Bilancio di previsione 2011
Relazione previsionale programmatica
i programmi
INDICE
LA MISSION E LA NOSTRA DIREZIONE
pag. 2
IL CONTESTO ESTERNO
pag. 3
I PROGRAMMI
pag. 13
1. Vivere una vita serena
pag. 22
2. Avere una buona cultura ed una buona educazione
pag. 41
3. Avere un lavoro
pag. 63
4. Vivere una cittĂ che guarda al futuro
pag. 82
5. Vivere in un ambiente sano e funzionale
pag. 88
6. Spostarsi meglio e bene
pag. 101
7. Avere una Pubblica Amministrazione efficace, efficiente e trasparente
pag. 115
LA GOVERNANCE TERRITORIALE
pag. 142
LE RISORSE
pag. 173
LA MISSION E LA NOSTRA DIREZIONE “Una città nella quale ognuno ha la possibilità di vivere la miglior vita per sé. Una comunità in cui ognuno lavora per renderla più giusta”. La nostra mission è di promuovere una comunità dove ognuno partecipa e lavora per migliorare e migliorarla. Questa missione esprime l’essenza della città, che – con il suo patrimonio di storia e tradizioni – è in grado di offrire a tutti i suoi abitanti le migliori opportunità che servono a mettere ciascuna persona nelle condizioni ideali per poter vivere la vita scelta, quella desiderata. È la sua ragion d’essere distintiva , che prescinde da qualunque decisione sulle linee di sviluppo futuro. La missione sottolinea una caratteristica importante della città: l’operosità e la voglia di fare, in altre parole l’importanza del lavoro per i reggiani. Riflette non solo un dato economico (Reggio è tra le prime province in Italia per reddito pro-capite), ma anche sociale. Ciascuno è chiamato a dare il suo contributo con il proprio lavoro e a partecipare all’azione delle istituzioni – della propria “comunità” – che creano le opportunità: ognuno a Reggio si “sente come a casa propria”.
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ANALISI DEL CONTESTO ESTERNO CONTESTO DEMOGRAFICO Conoscere i fenomeni demografici significa conoscere meglio la nostra città e, di conseguenza, cercare di interpretarne meglio i bisogni, costruire meglio le risposte. Dietro ai numeri, infatti, non c’è solo la statistica, ma la vita della città in base a tendenze, evoluzioni e movimenti legati al periodo storico che stiamo vivendo. Nel 2010 la popolazione residente del Comune di Reggio Emilia è cresciuta di 2408 unità rispetto al 2009, dato di crescita maggiore rispetto a quello riscontrato dal 2008 al 2009 che è stato il dato di crescita più basso tra quello degli anni precedenti. ANDAMENTO DELLA POPOLAZIONE RESIDENTE Anni Popolazione residente al 31/12 1990 131.880 1991 132.757 1992 133.510 1993 133.993 1994 134.548 1995 135.406 1996 137.242 1997 139.200 1998 141.482 1999 143.664 2000 146.092 2001 148.516 2002 149.844 2003 152.235 2004 155.191 2005 157.388 2006 159.809 2007 162.290 2008 165.503 2009 167.678 2010 170.086 175.000
170.000
165.000
160.000
155.000
150.000
145.000
140.000
135.000
130.000
125.000
3
La forte dinamica demografica conosciuta dal comune negli ultimi anni, l’innalzarsi della speranza di vita, hanno impresso modificazioni profonde alla struttura della popolazione ben rappresentata nelle piramidi per sesso ed età. Piramide della popolazione reggiana residente al 31/12/2010 Piramide delle eta' al 31.12.2010 MASCHI
8.000
7.000
6.000
Classe di età
5.000
4.000
3.000
2.000
Totale
FEMMINE
1.000
0
1.000
Totale
2.000
5.000
6.000
7.000
8.000
FEMMINE
1.883
989
894
1-4
7.432
3.845
3.587
5-9
8.606
4.451
4.155
10-14
7.868
4.030
3.838
15-19
7.479
3.851
3.628
20-24
8.022
4.102
3.920
25-29
9.861
4.983
4.878
30-34
12.933
6.647
6.286
35-39
15.453
7.941
7.512
40-44
14.683
7.527
7.156
45-49
13.349
6.687
6.662
50-54
11.196
5.497
5.699
55-59
9.348
4.429
4.919
60-64
9.826
4.592
5.234
65-69
7.667
3.610
4.057
70-74
7.674
3.547
4.127
75-79
6.258
2.671
3.587
80-84
5.192
1.887
3.305
85 e +
5.356
1.532
3.824
Totale
170.086
82.818
87.268
42,00
4.000
Totale
MASCHI
-1 anno
Età media
3.000
40,18
43,67
4
Si riscontra un aumento della popolazione anziana over 65 che al 31/12/2010 è pari a 32.147 unità e rappresenta il 18,9% della popolazione. Dal 2000 al 2010 l’aumento della popolazione anziana è stato pari al 34,6%. Dato significativo sono gli anziani ultra settancinquenni che sono 16.806 pari al 9,9% della popolazione residente e al 52,3% della popolazione anziana. Negli ultimi 10 anni si è verificato: • un aumento in valori assoluti della popolazione anziana 65 e +: (da 26.699 anziani nel 2000 si è passati a 32.147 nel 2010); • una diminuzione in valori percentuali degli anziani 65 e + sul totale della popolazione: (dal 20,3% nel 2000 a 18,9% nel 2010); • un aumento in valori percentuali degli anziani 85 e + sul totale della popolazione: (dal 2,9% nel 2000 al 3,1% nel 2010); Al 31.12.2010 gli anziani ultraottantenni sono 10.548; di questi, il 67,5% è rappresentato da donne (7.129). In dieci anni la classe di età 80-84 anni è aumentata del 40,3%. Nello stesso arco di tempo sono più che raddoppiati gli anziani di età superiore ai 95 anni (prevalentemente donne). Popolazione in età anziana 2000 - 2010 ( variazioni % ) 160,0% 140,0% 120,0% 100,0% 80,0% 60,0% 40,0% 20,0% 0,0%
Classi di età 65 - 69 70 - 74 75 - 79 80 - 84 85 - 89 90 - 94 95 - 99 100 e + Totale
2000
%
2010
%
7.596 7.283 6.938 3.700 2.953 1.040 165 24 29.699
25,6% 24,5% 23,4% 12,5% 9,9% 3,5% 0,6% 0,1% 100,0%
7.667 7.674 6.258 5.192 3.672 1.234 399 51 32.147
23,8% 23,9% 19,5% 16,2% 11,4% 3,8% 1,2% 0,2% 100,0%
100 e +
95 - 99
90 - 94
85 - 89
80 - 84
75 - 79
70 - 74
65 - 69
-20,0%
Variazioni assolute % 71 0,9% 391 5,4% -680 -9,8% 1.492 40,3% 719 24,3% 194 18,7% 234 141,8% 27 112,5% 2.448 8,2%
Negli ultimi anni l’aumento dell’immigrazione ha comportato un aumento delle classi più giovani; l’apporto di popolazione straniera più giovane e il più alto tasso di natalità delle nuove popolazioni ha rafforzato nuovamente la base della piramide della popolazione 5
del Comune, impegnando l’amministrazione a forti responsabilità educative e di offerta di integrazione come comunità reggiana . Nella tabella sottoriportata si può notare come i giovani sotto i 18 anni sono aumentati nel Comune dal 2000 al 2010. Popolazione in età prescolare e scolare per classi di età 2000 - 2010 Classi di età
2000
%
2010
%
0-2 3-5 6 - 10 11 - 13 14 - 18 Totale
4.463 3.911 6.169 3.454 5.651 23.648
18,9% 16,5% 26,1% 14,6% 23,9% 100,0%
5.629 5.456 8.490 4.733 7.425 31.733
17,7% 17,2% 26,8% 14,9% 23,4% 100,0%
Variazioni assolute % 1.166 1.545 2.321 1.279 1.774 8.085
26,1% 39,5% 37,6% 37,0% 31,4% 34,2%
Si è riscontrato inoltre negli ultimi 10 anni una progressiva semplificazione della struttura della famiglia reggiana riducendosi il numero dei componenti familiari . Al 31.12.2010 le famiglie residenti sono 77.371 e continuano ad aumentare le famiglie di un solo componente: al 31.12.2010 sono 31.856 (41,2%, mentre nel 2000 erano 33,5%). Aumentano le persone che vivono in contesti familiari “nuovi”: single, coppie di fatto, monogenitori. Invecchiamento della popolazione, aumento della speranza di vita, minore istituzionalizzazione degli anziani, ma anche maggiore fragilità dell’istituto familiare sono le ragioni di questa tendenza. Si registra un costante aumento delle madri sole con figli e una diminuzione delle coppie coniugate con figli. Le famiglie monogenitoriali sono in costante aumento dal 2000 ad oggi . Nel 2000 le madri sole con figli erano 4177 , nel 2010 erano 5599; i padri nel 2000 erano 748, nel 2010 erano 1051. Tipologia delle famiglie Monopersonali Coppie coniugate con figli Coppie coniugate senza figli Coppie di fatto con figli Coppie di fatto senza figli Coppie con altri membri Coppie con figli e altri membri Madre con figli Padre con figli Genitori con figli e altri membri Altre tipologie familiari Totale
2010 31.856 18.419 11.528 2.100 994 571 1.808 5.599 1.051 1.383 2.062 77.371
% 41,2% 23,8% 14,9% 2,7% 1,3% 0,7% 2,3% 7,2% 1,4% 1,8% 2,7% 100,0%
Nella tabella sottoriportata si può notare come è distribuita per età la composizione dei nuclei monopersonali. Il valore assoluto più alto è quello degli ultraottantenni, ma sono rilevanti gli aumenti in percentuale delle classi dai 35 ai 60 anni dal 2000 ad oggi.
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Monopersonali per classi di età e sesso 2000 - 2010 Classi di età 15 - 19 20 - 24 25 - 29 30 - 34 35 - 39 40 - 44 45 - 49 50 - 54 55 - 59 60 - 64 65 - 69 70 - 74 75 - 79 80 e + Totale
Maschi 2000 2010 30 36 406 576 1.175 1.554 1.485 2.271 1.214 2.232 855 1.839 626 1.453 524 1.069 449 780 421 699 416 568 433 510 399 440 591 835 9.024 14.862
Femmine 2000 2010 9 17 262 374 773 1.005 849 1.357 704 1.310 494 1.158 420 1.134 431 1.204 426 1.046 595 1.024 927 827 1.408 1.118 1.992 1.397 2.808 4.023 12.098 16.994
Totale Variazioni 2000 2010 assolute 39 53 14 668 950 282 1.948 2.559 611 2.334 3.628 1.294 1.918 3.542 1.624 1.349 2.997 1.648 1.046 2.587 1.541 955 2.273 1.318 875 1.826 951 1.016 1.723 707 1.343 1.395 52 1.841 1.628 -213 2.391 1.837 -554 3.399 4.858 1.459 21.122 31.856 10.734
% 35,9% 42,2% 31,4% 55,4% 84,7% 122,2% 147,3% 138,0% 108,7% 69,6% 3,9% -11,6% -23,2% 42,9% 50,8%
La crescita demografica è ancora da imputare in larga misura, come per gli anni precedenti al valore del saldo migratorio. Dal 2008 al 2009 la compenente migratoria è stata responsabile per l’86% dell’incremento demografico totale registrato nel Comune. SALDO DEMOGRAFICO
Nel corso del 2009 il flusso immigratorio totale ha subito, rispetto al 2008, un forte rallentamento (-19%). La stessa tendenza è stata riscontrata, seppur in misura più contenuta, anche nel flusso migratorio dall’estero (-12,4%). Nel 2010 la presenza di immigrati sulla popolazione reggiana è pur sempre molto consistente ed è pari al 16.9%. Sotto sono riportate le tabelle con la popolazione straniera residente suddivisa per classi di età e circoscrizioni.
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Classe di età -1 anno 1-4 5-9 10-14 15-19 20-24 25-29 30-34 35-39 40-44 45-49 50-54 55-59 60-64 65-69 70-74 75-79 80-84 85 e + Totale
Circoscrizioni Ovest Sud 136 73 467 323 393 285 276 252 274 252 498 335 740 475 887 632 783 584 612 444 391 348 278 279 172 194 128 120 79 50 60 34 24 24 15 5 6 5 6.219 4.714
Città storica 120 440 374 271 302 481 760 1.000 827 730 579 442 252 131 62 33 16 9 4 6.833
Totale
Nordest 242 888 748 593 544 850 1.230 1.469 1.392 1.121 754 542 315 181 87 69 36 20 9 11.090
571 2.118 1.800 1.392 1.372 2.164 3.205 3.988 3.586 2.907 2.072 1.541 933 560 278 196 100 49 24 28.856
Dal 2009 al 2010 la popolazione straniera residente è aumentata di 2348 unità. La piramide della popolazione straniera residente evidenzia una larga base dovuta ad un alto numero di minori e una concentrazione di popolazione nelle fasce di età dai 25 ai 35 anni. Piramide delle eta' al 31.12.2010 MASCHI
2.250
2.000
1.750
1.500
1.250
1.000
750
500
FEMMINE
250
0
250
500
750
1.000
1.250
1.500
1.750
2.000
2.250
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Negli ultimi vent’anni la provincia di Reggio Emilia e il nostro Comune stanno vivendo un terremoto demografico- migratorio di grandi proporzioni che se all’inizio è stato salutato come fattore di sviluppo collegato alla crescita della nostra economia, con il tempo – ancor prima della recente crisi economica – ha iniziato a porre problemi di integrazione, resa oggi più critica dal fenomeno diffuso in tutto il mondo occidentale dello sfilacciamento delle reti sociali e familiari.
CONTESTO ECONOMICO La crisi degli ultimi due anni, rendendo più difficile la condizione economica delle famiglie reggiane, inizia a porre problemi di competizione per le risorse, che si percepiscono in decrescita, da parte degli autoctoni – e degli immigrati dal sud Italia – verso gli stranieri. All’interno di questa imponente trasformazione si inseriscono segnali di difficoltà che attraversano ceti sociali finora mai attraversati dal rischio della povertà come emerge dai dati pubblicati dall’osservatorio economico, coesione sociale e legalità della Camera di Commercio . Nel 2009 Reggio Emilia è l’11° provincia italiana nella classifica dell’indebitamento familiare (8° nel 2008). Dal 2007 al 2010: Reggio Emilia (con +174%) registra l’aumento maggiore di sofferenze bancarie rispetto alla media regionale e nazionale ( rispettivamente 40% e 30%).Modena registra il 40%, Piacenza il 60%, Bologna il 46%. In Provincia di Reggio Emilia sono stati autorizzate dall’INPS nel 2010 (periodo gennaio – settembre) un totale di 12.883.471 ore di cassa integrazione, di cui quasi la metà (48%) e’ rappresentata da cassa integrazione in deroga. Nel confronto con i dati dell’anno passato risulta evidente il passaggio da parte delle imprese da un ammortizzatore sociale ad un altro. Sono ancora molto consistenti i dati riguardanti le ore di cassa integrazione autorizzate dall’Inps in provincia di Reggio Emilia. Confrontando i dati con quelli del 2009 si vede come vi sia un calo della cassa integrazione ordinaria, compensato però da un aumento di quella straordinaria e dall’esplosione dell’utilizzo di quella in deroga. I dati nelle tabelle sotto evidenziano questa evoluzione.
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CIG AUTORIZZATA 2005 2006 2007 2008 2009 2010 ORDINARIA 396.292 418.978 187.455 155.245 4.721.601 4.351.386 STRAORDINARIA 130.200 31.972 63.503 120.492 917.333 2.355.704 DEROGA 2.109 91.408 64.668 61.058 310.947 6.176.381 TOTALE 528.601 542.358 315.626 336.795 5.949.881 12.883.471 Durante il 2009 e il primo semestre del 2010 si osserva che il numero di lavoratori equivalenti a zero ore sia costantemente aumentato. Nei mesi di aprile e luglio 2010, si sono registrati due picchi e successivamente i lavoratori equivalenti a zero ore hanno continuato a diminuire fino a settembre, raggiungendo il livello di 433 persone, per poi però risalire nuovamente ad ottobre fino a quota 884. ( dati rapporto IRES dic.2010 su fonte INPS) Andamento dei lavoratori equivalenti sospesi a zero ore tra luglio 2009 e ottobre 2010 1400 1239
1200 1000 800 600
1026
973
1032 897
739 630
1177
891
907
884
871
712 597
565
443
400 200 0 lug-09
ago-09
set -09
ott -09
nov-09
dic-09
gen-10
f eb-10
mar-10
apr-10
mag-10
giu-10
lug-10
ago-10
set-10
ot t-10
10
Il tasso di disoccupazione nel 2009 era più che raddoppiato passando dal 2.3% al 5%, con una disoccupazione femminile pari al 5.6%. Il tasso di disoccupazione pur essendo raddoppiato è comunque tra i più bassi della regione e dell’Italia. I dati e le stime di Unioncamere Emilia-Romagna/Prometeia per 2010 e 2011 non sono buoni, con un tasso di disoccupazione ancora in crescita dello 0.6% sia nel 2010 che nel 2011 portando il tasso di disoccupazione al 6.2%. Gli iscritti ai centri per l’impiego provinciali sono passati dai 21564 di fine 2009 ai 22469 di settembre 2010. Nella tabella sotto si può vedere in dettaglio come è composto lo stock dei disoccupati nella provincia di Reggio Emilia.
Nonostante le cattive tendenze del mercato del lavoro in parallelo si avverte una piccola ripresa economica. Infatti dopo il terribile 2009 che ha visto vacillare molte delle certezze delle economie occidentali ed ha lasciato il segno anche sull’economia reggiana, per il 2010 vi sono numeri che indicano una lieve ripresa in diversi settori, anche se le conseguenze della crisi sono ancora ben presenti nel tessuto economico reggiano. Il dato più significativo ed eloquente sulla crisi del 2009 era il calo di valore aggiunto pari al 5,9% rispetto al 2008, in termini assoluti il valore produttivo della Provincia di Reggio Emilia per il 2009 si era attestato a 14.330 milioni di euro, mentre nel 2008 era attorno a 15.228 milioni di euro ( perdita vicina al miliardo di euro). Discrete e superiori sia al dato regionale che a quello nazionale sono le cifre del 2010. Secondo i dati Unioncamere EmiliaRomagna/Prometeia la nostra città registrerà come dato definitivo per il 2010 una crescita dell’1.8% (quasi il doppio del dato nazionale che è attorno al 1%), che dovrebbe proseguire nel 2011 con un +1.5%.
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In dettaglio i risultati sulla variazione percentuale del valore aggiunto per settore per l’anno 2010 a Reggio Emilia:
Il calo delle esportazioni a Reggio Emilia del 23.4% nel 2009 era stato un elemento determinante nel crollo del valore aggiunto, dato che il commercio con l’estero ne rappresenta una parte molto considerevole. I primi due semestri del 2010 vedono un recupero delle esportazioni che dovrebbe proseguire anche nel 2011-2012 portando l’incidenza del commercio con l’estero sul valore aggiunto oltre il 47%. C’è una ripresa decisa delle esportazioni, nonché una favorevole dinamica congiunturale che ha fatto tornare il segno positivo per i dati riguardanti produzione, fatturato e ordini. Dopo tanti trimestri negativi, nel secondo trimestre 2010 si registra un +3.2% per la produzione, un +2.3% per il fatturato e un +2.7% per gli ordini. Dopo il calo deciso del numero delle imprese presenti sul territorio provinciale avvenuto nel 2009, il dato 2010 è stabile, con una buona ripresa nel secondo e terzo trimestre. Infatti nel primo trimestre 2010 il numero delle imprese è continuato a scendere da 58095 (dato fine 2009) a 57462 (marzo 2010) per poi risalire alle 58902 di settembre 2010. Nella figura sottoriportata è possibile vedere la composizione per attività economica delle imprese reggiane. Secondo l’osservatorio economico della camera di commercio un settore in crescita è il settore socio sanitario della nostra Provincia che dal 2005 al 2009 ha registrato 7979 avviamenti di cui : Italiani 4574, Stranieri UE 667, Stranieri extra-comunitari 2738.
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I PROGRAMMI
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AZIONI
INDICATORI
Mantenere la ricettività di bassa soglia all'offerta 2010
Aumentare del 2% i soggetti componenti i Tavoli di Quartiere
Aumentare del 2% i destinatari di progetti/servizi dei Tavoli di Quartiere
Mantenere il numero dei posti letto temporanei per dismissioni ospedaliere protette a livello 2010
Mantenere il servizio assistenza domiciliare a livello 2010
2.3 PREVENZIONE DEL DISAGIO SOCIALE
1.3 CONTRASTO ALLA MARGINALITA' ED ESCLUSIONE SOCIALE
Aumentare del 12% l'offerta di alloggi assegnati di edilizia residenziale pubblica e convenzionata
Aumentare del 2% la presenza di cittadini ai progetti di comunità
Riduzione del tempo di attesa per la presa in carico a massimo 20 giorni dal colloquio sportello sociale
Aumento degli standard qualitativi delle risposte date ai cittadini attraverso l'incremento del 5% delle progettazioni integrate Servizi sociali/AUSL
2.4 EDILIZIA RESIDENZIALE SOCIALE
2.2 ACCESSO AI SERVIZI SOCIALI E SOCIOSANITARI
2.1 GOVERNANCE DELLE POLITICHE SOCIALI
2 TUTELARE LE FRAGILITA'
1.2 SERVIZI PER LA RESIDENZIALITA'
1.1 SERVIZI PER LA DOMICILIARITA‘
1 RAFFORZARE LA DOMICILIARITA'
3 INCREMENTARE IL GRADO DI INTEGRAZIONE DELLA COMUNITA'
14
Mantenere il livello di soddisfazione dei cittadini nella zona di abitazione rispetto alla sicurezza personale
Aumentare del 1,7% il potenziale di integrazione e di apertura culturale della comunità (indicatore composto)
3.3 PRESIDIO DEL TERRITORIO
3.2 PATTI PER LA CONVIVENZA
3.1 GOVERNANCE DELLE POLITICHE PER LA COESIONE SOCIALE
PROGRAMMA 1: VIVERE UNA VITA SERENA
AZIONI
INDICATORI
Mantenere il numero degli spettatori paganti della Fondazione I Teatri
Mantenere il numero degli utenti dei servizi museali e delle biblioteche
Mantenere le presenze fuori provincia alle iniziative culturali
Mantenere al 65.6% il livello di soddisfazione dei cittadini relativamente ai servizi culturali e dello spettacolo (pari alla media regionale)
Mantenere il numero delle presenze per abitante negli impianti sportivi a livello 2010
Mantenere al 70 % il livello di soddisfazione dei cittadini relativamente ai servizi sportivi
15
Mantenere l'attuale numero di iscritti all'Istituto Musicale Peri
Mantenere l'attuale numero di iscritti fuori sede di UNIMORE sede di RE (escluse province di RE e MO)
Mantenere il livello di soddisfazione dei cittadini nei confronti dei servizi scolastici superiore alla media regionale del 61,6%
Mantenere a livelli minimi il tasso di dispersione scolastica nella scuola primaria e secondaria di primo grado
Mantenere l'attuale tasso di scolarizzazione
Mantenere l'attuale numero dei posti nei servizi per l'infanzia
6.5 ISTITUTO MUSICALE PERI
4.5 FONDAZIONE I TEATRI
4.6 FONDAZIONE NAZIONALE DELLA DANZA
6.4 INFRASTRUTTURE E SERVIZI PER IL SISTEMA EDUCATIVO
4.4 ALTRE ISTITUZIONI CULTURALI
6.2 PROGRAMMAZIONE E GESTIONE DEL SISTEMA EDUCATIVO 6-18 ANNI E PARTECIPAZIONE GIOVANILE (Officina Educativa) 6.3 SVILUPPO DI UN SISTEMA CITTA'-UNIVERSITA'
5.2 FONDAZIONE PER LO SPORT
4.2 BIBLIOTECHE
6.1 PROGRAMMAZIONE E GESTIONE DEL SISTEMA EDUCATIVO 0-6 ANNI
6 MANTENERE L'ATTUALE LIVELLO DI EDUCAZIONE NELL'ETA' PRESCOLARE E SCOLARE
4.3 MUSEI
5.1 GOVERNANCE DELLE POLITICHE SPORTIVE
5 AUMENTARE LA DIFFUSIONE DELLA PRATICA SPORTIVA
4.1 GOVERNANCE DELLE POLITICHE CULTURALI
4 CONSOLIDARE UN SISTEMA CULTURALE COMPLETO, DI ALTO LIVELLO E ATTRATTIVO DI NUOVE PRESENZE
PROGRAMMA 2: AVERE UNA BUONA CULTURA ED UNA BUONA EDUCAZIONE
AZIONI
INDICATORI
8.3 GREEN ECONOMY 8.4 ECONOMIA DEI SERVIZI
7.3 PROGETTI URBANI
7.4 GRANDI PROGETTI
Riqualificare il 3% della superficie di territorio urbano dell'Area Nord individuata dal PSC come Ambiti di Riqualificazione (AR) e Poli Funzionali (PF)
8.2 ECONOMIA DELLA CONOSCENZA
7.2 INFRASTRUTTURE
Raggiungere il 5% dei cittadini con residenza e identità Digitale
Raggiungere la copertura fisica totale del territorio con connessione veloce
Raggiungere 30 mln di euro di investimenti in ricerca e sviluppo da parte di IREN Rinnovabili a Reggio Emilia nel 2013 (territorio provinciale)
Aumentare del 10% annualmente il fatturato di Reggio Children
Incentivare la nascita di almeno 10 nuove imprese attraverso il bando per start up e spin off nei settori Green Economy, Nuove Tecnologie, Entertainment e Servizi Sociali-Welfare
Raggiungere almeno 50 soggetti o imprese che richiedano la partecipazione al bando per start up e spin off nei settori Green Economy, Nuove Tecnologie, Entertainment e Servizi Sociali-Welfare
8.5 CONNESSIONE TELEMATICA DEL TERRITORIO
8.1 GOVERNANCE DELLE POLITICHE ECONOMICHE
8 RENDERE IL TERRITORIO MAGGIORMENTE ATTRATTIVO DI TALENTI CREATIVI E INVESTIMENTI
7.1 PROCESSO DI PIANIFICAZIONE STRATEGICA TERRITORIALE AREA NORD
7 INVESTIRE SULL'AREA NORD COME RISORSA TERRITORIALE AL SERVIZIO DELLO SVILUPPO DELLE COMPETENZE ECONOMICHE DISTINTIVE DELLA CITTA'
PROGRAMMA 3: AVERE UN LAVORO
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Migliorare del 5% il livello di soddisfazione della capacità di accoglienza della città (orari, servizi, professionalità)
Raggiungere il 20% di adesione dei pubblici esercizi /attività artigianali nel campo alimentare al progetto "Reggio Città dei 100 Linguaggi"
Aumentare del 25% l'adesione degli operatori commerciali/artigianali alle azioni di valorizzazione commerciale del centro storico connesse all'evento Fotografia Europea
9.3 MARKETING URBANO TERRITORIALE
9.2 PROMOZIONE DEL SISTEMA CENTRO STORICO
9.1 GOVERNANCE DELLE POLITICHE DI VALORIZZAZIONE DEL SISTEMA COMMERCIALE CENTRO STORICO
9 MIGLIORARE LA PROMOZIONE DEL TERRITORIO VALORIZZANDO LE ECCELLENZE
AZIONI
INDICATORI
Riqualificare, salvaguardare e valorizzare il 17% (400 ha) di territorio agricolo e naturale relativo al sistema Cintura Verde (2.312 ha)definito dal PSC
Incrementare del 50% gli interventi di trasformazione del territorio attraverso interventi convenzionati
Riqualificare il 5% della superficie di territorio urbano individuata dal PSC come Ambiti di Riqualificazione (AR) e Poli Funzionali (PF)
Contenere entro il 2% l'aumento di territorio urbanizzato attraverso l'attuazione di Piani Urbanistici Attuativi (PUA)
10.3 RIGENERAZIONE, SALVAGUARDIA E VALORIZZAZIONE DEL PAESAGGIO
10.2 RIGENERAZIONE E TRASFORMAZIONE URBANA DELL'ESISTENTE
10.1 GOVERNANCE DELLE POLITICHE TERRITORIALI
10 SVILUPPARE LA RIGENERAZIONE URBANA E DEL PAESAGGIO
PROGRAMMA 4: VIVERE UNA CITTA' CHE GUARDA AL FUTURO
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AZIONI
INDICATORI
12.2 SVILUPPO NUOVE TECNOLOGIE PER LO SMALTIMENTO RIFIUTI
Incrementare la percentuale di raccolta differenziata dei rifiuti urbani portandola al 56%
11.2 CURA DEL PATRIMONIO IMMOBILIARE PUBBLICO
Mantenere il livello di soddisfazione dei cittadini sulla manutenzione dell'illuminazione pubblica e del verde al di sopra della media regionale
Diminuire i consumi energetici dei fabbricati comunali fino a raggiungere i 51.000 Mwh/anno (destagionalizzati)
Ridurre a 3,5 i giorni di attesa per esecuzione lavori di manutenzione richiesti dai cittadini
12.1 GOVERNANCE DEL SISTEMA INTEGRATO RIFIUTI
12 INCREMENTARE LA RACCOLTA DIFFERENZIATA DEI RIFIUTI
11.1 CURA DELLO SPAZIO PUBBLICO DELLA SOCIALITA'
11 MIGLIORARE LA CURA DELLA CITTA'
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Ridurre del 2% la media triennale dei giorni di superamento del limite di PM10
Ridurre a 7,93 t nel 2013 l'emissione in atmosfera di CO2/abitante
Incrementare del 100% la produzione di energie rinnovabili
13.1 SVILUPPO FONTI ENERGETICHE ALTERNATIVE
13 AUMENTARE L'EFFICIENZA ENERGETICA DEGLI EDIFICI E MIGLIORARE LA QUALITA' DELL'ARIA
PROGRAMMA 5: VIVERE IN UN AMBIENTE SANO E FUNZIONALE
AZIONI
INDICATORI
15.2 SVILUPPO DEL TPL SU FERRO
Aumentare al 62,1 il livello di soddisfazione dei cittadini in merito ai servizi di trasporto pubblico Incrementare la velocità commerciale media dei mezzi pubblici urbani del 1% sulle direttrici nord/sud ed est/ovest
14.2 INFRASTRUTTURAZIONE DEL TERRITORIO
Mantenere il livello di soddisfazione dei cittadini per viabilità e traffico a livello 2010
Mantenere il livello di soddisfazione dei cittadini sulla manutenzione delle strade a livello 2010
Mantenere la velocità commerciale negli spostamenti di attraversamento della città a livello 2010
Incrementare del 20% il numero di stalli di sosta regolamentata
15.1 GOVERNANCE DEL TRASPORTO PUBBLICO
15 SVILUPPARE IL TRASPORTO PUBBLICO
14.1 PROGRAMMAZIONE E GESTIONE DELLA MOBILITA'
14 MIGLIORARE LA FLUDIFICAZIONE DEL TRAFFICO
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Aumentare del 2% il numero di ingressi in centro storico in bicicletta
Incrementare del 2% i mq di zone 30 per abitante/residente
Ridurre del 20% il numero dei morti nell'ultimo triennio sulle strade ordinarie del territorio comunale
16.3 PROMOZIONE DELLA MOBILITA' SICURA E SOSTENIBILE
16.2 SVILUPPO DELLA MOBILITA' CICLABILE
16.1 MODERAZIONE DEL TRAFFICO
16 INCREMENTARE LA SICUREZZA, LA QUALITA' URBANA E LA SOSTENIBILITA' DELLA MOBILITA'
PROGRAMMA 6 : SPOSTARSI MEGLIO E BENE
20 SPENDERE MEGLIO
17 CONTENERE LA SPESA DI PERSONALE E LE DINAMICHE OCCUPAZIONALI
21 MIGLIORARE LA CAPACITA’ DI ATTRAZIONE DELLE RISORSE
20
23 POLITICHE ISTITUZIONALI DI SUPPORTO
19 AVVICINARE L’AMMINISTRAZIONE ALLE IMPRESE E AL CITTADINO
22 COMUNICARE LE OPPORTUNITA’ IN TERMINI DI OBIETTIVI DELL’AMMINISTRAZIONE E DI PROFILO DI CITTADINANZA
18 MIGLIORARE LA QUALITA’ DEL LAVORO E LA CHIAREZZA ORGANIZZATIVA
PROGRAMMA 7: AVERE UNA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE EFFICACE, EFFICIENTE E TRASPARENTE
AZIONI
INDICATORI
Aumentare del 2% l'attività di volontariato dei cittadini (Monitor)
Aumentare del 5% numero di organizzazioni del Terzo Settore coinvolte nel progetto "I Reggiani per esempio"
24.3 INCENTIVI AL PROTAGONISMO
24.2 SVILUPPO DEI PROCESSI PARTECIPATIVI
24.1 CURA DELLA COMUNITA’
24 ACCRESCERE IL SENSO DI RESPONSABILITA’ CIVICA E PROTAGONISMO DEI CITTADINI
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PROGRAMMA 7: AVERE UNA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE EFFICACE, EFFICIENTE E TRASPARENTE
PROGRAMMA 1 VIVERE UNA VITA SERENA Vivere una vita serena vuole dire, per noi, rafforzare la dimensione di comunità: una comunità forte consente alle persone di non sentirsi sole e avere desiderio di stare con gli altri ma anche di sapere che, se si è in condizione di bisogno, c’è qualcuno che può prendersi cura di noi, così come noi ci prenderemo cura di qualcuno il giorno in cui ne avrà bisogno. La comunità è, dunque, una grande famiglia il cui totale è superiore alla somma degli individui che ne fanno parte perché solo nella dimensione della comunità è possibile che le risorse si moltiplichino e consentano di occuparsi in primo luogo di coloro che sono più fragili. Per questa ragione resta prioritario continuare a investire in un sistema di welfare e protezione sociale già oggi fortemente sviluppato e in grado di prendersi cura, sostenere e proteggere le persone più fragili e bisognose anche valorizzandone le capacità e potenzialità. Per questa ragione molti soggetti, pubblici, privati e no profit, collaborano a questo sistema e ne garantiscono il quotidiano funzionamento. Rispondere alle complesse e crescenti esigenze non è facile e soprattutto non è possibile quando le risorse economiche scarseggiano: per questo abbiamo scelto di occuparci principalmente di tre grandi obiettivi. In primo luogo ci pare fondamentale garantire l’autosufficienza e la permanenza degli anziani e dei disabili al proprio domicilio il più a lungo possibile, anche attraverso il sostegno e l’aiuto alla famiglia nella cura dei propri cari. In secondo luogo abbiamo il compito di tutelare altre forme di fragilità come quelle delle famiglie con minori a rischio, le donne che subiscono violenza, i carcerati e gli ex carcerati, coloro che sono a rischio di devianze e la popolazione nomade che, pur conservando le proprie tradizioni e abitudini, deve essere integrata al meglio nella nostra comunità per meglio tutelare noi e loro. In terzo luogo vivere una vita serena significa anche vivere bene insieme agli altri, in una comunità integrata che valorizza le diversità, il multiculturalismo, la conoscenza e l’incontro tra le diverse culture nel rispetto reciproco e nell’osservanza delle regole e dei valori condivisi, una comunità in cui è possibile instaurare relazioni di convivenza civili, pacifiche e rispettose. Le politiche per l’integrazione e la coesione sociale sono fondamentali per l’equilibrio e la tenuta della comunità reggiana. Reggio Emilia vuole essere una città multiculturale con al centro un progetto di società diversificata e complessa, dinamica e flessibile, capace di progredire tenendo sotto controllo le forme di razzismo e discriminazione che sempre accompagnano i processi migratori ma che noi respingiamo fermamente. La serenità delle persone dipende anche dal tema strategico e fondamentale della sicurezza dei cittadini, tema che tocca le sensibilità personali e sociali della città: vivere una vita serena significa infatti anche poter vivere la città e il territorio in modo sicuro e protetto, frequentare spazi e luoghi presidiati e vigilati dalle forze dell’ordine ma anche da un controllo sociale diffuso che è quello che più e meglio emargina coloro che delinquono e non rispettano le regole. Un città vivibile è una città necessariamente sicura: per questo abbiamo investito molto in tema di sicurezza urbana e sociale, per consegnare ai reggiani una città in cui sentirsi tutelati e salvaguardati.
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PROGRAMMA 1
VIVERE UNA VITA SERENA
Obiettivo 1
Rafforzare la domiciliarità
Indicatori Target
Mantenere il servizio assistenza domiciliare a livello 2010 Mantenere il numero dei posti letto temporanei per dismissioni ospedaliere protette a livello 2010 Aumentare del 2% i destinatari di progetti/servizi dei Tavoli di Quartiere Aumentare del 2% i soggetti componenti i Tavoli di Quartiere Mantenere la ricettività di bassa soglia a livello 2010
Azioni
Risorse 2011
Entrate Correnti
Entrate Investimenti
Spese Correnti
1.1 - Servizi per la domiciliarità
523.916,81
1.555.616,81
1.2 - Servizi per la residenzialità
405.000,00
2.300.000,00
1.3 - Contrasto alla marginalità ed esclusione sociale
269.056,00
602.319,80
1.197.972,81
4.457.936,61
Spese Investimenti
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L’obiettivo di rafforzare la domiciliarità si pone nel contesto di una città che negli ultimi anni si è trasformata, conoscendo importanti processi di cambiamento che ne hanno mutato la struttura sociale, economica, urbana, il paesaggio. Le trasformazioni sociali che travagliano la società italiana e che investono in vari modi anche il territorio di Reggio Emilia, tradizionalmente caratterizzato da indici positivi di benessere e qualità della vita, sono accompagnate dall’emergere di nuove forme di disagio, più e meno visibili, più e meno trattabili. Sofferenze e difficoltà di adattamento, insuccessi e fallimenti nelle interazioni lavorative e familiari e nei progetti di vita, scivolamenti verso l’isolamento e l’emarginazione appaiono entro diversi strati e gruppi sociali, non particolarmente deprivati. Si va ampliando un disagio diffuso che viene percepito sia da chi direttamente ne è portatore sia da chi indirettamente vi entra in contatto: resta tuttavia per molta parte implicito e oscuro, salvo quando si traduce in comportamenti antisociali, manifestamente inaccettabili nelle convivenze familiari, lavorative e sociali. È importante tener ben presente (e rappresentare in vari modi e in varie sedi) che, più che da lamentele e scontentezze, da insoddisfazioni e istanze contingenti, è da questa situazione complessiva, dai cambiamenti socioeconomici e culturali più generali entro cui si moltiplicano vecchie e nuove condizioni di malessere, che nasce l’esigenza di ricollocare le finalità dei servizi. Da più sedi istituzionali e entro diverse strategie organizzative viene oggi richiamata la necessità di dare nuovi assetti ai servizi sociali e socio-sanitari e alle loro attività. Il punto di non ritorno in cui ci troviamo oggi è dato dal fatto che i servizi di welfare incontrano dei limiti rispetto al loro ampliamento proprio quando forte e crescente è la loro richiesta nella società. Per questa ragione siamo chiamati a coinvolgere tutta la società civile nella costruzione di un vero welfare di comunità, vicino alle fragilità che sempre più segnano il nostro tempo. Ciascuno dei soggetti coinvolti, a cominciare dalla Pubblica amministrazione, dovrà essere in grado di ripensare il proprio ruolo all’interno di un contesto sociale profondamente mutato, con il comune obiettivo di estendere le tutele sociali a tutti coloro che oggi ne sono privi in un quadro di diritti riconosciuti e garantiti dalle istituzioni. In termini assoluti, tutti i numeri riferiti agli accessi della popolazione ai servizi sociali sono aumentati rispetto agli anni precedenti. I dati di servizio, tuttora in corso di elaborazione, consentono di rilevare che nel corso del 2010 si sono rivolte ai servizi 2.841 persone, a fronte delle 2.607 del 2009. E’ in costante aumento la % di famiglie con minori e delle famiglie di soli adulti, rispetto al totale della popolazione che si è rivolta ai Poli. Il 68,9% è di cittadinanza italiana, mentre il 31,1% è di cittadinanza straniera. Le problematiche famigliari sono, ovviamente, differenziate: mentre per le famiglie con anziani il bisogno maggiormente rappresentato è quello del sostegno domiciliare, le famiglie con minori rappresentano prevalentemente una difficoltà economica e di difficoltà a svolgere le proprie funzioni genitoriali. Le persone adulte seguite dai servizi presentano problematiche di tipo economico, di disoccupazione, di disagio fisico e/o psichico, di dipendenza da sostanze, di emarginazione e devianza. Naturalmente, le considerazioni che precedono in ordine alla complessità dei problemi sociali, in particolare quelli riferiti agli effetti della crisi economica e di un sempre più diffuso disagio sociorelazionale, hanno inciso consistenemente sull’attività e rappresentano un dato importante rispetto alla programmazione dei servizi: nel 2009 sono stati concessi contributi economici a 1.116 famiglie, molta parte dei quali per problematiche collegate alla crisi economica e al mantenimento della propria autonomia (affitto, buoni alimentari, utenze e spese condominiali). I buoni spesa sono quelli per i 24
quali si registra la percentuale di aumento più elevata, passando da un incremento del 49,1% rispetto al 2008 e un 172,5% del 2006. Il ruolo delle partecipate (le ASP:RETE e OSEA , l’Azienda Speciale FCR e l’Azienda Consorziale ACT) è da tempo di notevole rilevanza nel sistema di produzione e gestione dei servizi sociali. Con delibera del 28.12.2010 la Giunta Municipale ha approvato l'integrazione all'Accordo di Programma del luglio 2008 per il conferimento dei servizi socioassistenziali e sociosanitari e i nuovi Contratti di Servizio ad esso collegati (FCR, RETE, ACT e OSEA). Con questo provvedimento, si è inteso dare maggiore organicità al ruolo delle partecipate rivedendone competenze, funzioni ed interrelazioni tra i diversi soggetti, anche istituzionali ( Comuni, AUSL, Ospedale) implicati nel governo e gestione dei servizi. In questo senso, ed in particolare con le ASP, si è scelto di valorizzare il loro contributo non solo per le attività specifiche proprie di ciascuna ( per RETE, la gestione di parte dei servizi rivolti agli anziani e per OSEA la gestione di servizi socioeducativi per minori), ma anche concordando ambiti di maggiore integrazione con i Servizi Sociali sia dal punto di vista dell’integrazione professionale sia dal punto di vista dell’assunzione di funzioni rivolte alle famiglie in carico ai servizi stessi. Pertanto, gli obiettivi fissati per il 2011 sono l’effettiva organizzazione delle funzioni assegnate ed, in particolare: FCR:
fermo restando il conferimento della gestione dei servizi territoriali ad anziani, dei servizi a disabili, dei servizi per madri con bambini e dei servizi educativi – e relativa remunerazione – nel 2011 l’Azienda dovrà sottoscrivere i contratti di servizio – avvalendosi dell’esperienza di RETE ed OSEA - con gli enti accreditati alla gestione di servizi per anziani e per disabili e sviluppare particolare competenza nella predisposizione sia della contrattualistica che di un sistema informativo che migliori il flusso di dati – anche di natura economica e finanziaria - utili alla programmazione e monitoraggio della spesa dei servizi conferiti; RETE: per il 2011 Rete dovrà assicurare il coordinamento e la gestione dello Sportello per assistenti famigliari; il coordinamento, organizzazione e sviluppo dei servizi e delle iniziative collegate alla progettualità dei tavoli di quartiere, attivati nell’ambito della riprogettazione dei servizi territoriali a favore della popolazione anziana; attivare, in stretta interazione con il servizio sociale, funzioni di tutoring alle famiglie che accudiscono anziani nell’ambito di un qualsiasi servizio del sistema di offerta locale. OSEA: per il 2011 OSEA dovrà assicurare la funzione di coordinamento di un sistema a rete di accoglienza rivolto ai minori, garantire continuità al servizio H24, predisporre un punto unico per il reperimento dei posti di accoglienza per minori, realizzare e gestire un servizio educativo di comunità, a struttura territoriale coincidente con i territori dei poli, rivolto a famiglie e minori da svilupparsi in stretta connessione e integrazione con il lavoro già attuato dalle assistenti sociali. ACT: I servizi di trasporto speciale che ACT dovrà garantire per il 2011 sono tutti quelli da erogarsi in favore di anziani residenti nel Comune di Reggio Emilia;disabili (adulti e minori) residenti nel territorio distrettuale; minorenni residenti nel Comune di Reggio Emilia inseriti nei servizi educativi extrascolastici. L’obiettivo rafforzare la domiciliarità costituisce in realtà il presupposto del lavoro sociale dei nostri servizi: rappresenta infatti l’orientamento cui tendere nelle diverse aree di bisogno che le famiglie possono manifestare, comportando una programmazione
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e gestione del complesso dei servizi sociali e sociosanitari mirata al mantenimento delle persone nel proprio contesto di vita. Tenendo conto dell’obiettivo, delle esperienze maturate, della necessità di prefigurarsi un nuovo modello di welfare che allarghi le responsabilità, dei vincoli di bilancio, si è posta diversa attenzione – alla misurazione dell’obiettivo, oltrechè alla tradizionale offerta di servizi, – per misurare il lavoro sociale svolto in maggiore connessione e collaborazione progettuale con realtà del territorio. Numerosi sono oggi i progetti di sviluppo di comunità sulla tenuta ed ampliamento dei quali c’è un importante e complessivo investimento da parte dei Servizi.
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LE AZIONI 1.1 – SERVIZI PER LA DOMICILIARITA’ (Anziani, disabili, minori) L’entità delle riduzioni delle risorse comporta la necessità di accompagnare i servizi da una generale riformulazione verso un modello che – d’intesa con tutti i partners istituzionali e non, con le famiglie e le loro rappresentanze – individui spazi di accordi sulla tenuta dei servizi, a partire da quelli essenziali. Il complesso dei servizi per la domiciliarità (assistenza domiciliare, centri diurni, pasto a domicilio, ecc..) è oggetto di conferimento alle partecipate ( FCR, RETE e OSEA), mentre rimane in capo direttamente al Comune il servizio relativo agli affidi di minori. Per i primi, si ipotizza il mantenimento degli attuali standards di offerta, fermo restando azioni di razionalizzazione derivante dalla contrazione delle risorse. Si procederà all’attivazione dei nuovi servizi conferiti a RETE ed OSEA, la realizzazione dei quali produrrà la messa in campo di forme di sostegno ed accompagnamento alle famiglie nei loro compiti di accudimento e cura, sostenendo in modo più consistente la domiciliarità. In tale ambito proseguiranno le iniziative collegate alla messa in campo di servizi leggeri e di prevenzione a favore di anziani e originati dai tavoli di quartiere. Relativamente agli affidi, è in atto una complessiva riprogettazione della politica locale in tale ambito, proseguendo l’esperienza già attivata a partire dal 2010 con l’avvio di due tavoli di quartiere nella città. 1.2 – SERVIZI PER LA RESIDENZIALITA’ (Anziani, disabili, minori) Nell’ambito dei servizi residenziali, alcune azioni (il coordinamento inserimenti in comunità affidati ad OSEA) possono già produrre benefici, dal momento che all’ASP è richiesta una maggiore sinergia professionale ed operativa con i servizi sociali ed una funzione di miglioramento dei percorsi di ingresso e dimissione nelle comunità. 1.3 - CONTRASTO ALLA MARGINALITA’ ED ESCLUSIONE SOCIALE Il sistema di bassa soglia è stato sviluppato anche mediante l’ultimo nuovo servizio attivato nel corso del 2010 ( dormitorio femminile). La priorità di lavoro sarà quella di consolidare questo modello per poter offrire risposte a bisogni comunque crescenti e più complessi, rafforzando ulteriormente gli ambiti di integrazione con l’AUSL (Salute Mentale e SERT) ed il privato sociale ( Caritas, Cooperazione Sociale, CEIS, Papa Giovanni XXIII) .
