaglio, Rivarolo del Re, San Martino del Lago, Sesto, Solarolo Rainerio, Tornata, Torre De Picenardi e Voltido. Coldiretti Cremona si era subito attivata, raccogliendo le segnalazioni di danni riportati dalle colture e dalle strutture aziendali, così da offrire ai rappresentanti istituzionali ogni informazione utile all’avvio della procedura atta a veder riconosciuto lo stato di calamità naturale, e con essa i relativi risarcimenti. Regione Lombardia è intervenuta tempestivamente per delimitare territorialmente le aree interessate dagli eventi e documentare i danni subiti dalle realtà agricole. “Si è trattato – spiega in una nota l'assessore De Capitani – di due giorni di forti piogge con ben 220 millimetri di precipitazioni in meno di sei ore. La situazione è stata monitorata dalle nostre realtà territoriali, che hanno documentato danni per 7 milioni di euro a carico delle infrastrutture irrigue e di bonifica al servizio dell'agricoltura a seguito dell'innalzamento dei livelli dei fiumi e dei torrenti nonché di esondazioni". Ora le richieste di riconoscimento dello stato di calamità approderanno sul tavolo del Ministero. Una volta che il Ministero avrà riconosciuto lo stato di calamità, attraverso la Gazzetta Ufficiale, ci saranno 45 giorni di tempo per presentare, da parte delle realtà interessate, le domande per ottenere i contributi che saranno previsti dai decreti ministeriali. “Ci auguriamo si possa celermente riconoscere la fondatezza della richiesta suffragata dalla Regione – aggiunte il Direttore di Coldiretti Cremona –. I nostri uffici non mancheranno di informare con tempestività gli imprenditori agricoli in merito al prosieguo della situazione, in modo che le aziende possano trovare presto le attese risposte, sanando i gravi danni subiti a causa del maltempo”.
Crema, una domenica a Km zero Il 1° agosto Mercato di Campagna Amica con i produttori di Coldiretti Domenica 1 agosto saranno frutta e verdura di stagione a farla da protagoniste al Mercato di Campagna Amica a Crema. Dalle ore 8 alle 13, i cittadini-consumatori cremaschi avranno la possibilità di acquistare prodotti genuini, freschi ed italiani, direttamente in arrivo dalle aziende degli imprenditori agricoli di Coldiretti. Regalandosi una passeggiata in zona Mercato, nei pressi del distributore automatico di latte crudo, sarà infatti possibile acquistare meloni, pesche, angurie e tutti gli altri frutti di stagione, ma anche insalate, formaggi (prodotti con latte di vacca e di bufala), carni, salumi, e ancora miele, farine, pane ed altri alimenti tutti ‘Made in Crema e Cremona’. Prodotti a km zero che garantiscono salubrità, tipicità, freschezza, origine, bontà…e sono certamente queste le caratteristiche che definiscono gli alimenti voluti dagli Italiani sulle loro tavole. “Il Mercato di Campagna Amica è la vetrina di tutta l’agricoltura italiana. E’ un’occasione per dire ai consumatori: comprate italiano, pretendete che gli alimenti che portate in tavola siano autenticamente made in Italy, fin dalla loro origine – sottolinea Alberto Soragni, Presidente di Agrimercato Cremona –. Con il Mercato mostriamo alle famiglie quale sia il volto, quale sia il valore aggiunto, della nostra agricoltura. E possiamo anche dimostrare che, all’origine, i prodotti agricoli hanno prezzi convenienti, ragionevoli, ben lontani dalle cifre che spesso troviamo indicate su altri scaffali. E’ un modo per combattere l’inaccettabile forbice dei prezzi che divide la produzione dal consumo, danneggiando sia l’agricoltura che le famiglie”. Insomma, un appuntamento importante e atteso, quello con il Mercato di Campagna Amica, che anche lo scorso 18 luglio ha riscontrato a Crema grande partecipazione. In provincia di Cremona l’esperienza dei Mercato di Campagna Amica si fa sempre più significativa. Attualmente gli agricoltori di Coldiretti sono regolarmente presenti in otto piazze: - CREMONA. Al Foro Boario ogni venerdì, dalle ore 8 alle 13. - CASALMAGGIORE. In Piazza Turati, il sabato mattina. - SORESINA. Il lunedì, ore 8-13, davanti al Palazzo Comunale. - PANDINO. Il 1° e il 3° giovedì del mese, in piazza Vittorio Emanuele. - VESCOVATO. Tutti i sabati, in piazza Roma. - CASTELLEONE. La mattina del sabato in via Garibaldi. - BAGNOLO CREMASCO. La seconda domenica del mese, in piazza Aldo Moro. - CREMA. In via Terni, la prima e terza domenica del mese (più alcune uscite ‘speciali’).
