"UN BRAVO INSEGNANTE NON E' FORSE QUELLO CHE CREDE ANCORA CHE UN'ORA DI LEZIONE POSSA CAMBIARE LA VITA?" Massimo Recalcati, L'ORA DI LEZIONE, Einaudi 2014.
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INDICE Cap. 1 - BISOGNI EDUCATIVI E FINALITÀ CONDIVISE DELLA SCUOLA da pag.4 a pag.12 1.1 Conoscenza del contesto territoriale dei comuni di Cervarese S. Croce e Rovolon 1.2 Le scuole dell'Istituto:orari e servizi 1.3 Dirigenza e segreteria, docenti, ATA 1.4 Bisogni educativi degli alunni 1.5 Finalità educative 1.6 Indirizzi generali per le attività della scuola Cap. 2 - IL CURRICOLO D’ISTITUTO da pag.13 a pag.25 2.1 Curricolo verticale 2.2 Competenze per campi di esperienza nella Scuola dell’Infanzia 2.3 Competenze per discipline Scuola Primaria 2.4 Competenze per discipline Scuola Secondaria di primo grado 2.5 Competenze al termine del primo ciclo 2.6 Competenze chiave di cittadinanza Cap. 3 - I PROGETTI DI AMPLIAMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA da pag.25 a pag.37 3.1 Lavorare per progetti 3.2 Aree di progettualità 3.3 I Progetti: tabella riassuntiva 3.4 Progetti d'Istituto 3.5 Progetti delle singole scuole 2
Cap. 4 - L’ORGANIZZAZIONE DELLA DIDATTICA 4.1 Struttura organizzativo-didattica 4.2 Flessibilità del gruppo classe 4.3 Didattica laboratoriale: scuola dell'infanzia
da pag.37 a pag.40
Cap. 5 - LA SCUOLA COME COMUNITÀ CHE ACCOGLIE E INCLUDE da pag.40 a pag.51 5.1 Introduzione 5.2 Protocollo inclusione disabili 5.3 Protocollo DSA (disturbi specifici di apprendimento) 5.4 Vademecum BES (bisogni educativi speciali) 5.5 Servizi territoriali di riferimento: contatti 5.6 Inclusione alunni stranieri Cap. 6 - DIDATTICA DIGITALE da pag.52 a pag. 56 6.1 Tecnologia e didattica: come cambia l’apprendimento 6.2 La situazione nel nostro Istituto 6.3 Linee di sviluppo negli approcci didattici e nei livelli di integrazione delle risorse digitali 6.4 Linee strategiche di implementazione del progetto 6.5 Progetto cl@ssi 2.0
Cap. 7 - LA VALUTAZIONE DEGLI ALUNNI E L’AUTOVALUTAZIONE da pag.56 a pag.61 7.1 Valutazione 7.2 Autovalutazione d'Istituto Cap. 8 – MODALITA' DECISIONALI E GESTIONALI da pag.61 a pag.69 8.1 Organi collegiali e funzioni di coordinamento e supporto 8.2 Consiglio d'Istituto; giunta esecutiva; comitato di garanzia 8.3 Funzioni strumentali al POF 8.4 Commissioni 8.5 Collaborazioni 8.6 Le famiglie e le relazioni scuola- famiglia
Cap. 9- FORMAZIONE da pag.70 a pag.73 9.1Linee guida per la formazione del personale docente 9.2Costruire relazioni
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Cap 1. BISOGNI EDUCATIVI E FINALITA' CONDIVISE DELLA SCUOLA 1.1 CONOSCENZA DEL CONTESTO TERRITORIALE DI CERVARESE S.CROCE E ROVOLON.
CERVARESE S. CROCE Il Comune di Cervarese S.C. occupa un territorio pianeggiante se si eccettua il colle di Montemerlo che ne segna il confine a Sud, mentre il fiume Bacchiglione segna il confine a Nord. Ad Ovest confina con il comune di Rovolon e la provincia di Vicenza mentre ad Est con i comuni di Veggiano e Teolo. Parte del territorio comunale è integrato nel parco regionale dei Colli Euganei. Sono presenti attività agricole e aziende vivaistiche; piccole e medie industrie; imprese di costruzione; attività commerciali, trattorie, ristoranti, servizi. I residenti al 31.12. 2014 sono 5690 i nuclei famigliari al 31.12.2014 sono 2213, mentre il tasso di natalità nell'anno 2014 è pari a 0,83%. Nel territorio sono presenti associazioni di carattere culturale e per il tempo libero, di impegno sociale e civile e di carattere sportivo. Le occasioni di incontri socializzanti sono sagre, manifestazioni carnevalesche e natalizie, marce non competitive, tornei di calcio per contrade, concerti e mostre nell’oratorio di Cervarese, spettacoli anche di vasto richiamo nell’arena di Montemerlo. Nel territorio sono presenti associazioni di carattere culturale, di impegno sociale e civile e di carattere sportivo e per il tempo libero. Il territorio comunale offre vari servizi quali una farmacia, ambulatori medici e ambulatori specialistici, 2 banche ed due uffici postali, il trasporto scolastico. Sono altresì attivati il servizio di assistenza domiciliare, servizi sociali, l’informa giovani.Da alcuni anni funziona a Montemerlo una biblioteca pubblica, associata al Consorzio Biblioteche Padovane Associate che fa capo ad Abano Terme, che offre anche la possibilità di una consultazione informatica dei volumi posseduti dalla biblioteca e dal sistema stesso. ROVOLON Il Comune di Rovolon occupa un territorio sia pianeggiante che collinare: il centro di Rovolon ed i vecchi insediamenti di Carbonara sono situati in collina , mentre il territorio rimanente si trova in pianura. Il comune di Rovolon è inserito nel Parco Regionale Colli Euganei. I residenti al 31.12. 2014 sono 4930, i nuclei famigliari al 31.12.2014 sono 1925, mentre il tasso di natalità nell'anno 2014 è pari a 0,97%. Nelle 3 frazioni la popolazione vive raggruppata soprattutto attorno al centro, con i nuovi insediamenti, ma è ancora abbastanza dispersa per quanto riguarda i vecchi. Negli ultimi anni sono sorti e sono in espansione nuovi quartieri residenziali che hanno incrementato la popolazione. Sono presenti attività agricole, piccole e medie industrie, imprese di costruzione, attività commerciali, agriturismi, ristoranti, servizi. Nel territorio sono presenti associazioni di carattere culturale, di impegno sociale e civile e di carattere sportivo e per il tempo libero. Nel comune funziona una biblioteca pubblica associata al Consorzio Biblioteche Padovane Associate che fa capo ad Abano Terme. Il territorio comunale offre vari servizi quali una farmacia, 3 ambulatori medici e altrettanti ambulatori odontoiatrici, 2 banche ed un ufficio postale, il trasporto scolastico. Sono altresì attivati il servizio di assistenza domiciliare, servizi sociali, l’informa giovani. A Bastia sono presenti una pista di pattinaggio, il campo sportivo, la palestra comunale, un palazzetto dello sport di recente costruzione e gli impianti sportivi. A Carbonara ci sono: un campo da calcio e un campo da basket e pallavolo. A Rovolon c’è solo il campo da calcio. Le occasioni di incontro socializzanti che coinvolgono la popolazione locale si sono molto 5
sviluppate in questi ultimi anni, grazie anche al lavoro dei volontari dei vari gruppi parrocchiali e non, che si danno da fare per organizzare manifestazioni culturali, incontri musicali, gare e marce, nonché manifestazioni ricreative quali le tre sagre paesane, la Festa del Pane, la Festa dei Fiori, la Festa della Birra. In entrambi i Comuni si segnalano i seguenti cambiamenti avvenuti nell'ultimo decennio:
— Incremento demografico per immigrazione di nuove famiglie dalla città, dalla provincia, da paesi stranieri. — Incidenza di popolazione giovane. — Incremento dello sviluppo edilizio. — Riduzione degli addetti al settore agricolo e sviluppo del settore secondario e terziario. — Influsso della città sul processo di evoluzione verso le caratteristiche di centro urbano. — Presenza di nuclei familiari con entrambi i genitori impegnati in attività lavorative. Il contesto economico è di medio livello. La presenza di stranieri nelle scuole è intorno al 9% e non vi sono gruppi di studenti con particolari provenienze socio-culturali. 1.2 LE SCUOLE DELL'ISTITUTO: ORARI E SERVIZI Fanno parte dell’Istituto Comprensivo le seguenti istituzioni educative: SCUOLE DELL’INFANZIA STATALI
— Carbonara "Il Bucaneve" (57 alunni); — Cervarese "Le Ginestre" (87 alunni). SCUOLE PRIMARIA STATALI
— Fossona "Papa Luciani" (238 alunni), — Montemerlo "E. De Amicis" (85 alunni), — Bastia - Rovolon ( 255 alunni). SCUOLE SECONDARIE DI PRIMO GRADO STATALI
— Montemerlo “Karol Wojtyla” ( 199 alunni); — Bastia "Alessandro Manzoni" (124 alunni). SCUOLE DELL’INFANZIA PARITARIE Nel territorio dell'Istituto Comprensivo sono presenti le scuole dell’infanzia paritarie di: Bastia "Santa Maria della Neve" ( 124 bambini); Cervarese S. Croce "Moschini Rossi" (40 bambini); Montemerlo "G. B. Forzatè" (46 bambini). La popolazione scolastica delle scuole statali del nostro Istituto nel presente anno scolastico è di 1044 unità, di 210 unità quella delle scuole dell’infanzia paritarie. La popolazione scolastica complessiva ammonta a 1254 unità.
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ORARI E SERVIZI DELLE NOSTRE SCUOLE A.S. 2015 - 2016 SCUOLE DEL COMUNE DI ROVOLON SCUOLA DELL’INFANZIA “BUCANEVE” Orario: 40 ore settimanali in 5 giorni dalle ore 8.00 alle ore 16.00 (pullman 8.30 – 15.35) Servizi e spazi offerti: mensa, aula polifunzionale per psicomotricità, danza e vari laboratori, biblioteca, informatica Via Rodari , Carbonara di Rovolon - tel. 0495227077
SCUOLA PRIMARIA “BATTISTI – ALBANESE” Orario: sezione a tempo normale classe 1^A , 2^A e 3^A: 27 ore settimanali in 6 giorni dalle 8.10 alle 12.40 classe 1^B- 2^B: 29 ore settimanali in 5 giorni dalle 8.10 alle 12.40 ; 2 rientri pomeridiani (lunedì e mercoledì) fino alle 16.10 e sabato libero classe 4^A , 5^A: 30 ore settimanali in 6 giorni dalle 8.10 alle 12.40 e un pomeriggio obbligatorio il giovedì fino alle 16.10 (mensa 12.40-13.35) sezione a tempo pieno : 40 ore settimanali in 5 giorni classe 1^C , 2^C,3^C, 4^C e 5^C: da lunedì a venerdì dalle 8.10 alle 16.10 Servizi e spazi offerti: mensa (dalle ore 12.40 alle 13.35), palestra, biblioteca, informatica, aula magna Via S. Francesco, 22 Bastia di Rovolon - tel. e fax 0499910222
SCUOLA SECONDARIA DI 1° GRADO “A. MANZONI” Orario tempo normale:
1^D- 2^D-3^C 30 ore settimanali in 6 giorni dal lunedì al sabato dalle 8.15 alle 13.15
Orario settimana corta classe 1^C – 2^C- 3^D : 30 ore settimanali dal lunedì al venerdì dalle ore 8.15 alle 14.15
Servizi e spazi offerti: mensa, palestra, informatica, aula di musica, aula di artistica, aula magna 29 ore curriculari + 1 ora di approfondimento 1^ lingua inglese, 2^ francese/spagnolo Via S. Francesco, 22 Bastia di Rovolon - tel. e fax 0499910030
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SCUOLE DEL COMUNE DI CERVARESE S. CROCE SCUOLA DELL’INFANZIA “LE GINESTRE” Orario: 40 ore settimanali in 5 giorni dalle ore 8.00 alle ore 16.00 (pullman 9.00/15.45) Servizi e spazi offerti: mensa, aula polifunzionale per psicomotricità e danza, biblioteca, informatica (presso sc. Primaria Papa Luciani), aula laboratorio “scatole azzurre” Via S. Rocco Cervarese S. C. - tel. 0499916038
SCUOLA PRIMARIA “DE AMICIS” Orario: 29 ore settimanali in 5 giorni dalle 8.00 alle 13.00 lun.-ven. ed il sabato dalle ore 8.00 alle 12.00 Servizi e spazi offerti: attività motoria presso la palestra della scuola secondaria , informatica, musica Via Roma, 307 Montemerlo - tel. 0499900113 SCUOLA PRIMARIA “PAPA LUCIANI” Orario: sezione a tempo normale: 29 ore settimanali in 5 giorni. 1^A, 2^A, 3^A, 4^A 5^A mart. e giov. 8.10-16.10 ; ( servizio mensa) lun. merc. ven . 8.10-12.30 (no mensa)
servizio a tempo pieno: 40 ore settimanali in 5 giorni ; servizio mensa quotidiano 1^B, 1^C, 2^B, 3^B, 4^B, 5^B dal lun. al ven. 8.10-16.10 Servizi e spazi offerti: palestra, biblioteca, musica, laboratorio di informatica ed auditorium Via S. Antonio, 96 Fossona di Cervarese S. Croce - tel. 0499915869
SCUOLA SECONDARIA DI 1°GRADO “KAROL WOJTYLA” Orario:
tempo normale: 30 ore settimanali in 6 giorni dalle 8.00 alle 13.00 per la classe 1^A, 2^E, 3^B, 3^E.
tempo normale: 30 ore settimanali in 5 giorni dalle 8.00 alle 14.00 per la classe 1^B – 1^E-2^A2^B- 3^A
1^ lingua inglese, 2^ lingua tedesco/spagnolo Servizi e spazi offerti: palestra, laboratorio di informatica , auditorium, aule speciali (tecnica – artistica – scienze – musica ) Via Repoise, 20 Montemerlo- tel. e fax 0499901106
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1.3 DIRIGENZA E SEGRETERIA Gli uffici di DIRIGENZA e SEGRETERIA si trovano presso la Scuola Primaria “Papa Luciani “ via S. Antonio, 98 Fossona di Cervarese S.C. e sono aperti al pubblico con il seguente orario: al mattino: dal lunedì al sabato dalle 8 alle 9 e dalle 12.30 alle 13.30 al pomeriggio: dal lunedì al giovedì dalle 15.30 alle 16.30.
Il Dirigente Scolastico, prof. Zannoni Giovanni Battista, riceve su appuntamento previa telefonata alla segreteria dell'Istituto al n. 049 9915871 o scrivendo una mail all'indirizzo dsiccervarese@gmail.com
DOCENTI ORDINE DI SCUOLA
TEMPO DETERMINATO
TEMPO SOSTEGNO SOSTEGNO INDETERMINATO TEMPO TEMPO DETERMINATO INDETERMINATO
INFANZIA
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9
1
1
PRIMARIA
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42
3
4
SECONDARIA DI PRIMO GRADO
11
25
1
4
PERSONALE ATA DIRETTORE DEI SERVIZI GENERALI E AMMINISTRATIVI
1
ASSISTENTI AMMINISTRATIVI
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COLLABORATORI SCOLASTICI
17 (TEMPO DET.) + 2 (TEMPO INDET.)TOT.19
Personale docente + ATA = 137 dipendenti
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1.4. BISOGNI EDUCATIVI DEGLI ALUNNI Dal testo delle “Indicazioni Nazionali per il curricolo” 2012: “Lo studente è posto al centro dell’azione educativa in tutti i suoi aspetti: cognitivi, affettivi, relazionali, corporei, estetici, etici, spirituali, religiosi. I docenti dovranno pensare a realizzare i loro progetti educativi e didattici per persone che vivono qui e ora. Particolare cura è necessario dedicare alla formazione della classe come gruppo, alla promozione dei legami cooperativi fra i suoi componenti, alla gestione degli inevitabili conflitti indotti dalla socializzazione. La scuola si deve costruire come luogo accogliente, creando le condizioni che favoriscono lo star bene a scuola, al fine di ottenere la partecipazione più ampia dei bambini e degli adolescenti a un progetto educativo condiviso”. Nel contesto territoriale, in cui il nostro Istituto opera, risultano particolarmente rilevanti, per l’attenzione posta da parte della scuola, alcuni bisogni educativi, che riguardano i ragazzi nella loro complessiva condizione ed esperienza di vita. In questa prospettiva riconosciamo il loro bisogno di:
essere accolti, rispettati e considerati, sia dai coetanei che dagli adulti vivere in condizioni di serenità, sicurezza e cura condurre attività e esperienze che favoriscano l’autonomia creare occasioni per imparare ad instaurare e gestire le relazioni positive essere educati al rispetto delle regole essere accompagnati ad affrontare positivamente divieti, conflitti e frustrazioni essere guidati a costruire rapporti orientati alla conoscenza, al confronto e alla valorizzazione di culture diverse fare esperienza di solidarietà e di amicizia, a partire dalle relazioni nel gruppo classe essere educati ad assumere progressivamente comportamenti improntati ad autonomia e responsabilità imparare ad avere cura di sé e dei propri beni, organizzando con ordine le proprie attività imparare ad avere cura dei luoghi in cui si vive (aule, palestra, mensa, laboratori ...) avere modelli di riferimento fra gli adulti che siano autorevoli, disponibili all’ascolto e positivi
1.5. FINALITA' DELLA SCUOLA Nell’Istituto Comprensivo la scuola si propone come principale fine educativo, in collaborazione con la famiglia, la formazione integrale della persona valorizzando l’unicità e la singolarità dell’identità culturale di ogni studente.
Per raggiungere questo fine primario la scuola: offre un ambiente educativo e di apprendimento nel quale l'alunno possa esprimere al meglio le sue capacità; valorizza l'esperienza posseduta da ogni allievo; considera l'alunno artefice della propria crescita morale, intellettuale e psicofisica; guida al passaggio continuo dall'impostazione unitaria pre-disciplinare al far emergere ambiti disciplinari progressivamente differenziati; realizza l'unitarietà dell'insegnamento soprattutto per la scuola dell’infanzia e primaria, anche mediante la promozione della continuità nel processo educativo; crea un clima sociale positivo; differenzia l'intervento didattico - educativo, rispettando le diversità individuali sociali e culturali e punta ad ottenere:
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l'individualizzazione dell'insegnamento basata su proposte alternative, rispettose degli stili cognitivi degli allievi; il recupero degli alunni in difficoltà di apprendimento con piani di intervento specifici elaborati a livello di team docente; la collaborazione degli Enti Locali, delle associazioni e del servizio psicopedagogico scolastico e di quello socio-psicopedagogico presente nel territorio composto da logopedista, psicologo, neuropsichiatra, assistente sociale; l'integrazione di alunni diversamente abili con forme di sostegno specifico; l'integrazione degli alunni extracomunitari considerando la loro diversità di cultura come una ricchezza. Scuola dell’infanzia La scuola dell’infanzia promuove lo sviluppo dell'identità, dell'autonomia, della competenza, della cittadinanza. Le nostre scuole dell’infanzia aiutano i più piccoli a sviluppare le competenze suggerite dalle Indicazioni Nazionali cercando di far sì che ogni bambino venga dotato di quella “cassetta degli attrezzi” da utilizzare a scuola ma anche nelle situazioni di vita quotidiana come pure nel successivo grado di istruzione. Grande rilievo assumono le attività laboratoriali all’interno delle quali i bambini sono protagonisti secondo il ritmo, l’indole ed il bagaglio conoscitivo - esperienziale proprio di ciascuno. In quest’impresa le famiglie vengono coinvolte nel progetto educativo dei loro figli attraverso incontri, esperienze di formazione comune e laboratori. Scuola primaria e secondaria di primo grado La scuola ha la finalità di costruire l'identità culturale degli alunni e di promuovere lo sviluppo delle competenze indispensabili per la personale realizzazione. La scuola:
offre agli studenti occasioni di apprendimento dei saperi e dei linguaggi culturali di base fa sì che gli studenti acquisiscano gli strumenti di pensiero necessari per apprendere a selezionare le informazioni offre agli studenti un percorso che permette di conoscere se stessi e di confrontarsi con le varie proposte formative per potersi orientare nelle scelte favorisce l’autonomia di pensiero degli studenti orientando la propria didattica alla costruzione di saperi a partire da concreti bisogni formativi.
LINGUE STRANIERE -
Scuola secondaria Manzoni: 1^ lingua inglese, 2^ lingua francese/spagnolo.
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Scuola secondaria Wojtyla: 1^ lingua inglese, 2^ lingua tedesco/spagnolo.
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Scuole primarie: inglese.
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Scuola infanzia “Bucaneve” e “Ginestre”: progetto di approccio alla lingua inglese.
STRUMENTI Ogni scuola primaria e secondaria è dotata di un attrezzato laboratorio di informatica. Anche ai più piccoli dell’infanzia viene proposto un approccio col computer utilizzando i laboratori della scuola primaria. In ogni scuola sono presenti alcune LIM (lavagne interattive multimediali).
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1.6. INDIRIZZI GENERALI PER LE ATTIVITÀ DELLA SCUOLA (D.P.R. 275/99 art. 3 comma 3 ) Il collegio dei docenti delibera e pone al Consiglio d’ Istituto le basi per la formulazione delle seguenti linee di indirizzo per l’aggiornamento del P.O.F. Si ritiene di confermare l’impegno dell’Istituto rispetto alle seguenti priorità: Aggiornamento e qualificazione del curricolo di istituto e revisione degli standard formativi previsti per la verifica degli apprendimenti. L’incremento della qualità degli apprendimenti disciplinari è l’obiettivo prioritario del nostro istituto, il fondamentale servizio da rendere agli alunni e alle famiglie. Questa priorità si traduce nell’assicurare una didattica orientata a formare competenze, nell’impegno a migliorare gli esiti di apprendimento per tutti gli alunni, nel sostegno allo sviluppo di motivazione e metodo di studio. La centralità della didattica sarà perseguita attraverso alcuni obiettivi e modalità operative: incontri per dipartimenti disciplinari per assicurare un confronto sullo sviluppo del curricolo, su modalità condivise di valutazione degli alunni, sulle competenze che assicurano continuità educativa e formativa nei passaggi di grado scolastico. Educare ai valori e contribuire all’orientamento personale dei ragazzi; curare il rispetto delle regole e la costituzione di un clima educativo e relazionale positivo in ogni gruppo classe. La cura educativa è un carattere costitutivo dell’ambiente scolastico, capace di influire significativamente sugli esiti di apprendimento e sulla motivazione degli alunni; pertanto si propone, come attenzione educativa prioritaria, lo sviluppo della tematica dell’educazione al bene comune, a fondamento dei processi educativi e del rispetto del Regolamento scolastico. Si segnala la necessità di creare, nei tempi curricolari, occasioni per attività che abbiano caratteri di cooperazione, al fine di sviluppare negli alunni il senso dell’autonomia e di una socialità positiva. Promuovere il successo formativo di ogni alunno, ponendo particolare attenzione alle situazioni di svantaggio o disagio attraverso azioni e progetti di supporto, sostegno e recupero per gli alunni in situazioni di difficoltà. Deve essere irrinunciabile dare organicità, continuità e impulso a tutti i progetti a sostegno del successo formativo, per il recupero, lo studio assistito, la prevenzione della dispersione scolastica, l’alfabetizzazione linguistica degli alunni stranieri. Nell’ambito di questi percorsi si richiede di sviluppare una rinnovata attenzione, da parte di tutti i docenti, agli strumenti e condizioni per l’integrazione scolastica degli alunni disabili e con bisogni educativi speciali (BES). Creare un clima di dialogo educativo fra scuola e famiglia in modo da favorire una
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condizione positiva per le relazioni e gli apprendimenti. Occorre favorire le occasioni di incontro e collaborazione scuola-famiglia; creare le condizioni per una comunicazione chiara, tempestiva e trasparente rispetto alle scelte educative e didattiche effettuate dalla scuola. Sviluppo di progetti unitari e con valore formativo , con speciale riferimento a quelli operati in sinergia con gli enti locali. I progetti sono volti a far risaltare il valore formativo delle discipline; intendono favorire il dialogo fra discipline e il rapporto scuola/famiglia/territorio; costituiscono spazi di innovazione didattica e metodologica; si prestano a favorire realizzazioni e produzioni culturali finite (teatro, mostre, spettacoli ).
