Dizionario credito

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Pubblicazione a cura dell’Ufficio Credito credito@confartigianato.fo.it

Confartigianato di Forlì Federimprese Viale Oriani 1 47122 Forlì t. 0543 452811 2


100 parole per uscire dalla crisi, liberare le vele e ripartire “L’uomo che ha più successo nella vita è colui che ha più informazioni.” La frase pronunciata più di centocinquant’anni fa dal primo ministro britannico Benjamin Disraeli è estremamente attuale; la conoscenza è potere. Avere la capacità di valutare le molteplici implicazioni di ogni scelta, consente di ponderare al meglio le proprie decisioni, anche e soprattutto in materia di credito. Quando l’imprenditore si rivolge a un istituto di credito per avviare una collaborazione deve conoscere i rudimenti del linguaggio bancario così da sgombrare il campo da possibili fraintendimenti. La padronanza dei termini di uso comune fra chi si occupa quotidianamente di credito e finanza è, infatti, la base di partenza per dare vita a una relazione efficace. La guida, predisposta da Confartigianato di Forlì Federimprese, non ha la presunzione di essere esaustiva, né di essere la soluzione della difficoltà nel dialogo tra chi fa impresa e le banche, è uno strumento di facile consultazione in grado di offrire i rudimenti per comprendere meglio ciò che gli istituti di credito chiedono. Imprese e banche sono spesso realtà opposte, mondi divisi da una pluralità di incomprensioni, che solo attraverso il confronto possono essere sanate. Questa pubblicazione costituisce un primo passo, dando l’opportunità di verificare rapidamente il significato dei cento termini maggiormente utilizzati, un piccolo dizionario da tenere sempre a portata di mano.

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Indice 1 - ABF

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2 - Accollo

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3 - Agenzia di rating

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4 - Ammortamento

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5 - Anatocismo

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6 - Antiriciclaggio

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7 - Attivo

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8 - Avviamento

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9 - Bad bank

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10 - Banca commerciale

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11 - Banca d’affari

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12 - Basilea 2

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13 - Basilea 3

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14 - BCE

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15 - Bolla speculativa

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16 - Budget

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17 - Business plan

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18 - Cap

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19 - Cartolarizzazione

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20 - Cash flow

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21 - Centrale dei rischi

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22 - Cessione del quinto

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23 - Commissione di istruttoria veloce

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24 - Commissione disponibilitĂ fondi

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25 - Confidi

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26 - Consob

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27 - Covenant

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28 - Credit crunch

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29 - Crediti di firma

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30 - Crif

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31 - Crowdfunding

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32 - Data contabile

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33 - Data disponibile

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34 - Data valuta

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35 - Default

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36 - Deflazione

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37 - Derivati

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38 - Documento di sintesi

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39 - Ebitda

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40 - Escussione

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41 - Esposizione

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42 - Euribor

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43 - Eurirs

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44 - Fabbisogno finanziario

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45 - Factoring

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46 - Fideiussione

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47 - Fido o affidamento

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48 - Fiduciaria

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49 - Floor

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50 - Foglio informativo

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51 - Incaglio

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52 - Indici di bilancio

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53 - Ipoteca

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54 - ISC Indicatore sintetico di costo

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55 - Ius variandi

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56 - Leasing

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57 - Leva Finanziaria

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58 - Minibond

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59 - Moratoria dei debiti

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60 - Mutuo

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61 - Ombudsman

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62 - Passivo

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63 - Patrimonio

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64 - Pegno

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65 - Perizia

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66 - Piano di rientro

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67 - Pignoramento

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68 - PIL Prodotto Interno Lordo

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69 - PMI

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70 - PortabilitĂ o surroga

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71 - Portafoglio

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72 - Preammortamento

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73 - Prefinanziamento

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74 - Private equity

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75 - Pro soluto

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76 - Pro solvendo

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77 - Pro-ciclico

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78 - Rata

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79 - Rating

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80 - Recesso

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81 - Rinegoziazione

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82 - Rischio di insolvenza

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83 - ROE

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84 - ROI

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85 - ROS

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86 - Salvo buon fine

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87 - Sconfinamento

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88 - SEPA

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89 - Sistema di informazioni creditizie

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90 - Smobilizzo

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91 - Sofferenza

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92 - Spese di istruttoria

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93 - Spread

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94 - Start up

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95 - TAEG

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96 - TAN

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97 - Tasso interbancario

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98 - Tasso usura

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99 - TEGM

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100 - Venture capital

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A 1 - ABF Arbitro Bancario Finanziario È un organismo di risoluzione delle controversie che possono sorgere fra i clienti e le banche/intermediari finanziari. È un sistema più semplice, rapido ed economico rispetto al ricorso al giudice perché, essendo “stragiudiziale”, non necessita di assistenza legale da parte di un avvocato (www.arbitrobancariofinanziario.it). Il cliente può rivolgersi all’ABF solo dopo aver cercato di risolvere la controversia inviando un reclamo scritto all’intermediario. Se la decisione dell’ABF non soddisfa il cliente, quest’ultimo può rivolgersi al Conciliatore Bancario Finanziario (www. conciliatore-bancario.it). Ultima alternativa extragiudiziale, con l’handicap dei costi elevati, è quella dell’arbitrato. 2 - Accollo Con l’accollo, un soggetto si sostituisce ad altro debitore, avendone avuto preventivamente il consenso. L’effetto è quello di far subentrare, o di far diventare co-debitore, chi si accolla il debito. 3 - Agenzia di rating È una società che effettua una valutazione (rating) in merito alla solvibilità e solidità di società che emettono titoli sul mercato finanziario. Le più note sono Standard & Poor’s, Fitch ratings, Moody’s. Criticate per aver emesso rating positivi poco prima di crack finanziari eclatanti (Lehman Brothers, Parmalat), vengono controllate, in ogni Stato, da autorità specifiche (in Italia, la Consob). 4 - Ammortamento Procedimento di estinzione graduale di un prestito mediante il pagamento periodico di rate, secondo un piano detto, appunto, “di ammortamento”. In campo contabile con questo termine si intende il procedimento di ripartizione di un costo pluriennale tra gli esercizi di vita utile del bene (es. macchinario, autocarro).

