IX Comunità Montana

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IX COMUNITÀ MONTANA DEL LAZIO dei Monti Sabini Tiburtini Cornicolani Prenestini

Il Tour dei 18 Borghi

Archeologia, storia, natura, tipicità, cultura e tradizioni dei territori


Il Saluto del Presidente

La IX Comunità Montana del Lazio

IX Comunità Montana del Lazio

Per diffondere presso il vasto pubblico la conoscenza dei suoi territori, ricchi di cultura e di tradizioni, la IX Comunità Montana del Lazio ha voluto realizzare questa brochure, con la quale intende far conoscere le bellezze del patrimonio artistico, monumentale e ambientale dei Monti Sabini, Tiburtini, Cornicolani e Prenestini. Le potenzialità culturali ed attrattive delle nostre aree montane sono enormi: dagli itinerari escursionistici che collegano gli antichi acquedotti aniensi, ai siti archeologici, testimonianze della storia antica di questi territori, alle chiese e ai castelli. Promuovere la conoscenza della nostra terra, grazie anche alla diffusione di questo semplice opuscolo, ha altresì lo scopo di favorire nelle popolazioni residenti la consapevolezza della propria cultura, che non è rappresentata solo dal patrimonio storico e archeologico, ma anche dai beni ambientali, dalle tradizioni, dalla capacità di accoglienza, dal sapere e dai nuovi consumi. La valorizzazione di tutte queste risorse, attraverso lo sviluppo di attività compatibili che possano migliorare la vita sociale, ha come obiettivo quello di incrementare sempre di più il turismo, impegno primario della nostra Comunità Montana, attraverso la promozione di un nuovo modo, responsabile e culturalmente consapevole, di vivere il territorio.

Luigino Testi

Presidente della IX Comunità Montana del Lazio

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Visitando il territorio della Comunità Montana, è possibile conoscere tradizioni, ricorrenze particolari, rievocazioni storiche e feste coinvolgenti; trovare ottima accoglienza e ospitalità, aria fresca, salubre, piatti tipici e prodotti di alta qualità.

Questo territorio, ricco di fascino, conta su un patrimonio storico, artistico e archeologico molto importante, legato in particolar modo al sistema degli acquedotti di epoca romana, alle chiese e ai monasteri. Monumenti storici, reperti archeologici, castelli e roccaforti, rinomati in tutta Europa, e ambienti incontaminati, sono alcune delle meraviglie che è possibile trovare percorrendo i sentieri e le strade del territorio, attraverso un moderno Grand Tour dei paesaggi, delle tradizioni, della storia, che da sempre costituiscono la principale attrattiva turistica di quest’area. Il territorio in cui sono compresi i Comuni della IX Comunità Montana del Lazio si trova nel margine orientale della pianura laziale, nella fascia preappenninica ad est di Roma, ed é attraversato dalla Valle dell’Aniene. A nord si elevano i Monti Lucretili, propaggini meridionali dei Monti Sabini. Ad ovest dei Lucretili vi è il complesso dei Monti Cornicolani. A sud dell’Aniene i Monti Tiburtini e la catena dei Monti Prenestini. Il territorio é caratterizzato da pascoli e ambienti di notevole rilevanza naturalistica e botanica, protetti, nell’area Sabina, dal Parco Naturale Regionale dei Monti Lucretili. I Comuni che insistono nel territorio comunitario sono: Capranica Prenestina, Casape, Castel Madama, Castel S. Pietro Romano, Ciciliano, Marcellina, Monteflavio, Montorio Romano, Moricone, Nerola, Palombara Sabina, Pisoniano, Poli, Rocca di Cave, S. Angelo Romano, S. Gregorio da Sassola, S. Polo dei Cavalieri, S. Vito Romano. Bisogna lasciarsi rapire dall’incantevole bellezza di queste terre incontaminate, ricche di storia e di arte.


