Le produzioni, l’ambiente, l’alimentazione
Coldiretti Cremona Informa, Anno V NewsLetter
Informazione on line Venerdì 27/08/2010 – Anno V, Numero 27 ♦
Made in Italy. Export in USA + 49% per Grana Padano e Parmigiano Reggiano
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Denuncia. La Cina ha il primato nell’export di cibi contaminati in Europa
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Campagna Amica. Festa d’estate a Crema / Con gli agricoltori vince la slow life
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Lavoro. 7,3 milioni di voucher venduti, un terzo in agricoltura
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Made in Italy. Per l’Unesco la dieta mediterranea è patrimonio dell’umanità
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In agenda. Appuntamento in campo / Agricoltura e ambiente online e in tv
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MADE IN ITALY: EXPORT IN USA + 49% GRANA PADANO E PARMIGIANO Aumento record delle esportazioni di Grana Padano e Parmigiano Reggiano, che fanno segnare una crescita del 49% negli Stati Uniti, il principale mercato di sbocco extracomunitario dei prestigiosi formaggi. E’ quanto emerge da un’analisi della Coldiretti sul commercio estero, relativa ai primi cinque mesi del 2010, dalla quale si evidenzia anche il risultato positivo nei Paesi Europei, dove l’aumento delle spedizioni è stato di ben il 18%. Si tratta di un segnale di ripresa importante che riguarda in realtà l’intero sistema caseario nazionale, con un aumento generale nelle esportazioni del 12%. L’andamento positivo dei due formaggi più rappresentativi del Made in Italy è evidente anche sul mercato interno dove la spesa per gli acquisti familiari è aumentata rispettivamente del 6,2% per il Grana Padano e del 2,7% per il Parmigiano nei primi sei mesi del 2010, secondo elaborazioni Coldiretti su dati Ismea. Una situazione che si scontra - denuncia la Coldiretti - con il mancato riconoscimento agli allevamenti di un giusto prezzo alla stalla per il latte consegnato ai caseifici. L'andamento sui mercati internazionali potrebbe ulteriormente migliorare da una più efficace tutela delle denominazioni. Parmigiano Reggiano e Grana Padano sono i formaggi italiani più copiati nel mondo, con il Parmesan diffuso in tutti i continenti, dagli USA al Canada, dall'Australia al Giappone. In vendita ci sono anche il Parmesao in Brasile, il Regianito in Argentina, Reggiano e Parmesano in tutto il Sud America, Pamesello in Belgio o Parmezan in Romania. Sul mercato europeo il gustoso formaggio è protetto sulla base del regolamento europeo di tutela delle denominazioni che consente di intervenire giuridicamente, anche se si moltiplicano i casi di imitazione. Particolarmente grave è la situazione sui mercati extracomunitari come gli Stati Uniti dove, a fronte di un’importazione media dall'Italia di circa 10mila tonnellate all'anno di Parmigiano e Grana, si producono quasi 70mila tonnellate di Parmesan, tra Wisconsin, New York e California. In altre parole è originale solo una scaglia su otto. Il problema non riguarda in realtà solo il Parmigiano ma l’intero Made in Italy agroalimentare colpito dal fenomeno crescente della “pirateria” internazionale che utilizza impropriamente parole, colori, località, immagini, denominazioni e ricette che si richiamano all'Italia per prodotti taroccati che non hanno nulla a che fare con la realtà nazionale: All'estero, stima la Coldiretti, sono falsi 3 prodotti alimentari di tipo italiano su 4 con il mercato mondiale delle imitazioni di prodotti alimentari Made in Italy che vale oltre 50 miliardi di euro.
