04 • NOVEMBRE 2014 Anno 04 - Direttore Responsabile Roberto Faggiotto - Mensile di informazione tecnica, economica, sindacale - Forlì, viale Oriani, 1 - Aut. Tribunale di Forlì n. 548 del 24/11/78 Tariffa R.O.C.: “Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 1, Commerciale Business Forlì n. 66/2009”
Dialoghiamo per dare priorità all’impresa Numerose le attività che Confartigianato di Forlì ha promosso nelle ultime settimane a sostegno delle aziende associate. Accanto all’attività quotidiana di tutela sindacale e di svolgimento dei principali servizi, è stato siglato un importante accordo con una banca del territorio, ulteriore passo avanti per migliorare l’accesso al credito delle micro e piccole imprese. Nasce poi una nuova opportunità per i soci, con Dialoghiamo gli imprenditori possono incontrare i dirigenti del comitato zonale di riferimento, per conoscere meglio l’attività politica dell’Associazione e le proposte avanzate non solo in ambito nazionale, ma anche territoriale a sostegno del sistema produttivo forlivese.
in evidenza L’EDITORIALE: La soluzione per contrastare la disoccupazione giovanile è creare una sinergia tra scuola e impresa, dando ai ragazzi gli strumenti per orientarsi nel mercato del lavoro. A pagina 3 TERRITORIO: Siglato un accordo per il credito, a sostegno delle imprese correntiste della BCC Ravennate e Imolese. Da pagina 10 IL NOTIZIARIO TECNICO: nell’inserto centrale gli approfon-
dimenti in materia di consulenza fiscale, del lavoro, del patronato Inapa e sul credito. Collabora organizza una serie di appuntamenti formativi per conoscere meglio le dinamiche bancarie. Da pagina 14 a pagina 19 I MOVIMENTI: Realizzata la Convention di Donne Impresa: una riflessione sull’andamento dell’occupazione rosa e sul coraggio di chi ancora crede nel sistema Italia. I giovani Imprenditori presentano agli studenti dell’Itis Marconi la nuova edizione del business contest ABC. Da pagina 20 a pagina 25
associazione editoriale
Il ruolo della rappresentanza • di Roberto Faggiotto
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icoprendo l’incarico di segretario di Confartigianato può capitare di sentirsi domandare quale significato possa rivestire oggi l’associazionismo. Una riflessione non banale, specie con l’avvicinarsi del rinnovo delle cariche direttive: nel 2014 è ancora utile fare parte di un sistema di rappresentanza della piccola impresa? La risposta, che può apparire partigiana, è sicuramente sì. E per una molteplicità di ragioni obiettive. In primo luogo, sebbene le statistiche confermino che la produzione italiana è per più del 90% frutto del lavoro della micro e piccola impresa, è la grande industria a catturare l’attenzione dei media e della politica. Pochi grandi gruppi industriali sembrano rivestire un’importanza maggiore di un esercito di piccoli imprenditori, che consta in più di quattro milioni e mezzo di micro imprese, pari al 94,9% del totale. Le ridotte dimensioni del singolo, infatti, possono diventare forza unicamente se unite al peso del numero - imponente - di coloro che vivono la medesima realtà. Appartenere all’associazione permette inoltre di entrare in contatto con esperienze e conoscenze diverse dalle proprie, avere l’opportunità di confrontarsi con coloro che affrontano le stesse difficoltà può consentire di condividere soluzioni e opportunità. Soprattutto in questi ultimi mesi è divenuta evidente la necessità di collaborare, le ridotte dimensioni delle aziende, pur consentendo una maggiore adattabilità al cambiamento, finiscono con l’essere un limite in alcuni ambiti, su tutti l’innovazione e l’accesso ai nuovi mercati. La ricerca ha costi elevati, l’internazionalizzazione spesso richiede specifiche risorse, Confartigianato può mettere in contatto realtà omologhe per socializzare costi e benefici. Ma perché ciò avvenga è necessario che l’imprenditore si senta realmente parte dell’associazione, i dipendenti della struttura, di fatto sono collaboratori esterni della propria impresa, non meri estensori della burocrazia soffocante, imposta dal governo. Esiste un sistema di norme che devono essere applicate, pena l’incorrere in pesanti sanzioni, ma mentre si fornisce supporto all’impresa per rispettare le regole, Confartigianato svolge un’intensa attività di lobbying per poter rendere i disciplinari meno rigidi e meno esosi. Noi ci siamo, ma senza la fiducia non possiamo costruire la ripresa. Viale Oriani, 1
Direttore Responsabile Roberto Faggiotto
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Redazione Roberta Zoli
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Anno IV • n. 05 NOVEMBRE 2014
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2 • novembre 2014 • • • essere impresa
D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 1, Commerciale Business Forlì n. 66/2009
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il commento associazione Prioritaria per combattere la disoccupazione giovanile
Costruire la sinergia tra scuola e lavoro
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ra le filastrocche dello scrittore Gianni Rodari ce n’è una intitolata “il maestro giusto” che spiega come sia impossibile apprendere, se non si sceglie il soggetto che conosca ciò che si vuole imparare. Una considerazione apparentemente scontata, eppure, se trasferita al quotidiano, risulta estremamente diffusa. La maggior parte del percorso formativo di uno studente non ha attinenza col mondo del lavoro, un diplomato, purtroppo spesso anche un laureato, raggiunto il titolo di studio ha competenze per lo più teoriche, non essendo di fatto pronto per iniziare a operare, senza un periodo di apprendistato. I dati sulla disoccupazione giovanile confermano che oggi il titolo di studio non è sufficiente, una micro o piccola impresa che inserisce nel proprio organico una risorsa predilige chi ha già maturato esperienze, poiché la formazione on the job è spesso un costo insostenibile per le aziende di ridotte dimensioni. Da anni Confartigianato cerca di creare un legame col mondo della formazione, impresa non facile, di frequente ostacolata da barriere burocratiche e da un’incomunicabilità difficile da sanare. Intensificare i momenti di confronto tra le aziende e gli studenti è un obiettivo possibile, le numerose attività messe in campo, anche a livello forlivese, per far conoscere ai ragazzi la realtà dell’artigianato ha dato riscontri positivi. Ciò che è mancato è la sistematicità in questa relazione, un percorso condiviso che possa consentire agli studenti di apprendere le nozioni fondamentali per il lavoro. È proprio questo che il Gruppo Giovani Imprenditori sta realizzando, con costanza, da diversi anni. I ragazzi degli istituti tecnici, coinvolti nel progetto Be:come, hanno avuto l’opportunità di ascoltare testimonianze dirette di chi, dai banchi di scuola è partito per creare la propria impresa. Racconti vividi, di imprenditori appassionati, che hanno voluto condividere una realtà che, pur costituendo il cuore produttivo della nostra provincia, è ancora poco conosciuta. Ed è quello che il movimento degli imprenditori under 40 vuole continuare a fare con Confartigianato ABC, il contest che vede coinvolti gli allievi delle classi quarte dell’ITIS Marconi nella progettazione di un business plan per creare la propria azienda virtuale, ma con caratteristiche reali e soprattutto realizzabili. Una competizione basata sulle idee che, nella prima edizione, ha riscosso l’adesione entusiastica dei partecipanti, segnale evidente della curiosità degli studenti nei confronti dell’imprenditoria. Diamo la possibilità alle giovani generazioni di apprendere ciò di cui avranno bisogno nel mondo del lavoro, affinché nessuno, come il protagonista della filastrocca impari tante cose, “però non era affatto soddisfatto e sempre si domandava: che cos’è che non va? Qualcuno gli risponda, se lo sa. Forse era matto? O forse non sapeva scegliere il maestro adatto?” essere impresa • • • novembre 2014 • 3
associazione Sempre più vicini alle imprese con “Dialoghiamo”
Una nuova opportunità di confronto tra associati e dirigenti artigiani
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entirsi parte di un sistema non deriva dal possedere o meno una tessera. Il senso si appartenenza è frutto della percezione di trovare ascolto e d’essere compresi, una vicinanza che, oltre a essere fisica, è anche sintonia. Dal 2008 a oggi, con l’inasprirsi degli effetti della crisi, che ha modificato profondamente anche il tessuto produttivo locale, sono cambiate le esigenze di chi fa impresa. Accanto ai servizi tradizionali, che Confartigianato da sempre eroga, è diffusa la necessità da parte degli associati di potersi confrontare su specifiche tematiche. Proprio per rafforzare questa vicinanza alle aziende, il gruppo dirigente di Confartigianato Forlì sarà presente un giorno alla settimana nelle sedi territoriali dell’Associazione per incontrare i colleghi imprenditori. L’iniziativa, che prende il nome di “Dialoghiamo” nasce per dare consentire ai soci di colloquiare con i rappresentanti dei comitati d’area. Spiega il vicepresidente Luca Morigi (nella foto) “il progetto esiste già da diversi mesi ed è stato attivato in forma sperimentale in alcune sedi. Un giorno alla settimana ogni imprenditore eletto nei comitati zonali è disponibile a incontrare coloro che chiedono un confronto. Gli appuntamenti realizzati hanno dato ottimi risultati, evidenziando come, attraverso il dialogo, sia possibile trovare soluzioni, individuare opportunità e condividere esperienze. È un’ulteriore chance per dire la propria e per conoscere cosa realmente sta facendo l’associazione, non solo in ambito forlivese, ma anche regionale
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e nazionale.” Continua Morigi “ci siamo resi conto che, di frequente, chi non è addentro agli organismi direttivi di Confartigianato non ha l’opportunità di conoscere ciò che quotidianamente viene realizzato in ambito politico e sindacale. Eppure la nostra associazione è in costante movimento, impegnata in prima fila a vari livelli per offrire un contesto maggiormente favorevole alla micro e piccola impresa.” I dirigenti saranno presenti nelle sette sedi principali dell’Associazione almeno un giorno a settimana, secondo un calendario predisposto per ogni mandamento, ma gli imprenditori sono disponibili, previo accordo, a individuare ulteriori momenti di incontro. Come detto dal vicepresidente “è una fase estremamente delicata per la nostra economia, per questo vogliamo dare un segnale di massima vicinanza, offrendo la più ampia disponibilità allo scambio d’idee, nella certezza che la socializzazione dei problemi possa portare alla definizione di strategie comuni, per superare assieme le ultime fasi della crisi, in vista di una ripresa possibile.” Conclude Morigi “i componenti dei comitati zonali condividono le stesse criticità degli imprenditori, spesso svolgendo attività analoghe e operando negli stessi mercati, per questo abbiamo pensato di affiancare i dipendenti nell’attività di ascolto. Una sinergia per offrire un’opportunità ulteriore, frutto di una piena condivisione di intenti e di finalità con tutto il personale della struttura, già impegnato nelle visite aziendali e nelle molteplici attività di consulenza.”
associazione
I dirigenti del comitato zonale incontrano le aziende associate
Per conoscere il calendario è possibile contattare i referenti della sede Confartigianato di riferimento FORLÌ
MELDOLA
Viale Oriani 1 Tel. 0543 452811
Viale Roma 172 Tel. 0543 452910
CASTROCARO TERME
MODIGLIANA
Piazza Mazzini 11 Tel. 0543 452950
C.so Garibaldi 67 Tel. 0543 452960
CIVITELLA di ROMAGNA
PREDAPPIO
Piazza Matteotti 6 Tel. 0543 452980
Via Roma 100/B Tel. 0543 452921
FORLIMPOPOLI e BERTINORO
ROCCA SAN CASCIANO
Forlimpopoli Via Montegrappa 5 Tel. 0543 452937
Piazza Garibaldi 53 Tel. 0543 452970
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associazione Denunciata la situazione intollerabile a Villa Selva
Criminalità in aumento: le aziende chiedono maggiori controlli è che anche quest’amore per il lavoro, alla fine, venga meno, schiacciato dalla concorrenza di territori in cui i controlli sono molto più lassi, la burocrazia meno soffocante e con maggiori tutele per chi lavora.
