Frammenti di Caos
Tutte le storie di Liberatore Disegni: Tanino Liberatore Sceneggiature: Tonino Benacquista, Alain Chabat, Bruce Helford, Tanino Liberatore, Bruce Jones, Bebo Moroni, Jean-David Morvan, Paul, Stefano Rosso, Walter Salvucci, Philippe Setbon, Peter Smith, Stefano Tamburini, Daniel Varenne, Georges Wolinski Traduzioni: Emmanuel Deux, Ivana Ziello
COMICON Edizioni via Chiaia, 41 - 80121 Napoli tel/fax: 0814238127 e-mail: edizioni@comicon.it edizioni.comicon.it Collana: I Fondamentali Direzione editoriale: Claudio Curcio Cura editoriale: Raffaele De Fazio, Michele Mordente, Emanuele Soffitto Impaginazione e lettering: Walter Dipino / Doppiavù Studio Cover design: Roberto Policastro / Doppiavù Studio In collaborazione con: Glauco Guardigli, Lorenzo Raggioli Testi di: alino, Giorgio Lavagna, Tanino Liberatore Ricerca bibliografica: Michele Mordente Supervisione generale: Claudio Curcio Consulenza editoriale: Gisèle de Haan Redazione: alino, Noemi Barricelli, Carlo Cigliano, Paola Alina Damiano, Alessandro Spinosa Amministrazione: Antonella Cavaliere © testi 2019: Tanino Liberatore © immagini di copertina e di quarta: Tanino Liberatore © immagini 2019: Tanino Liberatore © storie sceneggiate da Stefano Tamburini: Eredi Tamburini © foto di Tanino Liberatore: Solange Souza © 2019: Tanino Liberatore - COMICON Edizioni Questo libro è stato stampato nel mese di ottobre 2019 da Grafica Metelliana - Mercato San Severino (SA) ISBN: 9788898049578 [Regular] ISBN: 9788898049585 [Limited] Per consultare il catalogo completo di COMICON Edizioni: edizioni.comicon.it
FRAMMENTI DI CAOS
Quando tutto era possibile... Quando Tanino Liberatore arrivò a Cannibale era come se Dio Onnipotente in persona si fosse presentato alla porta di Giobbe e gli avesse detto: “tranquillo, Giobbettino mio, era tutto uno scherzo, d’ora in poi ti starò vicino vicino attaccato come una banana a un paio di ciliegie e ti farò diventare ricco, famoso e un genio, come me!”. I Giobbi erano, in realtà, quattro: Tamburini, Scòzzari, Pazienza e Mattioli. Ma furono più i primi due a esaltarsi. Pazienza aveva tutto un suo percorso da scoprire e Mattioli... Mattioli era un ragazzo che aveva voglia di disegnare i suoi fumetti. Tamburini e Scòzzari, invece, volevano dare l’assalto all’empireo dell’editoria a fumetti italica: Linus, il Mago, Bonelli, Eureka, mostrare al mondo quanto fosse indietro, retriva, pallosa e fregnona. Creare, prima o poi, una rivista a fumetti che spaccasse a metà il fumetto italiano e, per cominciare, serviva una copertina che prendesse a calci nel sedere l’intera umanità. A questo servì, inizialmente, Tanino Liberatore, l’Uomo venuto da Quadri, che realizzò la scioccante immagine di uno Stefano Tamburini steroidizzato che si automangiava, un tanghero rosa carne su sfondo color fegato che riprendeva fedelmente la tinta di una stanza della Traumfabrik, la Factory de’ noartri di Via Clavature 20, Bologna. “È un mostro” sentenziava Scòzzari “Disegna cazzi che sembrano veri” precisava Andrea Pazienza “e guardate qui che pompino!! ” si esaltava Tamburini. Lo stile all’epoca non era consueto. Quello che più gli si avvicinava era, forse, Richard Corben, disegnatore underground in Italia noto a pochi. Ma Tanino aveva nel segno più potenza e meno inibizioni. Inoltre, era spronato ad andare sempre oltre da Tamburini e Scòzzari, costantemente decisi a sfondare il muro dell’accettabile. Ma per farlo davvero, occorrevano talenti. E Liberatore divenne prestissimo il talento n.1 del gruppo, facendo diventare il Ranxerox, di Stefano Tamburini, uno dei personaggi più influenti degli anni Ottanta e Novanta. Tanino dona allo stile Cannibale/Frigidaire qualcosa all’epoca rara: la terza dimensione, impreziosita da una