Storia e Cultura Abitato in epoca preromana dal popolo degli Equi, sul territorio si ergevano alture fortificate con poderose mura poligonali. Roma nel 304 a.C. espugnò la zona conquistando, secondo lo storico Tito Livio, oltre 30-40 villaggi in soli 50 giorni. Caratteristiche di questo agro romano, sono le strutture poligonali e le molteplici arcate in laterizio, parte visibile di un’ampia ed articolata rete di acquedotti che fornivano buona parte dell’acqua utilizzata a Roma. La zona è attraversata dall’Anio Vetus, il più antico dei tracciati che nascevano dal fiume Aniene. A questo, venne in seguito affiancato, durante il regno di Caligola, l’Anio Novus, di cui restano importanti tratti nel territorio di Castel Madama, lungo la via Empolitana. In epoca medievale e rinascimentale, nella zona iniziarono a sorgere torri, fortificazioni e possedimenti feudali, dominati da alte casate nobiliari, come i Colonna, i Barberini, gli Orsini, i Brancaccio, i Borghese, i Medici, i Torlonia, che si contesero nel tempo i diversi territori, dal Rinascimento fino alla fine dell’Ottocento, quando, con l’Unità d’Italia, venne sancita definitivamente l’autonomia dei Comuni.

Curiosità

I Musei Nel nostro territorio sono presenti diverse strutture museali di tipo naturalistico e artigianale, che i visitatori possono apprezzare per la quantità dei materiali conservati e per la particolarità dei beni raccolti. Alcuni musei hanno la propria sede all’interno di castelli medievali o di palazzi storici di antiche casate nobiliari e conservano beni archeologici, fossili e botanici scoperti nel territorio comunitario. Ci sono anche musei che conservano quelle tradizioni e quelle tipicità che da sempre caratterizzano il territorio della IX Comunità Montana. Nel Museo della Canapa di Pisoniano, ad esempio, sono presenti gli attrezzi utilizzati per la lavorazione della pianta e strumenti d’epoca, come un 1. 2. antico telaio del XVII secolo, oltre a filmati e supporti informatici sui procedimenti di trasformazione della canapa, in un connubio nuovo e antico più che riuscito. • • • • • • •

Palombara Sabina - Museo Naturalistico Regionale dei Monti Lucretili Rocca di Cave - Osservatorio Astronomico e Museo Geopaleontologico “Ardito Desio” Capranica Prenestina - Museo Civico Naturalistico dei Monti Prenestini Castel Madama - Museo civico di Allumiere Adolfo Klitsche de la Grange Castel S. Pietro Romano - Museo delle arti contadine Pisoniano - Museo della Canapa Sant’Angelo Romano – Museo preistorico del territorio Tiberino - Cornicolano


Curiosità Il Pozzo del Merro A Sant’Angelo Romano c’è un record mondiale e un luogo ricco di mistero: nella zona della Selva si trova il Pozzo del Merro, la voragine carsica più profonda del mondo. Circondata dalla vegetazione, la cavità ospita sul fondo un lago di cui ancora non si riesce ad accertarne la profondità: l’ultima esplorazione ad opera dei Nuclei Sommozzatori dei Vigili del Fuoco è riuscita ad arrivare fino a 392 metri (il limite operativo dei robot utilizzati), senza comunque toccare il fondo.

Ambiente e natura Il territorio della IX Comunità Montana del Lazio, offre un’ampia varietà di paesaggi montani, collinari e pianeggianti, caratteristici del Subappennino tirrenico. Con aria pura e fresca e sentieri immersi nel verde, questi paesaggi, che rappresentano il luogo ideale per rigenerare il corpo e la mente, sono particolarmente adatti per praticare escursioni in mountain bike, trekking e nordic walking a contatto con la natura incontaminata e variegata. Le aree montuose e boschive mantengono un clima temperato, in cui prosperano sempreverdi, faggete, lecceti e caducifoglie, come l’acero minore, il frassino, il castagno, la quercia. Piante largamente diffuse sono l’asparago, la rosa sempre verde e il caprifoglio. Di particolare interesse è la Faggeta della Mentorella, estesa al di sotto dell’omonimo santuario e diffusa anche nel Parco Naturale Regionale dei Monti Lucretili. Sono presenti anche l’olmo montano, il tiglio, il pioppo e il salice, in particolare nelle vicinanze dei corsi d’acqua perenni quali, il fiume Aniene e il suo affluente, il Giovenzano, il fiume Licenza e il Fosso della Mola. Nel sottobosco compaiono l’acero oppio, il sorbo torminale, il corniolo, il pungitopo, ecc. Il territorio della Comunità Montana, visitabile in tutte le stagioni, è molto importante anche dal punto di vista floristico. Numerose, infatti, sono le specie rare da proteggere come l’asfodelo giallo, il gigaro a foglie strette, il giglio martagone, lo zafferanastro giallo, l’iride sabina, molte orchidee e il doronico orientale. Riguardo alle colture agricole, la più diffusa è quella dell’olivo. Anche la fauna è molto numerosa con la presenza di farfalle, di coleotteri, del gatto selvatico, della martora, del tasso, della volpe, della faina, della donnola, del riccio, dello scoiattolo, del moscardino, del ghiro, dell’istrice e del cinghiale. Nei pascoli, alle quote più alte, è presente un consistente allevamento di bovini, di ovini e di caprini.

