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Donatello Ferrante, dalla Bocconi al delivery: «Rinasco dal Covid entrando nelle case dei golosi»

Cambio pelle e investo su delivery di qualità, customer care e sicurezza

Casa della Pasta di Donatello Ferrante Via L. Colombo, 10 - Lavena Ponte Tresa Tel: 0332/52.33.90 - 79/85.27.753 | Cell: 340/40.02.262 email: info@ferrantecatering.com | www.ferrantecatering.com

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Donatello Ferrante, dalla Bocconi al delivery: «Rinasco dal Covid entrando nelle case dei golosi»

Un bocconiano in cucina. Da sempre amante del buon cibo, ma anche dotato di quell’intuito che gli ha permesso di trasformare un laboratorio artigianale del 1957 – quello di Lavena Ponte Tresa dove, dice lui, «ho fatto la gavetta durante gli anni universitari» e che dal 2004 è il suo regno – in un punto di riferimento del food artigianale-gourmet. “La Casa della pasta” di Ferrante Donatello, che è conosciuto da tutti però come Ferrante catering & banqueting, ha fatto i conti con il primo lockdown e li sta facendo con questa seconda restrizione. Che ha rimescolato gli ingredienti del fare impresa e ha portato anche gli imprenditori del settore alimentare a rivedere strategie culinarie e di marketing. A tal punto che Donatello Ferrante, da sempre impegnato nel catering (è fornitore ufficiale della Camera di Commercio di Varese), ha fatto della sua attività un riferimento del delivery di qualità – www. deleat.eu – e della velocità rivolta ad una sempre maggiore customer care.

Come si rinasce? Partendo da sicurezza e legalità

Come si rinasce in una situazione di emergenza come quella che stiamo vivendo? L’imprenditore, con in tasca una laurea in economia aziendale, dice che «la pandemia è una di quelle tante variabili non prevedibili che possono arrivare da un giorno all’altro. I Dpcm hanno generato non poca confusione e gli imprenditori, dopo un momento di sconforto, hanno dovuto decidere quale sarebbe stato il loro futuro. Dopo due giorni particolarmente stressanti mi sono chiesto come avrei dovuto riorganizzare l’attività in sicurezza e assoluta legalità».

Il trasporto sicuro che assicura freschezza

Partendo dai macchinari e dalla cucina: con l’acquisto di un termosigillatore, spingendo su piatti adatti a tutti ma non da tutti assaggiati (il menù ne conta circa cinquanta) e con un trasporto sicuro «per non interrompere la catena del fresco». Perché Donatello Ferrante, che una volta raccolte le ordinazioni accende il motore e raggiunge direttamente i clienti a casa in tutta la provincia di Varese, ha pensato proprio a questo: «Il Delivery non ha nemmeno lontanamente coperto le perdite della mancata attività di catering, ma mi permette di fare un po’ di cassa con prodotti sicuri – prosegue l’imprenditore quarantacinquenne. Prodotti freschi, ma anche surgelati, confezionati in vaschette termosigillate – pronte per il forno a microonde – con tanto di etichette dove indico ingredienti e allergeni, data di produzione del lotto, data di scadenza a fresco con modalità per la conservazione. Il cliente può scegliere tra un prodotto da consumare entro 5 giorni, oppure surgelato da consumare entro tre mesi».

Mangi bene e stai bene. Senza uscire di casa

Il segreto di questa “riconversione” sta, anche, nella rete: «Il

sito realizzato poco tempo fa con un mio amico bloccato in casa dal primo lockdown, ora è diventato un sito di e-commerce (www.deleat.eu) che permette anche il pagamento con PayPal. E sui social si è sempre attivi, perché voglio che la gente stia bene mangiando bene».

I piatti “a sentimento” della mamma e quelli goduriosi del papà

D’altronde, non potrebbe andare diversamente: la passione del buon cibo e della grande tradizione italiana è arrivata dritta a Donatello grazie alla mamma, che a Lavena ci è nata, e al padre pugliese. «Mamma che assaggia e aggiusta i piatti “a sentimento”, senza preoccuparsi delle quantità – ricorda lo chef – e il papà che nasce dai piatti goduriosi del Sud, dove il dito d’olio di condimento si misura in verticale». Così a trent’anni, dopo un’esperienza in una multinazionale tedesca, Donatello Ferrante lascia tutto e si rifugia dietro ai fornelli: «La mamma ha introdotto me e le mie due sorelle ai lavori domestici sin da piccoli. Ma alla sistemazione della cameretta, io ho sempre preferito osservarla cucinare». Il catering lo affascina da subito, ma le difficoltà non sono mancate: «Ho aperto un’azienda senza avere alcun punto di riferimento, ma la laurea mi ha aiutato a formare una mente elastica predisposta allo studio. Da qui la scelta di dotarmi di nuovi fornitori, di acquisire nuovi clienti e superare gli errori fatti. Economia aziendale mi ha dato una mano anche nel definire la scheda costo di un piatto, nella contabilità fiscale dell’attività e nel tenere quelle relazioni che sono il lievito madre di un’impresa come la mia».

Voglio essere ottimista

Per un imprenditore c’è sempre un futuro. È per questo che Donatello Ferrante è ottimista sui tempi che verranno e vuole «resettare il 2020 per arrivare al nuovo anno più motivato che mai e più che mai propositivo. Spingendo su prodotti buoni, salutari, sani e ricchi di gusto». Il gusto pieno di una sfida già vinta.

2020

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