Particolare attenzione verrà posta
all’elaborazione di progetti unitari per l’Istituto Comprensivo, idonei ad estendere la loro efficacia formativa per tutto il percorso scolastico: orientamento, educazione alla lettura, nuovi curricoli, introduzione delle tecnologie nella didattica, lingue straniere, educazione espressiva, educazione alla salute, educazione ambientale. Supporto alla formazione del personale. Una leva strategica è rappresentata dalla formazione del personale, che dovrà promuovere soprattutto la qualità delle proposte, sollecitare e sostenere la motivazione a formarsi e ad innovare. Le priorità segnalate risultano le seguenti: i nuovi bisogni educativi e formativi degli alunni e i loro riflessi sulla relazione didattica; didattica e diversità; valutazione formativa; laboratori per lo sviluppo di competenze disciplinari e tecnologiche.
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Cap. 2 IL CURRICOLO D'ISTITUTO 2.1 CURRICOLO VERTICALE
Nel nostro Istituto alcuni anni fa, si è concluso un percorso di ricerca-azione che ha portato gli insegnanti dei tre ordini di scuola ad elaborare un curricolo verticale sulla base delle Indicazioni del curricolo come da D.M. del 3/8/2007. Si tratta di un documento che individua per gli anni ponte (ultimo anno scuola dell’infanzia; quinta scuola primaria; terza scuola secondaria di 1^ grado) le competenze disciplinari essenziali, i fondamentali obiettivi di apprendimento e tre livelli di sviluppo per ciascuna competenza, livelli necessari al fine della valutazione. Le
competenze
disciplinari
individuate
tracciano
il
percorso
formativo
dell’alunno;
rappresentano riferimenti per gli insegnanti; indicano piste condivise da percorrere e aiutano a finalizzare l’azione educativa allo sviluppo integrale della persona. Gli obiettivi di apprendimento rappresentano le dimensioni fondamentali e costitutive della competenza; concorrono a descriverla e a renderla operativa; indicano anche i possibili strumenti per il loro accertamento. Il curricolo così articolato cerca di fare sintesi fra i campi di esperienza della scuola dell’infanzia e le discipline del primo ciclo dell’istruzione per una lettura il più possibile funzionale alla continuità fra ordini di scuola
2.2 COMPETENZE AL TERMINE DELLA SCUOLA DELL'INFANZIA LINGUA ITALIANA:
Ascoltare, comprendendoli, testi/messaggi di vario tipo ed esprimersi per comunicare i propri bisogni e i propri vissuti, spiegare i propri comportamenti, entrare in relazione con l’altro. Osservare e cogliere dall’ambiente circostante, da quanto viene proposto, dalle relazioni personali, informazioni legate al proprio vissuto. Rappresentare graficamente sé stesso e la realtà e distinguere tra il disegno e la scrittura sperimentando le prime forme di rappresentazione e simbolizzazione di vissuti e conoscenze. Riflettere sulla lingua materna, riconosciuta e confrontata con lingue diverse, precisandone ed arricchendone il lessico, sviluppando ed utilizzando un repertorio attinente alle proprie esperienze ed ai propri apprendimenti. LINGUE COMUNITARIE
Concepire l’esistenza di lingue diverse dalla propria e dimostrarsi disponibile alla loro conoscenza. Utilizzare la lingua straniera in situazioni semplici e relativamente ad ambiti di immediato accesso
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MUSICA
Capire gradualmente l’importanza dell’ascolto e partecipa con piacere alle diverse
proposte musicali Riprodurre filastrocche, canzoni e ritmi, per valorizzare le proprie capacità sonoroespressive Utilizzare corpo e voce in modo creativo e personale per comunicare ed esprimersi provando piacere Concepire la musica come un mezzo espressivo-comunicativo codificabile
ARTE E IMMAGINE
Osservare la realtà circostante manifestando curiosità, interesse, gradimento e coinvolgimento emotivo Esprimersi in modo creativo
CORPO,MOVIMENTO E SPORT
Attraverso l’uso globale e segmentario del corpo conoscere e sviluppare le proprie potenzialità per porsi in relazione con gli oggetti e gli altri. Utilizzare gli schemi motori dinamici e posturali di base in relazione ai parametri spaziotemporali. Usare il linguaggio corporeo per comunicare ed esprimere emozioni. Riconoscere l’importanza di adottare comportamenti orientati alla cura di sé e degli altri.
STORIA
Orientarsi nella successione e quotidianità di esperienze ed eventi, rievocandoli ed ordinandoli Riconoscere nelle tracce le testimoni del passato prendendo coscienza di sé e della propria storia tramite fonti diversificate Riconoscere di appartenere a comunità regolate da norme di convivenza, saper rispettare dette norme e coltivare legami affettivi all’insegna del dialogo Esprimere i vissuti personali familiari, sociali, collocandoli nelle opportune dimensioni temporali.
GEOGRAFIA Collocarsi ed orientarsi negli spazi quotidiani utilizzando gli organizzatori topologici e seguendo percorsi stabiliti. Elaborare semplici carte mentali degli spazi vissuti ai fini della propria sicurezza psicofisica. Utilizzare il linguaggio verbale ed iconico per esprimere la propria visione e la propria presenza degli e negli spazi. Acquisire l’abitudine all’osservazione ed esplorazione degli ambienti vicini e lontani per conoscerli e servirsene. CITTADINANZA E COSTITUZIONE Conoscere sé e gli altri distinguendosi da essi. Riconoscere le proprie matrici più familiari ed esprimere nei loro riguardi, attaccamento ed apprezzamento. Concepire la diversità dell’altro ed assumere nei suoi riguardi atteggiamenti di apertura. Collaborare al raggiungimento di fini comuni.
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MATEMATICA Valutare e codificare piccole quantità riferibili all’esperienza quotidiana Esplorare lo spazio quotidiano ed orientarvisi facendo riferimento a forme e posizioni. Eseguire compiti riferibili all’esperienza quotidiana facendo ricorso ad operazioni logiche. Esplorare e rapportarsi alla realtà compiendo operazioni di misurazione e confronto di grandezze. SCIENZE Essere consapevole di sé, degli altri e dell’ambiente circostante. Manifestare un atteggiamento curioso, esplorativo intelligente rispetto agli elementi naturali ed artificiali Osservare, stabilire relazioni, esprimere, rappresentare oggetti e fenomeni ai fini della loro conoscenza e di un utilizzo consapevole. TECNOLOGIA Esplorare gli oggetti fatti dall’uomo per coglierne forme, materiali e per collocarli nel loro contesto d’uso. Familiarizzare con le nuove tecnologie per scoprire nuove possibilità di comunicazione. RELIGIONE CATTOLICA Scopre nel Vangelo la persona e l’insegnamento di Gesù, da cui apprende che Dio è Padre di ogni persona e che la Chiesa è la comunità di uomini e donne unita nel suo nome, per iniziare a maturare un positivo senso di sé e sperimentare relazioni serene con gli altri, anche appartenenti a differenti tradizioni culturali e religiose. Esprime con il corpo la propria esperienza religiosa per cominciare a manifestare adeguatamente con i gesti la propria interiorità, emozioni ed immaginazione Riconosce alcuni linguaggi simbolici e figurativi tipici della vita dei cristiani (feste, preghiere, canti, spazi, arte), per esprimere con creatività il proprio vissuto religioso. Impara alcuni termini del linguaggio cristiano, ascoltando semplici racconti biblici, ne sa narrare i contenuti riutilizzando i linguaggi appresi, per sviluppare una comunicazione significativa anche in ambito religioso. Osserva con meraviglia ed esplora con curiosità il mondo, riconosciuto dai cristiani e da tanti uomini religiosi come dono di Dio Creatore, per sviluppare sentimenti di responsabilità nei confronti della realtà, abitandola con fiducia e speranza. 2.3 COMPETENZE AL TERMINE DELLA SCUOLA DELLA SCUOLA PRIMARIA LINGUA ITALIANA:
Ascoltare in modo attivo, comprendendo messaggi/testi di vario tipo ed esprimersi con chiarezza, pertinenza, funzionalità, aprendosi all’altro ed alla conoscenza per superare il proprio egocentrismo. Cogliere in un testo letto in modo corretto, funzionale ed espressivo, informazioni utili allo studio e alla comprensione, per decifrare la realtà e soddisfare interessi legati all’affettività ed alla fantasia. Usare la lingua scritta per comunicare il proprio pensiero ed i propri vissuti e per rielaborare diverse tipologie testuali con chiarezza, coesione, completezza. Riflettere su ciò che si ascolta, dice, scrive, rispettando la morfologia e la sintassi, adattando la lingua alla varietà delle situazioni, individuando le caratteristiche morfologiche e sintattiche del linguaggio, riconoscendone alcune specificità ritmiche e sonore.
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LINGUE COMUNITARIE Comprendere frasi ed espressioni orali usate frequentemente relativamente ad ambiti di immediato accesso per attivare le corrette strategie cognitive ed affettive ed interagire in modo adeguato. Comunicare oralmente in conversazioni di routine che richiedono semplice e diretto scambio di informazioni su argomenti noti, esprimendo opinioni ed instaurando relazioni. Comprendere frasi, espressioni e semplici testi scritti, relativamente ad ambiti di immediato accesso, sviluppando autonomamente processi di tipo cognitivo ed affettivo. Produrre testi scritti su argomenti familiari e di routine, esprimendo il proprio stato d’animo e comunicando esperienze significative. Riflettere anche in modo comparato sulla lingua, sviluppando al riguardo processi logici. MUSICA Individua i principali elementi costitutivi del linguaggio musicale per imparare a riconoscere, confrontare e classificare i più diffusi stili musicali. Acquisire la tecnica strumentale di base per esprimersi, sia collettivamente che individualmente,attraverso la realizzazione di brani vocali e/o strumentali di diversi generi e stili Utilizza linguaggi diversi in un progetto comune per dare forma ad idee musicali proprie Conosce e utilizza correttamente la notazione e la terminologia specifica per interpretare e apprezzare le diverse produzioni musicali ARTE E IMMAGINE Osservare immagini e messaggi multimediali per sviluppare un atteggiamento di curiosità e di interazione positiva verso il mondo dell’arte. Leggere e comprendere le diverse creazioni artistiche per acquisire sensibilità e consapevolezza nei confronti del patrimonio artistico. Produrre elaborati di vario tipo per esprimersi e comunicare. CORPO MOVIMENTO E SPORT Essere consapevoli della propria identità ed unicità anatomica e sensopercettiva per la costruzione di una realistica e positiva immagine di sé. Acquisire padronanza degli schemi motori e posturali per muoversi bene nello spazio e in relazione al tempo. Acquisire abilità relative alla comunicazione gestuale e mimica per esprimersi e comunicare. Conoscere e sperimentare molteplici esperienze sportive e non, per apprezzarle e per comprendere il valore del rispetto, delle regole, della collaborazione reciproca. STORIA Acquisire strumenti di base per collocare un fatto o in periodo storico nello spazio e nel tempo. Riconoscere ed utilizzare fonti di diversa natura per comprendere un fenomeno storico o un quadro storico-sociale. Usando categorie utili a comprendere quadri storico-sociali diversi, organizza le conoscenze avviandosi all’acquisizione di un personale metodo di studio. Produrre testi, esposizioni, sintesi per rappresentare quanto appreso. 17
GEOGRAFIA Concepire lo spazio come un contesto ed orientarvisi utilizzando riferimenti ed indicatori geografici. Essere consapevole di orientarsi e muoversi nello spazio grazie alle proprie carte mentali ed adoperarsi per incrementarle. Utilizzare il linguaggio verbale ed iconico della disciplina con cui rappresentare fenomeni ed aspetti per farli oggetto di riflessione. Conoscere gli elementi fondamentali della disciplina, organizzarli e contestualizzarli per confrontarli ed aprirsi ad una visione più ampia della realtà. Ricavare informazioni geografiche dall’osservazione ed esplorazione di un paesaggio individuandone specificità e problemi. CITTADINANZA E COSTITUZIONE Conoscere ed apprezzare se stessi e gli altri per diventare consapevoli della propria unicità. Riconoscere le proprie matrici culturali: familiari, locali e nazionali per ricostruire la propria identità ed assumere atteggiamenti di rispetto e salvaguardia. Concepire la diversità dell'altro come risorsa e assumere nei riguardi dei coetanei atteggiamenti solidali. Prendere coscienza dei comportamenti collettivi, civilmente e socialmente responsabili e delle forme di organizzazione della società, per contribuire ad una convivenza sociale pacifica. MATEMATICA Leggere la realtà, valutarla ed operarvi, utilizzando come strumento il numero, il calcolo scritto e mentale e la strumentalità delle quattro operazioni. Manipolare la realtà riconoscendovi geometrie bidimensionali e tridimensionali con le loro caratteristiche. Compiere operazioni di misura, di previsione, logiche, aritmetiche e di rappresentazione per valutare, ed intervenire sui molteplici aspetti della realtà. SCIENZE Essere responsabile verso se stesso, tutti gli esseri viventi, l’ambiente, i modi di vita e l’uso delle risorse. Assumere un atteggiamento scientifico di approccio alla realtà e agli eventi per interagire con essi in modo via via più organizzato. Saper osservare, porre domande, formulare ipotesi, raccogliere dati e verificarli, ai fini di un approccio oggettivo con la conoscenza di fatti e fenomeni naturali ed artificiali. TECNOLOGIA Osservare, analizzare, riprodurre oggetti costruiti dall’uomo per usarli in modo adeguato e consapevole; esaminare e riconoscere i processi prodotti dall’uomo per valutarne l’impatto ambientale. Saper utilizzare nuove tecnologie e linguaggi multimediali per trovare, interpretare, scambiare e riutilizzare informazioni e per gestire nuove possibilità di comunicazione.
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RELIGIONE CATTOLICA CLASSE PRIMA
Cogliere i segni religiosi nel mondo e nell’esperienza della festa e del vivere insieme come comunità cristiana. Intuire l’importanza attribuita da Gesù ad alcuni valori, quali la solidarietà, il perdono e la condivisione.
PRIMO BIENNIO
Riconoscere nella Bibbia, il libro sacro per ebrei e cristiani, distinguendola da altre tipologie di testi. Realizzare attività di lettura e di analisi di pagine bibliche accessibili per ricavarne conoscenze e saperle collegare alla propria esperienza esistenziale. Identificare nella Chiesa la comunità di coloro che credono in Gesù Cristo e cercano di mettere in pratica il suo insegnamento.
SECONDO BIENNIO Arricchire la personale visione della realtà leggendo, interpretando e rielaborando fonti religiose cristiane e non di vario genere. Riflettere e confrontare la propria esperienza religiosa con quella di altre persone e distinguere la specificità della proposta di salvezza del cristianesimo. Scoprire gradualmente la dimensione personale e comunitaria che accomuna tutte le religioni, con particolare attenzione alla realtà della Chiesa. 2.4 COMPETENZE AL TERMINE DELLA SCUOLA DELLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO LINGUA ITALIANA:
Pianificare (coerenza e organicità) ed utilizzare in modo corretto (morfosintassi), proprio (lessico, registro), efficace (tecniche e creatività) e mirato (funzionalità) la comunicazione orale, per apprendere informazioni, elaborare opinioni, costruire significati, esprimere la propria sfera affettiva, instaurare relazioni e realizzare il valore civile del dialogo collaborativi. Concepire ed utilizzare la lettura, esercitata in modo corretto, espressivo e funzionale, riconoscendo in testi di diversa forma e tipologia le informazioni essenziali e lo scopo comunicativo, come mezzo per attivare processi di tipo cognitivo ed affettivo. Servirsi correttamente della lingua scritta, utilizzando adeguate tipologie testuali, opportuni registri, mezzi informatici, per rielaborare e riordinare esperienze e pensieri, esporre punti di vista e conoscenze, esprimere la propria interiorità. Conoscere le radici storiche della lingua madre ed utilizzare le conoscenze metalinguistiche per migliorare l’efficacia espressivo-comunicativa del parlato e dello scritto, affinare i propri strumenti di pensiero (categorizzare, connettere, analizzare), aprirsi, all’apprendimento ragionato di altre lingue e culture.
LINGUE COMUNITARIE Comprendere i punti essenziali di messaggi chiari in lingua standard su argomenti familiari ed attivare strategie cognitive ed affettive agendo in modo 19
adeguato alla situazione Comunicare oralmente in conversazioni di routine che richiedono semplice e diretto scambio di informazioni su argomenti noti esprimendo opinioni ed instaurando relazioni Comprendere frasi, espressioni e semplici testi Produrre testi scritti utilizzando il lessico conosciuto, esprimendo i propri stati d’animo, comunicando esperienze significative, rielaborando e riordinando pensieri e conoscenze Riflettere anche in modo comparato sulla lingua, sviluppando processi logici ed usare le strutture grammaticali Conoscere elementi di civiltà dei paesi in cui si parlano le lingue studiate, riflettendo in modo comparato su abitudini e stili di vita e cogliendo il valore delle diversità.
MUSICA Individua i principali elementi costitutivi del linguaggio musicale per imparare a riconoscere, confrontare e classificare i più diffusi stili musicali. Acquisire la tecnica strumentale di base per esprimersi, sia collettivamente che individualmente,attraverso la realizzazione di brani vocali e/o strumentali di diversi generi e stili Utilizza linguaggi diversi in un progetto comune per dare forma ad idee musicali proprie Conosce e utilizza correttamente la notazione e la terminologia specifica per interpretare e apprezzare le diverse produzioni musicali ARTE E IMMAGINE Osservare immagini statiche e in movimento per comprenderne i significati comunicativi, espressivi e simbolici. Leggere e comprendere le diverse creazioni artistiche per conoscerle, apprezzarle e acquisire sensibilità nei confronti del patrimonio artistico. Realizzare elaborati personali e creativi applicando le regole del linguaggio visivo, utilizzando tecniche e materiali differenti per sviluppare, potenziare ed affinare le capacità estetiche ed espressive. STORIA Collocare in opportuni quadri di riferimento (politici, sociali, religiosi, spaziotemporali…) le informazioni sul passato mettendole in relazione e problematizzandole. Riconoscere il valore, la storicità e l’attendibilità di informazioni relative a fenomeni ed eventi, attraverso l’utilizzo adeguato di fonti di vario tipo (documentarie, iconografiche, narrative…). Dotare di fondamento storico il presente utilizzando strategie di comprensione, analisi, sintesi, esercizio critico per individuare, conoscere, valutare, problematizzare gli aspetti e i processi fondamentali della storia dell’umanità, e le loro relazioni con altre problematiche. Riprodurre, utilizzando i criteri e gli strumenti specifici della disciplina, quanto appreso. GEOGRAFIA Concepire lo spazio geografico vicino e lontano come un sistema organizzato da elementi fisici ed antropici e da riferimenti convenzionali e sapervisi muovere ricorrendo ed utilizzando coordinate spaziali e carte mentali 20
Localizzare gli oggetti della geografia (dell’Italia, dell’Europa e del Mondo); conoscere ed utilizzare i concetti e gli elementi fondamentali della disciplina e le loro interrelazioni; analizzare diversi contesti (ambientali e socioculturali) aprendosi al confronto con l’altro Utilizzare il linguaggio specifico, verbale ed iconico per interpretare e comunicare le informazioni geografiche, ai fini di un’efficace lettura del territorio e del suo utilizzo sostenibile Riconoscere, e concepire in modo oggettivo gli elementi fisici significativi e l’importanza delle emergenze storiche, estetiche ed artistiche di paesaggi e sistemi territoriali vicini e lontani, individuando ed assumendo comportamenti atti a tutelarli e valorizzarli
CITTADINANZA E COSTITUZIONE Conoscere ed apprezzare se stessi e gli altri per maturare la concezione dell’unicità di ogni persona e del valore della vita umana Riconoscere le proprie matrici, culturali: familiari, locali, nazionali, sopranazionali ed esprimere nei loro riguardi, e delle bellezze naturali della propria nazione, attaccamento ed atteggiamenti di salvaguardia Concepire la diversità dell’altro come un valore aggiunto alla propria realizzazione personale ed assumere nei riguardi del prossimo atteggiamenti solidali Concepire il modello associativo come un bene prioritario ed adoperarsi per la sua realizzazione MATEMATICA Tradurre in termini oggettivi, formalizzare e generalizzare fatti e fenomeni, mediante il numero, le sue caratteristiche, le proprietà e le convenzioni matematiche ai fini della padronanza della realtà. Esplorare ed operare sulla realtà, percependola come un contesto ed individuando la presenza di regolarità e strutture geometriche di cui utilizzare caratteristiche e proprietà. Interpretare la realtà confrontando grandezze, dati e procedimenti di soluzione; individuare le criticità selezionando gli algoritmi più strategici allo scopo; pervenire ai possibili risultati e verificare l’intero percorso. Fare previsioni, prendere decisioni, programmare soluzioni: a) in situazioni incerte, sulla base dell’assegnazione calcolata di una probabilità ad eventi semplici, b) confrontando ed interpretando un insieme di dati relativi ad un fenomeno e la loro rappresentazione grafica. SCIENZE Apprezzare e coltivare il benessere che deriva dalla visione organica del proprio corpo e dal contatto con l’ambiente naturale rispettandolo in virtù della consapevolezza delle sue leggi e dell’interazione tra i vari fattori biotici ed abiotici. Applicare il metodo scientifico come modalità di conoscenza coerente ed organizzata per intervenire in modo efficace sulla realtà
Osservare e descrivere i fenomeni naturali anche mediante l’impiego di strumenti scientifici.
