ottobre/novembre 2012 Newsletter edita dal Comune di Schio (VI) ottobre/novembre - n. 3 Autorizz. Tribunale di Vicenza n. 1055 del 10/07/2003
Foto di: Giacomo Piovan
Direttore responsabile: Claudia Collareta Redazione: Valeria Addondi, Maria Grazia Dal Prà Stampa: IGEP - Pizzorni - Cremona Grafica e Impaginazione: Kaiti expansion srl - Reggio Emilia Tel. 0522.924196 - kaiti@kaiti.it www.kaiti.it
giornale stampato su carta ecologica patinata opaca 90 gr
giornale stampato su carta ecologica patinata
Valorizzazione del centro: il percorso che stiamo facendo
I
mitato non solo come strade coinvolte ma anche come tempo (allora c’era chi chiedeva che ci fosse la pedonalizzazione 365 giorni l’anno). Se n’è discusso e quello che è uscito dal Consiglio comunale è stato un atto che impegnava il Sindaco e la Giunta a fare uno studio finalizzato alla elaborazione di politiche per la valorizzazione del centro nel suo complesso, verificando anche la possibilità o meno di estendere la ZTL. Un piano da sottoporre poi al Consiglio comunale, alla cui approvazione sarebbero
seguiti gli eventuali interventi. Da allora è stato condotto un percorso partecipativo che ha coinvolto, in oltre 30 incontri, i diversi portatori di interesse della Comunità locale: i Consigli di Quartiere; le Ass. di Categoria (in particolare il commercio fisso e ambulante); le Ass. sociali, culturali, sportive e giovanili; gli Ordini professionali; le Forze dell’Ordine; la Commissione Città Senza Barriere; tutto il Consiglio (anche con la Delegazione Economia e Lavoro) e gli Uffici comunali. >>> continua a pagina 2
Valorizzazione del centro: il percorso che stiamo facendo....................... pag 1/3 La situazione a Magrè.................................................................................pag 4 Il sitema dei parcheggi a servizio del centro in città.....................................pag 5 Schio e Santorso aderiscono alla campagna “Spreco zero”.........................pag 6 Wiki loves monuments................................................................................pag 7
S
ommario
l percorso fatto. In queste settimane s’è fatto un gran parlare del centro di Schio e lo si è fatto quasi sempre partendo da un punto: “la sperimentazione della ZTL nel fine settimana e alla sera”. Forse però, prima di discutere di questo, serve fare un passo indietro di circa un anno e mezzo. Allora, ha fatto il suo ingresso nell’aula del Consiglio comunale il tema della valorizzazione del centro. O meglio: una mozione chiedeva di valutare la possibilità di un ampliamento radicale della zona a traffico li-
Quando l’arte serviva a curare.....................................................................pag 8
In primo piano
Valorizzazione del centro: il percorso che stiamo facendo >>> continua da pagina 1 Questo percorso ha permesso di raccogliere spunti, esigenze, richieste, timori e speranze che l’Amministrazione sta ora mettendo assieme in un piano organico e strategico da sottoporre al Consiglio comunale in autunno. La sperimentazione della ZTL il sabato e la domenica (fino al 31 dicembre) e la sera dopo le 20 (fino al 31 ottobre), così come gli incentivi per negozi e locali coinvolti nella sperimentazione, servono proprio per raccogliere elementi che andranno all’interno del piano complessivo.
2 comune.schio
Torniamo a parlare dei contenuti Il continuo alzarsi dei toni nella discussione sul centro impone a tutti di fermarsi a pensare. A pensare a quello per cui stiamo lavorando, al
punto da cui siamo partiti e all’obiettivo che ci accomuna. Che è uno: la valorizzazione di uno spazio che non è solo centro geografico di Schio, ma è centro di tanti interessi, punto di incontro e scambio, luogo di commercio e di cultura, intersezione tra il porfido delle piazze, l’asfalto delle strade e il verde del Castello. Basterebbe riprendere in mano gli appunti dei 30 incontri di questi mesi per capire quante visioni di centro hanno gli scledensi. Ognuno chiede qualcosa. Spesso di diverso, se non opposto. E se le prendiamo una alla volta sono tutte richieste legittime e sensate. Ma prenderle singolarmente sarebbe sbagliato e non porterebbe da nessuna parte. Quello che serve al nostro centro è un piano, un progetto coordinato in cui ci
sia chiaro l’obiettivo ma anche i passi per raggiungerlo. Perchè se ci sono passi che non possono essere fatti (i dati della mobilità ci dicono ad esempio che la chiusura totale, tutti i giorni, non è possibile, almeno finchè non ci sarà la Destra Leogra), ci sono anche passi che invece vale la pena di valutare (è il caso della sperimentazione di chiusura). Abbiamo iniziato questo percorso convinti che proprio in un momento come quello attuale serve lavorare assieme e cercare strade nuove per uscire da una crisi che ha origini ben più lontane di questo nostro percorso. Dobbiamo provarci ma dobbiamo farlo assieme perchè la valorizzazione del centro dipende dal Comune ma anche da tutti quei soggetti che vi gravitano in un modo o nell’altro.
