Anno LXVIIII - n. 1 - GENNAIO 2016
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GENNAIO
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editoriale Associarsi conviene... per vincere le sfide Rappresentatività sindacale per tutelare e promuovere le piccole e medie imprese
14 PRIMO PIANO Nasce FSBA, il Fondo di Solidarietà Bilaterale dell’Artigianatoo
MENSILE DELLA CONFARTIGIANATO IMPRESE CUNEO
PERIODICO DELLA
Camere di Commercio: forte preoccupazione di Rete Imprese Italia Cala il prezzo del petrolio, ma l’Italia è ai primi posti UE per il costo del gasolio
DECR. TRIB. CUNEO N. 88 9/9/1953 EDITRICE: Associazione Artigiani della Provincia di Cuneo Service srl Via I Maggio 8, 12100 Cuneo tel. 0171 451111 - fax 0171 697453 confartcn@confartcn.com cuneo.confartigianato.it PRESIDENTE: Domenico Massimino RESPONSABILE AMMINISTRATIVO: Gianangelo Brovia DIRETTORE RESPONSABILE: Daniela Bianco IN REDAZIONE: Paolo Riba IMPAGINAZIONE: Paolo Riba COMITATO DI REDAZIONE: Bruno Bono, Gianangelo Brovia, Donato Frontuto, Umberto Marino, Diego Mozzali, Pierpaolo Soria, Cristina Trucco PROGETTO GRAFICO, STAMPA E PUBBLICITÀ: TEC ARTI GRAFICHE srl via dei Fontanili 12, 12045 Fossano (CN) tel. 0172 695770 - fax 0172 695898 adv@tec-artigrafiche.it www.tec-artigrafiche.it La Voce dell’Artigiano è un mensile associato all’USPI. Spedizione in abb. post., pubbl. 45%, art. 2 comma 20/b, Legge 662/96, Filiale di Cuneo
Questo numero è stato chiuso in redazione il 28/01/2016. Tiratura: 25.000 copie.
Autotrasporto regionale: i pedaggi autostradali in aumento danneggiano imprese e persone Il “Patto per lo Sviluppo” punta ad una maggiore rappresentatività per dare più sostegno ad imprese e territorio Luca Crosetto confermato vice-presidente UEAPME, la “voce” degli artigiani in Europa
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CONFIDI CUNEO
ANCOS
A tu per tu con... i consiglieri della Confartigianato Fidi Cuneo”
31 VOCI DELLE CATEGORIE Aggiornamento periodico a cura di Confartigianato Cuneo
Solidarietà è... Confartigianato Cuneo Onlus
INSTALLATORI
MOVIMENTO GIOVANI IMPRENDITORI
Corsi obbligatori gratuiti per gli installatori di impianti a Fonti di Energia Rinnovabile (FER)
In Confartigianato i giovani artigiani diventano imprenditori consapevoli
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SICUREZZA SUL LAVORO
MOVIMENTO DONNE IMPRESA
Bando ISI INAIL: Confartigianato ti dà una mano per la presentazione della domanda Furti in azienda: in Associazione un servizio per tutelarsi con la videosorveglianza
Pubblicata la nuova guida al contributo CONAI 2016
Bilateralità artigiana: l’impegno dell’EBAP a sostegno di imprese e lavoratori
ONLUS
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AMBIENTE
EBAP
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Se sei iscritto ad un circolo sportivo, culturale, sociale... l’ANCoS ha la soluzione per te! e
TARI: in Confartigianato Cuneo attivo lo sportello di assistenza per la tassa rifiuti
“Più welfare, meno burocrazia e giustizia veloce per tutelare le PMI”
44 ANAP Ambrosoli, presidente ANAP: “Non chiamateci... pensionati!”
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SERVIZI PER LE IMPRESE
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PERCHÉ ACQUISTARE QUANDO PUOI NOLEGGIARE?! STAMPANTI E MULTIFUNZIONI FORMULA “TUTTO INCLUSO” ... PAGHI SOLO QUELLO CHE STAMPI Sede Cuneo: Via R.Gandolfo, 2 · Cuneo · Tel. 0171.412266 · www.gsccn.it Sede Alba: Via Statale, 82 · S.Vittoria d’Alba (CN) · Tel. 0172.478754
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Associarsi conviene... per vincere le sfide Domenico Massimino Presidente Confartigianato Imprese Cuneo
Associarsi oggi ad un sistema di rappresentanza imprenditoriale come Confartigianato Cuneo è una scelta opportuna ed estremamente utile nelle condizioni attuali di un mercato in profondo cambiamento. Sentirsi tutelati, rappresentati e potersi riferire quotidianamente ad una struttura articolata e competente come la nostra, è un vantaggio che un’azienda moderna, e proiettata verso un nuovo modo di fare impresa, sa riconoscere. Essere insieme, vuol dire innanzitutto contare di più laddove si decidono le strategie economiche generali, significa creare una rete di sostegno solida per chi è in difficoltà e permette di usufruire di consulenze appropriate per i futuri percorsi imprenditoriali. Alla luce del cambiamento in atto in tutte le componenti sociali, anche Confartigianato ha scelto la via del rinnovamento del suo modus operandi, rafforzando l’attenzione verso l’associato e verso i bisogni dell’impresa. Oggi, più che mai emerge chiara da parte degli imprenditori l’esigenza di poter “contare” sulla propria Associazione, sia nei casi proiettati verso lo sviluppo, sia nei momenti difficili, in cui s’impongono cambi di orientamento. Confartigianato, forte dei suoi settant’anni di attività, è oggi la più grande rete europea di rappresentanza degli interessi e di erogazione di servizi per l’artigianato e per le piccole imprese. Il suo impegno costante a favore degli imprenditori associati ha portato innumerevoli
risultati di carattere sindacale ed economico, favorendo non soltanto lo sviluppo imprenditoriale, ma anche il benessere sociale del territorio di riferimento. Tra gli ultimi obiettivi raggiunti in ordine di tempo, vi sono i tanti punti della Legge di Stabilità 2016 che hanno avuto origine dalle sollecitazioni del Sistema Confartigianato, quali le modifiche a TASI, IMU, “imbullonati” e al regime forfetario, la compensazione debiti-crediti, i superammortamenti, gli ecobonus e ristrutturazione edilizia, la riduzione dell’aliquota IRES, le procedure concorsuali e IVA, l’esonero contributivo per le assunzioni a tempo indeterminato e l’aumentato utilizzo del contante.
EDITORIALE
Il Sistema Confartigianato è rappresentanza, ma anche informazione su tutto ciò che afferisce al mondo artigianale ed alle sue componenti. L’evoluzione dei mercati, il frenetico mutare degli eventi, le continue modifiche legislative generano negli imprenditori la necessità di conoscere le dinamiche di ogni singolo cambiamento, e, in casi specifici, di poterle rapidamente approfondire. Oggi essere “connessi” con la realtà socio-economica che ci circonda è una priorità, così come è essenziale far parte di una “community” di mestiere, nella quale si possano affrontare e confrontare problematiche con altri imprenditori dello stesso settore. Confartigianato Cuneo, seconda struttura associativa in Italia per numero di iscritti, offre agli artigiani e ai piccoli imprenditori un’ampia possibilità di dialogo e di confronto sia con i “colleghi” sia con personale qualificato, in grado di rispondere in modo efficiente ed efficace ad ogni tipo di esigenza.
Associarsi alla Confartigianato significa poi accedere a molteplici benefit. Si va dai servizi che offrono assistenza fiscale, legale e amministrativa, sia online che allo sportello, usufruibile attraverso la rete capillare delle dodici sedi territoriali, fino alle informazioni ed aggiornamenti su leggi e adempimenti e all’assistenza specifica per le aziende artigiane che avviano processi di innovazione ed internazionalizzazione. A questi si aggiungono vantaggi in esclusiva, come convenzioni stipulate con i più grandi marchi italiani e stranieri: produttori di autoveicoli, linee aeree, noleggio auto, servizi per chi viaggia e chi lavora.
Per sintetizzare lo spirito che sta alla base della nostra Associazione prendo in prestito una frase dello statista britannico, nonchè premio Nobel, Sir Winston Churchill: “Uno sforzo continuo – non solo la forza o l’intelligenza - è la chiave che sprigiona il nostro potenziale.”
Con quello sforzo, che dura da settant’anni, Confartigianato Cuneo sostiene e supporta l’artigianato e la piccola impresa locale. Una “grande famiglia” della quale è importante far parte per guardare con determinazione e speranza al futuro.
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Dalpiccole 1946, anno sua costituzione, Confartigianato ha contribuito a scrivere la storia dell’associazionismo imprenditoriale italiano, e alle Dal 1946, annoimprese. delladella sua costituzione, Confartigianato ha contribuito a scrivere la storia dell’associazionismo imprenditoriale italiano, offrendo rappresentanza e tutela agli artigiani e trasformandoli in un soggetto economico e sociale consapevole della propria Dal 1946, anno della sua ecostituzione, Confartigianato ha contribuito scrivere la storia dell’associazionismo imprenditoriale offrendo rappresentanza tuteladiagliConfartigianato artigiani e trasformandoli in un asoggetto economico e sociale consapevole della propriaitaliano, forza.forza. IlConfartigianato cuore pulsante Imprese Cuneo La forza di migliaia di imprenditori, spesso affidata alle singole capacità individuali, trova nell’organizzazione di categoria un punto accompagna l’evoluzione die trasformandoli aziende la tradizione mestieri antichi e l’innovazione diforza. attività offrendo rappresentanza e tutela agli artigiani in unconvivono soggetto economico edisociale consapevole della propria Confartigianato accompagna l’evoluzione di aziende nellenelle qualiquali convivono la tradizione di mestieri antichi e l’innovazione di attività d’incontro peraccompagna tutelare e rappresentare interessi le aspettative aziende di artigiane. questoecontesto si colloca il ruolo che utilizzano tecnologie d’avanguardia. Confartigianato l’evoluzione di gli aziende nelleequali convivonodelle la tradizione mestieriInantichi l’innovazione di attività che utilizzano tecnologie d’avanguardia. sindacale che Confartigianato Imprese Cuneo svolge a favore degli imprenditori artigiani da 70 anni. Le Categorie rivestonod’avanguardia. e rivestiranno un ruolo sempre più importante per l’individuazione e lo sviluppo delle politiche 2 che utilizzano tecnologie di rappresentanza e tutela proprie dell’Associazione. Le imprese associate vengono organizzate in Categorie che rappresentano il metodo di coordinamento delle azioni per lo svolgimento della tutela primario degli interessi sindacali, etico-professionali, economici e sociali.degli interessi Scopo dell’associazione è la rappresentanza
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degli associati, promuovendone lo sviluppo economico, sociale e tecnico.
Assistenza di categoria ASSISTENZA SINDACALE SU PROBLEMATICHE SPECIFICHE
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Rappresentatività sindacale per tutelare e promuovere le piccole e medie imprese Joseph Meineri
Direttore generale Confartigianato Imprese Cuneo
Approvata a fine dello scorso anno, la legge di Stabilità presenta numerosi aspetti che riguardano direttamente il mondo produttivo e coinvolgono le piccole e medie imprese. Grazie alla sua costante e precisa azione sindacale, Confartigianato è riuscita ad incidere notevolmente su alcune misure, migliorandone l’impatto per le aziende artigiane. In alcuni casi si è intervenuti per limitare eccessi burocratici o mitigare pressioni fiscali. Per alcuni aspetti, invece, siamo riusciti a migliore la proposte del Governo, aumentando risorse a disposizione o battendoci per far confermare incentivi e agevolazioni. Infine, abbiamo avuto un ruolo fondamentale nella proposta di nuove iniziative e soluzioni.
Per esempio, proprio dal Movimento Donne cuneese e piemontese è partita l’idea per il cosiddetto “voucher babysitting”, che colma la disparità di trattamento tra dipendenti e titolari e prevede un bonus di 600 € per tre mesi alle imprenditrici in maternità. Attraverso importanti azioni di “lobby” sui decisori politici, l’Associazione persegue il suo obiettivo principale, quello di tutelere, assistere e promuovere lo sviluppo economico sociale e tecnico delle imprese. Un compito - certo non facile - che Confartigianato svolge con impegno da oltre 70 anni, ponendosi come autorevole intelocutore riconosciuto da Stato, Enti ed Istituzioni ad ogni livello. Il successo di questo, non è solo merito dell’intero sistema Confartigianto (10.700 addetti in tutta Italia, circa 200 dipendenti in Confartigianato Cuneo).
EDITORIALE
LA LEGGE DI STABILITà 2016 HA RECEPITO MOLTE DELLE ISTANZE DELLA CONFARTIGIANATO. I RISULTATI OTTENUTI EVIDENZIANO L’IMPEGNO DELL’ASSOCIAZIONE PER IL COMPARTO. Il merito è soprattutto di tutti gli associati, che ogni giorno si affidano con fiducia alla nostra Associazione, rendendemardola la più grande rete europea di rappresentanza degli interessi e di erogazione di servizi all’artigianato e alle piccole imprese. 700.000 grazie a tutti gli associati italiani. 11.000 grazie a tutti gli associati a Confartigianato Cuneo. ... per contare di più abbiamo bisogno anche del tuo supporto. Associarsi Conviene! Confartigianato: forti, perché Sistema.
Legge di Stabilità 2016 LE VITTORIE SINDACALI DI CONFARTIGIANATO PER LE PICCOLE E MEDIE IMPRESE Revisione delle imposte sul mattone con abolizione della Tasi sulla prima casa, dell’imu agricola e sui macchinari imbullonati, introduzione della nuova detrazione IRPEF relativamente all’IVA dell’acquisto di unità immobiliari residenziali, proroga degli sgravi contributivi per i lavoratori assunti a tempo indeterminato con un format però ridotto rispetto a quello attualmente vigente, regime forfetario più conveniente per gli autonomi, misure per il sociale e canone rai in bolletta.
l’innalzamento dell’uso del contante a 3mila euro, la sterilizzazione delle clausole di salvaguardia su aumento Iva e Accise, la proroga dei bonus legati alle ristrutturazioni edilizie, alla riqualificazione energetica, il bonus mobili (con l’estensione anche alle giovani coppie), leasing agevolato “prima casa”, una ulteriore stretta sulla spending review, un capitolo dedicato alla sanità, al comparto difesa sicurezza e soccorso pubblico con l’arrivo degli 80 euro mensili.
