Le produzioni, l’ambiente, l’alimentazione
Coldiretti Cremona Informa, Anno V NewsLetter
Informazione on line Venerdì 10/09/2010 – Anno V, Numero 29 ♦
Lavoro. Dalla CEI importante incoraggiamento rivolto ai giovani agricoltori
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Ogm. Lo stop alla discussione sulla coesistenza è coerente con le norme U.E
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Coldiretti Lombardia. Grana Padano e Parmigiano come i ‘futures’ in borsa
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Prezzi. Il Parlamento Europeo dichiara guerra ai “cartelli”
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Campagna Amica. Domenica a km zero a Bagnolo / Calendario dei mercati
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In agenda. Concorso Nonno Day / Agricoltura e ambiente online e in tv
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COLDIRETTI: DALLA CEI IMPORTANTE INCORAGGIAMENTO AI GIOVANI AGRICOLTORI Ma la burocrazia frena l’entusiasmo e l’impegno di tanti giovani: servono due anni e mezzo per aprire un’impresa! Il giudizio della Cei è un incoraggiamento per i quasi centomila giovani che hanno deciso di costruire il loro futuro di lavoro nelle campagne dove rappresentano la componente più dinamica ed innovativa del settore agricolo. E’ quanto ha affermato il delegato nazionale di Coldiretti Giovani Impresa, Vittorio Sangiorgio nel commentare il messaggio per la giornata del ringraziamento dei vescovi della Commissione Cei per i problemi sociali e il lavoro che sottolinea come “in questo tempo di crisi, un segnale positivo è rappresentato dal ritorno all'impresa agricola di giovani laureati, che sentono questo lavoro come una 'vocazione', che dona loro dignità e piena valorizzazione”. In Italia - precisa Sangiorgio - ci sono quasi centomila giovani under 35 che hanno scelto di porsi alla guida di aziende agricole che rappresentano la componente più dinamica dell'agricoltura italiana e rispetto al passato si segnala l'ingresso di giovani provenienti da famiglie, attività e studi extragricoli in percentuale maggiore. Secondo un’indagine della Coldiretti le aziende agricole dei giovani possiedono, infatti, una superficie superiore di oltre il 54% alla media (9,4 ettari rispetto alla media nazionale di 6,1), un fatturato più elevato del 75% della media (18.720 euro rispetto alla media nazionale di 10.680) e il 50% di occupati per azienda in più. Le giovani leve della campagna hanno una maggiore propensione al biologico (3,7% delle aziende rispetto alla media nazionale di 2,1%), ma incontrano qualche difficoltà nell'acquisto del capitale terra, che solo nel 54% dei casi è in proprietà rispetto al 74% della media nazionale. E ancora, si vanno sviluppando, proprio grazie all’impegno e all’azione dei giovani, i binomi agricoltura-turismo e agricolturaattività sociali, con sempre nuove opportunità in continua evoluzione.
A frenare gli entusiasmi dei tanti giovani che vorrebbero trovare occasioni di lavoro in campagna ci sono i tanti ostacoli all’ingresso, al costo dei terreni al credito, ma anche il peso della burocrazia: un giovane che vuole aprire un’impresa agricola o un agriturismo impiega oggi almeno due anni e mezzo per farlo, a causa della burocrazia che limita di fatto - precisa Sangiorgio - la libertà di impresa. Le pastoie burocratiche risultano essere uno degli ostacoli principali all’avvio dell’attività agricola - rileva Coldiretti - come evidenziato anche da un’indagine Coldiretti-Swg dalla quale emerge che 4 giovani su dieci indicano le lungaggini nell’esame e nella predisposizione di domande e documenti come il principale problema del settore agricolo. Analizzando i vari adempimenti necessari ad avviare l’attività, si scopre che soltanto l’apertura della partita Iva e l’iscrizione al registro delle imprese e all’Inps portano via un totale di 13 giorni. I bandi dei Piani di sviluppo rurale (Psr) per l’insediamento dei giovani in agricoltura escono solitamente dopo 120 giorni dall’approvazione dei Psr stessi. Passato questo periodo è possibile presentare la domanda, che impiega però 60 giorni per essere recepita, più altri 260 perché venga completata l’istruttoria. Il decreto che dà il via libera materiale alle misure per l’insediamento dei giovani viene in genere emesso dopo circa un anno, e altri 90 giorni serviranno per accedere al credito. In totale fanno circa due anni e mezzo per poter avviare l’attività, con l’ulteriore considerazione che per ultimare gli investimenti saranno necessari almeno altri 18 mesi. Dinanzi a tale situazione occorre – conclude Coldiretti – uno sforzo comune per lo snellimento delle procedure, anche attraverso l'effettivo coinvolgimento dei centri di servizi promossi dai privati, al fine di non pregiudicare il ricambio generazionale in agricoltura.