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e aziende di Villa Selva, da alcune settimane, sono nel mirino di una banda di ignoti che, puntualmente, nelle prime ore della notte, fa razzia nei diversi stabilimenti produttivi. Confartigianato di Forlì ha raccolto lo sfogo di un associato, Daniele Zanoni del Cantiere Nautico Forlivese srl (nella foto col fratello), che descrive la situazione intollerabile “la mia azienda, in una settimana, è stata visitata due volte dai ladri, che, oltre ad aver arrecato danni ai serramenti, forzati, hanno anche sottratto alcune dotazioni tecnologiche, tra cui un laptop contenente importanti progetti di lavoro. Abbiamo denunciato l’accaduto alle Forze dell’Ordine, ma quello che chiediamo è una maggiore vigilanza nell’area.” Continua l’imprenditore “il nostro territorio sta perdendo attrattività anche nei confronti degli investitori, la microcrimi6 • novembre 2014 • • • essere impresa
nalità è un deterrente molto forte per chi desidera avviare una collaborazione con le imprese locali. La percezione dell’insicurezza è diffusa e acuisce una situazione già compromessa dai lunghi anni di crisi.” L’analisi dell’imprenditore è chiara e, purtroppo, comune a molti “le difficoltà nel trovare commesse di lavoro, unite a clienti troppo spesso inadempienti, da cui pare impossibile ottenere il saldo di quanto dovuto, si aggiungono a una realtà in cui i controlli da parte delle autorità competenti sono estremamente minuziosi sull’operatività aziendale, mentre la criminalità può agire con la quasi certezza dell’impunità.” Zanoni è giustamente amareggiato “continuare a tenere aperta un’attività produttiva in un contesto simile è davvero una sfida, frutto della passione e dell’orgoglio di portare avanti l’azienda di famiglia, che occupa venti persone.” Ma il rischio
Confartigianato di Forlì, pur riconoscendo l’importanza della sicurezza sui luoghi di lavoro per garantire la qualità della vita dei lavoratori, ha avviato una serie di confronti con gli enti per chiedere lo snellimento delle procedure. La crisi ha profondamente ridisegnato lo scenario economico, non è possibile una competizione fra territori, anche vicini, basata sulla maggior o minor onerosità degli adempimenti legislativi. L’economia locale vive della vivacità della micro e piccola impresa, è necessario intervenire per tutelare la competitività della nostra realtà produttiva.
associazione Italia fanalino di coda
Burocrazia e cattivo contesto: la difficoltà del fare impresa
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ome può un imprenditore decidere di mettere in campo energie e risorse proprie per continuare a far operare la propria azienda in un Paese che offre così poco alla piccola impresa? Fra i ventotto paesi dell’Unione Europea, l’Italia è all’ottavo posto per spesa pubblica sul Pil, al settimo per entrate fiscali e addirittura al quarto posto per crescita delle entrate fiscali tra il 2005 e il 2014, ma precipita alla ventitreesima posizione per contesto favorevole a fare impresa. Il costo degli oneri amministrativi per le piccole e medie imprese ammonta a 30.980 milioni di euro, pari a 2 punti di Pil: mediamente ogni piccola e media impresa sostiene un costo per adempimenti burocratici di 7.005 euro. Il 34,6%
delle piccole imprese segnala gli oneri amministrativi e burocratici come ostacolo principale alla competitività aziendale. Altro dato significativo, l’Italia è al primo posto tra i paesi dell’Unione Europea, insieme con la Grecia e la Romania, per rilevanza della complessità delle procedure amministrative in quanto ostacolo all’inizio di una attività di impresa. Il nostro Paese è il penultimo dell’Unione con il 21% dei cittadini che interagiscono con la Pubblica Amministrazione via web, valore dimezzato rispetto alla media europea del 41%. Dati che fanno riflettere e che suffragano l’amarezza di chi, pur amando il proprio lavoro, non si sente assistito dallo Stato, avvertendolo lontano e sordo alle necessità dell’impresa.
Accelerazione nel ritmo dei pagamenti della Pubblica Amministrazione
In due mesi più di cinque miliardi alle imprese La rilevazione effettuata da Confartigianato mette in luce un dato positivo nell’andamento dei pagamenti della Pubblica Amministrazione: a fine settembre 2014 sono stati versati alle imprese 31.302 milioni di euro, pari al 55% del totale stanziato con i decreti legge Sblocca debiti della Legge di Stabilità. Le risorse effettivamente rese disponibili agli enti debitori sono pari a 38.384 milioni di euro, pari al 68% dello stanziamento. L’indagine rileva un’accelerazione nel ritmo dei pagamenti: in due mesi (tra il 21 luglio e il 23 settembre) i pagamenti sono cresciuti di 5,2 miliardi (+20%), un importo superiore all’incremento dei pagamenti di 4,5 miliardi registrato nell’arco dei precedenti sei mesi. Valutando la proposta di Confartigianato della compensazione secca, diretta e
universale tra i debiti verso le imprese e i debiti fiscali e contributivi delle aziende emerge che, in un anno, potrebbero essere utilizzati 26 miliardi per la compensazione, importo che costituirebbe i due terzi di quanto pagato dalla Pubblica Amministrazione fino a oggi, un indubbio vantaggio per la rapidità del processo. Senza dimenticare che i ritardi nei pagamenti da parte dell’ente pubblico influenzano negativamente le condizioni di liquidità dell’intera filiera; i fornitori della Pubblica Amministrazione hanno tempi di pagamento di quasi 94 giorni, sedici giorni in più della durata media dei pagamenti delle imprese, di 78 giorni. Nel 2014 i ritardi nella dinamica dei pagamenti dello Stato nei confronti delle imprese fornitrici si sono attenuati, grazie alla maggiore attenzione al tema. essere impresa • • • novembre 2014 • 7
economia & lavoro a cura di Mauro Collina L’Italia al bivio
Ripartiamo da noi
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a B.E.I., Banca Europea degli Investimenti, ha un ruolo di sostegno nei progetti dei paesi dell’Unione Europea tramite la concessione di finanziamenti a un tasso molto vicino al costo di raccolta dei fondi. Il vice presidente è l’italiano Dario Scannapieco, che dal suo punto di osservazione privilegiato (?) ha l’ingrato compito di osservare come il nostro Paese non riesca a concretizzare le proprie idee in investimenti
pubblici, chiedendo soldi che poi è costretto a restituire. Si approvano progetti di opere i cui costi e tempi di realizzazione si sa già che lieviteranno, per un susseguirsi di varianti e di riserve. La macchina pubblica a volte sa essere disarmante: la complessità delle innumerevoli leggi rende difficoltosa l’interpretazione anche agli addetti ai lavori. Quando poi, nel tentativo di semplificare, lo Stato aggiunge ulteriori regole, gli esiti sono addirittura grotteschi. Viene da chiedersi se chi scrive le norme sia solo inadeguato o addirittura ignaro delle ricadute negative che queste hanno sui cittadini. Secondo Scannapieco, la rovina è iniziata con la riforma del titolo quinto della Costituzione, che ha equiparato Regioni e Stato. Da qui è nata la moltiplicazione dei piccoli parlamenti, degli organi amministrativi, delle burocrazie. E qui è iniziato il proliferare di presidenti, capi di gabinetto, funzionari, spesso
privi di competenze e professionalità, quindi incapaci nel gestire quegli ingenti fondi pubblici destinati alla realizzazione di opere utili per la collettività. La sensazione che abbiamo è quella di un sistema pubblico che non crede più nemmeno a se stesso e che tutto seppellisce, sotto una coltre parassitaria che si sedimenta, anno dopo anno. Chi di voi ricorda Brazil, il film girato nel 1985 dal regista inglese Terry Gilliam? Una pellicola visionaria in cui si prefigurava un futuro dominato dalla burocrazia al soldo dei potenti; chi osava ribellarsi o anche solamente sognare veniva inevitabilmente eliminato. I riferimenti a 1984 di Orwell sono espliciti, come è vero che il mondo distopico in cui si svolge la pellicola somiglia sinistramente a quel che stiamo vivendo. In un Paese che arranca e che, anziché scegliere il merito, lo Continua a pagina 9 • • •
UFFICIO CREDITO CONFARTIGIANATO Presso i nostri uffici troverete gli strumenti necessari per la gestione finanziaria della vostra impresa. In particolare ci occupiamo di: ➽ Analisi dei flussi finanziari aziendali ➽ Richiesta finanziamenti a tassi estremamente convenienti, attraverso l’utilizzo di garanzie previste dal FONDO EUROPEO PER GLI INVESTIMENTI e dal FONDO REGIONALE DI CO-GARANZIA. ➽ In convenzione con Unifidi è possibile ottenere finanziamenti a medio/lungo termine per investimenti, liquidità e consolidamento dei debiti, così come anche garanzie su linee di credito a breve (fido di c/c, SBF, e anticipo fatture) e su leasing, ➽ Condizioni bancarie vantaggiose, con la possibilità di controllare sia i tassi “dare” (scoperto di c/c, portafoglio sbf, anticipo fatture) sia i costi fissi (spese di chiusura, RI-BA, sconto e incasso SBF, giorni di valuta per assegni ed effetti, ecc.), ➽ Richiesta di agevolazioni all’impresa. ➽ In accordo con Fraer Leasing SpA siamo in grado di proporre soluzioni diversificate per l’acquisizione di beni strumentali (autovetture, veicoli commerciali, camion/rimorchi, macchine utensili, macchine operatrici, macchine da cantiere, immobili). Per informazioni contattare l’ufficio credito di zona Tel. 0543/452811 - Fax 0543/452843 - e-mail: credito@confartigianato.fo.it
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80.000 imprese, un solo consorzio di garanzia.
Emilia Romagna
a cura di Mauro Collina economia & lavoro
Stress test e credit crunch
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onostante Montepaschi e Carige siano state bocciate dagli stress test della Banca Centrale Europea e quindi costrette a ulteriori sacrifici per rafforzare il patrimonio, secondo il ministro Pier Carlo Padoan, l’immagine che esce dagli esami europei è quella di un sistema bancario italiano solido, con Unicredit e Intesa San Paolo, a ben figurare fra i gruppi più capitalizzati del panorama europeo. Di diverso avviso appaiono gli investitori, le cui massicce vendite di azioni hanno colpito l’intero comparto bancario, non fermandosi ai due istituti di credito sotto accusa. Evidentemente il timore che il prolungarsi della recessione provochi effetti negativi sui bilanci bancari resta elevato. Occorre evidenziare però che per rientrare nei parametri imposti dalla BCE, le banche hanno fatto pagare il conto più salato proprio alle imprese, limitando fortemente la concessione degli affidamenti. Imprese che, sfiancate dalla crisi, non sono riuscite a rimborsare i prestiti, alimentando la spirale ormai ben nota dell’incaglio che degenera in sofferenza e che blocca il mercato del credito. Uno scenario, questo, che vede penalizzate soprattutto le micro e piccole imprese, da sempre contraddistinte da scarsa liquidità e gracilità patrimoniale. Alla forte riduzione del credito corrisponde una forte impennata delle sofferenze, cresciute nel triennio 2011/2014 di 63 miliardi di euro (+ 83,6%) per arrivare a 138,6
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Ripartiamo da noi osteggia, il rischio di diffondere la sfiducia soprattutto nei giovani, è forte. Non possiamo permetterci di sprecare il loro talento: alcuni di loro hanno fondato a Londra una startup che offre servizi per le micro imprese italiane che vogliono mettersi in rete. Come mai in Inghilterra e non qui? Perché a Londra le startup hanno un credito d’imposta del 50%, che ottengono in modo semplice e diretto, senza dover supplicare il politico o il funzionario di turno. Mi piacerebbe pensare a uno Stato in grado di lasciare esprimere liberamente le nostre migliori risorse. Forse dovremmo smetterla di accampare scuse, accusando sempre qualcun altro. Forse è ora di iniziare a crederci e fare sul serio, con entusiasmo e determinazione. Se vogliamo giocare la partita del futuro, partiamo da noi.