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PROGRAMMA 1
VIVERE UNA VITA SERENA
Obiettivo 2
Tutelare le fragilitĂ
Indicatori target
Aumento degli standard qualitativi delle risposte date ai cittadini attraverso l'incremento del 5% delle progettazioni integrate Servizi sociali/AUSL Riduzione del tempo di attesa per la presa in carico a massimo 20 giorni dal colloquio sportello sociale Aumentare del 2% la presenza di cittadini ai progetti di comunitĂ Aumentare del 12% l'offerta di alloggi assegnati di edilizia residenziale pubblica e convenzionata
Azioni
Risorse 2011
Entrate Correnti 2.1 - Governance delle politiche sociali 2.2 - Accesso ai servizi sociali e sociosanitari 2.3 - Prevenzione del disagio sociale 2.4 - Edilizia residenziale sociale
Entrate Investimenti
250.000,00 3.897.683,44
Spese Correnti
Spese Investimenti
750.000,00 50.000,00
221.000,00
2.398.362,92
50.000,00
1.020.563,00
150.000,00
2.199.200,00
3.522.711,77
1.651.200,00
3.522.711,77
6.567.883,44
3.572.711,77
5.820.125,92
3.722.711,77
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L’obiettivo di tutelare le fragilità intente comprendere gli elementi ed i processi essenziali messi in campo per il funzionamento dei servizi: prevalentemente l’organizzazione e l’accesso ai servizi, e la funzione di governance degli interlocutori istituzionali e le partecipate. Per tutte le questioni derivanti dai cambiamenti sociali in atto, la rilevanza del funzionamento dei servizi sociali nell’ambito delle politiche sociali è, ovviamente, cruciale. Da tempo è in atto una complessiva rivisitazione del modello di lavoro dei servizi per renderlo maggiormente congruente a trattare problematiche assolutamente complesse e, dall’altro, a svolgere un lavoro maggiormente integrato sul territorio. Sono messe in campo funzioni più consone alle mutate esigenze del contesto sociale, in particolare laddove il disorientamento delle famiglie ed il compito di cura ed accudimento a favore di problematiche sociosanitarie e disagi importanti necessitano di un lavoro di accompagnamento e sostegno famigliare da parte dei servizi. In questo senso, si possono rilevare come di particolare rilevanza: i nuovi contratti di servizio con le ASP RETE e OSEA con le quali si stanno costruendo nuove integrazioni professionali e funzionali con i servizi sociali, mettendo in campo funzioni anche di accompagnamento e supporto educativo alle famiglie; le convenzioni ed i rapporti con le Agenzie del Privato Sociale fortemente orientate alla costruzione di servizi di prossimità sul territorio, in stretta integrazione con i Servizi Sociali; la effettiva ricaduta organizzativa derivante dagli Accordi di Programma con l’Azienda USL per la realizzazione di servizi sociosanitari integrati sul territorio in tutti gli ambiti di intervento ( anziani, disabili, minori, salute mentale, tossicodipendenze), con l’obiettivo di migliorare la qualità dei servizi offerti; un complessivo investimento nei progetti di territorio e sviluppo di comunità, a partire dai tavoli di quartiere attivati sulle politiche rivolte agli anziani e sulle politiche dell’accoglienza ( affidi), dai progetti di comunità con le famiglie ed i cittadini su questioni specifiche, con l’obiettivo di una migliore connessione in particolare con le progettazIoni di Officina Educativa; Per quanto riguarda l’Edilizia Residenziale Sociale la richiesta si è fatta sempre più pressante, soprattutto di alloggi a costi accettabili, fuori dai canoni del libero mercato. L’irrompere della crisi economica del 2009 ha generato una vera e propria emergenza abitativa che ha investito sempre più il ceto medio, composto in particolare da famiglie a monoreddito, da lavoratori precari, da giovani e anziani, oltre che dalle fasce di popolazione tradizionalmente ‘svantaggiate’. Negli ultimi anni sono state messe in campo diverse azioni per riqualificare e potenziare il patrimonio di alloggi pubblici, affrontare le emergenze sfratti e i casi sociali in aumento, favorire l’incontro fra l’offerta e la domanda di inquilini e proprietari, aumentare il demanio di aree di proprietà pubblica, dare contributi alle famiglie in difficoltà nel pagamento dell’affitto, ma soprattutto coinvolgere il mercato e le imprese. Gli indicatori scelti, pertanto, tentano di fornire letture per monitorare complessivamente la congruenza del sistema rispetto ai bisogni ed ai servizi in campo. Sono stati scelti fattori che misurino l’accesso ai servizi, la definizione di nuovi processi di lavoro che sostengano le famiglie con interventi più leggeri, l’integrazione sociosanitaria nei processi di aiuto a situazioni di disagio famigliare grave, la costruzione e gestione di nuovi ambiti di collaborazione con le ASP e l’incremento dell’offerta di alloggi ERS. 29
LE AZIONI 2.1 - GOVERNANCE DELLE POLITICHE SOCIALI Nel corso del 2011 si procederà all’approvazione del Programma Attuativo 2011 ( Piano Sociosanitario 2009-2011), cui è collegato il Piano per la Non Autosufficienza 2011, di particolare criticità in ordine al calo delle risorse ad esso vincolate. Pertanto, viene richiesta una forte azione di indirizzo rispetto all’allocazione delle risorse sociali e sociosanitarie depositate anche presso le partecipate e l’AUSL, con l’obiettivo di mantenere il massimo equilibrio in termini di offerta complessiva dei servizi e risorse complessivamente a disposizione. La progressiva messa a regime dei contenuti dell’Accordo di Programma per il conferimento dei servizi all’Azienda FCR e alle ASP RETE e OSEA verrà monitorata con un progetto di intervento specifico che consenta di misurare il raggiungimento dei diversi obiettivi prefissati per ciascuna di esse. La rivisitazione del modello di welfare costituisce un processo essenziale e necessario ad accompagnare i profondi cambiamenti in atto, così come appare collegato ed imprescindibile l’avvio di un sistema di misurazione degli impatti degli interventi attivati, per una migliore costruzione delle politiche sociali. Nel contesto delle politiche per le famiglie, si inserisce l’impegno del Comune di Reggio Emilia riguardo l’istituzione della Consulta della Famiglia a tutela del valore fondamentale che esse rappresentano per lo sviluppo culturale e sociale della comunità. In tal senso, i lavori di allestimento dell’Osservatorio per le Politiche dell’Ente costituiscono un ambito di grande investimento e condizione per l’avvio del lavoro di conoscenza e revisione del modello di welfare locale. 2.2. - ACCESSO AI SERVIZI SOCIALI E SOCIOSANITARI Nel corso del primo semestre giungeranno a compimento gli ultimi 2 Accordi di Programma con l’AUSL di Reggio Emilia: gli ambiti sono quelli riferiti alle problematiche della salute mentale e a quelle delle tossicodipendenze. Si conclude, pertanto, un processo di lavoro molto intenso che ha consentito di costruire servizi integrati in tutti gli ambiti del lavoro sociale e sociosanitario, orientando anche i servizi sanitari alla prospettiva del lavoro sul territorio, così come fortemente connotato per i Poli di Servizio Sociale. La risposta al cittadino, in termini di valutazione delle problematiche e di formulazione della risposta e accesso ai servizi, risulterà qualitativamente migliorata. Dal punto di vista della programmazione, si completa la filiera dei servizi per i quali congiuntamente gli Enti definiscono le priorità e l’allocazione delle risorse. Il miglioramento organizzativo in corso nei servizi sociali pone particolare attenzione, oltrechè al rafforzamento delle competenze dei professionisti impiegati e al riordino dei diversi processi di lavoro, anche alla semplificazione a migliore accessibilità per il cittadino: in questo senso, la riduzione dei tempi di attesa fra l’accesso allo Sportello Sociale ( in gestione FCR) e la risposta del Servizio Sociale, costituisce un obiettivo di lavoro importante nella direzione di migliorare la qualità del servizio offerto. In tema di miglioramento dell’accesso ai servizi sociali e sociosanitari, le convenzioni con il Centro di Prevenzione Sociale ( CPS) e con il Centro Papa Giovanni XXIII sono state costruite per cercare di corrispondere alle difficoltà che le famiglie rimandano nel trattare problematiche di disagio adolescenziale e giovanile, laddove l’accesso ai servizi offerti risulta di difficile aggancio. Gli interventi principali in questo ambito si 30
orientano, pertanto, a favorire – con i diversi strumenti che le convenzioni mettono in campo – un accesso ad interventi di prevenzione selettiva e ad un lavoro di accompagnamento alle famiglie per rafforzare le competenze educative. 2.3 - INIZIATIVE DI PREVENZIONE DEL DISAGIO SOCIALE Di particolare rilevanza è il complesso di iniziative di sviluppo di comunità e di progetti di territorio attivati nella direzione di integrare tutte le risorse formali ed informali presenti sul territorio per offrire risposte più complessive ed articolate a contrastare le situazioni di disagio sociale presenti nella comunità locale. In questo senso, si ritiene prioritario l’avvio di un processo di ricomposizione e migliore connessione fra le diverse progettazioni territoriali oggi in campo e a diversa titolarità, in primis con Officina Educativa. Il potenziamento del lavoro di comunità ( tavoli di quartiere, progetti con le famiglie, progetti con i cittadini) rappresenta un ulteriore elemento necessario a contrastare il disagio e ad aumentare la tolleranza e la corresponsabilità verso le diverse problematiche che si presentano sul territorio. 2.4 – EDILIZIA RESIDENZIALE SOCIALE La richiesta si è fatta sempre più pressante, soprattutto di alloggi a costi accettabili, fuori dai canoni del libero mercato. L’irrompere della crisi economica del 2009 ha generato una vera e propria emergenza abitativa che ha investito sempre più il ceto medio, composto in particolare da famiglie a monoreddito, da lavoratori precari, da giovani e anziani, oltre che dalle fasce di popolazione tradizionalmente ‘svantaggiate’. Le politiche dell’Amministrazione hanno messo in campo diverse azioni quali riqualificare e potenziare il patrimonio di alloggi pubblici; affrontare le emergenze sfratti e i casi sociali in aumento; favorire l’incontro fra l’offerta e la domanda di inquilini e proprietari; aumentare il demanio di aree di proprietà pubblica; dare contributi alle famiglie in difficoltà nel pagamento dell’affitto, ma soprattutto coinvolgere il mercato e le imprese. Il Piano operativo comunale, in corso di predisposizione, prevede di destinare all’edilizia residenziale sociale circa il 20% degli alloggi derivati dalla nuova costruzione o da interventi di riqualificazione del patrimonio, incrementando in 15 anni il patrimonio accessibile, a prezzi più bassi di quelli del libero mercato, di circa 2.400 alloggi. Interventi sul patrimonio pubblico per alloggi a canone sociale Nonostante le difficoltà a reperire risorse, il ripristino deI patrimonio pubblico sfitto e la sua valorizzazione sono obiettivi prioritari. Recupero alloggi Sono circa 1.000 le famiglie che hanno fatto richiesta di un’abitazione Erp, intorno a 40 i nuclei per le emergenze abitative e circa 120 quelli interessati all’affitto agevolato. Questo sforzo è supportato dal programma “Nessun alloggio pubblico sfitto”, avviato nel 2008 da Stato e Regione e che ha destinato al Comune di Reggio Emilia 5.413.000 euro per il ripristino di circa 230 alloggi vuoti. Il programma è attualmente in corso di attuazione: circa 148 alloggi sono già stati ripristinati dal 2008 ed entro la fine del 2011 saranno ristrutturati i restanti 82 compresi nel programma. Oltre a questi, il Comune con risorse proprie, sta ripristinando ulteriori 23 alloggi vuoti che si concluderanno entro fine marzo. I ripristini degli ulteriori 145 alloggi vuoti del patrimonio pubblico, non compresi nei precedenti programmi per mancanze di risorse, sono compresi nel 31
programma di manutenzione allegato alla nuova convenzione con ACER e verranno ripristinati entro prevedibilmente un paio d’anni. Sono inoltre in corso i cantieri per il recupero di tre storiche casette elemosinarie in via Fontanelli in centro storico destinate a 9 posti letto per donne sole o con figli a carico. Sempre nella città storica, è in corso la ristrutturazione l’immobile Galleria Parmeggiani dove verranno realizzati nove alloggi da destinare a studenti universitari. Da aprile 2010 sono già stati ripristinati circa 130 appartamenti, destinati alla mobilità delle famiglie e a nuove assegnazioni di Erp, emergenze abitative e locazione permanente. Manutenzioni straordinarie Già dal 2007 il Comune ha attivato un programma di manutenzione straordinaria degli edifici residenziali pubblici per 6 milioni di euro di investimento. Obiettivo: garantire la durata nel tempo del patrimonio, migliorarne le prestazioni energetiche, la messa a norma degli edifici, oltre al ripristino di 30 alloggi vuoti. Gli interventi di ripristino di 30 alloggi e manutenzioni su 44 fabbricati. Il programma prevede lavori su condomini di proprietà tutta comunale o mista pubblicoprivata. Le manutenzioni sugli immobili totalmente comunali sono conclusi mentre sono in corso quelli su condomini a proprietà mista, quale quello sul condominio CanalinaMotti di via Bergonzi e via Fenulli. Nuova costruzione Grazie a finanziamenti regionali (bando regionale “3.000 case in affitto e la prima casa in proprietà” e bando regionale su “Contributi in conto capitale”) verranno realizzati 20 alloggi per anziani in località Villa Ospizio. I lavori sono stati aggiudicati nel corso del 2010. Riqualificazioni - Pru Quartiere Compagnoni Fenulli Procedono i lavori di riqualificazione nel quartiere, in particolare: - I° stralcio: sono state ultimate due palazzine per complessivi 32 alloggi da destinare a nuclei iscritti nella graduatoria della locazione permanente; - II-III-IV° stralcio: sono iniziati in autunno 2010 i lavori di riqualificazione di importo pari a 11.500.000€ circa a base di gara. I lavori prevedono la demolizione e ricostruzione delle palazzine esistenti per circa 80 alloggi erp, la realizzazione di un centro polifunzionale, la riqualificazione delle aree verdi, la realizzazione dei parcheggi pertinenziali. - V° e VI° stralcio: sono stati assegnati da parte della Regione ER nel corso del 2010 oltre 3.000.000€ per lavori di manutenzione straordinaria (cappotti esterni, rifacimento coperture, rifacimento impianti elettrici parti comuni, sistemazione aree esterne) su 11 fabbricati di proprietà mista pubblico-privata. I lavori inizieranno a fine 2011 e si concluderanno entro il 2013. Autocostruzione Si sta verificando la fattibilità di un progetto pilota sperimentale di autocostruzione di abitazioni. Il progetto è destinato ai nuclei familiari che intendono mettere a disposizione le proprie capacità lavorative e una parte del tempo libero per realizzare la loro casa. Una soluzione che potrebbe abbattere sino al 60 per cento il costo finale dell’alloggio.
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Fincasa s.p.a. Tramite gli investimenti di Fincasa spa, la società partecipata del Comune, si prevede che saranno disponibili per le graduatorie comunali circa 60 alloggi da destinare all’affitto agevolato nei prossimi 2 anni. In particolare 13 alloggi saranno acquistati a Pieve (oggi in fase di costruzione) mentre gli altri saranno acquisiti tramite due bandi. Il primo è stato pubblicato a gennaio 2011 ed ha l’obbiettivo di individuare alloggi sul mercato aventi le caratteristiche richieste sui quali FINCASA S.p.A. intende acquisire il diritto di opzione per l’acquisto al fine di candidarli al bando regionale ”Programma di edilizia residenziale sociale 2010. Gli alloggi che Fincasa s.p.a. acquisirà verranno destinati alla locazione permanente (per la qual categoria la Regione copre il 70% del costo di acquisto). Fincasa procederà alla stipula del contratto definitivo di compravendita soltanto per gli alloggi che avranno ottenuto il finanziamento regionale. Il secondo bando verrà pubblicato a breve (entro marzo 2011) per l’acquisto da parte di Fincasa di alloggi sul libero mercato collocati nella città storica e nell’area stazione. Per questo intervento la regione ER ha già stanziato nel corso del 2010 un contributo di oltre 2.000.000€. Gli alloggi che verranno acquisiti saranno destinati a studenti universitari, giovani coppie/lavoratori o comunque a nuclei iscritti nella graduatoria. Interventi privati convenzionati: Affitto agevolato e convenzionato Con riferimento al Prg del 1999, nel 2005 l’Amministrazione comunale, insieme alle associazioni coinvolte nel tema della casa, ha elaborato uno strumento che prevede, per determinate aeree, un aumento della capacità edificatoria di 0,05 mq/mq per realizzare alloggi privati da destinare a all’affitto per 15 anni a quei nuclei con particolari requisiti di reddito. Secondo un Accordo territoriale, il canone è ridotto del 20%, rispetto al valore medio di mercato. Con questo strumento sono stati realizzati ed affittati circa 100 alloggi, a fronte delle quasi 500 domande di accesso presentate. Bando “3.000 case in affitto e la prima casa in proprietà” Finanziati da Regione, grazie alla partecipazione al bando regionale “3.000 case in affitto e la prima casa in proprietà” da parte di imprese private e di un intervento diretto del Comune, entreranno a far parte del patrimonio comunale circa 60 alloggi da destinare alla locazione agevolata, di cui 20 destinati ad anziani in località Ospizio. Tramite la partecipazione al medesimo bando, gli attuatori privati realizzeranno circa 280 alloggi da destinare alla vendita a prezzo ridotto di circa il 15 % rispetto a quella del libero mercato. Bando per contribuiti a privati del centro storico A giovani con meno di 35 anni sono destinati circa una ventina di alloggi con i medesimi canoni d’affitto, grazie al ripristino di alloggi privati nella città storica individuati tramite bando pubblico indetto dal Comune di reggio. Per questo intervento è stato assegnato dalla Regione ER un contributo pari a circa 530.000€. Fondo di garanzia Con il Fondo di garanzia si promuove l’affitto di alloggi privati a canone ridotto, prestando garanzie nel caso di danni all’alloggio o morosità da parte dell’inquilino. Con questo strumento negli ultimi due anni il Comune di Reggio ha stipulato circa 38 contratti d’affitto. Entro marzo verrà approvato dalla Giunta Comunale il passaggio del fondo nell’ambito dell’Agenzia per l’affitto provinciale con lo scopo di uniformare i due strumenti aventi le medesime finalità. 33
Dagli interventi sopra indicati deriva la prevista capacità di aumento del 50% della disponibilità di alloggi dal 2010 al 2014. Complessivamente per il 2014 si prevede, tra recupero e nuova costruzione, grazie a risorse proprie del Comune, della Regione, dello Stato e al piano di manutenzione programmato da ACER, la disponibilità di circa 450 ulteriori alloggi pubblici rispetto a quelli oggi assegnati. Grazie all’intervento privato ulteriori 450 alloggi circa saranno disponibili nei prossimi 4 anni per l’affitto e la vendita convenzionata. Il patrimonio di Fincasa verrà aumentato di circa 40 alloggi da destinare alla locazione permanente. Pubblici: 2.344 alloggi assegnati ad oggi; 2.919 (incremento del 25%) entro il 2014 Privati a canone agevolato: 103 alloggi affittati ad oggi; 370 alloggi entro il 2014 (incremento del 100%) In vendita a canone convenzionato: circa 280 alloggi entro il 2014 Fincasa per l’affitto agevolato: 39 affittati ad oggi; 79 alloggi entro il 2014 (incremento del 54%) Totali: 2.447 ad oggi; 3.672 (+ 50%) entro il 2014 Il Comune ha inoltre approvato a fine 2010 la nuova convenzione con Acer, l’azienda pubblica che gestisce il patrimonio comunale. Sono state introdotte alcune importanti novità finalizzate a ottimizzare le risorse economiche e abitative e ad ampliare l’offerta di alloggi. Grazie al nuovo accordo, Acer si occuperà fino al 2018 della gestione complessiva dei 2493 alloggi destinati a edilizia residenziale pubblica, alla locazione permanente, alle emergenze abitative e alla residenza universitaria. Per migliorare l’efficienza amministrativa e ridurre i costi di gestione, tra le novità della nuova convezione, vi è l’introduzione di un sistema di sanzioni a garanzia del rispetto degli impegni contrattuali. Viene inoltre istituito un sistema di rendicontazione periodica delle attività di gestione. A differenza del passato, la convenzione è accompagnata da un piano pluriennale degli interventi di manutenzione straordinaria e recupero alloggi sfitti per circa 14 milioni di euro, che Acer si impegna a realizzare sui fabbricati avuti in gestione.
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PROGRAMMA 1
VIVERE UNA VITA SERENA
Obiettivo 3
Incrementare il grado di integrazione della comunitĂ
Indicatori target
Aumentare del 1,7% il potenziale di integrazione e di apertura culturale della comunitĂ (indicatore composto) Mantenere il livello di soddisfazione dei cittadini nella zona di abitazione rispetto alla sicurezza personale
Azioni
Risorse 2011
Entrate Correnti
Entrate Investimenti
Spese Correnti
Spese Investimenti
3.1 - Governance delle politiche di coesione sociale
248.119,70
398.119,70
150.000,00
3.2 - Patti per la convivenza
329.500,00
500.500,00
70.000,00
15.496,00
246.994,00
20.000,00
593.115,70
1.145.613,70
240.000,00
3.3 - Presidio del territorio
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L’obiettivo di incrementare il grado di integrazione della comunità si contestualizza in uno scenario sociale che vede intrecciarsi due fenomeni di fondo. Da un lato una crisi economica ed anche morale rispetto alla quale ancora non si vede il termine e dunque veicola livelli di precarietà socio-economica che si ripercuotono come non mai negli ultimi decenni sulle condizioni di convivenza civile e dall’altro, nonostante questo dato di crisi non certo congiunturale, il proseguire di quei profondi mutamenti della struttura della popolazione stessa della città che così vistosamente hanno toccato il nostro territorio. Sono, al 31/12/2010, i cittadini residenti 170.086 di cui 28.856 stranieri pari a un 16,9% del totale. Questo fenomeno ha creato nuove tensioni sul piano della convivenza civile dell’integrazione fra culture diverse e della connessa percezione di sicurezza dei cittadini. In questo contesto si è reso necessario mettere in atto interventi e strumenti e sperimentare innovative modalità per rendere armonica la convivenza in particolare nelle zone e nei quartieri ad alta concentrazione di famiglie immigrate. Si rilevano come punti di forza dell’amministrazione, nonostante i limiti posti dal patto di stabilità, il rilancio dell’esperienza dei Centri Sociali come luoghi di socialità primaria (Pieve e Foscato). Così gli interventi di riqualificazione di due Parchi cittadini (Le Paulonie e Parco S.Maria) con il decisivo contributo della Regione. Investimenti nel segno della sicurezza urbana e della socialità. Sempre come punti di forza va visto lo sviluppo recente della rete di coordinamento su diversi temi dell’immigrazione. Parimenti il cofinanziamento regionale ci consente di attuare nuove linee di attività quali il Progetto di promozione della Cultura della legalità e, nell’ambito dei temi di integrazione, il coordinamento del network delle città interculturali. A livello generale i punti di debolezza si individuano in un impoverimento complessivo ed il diffondersi di una situazione di insicurezza generalizzata. Tensione occupazionale, dunque, e concentramento di problematicità sociale in alcune aree della città. Ulteriore dato di debolezza, forse dell’intero Ente, fa riferimento alla difficoltà di individuare, concorrere e gestire adeguatamente bandi nazionali e soprattutto europei. In ordine alle motivazioni della scelta dell’indicatore di aumentare il potenziale di integrazione e di apertura culturale della comunità si evidenziano le seguenti valutazioni: - rispetto all’incremento del grado di integrazione della comunità si mette in campo un indicatore composto da più parametri che colti nel loro insieme diano il segno dell’integrazione e apertura culturale della comunità; - rispetto alla percezione di sicurezza dei cittadini si intende cogliere il livello di soddisfazione relativamente ai servizi di sicurezza, tramite la rilevazione di Monitor Città di cui ormai si può disporre di una serie di dati storici.
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LE AZIONI 3.1 GOVERNANCE DELLA COESIONE SOCIALE All’interno di questa azione strategica si posizionano diversi Prodotti/Progetti differentemente connotati ed ognuno con una propria dimensione e fisionomia che hanno, però, tutti un denominatore comune che è quello di concorrere ad una strategia e ad un orizzonte generale di programmazione e gestione dei temi dell’integrazione e della convivenza. Si tratta dunque di un’azione complessiva, su uno dei temi che forse più di ogni altro connota la scena sociale e civile della nostra città quale quello dell’integrazione e coesione fra vecchia e nuova cittadinanza, che va approcciato su versanti diversi e che deve produrre una sintesi volta a sostenere ed innalzare la qualità della convivenza. Facendo riferimento ad una articolazione di Prodotti/Progetti di PEG consolidata nel tempo entrano in questa azione di Programmazione Strategica: 1) la Governance dei Fenomeni migratori; 2) attività di promozione e conoscenza ed incontro; 3) la Fondazione Mondinsieme, 4) i Centri Sociali; 5) per alcune linee di intervento la Mediazione. Dopo che nel 2008/2009 Reggio Emilia è diventata l’unica partner italiana nel coordinamento europeo delle interculturalcities con il 2010 la nostra città ha promosso il Forum italiano delle città interculturali di cui è capofila con l’obiettivo di sostenere una rete di città, piccole e grandi, che attuino e si scambino buone prassi nel segno dell’inclusività, dell’interculturalità, del rispetto delle regole. In questa azione si ritiene debba posizionarsi anche il nuovo prodotto denominato SPRAR (Sistema di Protezione Richiedenti Asilo e Rifugiati). Evidente anche qui la logica di governance dato che nel 2010 il Comune di RE è divenuto l’Amministrazione capofila a livello regionale delle città capoluogo in ordine alle attività e iniziative a favore dei rifugiati e richiedenti asilo. Da questo punto di vista, è stato presentato nell’ottobre scorso, un progetto specifico di durata triennale con finanziamento dello Stato per l’accoglienza e l’integrazione di stranieri inseriti in percorsi di asilo politico. Sempre in questo ambito poniamo la linea di attività di conoscenza del fenomeno migratorio ed il coordinamento e sostegno delle attività corsuali per l’apprendimento della lingua italiana degli adulti. Ancora nel quadro “Programmazione e gestione della convivenza” estrapolandola dalla voce Mediazione, poniamo il Forum dei condomini che costituisce una specifica azione di coordinamento. Parimenti prioritaria è l’attivazione della Fondazione Mondinsieme che per il 2011 vedrà una duplice linea d’intervento: da un lato un’opera di sostegno ed affiancamento al nuovo soggetto attivo sui temi dell’integrazione e della multiculturalità, dall’altro un lavoro di collaborazione forte (pensiamo ai temi delle seconde generazioni, di eventi importanti, dei rapporti con le comunità straniere) e di verifica tecnico-amministrativa come avviene per le cosiddette “partecipate”. In particolare un impegno fondamentale starà nel supporto alla ricerca di partner che possano consolidare la gestione e le risorse della Fondazione. Su un versante diverso ma complementare e sinergico nella trattazione dei temi dell’integrazione specificatamente nel campo della sensibilizzazione sui fenomeni immigratori si situano le tre più significative iniziative pubbliche e di sensibilizzazione attuate anche con il lavoro di educazione interculturale compiuto a monte dalla Fondazione Mondinsieme nelle Scuole Superiori della città. L’altro polo di attività che sta in questa azione fa riferimento da un lato al mondo delle donne immigrate e del badantato con l’esperienza di Madreperla e dell’aggregazione attorno al nuovo centro socio culturale delle donne immigrate. Questo obiettivo dell’aggregazione delle donne 37
immigrate richiama l’elemento di fondo dell’aggregazione sociale nella nostra città costituito dalla rete di socialità primaria dei Centri Sociali. Non si tratta di servizi sul territorio, ma di una rete aggregazionistica di 26 Centri autonomamente organizzata e gestita, convenzionata con il Comune, il cui fine è produrre opportunità di socialità e benessere sociale soprattutto in riferimento a quelle fasce di popolazione più a rischio di esclusione ed emarginazione. Lo sforzo va compiuto nel segno di una presenza attiva e di un ruolo ancor maggiore dei Centri rispetto ai grandi temi di trasformazione sociale della città. Proseguono, pur a seguito di stretti vincoli finanziari dettati dal patto di stabilità, interventi già programmati quali quello del nuovo circolo di Pieve e la nuova sede del Centro Sociale Foscato importanti nel quadro di una più qualificata offerta di occasioni di socialità. Fondamentale in questa azione la relazionalità che si svilupperà in rapporto alle Circoscrizioni ed al territorio come condizione di consolidamento dell’esperienza stessa dei Centri nel contesto dei cambiamenti della città. la partecipazione ai laboratori di educazione interculturale 6 10 14
scuole
11 23 47
classi
230 500
studenti
1800 0
200
400
600
800
1000
1200
1400
1600
1800
studenti
classi
scuole
2008-09
230
11
6
2009-10
500
23
10
2010-11
1800
47
14
2000
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3.2 - PATTI PER LA CONVIVENZA Nel quadro dei temi della Sicurezza urbana, sono compendiati i Patti per la convivenza in determinate aree cittadine nel segno appunto del “vivere una vita serena”. Gli interventi posti in essere in tale azione riguardano il Patto zona stazione, punto di riferimento e paradigma per gli altri Patti, il Patto via Roma, il Patto Mirabello ed il Patto via Toschi. Il Patto Stazione ed il Patto via Roma godranno per il 2011 di un cofinanziamento regionale straordinario, definito da specifico Protocollo d’intesa, che ha apportato le rilventi risorse necessarie alla riqualificazione del Parco delle Paulonie (zona Stazione) e del Parco S. Maria (zona Via Roma). Ulteriori entrate finanziarie, a supporto degli interventi per la convivenza, sono le ulteriori risorse destinate dalla Regione EmiliaRomagna (Protocollo Sicurezza e Coordinamento regionale rifugiati) e dallo Stato (SPRAR). Per quanto attiene il Patto Quartiere Mirabello è del tutto importante mantenere le relazioni con i cittadini ed il Comitato, da tempo presente ed assai attivo, rapportando le attività sociali che si compiono con lo sviluppo del PRU Mirabello. All’interno di questa azione strategica “Patti di convivenza” rientrano le attività di mediazione in quanto interventi di depotenziamento dei conflitti e di rasserenamento delle relazioni con l’obiettivo appunto di andare ad una riduzione di tensioni sociali ed abitative quali Il Centro di Mediazione dei conflitti. 3.3 - PRESIDIO DEL TERRITORIO L’azione di presidio del territorio attiene al tema sicurezza ed alla gestione dei rapporti con i diversi comitati dei cittadini che spesso si concretizzano poi all’interno dei Patti e della mediazione (vedi Forum dei condomini) e del lavoro di interlocuzione con la Polizia Municipale in ordine ai servizi di vigilanza sul territorio così come suggerisce una visione d’insieme dei problemi di sicurezza in città. Il centro cittadino da questo punto di vista si sta evidenziando, in alcune sue parti, come il nodo di maggior problematicità. In quest’ambito di governance relativa alla sicurezza si iscrive pure il nuovo progetto “Cultura della legalità” cofinanziato dalla Regione che, a partire dalla sottoscrizione da parte di Comune e Provincia di uno specifico Protocollo d’intesa, vedrà attivarsi nel 2011 un Centro di documentazione e promuoverà iniziative di sensibilizzazione, approfondimento e diffusione della cultura della legalità e rispetto delle regole. Tra gli interventi prioritari si pone il progetto “Cultura della legalità” con la predisposizione, nel corso del 2011, del Centro di documentazione, così come previsto dal Protocollo d’intesa Comune/Provincia e cofinanziato dalla Regione. Nell’ambito del presidio del territorio si conferma la programmazione e gestione del sistema operativo di colonnine SOS in diverse piazze e parchi cittadini e lo sviluppo del sistema di videosorveglianza cittadino in una logica di coordinamento con il Servizio di line (CUED) a partire dal completamento relativo al sottopasso Stazione FFSS-Piazzale Europa.
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DATI AL 31-12-2010 RELATIVI ALLE INIZIATIVE DI PREVENZIONE E ANIMAZIONE SOCIO-CULTURALE NELL’AMBITO DEI PATTI DI CONVIVENZA DENOMINAZIONE E PERIODO INIZIATIVA Il fenomeno del “binge drinking” - aprile Inaugurazione piazza Domenica Secchi - aprile 1,6,7… contatto! - giugno Iniziative piazza Domenica Secchi –luglio/agosto Natale in stazione
PATTO ZONA STAZIONE PRESENZE Nei luoghi spettacoli Mostre/ dibattiti
ristorazione
n. bancarelle
40 80
4
4.500 740
1.200
460
220
63
530
DATI AL 31-12-2010 RELATIVI ALLE INIZIATIVE DI PREVENZIONE E ANIMAZIONE SOCIO-CULTURALE NELL’AMBITO DEI PATTI DI CONVIVENZA DENOMINAZIONE E PERIODO INIZIATIVA Via Roma in Buskers - marzo Viaromaviva – giugno L’autunno in testa
PATTO VIA ROMA PRESENZE Nei luoghi spettacoli Mostre/ dibattiti 7.000 12.000 1.900 1.000 7.500 1.180
bancarelle ristorazione 50 60 52
DATI AL 31-12-2010 RELATIVI ALLE INIZIATIVE DI PREVENZIONE E ANIMAZIONE SOCIO-CULTURALE NELL’AMBITO DEI PATTI DI CONVIVENZA DENOMINAZIONE E PERIODO INIZIATIVA Riutilizzare - marzo Bentornata polveriera - maggio Riutilizzare - settembre Riutilizzare - dicembre
PATTO VIA MELATO-MIRABELLO PRESENZE Nei luoghi spettacoli Mostre/ dibattiti 3.000 10.700 720 4.500 3.000
ristorazione
n. bancarelle 174 457 408 165
600
DATI AL 31-12-2010 RELATIVI ALLE INIZIATIVE DI PREVENZIONE E ANIMAZIONE SOCIO-CULTURALE POMOZIONE DELLA CULTURA DELLA LEGALITA’ DENOMINAZIONE E PERIODO INIZIATIVA
Lezione (storia d’italia e storia delle mafie dall’unità d’Italia al dopoguerra) - ottobre Terre di libertà - novembre Dibattito sulle infiltrazioni mafiose e il malaffare novembre
Nei luoghi
spettacoli
PRESENZE Mostre/ dibattiti
ristorazione
n. bancarelle
50 studenti liceo AriostoSpallanzani 500 90
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PROGRAMMA 2 AVERE UNA BUONA CULTURA ED UNA BUONA EDUCAZIONE Reggio Emilia si è fortemente distinta in questi anni sia a livello di proposte culturali che di iniziative per la diffusione delle pratiche sportive, consolidandosi come una città vivace ed attrattiva, che offre ai suoi cittadini molte opportunità per vivere il proprio tempo libero, riuscendo a soddisfare esigenze e richieste culturali differenti anche in rapporto alle varie fasce d’età. Crediamo che la cultura e lo sport siano strumenti fondamentali per formare le persone, promuovere benessere, educazione e integrazione, valorizzare le persone e il capitale umano e rappresentino pertanto una risorsa strategica e un fattore decisivo per lo sviluppo e la crescita della comunità dal punto di vista sociale, economico e civile. Per questo motivo abbiamo investito e intendiamo continuare ad investire in questo settore, perché i cittadini possano godere di una buona cultura e offerta sportiva: ciò per noi significa da un alto offrire un sistema culturale completo, di alto livello, costituito da molteplici iniziative e manifestazioni dedicate alla musica, alla danza, alla filosofia, al cinema, alla fotografia, all’arte contemporanea, all’architettura per tutti i cittadini reggiani ma attrattivo di presenze anche di livello internazionale; dall’ altro dare la possibilità di usufruire di servizi gratuiti e di qualità e di accedere a svariati luoghi culturali ed espositivi che offrano prodotti interessanti e stimolanti. La formazione e l’educazione passano anche attraverso la pratica sportiva: per questo è importante, per tutte le fasce di età, poter accedere a tante e diverse opportunità sportive grazie ad un settore vivace, dinamico, ricco di iniziative per ogni persona, rispondente ad ogni esigenza e abilità e con una diffusa dotazione di spazi e impianti sportivi. Una città che ha cura dei propri cittadini e del loro futuro investe molto anche sull’istruzione. Oggi viviamo nella società della conoscenza ed è fondamentale e strategica l’attenzione ai temi del sapere, dell’istruzione e della formazione, dell’apprendimento lungo l’intero arco della vita, perché è su questi fronti che si gioca sempre più la capacità di una società di costruire il proprio futuro. Perché i cittadini possano avere una buona istruzione è necessario rendere disponibile e accessibile il sapere. Avere una buona istruzione significa, dunque, in primo luogo avere la possibilità, senza esclusioni di alcun genere, di accedere alle istituzioni dedicate alla formazione, istituzioni che sostengano, aiutino e valorizzino tutte le persone e tutte le culture, comprese le persone più fragili, contrastando e prevenendo così la marginalità e la devianza. In secondo luogo significa poter frequentare scuole, università o istituti adeguati e di qualità perché l’educazione è un diritto di tutti e perché dalla qualità dell’istruzione dipende il futuro di una comunità. Reggio Emilia parte da una buona condizione, una condizione di eccellenza a livello mondiale: a Reggio Emilia si è affermata un’esperienza pedagogica d’eccellenza nella fascia di età 0-6 anni grazie all’Istituzione Nidi e Scuole dell’Infanzia e al Centro Internazionale Loris Malaguzzi, già sede di Reggio Children e del Centro di Documentazione e Ricerca, polo d’attrazione del sistema educativo reggiano e luogo di innumerevoli eventi culturali e formativi legati al tema dell’educazione e della ricerca.
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PROGRAMMA 2
AVERE UNA BUONA CULTURA E UNA BUONA EDUCAZIONE
Obiettivo 4
Consolidare un sistema culturale completo, di alto livello e attrattivo di nuove presenze
Indicatori target
Mantenere al 65.6% il livello di soddisfazione dei cittadini relativamente ai servizi culturali e dello spettacolo (pari alla media regionale) Mantenere le presenze fuori provincia alle iniziative culturali Mantenere il numero degli utenti dei servizi museali e delle biblioteche Mantenere il numero degli spettatori paganti della Fondazione I Teatri
Azioni
Risorse 2011
Entrate Correnti 4.1 - Governance delle politche culturali
Entrate Investimenti
Spese Correnti
Spese Investimenti
825.500,00
1.539.304,40
0,00
4.2 - Biblioteche
82.000,00
680.980,00
170.000,00
4.3 - Musei
51.500,00
266.500,00
390.000,00
4.4 - Altre istituzioni culturali
199.100,75
226.600,00
282.000,00
4.5 - Fondazione i Teatri
2.475.239,00
4.6 - Fondazione Nazionale della Danza
0,00
348.216,00 1.185.600,00
199.100,75
5.592.239,40
560.000,00
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L’obiettivo di consolidare un sistema culturale completo, di alto livello ed attrattivo di nuove presenze propone di valorizzare la ricchezza culturale di un territorio quale fattore decisivo per lo sviluppo e il benessere della comunità in tutti i campi della vita sociale, economica e civile. La società contemporanea ha restituito valore alla cultura, non solo come diritto del cittadino di accedere alla conoscenza e dunque opportunità essenziale per la formazione e la partecipazione, ma ne ha rivelato anche il ruolo strategico come risorsa economica per lo sviluppo locale. La cultura è diventata un settore chiave nell’orizzonte dell’economia globale dove la capacità di competere si misura sempre più sulla possibilità di eccellere in termini di conoscenza, creatività e innovazione. Tanto è vero che l’economia della creatività sta assumendo un peso crescente, paragonabile a quello di importanti settori industriali e di servizi, e rappresenta un elemento strategico che va oltre lo specifico settoriale della cultura per includere differenti priorità delle politiche connesse allo sviluppo territoriale e alla rigenerazione urbana, al turismo e all’innovazione tecnologica, alla coesione e all’inclusione sociale. In questa direzione si è investito e s’intende investire per assicurare ai cittadini la possibilità di avere una buona cultura ma anche per sostenere un settore cruciale per il futuro della città. Ciò significa consolidare un sistema culturale completo e di alto rilievo, in grado di garantire un’offerta ampia e differenziata, accessibile e di qualità, diffusa nel territorio e mirata a diversi pubblici, attrattiva di nuove presenze anche di livello internazionale. Lo scopo è quello di fornire ai cittadini e alle imprese opportunità concrete di migliorare la qualità della vita, generare benessere, valore economico e sviluppo locale. Il sistema culturale di Reggio Emilia è una realtà di eccellenza nel panorama nazionale, sia per le prestigiose istituzioni culturali presenti che per la ricchezza di attività promosse da soggetti pubblici e privati. Innanzitutto un sistema bibliotecario ai primi posti in Italia per qualità dei servizi, costituito dalla Biblioteca Panizzi e dalle quattro biblioteche decentrate, da una ventina di biblioteche speciali, universitarie e scolastiche cittadine, inserite nella rete provinciale dei servizi bibliotecari. Il complesso dei Musei civici che comprende, oltre alla principale sede di Palazzo San Francesco, il Museo del Tricolore, la Galleria Parmeggiani, il Mauriziano, la Sinagoga, il Museo della Basilica della Ghiara e, dedicati alla creatività contemporanea, Officina delle Arti e Spazio Gerra. Sul fronte dello spettacolo, la città dispone di uno dei sistemi teatrali più significativi in Italia, costituito dalla Fondazione I Teatri, che gestisce in sinergia i tre maggiori teatri della città (Teatro Valli, Teatro Ariosto, Teatro Cavallerizza) e la Fondazione nazionale della danza - Compagnia Aterballetto. Altri spazi teatrali sono distribuiti nel territorio e gestiti dall’associazionismo locale: Teatro comunale Piccolo Orologio, Teatro Regiò, Teatro San Prospero, Teatro di Massenzatico e il Teatro di Ospizio. Nel settore del cinema si distingue l’attività del Rosebud, da oltre venticinque anni impegnato nella promozione del cinema di qualità, che insieme alla recente riapertura della sala storica Al Corso (nel 2008), all’Arena estiva Stalloni e a numerose attività collaterali, registra un costante incremento di pubblico in controtendenza rispetto alle medie nazionali. Per completare il contesto delle istituzioni culturali, sono da considerare il Polo Archivistico, Istoreco e l’Istituto Cervi nel campo della documentazione storica, l’Istituto Antonio Banfi di studi filosofici, il Centro di documentazione di storia della psichiatria, oltre alla Fondazione Palazzo Magnani della Provincia di Reggio Emilia, alla Fondazione Pietro Manodori, alla prestigiosa Collezione Marmotti d’arte contemporanea e a una decina di gallerie d’arte. Significativa è la presenza di un attivissimo tessuto di associazioni no profit e particolarmente dinamico il settore dell’economia creativa, con più di 300 imprese che si occupano di arte, cultura e prodotti o servizi high-symbolic nel 43
territorio, tra cui tre case editrici di livello nazionale, diverse testate giornalistiche, emittenti televisive e radiofoniche. Negli ultimi anni l’offerta culturale è stata inoltre arricchita da alcuni grandi eventi per la promozione della città: il festival Fotografia europea, Invito a, la Notte Bianca delle Arti, il Festival Architettura, il Reggio Parma Festival, le rassegne musicali Soli Deo Gloria, Rorate Coeli e OST Original Soundtrack, il Reggio Film Festival sul cortometraggio e il Viaemilia Docfest dedicato al documentario. Recenti investimenti di riqualificazione hanno interessato le sedi museali e bibliotecarie: il recupero della Sinagoga, della Galleria Parmeggiani e della Biblioteca delle Arti, la realizzazione dello Spazio Gerra, la ristrutturazione di Palazzo San Giorgio, sede della Biblioteca Panizzi, e l’ampliamento della Biblioteca decentrata di San Pellegrino; sono in corso di attuazione i progetti di recupero architettonico e funzionale del Museo della psichiatria e di palazzo San Francesco, sede dei Musei civici. Il 2011 si caratterizza per una serie di vincoli normativi e finanziari che comprimono in modo pesante le risorse e impongono di ripensare le politiche culturali. La difficile congiuntura economica e la manovra finanziaria del governo che impone drastici limiti di spesa (legge 122/2010) pongono seri interrogativi all’intero settore culturale, rischiando di compromettere il mantenimento dei servizi essenziali e lo sviluppo di un comparto che pure ha enormi possibilità, tanto che potrebbe essere uno dei fattori decisivi per contrastare la crisi e recuperare competitività. La convinzione è che, proprio tenendo conto di questa situazione estremamente critica, sia fondamentale continuare a sostenere la cultura e l’economia della creatività come fattori strategici e imprescindibili elementi identitari del nostro territorio. I punti di forza saranno da cercare soprattutto nelle potenzialità ancora inespresse di “fare sistema” da parte di un tessuto culturale dinamico, come quello reggiano, capace di rigenerare risorse e opportunità concrete. Riuscire a garantire politiche culturali integrate, sostenibili e inclusive, costituisce oggi una necessità ma anche una sfida. L’obiettivo che intendiamo porci è quello di mantenere comunque elevata la qualità e l’attrattività di un sistema culturale consolidato nel tempo ma messo a dura prova in questo periodo. Si intende concentrare nelle istituzioni culturali la gestione degli eventi e dei servizi, e animare la città incentivando il protagonismo della comunità e dei cittadini. Per garantire la compatibilità di bilancio si farà leva su 3 criteri guida: - Razionalizzare e accorpare le azioni rilevanti per evitare la dispersione delle risorse: ciò consentirà di generare economie, evitando sovrapposizioni e riducendo i costi, e renderà gli interventi più efficaci e di maggiore impatto. - Contenere la spesa attraverso un ripensamento delle forme di gestione delle attività, secondo un modello centrato su una più incisiva capacità di “fare governance”. In particolare, si intende, da un lato, influenzare le azioni delle Partecipate per allinearle ad obiettivi prioritari comuni; dall’altro, creare un più solido sistema di attori (Partecipate, altre pubbliche amministrazioni, il mondo delle imprese e delle attività produttive, il mondo del no profit e del volontariato) da coinvolgere in progetti comuni. In ambito cittadino particolare attenzione sarà dedicata al rapporto con l’Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia, con l’intento di sviluppare le linee guida della convenzione con il Comune di Reggio Emilia, recentemente approvata. - Stimolare il protagonismo delle associazioni che operano sul territorio in progetti finalizzati ad animare la città, piuttosto che gestire direttamente gli interventi. Il Bando “I reggiani per esempio” rappresenta una nuova modalità in tal senso che mette in campo risorse private per realizzare progetti rivolti alla comunità. 44
Lavorando in questa direzione, pur in presenza di vincoli normativi che limitano le risorse disponibili, crediamo di poter confermare i target dell’anno precedente. Il sistema culturale deve riuscire a mantenere il livello di soddisfazione dei cittadini, nonché a mantenere e consolidare l’afflusso degli utenti di biblioteche e musei. Inoltre vogliamo che l’offerta culturale continui ad essere attrattiva non solo per i cittadini reggiani ma anche per chi proviene da altre città, mantenendo costanti le presenze di chi arriva da fuori provincia per seguire i grandi eventi quali Fotorafia Europea. La vitalità culturale del nostro territorio è elemento imprescindibile per far diventare Reggio Emilia, sempre di più, un ambiente vivibile, una comunità aperta e socialmente ricca, riconosciuta da tutti come prezioso bene comune. Altro obiettivo fondamentale da raggiungere è quello di mantenere costante il numero degli spettatori paganti della Fondazione I Teatri. Negli ultimi anni le attività hanno avuto un forte impulso sostenuto dalla volontà di rilanciare la vita culturale cittadina e di coinvolgere le diverse componenti della città nel farsi parte attiva di progetti mirati ad allargare il pubblico, attrarre visitatori e turisti, rispondere ad una crescente domanda di vivibilità urbana.