LA CINA HA IL PRIMATO NELL’EXPORT DI CIBI CONTAMINATI IN EUROPA Nel 2009 un allarme su dieci ha riguardato prodotti alimentari cinesi Nonostante il dichiarato impegno a garantire la sicurezza alimentare dopo lo scandalo del latte alla melamina, la Cina ha continuato ad esportare prodotti a rischio ed è stata il Paese che ha ricevuto dall'Unione Europea il maggior numero di notifiche per prodotti alimentari irregolari perché contaminati dalla presenza di micotossine, additivi e coloranti al di fuori dalle norme di legge. E' quanto afferma la Coldiretti sulla base della Relazione sul sistema di allerta per gli alimenti dalla quale si evidenza che nel 2009, su un totale di 3204 allarmi per irregolarità, ben 344 (11%) hanno riguardato la Cina per pericoli derivanti dalle contaminazioni dovute sopratutto a materiali a contatto con gli alimenti. Il nuovo sequestro di oltre 100 quintali di latte contaminato con la melamina – sottolinea la Coldiretti – è la conferma della presenza di gravi difficoltà da parte del gigante asiatico di adeguarsi alle norme di sicurezza alimentare nel rispetto degli impegni assunti a livello internazionale. L'Italia non importa latte e suoi derivati dalla Cina, ma occorre comunque intensificare i controlli per verificare la presenza di eventuali triangolazioni e di contaminazioni in prodotti derivati, considerato che nel 2009 sono stati segnalati in Europa ben 15 allarmi. Di fronte all'estendersi dell'allarme sui rischi dei prodotti cinesi occorre immediatamente – rimarca Coldiretti – estendere l'obbligo di indicare in etichetta la provenienza di tutti gli alimenti. In Italia negli ultimi dieci anni sono praticamente quadruplicati (+272%) gli sbarchi di concentrato di pomodoro cinese e rappresentano oggi la prima voce delle importazioni agroalimentari dal gigante asiatico, secondo un’analisi della Coldiretti sui dati relativi ai primi cinque mesi del 2010 rispetto allo stesso periodo del 2000. La possibilità di “spacciare” come Made in Italy la produzione orientale, oltre ai rischi sanitari confermati dai recenti sequestri, sta mettendo in crisi la coltivazione della vera pummarola Made in Italy il cui raccolto è stimato quest’anno in calo di quasi il 10%. Il quantitativo che sbarca in Italia dalla Cina dovrebbe superare a fine anno i 100 milioni di chili e corrisponde a quasi il 15% della produzione di pomodoro fresco italiana destinato alla trasformazione realizzata in Italia. Dalle navi - conclude la Coldiretti - sbarcano fusti di oltre 200 chili di peso con concentrato da rilavorare e confezionare come italiano poiché nei contenitori al dettaglio è obbligatorio indicare solo il luogo di confezionamento, ma non quello di coltivazione del pomodoro.
COLDIRETTI: BENE BLITZ DEI NAS Il sequestro di 50 tonnellate di alimenti scaduti, ma riconfezionati con una nuova data di scadenza per essere rimessi sul mercato conferma la necessità di tenere alta la guardia contro le frodi a tavola soprattutto dopo la pausa estiva durante la quale molti dei prodotti nei negozi delle città sono rimasti invenduti. E' quanto afferma Coldiretti che, nel commentare positivamente l'operazione condotta dai carabinieri del Nas di Milano, sottolinea che solo il 13 per cento degli italiani presta attenzione alla data di scadenza. Il rischio di smercio di confezioni senza i necessari requisiti sanitari in prodotti alimentari è conclude la Coldiretti - un crimine particolarmente odioso perché si fonda soprattutto sull'inganno nei confronti di quanti, per la ridotta capacità di spesa, sono costretti a risparmiare sugli acquisti di alimenti.
