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Un amore di azienda: «La mia forza è Monica. Paura? Tantissima, ma la soddisfazione…»

È più facile fare un figlio che avere un’azienda

Elettrotec Automazione Srl Via Patrioti, 13 - Inarzo Tel: 0332/96.42.49 email: informazioni@elettrotec-automazione.com www.elettrotec-automazione.com

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Un amore di azienda: «La mia forza è Monica. Paura? Tantissima, ma la soddisfazione…»

«L’azienda aprila pure, ma non portiamoci a casa il lavoro». A dirlo è Monica Lorenzetti, cinquantadue anni a settembre e moglie di Marco Capitani, cinquantacinque a novembre. L’importante è chiarirsi: «Quando lavorava a Buguggiate come dipendente – prosegue Monica – mio marito aveva orari impossibili. Poi, per diversi motivi, l’impresa decise di chiudere e Marco, che da anni cullava questo desiderio di mettersi in proprio, migliore occasione non l’avrebbe potuta chiedere». Paura? «Tantissima, ma se non fai qualcosa di rischioso non hai la soddisfazione di avercela fatta», interviene l’imprenditore.

Siamo diventati più forti: ora condividiamo tutto

Monica e Marco sono una coppia che mette di buonumore. Spumeggiante, positiva, stimolante. La verve che ci mettono ogni giorno nella loro azienda di automazione industriale per macchine speciali, a Inarzo, è contagiosa. Il rapporto che li unisce è di quelli che lasciano il segno: «Da quando abbiamo aperto la Elettrotec Automazione, ciò che ci unisce è diventato più forte. Anni fa, quando si tornava dal lavoro, ci raccontavamo come era andata; oggi condividiamo gioie e preoccupazioni. Cresciamo insieme, e ogni giorno è come se si arrivasse a definire sempre un nuovo accordo tra noi», incalza l’imprenditrice. Alla quale fa eco l’altra metà del cielo: «L’azienda, in realtà, nasce nel 2005 con l’apporto di un altro socio che, però, nel 2010 ha deciso di andarsene: forse i sacrifici erano troppi. In quel momento sono entrato in crisi, ed è grazie a Monica se ora siamo qui a fare ciò che ci piace. Inoltre, è lei ad aver cambiato la mia vita: aiuta a fare chiarezza e calibra i preventivi. A volte tiene il broncio perché è permalosa, però se non c’è si sente la sua mancanza».

Un’impresa, due anime: Monica è puntigliosa, Marco non sbaglia mai

I complimenti sono rari, perché Marco Capitani è fatto così, eppure alla fine cede: «Nel lavoro ho messo la mia anima ma anche quella di Monica. La sua vicinanza mi dà sicurezza». A Monica, invece, cosa piace del marito? «La lealtà. Però se io sono puntigliosa, lui non dice mai di aver sbagliato». Insomma, insieme fanno una bella squadra anche se ammettono che «è più facile fare un figlio che avere un’azienda. La Elettrotec è nostra, abbiamo nove dipendenti (cinque dedicati ai software e tre ai cablaggi), il lavoro non manca ma qualche pensiero c’è sempre: la riga finale del bilancio fa la differenza».

Alessandro e i genitori in azienda: «Il capo è la mamma» Nel frattempo, in azienda il figlio ci è entrato. Il suo nome è Alessandro, ventenne, con un diploma da geometra e la passione per l’architettura condivisa con la sorella Giorgia, di diciassette anni. Che ad architettura si iscriverà. La parola passa al giovane: «Lo ammetto: forse per comodità, ma

soprattutto perché mi piace studiare e programmare con i software e dedicarmi alla parte robotica delle macchine, ho deciso di scommettere sull’azienda di famiglia. Comunque, qui il vero capo è mamma». Programmi tridimensionali, una piccola stampante 3D per realizzare componenti per la copertura dei cavi delle macchine e il desiderio di acquistarne un’altra: più grossa, professionale. La strada è aperta, grazie ai genitori in azienda. Ma come si fa? Risponde Monica: «L’opportunità gliela abbiamo data, e da parte mia mi sono ripromessa di non fare la mamma sul posto di lavoro. Poi Alessandro non si approfitta del fatto di essere nostro figlio. Io, invece, seguo l’amministrazione, arrivo in azienda alle nove e trenta e ci resto per qualche ora. D’altronde, sono sì o no la moglie del titolare?». Marco è della stessa idea, però «a volte lo chiamo e gli dico “la mamma ha detto…”: è difficile, non c’è che dire».

Lo zio Elio, lo sci e l’opera lirica. Ma l'azienda è rock

Un po’ meno difficile, forse, di quanto ci si aspettasse grazie anche agli «amici più stretti che ci hanno ammirato per questa nostra decisione – dice Monica – e a mio zio, Elio Gherardi. Lui ci ha sempre dato i consigli giusti, quelli più importanti. Addirittura, quando il socio se n’è andato è stato lo zio a incoraggiarci e a dire che “probabilmente doveva andare così, e sono convinto che tutto andrà bene”». Monica e Marco si guardano, sorridono, si completano. Anche quando si tratta di prendersi una pausa dal lavoro e dedicare un po’ di tempo ai propri hobby: Marco nuota, Monica no. Marco scia e Monica, per seguire la famiglia, ha deciso di imparare ad andare sulle piste compiuti i quarant’anni. Ma la moglie, se di passione si deve parlare, non può nascondere quella che più la rende felice: «Mi piace la musica; soprattutto l’opera lirica. Appena posso, anche se è sempre più difficile proprio per le ore che devi dedicare all’attività, vado all’Arena di Verona. O al Teatro alla Scala di Milano, per godermi qualche balletto». Per poi fare ritorno alla Elettrotec, dove i ritmi somigliano più ad uno sfrenato rock’n’roll.

2019

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