Programma attuativo 2011

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PROGRAMMA ATTUATIVO 2011

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DISTRETTO DI REGGIO EMILIA

COMUNI DI: REGGIO EMILIA ALBINEA BAGNOLO IN PIANO CADELBOSCO DI SOPRA CASTELNOVO SOTTO QUATTRO CASTELLA VEZZANO S/CROSTOLO

AUSL – DISTRETTO DI REGGIO EMILIA ARCISPEDALE S.MARIA NUOVA PROVINCIA DI REGGIO EMILIA

MAGGIO 2011

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* versione divulgativa

INDICE Accordo di Programma

pg. 8

Tabella A) – Quadro riepilogativo del finanziamento della spesa prevista per il programma attuativo 2011

pg. 18

Tabella B) – Fondo sociale locale – previsione di spesa 2011

pg. 21

Stato di attuazione degli obiettivi strategici triennali di salute e benessere sociale

pg. 27

Schede Intervento - Declinazione degli obiettivi strategici triennali

pg. 42

Area anziani DISTRETTO 1. assegni di cura anziani 2. assistenza residenziale anziani 3. assistenza residenziale anziani- ricoveri di sollievo 4. dimissioni protette 5. emergenza caldo 6. sostegno alla domiciliarità della popolazione anziana

pg. 43 pg. 44

COMUNE DI REGGIO EMILIA 7. centri sociali 8. accompagnamento alle famiglie 9. coordinamento Tavoli di quartiere 10. servizi per il tempo libero 11. alloggi con servizi 12. accoglienza residenziale 13. pasti a domicilio 14. assistenza domiciliare anziani 15. centri diurni anziani

pg. 51

COMUNE DI ALBINEA 16. centri diurni anziani 17. assistenza domiciliare adulti /anziani 18. servizio pasti a domicilio

pg. 61

UNIONE “TERRA DI MEZZO” DEI COMUNI DI BAGNOLO IN PIANO – CADELBOSCO DI SOPRA E CASTELNOVO DI SOTTO 19. servizio pasti a domicilio 20. assistenza domiciliare disabili /anziani 21. centro diurno

pg. 65

COMUNE DI QUATTRO CASTELLA 22. servizio pasti a domicilio 23. strutture diurne e residenziali 24. assistenza domiciliare adulti /anziani

pg. 68

COMUNE DI VEZZANO S/C 25. servizio pasti a domicilio 26. assistenza domiciliare anziani e centro diurno

pg. 71

Area responsabilità familiari, infanzia e adolescenza Progetti innovativi territoriali per l’armonizzazione dei tempi di vita e di lavoro

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pg. 73 pg. 74


AUSL 27. spazio “latte e coccole” 28. mamme nel pallone 29. consultori pediatrici 30. progetto genitorialità

pg. 75

COMUNE DI REGGIO EMILIA pg. 80 31. nidi comunali e convenzionati 32. l’oasi – spazio bambini 33. progetti educativi estivi 34. interventi educativi pomeridiani 35. progetti per lo sviluppo delle competenze (scuole primarie/secondarie) 36. servizi integrazione alunni con disabilità 37. educativa familiare 38. accoglienza in emergenza 39. servizi residenziali per bambini e ragazzi 40. servizi residenziali madri con bambini 41. accoglienza familiare, affidi, adozioni COMUNE DI ALBINEA 42. nido d’infanzia 43. campi gioco e soggiorni estivi 44. servizio estivo nido e scuola infanzia 45. accoglienza per la tutela mamme e minori

pg. 96

UNIONE TERRA DI MEZZO 46. promozione e tutela dei diritti dei soggetti in età evolutiva 47. armonizzazione tempi di vita e lavoro

pg. 101

COMUNE DI BAGNOLO in PIANO 48. asilo nido 49. campi gioco 50. sportello psicopedagogico

pg. 104

COMUNE DI CADELBOSCO SOPRA 51. nido d’infanzia 52. campi gioco estivi 53. sportello psicopedagogico

pg. 108

COMUNE DI CASTELNOVO di SOTTO 54. nido d’infanzia intercomunale 55. campi gioco estivi 56. sportello psicopedagogico

pg. 113

POLO7 57. la comunità educante e la tutela dei cittadini in crescita 58. servizio integrato minori

pg. 118

COMUNE DI QUATTRO CASTELLA 59. nido d’infanzia/centro giochi 60. sportello psicopedagogico 61. campi gioco e soggiorni estivi 62. armonizzazione tempi di vita familiari

pg. 122

pg. 126 pg. 127

Area giovani e dipendenze AUSL 63. gancio originale 64. freestudentbox 65. atuxtu- sportello ascolta/informa

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66. consultorio giovani openg 67. pazienti alcol dipendenti multiproblematici 68. una rete per facilitazione all’accesso dei consumatori elettivi di cocaina 69. al lavoro per autonomia 70. casa circondariale, opg, uepe 71. pronta accoglienza residenziale 72. drop in 73. accoglienza ed inclusione sociale per malati di aids COMUNE DI REGGIO EMILIA 74. officina educativa – partecipazione 75. progettazioni territoriali adolescenti e giovani 76. centro d’ascolto 77. no cocaine 78. servizi di prossimità 79. azzardo point 80. a casa di ercole 81. il ponte

pg. 140

COMUNE DI ALBINEA 82. attività di socializzazione ed educativa di strada

pg. 151

COMUNE DI BAGNOLO IN PIANO 83. progetto giovani

pg. 152

COMUNE DI CADELBOSCO SOPRA 84. progetto Omero

pg. 154

COMUNE DI CASTELNOVO DI SOTTO 85. operatore di strada

pg. 156

POLO 7 86. i giovani abitano la comunità

pg. 157

Area disabili DISTRETTO 87. dopo di noi 88. contributi per la mobilità e l’autonomia 89. centro servizi per l’integrazione delle persone disabili 90. progetti per il tempo libero minori 91. prestazione educative territoriali minori 92. attività educative di gruppo e individuali 93. servizi per il tempo libero adulti 94. assegni di cura 95. assistenza domiciliare 96. ricoveri di sollievo 97. centri diurni 98. residenziali per disabili 99. grad 100. gruppi di lavoro 101. inserimento lavorativo disabili AUSL 102. 103. 104. 105. 106. 107.

pg. 159 pg. 160

pg. 177 incontri a tema con familiari attività motoria sportiva attività di laboratorio informatico multimediale progetto integrato di formazione professionale a favore di adolescenti terapia occupazionale in atelier centro diurno pomeridiano per minori “damiel”

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108. comunità per minori asp Osea 109. percorsi facilitati alle cure sanitarie 110. accompagnamento progetto di vita COMUNE DI REGGIO EMILIA 111. un quartiere per tutti

pg. 185

COMUNE DI ALBINEA 112. sap- servizi aiuto alla persona 113. inserimenti lavorativi socioterapeutici 114. servizi per l’integrazione di alunni con disabilità

pg. 187

UNIONE TERRA DI MEZZO 115. sap- servizi aiuto alla persona 116. percorsi socio terapeutici e riabilitativi

pg. 190

COMUNE DI BAGNOLO in PIANO 117. servizi per l’integrazione di alunni con disabilità

pg. 192

COMUNE DI CADELBOSCO SOPRA 118. servizi per l’integrazione di alunni con disabilità

pg. 193

COMUNE DI CASTELNOVO di SOTTO 119. servizi per l’integrazione di alunni con disabilità

pg. 194

COMUNE DI QUATTRO CASTELLA 120. sap - servizi aiuto alla persona 121. servizi per l’integrazione di alunni con disabilità 122. inserimenti socioterapeutici

pg. 195

Area povertà ed esclusione sociale e salute mentale AUSL 123. sostegno all’abitare di persone 124. inserimento nel mondo del lavoro 125. psichiatria di gruppo 126. assistenza sanitaria alla popolazione carceraria

pg. 198

COMUNE DI REGGIO EMILIA 127. il laboratorio dell’abitare 128. fondo affitti 129. assegnazione di alloggi erp 130. alloggi di assistenza abitativa 131. casa delle donne 132. docce pubbliche 133. contributo alle mense rivolte a persone in difficoltà 134. qualità di vita e percorsi di accompagnamento/sostegno per l’inclusione sociale della popolazione nomade-sinta 135. assistenza economica 136. percorsi per l’accoglienza 137. rosemary - oltre la strada

pg. 207

COMUNE DI ALBINEA 138. sostegno a famiglie in disagio socio-economico

pg. 223

UNIONE TERRA DI MEZZO 139. esclusione sociale

pg. 224

POLO 7 140. esclusione sociale

pg. 225

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COMUNE DI VEZZANO S/CROSTOLO 141. prestiti sull’onore

pg. 226

Area immigrazione AUSL 142. percorso nascita donne arabe e cinesi 143. centro per la salute della famiglia straniera 144. prevenzioni mutilazioni genitali femminili 145. progetto eva luna

pg. 227 pg. 228

COMUNE DI REGGIO EMILIA 146. centro informazione immigrati 147. promuovere il pluralismo culturale 148. promuovere il dialogo interculturale 149. progetto europeo SPARDA 150. Emilia Romagna terra d’asilo 151. SPRAR (rifugiati richiedenti asilo) 152. mediazione interculturale nel servizio sociale

pg. 232

UNIONE TERRA DI MEZZO 153. ALI – azioni locali per l’integrazione

pg. 240

POLO 7 154. relazioni possibili

pg. 241

COMUNE DI ALBINEA 155. mediazione interculturale

pg. 243

Trasversali DISTRETTO 156. Attivitò amministrativa FRNA 157. C.A.A.D. 158. C.R.I.B.A. 159. sportello assistenti 160. Ufficio di Piano 161. Sistema informativo

pg. 244 pg. 245

AUSL 162. 163. 164. 165. 166. 167.

pg. 252 sviluppo Nuclei cure primarie promozione corretti stili di vita specialistica ambulatoriale sviluppo percorsi di cura programma di screening parco san Lazzaro (sicurezza partecipata)

COMUNE DI REGGIO EMILIA 168. piano dei tempi e orari della città 169. tavolo interistituzionale di contrasto alla violenza contro le donne 170. sostegno ad associazioni di volontariato 171. polo territoriale di servizio sociale 172. sportello sociale

pg. 264

UNIONE TERRA DI MEZZO 173. sportello sociale

pg. 271

POLO 7 174. sportello sociale

pg. 272

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Sostegno ai comuni – Quote finalizzate 175. Interventi a sostegno dei programmi di protezione sociale e assistenza a favore delle vittime di tratta, sfruttamento e riduzione in schiavitù – art. 18 d.lgs 286/1998 e art. 13 L. 228/2003” (2.3.2.1) 176. Accompagnamento e sostegno alla popolazione detenuta, internata e/o affidata. Interventi rivolti alle persone sottoposte a limitazioni della libertà personale, promossi dai comuni sede di carcere (2.3.2.2) 177. Consolidamento, sviluppo e qualificazione dei centri per le famiglie (2.3.2.3) COMUNE DI REGGIO EMILIA 178. consolidamento, sviluppo e qualificazione dei centri per le famiglie (2.3.2.3) Polo 7

Piano per la non autosufficienza e indirizzi omogenei per l’attuazione dell’accreditamento transitorio in ambito distrettuale

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pg. 274

pg. 275

pg. 283 pg. 284 pg. 285

pg. 286


ACCORDO DI PROGRAMMA

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ACCORDO DI PROGRAMMA DI ADOZIONE DEL PROGRAMMA ATTUATIVO PER L’ANNO 2011 E DEL PIANO DISTRETTUALE DELLE ATTIVITA’ PER LA NON AUTOSUFFICIENZA 2011 Integrazione all’Accordo di programma di adozione del PIANO DISTRETTUALE PER LA SALUTE E IL BENESSERE SOCIALE 2009-2011 E DEL PROGRAMMA ATTUATIVO PER L'ANNO 2009

Zona Sociale di Reggio Emilia

Comuni di Albinea, Bagnolo in Piano, Cadelbosco di Sopra, Castelnovo di Sotto, Quattro Castella, Reggio nell’Emilia, Vezzano sul Crostolo, Azienda USL Distretto di Reggio Emilia, Azienda Ospedaliera Santa Maria Nuova, Provincia di Reggio Emilia

Sottoscritto il 31 maggio 2011

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ACCORDO DI PROGRAMMA DI ADOZIONE DEL PROGRAMMA ATTUATIVO PER L’ANNO 2011 E DEL PIANO DISTRETTUALE DELLE ATTIVITA’ PER LA NON AUTOSUFFICIENZA 2011 Integrazione all’Accordo di programma di adozione del PIANO DISTRETTUALE PER LA SALUTE E IL BENESSERE SOCIALE 2009-2011 E DEL PROGRAMMA ATTUATIVO PER L'ANNO 2009

I legali rappresentanti dei Comuni di Albinea, Bagnolo in Piano, Cadelbosco di Sopra, Castelnovo di Sotto, Quattro Castella, Reggio nell’Emilia, Vezzano sul Crostolo, dell’Azienda USL Distretto di Reggio Emilia, dell’Azienda Ospedaliera Santa Maria Nuova e della Provincia di Reggio Emilia PREMESSO CHE la Legge 8 novembre 2000, n. 328, denominata "Legge quadro per la realizzazione del sistema integrato degli interventi e dei servizi sociali", all'art. 20 prevede la ripartizione, da parte dello Stato, delle risorse del Fondo nazionale per le politiche sociali, per la promozione e il raggiungimento degli obiettivi di politica sociale; la Legge Regionale n. 2 del 12 marzo 2003: “Norme per la promozione della cittadinanza sociale e per la realizzazione del sistema integrato di interventi e servizi sociali” prevede, all’art. 27 l’elaborazione ed approvazione del “Piano regionale degli interventi e servizi sociali”, che sarà integrato dal “Piano sanitario regionale”, attribuendo valore strategico nel processo di programmazione integrato al “Piano regionale sociale e sanitario”; è stato approvato con Deliberazione del Consiglio Regionale 22 maggio 2008, n. 175, il “Piano Sociale e Sanitario 2008 – 2010” che indica, tra gli obiettivi da perseguire: il superamento della programmazione settoriale a favore di un approccio di intervento caratterizzato da una forte integrazione non solo tra competenze sociale e sanitarie, ma anche con tutte le aree che concorrono al benessere e alla salute della comunità; il rafforzamento di un sistema di welfare che valorizzi il diritto dei cittadini all’accesso e alla personalizzazione degli interventi, nonché alla partecipazione attiva ai progetti di vita e di cura; l’implementazione del processo di coinvolgimento di tutti i soggetti, nel rispetto delle relative competenze, che a vario titolo sono chiamati ad operare per l’affermazione dei diritti di cittadinanza; il sopra citato Piano Sociale e Sanitario 2008 – 2010 ha individuato nuovi strumenti di programmazione per l’ambito distrettuale, valorizzando anche il ruolo della Conferenza Territoriale Sociale e Sanitaria, prevedendo in particolare il Piano di zona distrettuale per la salute e il benessere sociale, di durata triennale e il programma Attuativo Annuale per la declinazione annuale degli obiettivi a valenza pluriennale; la deliberazione del Consiglio Regionale n. 26 del 23 novembre 2010 ha indicato gli obiettivi e i criteri generali di ripartizione delle risorse ai sensi dell’Art. 47 comma 3 della Legge Regionale 2/2003, in attuazione del Piano Sociale e Sanitario, confermando il superamento del precedente approccio incentrato sulla presenza di programmi finalizzati a favore di un modello di programmazione che valorizza l’autonomia e la responsabilità dei Comuni associati nelle scelte di programmazione locale; in conseguenza della suddetta nuova impostazione, le risorse precedentemente destinate ai programmi finalizzati riferiti a specifici target, confluiscono nel Fondo Sociale Locale e vengono 10


programmate in base alla specificità della zona sociale di riferimento, pur dovendo garantire la destinazione di una percentuale minima a specifiche aree di bisogno al fine di dare continuità agli interventi in atto, quali: l’infanzia e l’adolescenza; giovani; immigrati stranieri; povertà ed esclusione sociale; con riferimento agli obiettivi individuati nel Piano Sociale e Sanitario 2008 – 2010 il Fondo Sociale Locale è inoltre destinato ai seguenti interventi: contributi per la mobilità e l’autonomia nell’ambiente a favore di persone con disabilità, ai sensi degli artt. 9 e 10 L.R. 29/1997; sviluppo e consolidamento degli Ufficio di Piano. Le risorse del Fondo Sociale Locale sono inoltre integrate con il Fondo Sociale straordinario destinando le risorse a due obiettivi specifici: - consolidamento del sistema dei servizi sociali territoriali - attuazione del programma regionale per la promozione e la tutela dei diritti, la protezione e lo sviluppo dei soggetti in età evolutiva e il sostegno alla genitorialità; la deliberazione di Assemblea legislativa regionale n. 26 del 23 novembre 2010 indica inoltre gli ammontari e i criteri di ripartizione di due ulteriori Fondi: - Programma straordinario a favore delle Famiglie dedicato all’obiettivo di sostegno alle famiglie con figli o nuclei monogenitoriali sia attraverso la determinazione di agevolazioni tariffarie sia attraverso l’erogazione di contributi, in relazione al numero di figli e alla condizione economica del nucleo. - Progetti innovativi territoriali per l’armonizzazione dei tempi di vita e di lavoro con obiettivi di sostegno a interventi per l’accoglienza prolungata presso i servizi educativi e le scuole, e organizzazione di attività nei tempi pomeridiani extra-scuola; azioni e interventi di sostegno alla genitorialità nel periodo di astensione facoltativa dal lavoro e altri interventi conciliativi; la deliberazione di Assemblea legislativa regionale n. 26 del 23 novembre 2010 prevede inoltre programmi finalizzati in ordine a interventi a sostegno dei programmi di assistenza temporanea ed integrazione sociale a favore delle vittime di tratta, sfruttamento e riduzione in schiavitù, interventi rivolti a persone sottoposte a limitazioni della libertà personale, promossi dai Comuni sede di carcere e interventi di consolidamento, sviluppo e qualificazione dei Centri per le Famiglie; la deliberazione di Giunta Regionale n. 2288 del 27/12/2010, ha approvato il “Programma annuale 2009: riparto delle risorse del fondo sociale regionale ai sensi dell’arrt.47, comma 3 della L.R. 2/03 e individuazione delle azioni per il perseguimento degli obiettivi di cui alla deliberazione dell’Assemblea legislativa n. 26 del 23 novembre 2010” cui sono seguiti gli atti di riparto dei servizi regionali interessati; il Programma attuativo annuale ricomprende il Programma delle attività territoriali del Distretto, il Piano distrettuale per la non autosufficienza e l’integrazione della programmazione distrettuale con riferimento ai servizi da accreditare, ad integrazione del Piano distrettuale per la salute e il Benessere sociale 2009-2011; con particolare riferimento al sostegno ai cittadini non autosufficienti si richiamano: la Delibera di G.R. n. 509 del 16.04.2007 con la quale è stato avviato nell’anno 2007, il Fondo regionale per la non autosufficienza, istituito dall’articolo 51 della Legge regionale 23 dicembre 2004, n. 27, la Delibera G.R. n. 1206 del 30.07.2007 con la quale sono stati approvati gli indirizzi attuativi; 11


la Delibera della Giunta Regionale n. 840 del 11 giugno 2008 “Prime linee di indirizzo per le soluzioni residenziali e l’assistenza al domicilio per le persone con gravissime disabilità acquisite nell’ambito del FRNA e della DGR 2068/2004”; la Delibera G.R. n. 1230 del 28.08.2008 di attribuzione delle risorse FRNA dedicate ai disabili gravi in cui sono stati individuati, inoltre, gli interventi finanziati dal FRNA oltre a quelli già indicati nelle deliberazioni sopra indicate, fornendo indirizzi per lo sviluppo dei servizi sociosanitari per disabili da assicurare a livello distrettuale nell’ambito della programmazione 2009 – 2011; la deliberazione di Giunta Regionale n. 1700 del 15/11/2010 con la quale è stata approvata la ripartizione, assegnazione e concessione agli enti capofila dei piani di zona delle quote per il programma di attuazione del Fondo nazionale non Autosufficienza – anno 2010; la nota congiunta degli Assessori Teresa Marzocchi e Carlo Lusenti del 4/04/2011 (PG/2011/84420) con la quale viene comunicata le ripartizione delle risorse destinate alla non autosufficienza – anno 2011 – assegnazione alle CTSS e avvio della programmazione con la quale vengono assegnati i fondi da destinare alla non autosufficienza, in specifico i fondi da destinare al finanziamento dell’accreditamento per le gestioni pubbliche. La DGR 772/2007, in attuazione dell’art. 38 della legge Regionale 2/2003 provvede a - definire i criteri generali e le linee guida di applicazione dell’accreditamento in ambito socio-sanitario e sociale - individuare i servizi relativamente ai quali esso trova applicazione, dando priorità, per quanto attiene ai tempi di attuazione, ai servizi già regolamentati attraverso il percorso autorizzativo e finanziati anche tramite il fondo Regionale per la non Autosufficienza - rimandare ad ulteriori provvedimenti attuativi la definizione dei requisiti e delle procedure per l’effettiva applicazione dell’accreditamento. Il piano Sociale e Sanitario 2008-2010 (Delibera Consiglio Regionale 175/2008) identifica l’accreditamento come “una nuova modalità di rapporto fra i soggetti pubblici e privati, i primi titolari della funzione di programmazione …. I secondi chiamati a rispondere all’esigenza dei soggetti pubblici di poter disporre di produttori di servizi dotati di una specifica competenza tecnico-professionale, organizzativa ed imprenditoriale qualificata sulla base di criteri e requisiti che vengono “certificati” proprio attraverso l’accreditamento”. Il piano Sociale e Sanitario 2008-2010 (Delibera Consiglio Regionale 175/2008) identifica nella programmazione zonale l’articolazione dell’offerta ed “esiste quindi una stretta correlazione tra programmazione del fabbisogno sociale e socio-sanitario ed il rilascio dell’accreditamento”. Il piano Sociale e Sanitario 2008-2010 (delibera Consiglio Regionale 175/2008) definisce competenze e ruoli dei diversi soggetti della governance ai livelli regionale, intermedio e distrettuale ed identifica la necessità di individuare i soggetti istituzionali competenti per l’accreditamento a livello distrettuale e i relativi compiti la DGR 514/2009 “Primo provvedimento della Giunta regionale attuativo dell’art. 23 della L.R. 4/2008 in materia di accreditamento” disciplina le condizioni e le modalità dell’accreditamento transitorio, provvisorio e definitivo l’aggiornamento della programmazione in una prospettiva triennale identificando il fabbisogno di servizi su base triennale (2009-2011) per identificare i servizi da accreditare. Le DGR n. 2110/2009 « Approvazione del sistema omogeneo di tariffa per i servizi sociosanitari per anziani valevole per l’accreditamento transitorio », n. 219/2010 “Approvazione del sistema omogeneo di tariffa per i servizio semiresidenziali socio sanitari per disabili valevole per 12


l’accreditamento transitorio” e 1336/2010 “Approvazione del sistema omogeneo di tariffa per i servizi residenziali socio sanitari per disabili valevole per l’accreditamento transitorio” hanno concretamente avviato la stagione dell’elaborazione dei contratti di servizio connessi all’accreditamento. DATO ATTO CHE - la Regione Emilia Romagna ha individuato quale temine per l’approvazione del Piano distrettuale per la salute ed il Benessere Sociale e del Programma attuativo 2011 il 31 maggio 2011; - La Conferenza Territoriale Sociale e Sanitaria di Reggio Emilia nella seduta del 19 maggio 2011 ha stabilito la ripartizione del FRNA per l’anno 2011. RICHIAMATI l’Accordo di programma per l’Approvazione del Piano distrettuale per la salute e il benessere sociale 2009-2011 e l’approvazione del Programma Attuativo per l’anno 2009 della Zona Sociale di Reggio Emilia, sottoscritto in data 20 aprile 2009 e approvato con Decreto del Sindaco di Reggio Emilia (PG 8937) del 20 aprile 2009; la Convenzione per la costituzione del Nuovo Ufficio di Piano e la gestione del Fondo Regionale per la Non Autosufficienza, coerentemente con quanto disposto dalla Regione Emilia-Romagna con delibera di Giunta n. 1004/2007, tra il Comune capo-distretto (Reggio Emilia) e l’Azienda USL Distretto di Reggio Emilia firmata in data 21 dicembre 2007 in base alla deliberazione del Consiglio Comunale di Reggio Emilia n. 301 del 17/12/2007 e agli atti dei Consigli Comunali del Comune di Albinea (n. 67 del 26/11/2007), Bagnolo in Piano (67 del 14/11/2007), Cadelbosco di Sopra (n. 54 del 27/11/2007), Castelnovo di Sotto (n. 95 del 29/11/2007), Quattro Castella (n. 95 del 29/11/2007) e Vezzano sul Crostolo (n. 75 del 16/11/2007) che individuano il Comune di Reggio Emilia quale Comune capofila per la stipula della convenzione. La convenzione stessa è inoltre stata recepita con deliberazione n. 35 del 5/02/2008 del Direttore Generale dell’Azienda USL di Reggio Emilia e prorogata per l’anno 2011 fino a elaborazione di nuova convenzione; l’Atto di Indirizzo e Coordinamento triennale per la programmazione, contenente il Profilo di Comunità, gli indirizzi per l’adozione del PAL e le priorità strategiche in area sociale, sociosanitaria e sanitaria che costituiscono il quadro di riferimento della programmazione in ambito territoriale, approvato dalla Conferenza Territoriale Sociale e Sanitaria in data 16 marzo 2009;

SI CONVIENE E SI STIPULA IL SEGUENTE ACCORDO ARTICOLO 1 - PREMESSA Si richiama la deliberazione della Giunta Regionale n. 1682 del 20 Ottobre 2008, nella quale sono stati precisati il ruolo dei soggetti da coinvolgere nel processo di programmazione e le indicazioni per assicurare la più ampia partecipazione di tutti soggetti pubblici e privati con competenze inerenti la promozione della salute e del benessere dei cittadini nell’ambito della zona sociale. Il processo di programmazione in particolare ha previsto fin dall’inizio la partecipazione a tavoli tematici appositamente istituiti per aree tematiche, composti da personale con competenze sociali, sanitarie, educative, rappresentanti del mondo della scuola, della cooperazione, del associazionismo e del volontariato. Nella zona sociale di Reggio Emilia si è consolidata la metodologia di lavoro che vede la partecipazione e il confronto con il territorio un riferimento costante che ha pertanto portato alla costruzione del primo piano per il benessere Sociale e Sanitario del Distretto di cui il presente programma costituisce parte attuativa annuale. Le procedure per l’elaborazione ed approvazione dei documenti di programmazione sociosanitaria a valenza triennale ed annuale prevedono che tale provvedimento venga approvato con un accordo di 13


programma tra i Comuni della zona sociale, l’Azienda USL, l’Azienda Ospedaliera Santa Maria Nuova, la Provincia, quest’ultima in particolare per l’attuazione di programmi specifici a valenza sovra distrettuale. ARTICOLO 2 - FINALITÀ Le Amministrazioni interessate, con il presente Accordo approvano il Programma Attuativo Annuale per l’anno 2011, che si allega al presente atto quale parti integrante e sostanziale, quale parte annualità attuativa del Piano di Zona per la Salute e il Benessere sociale 2009-2011,. ARTICOLO 3 - INTERVENTI Le Amministrazioni interessate danno atto che il Piano Distrettuale per la Salute e il Benessere Sociale assume una valenza strategica nell’arco del triennio di riferimento, mentre il Programma Attuativo Annuale declina per l’anno 2011 gli obiettivi strategici in azioni e interventi da realizzare nell’anno di riferimento. In particolare il piano attuativo 2011 prevede le azioni finanziate con il fondo sociale locale in cui confluiscono risorse trasferite dalla Regione e risorse proprie dei Comuni. In coerenza con le direttive regionali in materia di programmazione sociosanitaria tali risorse assicurano la realizzazione di interventi nelle aree prioritarie di intervento di seguito riportate: • Responsabilità familiari e infanzia ed adolescenza (compresi gli interventi straordinari a favore delle famiglie con figli e Centri famiglie) • Giovani; • Immigrati stranieri; • Povertà ed esclusione sociale; • Promozione dello sportello sociale; • Sviluppo e consolidamento dell’Ufficio di Piano; • Azioni a favore delle persone non autosufficienti non ricomprese nei progetti finanziati con risorse del Fondo Sociale locale, quali ad esempio i contributi per la mobilità e l’autonomia nell’ambiente domestico ai sensi degli articoli 9 e 10 della legge regionale n. 29/1997; • Azioni a favore delle persone non autosufficienti finanziate dal Fondo Regionale non Autosufficienza e dal Fondo Nazionale non Autosufficienza • Azioni a favore della assistenza temporanea ed integrazione sociale a favore delle vittime di tratta, sfruttamento e riduzione in schiavitù, azioni rivolte a persone sottoposte a limitazioni della libertà personale, azioni di armonizzazione dei tempi di vita e lavoro. Le Amministrazioni interessate danno atto che i Programmi Provinciali 2011 sono parte integrante del Programma Attuativo 2011 e definiscono priorità e azioni finalizzate: - alla promozione delle politiche di tutela e accoglienza dell’infanzia e dell'adolescenza; - all'integrazione sociale dei cittadini stranieri. ARTICOLO 4 - IMPEGNI DELLE PARTI Le amministrazioni aderenti al presente accordo si impegnano a collaborare per il conseguimento degli obiettivi previsti nel Piano Distrettuale per la salute ed il benessere sociale – triennio 2009/2011 e per la realizzazione degli interventi previsti nei Programmi attuativi annuali. II Comune Capofila si impegna ad approvare i programmi attuativi annuali previa valutazione condivisa, in seno al Comitato di Distretto, degli interventi e delle funzioni da gestire al fine di garantire omogeneità a livello distrettuale ed assicurare l’opportuno coordinamento con l’AUSL e con il privato sociale del territorio. I Comuni del Distretto destinano alla realizzazione del Piano distrettuale per la salute e il benessere sociale e del Programma attuativo annuale le risorse comunali integrate dai fondi nazionali e regionali appositamente erogate ai Comuni. I Comuni del Distretto si impegnano altresì ad aderire e collaborare fattivamente alla attuazione dei progetti a valenza provinciale partecipando, compatibilmente con le risorse disponibili, alla realizzazione degli stessi nei termini e modalità definiti collegialmente. 14


II Comune Capofila collaborerà alla definizione delle modalità e al concreto monitoraggio del Piano di zona distrettuale e dei Programmi attuativi annuali ai fini della loro valutazione. L’Azienda USL di Reggio Emilia collaborerà, per quanto di propria competenza, alla realizzazione del Piano di zona per la salute e il benessere triennale e relativi programmi attuativi annuali, esercitando la funzione di governo in modo congiunto con i comuni del Distretto per l’area dell’integrazione socio sanitaria. Il Direttore di distretto partecipa formalmente al processo decisionale tramite l’espressione di intesa. L’AUSL garantisce le funzioni di programmazione, committenza, regolazione, monitoraggio e valutazione, anche attraverso la presenza di figure sanitarie all’interno dell’Ufficio di Piano e la partecipazione di propri professionisti ai tavoli tematici. La Provincia di Reggio Emilia esercita le proprie funzioni di raccordo e promozione della programmazione sociale, sanitaria e socio-sanitaria all'interno della Conferenza Territoriale Sociale e Sanitaria, nell'Ufficio di Presidenza, e nell'Ufficio di Supporto, mediante: la partecipazione e il sostegno al processo complessivo di programmazione a livello intermedio; l'elaborazione dei propri programmi di ambito provinciale afferenti le politiche di integrazione dei cittadini immigrati e le politiche a sostegno dell'accoglienza e della tutela dell'infanzia e dell'adolescenza e altri progetti sovrazonali per l'area sociale e socio-sanitaria; il raccordo con gli altri enti al fine di assicurare l'integrazione delle politiche sociali e sanitarie con le altre politiche; il presidio del funzionamento del Comitato paritetico provinciale del volontariato, quale organismo preposto al costante raccordo e confronto tra il mondo del volontariato reggiano e le istituzioni locali; l'avvio della collaborazione con il Coordinamento del Terzo Settore Reggiano, quale portavoce delle esigenze e delle prospettive del Terzo Settore a Reggio Emilia e il sostegno per facilitare la partecipazione alla programmazione a di livello intermedio; la garanzia di sostegno all'Ufficio di Supporto per il suo funzionamento. I soggetti firmatari dell’Accordo di Programma si impegnano a coordinare, integrare, unificare gli elementi e gli strumenti informativi locali, come già previsto dall’Atto di Indirizzo della CTSS, per giungere alla costruzione di un unitario sistema di conoscenza e valutazione degli interventi socio sanitari.

ART. 5 - STRUMENTI DI PROGRAMMAZIONE, GOVERNO E VERIFICA DEL PROGRAMMA ATTUATIVO 2011 E PIANO DISTRETTUALE PER LA SALUTE E IL BENESSERE SOCIALE 2009-2011 Con riferimento a quanto indicato in premessa, i Comuni, hanno costituito il Comitato di Distretto, composto dai Sindaci dei Comuni del Distretto, dal Direttore del Distretto e dal Direttore dell’Azienda Ospedaliera Santa Maria Nuova. Il Comitato di Distretto persegue il governo congiunto delle politiche e degli interventi socio-sanitari a favore della popolazione della zona sociale di Reggio Emilia al fine di garantire equità di accesso alla rete dei servizi socio assistenziali, socio educativi e socio-sanitari. Nel quadro di tali funzioni il Comitato di Distretto ha individuato: Il Comune Capofila nel Comune di Reggio Emilia, con funzione di coordinamento, promozione per la predisposizione, realizzazione e valutazione del Piano distrettuale per la salute e il benessere sociale e dei programmi attuativi annuali; Il Nuovo Ufficio di Piano composto da responsabile, coordinatore, collaboratore in staff addetto alla partecipazione, collaboratori designati dai Comuni del Distretto (subzone Bassa e Pedecollina), direttore Cure Primarie AUSL, responsabile Handicap Adulto AUSL, responsabile Area Sociale AUSL, direttore Amministrativo Distretto AUSL 15


I Tavoli tematici (per la composizione si veda il Piano Distrettuale per la salute ed il benessere sociale) con funzioni di condivisione e collaborazione nella individuazione e attuazione degli obiettivi e delle progettazioni inerenti le diverse aree tematiche; Con riferimento a quanto indicato in premessa e nell’impegno delle parti, la Provincia, i Comuni e l’A.U.S.L. confermano composizione e funzioni degli strumenti di governo del processo programmatorio provinciale definiti nell'Atto di indirizzo e coordinamento triennale approvato dalla Conferenza territoriale sociale e sanitaria nella seduta del 16 marzo 2009.

ARTICOLO 6 - STRUMENTI DI GOVERNO DEL PROCESSO PROGRAMMATORIO DI LIVELLO INTERMEDIO La Conferenza Territoriale Sociale e Sanitaria di Reggio Emilia, svolge le funzioni di indirizzo, consultive, propulsive, di verifica e controllo previste dal PSSR e assicura il governo integrato del sistema a livello territoriale intermedio; L'Ufficio di Supporto istituito dalla CTSS in accordo con i Distretti, le Aziende Sanitarie e la Provincia, con le funzioni previste dal PSSR di seguito sintetizzate: - il coordinamento permanente per quanto attiene le istruttorie e il supporto tecnico di ambito sociale e sociosanitario con i Responsabili degli Uffici di Piano, il Direttore delle attività socio sanitarie dell'AUSL e la Responsabile del programma Anziani dell'AUSL; - l'integrazione con l'AUSL per la programmazione sanitaria e sociosanitaria e con l'ASMN per la programmazione sanitaria; - l’elaborazione e monitoraggio del Profilo di Comunità e le elaborazioni necessarie alla Conferenza ai fini della stesura dell'atto d'indirizzo e coordinamento; - l'istruttoria del riparto delle risorse del FRNA per favorire un processo di riequilibrio territoriale delle risorse previste e il presidio a livello tecnico degli obiettivi di equità e omogeneità possibile nell'erogazione dei servizi per non autosufficienti; - l'istruttoria per gli adempimenti relativi all' organismo tecnico provinciale per l'accreditamento nonchè le istruttorie previste dalle direttive regionali.

ARTICOLO 7 – ONERI FINANZIARI Relativamente al Programma attuativo annuale 2011, esso comprende azioni ed interventi per una spesa complessiva distrettuale di Euro 106.733.452,88 di cui: Euro 48.434.808,01 finanziato con fondi dei comuni, Euro 25.310.913 totali di finanziamenti regionali così ripartiti: - Euro 2.191.148,99 finanziato con il Fondo Sociale Locale (compreso Fondo sociale straordinario), gestito dal Comune capofila per i programmi Infanzia e Adolescenza, Immigrazione, Povertà, Giovani/Dipendenze, Promozione e Sviluppo degli Uffici di Piano, Contributi Mobilità e Autonomia nell’ambiente Domestico, - Euro 31.514,39 del programma finalizzato Carcere, euro 43.500 del programma finalizzato Lotta alla tratta, euro 45.725,29 del programma finalizzato Centri Famiglie - Euro 291.992,03 del programma straordinario a favore delle famiglie - Euro 54.942,30 del programma di progetti innovativi territoriali per l’armonizzazione dei tempi di vita e di lavoro - Euro 628.125 del fondo indistinto, a riparto e gestione diretta dei singoli Comuni - Euro 22.023.985 (di cui 20.831.159 assegnazione 2011 e 1.192.826 provenienti da residui anni precedenti) finanziato con il fondo regionale non autosufficienza, gestito dall’AUSL Euro 23.825.797 finanziato con fondi della Azienda USL – distretto di Reggio Emilia per la spesa sociosanitaria, La Provincia di Reggio Emilia, inoltre, promuove nell’ambito del Programma attuativo 2011 azioni di sistema nelle aree di riferimento per un valore economico di euro 22.300. La Provincia , inoltre 16


promuove nell'ambito del programma attuativo 2011 azioni di sistema sovradistrettuali nelle aree di riferimento per un valore economico di euro 115.357,27 Le Parti concordano, infine, che tali risorse potranno essere integrate da contributi per i quali è in corso la richiesta di concessione ovvero da risorse attualmente non previste e non quantificabili. Esse convengono, altresì, che potranno essere apportate eventuali modifiche agli impegni finanziari inizialmente assunti, previa intesa all’interno degli organismi di distretto fra tutti i soggetti sottoscrittori del presente Accordo di Programma, a condizione che tali modifiche non pregiudichino il raggiungimento degli obiettivi e la realizzazione degli interventi previsti nel Programma attuativo 2011. ARTICOLO 8 - FUNZIONI DI VIGILANZA L'esecuzione del presente Accordo sarà verificata dal Comune di Reggio Emilia, capofila tramite il Nuovo Ufficio di Piano come azione di supporto e di affiancamento ai Comuni, con particolare attenzione ad aspetti di criticità e di difficoltà che i medesimi dovessero incontrare. Qualora nella gestione dei progetti e dei finanziamenti connessi si evidenziassero chiare situazioni di negligenza non affrontabili attraverso le normali strategie collaborative, il Comune di Reggio Emilia, Capofila, attiverà l’organo di vigilanza previsto dall’art. 34, comma 7, del T.U. 267/2000. ARTICOLO 10 - DURATA DEL ACCORDO DI PROGRAMMA L’accodo di programma avrà durata annuale con scadenza del accordo 31.12.2011. Sono ammessi interventi di modifica concordati fra le parti nel corso di validità dell’Accordo. ARTICOLO 11 - TRASMISSIONE DELL’ACCORDO IN REGIONE E SUA PUBBLICAZIONE Il Comune di Reggio Emilia, capofila, si impegna a trasmettere alla Regione Emilia-Romagna il presente Accordo di Programma. Letto, confermato e sottoscritto in data 31 maggio 2011 ENTE RUOLO RICOPERTO Per il Comune di Albinea ASSESSORE Per il Comune di SINDACO Bagnolo in Piano Per il Comune di ASSESSORE Cadelbosco di Sopra Per il Comune di ASSESSORE Castelnovo di Sotto Per il Comune di ASSESSORE Quattro Castella Per il Comune di ASSESSORE Reggio Emilia Per il Comune di ASSESSORE Vezzano sul Crostolo Per l’Azienda USL – DIRETTORE DI DISTRETTO Distretto di Reggio Emilia Per l’Azienda Ospedaliera DIREZIONE SANITARIA Santa Maria Nuova di Reggio Emilia Per la Provincia di ASSESSORE Reggio Emilia

NOME TIZIANA TONDELLI PAOLA CASALI

FIRMA firmato firmato

CHIARA GIBERTI

firmato

FRANCA PATERLINI

firmato

ALBERTO OLMI

firmato

MATTEO SASSI

firmato

GIOVANNI BETTUZZI

firmato

CRISTINA MARCHESI

firmato

LUIGI RIZZO

firmato

MARCO FANTINI

firmato

Approvato con Decreto del Sindaco di Reggio Emilia PG 10261 del 31 maggio 2011

17


TABELLA A)

Quadro riepilogativo del finanziamento della spesa prevista per il programma attuativo 2011

18


Tabella a) QUADRO RIEPILOGATIVO DEL FINANZIAMENTO DELLA SPESA PREVISTA PER IL PROGRAMMA ATTUATIVO 2011 AREA /TARGET

SOGGETTI

Comune di Bagnolo in Piano Comune di Cadelbosco di Sopra Comune di Castelnovo di Sotto Unione Terra di Mezzo Comune di Albinea Comune di Quattro Castella Comune di Vezzano sul Crostolo Comune di Reggio nell'Emilia

responsabilità familiari

infanzia e adolescenza

giovani

anziani

disabili

dipendenze

immigrati stranieri

povertà ed esclusione sociale

salute mentale

azioni di sistema e trasversali

65.200,00

Totale RISORSE

617.641,35

528.333,63

24.107,72

558.018,02

91.725,72

649.743,74

503.950,65

12.100,00

516.050,65

444.787,01

621.139,36

3.056.445,96

549.979,38

93.192,01

743.739,80

1.899,44

205.065,00

113.300,00

653.150,00

48.650,00

723.373,00

282.000,00

30.000,00

2.000,00

103.000,00

20.712.644,82 123.122,17 7.558.216,67

32.808,87

5.422.733,82 125.606,70

26.071,51

1.146.838,78

24.300,00

1.088.304,24

33.610,06

35.656,49

7.000,00

25.000,00

687.628,70

1.641.549,16

235.774,34

8.000,00

2.633.353,25

175.000,00

2.279.928,00 41.607.876,00 9.139.634,05

9.139.634,05

Regione - F.do sociale locale 189.551,39

1.092.532,25

217.385,65

36.751,48

19

70.200,00

232.011,06

277.064,06

75.653,10

2.191.148,99


(compreso F.do straord)

Regione - F.do straordinario famiglie 275.447,91 Regione Progetti Armonizzazione 8.683,14 Regione altro (specificare in nota)2 45.725,29

16.544,12

291.992,03

46.259,16

54.942,30

75.014,39

FRNA

14.631.500,00 7.090.465,00 NON PROGRAMMATO

628.125,00

748.864,68

302.000,00

22.023.965,00

FNNA AUSL (1) Provincia di Reggio Emilia Altri soggetti pubblici (ASP, ecc..) Altri soggetti privati

Totale

308.359,00

2.877.569,00

85.463,00

6.924.787,00

1.242.308,00 1.750.713,00 297.111,00

12.300,00

1.035.997,00 1.481.127,00 7.822.363,00 23.825.797,00

10.000,00

22.300,00

-

6.107.954,35

26.745.159,60

478.520,26

39.835.555,10

14.345.950,31

1.946.519,70

1.300.169,69

3.140.652,61

1.489.127,00

11.343.843,44 106.733.452,06

1. Spesa sanitaria per gli interventi ad elevata integrazione socio-sanitaria (tra cui finanziamento FSR per unità di strada) nonchè per gli interventi previsti al punto 6 e 9 del documento "Indicazioni di supporto alla redazione del Piano di Zona per la salute ed il benessere sociale 2009-2011 e del PAA 2009..." di seguito richiamati: a. Cure Domiciliari, suddivise per tipologia di assistenza (Domiciliare Integrata (ADI), Domiciliare Programmata (ADP), Domiciliare Infermieristica); b. Assistenza Specialistica Ambulatoriale; c. Accessi al Pronto Soccorso non seguiti da ricovero per cittadini in età pediatrica e sopra i 65 anni; d. Ricoveri ripetuti per i cittadini sopra i 65 anni 2. programma finalizzato carcere, programma finalizzato lotta alla tratta, programma finalizzato centro famiglie, fondo indistinto

20


TABELLA B) Fondo sociale locale – previsione di spesa 2011

21


tabella b) REGIONE

AREA/TARGET

TIPOLOGIA

A B C

D RESPONSABILITA' E FAMILIARI F G H

I

INFANZIA E A ADOLESCENZA B C

D E F

Rif. Scheda intervento n.

servizio sociale professionale 58,178 integrazione sociale servizi educativiassistenziali e per l'ins. lavorativo 47, 62 assistenza domiciliare servizi di supporto trasferimenti in 139, 58, denaro 135 strutture diurne strutture residenziali e comunitarie 58, 45 Pronto intervento sociale Totale ResponsabilitĂ Familiari servizio sociale professionale integrazione sociale 41, 73, 140 servizi educativiassistenziali e 46, per l'ins. 57,59,42,44, lavorativo 37, 31 assistenza domiciliare servizi di supporto trasferimenti in denaro

Fondo sociale Fondo sociale Programma Locale 2009 Progetti locale (Det (Det.13926/09) straordinario ALTRO 15679/10 + Armonizzazione Famiglie non utilizzato (specificare tempi vita e DGR 350/11 al 31/12/2010 (Det in nota) - Fondo lavoro 15678/10) e straordinario) riprogrammato 64.967,77

21.977,38

COMUNI

AUSL

Altri soggetti pubblici

Altri soggetti privati

332.426,65

TOTALE

419.371,80 -

8.683,14

39.828,92

251.553,20

300.065,26 -

11.794,62

275.447,91

371.745,21

84.754,70

189.551,39

658.987,74 -

84.754,70

275.447,91

8.683,14

21.977,38

595.774,47

371.745,21 1.463.179,50 -

155.482,48 5.297,92

233.717,66

11.246,20

1.032.686,58

46.259,16

18.000,00

1.757.275,49

150.000,00

1.343.466,98

2.066.498,51 -

22


G strutture diurne H strutture residenziali e comunitarie I Pronto intervento sociale Totale infanzia e adolescenza A servizio sociale professionale B integrazione sociale C servizi educativiassistenziali e per l'ins. lavorativo D assistenza domiciliare GIOVANI E servizi di supporto F trasferimenti in denaro G strutture diurne H strutture residenziali e comunitarie I Pronto intervento sociale Totale giovani ANZIANI A servizio sociale professionale B integrazione sociale D assistenza domiciliare E servizi di supporto F trasferimenti in denaro G strutture diurne H strutture residenziali e comunitarie

33, 34

185.541,00

1.236.663,00

39, 38

517.791,11

2.835.728,89

100.000,00

1.522.204,00

3.353.520,00

8.285.689,49 250.000,00 1.092.532,25

16.544,12

46.259,16

18.000,00

6.862.353,96

83,84,85, 78, 76

86

132.000,00 207.822,84

308.933,44

9.562,81

39.087,19

648.756,28

48.650,00 -

132.000,00 217.385,65

348.020,63

23

697.406,28


PERSONE CON A DISABILITA' B C

D E F

F G H

I

DIPENDENZE A B C

D E F G H

Totale anziani servizio sociale professionale integrazione sociale servizi educativiassistenziali e per l'ins. lavorativo assistenza domiciliare servizi di supporto trasferimenti in denaro (esclusi contributi L.R.29/97) contributi L.R.29/97 strutture diurne strutture residenziali e comunitarie Pronto intervento sociale Totale disabilitĂ servizio sociale professionale integrazione sociale servizi educativiassistenziali e per l'ins. lavorativo assistenza domiciliare servizi di supporto trasferimenti in denaro strutture diurne strutture residenziali e comunitarie

88

36.751,48

36.751,48 -

-

36.751,48

36.751,48

50.000.00 69

12.000,00

38.000,00

40.000,00 80

58.200,00

58.230,00

24

156.430,00


I

IMMIGRATI A STRANIERI B

C

D E F G H

I

POVERTA' ED A ESCLUSIONE SOCIALE B C

D E

Pronto intervento sociale Totale dipendenze servizio sociale professionale integrazione sociale servizi educativiassistenziali e per l'ins. lavorativo assistenza domiciliare servizi di supporto trasferimenti in denaro strutture diurne strutture residenziali e comunitarie Pronto intervento sociale Totale immigrati servizio sociale professionale integrazione sociale servizi educativiassistenziali e per l'ins. lavorativo assistenza domiciliare servizi di supporto

40.000,00 70.200,00

153, 154, 148, 147, 152

206.430,00

96.230,00

370.418,06 232.011,06

138.407,00

370.418,06 232.011,06

138.407,00

130.000,00 140, 136

26.379,60

195.656,49

39.276,89

-

F trasferimenti in denaro G strutture diurne H strutture residenziali e comunitarie

3.000,00 141, 139, 135

178.552,89

26.369,00

129

72.131,57

647.276,89

337.504,43

25

855.198,78 409.636,00


SALUTE MENTALE

AZIONI DI SISTEMA E MULTIUTENZA

H Aree attrezzate per nomadi I Pronto intervento sociale Totale povertĂ Esclusione sociale B integrazione sociale C servizi educativiassistenziali e per l'ins. lavorativo D assistenza domiciliare E servizi di supporto F trasferimenti in denaro G strutture diurne H strutture residenziali e comunitarie Totale salute mentale L Sportello sociale Prevenzione e M sensibilizzazione N

Ufficio di Piano Azioni di sistema N e spese di organizzazione Totale Azioni di sistema

TOTALE

-

130.000,00

3.000,00

1.460.491,27

26.369,00 337.504,43 686.553,78

277.064,06

-

-

160

60.000,00

89.000,00

149.000,00

174

15.653,10

19.346,90

35.000,00

75.653,10

2.191.148,99

108.346,90

291.992,03

54.942,30

26

377.481,81 8.835.686,74 302.000,00 26.369,00 624.745,21

184.000,00

12.704.366,08


STATO DI ATTUAZIONE degli obiettivi strategici triennali di salute e di benessere sociale

Aree d’intervento ANZIANI RESPONSABILITÀ FAMILIARI - INFANZIA E ADOLESCENZA GIOVANI - DIPENDENZE DISABILI POVERTÀ E ESCLUSIONE SOCIALE – SALUTE MENTALE IMMIGRAZIONE

27


- STATO DI ATTUAZIONE degli obiettivi strategici triennali di salute e benessere sociale TARGET* Responsabilità Familiari

infanzia e adolescenza

Giovani

Anziani

Disabili

x FINALITÀ Informazione/Promozione del benessere sociale, della salute e di stili di vita sani X

Prevenzione X

Immigrati stranieri

Povertà e Esclusione sociale

Salute mentale

Dipendenze

Cura/Assistenza X □

Nel corso del 2010 il Tavolo tematico Anziani ha visto l’avvicendamento di alcuni componenti, in particolare sono usciti dal gruppo due dei quattro conduttori, si è inoltre realizzato il cambio di coordinatore del Servizio Assistenza Anziani. Obiettivo del gruppo che si è ridefinito è quello di aumentare il coinvolgimento del terzo settore. Nel corso del 2010 il tavolo in plenaria si è riunito 4 volte, il gruppo si è poi suddiviso in due sottogruppi che hanno lavorato su due obiettivi differenti “Migliorare il percorso delle dimissioni protette” e “Mappare i punti informativi della rete dei servizi rivolti alla persona anziana” e che hanno seguito un calendario autonomo, riferendo poi periodicamente al gruppo complessivo. Tutto il settore dell’assistenza alle persone anziane, è dal 2010 in particolare, coinvolto nel percorso di Accreditamento dei servizi socio-sanitari, come previsto dalla DGR n.514/09. Il percorso di accreditamento è iniziato con le domande pervenute entro il 30 settembre 2010 e gli incontri con gli enti gestori con le richieste di integrazioni di documentazione che hanno portato al 31/12/2010 ad avere accreditato 33 servizi operanti sul territorio per quanto riguarda l’area anziani (13 case protette, 15 centri diurni anziani, 5 servizi di assistenza domiciliare anziani). Anche per l’anno 2011 tutti i componenti del tavolo saranno impegnati a terminare i lavori dei sottogruppi, impegnandosi in un costante lavoro di monitoraggio dei percorsi messi in essere, oltre a affrontare in termini di riprogettazione eventuali nuove situazioni. Rispetto all’obiettivo: “orientare i servizi ad una maggiore connessione operativa con i propri territori” connesso all’obiettivo “ garantire coerenza, continuità e pertinenza delle informazioni in ogni punto della rete utilizzando gli strumenti di: formazione congiunta, utilizzo sistemi informativi comuni, stesura protocolli e intese, valorizzazione dei rapporti flessibili tra diversi servizi” Uno dei due sottogruppi del tavolo tematico ha costruito una mappa dei punti informativi presenti sul territorio, in merito a servizi e interventi a disposizione per la persona anziana. In questa prima versione si è data la precedenza ai punti informativi formali ed istituzionali, distinguendo quelli che sono deputi a questa funzione e quelli che erogano assistenza, ma che contestualmente sono spesso chiamati a fornire informazioni. La griglia è stata ottenuta, intervistando i diversi referenti dei punti individuati suddividendoli in: sanitari, sociali e volontariato. Anche nel corso del 2010 è stato realizzato un momento di formazione di nucleo che ha visto la presenza contemporanea di MMG, infermiere e assistenti sociali, su problematiche specifiche del paziente anziano fragile. L’esperienza verrà ripetuta anche nel 2011, su tematiche in fase di definizione. Nel corso del 2011 si è rafforzata la territorializzazione dell’assistenza anche attraverso un sempre maggiore rinforzo dell’attività all’interno delle sedi di Nucleo. In particolare nel corso del 2011 alcuni specialisti ambulatoriali hanno trovato la loro collocazione all’interno del Nucleo, presso la sede dello Spallanzani: cardiologo, ecografista, pediatra, psichiatra e presso la sede del Nucleo 2 lo psichiatra. Sempre nell’ottica di una maggiore integrazione tra il personale sociale e quello sanitario soprattutto in fase di progettualità, anche l’attività infermieristica all’interno dell’UVM è stata ricondotta al nucleo di riferimento. Tramite un accordo tra servizi (Poli di Servizio Sociale Territoriale, RETE, Coopslelios, Servizio Infermieristico Domiciliare) vengono svolti incontri periodici congiunti in ogni Polo che rappresentano un momento di confronto e verifica sulle progettazioni tra tutti gli attori che concorrono alla realizzazione del Piano Assistenziale Individualizzato a favore degli anziani in

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carico ai servizi territoriali, oltre che un occasione di approfondimento della conoscenza e connessione con il territorio in cui si opera. Si è consolidata nel 2010 l’attività dello Sportello Assistenti Familiari composto da tre sportelli tra loro collegati. In particolare, l’attività 2010 ha consolidato la dimensione distrettuale dello sportello lavorando su modalità di lavoro, referenze territoriali, sistema informativo comune e tipologie di utenti e risposte.Inoltre, lo Sportello ha avviato un percorso di attività formative per le assistenti familiari in raccordo con le realtà ed esperienze del territorio. Nel 2010 lo Sportello distrettuale ha intercettato le domande di 1.045 assistenti familiari e di 858 famiglie, proponendo 402 abbinamenti di cui 348 sfociati in un rapporto di lavoro tra assistente familiare e famiglia Rispetto all’obiettivo: “consolidare ed ampliare i progetti territoriali sulla demenza in ordine all’obiettivo di preservare il più possibile le autonomie e la “normalità” di vita” e “orientare i servizi pubblici e privati e del volontariato alla presa in carico del sistema famiglia oltre che del singolo anziano” e “continuare l’azione di coinvolgimento dei centri sociali anziani, degli orti sociali e delle associazioni di volontariato nei progetti territoriali riguardanti le aree di fragilità” e “favorire iniziative e politiche di integrazione delle associazioni di volontariato” Nel corso dell’anno 2010 la convenzione e la collaborazione con AIMA ha permesso di proseguire e potenziare: - l’attività del Centro d’Ascolto, che ha avuto complessivamente 202 contatti dei quali 102 nuovi; - la continuità dei due gruppi di sostegno a livello distrettuale; - l’organizzazione e conduzione di incontri informativi sul territorio sul tema della demenza: oltre a quelli tenuti ad Albinea si sono svolti incontri nella frazione di Villa Cella - l’implementazione delle giornate di apertura e frequenza dei “Caffè Incontro”, in base alle richieste provenienti dai familiari. Fondamentale per la buona riuscita delle attività è rappresentata dagli stessi Centri Sociali, grazie alla disponibilità data dai Presidenti e dai volontari. Gli incontri nel 2010 hanno interessato 77 familiari e 66 malati. Nell’ottica dell’integrazione sono stati effettuati periodici incontri di condivisione sia con i Servizi Sociali, per ciascun Comune del Distretto, che con i Professionisti del Programma Demenze dell’AUSL. - la continuazione del progetto di assistenza e sollievo domiciliare per famiglie con anziani affetti da demenza, con l’attenzione a offrire progetti assistenziali più tempestivi, flessibili ed efficaci. Nel 2010 si sono svolti 35 colloqui, dei quali 30 hanno avuto l’attivazione del progetto domiciliare. Tra gli obiettivi di miglioramento vi è l’intensificazione della divulgazione dell’iniziativa sul territorio distrettuale per ottenere una maggiore visibilità, e ottimizzare la collaborazione con i Servizi Sociali Territoriali. - In occasione della Giornata Mondiale per l’Alzheimer AIMA, in collaborazione con l’Associazione Regionale Alzheim-ER, ha organizzato una conferenza teatralizzata dal titolo “In Forma Mentis” che ha visto coinvolti, in qualità di conferenzieri, amministratori, dirigenti AUSL, medici, servizi sociali, e, tra i familiari e i volontari, molti dei frequentatori dei Caffè insieme ai loro congiunti malati. Rispetto agli obiettivi: “censire e mettere a sistema le varie iniziative sociali, sanitarie e del privato sociale riguardante la promozione di stili di vita corretti” - Nell’ambito delle attività gestite da Coopselios, vi è anche il mandato di diffondere comportamenti corretti per la tutela della salute e la salvaguardia del benessere dell’anziano e della sua famiglia. Nel 2010 si è svolta un’iniziativa pubblica, indirizzata in modo particolare agli anziani seguiti con l’assistenza domiciliare, collegata alla pubblicazione e diffusione dell’opuscolo “Sei sicuro di stare al sicuro?” allo scopo di sensibilizzazione ai comportamenti responsabili sul tema della prevenzione degli incidenti domestici. Nel 2009 gli anziani seguiti avevano ricevuto un opuscolo sul tema educazione alimentare. - La tematica della sicurezza in casa, accanto ad altre legate ai corretti stili di vita e all’orientamento nelle opportunità della rete dei servizi, è stata oggetto di incontri informativi e formativi in diversi quartieri nell’ambito delle iniziative dei Tavoli di Quartiere. Nel 2011 gli incontri informativi verranno organizzati in collaborazione con l’AUSL di Reggio Emilia nell’ambito della campagna regionale per la prevenzione degli incidenti domestici.

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Si è replicata dal 10 giugno al 30 settembre 2010 l’esperienza dell’Emergenza Caldo, un progetto che vede impegnati Comune di Reggio, AUSL, RETE, Auser, Emmaus, Croce Verde, Croce Rossa, Coordinamento provinciale dei Centri Sociali, con un piano di intervento finalizzato a promuovere e sostenere azioni e interventi volti ad alleviare, nel periodo estivo, la solitudine delle persone anziane, con l’attivazione di un numero telefonico unico per la raccolta delle segnalazioni, e la distribuzione di materiale informatico con i principali consigli per fronteggiare le ondate di calore. Nel 2010 le telefonate ricevute sono state 25, la maggior parte con richiesta di compagnia, 237 le telefonate effettuate dai volontari, principalmente con funzioni di ascolto e sollievo, 161 le telefonate di monitoraggio ad anziani fragili segnalati dai Medici di Medicina Generale, per un totale di 398 contatti. Per i prossimi anni l’obiettivo sarà quello di connettere le campagne di sensibilizzazione e informazione sui temi della promozione di stili di vita corretti nel periodo estivo (in particolare con l’Az FCR) e il raccordo con le iniziative messe in campo dai Tavoli di Quartiere. Il tavolo tematico anziani si è proposto di effettuare una raccolta del materiale delle iniziative sociali, sanitarie e del privato sociale riguardante la promozione di stili di vita corretti con la finalità di realizzare uno strumento informativo più coordinato e strutturato

Rispetto agli obiettivi: “garantire continuità nei nodi di passaggio tra un servizio e l’altro sui temi dell’orientamento, del passaggio di informazioni e dell’attivazione di servizi tramite azione di formazione, protocolli, intese” Il secondo sottogruppo del Tavolo Tematico Anziani ha lavorato nel corso del 2010 ad una analisi del percorso “dimissione protette” in tutte le sue possibili realizzazioni, pur sottolineando che la criticità maggiore si realizza nel momento di passaggio dall’ospedale al territorio. Durante il 2011 sarà necessario concentrare l’attenzione su uno strumento informatizzato, che consenta un passaggio rapido, ma preciso, delle informazioni necessarie al servizio che prende in carico l’utente. Grande aiuto ci si aspetta arrivi, in questo senso, dall’attivazione del Punto Unico di Accesso, che rappresenterà un punto di riferimento dedicato in particolare per i reparti ospedalieri, ma anche per gli operatori del territorio. Il progetto è ormai terminato e sarà operativo nel corso del 2011, previsti incontri specifici con i Poli Sociali, MMG e reparti ospedalieri. Rispetto agli obiettivi “ integrazione con le politiche inerenti allo sport già strutturata per quanto riguarda l’attività motoria anziani” Accanto alle attività già strutturate, grazie alla partecipazione attiva al Tavolo Tematico anziani di una referente dell’Uisp – area benessere, si è attivata nel 2010 una collaborazione con i Poli Territoriali per un progetto di Ginnastica a domicilio finanziato dalla Fondazione Manodori. Con il duplice obiettivo di riattivazione e risocializzazione di persone anziane “a rischio” e di contrasto del declino delle capacità funzionali dell’anziano per consentire il mantenimento della sua indipendenza, il progetto ha interessato inizialmente due Poli, per un totale di 8 anziani. Obiettivo del 2011 è il consolidamento del progetto e l’ampliamento agli altri territori. Allo stesso scopo sono aumentate esperienze di attività motoria per anziani all’interno di centro sociali, centro diurni, e parrocchie sorte nei territori grazie ai Tavoli di Quartiere.

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- STATO DI ATTUAZIONE degli obiettivi strategici triennali di salute e benessere sociale TARGET* Responsabilità Familiari X

infanzia e adolescenza X

Giovani

FINALITÀ Informazione/Promozione del benessere sociale, della salute e di stili di vita sani X

Anziani

Disabili

Prevenzione X

Immigrati stranieri

Povertà e Esclusione sociale

Salute mentale

Dipendenze

Cura/Assistenza X □

Anche nel 2010 si è tenuta aperta la riflessione sui bisogni emergenti, in un quadro di crisi economica che tocca i sistemi familiari, relazionali, di status. In una situazione così fluida, soggetta a cambiamenti anche repentini e non sempre governabili e sostenibili con gli approcci e i servizi in essere, si è consolidato maggiormente il piano dell’integrazione, del confronto, dell’ottimizzazione delle risorse. L’attenzione in tutti gli ambiti di intervento è stata anche quest’anno rivolta a captare segnali anche micro di cambiamento e coniugare gli interventi massimizzando al meglio sia l’integrazione progettuale sia lo sviluppo di un approccio “pedagogico”, propedeutico a sostenere e sviluppare quella riflessività necessaria da una parte a sviluppare luoghi di partecipazione fattiva attraverso micro-progettazioni territoriali, dall’altra a sostenere le fragilità familiari che rischiano, se non intercettate precocemente, di rimanere in una zona grigia e di esplodere quando le risorse personali e di contesto si sono ormai azzerate. Fondamentale per i percorsi di crescita si conferma il ruolo degli adulti, che vanno altrettanto sostenuti e accompagnati e che portano contestualmente bisogni e risorse. La maternità si conferma come momento particolarmente fragile nella vita di una donna, soprattutto in assenza di una rete di sostegno e accompagnamento. Così come la difficoltà di costruzione di reti sociali, l’indebolimento dei sostegni informali e dei reticolati di prossimità rischiano di rappresentare ostacoli alla sostenibilità genitoriale. Risulta imprescindibile, quindi, coerentemente con i bisogni emergenti evidenziati e gli obiettivi correlati, promuovere azioni sinergiche rivolte al genitore e non solo ai minori. In questa cornice di riferimento si colloca l’accordo di programma minori tra i Comuni del Distretto e l’AUSl, che vede rafforzata la progettualità integrata fin dai primi segnali di disagio e che vuole essere uno strumento di condivisione orientato anche a sostenere una metodologia di lavoro pluriprofessionale, attraverso la quale aumentare gli interventi di supporto alle famiglie e sostenere la diffusione di una cultura dei diritti dei minori garantendo anche una stabilità di luoghi di confronto. E’ stata avviata una prima sperimentazione applicativa dei nuovi assetti organizzativi e contenuti metodologici a partire dall’autunno. Per quanto riguarda i rapporti con Procura e Tribunale, si sono tradotte in azioni migliorative alcune indicazioni riferite in particolare alla necessità di attuare una rete di accoglienze in emergenza. Tramite accordo con ASP Osea si è avviato un nuovo servizio coordinato di accoglienza in emergenza H24 sul distretto finalizzato a dare risposta immediata alla segnalazioni di necessità di accoglienza e tutela di m minorenni. Nell’arco dell’anno si sono,inoltre, mantenuti gli appuntamenti informativi aperti alle famiglie sull’affido e si è consolidato il gruppo di lavoro dedicato, che ha proseguito l’approfondimento sulle metodologie di lavoro mettendo appunto anche strumenti nuovi a sostegno delle progettazioni e degli accompagnamenti alle famiglie. Si sono avviati, in collaborazione con la Provincia e in attuazione distrettuale dei programmi provinciali, i gruppi formativi /informativi rivolti alle famiglie e si è progettato un percorso formativo rivolto agli operatori. Si sono mantenuti gli interventi sanitari di presa in carico tempestiva delle gravidanze e con accompagnamento per tutta la gravidanza, con particolare riguardo alle fasce deboli rappresentate soprattutto dalle donne straniere, il progetto “spazio latte e coccole”, il progetto “mamme nel pallone”. E’stato sviluppato e concluso nella sua fase esplorativa, rielaborativa e

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di ricerca il progetto avviato in collaborazione con i Centri famiglie di RE e Pujanello, che attraverso lo strumento della visita domiciliare da parte delle ostetriche del Consultorio,ha sviluppato una attenzione particolare a cogliere i segnali della depressione post-partum. Una linea di lavoro, questa, che conferma l’integrazione tra politiche sociali e sanitarie e la direzione di intercettare precocemente le fragilità correlate all’assunzione del ruolo genitoriale. In continuità con gli anni precedenti si confermano i nidi comunali e convenzionati, che mantengono la funzione di accompagnamento alla crescita rivolta ad un numero crescente di bambini in fascia di età 0-3. Si è investito sull’ottimizzazione e razionalizzazione delle risorse (nido intercomunale) e sulla formazione del personale, cruciale per sostenere la qualità e la vicinanza con i cambiamenti che bambini e famiglie portano. Si sono mantenuti in continuità l’Oasi-spazio bambini, lo spazio incontro genitori bambini, il nido a tempo ridotto “Piccolo mondo” come servizi a supporto dei tempi di cura, mantenendo comunque la valenza educativa rivolta ai bambini, poichè vanno incontro a esigenze di risposte flessibili richieste dalle famiglie. Rispetto alla valorizzazione/implementazione/attivazione di reti e luoghi di accoglienza dei bambini e delle loro famiglie, all’attivazione di momenti di confronto e costruzione tra enti e all’estensione delle pratiche di documentazione degli interventi sociali ed educativi, al rafforzamento della responsabilità educativa diffusa e alla fiducia nelle proprie competenze nei bambini/adolescenti e adulti sono mantenuti la continuità dei percorsi partecipati attraverso i CCR; si è mantenuto il tavolo di progettazione con le cooperative che gestiscono i campi gioco;si è dato continuità all’offerta dei soggiorni estivi per i ragazzi e alle ludoteche. Sempre in collegamento con questi obiettivi si è data continuità alle progettazioni rivolte agli adolescenti, rinforzando le connessioni interne con altri servizi/progetti e collegando maggiormente le realtà territoriali. Rispetto alle modalità di collaborazione con la scuola, oltre agli intrecci tra esperienze progettuali educative e scolastiche, rappresentano un’azione in continuità anche per il 2010 gli sportelli psicopedagogici, i progetti “la stanza di dante” e gancio welcome. Nel comune di Reggio Emilia è stata avviata una riorganizzazione dei sevizi educativi extrascolastici al fine di sostenere maggiormente nuove forme di collaborazione con la scuola e per sostenere l’accompagnamento educativo dei ragazzi, favorire l’integrazione sociale e la costruzione di una rete di relazioni educative sul territorio.

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- STATO DI ATTUAZIONE degli obiettivi strategici triennali di salute e benessere sociale TARGET* Responsabilità Familiari

infanzia e adolescenza

Giovani x

Anziani

Disabili

Immigrati stranieri

Povertà e Esclusione sociale

Salute mentale

Dipendenze x

FINALITÀ Informazione/Promozione del Prevenzione Cura/Assistenza benessere sociale, della salute e X X di stili di vita sani X □ □ □ Sulla base degli indirizzi strategici individuati nel Piano di zona 2009-11 sono state definite alcune priorità su cui si è articolata l’attività in diversi contesti, sinergicamente ricomposti in un quadro d’insieme finalizzato ad una maggior interazione tra politiche sociali e politiche giovanili. La suddivisione netta - in particolare per il Comune di RE – delle competenze progettuali prevalenti a matrice educativa rispetto a quella sociale in senso stretto, ha richiesto un’accurata rivisitazione di larga parte dei servizi socio-educativi e sanitari in essere, per rimodularne gli obiettivi e i conseguenti mandati operativi oltre ad assegnrne le responsabilità progettuali. L’anno 2010 si è così caratterizzato per il forte impegno a presidiare un processo di lavoro che, coinvolgendo i diversi contesti operativi sia del Privato sociale che del Pubblico, ha concorso a definire: - configurazione dei sistema complessivo dei Servizi in coerenza con l’analisi articolata della domanda (tipologie e profili) - modalità di percorsi d’accesso, presa in carico e cura (snodi organizzativi, composizioni e processi di lavoro) - orientamenti culturali di riferimento (evoluzione degli stili di vita e dei nuovi profili sociali come contesto di riferimento determinate la progettazione sociale e dei servizi sociosanitari) - applicazione sperimentale di nuovi servizi e funzioni in coerenza con quanto sopra - riformulazione degli strumenti contrattuali quale sintesi amministrativa in grado di riprodurre le caratteristiche del Sistema di collaborazione in logiche di interazione e complementarietà. Il lavoro si è alimentato dei contributi provenienti da confronti con Agenzie impegnate sul versante scolastico (operatori degli sportelli psicologici, formatori e consulenti…), con insegnanti e gruppi di genitori, educatori attivi in progetti sperimentali nelle scuole, animatori di territorio; con medici e operatori dell’ospedale, in riferimento al reparto di Emergenza/urgenza; e con organizzazioni del volontariato, con psicologi del Consultorio giovani e del consultorio Salute Donna. In particolare si sono avviati alcuni nuovi contesti di approfondimento con mediatori interculturali per specifiche azioni progettuali in contesti etnici più definiti su questioni attinenti le implicazioni educative e comportamentali e il rapporto intergenerazionale. L’anno 2010 ha visto un forte impegno legato alla costruzione dell’Accordo di Programma sulle Politiche e sui Servizi per la prevenzione, la cura e il contrasto delle Dipendenze e di altre forme di disagio sociale correlate quale opportunità su cui convergere con l’obiettivo di: - portare l’intero sistema degli interventi ad una piena consapevolezza di quanto viene effettuato, da diverse angolature e con diversi protagonisti, su aree di intervento che costituiscono un ”oggetto di lavoro comune”, in modo da rendere manifesta la globalità dell’intervento e la sinergia degli approcci; - stimolare la necessità di un maggiore coordinamento degli interventi, non solo nel senso stretto di una regia meramente tecnica che eviti sovrapposizioni o lacune, ma nel senso più ampio di un coinvolgimento attivo dei diversi attori del sistema in una riflessione comune. Un coordinamento in grado di originare un confronto permanente a partire dall’analisi dei bisogni dell’utenza, della condivisione degli interventi necessari, della messa a punto delle responsabilità in gioco e della dotazione delle risorse necessarie, della valutazione dei risultati conseguiti; - ridefinire e riformulare funzioni nel processo di ascolto, orientamento e motivazione dell’utente/famiglia in quello che oggi pare essere l’ambito d’intervento più critico ancorché maggiormente necessario a supportare quell’area grigia rappresentata da

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cittadini o loro famigliari che pur esprimendo un forte disagio non riescono o non vogliono accostarsi ai Servizi per varie ragioni di ordine culturale e sociale sviluppare una maggior complementarietà fra gli interventi di area sanitaria e di area sociale e sociosanitaria anche attraverso una rivisiatazione - e messa a sistema - degli strumenti contrattuali e commerciali: accordi di fornitura, convenzioni, materiali per capitolati di gara ecc..

Ambiti d’intervento: - rivisitazione dell’intero sistema dei servizi sanitari, sociali, educativi, scolastici che intercettano il mondo dei giovani con particolare riferimento ai servizi/progetti: Servizio di Prossimità, No Cocaine, Azzardo Point, A Casa di Ercole, Drop in – Villetta svizzera, Centro d’ascolto; Officina Educativa e progettazioni scolastiche ed extrascolastiche (Luoghi di Prevenzione e Freestudent box, Leva Giovani …) - definizione delle Politiche di riduzione del danno e dei rischi (sociale e sanitario) e sistema dei servizi in stretta connessione con gli obiettivi di sicurezza e inclusione sociale (affondo specifico ai fenomeni di “disordine urbano”: Progetto Zona Stazione, Accoglienza invernale notturna, mappatura zone a rischio marginalità) e la riformulazione progettuale del servizio di Drop in e costituzione di Sert 2. - Riformulazione delle Convenzioni quale strumento contrattuale che recepisse i cambiamenti in ordine a: ridefinizione degli orientamenti e nuovi mandati; attribuzioni di funzioni; assetti operativi più funzionali ai nuovi obiettivi; definizione di profili di operatori; riposizionamento dei target di riferimento e priorità; strumenti di monitoraggio e accompagnamento

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- STATO DI ATTUAZIONE degli obiettivi strategici triennali di salute e benessere sociale TARGET* Responsabilità Familiari

infanzia e adolescenza

Giovani

Anziani

Disabili x

FINALITÀ Informazione/Promozione del benessere sociale, della salute e di stili di vita sani X □

Prevenzione X □

Immigrati stranieri

Povertà e Esclusione sociale

Salute mentale

Dipendenze

Cura/Assistenza X □

Il 2010 è stato caratterizzato in via prevalente dal percorso di Accreditamento dei centri diurni e residenziali. Il percorso è stato molto faticoso e al tempo stesso abbastanza arricchente, in quanto ha consentito di riprendere e sistematizzare i progetti gestionali dei singoli servizi alla luce dell’accreditamento e delle prospettive e progetti specifici locali. Tutti i servizi interessati sono stati accreditati entro il 31/12/2010. Inoltre, il 2010 ha visto terminare e sfociare in atti il lungo percorso di stesura degli Accordi di programma per l’integrazione socio-sanitaria di ambito, consentendo l’evidenziazione e sistematizzazione di un sistema di rapporti di integrazione e di regole degli stessi che si è andato costruendo negli anni. Di particolare importanza appare l’inserimento dell’ambito minori per quanto riguarda gli interventi socio-sanitari all’interno dell’Accordo di programma, che ha portato ad un consolidamento del lavoro avviato nel 2009. L’UVHM quale dispositivo di confronto e supporto alla progettualità e all’integrazione e lo scambio continuo tra operatori e responsabili di Comuni e AUSL hanno favorito la presa in carico multiprofessionale nonchè l’attenzione al progetto di vita fin dall’infanzia che era stato evidenziato come bisogno emergente da famiglie e associazioni. Nell’ambito della progettualità integrata rivolta ai minori si data inoltre risposta attraverso alcune proposte di organizzazione di attività per il tempo libero, estendendo, con particolare attenzione alla fascia di età adolescenziale, le tipologie di offerta già presenti per i disabili adulti. È stato curato maggiormente il momento del passaggio alla maggiore età, che vede sul fronte sanitario un diverso servizio come riferimento per i disabili e le loro famiglie. Per favorire una maggiore integrazione non solo tra operatori sanitari e operatori sociali, ma anche tra sistema pubblico e del privato sociale sono state realizzate giornate formative in cui sono stati ricondivisi gli orientamenti e i contenuti dell’accordo di programma e dei diversi protocolli. Aggiungerei qualche attività relativa all’accreditamento. Il tavolo tematico ha continuato il proprio lavoro con incontri regolari sia in plenaria che in sottogruppi, in particolare i sottogruppi per il “Dopo di Noi”, “Inclusione sociale” e “Progetto educatico/campi gioco”. È prevista nel 2011 la costituzione della Fondazione per il “Dopo di Noi”, mentre il gruppo “inclusione sociale” ha prodotto una mappatura completa del territorio che potrà consentire nuove esperienze d’inclusione sociale. Il gruppo “progetto educativo e campi gioco” ha permesso l’esperienza di un campo gioco per 12 adolescenti. Alla luce della nuova situazione sociale ed economica si rende necessario un nuovo patto di alleanza tra le istituzione e i cittadini che coinvolga maggiormente le risorse attive del territorio. In questa ottica si sono messe le basi per aprire alcuni tavoli di confronto progettuale che riguardi non solo i singoli servizi bensì la complessa rete che essi rappresentano oltre ad un più adeguato riposizionamento. A questo obiettivo saranno chiamati i responsabili istituzionali, ASP, privato sociale, associazionismo. INCLUSIONE SOCIALE: Stanno avanzando i lavori del sottogruppo del tavolo tematico per avviare nei Poli Sociali iniziative di inclusione sociale di disabili lì residenti. STRUTTURE RESIDENZIALI e CENTRI DIURNI: Accompagnamento dei soggetti gestori nel percorso di accreditamento. RICOVERI DI SOLLIEVO: Esiste la programmazione che tuttavia non soddisfa pienamente la richiesta, in particolare: per dare risposta alle emergenze vengono sospesi sollievi programmati. SERVIZIO D’ASSISTENZA DOMICILIARE: Sono state incrementate le ore anche per i disabili minori.

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ACCESSO FACILITATO ALLE CURE SANITARIE: In via di costruzione i contatti con le direzioni ospedaliere. SOSTEGNO ALLA PRESA IN CARICO INTEGRATA DEL DISABILE MINORE/ASSEGNI DI CURA: E’ attiva l’unità di valutazione minori (UVHM), 168 minori nel 2010 in carico con progetti integrati socio sanitari. PROGETTI PER LA DISABILITA’ ACQUISITA: è in previsione un nuovo protocollo per la presa in carico del gravissimo disabile acquisito in particolare minore e anziano. ACCOMPAGNAMENTO PROGETTO DI VITA: È stato approvato il nuovo Accordo di Programma per la disabilità 0-65 anni. Gli adolescenti seguiti in collaborazione tra il SNPIA e il Servizio Disabili Adulti sono stati nel 2010 29 GRUPPO COORDINATORI: Ha rivisto la scheda utente che viene ora utilizzata regolarmente in forma informatizzata in sede di UVH INCONTRI A TEMA CON I FAMIGLIARI: sono state attive occasioni diversificate d’incontro e riflessione. GRUPPO INTERISTITUZIONALE: Come previsto dall’Accordo di Programma si è insediato il Gruppo Interistituzionale costituito dai responsabili sanitari e sociali dei servizi per la disabilità minori e adulti, dai responsabili ASP e Privato sociale, dalle scuole con il compito di garantire l’attuazione dell’Accordo di Programma in tutte le sue parti e di leggere i bisogni emergenti alla luce della realtà territoriale ed economica attuale per produrre ipotesi di innovative risposte in continuità con la programmazione dell’Ufficio di Piano e del programma della non autosufficienza. RIPROGETTAZIONE SERVIZI: Sono in atto incontri di riprogettazione dei Servizi non accreditati nell’ottica di un continuum tra questi e i servizi accreditati. In particolare nell’area degli inserimenti lavorativi si sono affinati alcuni strumenti d’intervento oltre ad avviare una rivisitazione del Servizio SIL.. L’implementazione dell’accordo di programma, l’accreditamento e il mutato contesto socioeconomico hanno richiesto una più raffinata definizione della governance complessiva del sistema: in questa fase si è formalmente costituito uno Staff di direzione (ausl, comune, fcr) con il compito di elaborare un percorso di riprogettazione del sistema dell’offerta e dei processi di lavoro sottesi. ALTRI PROGETTI: gli obiettivi permangono invariati, i risultati si confermano annualmente.

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- STATO DI ATTUAZIONE degli obiettivi strategici triennali di salute e benessere sociale TARGET* Responsabilità Familiari

infanzia e adolescenza

Giovani

Anziani

Disabili

Immigrati stranieri

Povertà e Esclusione sociale

Salute mentale

Dipendenze

FINALITÀ Informazione/Promozione del Prevenzione Cura/Assistenza X benessere sociale, della salute e X di stili di vita sani X □ Obiettivo – 1 Costruire/evidenziare percorsi anche innovativi all’interno della rete pubblico/privato/sociale/collettività, che permettano di dare adeguata risposta/sostegno alle nuove tipologie di disagio comprese quelle derivanti dall’attuale crisi economica ed occupazionale. Di particolare evidenza la necessità di sviluppare e consolidare percorsi educativi e di accompagnamento rivolti a persone in condizioni di fragilità, connesse al mantenimento dell’abitazione in situazioni di precarietà, e ad un utilizzo consapevole dei consumi e degli stili di vita È stato avviato il lavoro per la collocazione della Mappa dell’offerta dei servizi sociali e sanitari a supporto di bisogni primari - elaborata dal Tavolo Contrasto alla povertà e all’esclusione sociale - su apposita sezione web modificabile da operatori individuati e accessibile a tutti gli operatori interessati, con obiettivi di condivisione / diffusione dello strumento e aggiornamento dinamico delle informazioni contenute. Caritas, Associazione Papa Giovanni XXIII e Mag6 hanno e sviluppato una proposta di formazione sul tema del sovraindebitamento e del rapporto con il denaro di cui sempre di più sono investiti gli operatori sociali e sanitari. Obiettivo – 2 Migliorare la capacità di ascolto di sé e dell’altro degli operatori, rafforzando il senso di sicurezza, adattando l’approccio al mutamento dinamico e continuativo della realtà sociale, attraverso interventi formativi, confronti interservizi, valutazioni multidimensionali. È proseguito il lavoro di confronto e di costruzione di percorsi integrati a partire da situazioni multiproblematiche cogestite da servizi pubblici e del terzo settore. È proseguito il lavoro sulle buone pratiche di integrazione servizio sociale (AUSL e Comuni) e CSM rivolto alla definizione di tipologie/situazioni ricorrenti utili per inquadrare i casi per i quali è necessario prevedere collaborazione tra servizi e livelli diversi di coinvolgimento, orientarsi nella complessità, facilitare la lettura dell’intreccio tra problematiche personali e caratteristiche socio-familiari. Obiettivo – 3 Sostenere il bisogno di domiciliarità in un’ottica di coordinamento e integrazione tra servizi/interventi pubblici e del terzo settore, sviluppando la dimensione di sistema di accoglienza, ampliando il ventaglio di risposte abitative, ponendo l’attenzione alle specificità di genere e alle diverse tipologie di problemi, sviluppando nuove competenze per rispondere a nuovi problemi (povertà relativa, indebitamento, crisi dei legami), promuovendo collaborazioni per affrontare in una prospettiva di rete problemi relativi all’abitare (stili di vita, conflitti condominiali, gestione del denaro, sicurezza), sviluppando il collegamento con le politiche sociali, abitative e per la sicurezza. A fine 2009 è stata avviata la sperimentazione per l’ampliamento dei posti di accoglienza notturna maschili e femminili (nuovo) presso il Centro di Accoglienza Notturna di via Dalmazia e di Sesso; nel 2010 l’esperienza se ne sostenuta l’evoluzione affinando i percorsi di invio e di inserimento. Il sottogruppo Cavazzoli ha continuato ad affiancare l’esperienza di accoglienza femminile a Cavazzoli ai fini del sostegno dell’autonomia delle donne e della valorizzazione delle reti. Nell’ambito della collaborazione con il CSV Dar Voce e Associazioni familiari, Comune, AUSL, giudici tutelari è proseguito il percorso formativo (rivolto a familiari e volontari) per promuovere la figura dell’Amministratore di sostegno, e il coordinamento delle iniziative.