miliardi di euro in agosto di quest’anno. Anche i fallimenti non fermano la loro corsa, giunti oltre quota 8 mila nei primi sei mesi del 2014, +10,5% rispetto al 2013 e record assoluto dal 2001. Il settore maggiormente colpito non è più quello delle costruzioni edili, già drasticamente ridimensionato, ma quello dei servizi (+15,7% in confronto al primo semestre 2013), mentre le forme giuridiche in cui si concentrano le procedure sono le società di capitali (+12,9%). In forte diminuzione (-52%) i concordati in bianco, coincisa con l’introduzione della possibilità per i tribunali di nominare un commissario giudiziale per il controllo della condotta dell’azienda. Passata la fase tanto temuta degli stress test, per i grandi istituti di credito la vigilanza passerà dalle banche centrali statali alla BCE, per le altre invece si apre una fase delicata, portatrice con ogni probabilità di una nuova ondata di aggregazioni. In un settore frammentato, con esuberi di personale stimati sopra le 10 mila unità e il contratto di lavoro da rinegoziare con l’ABI, si attendono mesi di sacrificio. Proprio su queste pagine, un anno fa, si scriveva di come banche e imprese siano accomunate da rischi e opportunità tipici della natura imprenditoriale. Far quadrare i bilanci, per entrambe le parti è un imperativo. Per questi esami non esisterà mai la parola fine, perché è il mercato che li chiede, non la BCE. essere impresa • • • novembre 2014 • 9
territorio Opportunità per gli imprenditori della vallata del Tramazzo Marzeno
Un accordo per il credito I finanziamenti vengono erogati con commissioni di istruttoria calibrate e tassi particolarmente contenuti, anche grazie alla provvista ricevuta dal Credito Cooperativo ravennate e imolese, tramite le operazioni di rifinanziamento della BCE
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iovedì 6 novembre è stato siglato l’accordo tra Confartigianato di Forlì e Banca di Credito Cooperativo Ravennate e Imolese, valido per gli associati, correntisti dell’istituto di credito di Modigliana e Tredozio. Come spiegato dal presidente del comitato zonale del Tramazzo, Roberto Biondi, nel corso dell’incontro di presentazione alla stampa (nella foto) “la firma dell’accordo è un atto di un atto di grande rilievo, soprattutto in questo particolare momento per l’economia del territorio, caratterizzata da importanti chiusure e da una emorragia dell’intero sistema produttivo locale. Un segnale di attenzione da parte dell’istituto di credito per i soci di Confartigianato che intendono investire nella propria attività.” Come chiarito dai funzionari di BCC Ravennate e Imolese “il plafond stanziato, di un milione di euro, rappresenta un’opportunità per gli imprenditori locali di accedere a finanziamenti a condizioni agevolate, soprattutto in caso di investimenti: l’importo massimo di 200mila euro, per una durata di non più di 84 mesi, a tasso variabile oscillerà da un minimo del +2,50 sull’Euribor a un massimo di 4,50, mentre per il tesso
fisso è previsto uno scostamento dal +2,50 al + 4,50 sull’Irs di periodo.” “Le condizioni riservate da Banca di Credito Cooperativo Ravennate e Imolese sono un’iniezione di fiducia per le piccole imprese associate” continua Biondi “a causa delle difficoltà di accesso al credito, sempre più caro ed erogato col contagocce, gli imprenditori sono spesso costretti a rimandare sine die gli investimenti, con la conseguenza che gli impianti e i mezzi di produzione, sono gli stessi da anni, ormai obsoleti, con rischi per ambiente sicurezza.” Come rilevato dall’ufficio studi di Confartigianato il costo dei prestiti in Italia è superiore di 65 punti base rispetto a quello medio dell’Eurozona, addirittura di 116 punti rispetto alla Germania. A pagare il prezzo più alto è l’artigianato che, in un anno, ha visto una diminuzione del 3% del credito erogato. Accordi come quelli siglati oggi testimoniano che attraverso la collaborazione e il dialogo tra banche e imprese sia possibile dar vita a sinergie per il rilancio della piccola impresa. Come spiegato dal segretario di vicesegretario di Forlì Marco Valenti “ speriamo che questo accordo con Bcc imole-
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se e ravennate, sia da esempio per altre banche operanti nel forlivese, così da poter estendere le medesime condizioni anche agli altri associati operanti nei comuni del comprensorio.” Conclude Valenti “la convenzione s’inserisce a pieno titolo nell’attività svolta dall’Associazione in questi mesi per favorire un corretto rapporto tra chi fa impresa e le banche, spesso percepite come distanti e sorde all’esigenze aziendali da parte degli imprenditori. Il percorso avviato con il forum bancheimprese continua con l’obiettivo di creare una sinergia volta a superare la lunga crisi di questi ultimi anni.” A fornire dati dettagliati, il responsabile credito di Confartigianato Forlì Mauro Collina, “Con questo accordo Confartigianato da un lato testimonia in modo tangibile la propria volontà disponibilità a dialogare in modo franco con la banca, mettendo a disposizione tutte le risorse e conoscenze, per coadiuvare la banca nella valutazione dei progetti e delle imprese meritevoli di essere finanziati. Dall’altro, riconosce BCC come partner privilegiato, disponibile a riservare ai propri associati, condizioni di accesso al credito davvero favorevoli.”
territorio Tramazzo fra luci e ombre
Senza investimenti non c’è ripresa
L
a decisione di accendere una luce sull’area del Tramazzo Marzeno nasce dalla determinazione di dare risposte a un territorio che sta vivendo una situazione particolarmente delicata. L’accordo con la Banca di Credito Cooperativo Ravennate e Imolese è una chance per gli imprenditori correntisti dell’area, testimonianza della volontà di tutelare la piccola e micro impresa, vera risorsa di un’economia in affanno. Come chiarito anche dal responsabile della locale sede di Confartigianato Giuseppe Mercatali (nella foto) “Modigliana ha sempre avuto forte vocazione industriale, che ha reso la zona particolarmente esposta agli effetti della crisi, dato purtroppo evidenziato da importanti chiusure e delocalizzazioni all’estero di realtà del territorio. Le difficoltà dei gruppi industriali insediati, la Alpi su tutti, hanno avuto ripercussioni significative anche sulle aziende operanti nell’indotto, determinando effetti negativi sull’occupazione, soprattutto femminile.” Continua Mercatali “le micro, piccole e medie imprese del forlivese hanno svolto in questi anni di crisi una funzione anche sociale, di ammortizzatore per i propri dipendenti e collabora-
tori, proseguendo l’attività nonostante le criticità e garantendo buoni livelli occupazionali, specialmente negli altri comuni collinari e montani, cosa che, sfortunatamente, è avvenuta in misura minore nella valle del Tramazzo. La grande industria è stata meno flessibile nel reagire alla crisi e molteplici sono i casi di persone in cassa integrazione o in mobilità, quando non addirittura disoccupate.” Una perdita di ricchezza che non è stata compensata da un aumento dell’autoimprenditorialità e, solo in minima parte, dalle richieste di lavoratori da parte delle micro e piccole imprese del comprensorio. Dello stesso segno il giudizio dei componenti del comitato zo-
nale, che, da anni, è impegnato per garantire anche alle aziende di Modigliana dotazioni infrastrutturali adeguate per il rilancio dell’area. Oggi, finalmente, le richieste degli imprenditori sembrano ottenere risposte, con l’arrivo della banda larga, ma la ripresa sembra ancora lontana. Come spiegato nel corso dell’incontro di presentazione alla stampa “è prioritario mantenere alta l’attenzione sulle necessità di chi mantiene vivo il territorio nonostante le molteplici difficoltà. Per questo come Confartigianato, abbiamo organizzato un servizio per assistere nella richiesta di contributi coloro che hanno subito danni a seguito delle alluvioni dello scorso mese, una collaborazione quotidiana, che nasce dal comune obiettivo di preservare i comuni di Modigliana e Tredozio dal rischio di trasformarsi in mere città dormitorio per chi lavora nel faentino.” Senza dimenticare che la Romagna Toscana dovrebbe puntare maggiormente sul turismo, soprattutto l’area di Tredozio gode di bellezze paesaggistiche che la pongono a buon diritto alla stregua di località maggiormente note, un volano per le aziende non solo di accoglienza, ma anche per l’artigianato di servizio a supporto.
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essere impresa • • • novembre 2014 • 11
territorio Roberto Biondi presidente del comitato zonale del Tramazzo
“Difendere l’impresa artigiana e i valori che essa rappresenta”
N
el corso della conferenza stampa di presentazione dell’accordo con la Banca di Credito Cooperativo Ravennate e Imolese, il presidente del comitato zonale Roberto Biondi (nella foto mentre firma la convenzione) ha tracciato il quadro della situazione delle imprese che operano nell’area. “Sei anni di crisi sono lunghi, eppure il territorio della Valle del Tramazzo ha registrato una reazione decisa da parte dei piccoli imprenditori che hanno saputo modificare le proprie strategie, mettendo in campo una buona flessibilità per offrire soluzioni personalizzate, oggi si direbbe customizzate, ai clienti, puntando sulla qualità, come elemento distintivo del nostro operato. Il limite dimensionale che troppo spesso ci viene rimproverato è per noi un elemento di forza, consentendoci di essere sempre pronti a ricercare e sviluppare nuove modalità per rispondere alle richieste dei committenti.” Ha chiarito Biondi “purtroppo è vero che si devono registrare alcune cessazioni di attività, ma sono soprattutto imputabili ai raggiunti limiti d’età dei titolari e alle difficoltà di trovare giovani in grado di dare seguito alle piccole aziende. Come Confartigianato abbiamo cercato di creare percorsi per favorire il ricambio generazionale, ma sappiamo bene che non è facile trovare giovani in grado di mettersi in gioco, soprattutto in un contesto così complesso per l’economia.” La crisi non ha risparmiato alcun settore, funestando soprattutto l’edilizia, ma le imprese hanno cercato di impegnarsi cercando commesse anche in altre zone, nel faentino e nel forlivese, conseguendo buoni risultati proprio perché realtà solide e in grado di garantire la massima qualità. Il presidente ha aggiunto “la luce in fondo al tunnel pare lontana, eppure le micro e piccole aziende del territorio hanno messo in campo le energie migliori, continuando a puntare sull’efficienza come elemento distintivo. Non è un caso che anche in altri settori, dall’elettronica alla falegnameria, passando per i trasporti ci sia una tenuta delle imprese persino in termini occupazionali. Sfidiamo una quotidianità piena di insidie, costituite da tempi di pagamento sempre più diluiti e, purtroppo, da crediti non saldati da qualche cliente. Eppure continuiamo a essere in prima linea.” E
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ancora “l’imprenditore artigiano non pensa solo al profitto, certo, ognuno di noi lavora per costruirsi una fonte di reddito, ma c’è la volontà di un confronto con chi lavora con noi improntato sulla dignità e franchezza, con l’orgoglio di corrispondere quanto dovuto a tutti i collaboratori, onorato le scadenze dei fornitori a fine mese, pagando tasse e balzelli vari, anche se sempre più onerosi. Questo è un tipo di “profitto” particolare, basato sulla correttezza, che ci dà forza e conferisce resilienza per affrontare ancora chissà quali altri ostacoli legati alla crisi. Se il nostro approccio al lavoro fosse condiviso a tutti i livelli, forse anche il nostro Paese sarebbe migliore, con meno sprechi, meno cavillosità che bloccano la voglia di fare. Il lavoro a regola d’arte per noi è un piacere e la correttezza un imperativo, sarebbe bello che tutti potessero condividere questa visione.” Biondi ha poi concluso “l’accordo realizzato con la Banca di Credito Cooperativo Ravennate e Imolese, una banca locale, con forti legami col territorio s’inserisce in quest’ottica. Conoscere e valutare un’azienda non solo in base al rating o a freddi indicatori bancari, ma anche per ciò che ha costruito, per la tenacia che chi fa impresa mette nel lavoro, per gli obiettivi che si pone e per il valore, anche sociale, in termini di mantenimento di posti di lavoro è sicuramente un’opportunità non solo per l’imprenditore, ma anche per lo stesso istituto di credito. Auspichiamo che questa collaborazione sia solo la prima di altre, per sostenere le nostre imprese.”
storie di impegno e successi aziende Progetto Romagna srl, un’agenzia da record
Qualità e flessibilità per contrastare la crisi
L’
eccellenza trova casa nella nostra provincia, con Progetto Romagna Srl di Italiana Assicurazioni la quale, negli ultimi tre anni, si è aggiudicata per ben due volte la Polizza d’Oro, il prestigioso riconoscimento, istituito dalla compagnia assicurativa come premio per le capacità professionali espresse. Il titolo corona l’attività svolta da oltre sessant’anni dall’agenzia di Corso Garibaldi, oggi guidata da Gianmarco Lotti e Ivan Fiorini, assieme a Stefano Longo e Fabrizio Turchi (nella foto a destra) che dal 2013 hanno dato vita all’attuale assetto societario, una grande realtà attiva a Forlì, Forlimpopoli e Faenza. Una azienda che occupa una ventina di persone, tra dipendenti, collaboratori e subagenti, suddivisi in quattro sedi. Un’impresa dinamica e in continua evoluzione, con l’obiettivo costante di offrire la massima qualità. Traguardo conseguito visto che, caso unico in Italia, l’azienda nell’ultimo decennio si è sempre classificata fra le prime dieci in Italia per importanza e qualità, aggiudicandosi la Polizza d’Oro per l’attività svolta nel 2011 e nel 2013. Come spiegato da Lotti, il premio ottenuto quest’anno ha un significato speciale, in primo luogo perché non era mai accaduto che un vincitore centrasse per due volte il risultato, ma soprattutto poiché raggiunto nell’anno della fusione tra due importanti agenzie, che hanno saputo avviare sinergie e percorsi di avvicinamento realmente efficaci. Progetto Romagna Srl è nata proprio nel 2013, da soggetti con identità diverse, con modalità proprie di lavoro, per questo riuscire a creare un gruppo coeso e talmente efficiente da conseguire risultati prestigiosi è sicuramente motivo di soddisfazione. Come chiarito da Lotti e Longo al di là dei titoli, l’azienda ha vinto la sfida più importante: creare un gruppo di lavoro coeso, nel quale ogni risorsa si sente parte di una squadra. Consulenza,
servizio, assistenza e tutela del cliente sono, infatti, l’impegno quotidiano per ogni collaboratore di Progetto Romagna. I dipendenti lavorano per dare massima flessibilità e attenzione a chi si affida alla compagnia, ciò che muove il lavoro è la volontà di offrire un servizio personalizzato all’utente. Chi si rivolge a Progetto Romagna si confronta in primo luogo con un consulente, col quale studiare soluzioni su misura, tagliate e ottimizzate sulle proprie esigenze. Come detto dai soci “le nostre agenzie si rivolgono a famiglie, piccole aziende, artigiani e commercianti. Una tipologia di clienti che ha specifiche necessità, per le quali non possono essere date risposte standard. È questo il tratto distintivo della società e ciò che contraddistingue un consulente dalle compagnie che si limitano a fornire servizi omologati a prezzi fissi.” Non a caso una delle due anime della nuova agenzia, è associata a Confartigianato sin dalla sua fondazione a Forlì e ha una lunga tradizione di collaborazione con gli associati, conoscendo bene le esigenze delle micro e piccole imprese che operano nel territorio. Senza dimenticare che i collaboratori di Progetto Romagna possono usufruire di incontri mensili di formazione, per documentarsi sulle soluzioni innovative disponibili e aggiornarsi sulle novità del settore assicurativo, in costante evoluzione a seguito degli sviluppi normativi.