forma originalissima di iperrealismo allucinato. Ma prima e dopo Ranxerox c’è molto altro, anzi, c’è tutto. C’è il percorso di Tanino da sperimentatore ad autore completo la cui maturazione attraversa quei due decenni e mezzo a cavallo fra la fine degli anni Settanta e la fine degli anni Novanta, in cui il suo talento trova il terreno ideale di espressione in un periodo storico irripetibile, dove tutto è possibile, dove sulla political correctness si può ancora scherzare. Questo volume contiene lavori che ricordo benissimo, come Tiamottì!, che ho visto prendere forma fin dalle prime matite, altri che mi sono tornati alla memoria grazie ai riferimenti al rock’n’roll di quegli anni, soprattutto ai Devo, e altri ancora che non avevo mai visto prima, fino addirittura, scavalcati gli anni duemila, ai supereroi in costume di Even If e il fumetto giapponese non-manga Ai Shiteru, in cui il tutto è possibile ritorna in una scioccante splash page decisamente troppo estrema per il 2013 occidentale, ma che per l’estremo oriente, dove il tutto è possibile potrebbe ancora diventare possibile, arriva a lambire la poesia. Macelleria inclusa. 4
di Giorgio Lavagna
PRIME OPERE INCOMPIUTE (Inediti, 1974-1977)
UNA STORIA DISONESTA (RCA, 1977)
Le mie prime opere non erano delle vere e proprie storie, si trattava soprattutto di pretesti per fare delle prove di impaginazione. Avevo cominciato a disegnare professionalmente realizzando alcune copertine di dischi per l’etichetta RCA. Nel ‘77, ad esempio, avevo illustrato un opuscolo con i testi dell’LP Una storia disonesta, del cantautore romano Stefano Rosso. In quella fase avevo molta voglia di fare fumetti, anche se ero soprattutto interessato alle sequenze, e non proprio alle storie. Desideravo ricercare tecniche di disegno differenti, alcuni effetti per la messa in scena, trovare un modo sintetico ed efficace di presentare i personaggi. In quel periodo ero influenzato da fumetti piuttosto convenzionali (gli artisti argentini e spagnoli dell’epoca), ma anche Crepax. L’impaginazione di queste storie incompiute allo stato embrionale è dipesa molto anche dalla musica che ascoltavo! E gli “strumenti” che ho testato allora, sono dopotutto quelli che utilizzo oggi: il pennello, le matite, l’acquerello… I temi rispecchiano l’immaginario del momento, che si ritroverà più tardi in quello che tratterò in Cannibale: il sesso, il rock, i bar, le Fiat 500… un incrocio tra fantastico e fantascienza.
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EMME
(Inedito, 1977) La mia prima vera storia. Il racconto comincia a prender forma, anche se è alquanto strano. Infatti, per questa storia, mi sono ispirato a una ragazza che faceva degli studi di linguistica; la verità è che ho disegnato queste pagine perché mi interessava la ragazza e non la storia in sé! In compenso, devo ammettere di essermi impegnato particolarmente, noterete infatti che il testo è esso stesso parte del disegno, cosa abbastanza complessa…
PIC-NIC
(Inedito, 1977) Sceneggiatura: Walter Salvucci Un’altra storia che non è mai stata completata, ma che era ben definita nella mia testa! L’idea era di raccontare il week-end di due enormi extraterrestri, stile King Kong, che fanno un pic-nic sulla terra distruggendo tutta New York. Il lettering del titolo è molto «funzionale», come nelle opere di Will Eisner. Si ritrovano ancora le mie influenze grafiche sudamericane, il tratto resta molto accademico, ma c’è qualcosa di personale che appare silenziosamente attraverso questi mostri, ho provato un certo piacere a rappresentare la difformità, l’iperrealismo. Nella seconda pagina, in basso a destra, potete scorgere una chicca, un disegno di Andrea Pazienza, un piccolo omaggio a Moebius, scoperto all’epoca.