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5 - Anatocismo È una modalità di calcolo degli interessi su altri interessi dovuti per un debito. Dal punto di vista giuridico, mentre l’usura è vietata dal codice penale, l’anatocismo è considerato un illecito civile. 6 - Antiriciclaggio Con antiriciclaggio si intende l’azione di prevenzione e contrasto del riciclaggio di denaro, beni o altre utilità. Banche, intermediari finanziari, assicurazioni e alcune categorie di professionisti sono chiamati al rispetto di norme previste dal decreto legislativo 21 novembre 2007 n. 231, atte a identificare e prevenire fenomeni di riciclaggio. 7 - Attivo Quando si parla di attivo si intende semplicemente “ciò che un’azienda possiede”. In bilancio è la somma delle immobilizzazioni materiali, immateriali e finanziarie, i crediti commerciali e finanziari, il magazzino, le attività finanziarie e le disponibilità liquide. 8 - Avviamento È la caratteristica intangibile di un’impresa e comprende la sua reputazione, la sua posizione sul mercato, la validità del suo marchio, i rapporti con i clienti e fornitori. La necessità di quantificare l’avviamento sorge solitamente in occasione di cessioni d’azienda. In questo caso nel bilancio è un valore che può essere diluito nel tempo in quote di ammortamento.

B 9 - Bad bank Neologismo mutuato dall’inglese finanziario che indica una società costituita con lo scopo di acquistare a prezzi ridotti ampi portafogli di crediti difficilmente esigibili, detenuti dagli istituti bancari. Questi ultimi possono scaricarli dai propri bilanci, mentre la bad bank cerca di recuperarne il maggior numero possibile con strumenti e professionalità ad hoc. In Italia c’è già stato un caso di bad bank, il Banco di Napoli, acquisito da

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parte di Sanpaolo IMI nel 2002. Il gruppo torinese si servì poi della Società Gestione Attività per recuperare i crediti in sofferenza. 10 - Banca commerciale È banca commerciale l’istituto di credito che raccoglie depositi, effettua prestiti, pagamenti in nome e per conto dei propri clienti, amministra titoli, custodisce preziosi. 11 - Banca d’affari Organismo finanziario che sovvenziona investimenti a lungo termine, svolgendo la sua attività anche tramite l’acquisizione di partecipazioni al capitale delle imprese assistite. A differenza della banca commerciale, la banca d’affari non prevede depositi in denaro da parte dei propri clienti. 12 - Basilea 2 È un insieme di regole, stilate nel 2004, che obbliga le banche ad avere un capitale adeguato per affrontare i rischi che corrono. Con Basilea 2 viene introdotto il rating, che sintetizza la valutazione del merito creditizio delle aziende. Dal rating, quindi dal grado di rischio dell’impresa, dipendono l’erogazione del credito e il suo prezzo. 13 - Basilea 3 Finalizzato a incrementare la trasparenza bancaria e soprattutto a migliorare la capacità di assorbire gli shock derivanti da tensioni economico-finanziarie, Basilea 3 richiede alle banche l’incremento del proprio patrimonio anche con il mantenimento di un cuscinetto (buffer) di capitale aggiuntivo. 14 - BCE Banca Centrale Europea Sovrintende all’area monetaria dell’euro, comprendente i 18 Stati membri. Ha come compito principale quello di preservare il potere d’acquisto della moneta unica e quindi di assicurare il mantenimento della stabilità dei prezzi. Contribuisce all’equilibrio del sistema finanziario e alla vigilanza prudenziale sugli enti creditizi.

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15 - Bolla speculativa Espressione introdotta per definire il fenomeno di rapida ascesa dei prezzi di mercato (dalle azioni agli immobili), rispetto al valore che essi avrebbero in condizioni di mercati efficienti. È un meccanismo che porta a un’inevitabile fase opposta, di brusco e considerevole calo delle quotazioni. 16 - Budget Strumento per la programmazione economico-finanziaria della gestione aziendale e per il controllo dei risultati conseguiti al fine di calcolare gli scostamenti dalle grandezze programmate e introdurre eventuali correttivi. In senso più generale, può considerarsi l’insieme di procedure che consentono di ipotizzare l’andamento futuro della gestione, osservato sotto il profilo economico, finanziario e patrimoniale. 17 - Business plan (piano d’impresa) È uno strumento che viene impiegato per valutare la fattibilità e la profittabilità di un’idea imprenditoriale, ma anche per monitorare l’andamento dell’attività rispetto agli obiettivi prefissati. Si compone di due parti: in quella generale vengono descritti i prodotti e i servizi offerti, le motivazioni, l’organizzazione aziendale adottata, il mercato di riferimento, i punti di differenziazione e di forza, l’analisi della concorrenza. Nella sezione economico-finanziaria sono illustrate le fonti di finanziamento, la redditività dell’impresa, i flussi di cassa. Il piano d’impresa ha tre funzioni: far capire all’imprenditore quali sono le concrete possibilità che l’idea possa essere realizzata; riuscire a convincere altri soggetti a finanziare e partecipare al rischio che presenta l’idea (strumento per informare i terzi), fornire all’imprenditore alcune indicazioni sul futuro dell’azienda (strumento di previsione che consente di minimizzare i rischi a venire).