essere impresa • • • novembre 2014 • 13
notiziario tecnico
Consulenza fiscale • a cura di Roberto Mambelli La Finanziaria 2015 Recentemente è stato approvato dal Governo, ed ora inizia l’iter parlamentare che potrebbe variare il contenuto delle seguenti novità, il disegno del Decreto Legge c.d. “Legge di stabilità 2015”, che tra le principali disposizioni di natura fiscale:
Conferma a regime del “Bonus 80 euro” L’art. 4 della Bozza del disegno di Legge di stabilità introduce a regime il credito a favore dei lavoratori dipendenti, noto come “Bonus 80 euro”. Il il bonus spetta in misura piena (80 euro al mese) per chi ha un reddito non superiore a 24mila euro e decresce gradualmente con l’aumentare del reddito (fino a 26mila euro). Il bonus arriva direttamente in busta paga ed è riservato ai titolari di reddito di lavoro dipendente ex art. 49, TUIR con esclusione dei titolari di redditi da pensione, e chi percepisce redditi assimilati a quelli di lavoro dipendente tra cui ai collaboratori coordinati e continuativi, collaboratori a progetto ed a che svolge lavori socialmente utili.
Irap: deducibilità del costo del lavoro e blocco della riduzione “progressiva” delle aliquote Dal periodo d’imposta 2015, per i soggetti con periodo d’imposta coincidente con l’anno solare, sarà riconosciuta di fatto la deduzione integrale del costo del lavoro a tempo indeterminato per le imprese a prescindere dal metodo fiscale o da bilancio adottato e dai lavoratori autonomi, nonché dagli agricoltori. Sono esclusi dalla fruizione della nuova deduzione gli enti non commerciali che esercitano esclusivamente un’attività istituzionale. Sono abrogate le disposizioni di cui al DL n. 66/2014 che prevedevano la riduzione delle aliquote IRAP dal periodo d’imposta 2014 di conseguenza, le aliquote IRAP rimangono confermate nelle misure previgenti ovvero 3,9% anziché 3,5% per la generalità dei soggetti.
Proroga al 2015 della detrazione Irpef del 50% L’art. 8 della bozza del disegno di Legge di Stabilità riconosce la detrazione IRPEF / IRES relativa ai lavori di riqualificazione energetica nella misura del 65% per le spese sostenute nel periodo dal 6.6.2013 al 31.12.2015 e la detrazione IRPEF relativa ai lavori
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di recupero del patrimonio edilizio nella misura 50% per le spese sostenute nel periodo dal 26.6.2012 al 31.12.2015. È prorogata, anche, dal 31.12.2014 al 31.12.2015 la detrazione IRPEF del 50%, riconosciuta ai soggetti che usufruiscono della detrazione per interventi di recupero del patrimonio edilizio, per le spese sostenute per l’acquisto di mobili finalizzati all’arredo dell’immobile oggetto di ristrutturazione nonché di grandi elettrodomestici rientranti nella categoria A+ (A per i forni) indipendentemente dall’importo delle spese sostenute per i lavori di ristrutturazione che fruiscono delle detrazioni del 50%. È disposto, inoltre, l’aumento dal 4% all’8% della ritenuta che banche / Poste sono tenute ad operare all’atto dell’accreditamento dei bonifici relativi a spese per le quali l’ordinante intende beneficiare della detrazione per gli interventi di recupero del patrimonio edilizio/risparmio energetico.
Nuovo regime fiscale forfetario con applicazione di un’imposta sostitutiva del 15% L’articolo 9 della bozza del disegno di Legge di stabilità prevede una riforma dei regimi fiscali agevolati introducendo un nuovo regime forfetario riservato alle persone fisiche (imprese e lavoratori autonomi) che sostituisce l’attuale regime delle nuove iniziative ex art. 13, Legge n. 388/2000 nonché dei minimi ex art. 27, commi 1 e 2, DL n. 98/2011, che vengono sostanzialmente abrogati. Il nuovo regime forfettario è riservato ai contribuenti persone fisiche, esercenti attività d’impresa o arti e professioni, che nell’anno precedente : 1) hanno conseguito ricavi/compensi, ragguagliati all’anno, non superiori ai limiti che saranno fissati per ciascun codice d’attività ATECO; 2) hanno sostenuto spese per lavoro dipendente, accessorio e collaboratori non superiori a 5 mila euro lordi; 3) si sono avvalsi di beni strumentali (anche a titolo di locazione, noleggio leasing) il cui costo a fine anno non è superiore a 20 mila euro. I contribuenti che aderiscono al nuovo regime forfettario: ai fini IVA, non devono esercitare la rivalsa d’imposta sulle operazioni poste in essere e non possono esercitare il diritto alla detrazione dell’imposta sugli acquisti; ai fini delle imposte sui redditi, determinano il reddito imponibile applicando, sull’ammontare dei ricavi/compensi percepiti, il coefficiente di redditività fissato per l’attività svolta. Il reddito, al netto dei contribuenti previdenziali obContinua a pagina 15 • • •
notiziario tecnico • • • Segue da pagina 14
bligatori versati, è soggetto a imposta sostitutiva di IRPEF, addizionali e IRAP del 15%. Per i primi 3 periodi d’attività, in presenza di alcuni specifici requisiti, il reddito imponibile è ridotto di un terzo. Limiti di redditi annuali entro cui è ammessa la permanenza nel regime forfettario ed i coefficienti di redditività dovrebbero essere: Imprese alimentari e delle bevande: 35mila euro. Coefficiente di redditività 40%. Commercio (ingrosso e dettaglio): 40mila euro, coefficiente 40%. Commercio ambulante, generi alimentari e bevande: 30mila euro, coefficiente 40%. Commercio ambulante di altri prodotti: 20mila euro, coefficiente 54%. Costruzioni e attività immobiliari: 15mila euro, coefficiente 86%. Intermediari del commercio: 15mila euro, coefficiente 62%. Ristorazione e alloggio: 40mila euro, coefficiente 40%. Professioni e attività in campo tecnico, scientifico, sanitario, educativo e finanziario: 15mila euro, coefficiente 78%. Altre tipologie di attività economiche: 20mila euro, coefficiente 67%. Sotto l’aspetto degli adempimenti formali i contribuenti: sono tenuti esclusivamente a certificare i corrispettivi e a numerare e conservare le fatture d’acquisto e le bollette doganali ricevute; devono esclusivamente conservare i documenti fiscali emessi e ricevuti e presentare la dichiarazione annuale dei redditi. Non trovano applicazione gli studi di settore (salvo la richiesta di particolari informazioni in dichiarazione sulla base di quanto previsto da un futuro provvedimento del Direttore dell’Agenzia delle Entrate) e la ritenuta d’acconto (su specifica richiesta formulata dal contribuente al cessionario/committente). In generale viene prevista l’abrogazione di tutti i precedenti regimi di favore (imprenditoria giovanile e lavoratori in mobilità, nuove iniziative produttive e regime contabile agevolato) che confluiscono, già a partire dal 2015, nel nuovo regime forfettario, salvo l’opzione per il regime di tassazione ordinario. Per i contribuenti che hanno applicato nel corso del 2014 il “regime per l’imprenditoria giovanile e lavoratori in mobilità”, tuttavia, è consentito di proseguire nell’applicazione dello stesso fino al termine del quinquennio agevolato e, comunque, sino al compimento dei 35 anni d’età.
Proroga della rivalutazione di terreni/ partecipazioni È disposta la riapertura della possibilità di rideterminare il costo di acquisto di: terreni edificabili e agricoli posseduti a titolo di proprietà, usufrutto, superficie ed enfiteusi; partecipazioni non quotate in mercati regolamentati, possedute a titolo di proprietà e usufrutto; alla data dell’1.1.2015, non in regime di impresa, da parte di persone fisiche, società semplici e associazioni professionali, nonché di enti non commerciali. È fissato al 30.6.2015 il termine entro il quale provvedere: alla redazione ed all’asseverazione della perizia di stima; al versamento dell’imposta sostitutiva calcolata applicando al valore del terreno /partecipazione risultante dalla perizia le seguenti aliquote: - 2% per le partecipazioni non qualificate; - 4% per le partecipazioni qualificate e per i terreni.
Consulenza del lavoro • a cura di Susi Silvani Assunzione a tempo indeterminato e Garanzia Giovani L’Inps, fornisce le prime indicazioni operative per i datori di lavoro interessati all’incentivo all’assunzione dei giovani ammessi al Programma “Garanzia Giovani”. L’incentivo può essere riconosciuto ai datori di lavoro privati e spetta per l’assunzione di giovani di età compresa tra i 16 e i 29 anni che si registrano al Programma tramite iscrizione al portale Garanzia Giovani www.garanziagiovani. gov.it. Per la Regione Emilia-Romagna l’incentivo si ottiene per le assunzioni effettuate dal 3 ottobre 2014 al 30 giugno 2017 a tempo indeterminato. L’incentivo non spetta per i rapporti di apprendistato, di lavoro domestico, intermittente, ripartito e accessorio. Schematizziamo di seguito l’importo dell’incentivo in EMILIA-ROMAGNA in funzione della classe di profiContinua a pagina 16 • • • essere impresa • • • novembre 2014 • 15
notiziario tecnico • • • Segue da pagina 15
Certificazione Unica 2015
lazione del giovane ammesso al programma
Si premette che sul sito internet dell’Agenzia delle Entrate è stata pubblicata in bozza la “Certificazione Unica 2015” - che dal 2015 non si chiamerà più CUD, ma CU2015 - che i sostituti d’imposta dovranno utilizzare per attestare sia i redditi da lavoro dipendente e assimilati, finora riportati nel CUD, sia altri redditi quali quelli da lavoro autonomo e/o “redditi diversi”, ad oggi certificabili in forma libera. Si evidenzia quindi l’obbligo di certificare anche i redditi da lavoro autonomo non più in forma libera, ma secondo il nuovo modello CU che rilascerà l’Agenzia delle entrate, nonché l’ulteriore adempimento obbligatorio della trasmissione del CU all’Amministrazione Finanziaria entro il 7 marzo dell’anno successivo cui la nuova Certificazione Unica si riferisce. Per maggiori informazioni potete rivolgervi ai nostri uffici.
Classe di profilazione del giovane BASSA
MEDIA
ALTA
MOLTO ALTA
Assunzione a tempo indeterminato (anche 1.500 € 3.000€ 4.500€ 6.000€ in somministrazione)
Apprendistato e Garanzia Giovani Il programma Garanzia Giovani prevede, inoltre che la Regione Emilia Romagna finanzi la formazione ai datori di lavoro che attivano un percorso di apprendistato per il raggiungimento di una qualifica/diploma professionale e per l’apprendistato di alta formazione e la ricerca. Non è previsto il finanziamento della formazione per l’apprendistato professionalizzante.
