coldiretti cremona informa n9/2011

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Le produzioni, l’ambiente, l’alimentazione

Coldiretti Cremona Informa, Anno VI NewsLetter

Informazione on line Venerdì 04/03/2011 – Anno VI, Numero 9 Intervento. Agricoltura casalasca tra pomodoro, agro-energie e Pac Nitrati. Per salvare gli allevamenti lombardi, necessario rivedere la Direttiva Bioenergie. In arrivo una legge regionale contro le speculazioni Lombardia. Florovivaisti in difficoltà / Credito, ripartono gli investimenti Made in Italy. Cresce la rete dei punti Campagna Amica in Lombardia Avvisi alle imprese. Denunce volumi d’acqua / Gestione rifiuti in azienda In agenda. Concorso fotografico / Tabella mercati / Agricoltura online e in tv …………………………………………………………………………

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Agricoltura casalasca tra pomodoro, agro-energie e Pac dopo il 2013

Coldiretti: lavoriamo per dare reddito e certezze alle imprese agricole “L’obiettivo per cui Coldiretti lavora, sul territorio Casalasco come in tutta la provincia e in tutto il Paese, è quello di dare reddito e certezze alle imprese agricole. Un importante risultato raggiunto in questo inizio d’anno è stata l’approvazione definitiva della legge sull’origine in etichetta, giunta con il voto unanime di maggioranza e opposizione” spiega Eugenio Torchio, Delegato Confederale di Coldiretti Cremona, che traccia il quadro delle priorità dell’Organizzazione sul territorio. “Questa legge – aggiunge – è una vittoria per i cittadini, che potranno finalmente sapere da dove viene ciò che mangiano e scegliere italiano, perché l’agricoltura italiana e il vero cibo italiano sono i più controllatati, i più sicuri e i più apprezzati al mondo. Ed è una vittoria per le nostre imprese agricole che potranno far riconoscere il valore del loro lavoro e della loro qualità e contrastare la concorrenza sleale di chi vende per italiano ciò che di italiano non ha neppure l’incarto. Si pensi all’utilità che la rapida applicazione della legge potrà avere sui frutti dell’agricoltura casalasca: il confronto sulle modalità attuative della norma è già stato avviato proprio iniziando dai prodotti lattiero-caseari, dalla suinicoltura e dal pomodoro, tutte produzioni simbolo di questo territorio. Porre l’origine in etichetta significherà tutelare tutti questi tesori dell’agroalimentare italiano e quindi tutelare il reddito delle nostre imprese agricole”. L’import dall’estero tende ad essere confuso con i prodotti italiani, danneggiando agricoltori e consumatori sia sul fronte dei prezzi che su quello della qualità. Secondo la Coldiretti bisogna tutelare il valore dei nostri tesori agroalimentari, come ad esempio il pomodoro per il quale recentemente è stato fissata una quotazione di riferimento pari a 88 euro a tonnellata.