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LE AZIONI 4.1 - GOVERNANCE DELLE POLITICHE CULTURALI Tra i grandi eventi messi in campo per la promozione internazionale della città, sarà riconfermato il festival Fotografia europea, giunto alla sua 6^ edizione e ormai affermatosi tra gli appuntamenti di rilievo nazionale dedicati alla fotografia contemporanea (oltre 190.000 le presenze nel 2010). Esso avrà come tema conduttore “Verde, bianco, rosso. Una fotografia dell’Italia” e sarà incluso nel programma delle celebrazioni dei 150 anni dell’unità d’Italia, che diventano occasione per una riflessione sullo specifico della fotografia italiana. Il festival si svolgerà nel mese di maggio con un articolato programma di eventi, mostre e iniziative collaterali incentrato sul coinvolgimento dell’intera città e delle sue istituzioni culturali, oltre che sulle partnership con soggetti pubblici e privati, con l’intento di attrarre visitatori e turisti a livello nazionale e internazionale. Si cercherà di assicurare la qualità del progetto nonostante il forte contenimento della spesa, riducendo il numero delle esposizioni a favore di un nucleo più selezionato e di forte impatto, puntando sul cosiddetto “effetto festival” e valorizzando gli eventi capaci di mobilitare risorse esterne grazie alla reputazione che l’evento ha acquisito come spazio di promozione per artisti, operatori e imprese del settore. Anche Restate sarà costruito con la stessa logica di sistema volta a stimolare il protagonismo delle associazioni e il contributo delle istituzioni cittadine, piuttosto che ad investire sulla gestione diretta delle attività. Si privilegerà quel lavoro di coordinamento necessario a tenere insieme un programma complesso di eventi che raccolga in un unico cartellone l’offerta di cultura, spettacolo e intrattenimento della città per l’estate. Le politiche culturali saranno inoltre fortemente coinvolte nel programma di organizzazione di eventi e iniziative dedicate alle celebrazioni dei 150 anni dell’Unità d’Italia, agendo in stretto contatto con i settori della comunicazione e della segreteria degli apparati centrali dell’Amministrazione a partire dalla prioritaria ricorrenza del 7 gennaio e a seguire poi per tutto l’anno attraverso azioni di organizzazione di iniziative e di coordinamento delle proposte del territorio. L’attività di promozione e sostegno dell’associazionismo locale è stata profondamente innovata e accorpata nel progetto “I Reggiani per esempio 2010-2011”, in forma di bando pubblico finalizzato al recupero di idee, competenze e progetti che l’Amministrazione finanzia tramite contributo, purché rilevanti rispetto agli obiettivi di programma. Si è voluto così chiamare a raccolta l’attivismo del settore no profit mobilitando attori pubblici e privati per concorrere al raggiungimento dei medesimi obiettivi di qualità sociale. Tutto ciò rende possibile ottimizzare le risorse e monitorare un programma complessivo di iniziative estremamente diversificate e diffuse nel territorio. Si intende rafforzare la cooperazione tra le principali istituzioni culturali della città e la capacità di “fare governance”, dando nuovo impulso al tavolo di lavoro avviato nel 2009 e aperto ai rappresentanti degli enti partecipati per condividere azioni e concentrare le energie verso una comune strategia. Si vuole consolidare questa piattaforma di lavoro per indirizzarla ad obiettivi ritenuti prioritari: implementare il cartellone unico degli eventi; monitorare la qualità dei servizi e il gradimento da parte del pubblico; realizzare una comunicazione integrata che favorisca la fruizione a livello nazionale; ricondurre la policentralità dell’offerta culturale ad un sistema più efficace di promozione della città attraverso la valorizzazione delle sue eccellenze. Pertanto la Fondazione I Teatri e la Fondazione nazionale della Danza possono rappresentare una grande opportunità per posizionare Reggio Emilia tra le città di riferimento nel panorama culturale italiano, incrementando i rapporti sinergici per l’organizzazione nel 2011 di grandi eventi, tra i quali le celebrazioni dei 150 anni 46
dell’Unità d’Italia, Fotografia europea, i Festival dei Quartetti d’archi e il cartellone estivo Restate. 4.2 - BIBLIOTECHE Il profilo culturale e le caratteristiche del servizio devono essere definite tenendo conto del modello di riferimento che emerge dall’esperienza e dalla letteratura specializzata: quello della moderna biblioteca pubblica intesa come centro di informazione della comunità e servizio prioritario per garantire a tutti un accesso libero e facilitato al sapere, incoraggiando l’esperienza della lettura e promuovendo lo sviluppo dei servizi informatici. Il tutto in orari di apertura ampi e in spazi confortevoli, con una attenzione forte alle utenze potenziali. La biblioteca deve essere dotata di un patrimonio documentario tale da garantire una buona copertura di base (da incrementare annualmente con una attenta e puntuale politica degli acquisti) nei diversi ambiti disciplinari e generi letterari (con un’offerta ovviamente di carattere multimediale – libri, periodici, audiovisivi, risorse elettroniche) per un’utenza diversificata sia per fasce d’età che per esperienza socio-professionale, con un’attenzione alla multiculturalità e al multilinguismo. Una attenzione particolare deve poi essere riservata alle biblioteche decentrate per la loro capacità di ingerenza nel territorio e di attrazione di nuovi pubblici. Si intende pertanto garantire a) l’accessibilità del pubblico alle diverse sedi attraverso il sostanziale mantenimento degli orari di apertura, b) il mantenimento degli standard qualitativi del servizio c) l’attività didattica rivolta alle scuole, d) l’attività di promozione alla lettura, e) la partecipazione a Fotografia europea, bibliodays, Restate, Reggionarra etc., f) la visibilità del patrimonio della Sezione di Conservazione, in particolare attraverso le iniziative legate al 150° dell’Unità d’Italia. Il tutto in un contesto di rete e di forte relazione con le Istituzioni culturali cittadine e regionali. Si inaugurerà la nuova sede della Biblioteca decentrata di San Pellegrino e si porranno le basi per l’apertura della nuova biblioteca dell’Orologio. Si avvierà un percorso di riorganizzazione degli spazi e conseguentemente dei servizi offerti nella sede centrale di via Farini. Prenderà avvio il nuovo sistema di prestito e il Centro unico di catalogazione che permetteranno da un lato un ampliamento e miglioramento dei servizi al pubblico e dall’altro una razionalizzazione del lavoro interno ed una sinergia con le biblioteche del territorio provinciale. 4.3 - MUSEI Si intende innanzitutto garantire l’accessibilità del pubblico alle diverse sedi e collezioni attraverso il sostanziale mantenimento degli orari di apertura, verificando ulteriori possibilità di razionalizzazione. Saranno valorizzate le potenzialità interne dell’istituzione sia attraverso la promozione di iniziative low cost di promozione e messa in valore del patrimonio sia attraverso la valorizzazione delle professionalità presenti tra il personale, che saranno in larga parte protagoniste delle attività culturali e promozionali organizzate, indispensabili per garantire il consolidamento dell’afflusso di pubblico. In tale ambito acquisteranno particolare rilievo le iniziative dedicate alla riflessione sui 150 anni dell’Unità d’Italia, indagati nei rapporti con i protagonisti delle collezioni e nel più ampio contesto della cultura cittadina. Le attività rivolte al mondo della scuola continueranno a caratterizzare il ruolo del Museo ma saranno orientate verso proposte di più forte ricerca progettuale, anche in collaborazione con Reggio Children.
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Si porterà a compimento il progetto culturale di allestimento del Museo della Psichiatria e si sperimenteranno alcune prime realizzazioni concrete, in sinergia con altre realtà della città. Così pure, parallelamente alla definizione delle voci per l’appalto dei lavori, si elaborerà un progetto di più ampie strategie per Palazzo San Francesco, preoccupandosi di riorientare, ai nuovi obiettivi di politica museale, le attività ordinarie dei musei secondo una nuova strategia che operi un riposizionamento dell’istituzione museale ponendola al centro delle politiche dell’ente e quindi della città e aggiornandone le sue tradizionali competenze e ambiti di azioni, secondo la logica di una moderna economia della cultura. L’obiettivo è quello di trasformare il museo in un punto centrale di incontro e sintesi tra il mondo della cultura, l’economia, la società; luogo di attivazione di forme di rappresentazione e comunicazione dei processi in atto nella nostra società e di interazione con la realtà produttiva locale. 4.4 - ALTRE ISTITUZIONI CULTURALI Il Cinema Rosebud propone un’offerta continuativa mirata ai diversi pubblici e articolata in rassegne, incontri e attività collaterali, che poggia su un sistema di collaborazioni con soggetti pubblici e privati, università, cineteche e associazioni a livello nazionale. Alle proiezioni serali si affianca la programmazione rivolta al mondo della scuola e l’ormai consolidata apertura pomeridiana dedicata agli over 65. Con l’obiettivo di favorire l’accesso e di allargare il pubblico, si continua a puntare sul contenimento del costo del biglietto d’ingresso e su una gestione virtuosa che riesce a coniugare la qualità dell’offerta, il costante incremento degli spettatori e un alto livello di gradimento da parte del pubblico, con la progressiva diminuzione del costo unitario dei prodotti offerti. Nel periodo di chiusura estiva l’attività continua con lo stesso successo all’Arena Stalloni, affidata in gestione all’Arci. Completa l’offerta il cinema Al Corso, sala storica recentemente riaperta e affidata al Comune per il rilancio dell’attività e per incentivare la vivibilità del centro storico, gestita da soggetto privato tramite una convenzione che vincola la programmazione agli obiettivi fissati dall’Amministrazione. L’ottimo riscontro di pubblico registrato finora conferma il ruolo imprescindibile che il cinema ricopre nel sistema culturale cittadino. Lo Spazio Gerra, dedicato alla creatività contemporanea, si è caratterizzato in soli tre anni di attività come un luogo attrattivo capace di intercettare un pubblico prevalentemente giovane con una proposta dinamica di eventi ed esposizioni, produzioni e workshop che ha riscosso un progressivo successo di pubblico. Si conferma l’investimento in questa direzione con l’obiettivo di posizionare lo Spazio Gerra nel sistema culturale cittadino puntando su una duplice vocazione: da un lato la fotografia, i nuovi media e l’immagine contemporanea connessa in particolare a Fotografia europea; dall’altro, la promozione dei giovani artisti e delle imprese creative. Nel 2011 è prevista l’apertura dell’Archivio Giovani Artisti, il servizio di monitoraggio dei talenti presenti nel territorio, che vuole facilitare l’accesso alle diverse opportunità di partecipare a concorsi, programmi e scambi internazionali. In questo ambito si colloca anche il progetto “AntWork - Giovani produzioni in rete”, promosso in cooperazione con i Comuni di Parma e Modena e finanziato da un contributo statale per l’80% all’interno del programma “Italia Creativa”. In questo campo l’attività dello Spazio Gerra si collega agli interventi strategici che l’Amministrazione ha messo in campo per il sostegno dell’economia della creatività, in particolare il progetto Reggio Nova/Conoscenza in azione.
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4.5 – FONDAZIONE I TEATRI Reggio Emilia dispone di un sistema teatrale tra i più significativi e prestigiosi del panorama nazionale, costituito dalla Fondazione I Teatri che si avvale, caso unico in Italia, della presenza integrata di tre teatri (Teatro Valli, Teatro Ariosto, Teatro Cavallerizza), raccolti attorno alla piazza più importante della città, ciascuno fortemente caratterizzato sia nello stile architettonico che per il tipo di programmazione. L’attività della Fondazione I Teatri investe pressoché tutti i settori dello spettacolo dal vivo: organizza le stagioni di prosa, musical-operetta, danza, opera, concerti e teatro ragazzi, promuove il Festival Aperto, che si occupa di musica, danza, arte, letteratura contemporanea, e il Festival internazionale del Quartetto d’Archi con il relativo concorso internazionale "Premio Paolo Borciani", fra i più importanti del settore. Promuove inoltre spettacoli e attività didattiche per i nidi e le scuole dell’infanzia , la scuola primaria e secondaria. Pertanto la Fondazione I Teatri si configura come strumento essenziale per la promozione e diffusione della cultura nei suoi molteplici aspetti, uscendo dai confini locali e ponendosi come punto di riferimento anche a livello internazionale. Il suo ruolo inoltre, in questa particolare fase di crisi di risorse finanziarie, sarà determinante per garantire il mantenimento di alcuni progetti culturali realizzati dal Comune con grande successo negli anni scorsi e particolarmente significativi per la città. Infatti nella logica di razionalizzare le risorse, la gestione di alcune rassegne musicali, finora a carico dell’Amministrazione, sarà assunta dalla Fondazione I Teatri (OST e i concerti di Restate). Ciò consentirà di generare economie, evitare sovrapposizioni e potenziare l’impatto delle attività, mantenendo comunque elevati gli standard di qualità degli spettacoli. 4.5 – FONDAZIONE DELLA DANZA Altra eccellenza culturale di Reggio Emilia, anch’essa unica in Italia, è rappresentata dalla Fondazione Nazionale della Danza. La sua attività principale consiste nella produzione di spettacoli di danza con il marchio Aterballetto, nella quale confluiscono alcune fra le più significative esperienze maturate nel campo della danza sia in ambito nazionale che internazionale, che ne fanno un realtà esclusiva nel suo genere. Altre importi attività collaterali sono i Corsi di Alta Formazione Professionale per Giovani Danzatori ed Insegnanti, nonché l’organizzazione di manifestazioni e rassegne di danza e di iniziative di promozione e diffusione della danza, volte ad approfondire e stimolare l'interesse e la conoscenza del pubblico verso questo linguaggio.
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PROGRAMMA 2
AVERE UNA BUONA CULTURA E UNA BUONA EDUCAZIONE
Obiettivo 5
Aumentare la diffusione della pratica sportiva
Indicatori target
Mantenere al 70 % il livello di soddisfazione dei cittadini relativamente ai servizi sportivi Mantenere il numero delle presenze per abitante negli impianti sportivi a livello 2010
Azioni
Risorse 2011
Entrate Correnti 5.1 - Governance delle politiche sportive 5.2 - Fondazione per lo sport
Spese Correnti
158.131,66
0,00
60.000,00
1.686.500,00
218.131,66
1.686.500,00
Spese Investimenti 0,00
0,00
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L’obiettivo di aumentare la diffusione della pratica sportiva si pone su una direttrice di fondo che vede nel sostegno al modello di welfare di comunità, oggi più che mai in corso di trasformazione, il fine principale. La concezione di pratica sportiva che si incardina da un lato su un’idea di sport come integrazione, salute, socialità, benessere e dall’altro sull’idea che per muovere verso tali esiti occorra evidenziare il coinvolgimento, la coprogettazione, il protagonismo sociale e quel valore aggiunto che il mondo dell’associazionismo e del privato sociale, in una corretta logica di sussidiarietà, possono mettere in campo. Sussidiarietà e democrazia sono i concetti che lo sport deve esprimere. Sport pertanto non come messaggio di competizione esasperata, che diviene competizione sociale, ma messaggio di partecipazione: prassi di democrazia. Nelle politiche di inclusione, di sano stile di vita, di socialità, lo sport diventa una risposta perché, correttamente praticato, è qualità di vita per tutti. Lo sport quindi trova cittadinanza nel progetto di educazione diffusa: bambini, adolescenti, giovani praticanti, famiglie, diventano poste fondamentali per una alleanza educativa comunitaria, portando in dote i luoghi dello sport che si elevano a “palestre educative”. Ne risulta una mappa dei luoghi, delle relazioni e degli snodi educativi, nuova, potente e completa. Lo sport per migliorare la vita, lo sport per tenere insieme diversi temi: disabilità, solidarietà,integrazione, coesione sociale, mutualità, sostenibilità, responsabilità, dialogo, scuola, famiglia, lo sport delle persone. Pur in una condizione di crisi economica generalizzata, che si ripercuote pesantemente sulle risorse pubbliche e private messe in campo per la diffusione della pratica sportiva, la realtà locale si pone in contesto avvalorato dai significativi investimenti che l’amministrazione ha precedentemente posto in essere per la diffusione della pratica sportiva su tutto il territorio. Attraverso l’attivazione nel 2008 della partecipata Fondazione per lo Sport l’amministrazione ha inteso mettere a sistema e valorizzare il contributo che società sportive, enti e privato sociale possono esplicare all’interno di un comune disegno di qualificazione dello sport quale strumento educativo per l’intera comunità. I principi che guidano il raggiugimento dell’obiettivo sono rivolti: - alla possibilità per il mondo dello sport reggiano di un utilizzo equo e diffuso dell’impiantistica, che ribadisca il diritto di ogni residente all’attività sportiva; - allo sviluppo e sostegno dello sport di base, con particolare riguardo al settore giovanile e dilettantistico, attraverso eventi sportivi finalizzati al perseguimento dei predetti obiettivi; - alla diffuzione e collaborazione di ricerche di mercato, campagne ed interventi di pubblicità e comunicazione in ambito sportivo; - alla valorizzazione del rapporto tra sport professionistico e sport dilettantistico. Le azioni messe in campo sono rivolte al mantenimento degli alti indici qualiquantitativi in cui si sostanzia la pratica sportiva cittadina come appunto dimostrano la rilevanza sociale che ha assunto lo sport nella nostra comunità come testimoniata dalle presenze sugli impianti e dalla ricerca condotta da Monitor sul grado di soddisfazione dei cittadini per i servizi sportivi erogati che raggiunge a fine 2010 il 70,6% di soddisfazione. Dati superiori al livello regionale ( 55,7%), che al contrario decresce, e ai dati a livello nazionale ( 48,6%).
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5.1 - GOVERNANCE DELLE POLITICHE SPORTIVE Lo scenario previsionale in cui si pone l’attività di indirizzo politico è caratterizzato da alcune componenti fondamentali: - la governance delle politiche sportive attuata attraverso il consolidamento e qualificazione delle attività affidate alla Fondazione per lo Sport in termini di gestione dell’impiantistica sportiva e promozione della pratica sportiva. In tale ambito con il trasferimento della gestione dell’ impianto natatorio “Ferretti Ferrari” alla Fondazione Per lo Sport, dal marzo 2011 l’Amministrazione Comunale porta a compimento un percorso principiato nel 2007 che vede nella Fondazione il soggetto vocato alla gestione degli impianti sportivi. - il sostegno, confronto e coinvolgimento con gli attori del mondo sportivo attuata sia con forme di contributo economico alle progettazioni in campo – come individuate per il 2011 dal Bando “I Reggiani per esempio” - sia attraverso l’impegno a porre in essere interventi sinergici con gli attori locali dello sport. Nel corso del 2011, sulla base di un’esperienza pilota realizzata nel 2010, si intende pervenire ad un accordo di programma tra politiche educative e politiche sportive. Dagli Stati Generali dello Sport (dicembre 2010) è generata la proposta di dare vita a sessioni di lavoro per sviluppare, con il coinvolgimento degli attori del mondo sportivo, nuove azioni di sistema su tre tematiche strategiche: sport e impiantistica; sport e scuola: sport, salute, stili di vita. Gli obiettivi che le sessioni di lavoro si propongono di restituire all’attenzione della città possono essere così indicate: - la messa in discussione del tradizionale modello di progettazione per arrivare ad una innovativa concezione di strutture polivalenti e polifunzionali capaci di coniugare le esigenze dello sport di base con quello “spettacolo” ipotizzando una sempre maggiore collaborazione tra pubblico e privato; - la scuola come motore di avviamento alla pratica sportiva, capace di sostenere l’integrazione tra studenti; - la promozione dello sport come momento di educazione, socializzazione e prevenzione. 5.2 – FONDAZIONE PER LO SPORT Per il raggiungimento di tali obiettivi l’amministrazione comunale ha attivato dal 2008 la partecipata Fondazione per lo Sport , nuovo strumento per la gestione impiantistica, la promozione ed organizzazione di eventi sportivi, la definizione dei calendari d’uso degli impianti e delle tariffe. Attraverso la Fondazione dello Sport le politiche sportive intendono così sviluppare la pratica di un coinvolgimento delle Società Sportive e dell’Associazionismo negli interventi di qualificazione ed adeguamento delle strutture esistenti e/o nuove per consentire di ottimizzare le risorse dell’Ente in questo ambito. La Fondazione, quale strumento complementare e strutturale all’azione di programmazione e gestione della pratica sportiva dell’Ente, assume il compito di porre in essere gli interventi gestionali rivolti al raggiungimento degli obiettivi individuati dall’amministrazione in un’ottica di: - innalzamento del livello di conoscenza della struttura del nostro sistema sportivo e dei temi dell’approccio alla pratica sportiva di tanti giovani nuovi cittadini; - conoscenza e promozione del sistema sportivo locale: monitoraggio raccolta dati sulle società sportive operanti sul nostro territorio con specifico riferimento a: 52
presenze nei diversi impianti conferiti (suddivise anche per presenze che attengono l’avviamento allo sport e lo sport giovanile da un lato e lo sport agonistico/amatoriale) ; numero e tipo degli impianti sportivi conferiti; registro delle società che gestiscono o che fruiscono degli impianti; - consolidamento degli alti indici quali-quantitavi delle presenze sugli impianti raggiunti che costituisce obiettivo prioritario di tenuta del sistema sportivo locale a fronte del perdurare di una crisi economica globale che si riflette anche nella pratica sportiva. Nel corso del 2010 la Fondazione ha promosso e collaborato alla realizzazione di 23 eventi sportivi ed il trend di presenze sugli impianti aumenta nonostante le negative congetture economiche: da 880.919 presenze nel 2009 a 894.422 nel 2010. Rilevanti alcuni segmenti impiantistici: - Piscina Onde Chiare (Via Assalini): n. 82.471 presenze nel 2009 – n. 95.232 presenze nel 2010 - Palestre in orario extrascolastico: n. 305.601 presenze nel 2009 – n. 324.988 presenze nel 2010 - Campo di atletica: n. 42.923 presenze nel 2009 - n. 46.733 presenze nel 2010
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PROGRAMMA 2
AVERE UNA BUONA CULTURA E UNA BUONA EDUCAZIONE
Obiettivo 6
Mantenere l’attuale livello di educazione nell’età pre-scolare e scolare
Indicatori target
Mantenere l'attuale numero dei posti nei servizi per l'infanzia Mantenere l'attuale tasso di scolarizzazione Mantenere a livelli minimi il tasso di dispersione scolastica nella scuola primaria e secondaria di primo grado Mantenere il livello di soddisfazione dei cittadini nei confronti dei servizi scolastici superiore alla media regionale del 61,6% Mantenere l'attuale numero di iscritti fuori sede di UNIMORE sede di RE (escluse province di RE e MO) Mantenere l'attuale numero di iscritti all'Istituto Musicale Peri
Azioni
Risorse 2011
Entrate Correnti 6.1 - Programmazione e gestione del sistema educativo 0-6 anni (Istituzione nidi e scuole dell'infanzia)
7.794.520,00
6.2 - Programmazione e gestione del sistema educativo 6-18 anni e partecipazione giovanile (Officina Educativa)
2.946.000,00
5.208,64
6.3 - Sviluppo di un sistema CittàUniversità 6.4 - Infrastrutture e servizi per il sistema educativo 6.5 - Istituto Musicale Peri
Entrate Investimenti
Spese Correnti
29.264.520,35
480.000,00
64.000,00
3.976.710,00
64.000,00
1.963.000,00
5.208,64
2.793.820,00
1.370.000,00
30.000,00 10.775.728,64
Spese Investimenti
4.820.000,00
1.500.000,00 3.397.000,00
34.746.438,99
8.157.820,00
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L’obiettivo di mantenere l’attuale livello di educazione nell’età pre-scolare e scolare origina dalla straordinaria esperienza pedagogica reggiana , eccellenza nella fascia d’età 0-6 anni, riconosciuta a livello internazionale e rappresentata dall’Istituzione Nidi e Scuole d’Infanzia e dal Centro Internazionale Loris Malaguzzi. L’attenzione ai temi del sapere, dell’istruzione e della formazione e l’attivazione di politiche di promozione dell’apprendimento continuo costituiscono finalità strategiche per l’Amministrazione poiché è su di essi che si gioca la capacità di una società di costruire il proprio futuro economico e sociale. Oggi la rete di servizi 0/6 è in grado di rispondere quasi totalmente alla domanda espressa sia nella scuola dell’infanzia che nel nido. Ma mentre nella fascia 0/3 il livello di scolarizzazione è del 41,30 %, una percentuale fra le più alte in Italia e di gran lunga superiore all’obiettivo di Lisbona (33%), per la fascia 3/6 registriamo, nonostante l’investimento dell’Amministrazione nell’apertura di nuovi posti, un calo della percentuale di scolarizzazione (87,7% ) e la presenza in città di oltre 550 bambini le cui famiglie non presentano domanda a nessuna scuola dell’infanzia. Oggi il sistema pubblico integrato ha di fronte a sé la sfida di mantenere la rete esistente, ampliarla, adottare misure di contribuzione, organizzazione e distribuzione atte a comporre situazioni educative il più possibile plurali ed equieterogenee. In questa sfida si inserisce Officina Educativa con l’intento di mettere a punto un approccio stabile e strutturato capace di dare maggior forza alla funzione istituzionale di agenzia formativa che spesso la scuola statale da sola non riesce più ad esercitare pienamente. Le politiche rivolte alla scuola primaria e secondaria di primo grado sono sempre più influenzate dalle modifiche legislative che stanno interessando, soprattutto negli ultimi anni, il sistema scolastico, quali la riduzione del personale insegnante, che ha comportato e comporta una graduale diminuzione dei docenti di sostegno in rapporto al numero degli alunni con disabilità, con conseguente domanda di presa in carico che coinvolge la nostra amministrazione. Allo stesso tempo l’aumento della popolazione scolastica, e di conseguenza l’aumento del numero medio di alunni per classe e d il suo cambiamento dovuto al fenomeno migratorio, hanno inciso fortemente anche sulle scelte rivolte alla scuola primaria e secondaria. Il grande numero di bambini stranieri che a volte si abbina a bambini italiani in situazioni economiche e sociali compromesse, pone la questione di “un lavoro diverso nelle classi” , non necessariamente “più basso”, ma “differente”. I gruppi educativi territoriali (oltre 400 tra ragazze e ragazzi quotidianamente accolti), i centri educativi pomeridiani, le ludoteche (circa 24.000 accessi annui), i campi estivi (5.000 presenze), hanno descritto in questi anni un modello educativo partecipato, discusso e condiviso. Oggi gli sforzi congiunti di tutte le istituzioni e agenzie educative devono tendere alla costruzione di un patto per l’educazione che impegni operatori dei servizi, genitori, enti gestori, amministratori, comunità locale e internazionale. Il patto si assume l’impegno di guardare al futuro. La strategia di fondo per dare vita e rendere vitale questo Patto è la partecipazione, intesa come coinvolgimento e contributo, dentro ai valori della corresponsabilità e della democrazia. L’istituzione, undici anni fa, dell’Ateneo reggiano dell’Università di Modena e Reggio Emilia ha rappresentato per la nostra città il punto di svolta per assicurare la diffusione più ampia possibile del sapere nella logica di attivare un processo continuo di formazione, anche permanente (lifelong learning). L’Università deve giocare un ruolo fondamentale per la crescita culturale, economica e sociale della città, potenziando la ricerca scientifica nelle aree dell’educazione, istruzione e formazione e in quelle dell’innovazione tecnologica e dello sviluppo economico. Occorre pertanto attivare un 55
sistema di sinergie tra Università, enti e istituzioni locali, mondo produttivo e delle imprese capace di proiettare sulla scena nazionale ed internazionale un nuovo modello di sviluppo. La sede reggiana dell’Università di Modena e Reggio Emilia ospita quattro facoltà (Agraria, Scienze della Comunicazione e dell’Economia, Scienze della Formazione e Ingegneria) oltre ad alcuni CdL della Facoltà di Medicina per un totale di 20 Corsi di Laurea. Parte del sistema universitario è l’Istituto di Alta Formazione Artistica e Musicale A. Peri (AFAM) che fa capo al Ministero dell’Istruzione dell'Università e della Ricerca (MIUR) che dal novembre 2010 ha incorporato l’Istituto Superiore di Studi Musicali” C. Merulo. Nell’anno scolastico 2010/2011 gli iscritti sono 727. E’ prevista tra le finalità dell’Istituto la possibilità di corrispondere, anche mediante intese con altre istituzioni, pubbliche o private, alle necessità di promozione e di sviluppo territoriale della educazione e della formazione musicale in quanto ritenute fondamentali risorse di arricchimento culturale dei cittadini. La Biblioteca “Armando Gentilucci”, presente nell’Istituto Peri, rientra a pieno titolo nell’area dei servizi bibliotecari speciali e specializzati, garantendo la valorizzazione e fruibilità del proprio patrimonio sia per le attività didattiche e di ricerca dei propri docenti e studenti, sia per il pubblico. Nel corso del 2010 la Biblioteca Gentilucci ha ospitato 13.074 visitatori ed ha effettuato 9.706 prestiti.
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LE AZIONI 6.1 - PROGRAMMAZIONE E GESTIONE DEL SISTEMA EDUCATIVO 0 – 6 ANNI (ISTITUZIONE SCI E AN) Rispondere al diritto all’educazione richiede un investimento di risorse culturali ed umane per mantenere l’alto livello di formazione-qualificazione delle strutture esistenti sul territorio e il raccordo sul piano politico e tecnico. La città di Reggio ha costruito un sistema pubblico integrato di servizi (comunali, cooperativi, Fism e statali) che scolarizza il 41,3% dei bambini 0-3 anni e l’87,7% dei bambini 3-6. Permangono difficoltà a rispondere alla richiesta di scuola e un fenomeno di non richiesta di oltre 500 famiglie. L’attuale crisi economica, incide profondamente sul sistema educativo e richiede nuove progettazioni per rendere i servizi capaci di conciliare risposte adeguate con minori risorse disponibili. Le progettualità avviate intendono rispondere alla duplice necessità di mantenere il livello qualitativo e quantitativo raggiunto dai servizi educativi della nostra città tutelando e garantendo nel contempo il diritto all’educazione per tutti i bambini. Per obiettivi e tematiche gli interventi messi in campo concernono: Mantenimento dell’attuale numero dei posti nel sistema pubblico integrato dei servizi educativi zero-sei: - riorganizzazione ed ottimizzazione della rete comunale e convenzionata. In particolare si avvierà la trasformazione di una scuola comunale dell’infanzia a tempo pieno in una scuola a part time e si razionalizzeranno alcuni servizi di tempo lungo. Infine , anche per rispondere al maggior bisogno di scolarizzazione nella scuola dell’infanzia, rispetto al nido, si trasformerà una sezione di nido in una sezione di scuola. - collaborazione con lo Stato nella direzione di offrire ulteriori sezioni di scuola, nel caso risorse nazionali o regionali lo consentissero - applicazione del nuovo Protocollo e della successiva convenzione con la FISM per “un sistema educativo di qualità zero-sei” recentemente sottoscritto. Garantire il diritto all'educazione a tutti i bambini della città con attenzione alle famiglie in difficoltà economica: - Progetto Atelier per bambini di 5 anni, che non frequentano nessuna scuola dell'infanzia Si prevede l'apertura, a gruppi di 7 bambini, per 2 mattine alla settimana di 3 atelier di scuole dell'infanzia; -
Spazi incontro per bambini di 4 e 5 anni e genitori. La non scolarizzazione dei bambini impedisce spesso alle madri di trovare contesti di integrazione. Il progetto prevede la composizione di 3 gruppi di 20 bambini (con priorità ai 5 anni) con la presenza di 2 adulti che, nello spazio di una scuola dell'infanzia, in 2 pomeriggi alla settimana sperimentino occasioni di gioco, esplorazione, apprendimento.
Adeguare le tariffe per incrementare gli introiti secondo criteri di equità e progressività I pesanti tagli cui è sottoposto il Comune di Reggio Emilia richiedono un esame attento delle spese ed un’analisi accurata dei servizi esistenti in modo da realizzare tutte le possibili economie gestionali, evitando rischi di chiusure. 57
In tale situazione è pertanto inevitabile adeguare tutte le fasce contributive all’indice inflativo nell’ordine del 3% (comprensivo degli anni 2009-2010 e con arrotondamenti all’euro) a partire da febbraio 2011 e prevedere, per il prossimo anno scolastico, l’introduzione di nuove fasce ISEE, relativamente ai redditi più alti, con un aumento degli introiti da rette che contribuisca a mantenere aperti tutti i servizi in essere. Proseguire l’adozione delle misure anticrisi per le famiglie in difficoltà lavorativa Sulla base degli Indirizzi all’Istituzione ed attraverso un percorso partecipato che ha coinvolto genitori, insegnanti, pedagogiste, sindacati e cooperative, l’intero sistema tariffario si è orientato, in questi ultimi anni, ad una sempre maggiore equità e progressività, con un’attenzione particolare alle famiglie numerose o in difficoltà. Nei primi mesi del 2009, in coincidenza con la crisi economica che ha interessato anche la nostra città, si sono assunti tempestivi provvedimenti a favore delle famiglie in cui uno o entrambi i genitori siano stati colpiti da licenziamento, cassa integrazione o riduzione del fatturato, se artigiano o lavoratore autonomo, rivedendo in tempo reale le fasce ISEE e le rette. L’azione dell’Istituzione è proseguita anche nel 2010, anche grazie al contributo biennale della Fondazione Manodori. Intensificare le azioni per contrastare la morosità Per garantire la più ampia possibilità di interventi anticrisi, oltre a meccanismi di controllo sulle dichiarazioni ISEE in base alle quali le famiglie accedono alle fasce di pagamento agevolato, occorre intensificare specifiche misure per combattere la morosità non adeguatamente motivata, con opportuni meccanismi penalizzanti, dall’arretramento in graduatoria fino alla non riammissione al servizio in apertura d’anno. Proseguire l’adesione al progetto dei Voucher Conciliativi della Regione Emilia Romagna per estendere l’offerta formativa ai nidi privati autorizzati Per il terzo anno la Regione Emilia-Romagna, in collaborazione con i Comuni, attribuisce assegni economici (anche detti voucher) a parziale copertura della retta d’iscrizione a nidi d’infanzia privati autorizzati. Il progetto – cofinanziato dal Fondo sociale europeo – si pone come obiettivo quello di aiutare le famiglie in cui entrambi i genitori lavorano (o quelle con un solo genitore) nel difficile equilibrio tra esigenze lavorative ed esigenze di cura dei figli più piccoli. Facilitare l’accesso di bambini e bambine fino a tre anni ai servizi educativi, rimuovendo ostacoli e discriminazioni cui sono soggette in particolar modo le madri che lavorano, è infatti un modo per evitare che la difficoltà ad organizzarsi rispetto ai carichi familiari sia la causa della rinuncia o della perdita dell’occupazione per il genitore. I nidi che accedono a tale progetto sono il nido intercooperativo “Aguas Claras” e il nido privato “Totem”. Mantenere gli attuali livelli di formazione del personale Salvaguardare la qualità degli aggiornamenti settimanali interni ad ogni servizio, della didattica e degli incontri con le famiglie. In relazione a questo contesto occorre sviluppare ricerche con istituzioni ed enti culturali operanti sul territorio cittadino, nazionale e internazionale, per attivare la convergenza di più risorse e saperi che nella dimensione interdisciplinare portino innovazione al sistema educativo cittadino. Mantenere l’attuale Piano di Formazione IL coordinamento pedagogico insieme al Centro Documentazione, e con la collaborazione del Laboratorio Rodari e del Centro Video, costruisce e gestisce internamente e annualmente, un progetto di formazione che coinvolge tutti Nidi e le Scuole 58
dell’Infanzia, i differenti profili professionali, le strutture cooperative e che offre alcune occasioni a tutto il sistema pubblico integrato. Il progetto di formazione è pubblicato annualmente dal Centro Documentazione. Mantenere gli attuali progetti di ricerca in corso Sono attualmente in corso le seguenti ricerche che vedono la collaborazione di partner nazionali o internazionali: - I 100 linguaggi dei bambini in contesti multiculturali: in collaborazione con il Reggio Emilia Insitutet, le scuole Stella Nova di Stoccolma, Fruset e di Malmo - Atelier cittadini/atelier urbani - Ricerca sulla musica e sulle aree verdi. Completare gli Spazi del Centro Internazionale Loris Malaguzzi Con il suo completamento, il Centro Internazionale Loris Malaguzzi potrà incrementare la propria azione culturale e progettuale. In questa cornice, la collaborazione tra Istituzione Scuole e Nidi d’infanzia, Reggio Children e Associazione Internazionale Amici di Reggio Children dovrà consentire di produrre maggiori sinergie sia organizzative che culturali in grado di incrementare le qualità di ogni soggetto indispensabili al mantenimento e all’incremento delle relazioni locali, nazionali ed internazionali che costituiscono l’attività ed il patrimonio del Centro stesso. Il Centro Internazionale Loris Malaguzzi diviene interlocutore naturale della Scuola e della Università reggiana, così come del mondo imprenditoriale, culturale ed artistico della città. Il completamento del Centro Internazionale ed il ruolo che esso può e deve giocare a livello cittadino, nazionale ed internazionale pone l’esigenza di istituire una FONDAZIONE che si affianchi alla s.r.l. ed agli altri soggetti gestionali. L’esigenza è quella di raccogliere risorse economiche, partecipare a bandi europei allo scopo di promuovere la ricerca in tutte le sue forme e sostenere politiche e progetti di interesse educativo, culturale e sociale tenendo come riferimento la centralità ed il diritto della persona, fin dalla sua nascita, all’educazione, alla partecipazione, all’istruzione, alla conoscenza ed al benessere. Mantenere gli scambi internazionali (in collaborazione con Reggio incrementando il numero attuale di gruppi di studio dall’estero e dall’Italia.
Children),
Mantenere l’attuale progetto di continuità tra scuola dell'infanzia e scuola primaria Il Centro Internazionale L. Malaguzzi si trova nell'area Nord della città, zona di importanza strategica: è un luogo aperto all’innovazione educativa e alle opportunità di sperimentazione. Nel Centro si trova una scuola dell'infanzia che sperimenta un’esperienza di continuità con la scuola primaria sita negli stessi locali. In un contesto di forte immigrazione che contraddistingue questa zona, questa è una risorsa per elaborare un curricolo unitario 3-11 anni innovativo sul piano dei contenuti e delle metodologie che favorisca anche la costruzione di un sapere interculturale. Le identità e la vicinanza delle scuole dell’infanzia e primaria e del Centro possono favorire la divulgazione delle nuove forme educative in tutta la rete cittadina delle scuole.
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6.2 - PROGRAMMAZIONE E GESTIONE DEL SISTEMA EDUCATIVO 6 –18 ANNI E PARTECIPAZIONE GIOVANILE (OFFICINA EDUCATIVA) La promozione di percorsi educativi come opportunità di crescita e di emancipazione della persona e della comunità, come risorsa del sapere e della convivenza, come terreno di incontro dove si praticano libertà, democrazia e libertà rappresentano il focus del progetto Officina Educativa. La scuola si posiziona al centro di questo crocevia di opportunità, potenzialità e risorse territoriali. Officina Educativa nasce per ricomporre l’esperienza decennale di due distinti servizi comunali che avevano al centro della propria azione il sostegno e la qualificazione della proposta formativa scolastica e la promozione di opportunità relazionali ed educative nel tempo extrascolastico intervenendo per: − promuovere la progettualità territoriale attraverso la costituzione di cinque equipe territoriali − ripensare i servizi educativi della città per offrire una chance educativa per tutti − rifondare un patto cittadino con le scuole − potenziare i progetti che favoriscono esperienze di cittadinanza attiva − superare la visione di servizi e progetti rivolti ai soli cittadini immigrati − rileggere il sistema di prevenzione potenziando l’educazione allaa salute − sostenere i servizi educativi pomeridiani La progettazione educativa territoriale, dotata di cinque équipe di prossimità, svilupperà le centrazioni progettuali capaci di tenere in dialogo il territorio, la scuola con le esperienze educative pomeridiane, fortificando le connessioni, utilizzando uno sguardo interdisciplinare, adottando l’idea di laboratorio espanso nel tempo e nello spazio. I progetti laboratorio/atelier con la scuola incentrati sui linguaggi espressivi, diventano cosi il paradigma dei nuovi snodi progettuali, ricomprendendo anche le attività di documentazione. L’adozione e lo sviluppo del progetto - “Partecipare la città” - permetterà, invece, di mettere a sistema la stagione della sperimentazione della “Leva Giovani”, incrociandola con la decennale esperienza dei Consigli Circoscrizionali dei ragazzi e delle ragazze, e di “Gancio Originale”, in una visione di continuità tra le diverse fasce di età e di esperienze, per poter fertilizzare e facilitare nuovi processi di aggregazione e protagonismo giovanile. Nel gestire di fatto il più grande ristorante della città, fornendo quotidianamente alle scuole primarie e secondarie che svolgono il tempo pieno o prolungato circa 2.500 pasti, Officina Educativa ha elaborato il programma “Benessere e Stili di vita” con l’intento di rileggere il sistema di prevenzione, potenziando l’educazione a stili di vita sani. La ristorazione scolastica e l’educazione alimentare saranno strettamente intrecciate con l’educazione allo sport in sinergia con la Fondazione allo Sport con cui si siglerà un protocollo di intesa, attualmente in fase di elaborazione. Il percorso di avvicinamento al nuovo patto con la scuola vede nell’esperienza “I Progetti con la Scuola” – 12 atelier creativi – il primo banco di prova per tentare di investire tempo e pensiero su una nuova alleanza strategica capace di rendere più forte e coesa l’offerta educativa nella nostra città. Nonostante la necessaria razionalizzazione delle spese si conferma il presidio territoriale garantito dai servizi (pur con una riduzione dei periodo d’apertura) ed un significativo incremento delle coprogettazioni e delle collaborazioni che hanno portato nel 2010 ad un aumento del 24% dei ragazzi coinvolti (da 6.029 a 7.498). 6.3 - SVILUPPO DI UN SISTEMA CITTA’- UNIVERSITA’ L’Amministrazione Comunale ha profuso un forte impegno per trasformare Reggio Emilia in una vera e propria città universitaria, valorizzando i suoi servizi e il suo territorio in modo da attrarre talenti e risorse. 60
A seguito della firma dell’Accordo quadro del 21 luglio 2010 tra Università degli studi di Modena e Reggio Emilia e Comune di Reggio Emilia in tema di formazione e ricerca, biblioteche, musei e istituzioni culturali, servizi per gli studenti e accessibilità occorrerà sviluppare, attraverso il lavoro del tavolo bilaterale previsto dall’accordo stesso, le linee di azione indicate come prioritarie, anche in sinergia con altre istituzioni cittadine. Saranno da considerare prioritarie tutte quelle azioni e quegli strumenti che, accanto alla valorizzazione dell’offerta didattica e culturale, possano costituire occasione di crescita sociale e di sviluppo economico per la nostra città, in particolare in tema di educazione lo sviluppo di sinergie tra Reggio Children e la Facoltà di Scienze della Formazione e sul fronte dell’internazionalizzazione lo sviluppo dell’uso della lingua inglese nella didattica e il potenziamento delle opportunità derivanti dai gemellaggi come l’adesione al progetto Eurotowns University Placement, che prevede la possibilità per studenti stranieri di effettuare tirocini presso l’Amministrazione Comunale (o sue partecipate). In particolare si è lavorato per riqualificare spazi e luoghi della città mediante: − l’acquisto e il restauro della ex Caserma Zucchi destinata, con concessione in uso gratuito per 99 anni, a sede principale dell’Università, procedendo al recupero ed alla ristrutturazione dell’immobile di 11.000 mq. nel quale sono state ricavate 13 aule (di cui 3 grandi da 150/200 posti e 4 medie da 80/100 posti), 5 laboratori, 31 uffici, 36 studi per docenti, 1 biblioteca e numerosi locali di servizio; − l’acquisto del complesso dei Chiostri di S. Pietro con destinazione vincolata a servizi universitari (sede del Rettorato, segreterie studenti, spazi polifunzionali); − il recupero del patrimonio edilizio dell’area ex S. Lazzaro da destinare a sede didattica e laboratori delle Facoltà di Agraria ed Ingegneria, l’acquisto e la ristrutturazione del padiglione Marchi nel quale saranno ricavati alloggi per un totale di 46 posti letto per studenti, una mensa e altri servizi, l’approvazione del programma di riqualificazione urbana che prevede il rifacimento della viabilità interna all’area e la sistemazione delle aree verdi. Per dare concreta attuazione al recupero patrimoniale, nel dicembre 2010, l’amministrazione comunale ha costituito la partecipata Campus Reggio srl , affidando al nuovo soggetto l'acquisto dalla Azienda Ospedaliera Santa Maria Nuova di Reggio Emilia della proprietà (gravata di diritto di superficie per la porzione immobiliare destinata allo Studentato) del Padiglione "Vittorio Marchi" all'interno del Complesso del San Lazzaro e la successiva attuazione dell'intervento di recupero e ristrutturazione dello stesso, nel rispetto degli impegni e dei limiti derivanti dagli Accordi sottoscritti e da sottoscriversi da parte del Comune con soggetti pubblici e privati nonché della disciplina normativa e statutaria in materia di attività strumentali", autorizzando conseguentemente la medesima Campus Reggio srl "ad acquistare gli immobili dall'Azienda Ospedaliera al prezzo e alle condizioni risultanti dall'Accordo" con essa stipulato.
6.4 - INFRASTRUTTURE E SERVIZI PER IL SISTEMA EDUCATIVO In una visione sistemica e di inclusione dei tanti contesti educativi che caratterizzano la vita della città, Officina Educativa ritiene utile mantenere alta l’attenzione e la riflessione anche sull’ambiente scolastico, in quanto i significati e le relazioni che si sostengono determinano situazioni di incontro, conoscenza ed apprendimento. 61
E’ significativo considerare il patrimonio scolastico importante risorsa perché progettare, ripensare e riqualificare le scuole è anche occasione per la costituzione di un luogo di dibattito sugli spazi educativi intesi come ambienti complessi, capaci di accogliere e generare nuove relazioni tra architettura e pedagogia. Avviare riflessioni e scelte relative alle dimensioni, alla capienza, alla localizzazione, all’ambientazione di una scuola significa affrontare questioni anche organizzative e gestionali, culturali ed educative, capaci di generare progetti di futuro e percorsi di qualità abitativa che dialogano con gli strumenti della progettazione urbanistica in stretto raccordo con le evoluzioni appartenenti al tessuto sociale. Si vuole quindi sostenere la scuola come luogo centrale, che include, che tende a rimuovere tutte le barriere sociali, economiche e politiche che ostacolano il processo di apprendimento di tutti gli alunni che sono a rischio di esclusione a causa della loro condizione fisica, gruppo di appartenenza e svantaggio socio-economico. Sono da considerare indirizzi e vincoli inderogabili da portare a sistema quindi, non solo le normative vigenti, ma anche gli indirizzi di ordine strategico, ambientale e politico – culturale. In questa ottica di progettazione di un nuovo sistema educativo si sono previsti diversi progetti di ampliamento, nuova costruzione e grande manutenzione del patrimonio delle scuole primarie e secondarie di primo grado. Progetti ed Interventi finanziati nel piano triennale 2011 - 2013: -
COMPLETAMENTO AMPLIAMENTO SCUOLA PRIMARIA P.VALERIANI DI CADÈ NUOVA SCUOLA PRIMARIA “M.M. BOIARDO” - VILLA BAGNO AMPLIAMENTO SCUOLA “MADRE TERESA DI CALCUTTA” DI MASSENZATICO AMPLIAMENTO SCUOLA PRIMARIA “V. AGOSTI” SAN PROSPERO AMPLIAMENTO SCUOLA PRIMARIA AL CENTRO INTERNAZIONALE L. MALAGUZZI MANUTENZIONE STRAORDINARIA SCUOLA SECONDARIA 1° “ S. PERTINI “ MANUTENZIONE STRAORDINARIA COMPLESSO SCOLASTICO “ CA’ BIANCA”
6.5 - SVILUPPO DELL’EDUCAZIONE E DELLA FORMAZIONE MUSICALE SUL TERRITORIO (Istituto Musicale A. Peri) Negli ultimi anni l’Istituto sta aggiungendo quel valore che la città ha da sempre attribuito all’istruzione e alla formazione, affermando un’esperienza pedagogica prima in Italia nelle fascie d’età 6 – 10 e 11-19 anni con l’istituzione dei corsi propedeutici e pre accademici. Tali attività hanno contribuito a raddoppiare il numero degli iscritti nell’ultimo decennio e far raggiungere attraverso convenzioni con Comuni e Scuole del territorio reggiano una capillarità che non ha paragoni a livello nazionale. Le politiche rivolte alla fascia pre-accademica sono, sempre più influenzate dalle modifiche legislative e sociali che stanno interessando, soprattutto negli ultimi anni, il sistema scolastico, che ha comportato e comporta una graduale diminuzione dei docenti. Nel corso del 2011 l’Istituto sarà impegnato a: - Attuazione delle linee guida previste dal Piano strategico e attuazione delle funzioni derivate dalla Legge e dai Regolamenti che individuano l’ambito delle specifiche attività ed inglobano la molteplicità delle richieste a cui si deve attendere nello sviluppo dell’educazione e della formazione musicale. - Promozione ed ampliamento della biblioteca specialistica musicale “ A. Gentilucci”. - Proseguimento del percorso relativo all’Autonomia dell’Istituto e messa a regime logistica e regolamentare: sviluppare nuove sinergie sul territorio provinciale a seguito dell’unificazione con l’Istituto superiore di Studi Musicali “ C. Merulo “ di Castelnovo né Monti.
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PROGRAMMA 3 AVERE UN LAVORO L’amministrazione comunale di Reggio Emilia parte dalla consapevolezza di trovarsi di fronte ad un tornante storico decisivo per il futuro del territorio che governa. La gestione degli effetti della crisi del 2009 da un lato e l’impostazione di politiche di sviluppo economico e territoriale dall’altro sono appuntamenti da non fallire per consentire alla città di mantenere gli elevati livelli di qualità della vita che ne hanno contraddistinto la sua storia recente. Il sistema produttivo reggiano ha avvertito più di altri territori la contrazione dell’economia globale e la timida ripresa in corso non ha ancora riverberato i suoi effetti sul mercato del lavoro. Vi sono elementi strutturali presenti nel nostro modello di sviluppo economico che hanno mostrato con chiarezza i loro limiti e la loro inadeguatezza a reggere l’urto di una competizione globale sempre più rapida ed escludente. La caratteristica della velocità di azione è uno dei tratti distintivi dell’economia di oggi e a questa si deve rispondere in modo altrettanto veloce nella reazione. Soltanto un tessuto produttivo che funziona può attrarre lavoro e investimenti ed è attraverso questi che si può mantenere un alto livello di welfare e una forte coesione sociale. Il Comune di Reggio Emilia ha scelto di puntare su una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva con delle azioni conseguenti sia a livello territoriale che economico. A livello territoriale il Comune di Reggio Emilia ha individuato nell’Area Nord- una vasta porzione di territorio che nasce a ridosso del centro storico e si estende oltre la nuova Stazione Mediopadana dell’Alta velocità- la principale risorsa su cui impostare l’infrastrutturazione a servizio delle competenze distintive della città (educazione, meccatronica, agroalimentare, servizi ed edilizia/energie).Sono già in corso importanti interventi di riqualificazione e trasformazione del territorio, come il Parco progetti Calatrava (ponti, casello autostradale, stazione Alta velocità); In particolare l’area exindustriale delle Officine Reggiane, sarà il luogo per un grande parco dell’innovazione e della creatività. Vi sorgeranno il Tecnopolo, importanti laboratori di ricerca sulla meccatronica e sulle energie rinnovabili (Iren-Altervis, Crpa-Lab, En-tech, IntermechMectron)e già vi risiede ed è in fase di ampliamento il Centro Internazionale Loris Malaguzzi, sede di Reggio Children, benchmark mondiale nel settore educativo. Puntando sulle competenze distintive della città, questo formidabile luogo di ricerca e produzione di conoscenza diverrà naturale attrattore di imprese esistenti e nuove, di ricercatori e di investimenti, divenendo un distretto dell’innovazione e il motore dello sviluppo economico e territoriale della città. Si darà vita anche ad una rinnovamento, anche a livello infrastrutturale, del centro fieristico trasformandolo in “Expo Mediopadano”destinandolo prioritariamente alla valorizzazione e promozione delle eccellenze e dei prodotti locali e alla creazione di network nazionali e internazionali. A livello economico i tre pilastri individuati dall’amministrazione sui cui basare la crescita della città sono l’economia della conoscenza, la green economy e l’economia dei servizi. L’economia della conoscenza vede in Reggio Children il suo attore principale. E’ infatti nella conoscenza (know how), sviluppata tramite la ricerca e l’apprendimento, che ha il 63
proprio fattore distintivo di competizione. Il lavoro dell’amministrazione, unitamente a quello del gruppo di progetto ReggioChildren/Area Nord porterà ad una riorganizzazione della governance e ad nuovo piano di sviluppo per il gruppo. Un altro importante documento di lavoro (local action plan sull’economia della conoscenza) sarà il risultato della partecipazione di Reggio Emilia al progetto europeo Creative Clusters. All’interno del piano di lavoro verranno delineate le strategie dell’amministrazione per attrarre e mantenere la classe creativa, con particolare attenzione allo sviluppo di spazi pubblici e infrastrutture creative-based. La green economy è un settore in grande espansione è ha già raggiunto nel nostro territorio importanti numeri per fatturato e occupati. La scelta di Reggio Emilia come sede per Iren Rinnovabili testimonia la volontà della multiutility di investire nelle energie alternative sul nostro territorio. Il centro di ricerca Iren-Altervis avrà anche il compito di essere il soggetto cardine del trasferimento tecnologico orientando lo sviluppo della ricerca di base con le possibilità applicative delle imprese reggiane. La stessa amministrazione comunale interverrà direttamente nel settore con lo sviluppo di progetti che incentivino la produzione di energia pulita, in particolare con l’utilizzo del solare fotovoltaico. L’economia dei servizi e in generale tutto il settore del welfare stanno attraversando un periodo di particolare difficoltà dovuto alla riduzione delle risorse a disposizione e ad un contestuale aumento di bisogni e di richieste. Per rendere reale l’obiettivo di avere una crescita inclusiva occorre sviluppare sul territorio un modello innovativo di imprenditoria sociale, realizzando un intervento articolato in azioni composite di sistema capace di intervenire concretamente sui fattori di criticità e sviluppo della social economy, con un ruolo crescente del settore privato. E’ in fase di elaborazione un grande progetto trasversale alle tre economie, che prevede la pubblicazione di un bando per start up d’impresa. Verranno predisposte in questa sede una serie di misure finalizzate al sostegno alla creazione d’impresa e si selezioneranno i migliori 150 progetti imprenditoriali nei settori Green Economy, Nuove Tecnologie, Entertainment e Servizi Sociali/Welfare. Le neo-imprese avranno tutte la loro sede sul territorio comunale e daranno una forte spinta di innovazione in settori trainanti l’economia. A completare questo quadro introduttivo delle politiche volte allo sviluppo economico della città, assume una forte rilevanza strategica l’adozione di una visione organica del “sistema città” e della sistematizzazione coordinata dell’offerta. Fra gli obiettivi prioritari dell’Amministrazione Comunale vi è quello del rafforzamento nella promozione del territorio, anche in chiave di promozione turistica. A questo scopo verrà utilizzata la leva del marketing urbano-territoriale soprattutto in concomitanza ad eventi di rilievo nazionale e internazionale e verranno rivitalizzate infrastrutture con grandi potenzialità come ad esempio l’Ostello della Ghiara e i Musei Civici. Un’altra priorità, perseguita insieme alle associazioni di categoria e alle associazioni di via, è rappresentata dalle politiche volte a fare del centro storico un “centro commerciale naturale”, attraverso la predisposizione di progetti di valorizzazione commerciale dell’area storica della città finalizzati a fare del centro un punto di polarità d’eccellenza in grado di generare e attrarre valore.