Lettera pubblicata dal Giornale di Vicenza il 3 ottobre 2012
“il cuore della città è tornato nella parte antica”
A
lcuni giorni fa riflettevo, passeggiando la domenica pomeriggio, quanto il centro di Schio fosse pieno di vita per la concomitanza di varie iniziative, molto riuscite, come quella della mostra di fiori e piante in alta via Pasubio e quella delle bancarelle artistiche e gastronomiche in Piazza Falcone e Borsellino con il risultato di portare un fiume di gente, come nei giorni di Natale. Consideravo quanto fosse bello riappropriarsi di spazi ed edifici come l’area della Fabbrica Alta, il Lanificio Conte, con la sua bellissima galleria, i giardini Jacquard, Palazzo Fogazzaro: autentiche pagine di storia recuperate non solo alla comunità scledense ma anche all’intero Alto Vicentino, un angolo del territorio veneto che è tutto da scoprire e valorizzare. Di questi tempi credo che dobbiamo apprezzare le cose positive che ci circondano. A volte siamo portati a vedere tutte le negatività di cui siamo avvolti e non riusciamo ad apprezzare dei cambiamenti positivi cui, nonostante tutto, assistiamo magari senza rendercene neppure conto perché sono processi troppo lenti che non danno nell’occhio. Parlo del centro di Schio come persona che ha assistito ai diversi cambiamenti dagli anni dello sviluppo ad oggi. Nei decenni del dopoguerra il cuore pulsante della città era Piazza Almerigo da Schio, con i suoi moderni portici pieni di negozi e con i condomini alti che, per la realtà dei tempi e della zona, pareva una piccola Manhattan. Dopo gli anni 80, con il recupero di gran parte del patrimonio edilizio privato e, in seguito, le opere di sistemazione ed arredo urbano eseguite sulle strade centrali, il centro storico si è ripreso il ruolo di polo delle attività economico e commerciali. Da allora le amministrazioni comunali hanno continuamente investito in questo ambito puntando molto sulle opere che rivestono e restituiscono valore, cultura e storia alla città. Mi pare che ci sia stata una visione lungimirante che ci sta portando a raccogliere delle belle soddisfazioni e dei risultati molto apprezzabili. Se pensiamo poi che in quest’area il Comune è impegnato a completare i lavori di recupero di Palazzo Rossi (futuro Palazzo della Musica) e del Tea-
tro Civico, ci sono prospettive di ottenere un tessuto storico pienamente recuperato, che si riflette nella sua identità, nelle sue origini e nelle sue funzioni. Direi che le amministrazioni comunali che hanno lavorato su questi obiettivi hanno operato bene, sia sul piano degli investimenti che delle iniziative e manifestazioni culturali che rendono la città una delle realtà più vive ed interessanti: si puo’ dire infatti che Schio ora puo’ competere per valenza, storia e vivacità con poche altre realtà eccellenti della provincia. Il baricentro della città si è spostato verso ovest, trovando il suo epicentro nell’asse di via Pasubio. Una volta l’antica “Sareo” era una strada quasi morta, una sorta di ramo secco, molti commercianti si lamentavano di questo isolamento… Dopo la costruzione del parcheggio interrato in via Card. E. Dalla Costa ed il recupero dell’area soprastante è iniziata la lenta ma progressiva rinascita. Una volta la passeggiata classica di Schio era la “vasca” cioè un anello che portava davanti alla stazione dei treni ed escludeva via Pasubio, appunto. Ora le aree di sviluppo degli anni 60 e 70 (Piazza “del Bao” e via Baccarini) si stanno svalutando a favore della zona gravitante sui palazzi e fabbricati storici della Schio dell’epoca rossiana. Credo che questo abbia portato ad un importante valore aggiunto per la città ma ha portato anche ad ulteriori sfide per il futuro, quella di arrestare il degrado ambientale e sociale delle zone ex centrali recuperandole ad una funzione attiva ed economicamente significativa della città. Peraltro il Comune è impegnato, su questo fronte, anche in diversi altri orizzonti: l’acquisizione della Fabbrica Alta, il recupero di alcuni spazi presso il lanificio Cazzola e Villa Miari di Santorso. Molta carne al fuoco, forse troppa. Sicuramente queste ambizioni, nate in tempi recenti ma di diverse prospettive, ora vanno commisurate con gli attuali tempi molto difficili. La città è cresciuta ora, io credo, è tempo di pensare a consolidare questi risultati. Andrea Pillon
Foto di Egidio Dalle Molle - Testi a cura di LDV e VG
In primo piano
In autunno arriveremo alla chiusura di un lavoro che è stato impegnativo. Discuteremo un piano che terrà conto di tutto quello fin qui emerso. Il piano indicherà delle strade, che potranno piacere o meno, non ne abbiamo dubbi. Ma sarà su queste che dovremo confrontarci. Sui contenuti di quel piano. Perchè solo così faremo il bene del nostro centro. Il percorso da fare: il Patto per la città Una volta discusso in Consiglio il piano dovrebbe diventare Patto. Il Patto per la città sarà uno strumento operativo sottoscritto dai soggetti che si impegna-
no a fare la loro parte in un processo che sin dal suo inizio si è sempre mosso verso un solo traguardo: creare un centro accogliente, accessibile, tecnologico e sostenibile. Un traguardo che passa attraverso l’impegno di tutte le componenti
e attraverso una molteplicità di azioni: da un nuovo arredo urbano alla valorizzazione delle aree verdi, da interventi sull’offerta commerciale alla promozione di una viabilità dolce e sicura. In poche parole: una nuova qualità per un nuovo modo di vivere il centro. Il sindaco Luigi Dalla Via
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Una parentesi: la part e bassa di via Btg Val Leogra L’indicazione data dal Consiglio non comprendeva la parte “bassa” di via Btg Val Leogra, dove, come previsto dal Biciplan già nel 2008, è stato realizzato un tratto di pista ciclabile molto importante perchè a servizio della stazione dei treni (e della postazione di bikesharing) e perchè di collegamento con i percorsi già esistenti da un lato in via Marconi (e che arrivano da Santa Croce, Campus e zona industriale) e dall’altro in via Baccarini (e che arrivano da Magrè e dal Cono di luce). Il nuovo tratto è stato realizzato con un progetto che ha tenuto conto delle segnalazioni dell’Associazione Commercianti in particolare per quanto riguarda i parcheggi: non solo non ne sono stati tolti ma ne sono stati aggiunti 2. Al momento al progetto mancano gli ultimi due stralci: “in cima” all’intersezione con via Marconi e “in fondo” dove la pista diventerà promiscua con il marciapiede fino all’attuale attraversamento pedonale su via San Giovanni Bosco.
Foto di Maurizio Grotto e d’archivio del Comunedi Schio - Testi a cura di LDV e VG
3 comune.schio
territorio
La situazione a magrè
I
rilievi confermano che il traffico si sta spostando sulle strade principali a beneficio delle vie laterali. In via Mantova (dove ci sono asilo nido e parco giochi): meno 40%. All’incrocio tra via Cristoforo Magrè e via Tuzzi, per effetto in parte dell’inversione del senso unico di via Tuzzi, si è registrato un significativo calo: via Tuzzi (circa 65%) e via Cristoforo Magrè (tra il 5% la mattina e il 25% la sera) e via Broglialoco- Via San Benedetto (tra il 30% e il 50%).
4 comune.schio
L’assessore alla sicurezza Roberto Dall’Aglio spiega le motivazioni che hanno spinto l’amministrazione a prorogare la sperimentazione di disattivazione del semaforo di viale Roma a Magrè fino a novembre e a prevedere nuovi rilievi in autunno: “Andiamo avanti per due motivi precisi. Primo: per continuare i rilievi anche in autunno con le scuole iniziate e il traffico assestato, ottenendo così un quadro più chiaro della situazione. Secondo, perché i rilievi fatti a maggio ci hanno indicato che siamo sulla strada giusta. Parte del traffico sembra infatti essersi spostato sulle vie principali (viale Roma ad
esempio segna aumenti dal 12 al 37%) a tutto beneficio delle vie laterali o che necessitano di una maggiore sicurezza (ad esempio via Mantova, dove ci sono il parco giochi e l’asilo nido, con una riduzione anche del 40% circa). Via Padova e via Tuzzi segnano un passaggio simile a quello che avevano quando c’era il doppio senso (e forse minore visto che i dati di riferimento si riferiscono ad agosto 2011, quando quindi c’era un probabile minor passaggio di auto). Siamo
sempre disponibili al confronto (sul progetto dell’isola ambientale abbiamo accolto circa il 70% delle osservazioni dei cittadini) e terremo in considerazione tutte le segnalazioni che andranno lette assieme ai rilievi che raccoglieremo in autunno”. Le novità. A seguito dei rilievi, oltre che delle segnalazioni ricevute dai cittadini, si è deciso di procedere con ulteriori piccole modifiche alla viabilità. E’ stato istituito un
senso unico in via Collareo nel tratto da viale Roma al primo accesso carraio, con direzione da viale Roma verso via Biella: questa misura serve ad evitare il traffico di attraversamento che interessa questa via nelle ore di punta dopo la modifica. Per migliorare invece le condizioni di sicurezza dell’intersezione tra le due strade, è stato istituito l’obbligo di svolta a destra da via Mantova su via Pista dei Veneti. Per agevolare infine le manovre di svolta degli autobus è stata ridimen-
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Foto d’archivio del Comune di Schio - Testi a cura di CC
sio nata l’aiuola presente all’intersezione tra via Pio X e viale Roma. L’obiettivo delle modifiche L’obiettivo è di migliorare la vivibilità e la sicurezza del quartiere lavorando sulla mobilità: per una maggiore sicurezza di pedoni, ciclisti e di chi abita a Magrè. In questo piano rientra anche la necessità di incanalare i flussi di veicoli che attraversano il quartiere su alcune strade principali, tra cui via Roma.
territorio
il sistema dei parcheggi a servizio del centro città parcheggio interrato cardinale e. dalla costa
parcheggi a schio
Orario diurno dalle ore 8,00 alle ore 20,00 1. strisce blu >>> 337 posti a tariffa oraria 1,30 euro (vie Btg Val Leogra, p.za Da Schio, p.zza Statuto, via Rompato, via Gorzone, p.za IV Novembre, p.zza Baracca, via Marconi, via Dalla Costa) >>> 89 a tariffa oraria 0,70 (via Pasubio e via XX settembre)
4 ore
1,00
10 ore
2,00
oltre le 10 ore ogni ora successiva
0,20
2. strisce blu con sosta breve gratuita >>> 43 posti a tariffa oraria 1,30 euro - primi 20 minuti gratis (park Gaminella)
1 ora
0,40
oltre la prima ora ogni 30’ successivi
0,20
Orario notturno dalle ore 20,00 alle ore 8,00 e festivo
abbonamenti 3. park tariffa ridotta >>> 460 posti a tariffa oraria: 1 euro per 4 ore, con 2 euro 10 ore (ore successive 0,20 euro all’ora) (interrato Dalla Costa e park stazione dove anche primi 40 min gratis) 4. disco orario >>> 386 posti di cui 31 con 30 minuti; 215 con 60 minuti; 120 con 90 minuti; 20 con 120 minuti 5. gratuiti >>> 1301 posti Dei quali 822 posti nei principali parcheggi a servizio del centro: via Milano (240 posti), via Pasubio (195), piazzale Summano (145), Div Aqui (118), Teatro Civico (82), via Dalla Pozza (42)
a) Tariffa per abbonamento annuale Mensile diurno
36,00
Mensile nott/festivo
30,00
Mensile lun./ven.
30,00
Mensile diurno/nott
51,50
a) Tariffa per abbonamento trimestrale Mensile diurno
40,00
Mensile nott/festivo
33,00
Mensile lun./ven.
33,00
Mensile diurno/nott
55,00
5 parcheggio stazione
ZONA CENTRALE Via Btg. Val Leogra (2 parcometri); P.zza A. da Schio (2 parcometri); P.zza Statuto (2 parcometri); Via R. Rompato (1 parcometro); Via Gorzone (2 parcometri); P.zza IV Novembre (1 parcometro); P.zza Baracca (1 parcometro); Via Marconi (2 parcometri); Via Card. E. Dalla Costa (1 parcometro). Tempo
Costo
15 minuti
0,30
30 minuti
0,65
1 ora
1,30
1 ora e 30 minuti
1,95
2 ore
2,60
primi ‘40
comune.schio
gratuito
4 ore
1 euro
10 ore
2 euro
oltre le 10 ore ogni ora successiva
0,20
abbonamenti a) Tariffa per abbonamento annuale Mensile diurno
36,00
Mensile nott/festivo
30,00
Mensile lun./ven.
30,00
Mensile diurno/nott
51,50
ZONA periferica
a) Tariffa per abbonamento trimestrale
Via Pasubio (2 parcometri); Via XX Settembre (1 parcometro).
Mensile diurno
40,00
Mensile nott/festivo
33,00
Tempo
Costo
30 minuti
0,35
Mensile lun./ven.
33,00
1 ora
0,70
Mensile diurno/nott
55,00
1 ora e 30 minuti
1,05
2 ore
1,40
3 ore
2,00
5 ore
3,00
parcheggio via gaminella (2 parcometri) Tempo
Costo
primi 20’
gratuito
30 minuti
0,65
1 ora
1,30
1 ora e 30 minuti
1,95
2 ore
2,60
dove rivolgersi per gli abbonamenti Parcheggio Cardinale E. Dalla Costa Comune di Schio - Ufficio Economato - Via Pasini, 45 - Telefono 0445-691296 Orario: dal lun al ven dalle 9.00 alle 13.15 Parcheggio Stazione Abaco - Via Monte Ciove, 26 - Tel 0445-529621 Orario: dal lun al sab 9.00-13.00
Testi a cura di CC
tessera prepagata per pagamento parcheggi Dove si trovano i distributori per il ritiro della tessera elettronica e per le ricariche: • portico del Municipio (ingr Da Piazza Statuto, 16 o Via Pasini, 33); • piazza Almerico Da Schio La tessera ha il costo di 1 euro che viene “scalato” dalla prima carica. Le ricariche successive possono essere fatte in banconote ai distributori di tessere e all’Ufficio Economato del Comune di Schio (in tagli da 5,10,20 e 50 euro) oppure in monete ai singoli parcometri (ricarica massima di 30 euro). La ricarica complessiva comunque non può superare i 50 euro (massima capienza della tessera). La tessera può essere utilizzata in tutti i 19 parcometri dei parcheggi in superficie a pagamento presenti in centro.
Lo sapevate che
Schio e Santorso aderiscono alla campagna “Spreco Zero” Firmata il 29 settembre a Trieste la Carta Nordest ed Euroregione Spreco Zero. Un anno contro lo spreco è un progetto pluriennale che ha come obiettivo principale la sensibilizzazione dell’opinione pubblica europea ed italiana sulle cause e le conseguenze dello spreco, sulle modalità per ridurlo e la promozione di una cultura scientifica e civile orientata ai principi della sostenibilità e della solidarietà. Ogni anno il tema generale dello spreco viene declinato dando un’attenzione particolare ai diversi consumi: il cibo (2010), l’acqua (2011) e l’energia (2012) sono i focus del primo programma triennale. A seguito della campagna, il Parlamento Europeo ha richiesto che il 2014 diventi “Annuo Europeo di lotta allo spreco alimentare”.
S
6 comune.schio
ono quasi 1000 i Comuni italiani formalmente e pubblicamente impegnati per la riduzione degli sprechi alimentari, ma anche impegnati a promuovere la riduzione progressiva degli sprechi di acqua, energia, mobilità e comunicazione, che, a fine settembre a Trieste, hanno sottoscritto la Carta Nordest ed Euroregione Spreco Zero. La Carta suggella l’impegno delle amministrazioni aderenti per dimezzare, entro il
2025, lo spreco alimentare (180 kg pro-capite in Europa, 149 in Italia). Individua una serie di azioni da mettere in campo: dal recupero dei prodotti invenduti da cedere a cittadini meno abbienti; alle vendite scontate di generi vicini alla scadenza; dall’educazione alimentare; alla modifica della disciplina degli appalti pubblici per la ristorazione. I Sindaci Dalla Via e Menegozzo, che hanno fatto questo passo assieme, han-
no spiegato che aderiscono perché sono pronti a prendere degli impegni coerenti con quello che già cercano di fare amministrando i loro Comuni, ma anche per contribuire, con il loro gesto, a lanciare un messaggio preciso: “La politica deve assumersi delle responsabilità e dare un chiaro segnale contro gli sprechi di tutti i tipi. Come amministratori locali possiamo promuovere forme dirette di sensibilizza- zione, ma anche mettere in campo
azioni concrete, piccole e grandi”. “Per Schio – ha sottolineato Dalla Via - penso ad esempio agli incentivi comunali erogati in questi anni per il risparmio energetico e alle tazze di plastica per i dipendenti del Comune che permettono di ridurre la produzione di rifiuti; agli obiettivi che ci siamo posti con il piano sulla gestione dei rifiuti per migliorare la differenziata e ridurre la quantità dei rifiuti, ma anche agli orti sociali e all’atten-
zione che ogni giorno viene messa nelle mense delle nostre scuole per far sì che il cibo che rimane sui piatti sia il minimo possibile. Si può fare meglio? Certo, ma non sprecare è oggi più che mai un dovere: non sprecare cibo e acqua, non sprecare denaro, non sprecare energia. Un dovere che ci spetta come singoli cittadini ma anche come amministratori per promuovere nelle nostre città circoli virtuosi contro gli sprechi”.