MESSAGGIO CEI – IL PRESIDENTE MARINI:
“L’etica a tavola dà dignità al lavoro agricolo” L’invito della Cei ad interagire con i consumatori perché la qualità diventi prevalente sulla quantità ci conforta nel nostro impegno a promuovere modelli di sviluppo sostenibili dal campo alla tavola, che trovano risposta nella fiducia dei cittadini e danno dignità al lavoro agricolo. E’ quanto afferma il Presidente della Coldiretti Sergio Marini nell’accogliere il messaggio dei Vescovi della Commissione Cei per i problemi sociali e il lavoro per la giornata del Ringraziamento che Coldiretti festeggia dal 1951 in tutta Italia, per rendere grazie per il raccolto dei campi e chiedere la benedizione sui nuovi lavori, in occasione del giorno di San Martino (11 novembre), il tradizionale capodanno dell'agricoltura. I lavoratori agricoli e i consumatori - sottolinea Marini - sono troppo spesso gli anelli deboli di una catena dello sfruttamento che umilia gli uomini e il loro lavoro con una iniqua distribuzione del valore aggiunto a favore dei nuovi poteri forti dell’agroalimentare. Una catena che la Coldiretti è impegnata a spezzare con il progetto per una filiera agricola tutta italiana per arrivare ad offrire ai consumatori prodotti di qualità al 100 per cento italiani garantiti dagli stessi agricoltori attraverso la rete dei Consorzi Agrari, cooperative e mercati degli agricoltori di campagna Amica.
OGM: LO STOP ALLA DISCUSSIONE SULLA COESISTENZA E’ COERENTE CON LE NUOVE NORME UE Lo stop alla discussione sull’adozione delle linee guida nazionali sulla coesistenza tra coltivazioni geneticamente modificate, convenzionali e biologiche è coerente con i nuovi orientamenti dell’Unione Europea sulla libertà per gli Stati membri di decidere in merito alla coltivazione di colture geneticamente modificate. E’ quanto afferma la Coldiretti nel commentare la decisione di accantonare la discussione sulle linee guida per la coesistenza tra coltura Ogm e non, annunciata dal coordinatore degli assessori regionali all'agricoltura Dario Stefàno al termine della riunione in preparazione della commissione politiche agricole che è l'organismo della conferenza Stato Regioni che istruisce le materie agricole. Con il nuovo quadro normativo comunitario il problema che si pone non è più quello di definire regole per assicurare la coesistenza, bensì quello - sottolinea la Coldiretti - di scegliere se praticare o meno le coltivazioni transgeniche. Alla luce del nuovo quadro europeo, infatti, la coesistenza non è più un fatto obbligato, ma una delle opzioni che, in materia di OGM, gli Stati membri hanno facoltà di adottare. Approvare, adesso, le linee guida sulla coesistenza significherebbe quindi – sottolinea la Coldiretti - adottare una delle opzioni attualmente previste, escludendo, a priori, possibilità alternative, percorribili in ragione di aspetti di carattere economico e strutturale che in passato non era nemmeno possibile considerare, ma che rivestono una particolare importanza rispetto alle peculiarità della nostra agricoltura e che, pertanto, non possono essere pregiudizialmente ignorate. Peraltro, - continua la Coldiretti - rimane aperta la possibilità di attivare il ricorso alla clausola di salvaguardia attraverso la quale Paesi europei come Austria, Ungheria, Lussemburgo, Grecia, Francia e Germania hanno vietato il mais MON 810 mentre con il medesimo mezzo giuridico l’Austria, l’Ungheria ed il Lussemburgo hanno vietato, altresì, la patata Amflora. Gli organismi geneticamente modificati spingono - sostiene la Coldiretti - verso un modello di sviluppo che è il grande alleato dell'omologazione e il grande nemico della tipicità, della distintività e del Made in Italy. La scelta di non utilizzare Ogm non è quindi il frutto di un approccio ideologico, ma riguarda una precisa posizione economica per il futuro di un’agricoltura che vuole mantenere saldo il rapporto con i consumatori. Su questa strada l’Italia - continua la Coldiretti - non è certo da sola poiché dopo il divieto posto anche in Germania si sono ridotti a soli sei, su ventisette, i Paesi Europei dove si coltivano organismi geneticamente modificati con un drastico crollo del 12% delle semine. Il drastico crollo nei terreni seminati con ogm in Europa nel 2009 conferma che nel coltivare prodotti transgenici non c'è neanche convenienza economica. Il futuro della nostra agricoltura - conclude la prima Organizzazione degli imprenditori agricoli del Paese - sarà nell’essere diversi e migliori e non omologati a quei sistemi produttivi che operano con strutture di costi per noi irraggiungibili. Il problema è non farsi copiare le nostre eccellenze e non replicare, noi, modelli che il mercato ha già abbondantemente bocciato.