TECNOLOGIA
Stabilire relazioni tra forma, funzione, funzionamento e materiali, riferiti ad 21
artefatti (edifici, utensili, macchine…) ai fini del loro utilizzo appropriato e consapevole e della realizzazione pianificata di semplici oggetti, strumenti, dispositivi
Servirsi delle nuove tecnologie e dei linguaggi multimediali per ricercare informazioni, selezionarle, sintetizzarle, supportare e redigere il proprio lavoro
Assumere un atteggiamento critico e riflessivo verso la realtà tecnologica e maturare la sensibilità per i problemi legati al suo utilizzo
RELIGIONE CATTOLICA – OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO Dio e l’uomo • Confrontare alcune categorie fondamentali per la comprensione della fede ebraico - cristiana (rivelazione, messia, risurrezione, salvezza …) con quelle delle altre religioni. • Approfondire l’identità storica di Gesù e correlarla alla fede cristiana che riconosce in Lui il Figlio di Dio fatto uomo, Salvatore del mondo. • Considerare, nella prospettiva dell’evento Pasquale, la Gesù e la missione della Chiesa nel mondo.
predicazione, l’opera di
• Riconoscere la Chiesa, generata dallo Spirito Santo, realtà universale e locale, comunità edificata da carismi e ministeri, nel suo cammino lungo il corso della storia. • Mettere in dialogo fede e scienza, intese come letture distinte ma integranti dell’uomo e del mondo. La Bibbia e le altre fonti • Acquisire familiarità con la Bibbia come documento storico-culturale, riconoscendo la fede della religione cristiana in essa coma parola di Dio. • Individuare il messaggio centrale dei testi biblici, utilizzando informazioni storicoletterarie e seguendo metodi diversi di lettura. • Decifrare la matrice cristiana delle principali produzioni artistiche (letterarie, musicali, pittoriche, architettoniche, audiovisive…) italiane ed europee. Il linguaggio religioso • Riconoscere l’influsso del messaggio cristiano nell’arte e nella cultura in Italia e in Europa, nell’epoca tardo-antica, medievale e moderna. • Individuare la specificità della preghiera cristiana nel confronto con altre religioni. • Individuare gli elementi e i significati dello spazio sacro nel medioevo e nell’epoca moderna. I valori etici e religiosi • Comprendere il significato della scelta di una proposta di fede per la realizzazione
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di un progetto di vita libero e responsabile. • Motivare, in un contesto di pluralismo culturale, le scelte etiche dei cattolici e delle principali religioni rispetto alle relazioni affettive e al valore della vita dal suo inizio al suo compimento. • Di fronte al pluralismo religioso, apprezzare le opzioni possibili (tolleranza, libertà religiosa …) • Confrontare il bisogno di salvezza di ogni uomo con la proposta cristiana e delle altre religioni
2.5 COMPETENZE AL TERMINE DEL PRIMO CICLO PROVE DI COMPETENZA Le competenze disciplinari individuate e descritte dagli obiettivi di apprendimento, diventano oggetto di prove di verifica che mirano a valutare la capacità dell’alunno di usare conoscenze e abilità acquisite in situazioni nuove e diversificate. Terminato il curricolo, l’obiettivo prossimo è quello di costruire un condiviso e aggiornato sistema di prove di competenza che, considerando le competenze trasversali, consenta di rilevare la progressione e lo sviluppo dei risultati rispetto alle condizioni di partenza. Un sistema di confronto degli esiti di apprendimento che permetta la regolazione del curricolo e le conseguenti decisioni didattiche necessarie. COMPETENZE DA ACQUISIRE AL TERMINE DELL’ISTRUZIONE OBBLIGATORIA La costruzione del curricolo e di un sistema di verifica d’Istituto, non vuole cancellare buone pratiche di lavoro o snaturare percorsi già positivamente consolidati ma riorganizzare il tutto, individuando apprendimenti imprescindibili da verificare in modo diffuso usando strumenti di accertamento già conosciuti e praticati dai docenti. In sostanza si indicano le priorità a livello di contenuti disciplinari e modalità didattiche che mirano a formare “l’alunno che vogliamo” così come delineato dal sistema delle competenze: competenze chiave per l’apprendimento permanente (raccomandazione del Parlamento Europeo e del Consiglio del 18-12-2006) e competenze chiave di cittadinanza da acquisire al termine dell’istruzione obbligatoria (allegato 2 – DLGS 07/08/2007). L’intento è quello di sedimentare pratiche autoriflessive in merito alla didattica quotidiana per individuare percorsi concreti di adeguamento e miglioramento dell’Offerta Formativa rivolta all’alunno. INDICAZIONI NAZIONALI PER IL CURRICOLO DELLA SCUOLA DELL'INFANZIA E DEL PRIMO CICLO DELL'ISTRUZIONE (30.01.2013) Profilo delle competenze al termine del primo ciclo di istruzione Lo studente al termine del primo ciclo, attraverso gli apprendimenti sviluppati a scuola, lo 23
studio personale, le esperienze educative vissute in famiglia e nella comunità, è in grado di iniziare ad affrontare in autonomia e con responsabilità, le situazioni di vita tipiche della propria età, riflettendo ed esprimendo la propria personalità in tutte le sue dimensioni. Ha consapevolezza delle proprie potenzialità e dei propri limiti, utilizza gli strumenti di conoscenza per comprendere se stesso e gli altri, per riconoscere ed apprezzare le diverse identità, le tradizioni culturali e religiose, in un’ottica di dialogo e di rispetto reciproco. Interpreta i sistemi simbolici e culturali della società, orienta le proprie scelte in modo consapevole, rispetta le regole condivise, collabora con gli altri per la costruzione del bene comune esprimendo le proprie personali opinioni e sensibilità. Si impegna per portare a compimento il lavoro iniziato da solo o insieme ad altri. Dimostra una padronanza della lingua italiana tale da consentirgli di comprendere enunciati e testi di una certa complessità, di esprimere le proprie idee, di adottare un registro linguistico appropriato alle diverse situazioni. Nell’incontro con persone di diverse nazionalità è in grado di esprimersi a livello elementare in lingua inglese e di affrontare una comunicazione essenziale, in semplici situazioni di vita quotidiana, in una seconda lingua europea. Utilizza la lingua inglese nell’uso delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione. Le sue conoscenze matematiche e scientifico-tecnologiche gli consentono di analizzare dati e fatti della realtà e di verificare l’attendibilità delle analisi quantitative e statistiche proposte da altri. Il possesso di un pensiero razionale gli consente di affrontare problemi e situazioni sulla base di elementi certi e di avere consapevolezza dei limiti delle affermazioni che riguardano questioni complesse che non si prestano a spiegazioni univoche. Si orienta nello spazio e nel tempo dando espressione a curiosità e ricerca di senso; osserva ed interpreta ambienti, fatti, fenomeni e produzioni artistiche. Ha buone competenze digitali, usa con consapevolezza le tecnologie della comunicazione per ricercare e analizzare dati ed informazioni, per distinguere informazioni attendibili da quelle che necessitano di approfondimento, di controllo e di verifica e per interagire con soggetti diversi nel mondo. Possiede un patrimonio di conoscenze e nozioni di base ed è allo stesso tempo capace di ricercare e di procurarsi velocemente nuove informazioni ed impegnarsi in nuovi apprendimenti anche in modo autonomo. Ha cura e rispetto di sé, come presupposto di un sano e corretto stile di vita. Assimila il senso
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e la necessità del rispetto della convivenza civile. Ha attenzione per le funzioni pubbliche alle quali partecipa nelle diverse forme in cui questo può avvenire: momenti educativi informali e non formali, esposizione pubblica del proprio lavoro, occasioni rituali nelle comunità che frequenta, azioni di solidarietà, manifestazioni sportive non agonistiche, volontariato, ecc. Dimostra originalità e spirito di iniziativa. Si assume le proprie responsabilità e chiede aiuto quando si trova in difficoltà e sa fornire aiuto a chi lo chiede. In relazione alle proprie potenzialità e al proprio talento si impegna in campi espressivi, motori ed artistici che gli sono congeniali. È disposto ad analizzare se stesso e a misurarsi con le novità e gli imprevisti. 2.6
COMPETENZE
CHIAVE
DI
CITTADINANZA
DA
ACQUISIRE
AL
TERMINE
DELL’ISTRUZIONE OBBLIGATORIA (Allegato 2 – DLGS 07/08/2007)
Imparare ad imparare Progettare Comunicare: comprendere messaggi e rappresentare eventi Collaborare e partecipare Agire in modo autonomo e responsabile Risolvere problemi Individuare collegamenti e relazioni Acquisire ed interpretare l’informazione RACCOMANDAZIONE DEL PARLAMENTO EUROPEO E DEL CONSIGLIO [Sintesi] del 18 dicembre 2006 relativa alle competenze chiave per l’apprendimento permanente Le competenze sono definite in questa sede alla stregua di una combinazione di conoscenze, abilità e attitudini appropriate al contesto. Le competenze chiave sono quelle di cui tutti hanno bisogno per la realizzazione e lo sviluppo personali, la cittadinanza attiva, l’inclusione sociale e l’occupazione. Il quadro di riferimento delinea otto competenze chiave: 1. Comunicazione nella madrelingua 2. Comunicazione nelle lingue straniere 3. Competenza matematica e competenze di base in scienza e tecnologia 4. Competenza digitale 5. Imparare ad imparare
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6. Competenze sociali e civiche 7. Spirito di iniziativa e imprenditorialità 8. Consapevolezza ed espressione culturale Le competenze chiave sono considerate ugualmente importanti, poiché ciascuna di esse può contribuire a una vita positiva nella società della conoscenza. Molte delle competenze si sovrappongono e sono correlate tra loro: aspetti essenziali a un ambito favoriscono la competenza in un altro. La competenza nelle abilità fondamentali del linguaggio, della lettura, della scrittura e del calcolo e nelle tecnologie dell’informazione e della comunicazione (TIC), è una pietra angolare per l’apprendimento e il fatto di imparare a imparare è utile per tutte le attività di apprendimento. Vi sono diverse tematiche che si applicano nel quadro di riferimento: pensiero critico, creatività, iniziativa, capacità di risolvere i problemi, valutazione del rischio, assunzione di decisioni e capacità di gestione costruttiva dei sentimenti svolgono un ruolo importante per tutte le otto competenze chiave.
Cap. 3 I PROGETTI DI AMPLIAMENTO DELL'OFFERTA FORMATIVA 3.1 Lavorare per progetti I progetti proposti dalle singole scuole hanno lo scopo di ampliare l’Offerta Formativa e, attraverso attività interdisciplinari e trasversali, coinvolgono i tre ordini di scuola in un'ottica di continuità. Cosa è un progetto? E' una modalità di lavoro che parte da un problema emerso da un’interpretazione della realtà e punta al miglioramento della situazione attraverso una progettazione complessa. Lavorare per progetti significa: interpretare la realtà: qual è il bisogno emerso o il fattore che considero per il mio progetto? qual è il significato che assegno a tale fattore e da quale teoria parto? qual è la finalità o quale è il prodotto finito? Progettare Come faccio a risolvere il problema? Con quali azioni? Con quali risorse (materiali e umane)? Come tengo sotto controllo l'efficacia e l'efficienza del progetto? Come si fa un progetto? Dall'analisi della situazione comprendere: il contesto, gli interlocutori, il bisogno/fattore scatenante, stabilire finalità e obiettivi/ risultato atteso.
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Definire l'organizzazione: Tempi Modi Spazi Definire le attività Chi Fa che cosa Entro quando Definire le risorse: Umane interne/esterne (associazioni, enti, esperti esterni …) Materiali Economiche Monitorare: In itinere Al termine. Nella progettazione si terrà conto di almeno uno dei seguenti criteri: Intervento di operatori esterni e/o collaborazione con Enti extrascolastici aumento del tempo scuola e/o dei costi distacco di insegnanti per il raggiungimento di obiettivi specifici uso di nuove tecnologie funzionali al curricolo coinvolgimento di più discipline / programmazione collegiale Perché si lavora per progetti? Per gli studenti Si abituano ad affrontare un compito reale di varia natura individuando: Metodi Procedure Linguaggi Tempi Imparano a monitorare il progetto (rivedere giudizi, modificare impostazioni) Per i docenti Per favorire l'unitarietà del sapere Per crescere in professionalità Per far emergere la produttività della divisione del lavoro Per favorire il confronto fra l'istituzione scolastica e la realtà lavorativa Far emergere capacità operative
3.2 Aree di progettualità Area espressivo - comunicativa Tra le finalità dell'Istituto troviamo quella dello sviluppo della creatività, della progettualità e della ricerca. Tali finalità richiedono un'educazione all'espressività intesa non come spontaneismo espressivo, ma come educazione ad una riflessione su di sé e su gli altri. Lo sviluppo delle capacità espressive parte dal senso di curiosità, di ricerca e avviene attraverso l'abitudine all'utilizzo di diversi codici: mimico, gestuale, verbale (scritto e orale),musicale, grafico… Queste finalità si declinano in progetti che si sviluppano sugli assi della lettura, del teatro, della musica, della lingua straniera, dell’attività motoria. La progettualità relativa alla lettura è diventata, nel tempo, così rilevante che è presente in tutti i percorsi formativi e rivolge un occhio di riguardo al piacere alla lettura.
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Area dell'educazione scientifico-tecnologica La scienza e la tecnica sono al servizio dell'uomo, del suo benessere e della sua crescita culturale. Si parla di educazione scientifico-tecnologica perché è bene acquisire una mentalità dove il rigore scientifico, le conoscenze e le tecnologie migliorino le condizioni umane, favoriscano la ricerca ed alimentino il rispetto per sé stessi prima di tutto e per l'ambiente. Educare a conoscere, tutelare, proteggere l'ambiente è un compito irrinunciabile per l'insegnante. La scuola deve contribuire a promuovere e sviluppare nella società una nuova sensibilità verso l'ambiente e questo è prima di tutto un problema culturale. In questo ambito si parte da problemi veri, reali, che coinvolgano gli alunni in prima persona o che coinvolgano il loro territorio. Tali progetti, inoltre, richiedono agli insegnanti di collaborare tra loro e di ricercare anche altri apporti, valorizzando le competenze di altre figure professionali. L’utilizzo dell’informatica e delle nuove tecnologie si pone come strumento trasversale a tutti i progetti. Area dell'integrazione Parlare di integrazione vuol dire prima di tutto parlare di diversità come risorsa e non come vincolo.Tale finalità nasce dalla realtà quotidiana delle nostre classi dove si lavora per un clima sociale positivo, attento al singolo e alle sue esigenze, propenso alla valorizzazione di ogni potenzialità, favorendo un ambiente educativo di apprendimento sereno. L'attenzione di ogni adulto, in particolare degli insegnanti, è rivolta allo sviluppo di abilità sociali fondamentali quali la partecipazione, l'interesse, l'assunzione di responsabilità, l'autonomia, la collaborazione. I progetti che emergono da tali indicazioni riguardano: La pace e i diritti umani L’interculturalità L'integrazione dell'handicap e dello svantaggio La continuità educativo - didattica Il recupero di alunni con difficoltà e disturbi specifici di apprendimento DSA (progetto antidispersione) Area della sicurezza Acquisire una mentalità di prevenzione degli incidenti è fondamentale, tenendo presente sempre e comunque che il valore della vita umana è prioritario rispetto ad ogni altra cosa. Sono necessari progetti che facciano operare insieme insegnanti e alunni, con il contributo di altre professionalità, alla ricerca di sempre nuove consapevolezze sull'educazione stradale e sull'educazione alla sicurezza nel proprio ambiente di vita (cenni di protezione civile). Orientamento L'orientamento non è esclusivo degli anni terminali del percorso scolastico, ma costituisce un'ottica attraverso cui guardare l'itinerario formativo complessivo sin dalla scuola dell’infanzia. Si sottolinea l'importanza del promuovere quelle attività che sviluppano la conoscenza di sé, dei propri interessi ed attitudini, la capacità di progettualità e di decisionalità, l'autovalutazione durante il lavoro curricolare. A ciò viene affiancata l'attività di accoglienza nelle classi prime della secondaria di primo grado e le attività di raccolta delle informazioni utili per la scelta dopo la scuola secondaria. I progetti che emergono da tali indicazioni riguardano il metodo di studio e l’orientamento propriamente detto.
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3.3 PROGETTI D'ISTITUTO
COLLEGIO DEI DOCENTI 14 OTTOBRE 2015 PROGETTI DIDATTICI APPROVATI E INSERITI NEL PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA … DI ISTITUTO Giornata della memoria e del ricordo Continuità I pericoli della rete Passeggiata ecologica Piano antidispersione La didattica digitale English Camp Attività potenziamento Lingue comunitarie Sperimentiamo le abilità Orientamento scolastico Il teatro in classe SCUOLA DELL’INFANZIA “IL BUCANEVE” Laboratorio esplorativo – scientifico L Laboratorio espressivo – creativo Inglese Biblioteca Musica Intercultura Documentazione Alimentazione Motorio Stradale Informatica Accoglienza | Le abilità crescono fin da piccoli SCUOLA SECONDARIA “A. MANZONI” Giochi matematici “Spero che io torni presto” Laboratorio linguistico italiano L2 Sto crescendo, sto cambiando Un testimone senza voce Spazio ascolto
SCUOLA DELL’INFANZIA “LE GINESTRE” Accoglienza Documentazione Biblioteca Informatica Inglese Laboratorio creativo Le abilità crescono fin da piccoli Laboratorio come metodo P Psicomotricità - danza SCUOLA PRIMARIA “P. LUCIANI” Ritmi e canti dal mondo Il mondo è la tua casa La carica dei mille libri Festeggiando Insieme per l’ambiente La buona alimentazione SCUOLA PRIMARIA “DE AMICIS” Artistando Fare musica è… Io nel mondo La prima guerra mondiale nel C. di Cervarese Biblioteca: leggere per crescere Attività motoria Supporto didattico SCUOLA PRIMARIA ROVOLON - BASTIA Teatro per crescere insieme Mi diverto e imparo Amica biblioteca Insieme con lo sport Musicando Coro in movimento A scuola con i re
SCUOLA SECONDARIA "K. WOJTYLA" “Spero che io torni presto” Città della Speranza Scuola Porte Aperte Laboratorio di lettura e cinema Scrittura creativa Diritti umani Amnesty Giochi matematici Uno sguardo sull’Africa
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3.4 PROGETTI D'ISTITUTO COMUNI A PIU' SCUOLE TEATRO IN CLASSE: rivolto a tutti gli alunni di classe 5^ e della scuola secondaria, si tratta di un laboratorio di teatro in orario pomeridiano sul tema della “Paura”; vuole promuovere il protagonismo degli studenti a scuola e nella comunità locale. Prevede un festival finale all’interno del quale sarà rappresentato il prodotto finale. In collaborazione con “Rete Attiva”. ORIENTAMENTO SCOLASTICO: rivolto agli alunni delle classi terze. Mira a favorire la conoscenza delle potenzialità personali, acquisire le proposte delle scuole super iori per operare scelte consapevoli e partecipare ad esperienze di ascolto con adulti lavoratori. ENGLISH CAMP: rivolto a tutti gli alunni, oltre ad alunni di altri Istituti. Durante le due settimane che precedono l’inizio delle attività didattiche, si mira a far vivere un’esperienza di full immersion attraverso giochi,teatro, sport e lezioni basate su obiettivi definiti dal quadro di riferimenti Europeo per l’insegnamento delle lingue. Insegnanti e animatori sono madrelingua inglese e intervengono a rotazione nei gruppi. La partecipazione è volontaria e a pagamento. CONTINUITA': il progetto prevede momenti di raccordo tra insegnanti dei diversi ordini di scuola per un confronto sull’attuazione del curricolo e la successiva attuazione di attività da svolgersi a gruppi misti di alunni degli anni ponte, per favorire un loro sereno inserimento nella futura scuola. Destinatari sono gli alunni di 5 anni della scuola dell’infanzia, delle classii prima e quinta della scuola primaria e tutti gli alunni della scuola secondaria di primo grado. PIANO ANTIDISPERSIONE: il progetto prevede di individuare insegnanti disponibili a fare ore eccedenti rispetto al proprio orario, al fine di mettere in atto attività individualizzate di recupero e potenziamento solitamente in piccoli gruppi, per alunni che faticano a seguire la normale programmazione di classe. Attività previste:individuazione attraverso delle prove specifiche, delle difficoltà e lacune presenti nella preparazione del singolo alunno segnalato;costruzione di un percorso di apprendimento di supporto e individuazione delle strategie adeguate;esercitazioni e attività di studio guidato. PASSEGGIATA ECOLOGICA: organizzazione di una marcia non competitiva nel territorio di Rovolon o Cervarese. Mediante l'organizzazione della passeggiata Ecologica, far conoscere agli alunni il territorio in cui vivono; farli interagire con esso in modo consapevole e rispettoso; sviluppare il senso di appartenenza al proprio ambiente nella consapevolezza che è patrimonio di tutti. Sviluppare un rapporto sinergico tra le aggregazioni operanti nel territorio, al fine di creare una comunità educante: scuola, famiglie, gruppi di volontariato, operatori sociali e altre. I PERICOLI DELLA RETE: destinatari sono gli alunni della scuola secondaria di primo grado
ed i loro genitori. Obiettivi: dare un messaggio positivo, valorizzare le straordinarie potenzialità delle nuove tecnologie applicate ai mezzi di comunicazione come risorse di conoscenza e momento di socializzazione, di informazione e di crescita ed aiutare i giovani ad evitare le insidie presenti: cyberbullismo, cyberpedofilia, truffe informatiche, furto d'identità. SPERIMENTIAMO LE ABILITA': si veda tra i progetti delle due scuole dell'infanzia.