Agricoltura e Ambiente sono in tv W l’Agricoltura, la trasmissione di agricoltura, ambiente, alimentazione proposta da Coldiretti Cremona, va in onda: * ogni giovedì, ore 20.15 circa, su TeleColor e PrimaRete * in replica la domenica, alle ore 12, su Telecolor.
www.cremona.coldiretti.it Www.cremona.coldiretti.it è l’indirizzo del sito di Coldiretti Cremona. Uno strumento di informazione e comunicazione, aggiornato in tempo reale, rivolto agli imprenditori agricoli e a tutti i cittadini attenti ai temi della difesa e valorizzazione dell’agricoltura e alimentazione made in Italy, alla promozione del territorio, alla tutela dell’ambiente.
AGRICOLTURA: REDDITI GIÙ PER IL DOPPIO FURTO ALLE IMPRESE Nonostante i successi raccolti dal made in Italy agroalimentare all’estero, dove crescono le esportazioni, e in Italia, dove tengono i consumi, il settore agricolo vive una situazione di difficoltà che non dipende solo dalla crisi generale. E’ quanto afferma la Coldiretti, in relazione ai dati emersi dal Rapporto Inea sullo stato dell'agricoltura secondo il quale Il 50% delle aziende agricole ha un livello di redditività inadeguato. Il nostro Paese sta vivendo i drammatici effetti di quelli che sono i due furti ai quali è sottoposta giornalmente la nostra agricoltura: da una parte il furto di identità e di immagine che vede sfacciatamente immesso in commercio cibo proveniente da chissà quale parte del mondo come italiano; dall'altra il furto di valore aggiunto che vede sottopagati i nostri prodotti agricoli senza alcun beneficio per i consumatori. Gli inganni del finto Made in Italy sugli scaffali riguardano - riferisce la Coldiretti - due prosciutti su tre venduti come italiani, ma provenienti da maiali allevati all'estero, ma anche tre cartoni di latte a lunga conservazione su quattro che sono stranieri senza indicazione in etichetta, oltre un terzo della pasta ottenuta da grano che non è stato coltivato in Italia all'insaputa dei consumatori, e la metà delle mozzarelle non a denominazione di origine che sono fatte con latte o addirittura cagliate straniere, come ha confermato il recente allarme per la mozzarella blu. I nuovi poteri forti della filiera agroalimentare come la grande distribuzione commerciale – aggiunge la Coldiretti – sfruttano il loro potere di mercato nei confronti degli agricoltori, che in molti casi non riescono a coprire i costi di produzione. Per ogni euro speso dai consumatori per l’acquisto di alimenti oltre la metà (il 60%) va alla distribuzione commerciale, il 23% all’industria di trasformazione e solo il 17% per remunerare il prodotto agricolo. Il prezzo di un prodotto aumenta più di cinque volte dal campo alla tavola per colpa delle distorsioni e delle speculazioni lungo la filiera. Per sostenere la redditività delle imprese agricole, la Coldiretti è impegnata nel progetto per una “Filiera agricola tutta italiana” che ha come obiettivo di eliminare le distorsioni e tagliare le intermediazioni con l'offerta attraverso la rete di consorzi agrari, cooperative, farmers market, agriturismi e imprese agricole di prodotti alimentari al cento per cento italiani firmati dagli agricoltori al giusto prezzo.