C 18 - Cap Con questa clausola, applicabile ai contratti di mutuo e leasing a tasso variabile, si pone un tetto all’aumento dei tassi. Per questo strumento si

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paga ovviamente un premio, ma ci si assicura che, qualora il tasso salga oltre un certo limite (strike), non si pagherà oltre questa misura. Speculare al cap è il floor che pone, per chi presta denaro, un limite al di sotto del quale il tasso non può scendere. 19 - Cartolarizzazione È la cessione dei crediti (mutui, leasing, credito al consumo, posizioni a sofferenza) di una società, chiamata originator tramite l’emissione di titoli, normalmente obbligazioni. L’incasso dei crediti dovrebbe garantire la restituzione del capitale e delle cedole dell’obbligazione. Se però il credito diventa inesigibile, chi ha acquistato i titoli cartolarizzati perde sia gli interessi sia il capitale. 20 - Cash flow Flusso di cassa. Movimentazione della liquidità di un’impresa, è il risultato della differenza fra entrate e uscite correnti, in un determinato periodo di tempo. È uno degli indici più importanti nella valutazione della capacità dell’azienda a sostenere i propri impegni finanziari. 21 - Centrale dei rischi Le banche e le società finanziarie (intermediari) devono fornire alla Banca d’Italia, con cadenza mensile, le informazioni sulle concessioni di credito alla clientela per importi pari o superiori a 30.000 euro e le informazioni sui crediti in sofferenza di qualsiasi importo. L’insieme di questi dati confluisce nella Centrale dei Rischi, un sistema informativo riservato che assume un’importanza fondamentale nelle valutazioni del merito creditizio. Chi vuole conoscere la propria posizione può rivolgersi alle filiali della Banca d’Italia oppure accedervi online: http://www.bancaditalia.it/serv_pubblico/elenco-dei-servizi/info_archivi_CR 22 - Cessione del quinto (dello stipendio o della pensione) È una forma di prestito riservato ai dipendenti e ai pensionati. La denominazione deriva dal fatto che l’importo massimo dei rimborsi rateali non può superare il 20% (1/5) dello stipendio/pensione mensile netto. Caratteristiche peculiari attengono al pagamento della rata tramite trattenuta diretta in busta paga e all’impossibilità di revocarne il pagamento.

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23 - Commissione di istruttoria veloce È una commissione introdotta di recente (legge 214 del 22 dicembre 2011) in sostituzione della commissione di massimo scoperto. È dovuta nel caso di superamento di oltre 500 euro del fido accordato o se si va “in rosso”, in assenza di fido. Di importo forfettario, è indicata nel Foglio Informativo di ogni istituto bancario. È considerata come una sorta di rimborso spese per l’attività istruttoria correlata allo sconfinamento. 24 - Commissione disponibilità fondi Commissione omnicomprensiva variabile, che non può superare la misura dello 0,50% su base trimestrale e che viene applicata su tutti i conti correnti nei quali sia attivo il fido, indipendentemente dall’utilizzo o meno del fido stesso. 25 - Confidi Acronimo di “consorzio di garanzia collettiva dei fidi”, è un consorzio che svolge attività di prestazione di garanzie per agevolare le imprese nell’accesso ai finanziamenti, a breve, medio e lungo termine, destinati alle attività economiche e produttive. I confidi nascono come espressione delle associazioni di categoria e si basano su principi di mutualità e solidarietà. Il primo consorzio operativo a livello regionale fu costituito nel 1963 su iniziativa di Confartigianato, a Roma: la Cooperativa Laziale di Garanzia. Mentre le banche delineano i modelli di rating basandosi su moduli statistici e andamentali, i confidi mirano a fornire un parametro qualitativo fondato sulla conoscenza dell’impresa. Valutano le prospettive di sviluppo territoriali, di settore e raccolgono informazioni sull’azienda e sulla sua reputazione, svolgendo quindi una funzione di ponte tra le imprese e gli intermediari bancari. Recenti normative di Banca d’Italia hanno imposto ai confidi con volumi di attività finanziaria superiore a 75 milioni di euro e con determinati requisiti patrimoniali di diventare intermediari finanziari vigilati dalla stessa Banca d’Italia. 26 - Consob La Commissione Nazionale per le Società e la Borsa (Consob) è un’autorità amministrativa indipendente la cui attività è rivolta alla tutela degli investitori, all’efficienza, alla trasparenza e allo sviluppo del mercato mobiliare italiano. Le sue funzioni si sono progressivamente sviluppate

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nel tempo in relazione sia all’esigenza di estendere l’ambito della tutela del risparmio sia al progressivo evolversi del mercato finanziario e della legislazione in materia. 27 - Covenant Accordo tra un’impresa e i suoi finanziatori, per tutelare questi ultimi dagli eventuali danni derivanti da una gestione eccessivamente rischiosa dei finanziamenti concessi. Sono previste clausole vincolanti per l’impresa, pena il ritiro dei finanziamenti o la loro rinegoziazione a condizioni meno favorevoli. 28 - Credit crunch Stretta creditizia, può essere un fenomeno spontaneo degli andamenti economici o essere provocata dalle autorità monetarie. Nella crisi attuale si tratta di una stretta del primo tipo: le banche, preoccupate dalla scarsa solvibilità della clientela, concedono prestiti a condizioni più rigide, aumentando i tassi o chiedendo maggiori garanzie. Si ha la stretta pilotata dalle Banche centrali quando sono queste a indurre le banche a limitare la concessione dei crediti, tramite l’aumento dei tassi di interesse o imponendo agli istituti di credito una maggiore riserva obbligatoria. 29 - Crediti di firma Con questo termine vengono definite le garanzie prestate dagli intermediari, su richiesta della clientela. L’intermediario si impegna a far fronte alle eventuali insolvenze del cliente nei confronti di terzi (per esempio fideiussioni, avalli). 30 - Crif È una centrale rischi privata, a differenza di quella di Banca d’Italia, che è pubblica. Riporta dati riguardanti operazioni creditizie di importo inferiore a €. 31.246. Le informazioni in essa contenute, alimentate da banche e società finanziarie, sono inerenti alla regolarità di imprese e consumatori, nel pagamento di prestiti, mutui, leasing, cessioni del quinto, carte di credito, credito al consumo e nell’utilizzo dei fidi.

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31 - Crowdfunding Il termine crowdfunding indica il processo con cui più persone (“folla” o crowd) conferiscono somme di denaro (funding) anche di modesta entità, per finanziare un progetto imprenditoriale o iniziative di diverso genere utilizzando siti web. Questi siti (piattaforme o portali internet) fungono da intermediari, facilitando l’incontro tra la domanda di finanziamento, da parte di chi promuove il progetto e l’offerta di denaro da parte degli utenti. Il decreto legge n. 179/2012 (convertito nella legge 17 dicembre 2012, n. 221), noto come “Decreto crescita bis”, dedica alcune norme proprio a questo strumento, per favorire lo sviluppo delle start-up innovative.