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LA DIDATTICA DIGITALE: si veda in dettaglio nella sezione della didattica. ATTIVITA' DI POTENZIAMENTO DELLE LINGUE COMUNITARIE:destinatari sono gli alunni della scuola secondaria ai quali viene offerta la possibilità di conseguire le certificazioni linguistiche (solitamente livello A2- B1). LA GIORNATA DELLA MEMORIA E DEL RICORDO L’Italia dedica ogni anno due date alla commemorazione delle vittime delle più gravi forme di persecuzione che hanno riguardato anche la nostra nazione nel corso del secolo scorso: GIORNATA DELLA MEMORIA : 27 gennaio Il 27 gennaio si celebra il Giorno della memoria, in concomitanza di quel 27 gennaio 1945 in cui il campo di concentramento di Auschwitz venne liberato. Una data simbolo per l’intera umanità, scelta per perpetrare il ricordo della brutalità dell’uomo sull’uomo e per onorare le vittime dell’Olocausto e coloro i quali hanno protetto i perseguitati. Il 27 gennaio, il ricordo della Shoah, cioè lo sterminio del popolo ebraico, è celebrato dagli stati membri dell'ONU, in seguito alla risoluzione 60/7 del 1 novembre 2005. In Italia gli articoli 1 e 2 della legge n.211 del 20 luglio 2000, definiscono così le finalità e le celebrazioni del Giorno della Memoria: GIORNATA DEL RICORDO : 10 febbraio Il Giorno del ricordo è una solennità civile nazionale italiana, celebrata il 10 febbraio di ogni anno. Istituita con la legge 30 marzo 2004 n.9. Essa commemora le vittime delle foibe e dell'esodo giuliano-dalmata. Dice la legge : “1. La Repubblica riconosce il 10 febbraio quale “Giorno del Ricordo” al fine di conservare e rinnovare la memoria della tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle foibe, dell'esodo dalle loro terre degli istriani, fiumani e dalmati nel secondo dopoguerra e della più complessa vicenda del confine orientale . 2. Nella giornata di cui al comma 1 sono previste iniziative per diffondere la conoscenza dei tragici eventi presso i giovani delle scuole di ogni ordine e grado. È altresì favorita, da parte di istituzioni ed enti, la realizzazione di studi, convegni, incontri e dibattiti in modo da conservare la memoria di quelle vicende. Tali iniziative sono, inoltre, volte a valorizzare il patrimonio culturale, storico, letterario e artistico degli italiani dell'Istria, di Fiume e delle coste dalmate, in particolare ponendo in rilievo il contributo degli stessi, negli anni trascorsi e negli anni presenti, allo sviluppo sociale e culturale del territorio della costa nord-orientale adriatica ed altresì a preservare le tradizioni delle comunità istriano - dalmate residenti nel territorio nazionale e all'estero. ai parenti degli "infoibati" e delle altre vittime delle persecuzioni, dei massacri e delle deportazioni occorse in Istria, in Dalmazia o nelle province dell'attuale confine orientale durante l'ultima fase della seconda guerra mondiale e negli anni immediatamente successivi.” Destinatari: alunni delle classi terminali della scuola primaria e alunni della scuola secondaria di primo grado Obiettivi: dare seguito a quanto previsto dalla legge che ha istituito tali giornate commemorative. Qualora se ne ravveda l'opportunità, le scuole aderiranno ad eventuali iniziative del territorio finalizzate allo scopo di cui sopra.
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3.5 PROGETTI DELLE SINGOLE SCUOLE
SCUOLA SECONDARIA di 1^grado “K. Wojtyla” Via Repoise
CERVARESE S.CROCE- MONTEMERLO PROGETTI DI PLESSO DIRITTI UMANI : rivolto agli alunni delle classi terze; attivisti di Amnesty espongono i problemi dei diritti Umani e la loro violazione nel mondo.: “SPERO CHE IO TORNI PRESTO”: rivolto agli alunni delle classi 3^. Ricostruzione in forma teatrale della vita di trincea durante la Grande Guerra, con lettura di brani di lettere spedite/ricevute sul fronte italiano e austriaco, a cura dell'Associazione “Uniti nella memoria”. GIOCHI MATEMATICI D'AUTUNNO: rivolto agli alunni di tutti i corsi . Consentire agli alunni di partecipare ai “giochi d' autunno” e ai “Campionati internazionali” di matematica organizzati dall' Università Bocconi di Milano. UNO SGUARDO SULL’AFRICA: rivolto a tutti alunni: saranno coinvolti in una serie di attività miranti a lasciarsi interrogare sulle culture, ricchezze, modi di vivere di altri popoli. In collaborazione con Società missioni Africane di Feriole. DENTRO IL MONDO DI HARRY POTTER: “ laboratorio di lettura e cinema” rivolto alla classe 1B, mira ad affrontare un classico moderno per l’infanzia, approfondire il genere fantasy e creare un percorso legato alla programmazione di Italiano. SCRITTURA CREATIVA: rivolto agli alunni di classe 2E, si tratta dell’approfondimento della pratica dello scrivere come esplorazione di sé. Vuole accrescere la motivazione e le abilità nella scrittura come fonte di espressione individuale. SCUOLA PORTE APERTE: gli alunni delle classi 5^ del Comune di Cervarese con le famiglie saranno accolte alla scuola secondaria di primo grado per farne la conoscenza. CITTA’ DELLA SPERANZA: rivolto a tutti gli alunni, mira alla conoscenza della Città della Speranza di Padova e alla sensibilizzazione per raccogliere fondi; si prevede l’esposizione di lavori scolastici.
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SCUOLA SECONDARIA di 1^grado “A. Manzoni” Via S. Francesco ROVOLON- BASTIA
PROGETTI DI PLESSO STO CRESCENDO, STO CAMBIANDO: rivolto agli alunni delle classi terze. Prevede lezioni preparatorie con insegnanti; incontri con esperto (medico e psicologo) e lezioni conclusive per fornire informazioni adeguate su sviluppo puberale e riproduzione nonché igiene dell'apparato riproduttore. L'affettività e le emozioni sugli adolescenti. Prevenzione di comportamenti a rischio e promozione di atteggiamenti responsabili nei confronti della sessualità. Il progetto prevede il consenso informato dei genitori degli alunni coinvolti. “SPERO CHE IO TORNI PRESTO”: rivolto agli alunni delle classi 3^. Ricostruzione in forma teatrale della vita di trincea durante la Grande Guerra, con lettura di brani di lettere spedite/ricevute sul fronte italiano e austriaco, a cura dell'Associazione “Uniti nella memoria”. GIOCHI MATEMATICI : rivolto a tutti gli alunni. I giochi si svolgono a scuola, gli alunni devono risolvere individualmente una serie di giochi matematici, il tutto è organizzato dalla Bocconi di Milano. SPAZIO D'ASCOLTO: si tratta di uno sportello di consulenza tenuto da una psicologa per affrontare insieme ai ragazzi le problematiche adolescenziali, relazionali e di studio: anche i genitori possono accedere al servizio. UN TESTIMONE SENZA VOCE: rivolto alle classi 2^, prevede un incontro-testimonianza con volontari dell’associazione oncologica italiana “i mutilati della voce”, al fine di promuovere stili di vita e atteggiamenti responsabili nei confronti del benessere psico-fisico proprio ed altrui. ALFABETIZZAZIONE – LABORATORIO LINGUISTICO L2: è un percorso per favorire la prima conoscenza della Lingua Italiana di un’alunna straniera inserita alla fine dello scorso anno scolastico. SCUOLA PRIMARIA “Papa Luciani” Via S. Antonio CERVARESE S. CROCE – FOSSONA
PROGETTI DI PLESSO INSIEME PER L'AMBIENTE: rivolto a tutti gli alunni. Si propone di fornire agli alunni conoscenze, abilità, strumenti e maggiori consapevolezze per gestire con maggiore sensibilità e responsabilità il rapporto con l'ambiente naturale nel quale sono inseriti, pensando in sua difesa e per la sua conservazione. FESTEGGIANDO: rivolto a tutti gli alunni. E' previsto un percorso interdisciplinare per sensibilizzare gli alunni sulle tematiche relative ai momenti di festa. Si concretizzerà attraverso 33
la creazione di oggetti ispirati alle tradizioni e l'utilizzo del linguaggio musicale. Gli alunni potranno sviluppare creativamente la propria capacità comunicativo- espressiva e intensificare la collaborazione e la socializzazione con i compagni. LA CARICA DEI MILLE LIBRI: rivolto a tutti gli alunni. Il progetto intende attuare un percorso interdisciplinare in cui si allacceranno relazioni continue tra i linguaggi offrendo spunti notevoli per lo sviluppo del processo originale dell'espressività. La proposta offrirà momenti dedicati all'ascolto e alla lettura di una pluralità di testi verbali e momenti di decodificazione e interpretazione di testi visivi oltre alla realizzazione pratica di manufatti. LA BUONA ALIMENTAZIONE: rivolto a tutti gli alunni. Il progetto si propone di migliorare le abitudini alimentari dei bambini sensibilizzandoli ad assumere comportamenti coerenti per uno stile di vita salutare. Gli alunni saranno guidati in un ipotetico viaggio di scoperta di pratiche alimentari corrette. RITMI E CANTI DAL MONDO / IL FLAUTO DOLCE: rivolto a tutti gli alunni. Tutti gli alunni delle classi terze,quarte e quinte per il corso collettivo di flauto dolce. Il progetto ha lo scopo di stimolare una maggiore conoscenza e competenza del linguaggio musicale ma soprattutto, attraverso la musica, di sviluppare la sicurezza individuale e la capacità di integrarsi e lavorare con gli altri, con tutto ciò che questo comporta: rispetto per le idee altrui, autocontrollo per inserirsi nei ritmi di gruppo, condivisione della soddisfazione per quanto realizzato insieme. IL MONDO E’ LA TUA CASA: rivolto a tutti gli alunni, ha come obiettivo l’educazione ai Diritti Umani, l’acquisizione dei concetti di comunità, partecipazione e cittadinanza attiva. Il percorso diventerà il terreno privilegiato per perseguire obiettivi di formazione alla convivenza sociale, alla giustizia sociale al rispetto reciproco.
SCUOLA PRIMARIA “De Amicis” Via Roma 307 CERVARESE S. CROCE - MONTEMERLO
PROGETTI DI PLESSO FARE MUSICA E'...: rivolto a tutti gli alunni. Il progetto si propone di far conoscere agli alunni gli aspetti fondamentali del linguaggio musicale, sia per l'aspetto “grammaticale” (elementi costitutivi dell'evento sonoro e musicale), sia per l'aspetto espressivo e comunicativo, sia per le possibili interazioni con altri linguaggi (verbale e gestuale). ARTISTANDO: rivolto a tutti gli alunni. Il progetto si prefigge di offrire all'alunno la possibilità di manifestare la propria fantasia e il proprio gusto, di affinare le capacità di analisi e critica e di saper fronteggiare e risolvere problemi in funzione di un preciso progetto sviluppando così fiducia in se stesso e nei propri mezzi. IO NEL MONDO: rivolto a tutti gli alunni. Il progetto prevede attività riferite ai seguenti aspetti educativi: EDUCAZIONE AMBIENTALE Promuovere una coscienza di tutela della natura attraverso l'attivazione di piccoli gesti quotidiani, per una partecipazione attiva e consapevole degli alunni alle problematiche
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ambientali, in particolare alla gestione dei rifiuti, della risorsa acqua, delle fonti di energia. EDUCAZIONE ALIMENTARE Guidare verso una consapevolezza della valenza dell'azione di alimentazione e avviare la capacità di operare scelte adeguate e autonome di comportamenti e abitudini alimentari. EDUCAZIONE ALLA SICUREZZA Avviare una crescita graduale della sensibilità alla sicurezza, maturando comportamenti corretti e condivisi in caso di pericolo affinché si diffonda una cultura della sicurezza e della protezione civile tesa a migliorare la qualità della vita del singolo e del cittadino. EDUCAZIONE ALLA CITTADINANZA Promuovere un'educazione a valori condivisi nel tempo consentendo appropriazione di chiavi di lettura con le quali leggere la realtà allargando il campo di esperienza alla storia contemporanea. LA PRIMA GUERRA MONDIALE NEL COMUNE DI CERVARESE: in occasione delle Celebrazioni per il Centenario della Grande Guerra, affiancato al programma di Storia, cerca di riportare alla luce storie di persone segnate da questo tragico momento storico. In collaborazione con i bibliotecari. BIBLIOTECA: LEGGERE PER CRESCERE: rivolto a tutte le classi, si prefigge di sviluppare e favorire un atteggiamento positivo nei confronti della lettura; prevede animazioni alla lettura e partecipazione alla manifestazione Libriamoci 2015. ATTIVITA’ MOTORIA: percorso di attività motoria e avviamento alla pratica sportiva rivolto agli alunni della classe 5 condotto con l’ausilio di un esperto ( genitore, a titolo gratuito) SUPPORTO DIDATTICO: rivolto ad alunni con difficoltà, si tratta di recupero linguistico e matematico sviluppato a titolo gratuito da un’insegnante in quiescenza, in collaborazione con le docenti del plesso.
SCUOLA PRIMARIA Rovolon - Bastia Via S. Francesco ROVOLON-BASTIA
PROGETTI DI PLESSO A SCUOLA CON I RE: rivolto alle classi quinte, il progetto si propone di promuovere la consapevolezza del proprio apprendere, la concentrazione e l’attenzione attraverso il gioco degli scacchi; prevede incontri settimanali con istruttori qualificati. MUSICANDO: rivolto agli alunni delle classi quarte e quinte. Il progetto si propone di far conoscere agli alunni gli aspetti fondamentali del linguaggio musicale, sia per l'aspetto “grammaticale” (elementi costitutivi dell'evento sonoro e musicale), sia per l'aspetto espressivo e comunicativo, sia per le possibili interazioni con altri linguaggi (verbale e gestuale). Prevede la collaborazione con un esperto e con la Banda folkloristica Euganea. CORO IN MOVIMENTO: rivolto agli alunni delle classi prime, seconde e terze. L’obiettivo del progetto è quello di stimolare una prima conoscenza del linguaggio musicale ma soprattutto di sviluppare attraverso la musica, la sicurezza individuale e la capacità di integrarsi e lavorare con
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gli altri. Prevede l’intervento di un esperto. AMICA BIBLIOTECA: rivolto a tutti gli alunni. I l progetto si propone di promuovere la lettura personale attraverso l'utilizzo di testi presenti nella biblioteca di plesso. Le attività, diversificate per età, mirano a costruire un legame tra libro e bambino in modo che egli possa comprendere il senso della lettura, l'arricchimento e il piacere che essa produce. Si metteranno in atto azioni volte al miglioramento e al funzionamento dell'aula biblioteca: sistemazione arredi; catalogazione informatizzata; revisione del materiale librario.; acquisto di nuovi testi. MI DIVERTO E IMPARO: rivolto a tutti gli alunni. Il progetto prevede la progettazione di attività manuali non legate solo alle ricorrenze e di attività espressive che mirano allo sviluppo della creatività attraverso l'utilizzo di materiali molto semplici e proposte di modalità di lavoro laboratoriali. INSIEME CON LO SPORT: rivolto a tutti gli alunni delle classi dalla 2 alla 5. Il progetto prevede l'intervento per cicli di lezioni di esperti in varie discipline sportive oltre a quelli inviati dal CONI provinciale per l’attuazione del progetto “Più sport a scuola” che si conclude con una manifestazione.
SCUOLA DELL'INFANZIA “Bucaneve” Via Verdi ROVOLON- CARBONARA PROGETTI DI PLESSO ACCOGLIENZA: rivolto a tutti gli alunni. Il progetto prevede di mettere in atto una serie di azioni e proposte che mirano a suscitare nel bambino un atteggiamento fiducioso verso il nuovo ambiente scolastico e verso le persone che condividono con lui questo spazio. DOCUMENTAZIONE: rivolto a tutti gli alunni. Il progetto prevede la preparazione di una documentazione grafica- fotografica -informatica relativa al lavoro svolto. L'obiettivo è quello di lasciare traccia dei percorsi attuati e rappresenta anche l'occasione di informare e rendere trasparente il lavoro scolastico. EDUCAZIONE STRADALE: rivolto a tutti gli alunni. Si tratta di una serie di attività atte a favorire comportamenti adeguati e sicuri sulla strada. BIBLIOTECA: offre a tutti i bambini la possibilità di scoprire il libro quale strumento indispensabile per avvicinarsi al piacere della lettura e mira ad abituare il bambino all’uso del libro sia a scuola che a casa. ALIMENTAZIONE: rivolto a tutti, intende aiutare il bambino a sviluppare un atteggiamento consapevole e positivo verso il cibo. Farà conoscere l’origine di alcuni alimenti e scoprire l’importanza di una sana alimentazione. INGLESE: rivolto ai bambini di 5 anni, sensibilizza il bambino a un codice linguistico diverso, ha come obiettivo quello di acquisire una capacità di comprensione e una semplice produzione. MOTORIA: rivolto a tutti gli alunni, intende contribuire alla formazione integrale della persona attraverso un’adeguata educazione al movimento. Prevede la collaborazione con l’esperto. 36
INFORMATICA: rivolto ai bimbi di 5 anni. Il progetto prevede una serie di lezioni di approccio all'utilizzo del computer che si terranno presso il laboratorio della scuola primaria-secondaria di Bastia. Le lezioni saranno tenute da un'insegnante esperta. MUSICA: per tutti, attraverso l’ascolto, il movimento e il gioco sonoro avvicina i bambini al linguaggio musicale INTERCULTURA: rivolto a tutta la scuola, intende educare al riconoscimento e alla difesa dei propri diritti, nella consapevolezza che esistono realtà diverse; sviluppo del senso dell’identità personale e delle differenze con obiettivo il rispetto. LABORATORIO ESPRESSIVO - CREATIVO: rivolto a tutti, porterà alla consapevolezza dell’ambiente circostante per averne rispetto; si conosceranno materiali diversi e si utilizzeranno per inventare e creare. LABORATORIO ESPLORATIVO –SCIENTIFICO: rivolto a tutti, vuole condurre alla scoperta del mondo naturale attraverso il contatto diretto con gli oggetti e l’ambiente. LE ABILITA’ CRESCONO FIN DA PICCOLI : ( PROGETTO COMUNE ALLE DUE SCUOLE DELL’INFANZIA) Puntare alla crescita dei bambini attraverso lo sviluppo delle loro abilità risulta una sfida di altissimo livello, ma di straordinario potere evolutivo. Per tale ragione, quest’anno la nostra scuola ha voluto appoggiare la sua attenzione sullo sviluppo delle abilità dei bambini. In questo progetto verranno attivati dei laboratori nei quali ciascun bambino è accompagnato a prendere consapevolezza di se stesso e poi delle sue abilità; il bambino consapevole delle sue abilità impara ad attivarle e a rinforzarle per poterle " agire " nelle varie situazioni di scuola ... queste abilità diventano parte del suo modo di fare e possono essere applicate anche in altri ambiti e laboratori della scuola ... a questo punto il bambino è competente e può applicare le sue competenze anche fuori dall'ambiente scolastico
SCUOLA DELL'INFANZIA “Le ginestre” Via S. Rocco CERVARESE
PROGETTI DI PLESSO ACCOGLIENZA: rivolto a tutti gli alunni. Il progetto prevede di mettere in atto una serie di azioni e proposte che mirano a suscitare nel bambino un atteggiamento fiducioso verso il nuovo ambiente scolastico e verso le persone che condividono con lui questo spazio. DOCUMENTAZIONE: rivolto a tutti gli alunni. Il progetto prevede la preparazione di una documentazione grafica- fotografica- informatica relativa al lavoro svolto. L'obiettivo è una maggior conoscenza e consapevolezza dei percorsi, allo scopo di farne memoria e di poterli verificare. BIBLIOTECA : rivolto a tutti gli alunni. Lettura di libri diversi, fruizione libera da parte degli alunni, animazione di storie lette e realizzazioni individuali. Si prevede la collaborazione con la biblioteca di Rubano e con le mamme degli alunni. 37
INFORMATICA: rivolto solo ai bimbi di 5 anni. Il progetto prevede una serie di lezioni di approccio all'utilizzo del computer che si terranno presso il laboratorio della scuola primaria di Fossona. Le lezioni saranno tenute da un insegnante deputato. LABORATORIO CREATIVO: rivolto a tutti gli alunni. Il progetto prevede il funzionamento nella scuola di un laboratorio creativo dove si possano sviluppare linguaggi grafici, pittorici e plastici. Ciò che importa in questo percorso non è il risultato estetico ma il percorso che il bambino si è sforzato di compiere per raggiungerlo. “COLORA LA VITA CON FANTASIA”: rivolto a tutti gli alunni. Il progetto annuale prevede dei percorsi strutturati negli ambiti linguistico, musicale e teatrale. LABORATORIO COME METODO: rivolto a tutti gli alunni. Il progetto prevede di applicare il metodo “scientifico del laboratorio” in 5 aree disciplinari: linguistica, matematica, scientifica, teatrale e creativa. In buona sostanza al bambino vengono consegnati materiali, strumenti, e tecniche. L'insegnante svolge un ruolo di regia. Il bambino sperimenta, prova, riprova, scopre...si costruisce conoscenze soddisfacendo la curiosità di conoscere, di capire e alla fine di comunicare quanto appreso. PSICOMOTRICITA’ – DANZA: rivolto a tutti i bambini della scuola, si propone la formazione al pensiero operatorio, la creatività e la comunicazione attraverso le attività psicomotorie. Con la danza i bambini impareranno a gestire il proprio corpo e il proprio spazio in relazione a quello degli altri. INGLESE : rivolto ai bambini di 5 anni, sensibilizza il bambino a un codice linguistico diverso, ha come obiettivo quello di acquisire una capacità di comprensione e una semplice produzione.
Cap. 4. L'ORGANIZZAZIONE DELLA DIDATTICA 4.1 STRUTTURA ORGANIZZATIVA - DIDATTICA Tempi - Spazi - Strumenti L'organizzazione scolastica in relazione agli spazi, ai tempi e agli strumenti è strettamente connessa alla finalità educativa dell'Istituto e quindi alle procedure didattiche che la scuola intende attivare. E' previsto un assetto che si avvia ad una sempre maggiore flessibilità attraverso una riorganizzazione dei percorsi in base a obiettivi formativi e competenze.
1. I tempi scuola. L’offerta formativa nelle scuole dell’Istituto si articola secondo proposte di tempo scuola differenziate, per meglio far fronte alle diverse esigenze delle famiglie e degli alunni.