IL PUNTO COLDIRETTI E’ il giornale online per le imprese del sistema agroalimentare, creato dalla Coldiretti, che assicura un costante aggiornamento su economia e settori produttivi, fisco, ambiente, lavoro, credito, energia, previdenza, formazione, qualità, innovazione e ricerca, scadenze e prezzi, previsioni meteo. Per sfogliare Il Punto Coldiretti l’indirizzo è: www.ilpuntocoldiretti.it.
COLDIRETTI LOMBARDIA Latte, il mercato dei formaggi come la Borsa fra stock, futures, opzioni e scommesse Grana e Parmigiano come i “futures” di Borsa. Il mercato tira alla grande e allora, secondo indiscrezioni raccolte dalla Coldiretti sulle piazze lombarde ed emiliane, c’è chi starebbe facendo scorta di forme giovani (la produzione dei primi quattro mesi di quest’anno) scommettendo sul fatto che il trend di crescita continuerà. E qualcuno si sarebbe spinto a opzionare adesso le forme che saranno preparate l’anno prossimo, fissando oggi il valore di acquisto per gli stock di domani. “In questi casi, se il prezzo sale, chi compra avrà risparmiato un po’ di soldi, se resta stabile o scende, vuol dire che ci rimetterà qualcosa. Ma di solito, chi si lancia in queste operazioni i conti se li fa bene – commenta Luigi Simonazzi, responsabile economico della Coldiretti di Milano e Lodi –. Invece, chi vende da un lato piazza la produzione a un prezzo certo, dall’altro però rinuncia all’opportunità di guadagnare di più in caso di un’eventuale ulteriore salita delle quotazioni. Praticamente è quello che succede in Borsa con le azioni”. Solo che qui al posto della carta ci sono grana e parmigiano, che ormai da mesi fanno registrare aumenti percentuali a due cifre sui prezzi all’ingrosso. Il “padano” con oltre 15 mesi di stagionatura è partito da un più 10,48 per cento di maggio, ha proseguito con un più 16,93 ad agosto e ha raggiunto un più 19,68 per cento nei primi giorni di settembre con una punta di 7,65 euro a chilo sulla piazza di Milano. Il “reggiano” con 24 mesi di stagionatura è passato da più 18,52 per cento di maggio per superare la soglia del 29 per cento in questo mese con 10,65 euro al chilo. Chi poi ha in magazzino le scorte dell’anno scorso sta registrando ulteriori guadagni dati dalla differenza fra le superquotazioni di oggi e quelle più basse del 2009. “E’ come avere un’azione nel proprio paniere di titoli e seguirne l’andamento al rialzo sul medio periodo” spiega Simonazzi. Secondo le indiscrezioni raccolte dalla Coldiretti, c’è anche chi sta facendo speculazioni lampo giocando sul prezzo del latte: ritirato dagli allevatori a prezzi fra i 34,5 e i 37 centesimi al litro (a seconda degli accordi contrattuali con le singole stalle) e rivenduto poi a 41-42 centesimi sul mercato del latte spot, quello non vincolato ad accordi ma che si muove a seconda della richiesta da parte di grandi industrie o caseifici. “Gli aumenti di padano e reggiano stanno trainando tutti gli altri formaggi, ma senza un prezzo regionale del latte di riferimento anche noi abbiamo difficoltà a capire cosa sta succedendo – racconta Paolo Mosca, 35 anni, commerciante di alimentari all’ingrosso in una famiglia che da tre generazioni compra e vende grana e parmigiano in Lombardia –. Almeno prima avevamo un parametro certo sul quale misurare gli aumenti e capire come stava andando il mercato, era tutto più chiaro. Adesso le cose variano da caseificio a caseificio, non abbiamo niente di ufficiale su cui basarci”. E la nebbia che aleggia sul mercato diventa sempre più fitta. “La rottura delle trattative causata da Assolatte – commenta Nino Andena, Presidente di Coldiretti Lombardia – sta squilibrando tutta la filiera. Il fatto che ci sia qualcuno che sta intermediando il latte, comprandolo e rivendendolo addirittura sulla carta, lasciando solo che le cisterne cambino destinazione, dimostra l’importanza di gestire in modo coordinato sul territorio l’offerta di prodotto”. Inoltre, conclude Andena: “Il valore reale del latte calcolato sulle quotazioni del grana padano oscilla fra 41 e 43 centesimi al litro, molto superiore a quei 34,5 centesimi contenuti nel diktat degli industriali. E’ una ulteriore prova degli spazi esistenti per arrivare all’adeguamento chiesto dagli allevatori”.