D 32 - Data contabile È il giorno in cui la banca registra l’operazione. 33 - Data disponibile È il giorno dal quale il denaro accreditato può essere utilizzato per pagamenti e prelievi. 34 - Data valuta È il giorno dal quale le somme versate iniziano a produrre interessi per il cliente e quelle prelevate cessano di produrli. 35 - Default Si definisce come situazione di default (insolvenza), l’incapacità dell’emittente di un titolo di rispettare le clausole contrattuali previste dal regolamento del finanziamento. Il default può essere formale, quando il prestito subisce una modifica del proprio merito di credito a causa del mancato rispetto, da parte dell’emittente, delle coperture patrimoniali. Il default è sostanziale nel caso in cui l’emittente non sia in grado di corrispondere al sottoscrittore le rate di interesse o di rimborso del capitale.

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36 - Deflazione Fenomeno opposto all’inflazione, la deflazione è la diminuzione del livello assoluto dei prezzi. Può essere positiva, quando è dovuta ad abbondanza dell’offerta (es. calo nel costo dei personal computer dovuto al progresso tecnologico), ma anche negativa, se causata dalla bassa domanda e dalla stagnazione economica. 37 - Derivati Anche se affermatisi come mezzo speculativo, i derivati sono strumenti finanziari complessi che possono anche essere impiegati con funzioni protettive (di copertura). I derivati non sono titoli muniti di un proprio valore, poiché esso deriva, appunto, dal valore dei prodotti finanziari al quale sono agganciati. Il titolo o il bene la cui quotazione imprime il valore al derivato assume il nome di sottostante. Ogni derivato si basa sulla previsione, o se vogliamo, sulla scommessa, che ha come oggetto l’andamento futuro della quotazione di un titolo, del prezzo di una materia prima/merce, la variazione di tassi di interesse, le oscillazioni di valuta. 38 - Documento di sintesi Per il rispetto della trasparenza delle condizioni contrattuali, è un documento obbligatorio che deve essere consegnato al cliente prima della stipula. In esso sono indicate in maniera personalizzata, riferite cioè a uno specifico contraente, le condizioni dell’operazione, che, invece, nel foglio informativo sono pubblicizzate in modo generico.

E 39 - Ebitda (MOL) Earnings Before Interest, Taxes, Depreciation and Amortization, equivalente all’italiano MOL (margine operativo lordo), è un indicatore di redditività di un’azienda basato solo sulla sua gestione caratteristica. Si ottiene sottraendo dai ricavi i costi, con l’esclusione di interessi passivi, ammortamenti, svalutazioni, e imposte. Un Ebitda positivo indica che l’azienda realizza utili in grado di coprire i costi operativi e il costo del personale.

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40 - Escussione Consiste nell’aggressione, da parte del creditore, al patrimonio di un debitore o di un suo garante, per tornare in possesso del proprio credito. Escussione della fideiussione è per esempio l’azione che la Banca (creditore) intraprende nei confronti del Confidi (garante) quando l’impresa (debitore) è palesemente impossibilitata a rimborsare il finanziamento ottenuto. 41 - Esposizione Ricorso al capitale di prestito da parte di un’impresa per soddisfare il proprio fabbisogno finanziario. La necessità di ricorrere al credito è generata dall’asincronia del ciclo finanziario dell’azienda, cioè dai diversi tempi in cui essa sostiene i costi e consegue i ricavi, senza aver la possibilità di sopperire a tale inconveniente con capitali propri o con il ricorso all’autofinanziamento. Un’impresa può esporsi finanziariamente non solo ricorrendo al credito in maniera eccessiva ma anche concedendone in misura sproporzionata o a scadenze che non sono in linea con le proprie esigenze finanziarie. È il caso di quelle aziende che, per “spingere” le vendite, concedono ai clienti dilazioni eccessive rispetto a quelle ottenute dai propri fornitori. 42 - Euribor Acronimo di Euro Interbank Offered Rate, indica il tasso medio impiegato dalle principali banche europee nelle transazioni finanziarie in euro. Viene calcolato quotidianamente ed è usato come tasso variabile base per calcolare gli interessi dei finanziamenti. Esistono vari Euribor, definiti per durate differenti, che variano da una settimana a un anno. Come per tutti i tassi, l’Euribor è crescente con la durata del prestito: l’Euribor a 1 anno (indicato come EUR 12M) è maggiore dell’Euribor a 6 mesi (EUR 6M) e questo è maggiore di quello a 3 mesi (EUR 3M). 43 - Eurirs L’Eurirs (Euro Interest Rate Swap) o Irs è il tasso di riferimento, calcolato giornalmente dalla European Bank Federation. Indica il tasso di interesse medio al quale le principali banche europee stipulano contratti derivati (swap) a copertura del rischio d’interesse. Viene utilizzato come parametro di indicizzazione dei mutui a tasso fisso.

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F 44 - Fabbisogno finanziario Il termine fabbisogno finanziario esprime la necessità di credito di un’impresa. Nella fase iniziale, consiste nell’ammontare dei finanziamenti richiesti dagli investimenti in beni strumentali necessari alla produzione: attrezzature, macchinari, autoveicoli, impianti, ecc. Durante la gestione dell’azienda, invece, il fabbisogno finanziario insorge quando c’è asincronia fra costi e ricavi. Quando questi ultimi non consentono di finanziare il ciclo produttivo si è costretti a ricorrere a fonti esterne di finanziamento. 45 - Factoring È un contratto con il quale l’impresa, dietro il pagamento di una commissione, cede un portafoglio di crediti commerciali alla banca o alla società di factor. Può rappresentare uno strumento interessante per l’azienda che si vede alleggerita dai costi di gestione, amministrativi e di controllo dei crediti, potendo concentrare la propria azione sugli aspetti produttivi e commerciali. La cessione può essere pro soluto: in tal caso il factor si assume il rischio di insolvenza e non potrà chiedere la restituzioni degli anticipi versati al cliente. Nel factoring pro solvendo rimane invece al cliente il rischio dell’eventuale insolvenza dei crediti ceduti. 46 - Fideiussione È una garanzia che può essere prestata da una persona fisica o da una società a favore di un terzo per un prestito, per un mutuo, per la concessione di un bene o di un servizio, per la buona riuscita di un’opera, di un intervento, di una costruzione, e soprattutto di un pagamento. La garanzia prestata dal fideiussore ha carattere accessorio, nel senso che diviene obbligo soltanto nel momento in cui esista da parte del debitore una certificata difficoltà nell’adempiere al suo impegno nei confronti dell’ente erogatore, per il saldo del prestito o del finanziamento. In questo caso, il beneficiario del contratto di fideiussione, può avvalersi, nei termini previsti dal contratto e dalla legge, del patrimonio del fideiussore per la copertura totale o restante del debito insoluto.