2. Utilizzazione differenziata degli spazi esistenti nella scuola Aule Aule laboratorio (informatica, biblioteca/lettura, lingua straniera, musica, creatività, educazione artistica, manualità) Palestre
3. Flessibilità del gruppo classe Al fine di favorire una personalizzazione degli apprendimenti, l’organizzazione didattica delle attività avviene: 38
–In gruppo classe: didattica frontale In gruppi di lavoro (di interesse, di ricerca, cooperativi) –A classi aperte: gruppi orizzontali (alunni della stessa età) gruppi verticali (coinvolgimento di classi con alunni di età diverse anche in continuità) per svolgere attività disciplinari e/o pluridisciplinari: di approfondimento e di ricerca di recupero e di potenziamento di progetti comuni di laboratorio I laboratori, ancora prima di essere un luogo, sono una modalità di lavoro, in cui si privilegia la dimensione operativa dell’apprendimento e la relazione interpersonale. I gruppi possono essere: Gruppi di livello, formati da alunni che presentano un livello cognitivo e di competenze analogo Gruppi di compito, formati da alunni eterogenei per livello cognitivo, per stili di apprendimento, per competenze specifiche, che sono messi insieme per elaborare un compito comune Gruppi elettivi, formati da alunni che si aggregano sulla base dei loro interessi
4. Strumenti e sussidi per l'attività didattica Strumenti didattici (LIM, computer, video-proiettore, registratore, video-registratore, macchina fotografica...) Materiali didattici vari (testi, giochi didattici, materiali di supporto alle discipline e alle attività di laboratorio, materiali per percorsi formativi personalizzati …) Supporti multimediali (software didattici, materiali audiovisivi) 4.2 FLESSIBILITA' DEL GRUPPO CLASSE FLESSIBILITA’ GRUPPI CLASSE PRIMA SCUOLA PRIMARIA BASTIA A PARTIRE DALL'A.S. 2012/2013
Presso la scuola primaria di Bastia, risultarono iscritti alla classe prima dell’anno scolastico 2012-2013, 51 bambini così suddivisi: 20 al tempo pieno (40 h settimanali) e 31 al tempo normale (27 h settimanali). Il Dirigente Scolastico pro tempore allora in servizio, sentito il Consiglio d’istituto e considerati i criteri di priorità stabiliti dal Consiglio stesso, interpellò le famiglie degli alunni per verificare l’eventuale disponibilità di alcune, ad uno spostamento di sezione del figlio iscritto dal tempo normale al tempo pieno, in modo tale da poter costituire due classi omogenee per numero. I genitori non modificarono le loro scelte iniziali ed presentarono istanza all’UST di Padova per il rispetto della libertà di scelta delle famiglie per i tempi scuola. Il Dirigente dell’UST, non avendo potuto costituire una terza classe nel rispetto dei parametri ministeriali, assegnò, in organico di fatto, una risorsa aggiuntiva di 22 ore per favorire un eventuale organizzazione flessibile. Il Collegio docenti, stabilisce quindi sulla base del regolamento sull’autonomia delle istituzione scolastiche, D.P.R.275/1999, di organizzare l’attività delle classi prime in tre gruppi flessibili. Pertanto gli insegnanti, dopo aver acquisito informazioni sui processi di apprendimento e di socializzazione degli alunni da parte dei colleghi della scuola dell’Infanzia, costituirono 3 gruppi eterogenei (2 a tempo normale e 1 a tempo pieno); solo per 4,5 ore settimanali i 3 gruppi classe si aggregano in 2 gruppi in occasione delle lezioni di religione cattolica, musica ed inglese. Nella mattinata del lunedì, i due gruppi sono costituiti rispettivamente da 16 o 15 alunni del tempo
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normale più 10 del tempo pieno. L’attività scolastica così organizzata risultò ben impostata, procedette in modo proficuo e sereno. Aggiornamento organizzazione flessibile classe seconda: anno scolastico 2013-2014 Il lavoro delle classi è stato svolto nell’anno 2013-14 con le modalità sopra illustrate. Si apportano alcune modifiche organizzative: le ore di flessibilità da 4 passano a 6 perciò gli alunni si ritrovano a lavorare in due gruppi anche durante le lezioni di musica e di arte-immagine. Aggiornamento organizzazione flessibile classe terza: anno scolastico 2014-2015 Il lavoro delle classi proseguì anche per l'anno indicato con queste modalità : le ore di flessibilità sono 6 in occasione delle lezioni di Religione cattolica (2 ore il mercoledì); lingua inglese (2 ore il mercoledì); scienze motorie e sportive (1 ora il venerdì); matematica (1 ora il venerdì). Aggiornamento organizzazione flessibile classe quarta: anno scolastico 2015-2016 Il lavoro delle classi prosegue anche per l'anno in corso con queste modalità : come per lo scorso anno le ore di flessibilità sono 6 in occasione delle lezioni di Religione cattolica (2 ore il mercoledì); lingua inglese (2 ore il mercoledì); scienze motorie e sportive (1 ora il venerdì); musica (1 ora il venerdì). LA DIDATTICA LABORATORIALE NELLA SCUOLA DELL'INFANZIA Nella scuola dell'infanzia i contenuti educativi e formativi offerti, sono proposti inevitabilmente, attraverso una didattica di tipo laboratoriale. Laboratorio non inteso come spazio, bensì come modalità di lavoro attraverso la quale il bambino può toccare, sperimentare, stupirsi...imparare. Il bambino se ascolta, dimentica; se vede, ricorda; se fa, capisce. Le parole si dimenticano, l'esperienza vissuta, no. Laboratorio inteso come luogo in cui è attivo, un gruppo di ragazzi condotto da un animatore adulto. Se proprio vogliamo trovare un nome, anziché l’inglese workshop ci è più caro il francese atelier, nel quale ci sembrano prevalenti il fare, e l’essere anziché l’apparire, il dimostrare, per far acquistare. Se vogliamo servirci di un’immagine per potercelo rappresentare e discuterne, più che ad una fabbrica pensiamo ad una bottega artigiana, nella quale c’è un maestro che dà poche spiegazioni,forse un po’ geloso del suo sapere, tuttavia lascia che gli allievi si guardino intorno, che imparino facendo, che trovino la loro strada, insieme. Nel laboratorio creativo si svolge un attività, ma il suo scopo principale non è quello di apprendere una tecnica, nemmeno di produrre obbligatoriamente un prodotto. Lo scopo manifesto è di svolgere un compito dato, un’attività ludico-espressiva, lo scopo latente è quello di produrre integrazione , di sviluppare relazioni, di aiutare a crescere. Domenico Canciani - Formatore Movimento Cooperazione Educativa Maria Montessori scrisse :" Potremmo dire che quando l'uomo pensa, egli pensa ed agisce con le mani " ed era convinta che lo sviluppo delle abilità della mano dell'uomo fosse legato allo sviluppo della sua intelligenza. Per Munari è importante " non dire cosa fare , ma come fare", queste parole illustrano il suo metodo didattico del " laboratorio liberatorio" ... una spiegazione molto esauriente della vita annullerebbe la sua funzione ... ma per vivere meglio cerchiamo di mantenere come ha fatto lui la " curiosità di conoscere, il piacere di capire, la voglia di comunicare". Chantal Rossati Sono creativi i laboratori che offrono strumenti, mezzi e tecniche, ma non suggeriscono soggetti o contenuti, lasciando che ognuno trovi la sua strada per esprimersi con quello che ha visto fare e subito anche lui ha provato a fare: "sapere come fare per sapere cosa fare". Roberto Pittarello
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Nelle scuole dell'infanzia Ginestre e Bucaneve si propongono le seguenti attività laboratoriali: 1. Laboratorio linguistico 2. Laboratorio scientifico 3. Laboratorio matematico 4. Laboratorio teatrale 5. Laboratorio creativo
Cap. 5 - LA SCUOLA COME COMUNITÀ CHE ACCOGLIE E INCLUDE 5.1 INTRODUZIONE La scuola, in quanto importante agenzia educativa pone la propria attenzione nel favorire lo sviluppo delle potenzialità di ciascuno, facendosi comunità accogliente nella quale tutti gli alunni, a prescindere dalle loro diversità funzionali, possano realizzare esperienze di crescita individuale e sociale. Nell’Istituto Comprensivo di Cervarese S. Croce si pone particolare attenzione all’integrazione e all’inclusione degli alunni in difficoltà, non solo in riferimento agli alunni disabili ma a tutti i “bisogni educativi speciali” degli alunni stessi. Ancor prima che la normativa sistematizzasse l’inclusione ed i piani d’intervento per tali alunni, la filosofia pedagogica sottesa era già presente nelle prassi educative – didattiche degli insegnanti dell’Istituto. “La scoperta di un’alterità è quella di un rapporto, non è la scoperta di una barriera”. (da “L’identité” di Lèvi Strauss C., 1977)
Il concetto di “Bisogni Educativi Speciali” (BES) pone al centro la persona dell’alunno, in quanto “ogni alunno, con continuità o per determinati periodi, può manifestare Bisogni Educativi Speciali per motivi fisici, biologici o anche per motivi psicologici, sociali, rispetto ai quali è necessario che le scuole offrano adeguata e personalizzata risposta” (Direttiva Ministeriale 27/12/2012). Secondo questa Direttiva l’area dello svantaggio scolastico, comprende tre grandi sottocategorie: quella della disabilità; quella dei disturbi evolutivi specifici; quella dello svantaggio socioeconomico, linguistico, culturale. Il nostro Istituto ha prodotto alcuni documenti, quali strumenti di lavoro per gli insegnanti e linee guida per i genitori, che fanno parte a pieno titolo del POF: Protocollo per l’inclusione degli alunni disabili Protocollo di intervento per gli alunni con Disturbi Specifici di Apprendimento (DSA) Vademecum per i BES 5.2 PROTOCOLLO INCLUSIONE DISABILI Il presente protocollo vuole essere una traccia di lavoro nell’ottica dell’integrazione degli alunni diversamente abili, facendo riferimento alla documentazione e alla legislazione in vigore ma anche ad alcune buone prassi sperimentate in questi ultimi anni, con la consapevolezza che sono sempre possibili miglioramenti in itinere. Prendiamo a prestito dall’Accordo di Programma della Provincia di Padova due principi ispiratori: “L’integrazione è un processo che ha come finalità principale la ricerca delle migliori interazioni per permettere alla persona disabile di esprimere al meglio le potenzialità, allo scopo di realizzare il suo “progetto di vita”. Tutti gli operatori sono chiamati a condividere responsabilmente percorsi che implicano particolari adattamenti e flessibilità, per poter rispondere alla complessità dei “bisogni educativi speciali”.
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5.2.1 RISORSE PER L’INTEGRAZIONE Nell’Istituto Comprensivo di Cervarese S. Croce sono presenti: Una Funzione Strumentale per l’Integrazione degli alunni diversamente abili ed in difficoltà, definita dal Collegio dei Docenti con funzioni — di coordinamento dei progetti di integrazione e di consulenza agli insegnanti sulle tematiche dell’integrazione; — contatti con le equipe del territorio che seguono gli alunni in questione — cura del materiale bibliografico e didattico per l’integrazione — incontri individuali con genitori per problematiche specifiche — stesura, insieme agli insegnanti interessati, delle Richieste Risorse per l’integrazione degli alunni diversamente abili, inviate all’Ufficio Scolastico Provinciale — Partecipazione al CTI 6 (rete di scuole per l’integrazione) per il confronto delle modalità di integrazione e la costituzione di una banca data del CTI Una Commissione Integrazione, costituita da insegnanti di sostegno e di classe per il confronto e la condivisione di problematiche, metodologie, progetti relativi all’integrazione Una Biblioteca per l’Integrazione, fornita di materiali, sussidi e strumenti per attuare percorsi individualizzati con gli alunni diversamente abili o con difficoltà di apprendimento Nell’Istituto viene attuato da alcuni anni un Progetto Antidispersione, che prevede il finanziamento di ore aggiuntive di insegnanti che attuano interventi di recupero per alunni in difficoltà. L’insegnante di sostegno Si ricorda che l’insegnante di sostegno: assume la contitolarità delle sezioni e delle classi in cui opera; partecipa alla stesura di tutti i documenti e progetti per l'integrazione; partecipa a pieno titolo alle operazioni di valutazione con diritto di voto per tutti gli alunni della classe. Il docente in questione è “assegnato alla classe per le attività di sostegno”, nel senso che oltre a intervenire sulla base di una preparazione specifica nelle ore in classe, collabora con gli insegnanti curricolari e con il Consiglio di Classe affinché l'iter formativo dell'alunno possa continuare anche in sua assenza.
L’operatore socio – sanitario addetto all’assistenza Gli alunni più gravi e con necessità di supporto all’autonomia personale e/o sociale hanno diritto ad essere affiancati da specifico personale addetto all’assistenza inviato dall’ULSS, purché la richiesta sia indicata nella certificazione effettuata dall’equipe che segue l’alunno. L’intervento dell’assistente va coordinato con l’insegnante di sostegno e con gli insegnanti curricolari e deve rientrare nel progetto educativo individualizzato
I collaboratori scolastici Nel Contratto nazionale è previsto che i collaboratori scolastici possano prestare ausilio materiale agli alunni disabili nell’accesso dalle aree esterne alle strutture scolastiche, all’interno e nell’uscita da esse, nonché nell’uso dei servizi igienici e nella cura dell’igiene personale. Tali incarichi sono definiti in modo più specifico nel Contratto integrativo d’Istituto con attenzione alle diverse situazioni presenti. 5.2.2 LA DOCUMENTAZIONE Gli strumenti per l’integrazione scolastica fanno riferimento alla normativa vigente e sono
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definiti, nello specifico, nell’Accordo di Programma provinciale, coinvolgendo, in diversa misura, tutti i soggetti che si occupano dell’integrazione dell’alunno disabile.
La segnalazione Qualora la Scuola, nel corso dell’anno, osservi situazioni di rilevante difficoltà in ordine al processo evolutivo, il Dirigente Scolastico può attivare la procedura per il coinvolgimento dei Servizi delle Aziende U.L.S.S., con il consenso della famiglia, attraverso la compilazione del modello (S/1) di segnalazione da parte dei docenti, al fine di promuovere le sinergie del caso. L’utilizzo di tale modalità o di altra più informale (colloqui con i genitori ed eventuale invio ai Servizi) va valutata di caso in caso ed è comunque preferibile attivarla entro dicembre affinché siano rispettati i tempi necessari per la valutazione da parte dei Servizi e l’eventuale invio della certificazione all’Ufficio scolastico Provinciale.
La certificazione Il modello C1 definisce la diagnosi clinica secondo le classificazioni dell’O.M.S. e viene compilata dall’equipe multidisciplinare del servizio distrettuale dell’ULSS o da strutture convenzionate. Contiene, oltre alla diagnosi, l’indicazione di gravità ed il periodo di validità. Viene rilasciata, insieme al Verbale di accertamento dell’Unità Valutativa Multidimensionale, alla famiglia che la consegna alla scuola preferibilmente entro il mese di marzo.
La diagnosi funzionale Accompagna la certificazione e descrive la diagnosi clinica e le modalità di funzionamento secondo determinate aree (cognitiva, neuropsicologica, linguistico/comunicativa, affettivorelazionale, motorio-prassica, autonomia personale e sociale, sensoriale). E’ uno strumento conoscitivo che fornisce un quadro clinico in grado di orientare le decisioni riabilitative ed educativo-didattiche.
Il Profilo Dinamico Funzionale Comprende la descrizione funzionale dell’alunno in relazione alle difficoltà ed alle potenzialità da sviluppare. Viene compilato in collaborazione tra i docenti curricolari, l’insegnante di sostegno, l’equipe dell’ULSS (o della struttura convenzionata) e la famiglia. E’ elaborato in seguito alla prima redazione della diagnosi Funzionale, aggiornato periodicamente (massimo ogni due anni) e a conclusione di ogni ciclo scolastico.
Il Piano Educativo Individualizzato E’ il documento nel quale vengono descritti gli interventi integrati equilibrati tra di loro (didattico - educativi, riabilitativi, extrascolastici e familiari) predisposti per l’alunno disabile, in un determinato periodo di tempo. Deve essere redatto congiuntamente dagli operatori dell’ULSS o della struttura convenzionata che ha in carico l’alunno e dagli insegnanti curricolari e di sostegno, in condivisione con la famiglia. Il PEI viene costruito dopo un periodo iniziale di osservazione, di norma non superiore a due mesi, con scadenza annuale.
La Richiesta Risorse Viene compilata dalla scuola (insegnanti curricolari e di sostegno) con la supervisione dell’insegnante Funzione strumentale per l’integrazione ed inviata, insieme a copia della certificazione e della diagnosi funzionale, all’Ufficio Scolastico Provinciale al fine di richiedere l’organico di sostegno. Solitamente va inviato entro la fine di aprile di ogni anno.
La Richiesta Personale Assistente Serve per richiedere il personale operatore socio-sanitario ai Servizi di integrazione scolastica e sociale delle Aziende U.L.S.S., nel caso in cui ne sia fatta esplicita richiesta nella certificazione, tramite l’inoltro della documentazione, modello C1 e C2, entro le date indicate dalle singole Aziende U.L.S.S. e comunque non oltre il 30 aprile di ogni anno.
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5.2.3 ASPETTI METODOLOGICI, DIDATTICO-EDUCATIVI ED ORGANIZZATIVI
La programmazione educativo - didattica Dopo un primo periodo di osservazione, l’insegnante di sostegno, in accordo con gli insegnanti di classe, redige la programmazione individualizzata in modo che venga garantita all’alunno la sua partecipazione attiva alle attività didattiche di apprendimento. Gli obiettivi vanno individuati secondo i bisogni educativi specifici di ogni alunno e gli interventi, verificati periodicamente, potranno essere attuati individualmente, in piccolo gruppo o all’interno della classe. La programmazione va consegnata al Dirigente entro la fine di ottobre.
Metodologie Le metodologie impiegate mirano a creare un ambiente sereno di apprendimento per gli alunni in difficoltà. Sono previsti momenti di lavoro in piccolo gruppo e di approfondimento individuale. L’attenzione ai bisogni formativi di tipo cognitivo va affiancata e sostenuta da quella ai bisogni di tipo relazionale, sociale ed affettivo. Verranno sviluppate tutte le strategie possibili affinché il bambino non si senta diverso dai propri compagni ma il gruppo diventi una risorsa e uno stimolo. Se da una parte gli obiettivi della classe vengono adattati al bambino, dall’altra obiettivi da raggiungere con bambini in difficoltà possono costituire lo spunto per attività da svolgersi con la classe. Le attività svolte terranno conto dei tempi di apprendimento degli alunni. Gli insegnanti di classe e gli insegnanti di sostegno coordineranno i loro interventi, prevedendo una flessibilità nella gestione dei gruppi o del lavoro di rafforzamento con gli alunni; infatti potranno esserci dei momenti in cui l’insegnante di classe segue il piccolo gruppo o affianca l’alunno in difficoltà e l’insegnante di sostegno segue il gruppo classe.
Organizzazione oraria La distribuzione oraria delle ore di sostegno deve tener conto dei bisogni specifici dell’alunno e va concordata con il team di insegnanti che operano nella classe, i quali nella formulazione dell’orario di classe dovranno tenere in considerazione le esigenze di cui sopra. Si deve comunque evitare la sovrapposizione con eventuali compresenze e il servizio mensa se non in casi di estrema necessità. Qualora sia presente, per questi compiti deve preferibilmente essere utilizzato l’operatore ULSS. L’orario di quest’ultimo deve essere concordato con l’insegnante di sostegno e gli insegnanti di classe, al fine di garantire un’efficiente distribuzione delle risorse.
I compiti per casa I compiti per casa, se necessario, verranno semplificati e/o ridotti rispetto ai compiti assegnati ai compagni di classe, nel rispetto degli obiettivi programmati nel PEI.
La valutazione La valutazione in decimi va rapportata al PEI, che costituisce il punto di riferimento per le attività educative a favore dell’alunno con disabilità. Si rammenta inoltre che la valutazione in questione dovrà essere sempre considerata come valutazione dei processi e non solo come valutazione della performance. Le verifiche, se necessario, saranno differenziate o semplificate in base agli obiettivi programmati nel PEI e valutate rispetto ad essi e non rispetto al livello medio del gruppo classe. Gli insegnanti assegnati alle attività per il sostegno, assumendo la contitolarità delle sezioni e delle classi in cui operano, partecipano a pieno titolo alle operazioni di valutazione periodiche e finali degli alunni della classe.
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La continuità La normativa prevede: incontri tra insegnanti dei due ordini di scuola, genitori, ULSS per passaggio di informazioni sui bisogni dell’alunno, sui percorsi e sulle metodologie attuate; trasmissione della documentazione; partecipazione dell’alunno a stage presso la nuova scuola; progetti sperimentali in cui il docente di sostegno dell’anno precedente partecipi alla fase di accoglienza nella nuova scuola.
Incontri di verifica periodica con la famiglia Vanno effettuati insieme all’intero team di classe. Se necessario, l’insegnante di sostegno può incontrare individualmente la famiglia, anche se è sconsigliabile intrattenere relazioni binarie tra genitori e docenti, in quanto tali relazioni possono generare equivoci e interpretazioni soggettive che potrebbero alterare un corretto passaggio di informazioni fra scuola e famiglia.
Incontri con l’equipe che ha in carico l’alunno Si tengono di prassi una o due volte all’anno, solitamente entro i primi due mesi di scuola e nel terzo o quarto bimestre; a tali incontri partecipa il team docente e la famiglia.
Visite guidate e viaggi d’istruzione Nel proporre gite e visite guidate alle classi nelle quali sono inseriti alunni certificati, i docenti devono tener presente il livello di autonomia psicofisica che l'alunno diversamente abile possiede e le eventuali problematiche di salute. La scelta della destinazione, il mezzo di trasporto da utilizzare e gli orari da seguire, devono essere preventivamente condivisi da tutti gli insegnanti di classe, dall’insegnante di sostegno, dall'addetto all'assistenza, se presente, e dalla famiglia dell'alunno. L’insegnante di sostegno può partecipare ai viaggi d’istruzione; si ricorda comunque che tutto il team docente è tenuto alla presa in carico dell’alunno.
Assenza dell'alunno certificato Nel caso di assenza di un alunno certificato, l'insegnante di sostegno, se ha in carico altri casi, dedica il suo tempo a questi ultimi; qualora l'insegnante abbia in carico un solo alunno che risulta assente, essendo contitolare nella classe dove è inserito l'alunno certificato, presta il suo servizio in detta classe collaborando con gli altri docenti; rimane comunque a disposizione per eventuali supplenze nel plesso di appartenenza ed è quindi invitato a segnalare alla segreteria l'assenza prolungata (più di quindici giorni) dell'alunno. Supplenze L’insegnante di sostegno non può essere utilizzato per le supplenze all’interno del plesso se non nella classe di contitolarità.
5.3 PROTOCOLLO D.S.A. 5.3.1 PREMESSA Il seguente protocollo vuole essere una guida sintetica ai Disturbi Specifici di apprendimento e allo stesso tempo una traccia di lavoro, con stretto riferimento alla legislazione vigente. “La legge 8 ottobre 2010, n. 170, riconosce la dislessia, la disortografia, la disgrafia e la discalculia come Disturbi Specifici di Apprendimento (DSA), assegnando al sistema nazionale di istruzione e agli atenei il compito di individuare le forme didattiche e le modalità di valutazione più adeguate affinché alunni e studenti con DSA possano raggiungere il successo formativo” (da Linee Guida per il Diritto allo studio degli alunni e degli studenti con disturbi Specifici di Apprendimento).