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È iniziata la ricerca/azione di ACER e Comune di RE per individuare, in collaborazione con i servizi sociali e socio-sanitari, criteri di assegnazione degli alloggi ACER rivolti a evitare concentrazioni di problematiche e favorire una buona esperienza di vicinato. Obiettivo – 4 Porre attenzione alla sicurezza/vivibilità sociale intese come risultato di un lavoro di costruzione/rafforzamento di legami e capacità di inclusione sociale nei confronti di nuove aree di marginalità. In quest’ottica è necessario fare comunità rafforzando le rete fra servizi sviluppando forme di alleanza tra i servizi e i cittadini rivolte a valorizzare piccole reti informali e piccoli contributi; sostenere l’empowerment di associazioni/reti di soggetti in condizione di svantaggio È proseguito il progetto “sicurezza partecipata parco San Lazzaro” che ha comportato incontri fra servizi, formazione del personale del servizio vigilanza, incontri con cittadini e organismi della 6° circoscrizione per promuovere la diversa dislocazione della nuova struttura per la riduzione del danno per soggetti dipendenti attivi da sostanze. La rivisitazione del Servizio di Prossimità e la conseguente definizione di un nuovo profilo dell’operatore di strada ha supportato l’azione progettuale avviata in particolare nella zona stazione per il contrasto ai fenomeni di disordine urbano e per la riduzione dei danni e rischi correlati all’uso di sostanze alcooliche da parte di persone che si aggregano in aree pubbliche; tale sperimentazione beneficia di positive connessioni progettuali su altre aree critiche. Obiettivo – 5 Rivedere il sistema dell’offerta di servizi che orientano e accompagnano la domanda occupazionale oltre a riformulare nuove alleanze con il mercato produttivo fondate su presupposti di consulenza, sostegno, formazione all’accoglienza e permanenza di soggetti fragili in contesti occupazionali È proseguito il lavoro di riprogettazione del modello organizzativo dei Nuclei Territoriali e di definizione di un assetto istituzionale congruente È stato avviato il Progetto di Ricerca Regionale TRAINING ON INDIVIDUAL PLACEMENT & SUPPORT (TIPS), che vede coinvolti DSMDP regionali, ENAIP, Area Sociale AUSL e ha comportato la formazione di operatori dell’AUSL e dell’ENAIP in autunno, la presentazione e l’avvio del reclutamento dei pazienti presso i CSM designati per sperimentare un metodo di lavoro che si basa sui presupposti teorici dell’empowerment. Obiettivo – 6 Sostenere percorsi progettuali a lungo termine prevedendo una fase dedicata alla riacquisizione della massima autonomia possibile e alla sensibilizzazione del contesto, sviluppando percorsi operativi di collegamento fra servizi fortemente orientati all’inclusione sociale (casa, lavoro, socializzazione) Sono stati aperti con finalità di sperimentazione due appartamenti “per l’autonomia” riferiti al progetto del laboratorio dell’Abitare, sottogruppo del Tavolo contrasto alla povertà e all’esclusione sociale, rivolti a sostenere la coabitazione tra soggetti fragili nella fase “post progetto” l’esperienza è stata monitorata da un tavolo di soggetti pubblici e del terzo settore presente nel territorio/quartiere. È proseguito l’approfondimento dell’Analisi di fattibilità di un progetto di imprenditoria femminile (Progetto “donne in rete per l’autonomia”) a partire dall’identificazione di uno spazio cittadino in cui edificare e collocare la nuova impresa. Obiettivo – 8 Potenziare tavoli e reti di servizi che in collaborazione con il mondo produttivo possono offrire opportunità di lavoro interno agli Istituti e per i detenuti/internati affidati e a fine pena, favorendo anche la conoscenza della normativa inerente (legge Smuraglia, legge svantaggio…). Arricchire la rete a favore dell’inclusione sociale dei detenuti/internati sviluppando forme di coordinamento tra i diversi soggetti coinvolti e promuovendo nuove sperimentazioni. Costituzione del tavolo di operatori di vari Enti e Associazioni del territorio che si interessano del re-inserimento dei detenuti denominato Costellazioni al fine di individuare opportunità di inserimento nel mondo lavorativo per detenuti.

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Percorsi di inserimento nel mercato del lavoro co-finaziati da Regione Emilai Romagna e Comune di Reggio Emilia nell'ambito delle attività del progetto carcere in collaborazione con la Provincia-centro per l'impiego, si organizzano tirocini di formazione e avviamento per detenuti e/o affidati al lavoro di 4/5 mesi cadauno. Promozione attività finalizzate al miglioramento della qualità della vita negli Istituti penitenziari: attività corsali, ricreative e motorie fra questi nell'anno 2010 il Comune ha organizzato un percorso con finalità anche riabilitati nel reparto differenziati(co-finanziamento regione-comune) Obiettivo – 9 Approfondire le problematiche, connettere informazione e azioni di mediazione e accompagnamento del pubblico e del privato a favore della costruzione di soluzioni abitative e di percorsi di integrazione e di autonomia per le famiglie rom e sinte. Presenza di operatori dedicati nei luoghi di presenza dei nomadi sinti e rom. Accompagnamento pre-scolare e scuola d'obbligo per sinti e rom. Progettare percorsi di integrazione per giovani sinti finalizzati alla formazione all'inserimento lavorativo costruire percorsi integrati con altri Enti, servizi e organizzazioni del Privato Socale per le famiglie sinte e rom per favorire la conoscenza della comunità sinta Obiettivo – 10 Sostenere innovazioni organizzative attraverso la ricerca, la formazione sul campo, la valutazione sistematica dei nuovi dispositivi organizzativi Si è lavorato per la costruzione dell’Accordo di programma sulle politiche e sui servizi a tutela della salute mentale e al contrasto di altre forme di disagio sociale correlate. È stato elaborato un progetto di riorganizzazione dell’Area di Salute Mentale adulti di RE che risponde alle crescenti necessità di lavoro trasversale e di collegamento, alle esigenze di maggiore articolazione dei percorsi terapeutico-riabilitativi, alla valorizzazione di nuove funzioni, all’integrazione socio-sanitaria. È stato sviluppato un percorso partecipativo di approfondimento, discussione, elaborazione del progetto con gli operatori del SSM, il servizio sociale AUSL e le Associazioni di utenti e familiari. Il progetto complessivo è stato presentato alle OOSS che lo hanno discusso con gli operatori e sottoscritto a dicembre 2010. È stata sviluppata la Ricerca-azione dei CSM su nuovi problemi e nuovi modi di lavorare che ha approfondito la gestione delle comunicazioni interne e le funzioni di accoglienza e di risposta alla nuova domanda di salute mentale e all’urgenza. Obiettivo – 11 Impegnare tutte le istituzioni nell’obiettivo di contrasto del pregiudizio nei confronti di persone portatrici di patologie psichiatriche, attraverso iniziative in grado di coinvolgere tutta la cittadinanza, incontri con la scuola, allo scopo di contribuire allo sviluppo di un clima sociale di tolleranza e di rispetto per ogni tipo di diversità e di promuovere il diritto di cittadinanza attiva e partecipata dei cittadini in condizione di svantaggio psicosociale. Sostenere l’inclusione sociale delle famiglie attraverso azioni sulla socialità, sull’informazione, sul reddito, sulle relazioni Il DSMDP, in collaborazione con Centro di Documentazione di Storia della Psichiatria, Comune, Associazioni e altre istituzioni ha organizzato la V Settimana Salute Mentale; ha organizzato una seria di incontri con la scuola gestiti insieme alle Associazioni di Utenti e Famigliari nell’ambito del progetto Oltre lo Stigma caratterizzato da una doppia valenza di sensibilizzazione sul tema dell’esclusione e dell’inclusione sociale e di promozione della salute mentale nelle scuole superiori. Obiettivo – 12 Favorire l’empowerment di persone portatrici di problematiche di natura psichiatrica e dei loro familiari, superare modelli tradizionali, valorizzare le relazioni, sostenere i diritti e le competenze, sostenere forme di sussidiarietà e capacità imprenditive, favorire l’aggregazione e la collaborazione con le associazioni di utenti e familiari e con tutte le altre forme di volontariato L’esperienza di Radio Tab (radio internet gestita da un gruppo di utenti del sevizio di Salute Mentale) si è arricchita attraverso un corso di formazione 2009-10 finalizzato allo sviluppo di capacità imprenditoriali e di peer-operator esitato nella costruzione di un progetto di “accoglienza partecipata” presso i Centri di salute Mentale.

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Obiettivo – 13 Individuare strategie per far emergere e intercettare bisogni di salute mentale nuovi e significativi sul piano qualitativo e/o quantitativo, offrire specifiche competenze e, in alcuni casi, percorsi differenziati in ambiti di intervento quali: famiglie multiproblematiche e disagio psicosociale, disturbi del comportamento alimentare, comorbilitĂ fra disturbi psichici e abuso di sostanze. Ăˆ stato sviluppata la funzione di collegamento tra Centri di Salute Mentale e Nuclei di Cure Primarie attraverso lo Psichiatra di Nucleo e si è lavorato per una riorganizzazione della funzione di Consulenza e di presa in carico a breve termine, organizzando ambulatori dedicati ai Nuclei di Cure Primarie in 2 sedi decentrate che saranno attivati nel 2011.

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- STATO DI ATTUAZIONE degli obiettivi strategici triennali di salute e benessere sociale TARGET* Responsabilità Familiari

infanzia e adolescenza □

Giovani

Anziani

Disabili

Immigrati stranieri

X□

FINALITÀ Informazione/Promozione del benessere sociale, della salute e di stili di vita sani X □

Povertà e Esclusione sociale □

Salute mentale

Dipendenze

Prevenzione

Cura/Assistenza

x

Sulla base delle esigenze rilevate dai diversi osservatori che trattano tematiche connesse alla migrazione e all’integrazione sociale dei cittadini immigrati stranieri extracomunitari, sono state identificate dai partecipanti al tavolo tematico i seguenti ambiti e le seguenti priorità.

Priorità: • Sistematizzare l’offerta di corsi di lingua italiana: sono stati realizzati, nei comuni del distretto, progetti per favorire l’apprendimento della lingua italiane e dei principali valori sociali del territorio reggiano. Laddove se ne sia ravvisata l’esigenza,e per garantire una buona presenza in aula, è stato fornito un servizio di trasporto e di baby sitteraggio, rivolto in particolare alle donne impegnate nei compiti di cura/accadimento familiare. Inoltre, è stato siglato un accordo per costituire la rete di soggetti che organizzano (a titolo gratuito) corsi di lingua italiana. • migliorare l’accesso ai servizi: si è lavorato per aumentare le conoscenze e le competenze delle comunità straniere riguardo all’esistenza e all’utilizzo dei servizi pubblici: sanitari, sociali e del privato sociale (incluso i sindacati per gli aspetti del lavoro e soggiorno regolare in Italia). • discriminazione e razzismo: prosegue, a livello distrettuale, l’attività di sensibilizzazione sui temi dell’antidiscriminazione e antirazzismo e quella di sportello antidiscriminazione. • Favorire la partecipazione delle associazioni di immigrati stranieri: si sono realizzate diverse iniziative (tra cui una ricerca, presentata a maggio 2011 sulle associazioni straniere a Reggio E.) per riconoscere il ruolo chiave che le associazioni hanno, sia verso i loro iscritti che verso la società di accoglienza, per incoraggiare e per sostenere la rappresentanza degli immigrati nei vari ambiti.

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SCHEDE INTERVENTO

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Area anziani

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DISTRETTO SCHEDA INTERVENTO –

PROGRAMMA ATTUATIVO ANNUALE PER L’ANNO 2011. SCHEDA N. 1 DECLINAZIONE DEGLI OBIETTIVI STRATEGICI TRIENNALI INTERVENTO/PROGETTO: ASSEGNI DI CURA anziani OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE: Erogazione assegni di cura anziani ai sensi delle normative regionali DISTRETTO DI REGGIO EMILIA 1.Soggetto capofila dell’intervento 2. Ambito territoriale di realizzazione 3. Referente dell’intervento: nominativo e recapiti

Distretto di Reggio Emilia

4. Destinatari

Anziani non autosufficienti residenti nel distretto

5. Eventuali interventi/politiche integrate collegate

Sportello Assistenti Familiari

6. Azioni previste 7. Istituzioni/attori sociali coinvolti 8. Risorse umane che si prevede di impiegare 9. Risultati attesi in relazione a indicatori regionali/distrettuali

10. Piano finanziario:

SONIA ROMANI, Responsabile SAA galleria Santa Maria 1, TEL. 0522/456704, e.mail sonia.romani@muncipio.re.it

Erogazione assegni con le procedure previste, adeguamento alle normative, compreso il contributo aggiuntivo badanti; rinnovi e controlli, tenuta budget distrettuale Comuni del Distretto, AUSL, Risorse umane provenienti dagli interessati, risorse umane impiegate in UVM Utilizzo budget oltre il 90%

Previsione di spesa 1.600.000

di cui risorse comunali (*)

di cui risorse regionali (Fondo sociale locale + Fondo straordinario)

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di cui risorse regionali (altri fondi)

di cui FRNA 1.600.000

di cui Fondo nazionale NA

di cui Fondo sanitario regionale

di cui risorse da altri soggetti -specificare


SCHEDA INTERVENTO –

PROGRAMMA ATTUATIVO ANNUALE PER L’ANNO 2011. SCHEDA N. 2 DECLINAZIONE DEGLI OBIETTIVI STRATEGICI TRIENNALI INTERVENTO/PROGETTO: ASSISTENZA RESIDENZIALE ANZIANI (posti definitivi) OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE: DISTRETTO DI REGGIO EMILIA 1.Soggetto capofila dell’intervento 2. Ambito territoriale di realizzazione 3. Referente dell’intervento: nominativo e recapiti 4. Destinatari

Distretto di Reggio Emilia SONIA ROMANI, Responsabile SAA– galleria Santa Maria 1 tel. 0522/456704, e-mail: sonia.romani@municipio.re.it Anziani non autosufficienti residenti nel distretto

5. Eventuali interventi/politiche integrate collegate 6. Azioni previste 7. Istituzioni/attori sociali coinvolti 8. Risorse umane che si prevede di impiegare 9. Risultati attesi in relazione a indicatori regionali/distrettuali

10. Piano finanziario:

Messa in opera dell’impianto complessivo dell’accreditamento tramite stesura dei contratti di servizio e loro implementazione (modalità di fatturazione e file di rendicontazione e monitoraggio Comuni del Distretto, AUSL, ASP RETE, ASP OPUS CIVIUM, Villa anna Rosa coop soc., Fondazione CASAINSIEME, Casa don Messori coop.soc., Pensionato San Giuseppe Srl, Le Esperidi coop.soc. Risorse umane provenienti dagli enti fornitori, risorse umane impiegate in UVM Copertura posti definitivi oltre il 98%; chiusura contratti di servizio entro 1/07/2011

Previsione di di cui spesa risorse TOTALE comunali

di cui risorse regionali (Fondo sociale locale + Fondo 11.675.229 2.251.729 straordinario)

di cui risorse regionali (altri fondi)

di cui FRNA

9.423.500

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di cui Fondo nazionale NA

di cui Fondo sanitario regionale

di cui risorse da altri soggetti -specificare


SCHEDA INTERVENTO –

PROGRAMMA ATTUATIVO ANNUALE PER L’ANNO 2011. SCHEDA N. 3 DECLINAZIONE DEGLI OBIETTIVI STRATEGICI TRIENNALI INTER.VENTO/PROGETTO: ASSISTENZA RESIDENZIALE ANZIANI- RICOVERI DI SOLLIEVO E NUCLEI SPECIALI DEMENZE OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE: Accoglienza ai sensi della dgr 1206/07; consolidamento sperimentazione ricoveri estivi programmabili, adeguamento standard accreditamento 1.Soggetto capofila dell’intervento

DISTRETTO DI REGGIO EMILIA

2. Ambito territoriale di realizzazione

Distretto di Reggio Emilia

3. Referente dell’intervento: nominativo e recapiti 4. Destinatari

SONIA ROMANI, Responsabile SAA– galleria Santa Maria 1 tel. 0522/456704, e-mail: sonia.romani@municipio.re.it Anziani non autosufficienti residenti nel distretto

5. Eventuali interventi/politiche integrate collegate 6. Azioni previste 7. Istituzioni/attori sociali coinvolti 8. Risorse umane che si prevede di impiegare 9. Risultati attesi in relazione a indicatori regionali/distrettuali (da esplicitare)

10. Piano finanziario:

Accoglienza ai sensi della dgr 1206/07; Messa in opera dell’impianto complessivo dell’accreditamento tramite stesura dei contratti di servizio e loro implementazione (modalità di fatturazione e file di rendicontazione e monitoraggio); continazione sperimentazione ricoveri estivi programmabili Comuni del Distretto, AUSL, ASP RETE, ASP OPUS CIVIUM, Villa anna Rosa coop soc., Fondazione CASAINSIEME, Casa don Messori coop.soc., Villa al Poggio Srl, Pensionato San Giuseppe Srl, Le Esperidi coop.soc. Risorse umane provenienti dagli enti fornitori, risorse umane impiegate in UVM copertura posti di sollievo oltre l’80%; chiusura contratti di servizio entro 1/07/2011

di cui risorse regionali Previsione di cui (Fondo sociale locale + di spesa risorse comunali Fondo straordinario) (*) TOTALE 865.500 25.500

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di cui risorse regionali (altri fondi)

di cui FRNA

840.000

di cui Fondo nazionale NA

di cui Fondo sanitario regionale

di cui risorse da altri soggetti specificare


SCHEDA INTERVENTO –

PROGRAMMA ATTUATIVO ANNUALE PER L’ANNO 2011. SCHEDA N.4 DECLINAZIONE DEGLI OBIETTIVI STRATEGICI TRIENNALI INTERVENTO/PROGETTO: DIMISSIONI PROTETTE OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE: Potenziamento del raccordo di nodi di passaggio della rete di protezione e cura degli anziani DISTRETTO DI REGGIO EMILIA 1.Soggetto capofila dell’intervento 2. Ambito territoriale di realizzazione 3. Referente dell’intervento: nominativo e recapiti

Distretto di Reggio Emilia

4. Destinatari

Anziani non autosufficienti residenti nel distretto

5. Eventuali interventi/politiche integrate collegate

Politiche ospedaliere, interventi adattamento domestico, punto unico di accesso

6. Azioni previste 7. Istituzioni/attori sociali coinvolti 8. Risorse umane che si prevede di impiegare 9. Risultati attesi in relazione a indicatori regionali/distrettuali

SONIA ROMANI, Responsabile SAA galleria Santa Maria 1, TEL. 0522/456704, e.mail sonia.romani@muncipio.re.it

Posti dedicati all’accoglienza post-dimissioni da ospedale e lungodegenza; messa in opera dell’impianto complessivo dell’accreditamento tramite stesura dei contratti di servizio e loro implementazione (modalità di fatturazione e file di rendicontazione e monitoraggio) Comuni del Distretto, Le Esperidi coop.soc. Risorse umane provenienti dagli enti fornitori, risorse umane impiegate in UVM, Servizi sociali territoriali e ospedaliero Copertura dei posti dedicati oltre l’80%; attivazione di almeno 50 pacchetti di tutoring domiciliare

Previsione di spesa 10. Piano finanziario:

TOTALE € 88.000

di cui risorse comunali non quantificate

di cui risorse regionali (Fondo sociale locale + Fondo straordinario)

di cui risorse regionali (altri fondi)

di cui FRNA

€ 88.000

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di cui Fondo nazionale NA

di cui Fondo sanitario regionale Non quantificate

di cui risorse da altri soggetti specificare


SCHEDA INTERVENTO –

PROGRAMMA ATTUATIVO ANNUALE PER L’ANNO 2011. DECLINAZIONE DEGLI OBIETTIVI STRATEGICI TRIENNALI

SCHEDA N. 5

INTERVENTO/PROGETTO: emergenza caldo OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE: consolidare ed ampliare, compatibilmente con le risorse disponibili, i progetti territoriale e i progetti di microcomunità ampliandone la base territoriale ove ritenuto possibile e necessario (progetti di “valenza cittadina”) e rendendoli più visibili e “catalogabili AUSL, 1.Soggetto capofila Comune di reggio emilia. dell’intervento 2. Ambito territoriale di realizzazione

Distretto di Reggio Emilia

3. Referente dell’intervento: nominativo e recapiti

Cristina Marchesi. Via Amendola 2 ; 0522.335388

4. Destinatari

Popolazione anziana

5. Eventuali interventi/politiche integrate collegate

Politiche sociali

6. Azioni previste

1) Incontri fra i componenti del gruppo operativo responsabile di azioni di prevenzione e contrasto ai disagi conseguenti alla ondate anomale di calore, per organizzare gli interventi e per studiare eventuali strategie migliorative 2) attivazione nel periodo critico di un n° telefonico dedicato, gestito in modo integrato da varie associazioni di volontariato finalizzato al sostegno della popolazione anziana ed alla attivazione delle varie risorse presenti sul territorio 3) sostegno alle persone anziane dimesse dall’ospedale mediante chiamata telefonica attiva da parte del volontariato 4) sostegno alle persone anziane segnalate dal MMG mediante chiamata telefonica attiva da parte del volontariato 5) Attivazione del servizio di trasporti (progetto “MobilitaRE”), gestito dal volontariato, rivolto ad anziani con autosufficienza compromessa in difficoltà a compiere gli spostamenti connessi con le normali attività della vita quotidiana per promuovere la socialità e consentire l’adempimento delle attività quotidiane di base (spesa, visite mediche, ecc..) 6) realizzazione di un’ ampia e capillare campagna informativa sui comportamenti da adottare in occasione di ondate anomale di calore e di promozione delle opportunità offerte nei mesi estivi. 7) riserva di posti residenziali per ricoveri di emergenza c/o le Case Protette del Distretto. 8) possibilità di frequenza gratuita presso i Centri Diurni cittadini9) possibilità di iscrizione gratuita ai Centri Sociali cittadini. 10) monitoraggio quindicinale della mortalità presente.

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7. Istituzioni/attori sociali coinvolti 8. Risorse umane che si prevede di impiegare

Distretto, DCP, 3° settore, servizi sociali, ASP, DSP Infermieri, medici di medicina generale, ospedale, volontari.

1) monitoraggio n° contatti avuti dal call center 2) monitoraggio n° telefonate di sostegno agli anziani dimessi dall’ospedale 9. Risultati attesi in relazione a 3) monitoraggio n° ° telefonate di sostegno agli anziani fragili segnalati dai MMG indicatori regionali/distrettuali 4) monitoraggio n° trasporti effettuati 5) monitoraggio n° anziani che hanno usufruito di ricoveri in urgenza di cui risorse di cui di cui Previsione di cui di cui risorse di cui di spesa risorse regionali risorse regionali risorse FRNA TOTALE comunali (fsl+ Fondo regionali (Progetti regionali armonizzazione) (altri straordinario) (Progr. 10. Piano finanziario: Straord fondi) Famiglie) 17.000 17.000 euro

SCHEDA INTERVENTO –

PROGRAMMA ATTUATIVO ANNUALE PER L’ANNO 2011. DECLINAZIONE DEGLI OBIETTIVI STRATEGICI TRIENNALI

di cui Fondo nazionale NA

di cui Fondo sanitario regionale

SCHEDA N. 6

INTERVENTO/PROGETTO: SOSTEGNO ALLA DOMICILIARITÀ DELLA POPOLAZIONE ANZIANA – in continuità OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE:: orientare i servizi ad una maggiore connessione operativa con i propri territori, in particolare consolidando le esperienze degli Sportelli Sociali territoriali, dei Nuclei di cura primarie e dei Tavoli di quartiere, ma anche con la strutturazione del Servizio Infermieristico Domiciliare su base territoriale. Occorrerà inoltre ampliare lo sforzo di mappatura territoriale da parte degli Sportelli sociali anche individuando sistemi di rilevazione strutturati. Ausl 1.Soggetto capofila dell’intervento 2. Ambito territoriale di realizzazione 3. Referente dell’intervento: nominativo e recapiti

Distretto di Reggio Emilia Greci Marina. Viale Monte San Michele 8. 0522.335480 Sonia Romani responsabile SAA

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di cui risorse da altri soggetti


4. Destinatari

Popolazione anziana

5. Eventuali interventi/politiche integrate collegate

Politiche sociali, politiche urbanistiche

6. Azioni previste

Proseguire strutturazione del Servizio Infermieristico domiciliare su base territoriale all’interno dei NCP. Consolidare ed implementare la assistenza domiciliare integrata MMG-infermiera (ADI) dei pazienti cronici Consolidare i percorsi per le Dimissioni Protette integrandosi con ASMN e servizio sociale Avvio del PUA (punto unico accoglienza) per favorire le dimissioni protette e la domiciliarità. Consolidare ed implementare la presa in carico congiunta degli anziani non autosufficienti e delle loro famiglie da parte del personale infermieristico e medico dei NCP, compresi gli specialisti, in integrazione con gli altri operatori formali ed informali che intervengono al domicilio. Mantenimento delle UVM e UVMs. Individuare e sperimentare strumenti di valutazione validati al fine di meglio definire la gravosità assistenziale infermieristica e quindi ridistribuire le risorse assegnate. Mantenimento dell’l’attività del centro distrettuale disturbi cognitivi con sperimentazione di forme riabilitative per il mantenimento dello stato cognitivo (stimolazione cognitiva). Progettare un estensione attività specialistica geriatria a domicilio. Attivazione di un esperienza di counselling al care-giver da parte del personale del centro accesso ai posti residenziali dedicati alle dimissioni protette attività rivolta a gruppi per il sostegno ai care giver che curano a domicilio anziani affetti da demenza (centro d’ascolto, attività informative, caffè alzheimer)

7. Istituzioni/attori sociali Dcp, AOSMN – servizi sociali dei comuni coinvolti 8. Risorse umane che si Infermieri, medici di medicina generale, geriatri, specialisti ambulatoriali, AS prevede di impiegare Previsione di cui di cui risorse di cui di cui risorse di cui di cui di spesa risorse regionali risorse regionali risorse FRNA TOTALE comunali (Fondo regionali (Progetti regionali 10. Piano sociale locale (Progr. armonizzazione) (altri finanziario: + Fondo Straord fondi) straordinario) Famiglie) 90.000 Non euro 90.000 quant

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di cui Fondo nazionale NA

di cui Fondo sanitario regionale

Non quant.

di cui risorse da altri soggetti specificare


COMUNE DI REGGIO EMILIA SCHEDA INTERVENTO –

PROGRAMMA ATTUATIVO ANNUALE PER L’ANNO 2011. DECLINAZIONE DEGLI OBIETTIVI STRATEGICI TRIENNALI

SCHEDA N. 7

INTERVENTO/PROGETTO: ……CENTRI SOCIALI ANZIANI (in continuità con il passato) OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE: PREVENZIONE – Obiettivo 5 e 6 COMUNE DI REGGIO EMILIA 1.Soggetto capofila dell’intervento 2. Ambito territoriale di realizzazione)

COMUNE DI REGGIO EMILIA

Carlo Vestrali, Comune di Reggio Emilia, 3. Referente dell’intervento: tel. 0522/456833, nominativo e recapiti e-mail: carlo.vestrali@municipio.re.it Cittadinanza; principali frequentatori gli anziani 4. Destinatari 5. Eventuali I Centri Sociali sono soggetto attivo nel processo di forte cambiamento della città in questi anni interventi/politiche integrate In quanto giocano un ruolo di presidio importante sul territorio in relazione alla struttura stessa della collegate popolazione e alle problematiche conseguenti Mantenimento e qualificazione di una rete importante di Centri sociali 6. Azioni previste Sostegno alla crescita di una maggiore partecipazione dei giovani e dei nuovi cittadini reggiani ai Centri stessi COMUNE DI REGGIO EMILIA 7. Istituzioni/attori sociali Associazioni di volontariato interessate coinvolti 8. Risorse umane che si prevede di impiegare 9. Risultati attesi in Azione di rafforzamento del tessuto sociale nei quartieri rispetto alla popolazione residente relazione a indicatori regionali/distrettuali Previsione di cui di cui risorse di cui di cui risorse di cui di cui di cui di cui di cui di spesa risorse regionali risorse regionali risorse FRNA Fondo Fondo risorse da TOTALE comunali (Fondo regionali regionali (Progetti nazionale sanitario altri 10. Piano sociale locale (Progr. armonizzazione) (altri NA regionale soggetti finanziario: Straord specificare + Fondo fondi) straordinario) Famiglie) euro

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SCHEDA INTERVENTO –

PROGRAMMA ATTUATIVO ANNUALE PER L’ANNO 2011. DECLINAZIONE DEGLI OBIETTIVI STRATEGICI TRIENNALI

SCHEDA N. 8

INTERVENTO/PROGETTO: ACCOMPAGNAMENTO ALLE FAMIGLIE CON ANZIANI CHE UTILIZZANO I SERVIZI SOCIALI E/O SOCIO SANITARI E/O LE OPPORTUNITA’ DELLA RETE (nuovo intervento) OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE: 1.Soggetto capofila dell’intervento

RETE Reggio Emilia Terza Età ASP

2. Ambito territoriale di realizzazione 3. Referente dell’intervento: nominativo e recapiti

COMUNE DI REGGIO EMILIA

4. Destinatari

Anziani e famiglie non autosufficienti residenti nel Comune di Reggio Emilia

Paola Castellini - Responsabile Settore Socio Assistenza RETE ASP – Via P. Marani 9/1 RE Tel 0522-571012 e.mail pcastellini@rete.re.it

5. Eventuali interventi/politiche integrate collegate 6. Azioni previste

Condivisione e applicazione di metodologia di accoglienza al Polo di anziano/famiglia con valutazione integrata e ipotesi di intervento; Condivisione e sperimentazione di prassi di lavoro integrato finalizzate all’ulteriore qualificazione della rete dei servizi, residenziali e territoriali,; Costruzione di percorsi di aiuto, accompagnamento, orientamento, sostegno alle famiglie con anziani fruitori di servizi sociali e socio sanitari Comune di RE, RETE, ASMN

7. Istituzioni/attori sociali coinvolti 8. Risorse umane che Risorse umane fornite dal soggetto capofila e da istituzioni e attori coinvolti si prevede di impiegare 9. Risultati attesi in Condivisione metodologie e prassi di lavoro integrato, costruzione percorsi accompagnamento relazione a indicatori regionali/distrettuali Previsione di cui di cui risorse di cui di cui risorse di cui di cui di cui regionali risorse reg.nali (Prog.ti risorse di spesa risorse FRNA Fondo (Fondo regionali armonizzazione) regionali nazionale TOTALE comunali sociale locale (Progr. (altri NA 10. Piano + Fondo Straord fondi) non finanziario: quantificabili straordinario) Famiglie) euro

52

di cui Fondo sanitario regionale

di cui risorse da altri soggetti specificare


SCHEDA INTERVENTO –

PROGRAMMA ATTUATIVO ANNUALE PER L’ANNO 2011. SCHEDA N. 9 DECLINAZIONE DEGLI OBIETTIVI STRATEGICI TRIENNALI INTERVENTO/PROGETTO: COORDINAMENTO DELLE INIZIATIVE COLLEGATE ALLA PROGETTUALITA’ DEI TAVOLI DI QUARTIERE (In continuità con l’anno precedente) OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE: programmi di sostegno alle reti sociali e prevenzione dei soggetti fragili

RETE Reggio Emilia Terza Età ASP

1.Soggetto capofila dell’intervento

Comune di Reggio Emilia 2. Ambito territoriale di realizzazione 3. Referente Paola Castellini - Responsabile Settore Socio Assistenza RETE ASP – Via P. Marani 9/1 RE Tel 0522-571012 dell’intervento: nominativo e.mail pcastellini@rete.re.it e recapiti Anziani fragili e non autosufficienti residenti nel Comune di Reggio Emilia 4. Destinatari 5. Eventuali interventi/politiche integrate collegate

Politiche della pianificazione urbanistica (piano dei servizi) politiche di partecipazione

6. Azioni previste 7. Istituzioni/attori sociali coinvolti 8. Risorse umane che si prevede di impiegare 9. Risultati attesi in relazione a indicatori regionali/distrettuali (da esplicitare)

Consolidare e sviluppare i progetti a dimensione cittadina, estendendo quelli avviati e avviare nuove progettualità, Allargare la base partecipativa del tavoli, verificare la possibilità di perfezionare la mappatura degli anziani Comune di RE, AUSL, RETE, associazioni di volontariato, centri sociali, parrocchie, altri soggetti , famiglie, singoli volontari Risorse umane fornite dal soggetto capofila e da istituzioni e attori coinvolti Estensione su base cittadina dei progetti avviati (Telefono Amico, prestazioni sanitarie leggere, ginnastica, piccole manutenzioni) , avvio nuovi progetti, allargamento base partecipativa

Previsione di cui di cui risorse di spesa risorse regionali TOTALE comunali (FSL + Fondo straordinario)

10. Piano finanziario: euro

di cui risorse regionali (Progr. Straord Famiglie)

di cui risorse regionali (Prog.tti armonizz.)

di cui risorse regionali (altri fondi)

di cui FRNA

50.000

50.000

53

di cui Fondo nazionale NA

di cui Fondo sanitario regionale

di cui risorse da altri soggetti specificare


SCHEDA INTERVENTO –

PROGRAMMA ATTUATIVO ANNUALE PER L’ANNO 2011. SCHEDA N. 10 DECLINAZIONE DEGLI OBIETTIVI STRATEGICI TRIENNALI INTERVENTO: SERVIZI PER IL TEMPO LIBERO (in continuità con l'anno 2010) OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE PREVENZIONE – Obiettivo 5 e 6 1.Soggetto capofila dell’intervento 2. Ambito territoriale di realizzazione 3. Referente dell’intervento: nominativo e recapiti 4. Destinatari

POLITICHE:

Comune di Reggio Emilia Comune di Reggio Emilia Dr.ssa Germana Corradini, Comune di Reggio Emilia, tel 0522/456833 e-mail: germana.corradini@municipio.re.it Anziani autosufficienti

5. Eventuali interventi/politiche integrate collegate 6. Azioni previste 7. Istituzioni/attori sociali coinvolti 8. Risorse umane che si prevede di impiegare 9. Risultati attesi in relazione a indicatori regionali/distrettuali

10. Piano finanziario:

- corsi di nuoto e corsi di ginnastica dolce - soggiorni climatici estivi e invernali - organizzazione inserimento anziani in attività socialmente utili (assicurazione, rimborsi) Comune di Reggio Emilia (Servizi Sociali, Servizio Personale, Circoscrizioni), Enti gestori: Fondazione dello Sport/Comitato Provinciale UISP, Coordinamento Provinciale Centri Sociali e Orti

di cui risorse regionali Previsione di di cui risorse (Fondo spesa comunali sociale locale TOTALE + Fondo straordinario)

di cui risorse regionali (Progr. Straord Famiglie)

euro 373.200,00 373.200,00

54

di cui di cui risorse risorse di cui regionali regionali FRNA (Progetti (altri armonizzazione) fondi)

di cui Fondo nazionale NA

di cui di cui risorse da Fondo altri sanitario soggetti regionale specificare


SCHEDA INTERVENTO –

PROGRAMMA ATTUATIVO ANNUALE PER L’ANNO 2011. SCHEDA N.11 DECLINAZIONE DEGLI OBIETTIVI STRATEGICI TRIENNALI INTERVENTO: SOLUZIONI RESIDENZIALI INNOVATIVE – Alloggi con servizi (Appartamenti Protetti per anziani) (in continuità con l'anno 2010) OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE: PREVENZIONE Ob. 2 – Ob. 7 1.Soggetto capofila dell’intervento

Comune di Reggio Emilia

2. Ambito territoriale di Comune di Reggio Emilia realizzazione 3. Referente Dr.ssa Germana Corradini, Comune di Reggio Emilia, tel 0522/456833, dell’intervento: e-mail: germana.corradini@municipio.re.it nominativo e recapiti 4. Destinatari

Anziani o coppie di anziani, autonomi o parzialmente autosufficienti

5. Eventuali interventi/politiche integrate collegate

Sinergia con il settore Programmazione Territoriale per individuare il Piano dei Servizi idoneo al supporto dell’intervento in argomento -

6. Azioni previste

-

Definire una parziale riprogettazione in base alle percentuali di utilizzo delle diverse strutture e ai fattori di successo/criticità delle stesse Gestione convenzioni Sinergia con il settore Programmazione Territoriale per individuare il Piano dei Servizi idoneo al supporto dell’intervento in argomento

7. Istituzioni/attori Comune di Reggio Emilia, Parrocchia di San Michele Arcangelo, ASP RETE ( Reggio Emilia Terza Età) sociali coinvolti 8. Risorse umane che si Personale (OSS /Infermieri) delle istituzioni coinvolte , assistenti sociali dei Poli prevede di impiegare 9. Risultati attesi in relazione a indicatori - Maggiore utilizzo degli appartamenti regionali/distrettuali

10. Piano finanziario:

Previsione di spesa TOTALE

di cui risorse comunali

di cui risorse regionali (F.S.L+ F.do str.rio)

di cui risorse regionali (Pr. Str. Famiglie)

euro 89.000,00 89.00,00

55

di cui di cui risorse risorse regionali di cui regionali (Progetti FRNA (altri armonizzazione) fondi)

di cui Fondo nazionale NA

di cui di cui risorse da Fondo altri sanitario soggetti regionale specificare


SCHEDA INTERVENTO –

PROGRAMMA ATTUATIVO ANNUALE PER L’ANNO 2011. SCHEDA N. 12 DECLINAZIONE DEGLI OBIETTIVI STRATEGICI TRIENNALI INTERVENTO/PROGETTO: ACCOGLIENZA RESIDENZIALI ANZIANI E ADULTI FRAGILI (Case di riposo, case di accoglienza, ecc) (in continuità con l'anno precedente) OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE: 1.Soggetto capofila dell’intervento

Comune di Reggio Emilia

2. Ambito territoriale di realizzazione

Comune di Reggio Emilia

3. Referente dell’intervento: nominativo e recapiti

Dr.ssa Germana Corradini, Comune di Reggio Emilia, tel 0522/456833 e-mail: germana.corradini@municipio.re.it

4. Destinatari

Anziani autosufficienti e parzialmente autosufficienti, adulti in difficoltà psico-fisiche e relazionali

5. Eventuali interventi/politiche integrate collegate 6. Azioni previste 7. Istituzioni/attori sociali coinvolti 8. Risorse umane che si prevede di impiegare 9. Risultati attesi in relazione a indicatori regionali/distrettuali

Ridefinizioni progettuali finalizzate ad una maggiore corrispondenza fra i bisogni della popolazione anziana e iil sistema delle risorse Comune di Reggio Emilia (Servizi sociali territoriali), ASP RETE, Case di accoglienza parrocchiali e altri Istituti Risorse degli enti fornitori Recuperare e/o mantenere le autonomie residue Previsione di di cui risorse di cui risorse spesa comunali regionali TOTALE (Fondo sociale locale + Fondo straordinario)

10. Piano finanziario:

euro

di cui risorse regionali (Progr. Straord Famiglie)

554.387,00 554.387,00

56

di cui risorse regionali (Progetti armonizzazione)

di cui di cui FRNA risorse regionali (altri fondi)

di cui Fondo nazionale NA

di cui Fondo sanitario regionale

di cui risorse da altri soggetti specificare


SCHEDA INTERVENTO –

PROGRAMMA ATTUATIVO ANNUALE PER L’ANNO 2011. DECLINAZIONE DEGLI OBIETTIVI STRATEGICI TRIENNALI

SCHEDA N. 13

INTERVENTO/PROGETTO: PASTI A DOMICILIO/CENTRO DIURNO (in continuità con l'anno 2010) OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE: PREVENZIONE/CURA/ASSISTENZA OB2 Comune di Reggio Emilia 1.Soggetto capofila dell’intervento 2. Ambito territoriale di realizzazione 3. Referente dell’intervento: nominativo e recapiti 4. Destinatari

Comune di Reggio Emilia Dr.ssa Germana Corradini, Comune di Reggio Emilia, tel 0522/456833, e-mail: germana.corradini@municipio.re.it Anziani in condizione di fragilità sociale, disabili che, anche temporaneamente, hanno bisogno di ricevere il pasto a domicilio o presso il Centro Diurno

5. Eventuali interventi/politiche integrate collegate 6. Azioni previste

Sperimentazione della semplificazione dell’accesso allo specifico intervento ove ne possano ricorrere le condizioni

7. Istituzioni/attori sociali coinvolti 8. Risorse umane che si prevede di impiegare 9. Risultati attesi in relazione a indicatori regionali/distrettuali (da esplicitare)

Azienda Speciale FCR, TIL, CIR

Avvio sperimentazione per l’accesso al servizio semplificato inserendo l’intervento tra le domande “leggere” da porre in capo allo Sportello Sociale mantenendo comunque, attraverso questo intervento, l’aggancio a cittadini anziani e loro famiglie; migliorare e favorire la permanenza delle persone con ridotta autonomia nel proprio contesto di vita, quando possibile nella propria casa, all’interno di un sistema di relazioni costruite nella loro vita di cui di cui Previsione di cui di cui risorse di cui di cui di cui di cui di cui risorse risorse di spesa risorse regionali risorse FRNA Fondo Fondo risorse da TOTALE comunali regionali regionali (Progetti regionali nazionale sanitario altri soggetti: 10. Piano finanziario: euro 122.000 (F. S.L. + (Progr. 920.000 armonizzazione) (altri NA regionale CONTRIBUZIONE Straord Fondo fondi) UTENTI 8.000 790.000 Famiglie) str.rio)

57


SCHEDA INTERVENTO –

PROGRAMMA ATTUATIVO ANNUALE PER L’ANNO 2011. SCHEDA N.14 DECLINAZIONE DEGLI OBIETTIVI STRATEGICI TRIENNALI INTERVENTO: ASSISTENZA DOMICILIARE ANZIANI (in continuità con l'anno 2010) OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE: CURA/ASSISTENZA – Ob.2 1.Soggetto capofila dell’intervento COMUNE DI REGGIO EMILIA 2. Ambito territoriale di Comune di Reggio Emilia realizzazione 3. Referente dell’intervento: Dr.ssa Germana Corradini, Comune di Reggio Emilia, tel 0522/456833, nominativo e recapiti e-mail: germana.corradini@municipio.re.it 4. Destinatari

Anziani residenti

5. Eventuali interventi/politiche integrate collegate

− 6. Azioni previste

Confronto tra i partner pubblici e privati coinvolti (comprese organizzazioni sindacali) per il monitoraggio del sistema;

Coinvolgimento delle famiglie e dell’Ente Gestore nella introduzione di innovazioni nella definizione dei servizi, in collegamento con il processo di ricerca e co-costruzione in atto COMUNE DI REGGIO EMILIA, Azienda Speciale FCR, Azienda Usl – distretto di Re, ASP RETE, COOPSELIOS, 7. Istituzioni/attori sociali coinvolti Organizzazioni del privato sociale, Organizzazioni sindacali 8. Risorse umane che si prevede di impiegare Continuo confronto e monitoraggio relativo all’’Assistenza domiciliare anziani anche in relazione al consolidamento dei progetti nati dai tavoli di quartiere e alla nuova funzione conferita a RETE di “accompagnamento alle famiglie” in sinergia con i poli. - Mobilitazione di diversi soggetti sociali in grado di produrre nuove reti, nuove consapevolezze e nuove disponibilità ad assumere i problemi; - Rafforzare il processo decisionale (restituzioni periodiche a un tavolo di governo e monitoraggio delle organizzazioni 9. Risultati attesi in relazione a coinvolte: comune, Azienda speciale FCR, ASP RETE, Sindacati) sperimentazione di soluzioni innovative nell’ambito indicatori regionali/distrettuali della domiciliarità - Individuazione di elementi condivisi per la valutazione qualità dei servizi offerti - Integrazione con progettazioni territoriali - Aumento delle ore di servizio erogato - Consolidamento all’interno della rete dei servizi di alcuni interventi definiti “leggeri”, sperimentati nel territorio in relazione all’attività dei tavoli di quartiere

58


Previsione di spesa TOTALE

10. Piano finanziario:

euro

1.453.254

SCHEDA INTERVENTO – INTERVENTO:

di cui di cui risorse risorse di cui risorse regionali regionali comunali/FCR (FSL + Fondo (Progr. straordinario) Straord Famiglie)

di cui di cui risorse risorse di cui regionali regionali FRNA (Progetti (altri armonizzazione) fondi)

884.838

518.416

PROGRAMMA ATTUATIVO ANNUALE PER L’ANNO 2011. DECLINAZIONE DEGLI OBIETTIVI STRATEGICI TRIENNALI

CENTRI DIURNI ANZIANI

2. Ambito territoriale di realizzazione 3. Referente dell’intervento: nominativo e recapiti 4. Destinatari

400.000

SCHEDA N.15

(in continuità con l'anno 2010) (COMPRESI TRASPORTI AL CENTRO DIURNO)

OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE: 1.Soggetto capofila dell’intervento

di cui risorse di cui di cui da Fondo Fondo altri nazionale sanitario soggetti NA regionale – (utenti)

CURA/ASSISTENZA – Ob.5

COMUNE DI REGGIO EMILIA Comune di Reggio Emilia

Dr.ssa Germana Corradini, Comune di Reggio Emilia, tel 0522/456833 e-mail: germana.corradini@municipio.re.it Anziani con ridotta autonomia, anche non autosufficienti

5. Eventuali interventi/politiche integrate collegate 6. Azioni previste

1 2 3

confronto costante con i partner (comprese le organizzazioni sindacali) sulla organizzazione dei servizi coinvolgere le famiglie nel monitoraggio delle sperimentazioni e delle innovazioni, in collegamento con il processo di cocostruzione in atto restituzione (a famiglie, operatori coinvolti, al tavolo di monitoraggio- anche in itinere) delle sperimentazioni

59


7. Istituzioni/attori sociali coinvolti 8. Risorse umane che si prevede di impiegare

Comune di Reggio Emilia, Azienda Speciale FCR, AUSL-Distretto di RE, ASP RETE, Organizzazioni del privato sociale, Organizzazioni Sindacali Assistenti Sociali Operatori ASP RETE

9. Risultati attesi in relazione a indicatori regionali/distrettuali (da esplicitare)

10. Piano finanziario:

Consolidamento di progetti innovativi nei Centri Diurni anziani in relazione al percorso di ricerca-azione sulla domiciliarità anziani. Rafforzare il processo decisionale (restituzioni periodiche a un tavolo di governo e monitoraggio delle organizzazioni coinvolte: Comune, Azienda speciale FCR, ASP RETE, Sindacati) Sperimentazione di soluzioni innovative nell’ambito della domiciliarità Aumentare la partecipazione degli utenti ai progetti nati dai tavoli di quartiere in relazione alle attività dei CD Individuazione di elementi condivisi per la valutazione qualità dei servizi offerti dal CD tra le organizzazioni coinvolte: Comune, Azienda di cui risorse di cui di cui regionali risorse di cui risorse di cui di cui di cui di cui risorse risorse Previsione di risorse da di cui Fondo Fondo (Fondo sociale regionali regionali comunali regionali spesa TOTALE FRNA locale + (Progr. (Progetti nazionale sanitario altri soggetti (altri Fondo Straord armonizzazione) NA regionale –(utenti) fondi) straordinario) Famiglie)

euro 3.034.882,00 1.461.947,00

822.935

60

750.000,00


COMUNE DI ALBINEA SCHEDA INTERVENTO –

PROGRAMMA ATTUATIVO ANNUALE PER L’ANNO 2011. SCHEDA N. 16 DECLINAZIONE DEGLI OBIETTIVI STRATEGICI TRIENNALI INTERVENTO/PROGETTO: CENTRO DIURNO (in continuità con l'anno precedente) OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE: - Sostegno alle famiglie, al cui interno è presente un anziano, nel lavoro di cura, con servizi di sollievo, consulenza, tempo libero - Mantenimento dell’assistito nel proprio territorio e al proprio domicilio posticipando od evitando il suo eventuale ricovero definitivo in struttura; - Mantenimento e/o potenziamento delle sue capacità residue; sostegno alla famiglia nella gestione dell’assistito, anche durante i week-end e le festività. COMUNE DI ALBINEA 1.Soggetto capofila dell’intervento 2. Ambito territoriale di realizzazione

Comune di Albinea

3. Referente dell’intervento:

Maria Chiara Borsalino 0522/590209-225

4. Destinatari 5. Eventuali interventi/politiche integrate collegate 6. Azioni previste 7. Istituzioni/attori sociali coinvolti 8. Risorse umane che si prevede di impiegare 9. Risultati attesi in relazione a indicatori regionali/distrettuali

Anziani residenti o non residenti nel territorio comunale d’Albinea, con priorità ai primi, in condizione di parziale o totale non-autosufficienza Trasporti/ sviluppo urbano, casa: barriere architettoniche/ sanità/ cultura/ stili di vita/ sicurezza

lettura della domanda ed attività amministrative ad essa connesse; Assistenza tutelare diurna; attività ricreativo-culturali, occupazionali e di mobilizzazione; aiuto nelle a.d.l.; assistenza infermieristica generica; affiancamento alle famiglie; tutoring/formazione assistenti familiari Comune di Albinea; cooperativa sociale “Albinea Insieme Casa Cervi Luigi”; Croce Verde; Auser, AIMA, medici del territorio, CoopElios Assistente sociale, ufficio serv sociali e assistenti domiciliari

Percentuale d’occupazione dei posti disponibili; andamento della domanda e ev. liste d’attesa; andamento della domanda relativa alle festività

61


Previsione di di cui spesa risorse TOTALE comunali 10. Piano finanziario: euro

di cui risorse regionali (F.S.L. + F.straod)

di cui risorse regionali (Progr. Straord Famiglie)

di cui risorse regionali (Progetti armonizzazione)

di cui di cui FRNA risorse regionali (altri fondi)

156.322,00 57.000,00

SCHEDA INTERVENTO –

di cui di cui Fondo Fondo sanitario nazionale regionale NA

di cui risorse da altri soggetti

99.322

PROGRAMMA ATTUATIVO ANNUALE PER L’ANNO 2011. DECLINAZIONE DEGLI OBIETTIVI STRATEGICI TRIENNALI

SCHEDA N. 17

INTERVENTO/PROGETTO: ASSISTENZA DOMICILIARE ADULTI /ANZIANI- (in continuità con l'anno precedente) OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE: innovare e qualificare il servizio di assistenza domiciliare, al fine di garantire maggiore estensione, flessibilità e capacità di copertura dei bisogni, garantendo la messa in rete con i servizi e le opportunità presenti nelle comunità locali, favorire la permanenza a casa delle persone con ridotta autonomia, mantenere l’anziano al proprio domicilio, facilitando il recupero o mantenimento delle capacità ed autonomie residue; sostegno alla famiglia, ivi comprese le giornate di festività 1.Soggetto capofila COMUNE DI ALBINEA dell’intervento 2. Ambito territoriale di realizzazione 3. Referente dell’intervento: nominativo e recapiti 4. Destinatari 5. Eventuali interventi/politiche integrate collegate

Comune di Albinea

Borsalino Maria Chiara 0522/590209-225

Adulti ed anziani residenti nel territorio comunale o non residenti ma temporaneamente ospitati presso parenti cittadini albinetani, in condizione di parziale o totale non-autosufficienza Trasporti/ sviluppo urbano, casa: barriere architettoniche/ sanità/ cultura/ stili di vita/ sicurezza

62


6. Azioni previste 7. Istituzioni/attori sociali coinvolti 8. Risorse umane che si prevede di impiegare 9. Risultati attesi in relazione a indicatori regionali/distrettuali (da esplicitare)

Lettura della domanda ed istruttoria, abbinamento domanda offerta Aiuto nelle a.d.l.; socializzazione; mobilizzazione; assistenza sanitaria di base; interventi a domicilio sia in giorni feriali che nei festivi tutoring/formazione assistenti domiciliari Comune di Albinea, Azienda U.S.L., associazioni di volontariato (Croce Verde, Emmaus), Coopselios, cooperativa San Gaetano, cooperativa sociale “Albinea Insieme Casa Cervi Luigi, medici del territorio, servizio infermieristico domiciliare Convenzione ed operatori, assistente sociale, amministrativo

Eventuali persone in lista d’attesa con relativi tempi; andamento della domanda ordinaria ed andamento della domanda rispetto al domiciliare festivo

Previsione di cui risorse di cui risorse di spesa comunali regionali TOTALE (Fondo sociale locale + Fondo straordinario)

10. Piano finanziario: euro

di cui risorse regionali (Progr. Straord Famiglie)

187.824 106.865,00

di cui risorse regionali (Progetti armonizzazione)

di cui di cui risorse FRNA regionali (altri fondi) 51.959

63

di cui Fondo nazionale NA

di cui Fondo sanitario regionale

di cui risorse da altri soggetti RETTE 29.000,00


SCHEDA INTERVENTO –

PROGRAMMA ATTUATIVO ANNUALE PER L’ANNO 2011. DECLINAZIONE DEGLI OBIETTIVI STRATEGICI TRIENNALI

SCHEDA N. 18

INTERVENTO/PROGETTO: SERVIZIO PASTI A DOMICILIO – (in continuità con l'anno precedente con sviluppo/ampliamento) OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE: Mantenimento dell’anziano con ridotta autonomia al proprio domicilio; recupero o mantenimento delle capacità ed autonomie residue; sostegno alla famiglia, ivi comprese le giornate di festività COMUNE DI ALBINEA 1.Soggetto capofila dell’intervento 2. Ambito territoriale di realizzazione 3. Referente dell’intervento: nominativo e recapiti 4. Destinatari 5. Eventuali interventi/politiche integrate collegate 6. Azioni previste

Comune di Albinea Borsalino Maria Chiara 0522/590209-225 Adulti ed anziani residenti nel territorio comunale o non residenti ma temporaneamente ospitati presso parenti cittadini albinetani, in condizione di parziale o totale non-autosufficienza Trasporto, casa e sicurezza, stili di vita

Consegna a domicilio dell’assistito del pasto (pranzo) completo ed eventuale aiuto per la sua somministrazione ove necessario Comune di Albinea, Coopselios, CIR, medici di base,

7. Istituzioni/attori sociali coinvolti 8. Risorse umane che assistente sociale, amministrativo, assistenti domiciliari si prevede di impiegare 9. Risultati attesi in Numero dei pasti erogati per n persone relazione a indicatori regionali/distrettuali Previsione di cui di cui risorse di cui di cui risorse di spesa risorse regionali risorse regionali TOTALE comunali (Fondo sociale regionali (Progetti 10. Piano armonizzazione) locale + Fondo (Progr. finanziario: straordinario) Straord Famiglie) 12.200,00 euro

64

di cui risorse regionali (altri fondi)

di cui di cui FRNA Fondo nazionale NA

di cui Fondo sanitario regionale

di cui risorse da altri soggetti – utenti 12.200,00


UNIONE “TERRA DI MEZZO” dei comuni di Bagnolo in piano, Cadelbosco di Sopra e Castelnovo di Sotto. SCHEDA INTERVENTO –

PROGRAMMA ATTUATIVO ANNUALE PER L’ANNO 2011. DECLINAZIONE DEGLI OBIETTIVI STRATEGICI TRIENNALI

SCHEDA N. 19

INTERVENTO/PROGETTO: SERVIZIO PASTO A DOMICILIO ANZIANI in continuità con l'anno precedente OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE: miglioramento della qualità di vita attraverso prevenzione, cura e assistenza. UNIONE “TERRA DI MEZZO” 1.Soggetto capofila COMUNI DI BAGNOLO IN PIANO, CADELBOSCO DI SOPRA E CASTELNOVO DI SOTTO dell’intervento 2. Ambito territoriale di realizzazione 3. Referente dell’intervento: nominativo e recapiti 4. Destinatari 5. Eventuali interventi/politiche integrate collegate 6. Azioni previste 7. Istituzioni/attori sociali coinvolti 8. Risorse umane che si prevede di impiegare 9. Risultati attesi in relazione a indicatori regionali/distrettuali

10. Piano finanziario:

euro

COMUNI DELL’UNIONE “TERRA DI MEZZO” DOTT.SSA MILA BERTOCCHI bertocchi.mila@comune.bagnolo.re.it 0522/957435 ANZIANI – DISABILI ADULTI CENTRO DIURNO - SAD Elaborazione di un menu equilibrato e bilanciato approvato dalle competenti strutture AUSL, in relazione ai soggetti che usufruiscono del servizio;consegna del pasto a domicilio;monitoraggio anziani soli AUSL, medici, famiglie, ASP “Opus Civium” (Ente Gestore), AUSER, Pubblica Assistenza (trasporti), associazioni di volontariato, volontari singoli. Assistenti Sociali e personale amministrativo Area Sociale dell’Unione, personale dell’ente gestore, medico volontari. Favorire il mantenimento dell’anziano al proprio domicilio. INDICATORI: numero di pasti richiesti. Numero di pasti erogati. Verifica della qualità mediante operazione di customer satisfaction Previsione di cui di cui risorse di cui di cui risorse di cui di cui di cui di cui di spesa risorse regionali risorse regionali risorse FRNA Fondo Fondo TOTALE comunali (F.S.L + regionali (Progetti regionali nazionale sanitario 35.505,92 10.505,92 Fondo (Progr. armonizzazione) (altri NA regionale straordinario) Straord fondi) Famiglie)

65

di base,

di cui risorse da altri soggetti – RETTE 25.000


SCHEDA INTERVENTO –

PROGRAMMA ATTUATIVO ANNUALE PER L’ANNO 2011. DECLINAZIONE DEGLI OBIETTIVI STRATEGICI TRIENNALI

SCHEDA N.20

INTERVENTO/PROGETTO: ASSISTENZA DOMICILIARE ANZIANI /DISABILI in continuità con l'anno precedente OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE: - Mantenimento dell’anziano al proprio domicilio - Connessione tra domanda e offerta del lavoro di cura a domicilio - Promozione del volontariato (AVD, AUSER, ecc…) UNIONE “TERRA DI MEZZO” 1.Soggetto capofila COMUNI DI BAGNOLO IN PIANO, CADELBOSCO DI SOPRA E CASTELNOVO DI SOTTO dell’intervento 2. Ambito territoriale di realizzazione 3. Referente dell’intervento: nominativo e recapiti

COMUNI DELL’UNIONE “TERRA DI MEZZO” DOTT.SSA MILA BERTOCCHI bertocchi.mila@comune.bagnolo.re.it 0522/957435

4. Destinatari

ANZIANI – DISABILI ADULTI

5. Eventuali interventi/politiche integrate collegate

CENTRO DIURNO – CAFFE’ ALZHEIMER- DIMISSIONI PROTETTE

6. Azioni previste 7. Istituzioni/attori sociali coinvolti 8. Risorse umane che si prevede di impiegare 9. Risultati attesi in relazione a indicatori regionali/distrettuali 10.piano finanziario: euro

realizzazione del progetto personalizzato (PAI),; affiancamento/tutoraggio delle assistenti familiar;sostegno/supporto alla famiglia nelle azioni di cura; integrazione con le risorse sanitarie del territorio; collaborazioni strutturate con i nuclei di cure primarie AUSL, ASP “Opus Civium” (Ente Gestore), AUSER, Pubblica Assistenza (trasporti), associazioni di volontariato, volontari singoli. Assistenti sociali e personale amministrativo Area Sociale dell’Unione, personale dell’ente gestore, medico di base, volontari. Realizzazione del progetto previsto dall’’UVM. Sostegno e supporto alle famiglie nel loro compito di cura. INDICATORI: numero utenti a carico. Numero utenti per i quali si è evitato il ricovero DEFINITIVO in struttura. Previsone di spesa TOTALE 298.621,80

di cui risorse comunali 37.935,80

66

Di cui FRNA 179.186

di cui risorse da altri soggetti: RETTE 81.500


SCHEDA INTERVENTO –

PROGRAMMA ATTUATIVO ANNUALE PER L’ANNO 2011. DECLINAZIONE DEGLI OBIETTIVI STRATEGICI TRIENNALI

SCHEDA N.21

INTERVENTO/PROGETTO CENTRO DIURNO ANZIANI (COMPRESI TRASPORTI) in continuità con l'anno precedente OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE: Mantenimento dell’anziano nel proprio contesto sociale, Sostegno e promozione del benessere sociale nelle famiglie care giver dell’anziano. Promozione del volontariato (AVD, AUSER, ecc…) 1.Soggetto capofila dell’intervento 2. Ambito territoriale di realizzazione 3. Referente dell’intervento:

UNIONE “TERRA DI MEZZO” COMUNI DI BAGNOLO IN PIANO, CADELBOSCO DI SOPRA E CASTELNOVO DI SOTTO COMUNI DELL’UNIONE “TERRA DI MEZZO”

4. Destinatari

DOTT.SSA MILA BERTOCCHI bertocchi.mila@comune.bagnolo.re.it 0522/957435 ANZIANI – DISABILI ADULTI

5. Eventuali interventi/politiche

SAD - CAFFE’ ALZHEIMER - DIMISSIONI PROTETTE

nominativo e recapiti

integrate collegate 6. Azioni previste

Assistenza nei compiti di cura della persona e delle sue possibili relazioni., attività per il mantenimento delle abilità fisiche e per il sostegno alle relazioni sociali . tutoraggio badanti.

7. Istituzioni/attori sociali coinvolti

AUSL, ASP “Opus Civium” (Ente Gestore), AUSER, Pubblica Assistenza (trasporti), associazioni di volontariato, volontari singoli. medici , famiglie.

8. Risorse umane che si prevede di Assistenti sociali e personale amministrativo Area Sociale dell’Unione, personale dell’ente gestore,

impiegare 9. Risultati attesi in relazione a indicatori regionali/distrettuali

10. Piano finanziario:

euro

Incremento attività occupazionali e di coinvolgimento attivo degli utenti, maggior raccordo con i medici di base, formazione e tutoraggio badanti. INDICATORI: N. utenti a carico. N. utenti per i quali si è evitato il ricovero in struttura. Previsione di di cui risorse comunali di cui di cui spesa FRNA risorse da TOTALE altri soggetti – RETTE 727.127,66 202.737,66 342.090 192.300

67


Comune di Quattro Castella SCHEDA INTERVENTO –

PROGRAMMA ATTUATIVO ANNUALE PER L’ANNO 2011. DECLINAZIONE DEGLI OBIETTIVI STRATEGICI TRIENNALI

SCHEDA N. 22

INTERVENTO/PROGETTO: SERVIZIO PASTO A DOMICILIO ANZIANI … in continuità con l'anno precedente OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE: COMUNE DI QUATTRO CASTELLA 1.Soggetto capofila dell’intervento 2. Ambito territoriale di realizzazione 3. Referente dell’intervento: nominativo e recapiti 4. Destinatari 5. Eventuali interventi/politiche integrate collegate 6. Azioni previste 7. Istituzioni/attori sociali coinvolti 8. Risorse umane che si prevede di impiegare 9. Risultati attesi in relazione a indicatori regionali/distrettuali (da esplicitare)

COMUNALE VALERIA IELLI assistente.sociale@comune.quattro-castella.re.it ANZIANI – ADULTI DISABILI CENTRO DIURNO - SAD

CONSEGNA PASTI AL DOMICILIO DEGLI ANZIANI; MONITORAGGIO ANZIANI SOLI AUSL, MEDICI, FAMIGLIE, CIR, COOPERATIVA ANCORA ACCREDITATO A COOPERATIVA ANCORA + PERSONALE COMUNALE (ASSISTENTE SOCIALE)

ATTUAZIONE CONTRATTO DI SERVIZIO

Previsione di spesa TOTALE

di cui risorse comunali

10. Piano finanziario: euro

34.942,89

di cui risorse regionali (F.s.l.+ Fondo straordinario)

di cui risorse regionali (Progr. Straord Famiglie)

13.942,89

di cui risorse regionali (Progetti armonizzazione)

di cui di cui FRNA risorse regionali (altri fondi) 2.000

68

di cui Fondo nazionale NA

di cui Fondo sanitario regionale

di cui risorse da altri soggetti utenti 22.000,00


SCHEDA INTERVENTO –

PROGRAMMA ATTUATIVO ANNUALE PER L’ANNO 2011. DECLINAZIONE DEGLI OBIETTIVI STRATEGICI TRIENNALI

SCHEDA N. 23

INTERVENTO/PROGETTO: STRUTTURE DIURNE E RESIDENZIALI ANZIANI –in continuità con l'anno precedente OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE: COMUNE DI QUATTRO CASTELLA 1.Soggetto capofila dell’intervento 2. Ambito territoriale di COMUNALE realizzazione 3. Referente VALERIA IELLI dell’intervento: assistente.sociale@comune.quattro-castella.re.it nominativo e recapiti anziani 4. Destinatari 5. Eventuali interventi/politiche integrate collegate 6. Azioni previste 7. Istituzioni/attori sociali coinvolti

sad / caffe’ alzheimer/ dimissioni protette

inserimento utenti centro diurno; progetto atelier; progetto musicoterapia, progetto attivita’ motoria, tutoraggio badanti; integrazione rette strutture residenziali per anziani indigenti ausl, medici, famiglie, cooperativa ancora

accreditato a cooperativa sociale ancora 8. Risorse umane che personale comunale (assistente sociale); si prevede di impiegare cra 9. Risultati attesi in potenziamento attivita’ occupazionali, maggior raccordo con i medici di base nell’aggiornamento dei pai, incremento relazione a indicatori attivita’ di coinvolgimento utenti con alzheimer e loro familiari, formazione e tutoraggi badanti, attuazione contratto di regionali/distrettuali servizio Previsione di di cui di cui risorse di cui di cui di cui di cui di cui risorse di cui di cui spesa risorse regionali FRNA Fondo Fondo risorse regionali risorse risorse TOTALE comunali (Fs.l.+ Fondo regionali (Progetti regionali nazionale sanitario da straordinario) (Progr. NA regionale altri armonizzazione) (altri 10. Piano fondi) Straord soggetti: finanziario: Famiglie) rette utenti 101.320 euro 515.153,00 312.677 101.156

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SCHEDA INTERVENTO –

PROGRAMMA ATTUATIVO ANNUALE PER L’ANNO 2011. DECLINAZIONE DEGLI OBIETTIVI STRATEGICI TRIENNALI

SCHEDA N. 24

INTERVENTO/PROGETTO: ASSISTENZA DOMICILIARE ANZIANI / DISABILI in continuità con l'anno precedente OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE: 1.Soggetto capofila COMUNE DI QUATTRO CASTELLA dell’intervento 2. Ambito territoriale di realizzazione 3. Referente dell’intervento:

COMUNALE

4. Destinatari 5. Eventuali interventi/politiche integrate collegate 6. Azioni previste 7. Istituzioni/attori sociali coinvolti 8. Risorse umane che si prevede di impiegare 9. Risultati attesi in relazione a indicatori regionali/distrettuali

VALERIA IELLI assistente.sociale@comune.quattro-castella.re.it ANZIANI – ADULTI DISABILI CENTRO DIURNO – CAFFE’ ALZHEIMER- DIMISSIONI PROTETTE

EROGAZIONE PRESTAZIONI DOMICILIARI, TUTORAGGIO BADANTI AUSL, MEDICI, FAMIGLIE, COOPERATIVA ANCORA,AIMA ACCREDITATO A COOPERATIVA ANCORA + PERSONALE COMUNALE (ASSISTENTE SOCIALE)

CONSOLIDAMENTO SERVIZIO POMERIDIANO SERALE E FESTIVO/FORMAZIONE E TUTORAGGI BADANTI, CAFFE’ INCONTRO, ATTUAZIONE CONTRATTO DI SERVIZIO

Previsione di di cui di cui risorse spesa risorse regionali TOTALE comunali (Fondo sociale locale + Fondo straordinario)

10. Piano finanziario: euro

280.422,00

di cui risorse regionali (Progr. Straord Famiglie)

167.331

di cui risorse regionali (Progetti armonizzazione)

di cui di cui risorse FRNA regionali (altri fondi) 80.091

70

di cui Fondo nazionale NA

di cui Fondo sanitario regionale

di cui risorse da altri soggetti – rette utenti 33.000,00


Comune di Vezzano S/C SCHEDA INTERVENTO –

PROGRAMMA ATTUATIVO ANNUALE PER L’ANNO 2011. DECLINAZIONE DEGLI OBIETTIVI STRATEGICI TRIENNALI

SCHEDA N. 25

INTERVENTO/PROGETTO: SERVIZIO PASTI A DOMICILIO OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE: - Aiutare l’anziano che vive solo a mantenere un alimentazione sana e regolata - Evitare la trascuratezza nell’alimentazione - Momento di incontro conversazione e socializzazione Comune di Vezzano sul Crostolo (RE) 1.Soggetto capofila dell’intervento 2. Ambito territoriale di realizzazione

Comune di Vezzano sul Crostolo (RE)

3. Referente dell’intervento: nominativo e recapiti

Capo Area Socio-assistenziale Mattia Rossi Tel. 0522/601932 Fax.0522/601947 assistenza@comune.vezzano-sul-crostolo.re.it Anziani Disabili e Adulti in situazioni di svantaggio residenti nel territorio Comunale

4. Destinatari 5. Eventuali interventi/politiche integrate collegate 6. Azioni previste

Dipartimento cure primarie

Ritiro pasti presso il fornitore, consegna al domicilio, aiuto nella preparazione del momento del pasto (apparecchiare, scodellamento dei cibi,riordino, taglio degli alimenti), controllo del coretto consumo delle vivande ,ritiro contenitori Assistente Sociale, operatrici domiciliari Coop “La Pineta”

7. Istituzioni/attori sociali coinvolti 8. Risorse umane che si 1 Assistente Sociale responsabile del caso, 3 operatrici domiciliari, prevede di impiegare 9. Risultati attesi in relazione a indicatori regionali/ Previsione di cui di cui risorse di cui di cui risorse di spesa risorse regionali risorse regionali TOTALE comunali (Fondo regionali (Progetti sociale locale (Progr. armonizzazione) 10. Piano finanziario: + Fondo Straord straordinario) Famiglie) euro 11.000,00 3.000,00

cuoche della Casa Protetta “Le Esperidi”

di cui di cui risorse FRNA regionali (altri fondi)

di cui Fondo nazionale NA

di cui Fondo sanitario regionale

di cui risorse da altri soggetti – specificare UTENTI 8.000,00

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SCHEDA INTERVENTO –

PROGRAMMA ATTUATIVO ANNUALE PER L’ANNO 2011. DECLINAZIONE DEGLI OBIETTIVI STRATEGICI TRIENNALI

SCHEDA N. 26

INTERVENTO/PROGETTO: ASSISTENZA DOMICILIARE ANZIANI E CENTRO DIURNO ANZIANI OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE: • Favorire la domiciliarità dell’anziano ed evitare l’estrema solitudine per coloro che sono soli • Valorizzare il lavoro di cura e sostenere le famiglie • Prevenire l’istituzionalizzazione dell’anziano 1.Soggetto capofila dell’intervento

Comune di Vezzano sul Crostolo (RE)

2. Ambito territoriale di realizzazione 3. Referente dell’intervento: nominativo e recapiti

Comune di Vezzano sul Crostolo (RE)

4. Destinatari

Anziani Disabili e Adulti in situazioni di svantaggio residenti nel territorio Comunale

5. Eventuali interventi/politiche integrate collegate

Dipartimento cure primarie

6. Azioni previste 7. Istituzioni/attori sociali coinvolti 8. Risorse umane che si prevede di impiegare

10. Piano finanziario: euro

Capo Area Socio-assistenziale Mattia Rossi Tel. 0522/601932 Fax.0522/601947 assistenza@comune.vezzano-sul-crostolo.re.it

Ritiro pasti presso il fornitore, consegna al domicilio, aiuto nella preparazione del momento del pasto (apparecchiare, scodellamento dei cibi,riordino, taglio degli alimenti), controllo del coretto consumo delle vivande ,ritiro contenitori. Per il servizio di centro diurno l’intera attività è demandata a coop la Pineta che effettua anche la riscossione delle rette utenti Assistente Sociale, operatrici domiciliari Coop “La Pineta” 1 Assistente Sociale responsabile del caso, 3 operatrici domiciliari, cuoche della Casa Protetta “Le Esperidi” Previsione di di cui spesa risorse TOTALE comunali 164.694,00 75.000,00

di cui risorse regionali (Fsl + Fondo straordinario)

di cui risorse regionali (Progr. Straord Famiglie)

72

di cui risorse regionali (Progetti armonizzazione)

di cui di cui risorse FRNA59.694 regionali (altri fondi)

di cui Fondo nazionale NA

di cui Fondo sanitario regionale

di cui risorse da altri soggetti: RETTE UTENTI 30.000,00


Area d’intervento Resp.tà Familiari, Infanzia e Adolescenza

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PROGETTI INNOVATIVI TERRITORIALI PER L’ARMONIZZAZIONE DEI TEMPI DI VITA E DI LAVORO Delibera di Assemblea legislativa regionale n 26 del 23/11/2010 Delibera di Giunta regionale n. 2288 del 27/12/2010 Comune di Reggio Emilia Comune capofila dei Pdz o altro soggetto pubblico - art.16 L.R. n. 2/03 Responsabile del programma: nominativo e recapiti Ambito territoriale di realizzazione Istituzioni/attori sociali coinvolti

Azioni realizzate e interventi (descrizione e costi)

Elena Margherita Davoli

distretto Servizi scolastici ed educativi dei Comuni del Distretto

Il finanziamento (complessivamente determinato in € 54.942,30) è stato destinato dalla Zona Sociale a sostenere azioni e attività per l’accoglienza prolungata presso i servizi educativi e le scuole e e per l’organizzazione di attività nei tempi pomeridiani extra scuola. In particolare (si vedano le schede inserite nel programma attuativo 2011) - per il Comune di Reggio Emilia è inserito nell’intervento nidi comunali e convenzionati dal costo complessivo di 12.649.597 euro. In particolare il fondo armonizzazione (per euro 40.839.91) va a finanziare in parte l’ampliamento dell’orario scolastico (costo complessivo € 190.000) - per il Comune di Quattro Castella è inserito nell’intervento nido d’infanzia/Centro giochi per un costo complessivo di 513.100 eur. In particolare il fondo armonizzazione (per euro 3.249,139 va a finanziare in parte l’ampliamento dell’orario scolastico - per il Comune di Albinea è inserito nell’intervento servizio estivo nido e scuola dell’infanzia per un costo complessivo di euro 16.916,13: In particolare il fondo armonizzazione (per euro 2.116,13) va a finanziare in parte l’ampliamento estivo dell’apertura dei servizi nido e scuola dell’infanzia per il Comune di Vezzano sul Crostolo èinserito nell’intervento prescuola scuola primaria per un costo complessivo di € 3.000. In particolare il fondo armonizzazione va a finanziare in parte l’accoglienza del prescuola dei bimbi della scuola primaria per l’Unione Terra di Mezzo è inserito nell’intervento extrascuola per un costo complessivo di euro 379.165,26 su cui interviene anche un cofinanziamento del fondo sociale locale pari ad € 39.828,92: In particolare il fondo armonizzazione va in parte a finanziare gli interventi di armonizzazione scuola/territorio entro il contenitore extrascuola dei tre Comuni dell’Unione

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AUSL SCHEDA INTERVENTO –

PROGRAMMA ATTUATIVO ANNUALE PER L’ANNO 2011. DECLINAZIONE DEGLI OBIETTIVI STRATEGICI TRIENNALI

SCHEDA N. 27

INTERVENTO/ SPAZIO “LATTE E COCCOLE” in continuità con lo scorso anno OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE: 2011 AUSL E AOSMN 1.Soggetto capofila dell’intervento 2. Ambito territoriale di realizzazione

Distrettuale

3. Referente dell’intervento:

Dr. ssa Greci Marina

4. Destinatari

Neo mamme

5. Eventuali interventi/politiche integrate collegate

Politiche familiari, progettazioni territoriali, immigrazione

Sostegno alle neo mamme • Sostegno e promozione all’allattamento • Consigli pratici per l’accudimento del bambino neonato 7. Istituzioni/attori sociali AUSL Settore Salute Donna e Ostetricia del AOSMN coinvolti 8. Risorse umane che si OSTETRICA – n. 8 ore settimanali prevede di impiegare N° nuovi utenti: 550 9. Risultati attesi in N° consulenze ambulatoriali:2000 relazione a indicatori N° consulenze telefoniche: 500 regionali/distrettuali N° prestazioni totali: 2500 Previsione di cui di cui risorse di cui di cui risorse di spesa risorse regionali risorse regionali TOTALE comunali (F.S.Ll.+ regionali (Progetti 0. Piano Fondo (Progr. armonizzazione) finanziario: straordinario) Straord Famiglie) 6. Azioni previste

euro

di cui di cui risorse FRNA regionali (altri fondi)

di cui Fondo nazionale NA

di cui Fondo sanitario regionale

11.032,00

11.032,00

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di cui risorse da altri soggetti specificare


SCHEDA INTERVENTO –

PROGRAMMA ATTUATIVO ANNUALE PER L’ANNO 2011. DECLINAZIONE DEGLI OBIETTIVI STRATEGICI TRIENNALI

SCHEDA N.28

INTERVENTO/ MAMME NEL PALLONE - in continuità OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE: 2011 AUSL 1.Soggetto capofila dell’intervento 2. Ambito territoriale Distretto di realizzazione Dr.ssa Piera Bevolo 3. Referente dell’intervento: Neomamme in difficoltà 4. Destinatari 5. Eventuali interventi/politiche integrate collegate 6. Azioni previste 7. Istituzioni/attori sociali coinvolti 8. Risorse umane che si prevede di impiegare 9. Risultati attesi in relazione a indicatori regionali/distrettuali

10. Piano finanziario: euro

Politiche familiari, progettazioni territoriali, immigrazione

Incontri individuali con la psicologa. Forum interattivo tra mamme nel sito web aziendale. Indicazione di bibliografie ed iniziative varie sulle problematiche post-parto AUSL Settore Salute Donna e Settore di Psicologia Clinica + Comune di RE _policy coesione sociale Psicologa – n. 5 ore settimanali Ostetrica – n. 2 ore settimanali N° 180 incontri ambulatorio psicologa N° 40 utenti ambulatorio psicologa N° accessi a sito web (dato non rilevabile) Previsione di cui di cui risorse di cui di spesa risorse regionali risorse TOTALE comunali (Fondo sociale regionali locale + (Progr. Fondo Straord straordinario) Famiglie) 13.861.68

di cui risorse regionali (Progetti armonizzazione)

di cui di cui risorse FRNA regionali (altri fondi)

di cui Fondo nazionale NA

di cui Fondo sanitario regionale

13.861.68

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di cui risorse da altri soggetti specificare


SCHEDA INTERVENTO –

PROGRAMMA ATTUATIVO ANNUALE PER L’ANNO 2011. DECLINAZIONE DEGLI OBIETTIVI STRATEGICI TRIENNALI

SCHEDA N. 29

INTERVENTO/PROGETTO: CONSULTORI PEDIATRICI E FAMILIARI in continuità con l'anno precedente OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE: AUSL RE 1.Soggetto capofila dell’intervento 2. Ambito territoriale di realizzazione 3. Referente dell’intervento: nominativo e recapiti 4. Destinatari 5. Eventuali interventi/politiche integrate collegate

6. Azioni previste

Distretto di Reggio E. Dr.ssa Bertani Daniela Consultorio Salute Donna Padiglione Bertolani Via Amendola 2- Poliambuklatori Via Monte S. Michele 8 Dr.ssa Fontanesi Pediatri di ComunitàTeresa Padiglione Bertolani Via Amendola 2 Popolazione generale del Distretto Pediatri, Ginecologi, Ostetriche, Infermieri, Assistenti sanitarie, Ass.te Sociale e Mediatori Culturali

1. Presa in carico tempestiva delle gravidanze con accompagnamento per tutta la gravidanza con particolare riguardo alle fasce deboli rappresentate soprattutto dalle donne straniere; 2. avvio del progetto interaziendale per la diagnosi prenatale ( NT ) per la screening della trisomia 21 che troverà la sua collocazione nei locali del Padiglione Bertolani 3. Continua il progetto HPV 4. Continua l’attività dell’Open G dedicato alla salute sessuale dei giovani under 21 5. Partecipazione degli operatori a Luoghi di prevenzione :volto a interventi di prevenzione delle Malattie Sessualmente Trasmissibili e di educazione ad una contraccezione responsabile rivolti a adolescenti consultorio Open G 6. Attuazione con L’ Università UniMORE della Convenzione per l’ Accesso presso il Consultorio Open G degli Studenti inscritti all’ Università. 7. Corsi di preparazione alla nascita: accanto ai corsi tradizionali , verranno attuati corsi monotematici per donne straniere, e corsi monotematici per il Post partum. 8. Promozione e sostegno dell’allattamento al seno attraverso incontri mensili indirizzati maggiormente alle donne che non hanno frequentato i corsi . 9. Potenziamento degli ambulatori dedicati a donne di diverse etnie con la presenza della mediatrice culturale: oltre all’amb. donne cinesi ed arabe si aggiunge ambulatorio per donne dell’ Africa sub sahariana 10. Ambulatorio dedicato alle gravidanze patologiche per le gravide under 21 seguite presso l’open G 11. Partecipazione al tavolo provinciale sulla Violenza 12. Presa in carico effettiva da parte del Consultorio delle donne che fanno richiesta dell’IVG, utilizzando un percorso dedicato , che permette di andare un po’ più a fondo del problema, seguendo le indicazioni della Regione

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13. Attivazione delle procedure per la dimissione protetta e per l’assistenza domiciliare dei bambini con patologia cronica 14. azioni rivolte al mantenimento delle attuali coperture vaccinali nell’infanzia sia per vaccinazioni obbligatorie che consigliate. 7. Istituzioni/attori sociali coinvolti 8. Risorse umane che si prevede di impiegare 9. Risultati attesi in relazione a indicatori regionali/distrettuali (da esplicitare)

1) 2) 3) 4)

Presa in carico tempestiva delle gravidanze con adesione al protocollo regionale al = > 95%; Corsi di preparazione alla nascita per donne straniere = > 4 / anno; Aumento ore di educazione sanitaria (da 625 nel 2010 a 700 nel 2011) Monitoraggio delle applicazioni della procedura aziendale sulla assistenza domiciliare ai bambini con patologia crocica e rilevazione delle non conformitĂ . 5) Coperture vaccinali => 95% per le vaccinazioni infantili Previsione di spesa TOTALE

10. Piano finanziario: euro

di cui di cui risorse risorse regionali comunali (Fondo sociale locale + Fondo straordinario)

di cui risorse regionali (Progr. Straord Famiglie)

di cui risorse regionali (Progetti armonizzazione)

di cui di cui FRNA risorse regionali (altri fondi)

di cui Fondo nazionale NA

di cui Fondo sanitario regionale

1.495.300

1.495.300

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di cui risorse da altri soggetti specificare


SCHEDA INTERVENTO –

PROGRAMMA ATTUATIVO ANNUALE PER L’ANNO 2010. DECLINAZIONE DEGLI OBIETTIVI STRATEGICI TRIENNALI

SCHEDA N. 30

INTERVENTO/PROGETTO: PROGETTO GENITORIALITÀ: sostegno alle funzioni genitoriali dei tossico - alcoldipendenti e/o dei loro genitori. - in continuità con anno precedente OBIETTIVI TRIENNALI DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE: - sostegno delle funzioni genitoriali degli utenti e/o dei loro genitori - sviluppo degli interventi di rete Ausl –RE - SERT Distretto di Reggio Emilia 1.Soggetto capofila dell’intervento 2. Ambito territoriale di realizzazione

Comuni Distretto di Reggio Emilia

3. Referente dell’intervento: Dr. Roberto Bosi – tel. 0522.335525 – e-mail: bosir@ausl.re.it nominativo e recapiti Tossicodipendenti con figli 4. Destinatari Genitori/familiari di tossicodipendenti Operatori SERT, Servizi Sociali Comuni, Enti Accreditati 5. Eventuali UVM c/o Servizi Sociali territoriali interventi/politiche integrate collegate Trattamenti riabilitativi strutturati 6. Azioni previste Attività gruppali coi familiari- Consultazioni ai familiari e ai tossico-alcoldipendenti Discussione casi complessi in tavolo genitorialità SERT RE, CSM RE, Servizio Sociale, NPIA. 7. Istituzioni/attori sociali Enti Accreditati di Reggio Emilia coinvolti Poli Sociali Comune di Reggio Emilia 8. Risorse umane che si SERT (Medico, Psicologo, Educatore), Servizio Sociale (Ass. Soc.), Enti Accreditati specialistici per madre-bambino e prevede di impiegare Accordi di Fornitura locali. 9. Risultati attesi in relazione a indicatori regionali/distrettuali Di cui risorse da di cui risorse di cui Di cui Previsione di cui di cui risorse di cui di cui di cui altri soggetti regionali (Fsl risorse Fondo di spesa risorse regionali risorse FRNA Fondo 10. Piano nazionale Sanitario specificare TOTALE comunali + Fondo regionali (Progetti regionali euro finanziario: straordinario) (Progr. NA Regionale 87.463 armonizzazione) (altri 87.463 Straord fondi) Famiglie)

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COMUNE DI REGGIO EMILIA SCHEDA INTERVENTO –

PROGRAMMA ATTUATIVO ANNUALE PER L’ANNO 2011. DECLINAZIONE DEGLI OBIETTIVI STRATEGICI TRIENNALI

SCHEDA N. 31

INTERVENTO/PROGETTO: NIDI COMUNALI E CONVENZIONATI (continuità) OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE: 1.Soggetto capofila dell’intervento

COMUNE DI REGGIO EMILIA – ISTITUZIONE SCUOLE E NIDI D’INFANZIA

2. Ambito territoriale di realizzazione

Comune di Reggio Emilia

3. Referente dell’intervento: 4. Destinatari

Paola Cagliari – Via Guido da Castello,12 – REGGIO EMILIA 1564

Bambini da 3 mese a 3 anni

5. Eventuali interventi/politiche integrate collegate

Politiche scolastiche e sociali

6. Azioni previste

Attività di carattere pedagogico ed organizzativo necessarie al funzionamento dei servizi con le seguenti finalità: - Offrire ai bambini un servizio educativo di qualità, secondo le disposizioni della legge regionale in materia nei 13 nidi comunali e nei 15 nidi convenzionati - Rispondere all’incremento demografico mantenendo l’attuale percentuale di scolarizzazione del 40% attraverso il sistema integrato della città

7. Istituzioni/attori sociali coinvolti 8. Risorse umane che si prevede di impiegare 9. Risultati attesi in relazione a indicatori regionali/distrettuali

10. Piano finanziario:

euro

Istituzione – Cooperative convenzionate, Associazione Genitori, Famiglie, Circoscrizioni Tutto il personale insegnante, ausiliario, amministrativo e lo staff pedagogico, che nei nidi comunali è composto di 248 persone I risultati (aumento scolarizzazione e mantenimento/incremento della qualità) vengono valutati attraverso indicatori, di ci i più significativi sono: numero bambini frequentanti, percentuale di scolarizzazione, numero incontri coi genitori, numero incontri di formazione del personale, numero incontri fra soggetti gestori, documentazione attività di cui risorse di cui Previsione di di cui risorse di cui di cui di cui risorse di cui di cui di cui regionali (Fsl risorse spesa risorse Fondo comunali regionali FRNA Fondo risorse da TOTALE regionali nazionale sanitario altri 10.282.837,09 + Fondo regionali (Progetti NA regionale soggetti – di cui 190.000 straordinario) (Progr. armonizzazione) (altri 12.649.597 a sostegno 40.839,91 fondi) Straord specificare dell’ampliamento 225.920 Famiglie) (rette) orario (progetti 2.100.000 armonizzazione

80


SCHEDA INTERVENTO –

PROGRAMMA ATTUATIVO ANNUALE PER L’ANNO 2011. DECLINAZIONE DEGLI OBIETTIVI STRATEGICI TRIENNALI

SCHEDA N.32

INTERVENTO/PROGETTO: L’OASI – SPAZIO BAMBINI (continuità) OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE: 1.Soggetto capofila dell’intervento

COMUNE DI REGGIO EMILIA – ISTITUZIONE SCUOLE E NIDI D’INFANZIA

2. Ambito territoriale di realizzazione

Comune di Reggio Emilia

3. Referente dell’intervento: nominativo e recapiti

Paola Cagliari – Via Guido da Castello,12 – REGGIO EMILIA

4. Destinatari

36

Bambini da18 mesi a 36 mesi

5. Eventuali interventi/politiche integrate collegate

Politiche scolastiche e sociali

6. Azioni previste

Organizzare il luogo con diversi spazi di gioco per i bambini ed offrire occasioni d’incontro alle famiglie,favorendo una rete di relazione fra le stesse

7. Istituzioni/attori sociali coinvolti 8. Risorse umane che si prevede di impiegare 9. Risultati attesi in relazione a indicatori regionali/distrettuali (da esplicitare)

10. Piano finanziario:

euro

Istituzione – Cooperative convenzionate, Famiglie, Circoscrizioni, Volontari 4 persone, in relazione con la Direzione dell’Istituzione Scuole e Nidi Offrire un servizio educativo integrativo ed innovativo che risponde in modo flessibile e temporaneo alle differenziate esigenze delle famiglie, da valutare attraverso alcuni indicatori quali: numero bambini frequentanti, numero incontri con famiglie, numero incontri, formazione del personale, documentazione attività di cui risorse di cui Previsione di cui di cui risorse di cui di cui di cui di cui di cui regionali di spesa risorse risorse regionali risorse FRNA Fondo Fondo risorse da TOTALE comunali (Fondo regionali (Progetti regionali nazionale sanitario altri sociale locale (Progr. armonizzazione) (altri NA regionale soggetti – + Fondo Straord fondi) specificare straordinario) Famiglie) (rette) 48.000

48.000

81


SCHEDA INTERVENTO –

PROGRAMMA ATTUATIVO ANNUALE PER L’ANNO 2011. DECLINAZIONE DEGLI OBIETTIVI STRATEGICI TRIENNALI

SCHEDA N. 33

INTERVENTO/PROGETTO: PROGETTI EDUCATIVI ESTIVI (campi gioco, progetti estivi per bambini e ragazzi disabili, prima alfabetizzazione ragazzi stranieri) OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE: Favorire la costruzione di contesti per accogliere le molteplici diversità Comune di Reggio Emilia 1.Soggetto capofila dell’intervento 2. Ambito territoriale di realizzazione 3. Referente dell’intervento: 4. Destinatari 5. Eventuali interventi/politiche integrate collegate

6. Azioni previste 7. Istituzioni/attori sociali coinvolti 8. Risorse umane che si prevede di impiegare 9. Risultati attesi in relazione a indicatori regionali/distrettuali

10. Piano euro finanziario:

Comune di Reggio Emilia

Luca Fantini e-mail luca.fantini@municipio.re.it Bambini e ragazzi dai 6 ai 18 anni 1. Offrire ai bambini e alle loro famiglie servizi educativi per il periodo non scolastico. 2. Sviluppare l’autonomia, la capacità di negoziare le relazioni in una pluralità di contesti 3. Facilitare, insieme all’Azienda USL, processi progettuali per l’integrazione dei bambini e dei ragazzi disabili e degli stranieri. 4. Facilitare processi progettuali per l’integrazione dei bambini e dei ragazzi stranieri Promozione e convenzionamento di campi gioco di qualità Coordinamento tavolo di lavoro per la definizione dei criteri di accesso dei bambini disabili Gestione e monitoraggio dell’inserimento dei bambini disabili nei campi gioco Gestione e monitoraggio dell’inserimento dei bambini stranieri neo arrivati nei campi gioco COMUNE DI REGGIO EMILIA (Circoscrizioni cittadine, Poli Sociali Territoriali, Officina Educativa), AUSL (Neuropsichiatria infantile), FCR, Privato sociale, Cooperative Sociali, Associazioni, Polisportive e Oratori. Responsabili di progetto Educatori - Verifica del rispetto dei criteri di qualità per il convenzionamento - N° bambini partecipanti ai campi gioco - N° bambini e ragazzi disabili partecipanti ai campi gioco - N° bambini stranieri neo arrivati partecipanti ai campi gioco Previsione di di cui risorse di cui risorse regionali (Fsl + Fondo spesa comunali straordinario) 30.408,00 TOTALE 112.092,00 288.000,00

82

di cui FRNA 60.500,00

di cui risorse da altri soggetti: Fond. Manodori 85.000,00


SCHEDA INTERVENTO –

PROGRAMMA ATTUATIVO ANNUALE PER L’ANNO 2011. DECLINAZIONE DEGLI OBIETTIVI STRATEGICI TRIENNALI

SCHEDA N. 34

INTERVENTO/PROGETTO: OFFICINA EDUCATIVA - INTERVENTI EDUCATIVI POMERIDIANI (Gruppi Educativi Territoriali, Ludoteche, Centri Educativi Pomeridiani) OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE: promozione del benessere, di processi di inclusione sociale, di apprendimenti ed autonomie in stretta relazione col territorio 1.Soggetto capofila Comune di Reggio Emilia dell’intervento 2. Ambito territoriale di realizzazione 3. Referente dell’intervento: nominativo e recapiti

Comune di Reggio Emilia

4. Destinatari

Bambine e bambini, ragazze e ragazzi dagli 1 ai 15 anni

5. Eventuali interventi/politiche integrate collegate

6. Azioni previste

7. Istituzioni/attori sociali coinvolti 8. Risorse umane che si prevede di impiegare

Luca Fantini e-mail luca.fantini@municipio.re.it

• Accompagnamento educativo ai ragazzi coinvolti, e costruzione di spazi di integrazione con i coetanei • Costruzione di relazioni con gli adulti significativi dei diversi contesti di vita, e in particolare con le famiglie dei ragazzi • Consolidare il valore del gioco nella formazione dell’identità personale; • Favorire una più diffusa cultura ludica tra le generazioni; • Favorire l’integrazione sociale dei bambini e dei ragazzi, portatori di specifiche difficoltà relazionali. • Accoglienza, percorsi educativi per la partecipazione e la costruzione delle regole di contesto • Costruzione di una rete di relazioni educative sul territorio • Progettazione e gestione di laboratori finalizzati alla realizzazione delle finalità educative del progetto • Supervisione educatori • Prestito di giocattoli, libri e video cassette • Costruzione di momenti di aggregazione per bambini e genitori • Apertura delle ludoteche al mattino per le scuole COMUNE DI REGGIO EMILIA (Circoscrizioni cittadine, Poli Sociali Territoriali, Officina Educativa), Azienda Speciale FCR, USP (Scuole elementari e medie), AUSL (Neuropsichiatria infantile e Psicologia clinica), Cooperative Sociali Educatori Pedagogisti Volontari coordinatori

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9. Risultati attesi in relazione a indicatori regionali/distrettuali (da esplicitare)

-

Costruzione di legami significativi tra i ragazzi e gli adulti coinvolti e la comunità Costruzione di offerte formative adeguate agli adolescenti e ai preadolescenti Monitoraggio della tipologia dei ragazzi iscritti, della frequenza, della tipologia delle provenienze.