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47 - Fido o affidamento Credito massimo che la banca concede a un cliente. La concessione richiede accertamenti sul patrimonio e sul reddito prodotto dal richiedente. 48 - Fiduciaria È una società sottoposta a particolari controlli pubblici, ha come attività l’amministrazione di beni per conto di terzi, la rappresentanza di titolari di azioni/obbligazioni e l’organizzazione contabile di aziende di terzi. 49 - Floor L’opzione chiamata floor (pavimento), nelle operazioni finanziarie a tasso variabile (es. leasing e mutui), pone un limite inferiore al tasso. 50 - Foglio informativo Documento di trasparenza contrattuale contenente informazioni sull’intermediario, sul servizio offerto, sulle caratteristiche dell’operazione e, soprattutto, sulle condizioni economiche (tasso, spese accessorie, ecc.) dell’offerta e sul costo complessivo del prodotto. La consegna al cliente è obbligatoria solo in alcune circostanze: offerte fuori sede, impiego di tecniche di comunicazione a distanza quali il telefono o la posta.

I 51 - Incaglio È il rapporto bancario in temporanea difficoltà ove si assiste al ritardo nel pagamento delle rate di un finanziamento o al rientro su uno sconfino di conto corrente. Si tratta di una situazione in cui la banca esprime richiesta di rientro dell’esposizione entro un termine negoziato con il cliente. Se il debito non viene sanato, alla situazione di incaglio segue quella di sofferenza. La posizione di incaglio bancario (per esempio la presenza di uno sconfinamento nel fido di conto corrente) verrà segnalata in Centrale Rischi così che tutti gli istituti di credito possano venirne a conoscenza.

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52 - Indici di bilancio L’analisi degli indici del bilancio consiste nella costruzione di rapporti dello Stato Patrimoniale e del Conto Economico utili per valutare lo stato di salute dell’azienda e il controllo della gestione. Dalla riclassificazione del bilancio d’esercizio possiamo ricavare indici patrimoniali (mostrano la capacità dell’impresa di essere solvibile nel periodo mediolungo), finanziari (segnalano la capacità dell’impresa nel raggiungere e mantenere un equilibrio finanziario nel breve periodo), di redditività (indicano l’attitudine a conseguire risultati economici positivi), strutturali (evidenziano la composizione delle fonti, degli impieghi e le loro relazioni). L’analisi degli indici viene utilizzata ampiamente anche dalle banche nella valutazione del merito creditizio delle imprese. Fra i principali ricordiamo: ROE, ROI, Ebitda, MOL, MON. 53 - Ipoteca È una forma di garanzia reale che ha la funzione di vincolare un bene immobiliare a garanzia di un credito. Viene effettuata da un notaio, il quale conferisce alla banca, che ha concesso il mutuo, il diritto di vendere l’immobile dato in garanzia in caso di insolvenza delle rate da parte del cliente. 54 - ISC Indicatore sintetico di costo Misura sintetica del costo complessivo di un prodotto finanziario. Nel caso di conto corrente bancario è espresso in euro e comprende le commissioni e le spese che possono essere addebitate al cliente nel corso dell’anno, al netto degli oneri fiscali e degli interessi. Per i finanziamenti è espresso in forma di percentuale e assume il nome di TAEG. 55 - Ius variandi È il potere di modificare un contratto, concesso a un soggetto anche dopo la conclusione del contratto o durante la sua esecuzione. La facoltà dello ius variandi viene impiegata dalle banche quando modificano unilateralmente le condizioni contrattuali del conto corrente. Le variazioni devono essere comunicate per iscritto al cliente. Questi, se decide di non accettare le modifiche peggiorative introdotte, ha l’opportunità di recedere dal contratto senza spese, alle condizioni praticate precedentemente all’esercizio dello ius variandi.

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L 56 - Leasing È un contratto di finanziamento che consente di avere la disponibilità di un bene strumentale in cambio del pagamento di un canone periodico e di esercitare, al termine del contratto, un’opzione di riscatto (di acquisto) del bene stesso per una cifra pattuita, inferiore al valore di mercato del bene. Rispetto al finanziamento bancario, il leasing presenta alcuni vantaggi: consente di finanziare il costo del bene per intero (IVA compresa); dal 2014 inoltre dimezza i tempi di deduzione, rispetto a quelli dell’ammortamento. Diminuendo il periodo di deducibilità, si riduce anche la base imponibile su cui applicare le imposte, liberando quindi maggiore liquidità da mettere a disposizione per l’attività d’impresa. 57 - Leva Finanziaria Il termine leva finanziaria (leverage) o rapporto di indebitamento è un indicatore utilizzato per misurare l’indebitamento di un’azienda. Indebitarsi significa ricorrere a mezzi finanziari di terzi: un processo che deve sempre tenere in considerazione la propria capacità di restituire il debito nel futuro ed evitare il default. Un elevato rapporto di indebitamento porta a considerare l’impresa come rischiosa per i suoi finanziatori, con conseguente aumento degli oneri finanziari a carico dell’azienda.