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PROGRAMMA 3
AVERE UN LAVORO
Obiettivo 7
Investire sull'Area Nord come risorsa territoriale al servizio dello sviluppo delle competenze economiche distintive della cittĂ
Indicatori target
Azioni
Riqualificare il 3% della superficie di territorio urbano dell'Area Nord individuata dal PSC come Ambiti di Riqualificazione (AR) e Poli Funzionali (PF)
Risorse 2011
Entrate Correnti
Entrate Investimenti
7.1 - Processo di pianificazione strategica territoriale Area Nord 7.2 - Infrastrutture
Spese Correnti
Spese Investimenti
60.000,00 335.000,00
7.3 - Progetti Urbani 7.4 - Grandi progetti
432.100,00
1.000.000,00
50.000,00
285.000,00
1.000.000,00 335.000,00
1.000.000,00
2.000.000,00 542.100,00
3.285.000,00
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L’obiettivo di investire sull’Area Nord come risorsa territoriale al servizio dello sviluppo delle competenze economiche distintive della città è finalizzato a mettere operativamente in atto lo scenario strategico d’intervento delineato dal Masterplan Il futuro dell’Area Nord presentato alla città il 19 marzo 2010. Masterplan, che possiamo definire sinteticamente come un documento strategico d’indirizzo e pertanto di assunzione politica di impegni verso strategie condivise in un’ottica evoluta di governance territoriale e che si prefigge di riorientare il modello di sviluppo locale, scegliendo di investire sulle tre sue competenze economiche distintive: Educazione, Meccatronica ed Energia/Edilizia sostenibile. Il Masterplan ha delineato uno schema di sviluppo secondo tre assi strategici: Asse 1_Infrastrutture, Asse 2_Progetti Urbani, Asse 3_Grandi Progetti. Il primo asse attiene alla dimensione territoriale, il secondo alla dimensione sociale, il terzo alla dimensione economica. Per ogni asse il masterplan ha definito gli obiettivi principali da raggiungere: - Asse 1_Infrastrutture: realizzare il nodo mediopadano per mettere in rete la città con l’area vasta e l’Europa; - Asse 2_Progetti Urbani: generare “effetto città” per potenziare la qualità urbana; - Asse 3_ Grandi Progetti: potenziare le competenze distintive per sviluppare il nuovo modello economico della città. Conseguentemente ha individuato gli ambiti territoriali d’intervento, focalizzando l’attenzione sull’area Parco Progetti Calatrava, sulle ville/frazioni (Mancasale), sui quartieri periferici (San Prospero Strinati e Santa Croce), sull’area Fiere di Reggio e sull’area delle Reggiane. Per ultimo ha prospettato i principali temi progettuali da perseguire e realizzare: - collegamenti con la città; - collegamenti con l’area vasta; riqualificazione dello spazio pubblico; - potenziamento dei servizi e della sostenibilità ambientale; - trasformazione delle Fiere nell’Expo dell’area vasta; - trasformazione delle Reggiane nel “Parco conoscenza, innovazione, creatività”. Si tratta dunque di un obiettivo che mira alla costruzione di una proposta operativa, il Piano d’Azione, che – sulla base degli assi strategici di sviluppo indicati dal Masterplan – ha lo scopo di definire le linee guida della trasformazione, nonché il quadro specifico delle opere infrastrutturali, dei grandi progetti, degli interventi di nuova costruzione e riqualificazione dello spazio pubblico e privato e del sistema dei servizi utilizzando criteri di coerenza, priorità e realizzabilità tecnica e amministrativa. Il Piano d’Azione si qualifica a tutti gli effetti come uno strumento che a livello generale è in grado di definire la cornice territoriale e il quadro di riferimento strategico all’interno dei quali operare; di creare condivisione, mettendo in rete gli attori e definendo compiti e responsabilità di ognuno rispetto all’attuazione delle scelte formulate; di favorire la partecipazione di capitali pubblici e privati attraverso interventi diretti oppure tramite forme di partenariato pubblico privato; e di costituire una regia delle azioni poste in essere e un controllo dei risultati via via conseguiti. Con la costruzione del Piano d’Azione prende concretamente forma il processo di governance territoriale e pertanto di coordinamento dei soggetti territoriali (istituzionali e non, pubblici e privati) che promuove la elaborazione e la successiva attuazione di iniziative territoriali coerenti rispetto alle strategie elaborate dal Masterplan; un processo, in ultima analisi, di allineamento tra i programmi strategici della città e gli strumenti di pianificazione del territorio, siano essi strategico/strutturali (PSC) o attuativi (POC). Per il raggiungimento dell’obiettivo volto a sviluppare la trasformazione e la riqualificazione urbana e del paesaggio sono state individuate quattro linee d’azione.
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LE AZIONI 7.1 – PROCESSO DI PIANIFICAZIONE STRATEGICA TERRITORIALE AREA NORD E’ un’azione di carattere generale volta allo sviluppo del Gruppo di Progetto Infrastrutture e Progetti Urbani: tavolo di lavoro costituito da tecnici della Regione, Provincia, del Comune, della Circoscrizione Nord-Est e della Camera di Commercio che ha il compito di garantire il coordinamento e la sintesi tra i progetti di sviluppo relativi alle tre competenze economiche distintive – Educazione (Reggio Children), Meccatronica (Club Meccatronica) e Energia/ Edilizia Sostenibile (Iren) – elaborati all’interno di specifici tavoli di lavoro e i progetti di trasformazione del territorio attraverso la costruzione di una proposta operativa condivisa, il piano d’azione. 7.2 - INFRASTRUTTURE E’ un’azione specifica finalizzata alla realizzazione della Stazione Mediopadana quale nodo intermodale e di interscambio per mettere in rete la provincia e la città di Reggio Emilia con l’area vasta e l’Italia e l’Europa, investendo sull’ambito territoriale relativo al Parco Progetti Calatrava (Polo Funzionale 1 del PSC) e a progetti di accessibilità, distribuzione e connessione viaria sia pubblica che privata. 7.3 - PROGETTI URBANI E’ un’azione specifica finalizzata da un lato alla rigenerazione e trasformazione urbana dei quartieri (Ambiti di Riqualificazione residenziali e produttivi del PSC) e delle ville storiche esistenti; dall’altro alla salvaguardia, rigenerazione e valorizzazione del sistema paesaggistico che fa perno sul parco del Rodano (Cintura Verde del PSC). In entrambi i casi investendo sulla generazione dell’effetto città come elemento per produrre qualità urbana e qualità nelle relazioni tra le persone. 7.4 - GRANDI PROGETTI E’ un’azione specifica finalizzata a potenziare la competenze distintive della città per sviluppare un nuovo modello di sviluppo economico, investendo su due precisi ambiti territoriali a cui corrispondono altrettanti Grandi Progetti d’intervento. Il primo riguarda la trasformazione delle Fiere di Reggio nell’Expo Mediopadana (Polo Funzionale 1 del PSC) quale nuovo centro fieristico destinato prioritariamente alla valorizzazione e promozione delle eccellenze e dei prodotti locali e alla creazione di network nazionali e internazionali. Il secondo riguarda la trasformazione dell’area che fa perno sulle ex Officine Meccaniche Reggiane nel Parco della Conoscenza, Innovazione e Creatività (Polo Funzionale 4 del PSC), Parco che trova i suoi caposaldi strutturali e funzionali nella riqualificazione e trasformazione urbana di Piazzale Europa (CIM), nel completamento del Centro Internazionale Loris Malaguzzi (ex Locatelli), nella realizzazione del Tecnopolo per il trasferimento tecnologico (ex Capannone 19 delle Reggiane) e del Centro Culturale Polifunzionale (ex villa OMI Reggiane); inoltre, più in generale nella rigenerazione del Quartiere Santa Croce e nella individuazione di nuovi rapporti con il centro storico.
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PROGRAMMA 3
AVERE UN LAVORO
Obiettivo 8
Rendere il territorio maggiormente attrattivo di talenti creativi e investimenti
Indicatori target
Raggiungere almeno 50 soggetti o imprese che richiedano la partecipazione al bando per start up e spin off nei settori Green Economy, Nuove Tecnologie, Entertainment e Servizi Sociali-Welfare Incentivare la nascita di almeno 10 nuove imprese attraverso il bando per start up e spin off nei settori Green Economy, Nuove Tecnologie, Entertainment e Servizi Sociali-Welfare Aumentare del 10% annualmente il fatturato di Reggio Children Raggiungere 30 mln di euro di investimenti in ricerca e sviluppo da parte di IREN Rinnovabili a Reggio Emilia nel 2013 (territorio provinciale) Raggiungere la copertura fisica totale del territorio con connessione veloce Raggiungere il 5% dei cittadini con residenza e identitĂ digitale
Azioni
Risorse 2011
Entrate Correnti 8.1 - Governance delle politiche economiche
Entrate Investimenti
8.413.834,55
Spese Correnti
Spese Investimenti
30.000,00
8.2- Economia della conoscenza
247.900,00
8.3 - Green Economy 8.4 - Economia dei servizi 8.5 - Connessione telematica del territorio
120.000,00
180.000,00
120.000,00
198.500,00
8.533.834,55
180.000,00
397.900,00
198.500,00
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L’obiettivo di rendere il territorio maggiormente attrattivo di talenti creativi ed investimenti si inserisce nel contesto di una città che sta mutando e nello stesso tempo consolidando e qualificando le proprie strutture produttive, sociali, culturali. Il nostro sistema economico, pur in un contesto di difficoltà dei processi produttivi e dei mercati , continua a dimostrare caratteri di solidità e radicamento territoriale anche grazie alla vitalità del proprio tessuto imprenditoriale, principalmente costituito da piccole e medie imprese fortemente legate al territorio, che nel tempo hanno saputo rafforzarsi e innalzare i propri livelli qualitativi. Oltre ad importanti specializzazioni manifatturiere, si sta sempre più consolidando e sviluppando il settore della meccanica, in particolare della meccanica avanzata. Tuttavia l’ “Annus horribilis” 2009 ha visto vacillare molte delle certezze delle economie occidentali ed ha lasciato il segno anche sull’economia reggiana. Dopo il calo deciso del numero delle imprese presenti sul territorio provinciale avvenuto nel 2009, il dato 2010 è in leggera crescita, con una buona ripresa nel secondo e terzo trimestre. Infatti nel primo trimestre 2010 il numero delle imprese è continuato a scendere da 58095 (dato fine 2009) a 57462 (marzo 2010) per poi risalire alle 58178 di novembre 2010. Se il numero della imprese ha visto un saldo positivo nel 2010, non altrettanto buone sono le indicazioni che provengono dal mercato del lavoro, che appare non aver ancora agganciato la timida ripresa in atto. Continuare a garantire benessere e qualità dei servizi per la nostra città presuppone un cambio di passo deciso e una visione delle potenzialità che abbiamo e sui cui possiamo e dobbiamo puntare. Gran parte del nostro tessuto produttivo è costituito di piccole e medie imprese, molte delle quali in settori a basso valore aggiunto e dunque esposte alla competizione di economie e territori emergenti. La struttura produttiva del modello emiliano ha mostrato segnali di crisi che erano inevitabili date le sue caratteristiche costitutive: una concentrazione su settori di business maturi e dimensioni d’impresa ridotte e non adeguate ad investire in ricerca e sviluppo. I processi di globalizzazione in atto e la conseguente riduzione d’incidenza dei fattori locali sui risultati d’impresa completa un contesto difficile che obbliga a ripensare e aggiornare il modello emiliano per come l’abbiamo conosciuto fino ad oggi. E’ convinzione dell’amministrazione comunale che l’uscita dalla crisi non sia nel superamento di quel modello che ha portato all’avanguardia nel mondo l’EmilaRomagna. Bensì in uno sviluppo che lo leghi alle recenti indicazioni comunitarie per una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva. E’ nella transizione da economia della produzione a economia della conoscenza che si può avere l’evoluzione del modello emiliano. Le imprese di eccellenza del nostro territorio sono dentro questo processo e possono fare da traino per tutto il tessuto economico: la meccanica si evolve in meccatronica e in robotica, l’edilizia affronta la questione energetica e sviluppa nuovi materiali e nuovi prodotti finali, l’educazione riletta in termini di processo di apprendimento creativo si apre a nuove aree di sviluppo economico Negli ultimi anni Reggio Emilia ha investito fortemente anche per diventare una città capace di misurare la propria competitività, grazie alla possibilità di eccellere in termini di conoscenza, creatività e innovazione. Tutto il sistema di attori sociali, produttivi ed economici si sta muovendo secondo una direzione comune che guarda alla nostra città come ad un potenziale polo capace di attrarre innovazione, talenti e la cosiddetta “classe creativa”. Occorre continuare a lavorare per promuovere e sostenere il consolidamento di un sistema imprenditoriale forte e competitivo, capace di produrre ricchezza, lavoro e di investire in ricerca e innovazione come condizione fondamentale per il benessere della città. 69
Un territorio competitivo favorisce le relazioni tra la città e le persone e conserva le sue risorse per le generazioni future. Per questo, anche nei prossimi anni, sarà fondamentale per il Comune continuare a garantire alla città programmi in cui vi sia la possibilità per tutti gli attori di esprimere le proprie competenze e le proprie vocazioni per fare di Reggio Emilia un sistema locale forte, competitivo, all’avanguardia e capace di attrarre investimenti e risorse dal sistema globale nel quale siamo a pieno titoli inseriti come protagonisti. Imprenditori, commercianti, artigiani, professionisti nei diversi settori dell’economia e dei servizi sono risorse diffuse su cui il Comune conta per potenziare la promozione del sistema città a vantaggio dell’intera collettività. L’amministrazione comunale ha deciso di puntare sulle “competenze distintive” che sono fortemente radicate nel territorio reggiano. L’educazione con Reggio Children, l’energia/edilizia sostenibile con Iren e la meccatronica con il Club Meccatronica. In particolare il “reggio approach” e l’esperienza delle scuole e nidi d’infanzia di Reggio Emilia devono essere ancor più valorizzate, aumentandone i legami e le ricadute sull’economia della città, trovando strade nuove di espansione. Il 2010 ha visto l’avvio di gruppi di progetto per lo sviluppo delle “competenze distintive” sopra menzionate che sono il presente e saranno ancora di più il futuro di Reggio Emilia. Il Comune con un proprio gruppo di progetto sta lavorando per dare un terreno fertile a questo disegno. Un’ area della città che sarà il centro della ricerca, della creatività, dell’innovazione: l’Area NORD. Quando si parla di economia della conoscenza, un driver ritenuto fonte di forte sviluppo economico é quello della creatività. Supportare la nascita e il consolidamento di imprese creative è uno degli obiettivi del Comune. Reggio Emilia è partner di un importante network di medie città europee sullo sviluppo di distretti creativi (Urbact - Creative Clusters). Nell’anno 2010 proseguendo poi nel 2011 si sono avviati i lavori un gruppo di supporto locale che vede impegnati il Comune, unitamente al centro di ricerca sui new media OPERA, alle associazioni di categoria dei giovani Confindustria, CNA, API e la società ASTER per elaborare politiche capaci di intercettare i bisogni dei giovani imprenditori che con progetti innovativi e creativi vogliano iniziare a Reggio Emilia la loro attività di business. L’attività del Comune di Reggio Emilia in materia di sviluppo economico e innovazione si concentra sulle seguenti azioni di: - Governance delle politiche economiche - Economia della conoscenza - Green Economy - Economia dei servizi - Connessione telematica del territorio
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LE AZIONI 8.1 – GOVERNANCE DELLE POLITICHE ECONOMICHE Il progetto 150 nuove imprese a Reggio Emilia si inserisce nel filone della CREAZIONE D’IMPRESA. Cerca quindi di individuare i mezzi più idonei per supportare la nascita e lo sviluppo di idee imprenditoriali innovative in settori ritenuti distintivi e strategici per lo sviluppo economico e territoriale quali: Green Economy, Nuove tecnologie, Entertainment, Servizi sociali e welfare. Il progetto presenta due caratteristiche sostanziali che lo differenziano da prodotti simili rivolti allo start-up d’impresa. 1) Da un’analisi comparata dei bandi e degli strumenti predisposti ad hoc emerge un’attenzione alla dimensione finanziaria, anche come rapporti con gli investitori, venture capitalist, business angels,etc. Spesso sono anche offerti periodi di formazione, il più delle volte generalisti e teorici. Manca un’attenzione alla costruzione delle relazioni di cui necessita un nuovo imprenditore. Quello che si vuole mettere a disposizione del neo-imprenditore è un professionista, una sorta di guida che lo orienti nell’individuazione dei canali adeguati e delle reti che possano sviluppare le potenzialità del suo progetto imprenditoriale; 2) Usualmente i programmi di supporto alle imprese sono limitati prettamente alla dimensione economica. Questo progetto vuole allargarne gli orizzonti e le conseguenze. Al lancio e allo sviluppo del progetto che ha il suo cuore nella creazione d’impresa viene affiancato un lavoro di sensibilizzazione eticoculturale. Rimettere il lavoro al centro dell’identità della persona. Il creare impresa inteso anche come creare lavoro e identità, con conseguenze individuali e collettive. Un’altra azione su cui si concentrerà il lavoro dell’amministrazione sarà quello di riorganizzare il centro fieristico quale “Expo Mediopadano”, in forte relazione con il resto del sistema fieristico nazionale, destinandolo prioritariamente alla valorizzazione e promozione delle eccellenze e dei prodotti locali e alla creazione di network nazionali e internazionali, anche dando attuazione ai contenuti dello specifico Accordo stipulato tra Provincia di Milano e Provincia di Reggio Emilia in relazione all’ EXPO 2015, Accordo che consentirà a Reggio Emilia di mettere a disposizione dell’evento le proprie eccellenze culturali, artistiche, economiche e turistico-ricettive, per contribuire alla riuscita di questa manifestazione di eccezionale importanza; 8.2 – ECONOMIA DELLA CONOSCENZA Valorizzazione del Reggio Approach: costruzione nuova governance di Reggio Children Reggio Children e il Centro Internazionale per la difesa e la promozione dei diritti e delle potenzialità dei bambini svolgono attività di ricerca, studio e sperimentazione sui temi dell’educazione e, in generale, dell’economia sociale, in stretta relazione con altri centri di ricerca stranieri. Con la loro attività di formazione, apprezzata e riconosciuta in tutto il mondo, si configurano come una realtà di assoluta eccellenza internazionale nel panorama dell’educazione pre-scolare. Rafforzare questo vantaggio competitivo significa da un lato consolidare ed alimentare la ricerca condotta, estendendola anche a fasce successive a quella 0-6. Occorre attrarre investimenti sulla ricerca per consentire il rinnovo del sapere acquisito da Reggio Emilia. La necessità di attrarre investimenti è collegata all’affermazione della validità scientifica 71
dell’approccio, alla capacità di generare studi e pubblicazioni di valore. Può essere supportata anche attraverso partnership e finanziamenti che provengono da grandi multinazionali e da organismi internazionali riconosciuti (Unione Europea, Nazioni Unite, Consiglio d’Europa, ecc). Sviluppare la competenza acquisita nel campo dell’educazione significa inoltre promuovere la visibilità e riconoscibilità del “Reggio approach”. Investire nella gestione e nel valore “commerciale” del marchio e dei network rappresenta una grande opportunità per tutta la città anche in virtù delle collaborazioni che già oggi Reggio Children ha instaurato con alcune importanti aziende private italiane ed internazionali (Ikea, Lego, Sony, Alessi,Unicredit, Max Mara). Progetto Urbact e redazione Local Action Plan Sostegno alla diffusione della creatività (progetto URBACT), in particolare supporto alla nascita sul territorio di nuove imprese innovative Elaborare in cooperazione con il mondo della ricerca universitaria e con quello produttivo azioni finalizzate al sostegno dello sviluppo di idee creative e innovative, dal supporto per la nascita di nuove imprese al rafforzamento per la fase immediatamente successiva allo start-up. Attrazione, ma anche mantenimento della classe creativa. Per favorire l’evoluzione del nostro sistema produttivo verso l’economia della conoscenza, bisogna investire nell’attrazione di innovatori, facendo si che scelgano Reggio Emilia come territorio dove sviluppare le loro idee imprenditoriali ad alto valore aggiunto. Le azioni che si ritiene di portate avanti cercheranno di rispondere ai bisogni che la classe creativa incontra nel fondare e mantenere un’attività fortemente basata sulla ricerca e sulla contaminazione. Dalla predisposizione di nuove business plan competition sul modello di Inmentor, ad azioni volte a favorire la creazione di spazi e infrastrutture concepite per stimolare processi innovativi (piattaforme di Coworking, The Hub, etc.).
8.3 – GREEN ECONOMY Il sistema produttivo basato sullo sfruttamento intensivo delle risorse fossili a costi contenuti è entrato in crisi. La Green Economy è il risultato di questa crisi e di una possibile via di sviluppo alternativa e sostenibile. Si tratta di un settore in grande espansione e dai contorni non ancora del tutto definiti. Si può già fornire un primo elenco di settori che rientrano in questa “rivoluzione verde” e provare a quantificarne il numero degli occupati, il fatturato e in generale l’impatto economico. C’è il settore delle energie rinnovabili, quello dell’efficientamento energetico, la mobilità sostenibile, la gestione e il recycling dei rifiuti. Sono centinaia le imprese che si riconoscono in questi ambiti sul nostro territorio, con ricadute occupazionali importanti e in costante crescita. Tutti gli studi concordano che la crescita del settore Green continuerà impetuosa nei prossimi anni e sarà importante essere pronti a raccogliere la sfida. L’amministrazione comunale ha individuato qui uno dei pilastri per lo sviluppo economico della città, innanzitutto partendo dalla ricerca e dagli investimenti in ricerca e sviluppo. Grande rilievo a questo proposito avrà il centro di ricerca IrenAltervis, costituito in partnership con l’Università di Modena e Reggio Emilia sin dallo scorso anno, al quale Iren ha affidato il ruolo di coordinamento tra fase di ricerca (CRPA lab, EN & TECH, Centro ricerche Iren) e fase realizzativa (la stessa Iren con il Progetto Altervis di Iren rinnovabili e le imprese del settore energia/edilizia sostenibile del territorio). Ha inoltre un ruolo di trasferimento tecnologico e di indirizzo delle attività di ricerca in coerenza con le possibilità applicative 72
L’amministrazione comunale punta anche ad agire direttamente nel settore delle energie rinnovabili. Per accrescere e diffondere la produzione di energia pulita, a beneficio dell’ambiente e del risparmio energetico, il Comune di Reggio ha in via di adozione il suo primo Progetto sul Fotovoltaico, programmando in questa prima fase l’installazione di pannelli solari su 13 edifici di sua proprietà, fra cui numerose scuole, il tribunale, i magazzini comunali, etc. Il piano, la cui realizzazione richiede un investimento da parte dell’Amministrazione comunale di circa 4 milioni di euro, porterà consistenti benefici in termini di riduzioni di emissioni e di tonnellate di petrolio risparmiate. La potenza complessiva installata sarà pari ad 1MW. Si rilevano da ultimo gli effetti economici di questo progetto che vanno a sommersi a quelli ambientali. Infatti, il Comune potrà beneficiare degli incentivi del GSE per un periodo di 20 anni, producendo così flussi di cassa positivi e costanti. 8.4 – ECONOMIA DEI SERVIZI La transizione in atto nel settore del welfare è di ampia portata e ne delinea uno sviluppo molto complesso e sostanzialmente divergente rispetto al passato. Le sfide principali che una pubblica amministrazione si trova oggi a dover fronteggiare sono una riduzione delle risorse a disposizione (calo trasferimenti e minore autonomia impositiva), un’immigrazione che ha comportato aumento della popolazione con conseguente aumento della domanda di servizi e disuguaglianza sociale, un insorgere anche nella nostra città del fenomeno della disoccupazione. A cui si possono aggiungere due direttrici di fondo della nostra società che sono l’invecchiamento della popolazione che ha comportato crescita della domanda di assistenza e la scomposizione dei nuclei familiari che ha determinato minore capacità di auto-organizzazione e domanda di nuovi servizi. Per rendere reale l’obiettivo di avere una crescita inclusiva occorre sviluppare sul territorio un modello innovativo di imprenditoria sociale, realizzando un intervento articolato in azioni composite di sistema capace di intervenire concretamente sui fattori di criticità e sviluppo della social economy. Si ritiene indifferibile perseguire una strada di ampliamento delle capacità di offerta dei servizi, assicurando, da un lato, opportunità di accesso universali a nuovi e vecchi cittadini e, dall’altro, nuovi spazi di intervento per l’impresa sociale e per favorire l’occupazione. A questo fine occorre, nell’ambito di politiche sociali concertate, una maggiore responsabilità diffusa di tutti gli attori (imprese, sindacati, terzo settore), non lasciando al solo soggetto pubblico l’onere di raccogliere e risolvere i problemi generati sul terreno dello sviluppo economico. E necessario dotarsi di servizi più flessibili e differenziati per rispondere a domande sempre meno standardizzabili, sfruttando a tal fine le opportunità offerte dalle nuove tecnologie. Il punto cardine della strategia dell’amministrazione comunale nell’ambito dell’economia dei servizi è quello di una corresponsabilizzazione dell’intera comunità (pubblico, privato, terzo settore, famiglie) per costruire reti di solidarietà con un l’ingresso del settore privato nel mercato dei servizi alla persona.
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8.5 – CONNESSIONE TELEMATICA DEL TERRITORIO Il tema della connessione telematica del territorio è sempre più al centro degli impegni dell’Amministrazione Comunale che, attraverso la realizzazione e il completamento di specifici progetti (wifi, banda larga, identità digitale), lavora per contrastare il digital divide e aumentare le opportunità fornite dalla tecnologia ai propri cittadini. Attraverso la conclusione di accordi con RER, LEPIDA, Telecom, si prevede di portare al 100% del territorio la copertura del servizio di connettività a banda larga alla fine del 2011. Attraverso la dotazione di un’Identità Digitale certificata ai propri cittadini l’Amministrazione intende creare le basi di una concreta e significativa semplificazione nella creazione e nell’utilizzo dei servizi on line, non solo della PA, ma anche dei privati, che spesso non utilizzano i servizi on line a causa di modalità di accesso e di uso complicate, per problematiche di sicurezza nel riconoscimento dell’identità dell’utilizzatore. Wifi Obiettivo: estendere le aree di copertura del servizio wifi. Il progetto ha visto l’attivazione, dal 2008 ad oggi, di 43 hot spot in diversi luoghi della città. E’ il primo servizio online per il cui accesso si utilizza l’autenticazione federata con l’Università di Modena e Reggio. Nel 2011 e nel prossimo triennio si prevede di estendere le aree di copertura dando priorità ai centri sociali e di aggregazione che promuovono progetti di alfabetizzazione informatica, di coesione e inclusione sociale. Connessione veloce Obiettivo: realizzare la copertura fisica totale del territorio. Nel 2010 sono stati conclusi accordi con RER, LEPIDA, Telecom, per assicurare la copertura del servizio di connettività a banda larga a tutto il territorio; nel 2011 si proseguirà con il completamento delle attività necessarie a dare coperta al 100% del territorio consentendo ai cittadini e alle imprese la connessione in modalità veloce. Nel prossimo triennio proseguiranno i contatti con operatori nazionali di TLC al fine di realizzare nuove infrastrutture in fibra ottica, che consentiranno la fornitura di servizi innovativi per cittadini e imprese (reti NGN). Identità/residenza digitale Obiettivo: facilitare ai cittadini/imprese l’accesso ai servizi, attraverso la dotazione dell’identità/residenza digitale. La percentuale di cittadini dotati di identità/residenza digitale è la base di partenza per facilitare l’accesso ai servizi on line (pubblici e privati), ed incrementarne l’utilizzo e realizzare economie di scala (sia per l’ente che per i cittadini e le imprese). Fornire ai cittadini un’Identità Digitale certificata è una naturale estensione dei compiti istituzionali della PA, ma anche un progetto orizzontale nel territorio, con al centro il cittadino che, con una identica e unica modalità, potrà accedere a un’offerta, crescente nel tempo, di servizi pubblici e privati. Il progetto è iniziato nel 2010, ed è stato sottoscritto l’accordo, nell’ambito della CNER, per il progetto FEDERA, che vede la realizzazione dell’autenticazione federata. Si prevede nel 2011 di dotare di una identità digitale il 5% dei cittadini, con l’obiettivo di aumentare progressivamente questa percentuale, fino a raggiungere il 25% nel 2014.
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PROGRAMMA 3
AVERE UN LAVORO
Obiettivo 9
Migliorare la promozione del territorio valorizzando le eccellenze
Indicatori target
Aumentare del 25% l'adesione degli operatori commerciali/artigianali alle azioni di valorizzazione commerciale del centro storico connesse all'evento Fotografia Europea Raggiungere il 20% di adesione dei pubblici esercizi/attività artigianali nel campo alimentare al progetto "Reggio Città dei 100 Linguaggi" Migliorare del 5% il livello di soddisfazione della capacità di accoglienza della città (orari, servizi, professionalità)
Azioni
Risorse 2011
Entrate Correnti 9.1 - Governance delle politiche di valorizzazione del sistema commerciale centro storico
Spese Correnti
Spese Investimenti
104.000,00
40.000,00
9.2 - Promozione del sistema centro storico
15.000,00
66.397,56
9.3 - Marketing urbano territoriale
64.600,00
93.316,00
100.000,00
183.600,00
199.713,56
100.000,00
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L’obiettivo di migliorare la promozione del territorio valorizzando le eccellenze si pone in un contesto di competitività globale dei territori assumendo, per lo sviluppo economico, una forte ed imprescindibile rilevanza strategica attraversp l’adozione di una visione organica del “sistema città” e della sistematizzazione coordinata dell’offerta urbano-territoriale. A partire dalle competenze strategiche distintive che ci differenziano e rappresentano le eccellenze di Reggio (Reggio Approach in campo educativo, Reggio Città del Tricolore, Ponti Calatrava, tradizione enogastronomica… ) l’Amministrazione Comunale ritiene di segnare il passo ponendo tra gli obiettivi strategici il miglioramento della promozione del territorio con l’adozione di un approccio maggiormente orientato al marketing territoriale al fine di rispondere con maggiore efficacia alle nuove sfide. Nell’anno 2010 si è operato, in continuità con le linee precedenti, nella logica dell’estensione dell’”effetto città” in termini di salvaguardia, e soprattutto di riqualificazione architettonica di spazi pubblici (completamento di Piazza XXIV Maggio, riqualificazione di Viale Umberto I e Via Emilia Ospizio …), promuovendo altresì interventi di ristrutturazione di importanti “contenitori”, spesso privati, che nei prossimi anni potranno offrire alla città un nuovo impulso e maggior attrattività per operatori e cittadini (Mercato Coperto, Galleria Isolato San Rocco, Palazzo Bussetti …). Il concetto dell’“effetto città”, a supporto dell’attrattività, riteniamo possa essere ripreso e declinato anche nell’ambito del sistema commerciale centro storico: l’obiettivo è superare il limite dato da una dimensione ancora troppo ristretta dell’area del centro dedicata allo shopping, intervenendo con azioni specifiche sulle zone di maggiore criticità quali Porta San Pietro, Porta Santo Stefano e alcune vie laterali all’asse centrale della via Emilia, caratterizzate da una frequenza modesta e instabile e in alcuni punti anche da segnali di decadimento nelle architetture private. La città si caratterizza per una vasta rete commerciale così composta nell’anno 2010: n. 2.370 attività in sede fissa, di cui n. 817 in centro storico, corrispondenti al 34% del dato complessivo, suddivise in n.138 alimentari e n. 679 non alimentari. Nel corso del 2010 si sono registrate 53 chiusure e 75 nuove aperture di vicinato, con un saldo positivo di 22 esercizi nel centro. Tra queste si evidenzia l’avvio nell’ultimo biennio di 10 attività grazie ai bandi dell’Amministrazione Comunale volti all’incentivazione di nuove attività imprenditoriali giovanili (under 35) in centro storico. Per quanto attiene invece l’attività commerciale su area pubblica si registrano oltre 500 attività con dati costanti nell’ultimo biennio nel settore alimentare – 54 presenze – e il calo del settore non alimentare, che è passato da n. 492 autorizzazioni registrate nel 2008 a n. 465 nel 2010. Rispetto ai pubblici esercizi la consistenza è di n. 135 attività in centro storico. Nel triennio 2008/2010 sono state rilasciate 13 nuove autorizzazioni; tuttavia si registra un progressivo calo passando da n. 7 autorizzazioni nel 2008 a solo n. 2 nel 2010. In centro tutt’oggi permangono altri elementi di criticità e di debolezza rappresentati da una presenza modesta dei servizi di ristorazione tradizionale ed esercizi alimentari legati alle produzioni tipiche locali. Per completare la descrizione delle caratteristiche del nostro centro storico come centro commerciale naturale, rispetto agli aspetti aggregativi e promozionali, sono attive 4 associazioni di via (Comitato IL CORSO, via ROMAVIVA, I negozi di Porta Via Emilia San Pietro e Boulevard Santo Stefano) e 2 aggregazioni d’impresa che operano nell’area complessiva del centro (Consorzio le vie del Centro; Reggio in ROSA E’). In base al numero degli aderenti tali soggetti rappresentano tuttavia una percentuale ancora non elevata rispetto al totale degli esercizi. 76
Si ritiene che ad oggi il sistema sopradescritto sia caratterizzato da una gestione troppo tradizionale, poco propensa all’innovazione e quindi ostile al cambiamento e alla diffusione di una cultura di rete. L’obiettivo di esercitare una maggiore attrazione, anche a livello sovracomunale, richiede una continua messa in campo di strategie di promozione che possano puntare con successo ad un posizionamento della città, e quindi del suo centro, nel contesto della competizione provinciale, regionale e nazionale. Si intende costruire una politica ed una prassi organizzativa per mettere a valore il nostro patrimonio materiale ed immateriale, l’offerta culturale e di svago, commerciale ed artigianale, di tradizione gastronomica, oltre che quella monumentale, artistica, ed architettonica, rendendola più visibile e nota ad un pubblico sempre più esteso, soprattutto riconoscibile come “Made in Reggio”. Anche il turismo deve diventare un settore economico trainante per il futuro della città, una risorsa in grado di offrire nuove opportunità per il territorio. Va sviluppato con strategie innovative e con sinergie d’azione tra i soggetti pubblici e privati, puntando principalmente sulla qualità dell’offerta intesa come la capacità di innovare i servizi legati all’accoglienza e all’ospitalità, di valorizzare adeguatamente i beni culturali, ponendo particolare attenzione alla fusione di storia e cultura con i nuovi linguaggi dell’arte contemporanea, e di potenziare il coordinamento della programmazione di eventi e iniziative per far conoscere Reggio e le sue eccellenze (Città del Tricolore, Reggio Children, Ponti di Calatrava, i servizi, il buon vivere …).
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LE AZIONI 9.1 – GOVERNANCE DELLE POLITICHE DI VALORIZZAZIONE DEL SISTEMA COMMERCIALE CENTRO STORICO Negli ultimi due anni l’Amministrazione Comunale si è impegnata in un lavoro di confronto con le realtà Associative di Categoria, di supporto e di facilitazione verso le Associazioni di Via e verso le aggregazioni di impresa del commercio e dell’artigianato di servizio per la promozione e valorizzazione del Centro Commerciale Naturale Centro Storico, in particolare per la formulazione di progetti ai sensi della Legge Regionale 41/97, in collaborazione con la Provincia. E’ stata raggiunta indubbiamente una maggiore collaborazione alle iniziative promosse dall’Amministrazione che si vorrebbe implementare nella logica dello sviluppo di partnership pubblico-privato. A tale proposito ci adopereremo per costruire più strette relazioni e maggiori sinergie con gli altri Enti ed Istituzioni territoriali, sia a livello locale che provinciale e regionale. Tra i progetti previsti in questa azione si annovera, in un ottica di monitoraggio delle politiche di governance, l’elaborazione di un indicatore per valutare il coinvolgimento delle Società Partecipate e le rappresentanze del Commercio e dell’Artigianato di Servizio nella realizzazione di iniziative promosse dall’Amministrazione Comunale. Nel 2008 è stata svolta una indagine da Confcommercio e Confesercenti sul commercio in centro storico con la finalità di costruire un consorzio di operatori dell’area storica. Dalla ricerca emergono vari aspetti che si reputa importante aggiornare e approfondire anche in collaborazione con Università e Camera di Commercio con particolare attenzione ai temi motivazionali, stili di acquisto, frequentazione, qualità dell’offerta, nonché valutazione della conoscenza dei sistemi promozionali. Occorre inoltre sperimentare modalità innovative per migliorare l’informazione sulle azioni di valorizzazione commerciale messe in atto dall’amministrazione e costruire relazioni dirette con gli operatori per favorire e aumentare la loro partecipazione ai programmi di valorizzazione del centro storico. 9.2 – PROMOZIONE DEL SISTEMA CENTRO STORICO In uno scenario in cui il consumatore richiede in misura crescente prodotti associati ad una forte domanda di experience anche nella forma di divertimento, svago socializzazione e relax - la piccola impresa commerciale “indipendente” deve ricercare strumenti e percorsi nuovi per affrontare temi di maggiore complessità in riferimento all’evoluzione sociologica della città. Quest’ultima infatti, impone al trade il riscontro della domanda, con sistemi e tecniche moderne, in connessione all’applicazione di una normativa maggiormente orientata alla liberalizzazione, in grado di soddisfare consumatori–utilizzatori sempre più differenziati ed esigenti. Differenziate, quindi, dovranno essere le risposte nonché le offerte di valorizzazione commerciale e di attrazione dei pubblici esercizi sempre più competenti, che dovranno essere tenute unite, per essere efficacemente impattanti sul sistema locale, da un unico progetto coordinato di valorizzazione commerciale del centro storico in cui l’Amministrazione intende giocare un ruolo attivo e di facilitazione, attraverso progetti e idee che guardano anche ad esperienze di eccellenza nel settore. 78
Si ritiene importante la costruzione di una strategia comune, che riesca a toccare e tenere dentro ad un quadro complessivo i temi della valorizzazione economica, della qualificazione pubblica e privata, dell’innovazione, dell’animazione del centro e del marketing. Questa strategia unitaria dovrà essere adattata alle specificità delle diverse aree della città, cercando di coinvolgere un numero sempre più esteso di operatori, valorizzarne il protagonismo, stringere relazioni per sviluppare progetti e iniziative di qualità, per rendere la città sempre più viva e motivo di una più ampia frequentazione fatta di giovani, famiglie, bambini, single, anziani, studenti. Fra i progetti che l’Amministrazione intende realizzare vi è la promozione del Centro Commerciale Naturale del Centro Storico, in applicazione della Legge 41/97, con lo sviluppo di specifiche azioni in continuità con le esperienze avviate nella scorsa legislatura. In particolare si guarda con attenzione all’introduzione di idee innovative rispetto all’utilizzo delle nuove tecnologie, ad iniziative di animazione di qualità, allo sviluppo di servizi rivolti a specifici targets che utilizzino in particolare le vocazioni e le eccellenze tipiche della città o vadano incontro alle nuove abitudini dei consumatori (ad esempio: l’introduzione di modulazioni di orari d’apertura…) Si continueranno precedenti esperienze che hanno riscosso una positiva accoglienza fra gli operatori, quali “I Menù di Fotografia Europea”, in occasione della settimana centrale dell’evento, e il progetto comunicativo “Più Natale, Più Festa, Più Reggio” che per la prima volta ha cercato di mettere a sistema il variegato panorama di iniziative culturali, sportive, di svago e opportunità gastronomiche, dando volto unitario alla proposta reggiana. Sarà importante inoltre che ogni iniziativa o innovazione si caratterizzi sempre di più come tratto distintivo della città e venga comunicata e promossa con messaggi coordinati, omogenei e unitari. Un altro importante progetto si concretizzerà nella promozione di una delle nostre tradizioni produttive più forti che ci caratterizza come territorio del buon vivere: l’agroalimentare con i suoi prodotti tipici a partire dalle Dop, Doc e Igp e l’enogastronomia. La realizzazione di questo progetto passerà anche attraverso la promozione del “mercato settimanale del contadino”, nell’ottica di una maggiore valorizzazione della filiera corta, delle botteghe di prodotti tipici o botteghe artigianali con le loro produzioni. In particolare si intendono realizzare forme innovative di promozione della ristorazione, mediante il coinvolgimento degli operatori rispetto ai vari eventi (Notte del Tricolore, Fotografia Europea, Reggio Narra, Restate, San Prospero, Natale). Si opererà inoltre al consolidamento di alcuni mercatini di particolare attrattività, da qualificare gradualmente, con l’obiettivo di rendere la città più vivace e frequentata. Proseguirà inoltre l’attività di supporto ad iniziative di marketing commerciale per favorire progetti, attivati in collaborazione con il Servizio Mobilità, mirati a facilitare l’accesso, la mobilità e la sosta in centro storico e sostenerne la sua vocazione di destinazione per il tempo libero e lo shopping. Il programma di valorizzazione commerciale del centro storico intende infine continuare a promuovere la definizione di accordi per combattere il “caro affitti” che ancora oggi rappresenta una barriera all’ingresso nel mercato del commercio e dell’artigianato di servizio. Si pone l’esigenza di un approfondimento attraverso una mappatura della situazione rispetto ai negozi sfitti e una maggiore collaborazione con le associazioni di settore e/o con i singoli proprietari.
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9.3 - MARKETING URBANO TERRITORIALE Alla luce della lettura data delle caratteristiche territoriali e dei vantaggi competitivi, il programma dell’Amministrazione prevede nel triennio uno specifico filone di azione dedicato a progetti di marketing urbano-territoriale aventi funzioni di attrazione, sviluppo locale e promozione. La finalità è quella di potenziare l’offerta urbana su alcuni temi legati in particolare alla città e al suo centro storico, creando nuove opportunità mirate all’incremento della competività del relativo contesto. In riferimento alle competenze strategiche distintive sono stati messi a fuoco tre specifici progetti. Il primo è il progetto denominato “Reggio Emilia Città dei 100 linguaggi”, sviluppato in collaborazione con Reggio Children e l’Istituzione Scuole e Nidi dell’Infanzia e condiviso sul tavolo del Commercio e dell’Artigianato di Servizio, che ha la finalità di valorizzare e migliorare la qualità dell’accoglienza di famiglie con bambini nei luoghi dell’ospitalità e della socialità. Il suo punto di avvio e sperimentazione coincide con il coinvolgimento dei pubblici esercizi del centro storico, attraverso l’introduzione o il miglioramento e la conseguente promozione di servizi specifici per il “target” individuato (es: menù rivolto ai bambini, sedute per bimbi, prezzi promozionali per famiglie …). L’eccellenza educativa reggiana, conosciuta in tutto il mondo, attraverso questa iniziativa esce dai nidi e dalle scuole e si diffonde per la città, con l’idea che accogliere bene i bambini significa anche accogliere bene gli adulti e migliorare la qualità della vita di tutti. Il progetto si rende visibile attraverso un segno grafico che diventa marchio ed intende promuovere nuove evoluzioni d’impresa e creare valore aggiunto per la città. Il secondo filone di lavoro si connette ad altri temi e “prodotti” distintivi di Reggio Emilia: da Reggio Città del Tricolore, a Fotografia Europea, ai Ponti di Calatrava, rispetto ai quali si intende sviluppare una riflessione per elaborare progetti ed iniziative che migliorino la promozione del territorio, la sua immagine ed il suo ricordo. In questo quadro il turismo rappresenta per Reggio Emilia una valida opportunità di integrazione con altre leve di sviluppo economico, in particolare legata all’occasione che ci è data quest’anno dalle celebrazioni del 150° dell’Unità d’Italia. Con la consapevolezza delle caratteristiche e potenzialità che Reggio Emilia può offrire, città d’arte minore ma non priva di un patrimonio interessante e di rilievo, si ritiene fondamentale lavorare, ed è questo il terzo filone progettuale, per migliorare l’offerta del prodotto turistico. Il progetto intende intervenire sui vari livelli della catena del marketing, affrontando innanzitutto il tema di una migliore fruizione dei luoghi aventi potenzialità turistiche, (Sala e Museo del Tricolore, Basilica della Ghiara, Duomo, Musei Civici, Teatro Valli e gli Atelier di Reggio Children….), della diversificazione delle proposte, legate anche agli eventi di rilievo, e della conseguente promocommercializzazione del prodotto turistico. In questo ambito fondamentale è il ruolo e la collaborazione del privato. La chiave del successo si baserà quindi sulla creazione di intrecci positivi tra il patrimonio storico, artistico, monumentale e museale della città, le migliori tradizioni artigianali, enogastronomiche e di prodotti tipici e la competenza educativa reggiana per cui siamo noti nel mondo. Si intende pertanto costituire un tavolo di lavoro con vari soggetti del territorio con l’obiettivo del miglioramento dell’offerta turistica, attraverso l’elaborazione di strategie partecipate che contribuiscano a coinvolgere le varie parti interessate. A questo fine diventa importante la misurazione del livello di soddisfazione dei turisti, sia rispetto all’ospitalità alberghiera che all’offerta culturale/ricreativa. 80
L’Amministrazione Comunale, da anni impegnata in una politica di rivalutazione e rivitalizzazione del centro storico cittadino, ha inteso procedere ad una riflessione sulle modalità gestionali dell’Ostello, predisponendo apposita gara per l’affidamento della struttura vista non solo come luogo vocato all’ospitalità, ma capace altresì di diversificare le sue funzioni aprendosi alla vita sociale cittadina. Sul fronte promozionale continuerà la collaborazione con il Circuito delle Città d’Arte della Pianura Padana, con l’Unione di Prodotto delle Città d’Arte dell’Emilia Romana, cercando sinergie con la Provincia, la Camera di Commercio e l’Apt a livello regionale.
