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Due cuori e una ruota. Il monociclo di Marco e Amedea fa impazzire gli sportivi

Non ci annoiamo mai. E se ogni tanto tiriamo il fiato, quasi ci offendiamo

Vitalber Srl Via del Riveccio, 33 - Varese Cell: 335/60.42.430 email: marco.vitale@unaruota.com | www.unaruota.com

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Due cuori e una ruota. Il monociclo di Marco e Amedea fa impazzire gli sportivi

«Annoiare, non ci annoiamo mai. E se ogni tanto tiriamo il fiato, quasi ci offendiamo». Marco Vitale e Amedea Bruni, marito e moglie, sono una formula matematica dalle tante soluzioni. E insieme sono irrefrenabili: idee, intuizioni, progetti, piani marketing e prodotti. Mai fermi.

La Wikipedia del monociclo

Alcuni hanno definito www.unaruota.com, il sito della loro attività – la Vitalber Sas – la “Wikipedia del monociclo” perché lì si trova tutto e tutto è spiegato nei minimi dettagli. D’altronde è questo che Marco fa dal 2007: «Invece di andare in pensione abbiamo iniziato come rivenditori di prodotti finiti da Inghilterra e Germania. Poi a fine 2015, con l’entrata in azienda di Amedea, diventiamo produttori: fondiamo una startup, diamo forma e contenuti al brand Mad4One (se l’è inventato Amedea, dopo aver notato che ero uscito “pazzo per una ruota”) con il logo disegnato da un grafico ungherese», interviene Marco. «Il nostro motto? Qualità, affidabilità e flessibilità».

L’ultima invenzione: la “sella-manubrio” Handle Saddle

Tra le mani di questo imprenditore di sessantaquattro anni, c’è l’ultima invenzione dell’azienda varesina: «È la Handle Saddle: per passare dall’idea al prodotto ci sono voluti dieci anni. Si tratta di una sella facente anche le funzioni di un manubrio che privilegia il concetto di presa, maneggevolezza e libertà di movimento. Inoltre, è robusta tanto quanto una sella tradizionale, anche se il suo peso è dimezzato». Con questa, per rendersene conto basta guardare uno dei tanti video caricati su www.mad4one.com, gli atleti ci fanno miracoli di abilità, equilibrio, velocità e destrezza ginnica. Su una ruota sola.

Taylor made, alta qualità e supernicchia ma «si fa fatica» Perché quelli di Marco e Amedea sono «monocicli da competizione, per uso sportivo e non propriamente circense. Ci muoviamo in una super nicchia, in Europa ci sono tre produttori e in Italia sono l’unico». Si potrebbe dire che a Marco Vitale piace vincere facile, ma non è così. La logica della moglie Amedea aiuta a fare chiarezza: «Per stare a galla dovremmo raddoppiare il fatturato: i nostri monocicli sono di alta qualità, progettati da noi in ogni particolare e realizzati in modo sartoriale (taylor made). Per questo hanno costretto i nostri competitor a doverci seguire per non perdere il passo. Eppure, nonostante i prezzi di vendita siano più che accessibili – si va dai cento euro (o poco più) per il basic da freestyle agli ottocento euro per le altre specialità – si fa fatica». Nonostante la vendita online diretta B2C da Varese verso tutto il mondo.

Il team Mad4One nel mondo: a Grenoble con il Mad Camper

Per la Vitalber, oggi la Germania rappresenta il primo mercato mondiale: «In Europa stiamo crescendo – incalza Marco Vitale

– anche grazie al sito che abbiamo realizzato in lingua tedesca (www.mad4one.de), mentre negli Stati Uniti e Canada i clienti sono contenti ma non facciamo numeri rilevanti. Il mondo è grande e lo sono anche le distanze culturali». Eppure, il team Mad4One, composto da circa trenta rider, porta questa impresa ovunque. Per esempio, ai campionati del mondo. Che sono una vera e propria Olimpiade del monociclo, si tengono ogni due anni, raggruppano nove specialità e richiamano in media più di 1.500 persone. Nel 2020 l’appuntamento sarà a Grenoble, in Francia, e Amedea e Marco ci andranno con il loro Mad Camper: «Un mezzo che si trasforma in shop da trenta metri quadri dove ci sono le ultime novità, i pezzi di ricambio, l’assistenza clienti», rimarcano marito e moglie.

Lui “uomo dei sogni”, lei “donna dei numeri”

I due sono a capo di una piccola impresa, che «si è buttata nella mischia», proprio grazie a questa loro complicità: «A farci incontrare è stato l’amore: di Marco mi è piaciuta subito la sua determinazione, la vita rocambolesca, con lui non ci si annoia mai. Quando si innamora di qualcosa, pensa solo a quella», dice Amedea. Mentre Marco è un sognatore burlone: «Di lei, a parte gli occhi azzurri, mi piace tutto…». Probabilmente il suo essere pragmatica, perché Amedea è la donna dei numeri, dei bilanci e delle lingue: parla italiano, inglese e tedesco. Con loro anche Francesco Luoni, che l’inglese lo sa e alle spalle ha qualche anno di ingegneria. Marco dice che «poco dopo essere nato mi ero già messo in proprio», mentre Amedea ha un passato come ex vicedirettore di un’azienda svizzera con 200 dipendenti: il primo inventa; la seconda bilancia l’invenzione con i conti.

Pedalare insieme “12x12x12”

Si pedala insieme: «Abbiamo le competenze per farlo, abbiamo ideato e realizzato il mozzo per le ruote con un investimento in prototipi di decine di migliaia di euro, produciamo in casa le ruote, dal 2018 ad oggi abbiamo messo sul mercato due nuove linee (quella da competizione in alluminio e quella in acciaio, che si difende) con diciotto prodotti l’una. Abbiamo anche un magazine online dal titolo “12 Mesi, 12 Top Rider, 12 Interviste by Mad4One” – fa sapere Amedea. In pratica, facciamo parlare i migliori rider a livello mondiale: da Florian Rabensteiner (italiano, pluricampione mondiale di Downhill e non solo) a Alina e Leonie (gemelle tedesche di velocità su pista), da Kaito Shoij (che fa Freestyle ed è stato un artista del Cirque du Soleil) a Ben Soja, austriaco, specializzato in Downhill e astrofisico».

2019

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