Tirocini e Garanzia Giovani Dal 3 novembre 2014 è possibile attivare tirocini con giovani di età compresi tra i 18 e i 24 anni e 364 gg. sfruttando l’opportunità di avere un contributo dalla Regione. I destinatari sono i giovani tra i 18 e 24 anni che si sono rivolti al Centro per l’Impiego di residenza e preventivamente iscritti al programma Garanzia Giovani sul portale della Regione. L’indennità di frequenza al tirocinio, del valore minimo di 450 euro mensili, è finanziata con risorse pubbliche dalla Regione per il 70%. Il nostro ente di formazione Formart è a disposizione per avviare le pratiche necessarie all’attivazione del tirocinio.
Assunzioni di personale altamente qualificato Il legislatore ha istituito un contributo sotto forma di credito di imposta a vantaggio delle imprese per assunzioni a tempo indeterminato di personale in possesso di un dottorato di ricerca universitario ovvero di personale in possesso di laurea magistrale, impiegato in attività di ricerca e sviluppo. Sono ammissibili alla fruizione dell’agevolazione del credito di imposta tutti i soggetti, sia persona fisica sia persona giuridica, titolari di reddito di impresa. È agevolabile il costo aziendale sostenuto, dai soggetti suindicati, relativo alle assunzioni a tempo indeterminato, anche in caso di trasformazione di contratti a tempo determinato in contratti a tempo indeterminato, per un periodo non superiore a dodici mesi decorrenti dalla data dell’assunzione.
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Trasporti • a cura di Alberto Camporesi Quote albo trasporti Confartigianato Trasporti rende noto che sono stabilite le quote che le imprese iscritte all’Albo degli autotrasportatori, alla data del 31 dicembre 2014, debbono corrispondere entro la stessa data, per l’anno 2015, al Comitato centrale per l’Albo nazionale delle persone fisiche e giuridiche che esercitano l’autotrasporto di cose per conto di terzi. In sintesi, è stabilito che: Il versamento della quota deve essere effettuato soltanto attraverso il sistema di pagamento telematico operativo sul sito istituzionale del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti (www. ilportaledellautomobilista.it), con le seguenti modalità: carta di credito VISA, Mastercard, carta prepagata PostePay o PostePay Impresa, conto corrente BancoPosta on line, per l’importo visualizzabile sul sito stesso e seguendo le istruzioni in esso reperibili, entro il 31 dicembre 2014 La prova dell’avvenuto pagamento della quota relativa all’anno 2015 deve essere conservata dalle imprese Continua a pagina 17 • • •
notiziario tecnico • • • Segue da pagina 16
Qualora il versamento non venga effettuato entro il termine del 31 dicembre 2014, l’iscrizione all’Albo sarà sospesa con la procedura prevista dall’art. 19, punto 3, della legge 6 giugno 1974, n. 298. La quota è è stabilita nelle seguenti misure: 1) quota fissa, dovuta da tutte le imprese iscritte all’albo degli autotrasportatori: € 30,00 2) quota aggiuntiva in funzione del numero di veicoli in dotazione dell’impresa: a) da 2 a 5: €. 5,16; b) da 6 a 10: €. 10,33; c) da 11 a 50: €. 25,82; d) da 51 a 100: €. 103,29; e) da 101 a 200: €. 258,23; f) superiore a 200 mezzi: €. 516,46. 3) ulteriore quota aggiuntiva dovuta dall’impresa per ogni mezzo in dotazione, di massa complessiva superiore a 6 tonnellate: a) per ogni veicolo dotato di capacità di carico con massa complessiva tra 6 ed 11,5 ton, nonché per ogni veicolo trattore con peso rimorchiabile da 6 ad 11,5 ton: €. 5,16; b) per ogni veicolo dotato di capacità di carico con massa complessiva tra 11,501 e 26 ton, nonché per ogni veicolo trattore con peso rimorchiabile da 11,501 a 26 ton: € 7,75; c) per ogni veicolo dotato di capacità di carico con massa complessiva superiore a 26 ton, nonché per ogni trattore con peso rimorchiabile oltre 26 ton.: €. 10,33. Per il calcolo ed eventuali informazioni è possibile rivolgersi alle sedi territoriali di riferimento. Invitiamo chi volesse avvalersi anche del servizio di versamento telematico delle quote a prendere contatto entro il 15 dicembre con l’Ufficio Trasporti di Confartigianato per concordare le modalità operative.
Confartigianato Persone • a cura di Luisella Miti Lavoratori in salvaguardia sesta operazione È stata pubblicata in Gazzetta Ufficiale la legge 147/2014 recante “Modifiche alla disciplina dei requisiti per la fruizione delle deroghe riguardanti l’accesso
al trattamento pensionistico” cosiddetta sesta operazione di salvaguardia. Per beneficiare della salvaguardia, i lavoratori interessati sono tenuti a presentare istanza, all’INPS o alle competenti Direzioni Territoriali del Lavoro, secondo le procedure già previste entro il termine tassativo del 5 gennaio 2015. I soggetti interessati alla presentazione dell’istanza all’INPS sono lavoratori autorizzati alla prosecuzione volontaria anteriormente al 4 dicembre 2011 che possono far valere almeno un contributo volontario accreditato o accreditabile alla data del 6 dicembre 2011, anche se hanno svolto, successivamente alla data del 4 dicembre 2011, qualsiasi attività, non riconducibile a rapporto di lavoro dipendente a tempo indeterminato; non possono far valere almeno un contributo volontario accreditato o accreditabile al 6 dicembre 2011 a condizione che abbiano almeno un contributo accreditato derivante da effettiva attività lavorativa nel periodo compreso tra il 1° gennaio 2007 e il 30 novembre 2013 e che alla data del 30 novembre 2013 non svolgano attività lavorativa riconducibile a rapporto di lavoro dipendente a tempo indeterminato. I soggetti interessati alla presentazione dell’istanza alle Direzioni Territoriali del Lavoro sono coloro il cui rapporto di lavoro si è risolto entro il 30 giugno 2012 in ragione di accordi individuali, sottoscritti anche ai sensi degli articoli 410, 411 e 412ter del codice di procedura civile, ovvero in applicazione di accordi collettivi di incentivo all’esodo stipulati dalle organizzazioni comparativamente più rappresentative a livello nazionale entro il 31 dicembre 2011, anche se hanno svolto, dopo il 30 giugno 2012, qualsiasi attività non riconducibile a rapporto di lavoro dipendente a tempo indeterminato oppure dopo il 30 giugno 2012 ed entro il 31 dicembre 2012 in ragione di accordi individuali,sottoscritti anche ai sensi degli articoli 410, 411 e 412ter del codice di procedura civile, ovvero in applicazione di accordi collettivi di incentivo all’esodo stipulati dalle organizzazioni comparativamente più rappresentative a livello nazionale entro il 31 dicembre 2011, anche se hanno svolto,dopo la cessazione, qualsiasi attività non riconducibile a rapporto di lavoro dipendente a tempo indeterminato; nonché per risoluzione unilaterale nel periodo compreso tra il 1° gennaio 2007 e il 31 dicembre 2011, anche se hanno svolto, successivamente alla data di cessazione, qualsiasi attività non riconducibile a rapporto di lavoro dipendente a tempo indeterminato. Sono inclusi anche i lavoratori che nel corso dell’anno 2011 risultano essere in congedo, o aver fruito di permessi, o con contratto di lavoro a tempo determinato cessati dal rapporto di lavoro tra il 1º gennaio 2007 e il 31 dicembre 2011, non rioccupati a tempo indeterminato. essere impresa • • • novembre 2014 • 17
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Credito • a cura di Collabora Modigliana e Tredozio
Alluvione 2014 un aiuto da BCC ravennate e imolese Sono previste due tipologie di interventi: a) finanziamenti nuovi. Sino ad un massimo di € 50.000 per famiglia, azienda agricola e/o artigiana che abbia subito danni a seguito dei fenomeni straordinari del 19 e 20 settembre scorsi. Il tasso è 1% fisso per i soci della BCC e 2% fisso per tutti gli altri richiedenti. La durata massima è di 5 anni; b) finanziamenti già in corso: sospensione per 12 mesi delle rate di mutui in essere presso la BCC, di qualsiasi natura. Tasso ZERO per i SOCI BCC (e quindi, di fatto, si configura una sospensione totale delle rate): tasso 1% per i clienti non soci (in questo caso c’è la sospensione totale della quota capitale e resta a carico del mutuatario un tasso calmieratissimo dell’1%. Per entrambe le iniziative le formalità sono molto semplici: basta infatti una autocertificazione sottoscritta dal richiedente che conferma di essere stato colpito dall’alluvione e quantifica il danno subito. Per informazioni è possibile contattare gli operatori di Confartigianato delle sedi di riferimento.
Bando per la valorizzazione dei disegni e modelli Con il Bando DISEGNI+2, il Ministero per lo Sviluppo Economico mira a sostenere la capacità innovativa e competitiva delle PMI attraverso la valorizzazione e lo sfruttamento economico dei disegni/modelli sui mercati nazionale e internazionale. Le risorse disponibili ammontano complessivamente a euro 5.000.000,00 (cinque milioni) e le agevolazioni sono concesse nella forma di contributo in conto capitale in misura massima pari all’80% delle spese ammissibili. Le agevolazioni sono finalizzate all’acquisto di servizi specialistici esterni per favorire: 1. La messa in produzione di nuovi prodotti correlati ad un disegno/modello registrato (Fase 1 Produzione). Sono ammissibili le spese sostenute per: • ricerca sull’utilizzo dei nuovi materiali; • realizzazione di prototipi e stampi;
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• consulenza tecnica relativa alla catena produttiva; • consulenza legale relativa alla catena produttiva; • consulenza specializzata nell’approccio al mercato (strategia, marketing, vendita, comunicazione). L’importo massimo dell’agevolazione, per la Fase 1, è pari a euro 65.000,00.
2. La commercializzazione di un disegno/modello registrato (Fase 2 - Commercializzazione). Sono ammissibili le spese sostenute per: • consulenza specializzata nella valutazione tecnico-economica del disegno/modello e per l’analisi di mercato, ai fini della cessione o della licenza del titolo di proprietà industriale; • consulenza legale per la stesura di accordi di cessione della titolarità o della licenza del titolo di proprietà industriale; • consulenza legale per la stesura di eventuali accordi di segretezza. L’importo massimo dell’agevolazione, per la Fase 2, è di euro 15.000,00. Per accedere alle agevolazioni è possibile prevedere, per lo stesso disegno/modello registrato, una sola Fase o entrambe. Le imprese interessate possono presentare più richieste di agevolazione aventi ad oggetto - ognuna di esse - un diverso disegno/modello registrato (singolo o multiplo) fino al raggiungimento dell’importo massimo, per impresa, di euro 120.000. Con la compilazione del form on line, disponibile sul sito www.disegnipiu2.it a partire dal 6 Novembre 2014, verrà attribuito un numero di protocollo, cui dovrà seguire, entro 10 giorni, la presentazione della domanda vera e propria, tramite PEC, completa di ogni allegato (progetto di valorizzazione del disegno/ modello, i preventivi di spesa, il certificato di registrazione del disegno/modello, dichiarazioni sostitutive di atto notorio). L’Ufficio Credito è a disposizione per ogni chiarimento.
notiziario tecnico
Quattro approfondimenti per orientarsi nel mondo bancario Nell’ambito delle attività scaturite dal forum banche e imprese, nasce un percorso formativo in quattro appuntamenti sul tema credito. Gli incontri, che saranno realizzati nella sede di Confartigianato di Forlì, in Viale Oriani 1, saranno tenuti da esperti sia dei tre istituti aderenti al forum, sia da personale dell’Associazione, dalle 17 alle 19 dei seguenti giorni
25/11/2014 a cura di Banca di Forlì “Come la banche valutano il merito creditizio” 02/12/2014 a cura di Unicredit “I finanziamenti all’imprenditoria” 09/12/2014 a cura di Cariromagna “Esportazione e strumenti di regolamento con l’estero” 16/12/2014 a cura di Confartigianato “Agevolazioni, bandi regionali e garanzie” Per partecipare agli incontri è necessario compilare il form di preiscrizione e inviarlo all’indirizzo email credito@confartigianato.fo.it oppure al numero di fax 0543 452843. L’iscrizione è gratuita, fino a esaurimento posti.
SCHEDA DI ADESIONE Il sottoscritto ................................................................................................................................................................................................................ Titolare, socio, collaboratore dell'impresa ..................................................................................................................................................... Indirizzo email ............................................................................................... Telefono ...........................................................................................