Curiosità Le Terme di acqua sulfurea Nel Comune di Palombara Sabina è possibile fare un buon bagno rilassante e passare bellissimi momenti di svago nelle terme di acqua sulfurea, luogo di pace e tranquillità per tutta la famiglia.


Il Parco Naturale Regionale dei Monti Lucretili All’interno del territorio della IX Comunità Montana ricade, in parte, il Parco Naturale Regionale dei Monti Lucretili che racchiude, tra l’altro, il Monte Pellecchia (1369 m), il Monte Gennaro (1272 m) e il Monte Morra (1036 m), questi ultimi due prossimi ad insediamenti di epoca preistorica molto interessanti e a monumenti di epoca medievale, come il Castello Orsini (X sec.) a Nerola e il Castello Savelli (XIII sec.) a Palombara Sabina. I Comuni della IX Comunità Montana compresi nel Parco sono quelli di Montorio Romano, Monteflavio, Palombara Sabina (dove si trova la sede operativa del Parco), Marcellina e S. Polo dei Cavalieri. Il Parco contiene numerose varietà di flora e di fauna. Nei versanti più caldi del Parco, a quote inferiori ai 700 metri, è dominante la vegetazione mediterranea, con sempreverdi, come il leccio e l’agrifoglio. Per quanto riguarda la fauna è stata individuata, nei pressi del Monte Pellecchia, una coppia nidificante di aquila reale, la cui presenza è stata di stimolo per l’istituzione stessa del Parco dei Monti Lucretili. L’intero territorio del Parco si presta a vari tipi di escursionismo: da quello in mountain bike, al nordic walking, alle passeggiate a cavallo, tutte attività che si possono svolgere in ogni periodo dell’anno, godendo di panorami straordinari, di aria salubre e di ambienti rilassanti. Sport consigliati: trekking escursioni a cavallo mountain bike


L’Archeologia

Gli Acquedotti

Sito archeologico di Trebula Suffenas (Ciciliano) I Comuni della IX Comunità Montana vantano un grande patrimonio archeologico, come le ville patrizie, i santuari e i “fori” di antichi centri abitati, purtroppo, alcuni di questi, ormai ridotti a ruderi. Alcuni beni sono però sopravvissuti allo scorrere del tempo, come i resti del municipio romano di Trebula Suffenas, vicino all’odierna Ciciliano, a pochi metri dal Passo della Fortuna. Prima dei Romani la zona era abitata dai Suffenati, piccola etnia del grande popolo degli Equi, che daranno poi il nome all’insediamento. Dopo la conquista romana, l’insediamento divenne Municipium romano. Il centro abitato era disposto secondo una pianta irregolare. Durante alcuni scavi del 1947 sono riemersi la piazza del Foro e una serie di edifici datati dall’età repubblicana alla fine dell’Impero. Questo importante sito archeologico, testimonianza delle vicende storiche che hanno portato Roma alla sua grandezza, può risultare di grande interesse sia per gli appassionati che per i semplici curiosi. Trebula Suffenas è infatti luogo da visitare anche durante una semplice escursione con la famiglia o con gli amici; è un rilassante luogo immerso nella pace, dove sostare per godersi la tranquillità e il verde del giardino dell’attuale Villa Manni, sotto cui sono stati ritrovati questi importanti reperti archeologici.