“Si tratta di un aumento di 18 euro rispetto alla campagna precedente, scattato in considerazione del cambiamento delle compensazioni comunitarie, che per il pomodoro italiano a partire dal 2011 non sono più accoppiate alla produzione – spiega il Delegato Confederale di Coldiretti Cremona – E’ stato introdotto inoltre un sistema premiante per valorizzare la qualità e incentivare la raccolta di pomodori con pochi difetti. Come i nostri produttori hanno evidenziato, l’accordo, pur segnando un interessante aumento di prezzo, non è ancora in grado di soddisfare le imprese agricole, alle prese con costanti rincari nelle spese di produzione. Oggi, ancora, i costi superano i ricavi ed il rischio per il comparto è che negli anni a venire si assista a sempre più consistenti diminuzioni di superfici rivolte a questa coltura. Certo, dalla nostra parte abbiamo l’eccellenza delle nostre produzioni, la garanzia ogm-free, il legame con il territorio e presto tutto ciò sarà ben visibile in etichetta”. Un altro tema su cui la Coldiretti è intervenuta con determinazione e chiarezza, anche attraverso la promozione di momenti d’informazione e confronto svoltisi in terra casalasca, è stato quello delle agro-energie. “Troppa terra, dedicata all’agricoltura, viene usata per impianti a biogas. E’ un trend in crescita costante, che chiama noi rappresentanti dell’agricoltura, ma anche i rappresentanti delle istituzioni, a precise responsabilità. Come abbiamo ribadito più volte – prosegue Torchio –, Coldiretti non contrasta certamente gli impianti a biogas che si integrano nella realtà aziendale e sono dimensionati in virtù delle esigenze aziendali. Abbiamo invece puntato il dito contro i mega impianti, spesso legati a soggetti esterni all’agricoltura, che rubano terra alle coltivazioni. La produzione di agroenergia non può, come purtroppo sta avvenendo, tradursi nella realizzazione di impianti sovra-dimensionati, scollegati dalle filiere agroalimentari e in competizione con la produzione di cibo made in Italy. Queste operazioni hanno l’effetto di stravolgere il mercato fondiario, facendo lievitare gli affitti e sottraendo terra agli agricoltori”. Da qui la proposta di Coldiretti Cremona affinché lo Stato sostenga ed incentivi, ad esempio attraverso la “leva fiscale”, solo gli interventi veramente agricoli. Anche in materia di fotovoltaico la posizione dell’Organizzazione è netta: sì ai pannelli fotovoltaici sui tetti di stalle e cascine, no ai “parchi fotovoltaici a terra” che sottraggono suolo fertile alle colture. Per tutti i comparti, si lavora per dare certezze alle imprese agricole: “Uno dei temi fondamentali per l’agricoltura è la discussione sul futuro della Pac dopo il 2013. Un accordo è stato trovato, con la sottoscrizione di un documento da parte di tutte le rappresentanze della filiera. Esso rappresenta un deciso passo avanti verso la condivisione di un modello agroalimentare dove la centralità e il protagonismo possano tornare nelle mani degli agricoltori e del territorio. E’ anche un forte pungolo al Governo e al Parlamento italiani, oltre che all’Unione Europea, per sostenere un’idea di futura Pac decisamente orientata all’impresa agricola professionale che opera sul territorio e ad una filiera agroalimentare gestita dagli agricoltori – conclude il Delegato Confederale di Coldiretti Cremona –. La riforma è un appuntamento determinante per l’agricoltura locale e nazionale, che vede come prioritaria la difesa del budget, tenuto conto che l’Italia, pur realizzando il 12,5% della produzione agricola lorda e il 17 per cento del valore aggiunto comunitario ed essendo leader in Europa nella qualità e nel rispetto ambientale, riceve soltanto il 10% della spesa agricola dell’Unione”.


Nitrati, per salvare gli allevamenti lombardi è indispensabile rivedere la direttiva europea Il problema è stato affrontato mercoledì a Milano nella sede di Coldiretti Lombardia durante un vertice con l’Assessore regionale all’agricoltura Nitrati, è indispensabile rivedere la direttiva europea sugli allevamenti perché ci sono altri settori che influiscono sui livelli di azoto totali nelle falde sotterranee e superficiali. Lo afferma la Coldiretti Lombardia alla luce sia dei dati Arpa che del censimento dei depuratori sul territorio regionale. Le rilevazione Arpa fra il 2002 e il 2008 indicano una situazione buona rispetto ai livelli Ue di riferimento, mentre per quanto riguarda i sistemi di depurazione urbana la verifica sull’azoto e sulle sue diverse forme nei reflui degli scarichi di tali impianti ha evidenziato come su 1.058 campioni ce ne siano 197 (il 18,62%) che hanno superato il limite di concentrazione rispetto ai parametri del testo unico ambientale. “E visto che i depuratori per cui è stata evidenziata la non conformità si trovano in aree definite vulnerabili ai nitrati ma dove il carico zootecnico non è significativo – spiega Nino Andena, Presidente di Coldiretti Lombardia – è evidente che la qualità delle acque non viene certo compromessa dalle aziende agricole”. A tal proposito – sostiene la Coldiretti – urge che la Regione Lombardia inserisca nella stesura del Programma di Azione il fatto che la presenza di nitrati non dipende solo dall’agricoltura. Per questo è indispensabile la revisione della direttiva europea in modo da tenere conto della peculiarità dello Stato Italiano, e in particolare della Pianura Padana, del nostro sistema produttivo e dell’impatto che hanno anche altri settori nell’inquinamento delle acque superficiali e profonde. Il problema è stato affrontato mercoledì a Milano nella sede di Coldiretti Lombardia durante un vertice con l’Assessore regionale all’agricoltura Giulio De Capitani e con il Direttore Generale dell’assessorato Paolo Baccolo che hanno risposto che la situazione è già al vaglio della Regione.


Bioenergie, in arrivo legge regionale contro speculazioni e consumo di suolo La Regione Lombardia sta mettendo a punto un’iniziativa legislativa per mettere un freno al consumo di suolo e alle speculazioni sulle bioenergie. Lo ha annunciato l’Assessore regionale all’agricoltura Giulio De Capitani durante l’incontro con i vertici della Coldiretti Lombardia, mercoledì a Milano nella sede di via Filzi. “E’ necessario regolamentare gli impianti a biogas in modo da preservare i suoli agricoli dalle mire economiche di imprenditori lontani dall’agricoltura e pronti a tutto pur di ottenere guadagni a breve termine” ha affermato il Presidente di Coldiretti Lombardia Andena. Un fenomeno di particolare rilevanza ad esempio in provincia di Cremona dove il 15% del suolo agricolo è già stato dedicato agli impianti a biogas, per i quali sono in corso di realizzazione quasi 130 progetti (di cui 50 già in esercizio, 28 in costruzione e il resto in fase di autorizzazione), con un boom negli ultimi due anni. Anche sul fotovoltaico l’obiettivo di Coldiretti è favorire la posa dei pannelli sulle superfici coperte già esistenti in modo da evitare che finiscano “seminati” sul terreno togliendo spazio alle coltivazioni. “La nostra preoccupazione – ha detto Andena – è rivolta da un lato ad evitare un paesaggio impoverito da estensioni di mais destinato agli impianti a biogas o da coltivazioni di pannelli solari e dall’altro puntiamo alla tutela e al sostegno degli agricoltori affinché continuino a coltivare la propria terra”. Preoccupazioni condivise dall’Assessore De Capitani secondo cui “la produzione di energia da fonti rinnovabili deve essere intesa come un’integrazione al reddito degli agricoltori, non certo sostituirsi alle produzioni tradizionali che dobbiamo tutelare e difendere con estrema determinazione anche per evitare operazioni speculative che certo non gioverebbero all’economia rurale sul lungo periodo”.

Agricoltura, dopo i debiti ripartono gli investimenti Le imprese provano il “rimbalzo anti crisi”. Secondo un’analisi di CreditAgriItalia Lombardia, passato il terribile 2009 quando il problema principale era raccogliere liquidità per affrontare le scadenze a medio e breve termine, nel 2010 le aziende agricole hanno ripreso ad investire su terreni, strutture, fotovoltaico e diversificazione delle attività, come ad esempio quella agrituristica o le vendite dirette dei prodotti. Degli oltre 94 milioni di euro di finanziamenti richiesti l’anno scorso al sistema bancario e garantiti per quasi 40 milioni da CreditAgriItalia: circa il 40% è stato destinato a investimenti, un 40% alle energie rinnovabili mentre è rimasto un 20% per la ristrutturazione dei debiti e gli anticipi di conduzione (richieste di liquidità per la gestione). I territorio che hanno fatto registrare il maggior numero di pratiche sono Bergamo-Varese, Brescia, Cremona e Mantova. Al 31 dicembre erano mille le operazioni totali seguite da CrediAgriItalia a livello lombardo, con oltre 158 milioni di euro di finanziamenti e garanzie per circa un terzo. “Il sentiment che percepiamo è quello di una nuova sfida per il futuro dopo i duri mesi del 2009 – spiega Franco Gatti, Presidente lombardo di CrediAgri Italia – di fronte ai timidi segnali di movimento dell’economia, le aziende stanno decidendo investimenti per sfruttare il rimbalzo di questo accenno di fine crisi. Oltre alla tradizionale attività, si cercano nuovi spunti di reddito come fotovoltaico o agriturismo”.