M 58 - Minibond I minibond sono delle micro-obbligazioni emesse dalle piccole e medie imprese. Questo strumento è stato introdotto allo scopo di aiutare le aziende nel finanziare la crescita, in un periodo, come questo, in cui il credito è decisamente razionato (v. credit crunch) anche da parte del mondo bancario. La regolamentazione sui minibond prevede che l’emittente sia assistito da uno sponsor, cioè un soggetto finanziario che supporti la società nella fase di emissione e di collocamento dell’obbligazione e che mantenga in portafoglio fino a scadenza una quota dei titoli, facili-

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tando la liquidità degli scambi. Le altre condizioni per l’emissione sono che l’ultimo bilancio dell’impresa emittente sia assoggettato a revisione contabile e che i titoli siano collocati esclusivamente presso investitori qualificati. 59 - Moratoria dei debiti Nel 2009 il Ministro dell’economia e delle finanze, il Presidente dell’ABI e le Associazioni delle Imprese hanno firmato un accordo che prevede la sospensione e l’allungamento della scadenza dei finanziamenti. Una misura resasi necessaria in seguito alle tensioni nella gestione finanziaria delle imprese, aggravata dall’allungamento nei tempi di incasso dei crediti, che hanno generato difficoltà nel rispettare le scadenze dei prestiti bancari, contratti in un ambito economico diverso. La moratoria, la cui prima scadenza era fissata al 30 giugno 2010, prorogata e modificata ripetutamente per andare incontro alle mutate necessità delle parti economiche aderenti, al momento della stampa di questo opuscolo, è uno strumento ancora attivo e ampiamente utilizzato. 60 - Mutuo Contratto con il quale il mutuante consegna al mutuatario una determinata somma di denaro (capitale) con l’obbligo di restituirla, entro una certa data, insieme agli interessi. Il rimborso del capitale avviene in modo graduale, secondo pagamenti periodici (rate) che seguono scadenze pattuite (piano di ammortamento).

O 61 - Ombudsman Vocabolo svedese per indicare un rappresentante pubblico, il difensore civico, figura di garanzia a tutela del cittadino. Nel gergo bancario si riferisce a un organismo collegiale di giudizio alternativo alla Magistratura Ordinaria, al quale possono rivolgersi i clienti per risolvere gratuitamente le controversie con le banche e con gli intermediari finanziari in materia di servizi di investimento.

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P 62 - Passivo Nel patrimonio di un’impresa, il passivo indica le fonti da cui l’azienda ha tratto le risorse necessarie per svolgere la propria attività. Comprende gli obblighi verso terzi (banche, fornitori, dipendenti, ecc.) e il capitale netto, costituito dal capitale versato, dalle riserve e dagli utili. 63 - Patrimonio È l’insieme dei beni a disposizione dell’impresa. È costituito dalle immobilizzazioni (beni che vengono usati per molti anni: fabbricati, attrezzature, arredi, impianti), attivo circolante (beni che presto verranno venduti o che verranno usati per produrre disponibilità liquide, crediti, rimanenze), patrimonio netto (capitale e riserve), fondi rischi e debiti (verso fornitori, banche, debiti tributari, ecc.). 64 - Pegno È un diritto reale di garanzia che il cliente riconosce alla banca o a una società finanziaria, costituito su beni mobili che il cliente consegna alla banca. Il pegno viene utilizzato di frequente come garanzia nei prestiti. In caso di inadempienza del cliente, dopo preavviso, la banca può far vendere il bene dato in garanzia. Nell’ordinamento italiano è regolato dagli articoli 2784 e seguenti del Codice Civile. 65 - Perizia (immobiliare) È la valutazione del valore di un immobile, effettuata da un tecnico (perito) su incarico della banca/società di leasing, per definire se la somma richiesta dal cliente è congrua alla garanzia immobiliare (ipoteca). Quest’ultima deve riuscire a tutelare il rimborso del mutuo anche nel caso di inadempienza. 66 - Piano di rientro È un accordo scritto fra creditore (banca, società finanziaria, ecc.) e debitore (imprenditore, privato) con il quale vengono stabiliti i termini

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(numero e periodicità delle rate, tasso, ecc.) per arrivare al pagamento di quanto dovuto. Con la sottoscrizione del piano di rientro, il debitore ammette il proprio status e riconosce l’importo del debito, precludendosi eventuali contestazioni. In caso di mancato pagamento anche di una sola rata, il creditore potrà ottenere un decreto ingiuntivo provvisoriamente esecutivo e iscrivere ipoteca giudiziale. 67 - Pignoramento È l’atto con cui ha inizio l’espropriazione forzata ed è previsto dal codice di procedura civile, all’art. 492. Consiste in un’ingiunzione che l’ufficiale giudiziario fa al debitore di astenersi da qualunque atto diretto a sottrarre alla garanzia del credito esattamente indicato, i beni che si assoggettano all’espropriazione e i loro frutti. 68 - PIL Prodotto Interno Lordo È il valore complessivo dei beni e servizi prodotto all’interno di un paese, destinati a consumi finali, investimenti, esportazioni, al lordo degli ammortamenti. Evidenziando la capacità produttiva dell’intero sistema paese, il P.I.L. rappresenta l’indicatore principale per l’orientamento della politica economica. Per taluni economisti il PIL offre tuttavia una chiave di lettura parziale. Ipotesi questa che ha trovato riscontro nel fatto che proprio i paesi che mostravano un ritmo di crescita brillante (USA, Irlanda, Spagna) sono stati quelli che hanno accusato gli squilibri maggiori. Si stanno affermando indici alternativi, quali l’Indice di sviluppo umano (Human Development Index) che non considerano esclusivamente la crescita economica, ma prestano attenzione a variabili demografiche, sanitarie, educative e distributive. 69 - PMI L’Unione Europea classifica le Piccole e Medie Imprese in base alle loro dimensioni occupazionali e finanziarie. Sono Medie, le imprese con numero di dipendenti <250 e fatturato ≤ 50 milioni di euro (totale di bilancio ≤ 43 milioni di euro), sono Piccole Imprese quelle con <50 dipendenti e ≤10 milioni di euro di fatturato (totale di bilancio ≤10milioni), Micro, quelle con <10 dipendenti e ≤ 2 milioni di euro di fatturato (totale di bilancio ≤2milioni).