Sono queste alcune importanti voci che entrano ufficialmente nella Legge di Stabilità per il 2016 (legge 208/2015). Ma nel menù c’è molto di più: il superammortamento per i beni strumentali nuovi e il ritorno della detassazione sul salario di produttivita’ in busta paga, la riproposizione dell’estromissione agevolata dell’immobile dell’imprenditore individuale,
Vediamo nelle pagine seguenti una sintesi dei punti più interessanti a favore delle imprese, sulla formulazione dei quali l’intervento di Confartigianato presso i decisori politici è stato determinante. Per la versione integrale: cuneo.confartigianato.it\stabilita2016
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LE VITTORIE SINDACALI DI CONFARTIGIANATO PER LE PICCOLE E MEDIE IMPRESE MODIFICHE TASI, IMU E “IMBULLONATI” L’eliminazione della TASI sulla prima casa rappresenta un alleggerimento di tassazione per gli imprenditori proprietari di immobili per abitazione. Inoltre, come sollecitato da Confartigianato, la misura potrà avere positivi effetti sui consumi, effetto di stimolo sul mercato immobiliare, sulle compravendite di case e di conseguenza sulle imprese dell’edilizia. L’esclusione dei cosiddetti macchinari ‘imbullonati’ dalla rendita catastale degli immobili a destinazione elimina un’assurda forma di tassazione.
ASSUNZIONI A TEMPO INDETERMINATO La conferma dell’esonero contributivo permette alle piccole imprese di programmare la propria attività sulla base di maggiori certezze sul fronte occupazionale ed offrire nuove opportunità di lavoro ai giovani. Previsto un esonero (per 24 mesi e nel limite massimo di 3.250 euro annui), dal versamento del 40% dei contributi previdenziali a carico dei datori di lavoro per le assunzioni a tempo indeterminato effettuate nel 2016.
SUPER AMMORTAMENTI La competitività delle imprese si gioca sulla possibilità di disporre di macchinari nuovi e innovativi. Gli incentivi per l’acquisto di beni strumentali corrispondono quindi alle sollecitazioni di Confartigianato per consentire agli imprenditori di rinnovare, con sconti signicativi, i beni strumentali dell’azienda e mantenersi all’altezza di sfide sempre più impegnative sul fronte dell’innovazione e della capacità produttiva.
ECO-BONUS E RISTRUTTURAZIONE EDILIZIA
RIDUZIONE ALIQUOTA IRES Nel 2017 l’aliquota IRES è vista in calo del 3,5% (dall’attuale 27,5% al 24%). Confartigianato segna un altro punto a favore della riduzione della pressione ¬scale sulle piccole imprese. La riduzione dell’aliquota IRES contribuisce infatti ad alleggerire la tassazione su una quota significativa di imprenditori artigiani e di piccole aziende con meno di 20 addetti.
MODIFICHE AL REGIME FORFETTARIO Il nuovo regime forfettario, che incorpora il regime dei “minimi”, fa ordine nel caos delle agevolazioni scali e contributive per gli aspiranti imprenditori. Un obiettivo raggiunto da Confartigianato che permette di evitare spreco di risorse pubbliche e garantisce certezza nella convenienza delle misure incentivano le startup d’impresa. Innalzata la soglia dei ricavi di 10.000 euro e reintroduzione del minimale con riduzione delle aliquote contributive del 35%.
COMPENSAZIONE DEBITI - CREDITI Riconosciuto anche per il 2016 il principio, sostenuto da Confartigianato, della compensazione tra i debiti scali e i crediti vantati dagli imprenditori verso la Pubblica Amministrazione. In questo modo, lo Stato debitore salderà le sue fatture agli imprenditori che attendono di essere pagati per beni e servizi forniti agli Enti pubblici.
UTILIZZO DEL CONTANTE La soglia dei pagamenti in contanti sale da 1.000 a 3.000 euro. La novità nella soglia di utilizzo del contante risponde alla necessità di non comprimere la libertà dei consumatori. Positivo il giudizio di Confartigianato perché la misura può incentivare i consumi soprattutto in quei settori che rappresentano l’eccellenza del made in Italy e che sono sempre più apprezzati a livello internazionale.
PROCEDURE CONCORSUALI E IVA Signicativo passo in avanti per la battaglia che Confartigianato conduce in difesa dei diritti degli imprenditori alle prese con lentezze e costi della giustizia civile. Dal 1° gennaio 2017 saraà possibile il recupero immediato dell’iva all’apertura della procedura concorsuale.
Attenzione! Avviso importante per le imprese
S C A DENZ A 16 FEBBRAIO 2016
Novità A decorrere dall’autoliquidazione 2015/2016 le basi di calcolo non vengono più inviate alle aziende via PEC, ma sono acquisibili esclusiVamente accedendo al sito dell’INAIL, nella sezione “Servizi On Line”
Premio assicurativo INAIL Gli Uffici dell’Associazione sono a disposizione delle aziende per: • la verifica degli importi comunicati dall’INAIL; • il conteggio dell’autoliquidazione del premio; • l’applicazione degli sconti previsti; • il pagamento telematico del premio; • l’invio del modello di denuncia salari.
Si invitano gli interessati a trasmettere quanto prima ai nostri Uffici la documentazione acquisita dal sito INAIL.
Come si calcola il premio INAIL
Come si versa il premio INAIL
Il premio di assicurazione per l’artigiano (titolare - socio coadiuvante) è quantificato in base ad importi fissi annuali che variano a seconda dell’attività svolta. Nel caso in cui nell’anno 2015 l’azienda abbia ridotto il numero degli artigiani assicurati, e tale variazione non fosse stata recepita dall’Istituto, è possibile autoridursi il premio assicurativo. Il premio di assicurazione dovuto per i dipendenti è invece da quantificarsi moltiplicando le retribuzioni lorde erogate nell’anno 2015 per il tasso applicato che varia in funzione dell’attività svolta e degli infortuni eventualmente occorsi ai dipendenti. Per le aziende del settore edilizia è prevista una agevolazione contributiva per il premio dovuto sul personale dipendente (decreto interministeriale 1/12/2015). Nel caso in cui il conteggio determini un saldo a credito a favore dell’azienda relativamente alla regolazione 2015 questo dovrà essere detratto dal premio dovuto per l’anno 2016. Nell’autoliquidazione sono da ricomprendersi anche i contributi associativi da versarsi nel modello F24 con il codice 760249.
Il premio INAIL dovrà essere pagato in un’unica soluzione entro il 16 febbraio oppure in forma rateale. Sono previste sanzioni nel caso di mancato – tardato versamento del premio o nel caso di erronea quantificazione dello stesso. ll versamento rateale permette di frazionare le somme dovute all’INAIL in n. 4 rate di uguale importo da versarsi alle scadenze:16 febbraio 16 maggio - 22 agosto - 16 novembre.
Come si trasmette il modello di denuncia salari La dichiarazione delle retribuzioni dovrà essere trasmessa obbligatoriamente per via telematica (non potrà più essere consegnato il modello cartaceo) attraverso il Punto Cliente, la sezione dedicata ai servizi online dell’INAIL presente sul portale Istituzionale www.inail.it. La scadenza di tale adempimento è fissata per il 29 febbraio 2015.
Gli importi dovuti a titolo di premio assicurativo relativi alla seconda, terza e quarta rata dovranno essere maggiorati degli interessi da quantificarsi in base al tasso medio di interesse dei titoli del debito pubblico dell’anno precedente, notificato con decreto ministeriale. Per il versamento del premio INAIL, si utilizza il modello unificato F24 e le aziende dovranno avvalersi del pagamento telematico.
Per tutti gli adempimenti rivolgiti con fiducia all’associazione
Domanda di riduzione del premio INAIL Le imprese iscritte e attive da almeno due anni alla Camera di Commercio Industria, Artigianato ed Agricoltura ed in possesso dei requisiti per il rilascio della regolarità contributiva ed assicurativa ed in regola con le disposizioni obbligatorie in materia di prevenzione infortuni ed igiene del lavoro possono presentare domanda di riduzione del premio INAIL se hanno effettuato nell’anno precedente a quello per cui si richiede la riduzione interventi di miglioramento nel campo della prevenzione degli infortuni e igiene del lavoro (oltre a quelli minimi previsti dalla normativa in materia). Per le aziende neo costituite la riduzione è subordinata al possesso dei requisiti minimi sulla sicurezza sul lavoro (DLG81/08). Le domande di riduzione devono essere presentate entro il 29-02-2015 e devono pervenire alla Sede INAIL nel cui territorio è ubicata l’azienda richiedente. La riduzione riconosciuta dall’INAIL opera solo per l’anno nel quale è stata presentata la domanda ed è applicata dall’azienda stessa, in sede di regolazione del premio assicurativo dovuto per lo stesso anno.
Confartigianato Imprese Cuneo fornisce il servizio di consulenza sull’inoltro della domanda. Riferimenti: Area Sicurezza (Alessandro Chiari) - tel. +39 0171451111.
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Nasce FSBA, il Fondo di Solidarietà Bilaterale dell’Artigianato
Bruno Tardivo
Presidente EBAP Bacino di Cuneo
DAL 2016 LA "CASSA INTEGRAZIONE" DEGLI ARTIGIANI è AFFIDATA AGLI ENTI BILATERALI ARTIGIANI
www.fondofsba.it
In data 10 dicembre 2015, Confartigianato, assieme alle altre organizzazioni artigiane e sindacali ha sottoscritto l’accordo nazionale che disciplina il Fondo di Solidarietà Bilaterale Alternativo del settore dell’Artigianato - FSBA. Il Fondo si rivolge a tutti i lavoratori dipendenti dell’artigianato e delle piccole imprese che applicano i Contratti Collettivi Nazionali di Lavoro sottoscritti dalle Parti sociali firmatarie. La creazione di FSBA permette in concreto di superare la cassa integrazione in deroga, che in questi anni ha dato risposte importanti alle imprese artigiane colpite dalla crisi, ed è stata rifinanziata un’ultima volta nel 2016 dalla legge di stabilità per un massimo di 3 mesi. Sin dalla riforma degli ammortizzatori sociali avviata dal Ministro Fornero nel 2012 e concretizzatasi nel 2015 con un decreto attuativo del Jobs Act, Confartigianato si è battuta per difendere l’autonomia dell’artigianato e il valore della bilateralità.
«Oggi il risultato premia gli sforzi compiuti dalla Confederazione sottolinea Domenico Massimino, presidente territoriale di Confartigianato Cuneo - la straordinaria portata dell’accordo consiste nel fatto che l’artigianato non è entrato nel calderone della cassa integrazione guadagni dell'industria, ma continua nella positiva e utraventennale tradizione di provvedere in proprio anche nei casi in cui è necessario ricorrere agli ammortizzatori sociali per i nostri dipendenti». «Ora - aggiunge Bruno Tardivo, presidente EBAP Bacino di Cuneo - manca soltanto il via libera definitivo del Ministero del Lavoro per poter dare piena operatività al Fondo di solidarietà bilaterale dell’artigianato che, per il sistema Confartigianato, apre una nuova stagione di impegno sul fronte delle tutele in materia di lavoro». In Piemonte, il Fondo opererà tramite l'EBAP (Ente Bilaterale Artigianato Piemontese). A partire da gennaio 2016 le aziende artigiane verseranno un’aliquota dello 0,45% sul monte salari per alimentare il Fondo. Dal luglio prossimo i lavoratori stessi contribuiranno al Fondo con una quota della 0,15%.
Prestazioni e durate Il Fondo eroga la prestazione di un assegno di durata e misura pari all’assegno ordinario di integrazione salariale e la prestazione dell’assegno di solidarietà, nel limite unico del vigente massimale mensile pari a € 971,71 e successivi adeguamenti. Le durate delle prestazioni previste dall’accordo sono le seguenti: • 13 settimane di assegno ordinario; • 26 settimane di assegno di solidarietà.
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gennaio 2016
Le suddette prestazioni non possono cumularsi e, nel biennio mobile, sono alternative tra loro.
Causali di intervento ed aliquota contributiva Ai lavoratori dipendenti delle imprese artigiane (escluso il settore dell’Edilizia), a prescindere dal CCNL applicato, che siano sospesi dal lavoro o effettuino prestazioni di lavoro ad orario ridotto, è corrisposto l’assegno ordinario nei seguenti casi: • situazioni aziendali dovute a eventi transitori e non imputabili all’impresa o ai dipendenti, ivi comprese le situazioni climatiche; • situazioni temporanee di mercato. Agli stessi dipendenti è riconosciuto, in presenza di accordo sindacale, l’assegno di solidarietà nel caso di riduzione dell’orario di lavoro finalizzata ad evitare licenziamenti plurimi individuali per giustificato motivo oggettivo. La nuova contribuzione al Fondo di Solidarietà Bilaterale Alternativo dell’Artigianato, a carico delle imprese, dal 1° gennaio 2016 è pari allo 0,45% del monte salari, inglobando la quota parte a sostegno della bilateralità già raccolta e destinata a FSBA.
Dal 1° luglio 2016, tale aliquota è incrementata di un’ulteriore quota dello 0,15% a carico dei lavoratori con trattenuta in busta paga, così come previsto dal D.Lgs. n. 148/2015. La decorrenza della quota a carico dei lavoratori sarà anticipata al mese di effettiva operatività del Fondo ove la stessa fosse antecedente alla data del 1° luglio 2016. La raccolta della contribuzione continuerà secondo l’attuale modalità con modello F24, rigo unico, utilizzando la specifica causale “EBNA”.
Le suddette prestazioni saranno erogate dal Fondo attraverso l’Ente Bilaterale regionale di riferimento (EBAP per il Piemonte) fermo restando che il D.Lgs. n. 148/2015 pone in capo al datore di lavoro l’obbligo di versare la contribuzione correlata all’INPS, con la possibilità di rivalsa dello stesso datore sul Fondo. Per ulteriori informazioni le imprese associate possono rivolgersi agli Uffici tenuta libri paga di Confartigianato Imprese Cuneo presso gli Uffici di Zona.
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Camere di Commercio: forte preoccupazione di Rete Imprese Italia
PRIMO P I A NO
Rete Imprese Italia esprime la più viva preoccupazione per il futuro delle Camere di Commercio e invita il Governo a valutare con attenzione la necessaria riforma che sta per trovare attuazione nei decreti del Ministro Madia. Le Camere, governate attraverso forme di democrazia economica, devono essere strumento per lo sviluppo delle economie locali, delle loro comunità di imprese che necessitano di sostegno per l’accesso al credito, per la creazione di reti, per l’internazionalizzazione. Proprio per queste funzioni insostituibili, organismi come le Camere di commercio italiane esistono in tutti i Paesi OCSE e in tutta l’Unione Europea.
