3 minute read

La 10Micron ha la passione per le stelle e la testa sulle spalle

Il padre imprenditore al figlio: «Così non si può andare avanti: cosa aspetti? Inventati qualcosa»

10Micron by Comec Snc Via Archimede, 719 - Caronno Pertusella Tel: 02/96.45.73.30 email: info@10micron.com | www.10micron.com

Advertisement

La 10Micron ha la passione per le stelle e la testa sulle spalle

Giorgio Mariotti ha settantanove anni, e nel bel mezzo del racconto del figlio – a Ivan si deve l’idea di 10Micron, la divisione della Comec che produce puntatori computerizzati per telescopi – pone una semplice domanda: «Lei non guarda mai il cielo?». Impossibile non guardarlo, ma è difficile farlo come lo fanno loro. Questi imprenditori hanno la “testa tra le stelle” e sulle spalle.

Muoversi alla velocità delle stelle

Da quando è stata fondata, negli anni Duemila, la 10Micron è diventata un punto di riferimento mondiale nel settore. Puntatori per telescopi che sono gioielli di tecnologia informatica, elettronica e meccanica realizzati con materiali nobili (alluminio, bronzo e acciai) da Germania e Svizzera; cuscinetti dall’Italia; alcuni particolari dal Giappone. Non solo per hobbisti ma anche per Università cinesi che hanno usato le strutture della 10Micron sulle montagne del Tibet in un Osservatorio che, a 5.100 metri, è il più alto dell’Emisfero Nord; negli ambienti estremi del Canada (i puntatori devono resistere anche fino a -50 gradi) per alcuni studi di fisica dell’atmosfera; in Estremo Oriente. Utili per l’ambiente? «Non nascono con questo fine – sottolinea Ivan Mariotti – però possono essere usati anche per lo studio della trasparenza dell’atmosfera e la presenza delle polveri. Invece si adottano nel settore aerospaziale, nella laser-communication (comunicazioni ottiche in spazio libero), nella raccolta dei dati a scopi scientifici e nel monitoraggio dei confini perché veloci, stabili, precisi e a manutenzione zero».

Quando la passione di gioventù salva l’azienda

E dire che tutto è nato da una passione e da una richiesta. La prima è grande ma sempre passione è quella per l’astronomia di Ivan Mariotti, dall’età di diciassette anni iscritto al gruppo astrofili “Giovanni e Angelo Bernasconi” di Saronno e da sempre attento alle scienze: «Ai tempi del Liceo Scientifico seguivo lezioni extra di chimica. Poi al quarto anno mio padre si presenta con un telescopio per osservare la Cometa Halley: un po’ per scherzo inizio a produrre alcuni componenti per me e gli amici. Poi arriva la crisi della meccanica negli anni Novanta, che colpisce anche la Comec, da sempre fornitrice per il settore aeronautico, per imprese produttrici di macchine utensili di precisione e aziende specializzate in valvole».

«Bisogna fare qualcosa: cosa stai aspettando?»

Allora ecco la domanda, che papà Giorgio fa al figlio: «Così non si può andare avanti: cosa aspetti? Inventati qualcosa, hai carta bianca». Ivan ha poco più di vent’anni, da quando ne aveva otto scarabocchia sul tecnigrafo, e si ingegna: si accorge di un vuoto di mercato nell’attrezzatura per telescopi e puntatori (in Europa nessuno li produce, mentre gli Stati Uniti sono all’avanguardia) e così dal 2001 al 2003, dopo aver

acquistato un software 3D, nascono i primi treppiedi sui quali montare l’attrezzatura. Poi arriveranno i puntatori, che permettono di seguire gli spostamenti delle stelle per realizzare fotografie pulite, perfette e di precisione millesimale: «Dieci micrometri, da qui il nome dell’azienda. Ma non ci accontentiamo, perché di fronte ad un mercato agguerrito si diventa competitivi se si è in grado di offrire un prodotto integrato, progettato e realizzato completamente al proprio interno – rimarca l’imprenditore. La scelta di occuparci anche di elettronica e software è stata la nostra salvezza con strutture dotate di tastiera, programmi, database degli Astri (un tempo si usavano gli Atlanti stellari, oggi i cataloghi elettronici) e una solida ricerca informatica».

Pensare da hobbisti, lavorare da inventori

In realtà, ciò che salva la 10Micron è la capacità di pensare da “amatori delle stelle”: «Gli appassionati vogliono scattare foto estetiche ma anche di ricerca scientifica, così in questi ultimi anni – sottolinea l’imprenditore – abbiamo composto un sistema che gli altri concorrenti non hanno (puntatori computerizzati con sensori digitali di ripresa rapidi) attraverso una tecnologia ingegnerizzata e brevettata a livello europeo che porta ad un’assoluta precisione di puntamento degli astri». In tutto questo c’è un complice che risponde al nome di Filippo Riccio: «È laureato in fisica nucleare e da diciotto anni passa due giorni alla settimana qui alla 10Micron – dice con orgoglio Ivan. Con lui abbiamo messo a punto quel software complesso, ma non complicato, apprezzato anche dagli hobbisti proprio perché nato da chi conosce le loro esigenze. Un lavoro, il nostro, che sta avendo ottimi riscontri proprio nella patria dei puntatori, l’America: la rivista Astronomy, una fra quelle con la maggior reputazione del Nuovo Continente, ha premiato il Gm1000, la montatura alla tedesca computerizzata, come prodotto del 2018».

2019

This article is from: