Evide ON: e la Virtualità appare. di Corrado Malanga
Nei lavori precedenti abbiamo messo in evidenza come il modello evideonico rappresentasse una chiave di lettura universale, in grado di spiegare la natura di particelle subatomiche, così come fosse in grado di descrivere la natura dell'universo nel mito. In quel contesto avevamo messo in relazione il mito con il mondo ebraico della Torah. Tutti i miti contengono però le stesse informazioni che appaiono confrontabili se analizzate da un punto di vista della simmetria. La simmetria dell'universo è l'unico parametro esistente; ridurre qualsiasi manifestazione dell'universo in termini di simmetria, vuol dire partire da differenti modelli descrittivi ma ricondurli sempre ad una visione unica, che è la rappresentazione dell'Evideon. Possiamo dunque trovare l'Evideon in tutte le cose che siano manifeste ed anche in quelle che non lo sono. Dove questa simmetria non venga rispettata, è lecito supporre che la descrizione del modello che ci appare davanti, sia ragionevolmente errato. Lavorando con questo semplice concetto possiamo verificare tutti i parametri del nostro universo e scoprire se ci sono errori nella descrizione della mappa del territorio. In questo articolo forniremo alcuni esempi applicati al mondo della virtualità e ne descriveremo la genesi, partendo dal Mito ed arrivando alla Entropia, quale rappresentazione della misura della Coscienza.
I CHING I Ching è un sistema divinatorio cinese estremamente antico. I Ching fu introdotto in Europa da Gottfried Wilhelm von Leibniz nella sua pubblicazione del 1697 “Novissima sinica (Ultime notizie dalla Cina)”. Leibniz vide in quel simbolismo (linea spezzata=0; linea unita=1) un perfetto esempio di numerazione binaria come illustrò nel suo saggio del 1705, “Spiegazione dell'aritmetica binaria”. Il sistema numerico posizionale in base 2 o notazione binaria, verrà poi, come è noto, riscoperto nel XIX secolo, da George Boole . Chi abbia inventato questo sistema divinatorio detto “delle mutazioni o del cambiamento”, credeva che i principi dell'Yi Jing avessero avuto origine dal leggendario eroe Fu Hsi ( 伏羲 Fú X ī). Questa tradizione lo vede come uno dei primi sovrani della Cina (date tradizionali a.C.), a cui sarebbero stati rivelati i trigrammi ( 八卦 b ā gùa), in maniera soprannaturale. A partire dal tempo di Y ǔ il grande ( 禹 Y ǔ), i trigrammi erano stati sviluppati in esagrammi ( 六十四卦 lìu shí¬ sì gùa), che erano stati registrati nella scrittura Lian Shan ( 連山 Lián Sh ān, detta anche Lia Shan Yi). Lian Shan, che in cinese significa "montagne continue", comincia con l'attuale esagramma n.52 ( 艮 gèn), che rappresenta due montagne una sopra l'altra e che si ritiene sia all'origine del nome stesso della scrittura. Come quasi tutti ormai sanno, I Ching sarebbero il primo esempio di codice binario del mondo, descritto con l'aiuto di linee spezzate ed intere in successione. La linea spezzata e quella intera, rappresentano i due valori della dualità e la sequenza delle due linee descrivono la realtà virtuale. La linea Yin spezzata e Yang intera, formano