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70 - Portabilità o surroga La procedura della surroga, nota anche come “portabilità del mutuo”, consente di “trasferire” il proprio mutuo da una banca a un’altra anche senza il consenso dell’intermediario originario, con la possibilità di modificare i parametri del mutuo stesso (spread, tipo di tasso, periodicità delle rate). È un’opzione applicabile ai soli mutui ipotecari e non alle operazioni di finanziamento con credito di firma. 71 - Portafoglio L’insieme dei titoli mobiliari (obbligazioni, azioni, quote di fondi comuni) e dei valori che il cliente deposita alla banca affinché questa li amministri. 72 - Preammortamento È un periodo del piano di ammortamento che prevede il pagamento di rate composte dalla sola quota interessi. Se, da un lato, il preammortamento consente di affrontare rate iniziali più “basse”, occorre valutare anche il risvolto negativo, costituito dai superiori interessi che renderanno maggiormente oneroso il contratto per il cliente. 73 - Prefinanziamento Anticipo provvisorio, concesso dalla banca, dei mezzi necessari per il compimento di un’opera, acquisto di un bene o svolgimento di un’attività, in attesa della forma definitiva di finanziamento. 74 - Private equity Il termine anglosassone private equity si riferisce alle operazioni di investimento istituzionale nel capitale di rischio in aziende già avviate. Si differenzia dal venture capital che invece riguarda la fase dello start-up imprenditoriale. L’investitore istituzionale apporta risorse finanziarie tramite la partecipazione al capitale societario divenendo, di fatto, socio temporaneo. L’obiettivo per l’investitore è quello di realizzare, nel medio termine, un guadagno (capital gain) attraverso la cessione della partecipazione acquisita. L’impresa, con la nuova dotazione di risorse, potrà realizzare il progetto di sviluppo. Grazie alla presenza dell’investitore come azionista di rilievo, l’azienda vedrà migliorata la propria immagine e credibilità nei confronti delle banche e del mercato.

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75 - Pro soluto Con la cessione del credito il diritto relativo viene ceduto da parte del creditore titolare (cedente) all’acquirente (cessionario) che lo acquista a un determinato prezzo. Il cedente vende, dietro il pagamento di una somma, il suo portafoglio di crediti al cessionario, il quale ne acquista la titolarità. La formula “pro soluto” implica che il cedente garantisca la sola sussistenza e validità del credito e, al contempo, non fornisca alcuna garanzia circa la recuperabilità dei crediti ceduti. 76 - Pro solvendo A differenza della cessione pro soluto, con la clausola pro solvendo il cedente, oltre a garantire la sussistenza e validità del credito, si assume la garanzia per la solvenza del debitore, impegnandosi a pagare al suo posto qualora si rivelasse inadempiente. 77 - Pro-ciclico Indica il muoversi in linea con la tendenza economica, cresce in fasi di espansione del ciclo e diminuisce in fasi di contrazione. L’occupazione, i consumi, gli investimenti, la produzione, sono variabili pro-cicliche.

R 78 - Rata Ciascuno dei singoli pagamenti in cui è suddiviso un prestito da rimborsare, secondo scadenze prefissate. È composta da una quota capitale e da una parte di interessi, dovuti alla banca per il finanziamento. 79 - Rating È l’operazione di valutazione della situazione economico-finanziaria di un soggetto o di un’impresa al fine di stabilire se e in quale misura concedere loro prestiti. Introdotto da accordi internazionali (v. Basilea 2), il rating fornisce un’indicazione sul grado di rischio che non è stazionaria, ma in continua evoluzione. Il monitoraggio periodico del rating può portare a un declassamento (ne consegue un aumento degli oneri finanziari),

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oppure a un miglioramento (maggiore facilità di accesso al credito, condizioni di tasso più favorevoli). 80 - Recesso È il diritto di un soggetto di sciogliersi da un vincolo contrattuale mediante una dichiarazione unilaterale di volontà comunicata all’altra parte. Può essere legale, cioè previsto dalla legge (i.e contratti la cui esecuzione si protrae nel tempo, quando non è stabilito in anticipo il momento della cessazione); oppure convenzionale, quando è previsto contrattualmente con apposita clausola. Spesso in questi casi è anche previsto un corrispettivo, consistente nel pagamento della multa e della caparra penitenziale. 81 - Rinegoziazione Da non confondere con la surroga del mutuo (vedi anche portabilità), indica l’operazione con la quale le parti ridiscutono il contenuto dei patti ai quali si sono vincolati in precedenza. 82 - Rischio di insolvenza (o di credito) È il rischio che, nell’ambito di un’operazione creditizia, il debitore non adempia - anche solo in parte - ai suoi obblighi di rimborso del capitale e/o al pagamento degli interessi al suo creditore. 83 - ROE (Return on Equity) ROE = Utile netto/Patrimonio netto. È un indice di bilancio che misura la redditività del capitale proprio e che esprime molto sinteticamente i risultati economici dell’azienda. 84 - ROI (Return on investments) Ritorno sugli investimenti dato dal risultato operativo/Capitale investito netto operativo. Indica la redditività e l’efficienza economica della gestione caratteristica a prescindere dalle fonti utilizzate: esprime cioè quanto rende il capitale investito in quell’azienda. 85 - ROS Return On Sales (Ritorno sulle vendite) Il ROS si ottiene dal rapporto tra l’utile operativo e il fatturato. Indi-

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ca la redditività operativa (derivante cioè dalla gestione caratteristica dell’impresa) delle vendite; più l’indice è elevato e cresce nel tempo, più la redditività è positiva e le prospettive favorevoli.

S 86 - Salvo buon fine La clausola, indicata in sigla come “s.b.f.” o “sbf ”, è condizione della ricezione di un pagamento effettuato mediante la girata di un titolo, pagamento del quale si dà quietanza provvisoria. Solo quando il titolo verrà onorato, il pagamento si considererà perfezionato e con esso sarà assolta l’obbligazione di chi deve effettuarlo. 87 - Sconfinamento Utilizzo da parte di un titolare di conto corrente, in via temporanea, di un importo superiore a quello precedentemente stabilito come ammontare massimo di fido. 88 - SEPA (Single Euro Payments Area) Area Unica dei Pagamenti in Euro è un progetto promosso dalla BCE e dalla Commissione Europea a seguito all’introduzione dell’euro, per estendere il processo d’integrazione europea ai pagamenti al dettaglio in euro, effettuati con strumenti diversi dal contante (bonifici, addebiti diretti e carte di pagamento). 89 - Sistema di informazioni creditizie (SIC) Sono delle banche dati che raccolgono e gestiscono informazioni relative a richieste/rapporti di credito. Gli enti partecipanti (banche e società finanziarie), su base volontaria, forniscono dati relativi ai rapporti di credito dei clienti e, per contro, hanno l’opportunità di verificare le informazioni (andamento dei pagamenti, esposizione debitoria residuale, stato del rapporto), relative ai soggetti sanciti che intendono accedere ai servizi delle banche.