Ponte della Mola di San Gregorio (S. Gregorio da Sassola) Struttura imponente, ben conservata, con numerose arcate su due livelli, che attraversano la valle, scavalcando il corso del Fosso della Mola. È il terzo dei ponti costruiti per consentire il passaggio dell’acqua dell’Anio Vetus in questa zona, ed il più lungo di quelli che attraversano la Valle dell’Aniene (155 m). La struttura è in opus reticulatum e in laterizio, materiale presente anche negli archi a tutto sesto.

Ponte San Pietro (S. Gregorio da Sassola) Ponte per l’attraversamento del fosso della Mola di San Gregorio dell’acquedotto dell’Acqua Marcia. La struttura si presenta oggi quasi completamente coperta dalla vegetazione. Anio Novus (Castel Madama) L’acquedotto Anio Novus risale al 38 a.C., durante l’ Impero di Caligola. Lungo la Via Empolitana, che da Tivoli raggiunge Ciciliano, dopo aver superato Castel Madama, si possono scoprire molti reperti archeologici dell’acquedotto. L’Anio Novus era uno dei quattro acquedotti che portavano l’acqua dalla Valle dell’Aniene a Roma. In origine, all’altezza del fiume Empiglione, l’acquedotto si ramificava in due direzioni differenti.


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Castelli e Rocche I Castelli e le Rocche che si ergono nei paesi della Comunità Montana, vennero edificati su antiche roccaforti di epoca romana. Ancora oggi sono testimonianza di antiche battaglie e di aspri conflitti, e hanno mantenuto intatta nei secoli la loro magnificenza. Visitare questi edifici storici è come fare un tuffo nel passato, immergendosi nella storia e nelle vicende che hanno reso protagonisti questi luoghi. Di particolare interesse è il Castello Brancaccio a S. Gregorio da Sassola (X sec.), che presenta un’imponente torre quadrangolare e affreschi cinquecenteschi, opera del pittore manierista Federico Zuccari. Altro importante edificio del X secolo, è il Castello Theodoli a Ciciliano, un tempo fortezza strategicamente importante, fra i Monti Ruffi, i Tiburtini e i Prenestini. Dello stesso periodo è il Castello Savelli, a Palombara Sabina, con la sua piazza panoramica, il corridoio fortificato e gli affreschi della scuola di Raffaello. Il Castello ha ospitato numerosi papi e imperatori, tra cui Federico Barbarossa. • Castel Madama Castello Orsini (X sec.) • Ciciliano Castello Theodoli (X sec.) • Nerola Castello Orsini (X sec.) • Palombara Sabina Castello Savelli (IX sec.) • S. Angelo Romano Castello Orsini (XII sec.) • S. Gregorio da Sassola Castello Brancaccio (X sec.) • S. Polo dei Cavalieri Castello Orsini (X sec.) • S. Vito Romano Castello Theodoli (XIV sec.) • Castel S. Pietro Romano Rocca Colonna (X sec.) • Rocca di Cave Rocca omonima (IX sec.)


Chiese e Santuari Sono moltissimi i monasteri, i santuari e le chiese, presenti nel territorio della Comunità Montana, che meritano una visita approfondita. La Chiesa parrocchiale di S. Maria Assunta e quella di S. Liberata, entrambe nel Comune di Ciciliano, sono esempi di importanti testimonianze storiche e religiose. Nella Chiesa di S. Liberata (XV sec.), è possibile ammirare meravigliosi affreschi realizzati nel XVI secolo, successivamente alla costruzione dell’edificio. A Capranica Prenestina, di grande interesse è la Chiesa di S. Maria Maddalena, la cui cupola a pianta circolare, costruita probabilmente su disegno di Donato Bramante, è uno degli esempi più pregevoli dell’architettura romana del XVI secolo. Nella Chiesa è inoltre conservato un leone reggi stemma, attribuito all’artista Michelangelo Buonarroti. • • • • • • • • • • •

Capranica Prenestina – Chiesa di S. Maria Maddalena (XVI sec.) Castel Madama – Chiesa di S. Michele Arcangelo (XVIII sec.) Castel S. Pietro Romano – Chiesa S. Pietro Apostolo (XVIII sec.) Ciciliano – Chiesa di S. Liberata (XV sec.); Chiesa di S. Maria Assunta (XVI sec.) Guadagnolo, frazione di Capranica Prenestina – Santuario della Madonna della Mentorella (XII sec.) Moricone – S. Maria Assunta (XVIII sec.) Nerola – Chiesa di S. Maria Assunta (XV sec.) Palombara Sabina – Chiesa di S. Giovanni in Argentella (VIII sec.); Chiesa di S. Biagio (X sec.) Poli – Chiesa S. Pietro (XVII sec.) S.Gregorio da Sassola – S. Maria Nuova (XV sec.) S. Polo dei Cavalieri – Chiesa di S. Nicola di Bari (XIII sec.)