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PROGRAMMA 4 VIVERE UNA CITTA’ CHE GUARDA AL FUTURO Una città che guarda al futuro è una città che non consuma ma rigenera il proprio territorio secondo criteri di equilibrio e sostenibilità; una città che incoraggia innovazione e sviluppo al servizio della propria identità; una città che pone le relazioni tra le persone e tra di esse e i luoghi dove vivono come obiettivo prioritario ed indispensabile per la coesione sociale e la qualità del vivere. Guardare al futuro significa anche e soprattutto guardare al territorio costruito, al paesaggio, alle infrastrutture e ai beni culturali con uno sguardo da città europea, da città con una forte capacità di fare governance sulle scelte che determinano le sue strategie di sviluppo e di competizione all’interno di una più ampia rete di città e territori; scelte che se da un lato identificano lo stretto legame con le memorie e le tradizioni, dall’altro debbano essere considerate come una importante occasione di produzione di saperi e di sviluppo economico. Reggio città europea è dunque uno spazio urbano intriso di memoria storica e capace di stare in equilibrio con il paesaggio circostante all’interno di processi che promuovono il patrimonio urbano non solo come bene culturale, ma anche come potenzialità di funzioni per lo sviluppo della città, inserendolo nelle strategie socio economiche, mettendolo a sistema con i principali fattori produttivi e di crescita della città in un qualificato rapporto pubblico/privato in grado di sviluppare la qualità della fruizione, le prospettive di valorizzazione compatibile, la partecipazione imprenditoriale e la cooperazione delle istituzioni sovracomunali. In questa città le scelte urbanistiche non sono il fine, ma il mezzo per perseguire efficaci politiche di welfare, di sviluppo economico e di sostenibilità ambientale. Per questo, attraverso il Piano Strutturale Comunale, abbiamo incrementato la trasformazione urbana nella direzione di una rigenerazione della città storica, dei quartieri, delle ville del forese e più in generale del paesaggio agrario e naturalistico; abbiamo individuato sette poli di eccellenza, luoghi strategici per il futuro della nostra economia, della nostra società e della nostra identità in Italia e in Europa; abbiamo investito su un elevata qualità degli spazi pubblici urbani determinata attraverso azioni e progetti pensati per rinnovare, riqualificare e migliorare la vivibilità della città e assicurare ai cittadini un elevato livello di accesso ai servizi, ai luoghi fisici e alle risorse immateriali offerti dalla città stessa. Obiettivi di tipo infrastrutturale riguardano la rigenerazione della città esistente, la mobilità eco e logica, la cura e manutenzione dello spazio pubblico, il paesaggio nella sua dimensione urbana e naturale, la qualità del costruire, la tutela del patrimonio storico naturalistico, obiettivi che il piano intende perseguire e risolvere mettendo al centro i progetti di rigenerazione urbana. I Progetti di rigenerazione urbana dovranno, infatti, costituire i riferimenti essenziali del piano: il momento in cui prendono forma concretamente i processi di rinnovamento dello spazio fisico della città. Essi dovranno definire forme e contenuti di parti rilevanti di città (dall’inquadramento urbanistico, allo spazio pubblico fino all’architettura) e rappresentare la premessa e il cardine per i percorsi di confronto con la cittadinanza. 82
PROGRAMMA 4 Obiettivo 10
VIVERE UNA CITTA’ CHE GUARDA AL FUTURO Sviluppare la rigenerazione urbana e del paesaggio Contenere entro il 2% l'aumento di territorio urbanizzato attraverso l'attuazione di Piani Urbanistici Attuativi (PUA)
Indicatori target
Riqualificare il 5% della superficie di territorio urbano individuata dal PSC come Ambiti di Riqualificazione (AR) e Poli Funzionali (PF) Incrementare del 50% gli interventi di trasformazione del territorio attraverso interventi convenzionati Riqualificare, salvaguardare e valorizzare il 17% (400 ha) di territorio agricolo e naturale relativo al sistema Cintura Verde (2.312 ha) definito dal PSC
Azioni
Risorse 2011
Entrate Correnti 10.1 - Governance delle politiche territoriali
Entrate Investimenti
112.000,00
10.2 - Rigenerazione e trasformazione urbana dell'esistente
406.444,50
10.3 - Rigenerazione salvaguardia e valorizzazione del paesaggio
Spese Correnti 514.211,04
1.070.000,00
150.000,00
1.056.444,50
57.400,00 112.000,00
463.844,50
Spese Investimenti
211.607,39 664.211,04
2.338.051,89
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L’obiettivo di sviluppare la rigenerazione urbana e del paesaggio è finalizzato a mettere in atto un netto cambiamento di rotta rispetto alle strategie di governo e gestione del territorio in atto negli ultimi decenni, segnando il passaggio da uno sviluppo quantitativo ad uno sviluppo qualitativo della città che non si occupa più di mera trasformazione del territorio, ma si incentra su politiche di rigenerazione dell’esistente volte: al contenimento dell’espansione urbana, a ridare significato a ampie parti di città che nel corso degli ultimi decenni hanno perso identità e qualità della vita e a favorire precisi obiettivi di sviluppo economico locale in risposta ai fenomeni di globalizzazione e di conseguente innalzamento della competizione tra i territori. L’obiettivo persegue l’idea di fondo del nuovo strumento urbanistico, il Piano Strutturale Comunale, che, in riferimento a politiche integrate e a scenari d’area vasta, pone al centro delle sue strategie la sostenibilità dello sviluppo del territorio. Sostenibilità intesa, non solo come assunzione di responsabilità nei confronti della cultura del limite orientata alla ricerca di equilibrio tra consumi e risorse, ma anche come punto di riferimento per interventi infrastrutturali in funzione della strategia di sviluppo della città. In questo particolare momento storico dove l’economia locale è attraversata da continui processi di crisi e dove i vincoli imposti dal patto di stabilità e la diminuzione delle entrate pubbliche limitano fortemente la capacità di spesa dell’amministrazione comunale, la scelta di investire sulla riqualificazione e trasformazione urbana della città esistente da rinnovare e sulla salvaguardia e valorizzazione del paesaggio quale tessuto connettivo del sistema territoriale si concentra attraverso lo sviluppo dei Programmi di Rigenerazione Urbana. Programmi mirati su specifici ambiti territoriali che si qualificano a tutti gli effetti come strumenti operativi in grado di coordinare gli scenari e le strategie d’intervento con la pianificazione urbanistica, in particolare con la sua componente attuativa il POC (Piano Operativo Comunale). Inoltre di introdurre la pratica del progetto urbano per disegnare concretamente la riqualificazione e il rinnovamento dello spazio fisico della città. Infine di costruire un processo di governance che sulla base di una cornice territoriale e un quadro d’indirizzo strategico di riferimento crea condivisione sulle scelte e, conseguentemente, mette in rete gli attori, definendo compiti e responsabilità di ognuno, e favorisce la partecipazione di capitali pubblici e privati attraverso interventi diretti, contributi e forme di parternariato. Per il raggiungimento dell’obiettivo volto a sviluppare la trasformazione e la riqualificazione urbana e del paesaggio sono state individuate tre linee d’azione: -
Governance delle politiche territoriali Rigenerazione e trasformazione urbana dell’esistente Rigenerazione, salvaguardia e valorizzazione del paesaggio.
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LE AZIONI 10.1 – GOVERNANCE DELLE POLITICHE TERRITORIALI E’ un’azione di carattere generale rivolta all’intero territorio comunale finalizzata a mettere in campo politiche d’indirizzo e di governo concertate e condivise con gli attori territoriali pubblici e privati attraverso strumenti di pianificazione generale e operativa riferiti a politiche integrate in grado di relazionarsi anche con le dimensioni economiche e sociali e scenari d’area vasta. L’azione che contempla la gestione tecnica e amministrativa delle procedure amministrative relative agli strumenti urbanistici vigenti, l’istruttoria tecnica e gestione delle procedure amministrative di PUA e PRU d’iniziativa pubblica e privata ed i pareri e conformità urbanistiche e ambientali si sviluppa attraverso 6 progetti prioritari: 1. Completamento del percorso di predisposizione dei nuovi strumenti urbanistici di pianificazione generale con l’approvazione del Piano Strutturale Comunale (PSC), del Regolamento Urbanistico Edilizio (RUE), del Piano dei Servizi (PdS), degli Accordi Territoriali su Poli Funzionali e del Documento d’Indirizzo per la redazione del Piano Operativo Comunale (POC); 2. Avvio del percorso di redazione, approvazione e attuazione del nuovo strumento urbanistico di pianificazione operativa, il Piano Operativo Comunale (POC); 3. Gestione e attuazione degli strumenti di pianificazione territoriale attraverso la redazione delle procedure tecnico-amministrative di settore (PUA –PRU Pubblici e privati, pareri di conformità) ; 4. Attuazione del Documento Unico di Programmazione (DUP) 2007-2013 della Regione Emilia Romagna relativamente all’obiettivo di promuovere la competitività, la qualità e l’attrattività della rete delle città, finalizzato alla realizzazione di opere pubbliche di valenza strategica rispetto ai principali ambiti territoriali interessati da programmi di Rigenerazione Urbana; 5. Rapporti con le partecipate in particolare con Iren, Acer, Campus, ACT; 6. Costruzione di uno strumento/processo di gestione e programmazione del Piano dei Servizi (Progetto GDWH). 10.2 - RIGENERAZIONE E TRASFORMAZIONE URBANA DELL’ESISTENTE E’ l’azione finalizzata a dare concreta realizzazione al disegno di città predisposto dal PSC. Disegno che prevede di intervenire su tre nuove grandezze territoriali che rappresentano fisicamente altrettante dimensioni identitarie della città: la città dei nuovi significati (le eccellenze territoriali), la città dai significati da ricostruire (le ville suburbane) e la città dai significati da rigenerare (la città diffusa fatta dai quartieri periferici), mettendo in campo strategie d’intervento focalizzate alla riqualificazione e trasformazione della città esistente grazie alla predisposizione dei nuovi strumenti urbanistici introdotti dal PSC: i Poli Funzionali e gli Ambiti di Riqualificazione. L’azione si sviluppa attraverso 7 progetti prioritari: 1. Attuazione del Programma di Rigenerazione Urbana del Quartiere Mirabello attraverso l’articolazione di un percorso di partecipazione e condivisione con gli stakeholders coivolti sulla base delle proposte selezionate con la manifestazione d’interesse, la costruzione degli accordi di parternariato pubblico privato inerenti le modalità e le caratteristiche degli interventi e la successiva elaborazione del Programma di Riqualificazione Urbana L. R. n. 19/98 (PRU) relativo all’Ambito di Riqualificazione Mirabello-ex polveriera-via Melato (AR n. 8); 85
2. Attuazione del Programma di Rigenerazione Urbana del Quartiere Ospizio attraverso l’articolazione di un percorso di partecipazione e condivisione con gli stakeholders coinvolti e la successiva variante al Programma di Riqualificazione Urbana L. R. n. 19/98 (PRU) approvato; 3. Attuazione del Programma di Rigenerazione Urbana della Città Storica approvato attraverso la realizzazione del sistema dei Parcheggi dei servizio del centro storico (riqualificazione funzionale del parcheggio Zucchi e costruzione del parcheggio interrato in piazza della Vittoria), la riqualificazione di piazza della Vittoria, dell’isolato san Rocco e dell’ex cinema Boiardo e il restauro architettonico e la riqualificazione funzionale del palazzo Busetti, del Mercato Coperto e di palazzo San Francesco sede dei Musei Civici; 4. Attuazione del Programma di Rigenerazione Urbana delle Ville suburbane che, dopo gli interventi e le azioni su villa Gavasseto, villa Bagno e villa Pratofontana concentra il proprio campo di manovra su villa Gavassa, villa Canali, villa Codemondo e villa Coviolo; 5. L’avvio del Programma di Rigenerazione Urbana delle Aree Produttive Ecologicamente Attrezzate (APEA) di Prato/Gavassa e Mancasale, finalizzato alla riqualificazione delle infrastrutturare e alla realizzazione di attrezzature e sistemi ecologici; 6. Attuazione del percorso tecnico amministrativo per la progettazione e realizzazione dell’impianto di Trattamento Meccanico Biologico dei rifiuti (TMB) nell’Area Produttiva Ecologicamente Attrezzata di Gavassa; 7. L’avvio di Programmi di Rigenerazione Urbana secondo logiche di bassa definizione per dare corso allo sviluppo di percorsi volti alla “riconquista” del bene attraverso processi flessibili e reversibili che vedono il protagonismo dei cittadini e sono in grado di propagarsi o ritirarsi, di proliferare o mutare direzione a seconda delle richieste e delle necessità dei reali interessi collettivi in corso e dei reali beneficiari. 10.3 - RIGENERAZIONE, SALVAGUARDIA E VALORIZZAZIONE DEL PAESAGGIO E’ l’azione finalizzata alla realizzazione della cintura verde della città: il sistema infrastrutturale verde individuato dal PSC come il complesso unitario d’elementi naturali riconducibili ai “cunei verdi” e al “sistema delle acque”che gravita sui parchi lineari fluviali del Crostolo, del Rodano e del Modolena e che si pone l’obiettivo generale dell’innalzamento della qualità paesaggistica del territorio comunale in termini di tutela, identità e valorizzazione delle componenti storico-culturali, naturalistiche e agricole. L’azione, che interessa in questa prima fase lo stralcio sud-est della cintura verde, si sviluppa attraverso 3 progetti prioritari: 1. Attuazione del Programma di Rigenerazione Urbana del Parco del Rodano relativamente alla porzione compresa tra il Mauriziano e le Acque Chiare attraverso l’articolazione di un processo partecipato di pianificazione strategica territoriale volto alla definizione delle strategie e delle azioni da perseguire e alla successiva realizzazione di singoli progetti. 2. Attuazione dell’intervento di riqualificazione paesaggistica dell’asse via Settembrini, denominato “Lungo i Bordi”, relativo dalla quale corridoio di collegamento tra il Parco Fluviale del Crostolo e del Rodano attraverso il coordinamento e il monitoraggio degli interventi a carico dei soggetti attuatori degli interventi convenzionati di trasformazione urbana ; 86
3. Attuazione del Programma di Rigenerazione Urbana del parco del Crostolo e della Reggia Ducale di Rivalta quale proseguimento delle strategie e delle azioni di riappropriazione, cura e utilizzo da parte della comunitĂ locale del complesso storico monumentale e di relazione fisica e percettiva con la cittĂ attraverso il percorso naturalistico del parco del Crostolo.
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PROGRAMMA 5 VIVERE IN UN AMBIENTE SANO E FUNZIONALE Il tema della sostenibilità ambientale e della cura degli spazi pubblici è un argomento di notevole importanza per l’Amministrazione Comunale di Reggio Emilia ed è diventato obiettivo centrale delle azioni messe in campo dal Comune, soprattutto negli ultimi anni, di fronte a fenomeni di grande rilevanza, non solo locale ma anche nazionale, quali i cambiamenti climatici e gli elevati tassi di inquinamento. La qualità della nostra vita dipende direttamente e strettamente dalla qualità dell’ambiente in cui trascorriamo il nostro tempo. E un ambiente di qualità deve necessariamente rispondere ad alcune esigenze e possedere alcune caratteristiche quali l’essere sano, funzionale, curato e ordinato. E’ per questo che i cittadini devono ripensare i propri stili di vita e di comportamento. E’ per questo che il Comune ha deciso di mettere in campo importanti azioni e progetti, anche innovativi, volti a disegnare da un lato un ambiente sostenibile, che promuove e incentiva il risparmio delle risorse e dall’altro una città che valorizza l’accessibilità e fruibilità degli spazi pubblici. Una città in grado di favorire il benessere di chi la vive, che promuova e metta in valore l’affermazione di una cultura ambientale coerente con i principi di sostenibilità, con lo sviluppo e il riequilibrio dell’ecosistema cittadino. Vogliamo che i nostri cittadini possano vivere in un ambiente protetto, dove le risorse naturali siano costantemente monitorate e tutelate, perché ogni cittadino ha la possibilità di mettere in atto interventi, azioni e comportamenti virtuosi, volti al risparmio delle risorse e al contenimento dell’inquinamento, grazie a sistemi, mezzi e strumenti di gestione innovativi e funzionali. La città a cui tendiamo è una città dove gli spazi e i luoghi pubblici urbani quali piazze, giardini, strade, vie e palazzi, siano vivibili e fruibili perché curati e puliti e soddisfino così le aspettative di chi abita e vive la città e dove gli spazi verdi a disposizione siano numerosi, godibili e attrattivi. Essi sono e devono essere considerati beni collettivi, luoghi per eccellenza dello scambio, delle relazioni sociali, del vivere comune e per la loro funzione e la loro strategicità devono essere tutelati e rispettati.
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PROGRAMMA 5
VIVERE IN UN AMBIENTE SANO E FUNZIONALE
Obiettivo 11
Migliorare la cura della cittĂ
Indicatori target
Mantenere il livello di soddisfazione dei cittadini sulla manutenzione dell'illuminazione pubblica e del verde al di sopra della media regionale Ridurre a 3,5 i giorni di attesa per esecuzione lavori di manutenzione richiesti dai cittadini Diminuire i consumi energetici dei fabbricati comunali fino a raggiungere i 51.000 Mwh/anno (destagionalizzati)
Risorse 2011
Azioni
Entrate Correnti
Entrate Investimenti
Spese Correnti
Spese Investimenti
11.1 - Cura dello spazio pubblico della socialitĂ
129.135,01
50.000,00
2.300.957,22
425.000,00
11.2 - Cura del patrimonio immobiliare pubblico
1.249.000,00
22.589.125,00
3.586.481,19
6.220.000,00
1.378.135,01
22.639.125,00
5.887.438,41
6.645.000,00
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L’obiettivo di migliorare la cura della città ponendosi in un contesto di crisi economica globale i cui ancor fragili segnali di ripresa inducono a pensare che la crescita non porterà ai livelli precedenti per molto tempo. Queste fasi di crescita e i modelli economici che stavano alla loro base erano non sostenibili, né ambientalmente, né economicamente: come hanno chiaramente dimostrato i recenti avvenimenti i due aspetti, strettamente correlati, potranno trovare soluzioni solo con trasformazioni tecnologiche e nuovi modelli di vita. Nel frattempo gli Stati e a ricaduta le pubbliche amministrazioni devono continuare a gestire la Cosa Pubblica salvaguardando il benessere dei cittadini ma con risorse esigue, promovendo nuovi quadri di riferimento senza danneggiare la ripresa. L’obiettivo di “Cura della nostra città", viste le pesanti restrizioni economiche, devono in primo luogo essere volti ad interventi che in primo luogo puntino alla sicurezza delle persone. Il consolidamento dell’attività di manutenzione e cura della città deve pertanto essere volto a mettere in cantiere le opere strettamente necessarie per la sicurezza fisica e l’incolumità delle persone. Questa nuova situazione ci deve indurre a studiare e perseguire una nuova metodologia di lavoro, già iniziata nel 2010, in grado di definire indicatori di cura, in particolare dello spazio pubblico della socialità (per esempio il verde) non in termini assoluti ma contestualizzati alla specifica fase economica. Un buon sistema informativo, già messo in cantiere dal 2010, tarato sugli obiettivi sopra descritti, può aiutare a governare la città in modo migliore e a costi più bassi. Le politiche per la sostenibilità ambientale devono incrociarsi strettamente con questa logica: tutti i recenti studi sui cambiamenti climatici rilevano non solo un problema ambientale, quanto anche un pericolo per la crescita economica. L’educazione alla sostenibilità ambientale deve diventare quindi un’opportunità ad ampio raggio che insegni a vivere nel rispetto degli equilibri naturali, non sprecando le risorse ed adottando modelli di vita che diminuiscano le immissioni degli inquinanti. In questo quadro d’insieme l’equilibrio si deve perseguire anche con una corretta convivenza tra uomo e animale nel rispetto delle esigenze delle diverse specie. Coordinatore delle politiche di educazione alla sostenibilità ambientale è il CEAS, relazionato con la rete regionale e in stretto rapporto con gli altri servizi comunali che realizzano progetti di educazione ambientale nei loro specifici campi di intervento.
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AZIONI 11.1 - CURA DELLO SPAZIO PUBBLICO DELLA SOCIALITA' Progetto prioritario dell’azione è la costruzione di uno strumento / processo georeferenziato di programmazione, gestione e comunicazione delle manutenzioni ordinarie e straordinarie dello spazio publico che proseguirà nel corso del 2011 attraverso un sistema di attività strettamente connesse: - classificazione del verde pubblico in base alle diverse tipologie e allo standard di qualità per fornire un supporto operativo all’interno dell’ente e un servizio informativo alla città; - Tavolo progettuale Osservatorio/Cura della città; - Perfezionamento del sistema informativo mettendo in relazione SIT, City Trek, STR, DataWarehause, rinnovo, redazione e gestione del sito Infoambiente, coordinamento delle informazioni trasversalmente all’Ente; - INDICATORI AMBIENTALI E DI SOSTENIBILITÀ: rilevazione dati 2010 richiesti da ISTAT, da Legambiente e per i bilanci ambientali , inserimento dei dati e implementazione data – base in Intranet 3; - Coordinamento tecnico e politico del Gruppo "Contabilità ambientale degli enti locali italiani" dell’Associazione Coordinamento Ag 21 locali Italiane. Nell’azione di cura dello spazio pubblico si pone l’attività dell’amministrazione rivolta ad indurre comportamenti e stili di vita improntati alla sostenibilità ambientale. Le progettualità d’intervento riguardano: - Parco fluviale Rodano: progetto pilota di riordino e rilancio di una parte del territorio molto importante per l'identità della città; progetti di riqualificazione della cintura verde, eventi ed attività promozionali con cittadini e scolaresche volte al recupero ambientale e culturale dell'area attraversata dal torrente Rodano; - Bando S.Bartolomeo: Gestione del Bando universitario S.Bartolomeo, volto alla tutela e promozione naturalistica della frazione (selezione domande e aggiudicazione premi); - Coordinamento Gev e Gel: - Gestione convenzione con Gel e Gev per controlli sul territorio per problematiche sui rifiuti, verde ed animali; - Procedure per la collocazione di infrastrutture ambientali: Promozione e copartecipazione con Iren alle spese di gestione alle fontane pubbliche; riordino delle Stazioni ecologiche, in particolare definizione di una nuova area per lo spostamento di quella situata dietro l’ex polveriera; individuazione di un’area idonea per lo spostamento della centralina di S. Lazzaro; risoluzione problematiche tecniche, logistiche ed amministrative; - Rapporti associazioni ambientaliste: supporto alle iniziative promosse dalle varie rappresentanze ambientaliste della città.
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11.2 - CURA DEL PATRIMONIO IMMOBILIARE PUBBLICO Prendersi cura di strutture ed edifici pubblici significa garantire a chi li frequenta di fruire di ambienti accoglienti e sicuri. Per questo occorre investire, oltre che sulla manutenzione ordinaria, su interventi straordinari legati alla messa a norma di edifici scolastici che ospitano istituti primari di primo e secondo grado, delle istituzioni culturali, degli impianti sportivi e degli alloggi e delle strutture assistenziali e residenziali. MONITORAGGIO DEI CONSUMI ENERGETICI DEGLI EDIFICI PUBBLICI Verde a gestione comunale (mq) 0
2.500.000
5.000.000
7.500.000
10.000.000
4.217.047 4.244.647
Verde attrezzato
Parchi urbani
0 0
Verde storico
0 0 3.311.005 3.317.505
Aree di arredo urbano
1.633.837 1.808.837
Aree speci ali
9.161.889 9.370.989
Totale
2008
2009
Consumi Elettrici Fabbricati Comunali
Consumo Kwh/anno
12.000.000 11.000.000 10.000.000 9.000.000 8.000.000 7.000.000 6.000.000 2009
2008
2007
2006
2005
2004
2003
2002
2001
2000
1999
1998
1997
1996
1995
1994
1993
5.000.000
Anni
Call-Center
Per segnalazione guasti agli impianti pubblici
Numero di richieste di intervento
2008
2009
-Impianti Termici
n°
1331
1173
-Illuminazione Pubblica
n°
3680
3426
-Semafori
n°
518
265
5529
4864
TOTALE
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PROGRAMMA 5
VIVERE IN UN AMBIENTE SANO E FUNZIONALE
Obiettivo 12
Incrementare la raccolta differenziata dei rifiuti
Indicatori target
Azioni
Incrementare la percentuale di raccolta differenziata dei rifiuti urbani portandola al 56%
Risorse 2011
Entrate Correnti
Spese Correnti
12.1 - Governance del sistema integrato rifiuti ( Budget gestito da IREN SpA) 0,00
0.00
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L’obiettivo di incrementare la raccolta differenziata rifiuti trova definito nell’ex decreto Ronchi, ora D.Lg 152/2006, l’ambito di intervento degli enti locali. Ai fini di una corretta gestione dei rifiuti le pubbliche amministrazioni favoriscono la riduzione dello smaltimento finale dei rifiuti attraverso: a) il riutilizzo, il reimpiego ed il riciclaggio; b) le altre forme di recupero per ottenere materia prima secondaria dai rifiuti. La gestione dei rifiuti sul territorio comunale deve essere effettuata secondo criteri di efficacia, efficienza, economicità e trasparenza, così come il raggiungimento degli obiettivi sopra citati. Nel Comune di Reggio sul fronte della raccolta differenziata si registra un 53,7% al 30/6/2010 contro un 51,8% del 2008, incremento che prosegue ormai da numerosi anni con l’obiettivo di raggiungere il 56% nel 2011. Con queste percentuali di raccolta differenziata Reggio Emilia può vantare un record nazionale: è infatti al primo posto fra le città italiane sopra i 150mila abitanti. Il forte senso civico dei cittadini è un punto di forza per il raggiungimento degli obiettivi di RD previsti dalla legislazione, che deve però trovare riscontro ed equilibrio in ambito economico e sociale. Per perseguire l’altro obiettivo primario di riduzione alla fonte dei rifiuti il percorso risulta più complesso, poiché i protagonisti dell’intero ciclo di vita dei prodotti sono numerosi e diversificati (attività produttive, commerciali, artigianali). A tal proposito per raggiungere i due obiettivi principali: aumento RD e Diminuzione produzione rifiuti, si procederà, per il primo, con l’estensione del Modello Reggio, studiato appositamente per le zone Ovest della città (la zona est sarà coinvolta nel 2012) e con specifiche campagne di informazione e per il secondo allo sviluppo di progetti con attività commerciali e produttive e di sensibilizzazione della popolazione. Di primaria importanza sarà, nell’ambito dello smaltimento dei rifiuti urbani, sarà la messa a punto di un percorso per la realizzazione dell’impianto di trattamento meccanico biologico (TMB) dei rifiuti che dai prossimi anni dovrà sostituire l’attuale inceneritore. La gestione dell'iter della tariffa rifiuti rientra tra le modalità di governo della città. In particolare la tariffa viene calcolata a seguito di approfondimento svolto in ambito ATO, Comune ed IREN tenendo conto non solo dei costi connessi alla produzione dei rifiuti prodotti dalle utenze ma anche dei costi generali per l’igiene ed il decoro pubblico, quali spazzamento, svuotamento cestini, manutenzione verde pubblico, gestione stazioni ecologiche, raccolta rifiuti ingombranti, ecc. alla cui copertura sono chiamate a contribuire tutte le utenze, domestiche (in base alla superficie occupata e al numero degli occupanti) e non domestiche (in base alla superficie occupata e al tipo di attività svolta).Si consoliderà, inoltre, l’attività di informazione e training rivolta ad altri territori nazionali e di cooperazione internazionale. In sintesi, il comune di Reggio Emilia garantisce alla propria cittadinanza importanti servizi di gestione del territorio, in particolare di igiene ambientale, tramite azioni di governance con Utilities presenti sul territorio comunale. Gli indicatori individuati sono quelli previsti dalla normativa, in particolare quello della % di Raccolta differenziata.
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AZIONI 12.1 - GOVERNANCE DEL SISTEMA INTEGRATO RIFIUTI L’attività di governance locale nei confronti di IREN per le politiche di riduzione dei rifiuti ed aumento raccolta differenziata sul territorio, è indirizzata da diverse linee strategiche d’intervento: Estensione del Modello Reggio - Estensione del Modello Reggio di raccolta rifiuti differenziata nel centro urbano (area ovest) e studio per l’estensione nella zona est, campagna di comunicazione ed informazione ai cittadini, in collaborazione con IREN, coinvolgimento di 58.000 persone. Complessivamente si stima che le persone coinvolte nel nuovo sistema di raccolta nel 2011 raggiungeranno il numero di 120.000 e la raccolta differenziata salirà dal 53,7% del 2010 al 56% - Modifiche organizzative, tecnologiche e culturali nel rispetto delle caratteristiche del territorio, risoluzione delle problematiche specifiche ed esigenze dei cittadini nelle diverse zone della città in cui si sviluppano nuovi sistemi di Raccolta Differenziata. Consolidamento del Modello Reggio nel forese e nel centro storico - Consolidamento della raccolta domiciliare nel forese, monitoraggio e verifica dei risultati - Consolidamento del sistema differenziato per la raccolta dei rifiuti Modello Reggio nel centro storico, estensione raccolta cartone nelle attività commerciali, verifica della necessità di aggiustamenti organizzativi. Politiche tariffarie Politiche tariffarie, gestione della tariffa rifiuti (struttura e congruità economica/sociale/ambientale) e tematiche connesse con il contratto di servizio con il gestore del servizio di raccolta e smaltimento rifiuti; revisione ed aggiornamento del Regolamento Rifiuti e progetto di verifica e controllo delle superfici abitative per un corretto conteggio della tariffa rifiuti. Attività istituzionale di promozione delle politiche comunitarie in ambito rifiuti – accordi locali - Organizzazione e coordinamento di progetti per la settimana europea di riduzione rifiuti (novembre) - Coordinamento come capofila del progetto di cooperazione internazionale in merito al sistema rifiuti in Palestina (formazione palestinesi, processi comunicativi, procedure tariffarie). Il partner è il Comune di Milano ed i collaboratori Iren, Amsa e Reggio nel Mondo - Attività di informazione e disseminazione nel gruppo di lavoro nazionale Rifiuti 21 Network - Attuazione e monitoraggio dei risultati del protocollo siglato con le attività commerciali e con i centri sociali e sportivi (Spesa verde, Raccogli ecologico nei centri commerciali con campagna di comunicazione, in collaborazione con i centri stessi ed Iren)
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Percentuale di raccolta differenziata dei rifiuti urbani nel Comune di RE % 60 50 40 30 20 10 0 2010 2009 2008 2007 2006 2005 2004 2003 2002 2001 2000 anno
12.2 - SVILUPPO DI NUOVE TECNOLOGIE PER LO SMALTIMENTO RIFIUTI La messa a punto di un percorso per la realizzazione dell’impianto di trattamento meccanico biologico (TMB) dei rifiuti che dai prossimi anni dovrà sostituire l’attuale inceneritore costituisce l’intervento prioritario dell’azione. Insieme ai principali stakeholders (rappresentanza della popolazione, Provincia, comuni limitrofi, Iren, servizi comunali interni, quali la pianificazione territoriale, mobilità e partecipazione, ecc.) è iniziato a un percorso amministrativo e tecnico con l’obiettivo di ridurre l’impatto prodotto dal nuovo impianto sul territorio, sul mondo produttivo ed agricolo e complessivamente sull’ambiente.
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PROGRAMMA 5
VIVERE IN UN AMBIENTE SANO E FUNZIONALE
Obiettivo 13
Aumentare l’efficienza energetica degli edifici e migliorare la qualità dell’aria
Indicatori target
Incrementare del 100% la produzione di energie rinnovabili Ridurre a 7,93 t nel 2013 l'emissione in atmosfera di CO2/abitante Ridurre del 2% la media triennale dei giorni di superamento del limite di PM10
Azioni
Risorse 2011
Entrate Correnti 13.1 - Sviluppo fonti energetiche alternative
Spese Correnti
Spese Investimenti
398.581,20
6.826.506,20
171.075,00
398.581,20
6.826.506,20
171.075,00
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L’obiettivo di aumentare l’efficienza energetica degli edifici e migliorare la qualità dell’aria si pone nel contesto del documento internazionale “Energia per un mondo che cambia”, adottato nel 2007 dall’Unione Europea, quale impegno unilaterale a ridurre le proprie emissioni di CO2 del 20% entro il 2020 aumentando nel contempo del 20% sia il livello di efficienza energetica che la quota di utilizzo delle fonti energetiche rinnovabili. Con la promozione del “Patto dei Sindaci”, l’Unione Europea ha coinvolto le comunità locali ad impegnarsi in iniziative per ridurre nelle città le emissioni di CO2 del 20% attraverso l’attuazione di un Piano d’Azione che preveda tempi di realizzazione, risorse umane dedicate, monitoraggio, informazione ed educazione. Il Comune di Reggio Emilia ha aderito al progetto nell’autunno 2009 ed entro il 2011 produrrà un piano di mitigazione ed adattamento integrandolo con gli strumenti già in essere quali, Piano energetico comunale, Bilancio Ambientale, progetto europeo Laks e Piano Clima cofinanziato dalla Regione. Il Piano d’Azione richiede non solo politiche istituzionali, ma anche un forte coinvolgimento del territorio (industria, agricoltura, commercio, artigianato, altri enti cittadini, ecc) per il raggiungimento degli obiettivi previsti dal Patto dei Sindaci. Questo passaggio è senza dubbio fondamentale ma anche il più complesso da raggiungere per la numerosità degli stakeholders e per le difficoltà economiche che derivano dal rapporto tra efficienza energetica/nuovi investimenti in fonti alternative e costi economici. La crisi economica ha comunque posto in evidenza il rapporto diretto tra risparmio/efficienza energetica e minori costi economici . A livello comunale Il Piano d’Azione è stato discusso trasversalmente da servizi per la mobilità, pianificazione territoriale, sviluppo economico, ambiente al fine di condividere un documento tra tutte le politiche con scenari fino al 2020: con riferimento alla riduzione del 20% di CO2 entro il 2020 si stima che con la realizzazione delle diverse azioni concordate le emissioni dovranno essere abbattute di un ulteriore 3% (dato positivo, perché significa che il 17% è già in fase di raggiungimento). A livello delle strutture comunali si conferma il trend di risparmio energetico in termini sia di tep che di CO2, grazie all’appalto Gestione Calore, che permette elasticità nella gestione dei servizi energetici comunali, ovvero razionalizzazione degli orari di funzionamento degli impianti di climatizzazione. L’obiettivo consisterà nell’ottimizzare la gestione energetica del patrimonio comunale con il risparmio dell’1% dei consumi minimizzando i possibili effetti negativi sul benessere ambientale dei lavoratori. Per raggiungere gli obiettivi strategici nell’ambito delle politiche energetiche sarà importante la collaborazione con Enìa Altervis, Centro Ricerche Enìa nato dalla collaborazione con l’Università di Modena e Reggio per lo sviluppo delle fonti rinnovabili che opererà nei settori della ricerca applicata, della formazione e della progettazione.
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Giorni di superamento del Valore Limite n°giorni 150 135 120 105
Trend
90 75 60 45 30 15 0 2007
2008
Timavo
San Lazzaro
2009
2010
Risorgimento
LE AZIONI 13.1 - SVILUPPO DI FONTI ENERGETICHE ALTERNATIVE L’impegno dell’amministrazione all’abbattimento delle emissioni CLIMATERANTI vede nell’attuazione del Patto dei Sindaci lo strumento per messa a sistema delle linee individuate dal piano energetico tramite: 1. adozione da parte del C.C. di un piano che definisce le politiche della citta', condivise con i principali stakeholders del teritorio (associazioni, consorziate, ecc) in modo di ridurre le emissioni di CO2 in atmosfera del 20% al 2020 e di promuovere altre azioni di adattamento al cambiamento climatico; 2. Ultimazione del progetto europeo LIFE/LAKS per predisporre sistemi di contabilita' e rendicontazione per gli enti locali delle emissioni dei gas serra; il progetto è realizzato con i Comuni di Padova, Girona, Bydgoszcz e Arpa Emilia Romagna. In ottobre sarà presentato il modello defintivo di contabilizzazione della CO2, corredato da linee guida sfruttabili da tutte le Amministrazioni pubbliche; 3. Proseguimento del progetto europeo Rels/Life - progetto realizzato con l'universita' di Mo e RE, parco Casentino e Cosenza per sviluppare un sistema energetico integrato che produca biogas, idrogeno da biomasse: Il Comune realizzerà un percorso formativo e di comunicazione rivolto agli amministratori pubblici e ai cittadini in collaborazione con la Mediateca dell’UNIMORE 4. Partecipazione alla fiera specialistica Ecocasa (marzo) per diffondere i progetti del Comune sul tema dell’energia (Educazione ambientale, Laks, Patto dei sindaci, ecc); 5. Organizzazione settimana Energia Sostenibile (aprile) per diffondere sul territorio i progetti comunali sull’energia 6. Percorsi informativi ed educativi in merito all'installazione dei pannelli fotovoltaici, in collaborazione con servizio Manutenzione
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7. Piano clima locale in collaborazione con la Provincia (piano di azione ambientale promosso e cofinanziato dalla Regione). I progetti in essere sulle tematiche energetiche (Laks, Patto dei Sindaci) si integreranno con uno strumento predisposto e cofinanziato dalla Regione a favore dei comuni capoluogo e delle Amministrazioni provinciali. Il Piano si pone come un proseguimento ed aggiornamento dell’inventario delle emissioni realizzato con i precedenti strumenti (Piano energetico, Laks, ecc.) 8. Gestione con Provincia delle centraline di monitoraggio per la qualità dell'aria. Individuazione di un’area idonea per lo spostamento della centralina di S. Lazzaro e procedure tecnico amministrative annesse. 9. Monitoraggio in continuo dell’inceneritore e processo comunicativo quotidiano dei dati delle emissioni, gestione delle procedure e dei rapporti iter istituzionali in caso di inconvenienti gestionali.
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PROGRAMMA 6 SPOSTARSI MEGLIO E BENE La mobilità è un diritto fondamentale di ogni cittadino e avere la possibilità di raggiungere altre persone, posti di lavoro, luoghi di svago o servizi rappresenta una misura del grado di libertà raggiunto; per queste ragioni il numero e la distanza degli spostamenti pro capite aumenta col crescere del benessere. La mobilità influenza direttamente le condizioni e la qualità di vita e salute delle persone. Disegnare una mobilità moderna e sostenibile è pertanto un obiettivo importante e strategico per una società che ha a cura le persone e il loro benessere ed è un compito delle istituzioni. Praticarla invece è un compito e una responsabilità di tutti. La mobilità è oggi uno dei principali fattori di crisi del sistema territoriale, a livello locale, regionale e nazionale: il sistema dei trasporti si è sviluppato negli ultimi decenni in modo insostenibile, incidendo in modo profondo in un contesto costituito da risorse limitate, dal territorio, all’aria, al consumo di energia. La città condivide con gli altri capoluoghi del sistema urbano allineato lungo la via Emilia l’intensa crescita della domanda di trasporto che ha accompagnato la crescita economica dell’area, il cambiamento degli stili di vita, la dispersione territoriale delle residenze e dei posti di lavoro, l’ampliamento delle opportunità derivanti da un territorio ricco ed accessibile. Tutti fattori che hanno moltiplicato le occasioni di mobilità e gli scambi tra aree sempre più estese. La crescita della domanda, proseguita senza interruzione negli ultimi decenni, ha trovato risposta nella crescita della motorizzazione privata e del traffico nonché nella creazione, sempre assai difficoltosa, di nuova capacità infrastrutturale. Autovetture/1.000 residenti 700 634
651 618
616
598
599
600
593
606 2005
500
2009
400
300
200
100
0 REGGIO NELL'EMILIA
Emilia Romagna
nord Italia
Italia
REGGIO NELL'EMILIA Emilia Romagna nord Italia Italia
var.% 8,1% 4,2% 3,7% 4,9%
Il fenomeno è ben rappresentato dall’evoluzione del tasso di motorizzazione, indicatore rappresentativo del livello di propensione all’uso dell’auto: a fronte di una generale stabilizzazione, negli ultimi 5 anni, a livello regionale e del nord italia, il tasso medio a Reggio Emilia, sia pur più elevato, è aumentato dell’8%. Tale incremento va visto anche in relazione ad un aumento di popolazione.
101
La crescita della domanda, proseguita senza interruzione negli ultimi decenni, ha trovato risposta nella crescita della motorizzazione privata e del traffico nonché nella creazione, sempre assai difficoltosa, di nuova capacità infrastrutturale. Tratti congestionati interessano i grandi accessi urbani (la via Emilia est e ovest, la SS 63, ecc.) e i grandi assi interni (l’anello dei viali, gli assi che raccordano le aree di generazione a sud con le aree di attrazione al nord). La congestione penalizza il trasporto privato ma anche quello pubblico, che solo in breve tratte dispone di percorsi protetti. Nonostante la difficoltà di muoversi in automobile ed il fatto che circa l’80% della popolazione urbana abiti a meno di 300 metri da una fermata l’uso del trasporto pubblico resta modesto (10-11%). Nella mobilità interna alla città il 53% degli spostamenti avviene su distanze pari o inferiori a 5 km. ed il 35% circa su distanze pari o inferiori a 3 km. Figura 1.
distribuzione degli spostamenti generati per distanza (PUM) 19%
fino a 2 Km fino a 3 Km 35%
fino a 5 Km oltre 5 Km
18%
28%
La brevità dei percorsi non corrisponde all’uso di mezzi alternativi all’auto, che anche su percorsi più brevi resta il mezzo prevalente (41%). Una diversa ripartizione modale, con una decisa riduzione del ruolo dell’automobile, si rende necessaria non solo per far fronte alla insufficiente capacità della rete viaria, ma soprattutto per far fronte ai superamenti dei limiti in materia di inquinamento dell’aria dovuti alle attività di trasporto. In questo quadro l’Amministrazione ha sviluppato in modo integrato il PSC ed il Piano della Mobilità per affrontare in modo congiunto la dimensione urbana della mobilità e quella territoriale, l’insieme delle componenti del sistema, i problemi infrastrutturali e quelli organizzativi. Tenere insieme i due aspetti consente infatti di confrontare e valutare ipotesi di trasformazione urbana e di localizzazione delle attività tali da minimizzare l’uso dell’auto.
102
PROGRAMMA 6
SPOSTARSI MEGLIO E BENE
Obiettivo 14
Migliorare la fluidificazione del traffico
Indicatori target
Mantenere il livello di soddisfazione dei cittadini per viabilità e traffico a livello 2010 Mantenere il livello di soddisfazione dei cittadini sulla manutenzione delle strade a livello 2010 Incrementare del 20% il numero di stalli di sosta regolamentata Mantentere la velocità commerciale negli spostamenti di attraversamento della città a livello 2010
Azioni
Risorse 2011 Entrate Correnti
14.1 - Programmazione e gestione della mobilità 14.2 - Infrastrutturazione del territorio
Spese Correnti
Spese Investimenti
386.500,00
488.500,00
32.000,00
2.462.200,00
1.190.000,00
418.500,00
2.950.700,00
1.190.000,00
103
OBIETTIVO 14 MIGLIORARE LA FLUIDIFICAZIONE DEL TRAFFICO L’obiettivo di migliorare la fluidificazione del traffico incontra le criticità attuali che da una parte caratterizzano il sistema della viabilità primaria, tangenziali e gli assi di penerazione, dall’altra sono presenti in alcuni ambiti interni all’abitato principale. Nel primo caso sono riconducibili alla presenza di alcuni “colli di bottiglia” e soluzioni di continuità nel sistema delle tangenziali urbane, in particolare: • la tangenziale nord sul quadrante nord-ovest • La presenza e la consistenza dei centri abitati lungo la via Emilia • La presenza di centri abitati ormai di dimensioni significative (Rivalta e Fogliano in primis), sulle radiali di accesso alla città. • La necessità di una connessione diretta tra la tangenziale sud-est e la tangenziale nord, e la realizzazione di un accesso con l’autostrada ad est del territorio comunale All’interno del nucleo urbano le principali criticità possono essere così riassunte: • Un eccessivo carico veicolare lungo i viali di circonvallazione, in particolare sul versante occidentale e lungo l’”onda Rossa” • L’itinerario P.le Lepanto – Lungocrostolo, via Cecati - Guido da Baiso, in direzione ovest • L’itinerario via Costituzione – G. Ferrari • L’asse via del Partigiano – viale dell’aeronautica Nel corso del 2011 il sistema della viabilità urbana risentirà delle difficoltà legate alla presenza di un cantiere significativo su via Zanichelli – via Dalmazia, uno dei punti più delicati della città. Il raggiungimento dell’obiettivo trova alcune difficoltà nella riduzione significativa degli investimenti dovuta all’assertto finanziario degli enti locali nel futuro prossimo. Il miglioramento delle condizioni di deflusso della rete stradale urbana è una delle condizioni necessarie a mitigare l’impatto negativo del traffico sia per quanto gli effetti ambientali – migliorando il rendimento dei veicoli attraverso un più ottimale regime di marcia -, sia l’impatto sul tessuto urbano – deviando i flussi dalle aree più sensibili -, sia in termini economici, attraverso una riduzione dei tempi di viaggio. L’obiettivo da perseguire nei prossimi anni sarà di aumentare del 10% la velocità commerciale degli spostamenti di attraversamento della città, di aumentare del 20% l’area interessata da regolamentazione della sosta, al fine di diminuire il numero di auto che interessano gli itinerari più centrali. La fluidificazione del traffico va perseguita, come previsto nel PUM, sia attraverso una diversione degli itinerari dalle parti centrali alle zone più esterne della città, che operando una opportuna gerarchizzazione della rete stradale e un potenziamento del sistema delle tangenziali. La soluzione delle criticità che caratterizzano l’attuale sistema viario non va ricercata solo attraverso un aumento della capacità, ma soprattutto attraverso una ottimizzazione del sistema stesso: si tratta quindi da una parte di intervenire risolvendo i cosiddetti “colli di bottiglia” del traffico con opportuni e puntuali investimenti, dall’altra di governare la domanda di trasporto con provvedimenti di incentivo e disincentivo, come per esempio la gestione della Zona a Traffico limitato o la regolazione della sosta. Il ricorso a questa doppia strategia è fondamentale per riuscire a massimizzare il rendimento degli investimenti, aspetto particolarmente cruciale nell’attuale momento 104
storico, caratterizzato da una forte riduzione della capacità di spesa da parte degli enti locali. Il monitoraggio dell’obiettivo va effettuato in base ad un’analisi della percezione del sistema da parte dei cittadini, mediante misurazione a campione della velocità commerciale lungo le direttrici descritte, infine in base al livello di regolazione della domanda, mediante la tariffazione della sosta. LE AZIONI 14.1 - PROGRAMMAZIONE E GESTIONE DELLA MOBILITA’ In una logica di ottimizzazione del sistema del trasporto privato a scala urbana, gli ambiti su cui intervenire sono: • La corretta gerarchizzazione della rete stradale, mediante il completamento dell’iter di approvazione del Regolamento viario e della classificazione stradale. Questo strumento definisce il ruolo che ciascuna strada deve assumere all’interno del sistema , e di conseguenza ne definisce gli interventi ammissibili. • l’attuazione del Piano della Sosta come previsto dal PUM, allargando gradualmente l’area soggetta a regolazione tariffaria della sosta, e aggiornando la gestione del sistema sia dal punto di vista tecnologico, sia dal punto di vista delle regole. •
•
La revisione delle regole di accesso alla ZTL, in direzione di una maggior semplificazione ed efficienza, adeguando inoltre il sistema con le nuove tecnologie di gestione dei permessi La revisione della regolazione delle intersezioni semaforizzate, finalizzata alla progettazione e realizzazione di un sistema di infomobilità che possa integrarsi al trasporto pubblico e definirne la preferenziazione.
105
14.2 - INFRASTRUTTURAZIONE DEL TERRITORIO Il Piano Urbano della mobilità individua le priorità in termini di interventi infrastrutturali. In quest’ottica la fluidificazione del traffico va ottenuta utilizzando al massimo le infrastrutture esistenti e spostando i flussi nelle zone più esterne della città. La struttura urbanistica della città è fonte di una domanda di mobilità concentrata sulla direzione nord-sud a livello di flussi sistematici, ed è caratterizzata da una struttura viaria sensibile lungo l’asse dell’emilia, in direzione est-ovest. In questo contesto è necessario un corretto utilizzo della rete stradale, spostando il massimo del traffico sulla grande viabilità, esterna alle parti centrali dell’abitato: è fondamentale quindi completare il sistema della viabilità primaria, attraverso il completamento della tangenziale nord, la variante alla via emilia e la realizzazione delle varianti ai centri abitanti. Le priorità consistono nel completamento del sistema della viabilità primaria, sia per quanto riguarda il sistema delle tangenziali, che le radiali di accesso alla città, ovvero: • il completamento della tangenziale nord, strada di competenza ANAS, della quale il progetto è in fase di istruttoria • la realizzazione delle varianti agli abitati lungo gli assi di ingresso alla città, in particolare sulla SS63 a Rivalta, e sulla SP26 da Cavriago (variante di Parco Ottavi) e, in fase meno avanzata, sulla SP467 a Fogliano (progetto di competenza provinciale) • La riorganizzazione di itinerari interni alla città, in particolare sul Lungocrostolo.