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5.3.2 DESCRIZIONE SINTETICA: I DISTURBI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO Innanzi tutto è opportuno sgomberare il campo da alcuni dubbi relativi alla differenza tra Difficoltà di apprendimento e Disturbi di apprendimento. Le difficoltà di apprendimento sono “stati” che, singolarmente o compresenti nella medesima persona, talvolta nello stesso gruppo familiare, possono indurre esitazioni, frequenza di errori, rifiuti o costanti insufficienze nel padroneggiare competenze. Tali difficoltà sono riconducibili ad una serie di tipicità individuali e possono essere ascrivili a fattori temporanei e reversibili che riguardano o il bambino o il suo contesto familiare. Viceversa nei Disturbi Specifici di apprendimento l’influenza di questi fattori non è rilevante, essi si manifestano NON come conseguenza di situazioni svantaggianti, in un contesto di funzionamento intellettivo adeguato all’età anagrafica ed interessano alcune specifiche abilità dell’apprendimento scolastico. Sono coinvolte in tali disturbi: l’abilità di lettura, di scrittura, di fare calcoli. Sulla base dell’abilità interessata dal disturbo, i DSA assumono una denominazione specifica: dislessia (lettura), disgrafia e disortografia (scrittura), discalculia (calcolo). La dislessia Da un punto di vista clinico, la dislessia si manifesta attraverso una minore correttezza e rapidità della lettura a voce alta rispetto a quanto atteso per età anagrafica, classe frequentata, istruzione ricevuta. Risultano più o meno deficitarie - a seconda del profilo del disturbo in base all’età - la lettura di lettere, di parole e non-parole, di brani. In generale, l’aspetto evolutivo della dislessia può farlo somigliare a un semplice rallentamento del regolare processo di sviluppo. Tale considerazione è utile per l’individuazione di eventuali segnali anticipatori, fin dalla scuola dell’infanzia. La disgrafia e la disortografia Il disturbo specifico di scrittura si definisce disgrafia o disortografia, a seconda che interessi rispettivamente la grafia o l’ortografia. La disgrafia fa riferimento al controllo degli aspetti grafici, formali, della scrittura manuale, ed è collegata al momento motorio-esecutivo della prestazione; la disortografia riguarda invece l’utilizzo, in fase di scrittura, del codice linguistico in quanto tale. La disgrafia si manifesta in una minore fluenza e qualità dell’aspetto grafico della scrittura, la disortografia è all’origine di una minore correttezza del testo scritto; entrambi, naturalmente, sono in rapporto all’età anagrafica dell’alunno. In particolare, la disortografia si può definire come un disordine di codifica del testo scritto, che viene fatto risalire ad un deficit di funzionamento delle componenti centrali del processo di scrittura, responsabili della transcodifica del linguaggio orale nel linguaggio scritto. La discalculia La discalculia è una difficoltà specifica nell’apprendimento del calcolo che riguarda l’abilità di calcolo, sia nella componente dell’organizzazione della cognizione numerica (intelligenza numerica basale), sia in quella delle procedure esecutive e del calcolo e che si manifesta nel riconoscimento e nella denominazione dei simboli numerici, nella scrittura dei numeri, nell’associazione del simbolo numerico alla quantità corrispondente, nella numerazione in ordine crescente e decrescente, nella risoluzione di situazioni problematiche. 5.3.3 COSA PUÒ FARE LA SCUOLA Per individuare un alunno con un potenziale Disturbo Specifico di Apprendimento, non necessariamente si deve ricorrere a strumenti appositi, ma può bastare, almeno in una prima fase, far riferimento all’osservazione delle prestazioni nei vari ambiti di apprendimento interessati dal disturbo: lettura, scrittura, calcolo. Quando un docente osserva tali caratteristiche nelle prestazioni scolastiche di un alunno, predispone specifiche attività di recupero e potenziamento. Se, anche a seguito di tali interventi, l’atipia permane, sarà necessario comunicare alla famiglia quanto riscontrato, consigliandola di ricorrere ad uno specialista per accertare la presenza o meno di un disturbo specifico di apprendimento. Tutto ciò si inserisce in un lavoro di rete tra le varie istituzioni scolastiche, sanitarie e la famiglia. In tale contesto è opportuno che la scuola preveda, singolarmente o in rete con altre 46
Istituzioni scolastiche specifiche attività di formazione ed aggiornamento. In particolare il nostro Istituto è in rete con gli Istituti aderenti al Centro Territoriale per l’Integrazione CTI6 (scuola capofila Istituto Comprensivo “Vittorino da Feltre” – Abano Terme) Fasi di intervento. La scuola: Predispone interventi di identificazione precoce dei casi sospetti Programma attività di recupero didattico mirato Informa la famiglia nel caso in cui le difficoltà persistano e la invia ai Servizi specialistici per una valutazione. In seguito ad una eventuale diagnosi di Disturbo Specifico di Apprendimento, provvede ad individuare opportuni strumenti compensativi e dispensativi e a predisporre una didattica e valutazione personalizzate. 5.3.4 METODOLOGIE E STRUMENTI DIDATTICI Metodologie Misure dispensative: Dispensa dalla lettura ad alta voce, scrittura veloce sotto dettatura, uso del vocabolario, studio mnemonico delle tabelline. Programmazione di tempi più lunghi; riduzione quantitativa (ma non qualitativa) per le prove scritte; riduzione della quantità dei compiti a casa. Valutazione delle prove scritte ed orali con modalità che tengano conto del contenuto e non della forma e dell’ortografia. Organizzazione di interrogazioni programmate, privilegiando prove orali anziché scritte, tenendo conto del profilo individuale di abilità Strumenti compensativi: Utilizzo di testi in formato digitale Programmi di sintesi vocale; programmi di videoscrittura con correttore ortografico o altri software didattici. Registratore. Uso della calcolatrice. Tavola pitagorica, tabella dell’alfabeto e dei vari caratteri, tabella delle misure, tabella delle formule geometriche... 5.4 VADEMECUM BES 5.4.1 DEFINIZIONE Il concetto di BES: qualsiasi difficoltà, transitoria o permanente, di tipo psicologica, motoria, comportamentale, relazionale, relativa all’apprendimento o derivante da svantaggio socioeconomico o culturale. “Il Bisogno Educativo Speciale (Special Educational Need) è qualsiasi difficoltà evolutiva di funzionamento, permanente o transitoria, in ambito educativo e/o apprenditivo, dovuta all’interazione dei vari fattori di salute secondo il modello ICF dell’OMS, e che necessita di educazione speciale individualizzata” (Dario Ianes, 2005). SOTTOCATEGORIE I BES comprendono 3 grandi sotto-categorie:
Disabilità (L. 104/1992);
Disturbi evolutivi specifici
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D.S.A. (dislessia, disgrafia, disortografia discalculia; L. 170); deficit del linguaggio; deficit delle abilità non verbali; deficit della coordinazione motoria (disprassia); funzionamento cognitivo limite o misto (F83); ADHD (sindrome da deficit di attenzione e iperattività) e spettro autistico di tipo lieve; comportamento oppositivo provocatorio; disturbo della condotta in adolescenza.
svantaggio socio-economico, linguistico, culturale.
5.4.2 CHE FARE? Monitoraggio delle situazioni già individuate, in presenza di diagnosi di specialisti dei Servizi di NPI del territorio e delle strutture convenzionate. Approccio ai nuovi casi con il coinvolgimento degli insegnanti F.S. per l’integrazione e per gli alunni stranieri con eventuale invio ai Servizi per approfondimenti diagnostici e/o con la collaborazione dei Servizi Sociali del Comune. Definizione di un Piano di Inclusione d’Istituto. Elaborare un percorso individualizzato e personalizzato per alunni con BES, attraverso la redazione di un Piano Didattico Personali (PDP), che serva come strumento di lavoro in itinere per gli insegnanti ed abbia la funzione di documentare alle famiglie le strategie di intervento programmate. 5.4.3 STRUMENTI ATTUALMENTE IN DOTAZIONE DELL’ISTITUTO: GRIGLIA DI OSSERVAZIONE La Commissione Integrazione dell’Istituto propone una griglia utile per una prima individuazione di alunni con BES. IL PDP Ha lo scopo di DEFINIRE, MONITORARE e DOCUMENTARE (secondo un’elaborazione collegiale corresponsabile e partecipata) le strategie più idonee e i criteri di valutazione degli apprendimenti. PIANO: si intende la messa in campo sinergica di forze e azioni per garantire allo studente con BES di imparare nel rispetto delle proprie caratteristiche. DIDATTICO: i docenti, considerando i punti di forza e i bisogni dell’alunno con BES, elaborano ipotesi organizzative e strategie metodologiche. PERSONALIZZATO: si tratta di centrare l’insegnamento e l’apprendimento su attitudini e interessi dell’allievo. COSA RAPPRESENTA? A fronte di una segnalazione specialistica di DSA o della presenza di un alunno con altri bisogni speciali certificati e non è dovere delle scuole e degli insegnanti redigere un PDP dell’allievo, che è la trasformazione in atto concreto del suo diritto a ricevere il tipo di istruzione adatto alle proprie specifiche condizioni. L’obbligo di redigere annualmente per gli alunni con DSA un PDP è una delle indicazioni della Legge 170/2010 e del successivo Decreto attuativo DM 5669 del 12 luglio 2011. Con la direttiva MIUR del 27/12/2012 e la Circolare Ministeriale n.8 del 6 marzo 2013 anche per gli alunni con BES sussiste tale obbligo. QUANDO VIENE REDATTO? La sua redazione avviene: 48
all’inizio di ogni anno scolastico entro i primi tre mesi per gli studenti già diagnosticati; su richiesta della famiglia in possesso di diagnosi specialistica in qualsiasi momento dell’anno. Nel caso non sia presente certificazione clinica o diagnosi, il consiglio di classe o il team docenti motiveranno opportunamente, verbalizzandole, le decisioni assunte sulla base di considerazioni pedagogiche e didattiche al fine di evitare il contenzioso. COSA DEVE CONTENERE? ANALISI DELLA SITUAZIONE DELL’ALUNNO: deve riportare i dati anagrafici dell’alunno, la tipologia di disturbo (ove presente diagnosi), le indicazioni fornite da chi ha redatto la segnalazione, quelle pervenute dalla famiglia e i risultati del lavoro di osservazione condotto a scuola. LIVELLO DEGLI APPRENDIMENTI: nelle diverse materie o nei diversi ambiti di studio vanno individuati gli effettivi livelli di apprendimento. OBIETTIVI E CONTENUTI DI APPRENDIMENTO PER L’ANNO SCOLASTICO: per ciascuna materia o ambito di studio vanno individuate le abilità e le conoscenze fondamentali che l’allievo deve acquisire. METODOLOGIE-MISURE COMPENSATIVE E DISPENSATIVE: per ciascuna materia o ambito di studio vanno individuate le metodologie più adatte e gli strumenti compensativi e dispensativi necessari a sostenere l’allievo nell’apprendimento. MODALITA’ DI VERIFICA E VALUTAZIONE PERSONALIZZATE. COMPITI A CASA E RAPPORTI CON LA FAMIGLIA (PATTO CON LA FAMIGLIA): concordare l’organizzazione per lo studio pomeridiano, concordare gli strumenti compensativi utilizzati a casa e a scuola e le misure dispensative (es. tempi più lunghi per lo studio pomeridiano, interrogazioni programmate…). Alla stesura del PDP deve far seguito la firma del documento anche da parte della famiglia. A seconda della gravità del problema il trattamento differenziato sarà più o meno evidente, ma comunque non occultabile. Questo deve essere chiarito fin dall’inizio. Se la famiglia non vuole che siano rese palesi le difficoltà dello studente, lo deve dichiarare ed essere consapevole delle conseguenze. Rifiutando l’adozione delle misure indicate nel PDP per il successo scolastico si assume anche la responsabilità di un suo eventuale insuccesso. 5.4.4 BES E INVALSI Da una nota dell’INVALSI sullo svolgimento delle prove 2014 (confermata anche nell’anno scolastico 2014/2015) viene esplicitato che qualunque sia la tipologia del bisogno educativo speciale di un alunno, essa deve essere segnalata sulla maschera elettronica per l’inserimento delle risposte dello studente (nel caso tale informazione non appaia automaticamente). Tale segnalazione consentirà di considerare separatamente i risultati degli alunni con BES e di non farli rientrare nell’elaborazione statistica dei risultati di tutti gli altri alunni. Le scuole potranno richiedere all’INVALSI l’invio dei risultati degli allievi che abbiano partecipato, nel caso abbiano sostenuto le prove formulate dall’INVALSI e non quelle eventualmente formulate dalla scuola. 5.5 SERVIZI TERRITORIALI DI RIFERIMENTO: CONTATTI Per le problematiche relative all’ inclusione degli alunni diversamente abili e con bisogni educativi speciali la scuola collabora con: SERVIZIO DI NEUROPSICHIATRIA INFANTILE E PSICOLOGIA DELL’ETÀ EVOLUTIVA (DISTRETTO 2 – ULSS 16) Vi si svolge attività di prevenzione, diagnosi e cura per problemi dello sviluppo, del comportamento, disagio relazionale, problemi scolastici e disabilità. In questo servizio sono presenti neuropsichiatra infantile e psicologo. Sede Principale -
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P.zza De Claricini, 1 - 35030 - Selvazzano Dentro (PD) Orari di apertura al pubblico: Dal Lunedì al Venerdì dalle ore 08.30 alle ore 13.30 Il Lunedì e Mercoledì pomeriggio dalle ore 14.30 alle ore 17.30 Orari di accesso telefonico: Dal Lunedì al Venerdì dalle ore 08.30 alle ore 13.30 Lunedì e Mercoledì dalle ore 14.30 alle ore 17.30 o eventualmente lasciando un messaggio in segreteria telefonica tel. 049 8217346 (psicologa dott.ssa D. Bastianello); 049 8217325 (psicologa dott.ssa Battistello); Sede Rubano Via Spinelli, 1- 35030- Rubano (PD) Orari di apertura al pubblico: Dal Lunedì al Venerdì dalle ore 08.30 alle ore 13.30 Il Lunedì e Mercoledì pomeriggio dalle ore 14.30 alle ore 17.30 Orari di accesso telefonico: Dal Lunedì al Venerdì dalle ore 08.30 alle ore 13.30 Lunedì e Mercoledì dalle ore 14.30 alle ore 17.30 o eventualmente lasciando un messaggio in segreteria telefonica Telefono: 049 8216183 - SERVIZIO DI LOGOPEDIA (DISTRETTO 2 – ULSS 16) Vi si svolge attività di prevenzione, diagnosi, cura e riabilitazione dei disturbi del linguaggio e dell'apprendimento per la fascia di età 0-18 anni. In questo servizio sono presenti foniatra e logopedista. Sede Principale P.zza De Claricini, 1 - 35030 - Selvazzano Dentro (PD) Tel. 049 8217347 (logopedista dott.ssa L. Corazza) Orari di apertura al pubblico: Dal Lunedì al Venerdì dalle ore 08.30 alle ore 13.30 Il Lunedì e Mercoledì pomeriggio dalle ore 14.30 alle ore 17.30 Orari di accesso telefonico: Dal Lunedì al Venerdì dalle ore 08.30 alle ore 13.30 Lunedì e Mercoledì dalle ore 14.30 alle ore 17.30 o eventualmente lasciando un messaggio in segreteria telefonica Sede Rubano Via Spinelli, 1 - 35030 - Rubano (PD) Tel. 049 8217348 (logopedista A. Zanella) Orari di apertura al pubblico: Dal Lunedì al Venerdì dalle ore 08.30 alle ore 13.30 Il Lunedì e Mercoledì pomeriggio dalle ore 14.30 alle ore 17.30 Orari di accesso telefonico: Dal Lunedì al Venerdì dalle ore 08.30 alle ore 13.30 Lunedì e Mercoledì dalle ore 14.30 alle ore 17.30 o eventualmente lasciando un messaggio in segreteria telefonica -L'U.O.C. DI NEUROPSICHIATRIA DELL’INFANZIA E DELL’ADOLESCENZA – ULSS 16 Realizza attività ambulatoriali e semiresidenziali per bambini, preadolescenti e adolescenti con turbe neuropsichiche e psichiche e alterazioni comportamentali importanti. L'Unità Operativa, inoltre, assicura la riabilitazione neuromotoria dell'età evolutiva. Sono presenti diverse figure professionali: neuropsichiatra infantile, psicologo, pedagogista, psicomotricista, fisiatra, fisioterapista, logopedista, assistente sociale, educatore. Il centro si trova a Padova, in via dei Colli,4 Telefono: 049 8217690 - fax 049 8217708
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- LA NOSTRA FAMIGLIA Il Centro svolge in forma ambulatoriale attività di diagnosi, cura e riabilitazione funzionale nell'ambito neuropsichiatrico, neuromotorio, psicopatologico e neuropsicologico per soggetti in età evolutiva. Il centro si trova a Padova in Via Carducci, 25. Telefono: 049/8805288 - Fax: 049/8803.732 - E-mail: padova@cn.lnf.it - IL CENTRO MEDICO DI FONIATRIA Le patologie che vengono trattate nel Centro riguardano in particolare le patologie dell’articolazione, della voce, dell’udito e del linguaggio in genere. Effettuano una valutazione psicometrica e comportamentale e offrono un servizio di orientamento psicopedagocico alla famiglia e alla scuola. Il centro si trova a Padova in Via Bergamo, 10. Telefono: 049/8715400 – E – mail: info@centrofoniatria.it
- Lab.DA Laboratorio per i Disturbi dell'Apprendimento Il centro si trova a Padova in Galleria Berchet,3 Telefono: 049/8209059 oppure 3284366766 E – mail: info@labda-spinoff.it _Servizio integrazione scolastica e sociale disabili
via dei colli, 4 Padova. oraro di accesso telefonico: dal lunedì al venerdì dalle 9.30 alle 12.30 049 8214105 – 049 8214753 e-mail : sociale.scuola_ulss16@sanita.padova.it Il nostro Istituto fa parte della Rete di scuole per l’Integrazione (Centro Territoriale per l’Integrazione, CTI6), la cui scuola capofila è l’Istituto Comprensivo “Vittorino da Feltre” di Abano Terme 5.6 INCLUSIONE ALUNNI STRANIERI Da alcuni anni a questa parte nel nostro Istituto Comprensivo la presenza di alunni immigrati non è più un dato eccezionale ed occasionale, ma costituisce una realtà consolidata. L‘incremento degli alunni di origine straniera ci ha portato gradualmente a riflettere sulle procedure e sugli interventi da affrontare per facilitare l’inserimento di tali alunni, sia all’inizio dell’anno scolastico, sia quando si iscrivono in corso d’anno. Nel nostro Istituto Comprensivo la percentuale di alunni stranieri è del 9%. Alunni di etnie arabe, etnie provenienti da paesi slavi e dell’est europeo costituiscono le componenti numericamente più rilevanti, ma ci sono alcuni bambini dal continente africano e dall’Asia. Ognuno presenta una storia, un viaggio, una situazione socio affettiva, familiare scolastica ed economica particolare. Una complessità che ha richiesto e richiede soprattutto ad inizio anno scolastico uno sforzo di accoglienza ad ogni persona che lavora nelle e per le nostre scuole. Nel tempo la comunità educante ha sviluppato esperienze e competenze didattiche, formative e progettuali per sostenere l’integrazione degli alunni stranieri e il loro diritto allo studio, contemperando al meglio possibile ai loro bisogni formativi, con quanto le risorse finanziarie e prima di tutto professionali ci abbiano permesso di perseguire. Le funzioni strumentali deputate e la commissione alunni stranieri, hanno elaborato alcuni strumenti utili sia per una prima accoglienza, sia per la costruzione di percorsi di alfabetizzazione e di inclusione. Si tratta di strumenti utilizzabili con gli alunni stranieri ma rivolti anche alla classe che viene coinvolta in un percorso di educazione interculturale.
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Gli strumenti citati sono disponibili sul sito dell'Istituto. In sintesi, i principali sono: Protocollo accoglienza Materiale con percorsi strutturati, diviso per ordine di scuola Progetto amico del mondo Opuscolo informativo per genitori in diverse lingue Notizie storico – geografico - linguistiche relative ai principali paesi di provenienza Strumenti in lingua straniera e modulistica in doppia lingua Bibliografia d'Istituto per l'intercultura Sitografia: italiano per stranieri
Cap. 6. LA DIDATTICA DIGITALE 6.1 TECNOLOGIA E DIDATTICA: COME CAMBIA L’APPRENDIMENTO L’ampia diffusione delle Nuove Tecnologie pone la scuola di fronte ad una vera e propria rivoluzione. Le nuove tecnologie hanno significativamente modificato il modo di pensare, di apprendere e di comunicare nostro e dei nostri giovani . Sia la scuola sia la famiglia sono chiamate a sintonizzarsi con queste nuove modalità, promuovendo le opportunità e rendendoli consapevoli di rischi e ambivalenze. Prendere atto della trasformazione nella quale siamo immersi, pone in primo piano nel sistema scolastico attuale la necessità di riorganizzare la didattica, perché utilizzare le nuove tecnologie nella pratica dell’insegnamento significa avvicinare il mondo della scuola a quello degli allievi. Far acquisire agli studenti una “competenza digitale” è uno degli obiettivi delle Nuove Indicazioni Nazionali per il curricolo ed è anche una delle otto competenze chiave che il Parlamento e il Consiglio Europeo raccomandano, in modo particolare nella formazione iniziale, poiché necessarie “per la realizzazione e lo sviluppo personale, la cittadinanza attiva, l’inclusione sociale e l’occupazione”. “La competenza digitale consiste nel saper utilizzare con dimestichezza e spirito critico le tecnologie informatiche per il lavoro, il tempo libero e la comunicazione: è supportata da abilità di base nelle TIC: l’uso del PC per reperire, valutare, conservare, produrre, presentare e scambiare informazioni nonché per comunicare e partecipare a reti collaborative tramite Internet” (Raccomandazione del Parlamento Europeo e del Consiglio sulle competenze chiave per l’apprendimento permanente).
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E’ dunque evidente come in conseguenza di un’evoluzione tanto rapida si rendano necessarie per gli insegnanti nuove competenze per accompagnare il cambiamento del sistema educativo attraverso l’integrazione delle risorse digitali nella didattica.
Avere una buona competenza digitale significa innanzitutto:
usare con consapevolezza le tecnologie della comunicazione per ricercare e analizzare dati e informazioni distinguere informazioni attendibili da quelle che necessitano di approfondimento, di controllo e di verifica, selezionare e organizzare le conoscenze saper interagire con soggetti diversi nel mondo attraverso l’impiego di media e codici diversi acquisire altre competenze trasversali come la capacità di lavorare in gruppo e di risolvere problemi, la creatività, la pluri - disciplinarietà, l’adattamento alle innovazioni, la comunicazione interculturale.
