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Steam, dove la matematica è di casa
Steam,
dove la matematica è di casa
Gli studenti del Liceo Steam International di Bologna hanno superato brillantemente il test Cambridge IGCSE di matematica, il più conosciuto esame al mondo per ragazzi della scuola superiore
Un risultato che mette in luce l’impegno e la dedizione di tutti i protagonisti del progetto Steam: la classe del Liceo Steam International di Bologna, all’inizio del terzo anno scolastico, ha affrontato il Cambridge IGCSE di matematica con risultati più che lusinghieri: il 36% degli studenti ha ottenuto il voto “A o superiore”, contro una media internazionale del 29,1%, e il 52% ha raggiunto il voto “B o superiore”, mentre la media internazionale si ferma al 41,2%. Diciamo intanto che il Cambridge IGCSE è il più conosciuto esame internazionale per ragazzi della scuola superiore, che ogni anno è svolto da quasi un milione di studenti in oltre 140 paesi. Si basa sull'esame GCSE (General Certificate of Secondary Education) che gli studenti britannici conseguono a 16 anni dopo aver frequentato il primo biennio di studi. Le sessioni di esame del Cambridge IGCSE si tengono due volte l'anno, a giugno e a novembre e i risultati sono comunicati ad agosto e gennaio. Il test è riconosciuto dalle università più prestigiose e dalle imprese in tutto il mondo come un passaporto internazionale che certifica competenze di alto livello. “La nostra scuola è nata tre anni fa”, spiega il principal del Liceo Steam International di Bologna Riccardo Schiavi, “e questo è stato, per noi, il primo test IGCSE di matematica. Per questo c’è molta attenzione ai risultati. Devo dire che oltre a Bologna, il Liceo Steam è presente anche a Rovereto, partito un anno prima di noi, e a Parma, partito quest’anno. Siamo tre scuole che condividono la stessa impostazione. Anche la classe terza di Rovereto ha superato con successo il test, l’anno scorso. È una conferma importante della validità del progetto di cui siamo parte, ed è anche un riscontro per le fatiche sia dei ragazzi sia dei docenti, perché il proposito è ambizioso e impegnativo per lo scenario italiano e richiede da parte di tutti dedizione ed energie”. Il Liceo Steam International è una scuola paritaria con un percorso quadriennale, riconosciuta dall’Ufficio regionale Scolastico dell’Emilia-Romagna e dal Miur. L’obiettivo è di costruire un percorso di studi capace di portare gli studenti ad affrontare le sfide dell’odierna società con una preparazione competitiva rispetto ai coetanei delle aree più avanzate del mondo. Come scuola accreditata Cambridge Assessment International Education, il Liceo Steam International è scuola internazionale in cui vengono, appunto, sostenute le certificazioni Cambridge. “I nostri studenti avevano già portato a termine, alla fine dello scorso anno scolastico, il test d’inglese, sempre con buoni risultati, ma più nella media. Invece il test di matematica è andato oltre, dimostrando un ottimo livello di preparazione”, prosegue Schiavi. “La nostra scuola è certificata Cambridge, quindi con un approccio di tipo anglosassone, ma è allo stesso tempo un liceo scientifico italiano, con indirizzo scienze applicate, e che quindi ha come materie cardine matematica, fisica, scienze, quelle che verranno portate all’esame di maturità. Questo risultato dà conto della preparazione che siamo in grado di offrire. I nostri programmi in quelle discipline che, oltre a essere quelle della scuola statale italiana, prevedono anche l’IGCSE, sono stati oggetto di una accurata riscrittura per intrecciare gli argomenti previsti dal Miur e quelli previsti da Cambridge”. Durante le lezioni non sono portati avanti solo gli argomenti richiesti per fare il test, ma anche i programmi previsti dal ministero e svolti tradizionalmente nelle scuole italiane. “Per questo, possiamo considerarlo un doppio successo”, conclude Schiavi. “Perché, nel resto del mondo, nelle scuole Cambridge ci si prepara all’esame facendo solo quello, mentre i nostri ragazzi sono impegnati in un percorso più complesso. In aiuto dei ragazzi, in questi anni vi sono stati corsi aggiuntivi per migliorare l’approfondimento di certi argomenti che rientravano nel test, ma la nostra impostazione offre un sistema che garantisce risultati eccellenti. Certamente, un ragazzo che frequenta una scuola statale potrebbe scegliere di fare l’IGCSE, ma dovrebbe iscriversi a un centro Cambridge e prepararsi da solo, proprio perché non sempre il programma ministeriale italiano coincide con quello richiesto per affrontare il test”. Lo si può considerare un buon benchmark in previsione del percorso ancora da fare per raggiungere la meta. “Come ho già detto, siamo una scuola giovane e non c’è ancora un riscontro effettivo di come gli studenti del Liceo Steam possono superare la maturità. Ma siamo fiduciosi. A Rovereto, dove questa esperienza è partita un anno prima, quest’anno i ragazzi avranno l’esame di stato, e sarà la nostra prima volta”.