COLDIRETTI LOMBARDIA: I florovivaisti alla canna del “gas-olio” stretti fra crollo del fatturato e caro energia I florovivaisti alla “canna del gas-olio”. La crisi libica e le tensioni internazionali sul mercato dei carburanti stanno mettendo in ginocchio un settore che è passato da un giro d’affari di 700 milioni di euro nel 2008 ai 500 milioni scarsi del 2010, valore che rappresenta circa un terzo del totale nazionale. Adesso – dice Coldiretti Lombardia – la spesa dell’energia aumentata di oltre il 60 per cento in un anno rischia di dare il colpo di grazia a molte delle 2.500 realtà lombarde, presenti in particolare a Milano, Bergamo, Brescia, Como e Varese per le serre e a Mantova e in Brianza per le piante da esterno. “Se l’anno scorso per mille metri quadrati di serra si spendevano 2.500 euro al mese di riscaldamento, adesso siamo balzati a circa 4.000 euro al mese – spiega Angelo Vavassori, Direttore di Assofloro, che raggruppa gli operatori del settore in Lombardia – livelli insostenibili sia sul fronte dei costi che su quello della concorrenza straniera”. Infatti mentre all’estero, Francia, Spagna, Olanda e Danimarca, il riscaldamento delle serre costa la metà o anche un terzo rispetto all’Italia – spiega Coldiretti Lombardia – i nostri florovivaisti non possono più nemmeno beneficiare dell’azzeramento delle accise sul gasolio per le serre che ha permesso di restare a galla durante una crisi economica pesante e a fronte di un’aggressiva concorrenza straniera. “Proprio per questo – conclude Nino Andena, Presidente di Coldiretti Lombardia – bisogna sostenere l’uso di essenze locali per esempio sulle grandi opere, anche se il sistema dei maxi appalti rende complesso garantire la partecipazione dei florovivaisti del territorio a valori sostenibili. E pare un controsenso considerato che si tratta di infrastrutture che riguardano la Lombardia”.

COLDIRETTI LOMBARDIA: Crescita del 10% per le “cascine da vacanza” Nel 2011 aumenterà di oltre il 10% il totale delle “cascine da vacanza” sia sul fronte della ristorazione che su quello dell’alloggio. E’ quanto emerge da un’analisi di Coldiretti Lombardia, sulla base delle rilevazioni dall’associazione Terranostra. Si tratta di un settore in espansione dove il 30 per cento dei titolari è donna – spiega la Coldiretti Lombardia – nella nostra regione oltre 1.200 aziende agricole offrono ogni giorno circa 8 mila posto letti e più di 60 mila pasti con specialità del territorio. In occasione della BIT a Milano, è stata posta in distribuzione gratuita la prima mappa regionale degli agriturismi di Terranostra Coldiretti con l’indicazione dei servizi offerti: ristorazione, alloggio, vendita diretta, attività ricreative e culturali, prodotti bio e servizi di fattoria didattica. “La gente viene da noi alla ricerca di un modello di vacanza fatto di riposo, tranquillità, buon cibo, cordialità, scoperta del territorio e della natura, una dimensione rurale che aiuti a staccare dallo stress della vita di città – spiega Alessandra Morandi, presidente regionale di Terranostra – Sul sito www.lombardia.terranostra.it si possono trovare tutte le informazioni e le novità degli agriturismi sul territorio”. A livello nazionale il turismo enogastronomico vale 5 miliardi di euro con 2,7 milioni di viaggi nel 2010 per andare alla scoperta di un territorio che conta 221 prodotti Dop, oltre 4.500 specialità tradizionali e 504 vini fra Doc, Docg e Igt.


