MUSEI CIVICI
Pasolini anima e corpo Le fotografie di Dino Pedriali Dal 2 luglio al 4 settembre Nella ricorrenza del 100° anniversario della nascita di Pier Paolo Pasolini, gli scatti del fotografo Dino Pedriali che ritrae lo scrittore nell’ottobre del 1975 sono in esposizione ai Musei Civici.
La Mostra Tre settimane prima di essere assassinato, Pier Paolo Pasolini si fa ritrarre da un giovane fotografo suo ammiratore, Dino Pedriali. Il risultato è per molti aspetti strabiliante, non solo perché è l’ultima testimonianza visiva della sua vita, non solo per il talento del fotografo, ma anche perché Pasolini non si limita a lasciarsi riprendere e improvvisamente mette in scena una situazione inattesa. Sono due le sessioni svoltesi a distanza di cinque giorni l’una dall’altra. La prima inizia nella casa di Pasolini, dove Pedriali lo riprende al tavolo di lavoro: lo scrittore sta rileggendo e correggendo dei dattiloscritti, battendone a macchina di nuovi, forse anche del suo ultimo romanzo, che
uscirà postumo solo 15 anni dopo con il titolo «Petrolio». La seconda sessione si svolge a Torre di Chia, nei monti non lontani da Viterbo, dove Pasolini ha una casa di campagna, suo luogo di ritiro e di intimità. Anche qui Pasolini è ritratto al lavoro mentre scrive, legge o disegna, in ginocchio sul pavimento, sui numerosi fogli intorno, che riempie con il profilo del grande storico dell’arte Roberto Longhi, suo professore ai tempi dell’Università. Poi avviene il salto ed è Pasolini a dettare la situazione: chiede al fotografo di uscire e di ritrarlo dall’esterno mentre lui si muove nudo nella camera da letto, finché, come avuta l’impressione di essere osservato, si affaccia alle vetrate scrutando l’ambiente circostante. È il gioco tra interno ed esterno, tra lo sguardo del fotografo invisibile e quello dello scrittore che osserva la scena: un corpo e un’anima nudi sotto i nostri occhi. Potere della fotografia. Queste immagini ci restituiscono un Pasolini a 360 gradi, l’uomo, lo scritto-
L’ingresso ai Musei Civici
re, il pittore, il regista, anima e corpo. Dino Pedriali realizzò 40 fotografie a Sabaudia e 70 a Torre di Chia, anche se Pasolini non le vide mai. L’esposizione ne presenta 40 provenienti dalla collezione della Fondazione Luigi Rovati. Mostra a cura di Elio Grazioli. Iniziativa del Comune di Monza in collaborazione con la Fondazione Luigi Rovati.
✔ info
info@museicivicimonza.it www.museicivicimonza.it Tel. 039.2307126 mercoledì 15.00 - 18.00 giovedì 15.00 - 18.00 e 20.00 - 23.00 venerdì, sabato, domenica e festivi 10.00 - 13.00 / 15.00 18.00 Chiuso lunedì e martedì
Maggio 2022 | Tua Monza
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