Previsione di spesa TOTALE

di cui risorse comunali

10. Piano finanziario: euro

1.279.704,00 1.124.571,00

SCHEDA INTERVENTO –

di cui risorse regionali (Fondo sociale locale + Fondo straordinario)

di cui risorse regionali (Progr. Straord Famiglie)

di cui risorse regionali (Progetti armonizzazione)

di cui di cui FRNA risorse regionali (altri fondi)

di cui Fondo nazionale NA

di cui Fondo sanitario regionale

di cui risorse da altri soggetti specificare

155.133,00

PROGRAMMA ATTUATIVO ANNUALE PER L’ANNO 2011. DECLINAZIONE DEGLI OBIETTIVI STRATEGICI TRIENNALI

SCHEDA N. 35

INTERVENTO/PROGETTO: PROGETTI PER LO SVILUPPO DI COMPETENZE FORMALI E NON FORMALI e DELL’INTEGRAZIONE, IN COLLABORAZIONE CON LE SCUOLE PRIMARIE E SECONDARIE DI PRIMO GRADO e SECONDARIE DI SECONDO GRADO (Ricerche in Continuità, Osservare l’Interlingua, percorsi L2, Mediazione Culturale, Rispettanza, Relazioni Disarmate, Atelier pomeridiani, Gancio Originale, Free Student Box) OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE: favorire la costruzione di contesti inclusivi e aperti, di opportunità per sviluppare apprendimenti formali e non formali nell’ottica di una chance per tutti COMUNE DI REGGIO EMILIA 1.Soggetto capofila dell’intervento 2. Ambito territoriale di realizzazione 3. Referente dell’intervento: nominativo e recapiti

Comune di Reggio Emilia

4. Destinatari

Bambini e ragazzi dagli 6 ai 18 anni

5. Eventuali interventi/politiche integrate collegate

Luca Fantini e-mail: luca.fantini@municipio.re.it

1. Erogare servizi per l’integrazione scolastica investendo su percorsi di “educazione inclusiva”, 2. Proporre metodologie educative innovative nelle scuole per promuovere gli apprendimenti formali e non formali attraverso proposte che si articolano su interventi in classe il mattino ed atelier pomeridiani aperti ai ragazzi della

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scuola e del quartiere 3. sensibilizzare e coinvolgere gli insegnanti per una collaborazione sugli obiettivi e i processi di lavoro

6. Azioni previste

7. Istituzioni/attori sociali coinvolti

1. coordinamento pedagogico complessivo degli interventi/progetti; 2. formazione comune educatori-insegnanti nelle scuole coinvolte in tali coprogettazioni 3. co-costruzione di progetti educativi sia nelle classi che nel tempo pomeridiano nelle scuole 4. interventi nelle classi da parte degli educatori in sintonia con gli insegnanti coinvolti 5. cogestione degli atelier insieme agli insegnanti coinvolti 6. documentazione dei percorsi educativi 7. restituzione alle famiglie dei percorsi fatti 8. valutazione, con gli insegnanti ed i ragazzi, dell’efficacia e dei percorsi svolti COMUNE DI REGGIO EMILIA, FCR, Privato sociale, oratori, parrocchie, associazioni sportive, USP (Scuole elementari e medie, superiori), Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia

Educatori 8. Risorse umane che Operatori sociali, si prevede di Psicologi impiegare Volontariato 9. Risultati attesi in - n° di scuole coinvolte relazione a indicatori - n° progetti realizzati con le scuole regionali/distrettuali - n° di classi coinvolte (da esplicitare) - n° di incontri di formazione e co-progettazione Previsione di cui di cui risorse di cui di cui risorse di spesa risorse regionali risorse regionali TOTALE comunali (Fondo sociale regionali (Progetti locale + Fondo (Progr. armonizzazione) 10. Piano straordinario) Straord finanziario: Famiglie) euro

1.145.215 973.976

di cui risorse regionali (altri fondi)

71.239

85

di cui di cui FRNA Fondo nazionale NA

di cui Fondo sanitario regionale

di cui risorse da altri soggetti – specificare Fond. Manodori 100.000


SCHEDA INTERVENTO –

PROGRAMMA ATTUATIVO ANNUALE PER L’ANNO 2011. DECLINAZIONE DEGLI OBIETTIVI STRATEGICI TRIENNALI

SCHEDA N. 36

INTERVENTO/PROGETTO: SERVIZI PER L’INTEGRAZIONE DI ALUNNI CON DISABILITA’ in continuità OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE: OB. 3 – OB. 11 1.Soggetto capofila dell’intervento

COMUNE DI REGGIO EMILIA

2. Ambito territoriale di realizzazione

COMUNE DI REGGIO EMILIA

3. Referente dell’intervento: nominativo e recapiti 4. Destinatari

Eugenio Paterlini, Officina Educativa V.G. Da Castello 12 Tel 0522-456264, e-mail: eugenio.paterlini@municipio.re.it I bambini/e e ragazzi/e che frequentano le scuole dalla Primaria alla secondaria di secondo grado.

Erogare servizi per l’integrazione scolastica con il presupposto che siano l’occasione per dare attuazione all’idea di integrazione scolastica come “educazione inclusiva”, da costruire con le Scuole, in collaborazione con l’AUSL e le famiglie mirando ad accompagnare la crescita degli alunni disabili anche 5. Eventuali interventi/politiche integrate all’interno delle scuole superiori, in riferimento al passaggio all’età adulta ed al progetto di vita. collegate Per l’adolescenza Comune e Ausl tramite servizi di NPI e disabili adulti presidiano congiuntamente il progetto di presa in carico di utente e famiglia per garantire la continuità terapeutica nella fase di passaggio. Per il raggiungimento degli obbiettivi si realizzano le seguenti azioni: -organizzazione di servizi di trasporto casa- scuola; -acquisto testi scolastici per ipovedenti -acquisto di attrezzature speciali per consentire il lavoro in classe (P.C., banchi, sedie speciali ecc.); - coordinamento pedagogico del servizio educativo; 6. Azioni previste -assegnazione di educatori di sostegno alla autonomia ed alla comunicazione alle Scuole della città sulla base di progetti educativi individualizzati per la costruzione dei quali ci si confronta con l’AUSL, la Scuola e la famiglia; - per i ragazzi, che pur risiedendo a Reggio Emilia, frequentano scuole fuori Comune, gli interventi educativi sono diversificati e su segnalazione dell’ASL e delle scuole che frequentano. COMUNE DI REGGIO EMILIA, A.U.S.L., SCUOLE STATALI DI BASE, FAMIGLIE secondo un progetto 7. Istituzioni/attori sociali coinvolti condiviso. 8. Risorse umane che si prevede di impiegare

n. 1 responsabile, n. 2 coordinatrici, n. 92 educatori, n. 1 amministrativo.

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Risultati attesi: attraverso l’intervento degli assistenti educatori e la partecipazione alle sedi di progettazione dei P.E.I., concorrere alla realizzazione di percorsi di integrazione scolastica capaci di rendere effettivo il diritto per tutti al successo formativo, in relazione alle proprie capacità e coerentemente con il progetto di vita personale. 9. Risultati attesi in relazione a indicatori Indicatori del servizio: N. alunni coinvolti; n. ore complessive di assistenza settimanali; ordini di regionali/distrettuali (da esplicitare) scuola e n. plessi scolastici interessati dal servizio. Il monitoraggio e la valutazione dei singoli progetti di integrazione avvengono durante tutto l’anno scolastico, attraverso incontri di coordinamento mensili o bimensili, oltre ad una valutazione più complessiva con tutti i soggetti coinvolti al termine di ogni anno scolastico. Previsione di di cui risorse di cui risorse di cui di cui di cui di cui di cui spesa comunali regionali risorse FRNA Fondo Fondo risorse da TOTALE (F.S.L + Fdo regionali nazionale sanitario altri str.rio) (altri NA regionale soggetti – fondi) specificare 10. Piano finanziario:

euro

1.610.000

155.000 di cui: 116.000 da 1) 39.000 da 2)

1.455.000

1) Risorse da fondi L. R. 12/2003 "Norme per l'uguaglianza delle opportunità di accesso al sapere, per ognuno e per tutto l'arco della vita, attraverso il rafforzamento dell'istruzione e della formazione professionale, anche in integrazione tra loro” 2) Risorse da fondi regionali (in parte finalizzati) da “Legge Regionale 26/2001 - "Diritto allo studio e all'apprendimento per tutta la vita. Abrogazione della l.r. 25 maggio 1999, n.10” - art. 3 comma 1) lettera a) numeri 2) 3) 4) e 5)”

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SCHEDA INTERVENTO –

PROGRAMMA ATTUATIVO ANNUALE PER L’ANNO 2011. DECLINAZIONE DEGLI OBIETTIVI STRATEGICI

TRIENNALI INTERVENTO/ EDUCATIVA FAMILIARE (in continuità con l'anno 2010) OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI CURA/ASSISTENZA-ob. 3-10 1.Soggetto capofila dell’intervento

QUELLI

SCHEDA N.37

D’INTEGRAZIONE

CON

ALTRE

POLITICHE:

Comune di Reggio Emilia

2. Ambito territoriale Comune di Reggio Emilia di realizzazione 3. Referente Dr.ssa Germana Corradini, Comune di Reggio Emilia, tel 0522/456833, e-mail: germana.corradini@municipio.re.it dell’intervento: nominativo e recapiti Le famiglie individuate e i gruppi di lavoro dei Poli Sociali (destinatari diretti); 4. Destinatari Il territorio e tutti gli interlocutori che operano nelle diverse agenzie che si occupano di bambini, adolescenti e delle loro famiglie (destinatari indiretti). 5. Eventuali interventi/politiche integrate collegate • osservazione e valutazione, in situazione, del nucleo familiare e dei legami con il contesto di riferimento; • collaborazione con la famiglia ed i servizi per sostenere i soggetti più fragili del nucleo (siano essi minori o genitori e, per quanto riguarda i minori, senza esclusione alcuna); • co-progettazione di percorsi personalizzati ed attivazione di specifici interventi per le famiglie che necessitano di aiuto, 6. Azioni previste insieme agli altri operatori coinvolti nella situazione; • monitoraggio, insieme agli operatori dei Poli, della mappatura dei servizi e delle risorse presenti sul territorio; • costruzione/attivazione di una rete diversificata di luoghi e disponibilità per situazioni di crisi familiare; • affiancamento al nucleo familiare per il recupero/incremento delle capacità genitoriali in un’ottica evolutiva. • Mantenimento degli incontri protetti 7. Istituzioni/attori Comune di Reggio Emilia, Azienda F.C.R., Coop.va Dimora d'Abramo, Consorzio Oscar Romero, Altri soggetti del privato sociali coinvolti sociale, Ausl. 8. Risorse umane che Educatori. si prevede di impiegare

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9. Risultati attesi in relazione a indicatori regionali/distrettuali (da esplicitare)

-

10. Piano finanziario:

Incrementare i processi di corresponsabilità e cogestione tra diversi servizi pubblici e privati del distretto di Reggio Emilia, nell'approfondimento di situazioni genitoriali complesse e nell'individuazione e realizzazione di interventi socio-educativi rivolti a bambini/e, ragazzi/e in difficoltà e alle rispettive famiglie Facilitare la famiglia ad assumere un ruolo attivo verso la risoluzione dei propri problemi in una logica preventiva e non solo riparativa Consolidare la condivisione e corresponsabilità con i gruppi di lavoro dei Poli Sociali nell’affrontare situazioni e problematiche di particolare complessità Numero famiglie seguite di cui risorse regionali Previsione di di cui risorse (Fondo spesa comunali/FCR sociale locale TOTALE + Fondo straordinario)

euro 268.320,00

236.696,00

di cui risorse regionali (Progr. Straord Famiglie)

31.624,00

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di cui di cui risorse risorse regionali di cui regionali FRNA (Progetti (altri armonizzazione) fondi)

di cui Fondo nazionale NA

di cui Fondo sanitario regionale

di cui risorse da altri soggetti


SCHEDA INTERVENTO –

PROGRAMMA ATTUATIVO ANNUALE PER L’ANNO 2011. DECLINAZIONE DEGLI OBIETTIVI STRATEGICI TRIENNALI

SCHEDA N. 38

INTERVENTO: ACCOGLIENZA IN EMERGENZA (in continuità con il 2010) OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE: cura/assistenza ob.60b.10 1.Soggetto capofila dell’intervento

Comune di Reggio Emilia

2. Ambito territoriale di realizzazione

Comune di Reggio Emilia

3. Referente dell’intervento: nominativo e recapiti

Dr.ssa Germana Corradini, Comune di Reggio Emilia, tel 0522/456833, e-mail: germana.corradini@municipio.re.it

4. Destinatari

Bambini e ragazzi che debbano trovare in via d’urgenza una collocazione al di fuori della famiglia di origine.

5. Eventuali interventi/politiche integrate collegate Attivazione, da parte del Polo territoriale di Servizio sociale, in integrazione con Ausl della Rete delle famiglie accoglienti (dimensione distrettuale) o dei posti di emergenza in comunità. predisposizione in tempi brevi (circa un mese) laddove del progetto quadro o del progetto di accompagnamento. Mantenimento del servizio H24 conferito all’ASP OSEA Monitoraggio rete integrata di risorse di accoglienza in emergenza, in collaborazione con l’ASP OSEA Comune di Reggio Emilia, FCR, ASP OSEA, AUSL, Famiglie per l’emergenza, AOSMN, Organizzazioni del privato sociale.

6. Azioni previste

7. Istituzioni/attori sociali coinvolti

8. Risorse umane che si prevede di Assistenti sociali, Psicologi, Educatori e operatori delle strutture di accoglienza, famiglie impiegare Il progetto è finalizzato a dare risposta di ospitalità temporanea (di norma per periodi non superiori a un mese) a minorenni in situazioni di emergenza/urgenza fornendo loro laddove possibile un ambiente familiare ( prioritariamente fascia d’età 0-6) e/o un ambiente accogliente e protetto a fronte di un aumento della domanda di “emergenza sociale” (relativa sia a situazioni nuove gravemente a rischio sia a situazioni già 9. Risultati attesi in relazione a conosciute in cui elementi imprevisti e imprevedibili richiedono una modificazione urgente del progetto) a cui il indicatori regionali/distrettuali (da servizio in questi ultimi anni ha dovuto far fronte. esplicitare) Tale aritcolazione permette di: Rispondere immediatamente a situazioni di emergenza (es. reperimento sul territorio da parte delle forze dell’ordine di bambini che necessitano una collocazione temporanea, improvviso ricovero di un genitore, ecc.) Intervenire in situazioni monitorate dal servizio qualora vi sia un aggravamento che induce la necessità di una

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temporanea collocazione; Redigere, dopo un periodo di decantazione del problema e di osservazione, progetti personalizzati. Individuazione di risposte personalizzate mirate a rispondere agli specifici bisogni individuati per ciascuna situazione. Numero minori accolti di cui risorse di cui di cui di cui di cui risorse di cui regionali risorse di cui risorse risorse Previsione di di cui risorse di cui Fondo Fondo regionali regionali (Fondo spesa comunali regionali da FRNA nazionale sanitario (Progetti sociale locale (Progr. altri (altri TOTALE armonizzazione) + Fondo Straord NA regionale soggetti fondi) straordinario) Famiglie)

10. Piano finanziario:

euro 336.520,00 296.858,00

SCHEDA INTERVENTO –

39.662,00

PROGRAMMA ATTUATIVO ANNUALE PER L’ANNO 2011. DECLINAZIONE DEGLI OBIETTIVI STRATEGICI TRIENNALI

SCHEDA N.39

INTERVENTO: SERVIZI RESIDENZIALI PER BAMBINI E RAGAZZI (in continuità con l'anno 2010) OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE: CURA/ASSISTENZA . ob.6-0b.10 1.Soggetto capofila dell’intervento 2. Ambito territoriale di realizzazione 3. Referente dell’intervento: nominativo e recapiti 4. Destinatari

Comune di Reggio Emilia Zona Sociale di Reggio Emilia

Dr.ssa Germana Corradini, Comune di Reggio Emilia, tel 0522/456833, e-mail: germana.corradini@municipio.re.it Bambini e ragazzi che debbano essere collocati temporaneamente al di fuori della famiglia di origine

5. Eventuali interventi/politiche

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integrate collegate

6. Azioni previste

accesso tramite progetto del Polo territoriale di Servizio Sociale con valutazione in èquipe socio-sanitaria integrata (autorizzato a livello centrale), in raccordo con l’autorità giudiziaria. definizione con le comunità educative stesse delle modalità, tempi, obiettivi e verifiche di inserimento progetti con le famiglie d’origine per il miglioramento delle relazioni genitori/figli monitoraggio regolare delle situazioni raccordi regolari con i competenti servizi AUSL coinvolti, per le verifiche e per gli opportuni interventi attuazione del conferimento all’ASP OSEA, relativo all’implementazione della rete delle risorse e alla co-costruzione della valutazione progettuale integrata. Monitoraggio in collaborazione con l’ASP OSEA della rete integrata dei servizi residenziali. Mantenimento dell’accoglienza, in continuità progettuale, di giovani maggiorenni.

Comuni della Zona sociale, Azienda USL, ASP OSEA Azienda Speciale F.C.R. (Farmacie Comunali Riunite), Comunità educative 8. Risorse umane Assistenti sociali che si prevede di Psicologi impiegare Educatori 9. Risultati attesi in Garantire a minorenni e giovani maggiorenni, la cui permanenza nella famiglia d’origine sarebbe fonte di grave pregiudizio relazione a nello sviluppo personale,relazionale e di crescita , ambienti e contesti educativi supportivi e tutelanti. (numero ragazzi e indicatori bambini accolti in struttura) regionali/distrettuali Individuazione di progettualità personalizzate, volte a corrispondere agli specifici bisogni individuati per ciascuna (da esplicitare) situazione. di cui risorse di cui di cui di cui di cui risorse di cui di cui regionali risorse di cui risorse risorse risorse Previsione di di cui Fondo (Fondo regionali regionali Fondo comunali regionali da 10. Piano spesa TOTALE sociale locale (Progr. (Progetti FRNA nazionale sanitario (altri altri finanziario: armonizzazione) NA regionale Straord + Fondo fondi) soggetti straordinario) Famiglie) 7. Istituzioni/attori sociali coinvolti

euro

3.017.000,00 2.538.870,89

478.129,11

92


SCHEDA INTERVENTO –

PROGRAMMA ATTUATIVO ANNUALE PER L’ANNO 2011. DECLINAZIONE DEGLI OBIETTIVI STRATEGICI TRIENNALI

SCHEDA N.40

INTERVENTO: SERVIZI RESIDENZIALI MADRI CON BAMBINI (In continuità con l'anno 2010) OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE: 0b.6 0b 10 1.Soggetto capofila dell’intervento

CURA/ASSISTENZA

Comune di Reggio Emilia

2. Ambito territoriale di Zona sociale di REGGIO EMILIA realizzazione 3. Referente dell’intervento: nominativo e recapiti

Dott.ssa Germana Corradini, Comune di Reggio Emilia, tel 0522/456833, e-mail: germana.corradini@municipio.re.it

4. Destinatari

Madri con figli minori, residenti nel Comune di Reggio Emilia Madri straniere “non regolari” gravide e/ con figli minori di mesi 6

5. Eventuali interventi/politiche integrate collegate Accesso come comunità per bambini e ragazzi. Definizione con le comunità educative stesse e con le madri e in raccordo con l’Autorità giudiziaria laddove necessario, di tempi, obiettivi e verifiche di inserimento. 6. Azioni previste Raccordi con i servizi AUSL, coinvolti, ed eventualmente altri partner, per il monitoraggio delle situazioni e le opportune verifiche. Implementazione banca dati e monitoraggio rete integrata di risorse di accoglienza. 7. Istituzioni/attori Comune di Reggio Emilia, Comuni della zona sociale, AUSL di Reggio Emilia, Azienda FCR, Organizzazioni del Terzo Settore sociali coinvolti e del Privato Sociale Assistenti sociali 8. Risorse umane che Operatori del privato sociale si prevede di impiegare Psicologi Offrire un’opportunità alle madri con figli minori o in stato di gravidanza, e che vivono momenti di difficoltà, di risiedere 9. Risultati attesi in temporaneamente presso luoghi in cui siano garantiti sostegno e presenza di operatori qualificati, in modo da rafforzare il relazione a indicatori proprio ruolo di genitore. regionali/distrettuali Individuazione di progettualità personalizzate mirate a rispondere agli specifici bisogni individuati per ciascuna situazione 10. Piano finanziario:

euro

Previsione di spesa TOTALE 966.000,00

di cui risorse comunali/FCR 966.000,00

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SCHEDA INTERVENTO –

PROGRAMMA ATTUATIVO ANNUALE PER L’ANNO 2011. DECLINAZIONE DEGLI OBIETTIVI STRATEGICI TRIENNALI

SCHEDA N.41

INTERVENTO: ACCOGLIENZA FAMILIARE, AFFIDI, ADOZIONI (in continuità con l'anno 2010) OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE: 1.Soggetto capofila dell’intervento

b.7. - 0b.8. - ob12

Comune di Reggio Emilia

2. Ambito territoriale di Distretto di Reggio Emilia realizzazione 3. Referente Dr.ssa Germana Corradini, Comune di Reggio Emilia, tel 0522/456833, dell’intervento: nominativo e-mail: germana.corradini@municipio.re.it e recapiti Famiglie che si rendono disponibili all’adozione e all’affido. 4. Destinatari Bambini che temporaneamente anche per lunghi periodi, a tempo pieno o parziale debbano trovare una collocazione al di fuori della famiglia di origine 5. Eventuali interventi/politiche integrate collegate - organizzazione incontri informativi/formativi per coppie/singoli - istruttoria, elaborazione, gestione e monitoraggio progetti - iniziative di promozione alla cultura dell’accoglienza legate ai diversi ambiti territoriali - formazione operatori (vedi programma provinciale) - partecipazione e co-conduzione di tavoli provinciali di coordinamento sui temi dell’accoglienza, dell’affido e dell’adozione. - sperimentazione gruppi post-adozione 6. Azioni previste - costruzione di un gruppo di lavoro con associazioni di famiglie e operatori di comunità per attivare un sistema integrato e personalizzato di accoglienza - approfondimento della possibilità di affido omoculturale per MSNA - gestione rapporti con enti autorizzati - implementazione banca dati e monitoraggio rete integrata di risorse di accoglienza familiare - costruzione di occasioni territoriali per sensibilizzazione - gruppi di auto-aiuto rivolti alle famiglie - gestione iter percorsi affidi e erogazione contributi alle famiglie affidatarie 7. Istituzioni/attori sociali Comuni della Zona Sociale, Azienda USL, Associazioni. coinvolti

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8. Risorse umane che si prevede di impiegare

Assistenti sociali, Psicologi, educatori

Promozione della cultura dell’accoglienza in modo da ampliare il numero di soggetti (operatori, famiglie, volontari) disponibili a svolgere in modo competente questa funzione, anche in riferimento ad azioni promozionali sui singoli territori. Promozione della cultura della genitorialità anche in un’ottica preventiva. Permane la necessità di individuare forme di accoglienza più elastiche e differenziate e di implementazione di cooperazione tra famiglie, per le situazioni legate in specifico alla difficoltà di conciliazione tempi di lavoro/tempi di cura. Proseguirà dunque il lavoro nei diversi territori su tutte le forme di cooperazione tra famiglie e accoglienza 9. Risultati attesi in “leggera”, in collaborazione con i diversi attori. relazione a indicatori Individuazione di risposte personalizzate mirate a rispondere agli specifici bisogni individuati per ciascuna regionali/distrettuali (da situazione esplicitare) Si intende potenziare il lavoro con le famiglie d’origine per il sostegno alle capacità genitoriali; l’ascolto dei bambini, la costruzione e manutenzione di legami tra le famiglie. Si intende inoltre migliorare il monitoraggio dei singoli progetti. Si intende infine iniziare la sperimentare di gruppi post-adozione - Numero affidi - Numero famiglie disponibili a forme di accoglienza di cui risorse di cui di cui regionali risorse di cui di cui risorse di cui di cui di cui risorse risorse Previsione di (Fondo regionali regionali di cui Fondo Fondo risorse da comunali regionali 10. Piano spesa TOTALE sociale locale (Progr. FRNA nazionale sanitario altri soggetti (Progetti (altri finanziario: NA regionale –(Manodori) armonizzazione) + Fondo Straord fondi) straordinario) Famiglie) euro 1.201.064,06 909.501,58

141.562,48

150.000,00

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Comune di ALBINEA SCHEDA INTERVENTO –

PROGRAMMA ATTUATIVO ANNUALE PER L’ANNO 2011. DECLINAZIONE DEGLI OBIETTIVI STRATEGICI TRIENNALI

SCHEDA N. 42

INTERVENTO/PROGETTO: NIDO D’INFANZIA in continuità con l'anno precedente OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE: COMUNE DI ALBINEA 1.Soggetto capofila AREA SCOLASTICO/EDUCATIVA dell’intervento 2. Ambito territoriale di realizzazione 3. Referente dell’intervento: nominativo e recapiti 4. Destinatari

AMBITO COMUNALE AREA SCOLASTICO/EDUCATIVA D.ssa Pedrazzoli Clementina 0522/590227 -226 e.mail: c.pedrazzoli@comune.albinea.re.it Bambini compresi nella fascia d’età 6-36 mesi residenti nel comune di Albinea

5. Eventuali interventi/politiche integrate collegate

6. Azioni previste

7. Istituzioni/attori sociali coinvolti 8. Risorse umane che si prevede di impiegare 9. Risultati attesi in relazione a indicatori regionali/distrettuali

Attenzione ai rapporti interpersonali ed alla costruzione di relazioni significative con gli adulti e con i coetanei; promozione della progressiva autonomia dei bambini; sostegno nell’accettazione ed integrazione di tutti i bambini; sostegno nel superamento delle differenze e disabilità; sviluppo del senso critico, sostenendo l’originalità del pensiero, l’individualità del proprio essere nella crescita sul piano cognitivo-sociale-affettivo; organizzazione di un ambiente spaziale-stutturale ed un clima relazionale tale da promuovere nella formazione della personalità atteggiamenti di fiducia verso gli altri e nel mondo in generale Comune di Albinea Cooperativa Sociale Personale di educatrici Nido , Figure di Coordinamento Pedagogico, Personale ausiliario e di cucina, volontari, assistenti sociali minori.

Promozione della formazione equilibrata armonica ed integrata della personalità dei bambini, accogliendo le esigenze di crescita, relazione, confronto sulla genitorialità con le famiglie. Sostenere il diritto per i bambini di sperimentare le loro molteplici potenzialità cognitive ed affettive. Rafforzamento del diritto alla frequenza di contesti sociali attenti al superamento precoce delle disuguaglianze; assicurazione del diritto a prestazioni necessarie per la tutela e la salute dei bambini, potenziando soprattutto gli interventi di

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prevenzione; applicazione “del Protocollo di intesa per la somministrazione dei farmaci in orario scolastico” sottoscritto con l’azienda A.U.S.L. di Reggio Emilia; interventi e servizi di sostegno all’ascolto dei compiti genitoriali e dei bisogni dei bambini; partecipazione consapevole e responsabile alla vita di comunità presso il Nido d’Infanzia e sostegno dei percorsi educativi di crescita dei bambini considerandoli come soggetti capaci di interagire positivamente con l’ambiente fisico e sociale che li circonda; sostegno del progetto pedagogico del servizio nella valorizzazione delle capacità di ricerca ed esplorazione di ogni bambino riconoscendo un valore al gioco in quanto esperienza privilegiata e “luogo di apprendimenti”; rafforzamento del diritto alla cooperazione e condivisione ma anche alla soggettività dell’individuo nella piena attuazione di diritti personali e di cittadinanza di cui risorse di cui risorse di cui di cui di cui di cui di cui di cui Previsione di cui regionali FRNA Fondo di spesa risorse regionali risorse risorse Fondo risorse da TOTALE comunali (Fondo regionali (Progetti regionali nazionale sanitario altri armonizzazione) (altri NA regionale soggetti – sociale locale (Progr. + Fondo Straord fondi) rette straordinario) Famiglie) utenti

10. Piano finanziario: euro

758.186,00

SCHEDA INTERVENTO –

474.839,80

11.246,20

PROGRAMMA ATTUATIVO ANNUALE PER L’ANNO 2011. DECLINAZIONE DEGLI OBIETTIVI STRATEGICI TRIENNALI

18.000,00

254.100

SCHEDA N. 43

INTERVENTO/PROGETTO: CAMPI GIOCO E SOGGIORNI ESTIVI OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE: COMUNE DI ALBINEA 1.Soggetto capofila dell’intervento AREA SCOLASTICO/EDUCATIVA 2. Ambito territoriale di realizzazione AMBITO COMUNALE AREA SCOLASTICO/EDUCATIVA D.ssa Pedrazzoli Clementina 3. Referente dell’intervento: nominativo e 0522/590227 -226 recapiti e.mail: c.pedrazzoli@comune.albinea.re.it I campi gioco sono rivolto a bambini frequentanti l’ultimo anno di Scuola dell’ Infanzia del territorio 4. Destinatari e per tutte le età, di scuola primaria, e secondaria.

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I Soggiorni Estivi sono rivolti a bambini dai 6 ai 15 anni e si svolgono in località di mare e di montagna 5. Eventuali interventi/politiche integrate collegate 6. Azioni previste 7. Istituzioni/attori sociali coinvolti

Attività di uscite sul territorio comunale a carattere ambientale, culturale e sportivo. Progettazione di settimane di attività estive, di laboratori, corsi di ambientamento in acqua e uscite ambientali sul territorio comunale;. Comune di Albinea; Cooperative Socio – Educative educatori professionali di sostegno per diversamente abili ed ausiliari;

8. Risorse umane che si prevede di Educatori Professionali, operatori ausiliari, studenti alternanza scuola lavoro; impiegare 9. Risultati attesi in relazione a indicatori Promozione di attività didattiche, ambientali, ludiche, culturali, sportive durante regionali/distrettuali (da esplicitare) Previsione di cui di cui risorse di cui di cui di cui di cui risorse di cui di spesa risorse regionali regionali FRNA Fondo risorse risorse TOTALE comunali (Fondo regionali (Progetti regionali nazionale 10. Piano sociale locale (Progr. armonizzazione) (altri NA finanziario: + Fondo Straord fondi) straordinario) Famiglie) 5.500,00 euro 4.000,00 1.500,00

SCHEDA INTERVENTO –

PROGRAMMA ATTUATIVO ANNUALE PER L’ANNO 2011. DECLINAZIONE DEGLI OBIETTIVI STRATEGICI TRIENNALI

AMBITO COMUNALE

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di cui Fondo sanitario regionale

SCHEDA N. 44

INTERVENTO/PROGETTO: SERVIZIO ESTIVO NIDO E SCUOLA INFANZIA COMUNALI OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE: COMUNE DI ALBINEA 1.Soggetto capofila dell’intervento AREA SCOLASTICO/EDUCATIVA 2. Ambito territoriale di realizzazione

il periodo estivo di cui risorse da altri soggetti


3. Referente dell’intervento: nominativo e recapiti 4. Destinatari

5. Eventuali interventi/politiche integrate collegate

6. Azioni previste 7. Istituzioni/attori sociali coinvolti

AREA SCOLASTICO/EDUCATIVA D.ssa Pedrazzoli Clementina 0522/590227 -226 e.mail: c.pedrazzoli@comune.albinea.re.it Bambini compresi nella fascia d’età 6-36 mesi e 3 – 6 anni residenti nel comune di Albinea e frequentanti i Servizi Educativi del Territorio Comunale frequentanti durante l’anno scolastico Il Servizio Estivo e’ effettuato in collaborazione con Cooperative, prevede l’apertura di una sezione di Nido presso la sede del Nido Comunale “L’Aquilone” e una sezione di Scuola presso la sede della Scuola dell’Infanzia Com.le “Il Frassino” e seguirà la seguente organizzazione: Apertura dalle ore 7.30 alle ore 16.00; Attività didattiche con personale educativo e laboratorio con atelierista; Servizio di mensa interna con fornitura di pasti e merende in asporto. Progettazione di settimane di attività servizio estivo, rivolta ai bambini nella fascia 0/6 anni in ampliamento all’offerta educativa del calendario scolastico annuale; Comune di Albinea; Cooperative Socio – Educative e settore ristorazione alternanza scuola / lavoro;

8. Risorse umane che si prevede di Coordinatore Pedagogico, educatori professionali, operatori ausiliari, insegnanti, atelierista studenti impiegare alternanza scuola lavoro; 9. Risultati attesi in relazione a indicatori attività e laboratori ludici, didattici con personale educativo e laboratori con atelierista , durante il regionali/distrettuali (da esplicitare) periodo estivo Previsione di cui di cui risorse di cui di cui risorse di cui di cui di cui di cui di cui risorse di spesa risorse regionali regionali risorse FRNA Fondo Fondo risorse da regionali (Progetti TOTALE comunali (Fondo regionali nazionale sanitario altri 10. Piano EURO sociale locale (Progr. armonizzazione) (altri NA regionale soggetti finanziario: Straord rette 16.916,16 5865,00 + Fondo 2.116,16 fondi) straordinario) Famiglie) utenti 8.935,00

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SCHEDA INTERVENTO –

PROGRAMMA ATTUATIVO ANNUALE PER L’ANNO 2011. DECLINAZIONE DEGLI OBIETTIVI STRATEGICI TRIENNALI

SCHEDA N. 45

INTERVENTO/PROGETTO: ACCOGLIENZA PER TUTELA FAMIGLIE E MINORI OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE: Sostegno alla genitorialità - Tutela e protezione di minori a rischio - Sostegno per la costruzione di percorsi di vita per nuclei monogenitoriali COMUNE DI ALBINEA 1.Soggetto capofila dell’intervento 2. Ambito territoriale di realizzazione

Comune di Albinea

3. Referente dell’intervento: nominativo e recapiti

Maria Chiara Borsalino 0522/590209-225

4. Destinatari 5. Eventuali interventi/politiche integrate collegate

Minori soli o con un unico genitore, residenti nel territorio comunale d’Albinea, in condizione di rischio grave o mediograve Casa, sanità, scuola, stili di vita, sicurezza

Accoglienza in strutture comunitarie di minori soli o con un genitore a seguito di progettualità del servizio sociale; lettura della domanda ed attività amministrative ad essa connesse; predisposizione progetto di intervento;

6. Azioni previste 7. Istituzioni/attori sociali coinvolti 8. Risorse umane che si prevede di impiegare 9. Risultati attesi in relazione a indicatori regionali/distrettuali (da esplicitare)

Comune di Albinea; Casa di accoglienza “Betania”; Area Responsabilità Famigliari, Infanzia e Adolescenza dell’Unione Colline Matildiche Assistenti sociali, Istruttore Amministrativo Comunale, operatori di Casa “Betania” Tempo di permanenza presso la struttura Numero minori accolti Previsione di spesa TOTALE

10. Piano finanziario:

euro

10.369,06

di cui di cui risorse risorse regionali comunali (Fondo sociale locale + Fondo straordinario)

di cui risorse regionali (Progr. Straord Famiglie)

10.369,06

100

di cui risorse regionali (Progetti armonizzazione)

di cui risorse regionali (altri fondi)

di cui FRNA

di cui Fondo nazionale NA

di cui Fondo sanitario regionale

di cui risorse da altri soggetti specificare


unione TERRA DI MEZZO SCHEDA INTERVENTO –

PROGRAMMA ATTUATIVO ANNUALE PER L’ANNO 2011. DECLINAZIONE DEGLI OBIETTIVI STRATEGICI TRIENNALI

SCHEDA N. 46

INTERVENTO/PROGETTO: PROMOZIONE E TUTELA DEI DIRITTI DEI SOGGETTI IN ETÀ EVOLUTIVA OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE rafforzare le competenze genitoriali, raggiungere la massima appropriatezza negli allontanamenti dei minori, attenzione e cura all’età dell’adolescenza UNIONE “TERRA DI MEZZO” 1.Soggetto capofila dell’intervento COMUNI DI BAGNOLO IN PIANO, CADELBOSCO DI SOPRA E CASTELNOVO DI SOTTO 2. Ambito territoriale di realizzazione

COMUNI DELL’UNIONE “TERRA DI MEZZO”

3. Referente dell’intervento: nominativo e recapiti

DOTT.SSA MILA BERTOCCHI bertocchi.mila@comune.bagnolo.re.it 0522/957435

4. Destinatari

Bambini, adolescenti e famiglie

5. Eventuali interventi/politiche integrate collegate

Servizi socio-sanitari, servizi educativi e scolastici, associazioni, cooperative educative, comunità di accoglienza

6. Azioni previste 7. Istituzioni/attori sociali coinvolti 8. Risorse umane che si prevede di impiegare 9. Risultati attesi in relazione a indicatori regionali/distrettuali

10. Piano finanziario: euro

Promozione del benessere delle famiglie con figli, tutela dei diritti dei minori, valorizzazione del tempo extrascolastico per lo sviluppo dell’autonomia personale e della vita di gruppo dei minori, rafforzamento del sistema integrato dei servizi sociali, educativi, scolastici , sanitari, sportivi, culturali, ricreativi. ASP “OSEA”, famiglie per l’emergenza, famiglie affidatarie, parrocchie, associazioni di volontariato, autorità giudiziarie, asl, pediatri, medici di base, istituzioni scolastiche. Assistenti sociali e personale amministrativo dell’Area Sociale dell’Unione, personale dell’ASP “OSEA”, insegnanti, educatori, volontari, consulenze esterne. Sostegno alla genitorialità, tutela dei diritti dei minori, progettualità educative, riduzione inserimenti in comunità, riduzione tempi di permanenza in comunità. Previsione di spesa TOTALE di cui risorse comunali di cui risorse regionali(F.S.L. + 621.088,48 444.787,01 Fondo straordinario) 176.301,47

101


SCHEDA INTERVENTO –

PROGRAMMA ATTUATIVO ANNUALE PER L’ANNO 2011. DECLINAZIONE DEGLI OBIETTIVI STRATEGICI TRIENNALI

SCHEDA N. 47

INTERVENTO/PROGETTO: ARMONIZZAZIONE DEI TEMPI DI VITA E DI LAVORO DELLE FAMIGLIE: COSTRUIRE SPAZI EDUCATIVI OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE: attivare azioni e attività nei tempi pomeridiani extra scuola; attivare un accompagnamento tutelante della crescita dei soggetti in evoluzione affiancando famiglia e scuola; valorizzazione del tempo extrascolastico per lo sviluppo dell’autonomia personale e della vita di gruppo attivare collaborazioni fra servizi educativi/scuola/comunità/associazioni sportive/ricreative per la costruzione di progetti condivisi ottimizzando/sviluppando risorse ed opportunità per garantire lo sviluppo, e la crescita armonica del bambino/adolescente; i servizi educativi di territorio come opportunità di arricchimento della cultura territoriale in ordine ai diritti dell’infanzia e dell’adolescenza; promuovere forme di cittadinanza attiva; dall’accoglienza dei bambini/adolescenti e delle loro famiglie, dall’ascolto dei loro bisogni e delle loro competenze l’elaborazione di strumenti adeguati alla progettazione di interventi educativi capaci di accogliere le differenti esigenze. AZIENDA SERVIZI alla PERSONA “Opus Civium” – 1.Soggetto capofila Comuni di Bagnolo in Piano, Cadelbosco di Sopra, Castelnovo di Sotto dell’intervento 2. Ambito territoriale di realizzazione 3. Referente dell’intervento: nominativo e recapiti

Comuni dell’Unione “Terra di mezzo”

4. Destinatari

Ragazzi residenti nei territori dei Comuni sopramenzionati frequentanti le scuole primarie e secondarie di primo grado

5. Eventuali interventi/politiche integrate collegate

Politiche del territorio che si intendono mettere in sinergia anche mediante progetti intergenerazionali, con particolare attenzione alla costruzione di momenti di incontro ed interazione fra i ragazzi di differenti provenienze.

6. Azioni previste

Il progetto si rivolge alle famiglie dei minori interessati con interventi di vario tipo nell’ottica di un coinvolgimento continuo delle famiglie stesse in un’idea di azione non delegante ma co-progettata. - Opportunità educative pomeridiane. Una equipe educativa integrata da elementi provenienti dal volontariato locale (volontariato sociale, della parrocchia, delle società sportive), nonché da esperti attivati su laboratori specifici conduce le attività articolate su laboratori compiti e laboratori di vario tipo attivati sulle esigenze e richieste dei ragazzi frequentanti, nonché in forte connessione con l’attività sportiva per i ragazzi del territorio. - Spazio colloqui aperto alle famiglie per la discussione delle criticità e delle positività incontrate nel percorso - Attività di socializzazione ed aggregazione anche serali su progetto specifico (uscite, feste) - Attività di progettazione iniziale delle attività e di accesso e selezione dei bambini coinvolti nell’intervento - Partecipazione al coordinamento distrettuale con progettazione percorsi formativi cofinanziati a livello di distretto in

ANNA BIGI resp. Dipartimento educativo ASP “Opus Civium” tel. 366-6122152; a.bigi@asp-castelnovodisotto.re.it

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misura proporzionale alla partecipazione 7. Istituzioni/attori sociali coinvolti

8. Risorse umane che si prevede di impiegare

9. Risultati attesi in relazione a indicatori regionali/distrettuali (da esplicitare)

Dipartimento Educativo dell’ASP “Opus Civium” di Castelnovo (gestore dei Servizi educativi e scolastici), Istituti Comprensivi, Parrocchie e Associazioni/organizzazioni di volontariato locali, Coop.va soc.le SOLIDARIETA’ 90. Operatori dell’ASP “OPUS CIVIUM”, volontari delle Associazioni di Volontariato locali, Parrocchie, Insegnanti degli Istituti Comprensivi, dipendenti comunali (Comune di Cadelbosco), educatori di Solidarietà 90. Tali risorse operano: - mediante gruppi di lavoro locali composti dalle organizzazioni coinvolte nella gestione dell’intervento (scuola dell’obbligo, parrocchia, comune e associazioni di volontari per il monitoraggio dei tre interventi locali); - riunendosi periodicamente, affrontando le tematiche di gestione locali. Ai lavori partecipano sempre i coordinatori del progetto locale che ne relazionano dati e criticità. - mediante equipe di lavoro zonale come sopra descritta si riunisce mensilmente per le tematiche di raccordo zonale. Ai lavori partecipano sempre i coordinatori del progetto locale che ne relazionano dati e criticità. Promuovere il benessere giovanile e la prevenzione del disagio nella fascia pre-adolescenziale. Favorire la crescita della funzione genitoriale; garantire i diritti dell’infanzia e dell’adolescenza, dei disabili; favorire politiche a favore dell’inclusione sociale degli immigrati. INDICATORI: - maggiore successo scolastico (valutazione finale degli insegnanti della scuola sull’efficacia dell’intervento) - azioni di inclusione nel tessuto sociale dei bambini/adolescenti coinvolti (iscrizioni ad attività organizzate anche informali del territorio, osservazione delle dinamiche relazionali) - azioni di inclusione nel tessuto sociale delle famiglie coinvolte, specie se straniere (partecipazione alle attività proposte, grado di connessione raggiunto con la scuola valutato nella valutazione finale degli insegnanti della scuola) - azioni di integrazione culturale (n. bimbi stranieri coinvolti nelle attività, n. famiglie straniere partecipanti alle attività) azioni di prevenzione del disagio (monitoraggio di casi singoli da parte del Servizio Sociale comunale) - azioni di integrazione di bimbi portatori di handicap (n. bimbi accolti su progetto specifico) Previsione di di cui risorse di cui risorse spesa comunali regionali TOTALE (Fondo sociale locale + Fondo straordinario)

10. Piano finanziario: euro

379.165,26 249.550,08

di cui risorse regionali (Progr. Straord Famiglie)

39.828,92

di cui risorse regionali (Progetti armonizzazione)

7.686,26

103

di cui di cui risorse FRNA regionali (altri fondi)

di cui Fondo nazionale NA

di cui Fondo sanitario regionale

di cui risorse da altri soggetti specificare 82.100


Comune di BAGNOLO in PIANO SCHEDA INTERVENTO –

PROGRAMMA ATTUATIVO ANNUALE PER L’ANNO 2011. DECLINAZIONE DEGLI OBIETTIVI STRATEGICI TRIENNALI

SCHEDA N. 48

INTERVENTO/PROGETTO: ASILO NIDO (Progetto di continuità con gli anni precedenti) OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE: 1.Soggetto capofila COMUNE DI BAGNOLO IN PIANO dell’intervento 2. Ambito territoriale di realizzazione 3. Referente dell’intervento: nominativo e recapiti

Il servizio accoglie prevalentemente bambini residenti nel territorio comunale, ma è aperto anche ai non residenti MARCONI ENRICA Tel. 0522 951948 – 329 2105641 E-mail: marconi.enrica@comune.bagnolo.re.it

4. Destinatari

Bambini dai 9 mesi ai 36 mesi

5. Eventuali interventi/politiche integrate collegate

Interventi comuni, soprattutto nell’ambito della formazione del personale, con le altre strutture analoghe del Coordinamento Pedagogico di appartenenza (“Un Piano Sottosopra”: Comune di Bagnolo in Piano e ASP Opus Civium) – Realizzazione di un tavolo 0/6 anni con i Coordinatori Pedagogici delle strutture per la Prima Infanzia presenti sul territorio comunale.

6. Azioni previste

Svolgimento ordinario del servizio, con particolare sviluppo del Coordinamento Pedagogico Sovracomunale.

7. Istituzioni/attori sociali coinvolti 8. Risorse umane che si prevede di impiegare

Nido Comunale “Pollicino” a Gestione diretta Nido convenzionato “Desiderio Re” gestito da Cooperativa “Argento Vivo” Sezioni Primavera convenzionate delle Scuole dell’infanzia paritarie Fism “Maria Immacolata” e “Aimone Landini” n. 5 educatrici - n. 2 ausiliarie (dipendenti di Cooperativa Sociale, a cui è stato affidato il servizio di Ausiliariato, a seguito di gara d’Appalto) – n. 1 pedagogista (dipendente di ASP Opus Civium, a cui è stato affidato il servizio di coordinamento mediante contratto di servizio)

9. Risultati attesi in relazione a indicatori regionali/distrettuali

∗ Rispondere alle esigenze delle famiglie, derivanti dal cambiamento dei bisogni e della realtà sociale. ∗ Potenziare l’offerta educativa, realizzando un primo livello educativo e di integrazione sociale sempre più innovativo e rispondente alle nuove esigenze delle famiglie.

10. Piano finanziario:

Previsione di di cui risorse di cui risorse spesa comunali regionali TOTALE (FSL + Fondo straordinario) 425.137,00 299.187,00

euro

di cui risorse regionali (Progr. Straord Famiglie)

104

di cui risorse di cui risorse regionali regionali di cui FRNA (altri (Progetti armonizzazione) fondi) 13.000,00

di cui risorse da altri soggetti di cui di cui rette: Fondo Fondo 112.000,00 nazionale sanitario Rimborso utenze NA regionale gestore mensa scolastica950,00


SCHEDA INTERVENTO –

PROGRAMMA ATTUATIVO ANNUALE PER L’ANNO 2011. DECLINAZIONE DEGLI OBIETTIVI STRATEGICI TRIENNALI

SCHEDA N. 49

INTERVENTO/PROGETTO: CAMPI GIOCO (Progetto di continuità con gli anni precedenti) OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE: 1.Soggetto capofila dell’intervento

COMUNE DI BAGNOLO IN PIANO

2. Ambito territoriale di realizzazione 3. Referente dell’intervento: nominativo e recapiti 4. Destinatari

Riservato ai bambini frequentanti l’Istituto Comprensivo di Bagnolo in Piano nel corso dell’A.S. 2010/2011, non necessariamente residenti nel territorio comunale MARCONI ENRICA Tel. 0522 951948 – 329 2105641 E-mail: marconi.enrica@comune.bagnolo.re.it Bambini che frequentato l’Istituto Comprensivo di Bagnolo nel corso dell’A.S. 2010/2011, dalla classe 1ª Elementare alla classe 3ª Media.

5. Eventuali interventi/politiche integrate collegate

-----

6. Azioni previste

Giochi di gruppo – Laboratori di Musica - Attività Creative, Sportive e di Socializzazione – Gite settimanali, Feste serali di fine turno

7. Istituzioni/attori sociali coinvolti 8. Risorse umane che si prevede di impiegare 9. Risultati attesi in relazione a indicatori regionali/distrettuali (da esplicitare)

10. Piano finanziario:

euro

Gestito, tramite convenzione, da Cooperativa Sociale o da Ditta esterna Educatori reclutati tramite affidamento a Cooperativa Sociale o Ditta esterna; personale volontario ∗ Prevenire i rischi e i disagi potenzialmente causati dall’isolamento e dalla rarefazione dei rapporti familiari e sociali; ∗ Consentire ai bambini esperienze di socializzazione all’interno di spazi idonei e alla presenza di personale competente; ∗ Sostenere i processi di crescita e lo sviluppo dei bambini in un’ottica di integrazione culturale e di pari opportunità. Previsione di spesa TOTALE 6.500,00

di cui risorse comunali 3.000,00

di cui risorse regionali (Fsl + Fondo straordinario)

di cui risorse regionali (Progr. Straord Famiglie)

105

di cui di cui risorse di cui risorse regionali FRNA regionali (Progetti (altri 3.500 armonizzazione) fondi)

di cui Fondo nazionale NA

di cui Fondo sanitario regionale

di cui risorse da altri soggetti -


SCHEDA INTERVENTO –

PROGRAMMA ATTUATIVO ANNUALE PER L’ANNO 2011. DECLINAZIONE DEGLI OBIETTIVI STRATEGICI TRIENNALI

SCHEDA N. 50

INTERVENTO/PROGETTO: SPORTELLO PSICOPEDAGOGICO (servizio di consulenza psicologica Scuola Secondaria di 1° grado) POLO TERRITORIALE DI SERVIZIO SOCIALE 6 – (Progetto di continuità con gli anni precedenti) OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE: Promozione dell’agio e del benessere psichico nel contesto scolastico Prevenzione degli stili comportamentali disadattivi Ascolto delle problematiche adolescenziali con organizzazione di interventi mirati alle stesse Sostegno alla funzione genitoriale Sostegno alla conduzione del gruppo “classe” 1.Soggetto capofila dell’intervento

COMUNE DI BAGNOLO IN PIANO

2. Ambito territoriale di realizzazione

Riservato ai ragazzi frequentanti la Scuola Secondaria di I° grado dell’Istituto Comprensivo di Bagnolo in Piano nel corso dell’A.S. 2010/2011, non necessariamente residenti nel territorio comunale

3. Referente dell’intervento: nominativo e recapiti

MARCONI ENRICA Tel. 0522 951948 – 329 2105641 E-mail: marconi.enrica@comune.bagnolo.re.it

Destinatari diretti: Insegnanti, genitori, studenti ed educatori delle scuola secondarie di 1° grado. Destinatari indiretti: 4. Destinatari - funzionari e assessori comunali che si occupano delle aree tematiche connesse all’intervento - referenti della psicologia clinica/neuropsichiatria infantile dell’AUSL competente sul territorio - referenti delle realtà dell’extrascuola / tempo libero che sono a contatto con i ragazzi/e destinatari diretti Collaborazione con gli operatori sanitari che hanno in carico le situazioni (neuropsichiatria infantile), raccordo e confronto 5. Eventuali interventi/politiche con il Servizio Sociale comunale e con il servizio gerente del Servizio Educativo. integrate collegate

6. Azioni previste

Il progetto prevede la presenza di una psicologa con esperienza del contesto scolastico dell’obbligo, in ogni Scuola Secondaria di 1° grado, almeno un giorno a settimana nell’orario scolastico, per avere un contatto diretto con studenti, insegnanti e genitori. Tre le principali tipologie di intervento: 1. consulenza individuale – accesso diretto al servizio (“sportello”) da parte degli insegnanti, delle famiglie o dei ragazzi; 2. consulenze al gruppo, sia esso di docenti, genitori o studenti. Gli interventi possibili sono molteplici e vanno dalle azioni di sensibilizzazione all’analisi-intervento su contesti classe (nella maggior parte dei casi), alla presenza ai consigli di classe o alla attivazione e partecipazione di percorsi formativi; 3.le psicologhe si troveranno a svolgere un importante lavoro di rete (essenziale per migliorare l’efficacia dell’intervento anche sul singolo o sui gruppi) che le porterà ad interagire con assessori, funzionari e assistenti sociali comunali,

106


7. Istituzioni/attori sociali coinvolti

8. Risorse umane che si prevede di impiegare

9. Risultati attesi in relazione a indicatori regionali/distrettuali (da esplicitare)

psicologhe e assistenti sociali dell’ASL, ma anche con operatori che seguono strutture/servizi del territorio (centri pomeridiani, recupero attività scolastiche, società sportive, ricreative, ecc.) e con psicologi/psicoterapeuti privati. Un sociologo esperto di valutazione si occuperà del sistema di valutazione, in stretta collaborazione con il supervisore di processo e il coordinatore operativo del progetto Gli elementi emersi attraverso la valutazione di processo e di risultato verranno periodicamente discussi nelle equipe di coordinamento e negli incontri previsti tra i referenti dei principali enti coinvolti, strumenti utili per riorientare in itinere l’intervento. La programmazione, supervisione, coordinamento e valutazione di questa azione faranno capo ai Comuni, che si avvarranno, come negli anni passati, di un organismo creato anche con queste finalità da alcuni Comuni, tra cui i tre coinvolti nel presente progetto, ovvero l’Associazione “Pro.di.Gio: Progetti di Giovani”. In generale, l'azione prevede la collaborazione con gli Istituti Comprensivi, i Servizi Comunali alla Persona e alla Scuola, le Cooperative che gestiscono servizi per preadolescenti, Parrocchie e Società Sportive presenti nei Comuni del Distretto Responsabile del Servizio Scuola Comunale, referenti Associazione PRO.DI.GIO., Assistente Sociale dell’UNIONE “Terra di mezzo” L’obiettivo generale, condiviso con gli insegnanti referenti per l’educazione alla salute (oltre che con i Dirigenti di Istituto e i referenti delle Amministrazioni locali), è quello di sostenere, riprendere, consolidare e sviluppare esperienze e interventi collegati alla promozione del benessere e prevenzione degli stati di forte disagio relazionale/socio-affettivo nei ragazzi/e delle Scuole Secondarie di 1° grado, attraverso la consulenza di una psicologa che lavora prioritariamente con le tre componenti interne al sistema scuola (insegnanti, genitori, studenti), ma anche, e sempre di più, in relazione con le realtà dell’extrascuola e in collegamento con i servizi socio-sanitari ed educativi. Questi gli obiettivi specifici individuati: ∗ facilitare una lettura corretta da parte degli insegnanti delle diverse forme di disagio scolastico, relazionale, sociale, affettivo degli alunni; ∗ proporre e co-progettare con il corpo insegnanti formazione e interventi anche individualizzati sulle singole situazioni problematiche (sul ragazzo ed eventualmente sulla famiglia); ∗ creare un punto di raccordo–mediazione con i servizi esistenti (servizi sociali comunali e AUSL, altre attività/servizi promossi dal Comune, dalle associazioni del territorio o dalla stessa scuola), in alcuni casi anche sostenendo e accompagnando l’invio ai servizi competenti. Indicatori di processo 1. Prosecuzione del servizio di consulenza psicologica per l’Anno Scolastico in corso e 2010/2011 2. Numero di consulenze individuali e di gruppo 3. Numero e tipologia di utenti delle consulenze individuali 4. Numero di incontri con funzionari, assessori e assistenti sociali presenti sul territorio (Comuni e AUSL) 5. Numero di incontri con altri soggetti del privato-sociale che gestiscono progetti sul territorio (associazioni, oratori, cooperative…) 6. Numero di incontri di verifica in itinere con le scuole 7. Somministrazione degli strumenti di valutazione nei tempi concordati Indicatori di risultato

107


1. 2.

Verrà misurata l’efficacia del progetto fra gli insegnanti rispetto alle seguenti dimensioni: il livello di utilizzo del servizio l’utilità percepita dagli insegnanti proposte e suggerimenti per migliorare il servizio Numero di progetti individualizzati attivati con il contributo dello psicologo

di cui Previsione risorse di spesa comunali TOTALE

10. Piano finanziario:

di cui risorse regionali (Fondo sociale locale + Fondo straordinario)

di cui risorse regionali (Progr. Straord Famiglie)

di cui di cui risorse risorse regionali regionali (Progetti (altri armonizzazione) fondi)

euro 4.300,00 2.646,60

di cui Fondo nazionale NA

di cui FRNA

di cui di cui risorse da Fondo altri sanitario soggetti regionale specificare

1.653,40

Comune di CADELBOSCO SOPRA SCHEDA INTERVENTO –

PROGRAMMA ATTUATIVO ANNUALE PER L’ANNO 2011. DECLINAZIONE DEGLI OBIETTIVI STRATEGICI TRIENNALI

SCHEDA N. 51

INTERVENTO/PROGETTO: : NIDO D’INFANZIA– in continuità con l’anno precedente OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE: Sostegno alla genitorialita Offerta educativa ai cittadini 0 – 3 anni AZIENDA SERVIZI alla PERSONA “Opus Civium”, 1.Soggetto capofila dell’intervento 2. Ambito territoriale di realizzazione 3. Referente dell’intervento: nominativo e recapiti 4. Destinatari

Comune di Cadelbosco di Sopra ANNA BIGI resp. Dipartimento castelnovodisotto.re.it Bambini da 12 a 36 mesi

108

educativo

ASP

“Opus

Civium”

tel.

366-6122152;

a.bigi@asp-


5. Eventuali interventi/politiche integrate collegate

6. Azioni previste

7. Istituzioni/attori sociali coinvolti 8. Risorse umane che si prevede di impiegare 9. Risultati attesi in relazione a indicatori regionali/distrettuali (da esplicitare)

10. Piano finanziario:

euro

I nidi d’infanzia come luogo privilegiato per l’elaborazione di una cultura dell’infanzia, partecipata da famiglie, educatori e operatori del territorio, che si genera a partire dall’ascolto del bambino, delle sue potenzialità e dei suoi bisogni e si offre all’intera comunità. A partire da questa elaborazione condivisa va progettata l’integrazione con i servizi privati del territorio ed il sostegno al loro funzionamento. Apertura termini di iscrizione e raccolta domande di iscrizione; formulazione di graduatoria degli ammessi; attivazione del servizio in coerenza con l’idea di bambino come soggetto portatore di conoscenze ed esperienze proprie; offerta progettuale per stimolare le opportunità di crescita del bambino; osservazione delle peculiarità del bambino, del piccolo gruppo e dell’intera sezione per una proposta progettuale che sappia cogliere e stimolare le caratteristiche del singolo e del gruppo; attivazione di progetti specifici di sezione, intersezione, di sostegno alla genitorialità consapevole, supporto nella individuazione dello stile educativo; attivazione di progetti di continuità con la scuola dell’infanzia; attivazione di progettualità ad integrazione con la realtà del contesto sociale. Inoltre tutti i soggetti sono impegnati nella ricerca di forme gestionali capaci di contenere i costi senza compromettere la qualità del servizio. ASP “Opus Civium” in qualità di ente cui il Comune di Cadelbosco di Sopra, titolare del servizio, ha affidato la gestione dei servizi educativi Responsabile del servizio scuola comunale, responsabile di dipartimento e personale amministrativo dell’ASP Opus Civium, responsabile educativo e personale amministrativo dell’ASP “Opus Civium”; personale educativo, coordinatore pedagogico e personale amministrativo della Coop Argento Vivo soggetto gestore dell’asilo nido. Fornire ulteriori risposte in ambito educativo e di sostegno alle famiglie residenti nel comune di Castelnovo di Sotto. INDICATORI: Numero di richieste accolte e numero di bambini ammessi al servizio. Previsione di cui di cui risorse di cui di cui di cui di cui di cui di cui di cui di spesa risorse regionali risorse risorse risorse FRNA Fondo Fondo risorse da TOTALE comunali (Fondo regionali regionali regional nazionale sanitario altri sociale locale (Progr. (Progetti i (altri NA regionale soggetti – specificare + Fondo Straord armonizz fondi) (1) straordinario Famiglie) azione) ) 440.820

235.720

205.100

109


SCHEDA INTERVENTO –

PROGRAMMA ATTUATIVO ANNUALE PER L’ANNO 2011. DECLINAZIONE DEGLI OBIETTIVI STRATEGICI TRIENNALI

SCHEDA N. 52

INTERVENTO/PROGETTO: CAMPI GIOCO ESTIVI:UN’OPPORTUNITA’ DI INTEGRAZIONE –progetto di continuità con l’anno precedente OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE: Sostegno alla genitorialità Creazione di luoghi educativi facilitatori di relazioni interpersonali; acquisizione di conoscenze storiche e culturali del proprio territorio con forme didattiche esperienziali Offrire opportunità ludiche e ricreative. COMUNE DI CADELBOSCO DI SOPRA 1.Soggetto capofila dell’intervento 2. Ambito territoriale di realizzazione

COMUNE DI CADELBOSCO DI SOPRA

3. Referente dell’intervento: nominativo e recapiti

ANNA BIGI resp. Dipartimento educativo ASP “Opus Civium” tel. 366-6122152; a.bigi@asp-castelnovodisotto.re.it

4. Destinatari 5. Eventuali interventi/politiche integrate collegate 6. Azioni previste 7. Istituzioni/attori sociali coinvolti 8. Risorse umane che si prevede di impiegare 9. Risultati attesi in relazione a indicatori regionali/distrettuali (da esplicitare)

10. Piano finanziario:

Bambini residenti nel Comune e frequentanti le scuole primaria e secondarie di 1° grado (dai 6 ai 12 anni). L’accoglienza è prevista anche per bambini disabili. Concorre con le agenzie educative istituzionali nel proporre momenti e spazi educativi estensivi in cui, attraverso il divertimento, il ragazzo possa essere favorito nella relazione con i pari, e possa introitare i valori dell’aggregazione. Creazione di laboratori; promozione del progetto nelle agenzie educative istituzionali (scuole); incontro con le famiglie; raccolta delle domande. Comune di Cadelbosco di Sopra, tramite il Dipartimento Educativo dell’ASP “Opus Civium” di Castelnovo di Sotto (ente Gestore), Cooperative sociali.

Responsabile del Servizio Scuola Comunale, responsabile educativo, personale amministrativo dell’ASP “Opus Civium”, educatori delle Cooperative sociali Sostenere la genitorialità e promuovere un sano divertimento e un benessere sociale dei bambini della fascia di età interessata. Sviluppare il senso di appartenenza alla comunità; prevenire possibili comportamenti disadattivi da eventuale abbandono quotidiano. INDICATORI: numero domande di iscrizione pervenute; numero domande ammesse; numero bambini ritirati. Previsione di di cui di cui risorse di cui di cui risorse di cui di cui di cui di cui di cui spesa risorse regionali (FSl risorse regionali risorse FRNA3.500 Fondo Fondo risorse da TOTALE5.000 comunali + Fondo regionali (Progetti regionali nazionale sanitario altri euro 1.500 straordinario) (Progr. armonizzazione) (altri NA regionale soggetti Straord fondi) specificare Famiglie)

110


SCHEDA INTERVENTO –

PROGRAMMA ATTUATIVO ANNUALE PER L’ANNO 2011. DECLINAZIONE DEGLI OBIETTIVI STRATEGICI TRIENNALI

SCHEDA N. 53

INTERVENTO/PROGETTO: SPORTELLO PSICOPEDAGOGICO (servizio di consulenza psicologica scuola secondaria di 1° grado) In continuità con l’anno precedente OBIETTIVI TRIENNALI DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE: Promozione dell’agio e del benessere psichico nel contesto scolastico Prevenzione degli stili comportamentali disadattivi Ascolto delle problematiche adolescenziali con organizzazione di interventi mirati alle stesse Sostegno alla funzione genitoriale Sostegno alla conduzione del gruppo “classe”. Comune di Cadelbosco di Sopra 1.Soggetto capofila dell’intervento Comune di Cadelbosco di Sopra 2. Ambito territoriale di realizzazione Responsabile Settore Scuola- Comune di Cadelbosco di Sopra 3. Referente dell’intervento: (tramite ASS. ne Prodigio) Destinatari diretti: Insegnanti, genitori, studenti ed educatori delle scuola secondarie di 1° grado. Destinatari indiretti: 4. Destinatari - funzionari e assessori comunali che si occupano delle aree tematiche connesse all’intervento - referenti della psicologia clinica/neuropsichiatria infantile dell’AUSL competente sul territorio - referenti delle realtà dell’extrascuola / tempo libero che sono a contatto con i ragazzi/e destinatari diretti 5. Eventuali Collaborazione con gli operatori sanitari che hanno in carico le situazioni (neuropsichiatria infantile), raccordo e interventi/politiche confronto con il Servizio Sociale comunale e con il servizio gerente del servizio educativo (ASP “Opus Civium”) integrate collegate Il progetto prevede la presenza di una psicologa con esperienza del contesto scolastico dell’obbligo, in ogni scuola secondaria di 1° grado, almeno un giorno a settimana nell’orario scolastico per avere un contatto diretto con studenti, insegnanti e genitori. Tre le principali tipologie di intervento: 1. consulenza individuale – accesso diretto al servizio (“sportello”) da parte degli insegnanti, delle famiglie o dei ragazzi; 6. Azioni previste 2. consulenze al gruppo, sia esso di docenti, genitori o studenti. Gli interventi possibili sono molteplici e vanno dalle azioni di sensibilizzazione all’analisi-intervento su contesti classe (nella maggior parte dei casi), alla presenza ai consigli di classe o alla attivazione e partecipazione di percorsi formativi; 3. le psicologhe si troveranno a svolgere un importante lavoro di rete (essenziale per migliorare l’efficacia dell’intervento anche sul singolo o sui gruppi) che le porterà ad interagire con assessori, funzionari e assistenti sociali comunali, psicologhe e assistenti sociali dell’ASL, ma anche con operatori che seguono strutture/servizi del territorio (centri pomeridiani, recupero attività scolastiche, società sportive, ricreative, ecc.) e con

111


7. Istituzioni/attori sociali coinvolti

8. Risorse umane che si prevede di impiegare

9. Risultati attesi in relazione a indicatori regionali/distrettuali (da esplicitare)

psicologi/psicoterapeuti privati. Un sociologo esperto di valutazione si occuperà del sistema di valutazione, in stretta collaborazione con il supervisore di processo e il coordinatore operativo del progetto Gli elementi emersi attraverso la valutazione di processo e di risultato verranno periodicamente discussi nelle equipe di coordinamento e negli incontri previsti tra i referenti dei principali enti coinvolti, strumenti utili per riorientare in itinere l’intervento. La programmazione, supervisione, coordinamento e valutazione di questa azione faranno capo ai Comuni, che si avvarranno, come negli anni passati, di un organismo creato anche con queste finalità da alcuni Comuni, tra cui i tre coinvolti nel presente progetto, ovvero l’Associazione “Pro.di.Gio: Progetti di Giovani”. L'azione prevede la collaborazione con gli Istituti comprensivi, i Servizi comunali (alla persona e alla scuola), le cooperative che gestiscono servizi per preadolescenti, parrocchie e società sportive presenti nei Comuni del Distretto. Responsabile del Servizio Scuola Comunale, operatori Associazione PRO.DI.GIO., Assistente Sociale dell’UNIONE “Terra di mezzo” L’obiettivo generale, condiviso con gli insegnanti referenti per l’educazione alla salute, con i Dirigenti di Istituto e i referenti delle Amm. Locali, è quello di sostenere, riprendere, consolidare e sviluppare esperienze e interventi collegati alla promozione del benessere e prevenzione degli stati di forte disagio relazionale/socio-affettivo nei ragazzi/e delle scuole secondarie di 1° grado, attraverso la consulenza di una psicologa che lavora prioritariamente con le tre componenti interne al sistema scuola (insegnanti, genitori, studenti), ma anche, e sempre di più, in relazione con le realtà dell’extrascuola e in collegamento con i servizi socio-sanitari ed educativi. Questi gli obiettivi specifici individuati: facilitare una lettura corretta da parte degli insegnanti delle diverse forme di disagio scolastico, relazionale, sociale, affettivo degli alunni; proporre e co-progettare con il corpo insegnanti formazione e interventi anche individualizzati sulle singole situazioni problematiche (sul ragazzo ed eventualmente sulla famiglia); creare un punto di raccordo–mediazione con i servizi esistenti (servizi sociali comunali e AUSL, altre attività/servizi promossi dal Comune, dalle associazioni del territorio o dalla stessa scuola), in alcuni casi anche sostenendo e accompagnando l’invio ai servizi competenti. Indicatori di processo Consulenza psicologica per l’anno scolastico in corso Numero di consulenze individuali e di gruppo Numero e tipologia di utenti delle consulenze individuali Numero di incontri con funzionari, assessori e assistenti sociali presenti sul territorio (Comuni e AUSL) Numero di incontri con altri soggetti del privato-sociale che gestiscono progetti sul territorio (associazioni, oratori, cooperative…) Numero di incontri di verifica in itinere con le scuole Somministrazione degli strumenti di valutazione nei tempi concordati Indicatori di risultato

112


L’efficacia del progetto fra gli insegnanti rispetto alle seguenti dimensioni: il livello di utilizzo del servizio l’utilità percepita dagli insegnanti proposte e suggerimenti per migliorare il servizio. Numero di progetti individualizzati attivati con il contributo dello psicologo. Previsione di di cui di cui risorse di cui di cui di cui di cui spesa risorse regionali (Fondo risorse FRNA Fondo Fondo nazionale NA sanitario TOTALE comunali sociale locale + regionali regionale Fondo (altri fondi) straordinario)

10. Piano finanziario: euro

5.148

di cui risorse da altri soggetti specificare

5.148

Comune di CASTELNOVO di SOTTO SCHEDA INTERVENTO –

PROGRAMMA ATTUATIVO ANNUALE PER L’ANNO 2011. DECLINAZIONE DEGLI OBIETTIVI STRATEGICI TRIENNALI

SCHEDA N. 54

INTERVENTO/PROGETTO: : NIDO D’INFANZIA INTERCOMUNALE “G.RODARI” DI POVIGLIO – in continuità con l’anno precedente OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE: Sostegno alla genitorialita Offerta educativa ai cittadini 0 – 3 anni AZIENDA SERVIZI alla PERSONA “Opus Civium”, soggetto cui è delegata la gestione delle attività che fanno capo al Comune di Castelnovo di Sotto, Comune di Castelnovo di Sotto mediante convenzione con il Comune di Poviglio 1.Soggetto capofila dell’intervento (Comune capofila) Comuni di Castelnovo di Sotto e di Poviglio (territorio in cui si trova la struttura) 2. Ambito territoriale di realizzazione 3. Referente dell’intervento: nominativo e recapiti 4. Destinatari

ANNA BIGI resp. Dipartimento educativo ASP “Opus Civium” tel. 366-6122152; a.bigi@asp-castelnovodisotto.re.it GIAN-FRANCO FONTANESI 0522/485732 g.fontanesi@comune.castelnovo-di-sotto.re.it MARISA PATERLINI per il Comune di Poviglio, capofila e gestore della parte educativa 0522.966828 e-mail: m.paterlini@comune.poviglio.re Bambini da 9 a 36 mesi

113


5. Eventuali interventi/politiche integrate collegate

6. Azioni previste

7. Istituzioni/attori sociali coinvolti 8. Risorse umane che si prevede di impiegare 9. Risultati attesi in relazione a indicatori regionali/distrettuali

10. Piano finanziario:

euro

I nidi d’infanzia come luogo privilegiato per l’elaborazione di una cultura dell’infanzia, partecipata da famiglie, educatori e operatori del territorio, che si genera a partire dall’ascolto del bambino, delle sue potenzialità e dei suoi bisogni e si offre all’intera comunità. A partire da questa elaborazione condivisa va progettata l’integrazione con i servizi privati del territorio ed il sostegno al loro funzionamento. Apertura termini di iscrizione e raccolta domande di iscrizione; formulazione di graduatoria degli ammessi; Partecipazione ai momenti di incontro dei due comuni finalizzati all’attivazione del servizio in coerenza con l’idea di bambino come soggetto portatore di conoscenze ed esperienze proprie; offerta progettuale per stimolare le opportunità di crescita del bambino; osservazione delle peculiarità del bambino, del piccolo gruppo e dell’intera sezione per una proposta progettuale che sappia cogliere e stimolare le caratteristiche del singolo e del gruppo; attivazione di progetti specifici di sezione, intersezione, di sostegno alla genitorialità consapevole, supporto nella individuazione dello stile educativo; attivazione di progetti di continuità con la scuola dell’infanzia; attivazione di progettualità ad integrazione con la realtà del contesto sociale. Inoltre tutti i soggetti sono impegnati nella ricerca di forme gestionali capaci di contenere i costi senza compromettere la qualità del servizio. Comuni di Castelnovo di Sotto (tramite l’ASP “Opus Civium” di Castelnovo di Sotto) – Comune di Poviglio (ente capofila della convenzione e gestore della parte educativa). Responsabile del Servizio Scuola Comunale, personale educativo del nido G.Rodari e dell’ASP Opus Civium, responsabile educativo e personale amministrativo dell’ASP “Opus Civium”. Fornire ulteriori risposte in ambito educativo e di sostegno alle famiglie residenti nel comune di Castelnovo di Sotto. INDICATORI: Numero di richieste accolte e numero di bambini ammessi al servizio. Previsione di cui di cui risorse di cui di cui risorse di cui di cui di cui di cui di cui di spesa risorse regionali risorse regionali risorse FRNA Fondo Fondo risorse da regionali TOTALE comunali (Fondo regionali (Progetti nazionale sanitario altri sociale locale (Progr. armonizzazione) (altri NA regionale soggetti – Straord specificare + Fondo fondi) (1) straordinario) Famiglie) 387.500

277.500.

110.000

Rette a carico degli utenti. Il contributo regionale è già detratto dal Comune di Poviglio prima della quantificazione dei costi a carico del Comune di Castenovo di Sotto.

114


SCHEDA INTERVENTO –

PROGRAMMA ATTUATIVO ANNUALE PER L’ANNO 2011. DECLINAZIONE DEGLI OBIETTIVI STRATEGICI TRIENNALI

SCHEDA N. 55

INTERVENTO/PROGETTO: CAMPI GIOCO ESTIVI UN’OPPORTUNITA’ DI INTEGRAZIONE –progetto di continuità con l’anno precedente OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE: Sostegno alla genitorialità Creazione di luoghi educativi facilitatori di relazioni interpersonali; acquisizione di conoscenze storiche e culturali del proprio territorio con forme didattiche esperienziali Offrire opportunità ludiche e ricreative. COMUNE DI CASTELNOVO DI SOTTO 1.Soggetto capofila dell’intervento 2. Ambito territoriale di realizzazione 3. Referente dell’intervento: nominativo e recapiti 4. Destinatari 5. Eventuali interventi/politiche integrate collegate 6. Azioni previste 7. Istituzioni/attori sociali coinvolti 8. Risorse umane che si prevede di impiegare 9. Risultati attesi in relazione a indicatori regionali/distrettuali (da esplicitare)

10. Piano finanziario:

euro

COMUNE DI CASTELNOVO DI SOTTO ANNA BIGI resp. Dipartimento educativo ASP “Opus Civium” tel. 366-6122152; a.bigi@aspcastelnovodisotto.re.it Bambini residenti nel Comune e frequentanti le scuole primaria e secondarie di 1° grado (dai 6 ai 12 anni). L’accoglienza è prevista anche per bambini disabili. Concorre con le agenzie educative istituzionali nel proporre momenti e spazi educativi estensivi in cui, attraverso il divertimento, il ragazzo possa essere favorito nella relazione con i pari, e possa introitare i valori dell’aggregazione. Creazione di laboratori; promozione del progetto nelle agenzie educative istituzionali (scuole); incontro con le famiglie; raccolta delle domande. Comune di Cadelbosco di Sopra, tramite il Dipartimento Educativo dell’ASP “Opus Civium” di Castelnovo di Sotto (ente Gestore), Cooperative sociali. Responsabile del Servizio Scuola Comunale, responsabile educativo, personale amministrativo dell’ASP “Opus Civium”, educatori delle Cooperative sociali Sostenere la genitorialità e promuovere un sano divertimento e un benessere sociale dei bambini della fascia di età interessata. Sviluppare il senso di appartenenza alla comunità; prevenire possibili comportamenti disadattivi da eventuale abbandono quotidiano. INDICATORI: numero domande di iscrizione pervenute; numero domande ammesse; numero bambini ritirati. Previsione di cui risorse comunali di cui di cui di cui di cui di spesa FRNA Fondo Fondo risorse da TOTALE nazionale sanitario altri 4.900,62 1.400,62 3.500 NA regionale soggetti specificare

115


SCHEDA INTERVENTO –

PROGRAMMA ATTUATIVO ANNUALE PER L’ANNO 2011. DECLINAZIONE DEGLI OBIETTIVI STRATEGICI TRIENNALI

SCHEDA N. 56

INTERVENTO/PROGETTO: SPORTELLO PSICOPEDAGOGICO (servizio di consulenza psicologica scuola secondaria di 1° grado) Progetto di continuità con l’anno precedente OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE: Promozione dell’agio e del benessere psichico nel contesto scolastico Prevenzione degli stili comportamentali disadattivi Ascolto delle problematiche adolescenziali con organizzazione di interventi mirati alle stesse Sostegno alla funzione genitoriale Sostegno alla conduzione del gruppo “classe”. Comune di Castelnovo di Sotto 1.Soggetto capofila dell’intervento 2. Ambito territoriale di realizzazione 3. Referente dell’intervento: nominativo e recapiti

4. Destinatari

5. Eventuali interventi/politiche integrate collegate

6. Azioni previste

Comune di Castelnovo di Sotto GIAN-FRANCO FONTANESI (per il Comune di Castelnovo di Sotto, titolare della funzione): 0522/485732 g.fontanesi@comune.castelnovo-di-sotto.re.it tramite l’Associazione PRO.DI.GIO di Campagnola Associazione Pro.Di.Gio: Progetti di Giovani - Piazza Roma n. 8 int. 3 42012 Campagnola Emilia (RE). Tel 0522 653560-1932140 - fax 0522 653560. email: a.prodigio@libero.it - www.associazioneprodigio.it Giovani dai 14 – 26 anni L’ambito giovani non ha la sola ricaduta nel sostenere l’ascolto dei ragazzi e nel permettere loro la soddisfazione di realizzare e concretizzare opportunità di crescita, di acquisizione di esperienze, di espressione degli interessi ma occorre sostenere e promuovere tutto il contesto entro il quale il giovane è inserito: da quello famigliare a quello sociale. Il giovane come seme della società, paladino di tradizione, usi e costumi e cavaliere/portatore di innovazione, evoluzione. Soggetto agente ed interagente nel complesso sistema di connessioni ed integrazioni culturali, relazionali, sociali, ecc. ecc. Monitoraggio costante del territorio Individuazione dei luoghi maggiormente agiti dai giovani Connessioni fra i giovani e le opportunità del territorio con attivazione attiva dei circoli, associazioni sportive, culturali, ricreative, ecc. ecc. Coordinamento dei servizi territoriali con le parrocchie, il volontariato. Attivazione di eventuali progetti specifici relativi ai giovani Azioni di prevenzione ai comportamenti disadattivi: bullismo, all’uso delle sostanze che danno dipendenza o perdita del controllo.