Desidera partecipare a L’intero percorso articolato in quattro appuntamenti 25/11/2014 a cura di Banca di Forlì “Come la banche valutano il merito creditizio” 02/12/2014 a cura di Unicredit “I finanziamenti all’imprenditoria” 09/12/2014 a cura di Cariromagna “Esportazione e strumenti di regolamento con l’estero” 16/12/2014 a cura di Confartigianato “Agevolazioni, bandi regionali e garanzie” S’impegna inoltre a comunicare l’eventuale impossibilità a partecipare per dare l’opportunità d’intervenire a eventuali persone in lista d’attesa. DATA
.......................................................................... TIMBRO
E FIRMA ..................................................................................................................
Nello spirito di corretta applicazione delle norme vigenti, ai sensi della Legge 196/2003 La informiamo che i dati personali in nostro possesso saranno trattati attraverso strumenti idonei a garantire la riservatezza nel rispetto delle norme di sicurezza previste dalla predetta legge.
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movimenti donne impresa Convention Donne Impresa
Uno spaccato dell’andamento dell’occupazione femminile
L
o scorso 21 ottobre, nell’ambito della convention di Donne Impresa è stata presentata l’undicesima rilevazione sul lavoro al femminile. La presidente del movimento forlivese, Patrizia Carpi (nella foto con la presidente regionale Emanuela Bacchilega) commenta quanto emerso “il mercato evidenzia ancora segnali di debolezza e non lascia intravvedere il recupero della domanda di lavoro necessario per recuperare la perdita di posti di lavoro frutto della crisi degli ultimi cinque anni. Significativo il fatto che l’occupazione maschile si sia ridotta del -7,6% mentre quella femminile abbia registrato una maggiore tenuta, con una variazione che si limita al -0,5%. Le donne, negli ultimi sei anni, sono state impegnate maggiormente nel mercato del lavoro, spesso anche per far fronte alla perdita di occupazione del coniuge. Una realtà in evoluzione, frutto di una situazione inedita e dagli sviluppi incerti.” Le imprenditrici artigiane in Italia sono poco meno di 400mila, con una maggiore presenza al Nord, in particolar modo in Lombardia, dove opera il 18,7% delle imprenditrici, ma anche l’Emilia Romagna si colloca ai vertici della classifica con il 10,6%, superando addirittura il Veneto fermo al 10,4%. Continua la presidente “le imprese femminili costituiscono il 20,3% dell’artigianato e
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rappresenta per le donne un importante canale di accesso al mondo del lavoro, costituendo un catalizzatore per l’occupazione femminile.” Spiega Carpi “oltre i tre quarti delle indipendenti è imprenditrice o autonoma, nella fattispecie lavoratrice in proprio o libera professionista, ci sono poi, in misura minore, le collaboratrici o coadiuvanti familiari o le socie di cooperative. Altro dato di rilievo da menzionare è che la metà delle donne occupate nell’artigianato ricopre il ruolo di titolare. In particolare la nostra provincia si colloca al ventisettesimo posto del rank nazionale con Continua a pagina 21 • • •
donne impresa movimenti Imprese femminili e credito
Permangono le criticità con le banche
A
d agosto 2014 il totale dei prestiti erogati alle imprese operanti nelle attività con presenza maggioritaria di addetti donne rappresenta l’8,7% dei prestiti al settore produttivo ed è pari a 79,1 miliardi di euro. Tali prestiti scendono su base annua dell’1%, valore superiore rispetto al calo dell’1,5% registrato dall’imprenditoria. Tra giugno 2012 - primo mese in cui è possibile calcolare la variazione tendenziale - e aprile 2012 le imprese con più presenza femminile mostravano una performance stabilmente peggiore rispetto alle altre imprese, situazione poi ribaltatasi e protrattasi fino allo scorso aprile e dallo scorso maggio i valori viaggiano appaiati. Entrando nel merito della situazione creditizia d’impresa si osserva che le imprese femminili riscontrano più difficoltà rispetto al totale imprese. Quasi la metà • • • Segue da pagina 20
Uno spaccato dell’andamento dell’occupazione femminile quasi 3900 donne a ricoprire incarichi in imprese artigiane, testimonianza della vitalità del sistema imprenditoriale femminile locale.” Commenta la presidente “i dati servono a inquadrare meglio la realtà, ma ciò che non comunicano è la grande passione e l’impegno quotidiano che ogni donna mette in campo. La crisi ha acuito una realtà già complessa per le donne, chiamate a destreggiarsi tra desiderio di carriera e famiglia, tra maternità, cura degli anziani e legittime ambizioni professionali.” Proprio sul tema degli interventi di protezione sociale a tutela della famiglia, Carpi sintetizza “osservando i dati relativi al 2013 è possibile notare che i beneficiari di congedo parentale sono per la quasi totalità dipendenti, ben il 98,6% degli utilizzatori. Tra gli autonomi solo il 16% è costituito da artigiani. Una delle motivazioni di questa disparità è da ricercarsi nella diversa articolazione dello strumento; mentre i dipendenti possono utilizzare entro gli 8 anni del bambino, i lavoratori autonomi hanno diritto a un periodo di congedo di tre mesi, ma solo entro il primo anno di età del figlio. Senza dimenticare che difficilmente un’imprenditrice ha la possibilità di assentarsi dal lavoro senza creare un danno economico all’attività.”
delle imprese femminili (47,5%) è riuscita nel trimestre a far fronte ai propri impegni finanziari con difficoltà e ritardo, quota che scende al 40% per il totale imprese, mentre oltre un terzo (36,3%) non è stata in grado, valore inferiore rispetto al totale imprese (39%). In merito alla domanda di credito emerge che solo un decimo delle imprese femminili ha fatto richiesta di fidi, finanziamenti o richieste di rinegoziazione e l’esito delle richieste è stato positivo solo nel 20%, dato inferiore alla totalità, pari al 24%. Tra le aziende, che hanno attive pratiche di credito da oltre sei mesi, emerge che, nella maggior parte dei casi, la motivazione sia un’esigenza di liquidità e cassa, solo il 10% li destina a investimenti e solo un’impresa su cento ne ha fatto richiesta allo scopo di ristrutturare un debito. Per quanto attiene ai costi dei finanziamenti si sottolinea un generalizzato peggioramento della situazione, sia per quanto attiene al costo del finanziamento, sia al costo dell’istruttoria e delle altre condizioni. È diffusa la convinzione che siano aumentati i costi bancari a fronte di un incremento delle garanzie richieste per la concessione di finanziamenti. Per le imprese femminili si segnala anche un più alto grado di irrigidimento nell’accesso al credito, tre imprenditrici su dieci vedono accolte dalla banca le richieste di finanziamento e per un importo inferiore a quanto richiesto.
Donne Impresa Confartigianato Forlì incontra il Pontefice Le componenti del direttivo di Donne Impresa Confartigianato Forlì hanno incontrato Sua Santità Francesco lo scorso 22 ottobre. L’evento ha suscitato grande emozione tra le partecipanti, che in Piazza San Pietro, hanno avuto l’opportunità di ricevere la benedizione del Sommo Pontefice. essere impresa • • • novembre 2014 • 21
movimenti anap I pensionati non riceveranno il bonus di 80 euro
Anap lancia un appello a Governo e Parlamento
“I
l bonus di 80 euro non verrà esteso ai pensionati, che già versano in condizioni prossime alla soglia di povertà. E tutto ciò nel più totale disinteresse, anche da parte dei mass media. Non ci si vuol rendere conto che limitare l’intervento ai soli lavoratori dipendenti è una misura ingiusta e non in linea con gli obiettivi di sostegno sociale e rilancio dei consumi. Peraltro, così si allarga ulteriormente la forbice tra lavoratori e pensionati sulla quota di reddito esentata da tassazione, la cosiddetta no tax area.” È quanto sostiene il presidente Anap (Associazione Nazionale Anziani e Pensionati) Ernesto Parti-
sani (nella foto) nel valutare il testo della Legge di Stabilità. Le previsioni di lungo periodo della Ragioneria generale dello Stato, anche se non nascondono le criticità legate all’invecchiamento della popolazione e all’insufficienza futura del solo pilastro pubblico, evidenziano la sostenibilità della spesa pensionistica dal punto di vista dei saldi della finanza pubblica. È più che mai indispensabile che il Parlamento intervenga per dare dignità di vita ai pensionati più disagiati. Proprio i pensionati sono stati finora il facile bersaglio degli ultimi Governi per ‘fare cassa’, in particolare con il taglio della perequazione. E adesso sono stati definitivamente dimenticati. Eppure, stando agli ultimi dati Inps, quasi la metà dei pensionati percepisce una pensione inferiore a 1.000 euro al mese e in oltre 2 milioni hanno una pensione al di sotto di 500 euro. L’Anap, a livello nazionale, è
in prima linea per contrastare la drammatica situazione. Spiega Giuseppe Mercatali, coordinatore del movimento “non è tollerabile che non ci sia la benché minima attenzione verso i pensionati che vivono situazioni di forte difficoltà economica. E non possiamo rassegnarci al fatto che coloro che hanno costruito il benessere economico del nostro Paese oggi debbano pagare il prezzo più alto della crisi, per questo Anap ha chiesto con forza al Governo e al Parlamento di trovare, dopo aver consultato le associazioni dei pensionati, una soluzione immediata, equa e mirata, a questo problema, tenendo conto, in particolare, di quanti non hanno altri redditi oltre la pensione”. Senza dimenticare che la stessa Comunità Europea ha evidenziato l’inadeguatezza delle pensioni minime italiane. Un giudizio del quale non è possibile non tener conto.
Slittamento delle pensioni al 10 del mese: un accanimento inutile
Inaccettabile far scontare ai più deboli le inefficienze dello Stato Dopo il bonus negato, adesso anche il ritardo nel pagamento delle pensioni. Non solo il Governo nella Legge di Stabilità non ha previsto per i pensionati nessuna forma di sussidio nonostante l’inadeguatezza delle pensioni minime, ma adesso le stesse slitteranno al decimo giorno del mese, forse un modo elegante per arrivare oltre la terza settimana. È il parere espres-
so dall’Anap, commentando i contenuti emersi dalla Legge di stabilità approvata dal Governo. È la conferma dell’assoluta mancanza di attenzione nei confronti di coloro che per anni hanno contribuito alla crescita dell’economia del Paese. Non è così che si producono benefici al sistema economico. Anche perché chi attualmente siede al Governo forse dimentica che
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spesso sono proprio i pensionati a contribuire al budget familiare dei figli, pagando le loro bollette e le rate dei mutui che loro, se precari, non potrebbero nemmeno ottenere. Per risollevare il Paese, conclude Anap, “non occorre accanirsi contro gli anziani: bisogna rilanciare il mercato del lavoro dando prospettive ai giovani senza bistrattare chi giovane non è più”.
anap movimenti Reddito e condizioni di vita
Ancora critica la situazione per le famiglie numerose
N
otizie contrastanti sul fronte della qualità della vita. È un andamento complesso quello rilevato dall’Istat che ha diffuso il rapporto annuale su Reddito e condizioni di vita. Lo scorso anno, il 28,4% delle persone residenti in Italia era a rischio di povertà o esclusione sociale, secondo la definizione adottata nell’ambito della strategia Europa 2020. Cioè ha vissuto in una condizione di “grave deprivazione materiale” o “bassa intensità di lavoro”. Sebbene il rischio povertà registrato sia in calo rispetto al 2012, è accresciuto quello per le famiglie numerose. Dal Rapporto dell’istituto di statistica emerge anche che la metà delle famiglie ha percepito un reddito netto non superiore a 24.215 euro l’anno, pari a circa 2.017 euro al mese. Maglia nera al Sud e nelle Isole, dove la situazione è critica e addirittura si rileva un peggioramento: qui il 50% delle famiglie guadagna meno di 19.955 euro, vale a dire circa 1.663 euro mensili. Il reddito mediano delle famiglie che vivono nel Mezzogiorno è pari al 74% di quello delle famiglie residenti al Nord. In parti-
colare, rispetto al 2012, l’indicatore diminuisce di 1,5 punti percentuali, a seguito della diminuzione della quota di persone in famiglie gravemente deprivate (dal 14,5% al 12,4%); stabile la quota di persone in famiglie a rischio di povertà (19,1%) e in leggero aumento quella di chi vive in famiglie a bassa intensità lavorativa (dal 10,3% all’11,0%). La diminuzione della grave deprivazione, rispetto al 2012, è determinata dalla riduzione della quota di individui in famiglie che, se volessero, non potrebbero permettersi un pasto proteico adeguato ogni due giorni (dal 16,8% al 14,2%), di coloro che non riescono a sostenere spese impreviste di 800 euro (dal 42,5% al 40,3%) o non hanno potuto riscaldare adeguatamente la propria abitazione (dal 21,2% al 19,1%). Sempre rispetto al 2012, il rischio di povertà o esclusione sociale diminuisce tra gli anziani soli. Tra le famiglie con tre o più figli si osserva, invece, un peggioramento: dal 39,8% si sale al 43,7%, a seguito dell’aumento del rischio di povertà (dal 32,2% al 35,1%).