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Marco Taddei Marianna Saguatti news emilia
Si chiudono il 19 aprile le candidature alla seconda edizione di “Masterclass for STEAM”, percorso di formazione continua, gratuito, ideato da Fondazione Golinelli e Confindustria Emilia Area Centro, destinato ai docenti della scuola secondaria di I e II grado. Il progetto ha come obiettivo la diffusione delle materie e dell’approccio STEAM (integrazione tra Scienze, Tecnologia, Ingegneria, Arte e Materie Umanistiche e Matematica) nelle scuole italiane. Il percorso è diviso in due fasi: la prima, dal 18 al 22 luglio 2022, sarà una settimana di formazione presso l’Opificio Golinelli e il Liceo Steam International di corsi didattici da sperimentare con i propri studenti. In questa seconda parte gli insegnanti saranno accompagnati da formatori e toolkit dedicati. Tra i temi che saranno trattati: intelligenza artificiale e rapporto uomo macchina, il gioco e la gamification, narrazione e linguaggi, co-progettazione e progettazione empatica di esperienze, sostenibilità e open schooling, inclusione e personalizzazione, dati e visualizzazione. “Il progetto Masterclass for STEAM nasce un anno fa con la consapevolezza che gli insegnanti sono figure strategiche per il futuro di ogni paese, in particolare per il nostro che spunta primati mondiali nella manifattura dell’automazione, e non solo, competendo con colossi internazionali. Questa seconda edizione dell’iniziativa riporta al centro il ruolo dell’insegnamento e dei suoi professionisti, con la volontà di avvicinare sempre più il mondo delle imprese a quello dei docenti, per favorire la conoscenza di ciò che accade nei mercati di tutto il mondo, in termini di trend, nuovi mestieri, nuove competenze, e renderlo utile ai temi dell’insegnamento che, con il metodo STEAM, uniscono scienze, tecnologie e approcci umanistici ai percorsi di formazione, declinandoli in metodi nuovi e moderni per una scuola adeguata ai tempi che stiamo vivendo e a quelli che vivremo”, dichiara Tiziana Ferrari, direttore generale di Confindustria Area Emilia Centro. “In futuro ci sarà sempre più bisogno di nuovi mestieri e di nuove imprese, ma anche di innovazione in contesti aziendali storici e radicati sul territorio italiano e internazionale. In questo processo un ruolo fondamentale lo riveste la scuola, dove ragazze e ragazzi acquisiscono quel bagaglio di conoscenze necessario per affrontare il futuro, anche nel mondo del lavoro. La vera sfida sta nel rendere i giovani capaci di immaginare e creare innovazione. Ecco perché è di fondamentale importanza formare i formatori. I docenti, nel fare proprio un approccio olistico alla cultura, possono essere dei veri mentor. L’alleanza con Confindustria Emilia Area Centro, con un progetto che contribuisce allo sviluppo del sistema scolastico nel segno dell'interdisciplinarietà e dell'innovazione, sposa perfettamente questo obiettivo”, afferma Antonio Danieli, vice presidente e direttore generale di Fondazione Golinelli. La seconda edizione della Masterclass for STEAM si inserisce in un percorso avviato lo scorso anno che ha coinvolto 22 insegnanti da tutta Italia in più di 60 ore di formazione guidata. Altri 340 docenti, sono stati poi direttamente coinvolti dai partecipanti della Masterclass e da Fondazione Golinelli, in appuntamenti dedicati alla formazione e progettazione didattica integrata nelle rispettive scuole. In tutto sono stati raggiunti 2000 studenti. Grazie al sostegno di Confindustria Emilia Area Centro e Fondazione Golinelli i 20 partecipanti selezionati beneficeranno di borse di studio a copertura totale delle spese di formazione, vitto e alloggio.