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HERPES ZOOSTER
(1978, pubblicato in Flit Comics n. 5, Art Core, 1998) Sceneggiatura: Stefano Tamburini
CONTROGODERE
(1978, pubblicato in Stefano Tamburini, Banana Meccanica, Coniglio 2006) Sceneggiatura: Stefano Tamburini Ho amato fin da subito il personaggio di Herpes Zooster creato con Stefano Tamburini. Ma a mano a mano che andavo avanti con le pagine, ho finito per trovarlo inconsistente e l’ho abbandonato. Era un universo interessante, un western fantastico alla maniera di El Topo di Jodorowsky. Ma la storia andava troppo per le lunghe, senza alcuno sbocco; non sapevamo dove andavamo, allora ci siamo fermati. Controgodere è un’altra delle primissime collaborazioni con Tamburini ideata per Cannibale.
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SATURNO CONTRO LA TERRA
(Cannibale n. 1 nuova serie, giugno 1979) Sceneggiatura: Stefano Tamburini
Questa storia nasce dalla mia passione per il cinema. Dal momento che è un racconto futurista, l’omaggio è rivolto in particolare al cinema americano; anche se s’incrociano Clark Gable o James Cagney, che non hanno mai girato film di fantascienza. In ogni caso questa storia è apparsa su un numero tematico dedicato proprio alla “fantascienza classica”.
JOCKO HOMO (Inedito, 1979)
Questa pagina incompleta è ispirata ad una canzone dei Devo dal titolo omonimo (1977).
PIPÌ E PUPÙ
(Inedito, Serigrafia, Gentiane, 1979) A dire il vero non è un vero e proprio fumetto, anche se ne riprende la struttura in riquadri. È infatti una serigrafia realizzata per le edizioni Gentiane, in Francia.
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LOCATTO E PISTOLETTA
(Locatto e Pistoletta, Il Male n. 7, maggio 1978) (Locatto e Pistoletta, Non ti Scortar di me!, Il Male n. 34, 6 dicembre 1978) (Locatto e Pistoletta, Un plico misterioso, Il Male n. 20, 28 maggio 1980) Sceneggiatura: Stefano Tamburini
JOHNNY DEVO
(Jonny Devo, Bella da morire, Il Male n. 36, 19 dicembre 1978) (Jonny Devo, Il Male n. 19, 21 maggio 1980) (Jonny Devo, Sentimental Fool/Il sogno di Jonny Devo, Il Male n. 31, 11-25 giugno 1980) Sceneggiatura: Stefano Tamburini Il Male era un settimanale satirico, politicamente neutro, estremamente irriverente e molto centrato sulle notizie di attualità. Avevo creato questi personaggi con Tamburini, e, parallelamente, avevo già cominciato a pubblicare anche sulla rivista Cannibale. L’ispirazione per queste storie era dunque sempre in sintonia con l’epoca: le violenze della polizia per Locatto e Pistoletta, per esempio. Ma non solo, infatti le avventure di Johnny Devo erano slegate dal nostro ambiente quotidiano. I giochi di parole, le parodie e altre distorsioni nei “titoli di testa” erano prassi comune, tutti lo facevano all’epoca.
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REAL VISION
(L’Écho des Savanes n. 84 bis, luglio 1982) È la prima storia lunga con dialoghi che ho sceneggiato da solo. L’ho realizzata soprattutto per completare Video Clips, il primo volume che raccoglieva i miei racconti brevi, ma è comparsa in anteprima in un numero fuori serie Spécial New York della rivista L’Écho des Savanes. Volevo parlare della televisione e del suo potere di alienazione. Non so se ho reso bene l’idea...
LA PELLICOLA RUBA L’ANIMA
(Inedito, Evitez les grandes emulsions, Nostalgies Polissonnes, L’Écho des Savanes, Fuori Serie n. 0, gennaio 1983) Sceneggiatura: Philippe Setbon Per questa storia, ho realizzato i disegni con la china, poi ho colorato le pagine su alcune fotocopie. Ero alla ricerca di nuovi modi di sperimentare. Generalmente il fumetto mi diverte, soprattutto quando faccio gli schizzi a matita, poi mi annoia. Di conseguenza cerco sempre nuove tecniche, nuovi modi di lavorare. Dal momento che c’erano molti personaggi in questa storia, ho provato a caratterizzarli il più possibile, come dimostrano gli studi a matita che vedrete alla fine della storia.
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Guarda un po’! Un invito di Virginia Rozaki, a casa sua. Per delle foto. Cosa le sarà saltato in mente?
Telegramma, signor Tybalt!
Chi è questa Virginia... ehm... Rose... che?
Rozaki!... la modella più richiesta da otto o nove anni a questa parte... una vera star!