Forti differenze tra le regioni italiane
Censis: la sanità non è un diritto per tutti Il Censis monitora il grado di soddisfazione dell’utente che si rivolge alla sanità pubblica e presenta il rapporto “Monitor Biomedico”. Tra i dati più rilevanti il fatto che il 70% degli intervistati si ritenga informato, ma il 55% sia spaventato dalla confusione. Il 49% giudica inadeguati i servizi sanitari della propria regione e la percentuale sale al 72% al Sud. Colpa delle liste d’attesa, per il 64%. Per il 45% il ticket è una tassa iniqua e per il 35% i farmaci garantiti dal SSN sono insufficienti. La maggioranza degli italiani ritiene che il Servizio sanitario della propria regione sia rimasto uguale negli ultimi due anni, in particolare al Nord-Est (70%), solo il 38,5% rileva un peggioramento, soprattutto i residenti del Mezzogiorno (46%). L’aspetto che pesa più negativamente nel rapporto con le strutture sanitarie pubbliche è la lunghezza delle liste d’attesa: è l’opinione del 64% degli
italiani. Negativo è anche il giudizio sulla chiusura dei piccoli ospedali: il 67% si dichiara contrario, perché costituiscono un presidio importante (44%). Cresce la quota di coloro che reputano negativa l’attribuzione di maggiori responsabilità alle regioni (il 36% di oggi contro il 30,5% del 2012). A causa della crisi, nell’ultimo anno il 53% degli italiani si è rassegnato a sopportare tempi di attesa più lunghi per effettuare analisi, visite e cure mediche nelle strutture pubbliche. Ed è aumentato il «fai da te»: il 48% si è rivolto direttamente al privato per effettuare analisi, visite e cure a causa delle liste d’attesa, il 35% si è rivolto al privato per ricevere prestazioni di migliore qualità, mentre due terzi degli italiani hanno sostenuto spese di tasca propria, in particolare per il ticket sui farmaci e sulle visite specialistiche, o per le prestazioni odontoiatriche private. essere impresa • • • novembre 2014 • 23
movimenti giovani imprenditori L’assemblea annuale dei Giovani Imprenditori di Confartigianato Forlì
Con “Selfie” uno scatto alle recenti attività del gruppo
L’
assemblea 2014 del Gruppo Giovani ha un titolo accattivante “Selfie, una proposta integrata per un percorso d’impresa. Pensare, condividere, fare, comunicare”, che esprime la volontà di tracciare un bilancio assieme ai protagonisti dell’ultime iniziative avviate dal movimento. Il 29 novembre, nell’Aula Magna dell’Itis Marconi di Forlì, a partire dalle 10.30 i consiglieri del Gruppo Giovani incontreranno gli studenti dell’ultimo biennio dell’Istituto per tirare le somme del loro operato verificando se il percorso proposto è stato più o meno interessante e utile. Con il coinvolgimento di insegnanti e studenti, non meri spettatori ma protagonisti del confronto, con interventi e testimonianze. Nella tradizione che contraddistingue il movimento e per il ruolo attivo di animatori entusiasti per avvicinare le giovani generazioni al mondo del lavoro, favorendo la diffusione della cultura d’impresa, non poteva mancare
ASSEMBLEA 2014
Selfie
Una proposta integrata per un percorso d’impresa Pensare, condividere, fare, comunicare Sabato 29 novembre 2014 ore 10.30 I.T.I.S. G. Marconi Viale della Libertà 14 - Forlì Aula Magna
un’ulteriore proposta, in questo caso rivolta agli studenti dell’ultimo biennio delle scuole medie superiori, la presentazione di Confartigianato ABC e Be:come. Una giornata dal taglio operativo, per mettere a punto un percorso integrato che accompagni i ragazzi nella conoscenza delle opportunità del fare impresa. Mai come oggi è indispensabile cercare sinergie tra scuola e lavoro, per consentire agli studenti di ponderare le scelte per il proprio futuro, l’ultimo biennio
della scuola superiore comporta l’assunzione di decisioni importanti su ciò che si vorrà fare “da grandi”, se continuare l’iter di studio ed eventualmente quale facoltà universitaria prediligere o se cercare un’occupazione che consenta di mettere a frutto le proprie potenzialità. Giusto, quindi, intensificare le occasioni di confronto per dare ai ragazzi l’opportunità di “pensare, condividere, fare, comunicare”, assieme a chi, come i Giovani Imprenditori, ha già affrontato le stesse esperienze.
Nuovo record per la disoccupazione giovanile
I dati Istat evidenziano un peggioramento In Italia, gli occupati sono 22,38 milioni, sostanzialmente invariati su base annua. I disoccupati sono 3 milioni e 134mila. Il tasso di disoccupazione, pari al 12,3%, ha subito un calo di 0,3 punti percentuali in termini congiunturali e di 0,1 punti nei dodici mesi. Purtroppo l’occupazione giovanile fa registrare
un nuovo segno negativo. L’Istat, nel suo bollettino, evidenzia che il tasso di disoccupazione dei 15-24enni, ovvero la quota dei disoccupati sul totale di quelli occupati o in cerca, è pari al 44,2%, ancora in crescita di 1 punto percentuale rispetto al mese precedente e di 3,6 punti nel confronto tendenziale. Si
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tratta del dato più alto dal 1977, data di inizio delle serie storiche trimestrali. Sono 710mila i giovani senza lavoro, in crescita dello 0,3% nell’ultimo mese (+2 mila) e del 5,6% rispetto a dodici mesi prima (+37 mila). L’incidenza dei disoccupati sulla popolazione in questa fascia Continua a pagina 25 • • •
giovani imprenditori movimenti Torna ABC, i ragazzi dell’Itis Marconi ancora protagonisti
Conoscere l’imprenditoria con la sfida fra le classi dell'Istituto
I
l Gruppo Giovani Imprenditori tiene a battesimo la seconda edizione del progetto “Confartigianato ABC Annual Business Contest”, un’iniziativa tesa a incrementare la cultura del fare impresa rivolta alle giovani generazioni tramite l’organizzazione di una competizione sull’imprenditoria. Il presidente del movimento Fabrizio Giovannini (nella foto) traccia le linee di Confartigianato ABC “l’iniziativa, molto avvincente, è rivolta agli istituti di scuola media superiore e rievoca le sfide tra classi tipiche dei college ame-
ricani, vicine allo stile di vita degli studenti di oggi grazie a film e social network. I partecipanti - un gruppo di studenti chiamati a rappresentare ciascuno la propria classe - si sfideranno nella realizzazione di un progetto imprenditoriale di loro scelta, da svilupparsi nel corso dell’anno scolastico con la creazione di un business plan, senza ovviamente intralciare il percorso scolastico ma integrandosi con lo stesso.” Per sostenere al meglio i parte-
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I dati Istat evidenziano un peggioramento di età è pari all’11,9%, stabile rispetto al mese precedente ma in aumento di 0,7 punti percentuali su base annua. Dal calcolo del tasso di disoccupazione sono pertanto esclusi i giovani inattivi, cioè coloro che non sono occupati e non cercano lavoro, magari perché impegnati negli studi: questi sono circa 4 milioni 372 mila, in aumento dello 0,7% nel confronto congiunturale (+28 mila) e dello 0,2% su base annua (+9 mila).
Il tasso di inattività dei giovani tra 15 e 24 anni, pari al 73,2%, cresce di 0,5 punti percentuali nell’ultimo mese e di 0,7 punti nei dodici mesi. Il tasso di occupazione giovanile, pari al 15%, diminuisce di 0,5 punti percentuali rispetto al mese precedente e di 1,4 punti nei dodici mesi. L’incidenza dei giovani disoccupati tra 15 e 24 anni sul totale dei giovani della stessa classe di età è pari all’11,9% (cioè più di un giovane su 10 è disoccupato).
cipanti i Giovani Imprenditori organizzeranno, per le varie squadre di studenti che si contenderanno il titolo, un percorso formativo di accompagnamento che, periodicamente, si concretizzerà con momenti d’incontro dedicati alla trattazione delle tematiche necessarie a dare forma al progetto d’impresa. Continua Giovannini “al termine dell’anno scolastico, i Giovani Imprenditori avranno il compito di giudicare gli elaborati prodotti e determinare la squadra vincitrice. In perfetto stile Coppa America di vela si consumerà quindi l’eterna sfida fra “defender” e “challengers” che, come in ogni competizione sportiva che si rispetti, prevederà l’aggiudicazione di un trofeo con relativo Albo d’Oro.” Scopo di questo percorso è quello di stimolare menti giovani all’ipotesi di diventare concretamente imprenditori di domani, facendo leva sulla naturale propensione dei ragazzi alla curiosità, al lavoro di squadra, alla competizione. Conclude Giovannini “oltre all’esperienza in sé, come in tutte le competizioni, è previsto anche un premio, anzi, più premi. Ma questa è un’altra storia, che ogni studente scoprirà solo alla fine del progetto. In questa esperienza l’obiettivo finale non è il risultato, ma aver contribuito attivamente a disegnare il proprio percorso.” Un obiettivo chiave, soprattutto nel mercato del lavoro attuale, bloccato dalla crisi e che vede proprio le giovani generazioni penalizzate nel trovare occupazione.
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associazione Jobs Act
“Riforma del lavoro da attuare senza nuovi costi per le imprese”
“L
a riforma del mercato del lavoro è un provvedimento ambizioso che va attuato con il contributo delle parti sociali, non deve in alcun modo provocare incrementi di costo per le imprese e deve salvaguardare le buone pratiche in materia di sostegno al reddito. Inoltre, deve essere assolutamente coerente con le finalità del Ddl Stabilità laddove mira a restituire competitività al sistema produttivo italiano riducendo il costo del lavoro, evitando una sorta di compensazione punitiva in cambio di snellimenti normativi”. Secondo Rete Imprese Italia, gli interventi in materia di ammortizzatori sociali, oltre ad assicurare l’invarianza di oneri per le imprese ed evitare interventi di ‘taglia’ sproporzionata per le Pmi, o aumenti di costi che non considerano le specificità dei diversi settori, dovranno preservare le esperienze positive come il fondo di solidarietà bilaterale nell’artigianato che garantisce il sostegno al reddito in caso di crisi aziendali. Il Jobs Act deve inoltre essere l’occasione per semplificare gli adempimenti in materia di lavoro, snellire il sistema di vigilanza e ispezione, eliminando duplicazioni e sovrapposizioni, riordinare il sistema sanzionatorio. L’obiettivo è salvaguardare la pluralità di forme contrattuali, anche flessibili,
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che offrono risposta alle specifiche esigenze organizzative delle imprese. A giudizio di Rete Imprese Italia, vanno anche riorganizzate le politiche attive per il lavoro, innovando le modalità con cui vengono gestiti i servizi di collocamento e reimpiego e collegando strettamente gli interventi di sostegno al reddito con le misure di reinserimento nel mercato del lavoro. In particolare, secondo Rete Imprese Italia, è necessario introdurre il principio di condizionalità in base al quale il diritto a percepire trattamenti di sostegno al reddito è condizionato, appunto, all’obbligo di partecipare a iniziative di reimpiego. E i servizi per il lavoro, pubblici e privati, devono rappresentare lo snodo fondamentale con cui concordare e attivare questo nuovo percorso di politiche attive per l’occupazione. A questo proposito, Rete Imprese Italia sollecita coordinamento e uniformità delle norme in tutte le Regioni e un miglioramento generalizzato della qualità delle prestazioni. Condizione possibile che si può raggiungere creando un’Agenzia nazionale per l’occupazione, partecipata da Stato, Regioni e Province Autonome, alla quale attribuire competenze in materia di servizi per il lavoro per riuscire finalmente a coordinare questo tipo di servizi, pubblici e privati, realizzando così l’integrazione tra politiche attive e passive.
associazione Una soluzione auspicabile
Crediti e debiti, compensazione opportunità concreta
C
onfartigianato chiede di accelerare i tempi. Pur prendendo atto dei miglioramenti nella soluzione del problema del pagamento dei debiti pregressi della pubblica amministrazione con gli strumenti messi in campo dai Governi Letta e Renzi, coi quali è stato ridotto lo stock di crediti insoluti, occorre arrivare all’azzeramento di quanto dovuto alle imprese. E proprio questo obiettivo deve restare nell’agenda delle priorità dell’Esecutivo. Di fronte a una crisi che pare infinita, le aziende hanno necessità di un sostegno da parte della politica. Ma non solo, per Confartigianato, una volta risolto definitivamente il
problema dei debiti accumulati in questi anni, per evitare che il fenomeno si ripeta occorre finalmente adottare la compensazione diretta e universale tra i debiti e i crediti verso la PA. La compensazione, prevista tra i criteri della legge delega di riforma fiscale rappresenta la strada più semplice per restituire risorse e serenità agli imprenditori. Confartigianato la indica da tempo. Si tratta di fare leva proprio sulla doppia veste dello Stato: esattore e pagatore, consentendo agli imprenditori la compensazione tra i crediti che vantano nei confronti della Pubblica amministrazione con le imposte e i contributi da pagare al Fisco.