116


7. Istituzioni/attori sociali coinvolti 8. Risorse umane che si prevede di impiegare 9. Risultati attesi in relazione a indicatori regionali/distrettuali

Comune, associazione PRODIGIO, associazioni del territorio sia sportive che ricreative, parrocchie, Istituto Comprensivo, agenzie che si occupano a diversi livelli dei giovani Responsabili dei servizi comunali, educatori e coordinatori dell’associazione PRODIGIO Partecipazione dei giovani ai tavoli di discussione Attivazione dei laboratori intergenerazionali Previsione di spesa TOTALE

10. Piano finanziario: euro

4.500

di cui risorse comunali

di cui risorse regionali (Fondo sociale locale + Fondo straordinario)

4.500

117

di cui di cui risorse FRNA regionali (altri fondi)

di cui di cui Fondo Fondo nazionale NA sanitario regionale

di cui risorse da altri soggetti specificare


POLO7 SCHEDA INTERVENTO –

PROGRAMMA ATTUATIVO ANNUALE PER L’ANNO 2011. DECLINAZIONE DEGLI OBIETTIVI STRATEGICI TRIENNALI

SCHEDA N. 57

INTERVENTO/PROGETTO: LA COMUNITA’ EDUCANTE E LA TUTELA DEI CITTADINI IN CRESCITA in continuità con l'anno precedente -

-

-

OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE: attivare un accompagnamento tutelante della crescita dei soggetti in evoluzione affiancando i soggetti preposti ( famiglia, scuola, dai servizi di accompagnamento e sostegno all’attuazione dei diritti di personalità e cittadinanza) valorizzazione del tempo extrascolastico per lo sviluppo dell’autonomia personale e della vita di gruppo rafforzamento del sistema integrato dei servizi educativi, scolastici e formativi, con la dimensione sociale, sanitaria, sportiva, culturale, ricreativa promozione del benessere delle famiglie con figli promozione dei diritti del bambino e dell’adolescente attivare collaborazioni fra servizi educativi/scuola/comunità/associazioni sportive/ricreative per la costruzione di progetti condivisi ottimizzando/sviluppando risorse ed opportunità per garantire lo sviluppo, e la crescita armonica del bambino/adolescente, l’affiancamento ed il sostegno alla famiglia nel compito educativo, l’incremento dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza promuovere forme di cittadinanza attiva potenziare, in sinergia con quanto previsto dalla direttiva il sistema di accoglienza ri-leggere e ri-adeguare le strategie, le metodologie, gli strumenti per la costruzione/realizzazione dei processi educativi in base ai mutamenti delle tipologie delle famiglie/bambini/adolescenti incontrati (parzialità dello sguardo)

1.Soggetto capofila dell’intervento 2. Ambito territoriale di realizzazione 3. Referente dell’intervento: nominativo e recapiti 4. Destinatari 5. Eventuali interventi/politiche integrate collegate 6. Azioni previste

COMUNE DI QUATTRO CASTELLA Comuni di Albinea, Quattro Castella e Vezzano (POLO 7) FEDERICA CIRLINI e-mail: scuola@comune.quattro-castella.re.it Bambini/adolescenti dei 3 Comuni e le loro famiglie Giovani , sicurezza, scuola e formazione, cultura offrire spazi di ascolto/condivisione/ri-conoscimento delle diverse realtà che interagiscono con famiglie e bambini/adolescenti riconferma del progetto CEP quale strumento che si attiva, insieme ad altre realtà del territorio per realizzare percorsi integrati (scuola, famiglie, parrocchie, associazioni sportive, biblioteche, ecc.) per offrire opportunità

118


educative, socializzanti, sociali ai ragazzi del territorio e alle loro famiglie attivando relazioni e sinergie per favorire la partecipazione anche tramite il protagonismo consapevole, l’educazione alla legalità e al rispetto delle persone e delle cose, lo sviluppo di processi di assunzione di responsabilità, di impegno, di educazione alla cooperazione e alla solidarietà ed attivazione di altri progetti di extrascuola. Promozione, stimolo sostegno bambini/adolescenti nel momento extrascolastico in stretta sinergia e continuità con quanto avviene sia in ambito scolastico che nel progetto giovani. Incontri con insegnanti della scuola secondaria di I° grado al fine di rendere visibile l’intervento ed allargare la partecipazione dei ragazzi. Incontri con le famiglie che usufruiscono del progetto Costruzione di giochi e laboratori per lo sviluppo di competenze coinvolgendo ragazzi e genitori per favorire la socializzazione, l’integrazione, la valorizzazione e lo sviluppo delle autonomie e delle competenze nel bambino e nel ragazzo, anche in situazione di disagio e/o di disabilità psico-fisica, di interessi multicreativi e multimediali, unitamente alle esperienze mirate a promuovere le potenzialità e le creatività individuali, in vari ambiti di espressione e attraverso modalità e strumenti molteplici. formazione e supervisione educatori /partecipazione anche a momenti formativi organizzati dal coordinamento pedagogico della pedecollina e dall’Unione dei Comuni. monitoraggio e manutenzione progetti tramite l’attivazione dei diversi soggetti coinvolti costruzione insieme agli adulti di riferimento di attività educative previa offerta di spazi di ascolto anche a livello intercomunale diffusione di informazioni utili alla vita quotidiana, sostegno delle competenze genitoriali, specie in occasione di eventi critici e fasi problematiche della vita familiare, sviluppo delle risorse familiari e comunitarie anche attraverso la realtà scolastica. Attuazione di servizi e attività in stretto collegamento con la realtà scolastica per ottimizzare e sviluppare le risorse e le opportunità presenti sul territorio per quanto riguarda le iniziative di prevenzione e di contrasto all’abbandono scolastico, attraverso azioni di orientamento scolastico, di sostegno e di incentivazione al successo formativo, di collegamento tra realtà scolastica e mondo del lavoro, la promozione di forme di integrazione sociale e scolastica di minori in condizioni di difficoltà sul piano psico-fisico o socio-culturale, quali i minori disabili o i minori immigrati, ivi comprese le attività di educazione multiculturale; la promozione e l’educazione alla salute nonché gli stili di vita sani, l’educazione all’affettività e alla sessualità, la prevenzione delle dipendenze o di disturbi psichiatrici in adolescenza, l’incentivazione di momenti aggregativi extrascolastici con uso di laboratori e spazi anche scolastici. 7. Istituzioni/attori sociali coinvolti 8. Risorse umane che si prevede di impiegare

Scuole, giovani, parrocchie, cooperative educative, società sportive, biblioteche,Til, Associazioni di Genitori Insegnanti, Educatori, volontari, operatori Centro famiglie, operatori servizio civile, coordinamento pedagogico

119


• • • 9. Risultati attesi in relazione a indicatori regionali/distrettuali (da esplicitare)

• • •

numero bambini – ragazzi coinvolti; numero ragazzi integrati in altre attività di socializzazione (ad esempio attività sportive); progettualità ed azioni condivise tra scuola ed extrascuola capacità di integrazione e collaborazione tra gli educatori monitoraggio dello stato di avanzamento del progetto, misurando le azioni realizzate rispetto alle azioni previste osservazione,progettazione,documentazione numero di famiglie del territorio coinvolte in qualità di volontari o di appoggio/sostegno alle famiglie dei bambini frequentanti il cep motivazione allo studio con acquisizione di un sufficiente grado di autonomia; socializzazione e integrazione tra le diverse provenienze etniche e socio-culturali

Previsione di spesa TOTALE

di cui risorse di cui risorse comunali regionali (Fondo sociale locale + Fondo straordinario )

112.050,00

86.257,81

10. Piano finanziario:

euro

25.792,19

120

di cui risorse regionali (Progr. Straord Famiglie)

di cui risors e regio nali (Prog etti armo nizza zione )

di cui di cui risors FRNA e regio nali (altri fondi )

di cui Fondo nazional e NA

di cui Fondo sanitario regionale

di cui risorse da altri soggetti specifica re


SCHEDA INTERVENTO –

PROGRAMMA ATTUATIVO ANNUALE PER L’ANNO 2011. DECLINAZIONE DEGLI OBIETTIVI STRATEGICI TRIENNALI

SCHEDA N. 58

INTERVENTO/PROGETTO: SERVIZIO INTEGRATO MINORI DELLA PEDECOLLINA in continuità con l'anno precedente OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE: 1.Soggetto capofila COMUNE DI QUATTRO CASTELLA dell’intervento 2. Ambito territoriale di realizzazione 3. Referente dell’intervento: nominativo e recapiti

SOVRACOMUNALE: ALBINEA – QUATTRO CASTELLA - VEZZANO

4. Destinatari

FAMIGLIE, MINORI

5. Eventuali interventi/politiche integrate collegate

servizi socio-sanitari, coordinamento pedagogico, servizi educativi e scolastici, associazioni, comunità di accoglienza

6. Azioni previste

CATIA GRISENDI e-mail: famiglieincentro@libero.it

assistenza,sostegno e aiuto nella genitorialità, vigilanza, protezione e tutela dei minori di fronte a difficoltà e carenze nella gestione del ruolo genitoriale (anche su segnalazione del tribunale per i minorenni) autorità giudiziarie, ausl, pediatri, medici di base, istituzioni scolastiche, coordinamento pedagogico sovracomunale, asp osea, gruppo famiglie affidatarie

7. Istituzioni/attori sociali coinvolti 8. Risorse umane operatori comunali (servizio sociale e centro delle famiglie) e consulenze esterne che si prevede di impiegare 9. Risultati attesi in sostegno alla genitorialità, tutela minori, progettualità educative, inserimenti in comunità, affidi, contributi economici relazione a indicatori regionali/distrettuali Previsione di di cui risorse di cui risorse di cui di cui risorse di cui di cui di cui di cui di cui spesa comunali regionali risorse regionali risorse FRNA Fondo Fondo risorse da TOTALE (Fondo regionali (Progetti regionali nazionale sanitario altri 10. Piano armonizzazione) (altri sociale locale (Progr. NA regionale soggetti Straord specificare finanziario: + Fondo fondi) straordinario) Famiglie) Euro 401.025,00 106.869,525 17.267,56 276.887,915

121


Comune di QUATTRO CASTELLA SCHEDA INTERVENTO –

PROGRAMMA ATTUATIVO ANNUALE PER L’ANNO 2011. DECLINAZIONE DEGLI OBIETTIVI STRATEGICI TRIENNALI

SCHEDA N.59

INTERVENTO/PROGETTO: NIDO D’INFANZIA/CENTRO GIOCHI OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE: COMUNE DI QUATTRO CASTELLA 1.Soggetto capofila dell’intervento 2. Ambito territoriale di realizzazione 3. Referente dell’intervento: nominativo e recapiti

COMUNALE

4. Destinatari

bambini in eta’ 0-3 anni e rispettive famiglie

5. Eventuali interventi/politiche integrate collegate

infanzia ed adolescenza/ centro famiglie/ scambi pedagogici e progetti di continuità educativa con altri ordini di scuole

FEDERICA CIRLINI / SARA DAVOLI e-mail: scuola@comune.quattro-castella.re.it

l.r.1/2000 e successive modifiche ed integrazioni, dichiarazione d’intenti, progetti di sezione, formazione, gestione sociale,tempo prolungato,ingresso anticipato

6. Azioni previste 7. Istituzioni/attori sociali coinvolti 8. Risorse umane che si prevede di impiegare 9. Risultati attesi in relazione a indicatori regionali/distrettuali (da esplicitare)

famiglie, territorio, coordinamento pedagogico personale educativo ed ausiliario dipendente del comune di Quattro Castella

interventi educativi e di sostegno alla genitorialità progetto pedagogico, formazione

Previsione di di cui risorse di cui risorse spesa comunali regionali (Fondo TOTALE sociale locale + Fondo straordinario)

10. Piano finanziario: euro

513.100,00

di cui risorse regionali di cui (Progetti risorse regionali armonizzazione) (Progr. Straord Famiglie)

318.829,87

di cui risorse regionali (altri fondi)

3.249,13 12.200,00

122

di cui di cui FRNA Fondo nazionale NA

di cui Fondo sanitario regionale

di cui risorse da altri soggetti – specificare rette utenti 178.821


SCHEDA INTERVENTO –

PROGRAMMA ATTUATIVO ANNUALE PER L’ANNO 2011. DECLINAZIONE DEGLI OBIETTIVI STRATEGICI TRIENNALI

SCHEDA N. 60

INTERVENTO/PROGETTO: SPORTELLO PSICOPEDAGOGICO in continuità con l'anno precedente OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE: COMUNE DI QUATTRO CASTELLA 1.Soggetto capofila dell’intervento 2. Ambito territoriale di realizzazione

comunale

3. Referente dell’intervento: nominativo e recapiti

Silvia Arlini e-mail:famiglieincentro@libero.it ragazzi in età 11-14 anni, insegnanti, operatori scolastici, genitori, autisti scuolabus

4. Destinatari 5. Eventuali interventi/politiche integrate collegate

spazio giovani e progetto giovani/ sostegno alla genitorialità

sportello di ascolto presso scuola media, incontri/colloqui con docenti della scuola primaria di Montecavolo

6. Azioni previste

ragazzi, genitori,insegnanti, personale ata; consulenza ai

istituto comprensivo, centro per le famiglie, coordinamento pedagogico 7. Istituzioni/attori sociali coinvolti 8. Risorse umane che si psicologa + coordinamento pedagogico prevede di impiegare 9. Risultati attesi in relazione prevenzione disagio giovanile, sostegno alla genitorialità, consulenza pedagogica, consulenza ai docenti;n. accessi a indicatori regionali/distrettuali Previsione di cui di cui risorse di cui di cui risorse di cui di cui di cui di cui di spesa risorse regionali risorse regionali risorse FRNA Fondo Fondo TOTALE comunali (Fondo regionali (Progetti regionali nazionale sanitario NA regionale sociale locale (Progr. armonizzazione) (altri 10. Piano finanziario: Straord fondi) + Fondo straordinario) Famiglie) euro

11.000,00

11.000,00

123

di cui risorse da altri soggetti specificare


SCHEDA INTERVENTO –

PROGRAMMA ATTUATIVO ANNUALE PER L’ANNO 2011. DECLINAZIONE DEGLI OBIETTIVI STRATEGICI TRIENNALI

SCHEDA N. 61

INTERVENTO/PROGETTO: CAMPI GIOCO E SOGGIORNI ESTIVI in continuità con l'anno precedente OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE: 1.Soggetto capofila COMUNE DI QUATTRO CASTELLA dell’intervento 2. Ambito territoriale di realizzazione 3. Referente dell’intervento: 4. Destinatari 5. Eventuali interventi/politiche integrate collegate 6. Azioni previste 7. Istituzioni/attori sociali coinvolti 8. Risorse umane che si prevede di impiegare 9. Risultati attesi in relazione a indicatori regionali/distrettuali

COMUNALE

Federica cirlini E-mail:scuola@comune.quattro-castella.re.it RAGAZZI IN età 6-14 ANNI Disabilità servizio minori

Inserimento bambini disabili e/o in situazione di difficoltà nei campi-gioco, nei soggiorni estivi e nelle attività del Sap; campo-giochi aperti tutto il giorno con il pasto organizzati in coprogettazione con le famiglie Cooperative, associazioni,parrocchie, centro famiglie, società sportive, Sap Cooperative, educatori associazioni sportive e/o parrocchie

Inserimento/integrazione bambini e ragazzi disabili e/o in situazione di difficoltà attività ricreative per i ragazzi, supporto estivo alle famiglie

Previsione di spesa TOTALE

di cui risorse comunali

10. Piano finanziario: euro

23.500,00

di cui risorse regionali (Fondo sociale locale + Fondo straordinario)

di cui risorse regionali (Progr. Straord Famiglie)

17.000,00

di cui risorse regionali (Progetti armonizzazione)

di cui di cui risorse FRNA regionali (altri fondi) 6.500

124

di cui Fondo nazionale NA

di cui Fondo sanitario regionale

di cui risorse da altri soggetti specificare


SCHEDA INTERVENTO –

PROGRAMMA ATTUATIVO ANNUALE PER L’ANNO 2011. DECLINAZIONE DEGLI OBIETTIVI STRATEGICI TRIENNALI

SCHEDA N. 62

INTERVENTO/PROGETTO: Armonizzazione tempi di vita familiari OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE: • Supporto alle famiglie del territorio attivando un servizio di pre scuola per facilitare i tempi di vita di genitori e alunni 1.Soggetto capofila dell’intervento

Comune di Vezzano sul Crostolo (RE)

2. Ambito territoriale di realizzazione

Comune di Vezzano sul Crostolo (RE)

3. Referente dell’intervento: nominativo e recapiti

Capo Area Socio-assistenziale Mattia Rossi Tel. 0522/601932 Fax.0522/601947 assistenza@comune.vezzano-sul-crostolo.re.it Famiglie residenti nel territorio Comunale

4. Destinatari 5. Eventuali interventi/politiche integrate collegate

Organizzazione di un servizio di pre Scuola alle Scuole Primarie del territorio

6. Azioni previste

Responsabile Ufficio Scuola 7. Istituzioni/attori sociali coinvolti 8. Risorse umane che si 1 Amministrativo Ufficio scuola prevede di impiegare 9. Risultati attesi in relazione a GARANTIRE migliori tempi di vita alle indicatori regionali/distrettuali Previsione di cui di cui risorse di spesa risorse regionali TOTALE comunali (Fondo sociale locale 10. Piano finanziario: + Fondo straordinario) euro

famiglie del territorio di cui risorse regionali (Progr. Straord Famiglie)

3.0000 2.003,12

di cui risorse regionali (Progetti armonizzazione)

996,88

125

di cui di cui risorse FRNA regionali (altri fondi)

di cui Fondo nazionale NA

di cui Fondo sanitario regionale

di cui risorse da altri soggetti – specificare UTENTI


AREA DI INTERVENTO GIOVANI E DIPENDENZE

126


AUSL SCHEDA INTERVENTO –

PROGRAMMA ATTUATIVO ANNUALE PER L’ANNO 2011. DECLINAZIONE DEGLI OBIETTIVI STRATEGICI TRIENNALI

SCHEDA N. 63

INTERVENTO/PROGETTO: Gancio originale, in continuità con lo scorso anno e con l'anno precedente) OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE: GIOVANI AUSL 1.Soggetto capofila dell’intervento DSM / Comune di Reggio Emilia, 2. Ambito territoriale di realizzazione

Distretto di Reggio Cagossi Susanna ( coord.) 0522 335768

3. Referente dell’intervento: nominativo e recapiti

pad. Tanzi Via Amendola 2

4. Destinatari

Studenti delle scuole medie superiori Alunni della scuola dell’obbligo

5. Eventuali interventi/politiche integrate collegate

Promozione della salute, accompagnamento alla crescita, superamento del disagio comportamentale, relazionale, cognitivo. Connessione con altri progetti giovani AUSL

6. Azioni previste

7. Istituzioni/attori sociali coinvolti 8. Risorse umane che si prevede di impiegare 9. Risultati attesi in relazione a indicatori regionali/distrettuali 10. Piano finanziario: euro

Anno Scolastico 20010-11: Aggancio, Formazione, tutoring dei volontari. Organizzazione Accompagnamento di workshop pomeridiani nella scuola per bambini e ragazzi a rischio e disabili in collaborazione con gli Istituti scolastici e le Istituzioni del Territorio per la gestione degli stessi Anno scolastico 2010-2011: Accompagnamento alla esternalizzazione del servizio. Scuole superiori e dell’obbligo-Insegnanti e dirigenti scolastici. Altri servizi ausl;Serv. Soc. ed educativi dei comuni 1 educatore a tempo Parziale AUSL (6 ore settimanali) 1 Coordinatore x ogni workshop n. dei volontari; n. dei workshop, n degli alunni seguiti; n degli abbandoni durante l’anno Previsione di spesa di cui risorse regionali TOTALE 46.500 40.000

127

di cui Fondo sanitario regionale 6500


SCHEDA INTERVENTO –

PROGRAMMA ATTUATIVO ANNUALE PER L’ANNO 2011. DECLINAZIONE DEGLI OBIETTIVI STRATEGICI TRIENNALI

SCHEDA N. 64

INTERVENTO/PROGETTO: FREESTUDENTBOX sportelli di conselling psicologico, in continuità con l'anno precedente OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLIT ICHE: GIOVANI Ausl DSM -DP 1.Soggetto capofila dell’intervento 2. Ambito territoriale di realizzazione

Distretto di Reggio Emilia

3. Referente dell’intervento: nominativo e recapiti

Leonardo Angelini cell. 349 7190911, Associazione Amici di gancio,

4. Destinatari

Studenti, insegnanti e genitori della scuola media superiore

5. Eventuali interventi/politiche integrate collegate

Attività di prossimità, Counselling, intervento precoce Promozione della salute, accompagnamento alla crescita, sostegno, connessione con altri progetti giovani AUSL

6. Azioni previste

7. Istituzioni/attori sociali coinvolti 8. Risorse umane che si prevede di impiegare 9. Risultati attesi in relazione a indicatori regionali/distrettuali (da esplicitare) 10. Piano finanziario:

euro

ANNO SCOLASTICO 2010-2011: Apertura nelle scuole medie superiori di una rete di sportelli di consulenza psicologica . Formazione e attivazione per ogni sportello di un gruppo di studenti della scuola stessa (peer- counsellor). Raccordo con i servizi sanitari e comunali. Comune di reggio emilia- Istituti Scolastici, Associazione Amici di gancio, Ausl-Consultorio Giovani Openg Psicologi, studenti peer Ampliare l’offerta di servizi per i giovani e per chi vive e lavora con questi Anticipare e favorire l’accesso ai servizi sanitari da parte dei giovani: qualificare la rete dei servizi, scuola, altri enti Indicatori: Numero degli accessi in ogni scuola, n. degli interventi individuali e di gruppo Previsione di spesa TOTALE di cui risorse regionali (altri fondi) 66.000 66.000

128


SCHEDA INTERVENTO –

PROGRAMMA ATTUATIVO ANNUALE PER L’ANNO 2011. DECLINAZIONE DEGLI OBIETTIVI STRATEGICI TRIENNALI

SCHEDA N. 65

INtERVENTO/PROGETTO: Atuxtu- sportello ascolta/informa (in continuazione dell’anno precedente) OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE: GIOVANI - AUSL DSM Reggio Emilia/comune di Reggio Emilia 1.Soggetto capofila dell’intervento 2. Ambito territoriale di realizzazione 3. Referente dell’intervento: nominativo e recapiti

Distretto di RE

4. Destinatari

Luana Pensieri 0522 335765 Giovani (età non superiore ai 24 anni) insegnanti e genitori

5. Eventuali interventi/politiche integrate collegate

Counselling, intervento precoce. Promozione della salute, accompagnamento alla crescita, sostegno. Raccordo con altri progetti giovani AUSL e Comune di RE Apertura di uno sportello di consulenza psicologica nello spazio dell’informa-giovani del Comune di RE.

6. Azioni previste 7. Istituzioni/attori sociali coinvolti 8. Risorse umane che si prevede di impiegare 9. Risultati attesi in relazione a indicatori regionali/distrettuali (da esplicitare)

Comune di Reggio Emilia / ausl U.O. - DSM psicologo Qualità e quantità di punti della rete creata partendo dallo sportello stesso Numero degli accessi.

Previsione di spesa TOTALE

10. Piano finanziario:

euro

di cui di cui risorse risorse comunali regionali (Fondo sociale locale + Fondo straordinar io)

di cui risorse regionali (Progr. Straord Famiglie)

di cui risorse regionali (Progetti armonizz azione)

di cui risorse regionali (altri fondi)

di cui FRNA

di cui Fondo nazional e NA

di cui Fondo sanitario regionale

8.811

8.811

129

di cui risorse da altri soggetti specifica re


SCHEDA INTERVENTO –

PROGRAMMA ATTUATIVO ANNUALE PER L’ANNO 2011. DECLINAZIONE DEGLI OBIETTIVI STRATEGICI TRIENNALI

SCHEDA N. 66

INTERVENTO/PROGETTO: Consultorio giovani Open g, in funzione dal 1990 OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE: GIOVANI 1.Soggetto capofila dell’intervento 2. Ambito territoriale di realizzazione 3. Referente dell’intervento: nominativo e recapiti 4. Destinatari 5. Eventuali interventi/politiche integrate collegate

6. Azioni previste

7. Istituzioni/attori sociali coinvolti 8. Risorse umane che si prevede di impiegare

Distrettuale e Provinciale Ghiretti Fiorello 0522 335637 Elsa Munarini 0522 335552 Giovani dai 14 ai 21 anni per il consultorio ginecologico Giovani dai 14 ai 24 anni per il consultorio psicologico Promozione della salute, accompagnamento alla crescita, informazione Raccordo con altri progetti giovani AUSL e Comune di RE Counselling e sostegno psicologico, intervento su problemi sessuali, ginecologici, di contraccezione, L’Open G offre un servizio di ascolto, informazione e consulenza ai ragazzi, alle loro famiglie e alle scuole. Consulenza psicologica, sessuologica sulla definizione dell’identità psicosessuale e sulle difficoltà relazionali peculiari di questa fase di vita. In particolare fornisce informazioni sulla fisiologia dei cambiamenti e della sessualità in adolescenza come il ciclo mestruale, i metodi contraccettivi, le malattie sessualmente trasmesse e sulla relazione affettiva. Ha funzione di consulenza relativa ai vissuti di difficoltà o disagio dei ragazzi nei rapporti con i coetanei o verso gli adulti e di genitori e insegnanti nei confronti dei ragazzi. Presa in carico psicologica, ostetrico ginecologica, IVG ausl Psicologi, ginecologi, ostetriche Promozione della salute , cura n. accessi tipologia accessi n. interventi di gruppo Previsione di spesa TOTALE

9. Risultati attesi in relazione a indicatori regionali/distrettuali

10. Piano finanziario:

AUSL Reggio Emilia DSM Area Salute Donna-

di cui Fondo sanitario regionale: 65.360

euro 65.360

130


SCHEDA INTERVENTO –

PROGRAMMA ATTUATIVO ANNUALE PER L’ANNO 2010. DECLINAZIONE DEGLI OBIETTIVI STRATEGICI TRIENNALI

SCHEDA N. 67

INTERVENTO/PROGETTO: PAZIENTI ALCOL DIPENDENTI MULTIPROBLEMATICI – in continuità con anno precedente OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE: - migliorare la qualità della vita dei pazienti mediante riduzione o cessazione dell’abuso di sostanze alcoliche - rafforzare il lavoro di rete coi Servizi Pubblici, Enti Accreditati e Associazioni. Ausl –RE - SERT Distretto di Reggio Emilia 1.Soggetto capofila dell’intervento 2. Ambito territoriale di realizzazione 3. Referente dell’intervento: nominativo e recapiti 4. Destinatari 5. Eventuali interventi/politiche integrate collegate

6. Azioni previste

7. Istituzioni/attori sociali coinvolti 8. Risorse umane che si prevede di impiegare 9. Risultati attesi in relazione a indicatori regionali/distrettuali

Ambito distrettuale Dr. Carlo Catellani – tel. 0522.335568 – e-mail: catellanic@ausl.re.it Pazienti alcol dipendenti multiproblematici e loro familiari Normativa regionale in materia di Alcologia

Accoglienza. Valutazione medica, psicologica, sociale e relativa presa in carico Disassuefazioni ambulatoriali/residenziali (cliniche) e trattamento farmacologico. Colloqui individuali di sostegno psicologico e/o educativo Interventi di carattere sociale e/o assistenziale Accompagnamento ai gruppi di auto mutuo aiuto (AA e CAT) Inserimento in comunità terapeutica Lavoro di rete Consulenza a Servizi Sanitari e Sociali Gruppo Provinciale Alcol-PDP, SSMA., Servizio Sociale Distretto di RE, Servizi Sociali dei Comuni, Azienda Osped SMN e Reparti Ospedalieri della Provincia di RE, Enti accreditati (CT), Cliniche Psichiatriche,Gruppi di auto mutuo aiuto Equipe curante

Previsione di spesa TOTALE

Di cui Fondo Sanitario Regionale

79.558

79.558

10. Piano finanziario: euro

131


SCHEDA INTERVENTO –

PROGRAMMA ATTUATIVO ANNUALE PER L’ANNO 2010. DECLINAZIONE DEGLI OBIETTIVI STRATEGICI TRIENNALI

SCHEDA N. 68

INTERVENTO/PROGETTO: UNA RETE PER FACILITARE IL CONTATTO PRECOCE E L’ACCESSO DEI CONSUMATORI ELETTIVI DI COCAINA in continuità con anno precedente OBIETTIVI TRIENNALI DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE: - implementare la rete tra tutti i Servizi Sociali e Sanitari con cui entrano in contatto i consumatori elettivi di cocaina; - potenziare i percorsi di primo contatto, invio, accoglienza e trattamento personalizzato; Ausl –RE - SERT Distretto di Reggio Emilia 1.Soggetto capofila dell’intervento 2. Ambito territoriale di realizzazione 3. Referente dell’intervento: nominativo e recapiti 4. Destinatari 5. Eventuali interventi/politiche integrate collegate 6. Azioni previste 7. Istituzioni/attori sociali coinvolti 8. Risorse umane che si prevede di impiegare 9. Risultati attesi in relazione a indicatori regionali/distrettuali

Ambito distrettuale

Dr. Nicola Bussolati – tel. 0522.335567 – e-mail: bussolatin@ausl.re.it Consumatori elettivi di cocaina Delibera di GR 1533/2006, Accordo di Programma Dipendenze, in corso di completamento. Realizzare trattamenti appropriati individuali, di coppia, familiari per consumatori elettivi di cocaina. Attività di counselling. Percorsi NO COCAINE. Lavoro di rete. MMG, PS Az Osp. SMN, SPDC, Servizi di Salute Mentale Adulti., Operatori di Strada, Ento Accreditati (CT), Poli Sociali dei Comuni, Prefettura Medico, Psicologo, Educatore Professionale.

Previsione di cui di cui risorse di spesa risorse regionali TOTALE comunali (F.s.le + Fondo straordinario)

10. Piano finanziario:

euro

di cui risorse regionali (Progr. Straord Famiglie)

di cui risorse regionali (Progetti armonizzazione)

di cui di cui risorse FRNA regionali (altri fondi)

di cui Fondo nazionale NA

Di cui Fondo Sanitario Regionale

41.590

41.590

132

Di cui risorse da altri soggetti specificare


SCHEDA INTERVENTO –

PROGRAMMA ATTUATIVO ANNUALE PER L’ANNO 2010. DECLINAZIONE DEGLI OBIETTIVI STRATEGICI TRIENNALI

SCHEDA N. 69

INTERVENTO: AL LAVORO PER L’AUTONONIA in continuità con l'anno precedente OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE: AUSL – Distretto di Reggio Emilia 1.Soggetto capofila dell’intervento 2. Ambito territoriale Comuni della Zona Sociale di Reggio Emilia di realizzazione Dott. Roberto Bosi 0522/335525 – e-mail: bosir@ausl.re.it 3. Referente Dott.ssa Maria Lorena Ficarelli- tel. 0522/335108 – e-mail ficarellima@ausl.re.it dell’intervento: 4. Destinatari 5. Eventuali interventi/politiche integrate collegate

6. Azioni previste

7. Istituzioni/attori sociali coinvolti

Utenti tossicodipendenti e alcoldipendenti, persone in trattamento metadonico residenti nella Zona Sociale del Distretto di Reggio Emilia, che stanno svolgendo un progetto di cura o di riduzione del danno col Ser.T. Connettere l’esperienza di questo progetto con altre esperienze/servizi-progetti che si occupano di inserimento socioterapeutico riabilitativo di persone in condizioni di svantaggio sociale, stretto collegamento con l’equipe curante. Mantenere attiva e rafforzare la rete delle risorse profit e non profit che accolgono persone in svantaggio sociale. Sostenere l’inclusione sociale di chi si trova in situazione di svantaggio affiancandolo nella costruzione di una rete sociorelazionale, economica, abitativa e di supporto individuale favorendo connessioni tra le politiche. “Valutazione abilità” che prevede la conoscenza dell’utente e delle sue caratteristiche, riducendo la distanza che potrebbe esistere tra la persona e il mondo del lavoro mediante la consapevolezza delle proprie risorse e dei propri limiti, acquisendo una più realistica rappresentazione del mondo del lavoro: del tipo di impegno e competenze sociali, relazionali e tecniche richieste e raggiungere una maggiore assunzione di responsabilità. Percorsi di osservazione, affiancamento, accompagnamento, tutoraggio, valutazione dell’esperienza anche attraverso feed-back con la persona e equipe curante. Favorire le occasioni per creare relazioni con persone di riferimento che siano di aiuto verso un accompagnamento ai servizi e siano occasione verso una consapevolezza di poter accedere ad una migliore qualità di vita, strutturando in modo evolutivo il proprio tempo. Sensibilizzare, mantenere e arricchire il sistema dell’offerta sia tra aziende non profit che profit Ser.T. e Area Sociale – Distretto di Reggio Emilia, Comuni della Zona Sociale, Provincia, Centro per l’impiego, Collocamento mirato-Nuclei Territoriali,Cooperative Sociale di tipo B, Associazioni, Comunità Terapeutiche accreditate, Mondo Imprenditoriale

133


8. Risorse umane che si prevede di impiegare 9. Risultati attesi in relazione a indicatori regionali/distrettuali (da esplicitare)

Assistenti Sociali, Educatori, Psicologi, Infermieri, Medici, Amministrativi

n. utenti in inserimento n. utenti in percorso di riduzione del danno che iniziano un percorso di trattamento n. di persone assunte Previsione di cui di spesa risorse TOTALE comunali

10. Piano finanziario: euro

50.000 38.000,00

SCHEDA INTERVENTO –

di cui risorse regionali (Fondo sociale locale + Fondo straordinario)

di cui risorse regionali (Progr. Straord Famiglie)

di cui risorse regionali (Progetti armonizzazione)

di cui di cui risorse FRNA regionali (altri fondi)

di cui Fondo nazionale NA

di cui Fondo sanitario regionale

di cui risorse da altri soggetti specificare

12.000,00

PROGRAMMA ATTUATIVO ANNUALE PER L’ANNO 2010. DECLINAZIONE DEGLI OBIETTIVI STRATEGICI TRIENNALI

SCHEDA N. 70

INTERVENTO/PROGETTO: CASA CIRCONDARIALE, OPG, UEPE: Progetto ad alta integrazione socio-sanitaria rivolto a tossico/alcoldipendenti interessati da provvedimenti del Sistema Giudiziario - in continuità con anno precedente OBIETTIVI TRIENNALI DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE: - garantire la continuità assistenziale agli utenti quando interessati da provvedimenti di esecuzione penale interna (Casa Circondariale) ed esterna in arresti domiciliari, in detenzione domiciliare – DPR 309/90 art 94 e 96 e Lg 199/2010 (UEPE, Magistrati di Sorveglianza e Servizi SocioSanitari) e pazienti internati in OPG. - promuovere motivazione al cambiamento, accompagnamento e integrazione sociale nei detenuti/internati tossico e/o alcoldipendenti - implementare integrazione con Servizio Salute Mentale Adulti che opera in Casa Circondariale (Servizio Nuovi Giunti) e in OPG. - formazione operatori della rete sui nuovi protocolli e linee guida regionali sull’esecuzione penale esterna Ausl –RE - SERT Distretto di Reggio Emilia 1.Soggetto capofila dell’intervento 2. Ambito territoriale di realizzazione

Prevalentemente Comuni della provincia di RE, ma anche di ambito nazionale

3. Referente dell’intervento: nominativo e recapiti

Dr. Roberto Bosi: tel. 0522.335525, e-mail: bosir@ausl.re.it Coadiuvato da Dr.ssa Silvia Monauni Persone detenute in Casa Circondariale, internate in OPG, e in esecuzione penale esterna.

4. Destinatari

134


5. Eventuali interventi/politiche integrate collegate 6. Azioni previste 7. Istituzioni/attori sociali coinvolti 8. Risorse umane che si prevede di impiegare 9. Risultati attesi in relazione a indicatori regionali/distrettuali (da esplicitare)

Operatori SERT, Servizi Salute Mentale Adulti del territorio nazionale, Operatori Servizi Sociali del territorio provinciale e nazionale Personale Casa Circondariale, OPG e UEPE Normativa nazionale e regionale

Progetti riabilitativi anche in collaborazione con Enti Accreditati, SERT e SSM regionali ed extra regionali Progetti specifici per immigrati, anche senza permesso di soggiorno, alcol tossicodipendenti Attività di integrazione sociale/educative intra ed extra-murarie AUSL (SERT, Servizio Sociale, SSM, DCP, DSP), Servizi Sociali Comuni, Ministero Giustizia (Casa Circondariale, OPG, UEPE, Magistrati di Sorveglianza), Enti Accreditati, Associazioni di volontariato e Cooperative Sociali Medico, Psicologo, Educatore professionale, Assistente Sociale

Previsione di cui di cui risorse di spesa risorse regionali (Fsl TOTALE comunali + Fondo straordinario)

10. Piano finanziario:

euro

SCHEDA INTERVENTO –

di cui risorse regionali (Progr. Straord Famiglie)

di cui risorse regionali (Progetti armonizzazione)

di cui risorse regionali (altri fondi)

di cui di cui FRNA Fondo nazionale NA

88.092

Di cui Fondo Sanitario Regionale

Di cui risorse da altri soggetti -

88.092

PROGRAMMA ATTUATIVO ANNUALE PER L’ANNO 2010. DECLINAZIONE DEGLI OBIETTIVI STRATEGICI TRIENNALI

SCHEDA N. 71

INTERVENTO/PROGETTO: PRONTA ACCOGLIENZA RESIDENZIALE a uomini e donne tossico–alcoldipendenti marginali e/o con comorbilità psichiatrica in continuità con anno precedente OBIETTIVI TRIENNALI DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE: - garantire interventi tempestivi appropriati, con particolare attenzione alle donne. - favorire lo sviluppo di motivazione al trattamento riabilitativo - qualificare l’offerta del sistema dei servizi - garantire la continuità delle cure, anche essenziali, per cittadini Extra-UE Senza Permesso di Soggiorrno - ridurre i rischi di emarginazione, favorire l’integrazione sociale e, quando permesso dalle norme, il rientro in Patria Assistito.

135


1.Soggetto capofila dell’intervento

Ausl –RE - SERT Distretto di Reggio Emilia

2. Ambito territoriale di realizzazione

Comuni del Distretto di Reggio Emilia

3. Referente dell’intervento: nominativo e recapiti 4. Destinatari 5. Eventuali interventi/politiche integrate collegate 6. Azioni previste

7. Istituzioni/attori sociali coinvolti 8. Risorse umane che si prevede di impiegare 9. Risultati attesi in relazione a indicatori regionali/distrettuali (da esplicitare)

Dr. Roberto Bosi – tel. 0522.335525 – e-mail: bosir@ausl.re.it Coadiuvato da Dr. Mauro Ressmann – tel. 0522.335543 – e-mail: ressmannm@ausl.re.it e Dr.ssa Angela Zannini – tel. 0522.335059 – e.mail: zanninia@ ausl.re.it Tossico – alcoldipendenti in situazione di forte marginalità sociale e/o con comorbilità psichiatrica Tavolo povertà del Piano di Zona Enti Accreditati Valutazione ambulatoriale tempestiva e, se necessario, congiunta con SPDC, CSM, MMG, Pronto Soccorso, Servizi Sociali Comunali. Costruzione di programmi di trattamento personalizzato. Inserimento in Enti ausiliari accreditati, CAN maschile e femminile. Monitoraggio trattamenti. Manutenzione rete delle opportunità territoriali AUSL Reggio Emilia (SERT, CSM, SPDC, Servizio Sociale) e SSED Az Osp SMN (Pronto Soccorso, Reparto Malattie Infettive) Comuni Distretto RE (Servizi Sociali) Enti Accreditati MMG e Medici di Continuità Assistenziale. Medico, Psicologo, Educatore, Assistente Sociale e Operatori CT

Previsione di cui di cui risorse di spesa risorse regionali TOTALE comunali (Fondo sociale locale + Fondo straordinario)

10. Piano finanziario:

euro

di cui risorse regionali (Progr. Straord Famiglie)

499.912

di cui risorse regionali (Progetti armonizzazione)

di cui risorse regionali (altri fondi)

di cui FRNA

di cui Fondo nazionale NA

Di cui Fondo Sanitario Regionale

499.912

136

Di cui risorse da altri soggetti specificare


SCHEDA INTERVENTO –

PROGRAMMA ATTUATIVO ANNUALE PER L’ANNO 2010. DECLINAZIONE DEGLI OBIETTIVI STRATEGICI TRIENNALI

SCHEDA N. 72

INTERVENTO/PROGETTO: DROP IN - Struttura per le attività educative integrate, a bassa soglia di accesso, in continuità con anno precedente OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE: - Curare lo sviluppo delle attività realizzate nella nuova sede di Via Bocconi con particolare interesse per l’integrazione tra ambulatorio medico Infermieristico, (NUOVO AMBULATORIO SERT) e la progettazione territoriale - Ridurre la mortalità per overdose e le patologie correlate all’uso di droga - Rafforzare le attività di RdD e dei rischi, potenziare l’accessibilità al Sistema dei Servizi. - Sostenere la motivazione al cambiamento degli stili di vita ed accompagnare a percorsi riabilitativi. - Fornire risposte ai bisogni di accoglienza, prima necessità degli utenti, in modo integrato con le attività di prossimità presenti sul territorio (UP) . Ausl –RE - SERT Distretto di Reggio Emilia 1.Soggetto capofila dell’intervento 2. Ambito territoriale di realizzazione

distretto di Reggio Emilia.

3. Referente dell’intervento: nominativo e recapiti

Dr.ssa Angela Zannini – tel. 0522.335059 – e-mail: zanninia@auls.re.it

4. Destinatari 5. Eventuali interventi/politiche integrate collegate

6. Azioni previste

7. Istituzioni/attori sociali coinvolti

Persone tossicodipendenti attive del territorio provinciale, regionale ed extra regionale, cittadini UE, extra UE, anche senza permesso di soggiorno. Soggetti coinvolti nel sistema dei servizi di riduzione del danno/rischi. Servizi, Istituzioni e Cittadini coinvolti direttamente o indirettamente nel progetto. Accordo di programma dipendenze e documento politiche riduzione del danno/rischi Tavolo Povertà- Piano di Zona Accompagnamento e facilitazione accesso all’ambulatorio SERT di Via Bocconi per le situazioni multiproblematiche e(o ad elevata marginalità. Accoglienza e intervento motivazionale/educativo e atelieristico. Attività di counselling Interventi per soddisfazione bisogni primari (cibo, doccia, lavanderia, riposo, indumenti) Interventi sanitari, distribuzione di materiale sterile, di protezione individuale, di farmaci salvavita (Narcan) Incontri tra cittadini, Circoscrizione nord-est, Comune di RE, AUSL di RE , Enti Accreditati e Forze dell’Ordine finalizzati allo sviluppo delle attività nel territorio di riferimento. Collaborazione con Comune di RE e gli Enti Accreditati nello sviluppo degli interventi di prossimità in alcune zone della città particolarmente a rischio. AUSL di Reggio Emilia (SERT, Salute Mentale Adulti, Servizio Sociale) Az. Osp. SMN (Pronto Soccorso, Malattie Infettive) Enti ausiliari accreditati, Coop.va La Quercia

137


8. Risorse umane che si prevede di impiegare 9. Risultati attesi in relazione a indicatori regionali/distrettuali (da esplicitare)

10. Piano finanziario:

euro

SCHEDA INTERVENTO –

Casa Circondariale di RE Forze dell’Ordine. Servizio di vigilanza Coopservice Assessorati Servizi alla persona ed Assessorato alla Sicurezza- Comune di RE Medico. Assistente Sociale, Infermieri, Coordinatore infermieristico

Previsione di cui di cui risorse di spesa risorse regionali TOTALE comunali (Fondo sociale locale + Fondo straordinario) 563.936

di cui risorse regionali (Progr. Straord Famiglie)

di cui risorse regionali (Progetti armonizzazione)

di cui risorse regionali (altri fondi)

di cui di cui FRNA Fondo nazionale NA

Di cui Fondo Sanitario Regionale

563.936

PROGRAMMA ATTUATIVO ANNUALE PER L’ANNO 2010. DECLINAZIONE DEGLI OBIETTIVI STRATEGICI TRIENNALI

SCHEDA N. 73

INTERVENTO/PROGETTO: Casa di Convalescenza : accoglienza ed inclusione sociale per malati di AIDS. in continuità con anno precedente OBIETTIVI TRIENNALI DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE: - realizzare progetti a valenza sanitaria e sociale, per gravi malati di AIDS con scarse o nulle risorse familiari e reti sociali - ricomporre la rete dei servizi sanitari e sociali coinvolti nei trattamenti - mantenere l’Unità di valutazione, all’interno del DCP Distretto di Reggio Emilia, per l’individuazione di percorsi e trattamenti appropriati AUSL RE - Dipartimento Cure Primarie Distretto di Reggio Emilia 1.Soggetto capofila dell’intervento 2. Ambito territoriale di realizzazione

Provincia di Reggio Emilia

138

Di cui risorse da altri soggetti specificare


3. Referente dell’intervento: nominativo e recapiti

4. Destinatari

5. Eventuali interventi/politiche integrate collegate

6. Azioni previste

7. Istituzioni/attori sociali coinvolti 8. Risorse umane che si prevede di impiegare 9. Risultati attesi in relazione a indicatori regionali/distrettuali

10. Piano finanziario:

euro

Dr. Alberto Branchetti – tel. 0522.335653 – e-mail: branchettia@ausl.re.it Pazienti prevalentemente con AIDS conclamato. La Commissione di Valutazione prevista dalla procedura e di cui fa cenno la Convenzione potrà valutare eccezionalmente la possibilità di accesso anche per pazienti con dipendenza patologica affetti da gravi patologie correlate (cirrosi epatica, neuropatie centrali e/o periferiche, casi affetti da patologie che rappresentano un pericolo per la salute pubblica come ad es. gravi malattie contagiose che necessitino di un analogo livello assistenziale, in soggetti che presentano fragilità sociali e/o familiari e per questo non in grado di garantire la continuità di cure . Normativa nazionale e regionale

Realizzazione inserimenti presso le Case di Convalescenza, garantendone l’invio appropriato, il monitoraggio, la valutazione e il reinserimento sociale, quando possibile. Realizzare incontri con i Servizi coinvolti Pianificare gli incontri dell’Unità di valutazione su base annuale e dotarla degli strumenti di invio, monitoraggio e valutazione Allo scopo verrà utilizzata una scheda di valutazione del grado di autonomia e del fabbisogno assistenziale medico e infermieristico, compilata dall'inviante e valutata dalla commissione, insieme all'altra documentazione sanitaria. AUSL (SERT, Dipartimento Cure Primarie RE, SSED, Area Sociale Distretto RE). Az. Osp. SMN (Malattie Infettive). Cooperative sociali. Case di Convalescenza Servizi Sociali Territoriali Medico Operatori sociali n. di dimissioni

di cui risorse Previsione di cui regionali di spesa risorse TOTALE comunali (Fondo sociale locale + Fondo straordinario) 398.830

di cui risorse regionali (Progr. Straord Famiglie)

di cui risorse regionali (Progetti armonizzazione)

di cui risorse regionali (altri fondi)

di cui FRNA

di cui Fondo nazionale NA

di cui Fondo sanitario regionale

398.830

139

di cui risorse da altri soggetti specificare


Comune di REGGIO EMILIA SCHEDA INTERVENTO –

PROGRAMMA ATTUATIVO ANNUALE PER L’ANNO 2011. DECLINAZIONE DEGLI OBIETTIVI STRATEGICI TRIENNALI

SCHEDA N. 74

INTERVENTO/PROGETTO: OFFICINA EDUCATIVA – PARTECIPAZIONE (leva giovani, carta giovani, portale giovani, Con/cittadini, consiglio circoscrizionale dei ragazzi) OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE: Promozione della partecipazione e della cittadinanza attiva tra i giovani Comune di Reggio Emilia 1.Soggetto capofila dell’intervento 2. Ambito territoriale di realizzazione 3. Referente dell’intervento: nominativo e recapiti

Comune e provincia di Reggio Emilia

4. Destinatari

Ragazze e ragazzi dai 9 ai 29 anni

5. Eventuali interventi/politiche integrate collegate

6. Azioni previste

7. Istituzioni/attori sociali coinvolti 8. Risorse umane che si prevede di impiegare

Luca Fantini e-mail luca.fantini@municipio.re.it

1.Favorire la capacità progettuale di ragazze e ragazzi per sollecitare la passione e le idee, utilizzare il dialogo quale mezzo di confronto e la cooperazione nei processi di lavoro. 2. Promuovere percorsi di cittadinanza attiva di adolescenti e giovani attraverso la progettazione partecipata e i progetti di volontariato civico 3.sviluppare la sperimentazione di leve di quartiere 4 Intrecciare le idee progettuali dei ragazzi con le politiche delle circoscrizioni e tenere in rete i progetti che riguardano l’area giovani con i singoli assessorati del Comune e le policy di riferimento 1. Costruzione in modo cooperativo di progetti, nati dalle proposte dei ragazzi, e sviluppati coinvolgendo le scuole (studenti e insegnanti) volti a migliorare la qualità della vita dei ragazzi nei luoghi di vita quotidiani. 2. Realizzazione in città e in provincia di progetti di leva in collaborazione con le Istituzioni scolastiche e con realtà associative e di privato sociale operanti sul territorio 3. Coordinamento provinciale del progetto regionale Con/cittadini 4. costruzione e sviluppo di leve di quartiere COMUNE DI REGGIO EMILIA, Azienda Speciale FCR, Ufficio Scolastico Provinciale, altri comuni della provincia, Liceo psico-pedagogico Matilde di Canossa, Istituto Chierici, Istituto B. Pascal, Assemblea legislativa Emilia Romagna Coordinamento del Progetto Educatori Volontari Insegnanti

140


9. Risultati attesi in relazione a indicatori regionali/distrettuali (da esplicitare)

10. Piano finanziario: euro

− − −

Numero adolescenti e giovani coinvolti in progetti di partecipazione e cittadinanza Numero associazioni o enti o realtà di terzo settore coinvolte in progettazioni di percorsi di partecipazione. Costruzione di un report per verificare il coinvolgimento dei docenti, la tenuta dei ragazzi nei gruppi di lavoro, il numero dei progetti elaborati e la crescita della consapevolezza del ruolo di “cittadini attivi” per il loro territorio e la città. di cui risorse di cui di cui di cui di cui di cui Previsione di di cui risorse di cui risorse di cui comunali regionali FRNA Fondo Fondo spesa risorse regionali risorse risorse da (Fondo regionali (Progetti regionali TOTALE nazionale sanitario altri sociale locale (Progr. armonizzazione) (altri NA regionale soggetti + Fondo Straord fondi) specificare straordinario) Famiglie) 138.600,00 120.185,00

SCHEDA INTERVENTO –

13.920,00

4.495,00

PROGRAMMA ATTUATIVO ANNUALE PER L’ANNO 2011. DECLINAZIONE DEGLI OBIETTIVI STRATEGICI TRIENNALI

SCHEDA N. 75

INTERVENTO/PROGETTO: OFF.EDUCATIVA- PROGETTAZIONI TERRITORIALI PER ADOLESCENTI E GIOVANI (incrocio dei venti/spazio raga/studio seltz/progetto polo/gabella/percorsi educativi di territorio) OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE: promozione di percorsi di integrazione e partecipazione attiva alla vita della comunità Comune di Reggio Emilia 1.Soggetto capofila dell’intervento 2. Ambito territoriale di realizzazione

Comune di Reggio Emilia

3. Referente dell’intervento: nominativo e recapiti

Luca Fantini e-mail luca.fantini@municipio.re.it Ragazze e ragazzi dai 14 ai 29 anni

4. Destinatari

• 5. Eventuali interventi/politiche integrate collegate

• •

Co-costruire contesti di incontro dei giovani della città per favorire percorsi di aggregazione in cui elaborare e condividere idee, progetti, talenti, coltivare amicizie tra i pari e rapporti costruttivi con gli adulti. Essere luogo che stimola la solidarietà, la partecipazione attiva, attraverso il confronto, il dibattito, la crescita consapevole, l’assunzione di responsabilità, il raggiungimento di maggiori autonomie, la sperimentazione di percorsi di inserimento sociale. Rendere disponibile per gli adolescenti e i giovani della città percorsi di educazione alla cittadinanza, di sostegno alla creatività e all’autonomia giovanile

141


Le azioni previste dal progetto sono: 1. La co-costruzione di percorsi di sostegno e sviluppo del talento e della creatività giovanile, di progetti volti ad aumentare le possibilità aggregative attorno a temi culturali, sociali, etici, politici, in ambienti improntati all’educazione a stili di vita sani 2. Orientare e accompagnare nella crescita ragazze e ragazzi per contrastare la dispersione scolastica e per un inserimento sociale consapevole e partecipato 3. costruzione di collaborazioni con altre associazioni culturali e artistiche giovanili volte ad arricchire le opportunità formative e di partecipazione 4. organizzazione e gestione di laboratori ed attività per adolescenti e giovani

6. Azioni previste

7. Istituzioni/attori sociali coinvolti 8. Risorse umane che si prevede di impiegare 9. Risultati attesi in relazione a indicatori regionali/distrettuali (da esplicitare)

COMUNE DI REGGIO EMILIA, associazioni, privato sociale, imprese, servizi sociali, volontariato Educatori Volontari Imprenditori locali - N° di giovani che partecipano alle iniziative - Associazioni, imprese e gruppi informali coinvolti di cui risorse Previsione di cui di spesa risorse regionali TOTALE comunali (Fondo sociale locale + Fondo straordinario)

10. Piano finanziario:

euro

di cui risorse regionali (Progr. Straord Famiglie)

169.480 169.480

142

di cui risorse regionali (Progetti armonizzazione)

di cui di cui FRNA risorse regionali (altri fondi)

di cui Fondo nazionale NA

di cui Fondo sanitario regionale

di cui risorse da altri soggetti manodori


SCHEDA INTERVENTO –

PROGRAMMA ATTUATIVO ANNUALE PER L’ANNO 2011. DECLINAZIONE DEGLI OBIETTIVI STRATEGICI TRIENNALI

SCHEDA N. 76

INTERVENTO/PROGETTO: CENTRO DI ASCOLTO in continuità con l'anno precedente OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE: Promozione del benessere dei giovani, prevenzione del consumo/abuso di sostanze e reinserimento di soggetti dipendenti e multiproblematici. 1.Soggetto capofila Comune di Reggio Emilia 2. Ambito territoriale di realizzazione 3. Referente dell’intervento: nominativo e recapiti 4. Destinatari

Comune di Reggio Emilia Dr.ssa Germana Corradini, Comune di Reggio Emilia, tel 0522/456833, e-mail: germana.corradini@municipio.re.it Genitori in difficoltà nei compiti educativi e nelle competenze relazionali; Giovani con problematiche relazionali e/o di comportamenti a rischio; Operatori dei servizi

5. Eventuali interventi/politiche integrate collegate

Iniziative di sviluppo di comunità realizzate dal Centro per le Famiglie; Interventi in collaborazione con il SERT di Reggio Emilia; Iniziative nelle scuole

6. Azioni previste

Accoglienza, ascolto, auto-aiuto, orientamento sulle problematiche legate a forme di dipendenza, per genitori, educatori, ragazzi, giovani e adulti - Accoglienza, ascolto, auto-aiuto, orientamento sulle problematiche del disagio giovanile e familiare, per genitori, educatori, ragazzi in difficoltà - Formazione/supporto costante per favorire accompagnamento nelle relazioni, rielaborazione di snodi critici - Riconoscimento, promozione e supporto delle competenze educative naturali che le persone, le famiglie e i contesti esprimono - Individuazione delle risorse nel territorio, promozione e sviluppo di ambiti di approfondimento e confronto su problematiche, criticità, snodi relazionali/educativi simili - Miglioramento della qualità delle relazioni fra le generazioni ed etnie diverse realizzando momenti di formazione, informazione e mediazione dei conflitti I servizi vengono erogati attraverso il Centro di Ascolto che opera in collaborazione con i Comuni del distretto e con il SERT di Reggio Emilia -

7. Istituzioni/attori sociali coinvolti 8. Risorse umane che si prevede di impiegare 9. Risultati attesi in relazione a indicatori regionali/distrettuali (da esplicitare)

Comuni, SERT di Reggio Emilia, Parrocchie, Scuole, Centri Sociali, Circoscrizioni, Privato sociale Educatori, Psicologi, Assistenti Sociali. -

-

evidenziare e trattare le difficoltà di rapporto tra i giovani, tra i giovani e gli adulti, tra i giovani e i soggetti/luoghi sociali mediante forme di accompagnamento, connessione, promozione di risorse personali, relazionali, di contesto; identificare, promuovere e sostenere forme di mediazione dei conflitti (culturali, intergenerazionali, familiari,)

143


- identificare le nuove domande/problematiche che le famiglie portano assumendo come modalità di lavoro la progettazione integrata con gli altri soggetti/servizi del territorio, si individuano i seguenti obiettivi specifici: Per le famiglie, i soggetti ed i luoghi sociali ri-attivare risorse presenti rafforzando relazioni efficaci tra i diversi punti-rete ed elevare la competenza della comunità attraverso una riappropriazione delle proprie responsabilità e della propria storia mediante la gestione di counselling e supporto/accompagnamento rivolto ai diversi soggetti della comunità locale che intervengono con e per i giovani (famiglia/contesto). Per i giovani - favorire l’attivazione delle proprie risorse e la costruzione di opportunità che favoriscano una sufficiente integrazione sociale, attraverso lo sviluppo di competenze da parte del giovane stesso e del sistema relazionale e sociale; - informare e prevenire forme di dipendenza all’uso di sostanze. - offrire percorsi individuali e di gruppo rivolti al sostegno al cambiamento e alla valorizzazione delle risorse delle persone. Indirizza e accompagna, se occorre, ai servizi territoriali specifici. - NUMERO FAMIGLIE - NUMERO CONTATTI di cui risorse Previsione di di cui risorse regionali (F. spesa comunali S.L. + Fondo TOTALE straordinario)

10. Piano finanziario:

euro 200.000,00 124.000,00

SCHEDA INTERVENTO –

di cui risorse regionali (Progr. Straord Famiglie)

di cui di cui risorse risorse di cui regionali regionali (Progetti FRNA (altri armonizzazione) fondi)

di cui Fondo nazionale NA

76.000,00

PROGRAMMA ATTUATIVO ANNUALE PER L’ANNO 2011. DECLINAZIONE DEGLI OBIETTIVI STRATEGICI TRIENNALI

SCHEDA N. 77

INTERVENTO/PROGETTO: NO COCAINE (In continuità con l'anno 2010) OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE: Prevenzione – ob 1, 6, 11 1.Soggetto capofila Comune di Reggio Emilia dell’intervento

144

di cui Fondo sanitario regionale

di cui risorse da altri soggetti –


2. Ambito territoriale di realizzazione

Comune di Reggio Emilia

3. Referente dell’intervento:

Dr.ssa Germana Corradini, Comune di Reggio Emilia, tel 0522/456833, germana.corradini@municipio.re.it

4. Destinatari

Cittadini residenti nel Comune di Reggio Emilia

5. Eventuali interventi/politiche integrate collegate

6. Azioni previste

7. Istituzioni/attori sociali coinvolti 8. Risorse umane che si prevede di impiegare

Attività di consulenza agli operatori dei poli su problematiche legate all’uso di sostanze; affiancamento per colloqui motivazionali attività con il contesto territoriale, e più in specifico con i Servizi sociali, per favorire l’aggancio di situazioni ed il conseguente accesso alle attività previste nel progetto, anche mediante la costruzione di iniziative di informazione/comunicazione mirate; Gruppi di auto aiuto Sportello di consulenza online e telefonica realizzato in collaborazione con il CEIS e postato sul Portale Giovani. Sert di Reggio Emilia, Ospedale, Medici di Base, Scuole, Privato sociale Educatori, Psicologi, Medici

9. Risultati attesi in relazione a indicatori regionali/distrettuali (da esplicitare)

Contrastare la diffusione delle droghe (con particolare riferimento alla cocaina) attraverso una strategia d’intervento socio–sanitario, tramite un programma di prevenzione capace di dare informazioni corrette e proporre un nuovo snodo di contatto e accesso ai servizi a disposizione dei consumatori e dei loro familiari Per la parte riferita alle attività di prevenzione giovanile, il progetto si propone di produrre una incisiva azione di contrasto all’uso della cocaina tramite mirate campagne di comunicazione capaci di interagire in maniera attiva e propositiva con il target Ampliare le possibilità di intercettare e accogliere situazioni con problematiche correlate all’uso di sostanze e di favorire un raccordo tra i servizi interessati (Poli sociali territoriali, Sert)

10. Piano finanziario: euro

Previsione di spesa TOTALE:16.000,00

di cui risorse comunali:16.000,00

145


SCHEDA INTERVENTO –

PROGRAMMA ATTUATIVO ANNUALE PER L’ANNO 2011. DECLINAZIONE DEGLI OBIETTIVI STRATEGICI TRIENNALI

SCHEDA N. 78

INTERVENTO/PROGETTO: SERVIZI DI PROSSIMITÀ (in continuità con anno precedente) OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE: Servizi di Prossimità: Promozione del benessere dei giovani, prevenzione del consumo/abuso di sostanze e reinserimento di soggetti dipendenti e multiproblematici. Interventi di riduzione del danno. 1.Soggetto capofila dell’intervento

Comune di Reggio Emilia

2. Ambito territoriale di realizzazione

Comune di Reggio Emilia

3. Referente dell’intervento: nominativo e recapiti

Dr.ssa Germana Corradini, Comune di Reggio Emilia, tel 0522/456833, e-mail: germana.corradini@municipio.re.it

4. Destinatari

Giovani e adulti

5. Eventuali interventi/politiche integrate collegate

Interventi in collaborazione con il SERT di Reggio Emilia, Iniziative collegate alla scuola , Politiche di inclusione e sicurezza sociale Messa in campo di interventi per favorire l’intercettazione precoce, e la riduzione dei rischi mediante l’integrazione degli interventi sanitari sociali ed educativi, delle situazioni valutate come problematiche. Messa in campo di interventi relativi alle situazioni di marginalità ed emarginazione anche con ripercussioni sulla sicurezza sociale Realizzazione del progetto “Qualificazione degli interventi di strada e sperimentazione di azioni per un divertimento sostenibile”

6. Azioni previste

7. Istituzioni/attori sociali coinvolti

SERT di Reggio Emilia, Privato Sociale, Ospedale, Forze dell’Ordine, Agenzie educative del territorio

8. Risorse umane che si prevede di impiegare

Educatori, Operatori Sociali, Assistenti Sociali, Nuovi profili professionali da costruire

146


Prevenire e ridurre i rischi: 1. Informare correttamente, scientificamente ed obiettivamente sulle sostanze 2. Prevenire e ridurre i rischi nei comportamenti sessuali 3. Prevenire e ridurre i rischi di incidenti stradali 4. Prevenire e ridurre i rischi del consumo/abuso di sostanze 5. Facilitare l’intercettazione precoce di situazioni di rischio 9. Risultati attesi in relazione a Promuovere i rapporti sociali: indicatori regionali/distrettuali (da 1. Promuovere forme positive di comunicazione e ridurre le situazioni conflittuali esplicitare) 2. Creare relazioni significative 3. Orientare le persone nel territorio per ampliare le competenze personali ed i rapporti sociali Migliorare le competenze personali: 1. Accrescere le conoscenze individuali 2. Promuovere il senso di responsabilità personale 3. Promuovere l’autoconsapevolezza sulle proprie scelte NUMERO CONTATTI di cui risorse di cui di cui di cui regionali risorse di cui risorse di cui di cui Previsione di risorse risorse (Fondo regionali regionali di cui Fondo Fondo spesa regionali comunali (Progetti FRNA nazionale sanitario sociale locale (Progr. 10. Piano finanziario: TOTALE (altri NA regionale + Fondo Straord armonizzazione) fondi) straordinario) Famiglie) euro 302.000,00 57.000,00

SCHEDA INTERVENTO –

113.000,00

12.000,00

PROGRAMMA ATTUATIVO ANNUALE PER L’ANNO 2011. DECLINAZIONE DEGLI OBIETTIVI STRATEGICI TRIENNALI

120.000,00

SCHEDA N. 79

INTERVENTO/PROGETTO: AZZARDO POINT (è in continuità con l'anno precedente OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE: Prevenzione – ob 1, 6, 11 1.Soggetto capofila Comune di Reggio Emilia dell’intervento 2. Ambito territoriale di Comune di Reggio Emilia realizzazione 3. Referente Dr.ssa Germana Corradini, Comune di Reggio Emilia, tel 0522/456833, e-mail: germana.corradini@municipio.re.it dell’intervento:

147

di cui risorse da altri soggetti


nominativo e recapiti 4. Destinatari

Cittadini residenti nel Comune di Reggio Emilia soggetti a dipendenza dal gioco d’azzardo, e loro famigliari

5. Eventuali interventi/politiche integrate collegate

6. Azioni previste

7. Istituzioni/attori sociali coinvolti 8. Risorse umane che si prevede di impiegare

Il progetto rende disponibili azioni di rinforzo alla comunità dedicate al tema del gioco d’azzardo. In particolare: - raccordo con i Poli Territoriali di Servizio Sociale; - raccordo con il SERT territoriale - iniziative di informazione rivolte alla comunità scolastica territoriale; - iniziative e campagne di informazione e sensibilizzazione da destinarsi ai cittadini del territorio. - attività di sportello ed accoglienza - gruppi di auto-aiuto Sert di Reggio Emilia, Ospedale, Medici di Base, Servizi sociali Educatori professionali, psicologi, consulenti finanziari, consulenti legali , Privato sociale

E’ il presidio della prevenzione cittadina verso le forme delle cosiddette nuove dipendenze; rispetto alle più consolidate azioni di prevenzione, affronta il tema del gioco d’azzardo: il fenomeno dei videopoker ha fatto affiorare la presenza, anche nella nostra comunità, dei giocatori d’azzardo problematici (Videopoker, cavalli, casinò, anche online). Elemento ancora poco studiato nel nostro Paese, il gioco d’azzardo è oggetto di ricerche internazionali dove le 9. Risultati attesi in statistiche ci informano che da uno a tre adulti su cento, scommettono fino a compromettere la loro esistenza, relazione a indicatori trascinando con se la famiglia, coprendosi di debiti; questa dipendenza non risparmia neppure le nuove generazioni Il regionali/distrettuali (da Comune di Reggio Emilia e il SERT hanno da tempo attivato (in collaborazione con l’Associazione Papa Giovanni esplicitare) XXIII) un programma dedicato alla presa in carico del fenomeno del gioco d’azzardo problematico predisponendo e vocando risorse dedicate sin dal 2000. In particolare è stata predisposta un’équipe di professionisti ed un format d’intervento che, seppur in breve tempo, ha raggiunto importanti obiettivi, posizionando la realtà reggiana tra le più avanzate a livello nazionale. Previsione di di cui risorse di cui spesa di cui regionali risorse di cui di cui TOTALE di cui di cui risorse di cui risorse (Fondo regionali regionali di cui Fondo Fondo 10. Piano risorse risorse da regionali FRNA nazionale sanitario altri finanziario: (Progetti Compresa in comunali sociale locale (Progr. (altri + Fondo Straord NA regionale soggetti – scheda armonizzazione) fondi) “Servizi di straordinario) Famiglie) prossimità”

148


SCHEDA INTERVENTO –

PROGRAMMA ATTUATIVO ANNUALE PER L’ANNO 2011. DECLINAZIONE DEGLI OBIETTIVI STRATEGICI TRIENNALI

SCHEDA N. 80

INTERVENTO/PROGETTO: A CASA DI ERCOLE (in continuità con il 2010) OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE: ob.8 – ob.12 1.Soggetto capofila dell’intervento

Comune di Reggio Emilia

2. Ambito territoriale di realizzazione

Comune di Reggio Emilia

3. Referente dell’intervento:

Dr.ssa Germana Corradini, Comune di Reggio Emilia, tel 0522/456833, germana.corradini@municipio.re.it

4. Destinatari

Persone tossicodipendenti attive senza dimora

5. Eventuali interventi/politiche integrate collegate

Politiche inclusione e sicurezza sociale

6. Azioni previste

Apertura e gestione della struttura di accoglienza durante tutti i giorni dell’anno, con presenza di un operatore, per l’ospitalità di donne e uomini tossicodipendenti attivi senza fissa dimora. Monitoraggio e valutazione della sperimentazione della sezione femminile

7. Istituzioni/attori sociali coinvolti

Servizio Sociale, SERT e Centro di Salute Mentale AUSL- Distretto di Reggio Emilia, Circoscrizioni, Privato sociale

8. Risorse umane che si prevede di Assistenti sociali, Medici e infermieri del SERT, Operatori/educatori dei servizi e degli enti coinvolti impiegare - Ampliare la capacità del sistema sociosanitario di dare risposte a particolari condizioni di disagio ed esclusione, disegnando nuove pratiche di cittadinanza e contribuendo alle politiche di sicurezza sociale - Tutelare la salute di tutti i cittadini, anche i più svantaggiati, sviluppando la pratica della riduzione del 9. Risultati attesi in relazione a danno ma anche riattivando la possibilità di azioni di recupero e reinserimento indicatori regionali/distrettuali - Sperimentare funzioni di prossimità e azioni di aggancio allargato anche a persone non utenti del servizio per eventuali percorsi di reinserimento - Consolidamento dell’accoglienza femminile - numero accoglienze nell’anno di cui di cui di cui di cui di cui risorse risorse di cui risorse di cui di cui risorse Previsione di risorse risorse regionali (Fsl regionali regionali di cui Fondo Fondo da spesa regionali 10. Piano comunali + Fondo nazionale (Progetti FRNA sanitario (Progr. altri TOTALE (altri finanziario: straordinario) Straord armonizzazione) NA regionale soggetti fondi) Famiglie) – euro 156.430,00 58.230,00

58.200,00

40.000,00

149


SCHEDA INTERVENTO –

PROGRAMMA ATTUATIVO ANNUALE PER L’ANNO 2011. DECLINAZIONE DEGLI OBIETTIVI STRATEGICI TRIENNALI

SCHEDA N. 81

INTERVENTO/PROGETTO: IL PONTE (in continuità con il 2010) OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE: ob.8, ob.8 1.Soggetto capofila dell’intervento

COMUNE DI REGGIO EMILIA

2. Ambito territoriale di realizzazione

Comune di Reggio Emilia

3. Referente dell’intervento: nominativo e recapiti

Dr.ssa Germana Corradini, Comune di Reggio Emilia, tel 0522/456833, e-mail: germana.corradini@municipio.re.it

4. Destinatari

Utenti SERT disintossicati o in terapia farmacologia sostitutiva, senza dimora, con lavoro anche saltuario):

5. Eventuali interventi/politiche integrate collegate

Politiche inclusione sociale e sicurezza sociale -

6. Azioni previste

7. Istituzioni/attori sociali coinvolti

Colloqui e supporto individuale Aiuto e supervisione nella gestione domestica e del denaro Verifiche periodiche di controllo sull’astinenza dall’uso di droghe Verifiche settimanali con gli utenti

Poli di servizio sociale territoriale, SERT, Associazione Papa Giovanni XXIII

8. Risorse umane che si prevede di impiegare 9. Risultati attesi in relazione a indicatori regionali/distrettuali

10. Piano finanziario:

Previsione di spesa TOTALE

integrare le persone al territorio con inserimenti mirati e accompagnati migliorare la qualità di vita riducendo le condizioni di forte marginalità di cui risorse di cui di cui di cui regionali di cui risorse risorse risorse risorse di cui (Fondo regionali regionali regionali FRNA comunali sociale locale (Progr. (Progetti (altri + Fondo armonizzazione) Straord fondi) straordinario) Famiglie)

euro 32.133,00 32.133,00

150

di cui Fondo nazionale NA

di cui Fondo sanitario regionale

di cui risorse da altri soggetti –


Comune di ALBINEA SCHEDA INTERVENTO –

PROGRAMMA ATTUATIVO ANNUALE PER L’ANNO 2011. DECLINAZIONE DEGLI OBIETTIVI STRATEGICI TRIENNALI

SCHEDA N. 82

INTERVENTO/PROGETTO: ATTIVITA’ DI SOCIALIZZAZIONE ED EDUCATIVE DI STRADA RIVOLTE AI GIOVANI OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE: Attività di socializzazione fuori dall’ambito del Centro Giovani Realizzazione di iniziative sul territorio rivolte alla popolazione giovanile Promozione della collaborazione tra generazioni e della cittadinanza attiva 1.Soggetto capofila dell’intervento

COMUNE DI ALBINEA

2. Ambito territoriale di Comune di Albinea realizzazione 3. Referente Maria Chiara Borsalino 0522/590209-225 dell’intervento Giovani di età compresa tra i 18 ed i 29 anni residenti nel territorio comunale d’Albinea 4. Destinatari 5. Eventuali interventi/politiche integrate collegate 6. Azioni previste

Casa, scuola, stili di vita, sicurezza, centri sportivi, partecipazione e cittadinanza attiva

Creazione momenti di aggregazione tra giovani di gruppi diversi Promozione di incontri tra generazioni Realizzazione di iniziative ricreative e socio-educative

Servizio Sociale del Comune di Albinea; Cooperativa Papa Giovanni XXIII; Associazioni sportive Associazioni di volontariato 8. Risorse umane che Assistente sociale, Istruttore Amministrativo Comunale, operatori delle Associazioni sportive e delle Associazioni di si prevede di impiegare volontariato; operatori della Cooperativa Papa Giovanni XXIII 9. Risultati attesi in Numero di iniziative realizzate relazione a indicatori Numero di partecipanti alle attività proposte regionali/distrettuali Previsione di spesa: di cui risorse comunali: di cui risorse regionali (altri fondi): 10. Piano finanziario: 23.100,56 1.899,44 euro 25.000,00 7. Istituzioni/attori sociali coinvolti

151


Comune di BAGNOLO SCHEDA INTERVENTO –

PROGRAMMA ATTUATIVO ANNUALE PER L’ANNO 2011. DECLINAZIONE DEGLI OBIETTIVI STRATEGICI TRIENNALI

SCHEDA N. 83

INTERVENTO/PROGETTO: PROGETTO GIOVANI (Progetto in continuità con gli anni precedenti) OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE: ∗ applicare le politiche giovanili ∗ monitorare gli stili comportamentali dei giovani, il loro uso degli spazi del territorio e dei diversi contesti anche associativi ∗ offrire opportunità di aggregazione e di sviluppo degli interessi personali ∗ trovare sinergie per lo sviluppo di comunità ove il giovane possa trovare possibilità di rispecchiamento, ascolto, stimolo, valutazione qualificazione ∗ promuovere le politiche di sostegno alla famiglia e sostenere gli stili educativi 1.Soggetto capofila dell’intervento

e

COMUNE DI BAGNOLO IN PIANO

2. Ambito territoriale Comune di Bagnolo in Piano di realizzazione MARCONI ENRICA 3. Referente Tel. 0522 951948 – 329 2105641 dell’intervento: E-mail: marconi.enrica@comune.bagnolo.re.it nominativo e recapiti Progetto affidato all’Associazione “Pro.di.Gio.: Progetti di Giovani” 4. Destinatari

Giovani dai 14 ai 26 anni

5. Eventuali interventi/politiche integrate collegate

L’ambito giovani non ha la sola ricaduta nel sostenere l’ascolto dei ragazzi e nel permettere loro la soddisfazione di realizzare e concretizzare opportunità di crescita, di acquisizione di esperienze, di espressione degli interessi, ma occorre sostenere e promuovere tutto il contesto entro il quale il giovane è inserito: da quello famigliare a quello sociale. Il giovane come seme della società, paladino di tradizione, usi e costumi e cavaliere/portatore di innovazione, evoluzione. Soggetto agente ed interagente nel complesso sistema di connessioni ed integrazioni culturali, relazionali, sociali, ecc. ecc.

152


6. Azioni previste

Monitoraggio costante del territorio Individuazione dei luoghi maggiormente agiti dai giovani Connessioni fra i giovani e le opportunità del territorio, con attivazione attiva dei circoli, associazioni sportive, culturali, ricreative, ecc. Ascolto attraverso luoghi e servizi strutturati: informagiovani, sportello psicologico, forum, laboratori intergenerazionali, coordinamento dei servizi territoriali con le parrocchie, il volontariato attivazione della CARTA GIOVANI e leva giovani azioni di prevenzione ai comportamenti disadattivi: bullismo, all’uso delle sostanze che danno dipendenza o perdita del controllo.

7. Istituzioni/attori sociali coinvolti

Comuni, associazione PRODIGIO, associazioni del territorio sia sportive che ricreative, parrocchie, agenzie che si occupano a diversi livelli dei giovani

8. Risorse umane che si prevede di impiegare

Responsabili dei servizi comunali, coordinatori delle politiche giovanili, educatori, EDUCATORE DI STRADA, risorse umane dell’associazione PRODIGIO, psicologa scolastica,

9. Risultati attesi in relazione a indicatori regionali/distrettuali (da esplicitare)

Partecipazione dei giovani ai tavoli di discussione Frequenze dell’informagiovani Utilizzo quantitativo dello sportello psicologico Attivazione dei laboratori intergenerazionali Previsione di spesa TOTALE

10. Piano finanziario: euro

di cui risorse comunali

30.382,00 24.107,72

di cui risorse regionali (Fondo sociale locale + Fondo straordinario)

di cui risorse regionali (Progr. Straord Famiglie)

6.274,28

-----

153

di cui di cui risorse risorse regionali di cui regionali (Progetti FRNA (altri armonizzazione) fondi) -----

-----

-----

di cui Fondo nazionale NA -----

di cui di cui risorse da Fondo altri sanitario soggetti regionale specificare -----

-----


Comune di CADELBOSCO DI SOPRA SCHEDA INTERVENTO –

PROGRAMMA ATTUATIVO ANNUALE PER L’ANNO 2011. DECLINAZIONE DEGLI OBIETTIVI STRATEGICI TRIENNALI

SCHEDA N. 84

INTERVENTO/PROGETTO: PROGETTO “OMERO” – progetto scolastico ed extrascolastico in continuità con l'anno precedente. OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE: - applicare le politiche giovanili - monitorare gli stili comportamentali dei giovani, il loro uso degli spazi del territorio e dei diversi contesti anche associativi - offrire opportunità di aggregazione e di sviluppo degli interessi personali - trovare sinergie per lo sviluppo di comunità ove il giovane possa trovare possibilità di rispecchiamento, ascolto, stimolo, valutazione qualificazione - promuovere le politiche di sostegno alla famiglia e sostenere gli stili educativi COMUNE DI CADELBOSCO DI SOPRA 1.Soggetto capofila

e

dell’intervento 2. Ambito territoriale COMUNE DI CADELBOSCO DI SOPRA di realizzazione 3. Referente RESPONSABILE SETTORE SCUOLA – ASP OPUS CIVIUM D.SSA ANNA BIGI dell’intervento: RESPONSABILE GIOVANI – COMUNE DI CADELBOSCO DI SOPRA MIRIA BONINI nominativo e recapiti RAGAZZI E GIOVANI (11-26) 4. Destinatari 5. Eventuali interventi/politiche integrate collegate

6. Azioni previste

L’ambito giovani non ha la sola ricaduta nel sostenere l’ascolto dei ragazzi e nel permettere loro la soddisfazione di realizzare e concretizzare opportunità di crescita, di acquisizione di esperienze, di espressione degli interessi ma occorre sostenere e promuovere tutto il contesto entro il quale il giovane è inserito: da quello famigliare a quello sociale. Il giovane soggetto agente ed interagente nel complesso sistema di connessioni ed integrazioni culturali, relazionali, sociali, ecc. ecc. Monitoraggio costante del territorio; Individuazione dei luoghi maggiormente agiti dai giovani; Connessioni fra i giovani e le opportunità del territorio con collaborazione attiva dei circoli, associazioni sportive, culturali, ricreative, ecc. ecc.;

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7. Istituzioni/attori sociali coinvolti 8. Risorse umane che si prevede di impiegare 9. Risultati attesi in relazione a indicatori regionali/distrettuali (da esplicitare)

Ascolto attraverso luoghi e servizi strutturati: sportello psicologico,forum; Laboratori, coordinamento dei servizi territoriali con le parrocchie e il volontariato; Incentivazione dello strumento della CARTA GIOVANI per favorire e sviluppare i percorsi di autonomia e di cittadinanza attiva; Azioni di prevenzione e miglioramento dei livelli di comunicazione sociale per prevenire i comportamenti disadattivi e le situazioni di devianza minorile. Comune, associazione PRODIGIO, Unione Terra di Mezzo, Asp Opus Civium, associazioni del territorio sia sportive che ricreative, parrocchie, agenzie che si occupano a diversi livelli dei giovani Responsabili dei servizi comunali (compreso Asp e Unione) , coordinatori delle politiche giovanili, educatori, umane dell’associazione PRODIGIO, psicologa scolastica; Partecipazione dei giovani ai tavoli di discussione e progettuali Utilizzo quantitativo dello sportello psicologico Attivazione e partecipazione attiva ai laboratori Previsione di spesa TOTALE

di cui risorse comunali

10. Piano finanziario: euro

risorse

98.000,00

91.725,72

di cui risorse regionali (Fondo sociale locale + Fondo straordinario)

di cui risorse regionali (Progr. Straord Famiglie)

6.274,28

155

di cui risorse regionali (Progetti armonizzazione)

di cui di cui risorse FRNA regionali (altri fondi)

di cui Fondo nazionale NA

di cui Fondo sanitario regionale

di cui risorse da altri soggetti specificare


Comune di CASTELNOVO SOTTO SCHEDA INTERVENTO –

PROGRAMMA ATTUATIVO ANNUALE PER L’ANNO 2011. DECLINAZIONE DEGLI OBIETTIVI STRATEGICI TRIENNALI

SCHEDA N. 85

INTERVENTO/PROGETTO: OPERATORE DI STRADA - continuità con l’anno precedente OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE: - applicare le politiche giovanili - monitorare gli stili comportamentali dei giovani, il loro uso degli spazi del territorio e dei diversi contesti anche associativi - offrire opportunità di aggregazione e di sviluppo degli interessi personali - trovare sinergie per lo sviluppo di comunità ove il giovane possa trovare possibilità di rispecchiamento, ascolto, stimolo, valutazione qualificazione - promuovere le politiche di sostegno alla famiglia e sostenere gli stili educativi Comune di Castelnovo di Sotto 1.Soggetto capofila

e

dell’intervento 2. Ambito territoriale di realizzazione

Comune di Castelnovo di Sotto

3. Referente dell’intervento: nominativo e recapiti

GIAN-FRANCO FONTANESI: 0522/485732 g.fontanesi@comune.castelnovo-di-sotto.re.it

4. Destinatari

Giovani dai 14 – 26 anni

5. Eventuali interventi/politiche integrate collegate

6. Azioni previste

7. Istituzioni/attori sociali coinvolti

L’ambito giovani non ha la sola ricaduta nel sostenere l’ascolto dei ragazzi e nel permettere loro la soddisfazione di realizzare e concretizzare opportunità di crescita, di acquisizione di esperienze, di espressione degli interessi ma occorre sostenere e promuovere tutto il contesto entro il quale il giovane è inserito: da quello famigliare a quello sociale. Il giovane come seme della società, paladino di tradizione, usi e costumi e cavaliere/portatore di innovazione, evoluzione. Soggetto agente ed interagente nel complesso sistema di connessioni ed integrazioni culturali, relazionali, sociali. Monitoraggio costante del territorio Individuazione dei luoghi maggiormente agiti dai giovani Connessioni fra i giovani e le opportunità del territorio con attivazione attiva dei circoli, associazioni sportive, culturali, ricreative, ecc. ecc. Coordinamento dei servizi territoriali con le parrocchie, il volontariato. Attivazione di eventuali progetti specifici relativi ai giovani Azioni di prevenzione ai comportamenti disadattivi: bullismo, all’uso delle sostanze che danno dipendenza o perdita del controllo. Comune, associazione PRODIGIO, associazioni del territorio sia sportive che ricreative, parrocchie, Istituto Comprensivo, agenzie che si occupano a diversi livelli dei giovani

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8. Risorse umane che si Responsabili dei servizi comunali, educatori e coordinatori dell’associazione PRODIGIO prevede di impiegare 9. Risultati attesi in relazione Partecipazione dei giovani ai tavoli di discussione a indicatori Attivazione dei laboratori intergenerazionali regionali/distrettuali Previsione di di cui di cui risorse di cui di cui di cui spesa TOTALE risorse regionali (Fondo risorse FRNA Fondo regionali nazionale NA comunali sociale locale + 10. Piano Fondo (altri fondi) finanziario: straordinario) Euro

18.386,38

12.100

di cui Fondo sanitario regionale

di cui risorse da altri soggetti specificare

6.274,28

POLO 7 SCHEDA INTERVENTO –

PROGRAMMA ATTUATIVO ANNUALE PER L’ANNO 2011. DECLINAZIONE DEGLI OBIETTIVI STRATEGICI TRIENNALI

SCHEDA N. 86

INTERVENTO/PROGETTO: “ I GIOVANI ABITANO LA COMUNITÀ” in continuità con l'anno precedente OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE: Organizzare percorsi di contatto specifici per giovani consumatori, adulti di riferimento e persone dipendenti da sostanze legali ed illegali in condizione di marginalità; azioni di prevenzione e di promozione del benessere con ragazzi dai 10 ai 15 anni: 1.Soggetto capofila QUATTRO CASTELLA dell’intervento 2. Ambito territoriale di

Comuni di Albinea, Quattro Castella e Vezzano (POLO 7)

realizzazione 3. Referente dell’intervento:

FEDERICA CIRLINI e-mail: scuola@comune.quattro-castella.re.it

4. Destinatari

Giovani del territorio, Istituzione scolastiche, Associazioni che si occupano di giovani, Famiglie, Cooperative

5. Eventuali

Scuola, Sociale, Sanità, Cultura, Sicurezza, Politiche del lavoro.

interventi/politiche integrate collegate

157


-

6. Azioni previste

7. Istituzioni/attori sociali coinvolti 8. Risorse umane che si

partecipazione al coordinamento professionale ed operativo tra i servizi sanitari e socio-sanitari pubblici e del privato sociale. - monitoraggio ed incremento delle attività dell’unita’ di strada e dei due spazi giovani della pedecollina, quale strumento per esercitare anche funzioni di prossimità, parte del sistema dei servizi socio-sanitari e collegata ai suoi punti di accesso sanitari e sociali anche co-progettando interventi non solo a livello di polo; - presentazione e diffusione sul territorio della pubblicazione relativa la ricerca svolta negli anni precedenti sull’azione delle sostanze psicotrope, con il coinvolgimento delle diverse realtà territoriali che hanno attivamente collaborato alla costruzione e realizzazione della stessa - costruzione di opportunità educative, socializzanti, sociali, co-progettate insieme ai giovani del territorio ed agli adulti di riferimento (allenatori, educatori, insegnanti) attivando relazioni e sinergie per favorire la partecipazione anche tramite il protagonismo consapevole, l’educazione alla legalità e al rispetto delle persone e delle cose, lo sviluppo di processi di assunzione di responsabilità, di impegno, di educazione alla cooperazione e alla solidarietà; - consolidamento dei percorsi di collaborazione e co-progettazione con le associazioni, le parrocchie, le scuole ed in generale con le agenzie che a livello comunale (tavolo giovani) e provinciale operano con la popolazione giovanile, con particolare coinvolgimento di nuovi gruppi di genitori (comitato genitori, associazione scuola e territorio, consigli di istituto,ecc.); - potenziamento della collaborazione con gli istituti comprensivi soprattutto per la fascia d’età 11-14 anni con particolare riferimento agli alunni provenienti da altri paesi. Cooperativa Raptus, associazioni sportive ed educative dei territori di riferimento, AUSL, Papa Giovanni XXIII di Reggio Emilia Coordinatrice del progetto, 2 educatori spazi giovani, 1 educatore Unità di Strada, formatori esterni

prevede di impiegare 9. Risultati attesi in relazione a indicatori regionali/distrettuali

10. Piano finanziario: euro

n.feste, attività ricreative, laboratoriali e di socializzazione n. ragazzi partecipanti; n. unità di strada programmate n. totale ore operatori Spazi Giovani; n. totale ore attività settimanali spazi giovani n. interventi/attività di formazione/aggiornamento n. attività attuate e n. ragazzi coinvolti n. attività realizzate in collaborazione con scuole ed associazioni e n. ragazzi coinvolti Previsione di cui di cui risorse di cui di cui di cui di cui risorse di cui di spesa risorse regionali risorse regionali risorse FRNA Fondo TOTALE comunali (Fondo regionali nazionale regionali (Progetti sociale locale (Progr. NA armonizzazione) (altri + Fondo Straord fondi) straordinario) Famiglie) 48.650,00 39.087,19 9.562,81

158

di cui Fondo sanitario regionale

di cui risorse da altri soggetti specificare


AREA DISABILI

159


DISTRETTO SCHEDA INTERVENTO –

PROGRAMMA ATTUATIVO ANNUALE PER L’ANNO 2011. DECLINAZIONE DEGLI OBIETTIVI STRATEGICI TRIENNALI

SCHEDA N. 87

INTERVENTO/PROGETTO: DOPO DI NOI OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE: accompagnamento alla creazione di una fondazione per il dopo di noi di soggetti disabili e delle loro famiglie 1.Soggetto capofila dell’intervento 2. Ambito territoriale di realizzazione 3. Referente dell’intervento: nominativo e recapiti 4. Destinatari 5. Eventuali interventi/politiche integrate collegate 6. Azioni previste

7. Istituzioni/attori sociali coinvolti

8. Risorse umane che si prevede di impiegare 9. Risultati attesi in relazione a indicatori regionali/distrettuali (da esplicitare)

COMUNE DI REGGIO EMILIA Zona sociale di RE ELENA DAVOLI elena.davoli@municipio.re.it Soggetti disabili della Zona sociale di Reggio Emilia, e loro famiglie Al progetto sono collegate tutte le politiche socio sanitarie per la disabilità promosse dalla zona sociale di RE 1. formalizzare lo statuto della nascente fondazione, già elaborato con il concorso delle associazioni di Familiari 2. individuare e attivare i diversi soggetti fondatori (istituzioni, associazioni, consorzi, privati) consegnare ai soggetti fondatori la bozza condivisa dello statuto A diverso titolo e con funzioni/possibilità/ruoli differenti, sono coinvolti in questa fase propositiva/ideativa: Comune di Reggio Emilia AUSL di Reggio Emilia Farmacie Comunali Riunite di Reggio Emilia A.S.P. SS. Pietro e Matteo Consorzi delle cooperative sociali Associazioni di famigliari Centro servizi per il volontariato Dar Voce Personale dipendente del comune di re, ausl, fcr Incarico professionale a consulente legale Costituzione della Fondazione

160


SCHEDA INTERVENTO –

PROGRAMMA ATTUATIVO ANNUALE PER L’ANNO 2011. DECLINAZIONE DEGLI OBIETTIVI STRATEGICI TRIENNALI

SCHEDA N. 88

INTERVENTO/PROGETTO: : CONTRIBUTI PER LA MOBILITÀ E L’AUTONOMIA NELL’AMBIENTE DOMESTICO a favore di persone con disabilità art.9 e art.10 L.R. 29/97 (in continuità con l'anno precedente OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE: 1.Soggetto capofila dell’intervento

Comune di Reggio Emilia

2. Ambito territoriale di realizzazione

Distrettuale

3. Referente dell’intervento:

Cattini Atos – Via F.lli atos.cattini@municipio.re.it

4. Destinatari

Cittadini disabili residenti nella Zona Sociale di Reggio Emilia

5. Eventuali interventi/politiche integrate collegate

Politiche della mobilità, della casa, della pianificazione urbanistica

6. Azioni previste

Attività di informazione, consulenza, raccolta, gestione delle domande di contributo; erogazione dei contributi sulle domande ammissibili e rendicontazione

7. Istituzioni/attori sociali coinvolti 8. Risorse umane che si prevede di impiegare

9. Risultati attesi in relazione a indicatori regionali/distrettuali

10. Piano finanziario:

euro

Cervi,

70

Reggio

E.