PREZZI: IL PARLAMENTO EUROPEO FA GUERRA AI “CARTELLI” Rivedere gli strumenti econometrici tradizionalmente utilizzati per valutare la presenza di comportamenti oligopolistici che si sono dimostrati del tutto inadeguati nel prevedere comportamenti collusivi e di cartello, quali si sono evidenziati negli ultimi anni. E’ quanto chiede il Parlamento Europeo, che ha approvato a Strasburgo in seduta plenaria la “Relazione sulle entrate eque per gli agricoltori: migliore funzionamento della filiera alimentare” predisposta dal relatore incaricato Josè Bovè. Secondo il Parlamento europeo, sebbene la crisi del reddito degli agricoltori in Europa assuma entità diverse, vi sono alcune costanti di fondo, come sottolinea la Coldiretti: la mancanza di trasparenza lungo la filiera, clausole vessatorie nei contratti commerciali di ritiro del prodotto agricolo, pagamenti tardivi dei prodotti agricoli, modifiche unilaterali dei contratti, possibili comportamenti oligopolistici e anticoncorrenziali da parte dei pochi attori che controllano il mercato alimentare e determinano così i prezzi, decidendo chi può essere partner commerciale e chi invece va espulso. Una situazione che - precisa la Coldiretti - ha progressivamente ridotto i margini destinati alle imprese agricole: in Italia per ogni euro speso dai consumatori in alimenti ben 60 centesimi vanno alla distribuzione commerciale, 23 all'industria e solo 17 centesimi agli agricoltori. Con la relazione - continua la Coldiretti - i parlamentari chiedono di aumentare la trasparenza del mercato e le informazioni da fornire ai consumatori, condizione essenziale per mettere in evidenza l’identità dei prodotti nonché garantire la varietà dei cibi e dei prodotti agricoli ed agroalimentari, espressione della storia e delle culture di una pluralità di territori e della natura “distintiva” dell’agricoltura di ciascuno Stato membro. Viene inoltre prevista una diversificazione delle norme per i prodotti a forte base territoriale, rispetto alle norme relative ai prodotti alimentari standardizzati. Un punto centrale riguarda poi l’invito alla Commissione a proporre l’adozione di strumenti a sostegno e promozione di filiere alimentari gestite dagli agricoltori, di filiere corte, e di mercati gestiti direttamente dagli agricoltori, al fine di consentire agli agricoltori di ottenere una parte più equa del valore del prezzo di vendita finale attraverso una riduzione dei passaggi e delle intermediazioni. Tra le proposte programmatiche del Parlamento - conclude la Coldiretti - ci sono anche: - L’invito alla Commissione Europea a migliorare lo strumento europeo di sorveglianza dei prezzi dei prodotti alimentari, in modo da facilitare una maggiore trasparenza sugli stessi; chiede altresì di realizzare un progetto pilota circa la creazione di un Osservatorio Europeo sui prezzi e sui margini agricoli, per il quale il PE e il Consiglio hanno già approntato uno stanziamento di 1,5 milioni di euro. - Esorta la Commissione a mantenere il Gruppo di Alto Livello sulla Filiera Alimentare, strumento che si è dimostrato capace di individuare problemi ed elaborare raccomandazioni e strategie per correggere gli squilibri attuali. - Invita la Commissione a proporre l’obbligo per i maggiori commercianti, trasformatori, grossisti e distributori europei di presentare una relazione annuale sulle loro quote di mercato, con dati sull’evoluzione dei volumi di vendita mensili. Ciò dovrebbe consentire a tutti i partner commerciali di stimare l’evoluzione della domanda e dell’offerta e, di conseguenza, garantire una maggiore trasparenza sui meccanismi di formazione dei prezzi.
www.cremona.coldiretti.it Www.cremona.coldiretti.it è l’indirizzo del sito di Coldiretti Cremona. Uno strumento di informazione e comunicazione, aggiornato in tempo reale, rivolto agli imprenditori agricoli e a tutti i cittadini attenti ai temi della difesa e valorizzazione dell’agricoltura e alimentazione made in Italy, alla promozione del territorio, alla tutela dell’ambiente.