Le Camere di Commercio non devono essere ridotte alla mera funzione, pur indispensabile, di soggetti con compiti anagraficocertificativi.
Le Camere si possono e si devono riformare con l’obiettivo di dare maggiore efficienza alla loro attività e risposte utili alle necessità delle imprese del territorio.
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Confartigianato Cuneo fornisce da anni un servizio in abbonamento per la richiesta del DURC agli Enti preposti. Il servizio prevede la richiesta automatica del DURC alla scadenza di validità, il suo invio presso l’azienda e l’assistenza nel caso di situazioni irregolari che non ne consentano l’emissione.
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PRIM O PIA NO
Cala il prezzo del petrolio, ma l’Italia è ai primi posti UE per il costo del gasolio
Il ribasso del prezzo del petrolio – che porta il costo del barile a 30,94 euro nei primi undici giorni di gennaio 2016 – riduce la bolletta petrolifera: negli ultimi dodici mesi il saldo del commercio estero di petrolio greggio e prodotti petroliferi raffinati scende a -17,1 miliardi di euro, pari al -1,0% del Pil; per ritrovare un peso della bolletta petrolifera inferiore bisogna tornare al 1999. La fase ribassista del prezzo del petrolio riduce i costi di trasporto delle imprese, accompagnando la ripresa in corso: all’11 gennaio 2016 il costo del gasolio per una impresa manifatturiera, al netto dell’Iva, è di 1,022 euro/litro. La pressione del fisco attenua la ricaduta del ribasso del prezzo del
Un effetto negativo del calo del prezzo del petrolio è dato dalla debolezza della domanda dei Paesi produttori.
petrolio sui prezzi dei carburanti: l’Italia, infatti, si colloca al 14° posto tra i 19 Paesi dell’Eurozona per prezzo industriale del gasolio ma balza al 2° posto del prezzo comprensivo di accisa, la più alta dell’Eurozona; infine il prezzo al consumo, comprensivo di Iva, in Italia è il più alto dell’Uem, dato che l’Italia è al 2° posto in Eurozona per prelievo dell’Iva.
Mentre a novembre 2015 le vendite del made in Italy salgono del 6,4% rispetto a novembre 2014, l’export cede del 10,5% nei Paesi OPEC – Algeria, Angola, Arabia Saudita, Ecuador, Emirati Arabi Uniti, Iraq, Kuwait, Libia, Nigeria, Qatar, Repubblica islamica dell’Iran e Venezuela – e segna un calo del 6,8% in Russia; su base annua, nei tredici Paesi in esame equivale ad una riduzione dell’export del 2,7 miliardi di euro. Lo studio completo è disponibile sul sito di Confartigianato Imprese www.confartigianato.it.
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gennaio 2016
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Autotrasporto regionale: i pedaggi autostradali in aumento danneggiano imprese e persone Aldo Caranta
Presidente regionale trasportatori Confartigianato Piemonte
Pedaggi autostradali in costante aumento, in particolare sulla A4. «Per il settimo anno consecutivo – denuncia Aldo Caranta, presidente regionale dei trasportatori di Confartigianato – l’avvio del nuovo anno porta consistenti rincari dei pedaggi autostradali. Questa tratta ha ancora una poco invidiabile posizione di privilegio. Nel 2010 i rincari della A/4 avevano superato il 15%, nel 2011 sfioravano il 12%, nel 2012 si attestavano oltre il 6%, nel 2013 l’aumento annunciato fu
del 3%, nel 2014 l’incremento fu del 5,27%, contro una media degli aumenti del 3,9% circa; nell’anno appena concluso la media degli aumenti registrati fu dell’1,32%, con la Torino-Milano quasi in linea con un incremento dell’1, 5%».
Si tratta di aumenti che danneggiano imprese e persone: imprese che devono muoversi per lavoro e che si vedranno ricaricare sui costi di materiali e servizi gli aumentati pedaggi; e i pendolari che quotidianamente percorrono le tratte autostradali per lavoro. «L’aumento delle tariffe – conclude Caranta – va ad incidere pesantemente sull’autotrasporto, già in difficoltà per costi di esercizio
PRIMO P I A NO
elevati, tariffe che non arginano gli oneri delle imprese, costo del lavoro in aumento e concorrenza di vettori esteri. Gli aumenti decisi non tengono conto dell’andamento del mercato e della situazione di crisi economica che le imprese stanno attraversando. Sono decisioni prese sulla pelle degli utenti senza che migliorino i servizi offerti e nonostante i numerosi cantieri continuamente presenti sulla tratta». Confartigianato Imprese Piemonte conferma il proprio impegno verso la categoria e la collettività impegnandosi a sollecitere il Prefetto di Torino affinché si faccia interprete del disagio causato da questa situazione presso il Ministero dei trasporti.
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Luca Crosetto confermato vice-presidente UEAPME, la “voce” degli artigiani in Europa Luca Crosetto
Vice presidente UEAPME
Luca Crosetto, vice presidente territoriale vicario di Confartigianato Cuneo, già membro della Giunta nazionale dell’Associazione, è stato recentemente confermato vice presidente di UEAPME, l’Unione Europea dell’artigianato e delle piccole e medie imprese. Alla UEAPME attualmente aderiscono oltre 80 associazioni delle PMI dei paesi della Comunità Europea, e una rappresentanza italiana dell’artigianato risulta strategica, in relazione alle attuali dinamiche economiche e di mercato, unite alla sempre più pregnante incidenza delle direttive europee sulle normative nazionali. «Partecipare alle attività della UEAPME – commenta Crosetto – significa potersi confrontare con una qualificata espressione dell’imprenditoria internazionale. Mai come in questi ultimi anni abbiamo avuto conferma che occorre prestare grande attenzione all’Europa. Sia per quanto riguarda le decisioni politiche ed economiche comunitarie, sia
nelle azioni di accompagnamento verso i mercati esteri delle nostre imprese, che possono trovare nell’internazionalizzazione una nuova opportunità per promuovere i propri prodotti di qualità, espressione di quel “made in Italy” che tutto il mondo ci invidia». In un contesto dinamico come quello attuale, nel quale a fianco delle mutate, e mutevoli, esigenze del mondo produttivo si affiancano tematiche storiche, sociali e culturali di rilevanza fondamentale per il presente e il futuro delle nazioni europee, la rappresentanza imprenditoriale è chiamata a svolgere con sempre maggiore impegno la propria azione di lobby, sia a livello italiano che comunitario.
«Tra le priorità sulle quali con gli altri membri intendiamo focalizzarci nei prossimi mesi – spiega Crosetto – sarà aumentare la nostra incidenza intensificando il dialogo tra UEAPME e Istituzioni europee. Altro asset sul quale ci impegneremo sarà
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il miglioramento delle condizioni delle PMI cercando di assicurare meno oneri amministrativi e burocratici, facilitando l’accesso a finanziamenti e utilizzando tutte le potenzialità della digitalizzazione e delle nuove tecnologie». Crosetto affiancherà nel suo incarico le neo presidente Ulrike Rabmer Koller. «Due le parole chiave – conclude Crosetto – sulle quali concentrarsi: “made in” e “manifattura”. In primis, occorre valorizzare ulteriormente l’identificazione dell’origine dei prodotti e delle lavorazioni: il mondo cerca, e ci invidia, il nostro “made in Italy” ed i consumatori sono disposti a pagare un premium price pur di avere un prodotto fatto in Italia, a regola d’arte. Del resto, in base a una ricerca del nostro Ufficio studi, risulta che 1 cittadino europeo su 3, vale a dire 130 milioni di persone nella Ue, sceglie cosa acquistare sulla base dell’origine dei prodotti riportati in etichetta. In Italia l’attenzione all’origine dei prodotti riguarda 25 milioni di persone. E poi, ripartire dal manifatturiero per rilanciare la crescita: il nostro modello di sviluppo non può prescindere dalla piccola imprenditoria della manifattura, quella che non delocalizza e contribuisce a preservare il tessuto produttivo e il territorio ad esso collegato».
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PRIM O PIA NO
Il “Patto per lo Sviluppo” punta ad una per dare più sostegno
Ufficialmente è nato all’alba del secondo Millennio, ma le sue origini risalgono al 1992, quando le principali associazioni di categoria della Granda hanno avvertito l’esigenza di rappresentare insieme le problematiche comuni dei comparti industriale, artigianale, turistico, artigianale, commerciale, turistico e agricolo della provincia, mettendo in atto iniziative, proposte, studi, azioni tese alla promozione e allo sviluppo dell’imprenditoria e del territorio provinciale. A 15 anni esatti dalla sua nascita ufficiale – era il 21 gennaio del 2000 - il Patto per lo sviluppo della provincia di Cuneo, il sodalizio che raggruppa Confindustria, Coldiretti, Confartigianato, Confcommercio e Confagricoltura, rilancia il suo ruolo strategico fondamentale nel panorama economico provinciale, riproponendosi con forza come interlocutore unico, unitario e autorevole delle istituzioni e delle forze politiche locali in rappresentanza del mondo imprenditoriale, in un territorio in cui la capacità di fare impresa rappresenta un indiscusso primato a livello nazionale. Un’importanza, quella del mondo produttivo, che gli è già stata riconosciuta, ad esempio, attraverso l’ottenimento della presenza di un suo esponente nei consigli generali delle fondazioni d’origine bancarie della provincia di Cuneo. La decisa volontà delle cinque organizzazioni di riaffermare la propria funzione di primaria importanza a tutti i livelli nel contesto provinciale, è emersa in maniera trasversale a metà gennaio, nel corso di un incontro svoltosi a Cuneo a cui hanno partecipato tutti i presidenti e i direttori delle rispettive associazioni di categoria.
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«Non è più tempo di stare alla finestra a guardare quello che succede al di fuori delle nostre aziende né di chiuderci all’interno delle nostre imprese - spiega Franco Biraghi, attuale presidente del Patto per lo sviluppo della provincia di Cuneo (le cariche di presidenza e di segreteria sono a rotazione biennale) e presidente di Confindustria Cuneo -. La gravità della situazione che il mondo imprenditoriale cuneese e italiano stanno vivendo, ci obbligano a mettere almeno temporaneamente da parte le questioni che ci dividono e fare tutta la nostra parte per aiutare questo territorio a compiere le scelte opportune e prendere le decisioni adeguate per far fronte al difficile contesto economico, politico e sociale in cui viviamo
Sono gli imprenditori, infatti, ad avere più di ogni altro il polso della situazione economica generale, l’unico vero termometro capace di misurare oggettivamente le previsioni dei politici e le analisi degli economisti. Oggi più che mai non possiamo abdicare al nostro ruolo, ma dobbiamo metterci a disposizione ed essere presenti in tutti quegli enti, società, organismi, fondazioni e istituzioni di rappresentanza del territorio che svolgono un ruolo cruciale per lo sviluppo e la crescita della nostra provincia».
«Per quanto riguarda il mondo della micro, piccola e media impresa, con particolare riferimento alle aziende artigiane – sostiene Domenico Massimino, presidente territoriale Confartigianato Imprese Cuneo -, l’impatto di una rivisitazione di compiti, funzioni e rappresentatività della associazioni di categoria può risultare notevole.
Negli anni, i piccoli imprenditori si sono affidati con fiducia alle associazioni come Confartigianato proprio per essere tutelati sindacalmente e poter usufruire di servizi professionali e convenienti, che anche per fisiologici limiti strutturali non riuscirebbero a gestire autonomamente. Vista la perdurante difficoltà dello Stato italiano di sopperire alle esigenze di imprese e famiglie e la crisi dei meccanismi di protezione sociale, siamo convinti che nel prossimo futuro le Associazioni, magari riviste un po’ nei modelli organizzativi, continueranno a confermarsi come partner delle imprese e punti di riferimento per il sostegno del territorio».
maggiore rappresentatività ad imprese e territorio «In un territorio noto per la straordinaria capacità imprenditoriale della sua gente - gli fa eco Ferruccio Dardanello, presidente di Confcommercio Imprese per l’Italia della provincia di Cuneo -, che è il vero motore di quello che spesso e giustamente abbiamo definito ‘il miracolo Cuneo”, le organizzazioni di categoria come Confcommercio rappresentano uno strumento con cui imprese anche molto piccole sanno fare rete per ottenere risultati d’eccellenza.
Il Patto per lo sviluppo è un’esperienza, unica, che testimonia la consapevolezza di come solo il lavoro comune possa consentire di confermare e migliorare gli eccellenti risultati raggiunti ed affrontare unitariamente le tematiche più difficili e trasversali».
«Il patto per lo sviluppo rappresenta un utile strumento di proposta economica e di pressione politica nei confronti delle istituzioni per la ripresa del processo economico e per garantire occupazione e reddito a tutti i cittadini ed in modo particolare ai giovani - continua Delia Revelli, presidente Coldiretti Cuneo e Piemonte -.
La ripresa economica passa attraverso lo sviluppo equilibrato delle imprese ed attraverso formule concordate e proposte concrete. Dalla viabilità alle altre opere pubbliche indispensabili per uscire dalla crisi economica, dalla valorizzazione dell’agro alimentare fino alla sua trasformazione e a livello artigianale e industriale ancorato al vero ed autentico Made in Italy: sono elementi indispensabili su cui il percorso virtuoso, il patto per lo sviluppo, deve coinvolgere la politica e le istituzioni. L’obiettivo deve essere quello di far sentire l’impresa meno sola, non certamente abbandonata al proprio destino, ma parte integrante in un percorso che generi ricchezza sia alle imprese che alle famiglie».
«Obiettivo principale del Patto per lo sviluppo è quello di far parlare con voce univoca il mondo produttivo cuneese, soprattutto in relazione ad alcune tematiche e questioni di interesse comune a tutte le categorie produttive – conclude Enrico Allasia, presidente Confagricoltura Cuneo -. L’agricoltura moderna, ad esempio, è sempre più un’attività connotata da aspetti trasversali a tutte le altre, dall’artigianato, all’industria di trasformazione, al commercio, ed è dunque interesse primario di ogni azienda del settore far sì che le istanze vengano sostenute con forza di fronte alle istituzioni, anche oltrepassando le logiche di categoria.
Solo facendo fronte comune su determinate situazioni, infatti, il mondo produttivo cuneese riuscirà a sensibilizzare la politica locale e l’opinione pubblica, incidendo in maniera efficace».
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E B AP
Bilateralità artigiana: l’impegno dell’EBAP a sostegno di imprese e lavoratori Regolamento EBAP Adesioni e Prestazioni 2016
L’EBAP ha stabilito di mantenere valide anche per l’anno 2016 le prestazioni in essere e far slittare le relative scadenze sull’anno successivo. Le prestazioni valide per l’anno 2016 risultano quindi essere le seguenti.