F

COLDIRETTI: PRESENTATO IL CONCORSO “VITA IN FATTORIA: CHE FOTOGRAFIA!” Le fattorie didattiche raccontate in un click La giornata dedicata al tema della multifunzionalità in agricoltura – che mercoledì scorso ha riunito titolari di agriturismi, fattorie, punti Campagna Amica, presso l’Ufficio Zona Coldiretti di via Ruffini a Cremona – è stata occasione per presentare un’iniziativa lanciata da Regione Lombardia in collaborazione con un pool di associazioni agrituristiche guidate da Terranostra Coldiretti: il concorso “Vita in fattoria, che fotografia!”, che punta a trovare l’immagine più bella e significativa legata all’agricoltura e alla didattica rurale dalle Alpi al Po. “Tema del concorso, aperto a tutti i maggiorenni, è illustrare l’attività didattica in una fattoria: i fotografi dovranno affrontare il tema approfittando delle visite delle scolaresche oppure in occasione di una visita con bambini di propria conoscenza” ha spiegato Valeria Sonvico, Responsabile Area Ambiente e Territorio di Coldiretti Lombardia, che sarà tra i componenti della giuria di qualità chiamata a valutare le immagini, accanto al fotografo Gianni Berengo Gardin (che presiederà la giuria), a Denis Curti (Direttore di Contrasto), Carlo Silva (fotografo Regione Lombardia), Chiara Mariani (Sette – Corriere della Sera), Saverio Paffumi (Direttore Editoriale di FreeMedia) e al fotografo Giampietro Agostini. I partecipanti dovranno trasmettere al massimo tre immagini alla segreteria organizzativa, entro e non oltre il 15 maggio 2011. Prima, però, dovranno accreditarsi, compilando un modulo di iscrizione (che si può trovare su www.agricoltura.regione.lombardia.it) entro e non oltre il 15 marzo 2011. Le foto saranno scattate da ogni concorrente in una sola azienda, scelta sulla base di un elenco di fattorie didattiche aderenti all’iniziativa, e dopo aver concordato la visita con i responsabili dell’azienda prescelta. Il primo premio prevede un buono di mille euro in materiale fotografico e un cesto di prodotti del territorio. Il secondo premio consiste in un buono di 500 euro da spendere nel circuito delle fattorie didattiche. Il terzo classificato avrà un cesto di prodotti del territorio. Inoltre la selezione delle migliori fotografie servirà per allestire una mostra nel Palazzo della Regione nel prossimo giugno. Tutti i dettagli del concorso, insieme al regolamento, sono sul sito di Coldiretti Cremona (www.cremona.coldiretti.it). ù


Consumi, cresce di oltre il 30 per cento la rete dei punti Campagna Amica in Lombardia Carne, salumi, frutta, verdura, formaggi, miele, marmellate, vini e riso direttamente dal produttore al consumatore: è questa la rete che Campagna Amica sta costruendo in Lombardia con una crescita media mensile, da giugno 2010 a oggi, di oltre il 30 per cento. Ogni giorno viene accreditato almeno un punto Campagna Amica – spiega la Coldiretti Lombardia –, a fine febbraio si è giunti a 260 ed entro l’anno diventeranno 900. “La crescita che stiamo registrando – spiega Nino Andena, Presidente di Coldiretti Lombardia – è la dimostrazione che gli agricoltori credono nel progetto di una filiera agricola italiana in grado di accorciare i passaggi dal produttore al consumatore per offrire alle famiglie nuove opportunità di spesa alimentare legata alla qualità, alla sicurezza e alla trasparenza dell’origine”. Un consenso che sta coinvolgendo anche i farmers’ market che hanno già superato “quota 80” e che entro il 2011 si preparano a diventare 110 in tutta la Lombardia. I consumatori che si rivolgono agli agricoltori per i loro acquisti alimentari hanno in media 40 anni, la metà sono donne e oltre al prezzo guardano la qualità del prodotto e le modalità di preparazione e conservazione. In termini di quantità, nella borsa della spesa agricola tipo (circa 23 euro) pesano di più le verdure, mentre in termini di valore protagonisti sono carne, formaggi e salumi. “I Punti e il Mercato di Campagna Amica rappresentano la vetrina di tutta l’agricoltura italiana. Offrono un’ulteriore occasione per dire ai consumatori: comprate italiano, pretendete che gli alimenti che portate in tavola siano autenticamente made in Italy, dalla loro origine – sottolinea Coldiretti Cremona –. Possiamo così mostrare alle famiglie quale sia il volto, quale sia il valore aggiunto, della nostra agricoltura. Confermando, al tempo stesso, che all’origine i prodotti agricoli hanno prezzi convenienti, ragionevoli, ben differenti da certe cifre esorbitanti che spesso troviamo su altri scaffali. E’ un modo per combattere l’inaccettabile forbice dei prezzi che divide la produzione dal consumo, danneggiando sia l’agricoltura che le famiglie”. Ricordiamo il calendario dei Mercati di Campagna Amica in provincia di Cremona: CREMONA. Al Foro Boario ogni venerdì, dalle ore 8 alle 13 CASALMAGGIORE. In Piazza Turati, il sabato mattina SORESINA. Il lunedì, ore 8-13, davanti al Palazzo Comunale PANDINO. Il 2° e il 4° lunedì del mese, in via Umberto I VESCOVATO. Tutti i sabati, in piazza Roma CASTELLEONE. La mattina del sabato in via Garibaldi BAGNOLO CREMASCO. In piazza Aldo Moro, la seconda domenica del mese CREMA. In via Terni, prossimi appuntamenti domenica 6 e 20 marzo 2011.