MOZZARELLE: L’USO DI LATTE DI BUFALA DAL BRASILE E’ UN INGANNO L’impiego di latte congelato proveniente dalle bufale allevate in Brasile è un inganno per i consumatori e gli allevatori italiani, se non viene indicato chiaramente in etichetta sulle mozzarelle messe in vendita. E’ la denuncia di Coldiretti, in riferimento all’importazione in Campania dal Brasile di latte di bufala congelato, da parte della fazenda Ilha Grande Investments che alleva bufali su un'estensione di 80 mila ettari in Brasile. Un progetto che, se vero, dovrebbe partire ad agosto e prevede la consegna di 20mila chili al giorno di latte di bufala in Campania. In attesa dell’introduzione dell’obbligo di indicare in etichetta la provenienza del latte utilizzato per le mozzarelle, per garantirsi l’origine nazionale i consumatori possono acquistare mozzarella di bufala campana garantita dal marchio a denominazione di origine (Dop) ottenuta sulla base di uno specifico disciplinare approvato dall’Unione Europea. Dal 12 giugno 1996, la mozzarella di bufala campana - spiega la Coldiretti - ha ottenuto il riconoscimento del marchio a Denominazione di origine protetta (Dop) sulla base di un disciplinare che definisce i metodi di produzione e delimita l'area di provenienza nell'intero territorio delle province di Caserta e Salerno. Con la certificazione comunitaria è stata riconosciuto da parte dell’Unione Europea il legame storico con il territorio e tutelato l’uso della denominazione nei confronti di prodotti di imitazione
GIORNATA DEL CREATO CON L’ASSOCIAZIONE PENSIONATI Tre giorni fra preghiera, escursioni e relax a fine agosto: il 27, 28 e 29 agosto, l’Associazione Regionale Pensionati Coldiretti Lombardia, in collaborazione con l’Associazione Pensionati Coldiretti Sondrio, organizza la visita guidata di differenti località montane, dove potersi rilassare e allo stesso tempo divertire. L’arrivo, previsto nella mattinata del 27 a Teglio, sarà seguito dalla visita del centro storico. Sabato 28 si partirà per St. Moritz, proseguendo la mattinata visitando la cittadina. Nel pomeriggio, vi sarà un’escursione con cavalli e carrozze in Val FEX. Domenica 29 ci si ritroverà in preghiera intorno all’altare, presso il Santuario di Gallivaggio, per la Santa Messa celebrata da Padre Renato Gaglianone, Assistente ecclesiastico nazionale. Seguirà il pranzo tipico presso un Crotto, ambiente caratteristico destinato alla maturazione di vini e salumi; nel pomeriggio, visita guidata al Palazzo Vertemate Franchi di Piuro. La quota di partecipazione è pari ai 315 euro a persona. Le prenotazioni si ricevono presso gli Uffici Zona Coldiretti.
GLI AMICI DEL TRATTORE D’EPOCA organizzano per il 14 e 15 agosto 2010 il 3° Raduno di Trattori d’epoca in collaborazione con Comune di Bordolano, Avis di Corte de’ Cortesi, Comune di Casalbuttano, Comune di Corte de’ Cortesi Con il seguente programma: 14/8 ore 8,30 ritrovo a Casalbuttano (giardini comunali), iscrizione partecipanti e sistemazione. I trattori rimarranno esposti per l’intera giornata; 15/8 ore 9,30 inizio sfilata per Bordolano, Cignone e Corte de’ Cortesi; 15/8 ore 10,30 sosta a Bordolano con aperitivo; 15/8 ore 12,30 parcheggio dei trattori in piazza a Corte De’ Cortesi e pranzo presso gli stand Avis; 15/8 ore 16,30 chiusura manifestazione e rientro. Per informazioni contattare: Marco Benedini 348/4151326 o Giacomo Telò 0372/95177 S
W l’Agricoltura – Coldiretti Cremona Informa Vi dà appuntamento alla prossima settimana Il ‘diario’ in posta elettronica di Coldiretti Cremona è nei siti www.cremona.coldiretti.it e www.lombardia.coldiretti.it