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• Progetto Ambiente e Sicurezza • Sostegno al credito • Formazione lavoratori Si ricorda che è possibile presentare, entro e non oltre il 30 aprile 2016, le richieste di Rimborso 3% CIGD riferite esclusivamente a periodi fino al 31/05/2015.
LAVORATORI • Sospensione/Riduzione dell’orario lavorativo La richiesta della prestazione è subordinata all’esaurimento del periodo massimo di CIGD richiedibile. Può essere presentata la richiesta solo per i lavoratori che non siano in possesso dei requisiti per accedere alla CIGD e i lavoratori che abbiano usufruito dell’intero periodo richiedibile.
Si comunica che in data 29 dicembre 2015 è stato sottoscritto tra Regione Piemonte e Parti sociali piemontesi l’Accordo Quadro Ammortizzatori Sociali in deroga – definizione delle modalità gestionali 2016 a seguito dell’approvazione della Legge di Stabilità 2016.
IMPRESE • Acquisto macchinari ed attrezzature, automezzi e certificazioni
Si conferma l’applicazione delle regole gestionali stabilite dall’articolo 2 del Decreto Interministeriale n. 83473/2014.
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CIG in Deroga 2016
Nello specifico: • requisito di 12 mesi di anzianità lavorativa alla data di inizio del periodo di CIG richiesto; • esclusione delle imprese in cessazione, totale o parziale, di attività; • esclusione dei datori di lavoro non imprenditori, ad eccezione degli studi professionali; • pieno utilizzo, prima del ricorso all’integrazione salariale, degli strumenti ordinari di flessibilità inclusa la fruizione delle ferie residue; • utilizzo prioritario degli strumenti di sospensione/ riduzione del lavoro previsti dalla legislazione ordinaria effettivamente accessibili e pienamente operativi. Si precisa che alla Cig in deroga possono accedere gli apprendisti che non hanno la possibilità di utilizzare gli strumenti correnti effettivamente disponibili con riferimento all’art. 2 del D.Lgs. 148/2015. È stato disposto che, a fini gestionali, i limiti di concessione dell’integrazione
salariale ammontino a 92 giorni di calendario nel 2016 (3 mesi), conteggiati separatamente per ogni singola unità produttiva aziendale. Le domande di Cig in deroga a partire dal 1° gennaio 2016 devono avere una durata massima di tre mesi e una durata minima di 5 giorni, e devono comunque chiudersi entro il 31 dicembre 2016. Si ricorda che gli accordi sindacali preliminari alla domanda di CIG in deroga vanno sottoscritti in linea di principio almeno un giorno prima dell’inizio del periodo di integrazione salariale richiesto,
e che vanno preceduti da una comunicazione formale di inizio della procedura sindacale. Sul sito internet dell’EBAP (www.ebap.piemonte.it) è disponibile la modulistica aggiornata per le aziende iscritte all’EBAP da utilizzare per la sottoscrizione degli accordi relativi al periodo 1 gennaio – 31 dicembre 2016.
CU2016 Per le prestazioni di sostegno al reddito erogate nell’anno 2015, l’EBAP provvederà alla trasmissione del certificato CU2016 e all’invio telematico dello stesso all’Agenzia delle Entrate nei termini indicati dalle norme vigenti. Per ulteriori informazioni: EBAP - Bacino di Cuneo tel. 0171.451237 / 0171.451238 cuneo@ebap.piemonte.it
DALL’EBAP un Sostegno alle famiglie Le Parti sociali regionali hanno confermato anche per l’anno scolastico/accademico 2015/2016 la prestazione EBAP “Sostegno alle Famiglie”. L’informativa completa delle istruzioni per la presentazione delle richieste e la modulistica aggiornata sono disponibili sul sito regionale EBAP (www.ebap.piemonte.it). Si sintetizzano di seguito tempi, modalità, documentazione ed importi massimi richiedibili. Per la richiesta di informazioni è attivo il numero verde 800-315435. La domanda può essere presentata per ISEE non superiore a 26.000 euro. Ogni nucleo familiare può presentare domanda per un solo componente. Le richieste, complete della documentazione
necessaria, dovranno essere inviate a mezzo raccomandata all’EBAP regionale (via Arcivescovado 3 - 10121 Torino) entro il 30/06/2016. Le pratiche verranno protocollate secondo l’ordine cronologico di spedizione (data timbro postale della raccomandata) e i contributi verranno erogati sino ad esaurimento dei fondi stanziati, con riferimento alle graduatorie stilate ad insindacabile giudizio del Comitato Tecnico regionale EBAP – Sostegno al Reddito. Le prestazioni verranno erogate esclusivamente a soggetti in forza in imprese artigiane (esclusa edilizia) aderenti all’EBAP ed in regola con i versamenti relativi alle 12 mensilità precedenti alla data della spesa sostenuta per la quale viene chiesto il sussidio.
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A tu per tu con... i consiglieri della Confartigianato Fidi Cuneo Proseguiamo su questo numero de “La Voce dell’Artigiano” la presentazione dei consiglieri della Confartigianato Fidi Cuneo, eletti nell’Assemblea dei Soci del 14 maggio 2015. «Ritengo importante - commenta Roberto Ganzinelli, presidente della Confartigianato Fidi Cuneo - permettere ai miei colleghi consiglieri di presentarsi e di presentare le attività e i punti di forza della nostra cooperativa di garanzia. Primo fra tutti proprio la radicata presenza sul territorio e il “filo diretto” con gli imprenditori che si concretizza proprio attraverso la preziosa opera dei componenti dei consiglio». Abbiamo intervistato • Giuseppe Barale (Zona di Borgo San Dalmazzo) • Domenico Fassi (Zona di Savigliano)
CO NFIDI CU NEO
Giuseppe Barale, consigliere della zona di Borgo san Dalmazzo, come ritieni sia cambiato il modo dell’impresa di approccio al credito bancario?
Domenico Fassi, decano della cooperativa di garanzia, sei memoria della lunga evoluzione del nostro Confidi. Come ritieni sia cambiato il modo bancario locale?
Dall’inizio della crisi ad oggi abbiamo visto il sistema bancario, e anche il confidi stesso, mutare repentinamente modalità operative senza regole prevedibili. Da qualche tempo, i parametri stretti di Basilea 2, le modalità di valutazione del credito per l’ottenimento dei fondi strutturati europei e l’accesso al Fondo centrale di Garanzia hanno reso le banche più attente nella concessione di credito. Di conseguenza l’approccio delle aziende deve per forza cambiare, essere più maturo e preciso nelle richieste e nella documentazione da fornire. L’utilizzo del Confidi spesso diventa una utile liaison tra due mondi, banca e impresa, che hanno difficoltà a dialogare e a comprendersi.
Il 2016 si prospetta come un anno di importanti cambiamenti del sistema bancario locale. Dai giornali si è ufficializzata la fusione tra due importanti BCC e la riforma di tale mondo chiesta dal Governo potrebbe cambiare gli assetti del territorio. Come cooperativa di garanzia è fondamentale prestare la dovuta attenzione ai cambiamenti del mondo bancario ma siamo sicuri di poter sempre far fronte ad ogni nuova esigenza che il sistema bancario locale ci sottoporrà.
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INFORMAZIONI OBBLIGATORIE SUGLI ALIMENTI Informazioni sull'identità, la composizione, le proprietà dell' alimento; sulla protezione della salute dei consumatori e sull'uso sicuro dell'alimento; sulle caratteristiche nutrizionali che consentano al consumatore di effettuare scelte consapevoli. PRATICHE LEALI DI INFORMAZIONE Le informazioni sugli alimenti non devono indurre in errore il consumatore, devono essere precise, chiare, facilmente comprensibili e non devono attribuire a tali prodotti la proprietà di prevenire, trattare o guarire una malattia umana. DICHIARAZIONE NUTRIZIONALE Fornisce indicazioni sul valore energetico dell’alimento e sul contenuto in grassi, acidi grassi saturi, carboidrati, zuccheri, proteine e sale. INDICAZIONI OBBLIGATORIE La denominazione dell'alimento, l’elenco degli ingredienti con evidenza degli allergeni, la quantità netta, il termine minimo di conservazione o la data di scadenza, le condizioni particolari di conservazione e/o d' impiego, il nome o ragione sociale completa di indirizzo dell'O.S.A., il paese di origine e/o luogo di provenienza, le istruzioni per l'uso, per le bevande che contengono più dell’1,2% di alcol in volume il titolo alocolometrico volumico effettivo e la dichiarazione nutrizionale ALLERGIE O INTOLLERANZE Gli allergeni devono essere evidenziati all'interno degli ingredienti, attraverso un tipo di carattere chiaramente distinto dagli altri ingredienti elencati, per esempio per dimensione, stile o colore di sfondo.
Serata informativa gratuita aperta a tutti Etichettatura dei prodotti alimentari: problemi e soluzioni Martedì 16 febbraio 2016 • Ore 20.30 Ufficio di Zona di Alba (ingresso: Via Vivaro, 19)
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Per maggiori informazioni sul servizio e sulla serata informativa contattare: Confartigianato Imprese Cuneo Ufficio Sicurezza Alimentare tel. 0171.451121 e-mail sicurezza.alimenti@confartcn.com
Aggiornamento periodico a cura di Confartigianato CUNEo
ALIMENTARISTI
FINANZIAMENTO DEI CONTROLLI SANITARI
Entro il 31 gennaio il pagamento della tariffa anno 2016 per le imprese di pertinenza dei SIAN (Servizi di Igiene Alimenti e Nutrizione)
Si ricorda che il Decreto legislativo 194/2008 disciplina le modalità di finanziamento dei controlli sanitari ufficiali su mangimi e alimenti, in attuazione del Regolamento CE 882/2004 e che tale norma stabilisce, a partire dal 2009, il pagamento di una tariffa all’ASL competente da parte delle ditte alimentari che effettuano la vendita prevalentemente all’ingrosso, a titolo di copertura dei costi relativi ai controlli ufficiali. Con il termine “attività produttive con prevalenza all’ingrosso” (compresi i depositi) si intendono le aziende che commercializzano non al dettaglio una percentuale della propria produzione superiore al 50%. La tariffa è calcolata in base all’entità produttiva degli stabilimenti, individuati in base a tre fasce di produzione, presunta per l’anno di riferimento. Nel caso di stabilimenti in attività l’entità produttiva è calcolata sulla base annua dell’anno precedente, mentre, per i nuovi impianti l’OSA effettua una stima dell’entità produttiva prevista, salvo conguaglio, in positivo o in negativo, al termine del primo anno di attività. Nel caso di stabilimenti di nuova registrazione o di nuovo riconoscimento, rilasciati nel corso dell’anno, il valore delle tariffe dovrà essere calcolato, in dodicesimi, sulla base del numero dei mesi di attività. Si evidenzia che le ditte devono ottemperare al versamento delle quote forfettarie (invariate rispetto agli anni scorsi) entro il 31 gennaio di ogni anno, anche senza ulteriori comunicazioni da parte delle Asl territoriali. L’importo è determinato facendo riferimento alla sezione 6 dell’allegato A del D. Lgs. 194/08 aggiungendo alla tariffa di base una maggiorazione del 20% ed un’ulteriore maggiorazione dello 0,5% (pertanto le tariffe previste devono essere maggiorate del 20,5%). L’ammontare della tariffa dovuta può essere determinato dall’operatore del settore alimentare, tenendo conto delle specifiche relative all’entità produttiva ed al tipo di attività esercitata, da dichiarare su apposito modulo (dichiarazione sostitutiva di certificazione) salvo successivo conguaglio in negativo o in positivo. Il pagamento deve essere effettuato mediante bollettino di c/c postale o bonifico bancario all’ASL competente per territorio e copia del riscontro dovrà essere inoltrata al Servizio di Igiene degli Alimenti e della Nutrizione (SIAN) competente per territorio, unitamente all’autocertificazione riguardante il volume di attività, nel caso in cui fosse cambiata dalla precedente oppure nel caso di nuova attività.
Novel foods, pubblicato il nuovo regolamento È stato pubblicato il regolamento UE 2015/2283, che va ad abrogare la normativa precedente sui novel foods (il Reg. CE 258/97). Risultano esclusi dalla categoria “nuovi alimenti” i prodotti con normativa verticale specifica come: OGM, enzimi, additivi e aromi, ma anche vitamine e minerali(che non risultino in differenze molecolari tali da richiedere lo stato di novel food). Ne risultano inclusi, invece, gli insetti interi e le loro parti. I nuovi alimenti riguardano anche le nanotecnologie e in via temporanea anche gli animali clonati destinati a scopi alimentari, almeno finché non verrà predisposta una normativa a parte. Elenco - I nuovi alimenti, una volta attestata la loro sicurezza alimentare, devono essere inclusi e registrati in un unico elenco europeo, eventualmente in seguito a valutazione del rischio dell’Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare (EFSA), e con una istruttoria a partire dagli Stati membri. Si ricorda che, in caso di dubbi sullo status di novel food, gli operatori del settore alimentare consultano lo Stato membro in cui intendono immettere sul mercato per la prima volta il nuovo alimento. Gli operatori del settore alimentare, poi, forniscono le informazioni necessarie allo Stato membro per consentire a quest’ultimo di determinare se un alimento rientri o meno nell’ambito di applicazione del presente regolamento. Paesi terzi - Sono previste procedure di autorizzazione semplificate per alimenti tradizionalmente consumati in Paesi terzi o con una storia di utilizzo sicuro negli stessi Paesi. Monitoraggio - La Commissione può prevedere obblighi di monitoraggio successivi all’immissione sul mercato, al fine di meglio garantire la sicurezza alimentare e ambientale della UE. Tali obblighi possono comprendere, a seconda dei casi, l’identificazione dei pertinenti operatori del settore alimentare. Fonte: Sicurezza alimentare e produttiva
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INSTALLATORI DI IMPIANTI TRASPORTO MERCI
Divieti di circolazione anno 2016 Sulla Gazzetta Ufficiale Serie Generale n. 303 del 31 dicembre 2015, é stato pubblicato il Decreto 22 dicembre 2015 del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti che dispone, per particolari categorie di veicoli e di trasporti stradali, il divieto di circolazione fuori dai centri abitati in alcuni giorni e orari. I veicoli di massa complessiva superiore a 7,5 t circolanti fuori dai centri abitati dovranno pertanto rispettare i seguenti divieti di circolazione: • tutte le domeniche dei mesi di gennaio, febbraio, marzo, aprile, maggio, ottobre, novembre e dicembre, dalle ore 09,00 alle ore 22,00; • tutte le domeniche dei mesi di giugno, luglio, agosto e settembre, dalle ore 07,00 alle ore 22,00; oltre che nei giorni a seguire (tra parentesi gli orari): • 1 gennaio (9-22) • 29 luglio (16-22) • 6 gennaio (9-22) • 30 luglio (8-22) • 25 marzo (14-22) • 5 agosto (14-22) • 26 marzo (9-16) • 6 agosto (8-22) • 28 marzo (9-22) • 15 agosto (8-22) • 25 aprile (9-22) • 20 agosto (8-16) • 2 giugno (8-22) • 27 agosto (8-16) • 2 luglio (8-16) • 29 ottobre (9-16) • 9 luglio (8-16) • 1° novembre (9-22) • 16 luglio (8-16) • 8 dicembre (9-22) • 23 luglio (8-16) • 26 dicembre (9-22) La circolazione di veicoli, qualunque sia la loro massa complessiva, che trasportano merci pericolose di classe 1 ADR (esplosivi) è vietata anche dalle ore 8 di ogni sabato alle ore 24 della domenica successiva per tutto il periodo dal 28 maggio all’11 settembre (compresi); il divieto non si applica, per comprovate necessità di servizio, ai veicoli militari e delle forze di polizia o civili commissionati dalle forze armate. In ragione degli effetti economici del divieto e di particolari situazioni di traffico sono possibili modifiche del calendario per i giorni non festivi. Soggetti per cui vale il divieto di circolazione Il divieto di circolazione si applica ai seguenti veicoli quando circolano fuori dai centri abitati: • autoveicoli adibiti al trasporto di cose di massa superiore a 7,5 t, anche se scarichi; • veicoli di qualunque massa che trasportano merci pericolose; • macchine agricole e operatrici, quando si trovano su strade di interesse nazionale. Anticipi e posticipi Per certi tipi di trasporti per i quali vale il divieto, sono previste deroghe temporali per soddisfare esigenze specifiche, consistenti in posticipi ed anticipi rispetto all’ora di inizio e di fine divieto.