AVVISI ALLE IMPRESE AGRICOLE

DENUNCE ANNUALI DEI VOLUMI D'ACQUA PUBBLICA PRELEVATA di cui al D.Lgs. 3.4.2006, n. 152 E PAGAMENTO DEI CANONI IDRICI 2011. Si ricorda a tutte le aziende che derivano acqua da: un corso d’acqua superficiale o da un fontanile da uno o più pozzi per qualsiasi uso (zootecnico, irriguo, igienico, antincendio, domestico, ecc…) l’obbligo di presentare in Provincia la denuncia dei volumi d’acqua derivati e ad effettuare il pagamento del canone idrico entro il 31 MARZO 2011. La Regione Lombardia sta effettuando l’invio dei bollettini a tutte le utenze; si ricorda che il pagamento del canone idrico alla regione è dovuto, anche se per qualsiasi disguido non dovesse arrivare il bollettino prestampato dalla Regione. Gli interessati per informazioni sono pregati di rivolgersi quanto prima al proprio Ufficio di Zona.

COME GESTIRE I RIFIUTI IN AZIENDA Sottoscritta una convenzione tra Coldiretti Lombardia e Cascina Pulita per supportare le aziende nella corretta gestione dei rifiuti agricoli La corretta gestione dei rifiuti prodotti nell'ambito delle attività aziendali rappresenta per l'imprenditore agricolo un pesante onere burocratico ed una importante voce di costo nel bilancio aziendale. A complicare ulteriormente la situazione sono intervenute di recente alcune disposizioni legislative (Sistri) che contribuiscono, nel complesso, a penalizzare gravemente le inadempienze dei detentori. Le irregolarità nella gestione dei rifiuti hanno ripercussioni negative nell’erogazione dei contributi comunitari (Pac – condizionalità). E' da tale stato di fatto, pertanto, che nasce la convenzione stipulata di recente fra Coldiretti Lombardia e Cascina Pulita, azienda specializzata proprio nella gestione dei rifiuti prodotti in agricoltura e che ha al suo attivo più di 20.000 contratti di smaltimento rifiuti agricoli in Italia. L’innovativo servizio di Cascina Pulita permette: - un puntuale smaltimento a domicilio a costi contenuti ed in larga parte prestabiliti alla stesura del contratto (così l’azienda sa fin dall’inizio quanto inciderà sul proprio bilancio il costo annuale per lo smaltimento dei rifiuti); - un più pratico e ordinato stoccaggio in azienda con la consegna, in comodato d'uso, di contenitori adeguati alle differenti esigenze di stoccaggio proprie di ciascun produttore agricolo; - il ritiro in un’unica soluzione delle varie tipologie di rifiuti aziendali grazie a mezzi di trasporto opportunamente attrezzati per trasportare (in maniera separata, sul medesimo camion) tutti i rifiuti. Questo sistema garantisce un notevole risparmio nei costi di trasporto. Alla luce della convenzione siglata dalla Coldiretti Regionale, anche i Soci di Coldiretti Cremona potranno usufruire del servizio sopra descritto e trovare tutte le informazioni utili presso gli Uffici Zona. Per una più completa informazione delle aziende, si stanno organizzando alcuni incontri sul territorio, con la presenza di tecnici di Cascina Pulita, volti a chiarire tutti gli aspetti della materia.