la festa della sostenibilità
I
cittadini scledensi ma semplicemente tutti gli interessati ai temi della salvaguardia delle risorse e dell’ambiente, hanno ormai memorizzato l’appuntamento che tra gli altri arricchisce gli eventi autunnali della città. Si tratta della Festa della SOStenibilità che con il 2012 è arrivata alla sua sesta edizione ed è in realtà soltanto uno dei molti momenti in cui il Comune, l’associazione Schio Sostenibile e altri soggetti manifestano una sensibilità diffusa su questi argomenti. Il tema di quest’anno è stato (Ri)scopriamo il paesaggio: uso e consumo di un bene comune; a partire dall’articolo della nostra Costituzione, che lo tutela, e con l’accento sul fatto
che anch’esso costituisce per l’appunto un bene comune come lo sono l’acqua e l’aria. In un momento storico come quello che stiamo vivendo, in cui la recessione economica e la crisi del lavoro sono ai primi posti nelle agende dei governi, potrebbe sembrare non urgente o addirittura superfluo parlare di paesaggio. Ma ciò accade per l’equivoco che questo termine tende a originare, perché è vero che quasi tutti noi quando si parla di paesaggio pensiamo a quello agricolo, collinare, montano, insomma al paesaggio naturale. Paesaggio è invece anche quello urbano, industriale e ogni ambiente più o meno antropizzato
che l’uomo modifica continuamente con le proprie attività. Ecco allora che riflettere su questo tema significa considerare ogni azione umana, ogni progetto e investimento che interessino l’ambiente in cui viviamo, con tutte le implicazioni di natura culturale, sociale ed economica che ne derivano. La Festa della SOStenibilità è un buon esempio di partecipazione dal basso in cui si toccano livelli diversi e molte sono sempre le voci che contribuiscono alla sua costruzione, in una sorta di biodiversità culturale che può solo essere sinonimo di ricchezza di contenuti. La manifestazione, che si è svolta da venerdì 12 a domenica 21 ottobre, ha offerto una molteplicità di interventi diversi a cominciare dalle riflessioni sui pa-
esaggi fermati negli scatti storici di Aldo Grotto, cui è dedicata anche una mostra fotografica. La geografia culturale di un luogo, la sua tutela sotto il profilo artistico, la mobilità sostenibile, le esperienze di pianificazione partecipata, le visite guidate nei paesaggi locali, le nuove professioni green che tengono conto di tutto questo, sono stati solo alcuni dei molti temi affrontati. La Festa della Sostenibilità, nata come costola di un’altra importante manifestazione, La Montagna in città, si è proposta ancora una volta come un momento di consapevolezza, in un territorio che ha già mostrato questo tipo di sensibilità, con l’obiettivo di creare una cultura diffusa del rispetto dei beni comuni e della sostenibilità ambientale. L’evento si è collocato, tra l’altro, a ridosso della Terza
Foto d’archivio del Comune di Schio - Testi a cura di VA e MGDP
Conferenza Internazionale sulla decrescita, lo sviluppo sostenibile e l’equità sociale svoltasi a Venezia dal 19 al 23 settembre, attorno alla quale sono nate altre iniziative. Una di queste è la MilanoVenezia Slow un percorso che ripropone il tratto che normalmente si compie in due ore di auto, in una versione lenta, in bici e a piedi con gli asini, della durata di due settimane. Il Comune di Schio che ha aderito a questa iniziativa, ha ospitato il gruppo di ciclisti e camminatori proprio durante la Festa della SOStenibilità, per ascoltare il racconto del loro viaggio lento attraverso il paesaggio. http://schiosostenibile.it www.movimentolento.it www.cammini.eu www.facebook.com/MilanoVeneziaSlow
Lo sapevate che
wiki loves monuments & schio loves schio
I
l 30 settembre si è conclusa l’edizione 2012 di Wiki Loves Monuments, un concorso fotografico internazionale che ha coinvolto cittadini di tutto il mondo nel documentare il proprio patrimonio culturale tramite immagini caricate su Wikimedia Commons con licenza libera. L’Italia rischiava di restare esclusa dal concorso a causa di due ostacoli: il codice dei beni culturali e del paesaggio e la legge sulla protezione del diritto d’autore, le cui disposizioni contrastano con la li-