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Voci delle categorie
Posticipi Possono circolare anche dopo l’inizio del divieto (per il tempo indicato in parentesi), purché muniti di idonea documentazione attestante, secondo i casi, origine o destinazione del viaggio, i veicoli: - provenienti dall’estero con un solo conducente a bordo quando l’inizio del divieto coincide con un periodo di riposo (4 ore); - provenienti dalla Sardegna (4 ore); - provenienti o diretti in Sicilia (2 ore); - che circolano in Sardegna, provenienti dal resto del territorio nazionale (4 ore); - circolanti in Sicilia e provenienti per traghettamento dal resto del territorio, salvo che dalla Calabria (4 ore). Anticipi Possono riprendere il viaggio, anche prima della fine del divieto (con l’anticipo delle ore indicate in parentesi), purché muniti di idonea documentazione attestante, secondo i casi, origine o destinazione del viaggio o delle merci, i veicoli: - che circolano in Sardegna provenienti dalla rimanente parte del territorio nazionale (4 ore) purché muniti di idonea documentazione attestante l’origine del viaggio; - diretti all’estero (2 ore); - diretti o provenienti dalla Sicilia che si avvalgono di traghettamento, ad eccezione di quelli provenienti dalla Calabria attraverso i porti di Reggio Calabria e Villa San Giovanni purché muniti di idonea documentazione attestante l’origine del viaggio (2 ore); - diretti in Sardegna (4 ore); - diretti agli interporti di Bologna, Padova, Verona Q. Europa, Torino-Orbassano, Rivalta Scrivia, Trento, Novara, Domodossola, Parma Fontevivo e che trasportano merce diretta all’estero (4 ore); - diretti ai terminal intermodali di Busto Arsizio, Milano Rogoredo e Milano smistamento che trasportano merce diretta all’estero (4 ore); - diretti agli aeroporti per l’esecuzione di trasporti con cargo aereo e che trasportano merce diretta all’estero (4 ore); - che trasportano unità di carico vuote (container, cassa mobile, semirimorchio) destinate, tramite gli stessi interporti, terminal intermodali ed aeroporti, all’estero purché muniti di idonea documentazione (ordine di spedizione) attestante la destinazione delle merci (4 ore); - scarichi diretti agli interporti e ai terminal intermodali per essere caricati sul treno, purché muniti di idonea documentazione (ordine di spedizione) attestante la destinazione delle merci scaricate (4 ore). Ricordiamo che l’informativa completa è stata pubblicata sul sito internet dell’Associazione all’indirizzo: http://cuneo.confartigianato.it/divieticircolazione-2016/ Tale comunicazione è stata altresì inviata via e-mail agli associati.
Calendario corsi - I trimestre 2016 Si rende noto il programma formativo elaborato per i prossimi mesi. Accesso alla professione trasportatore < 3,5 t Ore: 74 Periodo: dal 12/01/2016 al 08/03/2016 Orario: martedì e giovedì dalle 19,30 alle 23,30 Accesso alla professione trasportatore >3,5 t Ore: 150 Periodo: dal 02/02/2016 al 29/04/2016 Orario: martedì, venerdì 19,00 - 23,00 e sabato 8,30 -12,30 Aggiornamento CQC (Carta di Qualificazione Conducente) Ore: 35 Periodo: dal 20/02/2016 al 19/03/2016 Orario: sabato dalle 8,00 alle 15,00 Aggiornamento/rilascio C.F.P. ADR Ore: 16 Periodo: dal 11/03/2016 al 26/03/2016 Orario: venerdì sera e sabato mattina Recupero punti CQC (Carta di Qualificazione Conducente) Ore: 20 Periodo e Orario: in base alle richieste pervenute Tutti i corsi si svolgeranno a Cuneo (Via della Motorizzazione, 10) Per ulteriori informazioni ed iscrizioni contattare: Area Formazione di Confartigianato Imprese Cuneo tel. 0171.451186 - mail: corsi.sicurezza@confartcn.com
Fondo di garanzia Nuovamente operativa la Sezione speciale per l’autotrasporto Dal 7 gennaio 2016 è nuovamente operativa, a seguito del suo rifinanziamento, la Sezione speciale per l’autotrasporto, istituita con decreto del 27 luglio 2009 del Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti di concerto con il Ministro dell’Economia e delle Finanze e con il Ministro dello Sviluppo Economico. Tornano di conseguenza in vigore, per le imprese di autotrasporto, le modalità operative previste dalla Sezione stessa e in particolare: la valutazione effettuata sulla base dei modelli di scoring previsti dal paragrafo I della Parte VI delle disposizioni e la concessione della garanzia diretta fino alla misura massima dell’80% dell’ammontare delle operazioni finanziarie (fatte salve le limitazioni previste dal par. D.1 della parte II delle vigenti Disposizioni operative). Confartigianato Trasporti aveva richiesto sin dal momento dell’avvenuto esaurimento delle risorse, lo scorso fine settembre, che venisse rifinanziato il Fondo di Garanzia perché di grande importanza per le nostre imprese e in quanto questo strumento aveva assolto pienamente il compito di sostenere le aziende dell’autotrasporto merci in un periodo di crisi duratura.
Erogazione contributi per investimenti da parte delle imprese di autotrasporto Si ricorda nuovamente che sulla Gazzetta Ufficiale del 4 novembre 2015, è stato pubblicato il Decreto Ministeriale n. 322 del 29 settembre 2015 che riguarda l’erogazione dei contributi per investimenti da parte delle imprese di autotrasporto e il Decreto 21 ottobre 2015: “Disposizioni di attuazione del decreto 29 settembre 2015, recante modalità di ripartizione e di erogazione delle risorse finanziarie destinate agli investimenti nel settore dell’autotrasporto”. Gli investimenti di cui al presente decreto sono finanziabili esclusivamente se avviati in data posteriore al 4 novembre 2015 ed ultimati entro il 31 marzo 2016. Informazioni Ufficio Finanza Agevolata di Confartigianato Cuneo Tel. 0171/451125 - finanza.agevolata@confartcn.com
Pagamento delle sanzioni amministrative pecuniarie per violazione delle norme del Codice della Strada mediante bonifico bancario e strumenti elettronici di pagamento In riferimento alle violazioni per le quali il Codice della Strada stabilisce una sanzione amministrativa pecuniaria il trasgressore, di regola, è ammesso a pagare - entro sessanta giorni dalla contestazione o dalla notificazione - una somma pari al minimo fissato dalle singole norme. Salvo alcuni casi, per cui è prevista la sanzione accessoria della confisca del veicolo o della sospensione della patente, tale importo è ridotto del 30% se il pagamento è effettuato entro cinque giorni dalla contestazione o dalla notificazione. Come noto, la somma può essere pagata in contanti direttamente presso l’ufficio dal quale dipende l’agente accertatore, tramite conto corrente postale o bancario oppure mediante strumenti di pagamento elettronico. Qualora nel suddetto termine di sessanta giorni non sia avvenuto il pagamento in misura ridotta e non sia stato proposto ricorso, il verbale costituisce titolo esecutivo per una somma pari alla metà del massimo della sanzione edittale più le spese di procedimento. Nella Circolare ministeriale (14/01/2016) è precisato quanto segue, sia per il computo dei cinque giorni per la riduzione del 30%, sia per quello dei sessanta giorni per il pagamento in misura ridotta: - il pagamento in contanti, su strada presso l’ufficio dal quale dipende l’agente accertatore, nonché tramite conto corrente postale, ha valore liberatorio per la somma riportata sulla relativa ricevuta dalla data in cui il versamento è stato eseguito; - nei pagamenti tramite conto corrente e bonifico bancario o con altri strumenti di pagamento elettronico, l’effetto liberatorio per il pagatore, e quindi la definizione del verbale, si ha alla data di accredito dell’importo sul conto dell’organo di polizia stradale.
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INSTALLATORI DI IMPIANTI TRASPORTO PERSONE
Decreto Milleproroghe: norme di interesse per la categoria Confartigianato Auto Bus Operator informa che a seguito della pubblicazione del Decreto Milleproroghe pubblicato nella Gazzetta Ufficiale del 30 dicembre vengono rinviati al 31 dicembre 2016 i termini entro i quali provvedere ai riordino della disciplina del servizio taxi e noleggio con conducente.
INSTALLATORI DI IMPIANTI FOTOGRAFI
Campagna settore fotografico Il settore della fotografia è tra i più colpiti dal fenomeno dell’abusivismo e dalla concorrenza sleale ad opera di soggetti non qualificati che effettuano servizi fotografici a basso costo, che va ad aggravare la già difficile situazione congiunturale dovuta alla crisi economica generalizzata. Questa tematica è oggetto della “Campagna Immagine” lanciata in queste settimane da Confartigianato Nazionale Fotografi con l’obiettivo di promuovere e rilanciare l’immagine del fotografo professionista nei confronti dell’utenza. A tale situazione si aggiunge la sperequazione sul piano fiscale che penalizza i fotografi professionisti rispetto ai cosiddetti “fotografi occasionali” che alterano le dinamiche di mercato del settore. A questo proposito il sistema nazionale ha chiesto la partecipazione della categoria per sottoscrive una petizione al fine di arginare concretamente la situazione divenuta insostenibile.
INSTALLATORI DI IMPIANTI ODONTOTECNICI
Un altro passo verso il profilo professionale Dopo i due precedenti incontri di pochi mesi fa col direttore generale dell’assessorato regionale sanità Fulvio Moirano che si era preso in carico la questione legata al riconoscimento del profilo professionale odontotecnici, ha da poco avuto luogo quello col responsabile dei sistemi organizzativi del servizio sanitario regionale Claudio Baccon, delegato da Moirano a seguire l’iter politico e normativo verso tale riconoscimento che giace bloccato da molti anni.