Ha iniziato con me e alcuni amici del corso... chiunque farebbe di tutto per un servizio fotografico con lei!
In ogni caso si è ricordata! Cosa rara in questo lavoro!
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Tybalt! David Tybalt! Non ti aspettavo più!
Sei sempre lo stesso... giusto qualche ruga in più che ti rende ancor più affascinante.
Miss Rozaki! La musa degli obiettivi... sei splendida!
Sono sposato sai e mia moglie non vede di buon occhio questo week-end faccia a faccia con la più bella creatura del continente!
Chi ha detto che saremo soli? Dai, vieni!
Sorpreso?
Tybalt, vecchia canaglia!
Roythman... Paulie! ... Rotelli!... Girard!... Andreov!... Non ci credo!
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Guardalo un po’, sempre bello come un dio!
LOVE STORIES
(Love Stories, Glénat, febbraio 1983) Il mio contributo a una raccolta di racconti brevi a tavola singola, pagine mute e incentrate sul tema delle storie d’amore, pubblicata dalle edizioni Glénat. Le storie si presentavano in maniera cronologica e formavano un affresco che si svolgeva attraverso il tempo, dai primi anni dell’umanità fino al futuro più lontano. La mia storia era ambientata nel 1993, ossia nell’universo della fantascienza di Ranx. Era un lavoro su commissione che all’inizio è stato stampato sotto forma di cartoline in Italia! E credo che questo dimostri bene la ragione per la quale accio fatica a fare fumetti: troppi dettagli, diecimila personaggi da disegnare dopo un po’ mi rompo le palle! (ride)
UN GIRO CON LUCIE
(Inedito, Chic n. 1, gennaio 1984) Sceneggiatura: Daniel Varenne
Questa storia è comparsa nel primo numero della rivista Chic. Oggi, molto probabilmente, nessuno la pubblicherebbe, dato che mette in scena una ragazzina assassina! Ma all’epoca non era affatto pensato come gesto provocatorio, era normale, tollerabile.
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Conoscevo Lucie F... quindi non so cosa mi ha preso. Ho aperto la portiera.
Signor Robert!
Ti porto a fare un giro.
Oh si!
tutti ci riuscirebbero.
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ATTI OSCENI
(Attentat à la pudeur, L’Écho des Savanes n. 170, aprile 1998) Sceneggiatura: Bebo Moroni Una storia molto strana che però ho subito sentito mia, e ancora una volta ho voluto provare una nuova tecnica. Era il mio ennesimo ritorno al fumetto dopo il terzo Ranx. Solitamente amo i titoli molto grafici e mi diverte concepirli e disegnarli. Siccome la sceneggiatura era in italiano, ho conservato qui il «titolo di testa» come l’ho realizzato inizialmente per la pubblicazione in Italia.
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ella sei proprio sicura, voglio dire... nel parco, di notte?
cosa temi, piccola “erre moscia”? è qualcun altro, semmai, che deve temere le “dolci furie di
manhattan”.
piaano! vogliamo farci sentire da tutti? dico, ma stai scherzando? stiamo tutti sulla madison a mezzanotte di sabato. tutti urlano
i propri cazzi a tutti gli altri. e sono cazzi giganteschi, che vuoi che gliene fotta di cosa ci diciamo noi... ma guarda un po’.
andiamo a fotterci una scuola media!
ehi ragazzi, che si fa di bello stasera?
femminile?
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mista. scema, c’è più gusto. c’è di tutto!
GIGOLO
(Inedito, Escort Boy, L’Écho des Savanes n. 176, novembre 1998) Sceneggiatura: Alain Chabat Questa storia è stata realizzata nello stesso periodo di Atti osceni. Avevo voglia di ritornare al fumetto ma con l’intenzione di cambiare stile, forse per “stupire meno”. Non ci sono riuscito (ride). Per un momento, ho pensato di raggruppare tutte le mie storie di sesso in una sola raccolta. Chissà, forse un giorno probabilmente si farà.
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Questo costerà molto di più!
L’ultima volta ho dovuto sborsare una bella somma in lavanderia a causa di queste schifezze con l’albume che fai col mio cazzo...
La mia cucina non ti piace? Già te ne vai? La seduta è finita, amore mio... Te lo farò montare a neve, brutto bastardo!