Domenica 29 agosto a Crema festa d’estate con Campagna Amica Si chiamerà “Festa d’estate” è sarà una ‘speciale uscita’ del Mercato di Campagna Amica a Crema. Domenica 29 agosto nel cuore della città – in zona mercato, a pochi passi dal distributore automatico di latte fresco – torneranno a prendere posto gli stand gialli degli agricoltori della Coldiretti, per proporre ai cittadini, in vendita diretta, tutti i prodotti dell’agricoltura made in Crema e made in Cremona. Verdura e frutta appena colte in campagna, formaggi (con latte di vacca, bufala e capra) ottenuti da latte del territorio e lavorati nei caseifici aziendali, carni e salumi in arrivo dagli allevamenti della provincia, e ancora miele, farine, pane, paste e marmellate, rigorosamente a km zero, saranno proposti a prezzi convenienti. “Ci saranno varie sorprese pensate proprio per questo appuntamento, che abbiamo voluto chiamare ‘Festa d’estate’: le aziende agricole proporranno, gratuitamente, una serie di assaggi degli squisiti prodotti che le nostre campagne offrono nella stagione più calda. Promettiamo qualità, convenienza e la nostra consueta accoglienza, in famiglia”. Così Alberto Soragni, presidente di Agrimercato Cremona (l’associazione promossa da Coldiretti tra le imprese che effettuano la vendita diretta), rilancia l’invito alla giornata di festa che gli agricoltori stanno preparando per i cittadini di Crema. Prenderanno parte a questo speciale appuntamento anche due aziende pavesi, già in prima linea con i loro prodotti (riso e vino) in alcuni Mercati di Campagna Amica del territorio, da Cremona a Pandino. Questo permetterà di proporre, quale novità della festa d’estate, anche degustazioni a base di riso, accompagnate da un buon calice di vino. “I nostri prodotti, al cento per cento italiani, firmati da noi agricoltori, hanno finora riscosso grandissimo interesse da parte dei cittadini di Crema, come del resto da parte di tutti i cittadiniconsumatori della provincia di Cremona – testimonia il presidente di Agrimercato –. Su un euro di spesa, oggi solo 17 centesimi finiscono alle imprese agricole. Il resto della somma si perde in una lunga catena, che danneggia tanto il produttore quanto il consumatore. Da qui il forte impegno di Coldiretti, insieme alle sue aziende, nel dar vita ad una filiera tutta agricola e tutta italiana, nella quale l’incontro tra agricoltori e cittadini sia immediato, a tutela della qualità, sicurezza e convenienza del prodotto autenticamente made in Italy”. In provincia di Cremona gli agricoltori di Coldiretti, con il Mercato di Campagna Amica, sono regolarmente presenti in otto piazze: - CREMONA. Al Foro Boario ogni venerdì, dalle ore 8 alle 13. - CASALMAGGIORE. In Piazza Turati, il sabato mattina. - VESCOVATO. Tutti i sabati, in piazza Roma. - CASTELLEONE. La mattina del sabato in via Garibaldi. - SORESINA. Il lunedì, ore 8-13, davanti al Palazzo Comunale. - PANDINO. Il 1° e il 3° giovedì del mese, in piazza Vittorio Emanuele. - BAGNOLO CREMASCO. La seconda domenica del mese, in piazza Aldo Moro. - CREMA. In via Terni, la prima e terza domenica del mese (più alcune uscite ‘speciali’).
Coldiretti Lombardia: Consumi, ormai è la “maratona del carrello” tra gli scaffali Mentre sui banchi degli agricoltori vince la slow life Ormai è la “maratona del carrello”. Infatti, secondo una rilevazione della Coldiretti Lombardia, i consumatori che vanno a fare la spesa nei supermercati della regione si trovano a girare su un’area grande come quella di quasi 500 campi di calcio, pari a tre milioni e mezzo di metri quadrati. A tanto ammonta la superficie dedicata alle grandi strutture di vendita, con un aumento del 20 per cento fra il 2003 e il 2009; se poi si considera solo quella destinata agli alimentari c’è stato un balzo di quasi il 17 per cento, da 694 mila a oltre 835 mila metri quadrati. E non è finita qui perché – spiega Coldiretti Lombardia - fra il novembre 2008 e la fine di luglio di quest’anno la Conferenza regionale dei servizi ha accolto 12 domande per nuovi centri commerciali (7 in provincia di Milano, 2 in quella di Brescia, 2 a Bergamo e uno a Varese) e 9 richieste di modifica per altri già esistenti. Negli ultimi 6 anni le grandi strutture di vendita sono passate da 433 a 474, concentrate in particolare nelle province di Milano (141), Brescia (82), Varese (48), Bergamo (42), con presenze anche a Como (36), Monza e Brianza (30), Mantova (24), Pavia (22), Lecco (15), Lodi e Cremona (entrambe a quota 13). Ma al tempo stesso, trainati dal consenso dei consumatori, sono cresciuti i farmers’ market della Coldiretti, arrivati a quota 80 contro i 60 dell’anno scorso, con un balzo del 25 per cento in 9 mesi e un’affluenza stimata di un milione di persone. “Nei mercati di Campagna Amica – sottolinea Nino Andena, Presidente di Coldiretti Lombardia – la gente non deve girare fra scaffali anonimi, ma può parlare direttamente con i produttori e verificare con loro la qualità e le caratteristiche di un formaggio, di un salume, di una marmellata, della frutta o della verdura. Oltre al risparmio si ha certezza sull’origine di quello che si porta in tavola. E’ un altro modo di fare la spesa e forse di prendere la vita, meno frenetico e più consapevole”.