Tel.

0522-585539

Fax

0522-585582

e-mail:

Comuni del distretto Risorse CAAD Garantire l’erogazione dei contributi previsti agli art.9 e 10 L.R. 29/97 a favore delle persone in situazione di handicap grave, per l’acquisto e l’adattamento di veicoli e per l’acquisto di ausili, attrezzature ed arredi personalizzati per la casa; Unificare presso un unico punto d’accesso il complesso di consulenze ed erogazione di contributi a favore di cittadini in difficoltà, perseguendo la domiciliarità attraverso la ricerca di soluzioni tecnologiche adeguate ai bisogni. Numero beneficiari Previsione di cui di cui risorse di cui di cui risorse di cui risorse di cui di cui di cui di cui di spesa risorse regionali risorse regionali (Prog. regionali (altri FRNA Fondo Fondo risorse TOTALE comunali (Fondo regionali armonizzazione) fondi) nazionale sanitario da sociale locale (Progr. Fondo sociale NA regionale altri + Fondo Straord locale – Residui soggetti 201011.803,67 48.555,15 straordinario) Famiglie) 36.751,48

161


SCHEDA INTERVENTO –

PROGRAMMA ATTUATIVO ANNUALE PER L’ANNO 2011. DECLINAZIONE DEGLI OBIETTIVI STRATEGICI TRIENNALI

SCHEDA N. 89

INTERVENTO/PROGETTO: CENTRO SERVIZI PER L’INTEGRAZIONE DELLE PERSONE DISABILI (CSI) progetto in continuità con l’anno precedente OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE: sostegno delle attività a favore dei cittadini disabili previste dalla L. 104/92 e dalla L.R. 21 agosto 1997, n. 29 a favore delle persone con disabilità; attività di informazione, formazione e documentazione secondo le indicazioni contenute nella delibera regionale 30 luglio 2007, n. 1256. Convenzione: Ausl di Reggio Emilia, Comune di Reggio Emilia, Provincia di Reggio Emilia, USP di Reggio Emilia, 1.Soggetto capofila dell’intervento ASP.SS.Pietro e Matteo di Reggio Emilia 2. Ambito territoriale di realizzazione

Ambito provinciale

3. Referente dell’intervento: nominativo e recapiti

Marzia Benassi, tel. 0522.444.862; m.benassi@mbox.provincia.re.it

4. Destinatari

Persone con disabilità e loro familiari, operatori socio-sanitari; docenti, istituzioni

5. Eventuali interventi/politiche integrate collegate

6. Azioni previste

7. Istituzioni/attori sociali coinvolti 8. Risorse umane che si prevede di impiegare 9. Risultati attesi in relazione a indicatori regionali/distrettuali (da esplicitare)

Continuazione e completamento dei progetti “Banca dati”(mappatura dei servizi/progetti/risorse presenti sul territorio provinciale per le persone con disabilità; aggiornamento delle schede già inserite nella banca dati) e “Adozione deficit” (ricerca e approfondimento del tema “Disturbi Specifici di Apprendimento”, implementazione e aggiornamento delle informazione sul sito web dsanotizie.it, Organizzazione di incontri formativi e di ricerca sul tema “Disturbi Specifici di Apprendimento”, attivazione sportello di consulenza per i disturbi specifici dell’apprendimento aprile maggio 2010), già sostenuti con delibera regionale 1256/2007. Iniziative territoriali Provincia di Reggio Emilia, Comune di Reggio Emilia, Ausl di Reggio Emilia, USP di Reggio Emilia, Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia Operatori del Centro Servizi per l’Integrazione delle persone disabili; eventuali collaborazioni esterne Superamento degli ostacoli di tipo culturale per favorire l’integrazione delle persone con disabilità; organizzazione delle informazioni per facilitarne l’accesso; favorire il reciproco riconoscimento tra soggetti che si occupano di disabilità; creare opportunità di progettazione congiunta delle politiche dell’integrazione; documentare le esperienze di integrazione.

162


Previsione di di cui risorse spesa totale** comunali € € 80.000,00 20.000,00

di cui risorse regionali (Fondo sociale locale e Fondo famiglia)

10. Piano finanziario:

SCHEDA INTERVENTO –

di cui FRNA di cui Fondo nazionale NA (risorse regionali) € 20.000,00 € (ripartiti tra tutti i distretti della provincia di Reggio Emilia: a carico Distretto di Reggio Emilia € 8.485)

PROGRAMMA ATTUATIVO ANNUALE PER L’ANNO 2011. DECLINAZIONE DEGLI OBIETTIVI STRATEGICI TRIENNALI

di cui Fondo sanitario regionale €

Eventuali risorse altri soggetti: Provincia di Reggio Emilia € 20.000,00 Ufficio scolastico provinciale € 20.000,00

SCHEDA N. 90

INTERVENTO/PROGETTO: PROGETTI PER IL TEMPO LIBERO PER MINORI DISABILI OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE: AUSL - DSM Neuropsichiatria Infantile, Comune di Reggio Emilia 1.Soggetto capofila dell’intervento 2. Ambito territoriale di realizzazione 3. Referente dell’intervento: nominativo e recapiti

Distretto di Reggio Emilia

4. Destinatari

Minori e adolescenti disabili

Bonini Barbara, tel. 5768, 5598. Scrittore Daniela, tel. 0522/456111

5. Eventuali interventi/politiche integrate collegate 6. Azioni previste

Progetto A.L.I.: Attività laboratoriali integrate realizzate in gruppo, attività ludico-ricreative qualitativamente alta del tempo libero, affiancate da giovani volontari sensibilizzati e formati.

per

una

gestione

Happy Sap: Attività rivolta ad adolescenti disabili che prevede uscite in gruppo nel tempo libero con la partecipazione di

163


giovani volontari (uscite in pizzeria, cinema, ecc). Nei gruppi è prevista la presenza costante di un operatore. 7. Istituzioni/attori sociali coinvolti 8. Risorse umane che si prevede di impiegare 9. Risultati attesi in relazione a indicatori regionali/distrettuali

10. Piano finanziario:

DSM Neuropsichiatria Infantile, Comune di Reggio Emilia, Cooperativa sociale Piccolo Principe, Istituzioni/Enti del territorio (parrocchie, Liceo Moro, Istituto Peri) Operatori della Coop. Piccolo Principe, giovani volontari di associazioni, parrocchie e studenti degli istituti superiori. Operatori del Servizio Neuropsichiatria Infantile per consulenza e accompagnamento. Numero ore di intervento/numero di accessi rilevati attraverso le schede di frequenza.

Previsione di cui di cui risorse di spesa risorse regionali TOTALE comunali (Fondo sociale locale + Fondo straordinario)

SCHEDA INTERVENTO –

di cui risorse regionali (Progr. Straord Famiglie)

di cui risorse regionali (Progetti armonizzazione)

di cui risorse regionali (altri fondi)

PROGRAMMA ATTUATIVO ANNUALE PER L’ANNO 2011. DECLINAZIONE DEGLI OBIETTIVI STRATEGICI TRIENNALI

di cui FRNA Stanziamento compreso nella scheda 91

di cui Fondo nazionale NA

di cui Fondo sanitario regionale

SCHEDA N. 91

INTERVENTO/PROGETTO: PRESTAZIONI EDUCATIVE TERRITORIALI per disabili minori in continuità OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE: Comune di Reggio Emilia 1.Soggetto capofila dell’intervento 2. Ambito territoriale di realizzazione

DISTRETTO DI RE

3. Referente dell’intervento: nominativo e recapiti

Daniela Scrittore tel. 0522.585045 Dott.ssa Laura Mauri; mauril@ausl.re.it; 0522335108 Disabili minori

4. Destinatari 5. Eventuali interventi/politiche integrate collegate 6. Azioni previste

Progettare interventi individuali e di piccolo gruppo a carattere ricreativo e/o educativo e/o riabilitativo Sostegno alle attività integrative dell’autismo (ABA e non ABA, individuali e di gruppo)

164

di cui risorse da altri soggetti specificare


7. Istituzioni/attori sociali coinvolti 8. Risorse umane che si prevede di impiegare 9. Risultati attesi in relazione a indicatori regionali/distrettuali (da esplicitare)

10. Piano finanziario:

euro

SCHEDA INTERVENTO –

AUSL; Servizi Sociali Comunali; privato sociale; volontari Personale educativo, volontari, OSS Arricchire le offerte per i progetti di vita rivolti in particolare ai minori Indicatore: n. minori/adulti con progetti individuali n: minori con progetti di piccolo gruppo Previsione di cui di cui risorse di cui di spesa risorse regionali risorse TOTALE comunali (Fondo regionali sociale locale (Progr. + Fondo Straord straordinario) Famiglie) 410.000 Non quant.

di cui risorse regionali (Progetti armonizzazione)

di cui risorse regionali (altri fondi)

PROGRAMMA ATTUATIVO ANNUALE PER L’ANNO 2011. DECLINAZIONE DEGLI OBIETTIVI STRATEGICI TRIENNALI

di cui FRNA

di cui Fondo nazionale NA

410.000

di cui Fondo sanitario regionale

di cui risorse da altri soggetti specificare

Non quant.

SCHEDA N.92

INTERVENTO/PROGETTO: ATTIVITA’ EDUCATIVE DI GRUPPO E PROGETTI INDIVIDUALIZZATI. OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE: AUSL 1.Soggetto capofila dell’intervento 2. Ambito territoriale di realizzazione

Distretto di Reggio Emilia

3. Referente dell’intervento: nominativo e recapiti

Bonini Barbara tel. 5768, 5598

4. Destinatari 5. Eventuali interventi/politiche integrate collegate

Minori che presentano diversi tipi di disabilità neuro motorie, relazionali, comportamentali, cognitive, di linguaggio, apprendimento, autismo, deficit sensoriali e pluriminorazioni . Destinatari indiretti: la famiglia con grave carico assistenziale e difficoltà relazionali o famiglie con maggiori risorse e disponibilità che hanno comunque importanti bisogni assistenziali e di supporto. Rendere più sensibile il contesto sociale (parrocchie, volontariato, associazioni, agenzie ricreative, gruppi sportivi…) alla necessità di integrazione del disabile e sostenerlo nel compito suggerendo possibili modalità comunicative e specifiche strategie di intervento.

165


6. Azioni previste 7. Istituzioni/attori sociali coinvolti 8. Risorse umane che si prevede di impiegare 9. Risultati attesi in relazione a indicatori regionali/distrettuali

10. Piano finanziario:

euro

SCHEDA INTERVENTO –

Interventi individuali domiciliari; interventi individuali presso strutture del territorio (biblioteche, …). Interventi di gruppo. Piani integrati in collaborazione con altri professionisti – specialisti all’interno ed all’esterno del Servizio di NPI e dell’AUSL; interventi in rete con i Servizi Sociali territoriali. Educatori Professionali della Cooperativa in appalto per intervento diretto-accesso del bambino; operatori del Servizio di NPI per referenza e supervisione. Numero di ore dell’intervento e numero di accessi, rilevazione tramite schede di accesso. Previsione di cui di cui risorse di spesa risorse regionali TOTALE comunali (Fondo sociale locale + Fondo straordinario)

di cui risorse regionali (Progr. Straord Famiglie)

di cui risorse regionali (Progetti armonizzazione)

di cui risorse regionali (altri fondi)

PROGRAMMA ATTUATIVO ANNUALE PER L’ANNO 2011. DECLINAZIONE DEGLI OBIETTIVI STRATEGICI TRIENNALI

di cui FRNA Stanziamento compreso nella scheda 91

di cui Fondo nazionale NA

di cui Fondo sanitario regionale

di cui risorse da altri soggetti specificare

SCHEDA N. 93

INTERVENTO: SERVIZI PER IL TEMPO LIBERO DISABILI ADULTI OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE: Tempo Libero: Laboratori ExtraTime e SAP 1.Soggetto capofila Comune di Reggio Emilia dell’intervento 2. Ambito territoriale di realizzazione 3. Referente dell’intervento: nominativo e recapiti

Zona Sociale di Reggio Emilia per i laboratori Extra Time e pomeriggi alla Fa.Ce Comune di RE per SAP

4. Destinatari

Cittadini disabili minori, adolescenti e adulti residenti nella Zona Sociale di Reggio Emilia

Dott.ssa Germana Corradini; Germana.Corradini@municipio.re.it

5. Eventuali interventi/politiche

166


integrate collegate

6. Azioni previste

7. Istituzioni/attori sociali coinvolti 8. Risorse umane che si prevede di impiegare 9. Risultati attesi in relazione a indicatori regionali/distrettuali (da esplicitare)

10. Piano finanziario: euro

SAP: Si tratta di un intervento rivolto a disabili adulti e minori che offre loro la possibilità di svolgere attività, insieme a volontari, durante il tempo libero. La persona disabile, a seconda delle proprie esigenze, può essere coinvolta da un gruppo di volontari per uscite serali ( pizzeria, birreria, cinema , palestra, etc.), gite, vacanze, oppure essere accompagnata da un solo volontario, durante il giorno, per svolgere attività differenziate ( piscina, computer, passeggiate, etc.) Si mira a creare gruppi i più possibili omogenei per interessi E.T: É un progetto che propone laboratori per disabili minori o per disabili adulti ( arteterapia, terracotta,musica,giochi di società,cucina, danza) presso centri diurni, in orari di apertura tradizionalmente non previsti, o presso spazi della città destinati a quella certa attività (scuola di danza, istituto musicale, ecc.). POMERIGGI ALLA FA.CE Attività atelieristiche, feste gite Comuni della Zona Sociale di Reggio Emilia; Azienda USL di Reggio Emilia; Azienda Speciale FCR; Cooperazione Sociale; associazioni dei familiari Educatori, esperti, volontari. Operatori sanitari e sociali delle unità di valutazione SAP: Maggiore omogeneità dei gruppi. Indicatore: individuazione delle aree di potenziale omogeneità sulle quali riprogettare il servizio E.T.: Implementazione delle esperienze d’inclusione sociale. Indicatori: incremento laboratori in sedi diverse dai centri diurni per disabili incremento laboratori in sedi diverse dai centri diurni per disabili Previsione di di cui di cui risorse di cui di cui risorse di cui di cui di cui spesa risorse regionali risorse regionali risorse FRNA Fondo TOTALE comunali (Fondo regionali (Progetti regionali nazionale sociale locale (Progr. armonizzazione) (altri NA + Fondo Straord fondi) straordinario) Famiglie) 167.100,57 67.100,57

100.000

167

di cui Fondo sanitario regionale

di cui risorse da altri soggetti specificare


SCHEDA INTERVENTO –

PROGRAMMA ATTUATIVO ANNUALE PER L’ANNO 2011. DECLINAZIONE DEGLI OBIETTIVI STRATEGICI TRIENNALI

SCHEDA N. 94

INTERVENTO/PROGETTO: ASSEGNI DI CURA per gravi disabilità adulti e minori OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE: in continuità con gli anni precedenti Comune di Reggio Emilia 1.Soggetto capofila dell’intervento 2. Ambito territoriale di realizzazione

Zona Sociale di Reggio Emilia

3. Referente dell’intervento: nominativo e recapiti

Dott.ssa Germana Corradini; Germana.Corradini@municipio.re.it

4. Destinatari

Cittadini disabili residenti nella Zona Sociale di Reggio Emilia

5. Eventuali interventi/politiche integrate collegate 6. Azioni previste 7. Istituzioni/attori sociali coinvolti 8. Risorse umane che si prevede di impiegare 9. Risultati attesi in relazione a indicatori regionali/distrettuali (da esplicitare)

Sostegno a progetti personalizzati definiti in sede di unità di valutazione minori/adulti per disabili dall’infanzia ai 65 anni Contributo specifico per l’impiego di assistenti familiari regolarizzate Comuni della Zona Sociale di Reggio Emilia; Azienda USL di Reggio Emilia; Azienda Speciale FCR Educatori, assistenti sociali, personale medico, personale di segreteria. Progettualità individualizzate a sostegno dell’autonomia possibile del disabile e sostegno del care-giver. Indicatore: percentuale di assegni di cura sospesi per raggiunto obiettivo/assegni di cura complessivi

Previsione di cui di cui risorse di spesa risorse regionali TOTALE comunali (Fondo sociale locale + Fondo straordinario)

10. Piano finanziario:

euro

di cui risorse regionali (Progr. Straord Famiglie)

di cui risorse regionali (Progetti armonizzazione)

di cui risorse regionali (altri fondi)

di cui FRNA

643.000

643.000

168

di cui Fondo nazionale NA

di cui Fondo sanitario regionale

di cui risorse da altri soggetti specificare


SCHEDA INTERVENTO –

PROGRAMMA ATTUATIVO ANNUALE PER L’ANNO 2011. DECLINAZIONE DEGLI OBIETTIVI STRATEGICI TRIENNALI

SCHEDA N. 95

INTERVENTO: ASSISTENZA DOMICILIARE e servizi per il programma personalizzato di vita e cure per disabili adulti OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE: ASSISTENZA DOMICILIARE DISABILI in continuità con gli anni precedenti Comune di Reggio Emilia 1.Soggetto capofila dell’intervento 2. Ambito territoriale di Zona Sociale di Reggio Emilia realizzazione 3. Referente Dott.ssa Germana Corradini; Germana.Corradini@municipio.re.it dell’intervento: nominativo e recapiti Cittadini disabili residenti nella Zona Sociale di Reggio Emilia 4. Destinatari 5. Eventuali interventi/politiche integrate collegate 6. Azioni previste

Accompagnamento nel percorso di accreditamento. Sostegno alla domiciliarità con interventi personalizzati a supporto del lavoro di cura della famiglia, interventi personalizzati di socializzazione a supporto di una vita sociale più ricca, ampliamento del servizio a minori che presentino condizioni di particolare gravosità. trasporti disabili Comuni della Zona Sociale di Reggio Emilia; Azienda USL di Reggio Emilia; Azienda Speciale FCR; Cooperazione Sociale; associazioni dei familiari.

7. Istituzioni/attori sociali coinvolti 8. Risorse umane che Personale OSS, coordinamento educativo si prevede di impiegare 9. Risultati attesi in Indicatori: nuovi casi adulti e minori relazione a indicatori n. interventi di cura/n. interventi di socializzazione regionali/distrettuali Previsione di cui di cui risorse di cui di cui risorse di spesa risorse regionali (Fsl risorse regionali TOTALE comunali + Fondo regionali (Progetti 10. Piano straordinario) (Progr. armonizzazione) finanziario: Straord Famiglie) 2.07.529 euro 1.017.529

169

di cui di cui risorse FRNA regionali (altri fondi) 1.070.000

di cui Fondo nazionale NA

di cui Fondo sanitario regionale

di cui risorse da altri soggetti specificare


SCHEDA INTERVENTO –

PROGRAMMA ATTUATIVO ANNUALE PER L’ANNO 2011. DECLINAZIONE DEGLI OBIETTIVI STRATEGICI TRIENNALI

SCHEDA N. 96

intervento/progetto: …… RICOVERI DI SOLLIEVO DISABILI ADULTI in continuità con gli anni precedenti OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE: Comune di Reggio Emilia 1.Soggetto capofila dell’intervento 2. Ambito territoriale di realizzazione 3. Referente dell’intervento: nominativo e recapiti 4. Destinatari

Zona Sociale di Reggio Emilia Dott.ssa GERMANA CORRADINI, Galleria Santa Maria 1, Reggio Emilia, tel. germana.corradini@municipio.re.it Dott.ssa Laura Mauri, distretto usl Reggio Emilia, padiglione Bertolani, via Amendola 2 Cittadini disabili residenti nella Zona Sociale di Reggio Emilia.

0522/456833,

e-mail

5. Eventuali interventi/politiche integrate collegate 6. Azioni previste 7. Istituzioni/attori sociali coinvolti 8. Risorse umane che si prevede di impiegare 9. Risultati attesi in relazione a indicatori regionali/distrettuali (da esplicitare)

10. Piano finanziario: euro

Progetti personalizzati di sostegno al disabile e alla sua famiglia:offerta di periodi di ospitalità dei cittadini disabili presso i servizi residenziali. Implementazione standard e nuovo sistema accreditamento Comuni della Zona Sociale di Reggio Emilia; Azienda USL di Reggio Emilia; Azienda Speciale FCR; Cooperazione Sociale; associazioni dei familiari; volontariato Personale educativo, personale OSS Personale sanitario e sociale delle unità di valutazione Favorire la domiciliarità attraverso il sostegno al lavoro di cura delle Indicatori: n. ricoveri di sollievo richiesti/n. ricoveri effettuati Chiusura contratti di servizio entro giugno 2011 Previsione di cui risorse di cui risorse di cui risorse di cui di spesa comunali regionali regionali (altri FRNA TOTALE (Fondo fondi) sociale locale + Fondo straordinario) 175.486

55.486

120.000

170

famiglie.

di cui di cui Fondo nazionale Fondo NA sanitario regionale

di cui risorse da altri soggetti specificare


SCHEDA INTERVENTO –

PROGRAMMA ATTUATIVO ANNUALE PER L’ANNO 2011. DECLINAZIONE DEGLI OBIETTIVI STRATEGICI TRIENNALI

SCHEDA N. 97

INTERVENTO/PROGETTO: CENTRI DIURNI per disabili adulti OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE: in continuità con gli anni precedenti Comune di Reggio Emilia 1.Soggetto capofila dell’intervento 2. Ambito territoriale DISTRETTO DI Reggio Emilia di realizzazione 3. Referente Dott.ssa Germana Corradini; Germana.Corradini@municipio.re.it dell’intervento: nominativo e recapiti Cittadini disabili adulti residenti nel Distretto di Reggio Emilia 4. Destinatari 5. Eventuali interventi/politiche integrate collegate 6. Azioni previste 7. Istituzioni/attori sociali coinvolti 8. Risorse umane che si prevede di impiegare

Circoscrizioni

Accompagnare i centri nel percorso di accreditamento; costruire risposte innovative capaci di accogliere nuovi bisogni dell’utenza Ufficio di Piano; Comuni della Zona Sociale; Azienda USL di Reggio Emilia; azienda FCR, Cooperazione Sociale; Associazioni di Famigliari. Educatori professionali, OSS, infermieri

Partecipazione attiva degli operatori ai contenuti dell’accreditamento. 9. Risultati attesi in Innovazione delle offerte nei centri diurni. relazione a indicatori Indicatori: regionali/distrettuali n. incontri con operatori sui contenuti dell’accreditamento n. innovazioni proposte/n. innovazioni condivise con le associazioni dei famigliari e gli utenti Previsione di cui di cui risorse di cui di cui risorse di cui di cui di cui di spesa risorse regionali (Fsl risorse regionali risorse FRNA Fondo 10. Piano TOTALE comunali + Fondo regionali (Progetti regionali 1.920.000 nazionale euro finanziario: armonizzazione) (altri 2.560.000 640.000 straordinario) (Progr. NA Straord fondi) Famiglie)

171

di cui Fondo sanitario regionale

di cui risorse da altri soggetti specificare


SCHEDA INTERVENTO –

PROGRAMMA ATTUATIVO ANNUALE PER L’ANNO 2011. DECLINAZIONE DEGLI OBIETTIVI STRATEGICI TRIENNALI

SCHEDA N. 98

INTERVENTO/PROGETTO: RESIDENZIALITA’ DISABILI ADULTI OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE: SERVIZI RESIDENZIALI PER DISABILI, PROGETTI RESIDENZIALI E RICOVERI DI SOLLIEVO in continuità con gli anni precedenti 1.Soggetto capofila Comune di Reggio Emilia dell’intervento 2. Ambito territoriale di realizzazione 3. Referente dell’intervento: nominativo e recapiti

Distretto di Reggio Emilia

4. Destinatari

Cittadini disabili adulti residenti nel Distretto di Reggio Emilia

5. Eventuali interventi/politiche integrate collegate

Coinvolgimento delle circoscrizioni per una maggiore inclusione sociale

6. Azioni previste

7. Istituzioni/attori sociali coinvolti 8. Risorse umane che si prevede di impiegare 9. Risultati attesi in relazione a indicatori regionali/distrettuali (da esplicitare)

Dott.ssa Germana Corradini; Germana.Corradini@municipio.re.it

Accompagnare il percorso di accreditamento avendo cura di favorire le soluzioni residenziali più rispondenti ai livelli di autonomia del disabile. Mantenere e implementare le esperienze di vita al proprio domicilio supportate dal coordinamento attivo sulle residenze di medio/basso livello. Ospitare progetti personalizzati di sostegno al disabile e alla sua famiglia con l’offerta di periodi di sollievo. Progetti di vita per utenti inseriti in residenze di primo livello Progetti di vita per utenti inseriti in residenze di secondo livello Progetti per ricoveri di sollievo Comuni della Zona Sociale di Reggio Emilia; Azienda USL di Reggio Emilia; Azienda Speciale FCR; Cooperazione Sociale; associazioni dei familiari; volontariato Personale educativo, OSS, coordinatore educativo, consulenza psichiatrica

progetti di tempo libero per gli utenti residenziali (collegamento con SAP); inclusione sociale (partecipazione a iniziative del territorio di residenza); coinvolgimento dei famigliari sui temi dell’adultità. Coordinamento unico per le soluzioni residenziali emancipate. n. richieste progetti residenziali sospesi perché trovano risposte esaurienti in progetti domiciliari, specificando di quali progetti si tratta Ricoveri di sollievo:

172


Indicatori: n. ricoveri di sollievo richiesti/n. ricoveri effettuati Previsione di spesa TOTALE 10. Piano finanziario: euro

1.855.000

SCHEDA INTERVENTO –

di cui di cui risorse regionali risorse comunali (Fondo sociale locale + Fondo straordinario)

di cui risorse regionali (Progr. Straord Famiglie)

di cui risorse regionali (Progetti armonizzazione)

di cui di cui FRNA risorse regionali (altri fondi)

465.000

di cui Fondo nazionale NA

di cui Fondo sanitario regionale

di cui risorse da altri soggetti specificare

1.390.000

PROGRAMMA ATTUATIVO ANNUALE PER L’ANNO 2011. DECLINAZIONE DEGLI OBIETTIVI STRATEGICI TRIENNALI

SCHEDA N. 99

INTERVENTO/PROGETTO: GRAD OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE: INTERVENTI PER GRAVISSIME DISABILITÀ ACQUISITE 1.Soggetto capofila AUSL RE dell’intervento 2. Ambito territoriale di realizzazione 3. Referente dell’intervento: nominativo e recapiti

Distretto RE e Provincia

4. Destinatari

Gravissimi disabili acquisiti

5. Eventuali interventi/politiche integrate collegate

Sanitarie

6. Azioni previste

Dr.ssa Alena Fiocchi

Produrre un nuovo protocollo per la presa in carico del gravissimo disabili acquisito con particolare riferimento ai minori e anziani Definire la compartecipazione utenti ai sensi della direttiva regionale Erogazione assegni di cura GRAD Accesso ai servizi residenziali GRAD

173


Medici, responsabili Uffici di Piano 7. Istituzioni/attori sociali coinvolti 8. Risorse umane che si prevede di impiegare 9. Risultati attesi in Nuovo protocollo relazione a indicatori Compartecipazione utenti regionali/distrettuali (da esplicitare) Previsione di cui di cui risorse di spesa risorse regionali TOTALE comunali (Fondo 10. Piano sociale locale finanziario: + Fondo straordinario) 1.339.166 euro

SCHEDA INTERVENTO –

di cui risorse regionali (Progr. Straord Famiglie)

di cui risorse regionali (Progetti armonizzazione)

di cui di cui risorse FRNA regionali (altri fondi) 550.000

PROGRAMMA ATTUATIVO ANNUALE PER L’ANNO 2011. DECLINAZIONE DEGLI OBIETTIVI STRATEGICI TRIENNALI

INTERVENTO/PROGETTO: GRUPPI DI LAVORO (gruppo interistituzionale e gruppo coordinatori) OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE INTERISTITUZIONALE Ufficio di piano 1.Soggetto capofila dell’intervento 2. Ambito territoriale di realizzazione 3. Referente dell’intervento: nominativo e recapiti 4. Destinatari

di cui Fondo nazionale NA

Distretto RE Daniela Scrittore Laura Mauri Disabili minori e adulti

5. Eventuali interventi/politiche integrate collegate

174

di cui Fondo sanitario regionale

di cui risorse da altri soggetti specificare

789.166

SCHEDA N. 100 CON

ALTRE

POLITICHE:

GRUPPO


6. Azioni previste

7. Istituzioni/attori sociali coinvolti 8. Risorse umane che si prevede di impiegare 9. Risultati attesi in relazione a indicatori regionali/distrettuali

SCHEDA INTERVENTO –

Supportare la gli ambiti di riprogettazione dei servizi socio - sanitari in essere Riprendere le elaborazioni del Tavolo tematico nella formulazione di ipotesi di risposte innovative per i bisogni emergenti Accompagnare e monitorare le applicazioni dell’Accordo di programma disabili Progettazione di percorsi formativi Sostegno agli operatori nella elaborazione di strumenti e dispositivi operativi Ausl, servizi sociali, privato sociale, scuola Personale sanitario, sociale, presidenti ASP e coop. Sociali, insegnanti Proposte innovative Indicatore: n. proposte innovative/n. progetti innovativi Accompagnamento ai processi di lavoro: n. utenti valutati con scheda utente sperimentale in sede UVH n collaborazioni interservizi

PROGRAMMA ATTUATIVO ANNUALE PER L’ANNO 2011. DECLINAZIONE DEGLI OBIETTIVI STRATEGICI TRIENNALI

SCHEDA N.101

INTERVENTO: SERVIZI PER L’INSERIMENTO LAVORATIVO DISABILI ADULTI in continuità con gli anni precedenti OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE: 1.Soggetto capofila dell’intervento

Comune di Reggio Emilia

2. Ambito territoriale di realizzazione 3. Referente dell’intervento: nominativo e recapiti

Distretto di Reggio Emilia

4. Destinatari

Cittadini disabili adulti residenti nella Zona Sociale di Reggio Emilia

Dott.ssa Germana Corradini Comune di Reggio Emilia, Germana.Corradini@comune.re.it

175


5. Eventuali interventi/politiche integrate collegate

6. Azioni previste

7. Istituzioni/attori sociali coinvolti 8. Risorse umane che si prevede di impiegare 9. Risultati attesi in relazione a indicatori regionali/distrettuali (da esplicitare)

10. Piano finanziario: euro

Politiche del Lavoro

Integrare gli interventi di accompagnamento ai tirocini soci-riabilitativi con interventi di osservazione dei diciassettenni in stage scolastici per meglio orientare i percorsi futuri Centro terapia occupazionale Cooperative B Progetti collettivi SIL Comune di Reggio Emilia; Azienda Speciale FCR; Azienda USL di Reggio Emilia, cooperazione Sociale, aziende private Educatori

Maggiore tenuta del disabile nel contesto lavorativo ContinuitĂ tra percorso scolastico e post scolastico. Indicatore: n. diciassettenni in carico per osservazione scolastica Previsione di cui di cui risorse di cui di cui risorse di spesa risorse regionali risorse regionali TOTALE comunali (Fondo regionali (Progetti sociale locale (Progr. armonizzazione) Straord + Fondo straordinario) Famiglie) 1.041.299 530.000

176

di cui di cui risorse FRNA regionali (altri fondi) 495.000

di cui Fondo nazionale NA

di cui Fondo sanitario regionale

16.299

di cui risorse da altri soggetti specificare


AUSL SCHEDA INTERVENTO –

PROGRAMMA ATTUATIVO ANNUALE PER L’ANNO 2011. DECLINAZIONE DEGLI OBIETTIVI STRATEGICI TRIENNALI

SCHEDA 102

N.

INTERVENTO/PROGETTO: INCONTRI A TEMA CON GRUPPI DI FAMIGLIARI. in continuità con IL 2010 OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE: AUSL Distretto di RE: Settore Handicap Adulti 1.Soggetto capofila dell’intervento 2. Ambito territoriale di realizzazione

Distretto di RE

3. Referente dell’intervento: nominativo e recapiti

Dott.ssa Laura Mauri; mauril@ausl.re.it; Tel: 0522335108

4. Destinatari

Famigliari utenti disabili

5. Eventuali interventi/politiche integrate collegate 6. Azioni previste 7. Istituzioni/attori sociali coinvolti 8. Risorse umane che si prevede di impiegare 9. Risultati attesi in relazione a indicatori regionali/distrettuali (da esplicitare)

10. Piano finanziario:

euro

Creare occasioni di confronto tra famigliari sui temi della crescita/autonomia/sessualità per accompagnare i percorsi emancipativi dei figli Costituzione di un sottogruppo del tavolo tematico sul tema del gradimento dei Servizi da parte dei famigliari AUSL Distretto di RE; privato sociale; associazione di famigliari Medico, educatori AUSL e del privato sociale Sostegno alle famiglie nel rapporto con il figlio disabile che crescendo esprime nuove istanze. Indicatore: n. incontri a tema con gruppi di famigliari Produzione di uno strumento di rilevazione del gradimento dei Servizi da parte dei famigliari. Previsione di cui di cui risorse di cui di cui risorse di cui di cui di cui di spesa risorse regionali risorse regionali risorse FRNA Fondo TOTALE comunali (Fondo regionali (Progetti regionali nazionale sociale locale (Progr. armonizzazione) (altri NA Straord fondi) + Fondo straordinario) Famiglie)

177

di cui Fondo sanitario regionale 14.293

di cui risorse da altri soggetti specificare


SCHEDA INTERVENTO –

PROGRAMMA ATTUATIVO ANNUALE PER L’ANNO 2011. DECLINAZIONE DEGLI OBIETTIVI STRATEGICI TRIENNALI

SCHEDA 103

N.

INTERVENTO/PROGETTO: ATTIVITA’ MOTORIA-SPORTIVA CON ASSOCIAZIONE “UISP OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE: AUSL. 1.Soggetto capofila dell’intervento 2. Ambito territoriale di realizzazione

Distretto di Reggio Emilia

3. Referente dell’intervento: nominativo e recapiti

Casoli Benedetta, tel 5782

4. Destinatari

Minori disabili

5. Eventuali interventi/politiche integrate collegate Attività motoria.

6. Azioni previste 7. Istituzioni/attori sociali coinvolti 8. Risorse umane che si prevede di impiegare 9. Risultati attesi in relazione a indicatori regionali/distrettuali

Servizio di Neuropsichiatria Infantile, Servizio Handicap Adulto, Servizio Sociale. Operatori della Associazione UISP, operatore del servizio di NPI come coordinamento e referenza invii. Schede utenti.

Previsione di cui di cui risorse di spesa risorse regionali TOTALE comunali (Fondo sociale locale + Fondo straordinario)

10. Piano finanziario:

euro

di cui risorse regionali (Progr. Straord Famiglie)

di cui risorse regionali (Progetti armonizzazione)

di cui risorse regionali (altri fondi)

di cui FRNA

di cui Fondo nazionale NA

di cui Fondo sanitario regionale

23.829

23.829

178

di cui risorse da altri soggetti specificare


SCHEDA INTERVENTO –

PROGRAMMA ATTUATIVO ANNUALE PER L’ANNO 2011. DECLINAZIONE DEGLI OBIETTIVI STRATEGICI TRIENNALI

SCHEDA N. 104

INTERVENTO/PROGETTO: PROGETTI SUL TEMPO LIBERO: attività motoria e di laboratorio informatico multimediale. In continuità con anni precedenti OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE: mantenimento e socializzazione rivolti a persone disabili 1.Soggetto capofila dell’intervento 2. Ambito territoriale di realizzazione 3. Referente dell’intervento: nominativo e recapiti 4. Destinatari

AUSL di Reggio Emilia DISTRETTO DI RE Dr.ssa. Laura Mauri 0522-335108 e-mail: Mauril@ausl.re.it Disabili adulti e minori

5. Eventuali interventi/politiche integrate collegate

6. Azioni previste

7. Istituzioni/attori sociali coinvolti 8. Risorse umane che si prevede di impiegare 9. Risultati attesi in relazione a indicatori regionali/distrettuali 10. Piano finanziario: euro

Fornire opportunità di apprendimento informatico a giovani disabili. Valutare l’opportunità di allargare l’offerta ad adolescenti in accordo con la scuola. Screening fisiatrico all’ingresso dell’utente con indicazioni relative alla mobilità possibile; prescrizione/rinnovo/collaudo ausili; invio e verifica progettuale per gli utenti in carico al Servizio disabili; formare e informare i volontari che coadiuvano gli operatori nel lavoro in palestra. Favorire l’apprendimento di attività motorie in contesti socializzanti e ludici, abituare alla conoscenza del proprio corpo e delle sue potenzialità comunicative dall’infanzia all’età anziana AUSL di Reggio Emilia, Associazione AIAS Associazione Airone; ASMN; Comune di Reggio Emilia/FCR;Provincia Volontari AIAS, operatori esperti in informatica Fisiatra ASMN e AUSL; educatori, operatori esperti in attività motoria, volontari Maggiori conoscenze informatiche utilizzabili sia in percorsi occupazionali sia di relazioni sociali sia di tempo libero. Indicatori: n. disabili frequentanti Maggiore conoscenza da parte del disabile delle esigenze e potenzialità del proprio corpo, gradimento e interesse alle esperienze di gruppo. Indicatori: numero disabili frequentanti Previsione di spesa TOTALE: di cui Fondo sanitario regionale: 21.000 21.000

179


SCHEDA INTERVENTO –

PROGRAMMA ATTUATIVO ANNUALE PER L’ANNO 2011. DECLINAZIONE DEGLI OBIETTIVI STRATEGICI TRIENNALI

SCHEDA 105

N.

INTERVENTO/PROGETTO: PROGETTO INTEGRATO DI FORMAZIONE PROFESSIONALE A FAVORE DI ADOLESCENTI DISABILI (in continuità con anno precedente). OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE: Ausl- DSM - Neuropsichiatria Infantile. 1.Soggetto capofila dell’intervento 2. Ambito territoriale di realizzazione

Azienda di Reggio Emilia, S.O.C. di Neuropsichiatria Infantile, Progetto Provinciale.

3. Referente dell’intervento: nominativo e recapiti

Bonini Barbara, tel. 5768-5598

4. Destinatari

Adolescenti e giovani adulti disabili

5. Eventuali interventi/politiche integrate collegate

Il progetto si svolge in collaborazione con i Servizi per l’Handicap Adulto

Percorsi scuola – laboratori (cucina, serra, falegnameria, bricolage) a frequenza gruppale.

6. Azioni previste 7. Istituzioni/attori sociali coinvolti 8. Risorse umane che si prevede di impiegare 9. Risultati attesi in relazione a indicatori regionali/distrettuali

Provincia di Reggio Emilia, Fondazione Simonini, Neuropsichiatria Infantile Operatori della Fondazione Simonini, atelieristi di Cooperativa Sociale in convenzione con il Simonini, operatori del Servizio di NPI con funzioni di consulenza e accompagnamento, operatori del Servizio Handicap Adulto. Numero di ore di intervento e numero di accessi, rilevazione tramite schede i accesso.

Previsione di spesa TOTALE 10. Piano finanziario:

di cui di cui risorse di cui di cui risorse risorse regionali risorse regionali comunali (Fondo regionali (Progetti sociale locale (Progr. armonizzazione) + Fondo Straord straordinario) Famiglie)

euro

180

di cui risorse regionali (altri fondi)

di cui FRNA

di cui di cui di cui Fondo Fondo risorse da altri nazionale sanitario NA regionale soggetti specificare


SCHEDA INTERVENTO –

PROGRAMMA ATTUATIVO ANNUALE PER L’ANNO 2011. DECLINAZIONE DEGLI OBIETTIVI STRATEGICI TRIENNALI

SCHEDA N. 106

INTERVENTO/PROGETTO: TERAPIA OCCUPAZIONALE IN ATELIER (in continuità con l’anno precedente). OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE: AUSL DSM – Neuropsichiatria Infantile 1.Soggetto capofila dell’intervento 2. Ambito territoriale di realizzazione

Azienda di Reggio Emilia, S.O.C. di Neuropsichiatria Infantile e utenti in carico al Servizio di Psicologia Clinica.

3. Referente dell’intervento: nominativo e recapiti

Bonini Barbara, tel. 5768, 5598

4. Destinatari

Minori Disabili

5. Eventuali interventi/politiche integrate collegate 6. Azioni previste 7. Istituzioni/attori sociali coinvolti 8. Risorse umane che si prevede di impiegare 9. Risultati attesi in relazione a indicatori regionali/distrettuali (da esplicitare)

Interventi individuali e di gruppo (atelier di musica, cucina, pittura, arte espressiva) finalizzati all’attivazione e stimolo delle capacità e potenzialità dei ragazzi disabili. Atelier di ricerca musicale Indaco di Reggio Emilia e Servizio di Neuropsichiatria Infantile. Atelieristi dell’Indaco, operatori del Servizio della NPI per la coprogettazione e accompagnamento Numero di ore di intervento e numero di accessi, rilevazione tramite tabelle di presenza mensili e schede di accesso.

Previsione di spesa TOTALE 10. Piano finanziario:

euro

di cui di cui risorse risorse comunali regionali (F.S.l + F.do str.rio)

di cui risorse regionali (Progr. Straord Famiglie)

di cui risorse regionali (Progetti armonizzazione)

di cui risorse regionali (altri fondi)

di cui FRNA

di cui Fondo nazionale NA

di cui Fondo sanitario regionale

91.520

91.520

181

di cui risorse da altri soggetti -


SCHEDA INTERVENTO –

PROGRAMMA ATTUATIVO ANNUALE PER L’ANNO 2011. DECLINAZIONE DEGLI OBIETTIVI STRATEGICI TRIENNALI

SCHEDA 107

N.

INTERVENTO/PROGETTO: CENTRO DIURNO POMERIDIANO PER MINORI “DAMIEL” ( in continuità con l’anno precedente). OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE: AUSL DSM – Neuropsichiatria Infantile e Servizio Handicap Adulti, Servizio Sociale. 1.Soggetto capofila dell’intervento 2. Ambito territoriale di realizzazione

Distretto di Reggio Emilia e Val d’Enza

3. Referente dell’intervento: nominativo e recapiti

Bonini Barbara, tel 5768, 5598

4. Destinatari

Minori in grave situazione di handicap.

5. Eventuali interventi/politiche integrate collegate 6. Azioni previste 7. Istituzioni/attori sociali coinvolti 8. Risorse umane che si prevede di impiegare 9. Risultati attesi in relazione a indicatori regionali/distrettuali

10. Piano finanziario:

euro

Costruire legami territoriali interservizi di accoglienza e mutuo-aiuto. Attività di sostegno e accompagnamento alle famiglie e attività socio-riabilitative di supporto ai progetti individuali. Servizio di Neuropsichiatria Infantile, Servizio Handicap Adulto, Servizio Sociale. Operatori della Cooperativa Sociale CORESS, operatori del Servizio di Neuropsichiatria Infantile come referenza e supervisione, operatori del Servizio Handicap Adulto Schede utenti, PEI, gruppo interservizi di coordinamento.

Previsione di cui di cui risorse di spesa risorse regionali TOTALE comunali (Fondo sociale locale + Fondo straordinario) 173.777

di cui risorse regionali (Progr. Straord Famiglie)

di cui risorse regionali (Progetti armonizzazione)

di cui risorse regionali (altri fondi)

di cui FRNA

di cui Fondo nazionale NA

di cui Fondo sanitario regionale

173.777

182

di cui risorse da altri soggetti specificare


SCHEDA INTERVENTO –

PROGRAMMA ATTUATIVO ANNUALE PER L’ANNO 2011. DECLINAZIONE DEGLI OBIETTIVI STRATEGICI TRIENNALI

SCHEDA 108

N.

INTERVENTO/PROGETTO: COMUNITA’ DI ACCOGLIENZA PER MINORI ASP OSEA OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE: Ausl- DSM-Neuropsichiatria Infantile e Servizio Handicap Adulti, Servizio Sociale. 1.Soggetto capofila dell’intervento 2. Ambito territoriale di realizzazione

Distretto di Reggio Emilia

3. Referente dell’intervento: nominativo e recapiti

Bonini Barbara, tel 5768, 5598

4. Destinatari

Minori in grave situazione di handicap.

5. Eventuali interventi/politiche integrate collegate 6. Azioni previste 7. Istituzioni/attori sociali coinvolti 8. Risorse umane che si prevede di impiegare 9. Risultati attesi in relazione a indicatori regionali/distrettuali

Costruire legami territoriali interservizi di accoglienza e mutuo-aiuto (progettazione integrata). Attività di sostegno e accompagnamento alle famiglie e attività socio-riabilitative di supporto ai progetti individuali. Servizio di Neuropsichiatria Infantile, Servizio Handicap Adulto, Servizio Sociale. Operatori della ASP OSEA, operatori del Servizio di Neuropsichiatria Infantile come referenza e supervisione, operatori del Servizio Handicap Adulto Schede utenti/Progetti Individualizzati.

Previsione di cui di cui risorse di spesa risorse regionali TOTALE comunali (Fondo sociale locale + Fondo straordinario)

10. Piano finanziario:

euro

di cui risorse regionali (Progr. Straord Famiglie)

597.460

di cui risorse regionali (Progetti armonizzazione)

di cui risorse regionali (altri fondi)

di cui FRNA

di cui Fondo nazionale NA

di cui Fondo sanitario regionale

597.460

183

di cui risorse da altri soggetti specificare


SCHEDA INTERVENTO –

PROGRAMMA ATTUATIVO ANNUALE PER L’ANNO 2011. DECLINAZIONE DEGLI OBIETTIVI STRATEGICI TRIENNALI

SCHEDA 109

N.

INTERVENTO/PROGETTO: PERCORSI FACILITATI ALLE CURE SANITARIE OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE: AUSL Distretto RE 1.Soggetto capofila dell’intervento 2. Ambito territoriale di realizzazione

Distretto RE

3. Referente dell’intervento: nominativo e recapiti

Dott.ssa Laura Mauri; mauril@ausl.re.it

4. Destinatari

Utenti disabili

5. Eventuali interventi/politiche integrate collegate

Politiche sanitarie

6. Azioni previste 7. Istituzioni/attori sociali coinvolti 8. Risorse umane che si prevede di impiegare 9. Risultati attesi in relazione a indicatori regionali/distrettuali (da esplicitare)

Proseguire il confronto con le direzioni ospedaliere per costruire percorsi di accesso facilitato al pronto soccorso e ai poliambulatori per i disabili non collaboranti. Servizio handicap adulti; Azienda Ospedaliera SMN; poliambulatori AUSL Distretto RE; RSR Direzioni Ospedaliere; Medici; caposala Maggiore usufruibilità dei percorsi ospedalieri per il disabile e i famigliari e/o operatori che lo accompagnano. Indicatore: percorsi sanitari per l’accesso facilitato del disabile non collaborante

Previsione di cui di cui risorse di spesa risorse regionali TOTALE comunali (Fondo sociale locale + Fondo straordinario)

10. Piano finanziario:

euro

di cui risorse regionali (Progr. Straord Famiglie)

di cui risorse regionali (Progetti armonizzazione)

di cui risorse regionali (altri fondi)

di cui FRNA

di cui Fondo nazionale NA

di cui Fondo sanitario regionale

Non quant

Non quant

184

di cui risorse da altri soggetti specificare


SCHEDA INTERVENTO –

PROGRAMMA ATTUATIVO ANNUALE PER L’ANNO 2011. DECLINAZIONE DEGLI OBIETTIVI STRATEGICI TRIENNALI

SCHEDA 110

N.

INTERVENTO/PROGETTO: ACCOMPAGNAMENTO PROGETTO DI VITA in continuità con gli anni precedenti OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE: AUSL 1.Soggetto capofila dell’intervento 2. Ambito territoriale di realizzazione

Distretto di RE

3. Referente dell’intervento: nominativo e recapiti

Dott.ssa Laura Mauri; mauril@ausl.re.it; Tel: 0522335108

4. Destinatari

Utenti adolescenti e loro famiglie

5. Eventuali interventi/politiche integrate collegate 6. Azioni previste 7. Istituzioni/attori sociali coinvolti 8. Risorse umane che si prevede di impiegare 9. Risultati attesi in relazione a indicatori regionali/distrettuali (da esplicitare)

Implementare i progetti di osservazione/conoscenza del disabile nel periodo scolastico attraverso una presa in carico congiunta dal 17°anno di età, da parte del NPIA e Disabili Adulti AUSL Distretto di RE: Settore Handicap Adulti; Servizio di Neuropsichiatria Infantile; Poli Sociali Educatore Servizio disabili adulti; educatore SNPI; assistente sociale; Ufficio Scula del Comune di RE; operatori scolastici; operatori servizi adulti coinvolti sul caso Accompagnamento delle famiglie e dei disabili nelle fasi maggiormente delicate del percorso di crescita e in particolare nel passaggio dall’adolescenza all’età adulta. Indicatore: n. adolescenti seguiti con progetti condivisi tra SNPIA /Scuola/famiglia Previsione di cui di cui risorse di spesa risorse regionali TOTALE comunali (Fondo sociale locale + Fondo straordinario)

10. Piano finanziario:

euro

di cui risorse regionali (Progr. Straord Famiglie)

di cui risorse regionali (Progetti armonizzazione)

di cui risorse regionali (altri fondi)

di cui FRNA

di cui Fondo nazionale NA

di cui Fondo sanitario regionale

28.586

28.586

185

di cui risorse da altri soggetti specificare


Comune di REGGIO EMILIA SCHEDA INTERVENTO –

PROGRAMMA ATTUATIVO ANNUALE PER L’ANNO 2011. DECLINAZIONE DEGLI OBIETTIVI STRATEGICI TRIENNALI

SCHEDA N.111

INTERVENTO/PROGETTO: UN QUARTIERE PER TUTTI (in continuità con lo scorso anno) avvio di un progetto di inclusione sociale a favore di disabili OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE: ob.1, 2,10 1.Soggetto capofila dell’intervento

Comune di Reggio Emilia

2. Ambito territoriale di realizzazione

Comune di Reggio Emilia

3. Referente dell’intervento:

Dr.ssa Germana Corradini, Comune di Reggio Emilia, tel 0522/456833, e-mail: germana.corradini@municipio.re.it

4. Destinatari

Disabili prevalentemente in fascia di età 4-64 anni

5. Eventuali interventi/politiche integrate collegate

Politiche urbanistiche -

6. Azioni previste

7. Istituzioni/attori sociali coinvolti 8. Risorse umane che si prevede di impiegare 9. Risultati attesi in relazione a indicatori regionali/distrettuali 10. Piano finanziario: euro

-

Identificazione in ciascun Polo di un territorio circoscritto, una realtà assimilabile per caratteristiche ed ampiezza al quartiere. Potrebbe essere utile individuare un ambito già attivo e sensibile ai temi dell’inclusione, con presenza di servizi, con persone e organizzazioni che si riconoscono promotrici di attenzioni, accoglienza, autoimprenditività confronti con le realtà territoriali per condividere contenuti, obiettivi, percorso creazione o consolidamento di un gruppo di lavoro composto da operatori dei servizi, da volontari, da cittadini, da familiari che concretamente sviluppi esperienze di inclusione su quel territorio

AUSL, associazioni, cooperazione, associazione commercianti, ARCI, UISP,Parrocchie Operatori dei servizi Sociali territoriali, volontari, operatori di cooperative, familiari Dopo la mappatura costruita nell’anno 2010 nell’anno 2011 si intende estendere la sperimentazione a tutti i Poli territoriali di servizi sociali Non quantificato

186


Comune DI ALBINEA SCHEDA INTERVENTO –

PROGRAMMA ATTUATIVO ANNUALE PER L’ANNO 2011. DECLINAZIONE DEGLI OBIETTIVI STRATEGICI TRIENNALI

SCHEDA N. 112

INTERVENTO/PROGETTO: SAP - (in continuità con l'anno precedente) OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE: Creare un gruppo amicale di riferimento per i ragazzi diversamente abili al fine di sostenerli nell’inserimento ed integrazione nel proprio territorio e con la propria comunità di riferimento; fornire loro occasioni di socializzazione e condivisione; supportare e potenziare le loro abilità, autonomie ed il loro senso di autostima; Partecipazione alla programmazione ed al lavoro sociale di rete e di comunità soprattutto per quanto attiene il “programma dopo di noi”. Sperimentazione intervento assistenza domiciliare a minore diversamente abile COMUNE DI ALBINEA 1.Soggetto capofila dell’intervento 2. Ambito territoriale di realizzazione

Comune di Albinea

4. Destinatari

Borsalino Maria Chiara 0522/590209-225 Ragazzi e ragazze diversamente abili residenti nel territorio comunale di Albinea e loro famiglie

5. Eventuali interventi/politiche integrate collegate

Politiche sanitarie/politiche per libero/scuola e formazione/lavoro

3. Referente dell’intervento:

6. Azioni previste

7. Istituzioni/attori sociali coinvolti

sviluppo

infrastrutture/

politiche

giovanili,

cultura/sport

Uscite serali e durante i fine settimana in locali pubblici, aree verdi, ecc.; vacanze estive; feste; corsi di formazione per i volontari, ecc inserimenti lavorativi protetti sostegno/affiancamento ai familiari attività sportive; percorsi laboratoriali Comune di Albinea; cooperativa sociale Il Piccolo Principe; volontari, enti di formazione

8. Risorse umane che si prevede di Operatori cooperativa Il Piccolo Principe, Volontari impiegare Assistente sociale, operatori Centro famiglie, amministrativo Numero volontari 9. Risultati attesi in relazione a Numero ragazzi seguiti indicatori regionali/distrettuali Attività extratime attivate Previsione di spesa di cui risorse comunali: 10. Piano finanziario: euro TOTALE: 17.900,00 1.000,00

187

di cui FRNA: 16.900,00

e

tempo


SCHEDA INTERVENTO –

PROGRAMMA ATTUATIVO ANNUALE PER L’ANNO 2011. DECLINAZIONE DEGLI OBIETTIVI STRATEGICI TRIENNALI

SCHEDA N. 113

INTERVENTO/PROGETTO: INSERIMENTI LAVORATIVI SOCIO-RIABILITATIVI PER DIVERSAMENTE ABILI (IN CONTINUITÀ CON L'ANNO PRECEDENTE) OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE Curare l’inserimento lavorativo quale completamento di progetti assistenziali finalizzati all’autonomia personale Supportare e potenziare le capacità e le autonomie dei cittadini svantaggiati al fine di inserirli nel mondo del lavoro COMUNE DI ALBINEA 1.Soggetto capofila dell’intervento 2. Ambito territoriale di realizzazione

Territorio provinciale di Reggio Emilia

3. Referente dell’intervento:

Borsalino Maria Chiara 0522/590209-225 Cittadini residenti nel territorio d’Albinea diversamente abili o in condizione di svantaggio sociale

4. Destinatari 5. Eventuali interventi/politiche integrate collegate

Lavoro/formazione/trasporti/sanità

Inserimenti protetti e/o graduali presso enti e/o ditte disponibili, con anche eventuale affiancamento di supporto (educatori od altro) 7. Istituzioni/attori sociali Comune di Albinea; ditte ed enti pubblici e privati del territorio provinciale coinvolti 8. Risorse umane che si Assistente sociale, personale amministrativo, tutors prevede di impiegare 9. Risultati attesi in n. progetti di Integrazione Lavorativa relazione a indicatori regionali/distrettuali Previsione di spesa: di cui risorse regionali (altri fondi): 10. Piano finanziario: euro 14.454,62 14.454,62 6. Azioni previste

188


SCHEDA INTERVENTO –

PROGRAMMA ATTUATIVO ANNUALE PER L’ANNO 2011. DECLINAZIONE DEGLI OBIETTIVI STRATEGICI TRIENNALI

SCHEDA N. 114

INTERVENTO/PROGETTO: SERVIZI PER L’INTEGRAZIONE DI ALUNNI CON DISABILITÀ OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE: COMUNE DI ALBINEA 1.Soggetto capofila AREA SCOLASTICO – EDUCATIVA dell’intervento 2. Ambito territoriale di realizzazione

AMBITO COMUNALE E COMUNE DI REGGIO EMILIA

3. Referente dell’intervento: nominativo e recapiti

AREA SCOLASTICO/EDUCATIVA D.ssa Pedrazzoli Clementina 0522/590227 -226 e.mail: c.pedrazzoli@comune.albinea.re.it

4. Destinatari

Alunni della scuola dell’Infanzia, Primaria e Secondaria di Albinea ed Istituti Superiori del Comune di RE (per studenti residenti nel comune e frequentanti a Re)

5. Eventuali interventi/politiche integrate collegate 6. Azioni previste

7. Istituzioni/attori sociali coinvolti 8. Risorse umane che si prevede di impiegare 9. Risultati attesi in relazione a indicatori regionali/distrettuali (da esplicitare) 10. Piano finanziario: euro

Amministrazione Provinciale di Reggio Emilia, Sedi Scolatistiche ed Istituti Scolastici interessati. Il Comune promuove progetti di integrazione scolastica degli studenti diversamente abili assicurando la presenza di educatori professionali. Il Comune provvede all’assegnazione di personale preparato per lo sviluppo dell’autonomia e della comunicazione in accordo con gli obiettivi indicati nel PEI e svolgendo inoltre funzioni di coordinamento, in accordo con il Prograrmma Provinciale di integrazione scolastica degli alunni diversamente abili. Comune - Istituto Comprensivo di Albinea - Istituti Superiori di RE; Educatori professionali – Appalto con Cooperative - Convenzioni Servizi Provinciali – A.U.S.L; Educatori Professionali Realizzazione di piani educativi individualizzati (PEI) per l’integrazione scolastica di alunni in situazioni di disabilità; collaborazione con progetti di integrazione extrascolastica.

Previsione di spesa TOTALE

di cui risorse comunali

125.800,00

108.300,00

di cui risorse regionali (Fondo sociale locale + Fondo straordinario)

189

di cui risorse regionali (altri fondi) 17.500,00

di cui di cui FRNA Fondo nazionale NA

di cui Fondo di cui sanitario risorse da regionale altri soggetti -specificare


Unione TERRA DI MEZZO SCHEDA INTERVENTO –

PROGRAMMA ATTUATIVO ANNUALE PER L’ANNO 2011. DECLINAZIONE DEGLI OBIETTIVI STRATEGICI TRIENNALI

SCHEDA 115

N.

INTERVENTO/PROGETTO: SAP – SERVIZI AIUTO ALLA PERSONA OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE:creare un gruppo amicale di riferimento per i ragazzi diversamente abili per sostenere il loro inserimento e l’integrazione nella comunità, creare occasioni di socializzazione e condivisione, supportare e potenziare le loro abilità e autonomie. Interventi di assistenza domiciliare a minori diversamente abili A.S.P. “ OPUS CIVIUM” CASTELNOVO DI SOTTO 1.Soggetto capofila dell’intervento 2. Ambito territoriale di realizzazione

COMUNI DELL’ UNIONE “TERRA DI MEZZO” BAGNOLO IN PIANO, CADELBOSCO DI SOPRA E CASTELNOVO DI SOTTO

3. Referente dell’intervento: RINO FORNACIARI – RESP. DIPARTIMENTO SOCIO- ASSISTENZIALE ASP “Opus Civium” r.fornaciari@asp-castelnovodisotto.re.it tel.0522 688235 nominativo e recapiti Disabili minori e adulti e famiglie 4. Destinatari 5. Eventuali interventi/politiche integrate collegate

Politiche giovanili, educative e scolastiche, servizi socio- sanitari.

6. Azioni previste 7. Istituzioni/attori sociali coinvolti 8. Risorse umane che si prevede di impiegare 9. Risultati attesi in relazione a indicatori regionali/distrettuali

Uscite serali e nei week-end, vacanze e stive, attività laboratori ali, feste, raccordo con i SAP provinciali, collaborazione con i centri giovani Coop sociale, famiglie, volontariato singolo, associazionismo, società sportive. personale ASP, educatori coop. sociale, assistenti sociali e personale amministrativo Area Sociale dell’Unione, volontariato singolo ed associativo,, operatori dei centri giovani . n. ragazzi seguiti, n. volontari impegnati, n. laboratori e attività extra-time attivati.

Previsione di spesa TOTALE

di cui risorse comunali

10. Piano finanziario:

euro

di cui risorse regionali (Fondo sociale locale + Fondo straordinario)

di cui risorse regionali (Progr. Straord Famiglie)

24.709,99 24.709,99

190

di cui risorse regionali (Progetti armonizzazione)

di cui risorse regionali (altri fondi)

di cui FRNA

di cui Fondo nazionale NA

di cui Fondo sanitario regionale

di cui risorse da altri soggetti specificare


SCHEDA INTERVENTO –

PROGRAMMA ATTUATIVO ANNUALE PER L’ANNO 2011. DECLINAZIONE DEGLI OBIETTIVI STRATEGICI TRIENNALI

SCHEDA N. 116

INTERVENTO/PROGETTO: PERCORSI SOCIO –TERAPEUTICO E RIABILITATIVI in continuità con l'anno precedente OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE: Accompagnamento verso l’autonomia lavorativa e sociale;sviluppo dell’apprendimento di abilita lavorative UNIONE “TERRA DI MEZZO” COMUNI DI BAGNOLO IN PIANO, CADELBOSCO DI SOPRA E CASTELNOVO DI SOTTO

1.Soggetto capofila dell’intervento 2. Ambito territoriale di realizzazione

3. Referente dell’intervento: nominativo e recapiti 4. Destinatari 5. Eventuali interventi/politiche integrate collegate

COMUNI DELL’UNIONE “TERRA DI MEZZO” DOTT.SSA MILA BERTOCCHI bertocchi.mila@comune.bagnolo.re.it 0522/957435 Cittadini disabili adulti o in condizione di svantaggio sociale, residenti nei comuni dell’Unione Lavoro, formazione, trasporti, servizi sanitari e socio-assistenziali. Progetti socio - terapeutici –riabilitativi di orientamento e tutoraggio

6. Azioni previste 7. Istituzioni/attori sociali coinvolti

ASL, aziende, cooperative sociali, organizzazioni del privato sociale

8. Risorse umane che si prevede di impiegare

Assistenti Sociali e personale amministrativo Area Sociale dell’Unione,educatori, cooperative, associazioni, aziende. Progetti id integrazione e orientamento lavorativo, tutoraggio.

9. Risultati attesi in relazione a indicatori regionali/distrettuali 10. Piano finanziario:

euro

Previsione di spesa TOTALE:

di cui risorse comunali:

68.482,02

68.482,02

191


Comune DI BAGNOLO IN PIANO SCHEDA INTERVENTO –

PROGRAMMA ATTUATIVO ANNUALE PER L’ANNO 2011. DECLINAZIONE DEGLI OBIETTIVI STRATEGICI TRIENNALI

SCHEDA N. 117

INTERVENTO/PROGETTO: SERVIZI PER L’INTEGRAZIONE DI ALUNNI CON DISABILITÀ (progetto in continuità con gli anni precedenti) OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE: 1.Soggetto capofila dell’intervento 2. Ambito territoriale di realizzazione 3. Referente dell’intervento: nominativo e recapiti

COMUNE DI BAGNOLO IN PIANO Residenti del Comune di Bagnolo in Piano MARCONI ENRICA Tel. 0522 951948 – 329 2105641 E-mail: marconi.enrica@comune.bagnolo.re.it

4. Destinatari

Alunni disabili

5. Eventuali interventi/politiche integrate collegate

-----

6. Azioni previste

messa a disposizione di personale professionalmente qualificato, per svolgere servizi socio-educativi e/o socioassistenziali in favore degli alunni disabili

7. Istituzioni/attori Comune, Cooperative Sociali, Scuole frequentate dagli alunni disabili sociali coinvolti 8. Risorse umane che si Addetti ai servizi socio-educativi e socio-assistenziali, con qualifica professionale specifica, reclutati attraverso Cooperative Sociali. prevede di impiegare 9. Risultati attesi in Favorire un percorso di integrazione scolastica e il sostegno all’autonomia e alla comunicazione degli alunni in relazione a indicatori situazione di disabilità regionali/distrettuali di cui di cui di cui di cui di cui risorse risorse di cui risorse di cui di cui Previsione risorse risorse da di cui Fondo risorse regionali (Fsl regionali regionali Fondo di spesa regionali altri 10. Piano comunali + Fondo (Progr. (Progetti FRNA nazionale sanitario TOTALE (altri soggetti finanziario: straordinario) Straord armonizzazione) NA regionale fondi) specificare Famiglie) euro

72.199,43 65.200,00

-----

-----

192

-----

6.999,43 -----

-----

-----

-----


Comune I CADELBOSCO DI SOPRA SCHEDA INTERVENTO –

PROGRAMMA ATTUATIVO ANNUALE PER L’ANNO 2011. DECLINAZIONE DEGLI OBIETTIVI STRATEGICI TRIENNALI

SCHEDA N. 118

INTERVENTO/PROGETTO: SERVIZI PER L’INTEGRAZIONE DI ALUNNI CON DISABILITÀ –Progetto di continuità con l’anno precedente OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE: 1.Soggetto capofila dell’intervento

AZIENDA SERVIZI alla PERSONA “Opus Civium”,

2. Ambito territoriale di realizzazione 3. Referente dell’intervento: nominativo e recapiti

COMUNE DI CADELBOSCO DI SOPRA

4. Destinatari 5. Eventuali interventi/politiche integrate collegate 6. Azioni previste

7. Istituzioni/attori sociali coinvolti 8. Risorse umane che si prevede di impiegare 9. Risultati attesi in relazione a indicatori regionali/distrettuali 10. Piano finanziario: euro

ANNA BIGI resp. Dipartimento educativo ASP “Opus Civium” tel. 366-6122152; a.bigi@asp-castelnovodisotto.re.it

Bambini frequentanti le scuole comunali dell’infanzia, scuola primaria e scuola secondaria di 1° grado ed extrascolastici strutturati o del tempo libero. Diffondere e sostenere la cultura del diversamente abile come soggetto portatore di differenze e abilità diverse. Elaborazione dei relativi progetti (PEI) con tutti i soggetti che concorrono a formulare il progetto di vita Sostegno durante le ore di frequenza delle scuole di ogni ordine e grado a realizzazione del P.E.I. Integrazione con la famiglia e le risorse formali delle istituzioni coinvolte; attivazione di momenti di integrazione quali ascolto della musica, laboratori manuali, ecc…; trasporti Comune di Cadelbosco di Sotto (servizio scuola), tramite il Dipartimento Educativo dell’ASP “Opus Civium” di Castelnovo (gestore dei Servizi educativi e scolastici), Area sociale Unione “Terra di Mezzo”, Istituto Comprensivo, altri interlocutori terzi (Scuola parrocchiale Villa Gaia, ecc…), Enti Terzi individuati per l’attivazione e gestione dei progetti condivisi (AUSLneuropsichiatria infantile, Associazioni, ecc…). Responsabile del Servizio Scuola Comunale, Assistente Sociale dell’UNIONE, responsabile educativo, Pedagogista e personale amministrativo dell’ASP “Opus Civium”, Insegnanti di sostegno dell’I.Comprensivo, educatori delle Cooperative sociali, altre figure specialistiche necessarie (logopedista, fisioterapista, ecc…) Partendo dalla prima infanzia, si vuole giungere a costruire un sistema più integrato di sostegno alla disabilità nell’ottica più complessiva del progetto di vita della persona disabile. INDICATORI: incontri periodici di monitoraggio e restituzione; numero di sostegni attivati in riferimento alle richieste della neuropsichiatria. Previsione di spesa TOTALE: di cui risorse comunali: di cui risorse da altri soggetti –specificare 162.007,9

160.085,29

193

(contr. LR 12/03): 1.922,59


Comune DI CASTELNOVO DI SOTTO SCHEDA INTERVENTO –

PROGRAMMA ATTUATIVO ANNUALE PER L’ANNO 2011. DECLINAZIONE DEGLI OBIETTIVI STRATEGICI TRIENNALI

SCHEDA N. 119

INTERVENTO/PROGETTO: SERVIZI PER L’INTEGRAZIONE DI ALUNNI CON DISABILITÀ –Progetto di continuità con l’anno precedente OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE: 1.Soggetto capofila dell’intervento

AZIENDA SERVIZI alla PERSONA “Opus Civium”,

2. Ambito territoriale di realizzazione

COMUNE DI CASTELNOVO DI SOTTO

3. Referente dell’intervento: nominativo e recapiti 4. Destinatari

ANNA BIGI resp. Dipartimento castelnovodisotto.re.it

educativo

ASP

“Opus

Civium”

tel.

366-6122152;

a.bigi@asp-

Bambini frequentanti le scuole comunali dell’infanzia, scuola primaria e scuola secondaria di 1° e 2° grado

Diffondere e sostenere la cultura del diversamente abile come soggetto portatore di differenze e abilità 5. Eventuali interventi/politiche diverse. Elaborazione dei relativi progetti (PEI) con tutti i soggetti che concorrono a formulare il progetto di integrate collegate vita Sostegno durante le ore di frequenza delle scuole di ogni ordine e grado a realizzazione del P.E.I. 6. Azioni previste Integrazione con la famiglia e le risorse formali delle istituzioni coinvolte; attivazione di momenti di integrazione quali ascolto della musica, laboratori manuali, ecc…; trasporti Comune di Cadelbosco di Sotto (servizio scuola), tramite il Dipartimento Educativo dell’ASP “Opus Civium” di 7. Istituzioni/attori sociali Castelnovo (gestore dei Servizi educativi e scolastici), Area sociale Unione “Terra di Mezzo”, Istituto coinvolti Comprensivo, altri interlocutori terzi (Scuola parrocchiale Villa Gaia, ecc…), Enti Terzi individuati per l’attivazione e gestione dei progetti condivisi (AUSL-neuropsichiatria infantile, Associazioni, ecc…). Responsabile del Servizio Scuola Comunale, Assistente Sociale dell’UNIONE, responsabile educativo, 8. Risorse umane che si Pedagogista e personale amministrativo dell’ASP “Opus Civium”, Insegnanti di sostegno dell’I.Comprensivo, prevede di impiegare educatori delle Cooperative sociali, altre figure specialistiche necessarie (logopedista, fisioterapista, ecc…) Partendo dalla prima infanzia, si vuole giungere a costruire un sistema più integrato di sostegno alla disabilità 9. Risultati attesi in relazione a nell’ottica più complessiva del progetto di vita della persona disabile. indicatori regionali/distrettuali INDICATORI: incontri periodici di monitoraggio e restituzione; numero di sostegni attivati in riferimento alle richieste della neuropsichiatria. Previsione di spesa TOTALE: di cui risorse comunali: di cui risorse da altri soggetti – specificare 10. Piano finanziario: euro 101.828,40 93.777,55 (contr. LR 12/03): 8.050,85

194


Comune di QUATTRO CASTELLA SCHEDA INTERVENTO –

PROGRAMMA ATTUATIVO ANNUALE PER L’ANNO 2011. DECLINAZIONE DEGLI OBIETTIVI STRATEGICI TRIENNALI

SCHEDA N. 120

INTERVENTO/PROGETTO: SERVIZIO DI AIUTO ALLA PERSONA DISABILE in continuità con l'anno precedente OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE: COMUNE DI QUATTRO CASTELLA 1.Soggetto capofila dell’intervento 2. Ambito territoriale di realizzazione 3. Referente dell’intervento: nominativo e recapiti

COMUNALE

4. Destinatari

disabili adulti e famiglie

5. Eventuali interventi/politiche integrate collegate

politiche educative e scolastiche/ servizi socio-assistenziali

6. Azioni previste 7. Istituzioni/attori sociali coinvolti 8. Risorse umane che si prevede di impiegare 9. Risultati attesi in relazione a indicatori regionali/distrettuali

TAGHETTI AGOSTINA e-mail: assistente.sociale@comune.quattro-castella.re.it

iniziative, attivita’ laboratoriali, feste, raccordo con i sap del territorio provinciale, collaborazione con attivita’ spazio giovani volontariato individuale, associazionismo, croce rossa, societa’ sportive, famiglie 1 coordinatore dipendente del comune di quattro castella + volontariato singolo ed associativo integrazione e socializzazione, sostegno socio-relazionale

Previsione di spesa TOTALE

di cui risorse comunali

10. Piano finanziario: euro

23.500,00

di cui risorse regionali (Fsl + Fondo straordinario)

di cui risorse regionali (Progr. Straord Famiglie)

13.500,00

di cui risorse regionali (Progetti armonizzazione)

di cui di cui risorse FRNA regionali (altri fondi)

di cui Fondo nazionale NA

10.000

195

di cui Fondo sanitario regionale

di cui risorse da altri soggetti specificare


SCHEDA INTERVENTO –

PROGRAMMA ATTUATIVO ANNUALE PER L’ANNO 2011. DECLINAZIONE DEGLI OBIETTIVI STRATEGICI TRIENNALI

SCHEDA N. 121

INTERVENTO/PROGETTO: SERVIZI PER L’INTEGRAZIONE DI ALUNNI CON DISABILITA’ in continuità con l'anno precedente OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE: COMUNE DI QUATTRO CASTELLA 1.Soggetto capofila dell’intervento 2. Ambito territoriale COMUNALE di realizzazione 3. Referente FEDERICA CIRLINI / SARA DAVOLI dell’intervento: e-mail:scuola@comune.quattro-castella.re.it nominativo e recapiti BAMBINI / RAGAZZI 4. Destinatari 5. Eventuali interventi/politiche integrate collegate 6. Azioni previste

SAP/ CENTRO FAMIGLIE /SPAZIO GIOVANI

PEI, INTEGRAZIONE, ASSISTENZA

SCUOLE, AUSL, COOPERATIVE 7. Istituzioni/attori sociali coinvolti 8. Risorse umane EDUCATORI DI COOPERATIVE , COORDINAMENTO che si prevede di impiegare 9. Risultati attesi in ASSISTENZA EDUCATIVA NELLE SCUOLE relazione a indicatori regionali/distrettuali (da esplicitare) Previsione di di cui di cui risorse di cui spesa risorse regionali risorse TOTALE comunali (Fondo sociale regionali 10. Piano locale + (Progr. finanziario: Fondo Straord straordinario) Famiglie) euro

215.500,00 207.500

PEDAGOGICO

di cui risorse regionali (Progetti armonizzazione)

di cui risorse regionali (altri fondi) 8.000,00

196

di cui di cui FRNA Fondo nazionale NA

di cui Fondo sanitario regionale

di cui risorse da altri soggetti specificare


SCHEDA INTERVENTO –

PROGRAMMA ATTUATIVO ANNUALE PER L’ANNO 2011. DECLINAZIONE DEGLI OBIETTIVI STRATEGICI TRIENNALI

SCHEDA N. 122

INTERVENTO/PROGETTO: INSERIMENTI SOCIOTERAPEUTICI è in continuità con l'anno precedente OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE: COMUNE DI QUATTRO CASTELLA 1.Soggetto capofila dell’intervento 2. Ambito territoriale COMUNALE di realizzazione VALERIA IELLI 3. Referente assistente.sociale@comune.quattro-castella.re.it dell’intervento: ADULTI 4. Destinatari 5. Eventuali interventi/politiche integrate collegate 6. Azioni previste

SAP / SERVIZI SANITARI E SOCIO-ASSISTENZIALI

PROGETTI SOCIOTERAPEUTICI E DI ORIENTAMENTO E TUTORAGGIO,

AUSL, SCUOLE, AZIENDE,COOPERATIVE SOCIALI,ASSOCIAZIONI 7. Istituzioni/attori sociali coinvolti 8. Risorse umane ASSISTENTE SOCIALE DEL COMUNE DI QUATTRO CASTELLA, COOPERATIVE, ASSOCIAZIONI,AZIENDE che si prevede di impiegare 9. Risultati attesi in PROGETTI DI INTEGRAZIONE ED ORIENTAMENTO LAVORATIVO, TUTORAGGIO relazione a indicatori regionali/distrettuali Previsione di cui di cui risorse di cui di cui risorse di cui di cui di cui di cui di spesa risorse regionali risorse regionali risorse FRNA Fondo Fondo TOTALE comunali (Fondo sociale regionali (Progetti regionali nazionale sanitario 10. Piano armonizzazione) (altri locale + (Progr. NA regionale finanziario: Fondo Straord fondi) straordinario) Famiglie) euro

43.000,00 43.000,00

197

di cui risorse da altri soggetti specificare


AREA DI INTERVENTO POVERTÀ, ESCLUSIONE SOCIALE E SALUTE MENTALE

198


AUSL SCHEDA INTERVENTO –

PROGRAMMA ATTUATIVO ANNUALE PER L’ANNO 2011. DECLINAZIONE DEGLI OBIETTIVI STRATEGICI TRIENNALI

SCHEDA N. 123

INTERVENTO/PROGETTO: SOSTEGNO ALL’ABITARE E ALL’INCLUSIONE DI PERSONE CON DISAGIO PSICHICO O PSICOSOCIALE GRAVE in continuità con l'anno precedente OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE: 1.Soggetto capofila Comune di RE DSMDP e Area Sociale AUSL RE dell’intervento 2. Ambito territoriale di realizzazione 3. Referente dell’intervento: nominativo e recapiti 4. Destinatari 5. Eventuali interventi/politiche integrate collegate

6. Azioni previste

Comuni del Distretto di RE

Maria Lorena Ficarelli – ficarellima@ausl.re.it - Rosaria Ruta – rutar@ausl.re.it – Elisa Guerra – elisa.guerra@municipio.re.it

Utente in carico al CSM distretto RE condizioni di parziale autonomia con: disagio psichico importante in evoluzione, disagio psichico cronico, disagio psicosociale grave, soggetti fragili con necessità di amministrazione di sostegno Politiche sociali, della casa, della sicurezza, culturali

Valutazione dei requisiti ed erogazione di contributi economici a supporto dell’abitare (contributi economici ordinari e straordinari, buoni mensa, buoni alimentari, fondo AGAC), costruzione di linee guida condivise tra operatori del DSM e Operatori dell’Area Sociale, collegamento con le risorse per la povertà offerte direttamente dai Comuni, inserimento negli Appartamenti Protetti (Masone, Roncadella, v. Papa Giovanni XXIII), Comunità Alloggio (Villa Chiara) e Casa Albergo di v. Amendola (nell’ambito del progetto terapeutico-riabilitativo individuale e del progetto di convivenza collettivo), condivisione dei progetti residenziali AUSL-Associazione Familiari-Servizi Sociali, sostegno educativo nella gestione del denaro, costruzione di percorsi per l’amministrazione di sostegno, costruzione di reti e attività di mediazione, costruzioni di reti per la sicurezza dell’abitare. Progettazione e realizzazione di attività di socializzazione per l’anno 2011, con il coinvolgimento di UO del DSMDP, Area Sociale, Associazione Sostegno&Zucchero, Associazioni Orlando Furioso e Uditori di Voci e i vari attori sociali coinvolti (gruppo verde, teatro, lettura/scrittura poesie, creta, calcio, pallavolo, piscina, musica, tempo libero, “chiarori del bosco”, fotografia, cinema, cucina, mi-ti-invito a cena, trekking invernale, vacanza e iniziative UFO (Utenti-Familiari-Operatori) Iniziative a supporto della promozione e formazione per l’Amministrazione si Sostegno e della costituzione di un Albo di Amministratori di Sostegno Volontari, in Collegamento con Dar Voce e con le altre agenzie/istituzioni del territorio sensibili al tema

199


Analisi e progettazione congiunta tra Comuni, AuSL, privato sociale, tramite apposita equipe(SSED) su situazioni complesse di disagio psico-fisico grave AUSL RE, Comune del distretto, Associazione Sostegno&Zucchero, Dar Voce, Associazione “Scuola Viva”; Scuola Media “Generale Dalla Chiesa”; Scuola dell’Infanzia Handersen; Istituto Alberghiero Motti; ANPIS (Associazione Nazionale delle 7. Istituzioni/attori Polisportive per l’integrazione sociale); Provincia di Reggio Emilia; UISP provinciale e regionale; Unione dei Comuni sociali coinvolti dell’Alto Appennino Reggiano; Proloco di Castelnuovo nei Monti; Circolo ARCI Gardenia. Uffici legali Comune e AUSL, Centro di servizio per il volontariato Dar Voce, Associazione dei familiari di disabili fisici e psichici, Giudice Tutelare, Provincia RE, Volontariato, Consorzio Oscar Romero e cooperativa CORESS 8. Risorse umane Operatori DSM équipe Appartamenti Protetti e Villa Chiara, Educatori, Infermieri, OSS, coordinatori infermieristici, che si prevede di psichiatri, assistenti sociali, responsabile Area Sociale, direttore CSM, amministrativi, operatori di segreteria a supporto impiegare dell’amministrazione di sostegno. Volontari. 9. Risultati attesi in N utenti che beneficiano dei diversi interventi e n. di utenti in carico al DSM, n. di agenzie esterne coinvolte per la relazione a indicatori realizzazione delle attività, n. ore di partecipazione alle attività da parte degli utenti, regionali/distrettuali n. ricorsi per amministrazione di sostegno attivati dai servizi (da esplicitare) Previsione di cui di cui risorse di cui di cui risorse di cui di cui di cui di cui di cui di spesa risorse regionali risorse regionali risorse FRNA Fondo Fondo risorse da TOTALE comunali (Fondo regionali (Progetti regionali nazionale sanitario altri 10. Piano sociale locale (Progr. armonizzazione) (altri fondi) NA regionale soggetti finanziario: + Fondo Straord specificare straordinario) Famiglie) euro

83.753,4

24.318,96

200

59.434,44


SCHEDA INTERVENTO –

PROGRAMMA ATTUATIVO ANNUALE PER L’ANNO 2011. DECLINAZIONE DEGLI OBIETTIVI STRATEGICI TRIENNALI

SCHEDA N. 124

INTERVENTO/PROGETTO: LAVORO PER SOGGETTI FRAGILI: INSERIMENTO NEL MONDO DEL LAVORO, DONNE IN RETE PER L’AUTONOMIA (in continuità con l'anno precedente), FACILITATORI SOCIALI ( nuovo progetto) OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE: Comune di RE, AUSL Distretto RE (DSMDP e Area Sociale Distretto RE) 1.Soggetto capofila dell’intervento 2. Ambito territoriale di realizzazione 3. Referente dell’intervento: nominativo e recapiti 4. Destinatari 5. Eventuali interventi/politiche integrate collegate

6. Azioni previste

7. Istituzioni/attori sociali coinvolti

Distretto RE Ficarelli Maria Lorena ficarellima@ausl.re.it Rosaria Ruta e Sabina Orlandini rutar@ausl.re.it, sabina.orlandini@municipio.re.it Elena Incerti e Gloria Zanni, incertie@ausl.re.it e zannig@ausl.re.it Persone con disagio psichico e svantaggio sociale in carico al DSMDP Donne con o senza figli, in situazione di emergenza abitativa Politiche sociali, del lavoro, della casa, dell’immigrazione

Valutazione delle competenze di ogni singolo utente, Connessione delle situazioni individuali con gli ambiti lavorativi congrui, Collegamento tra opportunità lavorative, formative, riabilitative e opportunità di socializzazione presenti sul territorio, secondo l’approccio di rete. Mappatura risorse del territorio sia nel profit che tra le agenzie non profit. Partecipazione nei contesti interistituzionali e di confronto col privato sociale per dialogare sui problemi della disabilità psichica - mondo del lavoro - inclusione sociale. Sperimentare un metodo a supporto della ricerca autonoma del lavoro di soggetti con fragilità psichica (Individual Placement Support) Promozione progetti di microimpresa: • Approfondimento della fattibilità di un progetto di imprenditorialità femminile e supporto al progetto (hammam) • Formazione e tirocinio per peer-operator con funzioni di accoglienza presso i CSM, costruzione di un percorsi di incubazione di impresa, interventi di sensibilizzazione e lotta al pregiudizio, radioTAB AUSL, Servizi Sociali Territoriali dei rispettivi Comuni, Cooperative Sociali, Provincia-Nuclei Territoriali-Centro per l’Impiego, Aziende profit, Associazione di Familiari, Terzo Settore e soggetti costitutivi il Tavolo Tematico “Contrasto alla Povertà e all’Esclusione Sociale”, Carcere di Reggio Emilia, Circoscrizione, RER, ENAIP Associazione Orlando Furioso, Sostegno&Zucchero, Noi e le Voci, CESVIP

201


8. Risorse umane che si prevede di impiegare 9. Risultati attesi in relazione a indicatori regionali/distrettuali (da esplicitare)

10. Piano finanziario: euro

Assistenti Sociali, Educatori, Assistente Sociale , Responsabile, Coordinatore e operatori dei CSM referenti, operatori ENAIP Direttore CSM e Assistente Sociale Coordinatore coordinatori del progetto DONNE IN RETE PER L’AUTONOMIA, n. utenti inseriti nel mondo del lavoro n. utenti inseriti nel profit monitoraggio del percorso operativo DONNE IN RETE PER L’AUTONOMIA, numero di donne coinvolte accoglienza di FACILITATORI SOCIALI presso i CSM di cui di cui risorse Previsione di cui di cui risorse di cui di cui di cui di cui di cui regionali di spesa risorse risorse regionali risorse FRNA Fondo Fondo risorse da TOTALE comunali (Fondo sociale regionali (Progetti regionali nazionale sanitario altri (Progr. armonizzazione) (altri locale + NA regionale soggetti Straord Fondo fondi) specificare straordinario) Famiglie) 16.826,87

SCHEDA INTERVENTO –

16.826,87

PROGRAMMA ATTUATIVO ANNUALE PER L’ANNO 2011. DECLINAZIONE DEGLI OBIETTIVI STRATEGICI TRIENNALI

SCHEDA N. 125

INTERVENTO/PROGETTO: PSICHIATRA DI NUCLEO sviluppo del progetto dell'anno precedente OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE: DSMDP AUSL RE 1.Soggetto capofila dell’intervento 2. Ambito territoriale di realizzazione 3. Referente dell’intervento: nominativo e recapiti

DISTRETTO DI RE

4. Destinatari

Popolazione generale del Distretto

Rosaria Ruta, Marina Greci, Bologna Maria

5. Eventuali interventi/politiche integrate collegate

202


6. Azioni previste

Affidare ai diversi psichiatri di Nucleo dei Centri di Salute Mentale la funzione di Consulenza ai MMG per i Disturbi emotivi comuni – fino ad ora centralizzata – e di presa in carico a breve termine, organizzando ambulatori dedicati ai Nuclei di Cure Primarie in 2 sedi decentrate (Spallanzani e amb SID di Pieve Modolena) DCP, DSMDP

7. Istituzioni/attori sociali coinvolti 8. Risorse umane che Medici psichiatri dei CSM si prevede di impiegare 9. Risultati attesi in Miglioramento della comunicazione e del collegamento tra psichiatri relazione a indicatori regionali/distrettuali (da esplicitare) Previsione di cui di cui risorse di cui di cui risorse di spesa risorse regionali risorse regionali (Progetti TOTALE comunali (Fondo sociale regionali armonizzazione) 10. Piano locale + Fondo (Progr. finanziario: straordinario) Straord Famiglie) 2.623,20 euro

203

dei CSM e MMG dei NCP

di cui risorse regionali (altri fondi)

di cui di cui FRNA Fondo nazionale NA

di cui Fondo sanitario regionale

2.623,20

di cui risorse da altri soggetti specificare


SCHEDA INTERVENTO –

PROGRAMMA ATTUATIVO ANNUALE PER L’ANNO 2011. DECLINAZIONE DEGLI OBIETTIVI STRATEGICI TRIENNALI

SCHEDA 126

N.