Bologna, con lezioni tematiche di relatori nazionali e internazionali del mondo della ricerca e dell’impresa, workshop, laboratori e attività di gruppo guidate da tutor esperti. Successivamente, da agosto a dicembre 2022, i partecipanti della Masterclass torneranno nelle proprie scuole in veste di ambasciatori, per formare a loro volta i colleghi sulle metodologie e gli strumenti appresi e ideare con loro per86 fare
ANCE EMILIA, ELETTO IL NUOVO PRESIDENTE LEONARDO FORNACIARI
“Un’Associazione moderna ed efficiente, in grado di aiutare la crescita delle imprese attraverso la digitalizzazione del mondo delle costruzioni, la creazione di nuove sinergie e collaborazioni tra associati e nuovi progetti di comunicazione volti a dare una nuova visibilità alle Imprese del nostro territorio in grado di affermarle come punto di riferimento per le Istituzioni. Senza dimenticare i ‘temi caldi’ che il settore sta affrontando in prima linea: la struttura sarà a disposizione degli associati per dare un supporto operativo nei processi di aggregazione, attestazione e qualificazione che saranno necessari per affrontare da primi attori le sfide del PNRR”. Sono queste le prime affermazioni di Leonardo Fornaciari, che lo scorso 10 febbraio è stato eletto nuovo presidente di ANCE Emilia, l’associazione dei costruttori di Bologna, Ferrara e Modena, per il quadriennio 2022-2026. Il presidente raccoglie il testimone di Giancarlo Raggi, storico volto di ANCE e titolare
Leonardo Fornaciari, nuovo presidente di ANCE Emilia
di Raggi Costruzioni, al quale sono andati i ringraziamenti “per aver guidato l’associazione con grande dedizione ed efficienza durante un periodo di grandi cambiamenti, sia del settore che della struttura associativa”. Leonardo Fornaciari è titolare dell’impresa bolognese Tredilbologna, operante nel campo delle nuove costruzioni, delle ristrutturazioni, del restauro e risanamento conservativo e specializzata in interventi di consolidamento e adeguamento sismico di edifici civili e industriali. ANCE Emilia è nata nel 2019 dalla fusione di ANCE Bologna, ANCE Ferrara e ANCE Modena. Ad oggi, ANCE Emilia conta più di 300 imprese associate facenti parte della filiera delle costruzioni, che producono più di 2 miliardi di fatturato complessivo e occupano oltre 5.500 dipendenti; è la prima associazione regionale del sistema ANCE e la 7° territoriale in Italia.