www.ilpuntocoldiretti.it E’ il giornale online rivolto alle imprese del sistema agroalimentare, creato dalla Coldiretti, la prima Organizzazione degli imprenditori agricoli del Paese. Il Punto Coldiretti assicura un costante aggiornamento su economia e settori produttivi, fisco, ambiente, lavoro, credito, energia, previdenza, formazione, qualità, innovazione e ricerca, scadenze e prezzi, previsioni meteo. L’indirizzo è: www.ilpuntocoldiretti.it.

Agritel, la telefonia che fa risparmiare le imprese Agritel è la società creata dalla Coldiretti per accentrare i costi di Telefonia Mobile per tutte le strutture Coldiretti e i rispettivi associati. In un momento in cui l’economia è in crisi e i costi aziendali aumentano, Agritel è una risposta concreta per ridurre i costi. Va inserita in quest’ottica di risparmio la convenzione stipulata tra Agritel e le Società di Servizio Coldiretti che porterebbe ad un risparmio per l’azienda quantificabile in una media tra il 30 ed il 45%.

INCARICATI DI ZONA SORESINA - Via Matteotti, 12 - Tel. 0372.732990 - Fax 0372.732980 Incaricato Agritel: Mauro Boni - maurotiziano.boni@coldiretti.it CREMONA - Via Ruffini, 28 - Tel. 0372.732930 - Fax 0372.732940 Incaricato Agritel: Katia Martelli - katiamaria.martelli@coldiretti.it CREMA - Via Macello, 34 - Tel. 0372.732900 - Fax 0372.732925 Incaricato Agritel: Davide Porrini - davide.porrini@coldiretti.it CASALMAGGIORE – Via Cairoli, 3 - Tel. 0372.732960 - Fax 0372.732970 Incaricato Agritel: Valentina Bassi - valentina.bassi@coldiretti.it

UFFICIO PROVINCIALE CREMONA - Via Ala Ponzone n.8 - Tel. 0372.499811 - Fax 0372.499899 Responsabile Provinciale: Bruno Toscani - bruno.toscani@coldiretti.it

Agricoltura e Ambiente sono in tv W l’Agricoltura, la trasmissione tv proposta da Coldiretti Cremona, va in onda: - ogni giovedì, ore 20.15 circa, su TeleColor e PrimaRete - in replica la domenica, ore 13, su Telecolor.

www.cremona.coldiretti.it Www.cremona.coldiretti.it è l’indirizzo del sito di Coldiretti Cremona. Uno strumento di informazione e comunicazione, aggiornato in tempo reale, rivolto agli imprenditori agricoli e a tutti i cittadini attenti ai temi della difesa e valorizzazione dell’agricoltura e alimentazione made in Italy, alla promozione del territorio, alla tutela dell’ambiente.


MERCATI –DA VENERDI’ 25 A GIOVEDI’ 3 MARZO 2011

PRODOTTO

Unità di misura

CREMONA

MILANO

MANTOVA

MODENA

Tonn.

252 – 255

266,0-268,0

282,0-285,0

(fino) 287,0-291

Tonn.

237 – 238

248,0-249,0

237,5-239,5

249,0-250

FRUMENTO tenero buono mercantile

GRANOTURCO ibr. naz. 14% um.

SEMI di SOIA Nazionale

n.q.

408,0-410,0

Tonn.

n.q. n.q.

n.q. n.q.

n.q. n.q.

243,0-248,0 252,0-257,0

153,0-156

145,0-146,0

Magg. 1° taglio in cascina

Medica fienata 1° t.

ORZO naz. p.spec. 55-60 p.spec. 66-68

CRUSCA alla rinfusa

Tonn.