106
PROGRAMMA 6
SPOSTARSI MEGLIO E BENE
Obiettivo 15
Sviluppare il trasporto pubblico Aumentare al 62,1 % il livello di soddisfazione dei cittadini in merito ai servizi di trasporto pubblico
Indicatori target
Incrementare la velocitĂ commerciale media dei mezzi pubblici urbani del 1% sulle direttrici nord/sud ed est-ovest
Azioni
Risorse 2011
Entrate Correnti 15.1 - Governance trasporto pubblico 15.2 - Sviluppo del TPL su ferro
Entrate Investimenti
Spese Correnti
Spese Investimenti
585.000,00 542.608,69
542.608,69
542.608,69
1.127.608,69
107
OBIETTIVO 15 SVILUPPARE IL TRASPORTO PUBBLICO L’obiettivo di sviluppare il trasporto pubblico costituisce costituisce un elemento fondamentale per tutte le politiche di sviluppo della mobilità sostenibile. Un efficiente ed efficace sistema di trasporto pubblico, in grado di intercettare ampie quote di domanda di mobilità contribuisce in modo significativo a garantire libertà di movimento con adeguati standard di accessibilità, e alla sostenibilità sostenibilità ambientale ed economica dell’intero sistema dei trasporti. Il sistema di trasporto pubblico urbano a Reggio Emilia presenta criticità comuni a tutte le città di analoghe dimensioni: • Si tratta di un sistema che serve quote marginali di domanda di trasporto, in quanto non riesce a garantire una adeguata compettitività rispetto al mezzo privato • Parallelamente l’erogazione del servizio è caratterizzata da alti costi di esercizio e un basso tasso di copertura dei costi con le tariffe. Rendere competitivo il trasporto pubblico può avere degli effetti anche nella riduzione dei costi, liberando risorse che dovranno essere reinvestite per migliorare il servizio, innescando così un circolo virtuoso. L’incremento dell’efficienza economica e della competitività va inoltre ricercato attraverso la ristrutturazione dei soggetti erogatori del servizio, ottenendo le opportune economie di scala. In particolare a Reggio Emilia il trasporto pubblico esprime le sue potenzialità nel garantire l’accessibilità a luoghi dove l’auto non arriva, come nel centro storico: un servizio efficiente deve garantire quindi un collegamento rapido tra tutti i quartieri e il centro storico, che costituirà lo snodo principale dell’intero sistema. Oltre al trasporto pubblico urbano, un tema centrale è costituito il potenziamento della rete delle ferrovie minori – di cui Reggio Emilia dispone in modo eccellente-, la loro integrazione con i servizi di trasporto automobilistico e con la rete ferroviaria nazionale (linea storica e linea AV/AC), la loro utilizzazione come linee metropolitane di area sulle direttrici forti dell’accesso urbano. Emerge in particolare la rilevanza strategica del nodo di Mancasale dove convergono sia la nuova rete AV/AC sia la linea Reggio-Bagnolo potenziata in termini metropolitani. Mancasale è il punto di accesso alla rete AV/AC attraverso la nuova fermata Mediopadana, ma è anche il nodo di interscambio tra rete ferroviaria nazionale e rete locale e può divenire contemporaneamente la nuova porta da nord per la città di Reggio. Nella gestione del sistema ferroviario, in relazione alle città medie e piccole, le principali criticità sono legate alla mancanza di soglie di domanda adeguate alla capacità del sistema. Diviene quindi cruciale il tema dell’integrazione con la mobilità privata nell’area metropolitana. Gli obiettivi principali che devono guidare la politica di programmazione e gestione del trasporto pubblico consistono fondamentalmente in un aumento della competitività rispetto alla mobilità privata e in un incremento dell’efficienza economica. La competitività del trasporto pubblico rispetto all’automobile si traduce principalmente in aumento della velocità commerciale del sistema, ovvero nella riduzione dei tempi medi di spostamento. L’obiettivo dei prossimi anni è di aumentare del 5% la velocità commerciale delle linee più importanti. Infine la competitività del servizio va misurata attraverso il livello di soddisfazione dei cittadini che intende aumentare nei prossimi anni del 5% (61,6% la rilevazione 2010).
108
LE AZIONI 15.1 GOVERNANCE DEL TRASPORTO PUBBLICO La normativa regionale individua nelle Agenzie per la Mobilità i soggetti deputati alla programmazione e gestione del servizio di trasporto pubblico, urbano ed extraurbano, a livello di bacino provinciale. L’Amministrazione Comunale quindi deve intervenire assumendo un ruolo di indirizzo soprattutto per quanto riguarda il sistema di trasporto urbano, e coordinando i propri interventi infrastrutturali secondo una logica di coerenza di obiettivo, ad esempio intervenendo sul sistema delle regolazioni semaforiche per preferenziare le corse di trasporto pubblico e aumentarne la velocità commerciale. Il contesto economico attuale inoltre rende necessario rivedere anche dal punto di vista organizzativo e gestionale l’assetto dei soggetti erogatori del servizio, al fine di ottenere tutte le possibili economie di scala nella gestione del servizio stesso. 15.2 SVILUPPO DEL TRASPORTO PUBBLICO LOCALE SU FERRO La valorizzazione del patrimonio di infrastrutture ferroviarie presenti a Reggio Emilia assume un duplice aspetto: • A livello metropolitano costituisce la base per un sistema di trasporto pubblico integrato con le città limitrofe. In particolare sulla direttrice est-ovest, la più importante, ciò è reso possibile dal recupero di capacità ferroviaria sulla linea storica dovuto alla realizzazione della linea AV. • A livello urbano alcuni tratti di infrastruttura possono essere occasione per la creazione di un sistema urbano in sede propria, lungo le principali direttrici di traffico, che possano consentire un salto di qualità dall’attuale ruolo marginale del TPL in termini di cattura di utenza. La fattibilità di un tale sistema va quindi valutata sia in termini trasportistici che di impatto urbanistico, ricercando le soluzioni tecnologiche e di tracciato più idonee.
109
PROGRAMMA 6
SPOSTARSI MEGLIO E BENE
Obiettivo 16
Incrementare la sicurezza, la qualità urbana e la sostenibilità della mobilità
Indicatori target
Ridurre del 20% il numero dei morti nell'ultimo triennio sulle strade ordinarie del territorio comunale Incrementare del 2% i mq di zone 30 per abitante/residente Aumentare del 2% il numero di ingressi in centro storico in bicicletta
Azioni
Risorse 2011
Entrate Correnti 16.1 - Moderazione del traffico
429.350,00
Entrate Investimenti 100.000,00
16.2 - Sviluppo della mobilità ciclabile 16.3 - Promozione della mobilità sicura e sostenibile
6.101.000,00 6.530.350,00
Spese Correnti
Spese Investimenti
430.850,00
100.000,00
123.000,00
300.000,00
179.300,00 100.000,00
733.150,00
400.000,00
110
OBIETTIVO 16 INCREMENTARE LA SICUREZZA, LA QUALITA’ URBANA E LA SOSTENIBILITA’ DELLA MOBILITA’ L’obiettivo di incrementare la sicurezza, la qualità urbana e la sostenibilità è strettamente connesso alla riduzione dei costi sociali relativi agli incidenti stradali che da almeno un decennio costituisce un obiettivo prioritario a livello europeo, nazionale e locale. Il Comune di Reggio Emilia presenta tassi di incidentalità e di mortalità superiori alla media nazionale, anche se negli ultimi anni si è assistito ad un progressivo miglioramento, anche in termini di gravità (morti/incidenti). Morti
35
30
25
20
15
10
5
2005
2006
2007
2008
2009
anni
Reggio Emilia
Morti/Incidenti 0,030 0,025 0,020 0,015 0,010 0,005 0,000 2005
2006
2007
2008
2009
anni Reggio Emilia
Regione Emilia Romagna
Nord Italia
Italia
L’obiettivo di riduzione dei livelli di incidentalità in ambito urbano, in particolare per quanto riguarda ciclisti e pedoni, non può prescindere da una progettazione dello spazio pubblico, in particolare nelle aree residenziali, finalizzata alla riduzione delle velocità. Numerose ricerche, condotte nei paesi che hanno adottato da molti anni gli indirizzi di intervento caratteristici delle zone residenziali, evidenziano che esse comportano benefici non soltanto per gli utenti deboli della strada, ma anche per gli stessi automobilisti: l’introduzione del limite di 30 km/h si traduce infatti in una riduzione delle velocità di punta, ma anche in una migliore e più sicura negoziazione dei conflitti tra veicoli agli incroci, con omogeneizzazione delle velocità intorno a valori medi e 111
conseguente aumento della sicurezza a fronte di tempi di percorrenza effettivi che, di norma, si mantengono costanti. La realizzazione delle Zone a Traffico Residenziale significa sottrarre alle ‘normali’ regole della circolazione automobilistica strade e piazze non inserite nella rete destinata alla distribuzione urbana del traffico. Esito di tale operazione è quello di diminuire la pervasività della presenza dell’automobile negli spazi pubblici urbani, ricavando nel contempo un ambiente più favorevole alla circolazione pedonale e ciclistica. Gli effetti di una corretta pianificazione e progettazione degli interventi consistono, oltre che nell’aumento della qualità urbana e della sicurezza per le utenze deboli, in una corretta distribuzione dei flussi veicolari sulla rete. Il PUM, nella classificazione della rete stradale, individua gli ambiti su cui poter operare sulla spazio urbano con tecniche di traffic calming. Una riprogettazione dello spazio urbano dedicato alla mobilità che aumenti la sicurezza per le utenze deboli contribuisce a trasferire quote di mobilità sulla bicicletta, modalità di trasporto ad impatto zero: la componente ciclabile nel sistema della mobilità di Reggio Emilia riveste un peso significativo. In termini di ripartizione modale interessa oltre il 15% degli spostamenti complessivi, e presenta ancora ampi margini di aumento.. Infine, il cambiamento dei comportamenti dei cittadini verso una maggiore sostenibilità non può avvenire senza un adeguato supporto comunicativo ed educativo: in particolare l’attenzione va rivolta alle fasce più giovani, attraverso un continuo e strutturato rapporto di collaborazione con il mondo della scuola. Gli obiettivi da raggiungere per il 2014 consistono: - nell’aumentare la sicurezza e il grado di fruibilità degli spazi urbani nei quartieri, attraverso interventi di traffic calming sulle strade residenziali. - modificare i comportamenti dei cittadini, promuovendo modalità di trasporto sostenibili, o un utilizzo più efficiente dell’automobile. - nel lungo periodo, modificare strutturalmente la domanda di mobilità, coordinando la pianificazione della mobilità con la pianificazione urbanistica. In particolare questi obiettivi si dovranno tradurre, per il 2014, nella diminuzione del 20% dei morti in incidenti stradali, in un aumento degli spostamenti in bicicletta del 10%, infine nell’aumento del 10% dello spazio dedicato a zona per abitante.
112
LE AZIONI 16.1 – MODERAZIONE DEL TRAFFICO Gran parte della buona riuscita degli interventi di moderazione del traffico dipende da una corretta contestualizzazione: strade con ruoli, funzioni e geometrie differenti richiedono interventi di tipo diverso. Un approccio corretto richiede di passare dall’inserimento sulle strade di dispositivi di moderazione del traffico, ad una progettazione completa dello spazio urbano: in questo senso i criteri della moderazione del traffico dovrebbero indirizzare la progettazione già a livello di piano attuativo. È importante una corretta definizione delle priorità di intervento, ad esempio privilegiando gli interventi di messa in sicurezza dei percorsi casa-scuola, accompagnati da un processo di coinvolgimento degli alunni, degli insegnanti e dei genitori: si ottiene così il duplice risultato di proteggere le fasce più vulnerabili e aumentare la visibilità e l’accettabilità degli interventi. La realizzazione di una poitica di moderazione del traffico va inoltre inserita in un quadro organico, attraverso la realizzazione di un piano comunale della sicurezza stradale, di un sistema di monitroraggio specifico dei risultati, e mettendo in rete le iniziative di promozione della sicurezza stradale di tutti i soggetti che operano nella città. 16.2 – SVILUPPO DELLA MOBILITA’ CICLABILE L’assetto orografico di pianura, la dotazione di oltre 150 Km di percorsi ciclabili,le dimensioni e lo sviluppo urbanistico della città rendono la bicicletta un mezzo competitivo e flessibile per gran parte degli spostamenti urbani: i viaggi inferiori a 3 Km, soglia entro cui l’utilizzo della bicicletta è agevole per gran parte della popolazione, interessano circa un terzo degli spostamenti interni al comune di Reggio Emilia. Ci sono quindi i margini per un ulteriore aumento della quota modale riservata alla ciclabilità. Lo sviluppo della mobilità ciclabile si concretizza nell’attuazione del Biciplan, atrtraverso la realizzazone dei percorsi previsti nel Piano stesso, l’adeguamento del sistema esistente agli standard europei, e la gestione di servizi intermodali, quali il bike sharing e i punti di nolleggio-deposito. Parallelamente l’uso quotidiano della bicicletta deve diventare patrimonio anche delle fasce più giovani, promuovendo il bicibus ed inserendo strutturalmente l’uso della bicicletta e la mobilità sostenibile nel quadro educativo 16.3 – PROMOZIONE DELLA MOBILITA’ SICURA E SOSTENIBILE La sostenibilità nei comportamenti va perseguita attraverso una serie di misure di tipo gestionale e promozionale. Si tratta quindi di incentivare, nei comportamenti dei cittadini, l’utilizzo di modalità a basso impatto ambientale (bicicletta e TPL), l’uso efficiente dell’automobile (car-pooling e car sharing), o di permettere una differente organizzazione dei tempi e degli orari della città. Le principali azioni che interessano l’attività dell’ente si possono così riassumere: - Il Mobility management: in questo contesto il ruolo dei mobility mangement presso le aziende e gli insediamenti con il maggior numero di addetti va promosso e supportato nelle attività, anche in un’ottica di coordinamento, al fine di innescare le opportune sinergie. In questo contesto si inserisce il servizio di matching per il car pooling promosso attraverso il portale del Comune; 113
-
La promozione di buone pratiche: l’attività culturale/promozionale continua nel corso dell’anno o in occasione di particolari eventi (ad es. Settimana Europea della Mobilità) costituisce un continuo stimolo ai cittadini verso comportamenti virtuosi riduzione delle emissioni inquinanti del veicoli circolanti: attraverso la promozione di motori ecologici, l’incentivazione di forme di mobilità sostenibile e l’uso collettivo delle automobili. Rientrano in queste azioni l’accordo regionale per la qualità dell’aria, e i relativi finanziamenti, tra cui gli incentivi per la conversione a gas di veicoli alimentati a benzina.
114
PROGRAMMA 7 AVERE UNA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE EFFICACE, EFFICIENTE E TRASPARENTE Per realizzare un ambizioso programma di mandato che renda concrete per i cittadini le opportunità indicate è necessaria una pubblica amministrazione all’altezza della sfida: efficace, efficiente, trasparente. Per questo il Comune deve darsi obiettivi propri: si tratta, sostanzialmente, di obiettivi che si perseguono parallelamente ai programmi delle singole politiche e che sono, al contempo, obiettivi di efficienza ed efficacia per l’Ente e prerequisiti fondamentali affinché i cittadini possano “toccare con mano” i risultati conseguiti dall’azione amministrativa, non solo in termini di numeri ma come impatto concreto e tangibile nella propria vita quotidiana intesa anche come relazione con l’Ente. Lavorare nella direzione dell’efficacia, dell’efficienza e della trasparenza significa, per noi, metter mano alle risorse e all’organizzazione dell’Amministrazione rendendola una struttura snella e performante, capace di affrontare le sfide che provengono dall’esterno, risolvere le criticità e i problemi e raccogliere le professionalità, le competenze e le opportunità per trasformarle in risorse a favore dei progetti e dei programmi presentati in questa Relazione Previsionale e Programmatica. Per fare questo è fondamentale agire “all’interno” dell’Ente ma anche “verso l’esterno”, generando un circuito virtuoso di sinergie e relazioni che rendano osmotico il passaggio di informazioni, competenze e know how tra interno ed esterno dell’organizzazione. C’è bisogno di un’Amministrazione capace di osservare e ascoltare i bisogni della collettività per essere in grado di dare risposte tempestive e coerenti; di proporre opportunità e di cogliere occasioni secondo una visione che guarda al sistema città come obiettivo di lungo periodo; di guardare avanti attraverso sperimentazioni e scambi con altre realtà e altri territori; di essere al servizio del cittadino mantenendo e consolidando la propria autorevolezza. Un’amministrazione, quindi, che guarda la realtà con i cittadini, con le imprese, con le associazioni di rappresentanza e con il volontariato diffuso, affrontando le sfide e la complessità in modo propositivo e con la capacità di essere regista di risorse anche diverse.
115
STRUTTURA ORGANIZZATIVA
Dal 1 GIUGNO 2010
DIREZIONE GENERALE Mauro Bonaretti
LEGALE Santo Gnoni
A.P. CONTENZIOSO GIUDIZIARIO
Francesca Ghirri
AFFARI ISTITUZIONALI Paolo Bonacini
FINANZIARIO Monica Prandi
Staff: Marcello Marconi
PROGRAMMAZIONE E CONTROLLO Lorenza Benedetti
A.P. SUPPORTO ORGANI ISTITUZIONALI Stefania Sabattini
GESTIONE E SVILUPPO DEL PERSONALE E DELL’ORGANIZZAZIONE Battistina Giubbani
U.O.C. Reclutamento e selezione del personale
U.O.C. Appalti e contratti
Enrica Montanari
Claudia Cottafavi
U.O.C. Acquisti e Assicurazioni
GESTIONE E SVILUPPO DELLE TECNOLOGIE E DEI SISTEMI INFORMATIVI Eros Guareschi
COMUNICAZIONE RELAZIONI ESTERNE E MARKETING Nicoletta Levi
U.O.C. Gestione delle strutture tecnologiche
Patrizia Bondavalli
U.O.C. Contabilità del personale
Emanuela Rovacchi
PIANIFICAZIONE STRATEGICA
SERVIZI ALLA CITTA’
SERVIZI ALLA PERSONA
INGEGNERIA E GESTIONE DELLE INFRASTRUTTURE
LA CITTA’ SOLIDALE E DEL CAPITALE SOCIALE
LA CITTA’ SOSTENIBILE
LA CITTA’ DELL’UNIVERSITA’, DELLA CONOSCENZA E DELLO SVILUPPO ECONOMICO
116
Dal 1 GIUGNO 2010
AREA PIANIFICAZIONE STRATEGICA Massimo Magnani
PIANIFICAZIONE E QUALITA’ URBANA Maria Sergio
U.O.C. Processi Amm.vi Pianif. Urbanistica Giovanna Vellani
UNITA’ DI PROGETTO PROGETTI SPECIALI Massimo Magnani (ad interim)
U.O.C. Pianificazione Urbanistica Elisa Iori
DECENTRAMENTO PARTECIPAZIONE E PROCESSI DELIBERATIVI Roberto Montagnani A.P. PROCESSI PARTECIPATIVI
LA CITTA’ SOLIDALE E DEL CAPITALE SOCIALE A.P. POLITICHE FAMILIARI
- Politiche per la coesione sociale e la solidarietà Elena Margherita Davoli
Daniela Scrittore
- Politiche per l’integrazione, l’inclusione, la convivenza Carlo Vestrali
LA CITTA’ SOSTENIBILE - Politiche per la mobilità Alessandro Meggiato - Politiche per la cura della città e sostenibilità ambientale Laura Montanari
LA CITTA’ DELL’UNIVERSITA’ DELLA CONOSCENZA E DELLO SVILUPPO ECONOMICO Elena Edgarda Davoli
Dal 1 GIUGNO 2010
AREA SERVIZI ALLA CITTA’ Antonio Russo
Staff: Flavio Ferretti
A.P. VICE COMANDANTE
Mariella Francia
SERVIZI DI SPORTELLO PER LE SERVIZI AI CITTADINI Alberto Bevilacqua
IMPRESE, IL COMMERCIO E LA TUTELA AMBIENTALE
EDILIZIA Lorena Belli Staff: Daniele Pecorini
POLIZIA MUNICIPALE Antonio Russo (ad interim)
Mara Garuti
U.O.C. Servizi Amm.vi ai Cittadini e alle Famiglie Francesca Bertani U.O.C. Gestione dei tributi comunali Claudia Zabaglio
A.P. AUTORIZZAZIONI COMMERCIO
Antonella Collica
A.P. CONTROLLO PRATICHE EDILIZIE SUL TERRITORIO
Daniele Bondavalli Luca Cingi Paolo Pellati
U.O.C. Servizi Territoriali circoscrizioni Sud ed Ovest Nello Monelli U.O.C. Servizi Territoriali circoscrizione Nordest Stefano Fini U.O.C. Servizi Territoriali Circoscrizione Città Storica Alberto Scolari
117
Dal 1 GIUGNO 2010
AREA SERVIZI ALLA PERSONA Giordano Gasparini
SERVIZI SOCIALI Germana Corradini
A.P. WELFARE
A.P. TECNOLOGIE DELL’INFORMAZIONE
Rita Borghi
U.O.C. Attività Amministrative Danila Fabbi
ISTITUZIONI CULTURALI Giordano Gasparini (ad interim)
OFFICINA EDUCATIVA Luca Fantini
UNITA’ DI PROGETTO SVILUPPO DEI PROGRAMMI CULTURALI E MUSEALI Elisabetta Farioli
Moreno Cagnoli
U.O.C. Polo sociale territoriale Ovest Sabina Orlandini
ISTITUZIONE NIDI E SCUOLE Direttore: Paola Cagliari Dirigente: Tiziana Tondelli
A.P. PROGETTAZIONE EDUCATIVA
Alfonso Corradini
U.O.C. Gestione dei processi educativi Eugenio Paterlini
Coord. Programma ATTIVITA’ CULTURALI
U.O.C. Amministrativa
Giovanna Righi
U.O.C. Polo sociale territoriale Città Storica Elena Orlandini
U.O.C. Polo sociale territoriale Sud Chiara Bonazzi
U.O.C. Polo sociale territoriale Nord Alessandra Margini
U.O.C. Polo sociale territoriale Est Aurella Garziera
U.O.C. Coordinamento pedagogico Tiziana Filippini
U.O.C. Gestione Biblioteche Elisabetta Ambrogi
U.O.C. Coordinamento pedagogico Bruna Giacopini
Dal 1 GIUGNO 2010
AREA INGEGNERIA E GESTIONE DELLE INFRASTRUTTURE Carlo Chiesa
GESTIONE DEL PATRIMONIO IMMOBILIARE Carlo Chiesa (ad interim)
AMMINISTRATIVO DELL’AREA INGEGNERIA E GESTIONE DELLA INFRASTRUTTURE Mara Grotti
A.P. PROCEDURE ESPROPRIATIVE
Ines Melloni
UNITA’ DI PROGETTO AREA NORD David Zilioli
SERVIZI DI MANUTENZIONE Alfredo Di Silvestro
SERVIZI DI INGEGNERIA Ermes Torreggiani
U.O.C. Verde, Traffico e Infrastrutture Aldo Cavatorti
U.O.C. Edilizia Annarosa Bellelli
U.O.C. Sicurezza Stefano Fontanili
118
PROGRAMMA 7
AVERE UNA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE EFFICACE, EFFICIENTE E TRASPARENTE
Obiettivo 17
Contenere la spesa di personale e le dinamiche occupazionali
Azioni
Risorse 2011 Entrate Correnti
17.1 Contenere le spese di personale e le dinamiche occupazionali
Spese Correnti
1.127.249,55
40.814.074,18
1.127.249,55
40.814.074,18
119
Le vigenti disposizioni in materia finanziaria per gli anni 2011 e seguenti e le modificazioni apportate alla previgente normativa dal D.L. 78/2010, convertito in Legge n. 122/2010 recante “Misure urgenti in materia di stabilizzazione finanziaria e di competitività economica” che introducono nuovi pesanti tagli alla spesa pubblica in generale e agli Enti Locali nello specifico, mutano radicalmente gli scenari complessivi ed in particolare, in materia di gestione e sviluppo del personale, riaprono per gli Enti Locali soggetti alle disposizioni di rispetto del Patto di stabilità, una stagione di sostanziale blocco delle assunzioni e di forte limitazione a tutte le spese relative al personale. Più in generale le nuove disposizioni impongono forti ripensamenti complessivi e obbligano gli Enti a compiere scelte fondamentali. Appaiono prioritari interventi, progetti ed azioni finalizzati al recupero e all’aumento di maggiori gettiti di entrata, alla reinternalizzazione di funzioni in un’ottica di minore spesa, al ripensamento di strutture, processi, attività, ecc. ed alla conseguente riallocazione anche di risorse umane verso tali interventi prioritari. Il presente obiettivo andrà perseguito tenendo in debito conto e “mettendo necessariamente a valore” tutto quanto sinora realizzato in materia occupazionale, in particolare nel triennio precedente e sino al termine dell’anno 2010, anche in relazione agli Obiettivi di mandato “MIGLIORARE LA QUALITA’ DEGLI ORGANICI”, nonchè a seguito dell’attuazione di precise politiche sul personale finalizzati a conseguire: da un lato la stabilità, il consolidamento e la riqualificazione della dotazione organica in risposta ad aumentati e complessivi fabbisogni di personale connessi ad esigenze organizzative e gestionali costantemente in evoluzione, tendenti alla soddisfazione degli aumentati e sempre crescenti, nuovi ed articolati bisogni collettivi, all’esigenza di “governance” pubblica e di costruzione di politiche pubbliche, all’esigenza di indirizzare le scelte assunzionali verso professionalità ritenute importanti, in un contesto di “riqualificazione” complessiva della spesa di personale e dei posti nella Dotazione Organica verso ruoli e compiti istituzionali dell’Ente, di governo, di indirizzo, di programmazione, di controllo e di gestione di attività e processi fondamentali e non delegabili all’esterno; dall’altro la stabilizzazione di figure professionali a vario titolo precarie, unicamente attraverso procedure concorsuali pubbliche secondo il principio della meritocrazia e del miglioramento della qualità degli organici con personale per la maggior parte giovane e laureato; a tal fine, dal 2007 al 2010 sono stati effettuati Concorsi pubblici per quasi tutti i profili professionali di Cat. C e D e la Dotazione organica è stata consolidata e riqualificata con professionalità strategiche e funzionali alle complessive esigenze organizzative; le azioni sinora perseguite di consolidamento e rafforzamento del personale a tempo indeterminato a fronte di stabili fabbisogni di varie professionalità, dovranno necessariamente essere valorizzate per meglio affrontare le limitazioni imposte dalle nuove normative per il triennio 2011-2013 con diverse azioni da modulare; la contrazione delle risorse dell’Ente, dovuta principalmente ai minori trasferimenti ed alle minori entrate, e i vincoli imposti dal rispetto del patto di stabilità, condizionano fortemente le scelte programmatiche, che prevedono operazioni concrete da realizzarsi mediante la reinternalizzazione e la 120
redistribuzione di alcune funzioni tra le strutture dell’Ente, nonché la costituzione di gruppi di lavoro per realizzare progetti specifici ai fini di una maggiore economicità, efficienza, efficacia e chiarezza organizzativa; conseguentemente, per il triennio 2011-2013, dovendosi da un lato ridurre la spesa di personale e contenere le dinamiche occupazionali, dall’altro investire risorse verso strutture, progetti ed attività considerati prioritari ed emergenti rispetto ai nuovi obiettivi dell’Ente ed in relazione ai tagli imposti dalla manovra finanziaria, si agirà secondo le seguenti MODALITA’: LE AZIONI E GLI STRUMENTI ANNO 2011 1. Costruzione del Bilancio di previsione relativamente alla spesa di personale 2011 in riduzione rispetto all’ “assestato 2010”. 2. Periodico monitoraggio sull’andamento della spesa di personale in corso d’anno. 3. Sostanziale blocco delle assunzioni a tempo indeterminato, ad eccezione delle eventuali assunzioni obbligatorie ai sensi di legge 68/99 - Assunzioni a tempo determinato necessarie a fini sostitutivi o per esigenze straordinarie connesse ai servizi sociali, educativi e al cittadino, o previste ai sensi di legge, nei limiti delle somme stanziate nei corrispondenti capitoli di Bilancio, ai fini del mantenimento dei servizi erogati alla cittadinanza. 4. Supporto e accompagnamento nei percorsi di revisione di processi di lavoro e di assetti organizzativi: reinternalizzazioni di funzioni prima gestite all’esterno (da Acer, Fincasa e altri soggetti), progetti per il controllo ed il recupero dell’evasione (es. Task force antievasione) o finalizzati alla generazione di maggiori entrate (pubblicità, passi carrai, ecc.) che pur non rappresentando obiettivi diretti del Servizio, bensì dei singoli Servizi di riferimento, condizioneranno e orienteranno le azioni complessive dell’Ente. A questi si affiancheranno gli interventi di razionalizzazione organizzativa che si renderanno opportuni nelle singole Aree, per il perseguimento degli stessi obiettivi. 5. Messa “a valore” come evidenziato nel contesto, di tutte le precedenti azioni occupazionali, mediante l’attuazione di processi di mobilità interna e di riallocazione delle risorse umane investendo principalmente verso le sopraindicate strutture, progetti ed attività oggetto di razionalizzazione organizzativa, considerati prioritari ed emergenti rispetto ai nuovi obiettivi dell’Ente. ANNI 2012-2013 1. Costruzione dei Bilanci di previsione relativamente alla spesa di personale 2012 – 2013 in riduzione rispetto all’ “assestato” dell’anno precedente. 2. Periodico monitoraggio dell’andamento della spesa di personale in corso d’anno. 3. Nuove assunzioni a tempo indeterminato nei limiti del 20% della spesa riferita al turn-over degli anni precedenti 2011 e 2012, con particolare riguardo e finalizzazione ai servizi sociali, educativi e di vigilanza, nonché a ripiano delle eventuali scoperture d’obbligo relativamente alle assunzioni di cui alla Legge 68/99. - Assunzioni a tempo determinato necessarie a fini sostitutivi o per esigenze straordinarie connesse ai servizi sociali, educativi e al cittadino, o previste ai sensi di legge, nei limiti delle somme stanziate nei corrispondenti capitoli di Bilancio, ai fini del mantenimento dei servizi erogati alla cittadinanza. 121
4. Supporto e accompagnamento nei percorsi di revisione di processi di lavoro e di assetti organizzativi considerati prioritari. 5. Messa “a valore” come evidenziato nel contesto, di tutte le precedenti azioni occupazionali, mediante l’attuazione di processi di mobilità interna e di riallocazione delle risorse umane investendo verso le strutture, i progetti e le attività considerati prioritari ed emergenti rispetto ai nuovi obiettivi dell’Ente.
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PROGRAMMA 7
AVERE UNA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE EFFICACE, EFFICIENTE E TRASPARENTE
Obiettivo 18
Migliorare la qualità del lavoro e la chiarezza organizzativa
Azioni
Risorse 2011 Entrate Correnti
_AZ_1 - Migliorare la qualità del lavoro e la chiarezza organizzativa
Spese Correnti
Spese Investimenti
28.000,00
919.046,00
529.864,00
28.000,00
919.046,00
529.864,00
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Le vigenti disposizioni in materia finanziaria per gli anni 2011 e seguenti e le modificazioni apportate alla previgente normativa dal D.L. 78/2010, convertito in Legge n. 122/2010 recante “Misure urgenti in materia di stabilizzazione finanziaria e di competitività economica” che introducono nuovi pesanti tagli alla spesa pubblica in generale e agli Enti Locali nello specifico, mutano radicalmente gli scenari complessivi ed in particolare, in materia di gestione e sviluppo del personale, riaprono per gli Enti Locali soggetti alle disposizioni di rispetto del Patto di stabilità, una stagione di sostanziale blocco delle assunzioni e di forte limitazione a tutte le spese relative al personale. Più in generale le nuove disposizioni impongono forti ripensamenti complessivi e obbligano gli Enti a compiere scelte fondamentali. Appaiono prioritari interventi, progetti ed azioni finalizzati al recupero e all’aumento di maggiori gettiti di entrata, alla reinternalizzazione di funzioni in un’ottica di minore spesa, al ripensamento di strutture, processi, attività, ecc. ed alla conseguente riallocazione anche di risorse umane verso tali interventi prioritari. Per lavorare in un contesto organizzativo di qualità e chiarezza dei ruoli e dei compiti, richiesti ed agiti, è necessario che il personale sia formato ed aggiornato rispetto alla propria area di competenza. La formazione costituisce un diritto dovere per il personale, indipendentemente dalla qualifica di appartenenza e nel pieno rispetto delle pari opportunità, come stabilito dai contratti di lavoro in materia di personale ed organizzazione degli uffici. Il presente obiettivo, che rappresenta uno degli strumenti principali per lo sviluppo del personale, andrà perseguito tenendo conto del contesto più sopra delineato, e delle normative che hanno introdotto “Misure urgenti in materia di stabilizzazione finanziaria e di competitività economica” tra cui la riduzione del 50% delle spese per attività di formazione del personale rispetto al 2009. LE AZIONI E GLI STRUMENTI 1. Attuazione del Piano di Formazione annuale
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PROGRAMMA 7
AVERE UNA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE EFFICACE, EFFICIENTE E TRASPARENTE
Obiettivo 19
Avvicinare l'Amministrazione alle imprese e al cittadino
Azioni
Risorse 2011
Entrate Correnti 19.1 - Avvicinare l'Amministrazione alle imprese e al cittadino
Entrate Investimenti
Spese Correnti
702.516,90
1.110.761,00
702.516,90
1.110.761,00
Spese Investimenti
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In questi anni l’Amministrazione ha cercato di sviluppare progetti e percorsi indirizzati verso il raggiungimento di obiettivi di efficienza nell’erogazione di servizi e di capacità della risposta ai bisogni. Avvicinare l’Amministrazione alle imprese e ai cittadini comporta un impegno costante nella direzione della semplificazione delle procedure, della trasparenza e della reingegnerizzazione dei processi, nella qualità delle relazioni con i cittadini, sia in termini di competenze che di modalità e strategie di relazione con il pubblico in generale e con gli utenti dei servizi in particolare. Nella sostanza significa analizzare queste caratteristiche in maniera trasversale a tutto l’ente e ridefinirle in modo coerente rispetto all’obiettivo dichiarato. Riorganizzare i servizi richiede dunque un nuovo approccio organizzativo, ma anche un necessario supporto tecnologico, in grado di sostenere la percorribilità degli obiettivi indicati. I canali interessati a questo ripensamento sono stati quelli attraverso i quali l’Amministrazione si relaziona con i cittadini avendone la piena titolarità: i servizi di informazione di front office, in particolare Urp-ComuneInforma, il sito internet e il canale telefonico. Secondo le indicazioni emerse dall’indagine di Monitor Città, nella rilevazione del dicembre 2010, il 46% della popolazione conosce l’ufficio per le relazioni con il pubblico e il 54,9% si dice soddisfatto dei servizi offerti. E’ pur vero, tuttavia, che solo il 3,4% della popolazione lo utilizza per accedere alle informazioni relative alle attività e ai servizi comunali: la forte polverizzazione dei front desk di accesso, unito alla presenza di altre modalità di relazione con l’ente, e soprattutto la forte prevalenza dei canali mediatici tradizionali (stampa e tv) come modalità di accesso alle informazioni sull’Amministrazione pesano sui dati di accesso a ComuneInforma. E’ chiaro comunque che una razionalizzazione dei servizi impatta non solo sul risparmio di risorse (umane, strumentali ed economiche) ma anche sui possibili miglioramenti/potenziamenti dei livelli di erogazione dei servizi. Nel corso del 2010 sono stati realizzati progetti di reinternalizzazione di alcuni servizi di front line che da una parte hanno consentito una riduzione della spesa corrente e dall’altro un ripensamento delle modalità di erogazione dei servizi. L’internalizzazione ha però comportato una ridefinizione dei gruppi di lavoro e una riconfigurazione dei servizi erogati, condizioni che comporteranno una necessaria fase di sperimentazione e messa a regime in cui sarà difficile mantenere gli standard di servizio garantiti negli ultimi anni. Inoltre la realizzazione parziale di quanto presentato in sede di analisi organizzativa ha determinato una forte riduzione dei benefici attesi e dunque dei miglioramenti possibili individuati prima in sede di ipotesi e poi a valle dell’analisi organizzativa. Questo sia per quanto riguarda lo sportello centrale di Comune Informa sia per quanto riguarda i servizi decentrati sui territori (Spazio cittadini Pieve e Ospizio). Per quanto riguarda invece la razionalizzazione e il potenziamento del canale telefonico nella direzione dell’implementazione di un progetto di contact centre l’ipotesi presentata non ha potuto essere percorsa sia per l’impatto tecnologico ed organizzativo che avrebbe comportato sia per l’investimento sull’infrastruttura tecnologica di supporto al progetto. I servizi telefonici garantiti dal centralino attuale sono quelli passanti (ricerca di numeri e personale dell’organizzazione) con standard di risposta su questi servizi che sfiora il 100%. Come testimoniano anche i dati di Monitor il centralino non eroga informazioni e non è utilizzato dai cittadini in questa direzione. Nel corso del 2010 si è proceduto anche a un’analisi del sito istituzionale per verificarne la congruità rispetto ai diversi profili utente e rispetto ai programmi di lavoro dell’Amministrazione e si sono poste le basi per lo sviluppo dell’identità e della residenza digitale che potrà consentire all’Amministrazione un significativo ampliamento dei servizi on line e un miglioramento delle relazioni one to one. Internet, sempre 126
secondo l’analisi di Monitor Città, rappresenta un canale di accesso in crescita, arrivando a circa il 20% di copertura dell’universo. Per la prima volta i dati di Monitor città relativi al 2010 indicano che il giornale ReggioComune è conosciuto da una percentuale consistente della popolazione: il 37% circa dei cittadini reggiani conosce questo strumento e l’85% di questa quota di popolazione ne esprime un giudizio positivo o molto positivo. La forte contrazione di risorse disponibili per il Servizio Comunicazione del Comune che lo gestisce non consente la programmazione di azioni di miglioramento per rafforzare ulteriormente gli indici di successo segnalati dalla rilevazione indicata. Analoga riflessione può essere proposta per quanto concerne l’attività di relazione con i media: i dati di Monitor Città che indicano percentuali tra il 40 e il 50% di popolazione che ha accesso alle informazioni sull’attività e i servizi del Comune attraverso gli organi di informazione (stampa e TV) segnalerebbero l’esigenza di un rafforzamento dell’attività dell’ufficio stampa. L’impossibilità di rafforzare l’organico dell’ufficio limita fortemente le possibili azioni di sviluppo. Avvicinare l’Amministrazione ai cittadini e alle imprese significa anche garantire il patto sulla qualità. Nel corso del 2010 si è proceduto a implementare il progetto qualità secondo uno schema che prevedeva la correlazione logico-sinergica fra tutti gli strumenti in campo (strumenti diversi implementati in tempi e con finalità diverse) e un andamento cronologico, in grado di assicurare un ‘ciclo continuo della qualità’ per consentire miglioramenti progressivi della qualità dei servizi sulla linea della variabile tempo. Un modo per mettere a valore l’ascolto degli utenti e il loro contributo al miglioramento delle performance organizzative. Anche in questo caso la forte contrazione di risorse che ha interessato tutto il bilancio comunale comporta la messa in stand by di tutta questa linea di lavoro. Per quanto riguarda l’accesso fisico e telefonico l’obiettivo individuabile è relativo al solo mantenimento degli standard quantitativi di servizio. E’ ipotizzabile una riduzione negli standard di qualità e nel livello di soddisfazione dei cittadini. Per quanto riguarda invece lo sviluppo del canale telematico l’obiettivo è un progressivo spostamento del baricentro dell’accesso alle informazioni e ai servizi mediante canale telematico garantendo maggiore efficienza, semplificazione, trasparenza e riduzione ulteriore dei costi delle transazioni. Inoltre, con lo scopo di favorire le imprese nella loro attività, lavoreremo per ridurre gli oneri amministrativi ed i tempi a loro carico. LE AZIONI E GLI STRUMENTI Riorganizzazione dei servizi e dei gruppi di lavoro a seguito dell’internalizzazione e della razionalizzazione di alcuni front desk. Mantenimento degli standard di legge per quanto riguarda la trasparenza amministrativa. Mantenimento dello standard attuale di produzione del periodico comunale Reggio Comune. Mantenimento dell’attività dell’ufficio stampa .
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PROGRAMMA 7
AVERE UNA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE EFFICACE, EFFICIENTE E TRASPARENTE
Obiettivo 20
Spendere meglio
Risorse 2011
Azioni
Entrate Correnti 20.1 - Spendere meglio
Entrate Investimenti
Spese Correnti
761.000,00
21.231.500,00
16.360.324,00
761.000,00
21.231.500,00
16.360.324,00
Spese Investimenti
Spese Rimborso Prestiti
20.334.500,00
22.375.989,00
20.334.500,00
22.375.989,00
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La predisposizione del Bilancio 2011 e del bilancio triennale 2011-2013 risente non solo dell’aumento della popolazione, del perdurare della crisi economico/finanziaria nazionale e internazionale che incide pesantemente nel tessuto economico locale, ma soprattutto subisce le rigide e penalizzanti disposizioni normative a carico degli Enti Locali che prevedono riduzioni di trasferimenti, impongono tagli e vincoli del Patto di Stabilità. Oltre a dovere garantire il miglioramento dei saldi secondo le regole del patto di stabilità, i Comuni oltre i 5000 abitanti hanno avuto una riduzione dei trasferimenti per 1,5 miliardi nel 2011 e 2,5 miliardi nel 2012. La riduzione si è tradotta in un taglio per il Comune di Reggio di circa 5 milioni nel 2011( pari all’11,722% delle spettanze erariali aggiornate al 16 novembre 2010, escludendo dalle spettanze unicamente la compartecipazione Irpef considerata dinamica) e nel 2012 di circa 8,3 milioni (pari al 20% delle spettanze 2010). Il Comune di Reggio dovrà migliorare i saldi del patto di stabilità di oltre 11 milioni , dovendo raggiungere un saldo positivo tra Entrate finali e spese finali pari con la vigente normativa a 10,7 milioni per il 2011 (contro i – 0,6 milioni del 2010).Anche con l’emanazione del DPCM di cui all’ art.1 ,comma 93 della Legge di stabilità 2011 la situazione rimarrà comunque critica in quanto si dovrà raggiungere un obiettivo positivo di circa 8,7 milioni. La normativa ha imposto inoltre pesanti restrizioni in relazione ad alcune tipologie di spese: - Indennità, compensi, gettoni e retribuzioni per componenti di organi di indirizzo, direzione e controllo, cda e organi collegiali; - Spese per incarichi di studio e consulenza; - Spese per relazioni pubbliche, convegni, mostre, pubblicità e rappresentanza ; - Spese per auto noleggi taxi; - Contenimento della spesa di personale ( spese per formazione, missioni, trattamento economico, progressioni di carriera, rinnovi contrattuali assunzione di personali). In questa difficile realtà dei fatti obiettivo fondamentale per il Comune per gli anni 2011 e successivi sarà spendere meglio, il che significa mettere in atto interventi di razionalizzazione della spesa con equità garantendo i servizi prioritari per i cittadini e le eccellenze. In particolare si è provveduto a: - Contenere la spesa per conferimento di incarichi individuali; - Stabilizzare nel 2011 la rata di ammortamento degli oneri finanziari e una riduzione significativa a partire dal 2012 pur in presenza di un livello crescente di tassi di interesse. In particolare nel biennio 2011-2012 verrà posto in essere un piano straordinario di estinzioni anticipate collegato ad un piano di alienazioni straordinarie da attuarsi in relazione all’ andamento degli obiettivi del patto e all’ evoluzione normativa in corso con il possibile sblocco già nel 2011 della possibilità di conteggiare le alienazioni ai fini delle entrate utili del patto. - Ridurre le spese generali di funzionamento quali: • Personale: blocco retribuzioni, blocco del turnover (solo servizi essenziali), riduzione spese di formazione e missioni ; • Spese generali trasversali ai servizi: pulizie, attrezzature, cancelleria, vestiario, vigilanza, pubblicazioni, parco automezzi, rappresentanza , utenze , gestione patrimonio e tecnologie; • Gestione neve e gestione calore. - Internalizzare alcuni servizi: o Filtro anagrafe, Abitabilità e gestione pratiche archivio, in gestione a Fin casa spa nel 2010; o Informa giovani; 129
o Gestione del patrimonio immobiliare con riferimento alla Convenzione PG n. 6466/94 del 5/4/2006 modificata il 16/2/2007 con PG 2667/40, in scadenza nel 2011, con Acer Azienda casa Emilia Romagna relativa all’affidamento di servizi inerenti la gestione di parte del Patrimonio Immobiliare (contratti di locazione e/o concessione attivi e passivi,utenze, gestione del servizio di illuminazione votiva, riscossione proventi di cremazione e manutenzione impianti per aree cimiteriali). o Collaudi opere pubbliche in gestione ad Acer nel 2010. Nello specifico, il Bilancio 2011 del Comune di Reggio Emilia si concretizza in 135,9 milioni di Euro di spese correnti ( contro i 142,6 milioni di Euro del 2010) e spese in conto capitale (investimenti) per 29,3 milioni di Euro. Considerando anche il rimborso della quota capitale dei mutui, le previsioni di operazioni di reimpiego della liquidità, le spese per conto terzi, il totale delle previsioni di Bilancio per il 2011 ammonta a 225,8 milioni. A queste previsioni vanno poi aggiunti 13,34 milioni di investimenti da realizzare attraverso forme di partnenariato pubblico privato e quindi non previsti direttamente a Bilancio ma solo nel Programma Triennale dei Lavori pubblici tramite apporto di capitale privato. Le entrate si prevedono nel complesso per 149,7 milioni. La spesa corrente si riduce del 4,7% rispetto al 2010, la spesa complessiva per beni e servizi si riduce del 7,9% rispetto al 2010. Si conferma e si rafforza la politica di riduzione su base pluriennale dello stock di debito: rispetto all’impegno di riduzione del 10% del rapporto debito/pil nel periodo 2005/2010 assunto nei confronti del Ministero Economia, si stima, sulla base delle previsioni del debito inserite nel bilancio pluriennale, di ridurre lo stesso del 36%. Si evidenzia in particolare come grazie alle politiche di contenimento del debito e di estinzioni anticipate effettuate nel 2007 il debito residuo diminuisce dai 181 milioni di fine 2005 a 140,0 milioni stimati di fine 2010. La politica di riduzione dell’indebitamento viene confermata e rafforzata anche nel triennio 2011- 2013 : il nuovo indebitamento si è quasi azzerato(solo 2,9 per subentro mutui a parziale carico dello stato) ed è di molto inferiore al debito residuo che si estinguerà nel medesimo triennio. L’ Amministrazione Comunale, a differenza di molte altre amministrazioni, dal 2005 ad oggi ha operato in una logica di lungo periodo tesa ad estinguere anticipatamente il debito con caratteristiche più onerose in termini di tassi o di durata. La conseguenza è la riduzione del peso degli oneri finanziari a carico degli esercizi futuri del Comune. Gli indicatori sulla capacità di indebitamento mostrano un livello sostenibile per il bilancio dell’ente e per gli esercizi futuri: infatti il rapporto tra quota interessi ed entrate correnti si riduce al 3,54% (contro un 8% previsto dalla legge di Stabilità 2011). La rata complessiva per oneri finanziari prevista nel 2010 è di 14,9 milioni contro i 16 milioni del 2009, con una riduzione quindi di circa 1,1 milioni. LE AZIONI E GLI STRUMENTI Razionalizzare la spesa corrente Migliorare nelle forme di collaborazione tra enti locali in campo finanziario (CESFEL e negoziazione unitaria) al fine di ottimizzare la gestione finanziaria e ridurre il costo dell’indebitamento e la rigidità del bilancio. Monitoraggio costi analitici e definizione costi standard.
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PROGRAMMA 7
AVERE UNA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE EFFICACE, EFFICIENTE E TRASPARENTE
Obiettivo 21
Migliorare la capacità di attrazione delle risorse
Risorse 2011
Azioni Entrate Correnti 21.1 - Migliorare la capacità di attrazione
Entrate Investimenti
Spese Correnti
Spese Investimenti
68.408.624,00
11.100.000,00
1.307.875,00
1.160.000,00
68.408.624,00
11.100.000,00
1.307.875,00
1.160.000,00
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Per sostenere e promuovere iniziative e progetti realizzati dall’Ente è necessaria la collaborazione di altri attori del territorio sia pubblici che privati. La collaborazione può realizzarsi attraverso diverse forme: la principale è la sponsorizzazione e/o l’accordo di collaborazione intesi non come il semplice reperimento di risorse economiche e/o tecniche utili alla realizzazione di un progetto, ma come un rapporto proficuo e sinergico tra due soggetti, l'amministrazione e l'azienda interessata, che nella realizzazione di un progetto e/o di un evento perseguono interessi sia propri che comuni. In questo contesto le strategie di comunicazione scelte dall’Ente sono la parte più interessante per lo sponsor che vede il ritorno di immagine a fronte del finanziamento concesso. Esistono inoltre altre forme di collaborazione tra Ente e partner pubblico/privato, quali la raccolta pubblicitaria, che si concretizza nella vendita di spazi pubblicitari per la promozione di prodotti o diffusione di messaggi, erogazioni liberali in denaro, contributi. Per migliorare la capacità di attrazione delle risorse il Comune di Reggio Emilia agirà anche su altri fronti: 1) Equità fiscale e Lotta all’evasione fiscale. Tutti devono pagare in modo equo, pertanto si procederà ad un attento monitoraggio di tutte le entrate ed in particolare si concentrerà mettendo in campo i seguenti interventi: • Reintroduzione della tassa sui passi carrai intesa come complesso di azioni finalizzate alla realizzazione del censimento completo dei passai carrai per mappare tutto il territorio e reintroduzione di un canone adeguato per l’utilizzazione del suolo pubblico. • Revisione piano tariffario (Cosap, diritti segreteria,rette) • Creazione di una task force “anti - evasione” intesa come un complesso di attività finalizzate : 1. alla realizzazione di un “unico punto di accettazione delle richieste di benefici economici” erogabili dall’Amministrazione e alla creazione di un unico ufficio che esegua le analisi, le indagini, gli studi, le verifiche e gli approfondimenti collegati alle dichiarazioni Ise – Isee, con lo scopo di intensificare i controlli relativi ai requisiti dei richiedenti, sia per avere un costante aggiornamento delle situazioni economico-sociali, sia per garantire maggiore equità nella distribuzione degli aiuti. 2. ad intensificare l’attività di accertamento in collaborazione con Agenzia delle entrate: potenziamento, sulla base dei dati derivanti dalle banche dati in possesso all’Amministrazione, delle segnalazioni relative all’evasione fiscale . 3. al recupero dell’evasione dell’imposta di pubblicità attraverso l’intensificazione di azioni di controllo sul territorio. 2) Politiche straordinarie di dismissione mobiliare e immobiliare. Nel prossimo triennio si prevede l’attivazione di politiche straordinarie di dismissione mobiliare e immobiliare da destinare a estinzione anticipata di indebitamento in essere per un totale di 12,5 milioni nel 2011 e di 12,95 milioni nel 2012 al fine da un lato di rafforzare la politica di riduzione dell’indebitamento e dall’ altro il rispetto del patto di stabilità e quindi la possibilità di garantire i pagamenti delle opere in corso . In particolare si prevedono dismissioni mobiliari di azioni IREN Spa nel 2011 per un controvalore di 10 milioni e che la cessione di dette azioni dovrà avvenire sulla base dei valori di mercato ed essere indirizzata 132
prioritariamente a enti strumentali dell’ ente e in primis all’ azienda Speciale FCR in un’ ottica di economicità e di valorizzazione complessiva delle partecipazioni dell’ ente. 3) Rafforzamento e sviluppo del Centro Servizi Finanza e Investimenti Locali Emilia Romagna (Ce.S.F.E.L.) e proseguire nell’ analisi delle diverse alternative di finanziamento degli investimenti. Il Ce.S.F.E.L., di cui il Comune di Reggio è ente capofila e referente organizzativo, ha realizzato già nei primi anni di sperimentazione importanti risultati in termini di crescita delle professionalità e di assistenza e monitoraggio del debito, permettendo agli enti di gestire in modo ottimale il proprio indebitamento e di ottenere così risparmi di gestione. Grazie anche al Cesfel si rafforzerà la capacità di individuare le possibili forme di collaborazione pubblico privata e dei nuovi strumenti disponibili al fine di sopperire ai crescenti vincoli del patto di stabilità che limita la capacità diretta di fare investimenti.. LE AZIONI E GLI STRUMENTI - Potenziare la lotta contro l’evasione fiscale - Rafforzare ulteriormente la realizzazione degli investimenti pubblici attraverso il partenariato pubblico privato (PPP) - Migliorare le percentuali e la tempistica di riscossione - Ottimizzazione del piano di alienazione mobiliare e immobiliare.