cenza utilizzata da Wikimedia Commons, la quale non esclude la possibilità di utilizzare le immagini a fini commerciali (purché rilasciate sempre con licenza libera). Ma con un’autorizzazione alla pubblicazione delle immagini, data dai proprietari o da chi tutela i monumenti, i vincoli potevano essere superati. Il Comune di Schio quindi, con una delibera della Giunta comunale del 31 luglio, ha dato questa autorizzazione, rilasciando i diritti sulle immagini dei monumenti di sua proprietà in Creative
Commons 0 - nessun diritto d’autore. In totale sono state 804 le persone che hanno caricato 7817 foto di beni culturali italiani (si noti che, per le questioni sopra menzionate, potevano partecipare solo i monumenti “liberati”, elencati in un’apposita lista). Queste foto potranno ora, grazie alla licenza applicata, essere condivise e modificate da chiunque nel mondo, a condizione di attribuire la paternità dell’opera e di condividere allo stesso modo l’opera risultante dall’eventuale trasformazione dell’originale. Un grosso ringraziamento va a coloro che hanno contribuito a far conoscere Schio nel mondo: setacciando tra tutti i contributi abbiamo identificato 183 foto di 14 diversi autori, ma forse sono anche di più. A ciascuno auguriamo di essere tra i primi dieci classificati, anche se la vittoria è già di tutti, dato che le foto hanno arricchito un patrimonio fotografico a disposizione globalmente (e che potrà anche essere utilizzato per illustrare le varie voci di Wikipedia, l’enciclopedia libera!). Come si apprende dal blog
del concorso. La premiazione si terrà a fine ottobre in Galleria Alberto Sordi a Roma e saranno presentate le 10 foto vincitrici di Wiki Loves Monuments Italia, oltre alle foto che saranno premiate all’interno di Wiki Loves Asti e di Wiki Loves Valle d’Aosta. Ma la festa non finisce qui: questa sarà solo la prima tappa di una mostra itinerante che porterà queste bellissime immagini in giro per tutta l’Italia.
Le foto dell’articolo hanno licenza CCBY-SA-3.0 (http://creativecommons.org/licenses/by-sa/3.0) e sono state reperite attraverso Wikimedia Commons*
venturella - piazza argento alla carriera
U
n lungo applauso ha salutato l’ingresso di Franco Venturella nella sala consiliare del Municipio di Schio lo scorso 1° ottobre. A tributarglielo i suoi colleghi, i dirigenti e i presidi delle scuole scledensi, riuniti dall’Amministrazione Comunale per un incontro di inizio anno scolastico con sorpresa: la consegna della medaglia d’argento della Città di Schio al “neo pensionato”. Il professo Venturella è stato “provveditore” di Vicenza dal 2008
al 31 agosto 2012 e preside al liceo Zanella di Schio dal 1985 al 1998, ma anche insegnante, giornalista e scrittore. Ora il professore Venturella si occupa dell’associazione dedicata agli studenti “Cittadini per Costituzione”. “L’obiettivo - ha spiegato - è quello che mi ha sempre animato in questi anni trascorsi nella scuola, che è poi l’obiettivo della scuola come istituzione: fornire a tutti gli strumenti per poter essere cittadini attivi e consapevoli”.
I
n occasione del concerto di chiusura della cinquantesima ed ultima stagione organistica scledense, tenutosi in Duomo domenica 30 settembre, il Comune di Schio ha assegnato al suo organizzatore, professor Giuseppe Piazza, la medaglia d’argento della Città di Schio. La consegna, da parte del vicesindaco Mario Benvenuti, è avvenuta a margine dell’esibizione del giovane e applauditissimo organista francese Vincent Dubois. “La stagione organistica è stata pioniera tra le rassegne del genere in Italia e ha portato a Schio
straordinari musicisti provenienti da tutta Europa, consentendo così ai nostri concittadini di apprezzare esecuzioni di altissimo livello - si legge nella motivazione del riconoscimento - L’Am-
ministrazione comunale di Schio, riconoscente per l’impegno profuso in questi 50 anni di intensa attività culturale, è onorata di conferire a Giuseppe Piazza la medaglia d’argento della città”.
