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Dispositivi anti abbandono, il top di mercato “Baby Bell” è made in Gavirate. «L’italia? Non è un Paese per imprenditori»

L’Italia non è un Paese per imprenditori e il cambio generazionale è sempre delicato

Italbell Srl Via della Ciocca, 18 – Gavirate Tel: 0332/33.00.57 email: jacopobelli@italbell.com | www.steelmateitalia.it

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Dispositivi anti abbandono, il top di mercato “Baby Bell” è made in Gavirate. «L’italia? Non è un Paese per imprenditori»

Jacopo Belli ha quarantuno anni, si è laureato in economia aziendale nel 2004, è a capo della Italbell di Gavirate, e il prodotto che ha sviluppato con la cinese Steelmate, su una sua idea, è tra i 3 prodotti più venduti in Italia per quanto riguarda i dispositivi anti abbandono. Lo ha battezzato “Baby Bell”, ed è stato lanciato sul mercato distinguendosi da tutti gli altri prodotti simili. A tal punto che dal 2018, ad oggi, è stabilmente nelle prime posizioni di vendita nella categoria prima infanzia di Amazon.

Una storia di famiglia: il nonno genio e il papà che va nel mondo

L’imprenditore di Gavirate dice che «bisogna sempre conservare la propria indipendenza». E lui lo ha fatto: «Nonno Alessandro e papà Riccardo hanno sempre lavorato nel settore dell’auto. Il nonno era un vero inventore, un genio e un grande imprenditore. Dal nulla ha creato l’Elettromeccanica Belli, che arrivò ad essere il terzo produttore italiano di trombe e clacson. Ricordo che produceva anche i volanti per la Duetto dell’Alfa Romeo. Tutto è iniziato da lui e grazie a lui. Papà, invece, si è concentrato maggiormente sull’export con un’altra società, sempre dedita alla vendita di prodotti per l’automotive». Jacopo studia, ma in fatto di lavoro può dire la sua: «Ho iniziato a fare il magazziniere all’età di tredici anni. Durante l’estate e a Natale, invece, davo una mano per l’inventario. Una volta laureato entro nell’azienda di famiglia, e mi scontro con i primi, grossi problemi: l’Italia non è un Paese per imprenditori e il cambio generazionale è sempre delicato». Ma il giovane si mette in gioco: lascia l’azienda di famiglia e fonda la Italbell. E dice: «Importiamo accessori per auto, ma dico sempre che il nostro lavoro non è semplicemente quello di comprare e rivendere. C’è di più».

Baby Bell: sicuro due volte

C’è “Baby Bell”, un prodotto diverso che è stato pubblicizzato con uno slogan tanto semplice quanto efficace: «Doppia sicurezza». Perché? A rispondere è Jacopo, che entra in contatto con la Steelmate nel 2007 e si butta da subito, con risultati importanti, nel business dei sensori di parcheggio facendo conoscere ed apprezzare il marchio Steelmate sul mercato italiano. Nel 2013, dopo aver siglato la partnership ed essere diventato a tutti gli effetti la filiale italiana della Steelmate, amplia la gamma di prodotti con i sensori per pneumatici, retrocamere, allarmi. Poi, due anni fa l’esplosione dell’anti abbandono: «Però, se ne parlava dal 2015», sottolinea l’imprenditore.

Il bip che tranquillizza i genitori

Il perché “Baby Bell” è diverso, ce lo racconta lui: «“Baby Bell” ha tre funzioni. La prima: quando l’auto viene spenta, emette

un allarme sonoro, il display diventa rosso e lampeggia per avvisare il conducente che il bimbo è ancora seduto sul seggiolino. La seconda: se il piccolo non è seduto correttamente, il dispositivo emette tre “bip” di allarme e il display diventa rosso. La terza: per attivare il sistema di messaggistica di allerta è necessario scaricare gratuitamente, installare e attivare l’app Baby-Bell e collegare con l’apposito cavo di alimentazione uno smartphone (sistemi Ios e Android) nella presa Usb del display del prodotto, o in una presa di alimentazione della vettura». Sotto l’imbottitura del cuscino del seggiolino, è stato inserito un pad (un tappetino di 5 millimetri) che evita il contatto a pelle tra il bambino e il dispositivo. Ma il punto sul quale insiste Jacopo Belli, è questo: «“Baby Bell” funziona quando si è in auto a fine viaggio e quando il bambino è seduto. Dopo questo primo allarme, appena dopo aver spento il motore, interviene la app che ricorda nuovamente ai genitori di portare il figlio al di fuori della vettura».

Certificato con tutta l’esperienza della Steelmate

A questo, si aggiungono la certificazione di conformità alle direttive CE sulle apparecchiature radio (salute, sicurezza, compatibilità elettromagnetica, uso efficiente delle radiofrequenze), la dichiarazione di conformità RoHS (le restrizioni del Parlamento Europeo e del Consiglio Europeo nell’impiego di determinate sostanze pericolose nella costruzione di apparecchiature elettriche e elettroniche) e i crash test con i seggiolini. Ma anche tutta l’esperienza e la serietà di un’azienda come la Steelmate, che oggi possiede la maggiore quota di mercato nel campo dei prodotti elettronici in Cina. Con più di vent’anni di esperienza alle spalle, e un team ricerca & sviluppo formato da più di 120 ingegneri, l’azienda vende i propri prodotti in oltre 90 Paesi.

Il prodotto ha avuto successo: è presente in quasi tutte le maggiori catene italiane dell’infanzia e delle tecnologie per auto. Ma arrivarci non è stato facile. Così come spesso accade per tutti quei prodotti che devono lottare con altri nelle nicchie di mercato: «Mi sono messo a studiare tutti i singoli particolari – dice Jacopo Belli – per non tralasciare nulla che potesse renderlo poco appetibile. Nel 2018 abbiamo sviluppato i primi prototipi e poi l’abbiamo presentato al mercato italiano. Dove si è posizionato in modo più che positivo». 2020

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