INTERVENTO/PROGETTO: ASSISTENZA CURE PRIMARIE E SPECIALISTICA AMBULATORIALE IN CASA CIRCONDARIALE. In continuità OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE: AUSL 1.Soggetto capofila dell’intervento 2. Ambito territoriale di realizzazione

DIPARTIMENTO CURE PRIMARIE del DISTRETTO di REGGIO EMILIA

3. Referente dell’intervento: nominativo e recapiti

Dott.ssa Angela Panebianco (335613)

4. Destinatari

Detenuti della CASA CIRCONDARIALE di via Settembrini 8 – Reggio Emilia

5. Eventuali interventi/politiche integrate collegate

6. Azioni previste

L’assistenza infermieristica è garantita dalle ore 8.00 alle ore 22.00 con la presenza di n. 6 infermieri. L’attività prevalente è la somministrazione della terapia orale, unico momento in cui l’infermiere viene a contatto con il detenuto, per rilevare eventuali bisogni sanitari, che verranno poi gestiti in collaborazione con il personale medico. Nel corso dell’anno è stato rivisto il piano di lavoro, attribuendo responsabilità specifiche ad ogni operatore (approvvigionamento farmaci, richieste esami ematici, monitoraggio test mantoux, assistenza al medico odontoiatra). Costanti gli incontri con il coordinatore ed il RIDT per la gestione delle frequenti criticità legate all’integrazione dei piani di lavoro con l’attività del personale di sorveglianza. Relativamente alla Specialistica è garantita all’interno della CC l’assistenza odontoiatrica, cardiologica, infettivologica, oculistica , ginecologica ed ecografia; l’esecuzione dell’ RX del torace e dei segmenti ossei viene eseguita presso la radiologia dell’OPG, realizzando risparmio di tempi e costi economici e di risorse per gli spostamenti. (In precedenza tali esami erano eseguiti presso l’azienda ospedaliera). In particolare: oculistica: Per il 2010 è stata gestita mediante accesso programmato (chiamato quando si riscontra l’esigenza per alcuni detenuti). L’ambulatorio è stato gestito con accessi extramoenia dal dott. Zanichelli fino a settembre. Da dicembre 2010 è stato assegnato un accesso mensile al giovedì pomeriggio alla dott.ssa Lo Bue, attualmente sospeso per maternità. Per il 2011 si è definito di assegnare prima al sostituto e poi alla dott.ssa Lo Bue un accesso di 4 ore bimensile(ogni due mesi). La funzione è al momento ancora da riattivare. Odontoiatria: Da luglio 2010 E’ stato incrementato l’orario dello specialista odontoiatra, portandolo a 16 ore mensili(dott.ssa Florio) Dal 19 novembre 2010 è stata attivata, senza incremento orario, la funzione di odontoprotesica, convertendo uno dei 4 accessi mensili. Cardiologia:assegnate in attesa di pubblicazione a febbraio 2011 le 8 ore mensili al dott. Gabriele Bruno. Le ore sono pubblicate col turno di marzo.

204


Infettivologia è’ proseguito e prosegue il rapporto di consulenza tra enti con la U.O. di malattie infettive Ecografia: in considerazione dell’acquisizione di ecografo portatile si sta ricercando la possibilità di assegnare un turno mensile di 4 ore di ecografia addominale. Al momento si sta vagliando l’ipotesi di assegnazione a specialista ambulatoriale in diagnostica per immagini, operativo a Guastalla e Correggio, che risulta avere capienza oraria. Si dovrà agire una valutazione dell’utilizzo dell’ecografo, che se non sfruttato a sufficienza, dovrà essere assegnato ad altra destinazione. L’ipotesi è comunque di estenderne l’impiego anche alle esigenze dell’OPG. Dermatologia. come sempre prosegue l’attività assegnata al dott. Franceschini con 1,5 ore settimanali medie di specialistica ambulatoriale interna, raggruppata in due accessi mensili di 3 ore. ginecologia, visite bimestrali garantite dall’UO Salute Donna Inoltre sempre nell’ambito della specialistica si ricorda che nell’anno 2010 si è intrapreso

□□ □□

Attivazione della possibilità di esecuzione delle panoramiche dentarie presso Radiologia interna dell’ OPG.

□□

Creazione di una scheda di valutazione rapida all’ingresso delle condizioni odontoiatriche del pz al fine di facilitare il lavoro dell’odontoiatra.

□□

Vista la presenta di una ristretta popolazione femminile si e’ attivata la presenza del ginecologo per visite bimestrali. Ciò ha comportato l’adeguamento concomitante dell’ambulatorio ginecologico.

□□

Adeguamento dello strumentario a disposizione dell’Oculista (tonometro ecc) allo stesso al fine di potere facilitare i detenuti che richiedono visita specialistica oculistica per rinnovo patente

Convenzione con odontotecnico per creazioni protesi sociali a pz con grave deficit masticatorio, definitici con pena superiore a 2 anni. Già eseguite 4 protesi sociali.

Si sono mantenute le attività di raccordo con gli altri Dipartimenti coinvolti nell’assistenza ai detenuti:

□□

Percorso informativo rivolto ai detenuti NG rispetto malattie infettive e loro prevenzione tenuto dal Servizio Igiene : 2 incontri frontali ( 1 con mediatore culturale arabo).

□□ □□ □□

Vaccinazione anti-influenzale stagionale (vaccinati 300soggetti tra detenuti e operatori). Vaccinazione anti-HBV, pneumococcica; in attesa di dati da Servizio Igiene Mantenimento dei gruppi di sostegno a favore della fascia di popolazione detenuta più fragile ( detenuti differenziati numero 15 incontri finanziati dal Comune, detenuti giovani immigrati 15 incontri voluti da DSMDP) .

□□

Sono state mantenute tutte le equipe di raccordo SERT SIMAP e gli incontri con plurime figure professionali per i nuovi giunti a cui viene offerta entra 24 ore consulenza psicologica) Nel 2010 gli operatori del carcere sono stati messi in rete con AUSL con la possibilità di comunicare via e- mail e di utilizzare intranet aziendale. Proposte migliorative per il 2011

205


Richiesta di supporto medico legale per decisioni collegiali ove si decida in merito alla sicurezza e alla compatibilità dei detenuti al regime carcerario(prevista anche dal la delibera 314:” tutte le attività medico legali all’interno dell’ammministrazione penitenziaria andranno riviste ed effettuate all’inrterno della cornice aziendale di riferimento dcon la supervisione della medicina legale..”) Supporto alla dott.ssa Lunazzi di alcune ore di un medico per il coordinamento interno eventualmente dedicato anche alla composizione della turnistica dei medici di guardia. Corso BLS rivolto al personale di assistenza Corso di aggiornamento inerente il tema della relazione all’interno dell’equipe assistenziale Partecipazione ai lavori del gruppo della Regione Emilia Romagna che ha l’obiettivo di uniformare gli strumenti di lavoro all’interno dei diversi istituti della regione Protocollo intesa fra Ausl e Polizia Penitenziaria per le emergenze sanitarie notturne affinché possa essere attivato il 118 e sia permesso l’ingresso dell’automedica . AUSL, Ministero della Giustizia-Direzione Casa Circondariale.

7. Istituzioni/attori sociali coinvolti

L’attività sanitaria di base all’interno della casa circondariale è garantita da: Un medico responsabile clinico; 8 medici di guardia di cui 5 ex S.I.A.S. e 3 reclutati con le graduatorie della continuità 8. Risorse umane che si prevede assistenziale territoriale. Le ore teoriche settimanale di tale attività sono 168 L’assistenza infermieristica è garantita di impiegare dalle ore 8.00 alle ore 22.00 con la presenza di n. 6 infermieri. L’attività specialistica vede e vedrà attivi un oculista, un dermatologo, un cardiologo, un odontoiatra, un infettivo logo(consulenza da ASMN), un ecografista(da reperire), un ginecologo. 9. Risultati attesi in relazione a Mantenimento dei livelli assistenziali pur nelle costanti condizioni di grave sovraffollamento dei detenuti. indicatori regionali/distrettuali Rispetto dei parametri assistenziali(che saranno definiti dalla regione) e dei parametri di assegnazione economica di cui risorse di cui di cui Previsione di cui di cui risorse di cui di cui di cui di cui regionali Fondo di spesa risorse risorse regionali risorse FRNA Fondo risorse da TOTALE comunali (Fondo regionali (Progetti regionali nazionale sanitario altri sociale locale (Progr. NA regionale soggetti armonizzazione) (altri 10. Piano finanziario: + Fondo Straord fondi) specificare straordinario) Famiglie) 441.940 euro 441.940

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COMUNE DI REGGIO EMILIA SCHEDA INTERVENTO –

PROGRAMMA ATTUATIVO ANNUALE PER L’ANNO 2011. DECLINAZIONE DEGLI OBIETTIVI STRATEGICI TRIENNALI

SCHEDA N. 127

INTERVENTO/PROGETTO: IL LABORATORIO DELL’ABITARE in continuità con l'anno precedente OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE: 1.Soggetto capofila Comune di RE - AUSL dell’intervento 2. Ambito territoriale di realizzazione 3. Referente dell’intervento: nominativo e recapiti 4. Destinatari 5. Eventuali interventi/politiche integrate collegate

6. Azioni previste

7. Istituzioni/attori sociali coinvolti

Comune del Distretto RE

Maria Lorena Ficarelli ficarellima@ausl.re.it; Elena Orlandini elena.orlandini@municipio.re.it Rosaria Ruta rutar@ausl.re.it Conduttori Tavolo Tematico “Contrasto alla Povertà ed Esclusione Sociale” Persone in condizioni di disagio sociale e psicosociale in condizioni di precarietà abitativa e relazionale Politiche sociali, della casa, della sicurezza, del lavoro

Manutenzione della mappa delle risorse di accoglienza costruita dal tavolo Contrasto alla Povertà ed Esclusione Sociale e inserimento nel sito del Comune capofila. Iniziative di confronto per condividere problemi e individuare strategie per l’autonomia dei nuclei familiari in relazione alla crisi economica, coinvolgere la cittadinanza nella corresponsabilità Monitoraggio dell’esperienza avviata APPARTAMENTI PER PERCORSI VERSO L’AUTONOMIA (apertura 2 appartamenti nel 2010), verifica della prima fase sperimentale a sei mesi dall’avvio e accordo interistituzionale sull’implementazione dell’apertura di nuovi appartamenti. Individuazione delle persone alle quali proporre le nuove opportunità, mappatura delle risorse dei relativi territori/quartieri e loro coinvolgimento fin dalla fase di progettazione e definizione dei singoli progetti. In particolare si lavorerà con la Cooperativa Dolcemente per la valorizzazione del volontariato dedicato al sostegno di persone con disagio psichico. Realizzazione graduale dell’intero progetto Assessorato delle Politiche Sociali, ACER, Servizi Sociali Comuni e AUSL, DSMDP, Soggetti sociali coinvolti nel Tavolo tematico “Contrasto alla povertà e ad altre forme di disagio sociale” del PdZ del Distretto di RE: Caritas, CeiS, Associazione Papa Giovanni XXIII, La Quercia, L’Ovile, Mag6, Sostegno & Zucchero, Rabbunì, Camelot, Carcere di RE; Dimora d’Abramo, Casa Betania, Associazione Non da Sola, coop. Madre Teresa, Parrocchia di San Pellegrino. Altri soggetti sociali, istituzionali e non, verranno coinvolti in relazione all’ubicazione degli appartamenti a partire da una mappatura del territorio/quartiere

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8. Risorse umane che si prevede di impiegare

Assistenti sociali, amministrativi, responsabili servizi sociali e sanitari, mediatori condominiali ACER, educatori professionali, operatori sanitari

N. soggetti/agenzie del Pubblico e del Terzo Settore coinvolti 9. Risultati attesi in N. soggetti accolti nel 2011 negli appartamenti per percorsi verso l’autonomia relazione a N. soggetti del territorio/quartiere coinvolti per singolo progetto nel 2011 indicatori regionali/distrettuali (da esplicitare)

10. Piano finanziario: euro

Previsione di cui risorse di cui risorse di spesa comunali regionali TOTALE (Fondo sociale locale + Fondo straordinario) Non quantificabile

di cui risorse regionali (Progr. Straord Famiglie)

di cui risorse regionali (Progetti armonizzazione)

di cui di cui risorse FRNA regionali (altri fondi)

di cui Fondo nazionale NA

di cui Fondo sanitario regionale

Non quantificabile

208

di cui risorse da altri soggetti specificare


SCHEDA INTERVENTO –

PROGRAMMA ATTUATIVO ANNUALE PER L’ANNO 2011. DECLINAZIONE DEGLI OBIETTIVI STRATEGICI TRIENNALI

SCHEDA N. 128

INTERVENTO/PROGETTO: : FONDO AFFITTI – continuità anno precedente OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE: 1.Soggetto capofila dell’intervento 2. Ambito territoriale di realizzazione 3. Referente dell’intervento:

Comune di Reggio Emilia Comune di Reggio Emilia Alberto Bevilacqua – Comune RE, tel. 0522/456283, e-mail alberto.bevilacqua@municipio.re.it Francesca Bertani – Comune RE, tel. 0522/456406, e-mail francesca.bertani@municipio.re.it

4. Destinatari

Nuclei familiari residenti nel Comune di Reggio Emilia

5. Eventuali interventi/politiche integrate collegate

Politiche sulla casa

6. Azioni previste 7. Istituzioni/attori sociali coinvolti 8. Risorse umane che si prevede di impiegare 9. Risultati attesi in relazione a indicatori regionali/distrettuali

10. Piano finanziario: euro

Gestione delle domande ed erogazione del beneficio Servizi Sociali AUSL; Organizzazioni Sindacali anche di categoria; CAAF N. 10 unità in organico al servizio Servizi ai Cittadini Garantire forme di sostegno economico a nuclei famigliari con disagio di tipo economico. Indicatore:.Numero domande trattate Previsione di di cui risorse di cui risorse di cui di cui risorse di cui di cui di cui di cui spesa TOTALE comunali regionali risorse regionali FRNA Fondo Fondo risorse da (Fondo sociale regionali (altri fondi) nazionale sanitario altri locale + Fondo (Progr. NA regionale soggetti straordinario) Straord specificare Famiglie) 1.058.139,05 230.000,00

828.139,05

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SCHEDA INTERVENTO –

PROGRAMMA ATTUATIVO ANNUALE PER L’ANNO 2011. DECLINAZIONE DEGLI OBIETTIVI STRATEGICI TRIENNALI

SCHEDA 129

N.

INTERVENTO/PROGETTO: Assegnazione di alloggi ERP – continuità anno precedente OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE: Comune di Reggio Emilia 1.Soggetto capofila dell’intervento 2. Ambito territoriale di realizzazione 3. Referente dell’intervento: nominativo e recapiti

Comune di Reggio Emilia Alberto Bevilacqua – Comune RE, tel. 0522/456283, e-mail alberto.bevilacqua@municipio.re.it Francesca Bertani – Comune RE, tel. 0522/456406, e-mail francesca.bertani@municipio.re.it Nuclei familiari residenti nel comune di Reggio Emilia, o con richiedente con attività lavorativa nel comune di Reggio Emilia con reddito medio basso in condizione di bisogno abitativo

4. Destinatari 5. Eventuali interventi/politiche integrate collegate

Politiche sulla casa

Gestione del procedimento di raccolta delle domande, elaborazione graduatorie quadrimestrali, assegnazioni alloggi.

6. Azioni previste 7. Istituzioni/attori sociali coinvolti 8. Risorse umane che si prevede di impiegare 9. Risultati attesi in relazione a indicatori regionali/distrettuali

ACER, Servizi Sociali AUSL, Organizzazioni Sindacali di categoria, CAAF N. 8 unità in organico al servizio Servizi ai Cittadini Garantire il corretto ed equo accesso alla risorsa casa, nel rispetto della trasparenza e chiarezza delle procedure di assegnazione. Indicatore: Numero domande trattate Previsione di cui risorse di spesa comunali TOTALE

10. Piano finanziario: euro

di cui risorse regionali (Fsl + Fondo straordinario)

di cui risorse regionali (Progr. Straord Famiglie)

Non quantificabile

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di cui risorse regionali (Progetti armonizzazione)

di cui risorse regionali (altri fondi)

di cui FRNA

di cui Fondo nazionale NA

di cui Fondo sanitario regionale

di cui risorse da altri soggetti specificare


SCHEDA INTERVENTO –

PROGRAMMA ATTUATIVO ANNUALE PER L’ANNO 2011. DECLINAZIONE DEGLI OBIETTIVI STRATEGICI TRIENNALI

SCHEDA N. 130

INTERVENTO: ALLOGGI DI ASSISTENZA ABITATIVA (in continuità con l'anno 2010 ) OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE: cura /assistenza ob. 6 ob15-0b17 1.Soggetto capofila Comune di Reggio Emilia dell’intervento 2. Ambito territoriale di Comune di Reggio Emilia realizzazione 3. Referente dell’intervento: Dr.ssa Germana Corradini, Comune di Reggio Emilia, tel 0522/456833, nominativo e recapiti e-mail: germana.corradini@municipio.re.it Nuclei familiari in difficoltà economica con conseguente perdita dell’alloggio (sfratti); persone che hanno necessità di allontanarsi dal nucleo originario per situazioni di conflitti in essere; nuclei che dopo percorsi di trattamento socio sanitario hanno la necessità di una sistemazione abitativa per il periodo necessario al reperimento di un alloggio in modo 4. Destinatari autonomo; nuclei familiari con componenti in condizioni sanitarie difficili; persone senza alloggio e che non sono in grado di ottenere una autonomia sufficiente a supporto dei servizi o di reti per dare stabilità; nuclei composti da madri con figli con difficoltà temporanee di inclusione sociale 5. Eventuali interventi/politiche integrate collegate Ospitalità temporanea attraverso l’utilizzo di un alloggio o posti letto in concessione provvisoria Accompagnamenti mirati a: recuperare una situazione economica più stabile attraverso il reperimento di un lavoro; recuperare strumenti e comportamenti adeguati per l’utilizzo di un alloggio (per potere assumerne le responsabilità che derivano dall’avere una casa) 6. Azioni previste recuperare e sviluppare capacità imprenditoriali della persona recuperare capacità economiche sufficienti per stabilizzarsi sul nostro territorio con un contratto autonomo per l’uso di un alloggio Promuovere incontri con referenti della gestione delle strutture, dei servizi e realtà rappresentative del territorio per individuare modi e risorse per facilitare una collocazione sul territorio delle persone che hanno bisogno di sostegno continuativo per mantenere in forma stabile una collocazione abitativa 7. Istituzioni/attori sociali Comune di RE, AUSL, Cooperazione Sociale, Organizzazioni di Volontariato, ACER, Parrocchie, Centri ricreativi coinvolti 8. Risorse umane che si prevede di impiegare

211


Offrire una sistemazione abitativa in momenti di emergenza Offrire una sistemazione abitativa a persone in condizioni sanitarie precarie che non dispongono di una abitazione Offrire percorsi di accompagnamento all’autonomia da situazioni di forte difficoltà economica, garantendo una 9. Risultati attesi in relazione sistemazione abitativa per un periodo definito a indicatori Offrire percorsi di inclusione sociale per madri con figli, garantendo un accompagnamento all’autonomia e una regionali/distrettuali (da sistemazione abitativa per un periodo definito esplicitare) Offrire percorsi di accompagnamento a persone, in genere straniere , di sesso maschile, che vivono nel nostro territorio e hanno un regolare contratto di lavoro ma che non dispongono di un alloggio Coinvolgimento della comunità locale nelle azioni di accompagnamento a persone con forti fragilità NUMERO SITUAZIONI FAMILIARI ACCOLTE di cui risorse di cui di cui Previsione di di cui risorse di cui risorse di cui di cui di cui di cui spesa TOTALE comunali regionali risorse regionali risorse FRNA Fondo Fondo risorse da regionali (Progetti (Fondo regionali nazionale sanitario altri 10. Piano armonizzazione) (altri sociale locale (Progr. NA regionale soggetti – finanziario: + Fondo Straord (utenti) fondi) straordinario) Famiglie)

euro

409.636,00 330.504,43

SCHEDA INTERVENTO –

72.131,57

7.000,00

PROGRAMMA ATTUATIVO ANNUALE PER L’ANNO 2011. DECLINAZIONE DEGLI OBIETTIVI STRATEGICI TRIENNALI

SCHEDA N. 131

INTERVENTO/PROGETTO: CASA DELLE DONNE (in continuità con l'anno 2010) OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE: cura /assistenza ob 1.- ob. 5 - ob 17 1.Soggetto capofila dell’intervento

Comune di Reggio Emilia

2. Ambito territoriale di realizzazione

Provincia di Reggio Emilia

3. Referente dell’intervento: nominativo e recapiti

Dr.ssa Germana Corradini, Comune di Reggio Emilia, tel 0522/456833, e-mail: germana.corradini@municipio.re.it

4. Destinatari

Donne con o senza figli minori che subiscono violenza fisica, sessuale, psicologica ed economica.

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5. Eventuali interventi/politiche integrate collegate

6. Azioni previste

7. Istituzioni/attori sociali coinvolti

Informazione e accoglienza (legale, psicologica, orientamento al lavoro) Ospitalità temporanea, con garanzia di anonimato Sensibilizzazione e formazione, rivolte a tutti gli operatori (sociali, educativi, scolastici) che impattano il fenomeno Tavolo interistituzionale di contrasto al fenomeno della violenza alle donne, composto da amministratori, servizi sanitari, forze dell’ordine, rappresentanti degli organi giudiziari e dell’ordine degli avvocati con l’obiettivo di diffondere cultura e prevenzione e di raccordare maggiormente i percorsi costruiti intorno alle problematiche gestite dalla Casa. Sensibilizzazione dell’opinione pubblica sui media locali Sperimentazione di uno strumento di raccolta dati che faciliti la lettura e la conoscenza del fenomeno. Confronto/ formazione sul tema dell’autore di violenza Comune di RE, Associazione Nondasola; AUSL, Azienda Ospedaliera S,Maria Nuova;Forze dell’Ordine; Organizzazioni di Volontariato, Ordine avvocati

8. Risorse umane che si prevede di Operatrici e volontarie della Associazione Nondasola, Operatrice comunale impiegare La Casa è uno spazio dove le donne, attraverso la relazione ed il confronto con le altre donne, possono 9. Risultati attesi in relazione a trovare riconoscimento del proprio valore, fiducia e sostegno nella costruzione del proprio percorso di uscita indicatori regionali/distrettuali (da dalla violenza. Offrire protezione in momenti di emergenza. Offrire percorsi di accompagnamento esplicitare) all’emancipazione da situazioni di violenza Previsione di di cui risorse di cui risorse di cui di cui risorse di cui di cui di cui di cui di cui spesa comunali regionali risorse regionali risorse FRNA Fondo Fondo risorse da TOTALE (Fondo regionali (Progetti regionali nazionale sanitario altri 10. Piano sociale locale (Progr. armonizzazione) (altri NA regionale soggetti finanziario: Straord + Fondo fondi) –(utenti) straordinario) Famiglie) euro 242.744,00 239.744,00

3.000,00

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SCHEDA INTERVENTO –

PROGRAMMA ATTUATIVO ANNUALE PER L’ANNO 2011. DECLINAZIONE DEGLI OBIETTIVI STRATEGICI TRIENNALI

SCHEDA N. 132

INTERVENTO/PROGETTO: DOCCE PUBBLICHE (in continuità con l'anno precedente) OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE: CURA E ASSISTENZA ob 1- ob.6 1.Soggetto capofila dell’intervento

Comune di Reggio Emilia

2. Ambito territoriale di realizzazione 3. Referente dell’intervento: nominativo e recapiti 4. Destinatari

Comune di Reggio Emilia Dr.ssa Germana Corradini, Comune di Reggio Emilia, tel 0522/456833, e-mail: germana.corradini@municipio.re.it Cittadini in stato di marginalità sociale

5. Eventuali interventi/politiche integrate collegate 6. Azioni previste

Raccordo con altri punti del sistema dei servizi locale per garantire maggiore fruibilità del Servizio e inserimento del Servizio all’interno della Mappatura delle risorse destinate ai cittadini in condizioni di marginalità sociale e distribuzione della mappatura delle risorse a tutti i soggetti del privato sociale e dei servizi pubblici

7. Istituzioni/attori Cooperazione Sociale; Caritas; AUSL di Reggio Emilia; Associazioni di Volontariato. sociali coinvolti 8. Risorse umane che si prevede di impiegare Garantire la possibilità di fruire del servizio di igiene personale a persone senza fissa dimora, o in stato di difficoltà, contribuendo a prevenire rischi per la salute individuale e/o collettiva con una aumentata qualità nella erogazione del 9. Risultati attesi in Servizio Sono terminati i lavori di ristrutturazione e manutenzione straordinaria dei locali destinati a questo uso e sono relazione a indicatori già migliorati gli indicatori di frequenza del Servizio. Rimane un servizio essenziale nell’ambito degli interventi a favore regionali/distrettuali dei senza fissa dimora, ma anche di persone che domiciliate sul territorio trovano qui una risposta alla precaria condizione abitativa. Si tratta di un servizio accessorio della Casa Albergo Comunale, i cui costi sono compresi nella scheda “Alloggi di assistenza abitativa”

9. Piano finanziario:

euro

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SCHEDA INTERVENTO –

PROGRAMMA ATTUATIVO ANNUALE PER L’ANNO 2011. DECLINAZIONE DEGLI OBIETTIVI STRATEGICI TRIENNALI

SCHEDA N. 133

INTERVENTO/PROGETTO: CONTRIBUTO ALLE MENSE RIVOLTE A PERSONE IN DIFFICOLTA’ (in continuità con l'anno 2010) OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE: cura e assistenza 1.Soggetto capofila dell’intervento

Comune di Reggio Emilia

2. Ambito territoriale di realizzazione

Comune di Reggio Emilia

3. Referente dell’intervento: nominativo e recapiti

Dr.ssa Germana Corradini, Comune di Reggio Emilia, tel 0522/456833, e-mail: germana.corradini@municipio.re.it

4. Destinatari

Organizzazioni del Privato Sociale che operano nell’ambito della marginalità.

5. Eventuali interventi/politiche integrate collegate Monitoraggio degli accessi/pasti erogati Erogazione dei contributi a sostegno dell’attività;

6. Azioni previste 7. Istituzioni/attori sociali coinvolti 8. Risorse umane che si prevede di impiegare 9. Risultati attesi in relazione a indicatori regionali/distrettuali (da esplicitare)

Caritas; Vescovado, Convento dei Frati Cappuccini

Concorrere con quelle organizzazioni locali che, con l’impegno e la collaborazione di volontari, prestano interventi di carattere assistenziale a persone in grave difficoltà svolgendo in tal senso un’importante e insostituibile funzione di aiuto e sostegno agli indigenti Previsione di spesa TOTALE

di cui risorse comunali

10. Piano finanziario:

di cui risorse regionali (Fondo sociale locale + Fondo straordinario)

di cui risorse regionali (Progr. Straord Famiglie)

euro 30.000,00 30.000,00

215

di cui risorse regionali (Progetti armonizzazione)

di cui di cui risorse FRNA regionali (altri fondi)

di cui Fondo nazionale NA

di cui Fondo sanitario regionale

di cui risorse da altri soggetti


SCHEDA INTERVENTO –

PROGRAMMA ATTUATIVO ANNUALE PER L’ANNO 2011. DECLINAZIONE DEGLI OBIETTIVI STRATEGICI TRIENNALI

SCHEDA N. 134

INTERVENTO/PROGETTO: Qualità di vita e percorsi di accompagnamento/sostegno per l’inclusione sociale della popolazione nomade Sinta e Rom - In continuità con anno precedente OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE: ob.9 - messa in rete dei soggetti che a diverso titolo intervengono sulla popolazione nomade - monitoraggio delle presenze sul territorio e dei mutamenti quali/quantitativi all’interno della Comunità; - rafforzamento della capacità della popolazione sinta di relazione e di integrazione - formazione degli operatori-mediatori 1.Soggetto capofila dell’intervento

Comune di Reggio Emilia – Servizio Servizi Sociali

2. Ambito territoriale di realizzazione

Territorio comunale e comuni limitrofi dove risiedono o sono domiciliati sinti e rom.

3. Referente dell’intervento

Dirigente Dr.ssa Germana Corradini

4. Destinatari

-

Comunità sinta reggiana residente nelle aree sosta comunali e nei terreni privati Comunità rom residente o domiciliata nel Comune di Reggio Emilia Persone e nuclei sinti e rom con progetti di autonomia specifici Operatori dei servizi sociali ed educativi che seguono o hanno in carico persone nomadi Popolazione cittadina/associazioni promotori di azioni favorevoli all’inclusione e all’accoglienza.

-

Lavoro in rete con diversi soggetti del territorio (pubblici e privati) sia in riferimento a percorsi singoli, sia in merito a progettazioni complessive rivolte alla comunità nomadi. Promuovere e favorire momenti di confronto tra gli operatori a livello distrettuale, provinciale e regionale.

5. Eventuali interventi/politiche integrate collegate

-

216

Funzionaria: Strozzi Alfa

Alfa.strozzi@comune.re.it


Presenza degli operatori nei luoghi di vita dei nomadi (campi comunali, terreni, case, strutture, etc.…) - Mappatura delle presenze di Sinti e Rom e Monitoraggio delle condizioni delle aree sosta pubbliche - Realizzazione (in collaborazione con altri Servizi) di progetti di promozione sociale per singoli nuclei familiari sinti e rom - Monitoraggio degli inserimenti scolastici e Progetti individualizzati di inserimento scuola ed extrascuola per problematicità specifiche - Attività promosse in accordo e con il sostegno del Difensore Civico dell’Emilia Romagna a favore della popolazione giovanile sinta e rom: favorire la frequenza nella scuola superiore, realizzare un corso di educazione ai sentimenti utilizzando la tecnica del teatro - Percorsi di orientamento alla ricerca del lavoro e sostegno degli inserimenti lavorativi - Sostegno dei percorsi di uscita dai campi - Contatti con il volontariato giovanile - Partecipazione con i giovani nomadi ad eventi ludico-ricreativi organizzati all’interno della città - Azioni di informazione per la cittadinanza attraverso la distribuzione di materiale specifico - Formazione degli operatori attraverso la partecipazione a convegni o seminari su tematiche specifiche. I momenti di formazione sono sia interni all’ ente (in collaborazione tra il servizio ed altri soggetti) sia esterni. - Servizi dell’Ente (Officina Educativa, Uffici Tecnici, Servizi ai cittadini:Ufficio Casa, Anagrafe, Stato Civile, Servizi Sociali territoriali, …) - Istituzioni - Scuole - Enti di formazione - Organizzazioni del privato sociale - Associazioni nomadi del territorio - AUSL - Referente del progetto e tre operatori - Personale dedicato ad azioni di sostegno e supporto (contratto con cooperativa Solidarietà 90) - buona tenuta dei percorsi di uscita dai campi nomadi (microarea, ERP,…) - consolidamento della Rete di lavoro attraverso anche la costruzione di strumenti specifici - microprogettualità rivolte ai singoli e ai nuclei - buona conoscenza dei gruppi sinti e rom presenti sul territorio - inserimento dei giovani nomadi in contesti giovanili - informazione rivolta alla cittadinanza - inserimento scolastico e consegna libri ti testo per le scuole medie e superiori. di cui Previsione di spesa TOTALE: di cui risorse risorse da comunali:104.436,20 106.436,20 altri soggetti (utenti): 2.000,00 -

6. Azioni previste

7. Istituzioni/attori sociali coinvolti

8. Risorse umane che si prevede di impiegare

9. Risultati attesi in relazione a indicatori regionali/distrettuali

10. Piano finanziario: euro

217


SCHEDA INTERVENTO –

PROGRAMMA ATTUATIVO ANNUALE PER L’ANNO 2011. DECLINAZIONE DEGLI OBIETTIVI STRATEGICI TRIENNALI

SCHEDA N. 135

INTERVENTO/PROGETTO: ……ASSISTENZA ECONOMICA (in continuità con l'anno precedente OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE: 1.Soggetto capofila dell’intervento 2. Ambito territoriale di realizzazione 3. Referente dell’intervento: nominativo e recapiti 4. Destinatari

5. Eventuali interventi/politiche integrate collegate

6. Azioni previste

Comune di Reggio Emilia Comune di Reggio Emilia

Dr.ssa Germana Corradini, Comune di Reggio Emilia, tel 0522/456833, e-mail: germana.corradini@municipio.re.it Cittadini residenti nel comune di Reggio Emilia in condizioni di disagio economico. Cittadini residenti nel comune di Reggio Emilia colpiti dalla crisi economica ed occupazionale (perdita del lavoro per cessazione o ridimensionamento dell’attività; riduzione delle ore lavorative di soci lavoratori di cooperative; mancato rinnovo di contratti a tempo determinato;cassa integrazione ordinaria o straordinaria;mobilità) Interventi per riduzione di rette negli asili nido e scuole comunali dell’infanzia. Interventi di bassa soglia (mense, dormitori) Distribuzione di beni alimentari (Re Mida Food) Iniziative, anche sperimentali, per favorire il mantenimento dell’abitazione ed evitare l’esecuzione degli sfratti per morosità. 1. Ottimizzazione dell’utilizzo del budget a disposizione per gli interventi di natura economica finalizzati a sostenere le famiglie in difficoltà economica, mediante l’erogazione di prestazioni di integrazione al reddito;formazione specifica agli operatori dei poli sulla gestione del denaro per costruire progetti individuali sempre più rispondenti alle problematiche delle famiglie con disagio economico. 2. Realizzazione delle misure contenute nell’Accordo fra Comune di Reggio Emilia e le OO.SS. per il potenziamento degli interventi di natura economica a sostegno delle persone e/o famiglie colpite dalla crisi economica determinato. Realizzazione di misure a sostegno delle famiglie colpite dalla crisi. Il sostegno deve essere collegato all’integrazione al reddito, alle spese di acquisto di beni essenziali, ai costi dell’abitazione, alla frequenza scolastica della scuola dell’obbligo. 3. Monitoraggio e verifica dell’iniziativa, congiuntamente a quelle che si riferiscono al sostegno per le rette per congiunti non autosufficienti, e per rette negli asili nido e scuole dell’infanzia 4. Sussidi sostegno abitativo di utenti SERT e DSM. erogazione di contributi finalizzati al mantenimento della abitazione (utenze e eventuali altre spese di conduzione) in stretta connessione con i progetti di vita delle persone ed in ambito di progetti condivisi fra Azienda USL e Comune

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7. Istituzioni/attori sociali coinvolti 8. Risorse umane che si prevede di impiegare 9. Risultati attesi in relazione a indicatori regionali/distrettuali (da esplicitare)

Istituzione Scuola, Organizzazioni Sindacali, Mense cittadine, Grande distribuzione, Caritas, Organizzazioni di Volontariato, Servizi Sociosanitari, Azienda Consorziale Trasporti Figure professionali degli Sportelli Sociali e degli Sportelli al cittadino.

Ampliamento degli strumenti a disposizione dei servizi sociali per sostenere e diversificare progetti di aiuto alle persone in difficoltà economica, anche a causa degli effetti della crisi economica o per particolare fragilità individuale. Previsione di spesa TOTALE

10. Piano finanziario

di cui risorse di cui risorse comunali regionali (Fondo sociale locale + Fondo straordinario)

Euro 1.368.745,00 630.000,00

SCHEDA INTERVENTO –

di cui risorse regionali (Progr. Straord Famiglie)

di cui risorse regionali (Progetti armonizzazione)

di cui di cui FRNA risorse regionali (altri fondi)

di cui Fondo nazionale NA

149.668,43 217.331,57

PROGRAMMA ATTUATIVO ANNUALE PER L’ANNO 2011. DECLINAZIONE DEGLI OBIETTIVI STRATEGICI TRIENNALI

SCHEDA N. 136

OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE: Comune di Reggio Emilia

2. Ambito territoriale di realizzazione

Comune di Reggio Emilia

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di cui risorse da altri soggetti (Iren; ACER; Unicredit) 371.745,00

INTERVENTO/PROGETTO: PERCORSI PER L’ACCOGLIENZA in continuità con l'anno precedente

1.Soggetto capofila dell’intervento

di cui Fondo sanitario regionale


3. Referente dell’intervento: nominativo e recapiti

Lucilla Cabrini – Programma “Politiche per la coesione sociale e la solidarietà” Tel. 0522/585266 lucilla.cabrini@municipio.re.it Germana Corradini – Servizi Sociali germana.corradini@municipio.re.it

4. Destinatari

Persone senza fissa dimora o in situazioni di marginalità

Riformulazione del sistema dell’offerta pubblica e privata nell’area marginalità/ bassa soglia, secondo i criteri di una maggiore integrazione fra servizi sociali e sanitari e in stretta interazione con 5. Eventuali interventi/politiche integrate le organizzazioni del privato sociale. collegate Sicurezza sociale Promozione sociale Consolidamento del percorso di ospitalità e/o accompagnamento socio educativo a supporto di situazioni di disagio complesso; Sviluppo di sinergie progettuali e professionali fra servizi pubblici e del privato sociale e del 6. Azioni previste volontariato; Percorsi di accoglienza a bassa soglia di accesso, valorizzando la rielaborazione della Mappa delle Risorse realizzata dal Tavolo Tematico Povertà e la forte interazione interservizi Azienda USL Distretto di Reggio Emilia, Azienda Ospedaliera S.Maria Nuova, Caritas, Cooperazione 7. Istituzioni/attori sociali coinvolti Sociale, Privato Sociale, Parrocchie Professionisti dei Servizi sociosanitari, del privato sociale e del Volontariato 8. Risorse umane che si prevede di Caratteristica di questo progetto è la peculiare forma di interazione fra i Progetti/Servizi: impiegare Accoglienza Notturna, Progetto Stazione, Servizio di Prossimità, Drop-in e SSED n. utenti; 9. Risultati attesi in relazione a indicatori n. risorse attivate regionali/distrettuale N.percorsi di “rete” di cui risorse regionali di cui Previsione di spesa di cui risorse comunali: (Fondo sociale locale + Fondo sanitario TOTALE: 10. Piano finanziario: euro Fondo straordinario) regionale: 160.000,00 25.000,00 5.000,00 130.000,00

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SCHEDA INTERVENTO –

PROGRAMMA ATTUATIVO ANNUALE PER L’ANNO 2011. DECLINAZIONE DEGLI OBIETTIVI STRATEGICI TRIENNALI

SCHEDA N. 137

INTERVENTO/PROGETTO: ROSEMARY OLTRE LA STRADA (in continuità con gli anni precedenti) OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE: 1.Soggetto capofila COMUNE DI REGGIO EMILIA dell’intervento 2. Ambito territoriale di realizzazione 3. Referente dell’intervento: nominativo e recapiti 4. Destinatari 5. Eventuali interventi/politiche integrate collegate

PROVINCIALE

Alfa Strozzi – Comune di Reggio Emilia Tel. 0522 – 456711 Fax 0522 – 436747 E-mail alfa.strozzi@municipio.re.it Persone vittime di tratta o di grave sfruttamento sia lavorativo che sessuale Politiche integrazione, l’ inclusione la convivenza

Oltre la strada art.13 (L.228/2003) Attività di emersione:capillari azioni proattive finalizzate all’emersione delle persone trafficate identificazione, protezione e prima assistenza, orientamento, valutazione della sussistenza delle condizioni per accedere ai progetti art.18

6. Azioni previste

Oltre la strada art.18 (D.Lgs 286/989 Assistenza di secondo livello e inclusione sociale: ingresso della persona in un programma di protezione sociale; percorsi di inserimento lavorativo;attivazione delle reti territoriali dei servizi che più si addicono a perseguire la completa inclusione sociale della persona Oltre la strada/riduzione del danno e Prosecuzione sperimentazione Prostituzione Invisibile: attività UDS (monitoraggio presenze in strada, informazione sulle malattie sessualmente trasmissibili e sulla prevenzione, informazione sull’accesso ai servizi sanitari, counselling, mediazione interculturale), monitoraggio prostituzione al chiuso: monitoraggio annunci e avvio di contatto telefonico implementazione data base.

7. Istituzioni/attori sociali coinvolti

Le diverse azioni, corrispondenti a linee di finanziamento, concorrono, insieme al Programma finalizzato, alla realizzazione del progetto. Associazione volontariato Rabbuni Az.USL Regione Emilia-Romagna

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FF.OO. Coop.Sociali Caritas ComunitĂ di accoglienza Studi legali Sindacati 1 coord., 1 funz.amm.vo, 1 operatrice percorsi 13 e 18, 2 operatrici uds, mediatrici cult.

8. Risorse umane che si prevede di impiegare 9. Risultati attesi in Monitoraggi definiti nel sistema di rilevazione regionale relazione a indicatori regionali/distrettuali Previsione di di cui di cui risorse di cui di cui risorse 10. Piano spesa risorse regionali risorse regionali finanziario TOTALE comunali (Fondo regionali (Progetti (previs.iniziale sociale locale (Progr. armonizzazione) di Bilancio, Straord + Fondo finanziamenti straordinario) Famiglie) REG. e DPO da definire): euro 125.714,60 15.214,60

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di cui risorse regionali (altri fondi)

41.500,00

di cui di cui FRNA Fondo nazionale NA

di cui Fondo sanitario regionale

di cui risorse da altri soggetti specificare DPO 69.000,00


Comune ALBINEA SCHEDA INTERVENTO –

PROGRAMMA ATTUATIVO ANNUALE PER L’ANNO 2011. DECLINAZIONE DEGLI OBIETTIVI STRATEGICI TRIENNALI

SCHEDA N. 138

INTERVENTO/PROGETTO: SOSTEGNO FAMIGLIE IN DISAGIO SOCIO-ECONOMICO OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE: Sostegno alle famiglie e cittadini in situazione di disagio socio-economico Promozione dell’autonomia sociale ed economica COMUNE DI ALBINEA 1.Soggetto capofila dell’intervento 2. Ambito territoriale di realizzazione

Comune di Albinea

3. Referente dell’intervento:

Maria Chiara Borsalino 0522/590209-225

4. Destinatari

Cittadini residenti nel territorio comunale d’Albinea, in condizione di disagio socio-economico

5. Eventuali interventi/politiche integrate collegate

Casa, sanità, scuola, stili di vita, sicurezza

6. Azioni previste

Erogazione di contributi economici straordinari o continuativi previa istruttoria sociale e predisposizione del relativo progetto di intervento; Attività amministrative connesse Servizio Sociale del Comune di Albinea;

7. Istituzioni/attori sociali coinvolti 8. Risorse umane che Assistente sociale, Istruttore Amministrativo Comunale si prevede di impiegare 9. Risultati attesi in Numero di erogazioni nell’anno per ogni caso in carico relazione a indicatori Importo erogato regionali/distrettuali Previsione di spesa di cui di cui risorse di cui TOTALE54.500,00 risorse regionali risorse 10. Piano comunali (Fsl+ Fondo regionali euro finanziario: 54.500,00 straordinario) (Progr. Straord Famiglie)

223

di cui risorse regionali (Progetti armonizzazione)

di cui di cui risorse FRNA regionali (altri fondi)

di cui Fondo nazionale NA

di cui Fondo sanitario regionale

di cui risorse da altri soggetti specificare


Unione TERRA DI MEZZO SCHEDA INTERVENTO –

PROGRAMMA ATTUATIVO ANNUALE PER L’ANNO 2011. DECLINAZIONE DEGLI OBIETTIVI STRATEGICI TRIENNALI

SCHEDA N. 139

INTERVENTO/PROGETTO: : ESCLUSIONE SOCIALE in continuità con l'anno precedente OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE: - Garantire piena cittadinanza a tutte le persone, sostenendo il loro percorso di sviluppo nell’autonomia attraverso l’offerta di opportunità per la costruzione di una esistenza equa e dignitosa. - Rinforzare i legami di legami di solidarietà familiare e sociale al fine di prevenire l’insorgere di fenomeni di esclusione sociale UNIONE “TERRA DI MEZZO” 1.Soggetto capofila COMUNI DI BAGNOLO IN PIANO, CADELBOSCO DI SOPRA E CASTELNOVO DI SOTTO dell’intervento 2. Ambito territoriale di realizzazione 3. Referente dell’intervento:

4. Destinatari 5. Eventuali interventi/politiche integrate collegate

6. Azioni previste

COMUNI DELL’UNIONE “TERRA DI MEZZO” DOTT.SSA MILA BERTOCCHI bertocchi.mila@comune.bagnolo.re.it 0522/957435 Adulti residenti nei 3 comuni, a rischio di forte esclusione sociale, che possono anche presentare problematiche psichiatriche e/o dipendenze patologiche (alcool, droghe,gioco) Immigrati,giovani, anziani, politiche familiari, politiche del lavoro, politiche abitative. Collaborazione con le risorse di volontariato attive sul territorio,per rispondano alle esigenze primarie delle persone. Supporto all’inserimento lavorativo,formazione e orientamento lavorative. Sperimentazione di specifiche misure economiche a contrasto della AUSER, Caritas, Parrocchia, organizzazioni del privato sociale volontariato,. cooperazione, educatori, ACER.

favorire l’erogazione di prestazioni che ai servizi e al reinserimento in attività

povertà. , Acer, Az. USL, Centro per l’impiego 7. Istituzioni/attori sociali coinvolti 8. Risorse umane che si prevede Assistenti Sociali e personale amministrativo Area Sociale dell’Unione,volontari, educatori. di impiegare 9. Risultati attesi in relazione a Offrire una sistemazione abitativa temporanea per un emergenza indicatori regionali/distrettuali Offrire percorsi di accompagnamento all’autonomia a situazioni di difficoltà economiche Previsione di spesa di cui di cui risorse di cui risorse regionali di cui risorse da TOTALE risorse comunali: regionali (Progr. Straord altri soggetti: 10. Piano finanziario: euro 116.963,46 26.071,51 (FSL+F.do str.io) Famiglie): 40.848,78 FONDO IDRICO 23.674,17 26.369

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POLO 7 SCHEDA INTERVENTO –

PROGRAMMA ATTUATIVO ANNUALE PER L’ANNO 2011. DECLINAZIONE DEGLI OBIETTIVI STRATEGICI TRIENNALI

SCHEDA N. 140

INTERVENTO/PROGETTO: ESCLUSIONE SOCIALE in continuità con l'anno precedente OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE: Fornire ad ogni persona opportunità per la costruzione di una esistenza equa e dignitosa agendo sulle 3 aree del disagio (lavoro,casa, integrazione)

Promuovere interventi di politica integrata rivolti al contrasto alla povertà ed all’esclusione sociale; Prevenire situazioni di povertà rafforzando legami di solidarietà familiare e sociale; Affrontare la povertà immateriale sviluppando nella persona dignità ed autostima; Approfondire la conoscenza della dimensione territoriale e delle sue caratteristiche QUATTRO CASTELLA 1.Soggetto capofila dell’intervento 2. Ambito territoriale di realizzazione 3. Referente dell’intervento: 4. Destinatari 5. Eventuali interventi/politiche integrate collegate

6. Azioni previste

7. Istituzioni/attori sociali coinvolti 8. Risorse umane che si prevede di impiegare 9. Risultati attesi in relazione a indicatori regionali/distrettuali 10. Piano finanziario: euro

Comuni di Albinea, Quattro Castella e Vezzano (POLO 7) FEDERICA CIRLINI e-mail: scuola@comune.quattro-castella.re.it Soggetti residenti nei 3 comuni della Pedecollina, adulti a rischio di forte esclusione sociale, che possono anche presentare problematiche psichiatriche e/o dipendenze patologiche (alcool, droghe,gioco) Immigrati, Giovani, Anziani, Attività commerciali L’intervento di carattere non assistenziale, sarà limitato nel tempo e si collegherà ad un progetto di sviluppo dell’autonomia dei soggetti adulti e delle famiglie interessate come da documento della pedecollina ( misure anticrisi) Gli interventi saranno rivolti sia a cittadini singoli che a nuclei familiari, anche derivanti da convivenza di fatto, purchè si tratti di persone residenti nei tre comuni, la cui situazione economica familiare complessiva, da qualsiasi fonte derivante, sia inferiore alla soglia del reddito minimo di inserimento previsto dalle normative vigenti (ex minimo vitale) Individuazione nel territorio zonale di un punto di accesso bassa soglia in collaborazione con diversi sportelli Caritas che assicuri l’erogazione di prestazioni ad esigenze primarie delle persone Inserimento o reinserimento sociale di persone in situazioni di esclusione (supporto all’inserimento lavorativo) 3 Comuni Pedecollina, Associazioni di volontariato, aziende dei comuni interessati e/o delle zone limitrofe Assistenti Sociali, Educatore, 1 responsabile per coordinamento progetto, Capo Area dei tre Comuni n. totale persone coinvolte miglioramento delle condizioni di vita personali e/o familiari Previsione di spesa TOTALE: di cui risorse comunali: 35.656,49 14.276,89

225

di cui risorse regionali (Fsl + Fondo straordinario) 21.379,60


Comune di VEZZANO S/C SCHEDA INTERVENTO –

PROGRAMMA ATTUATIVO ANNUALE PER L’ANNO 2011. DECLINAZIONE DEGLI OBIETTIVI STRATEGICI TRIENNALI

SCHEDA N. 141

INTERVENTO/PROGETTO: Prestiti sull’onore e contributi economici STRAORDINARI OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE: • Creare un supporto economico a situazioni familiari e personali che pur presentando difficoltà contingenti, non sono tali da entrare o permanere all’interni di un circuito di tipo assistenziale; Supporto all’emergenza Comune di Vezzano sul Crostolo (RE) 1.Soggetto capofila dell’intervento 2. Ambito territoriale di realizzazione 3. Referente dell’intervento: nominativo e recapiti

Comune di Vezzano sul Crostolo (RE) Capo Area Socio-assistenziale Mattia Rossi Tel. 0522/601932 Fax.0522/601947 assistenza@comune.vezzano-sul-crostolo.re.it Cittadini residenti nel territorio Comunale

4. Destinatari 5. Eventuali interventi/politiche integrate collegate 6. Azioni previste 7. Istituzioni/attori sociali coinvolti 8. Risorse umane che si prevede di impiegare 9. Risultati attesi in relazione a indicatori regionali/distrettuali

10. Piano finanziario:

euro

Calcolo dell’isee, indagine socio-economica, colloquio assistente sociale Informazione e sottoscrizione di apposito contratto tra ente e utente Assistente Sociale 1 Assistente Sociale responsabile del caso

Previsione di spesa TOTALE 8.210,29

di cui risorse comunali 3.000,00

di cui risorse regionali (Fsl + Fondo straordinario) 5.210,29

di cui risorse regionali (Progr. Straord Famiglie)

226

di cui risorse regionali (Progetti armonizzazione)

di cui di cui risorse FRNA regionali (altri fondi)

di cui Fondo nazionale NA

di cui Fondo sanitario regionale

di cui risorse da altri soggetti – specificare


AREA D’INTERVENTO IMMIGRATI STRANIERI

227


AUSL SCHEDA INTERVENTO –

PROGRAMMA ATTUATIVO ANNUALE PER L’ANNO 2011. DECLINAZIONE DEGLI OBIETTIVI STRATEGICI TRIENNALI

SCHEDA N. 142

INTERVENTO/ CORSO NASCITA DONNE ARABE E CINESI - in continuità scorso anno OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE: AUSL - RE 1.Soggetto capofila dell’intervento Distretto di Reggio Emilia

2. Ambito territoriale di realizzazione 3. Referente dell’intervento: nominativo e recapiti 4. Destinatari

Dr. Daniela Bertani Dr.ssa Piera Bevolo Donne immigrate di lingua araba e di lingua cinese

5. Eventuali interventi/politiche integrate collegate 6. Azioni previste 7. Istituzioni/attori sociali coinvolti

8. Risorse umane che si prevede di impiegare 9. Risultati attesi in relazione a indicatori regionali/distrettuali Previsione di spesa TOTALE

Cicli di incontri con le ostetriche, le mediatrici culturali esperta in genitorialità AUSL Settore Salute Donna e Settore di Psicologia Clinica Comune di RE Centro per le Famiglie Ostetrica - totale ore progetto 128 Psicologa – totale ore progetto 128 Mediatore culturale – totale ore progetto 128 N° corsi da effettuare: 3

la pediatra e la psicologa

di cui Fondo sanitario regionale

10. Piano finanziario: euro

10.917,12

10.917.12

228


SCHEDA INTERVENTO –

PROGRAMMA ATTUATIVO ANNUALE PER L’ANNO 2011. DECLINAZIONE DEGLI OBIETTIVI STRATEGICI TRIENNALI

SCHEDA N. 143

INTERVENTO/PROGETTO: CENTRO PER LA SALUTE DELLA FAMIGLIA STRANIERA OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE: 2011 1.Soggetto capofila AUSL dell’intervento 2. Ambito territoriale di realizzazione 3. Referente dell’intervento: nominativo e recapiti

Copre tutta la provincia

4. Destinatari

Utenti immigrati senza permesso soggiorno e non iscritti al SSN ( STP ed ENI)

Assistente Sanitario Rossano Fornaciari –Dr Marina Greci

5. Eventuali interventi/politiche integrate collegate 6. Azioni previste 7. Istituzioni/attori sociali coinvolti 8. Risorse umane che si prevede di impiegare 9. Risultati attesi in relazione a indicatori regionali/distrettuali

10. Piano finanziario: euro

Apertura degli ambulatori di medicina generale plurispecialistici con mediatori culturali con la presenza del servizio sociale del Comune di RE AUSL e Caritas (convenzione) MMG ( 20 H sett) – PLS (20 h sett) – Ginecologo (15 h sett); Ostetrica ( 28 h sett); Med. Culturale (43 h sett); IP (36 h sett) – Psicologo (1 h sett) Tutela sanitaria degli immigrati e della collettività N° utenti 2.700 N° accessi 8.000 Previsione di di cui di cui risorse spesa risorse regionali TOTALE comunali (Fondo sociale locale + Fondo straordinario) 255.940,16

di cui risorse regionali (Progr. Straord Famiglie)

di cui risorse regionali (Progetti armonizzazione)

di cui di cui risorse FRNA regionali (altri fondi)

di cui Fondo nazionale NA

di cui Fondo sanitario regionale

255.940,16

229

di cui risorse da altri soggetti specificare


SCHEDA INTERVENTO –

PROGRAMMA ATTUATIVO ANNUALE PER L’ANNO 2011. DECLINAZIONE DEGLI OBIETTIVI STRATEGICI TRIENNALI

SCHEDA N. 144

PROGETTO: PREVENZIONE DELLE MUTILAZIONI GENITALI FEMMINILI nella POPOLAZIONE STRANIERA – progetto nuovo OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE: 2011 AUSL 1.Soggetto capofila dell’intervento 2. Ambito territoriale PROVINCIALE di realizzazione 3. Referente dr. daniela bertani dell’intervento: nominativo e recapiti donne straniere e loro figli , operatori sanitari 4. Destinatari 5. Eventuali interventi/politiche integrate collegate 6. Azioni previste 7. Istituzioni/attori sociali coinvolti 8. Risorse umane che si prevede di impiegare 9. Risultati attesi in relazione a indicatori regionali/distrettuali (da esplicitare)

collegamento con specifico progetto regionale 2011-2012

indagine conoscitiva ( questionari ) formazione operatori , incontri con comunità popolazione a rischio , incontri con mmg, pdl, insegnanti rer, ausl , volontariato ( caritas associazioni di stranieri ), associazione donne medico ginecologo (1 h sett), ostetrica ( 1 h sett) , mediatrice culturale, facilitatore

prevenzione mgf nella popolazione infantile immigrata ed ai genitori . informazione alle comunità di immigrati formazione personale sanitario Previsione di spesa TOTALE

10. Piano finanziario: euro

di cui di cui risorse risorse regionali comunali (Fondo sociale locale + Fondo straordinario)

di cui risorse regionali (Progr. Straord Famiglie)

11.874,88

di cui risorse regionali (Progetti armonizzazione)

di cui di cui risorse FRNA regionali (altri fondi)

di cui Fondo nazionale NA

di cui Fondo sanitario regionale

11.874,88

230

di cui risorse da altri soggetti specificare


SCHEDA INTERVENTO –

PROGRAMMA ATTUATIVO ANNUALE PER L’ANNO 2011. DECLINAZIONE DEGLI OBIETTIVI STRATEGICI TRIENNALI

SCHEDA 145

N.

INTERVENTO/PROGETTO: PROGETTO EVA LUNA OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE: 2011 AUSL 1.Soggetto capofila Settore Salute Donna Consultorio dell’intervento 2. Ambito territoriale di realizzazione 3. Referente dell’intervento: nominativo e recapiti

Distretto di RE

4. Destinatari

Donne immigrate e transessuali , vittime della tratta e dello sfruttamento

5. Eventuali interventi/politiche integrate collegate

Regione Progetto Rosemary – Comune di RE- Caritas diocesana -

Incontrare le ragazze prostituite per dare informazioni di tipo sanitario e proporre alternative alla loro condizione

6. Azioni previste 7. Istituzioni/attori sociali coinvolti 8. Risorse umane che si prevede di impiegare 9. Risultati attesi in relazione a indicatori regionali/distrettuali

10. Piano finanziario:

Assistente Sanitario Rossano Fornaciari –Dr Marina Greci

euro

AUSL e Comune + Associazioni di volontariato Rabbunì e Futuro Aprile, CAV, progetto Maria di Magdala Ginecologo - 4 h sett Ostetrica – 5 h sett Med Cult. 3 h sett N° accessi 400 N° utenti 200 N° prelievi di sangue: 130 Previsione di di cui di cui risorse spesa risorse regionali TOTALE comunali (FSL + Fondo straordinario) 17.812

di cui risorse regionali (Progr. Straord Famiglie)

231

di cui risorse regionali (Progetti armonizzazione)

di cui risorse regionali (altri fondi)

di cui FRNA

di cui Fondo nazionale NA

di cui Fondo sanitario regionale 17.812

di cui risorse da altri soggetti specificare


Comune di REGGIO EMILIA SCHEDA INTERVENTO –

PROGRAMMA ATTUATIVO ANNUALE PER L’ANNO 2011. DECLINAZIONE DEGLI OBIETTIVI STRATEGICI TRIENNALI

SCHEDA N. 146

INTERVENTO/PROGETTO: CENTRO INFORMAZIONE IMMIGRATI – continuità con anno precedente OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE: Comune di Reggio Emilia 1.Soggetto capofila dell’intervento 2. Ambito territoriale di realizzazione 3. Referente dell’intervento:

Comune di Reggio Emilia Alberto Bevilacqua – Comune RE, tel. 0522/456283 e-mail alberto.bevilacqua@municipio.re.it

4. Destinatari

Cittadini stranieri residenti o domiciliati nel comune di Reggio Emilia

5. Eventuali interventi/politiche integrate collegate

Politiche per l’integrazione, l’inclusione e la convivenza

6. Azioni previste 7. Istituzioni/attori sociali coinvolti 8. Risorse umane che si prevede di impiegare 9. Risultati attesi in relazione a indicatori regionali/distrettuale

Servizio di sportello (informazione/orientamento) Aggiornamento banche dati Punto di riferimento per la rete territoriale antidiscriminazione

Gestione affidata alla Cooperativa Dimora d'Abramo Operatori sociali Garantire l’informazione ai cittadini stranieri sull’intero complesso di norme, diritti ed opportunità dell’ordinamento italiano. Indicatore: Numero utenti/anno Previsione di spesa TOTALE

di cui risorse comunali

10. Piano finanziario: euro

65.000,00

di cui risorse regionali (Fsl + Fondo straordinario)

di cui risorse regionali (Progr. Straord Famiglie)

65.000,00

232

di cui risorse regionali (Progetti armonizzazione)

di cui di cui risorse FRNA regionali (altri fondi)

di cui Fondo nazionale NA

di cui Fondo sanitario regionale

di cui risorse da altri soggetti specificare


SCHEDA INTERVENTO –

PROGRAMMA ATTUATIVO ANNUALE PER L’ANNO 2011. DECLINAZIONE DEGLI OBIETTIVI STRATEGICI TRIENNALI

SCHEDA N. 147

INTERVENTO/PROGETTO: PROMUOVERE IL PLURALISMO CULTURALE (FONDAZIONE MONDINSIEME), in continuità OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE: 1.Soggetto capofila dell’intervento

COMUNE DI REGGIO EMILIA

2. Ambito territoriale di realizzazione

Comune di Reggio Emilia

3. Referente dell’intervento: nominativo e recapiti 4. Destinatari 5. Eventuali interventi/politiche integrate collegate 6. Azioni previste

7. Istituzioni/attori sociali coinvolti

8. Risorse umane che si prevede di impiegare

Dirigente del Servizio Dott. Carlo Vestrali– tel. 0522/456326 carlo.vestrali@municipio.re.it Direttore Fondazione Mondinsieme Adil El Marouahki tel. 0522/456102 email adil.elmarouahki@municipio.re.it Studenti scuole medie superiori Cittadini di origine straniera in particolare le associazioni di immigrati

:

Politiche educative Politiche per i giovani Realizzazione di laboratori di educazione interculturale nelle scuole medie superiori Iniziative per coinvolgere attivamente i giovani immigrati di 2^ generazione Comunicazione interculturale e mass media (giornali, tv ,video, radio, ecc….) Rete degli istituti medi superiori Associazioni giovanili di 2^ generazione Associazioni culturali e sportive locali Giornali e media locali Educatori interculturali - Esperti del settore Collaboratore amministrativo

9. Risultati attesi in relazione a indicatori regionali/distrettuali

Classi coinvolte nelle iniziative Incontri con associazioni immigrati Iniziative rivolte ai giovani Contatti media locali

10. Piano finanziario: euro

Previsione di spesa TOTALE: 185.000,00

di cui risorse di cui risorse regionali (Fondo sociale comunali: locale + Fondo straordinario) 59.000,00 126.000,00

233


SCHEDA INTERVENTO –

PROGRAMMA ATTUATIVO ANNUALE PER L’ANNO 2011. DECLINAZIONE DEGLI OBIETTIVI STRATEGICI TRIENNALI

SCHEDA N. 148

INTERVENTO/PROGETTO:

PROMUOVERE IL DIALOGO INTERCULTURALE E AZIONI PER L’INTEGRAZIONE- in continuità con l’anno precedente OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE: -SOSTENERE L’INTEGRAZIONE SOCIO-LINGUISTICO-CULTURALE DEI CITTADINI STRANIERI, CON PARTICOLARE ATTENZIONE ALLE DONNE IMMIGRATE -FAVORIRE L’INTEGRAZIONE ATTRAVERSO L’INSEGNAMENTO DELLA LINGUA ITALIANA E DELLE REGOLE DI CONVIVENZA -REALIZZARE EVENTI PUBBLICI PER FAVORIRE LA CONOSCENZA E L’INCONTRO TRA ITALIANI E STRANIERI 1.Soggetto capofila dell’intervento

Comune di Reggio Emilia

2. Ambito territoriale Comune di Reggio Emilia di realizzazione 3. Referente Dirigente Dott. Carlo Vestrali dell’intervento: tel. 0522/456326 email: carlo.vestrali@municipio.re.it nominativo e recapiti Cittadini reggiani e cittadini stranieri, associazioni di immigrati, immigrati neo-arrivati in particolare donne con difficoltà 4. Destinatari linguistiche, associazioni locali, studenti Scuole Superiori 5. Eventuali Politiche culturali (biblioteche, musei ecc…) interventi/politiche Politiche pari opportunità integrate collegate Politiche sociali Azioni per l’integrazione (spesa totale 46.000,00): - Punto d’incontro Madreperla, Progettazione iniziative/azioni rivolte alle donne immigrate, costruzione della Rete 6. Azioni previste “Diritto di Parola” per i corsi di lingua italiana, Dialogo interculturale/eventi pubblici (spesa totale 17.000,00): - Primavera senza razzismo, Mondinpiazza, 18 Dicembre Giornata del Migrante 7. Istituzioni/attori sociali coinvolti

Consiglio d’Europa, Provincia, Regione, Associazioni sportive, associazioni/organismi privati per l’insegnamento della lingua italiana, centri sociali, sindacato, Ausl, associazioni femminili locali, Fondazione Mondinsieme, Caritas, Associazioni di cittadini immigrati

8. Risorse umane che si prevede di impiegare

Dirigente Funzionari reti sociali Gestori reti sociali Mediatori linguistico-culturali Operatori sociali Funzionario amministrativo

234


9. Risultati attesi in relazione a indicatori regionali/distrettuali (da esplicitare)

n. cittadini coinvolti nelle iniziative n .studenti scuole medie superiori n. eventi pubblici realizzati n. donne partecipanti n. Incontri di formazione/informazione associazionismo femminile locale Previsione di spesa TOTALE

di cui risorse comunali

10. Piano finanziario: euro

63.000,00 20.000,00

SCHEDA INTERVENTO –

di cui risorse regionali (Fondo sociale locale + Fondo straordinario)

di cui risorse regionali (Progr. Straord Famiglie)

di cui risorse regionali (Progetti armonizzazione)

di cui di cui FRNA risorse regionali (altri fondi)

di cui Fondo nazionale NA

di cui Fondo sanitario regionale

di cui risorse da altri soggetti specificare

43.000,00

PROGRAMMA ATTUATIVO ANNUALE PER L’ANNO 2011. DECLINAZIONE DEGLI OBIETTIVI STRATEGICI TRIENNALI

SCHEDA N. 149

INTERVENTO/PROGETTO:

Progetto europeo SPARDA (Shaping Perceptions and Attitudes to Realise the Diversity Advantage) (nuovo progetto) OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE: MONITORAGGIO OPINIONE PUBBLICA REGGIANA SUL TEMA DELLA DIVERSITA’ – AZIONI DI SENSIBILIZZAZIONE DEI MASS MEDIA LOCALI SUL TEMA DELLA DIVERSITA’ E DELL’IMMIGRAZIONE (workshop) 1.Soggetto capofila dell’intervento Ambito territoriale di realizzazione

3. Referente dell’intervento: nominativo e recapiti 4. Destinatari 5. Eventuali interventi/politiche integrate collegate

Comune di Reggio Emilia Consiglio d’Europa (COE) Comune di Reggio Emilia Dirigente Dott. Carlo Vestrali - tel. 0522 456326 email : carlo.vestrali@municipio.re.it Segreteria Assessore - tel. 0522 456737 - 455048 email: segreteria.assessorecorradini@municipio.re.it cittadini italiani e stranieri (fasce d’età) mass media locali Politiche sociali

235


6. Azioni previste

Indagine/monitoraggio opinione pubblica reggiana sui temi della diversità Workshop condotti da esperti del Consiglio d’Europa volti a sensibilizzare i media locali sul tema della diversità e dell’immigrazione

7. Istituzioni/attori sociali coinvolti

Arci, Centri sociali, Circoscrizioni, Fondazione Mondinsieme

Dirigente 8. Risorse umane che si prevede di funzionari reti sociali impiegare funzionario amministrativo esperti del settore 9. Risultati attesi in relazione a n. cittadini coinvolti indicatori regionali/distrettuali (da n. mass media locali esplicitare) n. workshops/incontri Previsione di cui di cui risorse di spesa risorse regionali TOTALE comunali (Fondo sociale locale + Fondo 10. Piano finanziario: straordinario) euro

SCHEDA INTERVENTO –

di cui risorse regionali (Progr. Straord Famiglie)

di cui risorse regionali (Progetti armonizzazione)

di cui di cui risorse FRNA regionali (altri fondi)

di cui Fondo nazionale NA

di cui Fondo sanitario regionale

(COE)

95.875,00 18.375,00

77.500,00

PROGRAMMA ATTUATIVO ANNUALE PER L’ANNO 2011. DECLINAZIONE DEGLI OBIETTIVI STRATEGICI TRIENNALI

SCHEDA N. 150

INTERVENTO/PROGETTO: EMILIA –ROMAGNA TERRA D’ASILO (in continuità con l’anno precedente) OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE: L’ACCOGLIENZA E SOSTENERE L’INTEGRAZIONE DEI RICHIEDENTI ASILO E RIFUGIATI POLITICI 1.Soggetto capofila dell’intervento

di cui risorse da altri soggetti:

Comune di Reggio Emilia - Regione Emilia-Romagna

2. Ambito territoriale Comune di Reggio Emilia di realizzazione

236

PROMUOVERE


3. Referente dell’intervento: nominativo e recapiti

Dirigente Coordinatore

4. Destinatari

Componenti della rete regionale

5. Eventuali interventi/politiche integrate collegate

Politiche sociali Politiche sanitarie

6. Azioni previste

Coordinamento della rete regionale e organizzazione di attività di sensibilizzazione

7. Istituzioni/attori sociali coinvolti

Regione, Cooperativa Sociale Dimora d’Abramo, Arci - Bologna, Enti locali, Province, Realtà del terzo settore, Sindacati

8. Risorse umane che si prevede di impiegare

Dirigente Coordinatore gestore reti sociali funzionario amministrativo

9. Risultati attesi in relazione a indicatori regionali/distrettuali (da esplicitare)

tel. 0522/456326 email : carlo.vestrali@municipio.re.it tel. 0522/456838 email : andrea.nasciuti@municipio.re.it

n. soggetti aderenti alla rete n. iniziative realizzate monitoraggio presenze di popolazione rifugiata sul territorio e servizi ad essi rivolti Previsione di spesa TOTALE

10. Piano finanziario: euro

Dott. Carlo Vestrali Andrea Nasciuti

di cui di cui risorse risorse regionali comunali (Fondo sociale locale + Fondo straordinario)

di cui risorse regionali (Progr. Straord Famiglie)

di cui risorse regionali (Progetti armonizzazione)

30.000,00

di cui di cui risorse FRNA regionali (altri fondi)

30.000,00

237

di cui Fondo nazionale NA

di cui Fondo sanitario regionale

di cui risorse da altri soggetti specificare


SCHEDA INTERVENTO –

PROGRAMMA ATTUATIVO ANNUALE PER L’ANNO 2011. DECLINAZIONE DEGLI OBIETTIVI STRATEGICI TRIENNALI

SCHEDA N. 151

INTERVENTO/PROGETTO: SPRAR (RIFUGIATI E RICHIEDENTI ASILO), in continuità con l'anno precedente OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE: ACCOGLIENZA E GESTIONE DELLE ATTIVITA’ PREVISTE DAL FONDO NAZIONALE DEL PROGETTO SPRAR 1.Soggetto capofila dell’intervento

Comune di Reggio Emilia Partner del progetto Coop.va sociale Dimora d’Abramo

2. Ambito territoriale di realizzazione

Comune di Reggio Emilia

3. Referente dell’intervento: nominativo e recapiti

Dirigente Dr.Carlo Vestrali – tel. 0522/456326 email: carlo.vestrali@municipio.re.it Gestore reti sociali Chiara Reverberi – tel. 0522/585235 email : chiara.reverberi@municipio.re.it

4. Destinatari

Rifugiati e richiedenti asilo

5. Eventuali interventi/politiche integrate collegate 6. Azioni previste 7. Istituzioni/attori sociali coinvolti

8. Risorse umane che si prevede di impiegare

Politiche sociali Politiche educative e Politiche del lavoro Politiche sanitarie Realizzazione progetto ministeriale ed in specifico l’ accoglienza abitativa, l’ inserimento socio-lavorativo, la tutela legale e la tutela sanitaria Ministero degli Interni, Regione Emilia-Romagna, Questure, Prefettura, Caritas, Ausl, Poli sociali cittadini, Acer, Associazioni di volontariato sociale, Enti di formazione professionale Dirigente gestore processi amministrativi referenti amministrativi educatori operatori legali mediatori linguistico-culturali psicologo assistente sociale

9. Risultati attesi in relazione a indicatori regionali/distrettuali (da esplicitare)

n. beneficiari n. iniziative di sensibilizzazione sul diritto d’asilo

10. Piano finanziario: euro

Previsione di 203.562,36

spesa

TOTALE: di cui risorse comunali /ente gestore: 50.933,43

238

di cui risorse da altri soggetti –(Ministero Interni): 152.628,93


SCHEDA INTERVENTO –

PROGRAMMA ATTUATIVO ANNUALE PER L’ANNO 2011. DECLINAZIONE DEGLI OBIETTIVI STRATEGICI TRIENNALI

SCHEDA N. 152

INTERVENTO/PROGETTO: …… MEDIAZIONE INTERCULTURALE NEL SERVIZIO SOCIALE (in continuità con l'anno precedente OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE:ob.3 1.Soggetto capofila dell’intervento

COMUNE DI REGGIO EMILIA

2. Ambito territoriale di realizzazione

COMUNE DI REGGIO EMILIA

3. Referente dell’intervento: nominativo e recapiti 4. Destinatari

Dr.ssa Germana Corradini, Comune di Reggio Emilia, tel 0522/456833, e-mail: germana.corradini@municipio.re.it Nuclei famigliari immigrati seguiti dai poli di servizio sociale, in particolare nelle situazioni che richiedano di effettuare indagini di verifica delle capacità genitoriali, o comunque quando si presentino situazioni che richiedano approfondimenti dovuti a problemi di tipo linguistico e/o socio-culturale.

5. Eventuali interventi/politiche integrate collegate

Politiche per l’inclusione sociale

6. Azioni previste

Attività di mediazione linguistico - culturale ed interculturale a supporto dei Servizi Sociali Territoriali.

7. Istituzioni/attori sociali coinvolti

Comune di Reggio Emilia, Terzo Settore

8. Risorse umane che si prevede di Mediatori linguistico-culturali impiegare

9. Risultati attesi in relazione a indicatori regionali/distrettuali (da esplicitare)

Sostenere la comunicazione e la relazione tra utenti immigrati e operatori dei servizi sociali, garantendo una reciproca e piena comprensione linguistica e del contesto. Supportare il lavoro socio-assistenziale favorendo l’approfondimento delle situazioni per individuarne meglio le problematiche e i possibili percorsi di aiuto. Mettere in condizioni gli utenti immigrati di comprendere appieno il significato, le finalità e le conseguenze degli interventi messi in atto nei loro confronti. Orientamento e formazione sul tema mediazione culturale agli operatori dei servizi sociali

10. Piano finanziario: euro

Previsione di 36.000,00

spesa

TOTALE: di cui 10.600,00

239

risorse

comunali:

di cui risorse regionali (Fondo sociale locale + Fondo straordinario): 25.400,00


Unione TERRA DI MEZZO SCHEDA INTERVENTO –

PROGRAMMA ATTUATIVO ANNUALE PER L’ANNO 2011. DECLINAZIONE DEGLI OBIETTIVI STRATEGICI TRIENNALI

SCHEDA N. 153

INTERVENTO/PROGETTO: A.L.I. –Azioni Locali per l’integrazione” in continuità con l'anno precedente OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE: Promozione della coesione sociale attraverso la costruzione di relazioni positive tra chi arriva e chi accoglie e di reti e di opportunità per cittadini stranieri e italiani. 1.Soggetto capofila dell’intervento

UNIONE “TERRA DI MEZZO” COMUNI DI BAGNOLO IN PIANO, CADELBOSCO DI SOPRA E CASTELNOVO DI SOTTO

2. Ambito territoriale di realizzazione

COMUNI DELL’UNIONE “TERRA DI MEZZO”

3. Referente dell’intervento:

DOTT.SSA MILA BERTOCCHI bertocchi.mila@comune.bagnolo.re.it 0522/957435

4. Destinatari

Cittadini e famiglie straniere residenti nei comuni dell’unione

5. Eventuali interventi/politiche integrate collegate

sicurezza, politiche abitative, scuola , cultura

6. Azioni previste 7. Istituzioni/attori sociali coinvolti 8. Risorse umane che si prevede di impiegare 9. Risultati attesi in relazione a indicatori regionali/distrettuali

10. Piano finanziario:

euro

Sportello informativo: sostegno e supporto ai servizi comunali – guida e indirizzo all’uso delle risorse territoriali – - Mediazione culturale: per assicurare possibilità di comprensione tra l’utente straniero e i servizi comunali - Alfabetizzazione: percorsi di apprendimento della lingua italiana rivolti alla fascia di età 6 -14 anni e alle donne, in collaborazione con la scuola e il CTP Sportello Sociale, associazioni di volontariato,sportive ricreative culturali, Associazione Pro. di Gio. CTP, parrocchia, associazioni di immigrati, scuola, consultorio salute donna, centri giovani. Assistenti Sociali e personale amministrativo Area Sociale dell’Unione, mediatori culturali, CTP, az. USL, operatori Centrio Giovani, volontari Maggior diffusione dell’informazione sulle risorse presenti sul territorio e sul loro corretto utilizzo Potenziamento di azioni e occasioni di costruzione di reti e di opportunità di scambio e interazione tra cittadini stranieri e italiani. di cui Previsione di spesa di cui risorse di cui di cui risorse di cui TOTALE52.808,87 Di cui FRNA regionali (Fsl risorse regionali risorse risrse regionali (Progetti + Fondo regionali comunali straordinario) (Progr. armonizzazione) (altri 32.808,87 20.000 Straord fondi) Famiglie)

240

di cui Fondo nazionale NA

di cui Fondo sanitario regionale

di cui risorse da altri soggetti specificare


POLO7 SCHEDA INTERVENTO –

PROGRAMMA ATTUATIVO ANNUALE PER L’ANNO 2011. DECLINAZIONE DEGLI OBIETTIVI STRATEGICI TRIENNALI

SCHEDA N. 154

INTERVENTO/PROGETTO: ”RELAZIONI POSSIBILI”in continuità con l'anno precedente…… OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE: costruzione di relazioni positive tra cittadini che provengono da altri paesi (in parallelo con ciò che si rende necessario per chi arriva da altre zone d’Italia) e Comunità che accoglie; aumento del livello di parità di accesso all’istruzione, ai servizi, al mercato del lavoro ed alle soluzioni abitative, assicurare ai cittadini adeguata conoscenza dei diritti e dei doveri previsti dalla normativa vigente e sviluppare azioni contro le discriminazioni; diffusione di informazioni esaurienti sui diversi aspetti del fenomeno migratorio coinvolgendo i cittadini immigrati nella definizione delle politiche pubbliche locali tramite la valorizzazione e la reciproca conoscenza dei fondamenti culturali connessi ai luoghi di origine dei residenti; QUATTRO CASTELLA 1.Soggetto capofila dell’intervento 2. Ambito territoriale di realizzazione 3. Referente dell’intervento: nominativo e recapiti 4. Destinatari 5. Eventuali interventi/politiche integrate collegate

Comuni di Albinea, Quattro Castella e Vezzano (POLO 7) Grisendi Catia – Centro delle Famiglie della Pedecollina Comune di Quattro Castella – P.zza Dante, 1 – 42020 – Quattro Castella Famiglie Immigrate Istituzioni scolastiche Associazioni ed operatori dei servizi Scuola, cultura, sicurezza, casa

-

6. Azioni previste

-

-

Facilitare l’apprendimento della lingua italiana in collaborazione con il CTP da parte degli stranieri adulti e dei minori stranieri immigrati; ( conoscenza delle leggi e dei principi di educazione civica italiana, della organizzazione territoriale dei servizi, nonché per rafforzare le competenze dei cittadini stranieri in materia di sicurezza del lavoro.) Utilizzo di mediatori interculturali nei servizi (sociale, educativi, sanitari), previa ricognizione dei bisogni. Attività di informazione, orientamento, consulenza in materia di immigrazione straniera ed azioni di contrasto al razzismo e alle discriminazioni. partecipazione ad accordi/progetti di natura sovrazonale, facilitazione all’uso della rete degli sportelli specializzati già esistenti nel territorio individuando nuove forme di collaborazione e raccordo con le attività dello Sportello sociale. Sviluppo, in sinergia con le Istituzioni scolastiche ed i servizi educativi comunali e privati, di azioni educative e promozionali di contrasto alle discriminazioni al fine di promuovere interventi informativi, di tutela, di accoglienza ed integrazione sociale; promozione e valorizzazione delle diverse ed inedite identità culturali di cui i cittadini di origine straniera sono portatori;

241


interventi volti a fornire strumenti interculturali tali da garantire la partecipazione degli alunni e delle famiglie al percorso scolastico, nonché attività di socializzazione nel tempo libero in raccordo con le istituzioni scolastiche; interventi finalizzati ad assicurare gli elementi conoscitivi idonei per permettere una adeguata comprensione ed accesso ai servizi Centro famiglie, sportello sociale, scuola, servizi sociali, consultorio salute donna, Centri giovani. -

7. Istituzioni/attori sociali coinvolti 8. Risorse umane che Operatrici Centro delle Famiglie (coordinatrice e referente attività di integrazione), mediatori culturali, insegnante Centro di Formazione Permanete Territoriale, Ostetrica Azienda USL, educatori spazio giovani si prevede di impiegare Attività: Interventi di sostegno all'apprendimento della lingua italiana da parte degli stranieri adulti. Indicatori di monitoraggio: n. corsi realizzati - n. corsi di lingua italiana per adulti avviati e/o realizzati - n. corsi programmati : - n. totale persone che hanno concluso corsi di lingua italiana adulti - n. totale persone residenti da meno di un anno che hanno concluso corsi di lingua italiana adulti - - n. donne che hanno concluso corsi di lingua italiana adulti Attività: Utilizzo di mediatori interculturali nei servizi, tali da facilitare sia la ricognizione dei bisogni degli utenti sia l'ottenimento di 9. Risultati attesi in adeguate prestazioni da parte dei servizi, e più complessivamente esperienze di mediazione territoriale e di comunità negli relazione a indicatori ambiti ricreativi, abitativi e lavorativi anche attraverso la attivazione di reti civiche diffuse di mediazione del territorio. regionali/distrettuali n. mediatori interculturali attivati nei servizi educativi-ricreativi; n. ore di mediazione interculturale effettuate nei servizi (da esplicitare) educativi-ricreativi; n. mediatori interculturali attivati nei servizi scolastici; n. mediatori interculturali attivati nei servizi sociali; n. mediatori interculturali attivati nei servizi sanitari; n. lingue straniere su cui è attivabile la mediazione in base alle necessità grazie alla collaborazione con la Coop. Dimora di Abramo (Consorzio Oscar Romero di Reggio Emilia) Attività: informazione, orientamento, consulenza: Indicatori di monitoraggio: - Numero di invii agli sportelli distrettuali - n. di invii da parte dei servizi territoriali (sportello sociale, assistenti sociali, insegnanti) al centro delle famiglie per attività di informazione ed orientamento Previsione di spesa TOTALE

di cui risorse comunali

10. Piano finanziario: euro

33.610,06

15.999,00

di cui risorse regionali (Fondo sociale locale + Fondo straordinario)

di cui risorse regionali (Progr. Straord Famiglie)

17.611,06

242

di cui risorse regionali (Progetti armonizzazione)

di cui risorse regionali (altri fondi)

di cui di cui FRNA Fondo nazionale NA

di cui Fondo sanitario regionale

di cui risorse da altri soggetti specificare


Comune DI ALBINEA SCHEDA INTERVENTO –

PROGRAMMA ATTUATIVO ANNUALE PER L’ANNO 2011. DECLINAZIONE DEGLI OBIETTIVI STRATEGICI TRIENNALI

SCHEDA N. 155

INTERVENTO/PROGETTO: MEDIAZIONE LINGUISTICA E CULTURALE OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE: Sostegno agli stranieri; Promozione dell’autonomia personale attraverso la mediazione linguistica e culturale COMUNE DI ALBINEA 1.Soggetto capofila dell’intervento 2. Ambito territoriale di realizzazione

Comune di Albinea

3. Referente dell’intervento: nominativo e recapiti

Maria Chiara Borsalino 0522/590209-225

4. Destinatari

Cittadini stranieri residenti nel territorio comunale d’Albinea

5. Eventuali interventi/politiche integrate collegate

Casa, sanità, scuola, stili di vita, sicurezza Mediazione linguistica e culturale tra gli stranieri e le varie istituzioni a cui si rivolgono per diverse necessità Attività amministrative connesse

6. Azioni previste 7. Istituzioni/attori sociali coinvolti 8. Risorse umane che si prevede di impiegare 9. Risultati attesi in relazione a indicatori regionali/distrettuali (da esplicitare)

Servizio Sociale del Comune di Albinea; Centro per le famiglie Pedecollina Assistenti sociali, Istruttore Amministrativo Comunale, mediatori culturali e linguistici, operatori Centro Famiglie Pedecollina Numero di mediazioni attivate

Previsione di cui di spesa risorse TOTALE comunali 10. Piano finanziario:

euro

di cui risorse regionali (Fsl+ Fondo str.ario)

di cui risorse regionali (Progr. Straord Famiglie)

di cui risorse regionali (Progetti armonizzazione)

di cui risorse regionali (altri fondi)

3.446,50

3.446,50

243

di cui FRNA

di cui Fondo nazionale NA

di cui Fondo sanitario regionale

di cui risorse da altri soggetti ecificare


AREA DI INTERVENTO TRASVERSALI

Le schede intervento qui riportate si riferiscono ad obiettivi con ricadute trasversali alle diverse aree e ricomprendono anche quelle correlate alla sanitĂ pubblica e alle patologie prevalenti

244


DISTRETTO SCHEDA INTERVENTO –

PROGRAMMA ATTUATIVO ANNUALE PER L’ANNO 2011. DECLINAZIONE DEGLI OBIETTIVI STRATEGICI TRIENNALI

SCHEDA 156

N.