LAVORO: 7,3 MILIONI DI VOUCHER VENDUTI UNO SU TRE IN AGRICOLTURA I 7,3 milioni di buoni lavoro (voucher) venduti evidenziano che essi si sono dimostrati uno straordinario strumento nella semplificazione burocratica soprattutto in agricoltura dove sono stati utilizzati oltre un terzo (34%) di quelli acquistati, secondo i dati relativi alla fine del mese di luglio divulgati dall’Inps. E’ quanto afferma la Coldiretti in riferimento ai dati Istat sui rapporti innovativi di lavoro, nel sottolineare che lo strumento dei voucher, introdotto per la prima volta in occasione della vendemmia 2008 e successivamente esteso ad altri soggetti ed ad altre attività, ha permesso di ottenere importanti risultati nella lotta al lavoro sommerso. La Coldiretti è l’organizzazione con il maggior numero di imprese che assumono lavoratori in agricoltura che è il settore che più utilizza questa opportunità insieme al commercio (11%), ai servizi (11%) e al turismo (5%) dove sono stati utilizzati anche nei parchi divertimento. Le previsioni di impiego sono positive anche per la prossima vendemmia 2010 che si preannuncia buona dal punto di vista qualitativo e sostanzialmente stabile dal punto di vista quantitativo, anche se con aumenti fino al 5 per cento rispetto allo scorso anno con una quantità superiore ai 47,5 milioni di ettolitri che potrebbe determinare il sorpasso sui concorrenti francesi. I voucher - conclude la Coldiretti - sono acquistabili dal datore di lavoro a 10 euro (e in multipli da 20 e 50 euro) e sono rimborsabili al lavoratore per 7,50 euro netti.
RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO
DALLA PROVINCIA – SETTORE AGRICOLTURA APPUNTAMENTO IN CAMPO CON GLI IBRIDI DI MAIS VENERDI’ 3 SETTEMBRE Le prove dimostrativo-sperimentali del Progetto “Grandi Colture e Reti dimostrative cereali” realizzate dalla Provincia di Cremona Il prossimo venerdì 3 settembre alle ore 10,00 presso l’azienda agricola del dott. Ernesto Cervi Ciboldi di Sesto Cremonese, la Provincia di Cremona organizzerà il tradizionale incontro in campo per presentare le prove di confronto varietale di mais. Il Settore Agricoltura e Ambiente della Provincia di Cremona aderisce infatti alla rete di prove dimostrativesperimentali nell’ambito del Progetto Grandi Colture dell’ERSAF (Ente Regionale per i Servizi all’Agricoltura e alle Foreste) con l’allestimento, nel territorio provinciale, di cinque campi di confronto di ibridi di mais. Scopo della rete di prove, coordinate a livello interregionale, è la valutazione varietale per aree, la ricerca applicata al miglioramento delle rese, la verifica della qualità delle produzioni “in campo”, ma anche l’elaborazione, la divulgazione e il trasferimento dei risultati, anche tramite l’organizzazione di giornate dimostrative in campo come quella programmata. Le prove realizzate dalla Provincia di Cremona si completano con l’allestimento di due campi di frumento presso l’azienda agricola “Gallotta di Sotto” annessa all’Itas “Stanga” e con le prove di confronto varietale di sorgo da biomassa presso l’azienda agricola Malachini Mirko a Rivarolo del Re. Gli incontri saranno scanditi dai saluti del Presidente della Provincia di Cremona Massimiliano Salini, dell’Assessore Provinciale Gianluca Pinotti e dalle relazioni di esperti del Centro Ricerche per l’Agricoltura che illustreranno le caratteristiche degli ibridi in prova. A conclusione della mattinata in campo l’Associazione “Strada del gusto cremonese” offrirà ai partecipanti un buffet con prodotti tradizionali e tipici del nostro territorio. Per ogni ulteriore informazione: Provincia di Cremona - Settore Agricoltura e Ambiente -Via Dante, 134/136 - 26100 Cremona - Tel. 0372 406.584 - Fax: 0372 406.626 - E-mail: ssa@provincia.cremona.