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PROGRAMMA 7
AVERE UNA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE EFFICACE, EFFICIENTE E TRASPARENTE
Obiettivo 22
Comunicare le opportunità in termini di obiettivi dell'amministrazione e di profilo di cittadinanza
Azioni
Risorse 2011 Entrate Correnti
22.1 - Comunicare le opportunità in termini di obiettivi dell'amministrazione e di profilo di cittadinanza
Spese Correnti
Spese Investimenti
14.400,00
278.568,00
70.000,00
14.400,00
278.568,00
70.000,00
134
Realizzare il sistema delle opportunità indicate nella precedente relazione previsionale e programmatica è il difficile compito che l’Amministrazione ha assunto per questa Legislatura. Garantire una vita serena al maggior numero possibile di persone, offrire occasioni di accesso all’istruzione, alla formazione e alla conoscenza lungo tutto l’arco della vita, garantire la possibilità di guardare al futuro vivendo in una città moderna e attrezzata alle nuove sfide del Terzo Millennio, tutelare l’ambiente per noi e per le generazioni future, salvaguardando possibilità di sviluppo e di mobilità per tutte le persone costituiscono i principali programmi dell’Amministrazione ma, al contempo, sono mete raggiungibili solo nella misure in cui sono conosciute e condivise da tutto il sistema degli attori e dall’intera comunità. La sfida in campo per la comunicazione è dunque quella di far conoscere il sistema delle opportunità che i singoli programmi di policies sono impegnate a costruire rendendo gli interlocutori sufficientemente informati su questi programmi e sugli obiettivi cui puntano, come condizione necessaria per una dialettica pubblica che dia legittimità a questi obiettivi e ne crei la massima partecipazione e condivisione possibile. I dati di Monitor Città relativi al 2010 indicano un livello di soddisfazione per la comunicazione prodotta dal Comune decisamente incoraggianti, seppur in calo rispetto allo scorso anno. Quasi il 70% dei cittadini intervistati si è dichiarato infatti soddisfatto della comunicazione prodotta dall’ente. Il 43% del medesimo campione sottoposto a indagine ritiene di essere sufficientemente informato sugli obiettivi del Comune e di questo più dell’84% condivide gli obiettivi dell’ente. Nella sostanza, se conosciuti, gli obiettivi dell’ente vengono condivisi. Quest’area di lavoro dovrà mantenere la propria focalizzazione sulla comunicazione del programma di lavoro e sui principali obiettivi che tale programma persegue: i dati di risposta della cittadinanza incoraggiano a mantenere come centrale la condivisione di obiettivi e valori che sono alla base delle scelte delle politiche pubbliche. Per raggiungere questi obiettivi è necessario concentrare gli sforzi sulle azioni intraprese in questa direzione già da alcuni anni e rafforzare alcune direzioni di lavoro che si sono avviate lo scorso anno. LE AZIONI E GLI STRUMENTI - Azioni di formazione e comunicazione interna per aumentare il grado di omogeneità delle azioni di comunicazione da parte dei servizi dell’ente e per condividere le priorità di comunicazione (definizione di standard e regole, procedure condivise, centralizzazione dei passaggi produttivi per realizzare ulteriori sinergie e razionalizzazioni). - Mantenimento delle azioni di comunicazione sull’identità dell’Amministrazione Mantenimento delle azioni di comunicazione sugli obiettivi prioritari indicati da programma annuale di lavoro delle diverse policies e servizi, in particolare gli ambiti di lavoro legati alla crescita intelligente, alla crescita sostenibile e alla crescita inclusiva. - Mantenimento dei programmi di comunicazione sulle policies già avviati per garantire continuità della comunicazione degli obiettivi. - Mantenimento delle azioni di comunicazione sui comportamenti virtuosi coerenti con gli obiettivi dei programmi di lavoro. - Azioni di razionalizzazione della spesa per la gestione della comunicazione (spostamento della relazione Amministrazione/cittadini dalla vasta scala alle relazioni con gli stakeholder, orientamento verso l’utilizzo della modalità elettronica, razionalizzazione della produzione tipografica interna ed esterna). 135
PROGRAMMA 7
AVERE UNA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE EFFICACE, EFFICIENTE E TRASPARENTE
Obiettivo 23
Politiche istituzionali di supporto
Azioni
Risorse 2011
Entrate Correnti 23.1 - Politiche istituzionali di supporto
Entrate Investimenti
Spese Correnti
Spese Investimenti
29.739.437,55
1.538.150,00
250.000,00
29.739.437,55
1.538.150,00
250.000,00
Le politiche istituzionali riguardano il funzionamento della macchina comunale, in particolare i servizi di supporto amministrativi quali: Segreteria Generale, Gabinetto Sindaco, Servizio Finanziario, Servizio Legale, Affari Istituzionali ecc. .
136
PROGRAMMA 7
AVERE UNA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE EFFICACE, EFFICIENTE E TRASPARENTE
Obiettivo 24
Accrescere il senso di responsabilità civica e protagonismo dei cittadini
Indicatori target
Aumentare del 5% il numero di organizzazioni del Terzo Settore coinvolte nel progetto "I Reggiani per esempio" Aumentare del 2% l'attività di volontariato dei cittadini
Azioni
Risorse 2011
Entrate Correnti 24.1 - Cura della comunità
12.000,00
24.2 - Sviluppo dei processi partecipativi 24.3 - Incentivi al protagonismo
Spese Correnti 242.000,00 15.000,00
47.500,00
571.800,00
59.500,00
828.800,00
137
L’obiettivo di accrescere il senso di responsabilità civica e protagonismo dei cittadini opera in un contesto territoriale che ha visto, negli ultimi due decenni, una forte trasformazione demografica, urbanistica e infrastrutturale che ha modificato sostanzialmente non solo il territorio e l’ambiente urbano ma anche le reti sociali di appartenenza civile e politica. Pur in un quadro generale di tenuta della qualità della vita, dell’ambiente e della struttura sociale, sono presenti segnali di disagio e problematiche tipiche delle società sviluppate contemporanee. Sono un esempio il diffondersi, anche nella nostra realtà, di pratiche di mobilitazione della comunità locale (o addirittura micro-locale) che si pongono in maniera a volte corporativa verso progetti di interesse generale, in nome di rivendicazioni particolaristiche che non vanno oltre al “perché proprio qui” (sindrome Nimby). In tale contesto gli enti locali sono sempre più chiamati ad affrontare problemi ambientali e sociali complessi (spesso in un quadro di elevata conflittualità accompagnato da una crisi progressiva della democrazia rappresentativa), ad aprire nuovi spazi di democrazia, a ricercare nuove modalità di attenuazione dei conflitti sociali al fine, in ultima analisi, di ricomporre gli interessi collettivi delle comunità in un’ottica di qualità del vivere e sostenibilità dello sviluppo. Di fronte a tali sfide, per affrontare problemi cosi complessi e di carattere fortemente trasversali, gli enti locali si trovano spesso privi di adeguati strumenti, utili ad orientare la propria azione di governo in modo efficace. La maggior criticità che incontra l’amministrazione locale nell’operare in un campo delicato e sensibile qual’è il senso di responsabilità civica dei cittadini risiede proprio nel senso di sfiducia nelle istituzioni della democrazia rappresentativa che è diffuso nell’opinione pubblica. Non si tratta di un fenomeno locale ma al contrario è un fenomeno di portata globale con particolare diffusione nelle democrazie mature europee. L’abrogazione delle Circoscrizioni comunali dal 2014, operata dalla Legge finanziaria 2010 nel segno della riduzione dei “costi della politica”, comporta da subito un effetto di indebolimento del decentramento politico-amministrativo in termini di credibilità ed impone una riflessione sul suo futuro. Se il senso di crisi nelle istituzioni della democrazia rappresentativa è riscontrabile a livello europeo, il contesto reggiano offre ancora degli elementi di pregio e valore. In primo luogo in questo ambito va considerato il forte senso civico della comunità reggiana. Questa senso civico si è tradotto negli anni nella presenza di una forte vitalità associativa sul territorio (Associazioni di promozione sociale, Organizzazioni di volontariato, Cooperative sociali). L’operatività di una struttura di coordinamento di tali realtà quale il Forum del Terzo settore con il quale si è già costruita un’ importante alleanza strategica e partnership operativa per l’Avviso pubblico “I Reggiani per esempio” e per il progetto “Anche tu per esempio” è quindi una risorsa preziosa per la governance di queste politiche. Le azioni dell’obiettivo si iscrivono nella linea di indirizzo politico relativo alla “Cura della Comunità”. Con tale formulazione si intende un complesso di interventi tesi al mantenimento delle reti di coesione sociale e di responsabilità civica esistenti tradizionalmente nel tessuto sociale reggiano. In tale ambito sono ricomprese le seguenti azioni: -
Cura della Comunità relativa al decentramento politico amministrativo (Circoscrizioni) in quanto luogo della promozione della coesione sociale e della partecipazione ai processi decisionali; 138
-
Processi partecipativi decisionali inclusivi per lo sviluppo dei patti di civicness;
-
Incentivi al protagonismo per la promozione della cittadinanza attiva in forma associata (Avviso pubblico “I Reggiani per esempio”); del volontariato nelle organizzazioni di terzo settore (Progetto “Anche tu per esempio”); delle pari opportunità.
AZIONI 24.1 - CURA DELLA COMUNITA (Circoscrizioni) Le Circoscrizioni di decentramento comunale operano sulla base del Regolamento dei Consigli di Circoscrizione approvato dal Consiglio comunale nel 2007 relativemente a: “Iniziative in campo culturale, sportivo, ricreativo, educativo e formativo extrascolastico, delle politiche sociali e socio assistenziali, delle politiche giovanili, di promozione della comunicazione pubblica e del diritto all’informazione.” La gestione di tali iniziative avviene sulla base dei Programmi di lavoro approvati dai rispettivi Consigli di Circoscrizione. Nell’anno in corso si predisporrà un nuovo progetto di partecipazione e consultazione decentrata in relazione alle nuove disposizioni del Codice delle Autonomie in corso di emanazione. Si curerà inoltre l’implementazione di un sistema informativo relativo alla “Cura della comunità” nell’ambito del progetto di geodatawarehouse dell’amministrazione comunale. 24.2 - PROCESSI PARTECIPATIVI I processi partecipativi vengono condotti sulla base della Direttiva in materia approvata con deliberazione G.C. n.21664/242 del 15.10.2008. I processi partecipativi previsti per l’anno 2011 sono i seguenti: PATTI: Patto via Roma, Patto via Toschi - via S. Carlo; PROCESSI PARTECIPATIVI: Campo di Marte; Parco del Rodano; TMB Gavassa; PRU Ospizio; Zona Mirabello. Numero processi partecipativi attivati
Numero partecipanti ai processi partecipativi 12
1.400
1.000
11
1.287
1.200
10
1.059
8 7
800 643
600
6 5 4
400 2
200
0
0 2008
2009
2010
2008
2009
2010
24.3 - INCENTIVI AL PROTAGONISMO Il progetto ‘I Reggiani per esempio’ , avviato nel 2008, nasce con l’intento di raccogliere buone pratiche di cittadinanza attiva e di responsabilità sociale da parte di enti, associazioni, imprese, gruppi di cittadini o singole persone della città di Reggio Emilia. Gli obiettivi che fin dall’inizio l’Amministrazione comunale si è posta si sono basati principalmente sulla valorizzazione del capitale sociale di soggetti organizzati e
139
non, sulla capitalizzazione di tali esperienze nell’ambito di una strategia di governance del territorio volta alla programmazione dell’azione sociale sia pubblica che privata ed, infine, nella riproduzione del capitale sociale. Nella prima fase sono state raccolte oltre 300 storie e le principali attività messe in campo sono state la pubblicazione del materiale pervenuto, la realizzazione di un ciclo di appuntamenti formativi e l’evento conclusivo del 18 dicembre 2008 nel quale è stato presentato il progetto e sono stati restituiti alla città i casi di buone pratiche. Con questa operazione sono stati promossi positivi comportamenti di civicness, stimolandone l’adozione e la diffusione e valorizzando i cittadini che volontariamente si impegnano costantemente a favore della comunità locale. Il progetto ‘I Reggiani per esempio 2010’ - Avviso pubblico per la presentazione di proposte volte a promuovere il protagonismo dei cittadini e la cittadinanza attiva rappresenta la seconda fase dell’iniziativa avviata nel 2008, attraverso la quale si è voluto passare dalla fase di raccolta delle buone pratiche alla promozione concreta di attività di cittadinanza attiva. In particolare l’amministrazione comunale ha incentivato la promozione di idee, competenze e progetti da parte di realtà collettive (associazioni ecc) che sono state finanziate attraverso l’erogazione di contributi. L’anno 2011 vedrà il monitoraggio dello stato di attuazione e messa in valore dai progetti finanziati nell’ambito dell’Avviso pubblico “I Reggiani per esempio 2010”. La terza fase tenderà a valorizzare ed ottimizzare questa ricchezza umana, le realtà, le azioni di cittadinanza attive a livello individuale sul territorio reggiano. In questa direzione, il progetto “Anche tu per esempio”, intende estendere la positiva esperienza della Leva Giovani agli adulti e anziani. Una forma organizzata di volontariato che sia a portata di tutti, consapevole e che non si sostituisca al lavoro. Con questo progetto si vuole favorire la partecipazione dei cittadini alla vita pubblica, promuovere la socialità e le relazioni in un’ottica di comunità e cittadinanza attiva e impedire forme di isolamento generando nuove possibilità di inclusione sociale. L’opportunità sarà rivolta a tutti i cittadini residenti nel Comune di Reggio Emilia che intendano svolgere attività di volontariato, di solidarietà e di utilità civica in ausilio ed affiancamento ai servizi comunali e alle organizzazione del Terzo settore operanti sul territorio comunale (Organizzazioni di Volontariato, Associazioni di Promozione sociale e Cooperative sociali). Infine rientrano in questa azione le politiche volte a diffondere e valorizzare la cultura di genere; promuovere le pari opportunità uomo donna. Tali politiche contemplano le seguenti attività: sensibilizzazione della cittadinanza sulle tematiche di genere e delle Pari opportunità con informazioni e orientamento in merito, gestione sportello consulenza legale, gestione calendario iniziative “Primavera Donna”, attività di segreteria e supporto alla “Consulta tempi e orari” e gestione sito web “Conciliare”, partecipazione al tavolo interistituzionale sulla violenza alle donne, supporto al Comitato Pari Opportunità curando l’implementazione del Piano delle Azioni Positive.
140
Dati relativi all’Avviso pubblico “I Reggiani per esempio 2010” 439 PROPOSTE PERVENUTE di cui Finanziati 175 PROGETTI PROGETTI SOSTENUTI
n. progetti
budget
Sostegno alle famiglie (inclusi progetti delle scuole)
48
€245.700
Politiche culturali
23
€168.700
Promozione dell'attività sportiva (anche con disabili)
57
€120.000
Coesione sociale
18
€116.500
Rigenerazione urbana
20
€91.600
5
€34.500
4 175
€23.000 €800.000
Promozione e cultura ambientale Promozione turistica della città Totale
141
GOVERNANCE TERRITORIALE LE SOCIETA’ PARTECIPATE DEL COMUNE DI REGGIO EMILIA
Il Gruppo “Comune di Reggio Emilia” è costituito da aziende pubbliche, private e miste, legate tra loro da rapporti di proprietà, con il Comune che opera direttamente come capogruppo. Il gruppo nasce dall’affidamento della gestione dei servizi pubblici locali a soggetti partecipati legati al Comune da rapporti di natura finanziaria, patrimoniale o contrattuale. I servizi pubblici locali hanno per oggetto la “produzione di beni e attività rivolte a realizzare fini sociali e a promuovere lo sviluppo economico e civile delle comunità locali” (art. 112 del Testo unico delle leggi sull’ordinamento degli enti locali).Nella gestione dei servizi pubblici locali il Comune di Reggio Emilia si avvale dunque delle sue aziende partecipate come strumenti utili a perseguire le proprie finalità istituzionali, ossia il soddisfacimento dei bisogni pubblici e lo sviluppo della comunità locale. Il Comune di Reggio Emilia nel ruolo di holding nei confronti delle diverse aziende appartenenti al gruppo, è chiamato a definire strategie, coordinare l’attività delle diverse unità economiche e controllare il raggiungimento dei risultati particolari e globali. Il Comune di Reggio Emilia detiene partecipazioni di varia entità e a diverso titolo: 17 società controllate (alcune con controllo congiunto), 9 società collegate. Detiene inoltre partecipazioni di minore entità in altre 3 società. Secondo l’IPAS 6 un’azienda si definisce controllata quando il Comune ha il potere di determinarne le scelte amministrative e finanziarie così da beneficiare dei risultati della loro attività, sia in termini finanziari che di obiettivi.In virtù di questa definizione gli IPAS hanno individuato delle condizioni di potere e di beneficio la cui esistenza congiunta di almeno una delle due tipologie, permette di determinare l’esistenza del controllo. Per qualificare invece un’azienda come collegata l’IPAS 7 utilizza il criterio dell’influenza notevole. Quest’ultima si ha quando il Comune ha il potere di partecipare alla definizione delle scelte amministrative e gestionali della partecipata.
142
Comune di Reggio Emilia CONTROLLATE
Consorzio ACT – 38,55% Asp OSEA - 73% FCR – 100% FIN CASA spa 92,52% Fondazione I TEATRI – 90% Fondazione SPORT – 100% Istituzione Nidi e Scuole – 100%
ACER azienda pubblica – 25,50% AGAC Infrastrutture spa 55,32% Aeroporto srl – 38,98% Asp RETE – 97% REGGIO NEL MONDO srl – 90%
Fondazione Mondinsieme – 100% Asp SS Pietro e Matteo - 74%
MAPRE srl – 99,20%
Reggio Children srl – 51%
COLLEGATE
ALTRE PARTECIPAZIONI
CRPA – 24,70%
LEPIDA spa 0 006%
Fondazione SIPL – 1,08% SIPER srl – 13,34%
ASP OPUS CIVIUM-0.5% BANCA ETICA – 0,07%
SOFISER srl – 26,63% IREN spa – 7,76% Fondazione DANZA – 14,10% PIACENZA Infrastrutture – 22,10%
REINNOVA – 19,33% Associazione PARMA REGGIO FESTIVAL – 16,67%
Campus Reggio srl– 100 %
143
Istituzione Nidi e Scuole dell’infanzia Denominazione e Natura giuridica Nidi e Scuole Comunali dell’Infanzia di Reggio Emilia Istituzione
Sede legale
Via Guido da Castello 12, 42100 Reggio Emilia
Capitale sociale
34.017.064,00
Numero amministratori
Politiche di riferimento
% di Partecipazione del Comune di Reggio Emilia
5
Avere una buona cultura e una buona educazione
100%
Oggetto Sociale: L’Istituzione persegue le finalità programmare, coordinare, potenziare e gestire le attività necessarie al funzionamento e alla qualificazione dei servizi educativi per l’infanzia (asili nido e scuole dell’infanzia, servizi integrativi gestiti dal Comune di Reggio Emilia) nell’ambito di un progetto unitario per i bambini e le bambine da 0-6 anni. Attività: • la valorizzazione dei diritti e delle potenzialità dei bambini; • la promozione della professionalità e della cultura educativa; • la partecipazione delle famiglie e dei soggetti protagonisti del processo educativo.
144
Denominazione e natura giuridica
Sede legale
Farmacie Comunali Riunite Azienda Speciale Poliservizi del Comune di Reggio Emilia
Via Doberdò, 4 42100 Reggio Emilia
Capitale sociale
Numero amministratori
Politiche di riferimento
12.348.964, 00
5
Vivere una vita serena. Avere un lavoro
% di Partecipazione del Comune di Reggio Emilia 100%
Oggetto sociale: L’Azienda ha per oggetto le seguenti attività inerenti alla distribuzione di farmaci e prestazione di servizi socio assistenziali. Attività: • l’esercizio diretto delle farmacie comunali site nel Comune di Reggio Emilia e l’esercizio della vendita al minuto di specialità medicinali; • l’attività di prevenzione e di educazione sanitaria verso i cittadini; • prestazione di servizi e attività socio-assistenziali a disabili, anziani e minori; • servizi socio-educativi extrascolastici.
145
FIN CASA SPA Denominazione e natura giuridica Fin Casa Società per Azioni
Sede legale
Capitale sociale
Numero amministratori
Politiche di riferimento
Via della Costituzione,6 42100 Reggio Emilia
3.452.450,00
3
Vivere una vita serena
% di Partecipazione 92,52 %
Oggetto Sociale: La Società ha per oggetto la gestione del servizio pubblico abitativo per il Comune di Reggio Emilia. Attività: • l’acquisizione, l’urbanizzazione e la vendita di aree connesse al servizio abitativo Comunale;
146
Denominazione e natura giuridica I Teatri Reggio Emilia Fondazione
Sede legale Piazza Martiri VII Luglio 7, 4210 Reggio Emilia
Capitale sociale
Politiche di riferimento
€ 437.343
Avere una buona cultura e una buona educazione
Numero amministratori
% di Partecipazione del Comune di Reggio Emilia
11
90 %
Oggetto Sociale: La Fondazione persegue, senza scopo di lucro e con finalità di promozione della cultura e dell’arte con utilità sociale, la diffusione dell’arte musicale, del teatro e della cultura in genere. Attività: Gestione delle seguenti attività legate all’ambito teatrale: - Lirica - Concertistica - Danza - Red - Rec - Prosa - Festival del quartetto d’archi - Operetta - Progetti con le scuole
147
MAPRE SRL Denominazione e natura giuridica Mapre srl, Mercato ortofrutticolo all’ingrosso di Reggio Emilia Società a responsabilità limitata
Sede legale
Capitale sociale
Numero amministratori
Politiche di riferimento
Via Cisalpina 9, 42100 Reggio Emilia
47.320,00
1
Avere un lavoro
% di partecipazioni
99,2 %
Oggetto Sociale: La società ha per oggetto l'attività di gestione del mercato all'ingrosso dei prodotti ortofrutticoli di Reggio Emilia e l'attuazione di iniziative tese a migliorare il consumo e la commercializzazione di prodotti ortofrutticoli ed annonari. Attività: La società svolge tutte le operazioni commerciali (anche di import-export), finanziarie, mobiliari e immobiliari, necessarie o utili per il raggiungimento degli scopi sociali
148
Agac Infrastrutture
Denominazione e natura giuridica
Sede Legale
Via Nubi di Agac Magellano, 30 Infrastrutture 42100 Reggio Società per azioni Emilia
Capitale Sociale
120.000,00
Numero amministrato re
Politiche di riferimento
% di Partecipazione
1
Avere un lavoro
55,32%
Oggetto sociale: Società di gestione delle reti e degli impianti e dotazioni funzionali necessari all’espletamento dei servizi pubblici locali. La società svolge attività e produce beni e servizi necessari al perseguimento di scopi istituzionali degli Enti che la partecipano. Attività: Gestioni delle reti, in particolare: a) la captazione, adduzione e distribuzione di acqua ad usi civili, di fognatura e di depurazione delle acque reflue; b) attività strumentali, di gestione di impianti per la produzione di energia, con prevalente riferimento all’utilizzo di fonti rinnovabili, di ideazione, progettazione, realizzazione diretta e gestione di servizi del patrimonio dei Soci Pubblici, società di servizi energetici ecc.,
149
Denominazione e natura giuridica Reggio nel Mondo Agenzia per la promozione di Reggio Emilia Società a responsabilità limitata
Sede legale Via San Pietro Martire, 6 42100 Reggio Emilia
Capitale sociale
51.000,00
Numero amministratori
Politiche di riferimento
1
Avere un lavoro
% di Partecipazione 90%
Oggetto Sociale: La società ha per scopo la diffusione e la promozione di Reggio Emilia nell’insieme dei suoi aspetti culturali, sociali ed economici collaborando con enti, organismi e associazioni internazionali, europei e nazionali. Attività: - Gestione e sviluppo dei rapporti di gemellaggio e progetti di cooperazione decentrata - Iniziative diverse dai gemellaggi - Iniziative nei settori di solidarietà e diritti umani - Azioni in ambito europeo
150
FONDAZIONE SPORT
Denominazione e natura giuridica Fondazione per lo Sport Fondazione
Sede legale Via A. Secchi 9, 42100 Reggio Emilia
Capitale sociale
102.500
Politiche di riferimento
% di Partecipazione del Comune di Reggio Emilia
Avere una buona cultura e una buona educazione
100%
Oggetto Sociale: La valorizzazione dello sport come strumento di educazione e formazione personale e sociale AttivitĂ : Gestione degli impianti sportivi; Organizzazione di eventi e manifestazioni per promuovere la cultura dello sport.
151
ASP RETE
Denominazione e natura giuridica ASP RETE Reggio Emilia Terza Età Azienda di Servizi alla Persona
Politiche di riferimento
Sede Legale Capitale Sociale
Via Marani 9/1, 42100 Reggio Emilia
€ 3.827.889
% di Partecipazione
Vivere una vita serena 97%
Oggetto Sociale: L’ASP ha come finalità l’organizzazione ed erogazione di servizi socio-assistenziali e socio-sanitari rivolti a persone anziane, ed in particolare a quelle in stato di non autosufficienza fisica e/o psichica, ed a persone disabili in età adulta. Attività: - Gestione Case di Riposo - Gestione Case Protette - Gestione Centri Diurni - Gestione Appartamenti protetti
152
ASP OSEA
Denominazione e natura giuridica ASP OSEA, Opera di servizi educativi assistenziali Azienda di Servizi alla Persona
Sede legale
Via Martiri della Bettola 51, 42100 Reggio Emilia
Capitale Sociale
€ 937.288
Politiche di riferimento
% di Partecipazione
Vivere una vita serena
73%
Oggetto Sociale: L’ASP ha come finalità l’erogazione di servizi rivolti ai minori della Zona Sociale di Reggio Emilia, secondo le esigenze indicate dalla pianificazione locale definita dal Piano di Zona e nel rispetto degli indirizzi definiti dall’Assemblea dei soci . Attività: Gestione dei servizi educativi e assistenziali a minori e madri con minori
153
ASP SS. Pietro e Matteo Denominazione e natura giuridica
Sede legale
ASP SS Pietro e Matteo Azienda di Servizi alla Via Lusenti 1/l- 42121 Persona Reggio Emilia
Capitale sociale
1.233.161
% di Partecipazione
74 %
Politiche di riferimento Vivere una vita serena
Oggetto Sociale: l’ASP SS. Pietro e Matteo ha come finalità l’organizzazione ed erogazione di servizi rivolti a disabili, anche minori, secondo le esigenze indicate dalla pianificazione locale definita dal Piano di zona e nel rispetto degli indirizzi definiti dall’Assemblea dei soci. Attività: Servizi ed interventi per disabili giovani e adulti, portatori di handicap, finalizzati a dare risposta a situazioni di bisogno e di disagio socio – relazionale o psico – fisico, offrendo contesti educativi, forme di sostegno e di tutela ed occasioni di socializzazione idonei a costruire o ricostruire un progetto di vita e relazioni significative.
154
Centro Internazionale per la difesa e la promozione dei diritti e delle potenzialità dei bambini e delle bambine
Denominazione:
REGGIO CHILDREN
Denominazione e Sede legale Capitale sociale natura giuridica
REGGIO CHILDREN Centro Internazionale per Centro la difesa e la Internaziona promozione dei le “Loris Malaguzzi” diritti e delle potenzialità dei Via Bligny 1/A, 42100 bambini e delle bambine Reggio Società a Emilia responsabilità limitata
Numero amministratori
Politiche di riferimento
% di partecipazione
51% 1.000.000,00
8
Avere un lavoro
Oggetto Sociale: La società ispira le proprie ragioni e finalità ai contenuti ed ai valori propri dell'esperienza educativa elaborata e praticata negli Asili Nido e nelle Scuole dell'Infanzia gestiti dal Comune di Reggio Emilia. Attività: • Formazione • Editoria • Consulenza e collaborazioni • Divulgazione mostre • Ricerca e altri proventi
155
Denominazione e sede giuridica
Act Azienda Consorziale Trasporti Reggio Emilia
Sede legale
Viale Trento Trieste 11 42100 Reggio Emilia
Capitale sociale
12.671.393,00
Numero amministratori
Politiche di riferimento
7
Spostarsi meglio e bene
% di Partecipazione
38,55%
Oggetto Sociale: Il Consorzio assume le funzioni di Agenzia locale per la Mobilità ed il Trasporto Pubblico Locale ai sensi dell’articolo 19 della Legge Regionale numero 30 del 2 ottobre 1998 e successive modifiche e integrazioni. Attività: - Trasporto Pubblico Locale (Urbano/Extraurbano) - Gestione Parcheggi - Parcheggio P.Le Marconi - Gestione Ztl - Gestione Varchi - Gestione Minibù e Terza Linea Minibù - Trasporto Scolastico - Gestione Auto Comune RE - Trasporto disabili
156
Denominazione e natura giuridica
Sede legale
Capitale sociale
Numero amministratori
IREN Società per azioni
Via Nubi di Magellano, 30 42100 Reggio Emilia
1.276.225.677
12
Politiche di riferimento Vivere in un ambiente sano e funzionale Avere un lavoro
% di partecipazione
7,76%
Oggetto sociale: Società per la gestione di servizi pubblici locali a rilevanza economica. Attività: - la gestione integrata delle risorse idriche; - la gestione integrata dei rifiuti nella fasi di spazzamento e lavaggio di strade e piazze; raccolta, scarico, trattamento e smaltimento dei rifiuti solidi urbani e assimilati; - La produzione, acquisto-cessione, trasporto, condizionamento e distribuzione del gas per usi civili e per usi produttivi; - L’approvvigionamento, produzione, trasporto, trasformazione, distribuzione e vendita di energia elettrica e calore, derivanti da qualsiasi fonte energetica - la progettazione, costruzione e direzione dei lavori di costruzione di impianti - elettrici, opere idrauliche e civili anche per conto di amministrazioni pubbliche; - della gestione in proprio o per conto terzi delle attività funerarie e cimiteriali ed attività ad esse connesse; - attività di imbottigliamento e vendita al dettaglio o all'ingrosso di acqua potabile, sia direttamente che indirettamente; - la gestione di canili, gattili e luoghi di cura e controllo di animali in genere; - la gestione tecnica manutentiva e amministrazione di patrimoni immobiliari ecc.
157
Denominazione e natura giuridica
Sede legale
Capitale sociale
Aeroporto di Reggio Emilia Società a responsabilità limitata
Via dell'Aeronautica, 15 42100 Reggio Emilia (RE)
2.300.000,00
Politiche di riferimento Avere un lavoro
% di Partecipazione
38,98 %
Oggetto Sociale: L’oggetto principale della società consiste nello sviluppo, gestione, manutenzione ed uso degli impianti e delle infrastrutture per l’esercizio dell’attività aeroportuale. Attività: Attività connesse con la gestione aeroportuale.
158
Denominazione e natura giuridica Acer Azienda Casa Emilia Romagna Ente Pubblico
Sede legale
Capitale Sociale
Via della € Costituzione,6 42100 Reggio 2.288.933,00 Emilia
Numero Politiche di Amministratori riferimento
3
Vivere una vita serena
% Partecipazione
25,5%
Oggetto sociale: Ente pubblico economico dotato di personalità giuridica, di autonomia imprenditoriale, organizzativa, patrimoniale, contabile. Costituisce lo strumento del quale il Comune e la provincia di Reggio Emilia si avvalgono per la gestione unitaria del Patrimonio ERP e per l’esercizio delle proprie funzioni nel campo delle politiche abitative.
Attività: - la gestione di patrimoni immobiliari, compresi gli alloggi di ERP, e la conseguente manutenzione; - gli interventi di recupero e qualificazione degli immobili; - la fornitura di servizi tecnici, relativi alla programmazione, progettazione, affidamento ed attuazione di interventi edilizi o urbanistici o di programmi complessi; - la gestione di servizi attinenti al soddisfacimento delle esigenze abitative delle famiglie; - agenzia per l’affitto; - mediazione sociale
159
SOFISER SRL Denominazione e natura giuridica Sofiser, Società finanziaria per lo sviluppo e la valorizzazione dell’economia reggiana. Società a responsabilità limitata
Sede legale Via Filangieri, 15 42100 Reggio Emilia (RE)
Capitale sociale
Numero amministratori
Politiche di riferimento
% Partecipazione 26,63%
4.992.648,00
5
Avere un lavoro
Oggetto Sociale: La società ha per oggetto l'esercizio di attività tese a sostenere lo sviluppo economico e sociale della provincia di Reggio Emilia. Attività: - Interventi sul territorio per attività di urbanizzazione e proprietà del centro fieristico - attuare interventi per la riqualificazione, il risanamento e la valorizzazione ambientale, secondo gli indirizzi degli Enti pubblici territoriali competenti;
160
Denominazione e natura giuridica C.R.P.A, Centro ricerche e produzioni animali Società per azioni
Sede legale Corso Garibaldi, 42
Capitale sociale
Numero amministratori
Politiche di riferimento
1.851.350
13
Avere un lavoro
% di partecipazione
24,77%
42100 Reggio Emilia
Oggetto Sociale: La Società ha per oggetto la conduzione di ricerche, la realizzazione e la gestione di servizi per i produttori agricoli, l'industria agro-alimentare e gli Enti pubblici competenti, con lo scopo di promuovere il progresso tecnico, economico e sociale del settore primario. Attività: - gestisce e svolge attività e servizi per conto degli Enti Pubblici Soci competenti nel settore primario; - promuove, organizza e assiste gruppi interdisciplinari di ricercatori, prioritariamente tramite collaborazioni con Università, Istituti e Aziende sperimentali; - predispone prodotti e servizi attinenti all'attività di ricerca e di incremento delle conoscenze del settore agro-alimentare, zootecnico ed ambientale; - predispone, promuove, organizza attività di animazione economica ai fini dello sviluppo rurale, in particolare per le aree svantaggiate e per il comparto agricolo
161
Denominazione e natura giuridica Reinnova, Reggio Emilia Innovazione Società consorziale a responsabilità limitata
Sede legale Via Paterlini, 10 42100 Reggio Emilia
Capitale sociale 882.872,00
Numero amministratori
Politiche di riferimento
% di partecipazioni
9
Avere un lavoro
19,33%
Oggetto Sociale: L'obiettivo che la società persegue è la realizzazione di una struttura per promuovere e coadiuvare la ricerca applicata, il trasferimento tecnologico e i servizi di sviluppo e certificazione del prodotto in collaborazione con aziende private ed enti pubblici. Attività: - Unificare e promuovere le attività di servizi dei laboratori; - Impegnare direttamente nelle attività del nuovo centro le competenze dell’Università di Modena e Reggio Emilia, in particolare della sede reggiana; - Realizzare un’attività di ricerca e sviluppo sui prodotti, inserendosi in una rete di competenze che consenta di dare risposta alle esigenze della committenza nell'ambito più esteso possibile attingendo da conoscenze proprie o derivate da collaborazioni con altre strutture.
162
REGGIO PARMA FESTIVAL Denominazione e Sede legale natura giuridica Associazione Via Reggio Parma Garibaldi Festival 16/a Associazione 43100 Parma Tel 0521/03935 1
Capitale sociale
76.643,00
Numero amministratori
5
Politiche di riferimento Avere una buona cultura e una buona educazione
% di partecipazione
16,67%
Oggetto Sociale: Coinvolgendo contemporaneamente due cittĂ , il Reggio Parma Festival promuove e coordina manifestazioni culturali. Gli eventi trovano la loro sede naturale nei rispettivi territori: Teatro Municipale Valli, Teatro Ariosto e Teatro Cavallerizza a Reggio Emilia, Teatro Regio, Teatro Due e Auditorium Paganini a Parma.
163
Denominazione natura giuridica SIPER, Fiere di Reggio Emilia Società a responsabilità limitata
Sede legale Via Filangieri, 15
Capitale sociale
Numero amministratori
Politiche di riferimento
233.500,00
13
Avere un lavoro
% di partecipazioni 13,34%
42100 Reggio Emilia (RE)
Oggetto Sociale: La società ha per oggetto l'attività di gestione del centro fieristico di Reggio Emilia, l'attività di organizzazione di manifestazioni fieristiche e lo svolgimento delle attività ritenute necessarie per lo sviluppo socio-economico di Reggio Emilia. Attività: -
Attività fieristica Gestione del Mercato Piccoli animali e del foraggio
164
PIACENZA Infrastrutture
Denominazione e natura giuridica
Sede Legale
Piacenza Strada Infrastrutture Borgoforte,22 Società per azioni Piacenza
Capitale Sociale
20.800.000
Numero amministratore
1
Politiche di riferimento
Vivere in un ambiente sano e funzionale
% di Partecipazione
22,10%
Oggetto sociale: Ai sensi dell’art 113 c.13 del TUEL la società ha per oggetto la messa a disposizione del gestore del servizio, delle reti , degli impianti, nonché delle dotazioni funzionali all’espletamento dei servizi pubblici locali. Attività: Gestioni delle reti, in particolare: a) la captazione, adduzione e distribuzione di acqua ad usi civili, di fognatura e di depurazione delle acque reflue; b) l'erogazione di servizi pubblici in genere.
165
FONDAZIONE DANZA
Denominazione e natura giuridica
Fondazione Nazionale della Danza Compagnia Aterballetto Fondazione
Sede legale
via della Costituzione, 39 42100 Reggio Emilia
Capitale sociale
296.974
Numero amministratori
Politiche di riferimento
4
Avere una buona cultura e una buona educazione
% di partecipazione
14,10%
Oggetto Sociale: La Fondazione ha come scopo quello di promuovere e realizzare iniziative culturali tese a favorire la valorizzazione, la diffusione, la promozione e la divulgazione della danza. Attività: - produzione di spettacoli di danza e formazione di compagnie nel campo della danza sia in Italia sia all’estero; - formazione e specializzazione nel settore della danza mediante l’organizzazione di stage e corsi - realizzazione e organizzazione di spettacoli, di scambi culturali, con ospitalità di compagnie nazionali ed internazionali, di iniziative culturali, mostre, seminari, convegni, rassegne, festival e ogni altra iniziativa idonea alla promozione della danza.
166
Fondazione Scuola di Polizia
Denominazione e natura giuridica
Sede Legale
Capitale Sociale
Politiche di riferimento
% di Partecipazione
Scuola di Polizia Fondazione
Via Busani, 14 41100 Modena
696.500
Vivere una vita serena
1,08%
Oggetto sociale: La Fondazione ha per oggetto la gestione della Scuola Interregionale di Polizia Locale delle Regioni Emilia-Romagna, Toscana e Liguria e realizza i propri obiettivi in coerenza con gli indirizzi propri di ciascuna Regione. Attività: Svolge attività di formazione del personale, organizza corsi, sviluppa attività di formazione del personale di ogni livello, consolida, sviluppa e diffonde il patrimonio tecnico–scientifico tipico della categoria; può inoltre sviluppare progetti di ricerca e svolgere qualsiasi attività complementari o legate all’oggetto sociale.
167
LEPIDA Denominazione e natura giuridica Lepida SocietĂ per azioni
Sede legale Viale Aldo Moro, 52 40127 Bologna
Capitale sociale 18.057.000
Politiche di riferimento Avere un lavoro
% di partecipazioni
0,006%
Oggetto Sociale: La societa' ha per oggetto l'esercizio delle attivita' rientranti nell'ambito di pertinenza di pubbliche amministrazioni ed altri soggetti pubblici che detengono una partecipazione nella societa', concernenti la fornitura della rete secondo quanto indicato nell'art. 10, comma 1, 2 e 3 della legge regionale n. 11/2004. AttivitĂ : Realizzazione e gestione della rete regionale a banda larga delle pubbliche amministrazioni ai sensi dell'art. 9 comma 1 della legge regionale n. 11/2004; fornitura di servizi di connettivita' sulla rete regionale a banda larga delle pubbliche amministrazioni ai sensi dell'art. 9 comma 1 della legge regionale n. 11/2004 ; fornitura di servizi sulla rete radiomobile ai sensi dell'art. 9 comma 3della legge regionale n. 11/2004 sul territorio della regione
168
Denominazione e natura giuridica Banca Popolare Etica Società per Azioni
Sede legale Via Niccolò Tommaseo, 7 - 35131 Padova
Capitale sociale
Politiche di riferimento
€ 26.200.912
Vivere una vita serena
%
0,07%
Oggetto Sociale: La Società ha per oggetto la raccolta del risparmio e l’esercizio del credito. Essa può compiere, per conto proprio o di terzi, tutte le operazioni ed i servizi bancari e finanziari consentiti dalle disposizioni di Legge e regolamenti in materia, nonché ogni altra attività ed operazione strumentale o comunque connessa al raggiungimento dell’oggetto sociale.
169
ASP OPUS CIVIUM Denominazione e Sede legale natura giuridica ASP Opus Civium Via Della Conciliazione, Azienda di Servizi alla 10 42024 Castelnuovo Persona Di Sotto (RE)
Capitale sociale
26.605
Politiche di riferimento
% di Partecipazione
Vivere una vita serena
0,5%
Oggetto Sociale: L’ASP ha come finalità l’organizzazione, erogazione e gestione di servizi rivolti alla persona, di tipologia socio-assistenziale anche ad integrazione sanitaria e socioeducativa.
170
FONDAZIONE MONDINSIEME Denominazione e natura giuridica Fondazione Mondinsieme
Sede legale Via Marzabotto, 3 - 42122 Reggio nell'Emilia
Politiche di riferimento Vivere una vita serena
% di Partecipazione
100 %
Oggetto Sociale: Le finalità istituzionali della Fondazione, che si svolgeranno in rapporto prevalente ed essenziale con il territorio del Comune di Reggio Emilia, in linea con le politiche d’integrazione dell’Amministrazione, sono costituite da: - elaborazione e sviluppo di progetti ed attività finalizzati al perseguimento di politiche per l’integrazione sociale, la coesione, il dialogo interculturale; - costruzione di una rete interculturale con i diversi soggetti pubblici e privati che operano nel campo dell’immigrazione, nell’ambito sociale, culturale e nel campo dell’educazione; - sviluppo di progetti di sostegno alle politiche di partecipazione e di inclusione dei cittadini stranieri residenti e delle loro associazioni nelle attività culturali e sociali della città; - sviluppo di progetti e attività finalizzati al sostegno e alla valorizzazione delle “seconde generazioni”, nonché di prevenzione e di lotta alla marginalità sociale e culturale; - sviluppo di progetti e iniziative di dialogo interculturale rivolti a studenti delle scuole superiori di secondo grado, di contrasto alle discriminazioni, alla xenofobia e di sensibilizzazione al pluralismo culturale; - sviluppo di progetti di comunicazione interculturale per informare e sensibilizzare l’opinione pubblica, ivi compresi i cittadini stranieri, sulle opportunità e sulle problematicità del pluralismo culturale; Attività : Attività di promozione culturale per il dialogo tra diverse culture anche in collaborazione con enti e associazioni .
171
CAMPUS REGGIO CAMPUS REGGIOSRL SRL Denominazione e natura giuridica Campus Reggio Società a responsabilità limitata
Sede legale Via Dell’Abbadessa,8 – 42121 Reggio nell'Emilia
Politiche di riferimento Avere una buona cultura ed una buona educazione
% di Partecipazione
100 %
Capitale sociale
€ 50.000
Oggetto sociale: La Società ha per oggetto esclusivo la produzione di beni e servizi strumentali all’attività del Comune di Reggio Emilia e comunque necessari al perseguimento delle sue finalità istituzionali, con esclusione dei servizi pubblici locali. Attività : - Progettazione, costruzione e gestione di opere pubbliche in favore del Socio Progettazione e realizzazione di interventi di trasformazione urbana in favore del Socio; - Produzione di beni e servizi strumentali all’attività del Comune di Reggio Emilia per lo svolgimento delle funzioni di sua competenza; - Gestione e manutenzione del patrimonio del Comune di Reggio Emilia a qualunque titolo affidato, con esclusione delle reti, degli impianti e delle altre dotazioni patrimoniali, relative ai servizi pubblici locali (rifiuti, trasporto, energia, gas e servizio idrico integrato); - Valorizzazione di beni immobili, anche tramite la vendita; - Gestione delle procedure di gara per l’affidamento di lavori pubblici, beni e servizi strumentali. - Attività connesse complementari alle precedenti.