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EVEN IF
(Inedito, Even If , Naïve, ottobre 2012) Sceneggiatura: Paul Questa storia è in verità un breve episodio nella vita di un supereroe inventato. È stata pubblicata in una raccolta collettiva alla quale hanno partecipato autori come André Juillard o Bernard Khattou. Questo fumetto fa parte di un progetto artistico multiforme: disco + libro concepito da un gruppo, Even If, che ingloba allo stesso tempo la musica e il fumetto. Richard Kolinka, il vecchio batterista dei Téléphone e membro del gruppo, mi ha chiesto di partecipare all’avventura. Leggere i testi della mia storia non ha molto senso senza leggere la raccolta di fumetti nella sua interezza; ma siccome sono molto soddisfatto dei disegni, di seguito vedrete gli schizzi a matita.
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AI SHITERU
(Inedito, Heavy Metal, n. 285, marzo 2013) Sceneggiatura: Jean-David Morvan Ho incontrato Jean-David Morvan a Tokyo, e mi ha fatto visitare la città. Un giorno, si parlava insieme delle piccole giapponesi che assomigliano a delle bamboline quando ad un tratto, paf ! Ci imbattiamo in una giapponese esattamente come quelle di cui stavamo parlando. Ci siamo detti che bisognava realizzare una storia su queste ragazze che attirano la clientela nei bar. Troverete dopo la storia l’insieme degli schizzi a matita in bianco e nero. Aggiungo molte informazioni e arricchimenti attraverso il colore, ma sono molto soddisfatto anche della versione «grezza» delle pagine. Ho provato grande piacere a disegnare questa storia, mi ha fatto tornare la voglia di fare fumetti… ma ho fatto in modo che questa voglia mi passasse in fretta! (ride)
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Cazzo, domani già riparto...
Tutto si è fermato il primo giorno, quando ho deciso di comprare la mia katana di Roronoa Zoro.* Non ho proprio avuto il tempo di vedere Tokyo per bene, come fanno tutti gli Otaku che vengono qui per la prima volta.
Da allora, sto 12 ore al giorno in questa stradina di AKIBA** di cui ormai conosco a memoria anche la più piccola crepa dei muri.
Ma non me ne pento perché ho incontrato quello che non osavo neanche sognare: una bambolina.
Amore mio, finalmente...
*Personaggio del manga One piece, scritto e disegnato da Eiichirō Oda. **Diminutivo di Akihabara, quartiere dell’elettronica e degli Otaku a Tokyo.
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Indice Quando tutto era possibile... di Giorgio Lavagna .....................................4 Violenze tenere di alino ............................................................................5 Prime opere incompiute ...........................................................................9 Una storia disonesta ...............................................................................24 Emme .......................................................................................................37 Pic-nic ......................................................................................................44 Tell El Zaatar ...........................................................................................47 Noi non abbiamo paura della bomba .....................................................50 Venerdì 24 marzo 1978 ...........................................................................59 Herpes Zooster ........................................................................................63 Controgodere ...........................................................................................74 Galeno Borcane, detective sprivato ........................................................77 Tiamottì! ..................................................................................................78 E.M.P.S. ...................................................................................................89 Folly Bololy...............................................................................................96 Orkëo Swaarte .......................................................................................104 Saturno contro la terra .........................................................................107 Jocko Homo ............................................................................................118 Pipì e pupù .............................................................................................119 Locatto e Pistoletta ...............................................................................121 Johnny Devo ...........................................................................................124 Denver, Colorado… ...............................................................................129 “Ho dei problemi con le donne?”...........................................................130 Psykiko! .................................................................................................131 Ezir Pharaon ..........................................................................................132 Psicho .....................................................................................................133 Senza titolo ............................................................................................134 Bastonare il cane che annega ...............................................................138 Battaglia dei sensi/Ukiyo-é ..................................................................139 Real vision .............................................................................................141 La pellicola ruba l’anima ......................................................................147 Love stories ...........................................................................................159 Un giro con Lucie ...................................................................................163 Un Anglais à Paris..................................................................................171 Honey Hooker ........................................................................................180 Confinato ................................................................................................187 Sax Blues/Chiamatemi Joe ...................................................................201 Atti osceni ..............................................................................................209 Gigolo .....................................................................................................217 Nadine ....................................................................................................223 Buffone! .................................................................................................227 Teppistelle .............................................................................................235 Even if ....................................................................................................245 Ai Shiteru ...............................................................................................249 Biografia ................................................................................................262