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Voci delle categorie
Nella delegazione erano presenti Marco Francisco (presidente regionale odontotecnici Confartigianato) e Massimo Bondì (responsabile regionale odontotecnici Confartigianato). I presidenti hanno riassunto in sintesi il dossier inerente il percorso del profilo professionale fin qui portato avanti da Confartigianato e dalle altre Associazioni sia a livello regionale che nazionale. Dossier che peraltro Francisco ha già fatto avere al neo coordinatore degli assessori regionali alla salute Sergio Venturi che opera nel contesto della conferenza Stato-Regioni, tuttora guidata dal presidente della Regione Piemonte Sergio Chiamparino poiché le sue dimissioni sono state per il momento congelate. È stato suggerito come passo successivo quello di riuscire ad inserire il tema del profilo all’ordine del giorno della prossima riunione Stato-Regioni, previa consegna di un breve documento riassuntivo dello stato dell’arte che l’assessorato si è impegnato a realizzare e consegnare nel breve periodo alla Commissione salute che, una volta approvato, viene normalmente ratificato dalla conferenza Stato-Regioni. Anche se l’ultima volta non è accaduto ed è stato rigettato a causa dell’interposizione dell’ex coordinatore Coletto e della senatrice Emilia De Biasi secondo la quale non vi sarebbe alcuna volontà di qualificare gli odontotecnici come professione sanitaria. Tale dichiarazione ha suscitato perplessità in quanto inserita in un contesto di attenzione alla salute pubblica ed alla sicurezza del paziente, argomenti da sempre alla base delle richieste di qualificazione di un settore che conta circa 14.000 imprese per un totale di 25.000 addetti. E le cui peculiarità risiedono proprio nella specificità delle produzioni realizzate le quali, essendo destinate ad un uso medico in campo odontoiatrico, richiedono cautele specifiche alla luce della doverosa tutela della sicurezza e della salute dei destinatari degli impianti. È assolutamente evidente come la normativa di settore necessiti di una riconsiderazione, alla luce della significativa maturazione professionale e dell’aggiornamento tecnologico già conseguiti dalla categoria. In favore del riconoscimento del profilo odontotecnico si era peraltro pronunciato fin dal 2001 il Consiglio superiore di sanità che aveva ritenuto opportuno che la figura dell’odontotecnico fosse inserita nella classe delle lauree in professioni sanitarie tecniche. Inoltre si sono recentemente espresse favorevolmente anche diverse Regioni, che hanno adottato formali atti d’impegno nella direzione di sollecitare Governo, Parlamento e conferenza Stato-Regioni a farsi carico del riconoscimento del profilo professionale, tra cui il Piemonte che, attraverso il Consiglio regionale e l’assessorato alla Sanità, ha approvato all’unanimità una mozione in favore di tale riconoscimento. Rilevando come la peculiarità del settore, l’importanza della qualità delle lavorazioni eseguite e la tutela dei cittadinipazienti siano elementi che impongono il riconoscimento della professione sanitaria odontotecnica e come questo costituisca il presupposto per l’ulteriore percorso di crescita professionale della categoria e del settore produttivo
ESTETISTI
Attrezzature in estetica: in vigore dal 12 gennaio 2016 il nuovo decreto relativo agli apparecchi elettromeccanici utilizzati per l’attività di estetista. Sulla G.U. del 28 dicembre 2015 è stato pubblicato il decreto interministeriale n. 206 del 15 ottobre 2015, che modifica il decreto del 12 maggio 2011, n. 110 relativo agli apparecchi elettromeccanici utilizzati per l’attività di estetista. Le modifiche contenute in detto provvedimento, che è entrato in vigore il 12 gennaio scorso, sono state individuate dal Ministero dello Sviluppo Economico, di concerto con il Ministero della Salute, nell’ambito dell’iter di riesame delle disposizioni regolamentari avviato a seguito della Sentenza del Consiglio di Stato n. 01471/2014.Per effetto di tale Sentenza, infatti, erano decadute le limitazioni stabilite dal DM110/2011 relativamente alle apparecchiature a luce pulsata per fotodepilazione (di cui alla scheda 16 lett. c) ed al laser per la depilazione estetica (di cui alla scheda 21b). Era stata, altresì, sancita l’illegittimità dell’esclusione dall’elenco delle apparecchiature degli “stimolatori a ultrasuoni a bassa frequenza per il trattamento della adiposità localizzata”. Dall’esame dei contenuti del nuovo Decreto, pertanto, si rilevano le sotto riportate modifiche. Per quanto riguarda in generale le schede che non sono state oggetto di rilievi da parte del Consiglio di Stato è stata effettuata una rivisitazione formale, con opportuno aggiornamento delle norme tecniche di riferimento. Vale la pena citare le modifiche apportate alla: • scheda n. 12 (Attrezzature per manicure e pedicure) ovvero l’esclusione dal corredo delle sgorbie e l’inclusione di tronchesi e pinzette • scheda n. 13 (apparecchi per il trattamento di calore totale o parziale) che ha invece meglio puntualizzato e definito le indicazioni relative alle modalità di applicazione, di esercizio e cautele d’uso. • scheda n. 16 lettera c. (apparecchiatura elettronica ad impulsi luminosi per fotodepilazione) contiene le seguenti modifiche: in luogo dei 10°C previsti per il raffreddamento della pelle è stato istituito un range che va dai 5°C ai 15°C, mentre le lunghezze d’onda emesse devono essere comprese tra 600 e 1.200 nanometri (in luogo dei 1100 precedentemente previsti). Rispetto alle schede oggetto di rilievi da parte del Consiglio di Stato, nulla è cambiato per: • la scheda n. 21b (laser per la depilazione estetica), • nessuna disposizione è stata introdotta con riferimento agli “stimolatori a ultrasuoni a bassa frequenza per il trattamento della adiposità localizzata” (sulla cui esclusione il Consiglio di Stato aveva chiesto chiarimenti ai Ministeri compenti) • L’elenco degli apparecchi elettromeccanici per uso estetico è inoltre stato integrato con: • la scheda n. 23, relativa al “Dermografo per micropigmentazione”, il cui inserimento era stato oggetto di confronto nell’ambito del tavolo tecnico a suo tempo istituito.
Dermografo per micropigmentazione Rispetto all’utilizzo di tale apparecchiatura, si sottolineano le disposizioni previste dal Decreto relativamente alle cautele d’uso ed alle modalità di esercizio ed in particolare l’obbligatoria osservanza delle indicazioni contenute nelle Linee Guida del Ministero della Sanità, Circolare del 05.02.1998 n. 2.9/156 e Circolare del 16.07.1998 n. 2.8/633 e successive normative vigenti. Ulteriori approfondimenti sull’utilizzo di tali apparecchiature sono in corso e saranno prontamente comunicati agli associati. Il testo del Decreto, completo di allegati e schede tecnicoinformative in formato elettronico (pdf) è disponibile sul sito di Confartigianato Cuneo all’indirizzo http://cuneo.confartigianato.it/?p=14340 o su richiesta a: servizi.persona@confartcn.com.
AUTORIPARAZIONE
Regione Piemonte: le auto ecologiche pagheranno il bollo Lo scorso 29 dicembre il Consiglio regionale ha approvato la legge “Misure di armonizzazione e razionalizzazione di norme in materia di tributi regionali” che prevede l’eliminazione dell’esenzione permanente del bollo auto per le vetture a trazione ibrida e bifuel a gpl o metano. Con l’entrata in vigore di questo provvedimento i veicoli a doppia alimentazione benzina/metano e benzina/gpl, già dotati di questi dispositivi all’atto dell’immatricolazione, potranno beneficiare della sola esenzione quinquennale del pagamento del bollo. Le vetture che hanno beneficiato di questa esenzione e per i quali, dal sesto anno, decorre l’obbligo di pagamento, sono assoggettati alla tassa automobilistica ordinaria, calcolata sulla base della tariffa fissa di 2,58 euro per kilowatt, ridotta: - ad un quinto se dotati di dispositivo per la circolazione con gas metano; - ad un quarto se dotati di dispositivo per la circolazione a gpl. I veicoli ad alimentazione ibrida continuano invece ad essere assoggettati alla tassa limitatamente alla potenza sviluppata dal motore termico. Per i veicoli appartenenti alle categorie M1 e N1, con potenza non superiore ai 100 KW ed appartenenti alle categorie Euro 2 e successive a cui è stato installato un sistema di alimentazione a gpl o a metano dopo l’immatricolazione è confermata l’esenzione della tassa automobilistica per cinque annualità. Questa esenzione spetta una sola volta limitatamente alla prima installazione. Dal sesto anno decorre l’obbligo di pagamento (sono assoggettati alla tassa automobilistica ordinaria) calcolata sulla base della tariffa fissa di 2,58 euro per kilowatt senza alcuna riduzione. Si precisa infine che l’esenzione regionale della tassa automobilista rimane permanente solo per i veicoli elettrici e quelli alimentati esclusivamente a gas metano ed a gpl (monofuel); mentre per i veicoli storici è previsto un bollo scontato del 10%. Gli automobilisti riceveranno dalla Regione Piemonte un’apposita comunicazione cartacea in cui saranno ricordate loro le nuove disposizioni regionali, verrà indicato l’importo del bollo da pagare e la data entro il quale effettuare il pagamento.
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INSTALLATORI DI IMPIANTI
Ecobonus esteso anche alla domotica Anche gli impianti domotici saranno incentivati con la detrazione fiscale del 65% per gli interventi di efficienza energetica, la novità in un emendamento alla legge di Stabilità approvato in Commissione Bilancio. Infatti, l’ecobonus sarà esteso anche all’acquisto di smart device per il controllo da remoto degli impianti di riscaldamento, di produzione dell’acqua calda e di climatizzazione di unità abitative. Un altro emendamento rende la detrazione trasferibile alle imprese che fanno gli interventi. Si introduce la possibilità per i soggetti che si trovano nella no tax area (pensionati, dipendenti e autonomi) di cedere la detrazione fiscale loro spettante per gli interventi di riqualificazione energetica di parti comuni degli edifici condominiali ai fornitori che hanno effettuato i lavori, con modalità da definire con successivo provvedimento dell’Agenzia delle Entrate.
Conduzione impianti termici A seguito di richieste pervenute facciamo il punto della legislazione nazionale e regionale di un “conduttore di impianti termici” che deve svolgere attività di conduzione degli impianti di potenza superiore a 232 kW. Esso deve applicate procedure di attivazione e conduzione dell’impianto termico, garantendo il controllo della funzionalità della centrale termica e dei suoi componenti attraverso la verifica e di parametri di regolazione intervenendo, quando necessario, sugli strumenti di regolazione. Una recente disposizione della regione Piemonte che ha cercato di fare chiarezza su questa figura professionale (D. Dirigenziale del 24 aprile 2015 n. 276) in applicazione dell’art. 287 del D. Leg.vo 3 aprile 2006, n. 152. In particolare, l’art. 287, cosiddetto codice ambiente o codice unico in materia ambientale, stabilisce l’obbligo di un patentino per il personale addetto alla conduzione di impianti termici civili della potenza nominale superiore a 232 kW. Il patentino deve essere rilasciato da una Autorità individuata da una legge regionale la quale, deve disciplinare anche le modalità di formazione, nonchè la tenuta e l’aggiornamento del registro degli abilitati alla conduzione degli impianti termici secondo le “Linee guida” approvate in sede di Conferenza delle regioni. La Regione Piemonte ha stabilito che la durata minima del corso di formazione deve essere di 90 ore comprese 5 ore per la prova finale. I requisiti di ammissione sono: - età non inferiore ai 18 anni; - diploma di scuola secondaria di primo grado.
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Voci delle categorie
Disciplina delle attività di accertamento e ispezione degli impianti termici Si rende noto che la Regione Piemonte ha disciplinato le procedure per l’esecuzione degli accertamenti e delle ispezioni degli impianti termici degli edifici con la D.G.R. 29 Dicembre 2015, n. 23-2724 La disciplina è volta a verificarne lo stato di esercizio e di manutenzione ai fini del contenimento dei consumi energetici e delle emissioni in atmosfera, su tutto il territorio di competenza della Regione Piemonte (art. 1). Sono sottoposti ad ispezione i soli impianti di cui all’art. 9, comma 24 del d.p.r. 74/2013, ossia gli impianti di climatizzazione invernale di potenza termica utile nominale non minore di 10 kW e di climatizzazione estiva di potenza termica utile nominale non minore di 12 kW. L’ispezione deve essere effettuata preferibilmente nei periodi di esercizio degli stessi e deve essere comunicata al Responsabile dell’impianto, a cura dell’Autorità competente, con almeno 15 giorni d’anticipo. Fino al 31 dicembre 2016 sarà condotta a cura delle Autorità competenti, Province e Città Metropolitana di Torino - anche mediante affidamento del servizio all’ARPA, una campagna sperimentale ispettiva su tutto il territorio regionale, con l’obiettivo di sperimentare l’efficacia delle procedure e metodologie introdotte. Il testo completo della Delibera è reperibile sul sito della Confartigianato (cuneo.confartigianato.it) nella sezione Categorie - Installatori - Normativa.
AREA LEGNO
Guide selvicolturali: disponibili le versioni aggiornate Sono disponibili le versioni digitali aggiornate delle cinque guide selvicolturali che integrano le novità introdotte dalle modifiche al regolamento forestale entrate in vigore il 1° settembre scorso e aggiungono alcuni piccoli miglioramenti ai testi. Come sempre le guide sono liberamente scaricabili: Il ceduo; La fustaia; Il governo misto; I boschi ripari; Le specie forestali arboree esotiche. Restano invece invariate le versioni cartacee, cui si affianca un foglio con etichette adesive che apportano le opportune correzioni alle diverse guide. Le etichette, in abbinamento alle guide o da sole, possono essere richieste scrivendo all’indirizzo foreste@regione. piemonte.it o essere ritirate presso la sede del Settore Foreste di C.so Stati Uniti 21 a Torino o presso altre sedi Regionali che svolgono la funzione di Sportello forestale. Si ricorda che le spedizioni ai privati si effettuano solo sul territorio regionale. Fonte: www.regione.piemonte.it/foreste/it/
Corsi obbligatori gratuiti per gli installatori di impianti a Fonti di Energia Rinnovabile (FER) Confartigianato Cuneo offre la possibilità agli associati di frequentare un corso gratuito (organizzato in diverse date e sedi per venire incontro alle esigenze degli imprenditori) per permettere agli installatori di ottemperare agli obblighi di aggiornamento relativi agli impianti a Fonti di Energia Rinnovabile. Il corso è riservato agli Associati a Confartigianato Imprese Cuneo in regola con i contributi associativi. I Responsabili Tecnici delle aziende non associate potranno partecipare ai corsi di aggiornamento gratuito a condizione che l’impresa si associ alla Confartigianato Imprese Cuneo (Quota di adesione: 80 euro).
Si invitano le ditte che intendono operare su questa tipologia di impianti a prendere contatto con gli uffici di Zona di Confartigianato per verificare la propria posizione e, in caso di necessità, dare la propria adesione ai corsi.
INSTALLATORI
Partner tecnici
Il corso prevede 16 ore di formazione che si svolgeranno in due giornate da otto ore di corso ciascuna (mattino e pomeriggio): 8 ore saranno svolte presso la sala corsi di un Ufficio di Zona di Confartigianato 8 ore (di cui 4 di pratica) saranno svolte presso la sede di IDROCENTRO spa - Torre San Giorgio (Via G. Giolitti 100)
Con il patrocinio di
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Bando ISI INAIL: Confartigianato ti dà una mano per la presentazione della domanda Anche per il 2016 L’INAIL mette a disposizione delle imprese un importante contributo (18.743.201 euro per il Piemonte) a fondo perduto, per progetti di miglioramento dei livelli di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro. Confartigianato Cuneo è, come sempre, a disposizione delle imprese per supportarle nella presentazione delle domande. Novità 2016 Novità rilevante del bando valido per quest’anno è rappresentata dall’introduzione di uno specifico asse di finanziamento dedicato ai progetti di bonifica da materiali contenenti amianto. Progetti ammessi a contributo • Progetti di investimento volti al miglioramento delle condizioni di salute e sicurezza dei lavoratori, progetti per l’adozione di modelli organizzativi e di responsabilità sociale • Progetti di bonifica da materiali contenenti amianto
Spese non ammesse A titolo puramente indicativo si riportano alcune tipologie di spese non ammesse: • veicoli e ponteggi fissi • macchine usate • ampliamento della sede produttiva con la costruzione di un nuovo fabbricato o con ampliamento della cubatura preesistente • interventi da effettuarsi in luoghi di lavoro diversi da quelli nei quali è esercitata l’attività lavorativa • acquisizioni tramite locazione finanziaria (leasing); • acquisto di beni usati; • acquisto di beni indispensabili per avviare l’attività dell’impresa • mero smaltimento di amianto già rimosso
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Contributo erogato Il bando mette a disposizione delle imprese un contributo in conto capitale (a rendicontazione) pari al 65% dei costi sostenuti per la realizzazione dell’intervento ed è compreso tra un minimo di 5.000 € e un massimo di 130.000 €. Le spese ammesse a contributo devono riferirsi a progetti non realizzati o in corso di realizzazione alla data del 5 maggio 2016. Per ulteriori informazioni e per assistenza nella presentazione della domanda le ditte interessate possono contattare: Confartigianato Cuneo Area Sicurezza tel. 0171.451111 sicurezza.lavoro@confartcn.com
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SICUREZZA SU L LAVOR O
Furti in azienda: in Associazione un servizio per tutelarsi con la videosorveglianza
Le piccole e medie imprese, una delle eccellenze italiane sempre più apprezzate nel mondo, di recente hanno aumentato il loro appeal anche per i ladri. Nel nostro Paese, il fenomeno della sicurezza nelle aziende è salito prepotentemente alla ribalta. Dati recenti indicano un forte aumento dei furti in capannoni e botteghe e non è raro che gli imprenditori scelgano di sorvegliare l’azienda 24 ore su 24 per proteggere la proprietà. Spesso non si tratta di furti isolati, ma di una serie di atti criminosi ripetuti nel tempo, a volte a scapito di uno stesso imprenditore, soprattutto quando i materiali da “piazzare” sul mercato illegale risultano al momento particolarmente attraenti. Oggi, uno dei metodi più utilizzati per esercitare il controllo in azienda è l’installazione di un sistema di videosorveglianza, che può essere sistemato sia in spazi esterni che interni, in modo saltuario o occasionale. Attenzione però, come ogni provvedimento che si riferisca ad un luogo di lavoro con lavoratori dipendenti, è soggetto ad una serie di normative orientate alla tutela della privacy.