Agricoltura e Ambiente con Coldiretti sono in tv W l’Agricoltura, la trasmissione di agricoltura, ambiente, alimentazione proposta da Coldiretti Cremona, va in onda: * ogni giovedì, ore 20.15 circa, su TeleColor e PrimaRete * in replica la domenica, ore 12, su Telecolor.
www.cremona.coldiretti.it Www.cremona.coldiretti.it è l’indirizzo del sito di Coldiretti Cremona. Uno strumento di informazione e comunicazione, aggiornato in tempo reale, rivolto agli imprenditori agricoli e a tutti i cittadini attenti ai temi della difesa e valorizzazione dell’agricoltura e alimentazione made in Italy, alla promozione del territorio, alla tutela dell’ambiente.
UNESCO: LA DIETA MEDITERRANEA È “PATRIMONIO DELL’UMANITÀ” Il riconoscimento della dieta mediterranea quale patrimonio dell’Umanità da parte dell’Unesco ha anche un importante valore economico per il Made in Italy agroalimentare per i primati produttivi conquistati nelle principali produzioni base come frutta, verdura, pasta, vino e il posto d'onore nella UE per l'olio di oliva, dietro la Spagna. E’ quanto afferma Coldiretti nel commentare la scelta dell’UNESCO di raccomandare l’iscrizione della “Dieta Mediterranea” nella prestigiosa Lista delle tradizioni considerate Patrimonio Mondiale Immateriale dell’Umanità. La “raccomandazione” dell’UNESCO, che dovrà ora essere ratificata dal Comitato Esecutivo della Convenzione sul Patrimonio Mondiale Immateriale dell’Umanità a Nairobi in Kenya dal 14 al 19 novembre, riconosce il valore storico che ha assunto questo modello alimentare negli stili di vita e per i benefici per la salute dimostrati scientificamente. Pane, pasta, frutta, verdura, olio extravergine e il tradizionale bicchiere di vino consumati a tavola in pasti regolari hanno consentito agli italiani - sottolinea la Coldiretti - di conquistare il record della longevità con una vita media di 78,6 anni per gli uomini e di 84,1 anni per le donne, nettamente superiore alla media europea. Secondo recenti studi pubblicati sul British Medical Journal analizzati dal team di Francesco Sofi, nutrizionista dell'Università di Firenze, la dieta mediterranea - sottolinea la Coldiretti - riduce del 13% l'incidenza del Parkinson e dell'Alzheimer, del 9% quella per problemi cardiovascolari e del 6% quella del cancro. Un recente studio della Fao ha dimostrato che negli ultimi 45 anni la dieta mediterranea basata sul consumo di frutta fresca e verdura è stata abbandonata e dal 1962 al 2002, in 15 Paesi europei esaminati, l'apporto calorico giornaliero è aumentato di circa il 20%, passando da 2960 kcal a 3340 kcal. In Grecia, Spagna, Portogallo, Cipro, Malta e Italia l'apporto calorico giornaliero è aumentato del 30%, con effetti sul piano dell’obesità e della salute! Dal riconoscimento dell'Unesco può venire un importante impulso al recupero delle sane abitudini. Un impulso anche per il turismo enogastronomico che vale cinque miliardi e si conferma il vero motore della vacanza Made in Italy. L'Italia vanta la leadership europea nella produzione biologica e nell'offerta di prodotti tipici, con ben 210 denominazioni di origine riconosciute a livello comunitario e 4.511 specialità tradizionali censite dalle regioni, mentre sono 498 i vini a denominazione di origine controllata (Doc), controllata e garantita (Docg) e a indicazione geografica tipica (320 vini Doc, 41 Docg e 137 Igt).
IL PUNTO COLDIRETTI E’ il giornale online per le imprese del sistema agroalimentare, creato dalla Coldiretti, che assicura un costante aggiornamento su economia e settori produttivi, fisco, ambiente, lavoro, credito, energia, previdenza, formazione, qualità, innovazione e ricerca, scadenze e prezzi, previsioni meteo. Per sfogliare Il Punto Coldiretti l’indirizzo è: www.ilpuntocoldiretti.it. S
W l’Agricoltura – Coldiretti Cremona Informa Vi dà appuntamento alla prossima settimana Il ‘diario’ in posta elettronica di Coldiretti Cremona è nei siti www.cremona.coldiretti.it e www.lombardia.coldiretti.it