TRAVEL SECURITY, UNI E CONFINDUSTRIA EMILIA PUBBLICANO LA PRASSI DI RIFERIMENTO
Quando si parla di Travel Security ci si riferisce alla disciplina che riguarda la tutela delle risorse umane e la loro massima protezione durante i viaggi e le trasferte aziendali. Viaggiare è diventata infatti una esigenza sempre più comune nella propria attività
lavorativa e di conseguenza le imprese e i datori di lavoro devono farsi carico della sicurezza dei propri dipendenti durante queste trasferte. Molti sono infatti i rischi ai quali i viaggiatori possono andare incontro. Incidenti stradali, epidemie, disastri naturali, conflitti, criminalità, minacce informatiche, terrorismo e instabilità politica possono minacciare la sicurezza (compresa la sicurezza delle informazioni) e la salute (inclusa la salute mentale) dei viaggiatori e possono influire negativamente anche sull'esito dei loro obiettivi di viaggio. È quindi evidente che l’azienda deve essere in grado di gestire, anticipare e prevedere questi fenomeni utilizzando personale altamente qualificato. Avvertendo questa esigenza, UNI-Ente italiano di Normazione e Confindustria Emilia Area Centro, hanno sviluppato e pubblicato lo scorso 27 gennaio - nella duplice versione italiana e inglese - la nuova Prassi di riferimento UNI/PdR 124:2022 “Attività professionali non regolamentate - Figure professionali operanti nell'ambito della travel security – Requisiti di conoscenza, abilità, autonomia e responsabilità”. Il documento individua tre figure professionali: il Travel Security Officer (la persona che assicura che il processo di travel security management sia adeguato e appropriato alle esigenze dell’organizzazione e delle persone, il Travel Security Manager (la persona che si occupa della gestione operativa della sicurezza dei viaggiatori) il Travel Security Analyst (la persona che raccoglie, analizza e valuta le informazioni utili per la sicurezza dei viaggiatori). In base ai compiti assegnati a ciascuno di questi profili professionali, la prassi stabilisce nel dettaglio conoscenze, abilità, livelli di autonomia e responsabilità definiti secondo i criteri del QNQ (Quadro Nazionale delle Qualifiche). I requisiti definiti dalla prassi sono rivolti sia al personale dipendente, sia a consulenti esterni, ai fornitori di servizi e agli incaricati della gestione della sicurezza trasferte del personale aziendale, con l’obiettivo di assolvere gli obblighi di Duty of Care, ossia la responsabilità morale o legale, in capo alle aziende, di proteggere il viaggiatore da minacce e pericoli. L’esigenza di questo documento è stata avvertita anche a seguito della pubblicazione della norma internazionale ISO 31030 “Travel Risk Management – Guidance for Organizations” recentemente adottata dall’UNI e dedicata alla gestione dei rischi derivanti da trasferta, nella quale si fa più volte riferimento alla competenza delle figure professionali alle quali sono affidati ruoli specifici o il coordinamento generale dell’intero processo. Secondo Roger Warwick, project leader della Prassi UNI, e rappresentante UNI presso il TC 262/ WG9 ISO 31030 Travel Risk Management, “la prassi UNI, unitamente alla nuova norma ISO 31030, rappresenta finalmente per le aziende il completamento di un percorso finalizzato all’assolvimento degli obblighi legali di Duty of Care. Ringrazio Confindustria Emilia e UNI per avermi dato l’opportunità di guidare questo progetto, che vede l’Italia come primo paese al mondo ad aver sviluppato una Prassi di Riferimento per la definizione dei requisiti dei profili professionali della Travel Security. Con questa Prassi, le aziende saranno in