A tal proposito, Confartigianato Cuneo ha istituito un servizio apposito per le aziende che intendano usufruire della videosorveglianza, proponendo una consulenza qualificata per affrontare i molteplici adempimenti, necessari in base alla tipologia di impresa.
Nell’istanza di autorizzazione, quindi, il datore di lavoro deve certificare che l’impianto di videosorveglianza viene installato per finalità di “prevenzione e deterrenza dei fenomeni criminosi al fine di tutelare la sicurezza delle persone e l’integrità del patrimonio aziendale”.
Innanzitutto, per la sua installazione, se vi sono dipendenti, si deve ottenere la preventiva autorizzazione della competente Direzione Territoriale del lavoro. Quest’obbligo vige anche per le aziende che, occupando più di 15 dipendenti, siano sprovviste di rappresentanti sindacali aziendali (RSA o RSU) o che, pur avendoli, non hanno raggiunto un accordo sindacale con gli stessi per l'utilizzo dell'impianto di videosorveglianza. Inoltre, lo Statuto dei Lavoratori stabilisce che il datore di lavoro non può utilizzare impianti audiovisivi per controllare a distanza i lavoratori.
Devono poi essere garantiti gli standard minimi per la corretta gestione del sistema previsti dalla legge. Tra questi, il pieno rispetto delle normative vigenti; l’obbligo di informare dipendenti e clienti (anche attraverso apposita segnaletica) che i locali sono videosorvegliati e di nominare un dipendente incaricato che ha accesso all'impianto di videosorveglianza; la scelta dell’angolo di ripresa, che deve riguardare le aree più esposte al rischio di furti e rapine e non può comprendere le postazioni di lavoro; il divieto di utilizzare le immagini registrate per accertare o contestare disciplinarmente violazioni dell’obbligo diligenza dei lavoratori; l’adeguata custodia dell’apparecchiatura per la registrazione delle
CON IL “MOG” MIGLIORA LA SICUREZZA DEL LAVORO NELLE IMPRESE Migliorare la sicurezza sul lavoro nella propria azienda artigiana? Si può fare utilizzando il MOG, il Modello Organizzativo Gestionale che aiuta a semplificare procedure ed incombenze. Non è il testo di uno spot pubblicitario, ma la sintesi dell’iniziativa che il Ministero del Lavoro, con un apposito decreto in materia di salute e sicurezza, ha attuato sin dal 2014 a favore delle piccole e medie imprese (massimo 50 lavoratori dipendenti). Il MOG ha alcune finalità di impatto favorevole per le piccole e medie imoprese. Innanzitutto garantisce il raggiungimento degli obiettivi di salute e sicurezza che l’impresa si è data in una efficace prospettiva di costi e benefici.
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È, inoltre, tarato sulle piccole attività lavorative, proponendo una procedura agile che ben si adatta alle esigenze degli imprenditori. Infine, prevede un’adozione volontaria e non è sottoposto, in quanto tale, al controllo delle Autorità di vigilanza. C’è poi da aggiungere che si tratta di un modello idoneo a sollevare l’impresa da ogni responsabilità amministrativa che riguardi la sicurezza e permette importanti sgravi INAIL, con riduzioni del tasso applicato sul premio di autoliquidazione che vanno dal 28% per imprese fino a 10 dipendenti, al 18% da 11 a 50 dipendenti. Info: Area Sicurezza - tel. 0171.451111 sicurezza.lavoro@confartcn.com
immagini; la conservazione delle immagini registrate per il tempo strettamente necessario (normalmente non più di 24 ore). Vista la mole consistente di incombenze, con il servizio avviato dalla Confartigianato, l’azienda che intenda usufruire di un sistema di sorveglianza potrà ottenere: 1) Un sopralluogo preliminare. Questa attività è il punto di partenza per lo sviluppo di tutte le successive componenti di servizio. Personale interno alla Confartigianato effettua un sopralluogo presso la sede nella quale sono stati installati (o si intendono installare) i sistemi di videosorveglianza al fine di rilevare le caratteristiche e gli spazi di ripresa, la destinazione d’uso dei locali in cui vengono effettuate le riprese, l’intensità della presenza dei lavoratori e i presupposti che hanno determinato la decisione di adottare i sistemi di videosorveglianza. 2) La presentazione e gestione dell’istanza alla DPL. L’ art. 4 dello “Statuto dei lavoratori” e art 23 D.Lgs 151/2015 prevedono che i sistemi
di controllo a distanza, come i sistemi di videosorveglianza,“Siano installati soltanto previo accordo con le rappresentanze sindacali aziendali... In difetto di accordo, su istanza del datore di lavoro, provvede l’Ispettorato del lavoro...”. Poiché di norma nelle imprese artigiane non c’è una RSA, è necessario presentare l’istanza alla DTL – Direzione Territoriale del Lavoro. L’istanza deve essere proposta nel rispetto di alcune formalità e l’iter autorizzativi comporta verifiche e approfondimenti da parte della DTL. Per tale motivo, ci facciamo carico di predisporre e presentare
l’istanza con i necessari allegati, interagire con la DTL e affiancarli in occasione di verifiche e approfondimenti da parte loro, rispondere ad eventuali richieste di integrazione documentale e assistere l’impresa fino alla conclusione dell’iter autorizzativo.
Per ulteriori informazioni: Confartigianato Cuneo Area Sicurezza tel. 0171.451111 sicurezza.lavoro@confartcn.com
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A M BIE NT E
Pubblicata la nuova guida al contributo CONAI 2016
È stata pubblicata di recente sul sito del CONAI, Consorzio Nazionale Imballaggi (www.conai.org) la nuova guida all’adesione e all’applicazione del Contributo Ambientale 2016. Tra le principali novità contenute nella pubblicazione, vi sono la variazione del Contributo Ambientale per gli imballaggi in vetro e sulle procedure semplificate di dichiarazione di imballaggi pieni, la revisione delle soglie di esenzione e di periodicità annuale delle dichiarazioni del contributo, l’aggiornamento delle procedure di rimborso / esenzione dal contributo ambientale per attività di esportazione, l’integrazione e aggiornamento del capitolo 8 “casi particolari”, l’aggiornamento del capitolo 9 “definizione di imballaggio e campo di applicazione del contributo Conai e l’integrazione delle schede tecniche relative alle capsule in acciaio. Il CONAI, consorzio privato, senza fini di lucro, istituito dal D.Lgs. 22/97, ora dal D.Lgs. 152/2006, secondo la normativa europea, è una tra le più grandi realtà consorziali d’Europa, con oltre 1.000.000 di iscritti, ed è costituito da tutti i produttori e utilizzatori di imballaggi, al fine di attuare
un sistema integrato di gestione basato sul recupero e sul riciclo dei rifiuti di imballaggio. Il Sistema CONAI si integra con l’attività dei sei Consorzi di Filiera, cui aderiscono i produttori e gli importatori di imballaggi e/o materie prime impiegate per la produzione di imballaggi (acciaio, alluminio, carta, legno, plastica e vetro).
Per conoscere tutti gli adempimenti previsti per i produttori e per gli utilizzatori le aziende possono contattare Confartigianato Cuneo Area Ambiente tel. 0171.4511111 ambiente@confartcn.com
CHI SONO I “PRODUTTORI” ED “UTILIZZATORI” In base alla normativa in materia, i produttori e gli utilizzatori sono responsabilizzati alla corretta gestione ambientale degli imballaggi e dei rifiuti di imballaggio generati dal consumo dei propri prodotti, e per questo partecipano al Consorzio (art. 221 del D.Lgs. 152/06). Produttori: • i produttori e importatori di materie prime destinate a imballaggi; • i produttori – trasformatori e importatori di semilavorati destinati a imballaggi; • i produttori di imballaggi vuoti; • gli importatori – rivenditori di imballaggi vuoti.
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Utilizzatori: • gli acquirenti – riempitori di imballaggi vuoti; • gli importatori di “imballaggi pieni” (cioè di merci imballate); • gli autoproduttori (che producono imballaggi per confezionare le proprie merci); • i commercianti di imballaggi pieni (acquirenti – rivenditori di merci imballate); • i commercianti di imballaggi vuoti (che acquistano in Italia e rivendono questi imballaggi senza effettuarne alcuna trasformazione). Si ricorda che sia i produttori che gli utilizzatori hanno l’obbligo di iscrizione al CONAI.
TARI: in Confartigianato Cuneo attivo lo sportello di assistenza per la tassa rifiuti Confartigianato Cuneo, al fine di offrire assistenza agli imprenditori per la verifica delle cartelle comunali della tassa rifiuti, ha attivato lo sportello dedicato alla TARI. Presso lo sportello sarà possibile • controllare l’importo dovuto; • calcolare i metri quadri corretti soggetti a tributo; • analizzare il Regolamento Comunale per valutare riduzioni o agevolazioni per avvio al recupero dei rifiuti e la detassazione delle aree in cui vengono prodotti rifiuti speciali non assimilabili. Documenti necessari per la verifica della situazione: • Visura catastale; • Planimetria catastale; • Ultima bolletta TARI ricevuta dal Comune; • Dichiarazione di inizio attività a suo tempo presentata in Comune; • Formulario di Identificazione dei Rifiuti e/o MUD e Registro di Carico e Scarico; • Visura camerale.
Il servizio di consulenza è gratuito per le imprese associate. Gli imprenditori possono quindi ricevere assistenza gratuita per la verifica delle cartelle comunali della TARI. Saranno calcolati inoltre i metri quadri corretti soggetti al tributo e analizzato quanto previsto dal Regolamento del Comune per valutare la possibilità di richiedere la detassazione delle aree dove vengono prodotti rifiuti speciali non
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assimilabili o pericolosi, eventuali agevolazioni e riduzioni per avvio a recupero dei propri rifiuti e la verifica dei criteri di assimilazione.
Per fissare l’appuntamento le aziende possono contattare Confartigianato Cuneo Area Ambiente tel. 0171.4511111 ambiente@confartcn.com
SISTRI: CONFERMATA LA PROROGA A FINE 2016 Si ritorna a parlare di SISTRI, il Sistema informatico di controllo della tracciabilità dei rifiuti, questa volta però per confermare la sua proroga al 31 dicembre 2016. È stato infatti pubblicato nella Gazzetta Ufficiale (n. 302 del 30 dicembre 2015 - Decreto Legge n. 210 del 30 dicembre 2015) lo slittamento a fine anno del termine per l’adeguamento da parte delle aziende al sistema di tracciabilità dei rifiuti. In concreto, sono state sospese per il 2016 l’applicazione delle sanzioni per le violazioni del tracciamento Sistri ma non quelle per l’omessa iscrizione ed il pagamento del relativo contributo (per i soggetti obbligati). Per l’anno in corso si continua con il “doppio binario”: rimane obbligatorio continuare ad utilizzare i tradizionali registri di carico / scarico cartacei ed i formulari di identificazione rifiuti e parallelamente, chi lo vorrà, ha la facoltà di utilizzare il sistema Sistri. Per ulteriori informazioni contattare l’Area Ambiente di Confartigianato oppure gli Uffici di Zona.
INSTALLI O ESEGUI MANUTENZIONI DI IMPIANTI CONTENENTI F-GAS? RICORDA L’OBBLIGO DI CERTIFICAZIONE! Come è ormai noto, il DPR 43/2012 istituisce presso il Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare, il Registro telematico nazionale delle persone e delle imprese certificate F-Gas istituito.
Per poter ultimare l’iscrizione al Registro e per assolvere gli obblighi previsti per poter esercitare tale attività, anche l’impresa stessa dovrà ottenere una certificazione specifica.
Devono iscriversi a tale Registro gli impiantisti che operano a contatto con i gas fluorurati.
Confartigianato Cuneo ha attivato un “percorso completo” a costi agevolati che prevede la fase di iscrizione al Registro, la formazione e Certificazione della persona addetta e la Certificazione dell’impresa.
L’obbligo prevede il superamento di un esame teorico e pratico per poter ottenere il cosiddeto “patentino frigoristi” che riguarda non solo i frigoristi ma tutti coloro che operano a contatto con gli f-gas (attività di installazione, manutenzione, riparazione, recupero)
L’ufficio Ambiente è a disposizione delle aziende per chiarimenti e per valutare la situazione delle aziende rispetto al percorso per ottenere le certificazioni previste.
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ANCoS, Associazione Nazionale Comunità Sociali e Sportive, è un Ente nazionale di tipo associativo con autonomia organizzativa e senzafinalità di lucro. Nasce dalla struttura Confartigianato nel 2002, e ottiene i riconoscimenti ministeriali quale Associazione di Promozione Sociale ed Ente Nazionale con finalità assistenziali.
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Essere artigiani racchiude in sé molti significati pregnanti e valori fondamentali: uno di questi è sicuramente il sentimento della solidarietà verso chi necessita di aiuto. Con questo spirito, nel 2010 in seno a Confartigianato Cuneo si è costituita un’apposita Onlus, con lo scopo di aiutare chi è in difficoltà.
La Onlus è inoltre ente riconosciuto per ricevere il 5 per mille in sede di dichiarazione dei redditi. La risposta degli artigiani, in questi anni, non è mancata.In totale sono stati raccolti ed erogati 92.600 euro, 26.000 solo nel 2015.
sensibilità verso queste tematiche e invitiamo chi ha possibilità a sostenere le iniziative della nostra Associazione».