172
LE RISORSE
Comune di Reggio Emilia
Bilancio per Programmi 2011 Programma 1:
VIVERE UNA VITA SERENA
OB_1 - Rafforzare la domiciliarità
Entrate Correnti
Entrate Investimenti
Spese Correnti
AZ_1 - Servizi per la domiciliarità
523.916,81
1.555.616,81
AZ_2 - Servizi per la residenzialità
405.000,00
2.300.000,00
AZ_3 - Contrasto alla marginalità ed esclusione sociale
269.056,00
602.319,80
1.197.972,81
4.457.936,61
Spese Investimenti
OB_2 - Tutelare le fragilità
Entrate Correnti AZ_1 - Governance delle politiche sociali AZ_2 - Accesso ai servizi sociali e sociosanitari AZ_3 - Prevenzione del disagio sociale AZ_4 - Edilizia sociale residenziale
Entrate Investimenti
250.000,00 3.897.683,44
Spese Correnti
Spese Investimenti
750.000,00 50.000,00
221.000,00
2.398.362,92
50.000,00
1.020.563,00
150.000,00
2.199.200,00
3.522.711,77
1.651.200,00
3.522.711,77
6.567.883,44
3.572.711,77
5.820.125,92
3.722.711,77
OB_3 - Incrementare il grado di integrazione della comunità
Entrate Correnti
Entrate Investimenti
Spese Correnti
Spese Investimenti
AZ_1 - Governance delle politiche di coesione sociale
248.119,70
398.119,70
150.000,00
AZ_2 - Patti per la convivenza
329.500,00
500.500,00
70.000,00
15.496,00
246.994,00
20.000,00
593.115,70
1.145.613,70
240.000,00
AZ_3 - Presidio del territorio
Entrate Correnti Totale
8.358.971,95
Entrate Investimenti 3.572.711,77
Spese Correnti 11.423.676,23
Spese Investimenti 3.962.711,77
Programma 2:
AVERE UNA BUONA CULTURA E UNA BUONA EDUCAZIONE
OB_4 - Consolidare un sistema culturale completo, di alto livello e attrattivo di nuove presenze
Entrate Correnti AZ_1 - Governance delle politche culturali
Entrate Investimenti
Spese Investimenti
Spese Correnti
825.500,00
1.539.304,40
0,00
AZ_2 - Biblioteche
82.000,00
680.980,00
170.000,00
AZ_3 - Musei
51.500,00
266.500,00
390.000,00
AZ_4 - Altre istituzioni culturali
199.100,75
226.600,00
282.000,00
AZ_5 - Fondazione i Teatri
2.475.239,00
AZ_6 - Fondazione Nazionale della Danza
0,00
348.216,00 1.185.600,00
199.100,75
5.592.239,40
560.000,00
OB_5 - Aumentare la diffusione della pratica sportiva
Entrate Correnti AZ_1 - Governance delle politiche sportive AZ_2 - Fondazione per lo sport
Entrate Investimenti
Spese Correnti
Spese Investimenti
158.131,66
0,00
60.000,00
1.686.500,00
218.131,66
1.686.500,00
0,00
0,00
OB_6 - Mantenere l'attuale livello di educazione nell'età prescolare e scolare
Entrate Correnti AZ_1 - Programmazione e gestione del sistema educativo 0-6 anni (Istituzione nidi e scuole dell'infanzia)
7.794.520,00
AZ_2 - Programmazione e gestione del sistema educativo 6-18 anni e partecipazione giovanile (Officina Educativa)
2.946.000,00
5.208,64
AZ_3 - Sviluppo di un sistema Città-Università
AZ_4 - Infrastrutture e servizi per il sistema educativo
AZ_5 - Istituto Musicale Peri
Entrate Correnti 12.179.460,30
Spese Correnti
Spese Investimenti
29.264.520,35
480.000,00
64.000,00
3.976.710,00
64.000,00
1.963.000,00
5.208,64
2.793.820,00
1.370.000,00
0,00
4.820.000,00
30.000,00 10.775.728,64
Totale
Entrate Investimenti
1.500.000,00 3.397.000,00
Entrate Investimenti 3.596.100,75
34.746.438,99
Spese Correnti 42.025.178,39
8.157.820,00
Spese Investimenti 8.717.820,00
Programma 3:
AVERE UN LAVORO
OB_7 - Investire sull'Area Nord come risorsa territoriale al servizio dello sviluppo delle competenze economiche distintive della cittĂ
Entrate Correnti
Entrate Investimenti
AZ_1 - Processo di pianificazione strategica territoriale Area Nord
Spese Correnti
Spese Investimenti
60.000,00
AZ_2 - Infrastrutture
335.000,00
432.100,00
AZ_3 - Progetti Urbani
50.000,00
AZ_4 - GRANDI PROGETTI
1.000.000,00 335.000,00
1.000.000,00
1.000.000,00 285.000,00 2.000.000,00
542.100,00
3.285.000,00
OB_8 - Rendere il territorio maggiormente attrattivo di talenti creativi e investimenti
Entrate Correnti AZ_1 - Governance delle politiche economiche
Entrate Investimenti
8.413.834,55
Spese Correnti
Spese Investimenti
30.000,00
AZ_2- Economia della conoscenza
247.900,00
AZ_3- Green Economy AZ_4 - Economia dei servizi AZ_5 - Connessione telematica del territorio
120.000,00
180.000,00
120.000,00
198.500,00
8.533.834,55
180.000,00
397.900,00
198.500,00
OB_9 - Migliorare la promozione del terrritorio valorizzando le eccellenze
Entrate Correnti AZ_1 - Governance delle politiche di valorizzazione del sistema commerciale centro storico
Entrate Investimenti
Spese Correnti
Spese Investimenti
104.000,00
40.000,00
AZ_2 - Promozione del sistema centro storico
15.000,00
66.397,56
AZ_3 - Marketing urbano territoriale
64.600,00
93.316,00
100.000,00
183.600,00
199.713,56
100.000,00
Entrate Correnti Totale
9.052.434,55
Entrate Investimenti 1.180.000,00
Spese Correnti 1.139.713,56
Spese Investimenti 3.583.500,00
Programma 4:
VIVERE UNA CITTA' CHE GUARDA AL FUTURO
OB_10 - Sviluppare la rigenerazione urbana e del paesaggio
Entrate Correnti _AZ_1 - Governance delle politiche territoriali
112.000,00
_AZ_2 - Rigenerazione e trasformazione urbana dell'esistente
406.444,50
_AZ_3 - Rigenerazione salvaguardia e valorizzazione del paesaggio
Spese Correnti
Entrate Correnti Totale
112.000,00
463.844,50
Entrate Investimenti 463.844,50
Spese Investimenti
514.211,04
1.070.000,00
150.000,00
1.056.444,50
57.400,00 112.000,00
Programma 5:
Entrate Investimenti
211.607,39 664.211,04
Spese Correnti 664.211,04
2.338.051,89
Spese Investimenti 2.338.051,89
VIVERE IN UN AMBIENTE SANO E FUNZIONALE
OB_11 - Migliorare la cura della città
Entrate Correnti
Entrate Investimenti
Spese Correnti
Spese Investimenti
_AZ_1 - Cura dello spazio pubblico della socialità
129.135,01
50.000,00
2.300.957,22
425.000,00
_AZ_2 - Cura del patrimonio immobiliare pubblico
1.249.000,00
22.589.125,00
3.586.481,19
6.220.000,00
1.378.135,01
22.639.125,00
5.887.438,41
6.645.000,00
OB_12 - Incrementare la raccolta differenziata dei rifiuti
Entrate Correnti
Entrate Investimenti
Spese Correnti
Spese Investimenti
Entrate Investimenti
Spese Correnti
Spese Investimenti
_AZ_1 - Governance del sistema integrato rifiuti
OB_13 - Aumentare l'efficienza energetica degli edifici e migliorare la qualità dell'aria
Entrate Correnti _AZ_1 - Sviluppo fonti energetiche alternative
398.581,20
6.826.506,20
171.075,00
398.581,20
6.826.506,20
171.075,00
Entrate Correnti Totale
1.776.716,21
Entrate Investimenti 22.639.125,00
Spese Correnti 12.713.944,61
Spese Investimenti 6.816.075,00
Programma 6:
SPOSTARSI MEGLIO E BENE
OB_14 - Migliorare la fluidificazione del traffico
Entrate Correnti _AZ_1 - Programmazione e gestione della mobilità _AZ_2 - Infrastrutturazione del territorio
Entrate Investimenti
Spese Correnti
Spese Investimenti
386.500,00
488.500,00
32.000,00
2.462.200,00
1.190.000,00
418.500,00
2.950.700,00
1.190.000,00
OB_15 - Sviluppare il trasporto pubblico
Entrate Correnti
Entrate Investimenti
_AZ_1 - Governance trasporto pubblico
Spese Correnti
Spese Investimenti
585.000,00
_AZ_2 - Sviluppo del TPL su ferro
542.608,69
542.608,69
542.608,69
1.127.608,69
OB_16 - Incrementare la sicurezza, la qualità urbana e la sostenibilità della mobilità
Entrate Correnti _AZ_1 - Moderazione del traffico
429.350,00
Entrate Investimenti 100.000,00
_AZ_2 - Sviluppo della mobilità ciclabile _AZ_3 - Promozione della mobilità sicura e sostenibile
Entrate Correnti Totale
7.491.458,69
Spese Investimenti
430.850,00
100.000,00
123.000,00
300.000,00
179.300,00
6.101.000,00 6.530.350,00
Spese Correnti
100.000,00
Entrate Investimenti 100.000,00
733.150,00
Spese Correnti 4.811.458,69
400.000,00
Spese Investimenti 1.590.000,00
Programma 7:
AVERE UNA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE EFFICACE, EFFICIENTE E TRASPARENTE
OB_17 - Contenere la spesa di personale e le dinamiche occupazionali
Entrate Correnti _AZ_1 - Migliorare la qualità degli organici
Entrate Investimenti
Spese Correnti
1.127.249,55
40.814.074,18
1.127.249,55
40.814.074,18
Spese Investimenti
OB_18 - Migliorare la qualità del lavoro e la chiarezza organizzativa
Entrate Correnti _AZ_1 - Migliorare la qualità del lavoro e la chiarezza organizzativa
Entrate Investimenti
Spese Correnti
Spese Investimenti
28.000,00
919.046,00
529.864,00
28.000,00
919.046,00
529.864,00
OB_19 - Avvicinare l'Amministrazione alle imprese e al cittadino
Entrate Correnti _AZ_1 - Avvicinare l'Amministrazione alle imprese e al cittadino
Entrate Investimenti
Spese Correnti
702.516,90
1.110.761,00
702.516,90
1.110.761,00
Spese Investimenti
OB_20 - Spendere meglio
Entrate Correnti _AZ_1 - Spendere meglio
Entrate Investimenti
Spese Correnti
Spese Investimenti
761.000,00
21.231.500,00
16.360.324,00
20.334.500,00
761.000,00
21.231.500,00
16.360.324,00
20.334.500,00
OB_21 - Migliorare la capacità di attrazione delle risorse
Entrate Correnti _AZ_1 - Migliorare la capacità di attrazione
Entrate Investimenti
Spese Correnti
Spese Investimenti
68.408.624,00
11.100.000,00
1.307.875,00
1.160.000,00
68.408.624,00
11.100.000,00
1.307.875,00
1.160.000,00
OB_22 - Comunicare le opportunità in termini di obiettivi dell'amministrazione e di profilo di cittadinanza
Entrate Correnti _AZ_1 - Comunicare le opportunità in termini di obiettivi dell'amministrazione e di profilo dei cittadino
Entrate Investimenti
Spese Correnti
Spese Investimenti
14.400,00
278.568,00
70.000,00
14.400,00
278.568,00
70.000,00
OB_23 - Politiche istituzionali di supporto
Entrate Correnti _AZ_1 - Politiche istituzionali di supporto
Entrate Investimenti
Spese Correnti
Spese Investimenti
29.739.437,55
1.538.150,00
250.000,00
29.739.437,55
1.538.150,00
250.000,00
OB_24 - Accrescere il senso di responsabilità civica e protagonismo dei cittadini
Entrate Correnti _AZ_1 - Cura della comunità
Entrate Investimenti
12.000,00
15.000,00 47.500,00
571.800,00
59.500,00
828.800,00
Entrate Correnti Totale
100.840.728,00
Entrate Correnti
Totale generale
Spese Investimenti
242.000,00
_AZ_2 - Sviluppo dei processi partecipativi _AZ_3 - Incentivi al protagonismo
Spese Correnti
139.811.769,70
Entrate Investimenti 32.331.500,00
Entrate Investimenti
63.883.282,02
Spese Correnti 63.157.598,18
Spese Correnti
135.935.780,70
Spese Investimenti 22.344.364,00
Spese Investimenti
49.352.522,66
SPESA PER PROGRAMMA 2011 PROGRAMMA
Spesa corrente 2011
Spesa investimenti 2011
Totale spesa 2011
VIVERE UNA VITA SERENA
11.423.676,23
3.962.711,77
15.386.388,00
AVERE UNA BUONA CULTURA E UNA BUONA EDUCAZIONE
42.025.178,39
8.717.820,00
50.742.998,39
1.139.713,56
3.583.500,00
4.723.213,56
664.211,04
2.338.051,89
3.002.262,93
12.713.944,61
6.816.075,00
19.530.019,61
4.811.458,69
1.590.000,00
6.401.458,69
72.778.182,52
27.008.158,66
99.786.341,18
63.157.598,18
22.344.364,00
85.501.962,18
AVERE UN LAVORO
VIVERE UNA CITTA' CHE GUARDA AL FUTURO
VIVERE IN UN AMBIENTE SANO E FUNZIONALE
SPOSTARSI MEGLIO E BENE
AVERE UNA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE EFFICACE, EFFICIENTE E TRASPARENTE
TOTALE
135.935.780,70
49.352.522,66
VIVERE UNA VITA SERENA 15.386.388,00 AVERE UNA BUONA CULTURA E UNA BUONA EDUCAZIONE
TOTALE SPESA 2011 50.742.998,39 VIVERE UNA VITA SERENA
AVERE UN LAVORO 4.723.213,56
AVERE UNA BUONA CULTURA E UNA BUONA EDUCAZIONE
VIVERE UNA CITTA' CHE GUARDA AL FUTURO 3.002.262,93
8%
AVERE UN LAVORO
VIVERE IN UN AMBIENTE SANO E FUNZIONALE 19.530.019,61 27%
46%
VIVERE UNA CITTA' CHE GUARDA AL FUTURO
SPOSTARSI MEGLIO E BENE 6.401.458,69 AVERE UNA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE EFFICACE, EFFICIENTE E TRASPARENTE 3%
11%
85.501.962,18 3% 2%
VIVERE IN UN AMBIENTE SANO E FUNZIONALE SPOSTARSI MEGLIO E BENE
AVERE UNA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE EFFICACE, EFFICIENTE E TRASPARENTE
185.288.303,36
SPESA PER PROGRAMMA 2012 PROGRAMMA
Spesa corrente 2012
Spesa investimenti 2012
Totale spesa 2012
VIVERE UNA VITA SERENA AVERE UNA BUONA CULTURA E UNA BUONA EDUCAZIONE
9.185.694,66
490.000,00
9.675.694,66
40.142.568,69
900.000,00
41.042.568,69
1.459.221,73
7.450.000,00
8.909.221,73
506.169,42
1.685.878,36
2.192.047,78
12.215.175,41
13.046.075,00
25.261.250,41
2.826.272,00
9.000.000,00
11.826.272,00
AVERE UN LAVORO
VIVERE UNA CITTA' CHE GUARDA AL FUTURO
VIVERE IN UN AMBIENTE SANO E FUNZIONALE
SPOSTARSI MEGLIO E BENE
66.335.101,91
AVERE UNA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE EFFICACE, EFFICIENTE E TRASPARENTE
TOTALE
59.564.906,09
125.900.008,00
32.571.953,36
22.300.000,00
54.871.953,36
VIVERE UNA VITA SERENA 9.675.694,66
TOTALE SPESA 2012
AVERE UNA BUONA CULTURA E UNA BUONA EDUCAZIONE
41.042.568,69
VIVERE UNA VITA SERENA
AVERE UN LAVORO 8.909.221,73 VIVERE UNA CITTA' CHE GUARDA AL FUTURO 5%
2.192.047,78
AVERE UNA BUONA CULTURA E UNA BUONA EDUCAZIONE AVERE UN LAVORO
23%
VIVERE 45% IN UN AMBIENTE SANO E FUNZIONALE 25.261.250,41 SPOSTARSI MEGLIO E BENE 5% 11.826.272,00 1%
AVERE UNA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE EFFICACE,14% 7% EFFICIENTE E TRASPARENTE
81.864.906,09
VIVERE UNA CITTA' CHE GUARDA AL FUTURO VIVERE IN UN AMBIENTE SANO E FUNZIONALE SPOSTARSI MEGLIO E BENE
AVERE UNA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE EFFICACE, EFFICIENTE E TRASPARENTE
98.907.055,27
81.864.906,09
180.771.961,36
SPESA PER PROGRAMMA 2013 PROGRAMMA
Spesa corrente 2013
Spesa investimenti 2013
Totale spesa 2013
VIVERE UNA VITA SERENA 9.461.812,57
300.000,00
9.761.812,57
40.266.615,77
5.010.000,00
45.276.615,77
1.496.570,87
2.170.000,00
3.666.570,87
505.916,66
1.145.000,00
1.650.916,66
12.907.268,16
11.618.110,54
24.525.378,70
2.825.775,51
1.280.000,00
4.105.775,51
67.463.959,54
21.523.110,54
81.006.960,24
59.076.960,24
21.930.000,00
81.006.960,24
126.540.919,78
43.453.110,54
169.994.030,32
AVERE UNA BUONA CULTURA E UNA BUONA EDUCAZIONE AVERE UN LAVORO
VIVERE UNA CITTA' CHE GUARDA AL FUTURO
VIVERE IN UN AMBIENTE SANO E FUNZIONALE
SPOSTARSI MEGLIO E BENE
AVERE UNA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE EFFICACE, EFFICIENTE E TRASPARENTE
TOTALE
VIVERE UNA VITA SERENA 9.761.812,57
TOTALE SPESA 2013
AVERE UNA BUONA CULTURA E UNA BUONA EDUCAZIONE
45.276.615,77 VIVERE UNA VITA SERENA
AVERE UN LAVORO 3.666.570,87 6% VIVERE UNA CITTA' CHE GUARDA AL FUTURO
AVERE UNA BUONA CULTURA E UNA BUONA EDUCAZIONE AVERE UN LAVORO
1.650.916,66 27% 48% VIVERE IN UN AMBIENTE SANO E FUNZIONALE
VIVERE UNA CITTA' CHE GUARDA AL
24.525.378,70 FUTURO VIVERE IN UN AMBIENTE SANO E FUNZIONALE
SPOSTARSI MEGLIO E BENE 2% 1%
4.105.775,51 SPOSTARSI MEGLIO E BENE
14%
2% AVERE UNA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE EFFICACE, EFFICIENTE E TRASPARENTE
81.006.960,24 AVERE UNA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE EFFICACE, EFFICIENTE E TRASPARENTE
3.897.683,44
Accesso ai servizi sociali e sociosanitari
Prevenzione del disagio sociale
Edilizia residenziale sociale
PRG_1_OB_2_AZ_2
PRG_1_OB_2_AZ_3
PRG_1_OB_2_AZ_4
ENTRATE CORRENTI 2012
ENTRATE CORRENTI 2011
8.358.971,95
ENTRATE CORRENTI 2013
641.864,93
593.115,70
TOTALE PROGRAMMA 1 VIVERE UNA VITA SERENA
643.007,33
65.496,00
15.496,00
Presidio del territorio
7.448.080,00
7.463.473,55
65.496,00
432.491,33
PRG_1_OB_3_AZ_3
432.368,93
329.500,00
Patti per la convivenza
145.020,00
PRG_1_OB_3_AZ_2
144.000,00
248.119,70
Governance delle politiche di coesione sociale
ENTRATE CORRENTI 2013
5.464.217,04
2.222.756,00
71.000,00
2.917.441,04
253.020,00
ENTRATE CORRENTI 2013
1.356.249,18
205.151,00
405.151,00
745.947,18
ENTRATE CORRENTI 2013
PRG_1_OB_3_AZ_1
ENTRATE CORRENTI 2011
ENTRATE CORRENTI 2012
5.453.761,26
OB_3 - Incrementare il grado di integrazione della comunità
2.214.800,00
6.567.883,44
71.000,00
2.915.961,26
252.000,00
ENTRATE CORRENTI 2012
2.199.200,00
221.000,00
250.000,00
Governance delle politiche sociali
PRG_1_OB_2_AZ_1
ENTRATE CORRENTI 2011
1.352.453,81
1.197.972,81
OB_2 - Tutelare le fragilità
205.100,00
269.056,00
Contrasto alla marginalità ed esclusione sociale
PRG_1_OB_1_AZ_3
405.100,00
405.000,00
Servizi per la residenzialità
PRG_1_OB_1_AZ_2
742.253,81
523.916,81
ENTRATE CORRENTI 2012
Servizi per la domiciliarità
ENTRATE CORRENTI 2011
VIVERE UNA VITA SERENA
PRG_1_OB_1_AZ_1
Programma 1:
3.572.711,77
ENTRATE INVESTIMENTI 2011
0,00
ENTRATE INVESTIMENTI 2011
3.572.711,77
3.522.711,77
50.000,00
ENTRATE INVESTIMENTI 2011
0,00
ENTRATE INVESTIMENTI 2011
0,00
ENTRATE INVESTIMENTI 2012
0,00
ENTRATE INVESTIMENTI 2012
0,00
ENTRATE INVESTIMENTI 2012
0,00
ENTRATE INVESTIMENTI 2012
0,00
ENTRATE INVESTIMENTI 2013
0,00
ENTRATE INVESTIMENTI 2013
0,00
ENTRATE INVESTIMENTI 2013
0,00
ENTRATE INVESTIMENTI 2013
11.423.676,23
SPESE CORRENTI 2011
1.145.613,70
246.994,00
500.500,00
398.119,70
SPESE CORRENTI 2011
5.820.125,92
1.651.200,00
1.020.563,00
2.398.362,92
750.000,00
SPESE CORRENTI 2011
4.457.936,61
602.319,80
2.300.000,00
1.555.616,81
SPESE CORRENTI 2011
9.185.694,66
SPESE CORRENTI 2012
1.006.273,71
227.499,78
454.953,93
323.820,00
SPESE CORRENTI 2012
3.354.575,94
1.436.544,00
153.990,00
1.291.041,94
473.000,00
SPESE CORRENTI 2012
4.824.845,01
2.300.366,01
2.001.000,00
523.479,00
SPESE CORRENTI 2012
9.461.812,57
SPESE CORRENTI 2013
1.006.194,51
227.499,78
454.953,93
323.740,80
SPESE CORRENTI 2013
3.631.328,44
1.436.544,00
153.990,00
1.290.794,44
750.000,00
SPESE CORRENTI 2013
4.824.289,62
2.299.810,62
2.001.000,00
523.479,00
SPESE CORRENTI 2013
3.962.711,77
SPESE INVESTIMENTI 2011
240.000,00
20.000,00
70.000,00
150.000,00
SPESE INVESTIMENTI 2011
3.722.711,77
3.522.711,77
150.000,00
50.000,00
SPESE INVESTIMENTI 2011
0,00
SPESE INVESTIMENTI 2011
490.000,00
SPESE INVESTIMENTI 2012
0,00
SPESE INVESTIMENTI 2012
440.000,00
40.000,00
400.000,00
SPESE INVESTIMENTI 2012
50.000,00
50.000,00
SPESE INVESTIMENTI 2012
300.000,00
SPESE INVESTIMENTI 2013
0,00
SPESE INVESTIMENTI 2013
250.000,00
250.000,00
SPESE INVESTIMENTI 2013
50.000,00
50.000,00
SPESE INVESTIMENTI 2013
AVERE UNA BUONA CULTURA E UNA BUONA EDUCAZIONE
Altre istituzioni culturali
Fondazione i Teatri
Fondazione Nazionale della Danza
PRG_2_OB_4_AZ_4
PRG_2_OB_4_AZ_5
PRG_2_OB_4_AZ_6
1.185.600,00
61.200,00
65.331,66
60.000,00
218.131,66
Fondazione per lo sport
PRG_2_OB_5_AZ_2
4.131,66
158.131,66
Governance delle politiche sportive
ENTRATE CORRENTI 2012
858.022,00
177.852,00
52.230,00
83.640,00
544.300,00
ENTRATE CORRENTI 2012
PRG_2_OB_5_AZ_1
ENTRATE CORRENTI 2011
OB_5 - Aumentare la diffusione della pratica sportiva
51.500,00
Musei
PRG_2_OB_4_AZ_3
226.600,00
82.000,00
Biblioteche
PRG_2_OB_4_AZ_2
825.500,00
Governance delle politiche culturali
PRG_2_OB_4_AZ_1
ENTRATE CORRENTI 2011
65.943,66
61.812,00
4.131,66
ENTRATE CORRENTI 2013
865.632,22
179.510,52
52.602,30
84.476,40
549.043,00
ENTRATE CORRENTI 2013
OB_4 - Consolidare un sistema culturale completo, di alto livello e attrattivo di nuove presenze
Programma 2:
ENTRATE INVESTIMENTI 2011
199.100,75
199.100,75
ENTRATE INVESTIMENTI 2011
ENTRATE INVESTIMENTI 2012
0,00
ENTRATE INVESTIMENTI 2012
ENTRATE INVESTIMENTI 2013
0,00
ENTRATE INVESTIMENTI 2013
1.686.500,00
1.686.500,00
SPESE CORRENTI 2011
5.592.239,40
348.216,00
2.475.239,00
282.000,00
266.500,00
680.980,00
1.539.304,40
SPESE CORRENTI 2011
1.467.255,00
1.467.255,00
SPESE CORRENTI 2012
4.528.587,05
302.947,92
2.153.457,81
352.400,00
231.855,00
593.410,20
894.516,12
SPESE CORRENTI 2012
1.467.255,00
1.467.255,00
SPESE CORRENTI 2013
4.582.651,13
302.947,92
2.160.000,00
400.100,00
231.855,00
593.370,69
894.377,52
SPESE CORRENTI 2013
0,00
SPESE INVESTIMENTI 2011
560.000,00
390.000,00
170.000,00
SPESE INVESTIMENTI 2011
0,00
SPESE INVESTIMENTI 2012
130.000,00
130.000,00
SPESE INVESTIMENTI 2012
0,00
SPESE INVESTIMENTI 2013
715.000,00
715.000,00
SPESE INVESTIMENTI 2013
TOTALE PROGRAMMA 2: AVERE UNA BUONA CULTURA E UNA BUONA EDUCAZIONE
12.179.460,30
11.859.662,29
11.798.535,51
ENTRATE CORRENTI 2013
ENTRATE CORRENTI 2012
30.906,00
ENTRATE CORRENTI 2011
PRG_2_OB_6_AZ_5
5.208,63
10.866.959,63
Istituto Musicale Peri
PRG_2_OB_6_AZ_4
5.208,63
2.914.856,00
10.936.308,63
Infrastrutture e servizi per il sistema educativo
PRG_2_OB_6_AZ_3
2.991.600,00
10.775.728,64
5.208,64
Sviluppo di un sistema CittàUniversità
PRG_2_OB_6_AZ_2
7.915.989,00
ENTRATE CORRENTI 2013
30.600,00
2.946.000,00
Programmazione e gestione del sistema educativo 6-18 anni e partecipazione giovanile (Officina Educativa)
7.908.900,00
ENTRATE CORRENTI 2012
30.000,00
7.794.520,00
Programmazione e gestione del sistema educativo 0-6 anni (Istituzione nidi e scuole dell'infanzia)
PRG_2_OB_6_AZ_1
ENTRATE CORRENTI 2011
OB_6 - Mantenere l'attuale livello di educazione nell'età prescolare e scolare
3.596.100,75
ENTRATE INVESTIMENTI 2011
3.397.000,00
1.370.000,00
1.963.000,00
64.000,00
ENTRATE INVESTIMENTI 2011
0,00
ENTRATE INVESTIMENTI 2012
0,00
ENTRATE INVESTIMENTI 2012
0,00
ENTRATE INVESTIMENTI 2013
0,00
ENTRATE INVESTIMENTI 2013
42.025.178,39
SPESE CORRENTI 2011
34.746.438,99
1.500.000,00
5.208,64
3.976.710,00
29.264.520,35
SPESE CORRENTI 2011
40.142.568,69
SPESE CORRENTI 2012
34.146.726,64
1.305.000,00
275.000,00
4.531,51
4.062.195,13
28.500.000,00
SPESE CORRENTI 2012
40.266.615,77
SPESE CORRENTI 2013
34.216.709,64
1.305.000,00
344.983,00
4.531,51
4.062.195,13
28.500.000,00
SPESE CORRENTI 2013
8.717.820,00
SPESE INVESTIMENTI 2011
8.157.820,00
4.820.000,00
2.793.820,00
64.000,00
480.000,00
SPESE INVESTIMENTI 2011
900.000,00
SPESE INVESTIMENTI 2012
770.000,00
240.000,00
530.000,00
SPESE INVESTIMENTI 2012
5.010.000,00
SPESE INVESTIMENTI 2013
4.295.000,00
4.115.000,00
180.000,00
SPESE INVESTIMENTI 2013
AVERE UN LAVORO
Infrastrutture
Progetti Urbani
GRANDI PROGETTI
PRG_3_OB_7_AZ_2
PRG_3_OB_7_AZ_3
PRG_3_OB_7_AZ_4
335.000,00
335.000,00
35.700,00
35.700,00
ENTRATE CORRENTI 2012
ENTRATE CORRENTI 2012
ENTRATE CORRENTI 2011
9.052.434,55
183.912,00
183.600,00
TOTALE PROGRAMMA 3: AVERE UN LAVORO
64.612,00
64.600,00
Marketing urbano territoriale
PRG_3_OB_9_AZ_3
8.033.446,55
15.300,00
15.000,00
Promozione del sistema centro storico
104.000,00
PRG_3_OB_9_AZ_2
104.000,00
Governance delle politiche di valorizzazione del sistema commerciale centro storico
ENTRATE CORRENTI 2012
PRG_3_OB_9_AZ_1
ENTRATE CORRENTI 2011
OB_9 - Migliorare la promozione del terrritorio valorizzando le eccellenze
8.033.962,67
ENTRATE CORRENTI 2013
184.071,12
64.618,12
15.453,00
104.000,00
ENTRATE CORRENTI 2013
1.180.000,00
ENTRATE INVESTIMENTI 2011
ENTRATE INVESTIMENTI 2011
180.000,00
8.533.834,55
7.813.834,55
180.000,00
120.000,00
7.813.834,55
3.600.000,00
ENTRATE INVESTIMENTI 2012
ENTRATE INVESTIMENTI 2012
200.000,00
0,00
ENTRATE INVESTIMENTI 2013
ENTRATE INVESTIMENTI 2013
0,00
1.139.713,56
SPESE CORRENTI 2011
199.713,56
93.316,00
66.397,56
40.000,00
SPESE CORRENTI 2011
397.900,00
120.000,00
Connessione telematica del territorio
30.000,00
SPESE CORRENTI 2011
PRG_3_OB_8_AZ_5
200.000,00
ENTRATE INVESTIMENTI 2013
542.100,00
50.000,00
432.100,00
60.000,00
SPESE CORRENTI 2011
247.900,00
7.813.834,55
ENTRATE INVESTIMENTI 2012
0,00
ENTRATE INVESTIMENTI 2013
Economia della conoscenza
7.813.834,55
ENTRATE INVESTIMENTI 2011
3.400.000,00
1.400.000,00
2.000.000,00
ENTRATE INVESTIMENTI 2012
PRG_3_OB_8_AZ_2
8.413.834,55
ENTRATE CORRENTI 2013
1.000.000,00
1.000.000,00
ENTRATE INVESTIMENTI 2011
Governance delle politiche economiche
ENTRATE CORRENTI 2012
36.057,00
36.057,00
ENTRATE CORRENTI 2013
PRG_3_OB_8_AZ_1
ENTRATE CORRENTI 2011
OB_8 - Rendere il territorio maggiormente attrattivo di talenti creativi e investimenti
Processo di pianificazione strategica territoriale Area Nord
PRG_3_OB_7_AZ_1
ENTRATE CORRENTI 2011
OB_7 - Investire sull'Area Nord come risorsa territoriale al servizio dello sviluppo delle competenze economiche distintive della città
Programma 3:
1.459.221,73
SPESE CORRENTI 2012
141.606,73
51.604,92
55.201,81
34.800,00
SPESE CORRENTI 2012
226.287,00
10.614,00
215.673,00
SPESE CORRENTI 2012
1.091.328,00
132.501,00
932.727,00
26.100,00
SPESE CORRENTI 2012
1.496.570,87
SPESE CORRENTI 2013
141.456,87
51.604,92
55.051,95
34.800,00
SPESE CORRENTI 2013
226.287,00
10.614,00
215.673,00
SPESE CORRENTI 2013
1.128.827,00
170.000,00
932.727,00
26.100,00
SPESE CORRENTI 2013
3.583.500,00
SPESE INVESTIMENTI 2011
100.000,00
100.000,00
SPESE INVESTIMENTI 2011
198.500,00
198.500,00
SPESE INVESTIMENTI 2011
3.285.000,00
2.000.000,00
285.000,00
1.000.000,00
SPESE INVESTIMENTI 2011
7.450.000,00
SPESE INVESTIMENTI 2012
0,00
SPESE INVESTIMENTI 2012
0,00
SPESE INVESTIMENTI 2012
7.450.000,00
3.300.000,00
2.150.000,00
2.000.000,00
SPESE INVESTIMENTI 2012
2.170.000,00
SPESE INVESTIMENTI 2013
0,00
SPESE INVESTIMENTI 2013
0,00
SPESE INVESTIMENTI 2013
2.170.000,00
1.500.000,00
670.000,00
SPESE INVESTIMENTI 2013
Cura del patrimonio immobiliare pubblico
PRG_5_OB_11_AZ_2
Governance del sistema integrato rifiuti
0,00
0,00
Sviluppo fonti energetiche alternative
TOTALE PROGRAMNA 5: VIVERE IN UN AMBIENTE SANO E FUNZIONALE
PRG_5_OB_13_AZ_1
2.061.585,50
ENTRATE CORRENTI 2012
ENTRATE CORRENTI 2011
1.776.716,21
657.047,50
ENTRATE CORRENTI 2012
398.581,20
ENTRATE CORRENTI 2011
OB_13 - Aumentare l'efficienza energetica degli edifici e migliorare la qualità dell'aria
PRG_5_OB_12_AZ_1
1.404.538,00
1.378.135,01
ENTRATE CORRENTI 2012
1.273.980,00
130.558,00
ENTRATE CORRENTI 2012
1.249.000,00
129.135,01
ENTRATE CORRENTI 2011
OB_12 - Incrementare la raccolta differenziata dei rifiuti
Cura dello spazio pubblico della socialità
PRG_5_OB_11_AZ_1
ENTRATE CORRENTI 2011
VIVERE IN UN AMBIENTE SANO E FUNZIONALE
OB_11 - Migliorare la cura della città
Programma 5:
2.009.162,93
ENTRATE CORRENTI 2013
591.159,30
ENTRATE CORRENTI 2013
0,00
ENTRATE CORRENTI 2013
1.418.003,63
1.286.719,80
131.283,83
ENTRATE CORRENTI 2013
103.020,00
22.639.125,00
ENTRATE INVESTIMENTI 2011
ENTRATE INVESTIMENTI 2011
0,00
ENTRATE INVESTIMENTI 2011
22.639.125,00
22.589.125,00
50.000,00
ENTRATE INVESTIMENTI 2011
463.844,50
102.000,00
TOTALE PROGRAMMA 4: VIVERE UNA CITTA' CHE GUARDA AL FUTURO
112.000,00
57.400,00
406.444,50
Rigenerazione salvaguardia e valorizzazione del paesaggio
103.020,00
PRG_4_OB_10_AZ_3
102.000,00
PRG_4_OB_10_AZ_2
112.000,00
Rigenerazione e trasformazione urbana dell'esistente
ENTRATE INVESTIMENTI 2011
Governance delle politiche territoriali
ENTRATE CORRENTI 2013
PRG_4_OB_10_AZ_1
ENTRATE CORRENTI 2011
ENTRATE CORRENTI 2012
VIVERE UNA CITTA' CHE GUARDA AL FUTURO
OB_10 - Sviluppare la rigenerazione urbana e del paesaggio
Programma 4:
25.220.000,00
ENTRATE INVESTIMENTI 2012
ENTRATE INVESTIMENTI 2012
0,00
ENTRATE INVESTIMENTI 2012
25.220.000,00
25.220.000,00
0,00
ENTRATE INVESTIMENTI 2012
0,00
ENTRATE INVESTIMENTI 2012
10.151.785,84
ENTRATE INVESTIMENTI 2013
ENTRATE INVESTIMENTI 2013
0,00
ENTRATE INVESTIMENTI 2013
10.151.785,84
9.221.785,84
930.000,00
ENTRATE INVESTIMENTI 2013
0,00
ENTRATE INVESTIMENTI 2013
12.713.944,61
SPESE CORRENTI 2011
6.826.506,20
SPESE CORRENTI 2011
0,00
SPESE CORRENTI 2011
5.887.438,41
3.586.481,19
2.300.957,22
SPESE CORRENTI 2011
664.211,04
150.000,00
514.211,04
SPESE CORRENTI 2011
12.215.175,41
SPESE CORRENTI 2012
7.037.523,77
SPESE CORRENTI 2012
0,00
SPESE CORRENTI 2012
5.177.651,64
2.606.293,36
2.571.358,28
SPESE CORRENTI 2012
506.169,42
234.900,00
125.019,00
146.250,42
SPESE CORRENTI 2012
12.907.268,16
SPESE CORRENTI 2013
7.371.703,24
SPESE CORRENTI 2013
0,00
SPESE CORRENTI 2013
5.535.564,92
2.766.293,36
2.769.271,56
SPESE CORRENTI 2013
505.916,66
234.900,00
125.019,00
145.997,66
SPESE CORRENTI 2013
6.816.075,00
SPESE INVESTIMENTI 2011
171.075,00
SPESE INVESTIMENTI 2011
0,00
SPESE INVESTIMENTI 2011
6.645.000,00
6.220.000,00
425.000,00
SPESE INVESTIMENTI 2011
2.338.051,89
211.607,39
1.056.444,50
1.070.000,00
SPESE INVESTIMENTI 2011
13.046.075,00
SPESE INVESTIMENTI 2012
171.075,00
SPESE INVESTIMENTI 2012
0,00
SPESE INVESTIMENTI 2012
12.875.000,00
10.770.000,00
2.105.000,00
SPESE INVESTIMENTI 2012
1.685.878,36
955.878,36
730.000,00
SPESE INVESTIMENTI 2012
11.618.110,54
SPESE INVESTIMENTI 2013
171.075,00
SPESE INVESTIMENTI 2013
0,00
SPESE INVESTIMENTI 2013
11.447.035,54
9.417.035,54
2.030.000,00
SPESE INVESTIMENTI 2013
1.145.000,00
995.000,00
150.000,00
SPESE INVESTIMENTI 2013
Infrastrutturazione del territorio
PRG_6_OB_14_AZ_2
Sviluppo della mobilità ciclabile
Promozione della mobilità sicura e sostenibile
PRG_6_OB_16_AZ_2
PRG_6_OB_16_AZ_3
TOTALE PROGRAMMA 6: SPOSTARSI MEGLIO E BENE
Moderazione del traffico
PRG_6_OB_16_AZ_1
6.893.520,00
6.959.830,20
ENTRATE CORRENTI 2013
ENTRATE CORRENTI 2012
ENTRATE CORRENTI 2011
7.491.458,69
6.529.250,20
6.467.020,00
6.530.350,00
6.285.250,20
244.000,00
ENTRATE CORRENTI 2013
6.223.020,00
244.000,00
ENTRATE CORRENTI 2012
6.101.000,00
429.350,00
ENTRATE CORRENTI 2011
OB_16 - Incrementare la sicurezza, la qualità urbana e la sostenibilità della mobilità
100.000,00
ENTRATE INVESTIMENTI 2011
100.000,00
100.000,00
ENTRATE INVESTIMENTI 2011
0,00
5.050.000,00
ENTRATE INVESTIMENTI 2012
50.000,00
50.000,00
ENTRATE INVESTIMENTI 2012
0,00
0,00
ENTRATE INVESTIMENTI 2013
0,00
ENTRATE INVESTIMENTI 2013
0,00
4.811.458,69
SPESE CORRENTI 2011
733.150,00
179.300,00
123.000,00
430.850,00
SPESE CORRENTI 2011
1.127.608,69
0,00
542.608,69
0,00
542.608,69
SPESE CORRENTI 2011
2.950.700,00
2.462.200,00
488.500,00
SPESE CORRENTI 2011
542.608,69
ENTRATE INVESTIMENTI 2013
0,00
ENTRATE INVESTIMENTI 2013
Sviluppo del TPL su ferro
ENTRATE INVESTIMENTI 2012
5.000.000,00
5.000.000,00
ENTRATE INVESTIMENTI 2012
PRG_6_OB_15_AZ_2
ENTRATE INVESTIMENTI 2011
0,00
ENTRATE INVESTIMENTI 2011
585.000,00
ENTRATE CORRENTI 2013
430.580,00
32.407,70
398.172,30
ENTRATE CORRENTI 2013
Governance trasporto pubblico
ENTRATE CORRENTI 2012
426.500,00
418.500,00
ENTRATE CORRENTI 2011
32.270,00
394.230,00
32.000,00
386.500,00
ENTRATE CORRENTI 2012
PRG_6_OB_15_AZ_1
OB_15 - Sviluppare il trasporto pubblico
Programmazione e gestione della mobilità
PRG_6_OB_14_AZ_1
ENTRATE CORRENTI 2011
SPOSTARSI MEGLIO E BENE
OB_14 - Migliorare la fluidificazione del traffico
Programma 6:
2.826.272,00
SPESE CORRENTI 2012
640.397,00
326.797,00
313.600,00
SPESE CORRENTI 2012
508.950,00
508.950,00
SPESE CORRENTI 2012
1.676.925,00
1.296.300,00
380.625,00
SPESE CORRENTI 2012
2.825.775,51
SPESE CORRENTI 2013
639.900,51
326.300,51
313.600,00
SPESE CORRENTI 2013
508.950,00
508.950,00
SPESE CORRENTI 2013
1.676.925,00
1.296.300,00
380.625,00
SPESE CORRENTI 2013
1.590.000,00
SPESE INVESTIMENTI 2011
400.000,00
300.000,00
100.000,00
SPESE INVESTIMENTI 2011
0,00
SPESE INVESTIMENTI 2011
1.190.000,00
1.190.000,00
SPESE INVESTIMENTI 2011
9.000.000,00
SPESE INVESTIMENTI 2012
150.000,00
150.000,00
SPESE INVESTIMENTI 2012
0,00
SPESE INVESTIMENTI 2012
8.850.000,00
8.850.000,00
SPESE INVESTIMENTI 2012
1.280.000,00
SPESE INVESTIMENTI 2013
0,00
SPESE INVESTIMENTI 2013
0,00
SPESE INVESTIMENTI 2013
1.280.000,00
1.280.000,00
SPESE INVESTIMENTI 2013
Migliorare la qualità degli organici
1.127.249,55
Migliorare la qualità del lavoro e la chiarezza organizzativa
28.000,00
Avvicinare l'Amministrazione alle imprese e al cittadino
Spendere meglio
PRG_7_OB_21_AZ_1
Migliorare la capacità di attrazione
702.516,90
68.408.624,00
ENTRATE CORRENTI 2011
761.000,00
ENTRATE CORRENTI 2011
OB_21 - Migliorare la capacità di attrazione delle risorse
PRG_7_OB_20_AZ_1
OB_20 - Spendere meglio
PRG_7_OB_19_AZ_1
ENTRATE CORRENTI 2011
OB_19 - Avvicinare l'Amministrazione alle imprese e al cittadino
PRG_7_OB_18_AZ_1
ENTRATE CORRENTI 2011
OB_18 - Migliorare la qualità del lavoro e la chiarezza organizzativa
PRG_7_OB_17_AZ_1
ENTRATE CORRENTI 2011
58.980.938,80
ENTRATE CORRENTI 2012
773.500,00
ENTRATE CORRENTI 2012
379.826,00
ENTRATE CORRENTI 2012
28.560,00
ENTRATE CORRENTI 2012
1.148.601,31
ENTRATE CORRENTI 2012
59.400.448,18
ENTRATE CORRENTI 2013
779.875,00
ENTRATE CORRENTI 2013
383.623,46
ENTRATE CORRENTI 2013
28.845,60
ENTRATE CORRENTI 2013
1.159.490,71
ENTRATE CORRENTI 2013
11.100.000,00
ENTRATE INVESTIMENTI 2011
21.231.500,00
ENTRATE INVESTIMENTI 2011
ENTRATE INVESTIMENTI 2011
ENTRATE INVESTIMENTI 2011
ENTRATE INVESTIMENTI 2011
12.150.000,00
ENTRATE INVESTIMENTI 2012
21.801.953,36
ENTRATE INVESTIMENTI 2012
ENTRATE INVESTIMENTI 2012
ENTRATE INVESTIMENTI 2012
ENTRATE INVESTIMENTI 2012
AVERE UNA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE EFFICACE, EFFICIENTE E TRASPARENTE
OB_17 - Contenere la spesa di personale e le dinamiche occupazionali
Programma 7:
13.300.000,00
ENTRATE INVESTIMENTI 2013
20.001.324,70
ENTRATE INVESTIMENTI 2013
ENTRATE INVESTIMENTI 2013
ENTRATE INVESTIMENTI 2013
ENTRATE INVESTIMENTI 2013
1.307.875,00
SPESE CORRENTI 2011
16.360.324,00
SPESE CORRENTI 2011
1.110.761,00
SPESE CORRENTI 2011
919.046,00
SPESE CORRENTI 2011
40.814.074,18
SPESE CORRENTI 2011
969.669,25
SPESE CORRENTI 2012
14.045.038,81
SPESE CORRENTI 2012
1.073.057,06
SPESE CORRENTI 2012
788.956,02
SPESE CORRENTI 2012
40.378.119,77
SPESE CORRENTI 2012
969.629,65
SPESE CORRENTI 2013
13.729.912,66
SPESE CORRENTI 2013
1.087.017,96
SPESE CORRENTI 2013
788.956,02
SPESE CORRENTI 2013
40.191.534,12
SPESE CORRENTI 2013
1.160.000,00
SPESE INVESTIMENTI 2011
20.334.500,00
SPESE INVESTIMENTI 2011
SPESE INVESTIMENTI 2011
529.864,00
SPESE INVESTIMENTI 2011
SPESE INVESTIMENTI 2011
1.200.000,00
SPESE INVESTIMENTI 2012
20.250.000,00
SPESE INVESTIMENTI 2012
SPESE INVESTIMENTI 2012
600.000,00
SPESE INVESTIMENTI 2012
SPESE INVESTIMENTI 2012
1.030.000,00
SPESE INVESTIMENTI 2013
20.250.000,00
SPESE INVESTIMENTI 2013
SPESE INVESTIMENTI 2013
400.000,00
SPESE INVESTIMENTI 2013
SPESE INVESTIMENTI 2013
Comunicare le opportunità in termini di obiettivi dell'amministrazione e di profilo dei cittadino
Politiche istituzionali di supporto
29.739.437,55
ENTRATE CORRENTI 2011
14.400,00
37.456.065,55
ENTRATE CORRENTI 2012
14.400,00
ENTRATE CORRENTI 2012
Sviluppo dei processi partecipativi
Incentivi al protagonismo
PRG_7_OB_24_AZ_2
PRG_7_OB_24_AZ_3
TOTALE GENERALE
TOTALE PROGRAMMA 7: AVERE UNA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE EFFICACE, EFFICIENTE E TRASPARENTE
Cura della comunità
PRG_7_OB_24_AZ_1
135.240.876,00
135.666.450,78
ENTRATE CORRENTI 2013
ENTRATE CORRENTI 2012
ENTRATE CORRENTI 2011
139.811.769,70
99.298.465,92
98.842.581,66
100.840.728,00
ENTRATE CORRENTI 2013
61.296,90
ENTRATE CORRENTI 2012
60.690,00
59.500,00
48.934,50
12.362,40
ENTRATE CORRENTI 2013
37.470.486,07
ENTRATE CORRENTI 2013
14.400,00
ENTRATE CORRENTI 2013
ENTRATE CORRENTI 2011
48.450,00
12.240,00
ENTRATE CORRENTI 2012
47.500,00
12.000,00
ENTRATE CORRENTI 2011
OB_24 - Accrescere il senso di responsabilità civica e protagonismo dei cittadini
PRG_7_OB_23_AZ_1
OB_23 - Politiche istituzionali di supporto
PRG_7_OB_22_AZ_1
ENTRATE CORRENTI 2011
OB_22 - Comunicare le opportunità in termini di obiettivi dell'amministrazione e di profilo di cittadinanza
63.883.282,02
ENTRATE INVESTIMENTI 2011
32.331.500,00
ENTRATE INVESTIMENTI 2011
0,00
ENTRATE INVESTIMENTI 2011
ENTRATE INVESTIMENTI 2011
ENTRATE INVESTIMENTI 2011
67.821.953,36
ENTRATE INVESTIMENTI 2012
33.951.953,36
ENTRATE INVESTIMENTI 2012
0,00
ENTRATE INVESTIMENTI 2012
ENTRATE INVESTIMENTI 2012
ENTRATE INVESTIMENTI 2012
43.453.110,54
ENTRATE INVESTIMENTI 2013
33.301.324,70
ENTRATE INVESTIMENTI 2013
0,00
ENTRATE INVESTIMENTI 2013
ENTRATE INVESTIMENTI 2013
ENTRATE INVESTIMENTI 2013
135.935.780,70
SPESE CORRENTI 2011
63.157.598,18
SPESE CORRENTI 2011
828.800,00
571.800,00
15.000,00
242.000,00
SPESE CORRENTI 2011
1.538.150,00
SPESE CORRENTI 2011
278.568,00
SPESE CORRENTI 2011
125.900.008,00
SPESE CORRENTI 2012
59.564.906,09
SPESE CORRENTI 2012
719.316,00
497.466,00
13.050,00
208.800,00
SPESE CORRENTI 2012
1.355.753,00
SPESE CORRENTI 2012
234.996,18
SPESE CORRENTI 2012
126.540.919,78
SPESE CORRENTI 2013
59.076.960,24
SPESE CORRENTI 2013
719.316,00
497.466,00
13.050,00
208.800,00
SPESE CORRENTI 2013
1.355.753,00
SPESE CORRENTI 2013
234.840,83
SPESE CORRENTI 2013
49.352.522,66
SPESE INVESTIMENTI 2011
22.344.364,00
SPESE INVESTIMENTI 2011
0,00
SPESE INVESTIMENTI 2011
250.000,00
SPESE INVESTIMENTI 2011
70.000,00
SPESE INVESTIMENTI 2011
54.871.953,36
SPESE INVESTIMENTI 2012
22.300.000,00
SPESE INVESTIMENTI 2012
0,00
SPESE INVESTIMENTI 2012
250.000,00
SPESE INVESTIMENTI 2012
SPESE INVESTIMENTI 2012
43.453.110,54
SPESE INVESTIMENTI 2013
21.930.000,00
SPESE INVESTIMENTI 2013
0,00
SPESE INVESTIMENTI 2013
250.000,00
SPESE INVESTIMENTI 2013
SPESE INVESTIMENTI 2013
TIMBRO DELL’ENTE
IL DIRIGENTE DEL SERVIZIO “PROGRAMMAZIONE E CONTROLLO” LORENZA BENEDETTI
IL DIRIGENTE IN “STAFF” SERVIZIO FINANZIARIO MARCELLO MARCONI
IL RAPPRESENTANTE LEGALE SINDACO GRAZIANO DELRIO
IL DIRETTORE GENERALE MAURO BONARETTI
IL SEGRETARIO GENERALE DOMENICO REBUTTATO
IL RESPONSABILE DEL SERVIZIO FINANZIARIO MONICA PRANDI
Stampato dal Centro Stampa del Comune di Reggio Emilia foto di copertina di Bruno Cattani
Bilancio di previsione 2011
Relazione previsionale programmatica
i programmi