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grado di individuare personale, consulenti e fornitori qualificati, e selezionare coloro in possesso di requisiti riconosciuti per lo svolgimento dei compiti richiesti nell’ambito della gestione della sicurezza delle trasferte”. “In un tessuto produttivo sempre più orientato ai mercati esteri, la realizzazione della ISO 31030 “Travel Risk Management – Guidance for Organizations” rappresenta un passo fondamentale nella definizione delle corrette misure per la gestione dei rischi derivanti dalle trasferte, tema molto sentito soprattutto in regime Covid”, afferma Tiziana Ferrari, direttore generale di Confindustria Emilia. “Nella norma vengono richiamate figure che devono essere in grado di gestire il processo, senza però entrare nel merito dei vari requisiti. Per fornire elementi di riferimento alle nostre imprese abbiamo dunque promosso e predisposto questa Prassi di Riferimento che riporta uno schema delle competenze, delle conoscenze, delle attività e delle responsabilità di ciascuna delle figure identificate. Con questa operazione mettiamo un’ulteriore risorsa a disposizione delle imprese che devono confrontarsi con questa problematica e le dotiamo di strumenti efficaci nella gestione dei rischi per le trasferte del personale”, conclude Tiziana Ferrari. La prassi si completa di due appendici: l’appendice A contiene gli elementi utili circa le modalità di valutazione delle conformità applicabili mentre l’appendice B contiene le indicazioni relative agli aspetti etici e deontologici applicabili compreso un inquadramento generale per la realizzazione di una infrastruttura della cultura dell'integrità professionale, di particolare rilevanza ai fini della tutela dei consumatori/utenti. La prassi di riferimento UNI/PdR 124:2022 può essere liberamente scaricata dal Catalogo UNI sia nella versione italiana che inglese. 88 fare
ADDIO AD ALBERTO ZAMBELLI
È morto, a gennaio scorso, l’imprenditore Alberto Zambelli, fondatore insieme al fratello Bruno del maglificio Bruno’s, a San Matteo della Decima, frazione di San Giovanni in Persiceto, in provincia di Bologna. La maglieria è sempre stata il primo core business della famiglia Zambelli, fin dai tempi della madre, Maria, che nel 1939 aveva fondato una sua azienda. I figli hanno raccolto questa eredità producendo per conto terzi per i principali nomi del fashion italiano.
È VENUTO A MANCARE ERMANNO GALLETTI
A fine gennaio scorso, è mancato Ermanno Galletti, titolare della Galmar, di Molinella in provincia di Bologna, attiva nella subfornitura elettronica dal 1979. Quella di Galmar è una storia familiare: Ermanno Galletti e Marisa Cesari, fondendo le rispettive ditte individuali che operavano già nel settore elettronico, danno vita a Galmar. L’azienda bolognese si è specializzata ella produzione di cablaggi elettronici destinati a ogni tipo di applicazione, garantendosi, in particolare, le commesse di aziende importanti del biomedicale di Mirandola. L’attività rimane nelle mani delle figlie Angela e Patrizia, che sono in azienda da tempo.
ADDIO AD ANGELO BONEZZI
A inizio febbraio scorso, è scomparso a 91 anni Angelo Bonezzi, uno dei primi pionieri del settore ceramico del distretto di Sassuolo in provincia di Modena. Aveva fondato oltre cinquant’anni fa il gruppo Ceramiche Gardenia Spa, storica azienda fioranese che, con i marchi Gardenia Orchidea e Versace Ceramics, ha contribuito a portare lo stile e la qualità della ceramica made in Italy in oltre cento paesi nel mondo. Fu tra i primi a creare un connubio tra moda e ceramica, firmando un accordo con la casa di moda dello stilista Gianni Versace. Da tempo aveva lasciato la responsabilità al figlio Massimo che, nel 2020, ha ceduto l’azienda al gruppo ABK.
SI È SPENTO L’IMPRENDITORE MARIO SGARZI
A fine febbraio scorso è venuto a mancare l’imprenditore bolognese Mario Sgarzi, fondatore della Sgarzi Packing, di Anzola alle porta di Bologna, che opera nel mondo degli imballaggi industriali in legno. Aveva 86 anni e tutta la sua vita è stata dedicata alla primaria passione, il lavoro. Iniziata l’attività come apprendista falegname, negli anni Sessanta prende la decisione di fondare una propria azienda, mentre è negli anni ’80, contestualmente alla nuova sede di Anzola, la decisione di dare vita a due società: la Sgarzi Packing, per progettazione e produzione di imballaggi industriali in legno, e “La porta e le finestre”, per la commercializzazione e la distribuzione dei più noti marchi italiani di serramenti. Era anche un appassionato di sport, in particolare del tiro a volo, dove è riuscito a vincere importanti premi, e del ciclismo.
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