6 minute read
Il Consiglio Comunale
intere strade e marciapiedi, realizzare nuovi tratti di ciclopedonali o misure di sicurezza attraverso l’installazione di videosorveglianza, come nel caso di Via Stradella. Sono tutte opere, queste, che, dalla più grande a quella più piccola, hanno consentito di migliorare sensibilmente la qualità della vita nella nostra città grazie a uno degli strumenti più importanti della nuova urbanistica negoziata: l’alleanza tra pubblico e privato. Proprio questa alleanza, questo “patto” tra le parti, ha consentito il superamento della logica della contrapposizione favorendo quel dialogo necessario affinché chi decide di fare un investimento nella nostra città lo possa fare apportando il proprio contributo a favore di tutta la collettività, massimizzando l’interesse pubblico attraverso la realizzazione di opere che altrimenti il pubblico non sarebbe in grado di realizzare. Questa è stata la nostra filosofia in questi cinque anni. E questi sono i numeri che questo approccio porta con sé. Un approccio che, se la città di Monza vorrà, continueremo ad applicare nei prossimi cinque anni di mandato. Perché noi #continuiamonsieme
Gruppo consiliare Per Allevi - Forza Italia
Grazie Monza
Sono passati cinque anni da quando abbiamo deciso di metterci in gioco candidandoci al Consiglio comunale. Abbiamo avuto l’opportunità di crescere assieme a questa città che affonda le proprie radici nella storia e nella tradizione. L’impegno quotidiano nelle Istituzioni ha rafforzato in noi lo spirito di servizio tipico di questa gente laboriosa che ha fatto della riflessione e della pacatezza una dote se non una virtù. Ci siamo trovati davanti a scelte importanti non sempre facili da prendere. In questi cinque anni abbiamo avuto l’occasione di ascoltare, raccogliere e lavorare ad un’idea, l’idea della Monza che vogliamo per il futuro. Un futuro, quello dei suoi giovani, delle sue famiglie e delle sue imprese. Una città che ha tutte le caratteristiche per tornare ad essere quella dimensione sicura e stimolante nella quale poter progettare un futuro felice, una comunità attenta ed aperta nella quale investire e crescere, nella quale creare il proprio futuro e il futuro che vogliamo per i nostri figli. Grazie Monza per averci dato l’onore di servirti e conoscerti, adesso ci aspettano nuove sfide insieme.
Nicolas Pietro Moguzzi Capogruppo consiliare Noi con Dario Allevi
Monza città solidale
È ormai trascorso più di un mese da quando la notizia dell’invasione dell’Ucraina da parte delle forze russe ci ha dato il buongiorno all’alba del 25 Febbraio, facendo ripiombare l’umanità in un incubo che mai avrebbe pensato di rivivere. L’attacco della Russia ha avuto, ed ha ogni giorno di più, conseguenze non confinabili all’interno dei soli territori coinvolti, ma sta cambiando la storia dell’Europa e del mondo: dalla messa in discussione della transizione energetica, con l’impatto economico che ognuno di noi sta constatando nella propria quotidianità, alla rivitalizzazione della Nato, al nuovo equilibrio tra le potenze, per arrivare alla fuga di milioni di persone. Sosteniamo con fermezza il popolo Ucraino dall’invasione, tuttavia al suono delle armi vorremmo vedere rilanciare l’impegno dei governi per cercare una via d’uscita che metta al centro l’unica cosa più importante: la pace. In una simile tragedia umanitaria, forte è stata la risposta di solidarietà arrivata dalla nostra città. L’amministrazione comunale ha avviato un programma di emergenza per l’accoglienza dei profughi Ucraini, con l’obiettivo di fornire il massimo sostegno a chi è costretto a scappare dai territori coinvolti nel conflitto, con particolare attenzione alle donne ed ai bambini, prime vittime di questa atrocità. A questa catena di solidarietà si è unita anche la comunità monzese di Fratelli d’Italia, che presso la propria sede cittadina ha realizzato una giornata dedicata alla raccolta di materiale medico (medicinali, garze, lacci, emostatici, disinfettanti) e generi alimentari a lunga conservazione che sono poi stati inviati in Ucraina grazie alla disponibilità di un autotrasportatore. Inoltre sta sostenendo tutte le iniziative, private ed istituzionali, rivolte a manifestare la propria vicinanza ed il proprio impegno per aiutare il popolo Ucraino.