Curiosità

Palazzi Storici

Il Santuario della Mentorella Punto di arrivo del “Sentiero montano di Karol Wojtyla”, questo Santuario è molto amato dai pellegrini e dai devoti. A circa 10 km da Capranica Prenestina si trova il piccolo centro abitato di Guadagnolo, il paese più alto del Lazio, (1218 metri s.l.m.), da dove si possono godere splendidi panorami sulla Valle del Sacco, la Valle dell’Aniene, l’Agro Romano, i Colli Albani, i Monti Sabini, Simbruini, Ernici e Lepini. A poca distanza da Guadagnolo, sorge il Santuario della Madonna della Mentorella (XII - XIII sec.), il più antico d’Italia dedicato alla Madonna. Il Santuario, le cui origini sono avvolte nella leggenda, è costituito da un piccolo e suggestivo complesso, ad un’altezza di circa 1020 metri, ubicato in una splendida posizione, a picco sulla Valle del Giovenzano. Nella navata centrale della chiesa, si possono ammirare affreschi di Santi sulle pareti interne dei sottarchi e dei pilastri. L’altare maggiore è sormontato da un ciborio, eseguito nel 1305, che racchiude la statua lignea raffigurante la “Madonna Assisa con il Bambino”, databile al XIII secolo. Nel XVII secolo inoltre, durante lavori di restauro che donarono alla Chiesa l’aspetto attuale, furono scoperti affreschi quattrocenteschi, restaurati soltanto nel secolo scorso, durante lavori di recupero promossi dai Padri Resurrezionisti Polacchi, che tuttora reggono il complesso del Santuario.

Percorrendo le vie dei Comuni della Comunità Montana ci si imbatte in molti edifici di importante rilevanza storica ed artistica, come ad esempio il Palazzo Conti, a Poli, edificato all’inizio del XII secolo, ma quasi completamente rifatto alla fine del 1500. Attualmente il palazzo, che ospita, tra l’altro, la sede del Comune, presenta all’interno decorazioni cinquecentesche e “grottesche”, attribuite alla scuola di Giulio Romano. Un altro gioiello architettonico è il Palazzo Capranica, oggi Barberini, a Capranica Prenestina, che sorge su antichi resti di epoca medioevale e che all’esterno conserva ancora intatta la sua nobile struttura cinquecentesca. Il Palazzo è oggi sede del Comune e del Museo Naturalistico.

Il Santuario di Papa Giovanni Paolo II La prima uscita da Roma di Giovanni Paolo II è stata un pellegrinaggio al Santuario della Madonna della Mentorella, dove già altre volte, affascinato dalla bellezza del luogo, il Pontefice era salito a piedi per raccogliersi in preghiera. Il 29 ottobre 1978, sono giunte circa 20 mila persone, soprattutto giovani e scout, per salutare il Santo Padre in visita alla Mentorella.

• Capranica Prenestina - Palazzo Capranica - Barberini (XIV sec.) • Casape - Palazzo Baronale (X sec.) • Montorio Romano - Palazzo Baronale (XVI sec.) • Moricone - Palazzo Baronale (XV sec.) • Poli - Palazzo Conti (XII sec); Villa Catena (XVI sec.)