Criteri per interpretare l’innovazione e il ruolo della Scuola Oltre ad aver apportato molti cambiamenti nella società, l’avvento delle Nuove Tecnologie sta anche modificando ciò che ci aspettiamo che gli studenti imparino dalla scuola, che è chiamata non solo ad adattarsi, ma anche a guidare le sollecitazioni e le istanze innovative. Gli studenti, infatti, devono imparare ad orientarsi in un universo di informazioni in continua e rapida crescita, provenienti da diverse fonti, e, di conseguenza, devono assumere decisioni in base ad esse, collaborare con gli altri per raggiungere obiettivi comuni e complessi, utilizzare diverse metodologie per elaborare la conoscenza. In questo scenario si passa dalla prospettiva che vede il docente al centro del processo di insegnamento a quella che colloca invece lo studente come protagonista dell’iter formativo. Spostare l’attenzione dal processo di insegnamento a quello di apprendimento porta alla creazione di un ambiente di apprendimento più stimolante e coinvolgente, in cui i ruoli del docente e dello studente cambiano profondamente. Nello stesso tempo la scuola è chiamata a sintonizzarsi con stili di apprendimento, propri dei cosiddetti “nativi digitali”, caratterizzati da naturale dimestichezza tecnologica, da comportamenti di ricerca, esplorazione, cooperazione e condivisione nell’apprendimento, da una forte tendenza a privilegiare l’espressione della propria identità, da una disponibilità a procedere attraverso modalità non lineari e a svolgere contemporaneamente compiti diversi: misurarsi con queste emergenze significa promuovere le opportunità e fornire consapevolezza e atteggiamento critico-riflessivo. 6.2 LA SITUAZIONE NEL NOSTRO ISTITUTO Strumentazioni tecnologiche in dotazione Il nostro Istituto ha negli anni acquisito la seguente dotazione tecnologica:
Le ITC nella didattica Numerose sono le iniziative attivate nella nostra scuola che prevedono un uso didattico delle ITC. Le attività comprendono: -
Uso sistematico delle LIM Registro elettronico Collegamento Internet in ogni plesso Utilizzo delle risorse presenti in rete Sperimentazione Classe 2.0 Realizzazione video
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-
Realizzazione di siti di classe Documentazione audiovisiva Realizzazione di contenuti multimediali attraverso programmi specifici Impiego di Libri digitali Esercizi e giochi interattivi Sperimentazione di Piattaforme didattiche digitali Utilizzo di software specifici per i vari ambiti disciplinari Utilizzo di software specifici per Bisogni Educativi Speciali e Disturbi Specifici dell’Apprendimento
La formazione Nell’istituto il “Coordinamento delle attività per l'introduzione delle Nuove Tecnologie nella didattica” viene svolto da due specifiche Funzione Strumentale al Piano dell’Offerta Formativa. Le attività multimediali - informatiche che vengono realizzate e coordinate nell’ambito di questa funzione sono: - monitoraggio del funzionamento delle connessioni Internet e gestione strumentazioni multimediali ed informatiche - attivazione di corsi di formazione per l’utilizzo della LIM nella didattica (Scuola Primaria e Scuola Secondaria di primo grado) - incontri di formazione (docenti secondaria di 1° grado) con le case editrici, per approfondire la conoscenza dei libri digitali e delle risorse didattiche ad essi collegate, per imparare a registrarsi nelle piattaforme editoriali, per avviare classi virtuali - formazione a favore degli alunni, mediante laboratori nelle classi della Scuola Secondaria di primo grado, con la collaborazione di Telefono Azzurro, sui temi della “Sicurezza in rete” e del “Cyber bullismo” - condivisione tra il personale docente di software utili, sia per i Disturbi Specifici dell’Apprendimento (DSA), sia per i vari ambiti disciplinari, anche in risposta a specifiche esigenze. 6.3 LINEE DI SVILUPPO NEGLI APPROCCI DIDATTICI E NEI LIVELLI DI INTEGRAZIONE DELLE RISORSE DIGITALI Primo livello didattico: “Alfabetizzazione tecnologica” Finalità: incrementare l’uso delle Nuove Tecnologie nella scuola, per poter insegnare e imparare in modo più efficiente ed efficace. Obiettivi: insegnare agli alunni ad utilizzare dispositivi e programmi per elaborare testi, produrre presentazioni, ricercare, organizzare e condividere informazioni. Formazione: guidare gli insegnanti ad utilizzare la LIM e altri dispositivi per organizzare informazioni, realizzare presentazioni insieme alla classe, monitorare compiti, progetti e risultati di apprendimento in forma interattiva, cooperativa e multimediale. Come cambia la didattica: la struttura della classe rimane quella tradizionale, rispondendo alla necessità di fornire a tutti gli alunni uguali condizioni di accesso agli strumenti; in questa fase si utilizzano prevalentemente i laboratori di informatica. Secondo livello didattico: “Approfondimento della conoscenza” Finalità: sviluppare, attraverso l’uso integrato delle risorse digitali, la conoscenza delle materie scolastiche, applicandole a problemi complessi. Obiettivi: insegnare agli alunni ad utilizzare pienamente le risorse e le espansioni multimediali sia dei libri in formato misto e/o digitale sia delle piattaforme connesse. Formazione: guidare gli insegnanti a conoscere e a valutare tutte le opportunità del54
libro con integrazioni digitali in adozione, per un utilizzo efficace sia in classe sia tramite le piattaforme proposte dalle case editrici. Come cambia la didattica: l’ambiente di apprendimento è incentrato sullo studente; prevale lo studio collaborativo e condiviso; le lezioni e la struttura della classe sono più dinamiche e flessibili rispetto a quelle tradizionali, prevedendo momenti di lavoro per gruppi, di ricerca e di rielaborazione e condivisione delle informazioni e conoscenze. Terzo livello didattico: “Elaborazione e creazione della conoscenza” Finalità: sviluppare, attraverso l’uso delle risorse digitali, la capacità di usare la propria conoscenza per progettare, innovare, condividere informazioni, creare nuova conoscenza. Obiettivi: costruire con gli alunni una classe virtuale attraverso piattaforme educativo didattiche per l’apprendimento; saper ricercare, selezionare e organizzare le informazioni utili e pertinenti attraverso le ITC; saper produrre elaborati multimediali anche attraverso forme di collaborazione e di condivisione di risorse e di materiali. Formazione: formare gli insegnanti all’uso delle piattaforme e alla costruzione della “classe virtuale” e di prodotti multimediali. Come cambia la didattica: utilizzo di strumenti di comunicazione e di risorse digitali per creare e favorire la conoscenza condivisa e l’inclusione; utilizzo di Piattaforme educativo - didattiche e classi virtuali. 6.4 LINEE STRATEGICHE DI IMPLEMENTAZIONE DEL PROGETTO Per la realizzazione della prospettiva sopra illustrata è necessaria un impegno sistemico che realizzi organicamente e sinergicamente le condizioni strutturali, organizzativo-didattiche e di elaborazione progressiva dei contenuti digitali: Assicurare, come condizione essenziale, l’accesso ad internet da ogni aula, il cablaggio delle scuole o una efficiente connettività wi-fi, una banda sufficientemente larga per consentire simultanei collegamenti ad internet per la didattica e l’attività amministrativa Rimodulare i laboratori, le aule attrezzate e le aule didattiche della scuola in funzione delle nuove modalità didattiche che progressivamente si renderanno necessarie Assicurare una LIM per ogni aula, insieme alla necessaria formazione di base del personale docente, in modo da integrare progressivamente le lezioni con contenuti digitali reperibili nella rete o nelle piattaforme di apprendimento collegate ai nuovi libri di testo digitali Approfondire la conoscenza delle opportunità offerte dai libri di testo digitali e dalle piattaforme per l’apprendimento offerte dalle case editrici, attraverso una mirata azione di formazione del personale docente Sperimentare, verificare e diffondere, con l’avvio del progetto classe 2.0, possibilità di gestione integrata della didattica, attraverso l’impiego di dispositivi individuali per l’accesso alla rete (tablet), l’utilizzo di piattaforme per l’apprendimento e la creazione di classi virtuali, la costruzione di modalità e setting didattici alternativi, in modo da mettere progressivamente a fuoco situazioni didattiche e soluzioni tecnologiche praticabili, economiche e condivise dalla comunità professionale Valutare offerte e soluzioni per l’allestimento di una piattaforma per l’apprendimento di istituto, integrata con il registro elettronico, idonea ad accogliere i contenuti di apprendimento digitali scaricati dalla rete e organizzati o elaborati dai docenti per unità di apprendimento disciplinari o per argomenti, in modo che, insieme ai55
libri di testo digitali, venga progressivamente formandosi una banca dati di unità, oggetti e percorsi di apprendimento digitali, da impiegare nell’istituto, progressivamente validandola, integrandola e perfezionandola Formare tutto il personale docente, attraverso attività di abilitazione all’uso di strumenti e tecnologie, la ricerca e condivisione di materiali, la messa a disposizione di postazioni e dispositivi personali per la progettazione, la gestione e la verifica.
6.5 PROGETTO CL@SSI 2.0 Alunni coinvolti: Classe 3^A Durata: biennale (anno scolastico 2014/2015-2015/2016) Scuola Secondaria di I Grado “K. Wojtyla”, Montemerlo di Cervarese S. Croce (PD) FINALITA’ Il progetto si prefigge l’obiettivo di impiegare le TIC per implementare l’apprendimento cooperativo e la “peer education”. Le nuove tecnologie saranno “messe al servizio” degli studenti, al fine di permettere loro di diventare “attori” nell’importante processo di formazione che li vede protagonisti, e dei docenti che diventeranno veri e propri registi di questo processo. Le azioni che si intende promuovere sono: • Innovare l’ambiente di apprendimento attraverso nuove forme e modalità di comunicazione, collaborazione e costruzione della conoscenza attraverso l’utilizzo delle TIC • Sviluppare l’interdipendenza positiva, l’ascolto attivo, la valorizzazione del contributo di ciascuno, il rafforzamento delle abilità sociali e delle capacità relazionali • Favorire una maggiore flessibilità nella gestione dei gruppi classe • Migliorare la “motivazione” all’apprendimento • Stare bene con se stessi e con gli altri per la crescita di una identità personale, per creare solidarietà al fine di prevenire situazioni di disagio e di emarginazione • Favorire un orientamento più consapevole • Guidare gli studenti all’uso consapevole delle nuove tecnologie per creare percorsi personalizzati di apprendimento adeguati alla propria persona; stimolare l’autoaggiornamento. SOFTWARE IMPIEGATI Si utilizzeranno in modo particolare free-software e in via subordinata software proprietari: S. O. Linux Ubuntu: o Software gratuiti presenti nel pacchetto “Edubuntu” (Gimp, GeoGebra, FreeMind, LibreCad, Pencil, TuxTyping…), Google SketchUp, e Google Earth per lo svolgimento delle lezioni in classe, per la produzione dei materiali di documentazione nell’ambito delle singole discipline o LibreOffice per la realizzazione di ipertesti, ricerche, presentazioni… o Mozilla Firefox per la gestione di tutte le attività che richiedono interazioni con la rete internet. S. O. Windows: o Pacchetto Office DOTAZIONE HARDWARE acquisita N°1 LIM con PC, microfono, videoproiettore e web-cam N°1 notebook per i docenti N°1 tablet-pc per ogni studente N°1 stampante multifunzione ad alimentazione continua
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METODOLOGIA La trasmissione dei saperi attraverso una didattica “collaborativa” e di “confronto” è alla base di tutto il progetto. Lo spazio della classe sarà aperto alla condivisione fra docenti, alle famiglie, agli apprendimenti non formali degli studenti. La socializzazione e l’interazione tra gli alunni verrà potenziata all’interno della scuola, attraverso il lavoro a gruppi, ma anche, al di fuori dell’edificio e dell’orario scolastico, con la creazione di aree dedicate nel sito dell’Istituto: blog classe virtuale e chat sincrona consentiranno la condivisione di esperienze, di materiali digitali prodotti dagli alunni e dagli insegnanti (esercizi, link, file audio/video, filmati …).
Cap. 7 - LA VALUTAZIONE DEGLI ALUNNI E L’AUTOVALUTAZIONE 7.1 VALUTAZIONE Secondo l’attuale quadro normativo costituiscono oggetto della valutazione e sono competenza del gruppo docente responsabile delle classi: la verifica degli apprendimenti, ossia delle conoscenze e delle abilità disciplinari indicate negli obiettivi di apprendimento, elaborati dalla scuola e codificati nel curricolo di istituto, sulla base delle Indicazioni Nazionali la valutazione del comportamento, cioè della partecipazione, dell’interesse, del rispetto delle regole, delle capacità di relazione, dell’impegno manifestato, come condizioni che rendono l’apprendimento efficace e formativo la rilevazione delle competenze di base relative agli apprendimenti disciplinari e la loro certificazione sulla base delle indicazioni e dei modelli predisposti dal MIUR a norma dell’articolo 10 del DPR 275/99 È necessario tenere distinta l’azione di verifica, che comporta l’accertamento degli apprendimenti disciplinari, dall’azione di valutazione, che, a partire dagli esiti formativi registrati, considera i processi complessivi di maturazione della personalità dell’alunno. In ottemperanza delle indicazioni del Regolamento sulla valutazione (DPR 122/09 art. 1), le verifiche intermedie e le valutazioni periodiche e finali sono coerenti con gli obiettivi di apprendimento previsti dal Curricolo di Istituto, approvato dal Collegio dei Docenti e pubblicato nel Sito web. L’accertamento (verifica) degli apprendimenti disciplinari si effettua mediante prove di varia tipologia (scritte, orali, pratiche) che devono rispondere ai seguenti criteri: adeguata distribuzione delle prove nel corso dell’anno, sia in itinere che sommative coerenza della tipologia e del livello delle prove con la relativa unità di apprendimento effettivamente svolta in classe proposta di prove graduate e/o individualizzate per consentire a tutti gli alunni il raggiungimento degli obiettivi. La valutazione delle verifiche non si traduce automaticamente nella valutazione sommativa di fine periodo (fine quadrimestre/anno) ma concorrono ad essa anche le osservazioni sistematiche riferite alla partecipazione alle attività della classe, ai tempi di attenzione, di concentrazione e al grado di interesse. Di conseguenza, nell’espressione del voto finale, si terrà in considerazione non solo il livello di apprendimento raggiunto ma anche la situazione di partenza e l’evoluzione del processo di apprendimento, il metodo di lavoro, l’impegno dimostrato e la capacità di rielaborazione personale, il livello di utilizzo delle capacità personali. Questi criteri valgono anche per l’espressione dei giudizi conclusivi di fine anno (ammissione alla classe successiva e/o all’esame). Dall’anno scolastico 2008-09 è stata introdotta la valutazione su scala numerica. Dall’anno scolastico 2009-2010, con D.P.R. n. 122 del 22 giugno 2009, sono diventati obbligatori nuovi strumenti di valutazione: certificazione delle competenze a fine quinta scuola primaria e
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giudizio di idoneità a fine terza scuola secondaria di I grado. La certificazione delle competenze a fine terza della scuola secondaria di I grado era obbligatoria già a partire dall’anno scolastico 2006/2007. In dettaglio… Valutazione materie di studio: • Sistema dei voti in decimi – Religione: giudizio • Giudizio analitico solo per la sc. Primaria Comportamento: • Sc. Secondaria di 1° grado: voto in decimi (con criteri di riferimento) • Sc. Primaria: giudizio (con criteri di riferimento) • • • •
Scrutini Scuola secondaria di Primo grado: Basta un solo 5 per la bocciatura. Voto a maggioranza del consiglio di classe o del team docenti. In caso di promozione con alcune insufficienze si consegna alla famiglia una nota specifica. Classe 5^ Scuola Primaria • Scheda di valutazione + Certificazione delle competenze Esami Conclusivi del Primo Ciclo di Istruzione • Media dei seguenti voti arrotondata all’unità superiore per frazione pari o superiore a 0,5: • Voto di idoneità (3° anno + triennio) • Voti delle prove scritte • Voti Prova nazionale (Italiano - Matematica) • Voto prova orale • Documenti finali: attestato e certificazione delle competenze
Valutazione livelli di apprendimento delle discipline nelle scuole primarie VOTO IN DECIMI
CONOSCENZE
AUTONOMIA
COMPETENZE
È pienamente autonomo
10
Possiede conoscenze approfondite e rielaborate
Utilizza conoscenze e abilità per affrontare con sicurezza situazioni problematiche nuove e complesse
Possiede conoscenze rielaborate e stabili
È autonomo
9
Utilizza conoscenze e abilità per affrontare con sicurezza situazioni problematiche nuove
Possiede le conoscenze principali in modo stabile
È autonomo nella maggior parte delle situazioni
Utilizza conoscenze e abilità per affrontare situazioni problematiche anche non strutturate
È parzialmente autonomo
7
Possiede le conoscenze principali anche se non in modo stabile
Utilizza conoscenze e abilità per affrontare situazioni problematiche strutturate e non complesse
Possiede conoscenze essenziali
Ha un’autonomia limitata
6
Utilizza conoscenze e abilità per affrontare situazioni problematiche semplici e guidate
Possiede conoscenze frammentarie
Non è autonomo nello svolgimento del proprio lavoro
Pur possedendo alcune conoscenze e abilità, anche se guidato, manifesta incertezze nell’affrontare semplici situazioni problematiche
8
5
58
Valutazione livelli di apprendimento delle discipline nelle scuole secondarie 1° grado VOTO IN DECIMI
CONOSCENZE
AUTONOMIA
COMPETENZE
10
Possiede conoscenze È pienamente approfondite e rielaborate autonomo
Utilizza conoscenze e abilità per affrontare con sicurezza situazioni problematiche nuove e complesse
È autonomo
9
Possiede conoscenze rielaborate e stabili
Utilizza conoscenze e abilità per affrontare con sicurezza situazioni problematiche nuove
8
Possiede le conoscenze principali in modo stabile
È autonomo nella maggior parte delle situazioni
Utilizza conoscenze e abilità per affrontare situazioni problematiche anche non strutturate
Possiede le conoscenze principali anche se non in modo stabile
È parzialmente autonomo
Utilizza conoscenze e abilità per affrontare situazioni problematiche strutturate e non complesse
Possiede conoscenze essenziali
Ha un’autonomia limitata
Utilizza conoscenze e abilità per affrontare situazioni problematiche semplici e guidate
Possiede conoscenze frammentarie
Non è autonomo nello svolgimento del proprio lavoro
Pur possedendo alcune conoscenze e abilità, anche se guidato, manifesta incertezze nell’affrontare semplici situazioni problematiche
Possiede conoscenze lacunose
Non è autonomo nello svolgimento del proprio lavoro
Non ha acquisito le conoscenze e le abilità necessarie per affrontare le semplici situazioni problematiche proposte
7
6
5
4
59
Criteri e descrittori per la valutazione del comportamento nelle scuole secondarie 1° grado DESCRITTORI
Ha acquisito coscienza dei principi e delle regole della vita comunitaria, che rispetta Collabora con i compagni e gli insegnanti E’ responsabile negli impegni e mostra un atteggiamento positivo verso le attività scolastiche
Rispetta le regole e le persone Collabora con compagni ed insegnanti E’ responsabile negli impegni scolastici
Generalmente rispetta le regole e le persone
E’ abbastanza collaborativo con compagni ed insegnanti
Per lo più è responsabile verso gli impegni scolastici
Non sempre tiene un comportamento corretto
Non sempre è collaborativo con compagni ed insegnanti
È incostante nel rispetto degli impegni scolastici
Spesso non rispetta le regole e le persone
Assume atteggiamenti poco collaborativi nei confronti di compagni ed insegnanti
È poco responsabile negli impegni scolastici
Non rispetta le regole, le persone, i materiali e gli ambienti
Assume atteggiamenti oppositivi e di disturbo nei confronti dei compagni e degli insegnanti
VOTO IN DECIMI
10
9
8
7
6
5
Non assume responsabilità personali
7.2 AUTOVALUTAZIONE Per il prossimo triennio la valutazione del sistema educativo di istruzione è caratterizzata dalla progressiva introduzione nelle istituzioni scolastiche del procedimento di valutazione, secondo le fasi previste dall’articolo 6,comma 1, del Regolamento DPR 28 marzo 2013 n.80. La valutazione è finalizzata al miglioramento della qualità dell’offerta formativa e degli apprendimenti e sarà particolarmente indirizzata: 1. alla riduzione della dispersione scolastica e dell’insuccesso scolastico; 2. alla riduzione delle differenze tra scuole e aree geografiche nei livelli di apprendimento degli studenti; 60
3. al rafforzamento delle competenze di base degli studenti rispetto alla situazione di partenza; 4. alla valorizzazione degli esiti a distanza degli studenti con attenzione all’università e al lavoro. Ai fini dell’articolo 2 del Regolamento citato (miglioramento) il procedimento di valutazione delle istituzioni scolastiche si sviluppa, in modo da valorizzare il ruolo delle scuole nel processo di autovalutazione, sulla base dei protocolli di valutazione e delle scadenze temporali nelle seguenti fasi: a) autovalutazione delle istituzioni scolastiche b) valutazione esterna c) azioni di miglioramento d) rendicontazione sociale delle istituzioni scolastiche Nel corso del primo semestre dell'anno 2015, tutte le scuole hanno predisposto un rapporto di autovalutazione RAV (DM del 18/09/2014 n. 11“Priorità strategiche del Sistema Nazionale di Valutazione per gli anni scolastici 2014/15,2015/16 e 2016/17”;CM del 21/10/2014 n. 47“Avvio del sistema nazionale di valutazione del sistema educativo di istruzione e formazione;Trasmissione della Direttiva del 8/09/2014 n. 11”), utilizzando il quadro di riferimento definito dall'INVALSI e i dati messi a disposizione tramite piattaforma operativa unica. I dati riguardavano le seguenti aree: 1 Contesto 1.1 Popolazione scolastica 1.2 Territorio e capitale sociale 1.3 Risorse economiche e materiali 1.4 Risorse professionali 2 Risultati 2.1 Risultati scolastici 2.2 Risultati nelle prove standardizzate nazionali 2.3 Competenze chiave e di cittadinanza 2.4 Risultati a distanza 3 A) Processi – Pratiche educative e didattiche 3.1 Curricolo, progettazione e valutazione 3.2 Ambiente di apprendimento 3.3 Inclusione e differenziazione 3.4 Continuità e orientamento B) Processi – Pratiche gestionali e organizzative 3.5 Orientamento strategico e organizzazione della scuola 3.6 Sviluppo e valorizzazione delle risorse umane 3.7 Integrazione con il territorio e rapporti con le famiglie Il gruppo di insegnanti che con il Dirigente Scolastico (Nucleo di valutazione) si è occupato di redarre il RAV, ha presentato il documento al Collegio Docenti sia nella seduta di settembre 2015 sia in quella di ottobre (14.10.2015). Dai primi giorni di novembre 2015, il RAV dell'Istituto è pubblicato nella sezione “Scuola in chiaro” del MIUR:
Cap. 8 – MODALITA' DECISIONALI E GESTIONALI 61
8.1 Organi collegiali e funzioni di coordinamento e supporto
Denominazione
Composizione
Poteri decisionali
1.Assicura la gestione unitaria dell'istituzione e ne ha legale rappresentanza 2.Coordina l'elaborazione degli obiettivi e delle regole che l'istituto si pone 3.Organizza l'attività scolastica secondo criteri di efficienza ed efficacia formative 4.Coordina e valorizza le risorse umane, avvalendosi della collaborazione di docenti da lui designati rispetto a compiti di natura organizzativa, amministrativa e gestionale 5.Promuove la collaborazione delle risorse culturali, professionali, sociali ed economiche del territorio e gestisce le relazioni con l’amministrazione 6.Predispone il piano attuativo dell'offerta formativa e le iniziative organizzative dei diversi servizi, sentito il direttore dei servizi generali ed amministrativi 7.E' titolare delle relazioni sindacali
Dirigente scolastico
Consiglio d’Istituto
Dirigente scolastico 8 docenti 8 genitori 2 non docenti
Giunta esecutiva
Dirigente scolastico Dir. dei servizi gen. ed amministrativi 1 docente 2 genitori 1 non docente Dirigente scolastico Collaboratori
Ufficio di Direzione
Principali funzioni
1.Adotta il Piano dell’Offerta Formativa 2.Definisce gli indirizzi e le scelte generali di gestione e di amministrazione, individuando le risorse disponibili e attuando scelte di priorità 3.Approva il Programma Annuale finanziario 4.Delibera l'acquisto, il rinnovo e la conservazione di attrezzature e sussidi 5.Adatta il calendario scolastico alle esigenze ambientali 6.Stabilisce criteri di programmazione/ attuazione delle attività para/extra scolastiche 7.Stabilisce criteri generali relativi alla formazione classi, all'assegnazione dei docenti,all'adattamento dell'orario delle lezioni e delle attività scolastiche alle condizioni ambientali 1.Predispone il Programma Annuale finanziario 2.Prepara i lavori del Consiglio d'Istituto 3.Cura l'esecuzione delle delibere del Consiglio
Collabora con il Dirigente Scolastico per la gestione organizzativa e didattica
Affidamento di deleghe specifiche
Staff di Direzione
Dirigente scolastico Collaboratori Referenti di plesso Funzioni Strumentali al POF
1.Svolge un’azione di coordinamento in ordine ai progetti e alle iniziative didattiche 2.Stabilisce le funzioni delle commissioni in linea con il piano dell’offerta formativa e le monitora
Collegio Docenti
Dirigente scolastico Tutti i docenti
1.Potere deliberante in materia di funzionamento didattico 2.Formula proposte relativamente al punto 6 delle funzioni del Consiglio d'Istituto 3.Delibera l'adozione di libri di testo e di sussidi didattici 4.Promuove e adotta iniziative di
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sperimentazione e di aggiornamento 5.Identifica le funzioni strumentali al piano dell’offerta formativa, determina le competenze necessarie, i parametri e le cadenze per la valutazione dei risultati attesi e la durata di ciascun incarico 6.Designa il responsabile di ciascuna funzione. Formulano al Sola presenza di Collegio docenti: realizzazione Docenti proposte in coordinamento ordine all’azione didattico, educativa e didattica e programmazione, a iniziative di valutazione sperimentazione Presenza di tutte le componenti: attività para/extra scolastiche, valutazione andamento didattico Valuta il servizio dei Ha competenze relative docenti all'anno di formazione dei docenti e alla erogazione del “bonus” ai docenti 1.Gestione del piano dell’offerta formativa 2.Sostegno al lavoro dei docenti 3.Interventi e servizi per studenti 4.Realizzazione di progetti formativi d’intesa con enti istituzionali esterni alle scuole Formulano proposte al Collegio Docenti o al Consiglio d'Istituto in relazione all'ambito di competenza 1.Presiedono le riunioni della Commissione di competenza 2.Indirizzano l'attività della Commissione in coerenza con il POF 3.Informano il Dirigente Scolastico e il Collegio Docenti sui lavori e sulle proposte della Commissione
Consigli di classe Consigli di interclasse Consigli di intersezione
Docenti Genitori
Comitato di valutazione docenti
Dirigente scolastico tre docenti - due genitori 1 membro esterno nominato da USR
Funzioni strumentali al POF
Docenti
Commissioni
Docenti
Responsabili commissioni/gruppi di progetto
Docenti
Uffici di segreteria
Direttore dei servizi generali ed Amministrativi DSGA
1.Sovrintende ai servizi generali amministrativo-contabili e ne cura l’organizzazione 2.Predispone e gestisce il Programma Annuale e redige il Conto Consuntivo 3.Redige l’istruzione delle pratiche inerenti all’attività negoziale dell’Istituto (acquisti e contratti per fornitura di beni e servizi; contratti con esperti esterni) 4.Coordina, promuove le attività e verifica i risultati conseguiti dal personale ATA 5.Partecipa alla Giunta Esecutiva.