146 – 148

144,0-145,0

Tonn.

130 – 150

118,0-132,0 120,0-130,0

FIENO Magg. ’10 Agostano

388,0-393,0

Sorgo nazionale

Tonn.

130,0 -135 da mietitrebbia in cascina

243,0-246

130.0-150,0

PAGLIA press. (rotoballe) ’10

Tonn.

SUINI lattonzoli locali

15 kg

3,520

3,560

3,490

3,500

SUINI lattonzoli locali

25 kg

2,500

2,500

2,450

2,540

SUINI lattonzoli locali

30 kg

2,230

2,280

2,190

2,290

SUINI lattonzoli locali

40 kg

1,820

1,840

1,800

1,870

SUINI da macello

156 kg

1,225

n.q.

n.q.

1,241

SUINI da macello

176 kg

1,285

n.q.

n.q.

1,295

1,255

n.q.

n.q.

1,265

SUINI da macello VACCHE FRIS. 1° qualità (p.v.)

VACCHE FRIS. 2° qualità (p.v.)

MANZE scott. 24 mesi

130 – 140

124,0-139,0

103-108

Oltre 176 kg kg.

2,10-2,40

kg.

1,85-2,00

kg.

2,10-2,60

MONTICHIARI 1,00-1,10 MONTICHIARI

0,65-0,75 Vitelloni da macello 24/30 mesi

1,30-1,40

Paglia di frumento press. 100-105

da macello 1,050-1,15 0,76-0,86

Vitelloni femm. da macello pezz. nere (kg. 450-500)

1,00-1,170

1,25 – 1,40


PRODOTTO

Unità di misura

VITELLI baliotti

50-60

fris. (p.v.)

kg.

VITELLI baliotti

50-60

pie blu belga p.v

kg.

BURRO pastorizzato

kg.

3,30-3,35

past. 2,90 centr. 3,80

2,90

kg.

(dolce) 4,95-5,15

5,05-5,20

n.q.

kg.

(piccante) 5,10-5,50

5,25-5,50

n.q.

PROVOLONE VALPADANA fino a 3 mesi

PROVOLONE VALPADANA oltre 3 mesi

GRANA scelto

kg.

stag. 9 mesi

CREMONA 1,00-1,30 3,00-4,00

7,95-8,25

MILANO

MANTOVA

MONTICHIARI

(da 46 a 55 kg)

1,00-1,30

1,70-2,00

MONTICHIARI

3,50-4,10

MODENA 1,50-2,00

4,10-4,50

3,26-4,30 Zangolato di creme X burrificaz. 2,50

-PARM. REGGIANO 12 mesi

11,10-11,35

7,90-8,15

8,15-8,40

PARMIGIANO REGGIANO fino a 24 m

12,30-12,60 GRANA scelto stag. 12-15 mesi

kg.

8,50-8,70

8,60-9,00

8,65-8,90

PARMIG. REGG. 30 mesi e oltre

13,40-13,80

N.B. Le quotazioni del bestiame bovino e del foraggio sul mercato di Cremona avvengono il primo e terzo mercoledì del mese. Questo dato, conseguentemente, va letto ed interpretato con la dovuta attenzione rispetto agli altri dati pubblicati. Non è escluso che in futuro venga ripristinato il mercato settimanale. Le quotazioni del mercato di Milano avvengono in due giorni separati: il martedì per il comparto dei cereali e derivati, il lunedì per quello zootecnico che fa riferimento a Montichiari. Anche questo aspetto va tenuto in considerazione nel confronto dei dati qui riportati. Il mercato di Mantova avviene in un solo giorno e cioè il giovedì. Modena il lunedì.

TUTTI GLI AGGIORNAMENTI DELLA TABELLA MERCATI - INSIEME AI COLLEGAMENTI ALLE PRINCIPALI BORSE -

SONO SUL SITO www.cremona.coldiretti.it

W l’Agricoltura – Coldiretti Cremona Informa Vi dà appuntamento alla prossima settimana Il ‘diario’ in posta elettronica di Coldiretti Cremona è nel sito www.cremona.coldiretti.it


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