Una somma di 26 miliardi che equivale ai versamenti allo Stato effettuati in un anno dalle imprese fornitrici di beni e servizi alla Pa. Questa operazione equivarrebbe a una iniezione di liquidità, servirebbe ad allentare la morsa che schiaccia gli imprenditori e aprirebbe finalmente la stagione di rapporti di fiducia tra Stato, Regioni, Enti locali e imprese.
Dlgs Semplificazioni
Cancellata la responsabilità solidale fiscale Con il decreto legislativo in materia di semplificazione fiscale, approvato il 30 ottobre scorso in Consiglio dei Ministri, arriva una novità fortemente attesa dalle imprese dell’edilizia e accolta con soddisfazione da Confartigianato: si tratta dell’abrogazione della responsabilità solidale negli appalti pubblici dell’appaltatore con il subappaltatore, nei limiti dell’ammontare del corrispettivo dovuto. La misura contenute nel Dl Semplificazioni, da tempo sollecitata da associazioni di categoria e operatori del settore, riguarda il versamento all’Erario delle ritenute fiscali sui redditi di lavoro dipendente dovute dal subappaltatore, nei casi in cui quest’ultimo non fornisca la documentazione circa la correttezza del versamento, in relazione alle prestazioni effettuate nell’ambito del rapporto di subappalto. Il decreto, di cui si attende ora la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale per l’entrata in vigore, abolisce anche la sanzione da 5 mila a 200 mila euro a carico del committente nel caso in cui effettua il pa-
gamento del corrispettivo all’appaltatore senza che abbia ottenuto una idonea documentazione sulla correttezza dei versamenti delle ritenute sui redditi di lavoro dipendente da parte dell’appaltatore e del subappaltatore. L’art. 50 del DL n. 69/2013 aveva già semplificato la disciplina della responsabilità solidale eliminando la responsabilità passiva Iva nei contratti di appalto per i pagamenti effettuati dal 22 giugno 2013. Resta tuttavia in vigore la solidarietà retributiva e contributiva tra committente, appaltatore e subappaltatori. Si attendono ora i chiarimenti dall’Agenzia delle Entrate al fine di far luce in merito alle violazioni già compiute dagli operatori e non ancora definitivamente accertate al momento dell’entrata in vigore di tale ultimo Decreto semplificazioni. Confartigianato ha accolto con soddisfazione l’eliminazione della responsabilità solidale negli appalti, considerata inefficace contro l’evasione fiscale e troppo gravosa per le imprese. essere impresa • • • novembre 2014 • 27
associazione
Dove c’è impresa, c’è Confartigianato.
Forlì Via Oriani, 1 • Tel 0543 452811 • Fax 0543 452852 www.confartigianato.fo.it Castrocaro Terme e Terra del Sole • Piazza Mazzini, 11 Castrocaro Tel 0543 452950 • Fax 0543 766742 Civitella di Romagna • Piazza Matteotti, 6 • Tel 0543 452980 • Fax 0543 983733 Dovadola • Via Ranieri Biscia, 13 • Tel 0543 452950 • Fax 0543 766742 Forlimpopoli e Bertinoro • Via Montegrappa, 5 Forlimpopoli Tel 0543 452937 • Fax 0543 742750 Galeata • Via IV Novembre, 9/B • Tel 0543 981240 • Fax 0543 981240 Meldola • Viale Roma, 172 • Tel 0543 452910 • Fax 0543 490568 Modigliana • Corso Garibaldi, 67 • Tel 0543 452960 • Fax 0546 940285 Predappio • Via Roma, 100/B • Tel 0543 452921 • Fax 0543 921584 Dal 1946, ci siamo. Ovunque ci sia impresa. Premilcuore Piazzastorica Caduti, 3con • Tel 0543 452920 • Fax 0543 921584 Dove nasce una start-up e dove • un’attività cresce le nuove generazioni. Dove c’è ripresa e dove la ripresa non è ancora cominciata. Rocca Sanil sostegno Casciano • Piazza Garibaldi, 53 • Tel 0543 452970 • Fax 0543 960068 Ci siamo, con tutto e i servizi che servono ai piccoli e medi imprenditori italiani.
Santa Sofia • Via Giovannetti, 6 • Tel 0543 452980 • Fax 0543 970170 www.confartigianato.it Dove c’è un associato, noi siamo lì. Tredozio • Via XX Settembre - angolo Vicolo Biscanto, 1 Tel 0546 943493 • Fax 0546 943493
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associazione Il nuovo brand forlivese alla conquista del mercato
Con Tyche le T-shirt diventano fashion Per conoscere Tyche è possibile visitare la pagina fan Facebook “Tyche” o guardare le foto su Instagram “tyche_abbigliamento” Fino al 5 gennaio i prodotti Tyche sono disponibili al Temporary Shop di Confartigianato Forlì in viale Matteotti 29 Eleonora Tassani è una stilista e fashion designer che crea collezioni per importanti firme della moda italiana, un giovane talento che, dal 2009, opera come libera professionista, dopo aver maturato un’esperienza di dieci anni come dipendente nel settore. Pratica che le ha consentito di venire a contatto con tutte le fasi della lavorazione di un capo e di conoscere ogni dettaglio della produzione. Forte di questa profonda conoscenza del settore, Tassani ha avviato una collaborazione con un’artista locale, Sarah Casadio (nella foto), dando vita a una collezione di T-shirt e felpe, decorate con soggetti frutto della creatività delle due giovani. La linea Tyche prende il nome della dea greca della fortuna, scelta sicuramente azzeccata visto che, a pochi mesi dal debutto, la produzione ha incontrato i favori del pubblico e degli addetti ai lavori. Come spiegato dalla stilista, il brand nasce per la volontà di commercializzare una linea propria, debuttando con una serie di T-shirt dedicata a donne e bambini, con collezioni in produzioni limitate e sempre diverse. “Unico soggetto costante sono i tre gatti neri stilizzati, che caratterizzano le creazioni a marchio Tyche in ogni stagione.” La passione per il design è parte dell’imprenditrice da sempre, diplomata al liceo artistico, ha completato il proprio percorso di studi a Firenze, al Polimoda, l’Ente per le arti applicate alla moda e al costume, una preparazione a tutto tondo arricchita dall’esperienza del lavoro quotidiano, a stretto contatto
con i vari aspetti del settore. L’imprenditrice segue personalmente le numerose fasi della realizzazione delle collezioni, controllando la qualità dei singoli dettagli, spiega infatti “mi sono sempre appassionata a ogni momento della lavorazione, dalla scelta dei tessuti, al taglio, alla realizzazione, imparando a eseguire ogni passaggio.” Come chiarito da Tassani, saper eseguire in prima persona le singole fasi consente di intervenire per suggerire soluzioni diverse e più efficaci, di ottimizzare le risorse e gestire al meglio la produzione. Oltre alla preparazione e al talento, l’imprenditrice conosce bene anche le dinamiche del mondo del made in Italy “il settore è in forte difficoltà, la concorrenza è agguerrita e molte aziende italiane, soprattutto terzisti, non sono riuscite a sopravvivere alla crisi. L’artigianalità, la personalizzazione delle linee sono sicuramente strategie valide per contrastare le difficoltà del mercato. La sperimentazione e la creatività sono indispensabili per chi opera nel fashion design.” Non a caso lo stile italiano è apprezzato in tutto il mondo e la qualità è ancora un valore riconosciuto, soprattutto all’estero. Conclude l’imprenditrice “bisogna sempre cogliere nuovi stimoli, reinventarsi e provare nuove soluzioni, per reagire alle difficoltà occorre essere fluidi e non perdere mai la voglia di mettersi in gioco.” Col sorriso frutto della passione di chi ama la propria professione, come Eleonora Tassani, una nuova firma del design forlivese.
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associazione Il Temporary Shop di Confartigianato operativo da un anno
Oltre quaranta imprese in sette esposizioni Il Temporary Shop di Confartigianato, che ha sede in viale Matteotti 29 a Forlì festeggia il prima anno di attività. Numerose sono le imprese che hanno avuto l’opportunità di promuovere i propri prodotti dalle vetrine di Stazione Vittoria, una selezione di oltre quaranta aziende del territorio, appartenenti ai più diversi settori di attività, dall’alimentazione al benessere, dalla moda alla falegnameria, hanno sfruttato la chance per farsi meglio notare dai potenziali clienti. Fabiola Foschi responsabile dell’iniziativa (nella foto) traccia un primo bilancio “gli imprenditori che si sono avvicendati nelle diverse esposizioni si sono dichiarati pienamente soddisfatti, tanto che qualcuno ha fatto richiesta di poter partecipare nuovamente. In questi mesi è stato possibile valorizzare anche l’attività di aziende meno conosciute, o perché con sede fuori Forlì o ubicate in zone meno note della città. Abbiamo poi avuto il piacere di tenere a
battesimo nuove collezioni e progetti innovativi che le nostre imprese hanno voluto lanciare in anteprima proprio al Temporary Shop, una su tutti, la nuova collezione di magliette Tyche della stilista Eleonora Tassani, presente nell’allestimento prenatalizio attualmente in corso.” Un motivo d’orgoglio per Confartigianato che ha creduto alla validità del progetto, mettendo gratuitamente a disposizione delle aziende lo spazio espositivo. Continua Foschi “la situazione è delicata, le nostre micro
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e piccole imprese, dinamiche e flessibili, hanno reagito alla crisi incrementando la qualità e diversificando la produzione. Come associazione vogliamo essere di supporto a queste realtà, che stanno impegnandosi quotidianamente per contrastare gli effetti della contrazione economica. Criticità acuite da un mercato che purtroppo registra molteplici casi di concorrenza sleale da parte di produttori stranieri, quando non addirittura immissione di veri e propri falsi che danneggiano l’autentico made in Italy e da una burocrazia spesso eccessiva.” Conclude Foschi “il Temporary di fatto costituisce un’occasione a disposizione delle imprese associate, coloro che fossero interessati a prendere parte agli allestimenti temporanei possono presentare la propria candidatura compilando il form di adesione. La scelta dei partecipanti sarà sempre realizzata dando vita a un percorso di creazioni e prodotti che accompagni il visitatore nei propri acquisti.”
associazione
Dal 31/10/2014 al 29/11/2014 sono presenti le seguenti aziende: BARCHI VINCENZA - Forlì Articoli di profumeria - Bijoux LE CORNICI DI FIUMANA SNC - Forlì Opere di pittura, scultura, grafica di pittori di fama nazionale ed internazionale MOBILI EMMEBI SNC - Predappio Mobili e produzione artigianale in legno NANNINI GABRIELLA - Predappio Produzione tessile a telaio SAVOIA VALENTINA - Forlì Fotolibri, Poster, Puzzle, Cover, Calendari,
Stampa foto, e Servizi fotografici SIBONI FEDERICA - Forlì Accessori moda in lana e addobbi natalizi, prodotti artigianalmente TASSANI ELEONORA - Forlì T-Shirt stampate anche su ordinazione TREEMME MOQUETTE - Forlì Moquette - Tappeti - Zerbini VETRERIA BERTI SNC - Forlì Specchi e pannelli decorati per porte
SCHEDA DI ADESIONE TEMPORARY SHOP Cognome e Nome / Intestazione Ditta ................................................................................................................ ………………………………………………… Indirizzo / Sede Impresa ...................................................................................... Comune di residenza ............................................................................ TEL. .................................................... FAX ............................................................. E-MAIL ............................................................................................... Persona di riferimento .......................................................................................... Associata Confartigianato dal .............................................................. Descrizione prodotti / servizi da esporre ............................................................................................................................................................................. ............................................................................................................................................................................................................................................ ............................................................................................................................................................................................................................................ ............................................................................................................................................................................................................................................
Nello spirito di corretta applicazione delle norme vigenti, ai sensi della Legge 196/2003 La informiamo che i dati personali in nostro possesso saranno trattati attraverso strumenti idonei a garantire la riservatezza nel rispetto delle norme di sicurezza previste dalla predetta legge.
DATA ............................................................................. TIMBRO E FIRMA ...........................................................................................................................
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