CON LA REGIA DELL’ASSOCIAZIONE PENSIONATI COLDIRETTI
Concorso Nonno day, piccoli artisti pronti per il gran finale Il “Nonno Day” edizione 2010 è alla fase finale. Il concorso dedicato ai piccoli artisti del territorio – chiamati a raccontare il loro affetto per i nonni attraverso i colori o i versi poetici – si prepara a vivere la grande giornata conclusiva, con la cerimonia di ‘incoronazione’ dei vincitori e la consegna dei premi. Il tutto con la consueta regia dell’Associazione provinciale pensionati Coldiretti e la collaborazione di Coldiretti Cremona. Nei giorni scorsi la ‘commissione giudicante’ ha concluso il proprio lavoro: rappresentanti dell’Associazione Pensionati e di Coldiretti Cremona si sono riuniti per esaminare i numerosissimi elaborati presentati dagli alunni delle scuole dell’Infanzia e della scuola Primaria di I e II grado della provincia di Cremona, ed hanno ormai decretato i nomi dei vincitori. Scegliere le opere migliori (fra cartelloni, poesie e disegni presentati sia da singoli alunni che da intere classi) è stata un’impresa ardua. : “La partecipazione è stata, come sempre, davvero notevole, così come la qualità e l’originalità dei lavori che abbiamo preso in esame, che denotano fantasia, talento e impegno – testimonia Giovanni Rota, Presidente dell’Associazione Pensionati Coldiretti Lombardia –. Ora aspettiamo tutti gli alunni alla grande festa finale. Si tratta di una giornata che, da sempre, ci riserva tanta allegria e un po’ di commozione: siamo certi che, come avviene ad ogni edizione, saranno tantissimi i bambini, genitori, insegnanti, e naturalmente i nonni, che verranno a condividere questa grande emozione”. Nel mese di ottobre (la data verrà comunicata quanto prima), presso la sala del Seminario Vescovile “Santa Maria della Pace” in via Milano n. 5 a Cremona, si terrà la premiazione dei lavori realizzati dai piccoli artisti del territorio. L’Associazione Pensionati e la Coldiretti promettono un pomeriggio di grande festa, d’incontro fra anziani e bambini, fra generazioni che condividono tanti, importanti momenti della vita, come tutti i nonni e tutti i nipoti sanno bene. Dopo la premiazione, torta per tutti (al rinfresco preparato dalle mamme e nonne) e tanto divertimento, con il laboratorio di “trucca-bimbi”. S
Agricoltura e Ambiente sono in tv W l’Agricoltura, la trasmissione di agricoltura, ambiente, alimentazione proposta da Coldiretti Cremona, va in onda: * ogni giovedì, ore 20.15 circa, su TeleColor e PrimaRete * in replica la domenica, ore 12, su Telecolor.
Bagnolo Cremasco, una domenica a km 0 al Mercato di Campagna Amica Una domenica a km zero, con i sapori del Mercato di Campagna Amica: è quanto propongono gli agricoltori della Coldiretti alle famiglie di Bagnolo Cremasco, pronti a dare il via ad un’altra mattinata tutta da gustare, nel segno della freschezza, bontà, genuinità e convenienza dei prodotti Made in Crema e Cremona. Come avviene ogni seconda domenica del mese, l’appuntamento a Bagnolo Cremasco è fissato – domenica 12 settembre – dalle ore 8 alle 12.30, in piazza Aldo Moro. Presso gli stand gialli degli agricoltori della Coldiretti sarà possibile acquistare, in vendita diretta, verdura e frutta appena colte in campagna, prodotti di bufala, salumi, miele e altri frutti delle nostre campagne. Il tutto garantito dagli agricoltori. Ricordiamo che in provincia di Cremona gli agricoltori di Coldiretti, con il Mercato di Campagna Amica, sono regolarmente presenti in otto piazze: CREMONA. Al Foro Boario ogni venerdì, dalle ore 8 alle 13. CASALMAGGIORE. In Piazza Turati, il sabato mattina. VESCOVATO. Tutti i sabati, in piazza Roma. CASTELLEONE. La mattina del sabato in via Garibaldi. SORESINA. Il lunedì, ore 8-13, davanti al Palazzo Comunale. PANDINO. Il 1° e il 3° giovedì del mese, in piazza Vittorio Emanuele. BAGNOLO CREMASCO. La seconda domenica del mese, in piazza Aldo Moro. CREMA. In via Terni: domenica 19 settembre / 3 ottobre / 10 ottobre.
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W l’Agricoltura – Coldiretti Cremona Informa Vi dà appuntamento alla prossima settimana Il ‘diario’ in posta elettronica di Coldiretti Cremona è nei siti www.cremona.coldiretti.it e www.lombardia.coldiretti.it