/PROGETTO: ATTIVITA’ AMMINISTRATIVA CONTABILE FRNA - LAVORO INTEGRATO (progetto nuovo) OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE: GESTIONE ECONOMICO – AMMINISTRATIVA DEL FRNA – CREAZIONE DI UNO STAFF DI LAVORO INTEGRATO AUSL DISTRETTO DI RE – COMUNE DI RE 1.Soggetto capofila dell’intervento 2. Ambito territoriale di realizzazione 3. Referente dell’intervento: nominativo e recapiti 4. Destinatari 5. Eventuali interventi/politiche integrate collegate

DISTRETTO DI RE Silvia guidi - responsabile ufficio di piano Angela Speroni Ausl distretto di re - coordinamento amm.vo (tel 0522 335826 Tecnici e amministratori dei comuni della zona sociale, direzione distrettuale ed aziendale, enti gestori dei servizi per anziani e disabili, regione E.R. questo progetto fa parte della complessiva riorganizzazione dell’udp e riguarda lo specifico della parte amministrativa. il progetto entrerà a far parte della convenzione in via di rinnovo tra ausl e comuni del distretto. •

6. Azioni previste

7. Istituzioni/attori sociali coinvolti 8. Risorse umane che si prevede di impiegare

9. Risultati attesi in relazione a indicatori regionali/distrettuali (da esplicitare)

creazione di una nuova organizzazione che riunita in staff di lavoro integrato, sia a supporto dell’ufficio di piano, e curi la gestione economico-finanziaria del fondo regionale per la non autosufficienza • declinazione di tutte le attività amministrative legate al frna ed alle competenze saa • assegnazione di competenze nell’ambito dei servizi anziani e disabili per svolgere le funzioni amministrative legate ai servizi per i cittadini del distretto in base agli accordi di programma anziani e disabili, a supporto degli organismi che regolano l’accesso ai servizi (uvm anziani – uvh disabili) ufficio di piano, comuni della zona sociale di re, ausl distretto e direzione amministrativa, enti gestori dei servizi anziani e disabili, a speciale fcr n 8 unità di personale di cui n 4 dipendenti del comune di re di cui 3 a tempo pieno ed 1 a 20 h, e n 3 dipendenti dell’ausl di cui 1 a tempo pieno, 1 a 30 h ed 1 a 18 h ed 1 unità a 38 h conferita dall’azienda speciale fcr. - monitoraggio delle spese legate al frna armonizzazione dei dati di attività legati ai servizi creazione di sinergie di interventi volte a dare maggior efficacia ed efficienza alla complessità della gestione supporto ai tecnici per la programmazione delle attività e delle risorse supporto alle attività dell’uvh disabili e dell’uvm anziani analisi dei costi e controllo di gestione verifica congruità, autorizzazione e liquidazione delle fatture dei fornitori frna rapporti con servizi amm.vi centrali ausl (bilancio, tesoreria,,) con i servizi amministrativi di fcr e con quelli dei

245


comuni. - funzioni Previsione di spesa TOTALE 10. Piano finanziario:

saa: gestione liste d’attesa, autorizzazioni agli ingressi, .. di cui di cui risorse di cui di cui risorse di cui risorse regionali risorse regionali risorse comunali (Fondo regionali (Progetti regionali sociale locale (Progr. armonizzazione) (altri Straord fondi) + Fondo straordinario) Famiglie)

264.507

euro

SCHEDA INTERVENTO –

35.000

di cui FRNA

di cui Fondo nazionale NA

139.000

PROGRAMMA ATTUATIVO ANNUALE PER L’ANNO 2011. DECLINAZIONE DEGLI OBIETTIVI STRATEGICI TRIENNALI

di cui Fondo sanitario regionale

di cui risorse da altri soggetti specificare

90.507

SCHEDA N. 157

INTERVENTO/PROGETTO: C.A.A.D. Centro per l’adattamento dell’ambiente domestico – in continuità con gli anni precedenti 1.Soggetto capofila dell’intervento

COMUNE DI REGGIO NELL’EMILIA

2. Ambito territoriale di realizzazione 3. Referente dell’intervento: nominativo e recapiti

DISTRETTUALE

4. Destinatari

Persone Con Disabilità, Servizi Sociali e Sanitari, Associazioni, Progettisti,

5. Eventuali interventi/politiche integrate collegate

politiche della progettazione urbana ed edilizia

6. Azioni previste

CATTINI ATOS – VIA F.LLI CERVI, 70 – 42124 REGGIO EMILIA - TEL. 0522 565539 – atos.cattini@municipio.re.it

-

formazione informazione consulenza, anche domiciliare, alle persone con disabilita’ consulenza agli operatori dei servizi sociali e sanitari consulenza ai progettisti pubblici e privati aggiornamento e implementazione archivi informatici

246


7. Istituzioni/attori sociali coinvolti

8. Risorse umane che si prevede di impiegare 9. Risultati attesi in relazione a indicatori regionali/distrettuali (da esplicitare)

- partecipazione allo staff regionale per la programmzione delle attivita’ - coordinamento e supporto agli sportelli caad dei distretti della provincia di reggio emilia. - istruttoria ed erogazione dei contributi previsti dalla l.r. 29/97. - istruttoria ed erogazione dei contributi previsti dalla l. 13/89 - istruttoria per l’attivazione e la sospensione dei servizi di teleassistenza. comuni del distretto di reggio emilia, ausl di reggio emilia, ospedale santa maria nuova, amministrazione della provincia di reggio emilia, ausl distrettuali della provincia di re, comuni capidistretto della provincia di re, sindacati, associazioni delle categorie dei disabili, associazioni del volontariato. - coordinatore - tecnico della progettazione - tecnico delle tecnologie domotiche e ambientali - fisioterapista (a tempo parziale assegnata dall’ausl di reggio emilia) - responsabile segreteria amministrativa completamento della rete distrettuale dei caad. incremento delle procedure frna. consolidamento delle attivita’ formative, sia agli operatori pubblici che privati.

Previsione di cui di cui risorse di spesa risorse regionali TOTALE comunali (Fondo sociale locale + Fondo straordinario)

10. Piano finanziario: euro

117.000

di cui risorse regionali (Progr. Straord Famiglie)

di cui risorse regionali (Progetti armonizzazione)

32.000

247

di cui risorse regionali (altri fondi)

di cui FRNA 75.000+ 10.000 contributi adattamento domestico

di cui Fondo nazionale NA

di cui Fondo sanitario regionale

di cui risorse da altri soggetti specificare


SCHEDA INTERVENTO –

PROGRAMMA ATTUATIVO ANNUALE PER L’ANNO 2011. DECLINAZIONE DEGLI OBIETTIVI STRATEGICI TRIENNALI

SCHEDA N. 158

INTERVENTO/PROGETTO: C.R.I.B.A. (Centro Regionale di Informazione sul Benessere Ambientale) - Promozione e informazione sui temi dell’accessibilità, dell’universal design, del superamento degli ostacoli ambientali, e del benessere ambientale in genere OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE: Integrazione con gli interventi e le azioni promosse dalla Regione Emilia-Romagna e gli Enti locali territoriali in genere. COMUNE DI REGGIO NELL’EMILIA 1.Soggetto capofila dell’intervento 2. Ambito territoriale di realizzazione

REGIONE EMILIA-ROMAGNA

3. Referente dell’intervento:

CATTINI ATOS – VIA F.LLI CERVI, 70 – 42124 REGGIO EMILIA – TEL. 0522 585539 – FAX 0522 585582 – e-mail: atos.cattini@municipio.re.it Enti pubblici, tecnici della progettazione, pubblici e privati, operatori dei servizi sociali, associazioni di categoria,

4. Destinatari 5. Eventuali interventi/politiche integrate collegate

6. Azioni previste

7. Istituzioni/attori sociali coinvolti 8. Risorse umane che si prevede di impiegare 9. Risultati attesi in relazione a indicatori regionali/distrettuali

10. Piano finanziario: euro

Partecipazione a commissioni istituzionali. Coordinamento, insieme al C.R.A. (Centro Regionale Ausili) di Bologna, dei C.A.A.D. (Centro per l’Adattamento dell’Ambiente Domestico) delle province della regione. Attività formative con corsi tematici rivolti a tecnici progettisti sia del settore pubblico che privato. Attività convegnistiche. Partecipazione a commissioni regionali per la definizione di normative, e strumenti operativi specifici, monitoraggio del territorio regionale. Coordinamento dei C.A.A.D. della Regione Emilia-Romagna. Formazione dei tecnici progettisti sia del settore pubblico che privato. Gestione e implementazione di banche dati sui temi specifici dell’accessibilità e del superamento delle barriere architettoniche. Consulenza e orientamento ai servizi socioassistenziali, sanitari, alle associazioni di categoria, ai disabili e alle famiglie. Regione Emilia-Romagna, Farmacie Comunali Riunite di Reggio Emilia (F.C.R.), Centro Europeo di Ricerca e Promozione dell’Accessibilità (C.E.R.P.A.) -

Coordinatore, Responsabile designato dal C.E.R.P.A. Tecnico progettista Amministrativo part-time

Previsione di di cui risorse spesa comunali TOTALE 165.000,00

di cui risorse regionali (Fsl + Fondo straordinario)

di cui risorse regionali (Progr. Straord Famiglie)

248

di cui risorse regionali (Progetti armonizzazione)

di cui risorse di cui regionali FRNA (altri fondi) 165.000,00

di cui Fondo nazionale NA

di cui Fondo sanitario regionale

di cui risorse da altri soggetti specificare


SCHEDA INTERVENTO –

PROGRAMMA ATTUATIVO ANNUALE PER L’ANNO 2011. DECLINAZIONE DEGLI OBIETTIVI STRATEGICI TRIENNALI

SCHEDA N. 159

INTERVENTO/PROGETTO: SPORTELLO ASSISTENTI FAMILIARI (In continuità con l’anno precedente) OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE: Consolidamento rete distrettuale sportelli, messa a regime di sistema informativo, elaborazione di un piano di formazione distrettuale RETE Reggio Emilia Terza Età ASP 1.Soggetto capofila dell’intervento 2. Ambito territoriale di Distretto di Reggio Emilia realizzazione 3. Referente Paola Castellini - Responsabile Settore Socio Assistenza RETE ASP – Via P. Marani 9/1 RE Tel 0522-571012 e.mail dell’intervento: pcastellini@rete.re.it nominativo e recapiti Persona non autosufficienti residenti nel Distrretto 4. Destinatari 5. Eventuali interventi/politiche integrate collegate 6. Azioni previste

Politiche per l’immigrazione, politiche per il lavoro

Implementazione scheda informatizzata dello sportello, armonizzazione processi di lavoro dei diversi sportelli, messa a punto di un piano di formazione diffusa, potenziamento delle attività di informazione e comunicazione Comuni del distretto, AUSL Distretto, RETE ASP, Ce.IS, Parrocchia Albinea, OPUS CIVIUM ASP fornitori assistenza domiciliare

7. Istituzioni/attori sociali coinvolti 8. Risorse umane che Risorse umane fornite dal soggetto capofila e da istituzioni e attori coinvolti si prevede di impiegare 9. Risultati attesi in Utilizzo sistema informativo Garsia, definizione e avvio percorso formativo, …… relazione a indicatori regionali/distrettuali Previsione di cui di cui risorse di cui di cui risorse di cui di cui di spesa risorse regionali risorse regionali risorse FRNA TOTALE comunali (FSL + Fondo regionali (Progetti regionali straordinario) (Progr. armonizzazione) (altri 10. Piano Straord fondi) finanziario: Famiglie) 130.000+20.000 150.000 euro Sportello Aspasia

249

di cui Fondo nazionale NA

di cui Fondo sanitario regionale

di cui risorse da altri soggetti specificare


SCHEDA INTERVENTO –

PROGRAMMA ATTUATIVO ANNUALE PER L’ANNO 2011. DECLINAZIONE DEGLI OBIETTIVI STRATEGICI TRIENNALI

SCHEDA N. 160

UFFICIO DI PIANO (la scheda è integrata dalla scheda n. 155 ATTIVITA’ AMMINISTRATIVA CONTABILE FRNA) in continuità con gli anni precedenti OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE: REGGIO EMILIA 1.Soggetto capofila intervento 2. Ambito territoriale di realizzazione 3. Referente dell’intervento:

Zona Sociale di Reggio Emilia Silvia Guidi, Responsabile ufficio di piano, silvia.guidi@muncipio.re.it

4. Destinatari

Cittadini della Zona Sociale

5. Eventuali interventi/politiche integrate collegate

Principali politiche dell’Ente Locale ( Urbanistica, Mobilità, Ambiente, Università, Sicurezza) Politiche scolastiche, Politiche del Lavoro, Politiche sanitarie

6. Azioni previste

7. Istituzioni/attori sociali coinvolti

8. Risorse umane che si prevede di impiegare

9. Risultati attesi in relazione a indicatori regionali/distrettuali 10. Piano finanziario:

Programmazione annuale di zona, partecipazione ufficio di supporto di livello provinciale, governo FRNA, chiusura dei contratti di servizio connessi all’accreditamento, organizzazione della funzione amministrativa connessa all’implementazione dei contratti di servizio sull’accreditamento sull’accreditamento. Consolidamento delle modalità di lavoro per aree tematiche e sottogruppi di lavoro. Dirigenti Politiche Comunali, AUSL, Azienda Ospedaliera S.Maria Nuova, Istituzioni Scolastiche, Provincia, Coopne Sociale, Forum Terzo Settore, Azienda Speciale FCR, ASP:Osea, RETE, OPUS CIVIUM, SS.PIETRO E MATTEO. - Responsabile (Comune di Reggio Emilia – Policy Città Solidale); - Coordinatore (Comune di Reggio Emilia - Policy Città Solidale) - Collaboratore in staff addetto alla partecipazione (Comune di Reggio Emilia – Policy Città Solidale) - Collaboratori designati dai Comuni del Distretto - Direttore Cure Primarie AUSL - Responsabile Handicap Adulto AUSL - Responsabile Area Sociale AUSL - Direttore Amministrativo Distretto AUSL - Segreteria attività non autosufficienza (3 unità di personale + 1 part-time) Stesura contratti di servizio connessi all’accreditamento. Programmazione di zona. Consolidamento e modifica delle procedure connesse al FRNA- N. OPERATORI Previsione di di cui di cui risorse di cui FRNA di cui Fondo di cui Fondo Eventuali spesa risorse regionali (risorse nazionale NA sanitario risorse altri totale** comunali 60.000 regionali) regionale soggetti 149.000 89.000

250


SCHEDA INTERVENTO –

PROGRAMMA ATTUATIVO ANNUALE PER L’ANNO 2011. DECLINAZIONE DEGLI OBIETTIVI STRATEGICI TRIENNALI

SCHEDA N. 161

INTERVENTO/PROGETTO: SISTEMA INFORMATIVO OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE: Comune di Reggio Emilia 1.Soggetto capofila dell’intervento 2. Ambito territoriale di realizzazione 3. Referente dell’intervento: nominativo e recapiti 4. Destinatari 5. Eventuali interventi/politiche integrate collegate

Distretto Silvia Guidi, Responsabile ufficio silvia.guidi@municipio.re.it Anziani e disabili del distretto

di

piano,

galleria

Santa

Maria

1,

REGGIO

EMILIA,

tel

0522/456725,

Poli territoriali di servizio sociale, nuclei cure primarie, sportello assistenti familiari, centro famiglie, Prosieguo implementazione sistema informativo del sociale e socio-sanitario del territorio: implementazione flussi da strutture e servizi territoriali anziani e disabili, implementazione scheda presa in carico anziani e disabili con informatizzazione della tenuta liste d’attesa e ingressi, implementazione flussi SMAC e FAR con attivazione BINA FAR fornitori assistenza domiciliare anziani, centri diurni anziani e case residenze anziani e disabili del territorio

6. Azioni previste 7. Istituzioni/attori sociali coinvolti 8. Risorse umane che si prevede di impiegare 9. Risultati attesi in relazione a indicatori regionali/distrettuali (da esplicitare)

10. Piano finanziario:

euro

Assistenti sociali del territorio, amministrative dei poli territoriali di servizio sociale, segreterie uvg e uvh, CUED comune di Reggio Emilia, CUED ASL - Completamento scheda informatizzata anziani e disabili - informatizzazione tenuta liste d’attesa e ingressi - implementazione flussi SMAC e FAR - attivazione BINA FAR Previsione di di cui risorse di cui risorse di cui risorse di cui di cui di cui di cui spesa TOTALE comunali regionali regionali FRNA Fondo Fondo risorse da altri soggetti (Fondo sociale (altri fondi) nazionale sanitario regionale -specificare locale + NA Fondo straordinario) 50.000

50.000

251


AUSL SCHEDA INTERVENTO –

PROGRAMMA ATTUATIVO ANNUALE PER L’ANNO 2011. DECLINAZIONE DEGLI OBIETTIVI STRATEGICI TRIENNALI

SCHEDA 162

N.

INTERVENTO/PROGETTO: SVILUPPO NUCLEI CURE PRIMARIE OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE: trasversali AUSL 1.Soggetto capofila dell’intervento 2. Ambito territoriale di realizzazione

Distretto di Reggio Emilia

3. Referente dell’intervento: nominativo e recapiti

Greci Marina. Viale Monte San Michele 8. Tel. 0522.335480

4. Destinatari

Popolazione generale del Distretto

5. Eventuali interventi/politiche integrate collegate

Politiche sociali

6. Azioni previste

7. Istituzioni/attori sociali coinvolti

1) Proseguire con la Individuazione delle sedi dei NCP in coerenza con l’organizzazione territoriale dei servizi sociali per creare maggiore connessione con i territori, compatibilmente alle risorse economiche (nel 2009 istituita sede Spallanzani per NCP 3 e 4) 2) Sperimentare in almeno un NCP la gestione delle patologie croniche da parte degli MMG del Nucleo. 3) Sperimentare in almeno un NCP la presenza dell’ostetrica 4) Consolidare ed implementare la strutturazione del Servizio Infermieristico domiciliare su base territoriale all’interno dei NCP progressivamente individuati. 5) Implementare un modello di assistenza domiciliare orientato ad interventi pro-attivi. Favorire l’assistenza domiciliare integrata (ADI): MMG-IP e.Assistente sociale, quando necessario 6) Favorire la medicina di gruppo o la medicina in rete con struttura 7) Favorire l’integrazione professionale fra i professionisti dell ‘’NCP 8) Realizzare, all’interno del NCP, interventi di educazione terapeutica rivolti a gruppi di pazienti. affetti da patologie croniche 9) Favorire l’empawerment del cittadino per la conoscenza del Servizio infermieristico dei NCP 10) Favorire l’integraziione Ospedale - Territorio per la dimissione di pazienti cronici , tramite istituzione PUA e incontri fra il personale coinvolto. Attualmente la segnalazione ai servii territoriali di pazienti che necessitano una presa in carico a domicilio avviene per il 90% il giorno delal dimissione o nei tre giorni successivi. DCP , servizi sociali , terzo settore

252


8. Risorse umane che si prevede di impiegare

9. Risultati attesi in relazione a indicatori regionali/distrettuali (da esplicitare)

10. Piano finanziario:

euro

Infermieri, medici di medicina generale, specialisti ambulatoriali, medici di continuità assistenziale, Pediatri di Libera scelta, assistenti sociali 6) n° sedi NCP individuate >= 5 7) n° NCP strutturati attivi >= 2 8) n° nuove medicine di gruppo o medicine in rete con struttura >= 2 9) aumento n° ADI delle >= 1270 (nel 2010 n° 1010) 10) Prime visite integrate (IP-MMG-) nelle ADI di alta complessità (IIl livello) =100% 11) monitoraggio n° interventi di educazione terapeutica realizzati nei NCP strutturati 12) momenti di confronto fra i professionisti operanti nel nucleo (specialisti., MMg, asiistenti sociali, IP, PLS): n° incontri NCP>= 5 13) n° incontri con cittadinanza >= 2 14) monitoraggio n° UVP (Unità di valutazione Pediatrica) e UVM (unita di valutazione multidimenenionale) riduzione delle dimissioni segnalate tardivamente al servizio domiciliare territoriale del NCP . Previsione di cui di cui risorse di cui di cui di cui di cui di cui di cui risorse di cui FRNA Fondo Fondo di spesa risorse regionali risorse regionali risorse risorse da nazionale sanitario altri TOTALE comunali (Fondo regionali (Progetti regionali NA regionale soggetti sociale locale (Progr. armonizzazione) (altri Straord fondi) specificare + Fondo straordinario) Famiglie) 270.360 270.360

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SCHEDA INTERVENTO –

PROGRAMMA ATTUATIVO ANNUALE PER L’ANNO 2011. DECLINAZIONE DEGLI OBIETTIVI STRATEGICI TRIENNALI

SCHEDA 163

N.

INTERVENTO/PROGETTO: : PROMOZIONE CORRETTI STILI DI VITA in continuità con l'anno precedente OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE: promuovere a tutti i livelli corretti stili di vita e comportamenti sani. La promozione di corretti stili di vita trova applicazione in tutti gli ambiti dell’assistenza sanitaria territoriale, di base e specialistica VO AUSL RE 1.Soggetto capofila dell’intervento 2. Ambito territoriale di realizzazione

Distretto di Reggio E.

3. Referente dell’intervento: nominativo e recapiti

Greci Marina. Viale Monte San Michele 8. 0522.335480

4. Destinatari

Popolazione generale del Distretto

5. Eventuali interventi/politiche integrate collegate

Politiche per lo sport, politiche urbanistiche

1) Valutazione del RISCHIO CARDIOVASCOLARE da parte dei MMG ai pz. di età compresa tra i 35 ed i 69 anni 2) LOTTA ALL’ALCOLISMO da parte dei MMG con l’obiettivo di identificare i pazienti con alto consumo di alcolici e di orientare l’intervento a seconda del rischio: . PAZIENTI AD ALTO RISCHIO: danno e allarme per la salute / Alcolisti e forti bevitori. A. consegna di materiale; B. consigli relativi alla necessità di sospendere l’assunzione di alcolici; C. Trattamento (invio a Sert o servizi specifici Alcologici e/o gruppi di auto-mutuo aiuto).

6. Azioni previste

3) 4) 5)

6) 7)

PAZIENTI A BASSO RISCHIO: consumatori moderati. Consegna di materiale e consigli relativi alla riduzione del consumo di alcolici. realizzazione di interventi educazione terapeutica rivolti a gruppi di pazienti. affetti da patologie croniche (diabete e scompenso) Interventi mirati da parte dei Pediatri di Libera per sensibilizzare tutte le famiglie dei nuovi nati sui danni del fumo passivo e sul vantaggio del non fumare Prevenzione del soprappeso e obesità nell’infanzia: individuazione della popolazione a rischio, valutazione clinica , controlli programmati da parte del Pediatri di Libera Scelta allo scopo di migliorare le abitudini alimentari aumentare l’attività fisica, ridurre le abitudini sedentarie coinvolgere e sostenere la famiglia. Progetto ALLA TUA SALUTE che coinvolge i PLS nella sensibilizzazione informazione dei genitori, degli adolescenti nel tentativo di cambiare la percezione personale e sociale dell’alcol . Partecipazione al progetto bicibus e pedibus: impegno dei PLS nel favorire ‘attività fisica e contrastare la

254


sedentarietà per la prevenzione delle malattie cardiache e metaboliche. 7. Istituzioni/attori sociali coinvolti 8. Risorse umane che si prevede di impiegare

9. Risultati attesi in relazione a indicatori regionali/distrettuali (da esplicitare)

DCP , 3° settore, Infermieri, medici di medicina generale, Pediatri di libera scelta specialisti ambulatoriali, medici di continuità assistenziale 15) Presa in carico tempestiva delle gravidanze con adesione al protocollo regionale al = > 95%; 16) Corsi di preparazione alla nascita per donne straniere = > 4 / anno; 17) Aumento ore di educazione sanitaria (da 625 nel 2010 a 700 nel 2011) 18) Monitoraggio delle applicazioni della procedura aziendale sulla assistenza domiciliare ai bambini con patologia crocica e rilevazione delle non conformità. 19) Coperture vaccinali => 95% per le vaccinazioni infantili

Previsione di cui di cui risorse di spesa risorse regionali TOTALE comunali (Fondo sociale locale + Fondo straordinario)

10. Piano finanziario:

euro

di cui risorse regionali (Progr. Straord Famiglie)

352.920

di cui risorse regionali (Progetti armonizzazione)

di cui risorse regionali (altri fondi)

di cui FRNA

di cui Fondo nazionale NA

di cui Fondo sanitario regionale

352.920

255

di cui risorse da altri soggetti specificare


SCHEDA INTERVENTO –

PROGRAMMA ATTUATIVO ANNUALE PER L’ANNO 2011. DECLINAZIONE DEGLI OBIETTIVI STRATEGICI TRIENNALI

SCHEDA N. 164

INTERVENTO/PROGETTO: SPECIALISTICA AMBULATORIALE in continuità con l'anno precedente OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE: Sviluppo e governo dell’assistenza specialistica ambulatoriale. Secondo quanto previsto dalle direttive regionali ogni anno viene redatto il piano di produzione che prevede un potenziamento dell’attività specialistica ambulatoriale per le prestazioni i cui tempi d’attesa risultano, dal monitoraggio periodico, superiori ai parametri regionali. L’obiettivo è quello di garantire, attraverso produzione interna ed accordi di fornitura con l’AOSMN e i soggetti privati accreditati , livelli produttivi adeguati a soddisfare i bisogni, in termini di quantità e qualità, della popolazione del Distretto di Reggio Emilia. In particolare per l’odontoiatria l’obiettivo per il triennio è di dare completa attuazione alla DGR 374 che definisce LEA specifici. AUSL 1.Soggetto capofila dell’intervento 2. Ambito territoriale di realizzazione 3. Referente dell’intervento 4. Destinatari

DISTRETTO DI REGGIO EMILIA GRECI MARINA, V.M.S.MICHELE 8 TEL. 0522.335480 Popolazione generale del Distretto

5. Eventuali interventi/politiche integrate collegate

6. Azioni previste

ODONTOIATRIA Per quanto riguarda il 2011 si intendono mantenere le attività messe del 2010, senza ulteriori particolari incrementi, se non per le attività già previste e attivate a seguito di precedenti pubblicazioni. Per il 2011 gli obiettivi dell’ortodonzia restano nell’ambito della razionalizzazione interna dei percorsi, della logistica del reclutamento di accesso alle cure dei giovani pazienti, con il progetto allo studio di computerizzare la lista di attesa e di assegnarne la gestione a personale non direttamente coinvolto nelle cure. Si selezioneranno i ragazzini aventi diritto strettamente secondo le indicazioni regionali: priorità per la IV^ e V^ classe IOTN e per la III^ definita borderline. Su questi argomenti gli ortodontisti sono chiamati a breve a produrre linee guida interne prontamente applicabili Anche in campo odontoiatria adulti non si prevedono ulteriori incrementi di offerta per il 2011 L’informatizzazione dell’odontoiatria è obiettivo prioritario per il 2011. CARDIOLOGIA Da aprile saranno dislocate alcune sedute di cardiologia c/o il NCP Spallanzani e presso il poliambulatorio di C.Sotto per incentivare il percorso scompenso e in sostituzione della cardiologia di Guastalla(C.Sotto). Si trasferisce l’ambulatorio cardiologico del giovedì pomeriggio da RE a Cast. Sotto e l’ambulatorio cardiologico del lunedì mattina allo Spallanzani, presso la sede del NCP.

256


7. Istituzioni/attori sociali coinvolti 8. Risorse umane che si prevede di impiegare

9. Risultati attesi in relazione a indicatori regionali/distrettuali (da esplicitare)

10. Piano finanziario: euro

Prosecuzione dell’attività di educazione terapeutica rivolta a cittadini affetti da scompenso cardiaco cronico SENOLOGIA L’attività dell’ambulatorio senologico andrà riorientata verso le donne a rischio eredo-famigliare, secondo le indicazioni del gruppo regionale che si occupa proprio di quest’ultimo aspetto. Il passaggio richiederà una adeguata formazione ai MMG ed una informazione alle associazioni femminili. Per il 2011 si prevede anche un calo sensibile delle ecografie al seno prenotabili a CUP(non eseguite al centro senologico) perché si ritiene che il riorientamento della funzione, nell’applicazione delle indicazioni, possa rendere possibile il ,calo dell’offerta. OTORINOLARINGOIATRIA Prospettive 2011: si prevede da aprile di trasferire l’attività di rinofibroscopia dall’ambulatorio alla Sala piccoli interventi chirurgici, a maggior garanzia per pazienti e operatori. AMBULATORIO PICCOLI INTERVENTI Per il 2011 si prevede una razionalizzazione con possibile riduzione dell’attività, in relazione anche all’adozione di istruzioni operative comportanti la definizione precisa della casistica di intervento reclutabile, specie in campo OCULISTICO. ALTRE BRANCHE- Per il 2011 sono già operative o si prevedono le seguenti variazioni: + 24 ore di fisiatria; - 9 ore di odontoiatria finalizzate all’ortodonzia; + 4,5 ore/ sett di dermatologia per la diagnosi precoce del melanoma; + 4 ore/sett reumatologia da accordi con il reparto ospedaliero DCP, AOSMN, PRIVATO ACCREDITATO SPECIALISTI AMBULATORIALI,INFERMIERI,OSS,MEDICI DI MEDICINA GENERALE 1) produzione interna di ecocolordoppler cardiaco = 2680 2) produzione interna visita cardiologica più ECG = 6390 3) produzione interna visite otorinolaringoiatriche = 6550 4) produzione interna visite oculistiche = 20.000 5) produzione interna visite oculistiche priorità B = 100 6) produzione interna visite dermatologiche = 9100 7) produzione interna visite endocrinologiche= 3500 8) produzione interna vista odontoiatrica = 4950 9) produzione interna cure odontoiatriche = 20150 10) produzione interna viste ortodontiche = 800 11) produzione interna cure ortodontiche = 19000 12) monitoraggio n° pazienti. disabili inseriti in sedute dedicate monitoraggio n° ospiti di casa protetta sottoposti a visita odontoiatrica di cui Previsione di spesa TOTALE:6.002.748 Fondo sanitario regionale: 6.002.748

257


SCHEDA INTERVENTO –

PROGRAMMA ATTUATIVO ANNUALE PER L’ANNO 2011. DECLINAZIONE DEGLI OBIETTIVI STRATEGICI TRIENNALI

SCHEDA 165

N.

INTERVENTO/PROGETTO: SVILUPPO PERCORSI DI CURA OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE: Promuovere e implementare i percorsi di cura relativi alle patologie croniche prevalenti quali modalità organizzative e clinico assistenziali finalizzate a migliorare e integrare ulteriormente i servizi e le professionalità, garantendo equità d’accesso, appropriatezza, presa in carico, continuità assistenziale e favorendo il sostegno ai malati e alle famiglie, monitorando e valutando i risultati; AUSL RE 1.Soggetto capofila dell’intervento 2. Ambito territoriale di realizzazione

Distretto di Reggio E.

3. Referente dell’intervento: nominativo e recapiti

Greci Marina. Viale Monte San Michele 8. tel. 0522.335480

4. Destinatari

Popolazione generale del Distretto

5. Eventuali interventi/politiche integrate collegate

6. Azioni previste

1)Valutazione della efficienza ed efficacia del percorso di cura “gestione integrata del diabete” attraverso indicatori individuaqti nei profili di salute dei nuclei cure primarie Particolarmente rilevante sarà l’azione dei MMG nell’individuare casi di diabete non ancora diagnosticati attraverso lo screening sui soggetti a rischio. Ulteriore contributo alla diagnosi precoce del diabete è dato dagli interventi dell’Associazione Diabetici della provincia di Reggio Emilia che, congiuntamente alla UO di diabetologia distrettuale, effettua campagne di sensibilizzazione presso i principali luoghi commerciali della città. Nell’ambito della gestione integrata del Diabete continuerànno , sempre in collaborazione con l’Associazione Diabetici, gli interventi di educazione terapeutica rivolti a gruppi di pazienti affetti da diabete tipo II in GI 2)Implementazione del percorso rivolto a pazienti affetti da scompenso cardiaco.Per il miglioramento del percorso: a. Sviluppo del percorso all’interno dei nuclei con ambulatorio di cardiologia dedicato. b. Monitoraggio e discussione dell’andamento del percorso con i co- ordinatori dei nuclei e gli specialisti cardiologi attraverso la valutazione dei profili di salute dei nuclei c. educazione terapeutica rivolta ai pazienti inseriti nel percorso 3)Sviluppo ulteriore del percorso del paziente. oncologico mediante le seguenti azioni: a. aumentare il n° di casi per i quali viene attivata la 2° opinione interpares (50 a fine 2010) b. nomina del referente distrettuale dei medici palliativisti con compiti di coordinamento, fra le varie figure professionali coinvolte nell’asssitenza domiciliare al paziente oncologico e di confronto con oncologi ospedalieri ed Hospice.

258


7. Istituzioni/attori sociali coinvolti 8. Risorse umane che si prevede di impiegare 9. Risultati attesi in relazione a indicatori regionali/distrettuali (da esplicitare)

10. Piano finanziario:

euro

c. Presa in carico congiunta del paziente neoplastico da parte del MMg medico palliativista e Infermiere domiciliare d. Implementare il numero di medici palliativisti presenti sul territorio e. Incontri fra medici palliativisti , operatori del Servizio Domiciliare per governo del sistema e discussione del casi complessi (coinvolgimento MMG) f. Incontri con day hospital oncologico per la presa in carico dei pazienti dimessi a domicilio. g. Presa in carico congiunta del paziente neoplastico da parte del MMg medico paliativisyta e Infermiere domiciliare per l’intera durata della malattia 4) Revisione dei criteri di arruolamento dei soggetti nel percorso di gestione integrata dei pazienti con insufficienza renale cronica e Implementazione del percorso finalizzato alla diagnosi precoce dell’Insufficienza renale cronica Implementazione del percorso di cura rivolto a paziente. con disturbi psichiatrici minori (progetto Leggeri) mediante trasferimento dello psichiatra di nucleo nelle sedi di nucleo di Pieve e Spallanzani DCP , AOSMN, DSM, Associazione Diabetici Infermieri, medici di medicina generale, specialisti ambulatoriali, medici di continuità assistenziale, specialisti ospedalieri , psichiatri N° pz. inseriti nel percorso gestione integrata del diabete > 1700 N° pz. inseriti nel percorso scompenso > 480 Monitoraggio n° pz. per i quali è stata attivata la 2° opinione interpares Monitoraggio n° pz inseriti nel percorso Insuff. Renale (PIRP) Monitoraggio n° di eventi di educazione terapeutica rivolti a pz. inseriti nei percorsi Monitoraggio dei pazienti seguiti con psichiatra di nucleo di cui risorse Previsione di cui regionali di spesa risorse TOTALE comunali (Fondo sociale locale + Fondo straordinario) 252.000

di cui risorse regionali (Progr. Straord Famiglie)

di cui risorse regionali (Progetti armonizzazione)

di cui risorse regionali (altri fondi)

di cui FRNA

di cui Fondo nazionale NA

di cui Fondo sanitario regionale

252.000

259

di cui risorse da altri soggetti specificare


SCHEDA INTERVENTO –

PROGRAMMA ATTUATIVO ANNUALE PER L’ANNO 2011. DECLINAZIONE DEGLI OBIETTIVI STRATEGICI TRIENNALI

SCHEDA 166

N.

INTERVENTO/PROGETTO: …Programma di screening in continuità con l'anno precedente OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE: Mantenere e sviluppare le attività di screening con regolare chiamata attiva della popolazione target e una continua attenzione al mantenimento/miglioramento dell’adesione alla chiamata, alla qualità dei test di primo livello e dell’eventuale successivo percorso diagnostico-terapeutico offerto alle persone risultate positive. AUSL RE 1.Soggetto capofila dell’intervento 2. Ambito territoriale di realizzazione

Distretto di Reggio Emilia

3. Referente dell’intervento: nominativo e recapiti

Luisa Paterlini .Via Amendola 2 tel. 0522.335131

4. Destinatari

Popolazione residente e domiciliata del distretto

5. Eventuali interventi/politiche integrate collegate

6. Azioni previste

Nella provincia di Reggio Emilia, con la collaborazione delle due ’Aziende Sanitarie, sono attivi tre screening oncologici: 1. Lo screening per il tumore del collo dell’utero: attivo dal 1996, è rivolto a tutte le donne di età compresa tra i 25 e i 64 anni. Alla popolazione invitata viene offerto con periodicità triennale il pap-test, quale esame di primo livello; qualora quest’ultimo risulti positivo, viene proposta una colposcopia di approfondimento e, se necessario, il percorso diagnostico-terapeutico successivo. Nel 2011 il programma di screening proseguirà la partecipazione ad un progetto pilota per lo studio della fattibilità nella popolazione generale dell’uso del test HPV come test primario di screening. 2. Lo screening per il tumore della mammella: attivo dal 1995 ed esteso a tutto il territorio provinciale dal 2000, coinvolgeva fino al 2009 le donne di età compresa tra i 50 e i 69 anni. Dal 2010 lo screening si rivolge anche alle donne di età 45-49 e 70-74 anni. L’esame di primo livello, proposto con periodicità annuale alle donne 45-49 e con periodicità biennale alle donne 50-74, è la mammografia bilaterale; in caso di esito dubbio o positivo, la donna viene richiamata e indirizzata agli approfondimenti di 2° livello e al percorso terapeutico qualora necessario. 3. Lo screening per la prevenzione del tumore del colon-retto: iniziato nel mese di marzo del 2005, è diretto alle donne e agli uomini di età compresa tra i 50 e i 69 anni. L’esame di primo livello proposto è la ricerca del sangue occulto nelle feci, da effettuarsi con periodicità biennale; qualora positiva, l’utenza viene invitata ad eseguire una colonscopia di approfondimento e indirizzata al percorso terapeutico successivo qualora necessario. E’ fondamentale che un programma di screening garantisca un’effettiva equità di accesso alla popolazione coinvolta; in quanto intervento di sanità pubblica, esso deve favorire una crescente partecipazione e

260


garantire un elevato standard di qualità degli esami e dei percorsi proposti. 7. Istituzioni/attori sociali coinvolti 8. Risorse umane che si prevede di impiegare

9. Risultati attesi in relazione a indicatori regionali/distrettuali (da esplicitare)

AUSL – AOSP – MMG Operatori dei servizi Salute Donna, Radiologia, Poliambulatori, Endoscopia digestiva, Centro Screening, Centro di Citologia Cervico-Vaginale, reparti ospedalieri di degenza interessati dalle attività terapeutiche Tra gli indicatori maggiormente utilizzati per rappresentare i risultati dei programmi di screening vi sono: • l’avanzamento: descrive la percentuale di persone invitate in un anno rispetto alla popolazione teorica da invitare, da intendersi come il totale della popolazione bersaglio divisa per il numero di anni che intercorrono nell’intervallo tra due test di primo livello. Questo indice dovrebbe essere prossimo al 100% • l’adesione: è la percentuale di persone invitate che aderisce al programma • la partecipazione agli approfondimenti proposti dal programma di screening in seguito all’esame di primo livello risultato positivo si riportano i risultati ultimi disponibili relativi alla realtà aziendale. Nella realtà reggiana gli screening oncologici hanno raggiunto standard di buona qualità, garantendo l’offerta attiva a tutta la popolazione. L’adesione, sia al test di 1° livello che all’approfondimento, è sempre superiore alla media regionale, quasi sempre superiore allo standard desiderabile, e tra le più elevate nel panorama nazionale.

Screening per la prevenzione del tumore del collo dell’utero – anno 2010

Distretto di Reggio Emilia

AUSL Reggio Emilia

popolazione bersaglio/anno

21.977

50.334

avanzamento

99,7%

99,8%

pap test effettuati

15.716

35.280

adesione

66,9%

69,0%

463

1.064

97,4%

donne inviate al 2° livello partecipazione al 2° livello per HSIL+

Screening per la prevenzione del tumore della mammella – anno 2010 popolazione bersaglio/anno

Emilia-Romagna

standard desiderabile

95,1%

100%

60,1%

>=80%

95,8%

95%

>=95%

Distretto di Reggio Emilia

AUSL Reggio Emilia

Emilia-Romagna

25.118

58.723

261

standard desiderabile


avanzamento

101,5%

102,8%

mammografie effettuate

16.652

38.735

adesione

75%

76,2%

donne inviate al 2° livello

723

1.584

100%

99,9%

partecipazione al 2° livello

Screening per la prevenzione del tumore del colon retto – anno 2010

popolazione bersaglio/anno

Distretto di Reggio Emilia

AUSL Reggio Emilia

maschi

femmine

maschi

femmine

12.227

13.204

29.559

30.930

101%

avanzamento

77,7%

100%

63,1%

>=75%

99%

-

Emilia-Romagna

maschi

103%

5.422

6.611

14.994

18.197

adesione

58,4%

61,9%

60%

65%

60,5%

62,4%

persone positive al 1° livello

244

220

partecipazione al 2° livello

90%

92%

755

femmine

91,4%

test per la ricerca del sangue occulto eseguiti

standard desiderabile

53%

>90%

50% 51,3

>65%

81,9%

>90%

633 90,3%

262

89,2%


SCHEDA INTERVENTO –

PROGRAMMA ATTUATIVO ANNUALE PER L’ANNO 2011. DECLINAZIONE DEGLI OBIETTIVI STRATEGICI TRIENNALI

SCHEDA N. 167

INTERVENTO/PROGETTO: Sicurezza partecipata Parco San Lazzaro in continuità con anno precedente OBIETTIVI TRIENNALI DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE: - sviluppare sinergie tra Servizi sanitari, sociali, di vigilanza, Enti Accreditati, Università, Forze dell’ordine, Enti locali, Cittadini - prevenire fenomeni di “disordine urbano” generati da fruitori dei Servizi per le dipendenze - promuovere, in collaborazione con le Forze dell’Ordine, interventi finalizzati al rispetto ed al mantenimento della legalità Ausl RE - SERT Distretto di Reggio Emilia 1.Soggetto capofila dell’intervento 2. Ambito territoriale di realizzazione

Comune di Reggio Emilia – Circoscrizione Nord Est

3. Referente dell’intervento: nominativo e recapiti

Dr. Roberto Bosi – tel. 0522.335525 – e-mail: bosir@ausl.re.it

4. Destinatari

5. Eventuali interventi/politiche integrate collegate

6. Azioni previste

7. Istituzioni/attori sociali coinvolti 8. Risorse umane che si prevede di impiegare 9. Risultati attesi in relazione a indicatori regionali/distrettuali 10. Piano finanziario: euro

Utenti che frequentano i Servizi Socio-sanitari. Personale operante nelle strutture ubicate nell’area. Cittadini della Circoscrizione Nord Est Politiche di sicurezza DGR 1633/2006 Progetto Città Sicura del Comune di Reggio Emilia Politiche di Riduzione del danno Interventi di Prossimità Incontri Gruppo sicurezza partecipata Parco San Lazzaro Incontri con Cittadini Circoscrizione Nord Est Focus group con Forze dell’ordine su temi specifici individuati dal Gruppo di lavoro Formazione continua agenti vigilanza Coopservice. Organizzazione di iniziative culturali per ridurre lo stigma (mostre, dibattiti) Servizi AUSL (Sert, SMA; Servizio Sociale, Servizio Logistico Alberghiero, Servizio tecnico), Enti Locali, Forze dell’Ordine, Coopservice, Enti Accreditati, Associazioni di volontariato, Cittadini Medico, Coordinatore Infermieristico, Resp. Servizio Sociale, Coordinatore La Quercia, Personale di Vigilanza Coopservice, Servizio Alberghiero e Servizio Tecnico

Previsione di spesa TOTALE: 108.369

263

di cui Fondo Sanitario Regionale: 108.369


COMUNE DI REGGIO EMILIA SCHEDA INTERVENTO –

PROGRAMMA ATTUATIVO ANNUALE PER L’ANNO 2011. DECLINAZIONE DEGLI OBIETTIVI STRATEGICI TRIENNALI

SCHEDA 168

N.

INTERVENTO/PROGETTO: Piano dei Tempi e Orari della Città OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE: promuovere politiche di qualità che riguardano sia la vita dei cittadini che la città fisica e funzionale, co-costruzione e manutenzione di un piano di azioni strategiche – insieme a soggetti sia pubblici che privati, aziende, ecc. del territorio, per attivare iniziative di pianificazione dei tempi e degli orari, in connessione con il tema della armonizzazione tra tempi di vita e di lavoro, ponendo attenzione al ben-essere degli individui, delle famiglie, della società nel suo complesso con l’obiettivo anche di contrastare il fenomeno dell’aumento delle famiglie/persone che si trovano ad affrontare problemi di tempi/orari, solitudine relazionale e/o di coloro per cui le povertà relazionali si traducono rapidamente in povertà materiali in sinergia con il sistema “impresa” e di rappresentanza sindacale della città in ottemperanza con impegni welfare Comune di Reggio Emilia 1.Soggetto capofila dell’intervento 2. Ambito territoriale di realizzazione

Comune di Reggio Emilia

Dott. Roberto Montagnani 3. Referente dell’intervento: Tel. 0522 456517 nominativo e recapiti E mail roberto.montagnani@municipio.re.it Persone e famiglie residenti o occupati nel territorio comunale. 4. Destinatari Aziende interessate, professionisti interessati Policy "Città Solidale e del Capitale Sociale" Programma "Politiche per la coesione sociale e la solidarietà e " Programma "Politiche per l'integrazione l'inclusione, la convivenza Policy "Città Sostenibile" ed in particolare Programma "Politiche per la Mobilità" Policy La Città dell'Università della Conoscenza e dello Sviluppo Economico Politiche per la cura della comunità Piano Strutturale Comunale: Piano dei Servizi 5. Eventuali Politiche del lavoro Politiche economiche e di sviluppo interventi/politiche integrate collegate Politiche educative Politiche sanitarie Politiche per la coesione e sicurezza sociale Politiche per la scurezza urbana Area Servizi Alla città ed in particolare sportelli ai cittadini Area Servizi alla persona in particolare Servizi sociali, Officina educativa, Istituzioni nidi e scuole materne)

264


-

6. Azioni previste

-

7. Istituzioni/attori sociali coinvolti

8. Risorse umane che si prevede di impiegare 9. Risultati attesi in relazione a indicatori regionali/distrettuali

messa a punto di proposte per la città nei termini di una migliore accessibilità al patrimonio pubblico di beni e di servizi per tutti i cittadini; messa a punto di proposte di qualità e sicurezza degli spazi pubblici per incentivare nuove pratiche di vita sociale azioni di semplificazione di rapporti tra i cittadini e pubblica amministrazione aggiornamento e manutenzione del piano tempi orari della città; messa a punto accordo territoriale per favorite interventi e progetti territoriali di armonizzaione dei tempi di vita e lavoro realizzazione di eventi di confronto e sensibilizzazione sul tema

Consulta dei Tempi e Orari della Città: Comune di Reggio Emilia Assessore alla cura della Comunità, Assessore alla Mobilità, assessore alla coesione e sicurezza sociale, assessore all’educazione, assessore alle politiche sociali lavoro e salute; n. 1 rappresentante per ciascuna delle Associazioni datoriali presenti a Reggio Emilia; n. 1 rappresentante per ciascuno dei Sindacati maggiormente rappresentativi del territorio;n. 1 rappresentante dell’Ausl; n.1 rappresentante dell’Ufficio Scolastico Provinciale (ex-Provveditorato agli studi); n. 1 rappresentate dell’Ospedale S. Maria Nuova;n. 1 rappresentante dell’Istituzione delle Scuole Comunali dell’infanzia; n. 1 rappresentante della Camera di Commercio Industria Artigianato di Reggio Emilia; la Consigliera di Parità di Reggio Emilia; rappresentante ordini professionali (professare) rappresentante Servizi Sociali Rappresentanze delle Imprese 1 collaboratore dipendente del Comune di Reggio Emilia a tempo parziale Manutenzione ed incremento del Piano dei Tempi e Orari a livello telematico ( sito) Attivazione conoscenze buone prassi a livello territoriale Aumento dei partecipanti alla consulta

SCHEDA INTERVENTO –

PROGRAMMA ATTUATIVO ANNUALE PER L’ANNO 2011. DECLINAZIONE DEGLI OBIETTIVI STRATEGICI TRIENNALI

SCHEDA N. 169

INTERVENTO: Tavolo Interistituzionale di contrasto alla violenza contro le donne. OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE: Creare luoghi e spazi di attivazione di politiche di contrasto alla violenza sulle donne, coinvolgendo quegli Enti e quelle realtà del territorio che si occupano delle problematiche. Co -costruzione di una rete di aiuto alle vittime ( ativazione luoghi, promozione protocolli, ecc.) 1.Soggetto capofila dell’intervento

Comune di Reggio Emilia

2. Ambito territoriale di realizzazione

Comune di Reggio Emilia

265


3. Referente dell’intervento

Dott. Roberto Montagnani Tel. 0522 456517 E mail roberto.montagnani@municipio.re.it

4. Destinatari

Cittadine del territorio comunale, Istituzioni, enti ed associazioni

5. Eventuali interventi/politiche integrate collegate

6. Azioni previste

7. Istituzioni/attori sociali coinvolti

8. Risorse umane che si prevede di impiegare 9. Risultati attesi in relazione a indicatori regionali/distrettuali

Politiche Politiche Politiche Politiche Politiche Politiche

sociosanitarie e sanitarie; della sicurezza; della conciliazione; scolastiche educative abitative cura della comunità

Aggiornamento protocollo operativo e realizzazione degli impegni assunti dalle Organizzazioni componenti il tavolo interistituzionale di contrasto alla violenza alle donne Visibilizzazione delle attività e sensibilizzazione dell’opinione pubblica Manutenzione rete nazionale come provisto dal Protocollo d’intesa sottoscritto con la Presidenza consiglio dei ministri – Dipartimento pari opportunità Studio di fattibilità - insieme ad altri soggetti della rete -per migliorere le risposte territoriali al fenomeno violenaza (attivazione interventi di supporto autonomia della donna vittima di violenza e prosieguo studio di ipotesi per attivazione rete per emergenza) Servizi del Comune di RE (Area Pianificazione Strategica, Servizi Sociali); Prefettura di Reggio Emilia; Tribunale di Reggio Emilia; Procura della Repubblica di Reggio Emilia Questura di Reggio Emilia Comando Provinciale Carabinieri di Reggio Emilia Azienda Unità Sanitaria Locale Azienda Ospedaliera S.Maria Nuova di Reggio Emilia Ufficio Scolastico Provinciale di Reggio Emilia Ordine degli Avvocati di Reggio Emilia Associazione Non da Sola di Reggio Emilia Forum Donne Giuriste di Reggio Emilia Provincia di RE 1 dipendente con destinazione parziale della sua attività. Mappatura costante fenomeno Maggiore sensibilizzazione opinione pubblica

266


SCHEDA INTERVENTO –

PROGRAMMA ATTUATIVO ANNUALE PER L’ANNO 2011. DECLINAZIONE DEGLI OBIETTIVI STRATEGICI TRIENNALI

SCHEDA 170

N.

INTERVENTO/PROGETTO: SOSTEGNO AD ASSOCIAZIONI DI VOLONTARIATO (è in continuità con l'anno 2009) OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE: 1.Soggetto capofila dell’intervento

Comune di Reggio Emilia

2. Ambito territoriale Comune di Reggio Emilia di realizzazione 3. Referente Dr.ssa Germana Corradini, Comune di Reggio Emilia, tel 0522/456833, dell’intervento: e-mail: germana.corradini@municipio.re.it nominativo e recapiti 4. Destinatari

Associazioni di volontariato o di categoria, prevalentemente dell’area disabilità.

5. Eventuali interventi/politiche integrate collegate 6. Azioni previste 7. Istituzioni/attori sociali coinvolti 8. Risorse umane che si prevede di impiegare 9. Risultati attesi in relazione a indicatori regionali/distrettuali

10. Piano finanziario Euro

Sostegno al funzionamento di associazioni attraverso la disponibilità di una sede nello stabile di Via della Racchetta in comodato gratuito. Organizzazioni di volontariato del Comune di Reggio Emilia prevalentemente operanti nel campo della disabilità

Sostenere le Organizzazioni di Volontariato che hanno come scopo sociale i temi della tutela dei diritti delle persone disabili o in condizione di svantaggio sociale, mettendo a disposizione, con comodato gratuito, una sede in un unico stabile. di cui risorse di cui di cui risorse di cui di cui di cui di cui di cui regionali risorse regionali risorse Previsione di risorse da risorse (Fondo regionali (Progetti regionali di cui Fondo Fondo spesa altri FRNA nazionale sanitario comunali sociale locale (Progr. armonizzazione) (altri TOTALE soggetti NA regionale + Fondo Straord fondi) (specificare) straordinario) Famiglie) 104.811,00 104.811,00

267


SCHEDA INTERVENTO –

PROGRAMMA ATTUATIVO ANNUALE PER L’ANNO 2011. DECLINAZIONE DEGLI OBIETTIVI STRATEGICI TRIENNALI

SCHEDAN. 171

INTERVENTO/PROGETTO: POLO TERRITORIALE DI SERVIZIO SOCIALE (è in continuità con l'anno precedente) OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE 1.Soggetto capofila Comune di Reggio Emilia dell’intervento 2. Ambito territoriale di Comune di Reggio Emilia realizzazione Dr.ssa Germana Corradini, Comune di Reggio Emilia, tel 0522/456833, 3. Referente dell’intervento germana.corradini@municipio.re.it 4. Destinatari

e-mail:

Popolazione in generale, enti, istituzioni

5. Eventuali interventi/politiche integrate collegate -

6. Azioni previste

-

Proseguimento dell’innesto dello Sportello Sociale nella struttura organizzativa del Polo Sociale Territoriale ACCOGLIENZA (ascolto, informazione, orientamento, lettura dei bisogni/problemi) PROGETTI di sostegno, accompagnamento, counselling e valutazione da parte del Servizio Sociale CONTRIBUTI ECONOMICI su progetti del Servizio Sociale ISTRUTTORIE: valutazioni UVG/UVM, accesso a Centri Diurni e Assistenza domiciliare, valutazioni UVH, istruttorie adozioni, affidi, abuso e maltrattamento INSERIMENTO nei servizi residenziali per bambini/ragazzi – giovani adulti – madri con bambini, anziani, disabili INSERIMENTO nei servizi semiresidenziali per disabili e anziani (vedi schede progetto relative INSERIMENTO in strutture di ospitalità temporanea (vedi schede progetto relative) Gestione gruppi di sostegno per famiglie affidatarie INTERVENTI SOCIO-EDUCATIVI in stretta connessione con il territorio e le sue dinamiche PROGETTI di COMUNITA’ in sinergia con le circoscrizioni e gli attori sociali locali FUNZIONI DI SERVICE, specialistiche, su alcune tematiche trasversali (separazioni conflittuali, formazione coppie, abuso) PARTECIPAZIONE attiva ai lavori del Piano Sociale di Zona sia nei suoi organismi di governo che nei diversi tavoli di lavoro attivati EQUIPE settimanale cui partecipano tutte le componenti del Polo e i colleghi dell’ausl per le progettazioni integrate PARTECIPAZIONE settimanale da parte delle Coordinatrici di POLO al Coordinamento tra i POLI REDAZIONE di una relazione di servizio annuale con relazione di sintesi a livello cittadino

268


7. Istituzioni/attori sociali coinvolti 8. Risorse umane che si prevede di impiegare

AUSL, Comuni, Provincia, Privato sociale, ASP, F.C.R. Dirigente, Coordinatrici, Assistenti sociali, educatori, personale amministrativo

Il Polo territoriale di Servizi Sociali è punto di ascolto, informazione, orientamento, accoglienza/consulenza, valutazione dei bisogni e delle richieste dei cittadini Il Servizio fa opera di mediazione e indirizzo verso i servizi che possono meglio corrispondere alle esigenze manifestate, concorda con il richiedente un progetto di intervento in integrazione, se necessario, con altri professionisti e servizi sociali e sanitari. Inoltre il Polo attiva gli interventi necessari per facilitare l’accesso ai servizi, accompagna l’utente e/o la famiglia per i tempo della durata dell’intervento, svolgendo una costante attività di verifica dei risultati. E’ punto di riferimento, consulenza e presa 9. Risultati attesi in relazione in carico per le situazioni ad elevato disagio personale e di forte conflittualità familiare segnalate da diversi a indicatori organismi (scuole, servizi educativi), dall’autorità giudiziaria e dalle forze dell’ordine. regionali/distrettuali (da Il Polo approfondisce la conoscenza dei problemi del territorio in cui opera e promuove il raccordo tra i servizi e le esplicitare) iniziative di solidarietà delle associazioni, dei gruppi e dei singoli. Il Polo si pone l’obiettivo di sostenere e tutelare le situazioni di difficoltà per il tempo necessario al loro superamento, attraverso gli interventi più adeguati, e di valorizzare la disponibilità e le risorse della comunità locale. Nel 2011 si sperimenteranno le nuove funzioni conferite alle asp a supporto delle progettazioni con famiglie con minori e con anziani nonché le valutazioni e progettazioni integrate ( socio-sanitarie) così come definito negli accordi di programma con l’ausl.

269


SCHEDA INTERVENTO –

PROGRAMMA ATTUATIVO ANNUALE PER L’ANNO 2011. DECLINAZIONE DEGLI OBIETTIVI STRATEGICI TRIENNALI

SCHEDA N. 172

INTERVENTO/PROGETTO: SPORTELLO SOCIALE OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE: 1.Soggetto capofila COMUNE DI REGGIO EMILIA dell’intervento COMUNE DI REGGIO EMILIA 2. Ambito territoriale di realizzazione 3. Referente dell’intervento Dr.ssa Germana Corradini, Comune di Reggio Emilia, tel 0522/456833, e-mail: germana.corradini@municipio.re.it 4. Destinatari 5. Eventuali interventi/politiche integrate collegate

6. Azioni previste

7. Istituzioni/attori sociali coinvolti 8. Risorse umane che si prevede di impiegare 9. Risultati attesi in relazione a indicatori regionali/distrettuali

10. Piano finanziario:

NUCLEI FAMILIARI TUTTI I SERVIZI ALLA PERSONA; SERVIZI SANITARI

informare ed orientare i cittadini dei sul sistema dei servizi e sulle procedure di accesso, con particolare riferimento alle fasce piu’ deboli (anziani, immigrati,persone con disagio economico e sociale , madri sole con figli minori). segretariato servizi sociali per presa in carico, promozione e divulgazione, progettazione territoriale e stesura protocolli, intese, accordi, collaborazioni con gli attori sociali del territorio. Connessione con i punti informativi del territorio dedicati ai vari target. Messa a regime del sistema informativo comune. Aggiornamento mappatura risorse territoriali AUSL, MEDICI, ASSOCIAZIONI, , operatori sociali del territorio 14 unità di personale dedicato (alcune frazioni part-time) Implementazione delle mappature delle risorse territoriali aumento della progettazione territoriale condotta insieme agli attori sociali del territorio: continuità delle iniziative in essere; n. progettazioni territoriali attivate Previsione di cui di cui risorse di cui di cui Fondo di cui Fondo Eventuali risorse altri soggetti di spesa risorse regionali FRNA nazionale NA sanitario (da specificare) totale** comunali (Fondo (risorse regionale sociale locale regionali) 260.000 € 130.000 e Fondo € famiglia) 130.000

-

270


UNIONE TERRA DI MEZZO SCHEDA INTERVENTO – PROGRAMMA ATTUATIVO ANNUALE PER ANNO 2011. SCHEDA N. 173 DECLINAZIONE DEGLI OBIETTIVI STRATEGICI TRIENNALI INTERVENTO/PROGETTO SPORTELLO SOCIALE in continuità con l'anno precedente OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE: UNIONE “TERRA DI MEZZO” 1.Soggetto capofila dell’intervento COMUNI DI BAGNOLO IN PIANO, CADELBOSCO DI SOPRA E CASTELNOVO DI SOTTO 2. Ambito territoriale di realizzazione

COMUNI DELL’UNIONE “TERRA DI MEZZO”

DOTT.SSA MILA BERTOCCHI 3. Referente dell’intervento: nominativo e bertocchi.mila@comune.bagnolo.re.it recapiti 0522/957435 nuclei familiari

4. Destinatari 5. Eventuali interventi/politiche integrate collegate

tutti i servizi alla persona servizi sanitari informare ed orientare i cittadini dei tre comuni sul sistema dei servizi e sulle procedure di accesso, con particolare riferimento alle fasce piu’ deboli (anziani, immigrati,persone con disagio economico e sociale , madri sole con figli minori). segretariato servizi sociali per presa in carico. promozione e divulgazione. ausl, medici, associazioni

6. Azioni previste 7. Istituzioni/attori sociali coinvolti 8. Risorse umane che si prevede di impiegare 9. Risultati attesi in relazione a indicatori regionali/distrettuali

10. Piano finanziario:

euro

personale dell’unione ed incarichi esterni accoglienza, filtro ed individuazione richieste/problematiche Previsione di cui di cui di spesa risorse risorse TOTALE comunali regionali (Fondo sociale locale + Fondo straordinari o) 90.000

problematiche. presa in carico numero accessi, monitoraggio numero utenti e di cui risorse regionali (Progr. Straord Famiglie)

di cui risorse regionali (Progetti armonizza zione)

di cui risorse regionali (altri fondi)

di cui FRNA

€ 90.000

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di cui Fondo nazionale NA

di cui Fondo sanitario regionale

di cui risorse da altri soggetti specificar e


Polo 7 SCHEDA INTERVENTO –

PROGRAMMA ATTUATIVO ANNUALE PER L’ANNO 2011. DECLINAZIONE DEGLI OBIETTIVI STRATEGICI TRIENNALI

SCHEDA N. 174

INTERVENTO/PROGETTO: SPORTELLO SOCIALE in continuità OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE: COMUNE DI QUATTRO CASTELLA 1.Soggetto capofila dell’intervento 2. Ambito territoriale di realizzazione 3. Referente dell’intervento: nominativo e recapiti

SOVRACOMUNALE : ALBINEA – QUATTRO CASTELLA - VEZZANO

4. Destinatari

NUCLEI FAMILIARI

5. Eventuali interventi/politiche integrate collegate

TUTTI I SERVIZI ALLA PERSONA SERVIZI SANITARI

6. Azioni previste 7. Istituzioni/attori sociali coinvolti 8. Risorse umane che si prevede di impiegare 9. Risultati attesi in relazione a indicatori regionali/distrettuali

FEDERICA CIRLINI e-mail: scuola@comune.quattro-castella.re.it

informare ed orientare i cittadini dei tre comuni sul sistema dei servizi e sulle procedure di accesso, con particolare riferimento alle fasce più deboli (anziani, immigrati,persone con disagio economico e sociale , madri sole con figli minori). segretariato servizi sociali per presa in carico. promozione e divulgazione AUSL, MEDICI, ASSOCIAZIONI, CENTRO FAMIGLIE PERSONALE DEI TRE COMUNI DELLA PEDECOLLINA ED INCARICHI ESTERNI ACCOGLIENZA, FILTRO ED INDIVIDUAZIONE PROBLEMATICHE. MONITORAGGIO NUMERO UTENTI E RICHIESTE/PROBLEMATICHE Previsione di di cui spesa risorse TOTALE comunali

10. Piano finanziario: euro

125.000,00

19.346,90

di cui risorse regionali (Fondo sociale locale + Fondo straordinario)

di cui risorse regionali (Progr. Straord Famiglie)

15.653,1

di cui risorse regionali (Progetti armonizzazione)

PRESA

IN

CARICO

di cui di cui risorse FRNA regionali (altri fondi) 90.000,00

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NUMERO

di cui Fondo nazionale NA

ACCESSI,

di cui Fondo sanitario regionale

di cui risorse da altri soggetti specificare


SOSTEGNO AI COMUNI QUALE CONCORSO REGIONALE ALL’ATTUAZIONE DEI PIANI DI ZONA DISTRETTUALI – QUOTE FINALIZZATE

2.3.2.1

Interventi a sostegno dei programmi di protezione sociale e assistenza a favore delle vittime di tratta, sfruttamento e riduzione in schiavitù – art. 18 D.lgs 286/98 e art. 13 L. 228/2003.

2.3.2.2 INTERVENTI RIVOLTI ALLE PERSONE SOTTOPOSTE A LIMITAZIONI DELLA LIBERTÀ PERSONALE, PROMOSSI DAI COMUNI SEDE DI CARCERE

2.3.2.3 CONSOLIDAMENTO, SVILUPPO E QUALIFICAZIONE DEI CENTRI PER LE FAMIGLIE

273


SCHEDA N. 175 MOD 01 Interventi a sostegno dei programmi di protezione sociale e assistenza a favore delle vittime di tratta, sfruttamento e riduzione in schiavitù – art. 18 D.lgs 286/98 e art. 13 L. 228/2003

(ai sensi della Deliberazione dell’Assemblea Legislativa n. 26/2010 del 23 novembre 2010 e della Giunta Regionale n 2288/2010 punto 2.3.2.1) SOGGETTO CAPOFILA

COMUNE DI REGGIO EMILIA

A) Dati generali del progetto Titolo del progetto PROGETTO ROSEMARY OLTRE LA STRADA Durata del Progetto Agosto 2011 - agosto 2012 COORDINATORE TECNICO: indicare il referente per l'esecuzione dell'intervento proposto, a cui ci si potrà rivolgere per eventuali chiarimenti e per la fase di monitoraggio. NOMINATIVO ENTE/SOGGETTO DI APPARTENENZA QUALIFICA TELEFONO, FAX, E-MAIL Tel. Fax E-mail

Alfa Strozzi Comune di Reggio Emilia Funzionario reti sociali 0522 – 456711 0522 – 436747 alfa.strozzi@municipio.re.it

IL PROGETTO E': [] Nuovo [X] Continuazione di attività in corso In tal caso: Anno di avvio: 1997 [X] Ha ottenuto finanziamenti a carico del Fondo Nazionale Lotta alla Tratta [X] Ha ottenuto finanziamenti a carico di altre leggi nazionali e/o regionali (partecipa alla rete regionale ‘Oltre la Strada) [] Non ha ottenuto finanziamenti precedenti

ATTIVITÀ GIÀ SVOLTE DALL’ENTE ATTUATORE NEL SETTORE SPECIFICO DELLA PROSTITUZIONE E DELLA LOTTA ALLA TRATTA

Il Comune di Reggio Emilia è attivo nell’ambito della prostituzione e della lotta alla tratta dal 1997; da allora la progettazione si sviluppa attorno ad un duplice filone di interventi: - l’unità di strada garantisce dal 1998 il monitoraggio del fenomeno e il primo contatto con le vittime; è formata da due operatrici e supportata dalla collaborazione di mediatrici linguistico-culturali di origine rumena, nigeriana e cinese. Da febbraio 2011 sono presenti all’interno dell’equipe anche due volontarie in Servizio Civile. L’unità di strada incontra settimanalmente le persone presenti in strada, svolgendo attività di counseling, colloqui personali, informazione, riduzione del danno; alle persone incontrate vengono date informazioni di area medica, legale e psicologica, ma soprattutto sulla possibilità di accedere al Centro per la salute della famiglia straniera, luogo in cui è offerta assistenza medica generale e lo specifico ambulatorio ginecologico del progetto Eva Luna in rete con il progetto Rosemary. La presenza costante delle operatrici in strada, gli incontri diretti con i soggetti in cui si sospende ogni forma di giudizio per favorire un clima di fiducia, consentono la costruzione di relazioni significative che possono poi portare alla scelta di cambiare vita; in questa direzione, le operatrici forniscono informazioni sui percorsi di vita alternativi alla strada e su quelli di protezione sociale. Inoltre viene svolto un monitoraggio e un primo contatto con il complesso mondo della prostituzione ‘invisibile’ (locali, appartamenti…), in collaborazione con altre città della Regione;

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- l’insieme dei percorsi di accoglienza si propone come la risposta offerta a chi, vittima di forme differenti di tratta e sfruttamento (sia sessuale che lavorativo), desidera cambiare la propria vita. Va osservato come i due aspetti, quello della presenza in strada (col monitoraggio e il contatto diretto con le persone) e quello dell’accoglienza appaiono decisamente complementari ed entrambi essenziali. L’Associazione Rabbunì dal 1995 opera in strada e nell’accoglienza di persone in difficoltà; dal 1997 gestisce in convenzione con il Comune di Reggio l’insieme dei percorsi di uscita dallo sfruttamento e di protezione sociale. Dal 2001 è iscritta alla seconda sezione del Registro nazionale delle Associazioni che svolgono attività a favore degli Immigrati, quello appunto che riguarda le vittime della tratta. Da anni i volontari condividono il cammino con le persone (uomini, donne, trans) passate nelle loro case, con le loro famiglie, con i loro luoghi di provenienza, con i clienti. Dal 2001 i volontari sono inoltre presenti nelle scuole, in luoghi e momenti di aggregazione, per percorsi di (in) formazione sulla tratta e la prostituzione, rivolti prevalentemente ai giovani. Nell’ambito del ‘Progetto Rosemary’ si occupa in specifico di accoglienza, ospitalità, alfabetizzazione e formazione, inserimento sociale e lavorativo.

B) Soggetti Partecipanti/reti territoriali SOGGETTI GESTORI/ATTUATORI Soggetti pubblici coinvolti (indicare le amministrazioni pubbliche partecipanti al progetto) Soggetti privati coinvolti (volontariato, associazionismo, cooperazione sociale, altro)

RETE DI SOSTEGNO

COMUNE DI REGGIO EMILIA Servizi Sociali

-

Az.USL Regione Emilia-Romagna FF.OO.

ASSOCIAZIONE RABBUNI’ (in convenzione con l’Ente)

-

Coop.Sociali Caritas Comunità di accoglienza Studi legali Sindacati

Soggetto attuatore Nome: COMUNE DI REGGIO EMILIA – Servizi sociali Ragione sociale: Sede Legale: P.zza Prampolini 1 – Reggio Emilia

Soggetto gestore Nome: ASSOCIAZIONE DI VOLONTARIATO RABBUNI’ONLUS Ragione sociale: C.F.91064290355 Sede Legale: via Leuratti 8 Reggio Emilia

Indicare in quale modo i vari soggetti coinvolti nel progetto (rete locale) collaborano tra di loro, specificando le competenze operative di ciascuno e le modalità di coordinamento della rete La rete locale comprende principalmente il Comune di Reggio e l’Associazione di volontariato Rabbunì (gestione dei percorsi di accoglienza), oltre alla Questura di Reggio (Squadra Mobile – Ufficio Immigrazione); ad essi vanno aggiunte le altre Forze dell’Ordine (in particolare Carabinieri e Polizia Municipale), l’Azienda USL (attraverso il Centro per la salute della famiglia straniera), il privato sociale (Caritas, Cooperative Sociali, comunità di accoglienza…). La collaborazione si realizza attraverso momenti di incontro (formali e non) e di scambio di informazioni relative a condizioni generali o singoli percorsi. In particolare per le vittime di sfruttamento lavorativo sono coinvolti alcuni studi legali e le organizzazioni sindacali.

C) Descrizione del Progetto Contesto Locale (evidenziare particolari situazioni locali su cui si intende intervenire) Le attività progettuali ormai proseguono da diversi anni, interessando in particolare il territorio del Comune di Reggio. Qui vivono e lavorano le persone trafficate che vengono contattate ed accolte. Si tratta sia di donne costrette alla prostituzione (sulle strade del Comune di Reggio, di quelli limitrofi di Rubiera e S.Ilario, della zona al confine con la Provincia di Parma, lungo il corso del fiume Enza), sia di uomini e donne sfruttati da un punto di vista lavorativo.

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La realtà della tratta ha assunto ormai a Reggio alcune connotazioni specifiche: rispetto allo sfruttamento sessuale e alla prostituzione, resta costante sostanzialmente il numero delle ragazze nigeriane (una quarantina in tutto con un crescente abbassamento dell’età e del livello di scolarizzazione: la maggioranza è analfabeta), presenti di giorno e di sera al confine con la provincia di Parma, lungo le strade provinciali che scorrono adiacenti al fiume Enza. Per la maggior parte risiedono a Reggio o Parma. La presenza (notturna) lungo la Via Emilia è in continuo mutamento; ad oggi il numero più alto è quello delle ragazze rumene (in media una ventina, anche giovanissime) e delle transessuali (brasiliane): si tratta in maggioranza di persone che vivono a Reggio. Alcune sono presenti sul nostro territorio da diversi anni mentre un consistente numero di ragazze rimane per brevi periodi, dando vita ad un forte turn-over; la cosiddetta ‘prostituzione invisibile’, ossia quella che si esercita in luoghi al chiuso, in particolare appartamenti, sembra da alcuni anni in aumento. Questa tendenza è confermata dalla crescita esponenziale degli annunci che offrono prestazioni personali visibili su riviste settimanali di annunci locali e dalla diffusione dei siti internet e dei social network. Per migliorare le conoscenze sul fenomeno, per definizione difficile da avvicinare, sono iniziate attività locali in rete con il tavolo regionale, volte ad un monitoraggio proprio a partire dagli annunci (su carta e su internet). All’azione di monitoraggio degli annunci si aggiunge la mappatura di alcune zone della città in cui si registra una presenza di persone che si prostituiscono in appartamento e la costruzione di una rete locale con soggetti istituzionale e informali che possono essere testimoni privilegiati del fenomeno (associazioni, comitati di cittadini, Forze dell’Ordine, altri progetti di prossimità,…) con una attenzione particolare alla zona della stazione; accanto allo sfruttamento sessuale, crescono i numeri di quello lavorativo, che coinvolge uomini e donne, provenienti da Paesi diversi e le cui forme appaiono estremamente variabili: dalla ‘schiavizzazione’ di certi laboratori artigianali al ‘caporalato’ dei cantieri edili, all’assunzione attraverso titoli di soggiorno falsi forniti dal datore di lavoro, al ‘semplice’ lavoro nero con turni massacranti e retribuzione ridotta (e nessuna tutela assicurativa), fino alla richiesta di denaro in cambio di promesse di assunzione/regolarizzazione; si tratta di un fenomeno che sta lentamente emergendo, anche per la difficoltà delle persone coinvolte a sporgere denuncia. Nell’insieme ci si trova di fronte ad un realtà variegata, in cui, a fronte di una certa ‘consapevolezza’ da parte delle vittime, si assiste però ad una strutturazione sempre maggiore dei differenti ‘racket’: da quello nigeriano (ormai legato sia alla prostituzione che al traffico di sostanze), a quello dell’Est (che se non controlla direttamente le persone ‘impone’ però pagamenti per poter ‘lavorare’ in tranquillità), a quello sfaccettato dello sfruttamento lavorativo (in cui appaiono spesso coinvolti con ruoli di primo piano cittadini italiani). Da segnalare inoltre un aumento della violenza di cui è oggetto (da parte di sfruttatori e clienti) chi è presente in strada o cerca di far valere i propri diritti di lavoratore. C’è una maggiore conoscenza dei servizi e delle opportunità offerte dalla legge, anche per la regolarizzazione. Si mantiene costante il numero delle donne con figli e/o titolo di soggiorno che continuano a restare sulla strada per motivi essenzialmente economici (difficoltà nella ricerca del lavoro). La nazionalità più rappresentata in termini di accoglienza rispetto alla prostituzione è senz’altro ancora la Nigeria; seguono (a grande distanza) alcuni Paesi dell’Est (Romania in particolare) e il Brasile; le vittime di sfruttamento lavorativo sono invece prevalentemente originari della zona del Maghreb (egiziani, marocchini, algerini); tra esse sono state prese in carico anche persone rimaste coinvolte nella ‘sanatoria’ per il lavoro domestico del 2009 e che hanno scelto di denunciare i datori di lavoro che avevano presentato per loro domande di regolarizzazione in modo irregolare o senza i requisiti richiesti.

Obiettivi del progetto (elenco sintetico) monitoraggio del fenomeno uscita dallo sfruttamento e realizzazione di nuovi percorsi di vita attraverso una prima serie di incontri/colloqui accoglienza: ospitalità (famiglia, comunità…), accoglienza in autonomia (appartamento), accoglienza ‘territoriale’ (per chi ha già una sistemazione abitativa) inserimenti formativi/lavorativi agevolati dalla presenza di un operatore dedicato percorsi di autonomia anche attraverso laboratori motivazionali e di conoscenza delle realtà locali per incentivare il radicamento sul territorio accompagnamento alla regolarizzazione – sostegno legale in collaborazione con studi legali rimpatrio assistito per coloro che scelgono di rientrare in modo ‘dignitoso’ al proprio Paese sostegno alle persone con maggiori difficoltà: persone ammalate, con problemi psichiatrici, mamme con figli, minori (in)formazione sul fenomeno della tratta per cittadini ed operatori implementazione della rete locale di conoscenza ed intervento sul fenomeno (in particolare per l’ambito del lavoro gravemente sfruttato)

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Possibilità di consolidamento futuro dell'intervento proposto: (indicare quali sono le prospettive concrete di mantenere attivo l'intervento con risorse proprie) Pur tenendo conto dell’importanza dell’intervento proposto, che si inserisce in un contesto estremamente delicato e complesso e a cui è decisivo dare continuità, risulta difficile pensare alla possibilità di consolidarlo senza finanziamenti esterni. Attualmente l’equipe di Progetto sta costruendo nuove azioni sperimentali (da implementare) in due direzioni: - L’approfondimento della conoscenza del fenomeno dello sfruttamento sessuale e lavorativo in tutte le sue sfaccettature presenti sul territorio, così da favorire l’emersone delle vittime e il primo contatto con loro; in particolare, risulta in crescita il numero delle persone vittime di grave sfruttamento lavorativo che riescono a inserirsi in percorsi di protezione: questo ambito di intervento richiede una particolare attenzione e un impegno forte e continuativo, anche in collaborazione con altre agenzie del territorio che ugualmente si occupano di lavoro, diritti e sicurezza. - il ‘lavoro di comunità’ con i cittadini, in particolare nei quartieri in cui è maggiore la presenza di persone in strada o di stranieri, con l’obbiettivo di dare maggiore visibilità al Progetto e alle opportunità che esso offre, costruendo anche percorsi di conoscenza/incontro/tolleranza.

Descrizione delle attività (elencare le singole azioni) presa in carico – ospitalità: dopo il primo contatto, si definiscono insieme alla persona gli obiettivi del suo progetto di vita e si concorda un percorso che comprende: accoglienza (in famiglia o casafamiglia), studio della lingua (o alfabetizzazione), inserimento sociale (in collaborazione con volontari), avviamento al lavoro, regolarizzazione (per chi ha già denunciato o lo fa durante il percorso), accompagnamento giuridico, sanitario… presa in carico territoriale: per le persone (in particolare uomini) che entrano in contatto col Progetto avendo già una sistemazione abitativa autonoma ‘sicura’, vengono avviate le medesime azioni, cercando di mantenere i contatti anche con eventuali conviventi regolarizzazione: si tengono rapporti costanti con le FF.OO. (in particolare la Questura di Reggio) per l’avvio e/o il proseguimento di percorsi ex art.13 L.228/03 ed ex art.18 L.286/98, vi sono altresì contatti con i Consolati di provenienza delle vittime per rilascio passaporti o documenti ed eventuali rimpatri inserimenti formativi/lavorativi: una figura professionale ‘dedicata’ incontra le persone che possono essere avviate al lavoro e contemporaneamente mantiene i contatti con Centro per l’Impiego, enti di formazione, datori di lavoro, per garantire un inserimento lavorativo proficuo; essa svolge anche la funzione di ‘tutor’ per le persone inserite in azienda, in modo da evitare il rischio di conflitti, incomprensioni o abbandoni; tra gli strumenti più utilizzati, il tirocinio formativo. autonomia: dopo l’accoglienza è previsto un percorso di progressiva indipendenza, modellato sulle esigenze individuali, attraverso appartamenti di semi-autonomia, ricerca di una sistemazione abitativa, informazione ed invio ai servizi del territorio, sostegno nel rilascio della patente di guida… rimpatrio: l’eventuale rientro in patria viene garantito, in collaborazione con i consolati ed organismi internazionali, per coloro che lo desiderano sostegno a donne con figli/minori: il progetto accoglie ed accompagna donne in gravidanza e con bambini e situazioni di minori con il supporto di una figura dedicata del Servizio Sociale accompagnamento e ospitalità per persone transessuali: sono in atto una serie di percorsi di incontro/colloquio (anche i collaborazione con professionisti e con il MIT di Bologna) e di accompagnamento sul territorio o in accoglienza rivolti a persone transessuali vittime di sfruttamento o coinvolte nella prostituzione. Insieme a loro si stanno sperimentando anche inserimenti lavorativi e forme di accoglienza protetta sostegno a persone con particolari problemi socio-sanitari: sono accolte ed accompagnate (in collaborazione coi servizi sanitari dedicati) persone con problemi di dipendenza, psichiatrici, di salute (hiv, affette da altre MTS, ricoverate in ospedale…) iniziative di visibilità ed informazione: realizzare incontri/iniziative, utilizzando sono a disposizione una serie di strumenti (libro, video, brochures) con il compito di presentare correttamente il fenomeno della tratta oggi nel nostro territorio e dare visibilità alle azioni intraprese; gli operatori sono regolarmente impegnati in incontri (in)formativi rivolti anche ad operatori di altri Enti lavoro di rete e formazione: gli operatori collaborano stabilmente con AzUsl (in particolare Centro per la salute della famiglia straniera e Ospedale), FF.OO. (in particolare Questura e Carabinieri), organismi del privato-sociale (Caritas, Centro di Aiuto alla Vita, cooperative sociali, associazioni, organismi religiosi…), Centro per l’Impiego, Poli di Servizio Sociale del Comune di Reggio; partecipano inoltre a momenti di formazione a livello locale (in collaborazione con l’Ass.ne Rabbunì), regionale (all’interno della rete ‘Oltrelastrada’), nazionale. Il progetto Rosemary ha aderito al progetto ‘Anima Nova-Assistenza e protezione per le vittime della tratta’, cofinanziato dal Fondo Sociale europeo attraverso il Programma operativo settoriale per lo sviluppo delle risorse umane 2010-2013. Dalla fine del 2010 inoltre è stato avviato un tavolo di lavoro territoriale, destinato alla realizzazione

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di un protocollo di intesa tra i vari Enti Locali coinvolti per favorire l’emersione e la tutela delle vittime di tratta e grave sfruttamento Destinatari tipologia e numero diretti: Vittime di sfruttamento/tratta presenti sul territorio, in modo particolare inserite in veri e propri percorsi di protezione sociale ex art.13 l.228/03 ed ex art.18 l.40/98, in stretta collaborazione con le FF.OO. (Nel 2010 le persone accompagnate sono state in tutto 155 di cui: 60 donne, 93 uomini, 2 trans; tra loro 24 hanno figli a carico e 1 è minore. Le nazionalità più rappresentate sono Egitto (84), Nigeria (45),Brasile e Romania).

indiretti

clienti in strada (informazione, orientamento a servizi sanitari, riduzione del danno) nuclei familiari delle vittime presenti sul territorio, in particolare figli minori (accoglienza e sostegno) nuclei familiari delle vittime nel Paese d’Origine (contributi, progetti di ‘rimpatrio onorevole’) servizi rivolti in particolare ai lavoratori (sindacati…) operatori di Servizi/privato sociale (informazione, co-progettazione) cittadini (informazione, interventi nelle scuole, progetti educativi)

Luoghi/contesti per contatto destinatari diretti Luogo privilegiato di contatto resta la strada, attraverso le uscite dell’Unità di Strada e dei volontari; molte persone vengono tuttavia ora accompagnate dalle FF.OO. (dopo essere state fermate o aver sporto denuncia); altre da amici/amiche o clienti (per chi ‘lavora’ in strada). Alcune infine contattano il Progetto attraverso la Caritas. Chi si trova in situazioni di sfruttamento lavorativo si rivolge sovente a dei legali, che fungono così da tramite. Si ritiene importante anche garantire la possibilità di uno ‘scambio’ di persone con altri progetti analoghi presenti nelle città vicine, soprattutto per motivi di sicurezza.

Effetti attesi del progetto: definizione qualitativa

stima quantitativa

Il Progetto mira da una parte a sostenere ed Persone contattate accompagnare il difficile cammino di uscita Percorsi attivati dalla coercizione delle persone vittime di tratta e di sfruttamento sessuale e lavorativo, per Percorsi conclusi aiutarle nel riprogettare la propria vita e nel reinserimento sociale e lavorativo, con lo scopo di una loro piena integrazione col territorio o di un rientro dignitoso al Paese d’origine; dall’altra a raccogliere dati sull’evoluzione del fenomeno e delle sue caratteristiche a Reggio, a promuovere azioni di sensibilizzazione e informazione per la cittadinanza, ad avviare e consolidare una progettazione effettivamente in rete tra soggetti pubblici (anche molto differenti tra loro) e privati.