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Area amministrativa: 1.Gestione stipendi, pagamenti accessori e relativi adempimenti 2.Certificazioni INPS, denuncia IRAP 3.Acquisti inerenti la didattica Area didattica: 1.Iscrizione e trasferimenti degli alunni 2.Gestione della documentazione didattica (documenti di valutazione, fascicoli, certificati, diplomi, libri di testo, infortuni) 3.Gestione dati inerenti la didattica al Sistema Informatico del MPI (SIMPI) 4.Viaggi e visite d'istruzione 5.Organi collegiali Area del personale: 1.Gestione del personale (assenze, congedi, sostituzioni, TFR, ricostruzione di carriera, dichiarazioni servizi, pensioni, incarichi, pratiche infortuni, gestione dati inerenti al personale al SIMPI) 2.Atti riguardanti l'aggiornamento del personale 3.Atti relativi alle scuole materne non statali Area Protocollo Gestione della posta e archivio.
Assistenti Amministrativi
Collaboratori scolastici
1.Accoglienza e sorveglianza nei confronti degli alunni e del pubblico 2.Pulizia dei locali, degli spazi scolastici e degli arredi 3.Vigilanza sugli alunni, custodia e sorveglianza sui locali scolastici 4.Attività di supporto all’attività amministrativa e didattica nonché ai servizi mensa 5.Assistenza agli alunni portatori di handicap nell’accesso alle strutture scolastiche, nell’uso dei servizi igienici e nella cura dell’igiene personale.
8.2 CONSIGLIO D'ISTIUTO; GIUNTA ESECUTIVA; COMITATO DI GARANZIA In data 4- 12-2013 è stato insediato il Consiglio d'Istituto , che attualmente , dopo alcune dimissioni e surroghe relative, risulta così composto:
Nominativo ANZUONI MARIATERESA BAU’ GHITA BORTOLETTO MARIA ROSA CERON DANIELE CIAGLIA VILMA FINCO ROBERTO FREO FRANCESCA LAZZARINI PATRIZIA RIGATO MARIA GRAZIA SINIGAGLIA TIZIANA STENICO LUCA TOFFANIN RAFFAELE TOSO MARINA TREVISAN STEFANA
Componente DOCENTE DOCENTE GENITORE GENITORE ATA GENITORE e PRESIDENTE DOCENTE DOCENTE DOCENTE GENITORE e vice PRESIDENTE GENITORE GENITORE ATA DOCENTE
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TUZZATO BARBARA ZAMBANELLO RICCARDO ZANNONI GIOVANNI BATTISTA ZAVAGNIN LUCA ZAVAGNIN SIRO
DOCENTE GENITORE DIRIGENTE GENITORE DOCENTE
È Presidente del Consiglio di istituto il sig. Finco Roberto ed è Vice Presidente del Consiglio di istituto la sig.ra Sinigaglia Tiziana
GIUNTA ESECUTIVA è così composta : Componente docenti : prof. Zavagnin Siro Componente ATA : sig.ra Toso Marina Componente genitori : sigg. Stenico Luca e Toffanin Raffaele COMITATO DI GARANZIA Questo è un organo interno alla scuola che ha il compito di decidere, su richiesta degli studenti della scuola secondaria o dei loro genitori, sui conflitti che sorgono in merito all'applicazione di sanzioni disciplinari. Il Consiglio d'Istituto in data 11.11.2014 nomina membri del Comitato di Garanzia Bortoletto Maria Rosa (genitore), Stenico Luca (genitore) e Zavagnin Siro (docente) ; è presieduto dal Dirigente Scolastico , ai sensi del DPR 235/2007 . 8.3 FUNZIONI STRUMENTALI AL POF Per realizzare le proprie finalità istituzionali, la scuola dell’autonomia si avvale di specifiche funzioni strumentali al Piano dell’Offerta Formativa, come previsto dall’art. 30 del C.C.N.L. Il collegio docenti ha individuato le aree e i compiti funzionali al P.O.F. e alle necessità dell’Istituto e ha determinato le competenze e i titoli per lo svolgimento delle singole funzioni strumentali. Per proseguire il lavoro già avviato, sono state individuate anche quest’anno le seguenti F. S. : Aree individuate
FUNZIONI STRUMENTALI AL P.O.F. 2015-2016
Docenti
Gestione del piano Piano dell'offerta formativa – valutazione. Martini Caterina dell'offerta Autovalutazione di Istituto e dei progetti da definire in Rubin Anna Maria formativa base alla normativa Autovalutazione di istituto. Coordinamento integrazione alunni disabili ed alunni in difficoltà
Coordinamento delle attività per alunni disabili.. Supporto ai docenti. Gestione dei rapporti con Gandolfo Rita USL, del piano di incontri con l'equipe S.P.P. e dei rapporti con le famiglie. Albanese Lucia BES DSA.
Coordinamento delle attività inerenti l'informatica Ghita Baù Coordinamento nei plessi dell'Istituto. Aggiornamento e attività informatica assistenza ai docenti nelle attività informatiche e multimediali. Proposte di aggiornamento dei software. Coordinamento e collaborazione con le commissioni POF e Valutazione per l'elaborazione informatica dei dati dell'istituto. Gestione del SITO dell'Istituto Comprensivo.
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Coordinamento valutazione informatica. Gestione reti informatiche
Gestione, elaborazione ed adeguamento del Bertaggia Denis registro elettronico. Coordinamento dell'uso delle nuove tecnologie nell'Istituto Comprensivo. Collaborazione con le commissioni POF e Valutazione per l'elaborazione informatica dei dati dell'Istituto.
Coordinamento delle attività di orientamento dell'Istituto
Coordinamento e monitoraggio delle attività Arbitrio Francesca finalizzate all'orientamento scolastico nella scuola secondaria di primo grado.
Coordinamento delle attività di formazione
Coordinamento delle attività di formazione dei docenti nell’ambito del contesto scolastico e nell’ambito delle reti di scuole cui l’istituto afferisce. Coordinamento e contatti con le agenzie esterne di formazione
De stefani Federica
Coordinamento delle attività di integrazione nell'ambito del contesto scolastico. Aggiornamento procedure e documentazione per l'accoglienza. Coordinamento dei rapporti con associazioni ed enti esterni coinvolti nel progetto.
Ironci Cristina
Coordinamento integrazione alunni stranieri
Moro Sandra
Marcato Orianna
8.4 COMMISSIONI Per poter realizzare in modo adeguato la propria offerta formativa, l'Istituto ha deliberato di darsi una forma organizzativa basata su Commissioni. Le Commissioni sono costituite da docenti di scuola dell'infanzia, primaria e secondaria; ne è responsabile la/le Funzione/i strumentale/i o un docente referente; le Commissioni si occupano di particolari aspetti correlati al POF. Sia le Commissioni che i gruppi di lavoro vengono costituiti sulla base della disponibilità individuale, vengono deliberati annualmente nel “collegio unitario” ed hanno carattere permanente; in ogni caso favoriscono la conoscenza di tutte le componenti dell'Istituto Comprensivo e facilitano le relazioni e la collaborazione tra docenti. COMPITI SPECIFICI DELLE COMMISSIONI: individuare bisogni e problemi relativi al proprio settore analizzare strategie per affrontare le problematiche emerse; proporre soluzioni predisporre materiale: raccogliere, catalogare, analizzare, selezionare, validare progetti presentare al Collegio proposte motivate
Sono nominate ed insediate le seguenti Commissioni: COMMISSIONI 2015-2016
componenti
NUCLEO DI AUTOVALUTAZIONE
Zannoni Zavagnin, Martini, Rubin, Moro, Pampaloni, Rigato, Bertaggia
ORIENTAMENTO
Arbitrio Stimamiglio, Trevisan, Pasqualin, Ghelfi
INFORMATICA
Baù,Bertaggia Zavagnin, Buson, , Scrocco, Franceschini, Tuzzato
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INTEGRAZIONE
Gandolfo, Albanese Boaretto, Gomiero, Toniolo, Veronese, Buoso
INTERCULTURA ACCOGLIENZA ALUNNI STRANIERI
Ironci, Marcato O. Ortolan, Costache
SICUREZZA
Zannoni Bellin, Martinotti, Scrocco, Buson, Ferrarese, Furini, Vascon
8.5 COLLABORAZIONI
Sono altresì in corso collaborazioni con: assistenti per supporto scolastico a favore di alunni diversamente abili; Associazioni culturali ed enti territoriali per attività laboratoriali; liberi professionisti per il Progetto di Musica, per il Progetto di Psico-motricità e Avviamento
allo sport; Fondazione Cariparo per lezioni, laboratori e uscite; Bacino Padova 3 per laboratori e visite relative all’educazione ambientale. con il CONI per il progetto “Più sport a scuola”; Compagnie teatrali con attori madrelingua per spettacolo teatrale in inglese e laboratori; Centro PRISTEM – Università “Bocconi” per i Giochi Matematici (scuole secondarie) associazione “Uniti nella memoria” e prof. Furlan Sandro (progr. Diritti Umani, sc. secondaria); Fondazione Fontana WSA “World Social Agenda” (sc. secondaria); Consorzio Adige – Bacchiglione Associazione Montalcini per orientamento, concorsi e mostre (sc. secondaria Wojtyla); Consorzio Vigili Urbani per attività di educazione stradale e patentino per ciclomotori; medici per incontri di educazione socio-affettiva e per educazione alla salute (scuole secondarie); associazione oncologica “I mutilati della voce”( classi 3^scuola sec. Wojtyla); esperta Psicologa per Sportello d’ascolto per alunni, genitori e docenti nonché per colloqui ai fini dell’orientamento (scuola sec. Manzoni); Associazione ANMIL (classi 3^ scuole secondarie); Ricostruttori di storia (tema Prima Guerra Mondiale); testimoni olocausto (classi 3^ scuola secondaria); esperti de “Le Pleiadi” per laboratori di geometria e scienze; Polizia di Stato e Centro Padovano Comunicazioni Sociali Centro Studi Podresca. Fondazione “Città della Speranza” “Puppy Walker” onlus
8.6 LE FAMIGLIE E LE RELAZIONI SCUOLA FAMIGLIA La collaborazione tra Scuola e Famiglia è un presupposto fondamentale per il successo scolastico ed educativo di ogni studente dal quale non è possibile prescindere. Famiglie e sistema educativo, dunque, svolgono un compito insostituibile nella formazione dei ragazzi e hanno la primaria responsabilità nella trasmissione dei valori umani e morali. Il rapporto tra genitori e scuola non si esaurisce nella relazione con il docente nel momento di “ricevimento” delle famiglie, ma si sostanzia in un costante dialogo per il ben-essere dei ragazzi, per parlare insieme degli aspetti relazionali e di quelli relativi allo stato emotivo di ogni singolo alunno.
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A questo proposito, dall'anno scolastico 2013-2014 fino al corrente, l'Istituto in collaborazione con le amministrazioni Comunali e con l'Istituto Comprensivo di Mestrino, ha messo in atto un'attività di formazione congiunta, per docenti e genitori, dal titolo “Costruire relazioni”condotta da esperti del Centro Studi Podresca. Il progetto desidera intensificare la rete e la collaborazione tra scuola e famiglia maturando obbiettivi educativi comuni e condivisi. Sul piano sociale la finalità del progetto è introdurre nuovi strumenti capaci di promuovere il valore della cittadinanza attiva, sostenere le fasce deboli e trovare risposte alle criticità presenti, nutrire il senso di appartenenza alla comunità, favorire l’integrazione delle famiglie straniere, concepire fini comuni capaci di attivare il miglioramento nella vita sociale. Obiettivi per gli educatori, genitori e insegnanti Aumentare l’abilità di interagire con gli altri. Imparare ad insegnare a bambini e ragazzi come comunicare in modo corretto, come comprendersi reciprocamente ed instaurare la collaborazione. Arricchire la preparazione degli insegnanti e dei genitori nel gestire le difficoltà e trasformarle in momenti di apprendimento. Avviare nuove collaborazioni tra genitori ed insegnanti. Conseguire strumenti per riconoscere i bisogni e le criticità presenti nel proprio contesto e per rispondere ad essi. Migliorare la qualità dell’educazione: chiarezza dei fini educativi, abilità di conseguirli con la comprensione, maggiore capacità di collaborare. Favorire il benessere della persona nella famiglia e nella scuola. Stimolare la cooperazione ed il reciproco aiuto nella dimensione sociale. Inoltre da due anni i docenti sono coinvolti in una formazione finalizzata a sostenere il progetto “Famiglia al centro: la forza delle reti”. Si tratta di un'azione sinergica che interessa i servizi sociali del territorio, la scuola e le famiglie. Lo scopo è quello di costituire una rete di famiglie a sostegno di minori del territorio che necessitano di un supporto extrafamiliare sia per l'apprendimento che per la propria crescita educativa. Il dialogo tra scuola e famiglia, necessario per la crescita culturale e per la formazione dei giovani, è un momento imprescindibile del progetto educativo che la scuola si propone di attuare con modalità di informazione, comunicazione e collaborazione serena e costruttiva. Pertanto l’Istituto Comprensivo, le famiglie e gli studenti sottoscrivono il Patto Educativo di corresponsabilità per definire in modo preciso e condiviso diritti e doveri di ciascuno, da attuarsi in un clima di ascolto, rispetto e fiducia reciproci. (pubblicato nel sito dell'Istituto).
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Cap. 9 – FORMAZIONE 9.1 LINEE GUIDA PER LA FORMAZIONE DEL PERSONALE DOCENTE A.S. 2015/2016 Il Collegio Docenti in data 14-9-2015 ha approvato alcune linee di possibile investimento formativo per l’anno scolastico 2015-2016 considerando la formazione del personale della scuola come un diritto-dovere, una necessità per restare al passo coi tempi e con le innovazioni oltre che una scelta strategica per le scuole che intendono costruire ambienti di apprendimento e di lavoro qualificati. Ecco di seguito quanto proposto:
FORMAZIONE TECNOLOGICA: continuare la formazione di base all’uso della LIM, promuovere corsi per l’impiego pieno delle risorse dei libri di testo e delle piattaforme digitali, presentazione dei programmi per la didattica, diffusione della progettazione e della didattica propria del progetto classe 2.0;
BES E DIDATTICA INCLUSIVA: come fare in modo di “centrare” l’individuazione di percorsi individualizzati di insegnamento e “non andare per tentativi...
GESTIONE DELLE DINAMICHE RELAZIONALI NEL GRUPPO CLASSE: come promuovere una didattica della cooperazione, attiva e costruttiva per le dinamiche del gruppo; saper ascoltare il disagio degli alunni;
PERCORSI DI DIDATTICA DISCIPLINARE: potrebbero essere realizzati su specifiche competenze o argomenti del curricolo, guidati da docenti esperti (del nostro Istituto e non) e finalizzati alla produzione di materiali didattici;
PEER TO PEER EDUCATION TRA DOCENTI affrontabili attraverso il co-tutoraggio attivo e la compartecipazione ad attività formative comuni. Sulla base di tali indicazioni e delle risorse disponibili, si procederà alla formulazione di proposte e corsi da tenere in Istituto ma non solo, verranno presi in considerazione i corsi organizzati dalla rete delle istituzioni scolastiche denominata RETE ATTIVA di cui fa parte anche il nostro Istituto. 9.2 COSTRUIRE RELAZIONI Progetto innovativo per lo sviluppo delle abilità personali nella scuola dell’infanzia, nelle scuole primarie e secondarie di primo grado Il percorso formativo desidera contribuire alla Qualità dell’Educazione in modo innovativo ed efficace. Educatori e bambini possono comprendere conoscenze inedite sulle abilità personali, applicarle nella vita quotidiana e ottenere risultati migliori. Il programma è composto da un ciclo di conferenze per genitori, dal corso per insegnanti e da lezioni in classe per gli alunni con insegnanti Programma per educatori Relatrice dott.ssa Silvana Tiani Brunelli 13 novembre 2015 Corso per insegnanti : Progetti in classe per sviluppare le abilità personali Conferenza per genitori : Un progetto per un bambino 11 dicembre 2015 Corso per insegnanti : L’identità dello studente, saper e voler imparare Conferenza per genitori : L’identità dello studente, fare i compiti volentieri 69
22 gennaio 2016 Corso per insegnanti : Ordinare la vita Che cosa è più importante a scuola, che cosa è secondario?
19 febbraio 2016 Corso per insegnanti : Il ciclo della comunicazione, comprendersi di più in classe Conferenza per genitori : Il ciclo della comunicazione, comprendersi di più in famiglia Orario Corso per insegnanti ore 16.30 - 18.30 - Conferenza per genitori ore 18.30 – 20.00
Il presente documento è stato deliberato dal Collegio dei docenti in data 14.10.2015 ed è stato adottato dal consiglio di istituto in data 16.10.2015
DOCUMENTI CONSULTABILI NEL SITO DELL'ISTITUTO
www.comprensivocervarese.it Piano annuale delle attività collegiali Piano annuale delle visite e dei viaggi d'istruzione Regolamento di Istituto Regolamento di disciplina per gli alunni coerente con lo statuto delle studentesse e degli studenti Patto educativo di corresponsabilità tra scuola e famiglia Composizione Consiglio d'Istituto e Criteri generali del Consiglio d'Istituto Sicurezza RSPP RLS Contrattazione d'Istituto RSU Documenti per l'inclusione Documenti progetto intercultura Calendario scolastico
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Principi fondamentali della Costituzione Italiana
Art. 1: L'Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro. La sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione. Art. 2; La Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell'uomo, sia come singolo sia nelle formazioni sociali ove si svolge la sua personalità, e richiede l'adempimento dei doveri inderogabili di solidarietà politica, economica e sociale. Art. 3; Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali. È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l'eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l'effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all'organizzazione politica, economica e sociale del Paese.
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