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90 - Smobilizzo Operazione mediante la quale i valori mobiliari, immobiliari, titoli o strumenti finanziari vengono trasformati in disponibilità liquide, tramite la vendita. 91 - Sofferenza Crediti vantati da banche nei confronti di clienti che versano in grave e non momentanea difficoltà economica, per il cui recupero, ancorché parziale, sono state esperite azioni giudiziarie. Gli istituti di credito sono tenuti, periodicamente, a comunicare alla Centrale dei rischi, costituita presso la Banca d’Italia, i crediti in sofferenza e i nominativi collegati. Con l’espressione posizione in sofferenza si indicano coloro che non sono più in grado di garantire la loro solvibilità nei confronti degli operatori con cui hanno concluso affari. 92 - Spese di istruttoria Voce di costo che l’ente finanziatore pone a carico del richiedente per la copertura delle spese relative alla domanda di finanziamento. Rientrano all’interno dell’operazione come costi accessori e vengono conteggiate in percentuale all’interno del TAEG. Alcune società mascherano, solitamente sotto la voce “spese di istruttoria”, alcuni costi (indicati invece contrattualmente come spese di consulenza sul finanziamento), richiedendo tali costi in anticipo “per l’apertura della pratica”. 93 - Spread Il termine inglese indica la differenza o “divario” nel rendimento tra due titoli, oppure la maggiorazione applicata dagli istituti di credito alle operazioni di prestito. Lo spread viene aggiunto al costo del denaro: la loro somma dà il tasso nominale. 94 - Start-up Con il termine start-up si identifica l’operazione e il periodo durante il quale si avvia un’impresa. Si tratta di solito di aziende appena costituite, nelle quali vi sono ancora processi organizzativi in corso. In questa fase possono avvenire operazioni di acquisizione delle risorse tecniche correnti, di definizione delle gerarchie e dei metodi di produzione, di ricerca

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di personale, di attività per l’accesso al mercato. Possono essere individuati tre stadi di sviluppo: ideazione, avvio e consolidamento. L’ideazione è la fase nella quale, attraverso la redazione di un business plan, è verificata la fattibilità dell’idea imprenditoriale. Con l’avvio l’impresa fa il proprio ingresso sul mercato e inizia a vendere prodotti e servizi. Nel consolidamento l’azienda rafforza la propria presenza sul mercato generando utili, accresce il proprio capitale umano con competenze manageriali e tecniche, inizia a sviluppare nuovi prodotti e servizi, si orienta verso nuovi mercati.

T 95 - TAEG (Tasso Annuo Effettivo Globale) È il tasso di interesse applicato a un credito, comprensivo di commissioni e oneri accessori. Il calcolo del TAEG permette di valutare correttamente il costo effettivo di un finanziamento, tenuto conto della durata e delle date previste per i rimborsi, nonché di tutti i costi (quali, ad esempio, le spese di istruttoria) richiesti al debitore per l’erogazione del prestito. L’adozione di un’unica formula di calcolo per l’erogazione del credito al consumo consente di effettuare significative comparazioni tra le diverse offerte del mercato. 96 - TAN (Tasso Annuo Nominale) Indica il tasso di interesse “puro”, applicato in percentuale sul credito concesso su base annua. “Puro” significa che non comprende spese o commissioni e non indica il costo complessivo del finanziamento, espresso invece dal TAEG. Un prestito con TAN pari a zero potrebbe avere un TAEG molto maggiore di zero. 97 - Tasso interbancario Tasso d’interesse con il quale vengono remunerati i depositi, nei rapporti tra aziende di credito di uno stesso paese. Si definisce passivo quando attiene al tasso d’interesse che una banca paga sui depositi effettuati da un’altra azienda di credito o da un’altra istituzione finanziaria. Attivo è, viceversa, quello che una banca fa pagare a un altro istituto creditizio per i prestiti che gli sono stati accordati.

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98 - Tasso usura Per capire se chi presta denaro lo fa a tassi d’usura, occorre verificare che il tasso d’interesse praticato nel finanziamento non superi il cosiddetto “tasso soglia”, che si ottiene aumentando del 50% il tasso effettivo globale medio (TEGM), relativo alla categoria di operazioni alla quale appartiene il finanziamento effettuato. Tutti i TEGM vengono aggiornati e pubblicati trimestralmente sulla Gazzetta Ufficiale e sono esposti, per legge, in ogni sede o sportello aperto al pubblico di banche e intermediari finanziari. 99 - TEGM (Tasso Effettivo Globale Medio) Si riferisce agli interessi annuali praticati dalle banche e dagli intermediari finanziari per le operazioni di mutuo, fido, conto corrente. Comprende le spese, le commissioni e le remunerazioni a qualsiasi titolo, escluse le imposte e le tasse. Il TEGM viene rilevato ogni tre mesi dalla Banca d’Italia per conto del Ministero dell’Economia e delle Finanze e pubblicato nella Gazzetta Ufficiale e sui siti della Banca d’Italia e del Ministero. Il TEGM è il parametro fondamentale per calcolare il limite oltre il quale gli interessi sono ritenuti usurari.

V 100 - Venture capital È una forma di investimento con la quale una società finanziaria acquisisce partecipazioni di minoranza in imprese che, in relazione al loro contenuto innovativo, presentano buone prospettive di crescita nel medio termine ma anche un elevato rischio d’investimento. L’investimento è di medio periodo (5-10 anni) e termina con lo smobilizzo della partecipazione, quando l’impresa finanziata abbia raggiunto lo sviluppo sperato e abbia, pertanto, incrementato in misura considerevole il suo valore.

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