Monza ha dimostrato con i fatti il proprio buon cuore. È per questo che, con orgoglio, possiamo definire Monza città dell’accoglienza e della solidarietà.
Marianna Gaspero Capogruppo Fratelli d’Italia
Quelli che… sono radical-chic e fanno politica con il vittimismo
Parlare del nuovo regolamento delle consulte, discusso e recentemente approvato in Consiglio Comunale, è come camminare su una scala mobile: si torna sempre al punto di partenza. Che poi è la volontà di farlo veramente. Con senso di responsabilità, la maggioranza ha dimostrato la propria convinzione davanti ad un passaggio così importante per i quartieri. L’opposizione un po' meno. Presentando una valanga di emendamenti (61 e 2 OdG) su di un oggetto che era composto da soli 14 articoli. Un’enormità di “osservazioni” che metteva in serio dubbio l’effettiva volontà di chiudere in modo costruttivo ed in tempi brevi il discorso regolamento. Ma non è finita. Quando le loro vere intenzioni sono venute a galla ha sfoderato la sua maschera migliore: il vittimismo. Ha preferito buttare la palla in tribuna mascherando una incapacità di fondo e una logica (quella delle proteste sul rinvio) opportunista. Meglio un appuntamento elettorale che stare in aula. Certo il momento della resa dei conti dettata dalle urne è vicino. Giugno è dietro l’angolo e capisco tante cose. La lotta politica serrata ci sta. Il nervosismo della sinistra quando c’è da fare con le schede elettorali c’è sempre stato. La voglia di emergere ed il personalismo fine a sé stesso con qualcosa che attiri l’attenzione può passare. Un pò meno comprendo l’atteggiamento di certi consiglieri comunali di opposizione che si nascondono dietro la “finta” facciata di regole e regolamenti, accusando la maggioranza di chissà quali nefandezze antidemocratiche quando la realtà è un’altra. Stiamo parlando di un semplice rinvio di tre giorni (il regolamento del Consiglio comunale ce lo consente…) per evitare che un impegno importante come il nuovo regolamento delle Consulte, venisse discusso e votato all’alba. Visto il numero di emendamenti era altamente probabile. Apriti cielo. Una caciara incredibile, una sceneggiata napoletana che neanche Mario Merola avrebbe saputo mettere in scena con tanto di abbandono plateale dell’aula (online) da parte dei consiglieri di opposizione. Ci mancava poco che il sottoscritto e l’intera maggioranza fossero tacciati di ogni male possibile. Il tutto perché il giorno scelto per la discussione non andava bene alla sinistra radical-chic per non meglio imprecisati precedenti impegni. Magari di campagna elettorale. Ad onor di cronaca, il regolamento è stato presentato, votato ed approvato. Molto rumore per nulla.
Marco Monguzzi Capogruppo Monza con Maffè
Scendiamo in campo per Monza, la nostra città
Non è sufficiente rendersi conto della profonda crisi che coinvolge la politica italiana, in termini sia di contenuti, sia di esponenti. Occorre anche indicarne i rimedi per trasformare la politica in autentica cultura di vita, che metta il cittadino e la sua dignità al centro dell’interesse comune. Da Monza deve partire un nuovo modo di fare politica che salvaguardi le realtà più difficili e dimenticate, per le quali deve esserci una priorità di azione. Investire sul futuro di Monza significa garantire una corretta crescita psico-fisica ai nostri giovani: solo così possiamo sperare di trattenerli sul nostro territorio, valorizzando le loro potenzialità. Puntare sui giovani significa anche andare a rimuovere quelle condizioni che portano tanti di loro a manifestare durante l’età scolare sempre maggiori disturbi di apprendimento associati spesso ad una condizione di grave disagio. Il Covid ha determinato un grave peggioramento delle relazioni sociali ed è anche compito di un’amministrazione comunale promuovere la realizzazione di nuovi centri di aggregazione ed intervenire presso gli istituti scolastici affinché venga garantito il numero adeguato di educatori scolastici. Mi farò promotore di una vera Comunità Educante, di una rete con al centro la famiglia e il minore in difficoltà, circondati dalla scuola stessa, dai servizi sociali, le associazioni sportive e di volontariato, gli oratori, affinché nessuno possa essere lasciato solo. La politica al servizio della comunità implica un’attenzione particolare anche a tutte le persone sole non per scelta che vivono una condizione di sofferenza. La socialità non deve essere vista solo come elemento di svago e di intrattenimento, ma anche come