COME PUOI AIUTARCI • Destinando il 5 per mille in sede di dichiarazione dei redditi inserendo nella apposita casella del Mod. UNICO,o Mod. 730 o nel Mod. CUD, il codice fiscale di Confartigianato Cuneo Onlus: 96077150041 • Effettuando un versamento diretto
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«L’Associazione Onlus – spiega il presidente Michele Giacosa – rappresenta un anello forte della catena di solidarietà che in questi ultimi anni Confartigianato Imprese Cuneo ha attivato per dare
sostegno alle famiglie di artigiani in difficoltà. Attraverso una serie di eventi di sensibilizzazione abbiamo raccolto fondi per aiutare le famiglie di artigiani in situazioni critiche. Siamo intervenuti nel supporto allo studio per i minori, nell’aiuto sociale per anziani e disabili e in quello assistenziale per gli ammalati».
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MOVIME NT O GIOVA NI
In Confartigianato i giovani artigiani diventano imprenditori consapevoli il movimento giovani: un’opportunità di crescita per gli artigiani under 40
Enrico Molineri
Presidente territoriale Movimento Giovani Imprenditori
In Italia la voglia dei giovani di fare impresa non manca e lo testimoniano i 535.000 imprenditori artigiani under 40 nelle cui mani è affidato il futuro della piccola impresa italiana. E allora bisogna sostenere le energie dei giovani. Occorre offrire loro nuove opportunità, a cominciare da un sistema di istruzione più moderno ed efficiente, capace di far emergere i talenti, premiare il merito e creare connessioni con il mondo del lavoro.
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Il sistema Paese deve essere “amico” dei giovani che hanno avviato un’impresa.
Si tratta di obiettivi che stanno a cuore ai Giovani Imprenditori di Confartigianato, Movimento attivo in tutta Italia. Le nuove leve dell’artigianato italiano si battono per costruire nuove opportunità di occupazione attraverso uno stretto collegamento tra i percorsi di istruzione, formazione e informazione ed il mercato del lavoro. Tutto ciò per avere giovani preparati, competenti, aperti al mercato, che sappiano coniugare il sapere e il saper fare. Su questo fronte, i Giovani Imprenditori di Confartigianato sono impegnati in attività di collaborazione con la Scuola.
Inoltre, i Giovani Imprenditori di Confartigianato esplorano le piste dell’innovazione tecnologica, della rivoluzione digitale, per indicare alle nuove generazioni le opportunità per affermarsi nel mondo del lavoro. Se vi interessa condividere le vostre esperienze e contaminarvi con quelle di altri colleghi imprenditori artigiani... il Movimento Giovani Imprenditori di Confartigianato Cuneo fa al caso vostro. Venite a conoscerci... vi aspettiamo!
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“Più welfare, meno burocrazia e giustizia veloce per tutelare le PMI”
MO VIMENTO DO NNE IMPRESA
è quanto affermato dal viceministro alla giustizia, il cuneese enrico costa, alla convention annuale del movimento «La tutela dell’imprenditorialità femminile in Italia e, più in generale, delle piccole e medie imprese passa anche dal contenimento dei tempi dei processi». È quanto ha affermato il viceministro della Giustizia, Enrico Costa, intervenendo a Roma alla convention di Donne Impresa Confartigianato, che rappresenta le 359.500 imprenditrici artigiane attive in Italia, invitato dalla presidente Donne impresa di Confartigianato Piemonte, la racconigese Daniela Biolatto, e dal presidente di Confartigianato Cuneo, Domenico Massimino. «L’attività imprenditoriale delle donne - ha detto Costa - costituisce una presenza importante, in termini d’innovazione, occupazione ed eccellenza, nell’ampio panorama delle piccole e medie imprese italiane. È fondamentale difendere e sostenere l’imprenditoria femminile, che è una ricchezza per il nostro Paese e che, nonostante ciò, incontra ancora troppi ostacoli e limitazioni. Alle imprenditrici artigiane dobbiamo dare risposte:
L’intervento del Viceministro della Giustizia Enrico Costa alla Convention nazionale del Movimento Donne Impresa
in termini, certamente, di politiche di welfare che consentano di conciliare sempre meglio lavoro e famiglia. Ma penso anche – e ciò è vero e importante per tutto il settore delle pmi – all’urgenza di snellire le procedure burocratiche, come anche di rendere più efficiente il nostro sistema giustizia velocizzando i tempi dei contenziosi. È infatti evidente che le lungaggini della giustizia colpiscono maggiormente le
imprese più piccole, che hanno meno strumenti per attendere e sostenere il peso e i costi di processi lunghi». «A rischio - ha concluso il viceministro Costa - c’è la sopravvivenza di tante attività imprenditoriali, c’è l’occupazione e l’indotto che ruota attorno ad esse, c’è la credibilità stessa del nostro Paese e la fiducia di chi in Italia vorrebbe investire».
Donne Protagoniste nelle Imprese a Tasso Zero Nuove Imprese a Tasso Zero è l'incentivo per i giovani e le donne che vogliono avviare una micro o piccola impresa. Gli incentivi sono validi in tutta Italia e finanziano progetti d'impresa con spese fino a 1,5 milioni di euro. I beneficiari sono le imprese costituite in forma di società da non più di 12 mesi alla data di presentazione della domanda, formate in prevalenza da donne o da giovani di età compresa tra i 18 ed i 35 anni. Ai finanziamenti possono accedere anche le persone fisiche, a patto che costituiscano una società entro 45 giorni dall'eventuale ammissione alle agevolazioni. Tra le spese ammissibili dal bando abbiamo l'acquisto del suolo aziendale, fabbricati e opere murarie, inoltre macchinari, impianti e attrezzature, programmi e servizi informatici, brevetti, licenze e marchi, formazione specialistica dei soci e dei dipendenti.
L'agevolazione consiste in un mutuo agevolato a tasso zero a copertura massima del 75% dell'investimento ammesso ed ha la durata di 8 anni. Le imprese dovranno garantire la restante copertura finanziaria del programma di investimento attraverso risorse proprie. La domanda può essere inviata a partire dal 13 di gennaio 2016 esclusivamente online attraverso la piattaforma di Invitalia. Per maggiori informazioni è possibile contattare Confartigianato Imprese Cuneo Ufficio Internazionalizzazione e Finanza Agevolata Rif. Sabrina Glionna tel. 0171.451125, e-mail finanza.agevolata@confartcn.com.
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ANAP
Ambrosoli, presidente ANAP: “Non chiamateci... pensionati!”
“è riduttivo definirci pensionati”. Con queste parole Giuseppe Ambrosoli, presidente ANAP Confartigianato Cuneo, esordisce spiegando come il gruppo – ancorché Associazione Nazionale Anziani e Pensionati - si occupi in modo attivo e propositivo di tutte le tematiche politico, sindacali e culturali interessanti la terza età e gli imprenditori non più in attività. «Stiamo vivendo – prosegue Ambrosoli – un periodo di grandi cambiamenti sociali ed economici, e i pensionati sono coinvolti, al pari di tutta la popolazione, in decisioni e dinamiche che riguardano numerosi aspetti della vita individuale e collettiva». Focalizziamo l’attenzione su tre aspetti in particolare.
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gennaio 2016
Pensionati “in fuga” all’estero Sono tanti, troppi, i pensionati che abbandonano l’Italia per andare a vivere in paesi esteri, dove il costo della vita è notevolmente inferiore a quello nostrano. Gli italiani che si godono la pensione all'estero sarebbero circa 60.000, con un incremento esponenziale negli ultimi tre anni. Secondo l’INPS, i pensionati espatriati nel periodo 2010-2014 sono 16.420, di cui oltre 5.300 solo nell’ultimo anno considerato. Le prospettive sono allettanti: si dice che in Albania con 700 euro al mese si viva “da signori”. Alcuni Paesi, poi, sviluppano azioni volte ad incentivare questa fuga: in Portogallo, per esempio, per 10 anni non si pagano le imposte. L’ANAP, in questo contesto, rileva due problemi. Il primo, più diretto, è rappresentato dall’inadeguatezza del sistema pensionistico e previdenziale italiano, evidentemente non più
capace di corrispondere risorse commisurate alle attuali esigenze della popolazione. Il secondo, non di poco conto, è costituto dalle conseguenze economiche: l’INPS eroga all’estero circa 400.000 trattamenti pensionistici all’anno per un importo complessivo di oltre un miliardo di euro. Visto il periodo di crisi, si tratta di una perdita inaccettabile in quanto l’importo erogato non “rientra” sotto forma di consumi e genera dunque un minor volume di imposte. Stop al prelievo fiscale sul cumulo dei redditi Anomalia tutta italiana quello delle imposte sul cumulo dei redditi. Facciamo chiarezza. Un alto numero di artigiani pensionati, circa il 46%, è ancora in attività. Dunque, oltre alla pensione, può godere anche di questa fonte di reddito. Ma se nel resto dell’Europa queste due entità restano distinte, in Italia i
due redditi “si sommano” andando ad aumentare l’aliquota e dunque le imposte da pagare. Principale conseguenza, un’eccessiva pressione fiscale che grava sugli artigiani. Purtroppo questa situazione ha causato anche un aumento del lavoro irregolare, soluzione che l’ANAP condanna pesantemente, ma che è impossibile non leggere nell’ottica di una scelta di “necessità e sopravvivenza”. L’ANAP richiede dunque una urgente rivisitazione del sistema fiscale, che consenta di scindere il reddito di pensione dal reddito derivante da altre attività. Oltre a questo, come suggerimento agli artigiani pensionati, si ricorda che proprio recentemente, nell’ultima Legge di Stabilità, grazie all’impegno ed all’azione sindacale di Confartigianato, si è riusciti ad apportare delle modifiche al cosiddetto “regime forfettario”, andando ad innalzare la soglia dei ricavi di 10.000 euro, portandola così, a seconda della tipologia di attività, tra i 25.000 ed i 50.000 euro. Si tratta di un risultato importante per la categoria. Per beneficiare del nuovo regime forfettario (che
incorpora il regime dei “minimi”) consigliamo di rivolgersi agli uffici fiscali delle sedi Confartigianato per avere maggiori informazioni. Pensioni integrative: sì, no, forse… In ultimo, l’ANAP intende evidenziare come, a ben vedere, le cosiddette “pensioni integrative” rappresentino, anche ideologicamente, una stortura. Non si vuole entrare nel merito nella validità di questi strumenti finanziari. Ma se si parte dal concetto che l’INPS, l’ente che si occupa delle pensioni, è pubblico, e dunque dovrebbe perseguire un costante efficientamento per poter “lavorare bene”, ed erogare quindi tutte le pensioni dovute in una misura adeguata alle necessità dei pensionati, non si capisce come si sia arrivati alla condizione di doversi rivolgere altrove, come assicurazioni o banche, per cercare forme alternative di pensione. Come se non bastasse, “tutti pagano l’INPS”… dunque pagherebbero per una cosa che non funziona “bene”? Appare inoltre evidente come questa problematica interessi anche le nuove generazioni, che si trovano
spesso costrette, pur con uno stipendio medio piuttosto basso, a pensare già da adesso ad una pensione integrativa, in attesa di andarci per davvero in pensione – e chissà a quale età. L’INPS è un ente dal passato prestigioso, che sempre ha lavorato bene: è di vitale importanza che la Politica si adoperi per valorizzare questa istituzione fondamentale per il benessere ed il sostentamento delle future generazioni. L’azione del’ANAP «L’ANAP – conclude Ambrosoli – si farà interprete di queste ed altre istanze degli artigiani pensionati in ogni sede ed ad ogni livello istituzionale. Confermiamo fin d’ora il nostro impegno per dialogare con i decisori politici per evidenziare le criticità di impianti legislativi e inadeguatezze degli attuali sistemi assistenziali e previdenziali. Ci impegniamo, anche di comune accordo con le altre associazioni degli imprenditori e sotto l’egida del CUPLA nel mettere in campo azioni di sensibilizzazione dell’opinione pubblica sui problemi e sulle necessità dei nostri associati».
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EVENTI & TERRITORIO
ZONA DI CEVA davide merlino è il nuovo presidente del Collegio dei Revisori dei Conti di Confartigianato Imprese Cuneo Durante la seduta di consiglio dello scorso 22 dicembre 2015, a Davide Merlino, artigiano della zona di Ceva è stata ufficialmente confermata la carica di presidente del Collegio dei Revisori dei Conti già annunciata e approvata in precedenza dallo stesso Collegio dei Revisori. Davide Merlino, classe 1971, si è diplomato perito elettronico nel ‘90 presso l’Itis di Mondovì, iniziando da subito a lavorare presso l’azienda di famiglia insieme al padre Gianfranco nel campo delle installazioni elettriche. «Il lavoro,– spiega Davide,– sin da subito mi è piaciuto e per questo motivo ho rinunciato a proseguire gli
studi universitari trovando nell’attività dell’impresa di famiglia quanto faceva parte della mia passione e del mio interesse. La nostra, sino ad alcuni anni or sono, è sempre stata un’attività in crescita, ora un po’ meno, ma si resiste nella speranza di un rilancio generale. La ditta di famiglia è iscritta a Confartigianato Imprese dal 1960 e mio padre, sin dall’inizio della sua iscrizione, è stato rappresentante di categoria per la zona di Ceva, carica che ha mantenuto sino al momento del pensionamento». «Personalmente – ha proseguito Merlino, sono entrato nei primi anni duemila nel Collegio dei Revisori dei Conti in veste di supplente. Ricordo che al tempo del mio ingresso era presidente Elvezio Garelli cui è seguito il mandato di Corrado Romano e in ultimo di Francesco Murru. La mia nomina
alla carica di presidente e intendo rimarcarlo, è stata fortemente voluta dalla giunta per avere un ricambio generazionale. La presidenza, sarebbe dovuta cadere com’era logico, su Antonio Gotta, più anziano di me e per aver ottenuto un maggior numero di voti. Questi, volendo mantenere quanto detto a inizio mandato, ha inteso farsi da parte favorendo la mia nomina».
«Sono lieto di questo incarico, pur essendo consapevole della grande responsabilità che questo comporta. Sarà mia cura e impegno portare avanti nel migliore dei modi l’opera dei presidenti che mi hanno preceduto. Vorrei rivolgere un sentito ringraziamento alla presidenza di Confartigianato, alla giunta e al consiglio che hanno inteso inserirmi nel Sistema per giungere a questa funzione.»
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