Alcuni Itinerari Area nord della IX Comunità Montana La rete sentieristica del Parco dei Monti Lucretili è composta da 53 sentieri ufficiali del CAI per una lunghezza di oltre 230 km. Agli incroci dei sentieri sono presenti delle frecce segnaletiche, con indicate le località da raggiungere, le distanze e i relativi tempi di percorrenza. Sono altresì segnalati gli accessi al Parco e i Centri visita dei Comuni di Marcellina, Palombara Sabina, Montorio Romano, Moricone, Monteflavio, che fanno parte della IX Comunità Montana. Area sud della IX Comunità Montana Nell’area sud della Comunità Montana si consigliano, in particolare, tre itinerari molto interessanti: l’Anello di Castel Madama e Anio Novus, l’Anello degli Acquedotti e l’Anello della Mentorella. Percorrendo questi sentieri si potranno raggiungere i principali punti di interesse del territorio, come l’Anio Novus (Castel Madama), la Chiesa di S. Anna (Castel Madama), il Ponte S. Pietro (S. Gregorio da Sassola), il Ponte della Mola (S. Gregorio da Sassola), il Santuario della Madonna della Mentorella (Guadagnolo, Frazione di Capranica Prenestina) e la Chiesa di Santa Maria Maddalena (Ciciliano). Di notevole interesse sono anche i sentieri che attraversano le aree più alte dei monti Prenestini.


Prodotti e Piatti Tipici L’olio d’oliva Il territorio della IX Comunità Montana produce il 31% del totale dell’olio prodotto nella Provincia di Roma, rappresentando quindi una realtà economica molto significativa. L’olio extravergine di oliva della Sabina, è il primo olio ad aver ottenuto, in Italia, la Denominazione di Origine Protetta (D.O.P.). Molto importante è anche la coltivazione dell’oliva Itrana; un’oliva da tavola, molto saporita e ottima da gustare con i piatti tipici della tradizione. Molto ricercato è anche l’olio prodotto a Casape e a S. Gregorio da Sassola che rappresenta il 96% della produzione totale dell’area più bassa dei Monti Prenestini. Le castagne L’area di diffusione di questa coltura ricade nella parte Sud-est dei monti Prenestini, nei territori dei Comuni di Capranica Prenestina, Casape, S. Vito Romano e Rocca di Cave. Nel Comune di Rocca di Cave è coltivata la castagna di Rocca di Cave, ed il “marrone ed il marroncino di Rocca di Cave”. Vanto del borgo di Capranica Prenestina è la famosa “mosciarella”, una piccola castagna lavorata con metodi tradizionali. Nel Comune di Casape viene prodotta l’“Insita di Casape”, un tipo di castagna molto dolce e che si sbuccia con grande facilità. Durante la Sagra della Caldarrosta (ultima domenica di ottobre/1 Novembre), in occasione della Rassegna “Autunno Casapese”, è possibile assaggiare questo tipico prodotto locale.

Le ciliegie La coltivazione delle ciliegia è tipica del territorio della IX Comunità Montana. È presente soprattutto nei Comuni di S. Polo dei Cavalieri, Marcellina, S. Angelo Romano, Palombara Sabina e Montorio Romano. Queste succose e prelibate ciliegie sono ottime da gustare durante una calda giornata estiva, come spuntino o dessert. Il vino e la viticoltura La produzione del vino è presente soprattutto nei Comuni di Palombara Sabina, San Vito Romano, Castel Madama, Sant’Angelo Romano, Marcellina e Montorio Romano. Molto importante per la valorizzazione della viticoltura della IX Comunità Montana è stato il riconoscimento della denominazione di origine controllata dei vini bianchi e rossi “Colli della Sabina”, prodotti dalla Cantina Sociale dei Colli Sabini, nel territorio di Palombara Sabina. L’Abbacchio L’abbacchio, tipico piatto della tradizione romana, viene cucinato soprattutto alla “scottadito”. Questa saporitissima pietanza, in particolar modo nei territori dei Monti Prenestini, è di una qualità davvero eccezionale.

Altri prodotti che è possibile gustare nel territorio della IX Comunità Montana sono la ricotta e i formaggi di pecora di Guadagnolo, molto noti e ricercati, e il miele di alta quota prodotto a Ciciliano e a Monteflavio, oltre ai buonissimi dolci tipici della tradizione locale, come le ciambelle e i maritozzi.


IX COMUNITA’ MONTANA DEL LAZIO dei Monti Sabini Tiburtini Cornicolani Prenestini Via Tiburtina, 2 - 00019 Tivoli Tel: 0774 314712 - fax: 0774 330915 www.comunitamontanativoli.org

Progetto di Marketing Territoriale integrato realizzato dalla Comunicando Leader srl www.comunicandoleader.it Questa pubblicazione è stata realizzata nel mese di Settembre 2016 \\ 20.000 copie


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