Foto di: Alessia Cecchet*, Puscas Vadim* e d’archivio del Comune di Schio - Testi a cura di TF e VA
7 comune.schio
Cosa succede in città
Quando l’arte serviva a curare Gli erbari fra scienza e arte a cura di Aboca Museum
I
l 23 agosto 2012 è stata inaugurata a Schio una mostra che per la prima volta ha creato un collegamento non solo ideale con la cultura trentina: “Quando l’Arte
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serviva a curare” allestita dal Centro Studi ABOCA MUSEUM, originale ed unico museo delle Erbe che testimonia il millenario rapporto tra l’uomo e le piante. Al di là della
Val Leogra, in Vallarsa si è svolto in contemporanea all’inizio della mostra sceldense un evento di grande richiamo, tra arte, musica e natura, con la partecipazione di personaggi prestigiosi come Lella Costa e Paolo Rumiz: “A Seminar la Buona Pianta” voluto e organizzato da ABOCA la più grande realtà specializzata in coltivazione e trasformazione di piante officinali in Europa, con sede in Toscana. La mostra di Schio, aperta fino all’11 novembre, è un’occasione ideale per trovare nel cuore della città un “tesoro” di storia naturale, legata alla salu-
1915-2015 verso il centenario della Grande Guerra
te, all’arte e ai mestieri. Nelle sale sotterranee di Palazzo Fogazzaro sono esposti pezzi rari di archeologia alchemica e scienza erboristica, accanto ad un suggestivo allestimento tra immagini antiche di fiori, con profumi di spezie. Oltre alla degustazione di tisane e alla condivisione di riflessioni via computer, si potranno leggere i meravigliosi pannelli che rac-
contano un mondo che la farmacopea moderna non ha cancellato, che attinge alla bellezza del paesaggio naturale, anche quello dei nostri prati e giardini. Un’opera d’arte di Giorgia Severi riporta in sala la magia naturale di fuscelli in volo… Maggiori informazioni su conferenze e appuntamenti speciali su: www. comune.schio.vi.it
informazioni utili Dal lunedì al venerdì ore 16.00-19.00 sabato e domenica 10.00-12.00 e 16.00-19.00 Salone piano nobile Palazzo Fogazzaro
vota anche tu per lo jacquard! Il FAI di Vicenza ha deciso di sostenere come “luogo del cuore” nella speciale campagna indetta dal Fondo Ambiente Italiano il Giardino Jacquard. Le firme a sostegno della candidatura - al 10/10/2012 era stata superata quota 3300 - vengono raccolte all’ufficio IAT di piazza Statuto, in Biblio-
S
i va verso il centenario della Grande Guerra ed è indubbio che gli scledensi, sentano in qualche modo la familiarità con le vicende di quegli anni, anche se non vissute direttamente. E’ infatti sufficiente alzare gli occhi e guardare al Pasubio per riportare alla mente ricordi, letture e immagini dei monti, teatro di quegli eventi bellici. E ogni volta che ci troviamo a percorrere una delle tante strade militari, non possiamo non andare con il pensiero alle molte vite che in quei luoghi realizzarono opere faticose, combatterono battaglie disperate e spesso vi morirono. Alcune iniziative per ricordare quei fatti, in vista dell’importante anniversario, sono già partite. Tra le altre c’è una collaborazione tra il Comune di Schio, i comuni della Valleogra con il Museo della Guerra di Rovereto, che ha di recente inaugurato la mostra “Pasubio 1915-1918”, al Ca-
teca Civica, al Lanificio Conte e a Palazzo Fogazzaro negli orari di apertura delle mostre. “Rush finale” quindi, considerato che la raccolta firme si conclude a fine ottobre: tutti sono invitati a firmare, minori compresi, anche online nel sito dedicato (www.iluoghidelcuore.it/registration/segnala) oppure tramite il sito e la pagina facebook del Comune (www.facebook.com/urpschio). Per far conoscere lo spazio è stata realizzata una cartoguida dedicata al Giardino in distribuzione gratuita presso il Giardino e all’ufficio IAT. Per ulteriori informazioni è possibile rivolgersi allo IAT al numero 0445.691392 o scrivere all’indirizzo e-mail cultura@
stello di Rovereto. La mostra propone un percorso a ritroso nel tempo. Dall’oggi - contrassegnato da una vasta opera di recupero del patrimonio storico della Grande Guerra ancora ben presente sul massiccio (forti, fortificazioni, trincee) e da un turismo che, percorrendo i sentieri che arrivano in quota, coniuga cultura e montagna, ascese e visite a cimiteri, cippi, lapidi - fino alle vicende storiche che portano alla Prima guerra mondiale. In sintesi, un viaggio a tutto tondo tra passato e presente. Consigliamo a tutti questa pas-
seggiata storica, che prende le mosse da elementi conosciuti e attuali del proprio territorio e conduce via via all’indietro alla scoperta di quelli del passato, anche curiosi e inediti: pochi sanno infatti che il poeta Eugenio Montale, soldato in Vallarsa nella prima parte del conflitto, a questi luoghi dedicò la poesia “Valmorbia”, in cui ricorda “le notti chiare” e la “terra ove non annotta”. La mostra sarà aperta fino a novembre 2012. Info: www.trentinograndeguerra.it; www.museodellaguerra.it
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