100 circa 140 (di cui 25 nuovi) 30

Metodologia e gli strumenti per l’attuazione del progetto (elenco sintetico) Metodologia: incontri/colloqui all’inizio e durante il percorso verifiche in itinere e finali tra operatori e volontari coinvolti partecipazione a momenti di aggiornamento e formazione a livello locale e regionale

Strumenti e risorse rete di accoglienza: famiglie e volontari che garantiscono una ‘rete amicale’ attorno a ciascuna persona casa famiglia per accoglienze in emergenza o persone con particolari difficoltà relazionali o di salute comunità sul territorio e non per accoglienze in emergenza o trasferimenti appartamenti di autonomia corsi di prima alfabetizzazione e di lingua italiana (I-II livello) percorsi di formazione ed avviamento al lavoro esperienze di socializzazione finalizzate all’accompagnamento personale e all’apprendimento di abilità lavorative

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inserimenti lavorativi ‘protetti’ (attraverso il tirocinio formativo) e tutoraggio, per garantire un più positivo ingresso al mondo del lavoro database per il monitoraggio delle caratteristiche delle persone in accoglienza e dei percorsi Monitoraggio e valutazione (indicarne quali strumenti e procedure)

Strumenti di monitoraggio e valutazione: incontri periodici con gli attori coinvolti nei singoli percorsi e con la rete nel suo complesso aggiornamento costante del database proposto a livello regionale relazioni degli operatori coinvolti

D) Risorse Personale necessario per lo svolgimento del progetto. N Qualifica Livello Livello Formazione Orario/ Formazione Interventi sulla tratta settimana Specifico 1 Coordinamento Diploma m.sup. Esperienza pluriennale nel 5 settore 1 Operatrice Laurea Esperienza pluriennale sul 8 progetto 1 Operatrice Laurea Esperienza pluriennale sui 18 percorsi di accompagnamento al lavoro 1 Operatrice Laurea I livello Esperienza pluriennale 11 nell’ambito della marginalità ed esclusione, con particolare riferimento ai minori 1 Segreteria Diploma m.sup. Esperienza amministrativa 3 amm.va pluriennale 1 Volontaria Laurea Volontaria in Servizio Civile 30 Nazionale 1 Volontaria Laurea Volontaria in Servizio Civile 30 Nazionale

Tipologia Contratto Dip. t. indet. Co.Co.Co Contratto con coop.va soc. Co.Co.Co

Dip.t. indet. -

E) - Strutture di accoglienza Tipologia Famiglie Casa Famiglia Comunità mamma/bambino Comunità d’accoglienza Dormitorio

Target Donne Donne/uomini Donne Donne Uomini

Soggetto gestore Associazione Rabbunì Associazione Rabbunì Associazione Rabbunì Associazione Rabbunì Associazione Rabbunì

F) Preventivo economico complessivo (*) MACROVOCE DI SPESA PERSONALE

GESTIONE ENTE

SPESE DI GESTIONE DEI SERVIZI DI ASSISTENZA ATTREZZATURE

importo coordinamento operatori mediatori Amministrazione/segreteria formatori Consulenze (es avvocati, psicologi) locali materiali di consumo utenze manutenzioni Spese amministrative (es. bolli) Vitto, alloggio, trasporto personale Affitto locali Materiali di consumo

279

5.400,00 39.000,00 2.600,00 3.000,00

3.000,00


Spese di manutenzione Spese utenze Spese vitto, alloggio, vestiario, Spese materiali di gestione (pulizie, casalinghi ecc.) Spese carburante, pedaggi e spostamenti beneficiarie Spese mediche Pocket money PRODUZIONE E DIVULGAZIONE DI MATERIALE TOTALE GENERALE

1.000,00 27.000,00

3.000,00

3.000,00

87.000,00

(*) Ogni soggetto deve prevedere un co-finanziamento pari almeno al 50% del totale del costo previsto per la realizzazione del progetto. Il preventivo deve quindi includere anche questi importi. N.B. Non sono ammissibili a contributo le spese relative a costruzione, acquisto e ristrutturazione di immobili.

280


Comune DI REGGIO EMILIA SCHEDA INTERVENTO – PROGRAMMA ATTUATIVO ANNUALE PER L’ANNO 2011. DECLINAZIONE DEGLI OBIETTIVI STRATEGICI TRIENNALI

SCHEDA N. 176

INTERVENTO/PROGETTO: Accompagnamento e sostegno alla popolazione detenuta, internata e/o affidata Interventi rivolti alle persone sottoposte a limitazioni della libertà personale, promossi dai comuni sede di carcere (DGR. 2288/2010 punto 2.3.2.2 e finanziamento L.R.3/2008 DGR 2222/2010 del 27/12/10)-entrambi in continuità con l'anno precedenteOBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE: migliorare la qualità della vita di persone recluse, favorendo occasioni per il miglioramento della qualità della vita negli Istituti di pena favorire il reinserimento sociale dei detenuti e degli affidati attraverso l’apprendimento di competenze e abilità professionali, proponendo formazione e tirocini d’orientamento e altre misure di accompagnamento al lavoro anche attraverso forme di partenariato con altri enti che operano a favore del reinserimento dei detenuti/internati (es. Enti di Formazione, coop sociali) favorire la risoluzione di specifici problemi dei detenuti: documenti, borse di studio per i detenuti-studenti, incontro con gli assistenti sociali per il sostegno alla genitorialità facilitare percorsi di inclusione rafforzando ambiti di intervento di mediazione culturale organizzare momenti di visibilità al fine di sensibilizzare l’opinione pubblica sui percorsi di riabilitazione sociale dei detenuti/internati creare reti locali e regionali per lo scambio e diffusione delle esperienze attraverso momenti formativi, seminariali e di confronto Comune di Reggio Emilia Servizio -Servizi sociali1.Soggetto capofila dell’intervento

2. Ambito territoriale di realizzazione

3. Referente dell’intervento: nominativo e recapiti 4. Destinatari

L’intervento si realizza all’interno degli Istituti di pena cittadini (Casa Circondariale, Ospedale Psichiatrico Giudiziario) e si rivolge oltre ai detenuti, agli affidati all’Ufficio Esecuzione Penale Esterna -UEPE- per quanto attiene il re-inserimento lavorativo. I contenuti del progetto sono stati condivisi tra i tra i referenti dei soggetti coinvolti, in particolare della rete “Costellazioni” Nelle strutture di reclusione spesso risulta insufficiente l’attività di socializzazione, di informazione e, per carenza di connessioni con la società civile esterna, gli interventi volti al recupero delle persone in trattamento penitenziario e terapeutico-riabilitativo risultano parziali o inefficaci. Negli ultimi anni il sovra-affollamento delle carceri e la carenza di personale, sia di custodia che trattamentale hanno ostacolo ulteriormente percorsi positivi di intervento negli Istituti di Pena. Le persone recluse/internate, oltre all’esecuzione della pena, si trovano in condizioni particolari quali: assenza di reti di sostegno familiare, mancanza di reddito adeguato, mancanza di competenze professionali e/o presenza di patologie psichiatriche. Tali aspetti sono maggiormente esasperati e penalizzanti nel caso dei detenuti stranieri che a questi deficit sommano anche la condizione di non regolarità rispetto al permesso di soggiorno, la non conoscenza della lingua italiana, dell’ordinamento penitenziario e, molto spesso, subiscono condizioni di esclusione/emarginazione all’interno della struttura. La vita carceraria è caratterizzata da tempi, da regole e da assetti rigidi; ne deriva che la qualità della vita, delle relazioni tra detenuti e con il personale del carcere, l’accesso alle informazioni sulle opportunità sia interne (al carcere) che esterne (del contesto sociale reggiano) risultano essere elementi critici, ma fondamentali, per la quotidianità dei detenuti/internati e per l’individuazione e realizzazione di programmi e percorsi riabilitativi/rieducativi. Inoltre, la presenza di detenuti stranieri richiede che l’attività di avvicinamento/incontro e di informazione sia gestita da operatori e da mediatori linguistico e interculturali. Il Comune di Reggio Emilia, in accordo con le Direzione della Casa Circondariale e dell’Ospedale Psichiatrico Giudiziario, dell’UEPE competenti, da diversi anni realizza iniziative co-finanziate dalla Regione Emilia-Romagna. Dott.ssa Corradini Germana - Dirigente Sevizio: “Servizi Sociali” Referente del progetto: Alfa Strozzi - Tel. 0522 456711 – fax 0522 436747 e-mail: alfa.strozzi@municipio.re.it Si considerano destinatari diretti i detenuti gli internati e coloro che sono sottoposti ad una misura restrittiva della libertà; si considerano destinatari indiretti il personale della struttura

281


penitenziaria, i familiari dei detenuti e, più in generale, la società civile nel suo insieme.

5. Eventuali interventi/politiche integrate collegate

Collaborare con il Comitato Locale per l’area dell’esecuzione della pena adulti per il reperimento di opportunità e risorse mirate al reinserimento sociale con la dovuta attenzione al disposto della Legge Regionale 63/2008; creare rete di coordinamento fra altri soggetti per favorire un clima culturale favorevole al reinserimento dei detenuti e alla rimozione delle condizioni di svantaggio che spesso sono la concausa dei comportamenti delle persone che delinquono; informare e sensibilizzare il mondo produttivo sull’opportunità di inserire ex detenuti e/o detenuti e affidati in attività lavorativa; Sportello Informativo rivolto a tutti i detenuti (italiani e stranieri) per:

− − −

6. Azioni previste

migliorare la conoscenza delle regole e le modalità di vita carceraria; conoscere le opportunità offerte dalla struttura penitenziaria e dal contesto sociale reggiano; garantire la mediazione linguistico culturale per i detenuti e internati, consolidando la mediazione culturale già attiva per le persone di lingua e cultura araba e confermandone l’estensione, al bisogno, anche alle persone di altre culture e lingua (attività prevista anche nell’OPG);

favorire il superamento di bisogni conseguenti la reclusione: documenti, genitorialità, ecc. Miglioramento della qualità della vita carceraria (attività corsuale e socio-ricreativa: attività motoria, socio-educativa, teatrale, artistica, ecc.). Reinserimento sociale: inserimento in percorsi di formazione, orientamento e accompagnamento per favorire il reinserimento sociale ed lavorativo di detenuti, affidati e/o fine pena Raccordo con i servizi territoriali (UEPE e Poli territoriali di servizio sociale) sia in fase di esecuzione della pena che al raggiungimento del fine pena. Azioni di rete con gli altri soggetti coinvolti in attività destinate al target (Costellazioni ecc.) • Casa Circondariale E Ospedale Psichiatrico Giudiziario • Comitato per l’Esecuzione della Penale Adulti / UEPE• Regione Emilia Romagna 7. Istituzioni/attori • Azienda USL- Sert e DSM sociali coinvolti • Provincia • Enti di Formazione • Associazioni di volontariato • Organizzazioni e cooperative del privato sociale 8. Risorse umane • Coordinatore di progetto che si prevede di • Operatore sociale con specifica formazione giuridica impiegare • Mediatori linguistico-culturali Si considerano elementi di valutazione della qualità degli interventi: 9. Risultati attesi in numero di colloqui qui allo sportello informativo e il numero delle persone che si sono rivolte relazione a allo sportello indicatori numero detenuti e internati per i quali si sono stato svolti interventi di mediazione culturale regionali/distrettuali numero tirocini formativi (da esplicitare) numero corsi e iniziative ludico/ricreativi realizzati Previsione di cui di cui risorse di cui di cui di cui di cui di cui di spesa risorse risorse FRNA Fondo regionali Fondo risorse da TOTALE comunali regionali (F.S.locale + nazionale sanitario altri (altri fondi) Fondo NA regionale soggetti straordinario) specificare di cui risorse 10. Piano regionali (Progr. finanziario: PF Straord PF Detenuti Famiglie) Detenuti 31.514,39 euro 58.933,58 13.506,17 di cui risorse L.R.3/2008 regionali L.R.3/2008 1.050,00 (Progetti 12.863,02 armonizzazione)

282


COMUNE DI REGGIO EMILIA SCHEDA INTERVENTO – PROGRAMMA ATTUATIVO ANNUALE PER L’ANNO 2011. DECLINAZIONE DEGLI OBIETTIVI STRATEGICI TRIENNALI INTERVENTO/PROGETTO: CENTRO PER LE FAMIGLIE OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE POLITICHE: Comune di Reggio Emilia 1.Soggetto capofila dell’intervento 2. Ambito territoriale di realizzazione 3. Referente dell’intervento:

SCHEDA N. 177 CON

ALTRE

Comune di Reggio Emilia – valenza distrettuale Lucilla Cabrini – Coordinatrice Centro per le Famiglie Lucilla.Cabrini@municipio re.it Famiglie, Servizi sociali e sanitari, Scuole, Cittadini, Associazioni

4. Destinatari Azioni progettuali con Ausl (Salute donna, Openg) 5. Eventuali Progetti di comunità in connessione con l’Urbanistica interventi/politiche integrate Percorsi trasversali con le Politiche dell’inclusione sociale collegate Progetti in collaborazione con le scuole Supporto all’elaborazione e programmazione di politiche famigliari attraverso le attività legate ai: • Servizio di Mediazione famigliare e sostegno alla genitorialità anche attraverso gruppi di autoaiuto, incontri tematici, iniziative di territorio, supporto consulenziale • Area Accoglienza: orientamento/accompagnamento ai servizi e opportunità per la vita quotidiana 6. Azioni previste • progetti a sostegno e promozione del volontariato • l’area dell’accoglienza familiare e dello sviluppo di comunità, attraverso la promozione, l’attivazione e l’accompagnamento di gruppi di “famiglie-risorsa”, nella costruzione di comunità solidali e coese. progettazioni con il Consultorio familiare e consultorio giovani in una logica di prevenzione delle fragilità e accompagnamento della coppia in contesti neonaltali, problematiche adolescenziali (rapporti genitori- figli) azioni di confronto e partenariato con altri centri del territorio Servizi sociali territoriali Volontariato organizzato e non Consultorio AUSL 7. Istituzioni/attori sociali Arcispedale S.Maria Nuova coinvolti Altre Policy e relativi Servizi Cooperazione sociale Scuole Psicologi, Sociologa, Mediatrici culturali e linguistico-culturali 8. Risorse umane che si Operatori sociali, Mediatori familiari , Psicosociologa prevede di impiegare 9. Risultati attesi in relazione a indicatori regionali/distrettuali

10. Piano finanziario: euro

N. progetti co-gestiti con i Poli Territoriali di Servizio Sociale e/o con altri Servizi; creazione di mini-equipes per la messa a punto di progetti di comunità; n. mediazioni e consulenze effettuate;n. contatti all’accoglienza (Sportello); n.incontri formativi per volontari; n. progetti realizzati con volontari. Previsione di di cui risorse di cui di cui di cui di cui di cui spesa comunali risorse FRNA Fondo Fondo risorse da TOTALE regionali nazionale sanitario altri soggetti (altri fondi) NA regionale specificare

240.415,00

216.667,09

23.747,91

283


Polo 7 SCHEDA INTERVENTO – PROGRAMMA ATTUATIVO ANNUALE PER L’ANNO 2011. DECLINAZIONE DEGLI OBIETTIVI STRATEGICI TRIENNALI

SCHEDA N. 178

INTERVENTO/PROGETTO: CENTRO PER LE FAMIGLIE … è in continuità con l'anno precedente OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE: COMUNE DI QUATTRO CASTELLA 1.Soggetto capofila dell’intervento 2. Ambito territoriale di COMUNI DI ALBINEA, QUATTRO CASTELLA E VEZZANO (POLO 7) realizzazione 3. Referente dell’intervento: nominativo e recapiti 4. Destinatari 5. Eventuali interventi/politiche integrate collegate

CATIA GRISENDI e-mail: famiglieincentro@libero.it FAMIGLIE,OPERATORI , SERVIZI SERVIZI SOCIO-SANITARI, COORDINAMENTO PEDAGOGICO, SERVIZI EDUCATIVI E SCOLASTICI, BANCA DEL TEMPO, GIARDINO DI S. GIUSEPPE, ASSOCIAZIONI

o o

6. Azioni previste

o o o o o o o o

o 7. Istituzioni/attori sociali coinvolti

counseling genitoriale e di coppia; consulenza e formazione insegnanti (in collaborazione con coordinamento pedagogico sovracomunale); spazi d’ incontro bambini/genitori; spazio “piccolissimi”per genitori con figli nel primo anno di vita; corsi massaggio neonatale ; mediazione familiare per genitori in fase di separazione; gruppo donne immigrate (“tra ieri, oggi e domani”); mediazione interculturale (per servizi educativi, scolastici e sociali del territorio); progetti di comunità e volontariato familiare; collaborazione con associazioni di volontariato e comitati genitori per la realizzazione di micro-progettualità comuni (serate per genitori, attività rivolte a bambini/e gestite da genitori ed insegnanti insieme..); supervisione esterna per l’equipe del centro famiglie e del servizio minori

famiglie, ausl, consultori, associazioni, coordinamento pedagogico sovracomunale, servizi socio-assistenziali

8. Risorse umane che operatori comunali e consulenze esterne si prevede di impiegare 9. Risultati attesi in counseling, formazione, sostegno alla genitorialità, integrazione, numero utenti relazione a indicatori partecipanti alle varie attività regionali/distrettuali Previsione di di cui risorse di cui risorse di cui di cui di cui di cui di cui spesa comunali regionali risorse FRNA Fondo Fondo risorse da TOTALE (Fondo regionali nazionale sanitario altri sociale locale (altri NA regionale soggetti 10. Piano + Fondo fondi) specificare finanziario: straordinario) 110.000,00 euro 55.538,735 32.483,885 21.977,38

284


PIANO PER LA NON AUTOSUFFICIENZA

285


PIANO PER LA NON AUTOSUFFICIENZA e INDIRIZZI OMOGENEI PER L’ATTUAZIONE DELL’ACCREDITAMENTO TRANSITORIO IN AMBITO DISTRETTUALE

DISTRETTO DI REGGIO EMILIA

Maggio 2011

Comuni di: Albinea Bagnolo in Piano Cadelbosco di Sopra Castelnovo di Sotto Quattro Castella Reggio Emilia Vezzano sul Crostolo

Ausl - Distretto di Reggio Emilia Azienda Ospedaliera Santa Maria Nuova

286


Premessa L’anno 2010 registra per la zona sociale di Reggio Emilia un utilizzo del Fondo Regionale non Autosufficienza che ha riguardato l’intero stanziamento dell’anno precedente più un utilizzo di residui pari ad € 2.022.523. (tabella 1)

quota anziani

riparto CTSS 2010

Quota FRNA Quota vincolata GRAD DGR Quota disabili implementazione sistema tariffe 2068/04

TOTALE FRNA

13.349.208

549.045

4.782.543

347.867

19.028.663

14.167.695

581.876

6.107.946

193.670

21.051.186

32.831

- 1.325.403

154.197

consuntivo utilizzo FRNA 2010 DIFFERENZA consuntivo/riparto -

818.487

-

-

2.022.523

nota: la quota trasversali del consuntivo è stata ripartita al 50% sull'ambito anziani e disabili

L’analisi degli stanziamenti segna in particolare un forte sbilanciamento tra l’assegnazione della quota disabili e l’effettivo utilizzo dello stanziamento: sui disabili l’utilizzo è pari al 28% in più dello stanziamento. Per gli anziani e i GRAD l’utilizzo si stabilizza invece su un + 6%. Appaiono evidenti elementi di criticità rispetto alla tenuta del sistema cui il Comitato di distretto ha fatto fronte per la previsione 2011 ovviamente facendo conto sui residui ancora a disposizione ammontanti a circa 1.200.000 euro, con gli aumenti dello stanziamento regionale sotto riportato (tabella 2) e con operazioni di ridimensionamento di alcuni servizi in cui la spesa è negli ultimi anni molto lievitata (assegni di cura), con operazioni di ridimensionamento di alcuni servizi ritenuti di grande qualità ma non essenziali e che raggiungono numeri molto piccoli di popolazione (servizi di consulenza ascolto e socializzazione per la demenza per i quali tra l’altro si spera in un rifinanziamento tramite la quota di fondo nazionale ripartita su progetto alle regioni) o erano in avvio sperimentale (infermiere di comunità, servizi estesi ai minori) o riportando alcune quote di spesa sui comuni (potenziamento accesso e presa in carico, iniziative sulle reti sociali fragili). (tabella 2)

riparto ctss 2011 14.482.377

549.045

4.859.737

14.782.500

575.000

6.666.485

-300.123

-25.955

-1.806.748

940.000

20.831.159

preventivo 2011 22.023.985 940.000

-1.192.826 residuo 2010

le gestioni pubbliche sono inglobate per 868,566 euro in anziani e per 59,122 in disabili Da evidenziare che al tempo stesso i bilanci dei Comuni e delle Aziende Sanitarie non mostrano margini di capienza ulteriore rispetto agli attuali impegni assunti, anzi ridimensionano servizi. Gli effetti della messa a regime dell’accreditamento transitorio di una parte consistente dei servizi finanziati con il FRNA mostra inoltre un forte impatto sull’utilizzo delle risorse per la non autosufficienza. Sono state quantificate le risorse dedicate alla gestioni pubbliche (vedi tabella 3) mentre appare di difficile valutazione l’impatto complessivo dell’accreditamento in termini di tariffe.

287


IMPATTO GESTIONI PUBBLICHE 2011 (tabella 3.1 anziani)

RETE DEFINITIVI RETE NUCLEI DEMENZE RETE CENTRI DIURNI

tutto l'anno tutto l'anno da giugno

OPUS DEFINITIVI OPUS DIURNI

da giugno da giugno

giornate 193.000 3.650 13.545

aumento tariffa 4 4 2

10.948 5.542

totale 772.000 14.600 27.090

4 2

43.792 11.084 868.566

totale definitivi

totale 815.792 diurni

38.174

(tabella 3.2 disabili)

b e a con aumenti e diminuzioni aumento tariffa totale

giornate da CAVA RESIDENZIALE luglio da CAVA DIURNO luglio da BUSETTI DIURNO luglio da DAMIEL DIURNO luglio

c

d

aumento aumento giornate tariffa totale giornate tariffa totale totale

1.128

8

8.458

182,5

5,5 1.004

325

3 975 10.437

635

12

7.625

534,5

9 4.811

130

5,5 715 13.150

1.836

12

22.035

22.035

1.125

12

13.500

13.500

totale disabili

59.122

(tabella 3.3 riepilogo e proiezioni)

totale impatto gestioni pubbliche 2011 proiezione 2012 impatto gestioni pubbliche a servizi invariati

927.688

1.045.357

Per quanto riguarda invece la compartecipazione ai costi dei cittadini si segnala un limitato impatto in diminuzione sulle tariffe dei servizi residenziali anziani (tabella 4) (Tabella 4: compartecipazione utenti case protette posti definitivi)

530 51 20 5 12 48 9

retta utenti retta utenti Impatto 2010 accreditamento differenza su base annuale 50,5 50,5 0,00 0,00 49,75 49,5 -0,25 -4.653,75 48 48,07 0,07 511,00 46,4 48,23 1,83 3.339,75 48 46,77 -1,23 -5.387,40 52,43 49,5 -2,93 -51.333,60 46,43 48,19 1,76 5.781,60

675

-51.742,40

posti RETE OPUS CIVIUM CASAINSIEME VILLA ANNA ROSA DON MESSORI SAN GIUSEPPE ESPERIDI*

288


mentre i Comuni dichiarano una tendenza all’aumento rispetto alla compartecipazione nei servizi territoriali anziani (Centri Diurni e Assistenza domiciliare) che ha a che fare con le difficoltà che i bilanci comunali stanno attraversando causa i pesanti tagli di trasferimenti e non è direttamente connesso all’accreditamento. Tale tendenza all’aumento è però attuata con principio di progressività mediante un articolarsi maggiore delle fasce ISEE con quindi aumenti di fasce massime ma anche aumenti di cittadini con agevolazione. Per quanto riguarda i servizi disabili le tariffe sono rimaste sostanzialmente invariate rispetto alla precedenti, ma si è proceduto ad una loro riomogeneizzazione (ad esempio il pasto in centro diurno aveva tariffe diverse da centro diurno a centro diurno e si è riomogeneizzato sulla composizione di costo calcolata dalla Regione) e maggiore regolamentazione (rispetto a situazioni per esempio di esenzione “di fatto”). Si prefigura quindi per il 2012 una preoccupazione forte rispetto alla tenuta del sistema in questi anni costruito in tutte le componenti che lo sostengono. Il Comitato di Distretto ha inoltre ritenuto di non programmare al momento sul 2011 il Fondo Nazionale non Autosufficienza 2010 tenendo aperta la possibilità di un confronto ulteriore con la Regione rispetto all’utilizzo di questo Fondo.

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Cap I – AREA ANZIANI ASSISTENZA RESIDENZIALE Strutture residenziali per anziani L’assistenza residenziale presenta nel 2011 nella Zona Sociale il convenzionamento con 13 Case Protette (Case Residenza Anziani) del territorio come da elenco ALLEGATO 1, i posti convenzionati ammontano a 675 (-8 posti rispetto al 2010 per non rinnovo del convenzionamento ad una struttura precedentemente convenzionata), mentre è stato accreditato un numero di posti superiore al fabbisogno. Si prevede di aumentare i livelli di occupazione dei posti accreditati e convenzionati nel 2011 causa il meccanismo di sostegno alle assenze previsto nel regime di accreditamento- si è quindi stimata una percentuale di occupazione pari al 99%. Nelle previsioni l’impatto delle gestioni pubbliche è stato stimato come da quadro riassuntivo delle previsioni 2011 (vedi ALLEGATO 6). Nell’assistenza residenziale anziani permangono le maggiori criticità del sistema poiché, nonostante vengano utilizzate quasi il 65% delle risorse FRNA dell’ambito anziani sugli interventi di assistenza residenziale definitiva, permangono nell’ambito distrettuale liste di attesa significative per l’accesso nell’ambito di una complessiva crescita della domanda di residenzialità protetta per una popolazione che aumenta la percentuale di grandi anziani. DOMICILIARITÀ Accoglienza temporanea di sollievo I ricoveri temporanei (per un totale di massimo tre mesi nell’arco dell’anno solare per anziano utente, tranne deroghe eccezionali e motivate) sono nel distretto definiti secondo le tipologie di: - ricoveri di sollievo a tempo determinato: prospettiva temporale massima tre mesi, temporaneità definita dal PAI, compartecipazione utenti pari ad € 25 per il primo mese di ricovero ed € 44 per i successivi (da decorrenza del contratto di accreditamento le tariffe variano diventando €27 per il primo mese di ricovero e pari alla tariffa di struttura per i mesi successivi - ricoveri estivi di sollievo programmabili: quattro settimane, per il periodo estivo, con ingresso programmato sulla base di una graduatoria costruita ad hoc su 12 posti dei posti complessivi di sollievo . I ricoveri estivi di sollievo sono stati avviati in via sperimentale nell’estate 2008, sono stati sottoposti a verifica e riprogettati per l’anno 2009 con estensione del periodo di copertura, posizionamento su due strutture del territorio e individuazione di un periodo fisso di quattro settimane. Compartecipazione utenti come da ricoveri di sollievo - Nuclei speciali demenze: per anziani dementi con disturbi comportamentali non trattabili a domicilio con il supporto del Centro Demenze. Compartecipazione utenti corrispondente alla retta di struttura. Presso una delle strutture di RETE (Reggio Emilia Terza Età) – Villa Le Magnolie - è stato istituito dal I luglio 2006 un Nucleo ad alta valenza sanitaria per anziani con situazioni cliniche complesse, ma che non richiedono un ospedale per acuti, e/o che richiedono una assistenza infermieristica sulle 24 h e/o per anziani terminali per i quali l’impegno sanitario non consente la gestione nei posti ordinari di casa protetta. A questo Nucleo accedono anziani sia dai ricoveri definitivi che dai ricoveri temporanei. Per l’anno 2011 il convenzionamento dei posti di casa protetta temporanea avviene con 5 strutture del territorio (di cui una, RETE, titolare di 7 case residenza per anziani) per un totale di 48 posti convenzionati, come da elenco ALLEGATO 1 Assegno di cura Permangono sull’assegno di cura criticità in particolar modo riconducibili all’ammontare dell’aiuto erogato (l’assegno medio erogato è inferiore ad euro 1.700 annui) che, specie in presenza di condizioni di non autosufficienza gravose e/o in presenza di reti familiari fragili, non costituiscono sostegno significativo alla domiciliarità.

290


Le previsioni per il 2011 prevedono un ridimensionamento della spesa dedicata agli assegni di cura che ha avuto negli anni tra il 2008 e il 2010, probabilmente in contemporanea con la crisi economica, un aumento percentuale con accumulo annuale non più sostenibile. Si prevede di riportare il livello di erogazione per il 2011 all’incirca sui livelli 2009. (tabella 5)

assegno di cura anziani - dati di consuntivo

anno di erogazione spesa complessiva 2006 1.008.899 2007 1.013.678 2008 1.350.586 2009 1.752.124 2010 2.209.731

% aumento su anno precedente 0,47 33,23 29,73 26,11

% aumento su 2006 0,47 33,87 73,67 119,02

Centri diurni: I Centri Diurni presenti nel territorio distrettuale sono 15 (di cui un Centro Diurno Demenze per utenti con gravi disturbi comportamentali) con complessivi n. 193 posti convenzionati per il 2011 (di cui 15 posti per Centro Diurno Demenze), con una diminuzione di convenzionamento di 10 posti per il Comune di Reggio Emilia. Tale diminuzione non comporterà per gli utenti alcuna diminuzione di offerta in quanto il Comune di Reggio Emilia assicura un’offerta completa dei 197 posti autorizzati nei propri centri diurni senza differenziazione di compartecipazione tra posti convenzionati e non – ALLEGATO 2 È stato stimato nelle previsioni un impatto dell’accreditamento per le gestioni pubbliche (vedi allegato 6) Assistenza domiciliare e servizi a sostegno del progetto di vita e di cure (telesoccorso, pasti, trasporto, etc.): Si prevede per il 2011 il convenzionamento con i 7 SAD afferenti al distretto (tutti accreditati) pari a 67.195 ore distribuite proporzionalmente sul distretto (pari a circa 5 ore per anziano ultrasettantacinquenne residente) – come da ALLEGATO 3. Si conferma inoltre lo stanziamento per i servizi a sostegno del programma individualizzato di vita e di cure sulla base dei dati storici di utilizzo. In particolare il dato dei “pasti” va a sostenere con il FRNA solo quelle situazioni in cui gli utenti, in base alle valutazioni ISEE effettuate, non sono in grado di sostenere la retta massima. Il numero di pasti a domicilio erogati, in questo modo, è assai superiore al numero sostenuto dal FRNA e riguarda utenti anche non afferenti all’area della non autosufficienza. Analogamente per il telesoccorso. Si conferma il grande impegno congiunto tra FRNA e Comuni rispetto ai trasporti anziani. Attività rivolta a gruppi Si prevede il proseguimento della collaborazione con AIMA per Centro d’Ascolto e attività di informazione/formazione caregivers e Caffè Alzheimer con oneri per il 2011 a carico del FRNA. Il Comitato di Distretto, nell’ambito della discussione delle priorità di finanziamento del FRNA, ha deciso un tagli consistente delle attività (50%) confermando però l’impegno ad utilizzare eventuali ulteriori finanziamenti provenienti dalla regione alle attività domiciliari a sostegno della demenza. Programma dimissioni protette Il programma dimissioni protette prevede per il 2011 la conferma dei posti di ricovero dedicati alle dimissioni protette: prospettiva temporale minimo un mese massimo tre mesi, per anziani in dimissione da strutture ospedaliere (prevalentemente lungodegenza) e RSR del territorio per i quali il ritorno a domicilio appare difficile (esito: costruzione del progetto assistenziale individuale con accompagnamento della famiglia ed attivazione dei servizi della rete necessari) o impossibile (esito: procedura di ingresso di urgenza in casa protetta). I posti attivati nella zona sociale sono 10

291


presso la struttura le Esperidi di Vezzano sul Crostolo (vedi ALLEGATO 1). Compartecipazione utenti corrispondente alla retta di struttura. Non si è ritenuto di confermare per il 2011 l’intervento sperimentalmente avviato nel 2010 di tutoring domiciliare gratuito: le attività di tutoring vengono ricondotte al mandato delle attività dell’assistenza domiciliare. Attengono al programma dimissioni protette, inoltre, gli interventi coprogettati tra Servizio Sociale AUSL e Servizio Sociale Territoriale e gli interventi di ADI infermieristico e medico che trovano fonti di finanziamento (Fondo sanitario, bilanci comunali) esterni al FRNA. Il programma dimissioni protette attiene ad uno degli obiettivi prioritari del Piano distrettuale per la salute e il benessere sociale ed è oggetto di apposito gruppo di lavoro del Tavolo Tematico Anziani. Potenziamento accesso e presa in carico Continua il sostegno al potenziamento dell’accesso e presa in carico da parte del FRNA sia sul versante dell’accoglienza ai cittadini presso i Servizi Sociali Territoriali (Sportelli sociali e Servizio Sociale Professionale) sia per quanto riguarda la segreteria del Servizio Assistenza Anziani, sia per quanto riguarda la progressiva implementazione del Sistema informativo distrettuale, sia per quanto riguarda la strutturazione del Punto Unico d’Accesso nel Distretto avviato nel 2010.

292


Capitolo II AREA DISABILI ASSISTENZA RESIDENZIALE Strutture residenziali di livello alto Sono presenti nel distretto 4 servizi residenziali di livello alto con 18 posti occupati con utenti del distretto di Reggio Emilia (vedi ALLEGATO 4). È stato previsto per il 2011 un aumento di due posti residenziali per utenti minori già inseriti in residenziale che raggiungono la maggiore età. Tredici utenti hanno progetti residenziali mirati presso strutture esterne al distretto e/o alla rete dei servizi disabili in quanto non specificatamente dedicate a tale tipologia di utenza. Di questi, uno non è in carico al FRNA in quanto in Casa di Carità. Strutture residenziali di livello medio (Comunità alloggio, gruppi appartamento, residenze protette) Sono attive nel distretto le seguenti strutture: (tabella 6)

Nome residenza

Tipologia

Numero utenti

Livello assistenziale

Contratto

Settimo cielo

Gruppo appartamento

4 + 1 sollievo

Da 1 a 2 operatori

Convenzione FCR/privato sociale (Coop. Coress)

Via Rossena

Palazzina con tre gruppi appartamento di cui 1 per soggetti con disabilità acquisita

11 di cui uno con disabilità acquisita

1 educatore durante le ore diurne L’appartamento con disabili acquisiti è gestito con assistente famigliare

Convenzione FCR/ASP (SS.Pietro e

Appartamento protetto

4

Via Lombroso

Supervisione educatore

Matteo)

Per la supervisione convenzione di cui sopra

Residenzialità disabili gravissimi (tabella 7)

Tipologia struttura

Numero utenti 4

RSR Case protette Casa Famiglia Mattioli Garavini

1 7

L’AUSL di Reggio Emilia ha programmato per la gravissima disabilità acquisita posti dedicati a valenza provinciale in strutture a differente intensità sanitaria, ubicate a Casalgrande (Casa Famiglia Mattioli Garavini), Campegine (struttura socio assistenziale), Albinea (RSR), RSA Guastalla.

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DOMICILIARITÀ Accoglienza temporanea di sollievo : (tabella 8)

posti dedicati 1 Strutture con posti dedicati ad accoglienza temporanea di sollievo

CASA FERRARI posti dedicati 1 SETTIMO CIELO 1 posto su cui ruotano due utenti

Strutture che effettuano accoglienza temporanea di sollievo al bisogno

ZORELLA STRADORA

1 posto diurno per un sollievo programmato per i fine settimana

Centri diurni socio-riabilitativi : (tabella 9)

Nome centro diurno

Betania

Utenti equivalenti (rapportati alla frequenza) 8,1

13

1,37 OSS e 2,12 educatori per un totale di 3,48 operatori

Accreditamento con fornitore Coop. sociale San Gaetano

Busetti

13,8

26

Accreditamento con fornitore AUSL

Casa Ferrari diurno

13,7

22

3,15 OSS e 4,72 educatori per un totale di 7,87 operatori 2,50 OSS e 3,81 educatori per un totale di 6,31 operatori

Cava

11,5

14

Damiel

8,6

10

Accreditamento con fornitore ASP SS.Pietro e Matteo Accreditamento con fornitore AUSL

Odoardina

19.9

29

1,88 OSS e 2,85 educatori per un totale di 4,73 operatori 1,93 OSS e 2,89 educatori per un totale di 4,82 operatori 3,15 OSS e 4,87 educatori per un totale di 8,02 operatori

Villaggio

16,9

25

2,75 OSS e 4,17 educatori per un totale di 6,93 operatori

Accreditamento con fornitore Coop. soc. CORESS

La volpe e la rosa

5,3

7

1,19 OSS e 1,78 educatori per un totale di 2,96 operatori

Accreditamento con fornitore Coop. Piccolo Principe Rette individuali su contratto accreditamento da stendersi a cura del Distretto di Scandiano

Altri

Numero utenti

Rapporti assistenziali minimi garantiti (unità equivalenti)

2 (Benzi – Scandiano)

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Contratto

Accreditamento con fornitore Coop. soc. CORESS

Accreditamento con fornitore Coop. soc. Zora


Assegno di cura - Assegno di cura disabili Hanno usufruito dell’intervento nel 2010 n. 100 utenti disabili adulti e n. 52 utenti didabili minori (ampliamento sperimentale in atto dal 2008. Si prevede per il 2011 il mantenimento del livello di erogazione raggiunto nel 2010. (vedi scheda intervento assegni di cura disabili) - Assegno di cura gravissime disabilità acquisite Si prevedono per il 2011 n. 26 assegni da erogare comprensivi di utenti minori - Centri occupazionali/Laboratori protetti Fanno parte delle rete le seguenti opzioni: - CTO (Centro Terapistico occupazionale Il CTO si caratterizza come centro di osservazione/addestramento pre lavorativo per utenti con potenzialità occupazionali ma non ancora sufficientemente autonomi per affrontare percorsi lavorativi seppure protetti.

(tabella 10)

CTO (centro socio occupazionale)

20 posti in compresenza

Frequenza 33 utenti

Con rapporto 1 op/4ut

Gestito con Convenzione Azienda speciale FCR/privato sociale (Coop. Anemos)

- Percorsi di integrazione lavorativa (servizio SIL comune di Reggio Emilia) Per il Comune di Reggio Emilia il servizio SIL è affidato alla Cooperativa Anemos in convenzione con FCR. Il servizio si avvale di educatori che seguono i disabili in tirocini finalizzati all'assunzione e tirocini di osservazione /addestramento e reperiscono le aziende disponibili. Nel 2008 il servizio è stato completamente riorganizzato collegandolo ai Poli Territoriali di Servizio Sociale e agli Sportelli Sociali del Comune di Reggio Emilia e potenziandolo per azzerare le liste d’attesa per la presa in carico soprattutto sull’osservazione degli adolescenti nel percorso scolastico. Nei Comuni al di fuori di Reggio Emilia si attua il servizio all’interno del Servizio Sociale Territoriale. Gli utenti del SIL sono stati nel 2010 n. 119. - Progetti collettivi I progetti collettivi sono gestiti dalla Cooperativa Anemos in convenzione con FCR. Sono progetti di accompagnamento al lavoro ad alta protezione, con gruppi di 5 utenti con un educatore lavorano presso imprese private. Questo consente un intervento costante di educazione al lavoro necessario all’utenza con discrete potenzialità lavorative ma impreparata/immatura nelle necessarie abilità sociali connesse all’impegno lavorativo (tenuta, costanza, rispetto delle regole, abilità relazionali…). Al mattino gli utenti sono impegnati sul lavoro, a pranzo frequentano la mensa, nel pomeriggio si ritrovano per specifiche attività: spazio parola dove dialogano sull’esperienza lavorativa e più in generale sulle esperienze di vita quotidiana; attività motoria (piscina, palestra) dove imparano la cura del corpo e il gioco di squadra inteso come capacità di vivere in un gruppo; addestramento all’uso dei mezzi pubblici di trasporto per acquisire autonomia di movimento. I famigliari partecipano attivamente a parti del progetto in particolare per l’autonomia di movimento. Nel 2010 gli untenti dei 5 progetti collettivi sono stati 24.

295


- Convenzioni con coop B Le convenzioni con coop di tipo B sono specifiche per utenti con buone abilità lavorative ma immaturità relazionale che richiede un supporto educativo costante. In atto una convenzione particolare con una cooperativa di tipo B per disabili con problematiche relazionali gravi: i posti previsti dalla convenzione sono tre per la durata massima di 1 anno scaduto il quale l’utente si presume abbia potuto acquisire le necessarie competenze sociali per avviarsi in un percorso meno protetto. La convenzione prevede periodiche verifiche che consentano di valutare l’appropriatezza del progetto o, diversamente, avviare percorsi alternativi. Nell’anno 2010 gli utenti inseriti in coop B sono stati 59. CTO, progetto collettivo, convenzione Bottega del Lavoro, Cooperative B, inserimenti lavorativi (tirocini) rappresentano un ventaglio di servizi per il lavoro che tiene conto del tempo di crescita, intesa quale maturità lavorativa, di cui il disabile ha bisogno al pari, ma ancor più accentuato, dei suoi pari e cerca di non trascurare potenzialità per mancanza di giuste opportunità. Assistenza domiciliare (anche socio educativa) e servizi a sostegno del programma individualizzato di vita e di cura; attività rivolta a gruppi: - Assistenza domiciliare socio-assistenziale - Servizio di assistenza domiciliare (SDAC). Attivo come servizio dedicato solo per il Comune di Reggio Emilia, per gli altri Comuni effettuato dal SAD anziani come parte del servizio. Il servizio interviene al domicilio per l’aiuto all’assistenza di base, aiuto domestico, accompagnamento visite mediche. Con iniziative specifiche favorisce momenti di socializzazione. A fronte di una erogazione complessiva di ore frontali pari a 10.846 nell’anno, si è previsto un budget complessivo per l’anno 2011 di circa 11.300 ore frontali. - Interventi educativi territoriali È rivolta ai disabili minori. In essa confluiscono interventi individuali e di gruppo su minori disabili con autismo, interventi di gruppo su minori con disabilità lieve, interventi individuali su minori con gravi disabilità e interventi estivi. Sono tutti progetti validati dall’Unità di valutazione handicap minori (sociale/sanitaria) appositamente costituita. Si tratta, oggi, di ripensare al sostegno alla domiciliarità riconoscendo l’importanza della centralità della famiglia e il desiderio legittimo di seguire e accompagnare i figli nelle diverse evoluzioni della malattia, di prevenire i rischi di isolamento, il senso di abbandono e lo scivolamento nell’area del disagio economico, oltre a possibili richieste di istituzionalizzazione precoce. Si è previsto un budget in diminuzione dando atto di un minore utilizzo nel 2010 rispetto al preventivato e di un riequilibrio di risorse impiegate nelle varie tipologie di intervento - Servizi a sostegno del programma individualizzato di vita e di cure Si conferma il consistente impegno del distretto nel sistema dei trasporti disabili che comprende un’offerta di trasporto (in aumento) per tutti i servizi della rete, compresi i servizi collegati al tempo libero. Si è al contempo avviato un gruppo di lavoro riguardante la compartecipazione degli utenti sui servizi non accreditati che ha come obiettivo il sostegno degli interventi “leggeri” anche per il 2012 attraverso maggiori livelli di compartecipazione utenti. Attività rivolta a gruppi Il servizio Extra time (così denominato perché opera oltre l’orario dei centri diurni e il sabato mattina) è aperto ad alcuni adolescenti. Gli utenti nel 2010 sono stati 123 più 60 utenti minori. Alcuni laboratori sono all’interno dei centri per disabili, altri sono in contesti diversi quali scuola di danza, Liceo musicale, CEPAM, centri culturali e questo ha favorito la partecipazione di giovani studenti volontari e iniziative di grande interesse socio culturale in quanto fortemente orientate all’inclusione sociale. Il laboratori sono condotti da esperti e vedono la partecipazione di volontari fra i quali numerosi genitori.

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Il progetto estate prevede attività nel mese di luglio aperte anch’esse agli adolescenti in passaggio al servizio adulti dai servizi minori (24 utenti nel 2010). Il SAP (servizio di aiuto alla persona) organizza attività con volontari per progetti di gruppo e progetti individuali ed è aperto anche agli adolescenti. Attività di gruppo: serate, vacanze, gite di una giornata, viaggi anche all’estero. I gruppi serali sono organizzati su base territoriale coincidente con i poli sociali per la città e con il territorio comunale per i Comuni del distretto. È stato attivato un gruppo interzonale giovani più omogeneo per età, ed è in via di costituzione un gruppo di utenti con lieve ritardo mentale. Vacanze gite viaggi vedono la partecipazione mista e i costi sono a carico delle famiglie. Gli utenti nel 2010 sono stati 161 più 14 utenti minori Progetti individuali: sono interventi mirati per obiettivi specifici (es: acquisizione di autonomie sociali quali uso dei mezzi pubblici, frequentazione di luoghi pubblici, interventi socializzanti per gravissimi disabili acquisiti….). Extra time e SAP sono gestiti da un’unica cooperativa sociale (Piccolo Principe) che ha acquisito esperienza specifica nell’attivazione delle risorse informali del territorio. Pomeriggi alla FaCe: iniziativa promossa dall’Associazione FaCe e attiva da molti anni. Con la convenzione del 2003 è entrata a fare parte della rete dei servizi sul tempo libero, l’accesso è pertanto valutato in sede progettuale (uvh). Gli utenti nel 2010 sono stati 21. Airone è un’associazione che organizza attività motorie in palestra. Aperta a utenti di diversa provenienza ed età, ospita utenti disabili su richiesta individuale, prevede l’iscrizione con tesseramento annuale. L’attività è sostenuta anche mediante convenzione stipulata con associazione da parte di Ausl, FCR/comune RE, Provincia. Gli utenti nel 2010 sono stati 64 Il laboratorio informatico è organizzato dall’Associazione AIAS, è frequentato gratuitamente da 12/15 disabili.

Potenziamento accesso e presa in carico Continua il sostegno al potenziamento dell’accesso e presa in carico da parte del FRNA sia sul versante dell’accoglienza ai cittadini presso i Servizi Sociali Territoriali (Sportelli sociali e Servizio Sociale Professionale) sia per quanto riguarda la segreteria dell’Unità di Valutazione Handicap, sia per quanto riguarda la progressiva implementazione del Sistema informativo distrettuale, sia per quanto riguarda la strutturazione del Punto Unico d’Accesso nel Distretto attivato nel 2010. per l’area disabili, inoltre, finanziamento del CIDI (Centro Documentazione per l’Integrazione) ripartito su tutti i distretti della Provincia.

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CAPITOLO III - INTERVENTI TRASVERSALI EMERSIONE E QUALIFICAZIONE DEL LAVORO DI CURA A regime nel 2010 la rete degli Sportelli Assistenti Familiari attiva nel distretto (tre Sportelli) con attività di accoglienza famiglie, accoglienza assistenti familiari, loro valutazione e formazione, sostegno alla creazione del progetto domiciliare dell’anziano e incontro assitenti familiari/famiglie. Attiva l’equipe distrettuale di coordinamento – Nel 2010 si è attivato il primo percorso formativo strutturato per assistenti familiari, anche in raccordo con la normativa regionale in materia. Prevista nel 2011 l’attivazione di un secondo percorso strutturato. Nell’anno 2011 si è individuata l’ASP RETE come soggetto più idoneo come snodo di rete alla gestione della rete degli Sportelli distrettuali e con essa attivata convenzione per la gestione del servizio. PROGRAMMI DI SOSTEGNO DELLE RETI SOCIALI E DI PREVENZIONE DEI SOGGETTI FRAGILI Prosieguo del lavoro dei tavoli di quartiere e delle sperimentazioni in atto nel territorio del Comune di Reggio Emilia (laboratori autobiografici, piccole manutenzioni, attività esterne dei centri diurni anziani). Nell’anno 2011 si è individuata l’ASP RETE come soggetto più idoneo come snodo di rete alla gestione del progetto e con essa attivata convenzione per la gestione del servizio. Avvio del percorso della costituzione della Fondazione “Dopo di noi” con il sostegno formativo di un consulente. Interventi emergenza caldo (coordinamento volontariato, numero verde, materiale informativo) CAAD E CONTRIBUTI PER L’ADATTAMENTO DOMESTICO Si è attuata nel la riconversione del CAAD su livello distrettuale. Si prevede per il 2011 l’attivazione dei primi contributi per l’adattamento domestico.

298


CAPITOLO IV – ACCREDITAMENTO - Premessa L’Ufficio di Piano della Zona sociale di Reggio Emilia, avvalendosi di tutte le sue componenti anche amministrative e delle competenze del SAA, ha avviato ed in parte già concluso il processo di discussione, condivisione e stesura dei contratti di servizio connessi all’accreditamento. In particolare, la zona sociale di Reggio Emilia ha accreditato entro il 31/12/2010: - n. 13 servizi di Casa Residenza Anziani (vedi allegato 1) - n. 15 servizi di Centro Diurno Anziani (vedi allegato 2) - n. 8 servizi di Assistenza Domiciliare (vedi allegato 3) - n. 4 servizi di Centro socio-riabilitativo residenziale per disabili (vedi allegato 4) - n. 8 servizi di Centro socio-riabilitativo semiresidenziale per disabili (vedi allegato 5) per un totale di n. 48 servizi. Per tutti i servizi si è scelto di accreditare un numero di posti superiore al fabbisogno 2011, ai sensi e in realizzazione degli indirizzi specifici inseriti nel Piano per la non autosufficienza 2010. Il processo di stesura dei contratti di servizio, in fase di avviata realizzazione, si concluderà entro il 30 giugno 2011 ed i contratti avranno decorrenza 1 giugno per contratti già chiusi al 31 maggio (in previsione: Casa residenza Anziani di Castelnovo di Sotto, centro diurno anziani di Castelnovo di Sotto, Centro Diurno Anziani di Cadelbosco di Sopra, Centro diurno anziani di Quattro Castella, Servizio di Assistenza Domiciliare di Quattro Castella, Centri Diurni Anziani di Reggio Emilia – 9 centri -, Servizio di Assistenza Domiciliare di Reggio Emilia, Casa Residenza Anziani Pensionato San Giuseppe – per un totale di n.16 servizi) e 1 luglio per contratti da chiudere entro il 30 giugno prossimo. Si dà atto che le Case Residenza Anziani afferenti ad ASP RETE (n. 7 servizi) hanno chiuso il contratto di servizio al 30 settembre 2010. 1. Tariffe Le tariffe risultanti dal processo di accreditamento, con l’analisi dei fattori produttivi corrispondenti, sono così determinate: (tabella 11.1 case residenza anziani definitivi)

CASA RESIDENZA ANZIANI POSTI DEFINITIVI

tariffe accreditamento

quota frna

quota utenti/Comune

posti ASP RETE (Villa Margherita, I Girasoli, Villa Primula, Villa Le Mimose, Villa Le Magnolie, I Tulipani, Villa Erica) Reggio Emilia OPUS CIVIUM di Castelnovo di Sotto CASAINSIEME di Bagnolo in Piano VILLA ANNA ROSA di Cadelbosco di Sopra CASA DON MESSORI di Reggio Emilia PENSIONATO SAN GIUSEPPE di Quattro Castella LE ESPERIDI di Vezzano sul Crostolo

530

89,33

49,5 - autorizzata retta 39,83 di 50,5

51

90,08

40,58

49,5

20

80,2

32,13

48,07

5

81,75

33,52

48,23

12

78,76

31,99

46,77

48

83,55

34,05

49,5

9 675

80,39

32,2

48,19

299


(Tabella 11.2 dimissioni protette)

DIMISSIONI PROTETTE

quota utenti/Comune

tariffe accreditamento quota frna

POSTI LE ESPERIDI

10

80,39

32,2

48,19

(Tabella 11.3 nuclei demenze)

quota frna tariffe accreditamento accreditamento

NUCLEI DEMENZE

quota utenti/Comune

n. posti ASP RETE PENSIONATO SAN GIUSEPPE

10

93,31

43,81

50,5

7

94,33

44,83

49,5

(Tabella 11.4 centri diurni anziani)

CENTRI DIURNI ANZIANI

tariffe accreditamento quota frna

ASP RETE (Arcobaleno, Ferretti, La Coccinella, Il Sogno, Il Melograno, 95 fino ad Tagliavini Ferrari, Stella accreditamento, 85 in seguito Polare, L'Arca CENTRO DIURNO ANZIANI di Bagnolo in Piano 19 CENTRO DIURNO ANZIANI di Castelnovo di Sotto 20 CENTRO DIURNO ANZIANI di Cadelbosco di Sopra 15 CENTRO DIURNO ANZIANI di QUATTRO CASTELLA 17 CENTRO DIURNO ANZIANI CASA INSIEME 17 di ALBINEA CENTRO DIURNO ANZIANI LE ESPERIDI di VEZZANO sul Crostolo 5

300

quota utenti/Comune

51,05

22,62

28,43

48,77

20,69

28,08

52

23

29

52

23

29

48,77

20,69

28,08

47,74

20,28

27,46

48,78

20,51

28,27


(Tabella 11.5 assistenza domiciliare)

ore frontali

SERVIZI DI ASSISTENZA DOMICILIARE REGGIO DISABILI

tariffe quota quota percentuale Quota quota accreditamento frna utenti/Comune spostamento tariffa frna utenti/Comune 23,54

REGGIO ANZIANI BAGNOLO CADELBOSCO CASTELNOVO QUATTRO CASTELLA ALBINEA VEZZANO

spostamento

14,22

9,33

22,5

13,4

9,1

23,4 23,4 23,5 22,9

14,06

9,34

14,06 14,1 13,56

9,34 9,4 9,34

41,4

19,29 11,65

7,64

20% per interventi superiori a 30 minuti, 60% per interventi inferiori ai 30 minuti 18,5 11,17

7,33

25 31 18 16,66

18,9 18,9 19 18,9

11,42 11,42 11,48 11,42

7,48 7,48 7,52 7,48

(tabella 11.6 residenziali disabili)

utenti classificati B

utenti classificati C

CENTRI SOCIO RIABILITATIVI RESIDENZIALI tariffe PER DISABILI accreditamento LA CAVA CASA FERRARI

LA MANTA ZORELLA

quota quota tariffe quota quota frna Comune utenti accreditamento quota frna Comune 166,5 124,88 25,72 15,9 131,5 98,63 160,46 120,35 24,21 15,9 127,46 95,6 15,96 171,02 128,27 26,85 15,9 134,02 100,52 17,60 171,17 128,38 26,89 15,9 134,74 101,06 17,78

utenti classificati D

utenti classificati E

tariffe quota quota tariffe quota accreditamento quota frna Comune utenti accreditamento quota frna Comune LA CAVA 100,5 75,38 9,22 15,9 80 60 4,1 98,96 74,22 8,84 15,9 79,06 59,3 3,86 CASA FERRARI LA MANTA 103,37 77,53 9,94 15,9 81,48 61,11 4,47 ZORELLA 103,28 77,46 9,92 15,9 81,31 60,98 4,43

301


(tabella 11.7 diurni disabili)

utenti classificati B

CENTRI SOCIO RIABILITATIVI SEMI RESIDENZIALI PER DISABILI DAMIEL BUSETTI CASA BETANIA LA VOLPE E LA ROSA LA CAVA ODOARDINA CASA FERRARI IL VILLAGGIO

utenti classificati C

tariffe quota quota tariffe quota accreditamento quota frna Comune utenti accreditamento quota frna Comune 102,8 26,76 7,5 103,73 77,8 18,43 137,06 102,8 26,76 7,5 103,73 77,8 18,43 137,06 102,93 77,2 18,23 7,5 74,67 56 11,17 77,15 18,21 7,5 74,61 55,96 11,15 102,86 126,89 95,17 24,22 7,5 95,53 71,65 16,38 108,38 81,29 19,59 7,5 79,66 59,75 12,41 77,2 18,23 7,5 74,68 56,01 11,17 102,93 112,29 84,22 20,57 7,5 84,03 63,02 13,51 utenti classificati D

DAMIEL BUSETTI CASA BETANIA LA VOLPE E LA ROSA LA CAVA ODOARDINA CASA FERRARI IL VILLAGGIO

utenti classificati E

tariffe quota quota tariffe quota accreditamento quota frna Comune utenti accreditamento quota frna Comune 57,34 11,61 7,5 61,16 45,87 7,79 76,45 76,45 57,34 11,61 7,5 61,16 45,87 7,79 52,63 39,47 5,66 7,5 39,38 29,54 2,35 52,56 39,42 5,64 7,5 39,32 29,49 2,33 69,86 57,26 52,63 61,98

52,4 42,95 39,47 46,49

9,96 6,81 5,66 8

7,5 7,5 7,5 7,5

55,48 43,79 39,38 48,74

41,61 32,84 29,54 36,56

6,37 3,45 2,34 4,69

2. Piani di adeguamento e previsione gestori finali La composizione dei servizi gestiti direttamente dal pubblico sui servizi oggetto di accreditamento è la seguente: (tabella 12 percentuale servizi pubblici accreditati nella zona sociale)

CASE RESIDENZA ANZIANI CENTRI DIURNI ANZIANI

ASSISTENZA DOMICILIARE

POSTI TOTALI ACCREDITATI E CONVENZIONATI 2011 733 193 ORE ACCREDITATE E CONVENZIONATE 2011 83.195

%A % GESTIONE % A GESTIONE 100% A GESTIONE 100% PUBBLICA PRIVATA MISTA 83,36 16,64 0 69,95 30,05 0

0,00

100,00

0

19

47,37

52,63

0

93,4

32,87

67,13

0

UTENTI EQUIVALENTI 2011 CENTRI SOCIORIABILITATIVI RESIDENZIALI PER DISABILI CENTRI SOCIORIABILITATIVI SEMIRESIDENZIALI PER DISABILI

302


Tutti gli enti gestori hanno presentato i piani di adeguamento sia all’unitarietà gestionale prevista dall’accreditamento sia ai requisiti ulteriori previsti nel definitivo. Per quanto riguarda le case residenza anziani tutte le strutture presentavano già al 30/09/2010 la responsabilità gestionale unitaria dell’intero processo assistenziale, la disponibilità delle risorse umane e la dipendenza funzionale degli operatori; l’organizzazione complessiva del servizio e la sua responsabilità gestionale (in assenza di gestioni “miste”), ivi compresi i servizi di supporto, l’unitarietà del modello organizzativo di gestione del caso e degli strumenti per la pianificazione dell’assistenza nelle diverse fasi. Si presentano piani di adeguamento rispetto all’unitarietà gestionale solo per alcune strutture e solo per la componente infermiestica: - le strutture gestite da RETE per la presenza di personale infermieristico in dipendenza da azienda USL – allegato al piano di adeguamento protocollo stilato con USL per il graduale raggiungimento dell’unitarietà gestionale da parte dell’ente accreditato - in due strutture del distretto si verifica presenza di appalti per personale infermieristico per i quali viene prevista fine naturale e adeguamento entro i termini fissati. Gli enti gestori “finali” sono stati tutti previsti nei piani di adeguamento e nei provvedimenti di accreditamento transitorio (vedi allegato 1) e nel caso delle case residenza anziani coincidono con gli enti accreditati provvisoriamente, con la sola eccezione di Casa don Messori in cui le cooperative transitoriamente accreditate (cattolica Gavassa e SAI) prevedono come gestore finale una ATI tra le stesse. Per quanto riguarda i centri diurni anziani tutti gli enti accreditati presentano al 30/09/2010 responsabilità gestionale unitaria del processo assistenziale, disponibilità delle risorse umane e dipendenza funzionale degli operatori (in assenza di gestioni “miste”). Alcuni enti si sono impegnati nel piano di adeguamento ad assumere i servizi di supporto (disponibilità immobile, utenze e manutenzioni ordinarie, pasti, pulizie, autorizzazione al funzionamento, fatturazioni a utenti e frna) al momento non in loro disponibilità, adeguando il previsto gestore finale (per tutti individuato – vedi allegato 2) ed eliminando i fattori produttivi conferiti dal pubblico co-transitoriamente accreditato (azienda speciale FCR per i cd di RETE, ASP OPUS CIVIUM per il cd di Bagnolo, comune di Quattro Castella per il cd di Quattro Castella) Per quanto riguarda l’assistenza domiciliare il ragionamento è del tutto analogo: tutti gli enti accreditati presentano al 30/09/2010 responsabilità gestionale unitaria del processo assistenziale, disponibilità delle risorse umane e dipendenza funzionale degli operatori (in assenza di gestioni “miste”) e alcuni enti si sono impegnati nel piano di adeguamento ad assumere i servizi di supporto (in prevalenza automezzi e fatturazioni a utenti e frna) al momento non in loro disponibilità, adeguando il previsto gestore finale (per tutti individuato – vedi allegato 3) alle organizzazioni che detengono i fattori assistenziali ed eliminando i fattori produttivi conferiti dal pubblico co-transitoriamente accreditato. Rispetto ai gestori finali è stato individuato anche un gestore finale unitario per l’assistenza domiciliare attualmente erogata nel territorio del Comune di Reggio Emilia a due target diversi (anziani e disabili) che, in definitivo, diventerà un’ATI tra le due società cooperative che al momento gestiscono il servizio Per quanto riguarda i centri socio-riabilitativi semi residenziali per disabili tutti gli enti accreditati presentano al 30/09/2010 responsabilità gestionale unitaria del processo assistenziale, disponibilità delle risorse umane e dipendenza funzionale degli operatori (in assenza di gestioni “miste”). Alcuni enti si sono impegnati nel piano di adeguamento ad assumere i servizi di supporto (disponibilità immobile, utenze e manutenzioni ordinarie, pasti, autorizzazione al funzionamento, fatturazioni a utenti e frna) al momento non in loro disponibilità, adeguando il previsto gestore finale (per tutti individuato – vedi allegato 5) ed eliminando i fattori produttivi conferiti dal pubblico cotransitoriamente accreditato (azienda speciale FCR per cd ODOARDINA e CASA FERRARI e IL VILLAGGIO). Nel caso dei centri socio-riabilitativi semi-residenziali per disabili si segnala la presenza di una situazione (Centro DAMIEL) di attuale gestione diretta USL con piano di adeguamento che individua come esito finale del periodo del transitorio un accreditamento provvisorio sul privato sociale. Tale esito è completato dalla previsione (contestuale o meno) di un project financing che costruisca una struttura ex novo che vada a sostituire l’attuale Centro DAMIEL e con la previsione di un residenziale annesso che vada ad offrire nuovi spazi per i servizi

303


residenziali per disabili del Distretto, con la prospettiva di confluire in questo nuovo spazio situazioni al momento collocate in servizi non accreditati e/o collocate in altri servizi accreditati. 3. Indirizzi omogenei distrettuali ai sensi dellal DGR 514/2009 e delle DGR 2110/2009 e 219/2010 e 1336/2010 Il Comitato di Distretto in data 10 marzo 2011 si è pronunciato rispetto ad indirizzi omogenei delle procedure di stesura del contratto di servizio nel distretto ed in particolare: 1) Decisione della percentuale – consentita in misura del 75% o dell’80% - a carico del FRNA nei servizi disabili. Il Comitato di Distretto, su proposta Ufficio di Piano opta per 75%, considerando che la spesa per i Comuni nel suo complesso non pare aumentare con il sistema accreditamento (si parte da una % a carico del FRNA già pari al 70% e la compartecipazione utenti sgrava con il sistema accreditamento solo la parte “sociale” della tariffa, al contrario del sistema attualmente applicato in cui la compartecipazione utenti va ad essere decurtata dalla tariffa intera. Inoltre con il sistema accreditamento vanno ad essere valorizzati i fattori produttivi conferiti dal pubblico – disponibilità immobili – che ad ora non vengono valorizzati nella tariffa) 2) Eventuale congelamento delle rette – con carico sul FRNA – per situazioni di peggioramento per gli Enti gestori. Il Comitato di Distretto, su proposta Ufficio di Piano: ritiene di non procedere a congelamenti a meno che le verifiche in corso non diano esiti di grossi spostamenti di corresponsione agli enti gestori non adeguamente compensata da mutamenti organizzativi possibili. 3) Assenze nei servizi disabili. È ammessa la corresponsione – a carico del FRNA - di una somma fino ad un massimo dell’80% della tariffa convenuta, nei casi di assenza del disabile dal servizio per 15 gg consecutivi. Il comitato di Distretto, su proposta dell’Ufficio di Piano: decide di corrispondere l’80% della tariffa agli enti gestori, valutato l’impatto del nuovo sistema per gli Enti gestori di servizi per disabili e nella prospettiva di un accompagnamento agli stessi alla piena applicazione dell’accreditamento. 4) Assenze nei servizi anziani. È ammessa la corresponsione – a carico del FRNA – di una somma fino al 45% della tariffa convenuta in caso di assenza dell’anziano ( es. ricovero ospedaliero o altro) con mantenimento posto. Il Comitato di Distretto, su proposta Ufficio di Piano decide di corrispondere il 30 % della tariffa a carico FRNA, considerando che il FRNA non ha mai assorbito queste spese e valutato, con apposita simulazione, l’impatto sugli Enti gestori. Si decide inoltre di porre al 45% la corresponsione della retta a carico degli utenti considerato che gli utenti sono in caso di assenza in gran parte ospiti in strutture (ospedale) che non richiedono corresponsione di alcuna retta.Inoltre, si decide che per i servizi di Centro Diurno anziani le assenze da malattia dell’ospite o programmate con mantenimento posto vengano consentite solo per 60 giorni consecutivi ed il riconoscimento della quota FRNA avvenga solo per i primi 30 giorni consecutivi di assenza. 5) Compartecipazione utenti nei servizi disabili. C’è un tema di disomogeneità a livello territoriale delle tariffe di corresponsione del costo pasto nei centri diurni disabili, con necessità di aggiornamento di alcune tariffe applicate con valori eccessivamente datati. Si conferma, in attesa di indicazioni regionali più specifiche, il meccanismo di chiedere compartecipazione nei centri diurni per il consumo effettivo del pasto e nei residenziali per una tariffa giornaliera pari all’entità dell’assegno di accompagnamento. Si decide inoltre, su proposta dell’Ufficio di Piano, di valorizzare omogenamente per tutti i centri socioriabilitativi semi-residenziali per disabili in ambito distrettuale in € 7,50 il costo del pasto. Il comitato di distretto ritiene che queste tematiche che dovrebbero poter trovare composizione in un ragionamento da svolgersi a livello Provinciale.

304


ALLEGATO 1: CASE RESIDENZA ANZIANI

Denominazione servizio

Soggetto/i Titolare/i del Comune sede del provvedimento di accreditamento Servizio transitorio

CASA RESIDENZA PER ANZIANI NON AUTOSUFFICIENTI "LE VEZZANO SUL ESPERIDI CROSTOLO

cooperativa LA PINETA

CASA RESIDENZA PER ANZIANI NON AUTOSUFFICIENTI CASA DON MESSORI REGGIO EMILIA

COOPERATIVA SOCIALE CATTOLICA GAVASSA congiuntamente a COOPERATIVA SOCIALE SAI

CASA RESIDENZA PER ANZIANI NON AUTOSUFFICIENTI PENSIONATO SAN QUATTRO GIUSEPPE CASTELLA

CASA RESIDENZA PER ANZIANI NON AUTOSUFFICIENTI BAGNOLO IN CASAINSIEME PIANO

CASA RESIDENZA PER ANZIANI NON AUTOSUFFICIENTI CADELBOSCO DI VILLA ANNA ROSA SOPRA

CASA RESIDENZA PER ANZIANI NON AUTOSUFFICIENTI CASTELNOVO DI OPUS CIVIUM SOTTO

LA VILLA SPA

FONDAZIONE ONLUS CASA INSIEME

AMBRA coop.soc.

ASP OPUS CIVIUM

GESTORE FINALE

TIPOLOGIA RAPPORTO

CONTRATTO DI SERVIZIO CON SOGGETTO GESTORE cooperativa LA (decorrenza 1 luglio 2011) PINETA CONTRATTO DI SERVIZIO CON SOGGETTi GESTORi ATI tra le due (decorrenza 1 cooperative luglio 2011) CONTRATTO DI SERVIZIO CON SOGGETTO GESTORE (decorrenza 1 LA VILLA SPA giugno 2011) CONTRATTO DI SERVIZIO CON SOGGETTO FONDAZIONE GESTORE ONLUS CASA (decorrenza 1 INSIEME luglio 2011) CONTRATTO DI SERVIZIO CON SOGGETTO GESTORE AMBRA (decorrenza 1 coop.soc. luglio 2011) CONTRATTO DI SERVIZIO CON SOGGETTO GESTORE ASP OPUS (decorrenza 1 CIVIUM giugno 2011)

305

DEFINITIVI DI SOLLIEVO

DIMISSIONI NUCLEI totale PROTETTE DEMENZE

ACCREDITATI

9

6

10

0

25

55 (20 posti per distretto di Scandiano)

12

0

0

0

12

17

48

3

0

7

58

70

20

1

0

0

21

26

5

0

0

0

5

10

51

6

0

0

57

64


CASA RESIDENZA PER ANZIANI NON AUTOSUFFICIENTI "VILLA MARGHERITA" REGGIO EMILIA

CASA RESIDENZA PER ANZIANI NON AUTOSUFFICIENTI "I GIRASOLI" REGGIO EMILIA

CASA RESIDENZA PER ANZIANI NON AUTOSUFFICIENTI REGGIO EMILIA "VILLA PRIMULA"

CONTRATTO DI SERVIZIO CON SOGGETTO ASP RETEGESTORE REGGIO EMILIA (decorrenza 1 ottobre 2010) ASP RETE- REGGIO EMILIA TERZA ETA' TERZA ETA' CONTRATTO DI SERVIZIO CON SOGGETTO ASP RETEGESTORE REGGIO EMILIA (decorrenza 1 ASP RETE- REGGIO EMILIA TERZA ETA' TERZA ETA' ottobre 2010)

ASP RETE- REGGIO EMILIA

CASA RESIDENZA PER ANZIANI NON AUTOSUFFICIENTI "VILLA LE MIMOSE" REGGIO EMILIA

ASP RETE- REGGIO EMILIA

CASA RESIDENZA PER ANZIANI NON AUTOSUFFICIENTI "VILLA LE MAGNOLIE" REGGIO EMILIA

ASP RETE- REGGIO EMILIA

CASA RESIDENZA PER ANZIANI NON AUTOSUFFICIENTI "I TULIPANI" REGGIO EMILIA

ASP RETE- REGGIO EMILIA

REGGIO EMILIA CASA RESIDENZA PER ANZIANI NON AUTOSUFFICIENTI "VILLA ERICA"

ASP RETE- REGGIO EMILIA

CONTRATTO DI SERVIZIO CON SOGGETTO ASP RETEGESTORE REGGIO EMILIA (decorrenza 1 TERZA ETA' TERZA ETA' ottobre 2010) CONTRATTO DI SERVIZIO CON SOGGETTO ASP RETEGESTORE REGGIO EMILIA (decorrenza 1 TERZA ETA' TERZA ETA' ottobre 2010) CONTRATTO DI SERVIZIO CON SOGGETTO ASP RETEGESTORE REGGIO EMILIA (decorrenza 1 TERZA ETA' TERZA ETA' ottobre 2010) CONTRATTO DI SERVIZIO CON SOGGETTO ASP RETEGESTORE REGGIO EMILIA (decorrenza 1 TERZA ETA' TERZA ETA' ottobre 2010) CONTRATTO DI SERVIZIO CON SOGGETTO ASP RETEGESTORE REGGIO EMILIA (decorrenza 1 TERZA ETA' TERZA ETA' ottobre 2010)

TOTALI

306

530

15

0

10

555

580

675

31

10

17

733

822


ALLEGATO 2: CENTRI DIURNI ANZIANI Distretto REGGIO EMILIA Denominazione servizio

CENTRO DIURNO DEMENZE

Comune sede del Servizio

ASP RETE REGGIO EMILIA TERZA ETA' ASP RETE REGGIO EMILIA TERZA ETA'

REGGIO EMILIA

ASP RETE REGGIO EMILIA TERZA ETA'

ASP RETE REGGIO EMILIA TERZA ETA'

REGGIO EMILIA

ASP RETE REGGIO EMILIA TERZA ETA'

ASP RETE REGGIO EMILIA TERZA ETA'

REGGIO EMILIA

ASP RETE REGGIO EMILIA TERZA ETA'

ASP RETE REGGIO EMILIA TERZA ETA'

REGGIO EMILIA REGGIO EMILIA

CENTRO DIURNO ANZIANI LORENZO ED ENRICO FERRETTI

CENTRO DIURNO ANZIANI LA COCCINELLA

CENTRO DIURNO ANZIANI IL SOGNO

REGGIO EMILIA REGGIO EMILIA

CENTRO DIURNO ANZIANI FERRARI TAGLIAVINI REGGIO EMILIA CENTRO DIURNO ANZIANI STELLA POLARE

GESTORE FINALE

ASP RETE REGGIO EMILIA TERZA ETA' ASP RETE REGGIO EMILIA TERZA ETA'

CENTRO DIURNO ANZIANI ARCOBALENO

CENTRO DIURNO ANZIANI IL MELOGRANO

Soggetto/i Titolare/i del provvedimento di accreditamento transitorio

ASP RETE REGGIO EMILIA TERZA ETA'

ASP RETE REGGIO EMILIA TERZA ETA'

ASP RETE REGGIO EMILIA TERZA ETA'

ASP RETE REGGIO EMILIA TERZA ETA'

ASP RETE REGGIO EMILIA TERZA ETA'

ASP RETE REGGIO EMILIA TERZA ETA'

307

Posti convenzionati su TIPOLOGIA RAPPORTO accreditati 2011

CONTRATTO DI SERVIZIO CON SOGGETTO GESTORE (decorrenza 1 giugno 2011) CONTRATTO DI SERVIZIO CON SOGGETTO GESTORE (decorrenza 1 giugno 2011) CONTRATTO DI SERVIZIO CON SOGGETTO GESTORE (decorrenza 1 giugno 2011) CONTRATTO DI SERVIZIO CON SOGGETTO GESTORE (decorrenza 1 giugno 2011) CONTRATTO DI SERVIZIO CON SOGGETTO GESTORE (decorrenza 1 giugno 2011) CONTRATTO DI SERVIZIO CON SOGGETTO GESTORE (decorrenza 1 giugno 2011) CONTRATTO DI SERVIZIO CON SOGGETTO GESTORE (decorrenza 1 giugno 2011) CONTRATTO DI SERVIZIO CON SOGGETTO GESTORE (decorrenza 1 giugno 2011)

15

ACCREDITATI

15

146 85


REGGIO EMILIA

ASP RETE REGGIO EMILIA TERZA ETA'

ASP RETE REGGIO EMILIA TERZA ETA'

BAGNOLO IN PIANO

Cooperativa sociale ANCORA congiuntamente ad ASP OPUS CIVIUM ASP OPUS CIVIUM

Cooperativa sociale ANCORA

ASP OPUS CIVIUM

ASP OPUS CIVIUM

ASP OPUS CIVIUM

Coop sociale CASA CERVI LUIGI.

Coop sociale CASA CERVI LUIGI.

Cooperativa sociale ANCORA congiuntamente a Comune di Quattro Castella COOPERATIVA SOCIALE LA PINETA

Cooperativa sociale ANCORA

CENTRO DIURNO ANZIANI L'ARCA

CENTRO DIURNO ANZIANI BAGNOLO IN PIANO

CENTRO DIURNO ANZIANI

CENTRO DIURNO ANZIANI

CENTRO DIURNO ANZIANI ALBINEA

CASTELNOVO DI SOTTO

CADELBOSCO DI SOPRA

ALBINEA QUATTRO CASTELLA

CENTRO DIURNO ANZIANI QUATTRO CASTELLA VEZZANO SUL CROSTOLO

COOPERATIVA SOCIALE LA PINETA

CENTRO DIURNO ANZIANI LE ESPERIDI

TOTALE

308

CONTRATTO DI SERVIZIO CON SOGGETTO GESTORE (decorrenza 1 giugno 2011) CONTRATTO DI SERVIZIO CON SOGGETTO GESTORE (decorrenza 1 luglio 2011) CONTRATTO DI SERVIZIO CON SOGGETTO GESTORE (decorrenza 1 giugno 2011) CONTRATTO DI SERVIZIO CON SOGGETTO GESTORE (decorrenza 1 giugno 2011) CONTRATTO DI SERVIZIO CON SOGGETTO GESTORE (decorrenza 1 luglio 2011) CONTRATTO DI SERVIZIO CON SOGGETTO GESTORE (decorrenza 1 giugno 2011) CONTRATTO DI SERVIZIO CON SOGGETTO GESTORE (decorrenza 1 luglio 2011)

19

19

20

20

15

20

17

20

17

20

5

5

193

265


ALLEGATO 3: ASSISTENZA DOMICILIARE Distretto REGGIO EMILIA Soggetto/i Titolare/i del provvedimento di accreditamento transitorio

Comune in cui viene prestato il Servizio

COOPERATIVA SOCIALE ANCORA congiuntamente ad BAGNOLO IN PIANO ASP OPUS CIVIUM COOPERATIVA SOCIALE ANCORA congiuntamente ad CADELBOSCO DI SOPRA ASP OPUS CIVIUM COOPERATIVA SOCIALE ANCORA congiuntamente ad ASP OPUS CIVIUM CASTELNOVO DI SOTTO COOPSELIOS soc. coop congiuntamente ad Azienda speciale FCR. REGGIO EMILIA Cooperativa sociale CORESS congiuntamente ad Azienda speciale FCR REGGIO EMILIA COOPERATIVA SOCIALE ANCORA congiuntamente a Comune di Quattro Castella QUATTRO CASTELLA COOPERATIVA SOCIALE LA PINETA oongiuntamente al Comune di Vezzano sul Crostolo VEZZANO SUL CROSTOLO COOPSELIOS soc. coop. congiuntamente a Comune di Albinea ALBINEA

TIPOLOGIA RAPPORTO

GESTORE FINALE

n. ore convenzionate 2011

COOPERATIVA SOCIALE ANCORA

CONTRATTO DI SERVIZIO CON SOGGETTO GESTORE (decorrenza 1 luglio 2011)

4.680

COOPERATIVA SOCIALE ANCORA

CONTRATTO DI SERVIZIO CON SOGGETTO GESTORE (decorrenza 1 luglio 2011)

4.505

COOPERATIVA SOCIALE ANCORA

CONTRATTO DI SERVIZIO CON SOGGETTO GESTORE (decorrenza 1 luglio 2011)

4.700

ATI tra Cooperativa sociale CORESS e cooperativa sociale COOPSELIOS

CONTRATTO DI SERVIZIO CON SOGGETTO GESTORE (decorrenza 1 giugno 2011)

40.780

ATI tra Cooperativa sociale CORESS e cooperativa sociale COOPSELIOS

CONTRATTO DI SERVIZIO CON SOGGETTO GESTORE (decorrenza 1 luglio 2011)

16.000

COOPERATIVA SOCIALE ANCORA

CONTRATTO DI SERVIZIO CON SOGGETTO GESTORE (decorrenza 1 giugno 2011)

6.115

COOPERATIVA SOCIALE LA PINETA

CONTRATTO DI SERVIZIO CON SOGGETTO GESTORE (decorrenza 1 luglio 2011)

2.395

COOPSELIOS soc. coop.

CONTRATTO DI SERVIZIO CON SOGGETTO GESTORE (decorrenza 1 luglio 2011)

4.020

TOTALI 309

83.195


ALLEGATO 4 CENTRI SOCIO-RIABILITATIVI RESIDENZIALI DISABILI Distretto REGGIO EMILIA Denominazione servizio

CENTRO SOCIORIABILITATIVO RESIDENZIALE CASA FERRARI

Comune sede del Servizio

REGGIO EMILIA

CENTRO SOCIORIABILITATIVO RESIDENZIALE LA REGGIO EMILIA CAVA

Soggetto/i Titolare/i del provvedimento di accreditamento transitorio

GESTORE FINALE

TIPOLOGIA RAPPORTO

POSTI AUTORIZZATI

Utenti del Distretto di Reggio Emilia

6

5 + 1 sollievo

CORESS soc.coop congiuntamente ad Azienda FCR

CORESS soc.coop

CONTRATTO DI SERVIZIO CON SOGGETTO GESTORE (decorrenza 1 luglio 2011)

ASP SS. PIETRO E MATTEO

ASP SS. PIETRO E MATTEO

CONTRATTO DI SERVIZIO CON SOGGETTO GESTORE (decorrenza 1 luglio 2011)

16

9

ZORA coop. Soc.

CONTRATTO DI SERVIZIO CON SOGGETTO GESTORE (decorrenza 1 luglio 2011)

16

3

ZORA coop. Soc.

CONTRATTO DI SERVIZIO CON SOGGETTO GESTORE (decorrenza 1 luglio 2011)

11

1

49

18 + 1 sollievo

CENTRO SOCIORIABILITATIVO RESIDENZIALE LA MANTA REGGIO EMILIA ZORA coop. Soc. CENTRO SOCIORIABILITATIVO RESIDENZIALE ZORELLA QUATTRO CASTELLA ZORA coop. soc,

TOTALI

310


ALLEGATO 5 CENTRI SOCIO-RIABILITATIVI SEMIRESIDENZIALI DISABILI Distretto REGGIO EMILIA Denominazione servizio

Comune sede del Servizio

CENTRO SOCIORIABILITATIVO DIURNO ODOARDINA REGGIO EMILIA CENTRO SOCIORIABILITATIVO DIURNO LA VOLPE E REGGIO EMILIA LA ROSA CENTRO SOCIORIABILITATIVO REGGIO EMILIA DIURNO LA CAVA CENTRO SOCIORIABILITATIVO DIURNO CASA BETANIA ALBINEA CENTRO SOCIORIABILITATIVO DIURNO DAMIEL CENTRO SOCIORIABILITATIVO DIURNO BUSETTI CENTRO SOCIORIABILITATIVO DIURNO CASA FERRARI CENTRO SOCIORIABILITATIVO DIURNO IL VILLAGGIO

Soggetto/i Titolare/i del provvedimento di GESTORE FINALE accreditamento transitorio

dell'immobile(1) TIPOLOGIA RAPPORTO POSTI AUTORIZZATI

Utenti del Distretto di Reggio Emilia/utenti equivalenti

ZORA coop.soc. congiuntamente ad Azienda Speciale FCR ZORA coop.soc

CONTRATTO DI SERVIZIO CON SOGGETTO GESTORE (decorrenza 1 luglio 2011)

21

29/19,7

IL PICCOLO PRINCIPE coop.soc. IL PICCOLO PRINCIPE coop.soc

CONTRATTO DI SERVIZIO CON SOGGETTO GESTORE (decorrenza 1 luglio 2011)

8

6/4,3

ASP SS. PIETRO E MATTEO

ASP SS. PIETRO E MATTEO

CONTRATTO DI SERVIZIO CON SOGGETTO GESTORE (decorrenza 1 luglio 2011)

12

14/9,3

SAN GAETANO coop.soc.

CONTRATTO DI SERVIZIO CON SOGGETTO GESTORE (decorrenza 1 luglio 2011)

9

13/8,1

Accreditamento provvisorio con costruzione e gestione di altra struttura – privato sociale

CONTRATTO DI SERVIZIO CON SOGGETTO GESTORE (decorrenza 1 luglio 2011)

15

9/7,6

CONTRATTO DI SERVIZIO CON SOGGETTO GESTORE (decorrenza 1 luglio 2011)

18

26/13,8

CONTRATTO DI SERVIZIO CON SOGGETTO GESTORE (decorrenza 1 luglio 2011)

15

22/13,7

CONTRATTO DI SERVIZIO CON SOGGETTO GESTORE (decorrenza 1 luglio 2011)

18

25/16,9

116

144/93,40

SAN GAETANO coop.soc.

CASTELNOVO DI SOTTO AUSL

REGGIO EMILIA AUSL AUSL CORESS coop.soc. congiuntamente ad Azienda Speciale REGGIO EMILIA FCR CORESS coop.soc. CORESS coop.soc. congiuntamente ad Azienda Speciale REGGIO EMILIA FCR CORESS coop.soc.

TOTALE 311


ALLEGATO 6 – previsioni utilizzo fondo regionale non autosufficienza 2011

Tab.1- assegnato e risorse 2011 assegnazioni da riparto CTSS ANZIANI DISABILI GRAD

14.482.377 4.851.252 549.045

quota per gestioni speciali accreditamento centro servizi integrazione totale assegnazioni

940.000 8.485 20.831.159

residui STIMA RESIDUO 2010 ANZIANI STIMA RESIDUO 2010 DISABILI

298.774 821.041

STIMA RESIDUO 2010 TRASVERSALI

90.419

STIMA RESIDUO 2010 GRAD totale residui

-4.974 1.205.260

totale risorse disponibili nel 2011

22.036.419

Tab.2 -previsione servizi anziani consuntivo 2010 stima

PREVISIONE 2011

impatto gestioni pubbliche

CASE PROTETTE DEFINITIVE

8.897.027

8.607.708

815.792

CASE PROTETTE DI SOLLIEVO con nuclei demenze

815.939

825.400

CENTRI DIURNI

907.603

1.121.826

ASSISTENZA DOMICILIARE

590.922

860.000

TRASPORTI

186.869

267.000

PASTI TELESOCCORSO

14.600

8.468

38.174 0 0

10.000 0

6.507

6.000

POTENZIAMENTO ACCESSO E PRESA IN CARICO

346.008

317.000

ATTIVITA' RIVOLTA A GRUPPI

120.000

60.000

0

PROGRAMMA DIMISSIONI PROTETTE

102.837

88.000

0

ASSEGNI DI CURA

2.209.731

1.600.000

14.191.911

13.762.934

0

0

312

868.566


Tab.3 - previsione disabili

STRUTTURE RESIDENZIALI ALTO LIVELLO

consuntivo 2010 impatto gestioni stima previsioni 2011 pubbliche 963.249 1.179.563 10.437

STRUTTURE RESIDENZIALI MEDIO LIVELLO

178.042

200.000

0

ACCOGLIENZA TEMPORANEA DI SOLLIEVO CENTRI DIURNI CENTRI SOCIO-OCCUPAZIONALI ASSISTENZA DOMICILIARE TRASPORTI ATTIVITA' RIVOLTE A GRUPPI

121.959 1.706.668 449.320 267.351 735.691 135.205

120.000 1.871.315 495.000 247.000 825.000 140.000

0 48.685 0 0 0 0

346.008

325.485

0

414.992 461.084 158.923 5.938.492

410.000 453.000 190.000 6.456.363

0 0 0 59.122

POTENZIAMENTO ACCESSO E PRESA IN CARICO prestazioni educative territoriali (nel 2010 assistenza domiciliare socio-educativa) ASSEGNI DI CURA DISABILI ADULTI ASSEGNI DI CURA DISABILI MINORI

Tab.4 - previsione programmi trasversali CONSUNTIVO 2010 SPORTELLO BADANTI CAAD RETI SOCIALI

162.944 75.000 100.963 338.907

previsioni 2011 150.000 85.000 67.000 302.000

Tab.5 - previsione GRAD GRAD RESIDENZIALI GRAD ASSEGNI DI CURA

CONSUNTIVO 2010 previsioni 2011 376.693 370.000 205.183 205.000 581.876 575.000

Tab.6 - riepilogo previsioni 2011 14.631.500

spesa prevista anziani spesa prevista disabili spesa prevista GRAD spesa prevista trasversali

6.515.485 575.000 302.000 22.023.985

313


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