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Traguardi importanti

Sovecar ha spento 40 candeline. Giglioli: "I momenti difficili, in tanti anni, non sono certo mancati. Ciò che conta non è scegliere la soluzione più comoda, ma quella più giusta”.

Una crescita costante, forti radici nel territorio, un’apertura progressiva a diversi mercati. E anche diversificazione del rischio, allargamento della clientela di riferimento (sia privati che aziende) con però il desiderio di offrire opportunità di lavoro a misura di famiglia. Una storia iniziata nel 1982, quella di Sovecar, con la vendita ed assistenza di carrelli elevatori, settore ancor oggi pienamente attivo e capace di servire clienti con evolute soluzioni per la logistica. Negli anni l’azienda ha poi diversificato la produzione e ampliato l’offerta promuovendo altri due brands: Italnolo, marchio dedicato al noleggio di prodotti e attrezzature per l’azienda o il privato e CLIMAcenter con tecnologie per la climatizzazione di ambienti, impianti con altro ricorso alle energie rinnovabili, anche fotovoltaici.

Nonostante le difficoltà connesse alla pandemia, Sovecar ha visto crescere il suo successo passando da bilanci di 7-8 milioni negli anni pre-pandemia ai 18 milioni del 2021. “È grazie al lavoro di squadra se siamo riusciti a raggiungere questi obiettivi – spiega Marco Giglioli, figlio del fondatore Enrico. Abbiamo lavorato molto ad un piano di riorganizzazione aziendale che permettesse di valorizzare le competenze di ognuno attribuendo responsabilità e deleghe a più soggetti”. Oggi l’azienda può contare su più di 80 collaboratori, dislocati nelle tre sedi di Trento, Rovereto e Arco. Ed è a loro: collaboratori, clienti, fornitori, stakeholder in generale, che Sovecar ha voluto dedicare la festa per i 40 anni di attività. “Non abbiamo voluto organizzare un evento finalizzato a promuovere i prodotti, ma un momento da condividere con chi ha partecipato a vario titolo al nostro percorso”. Ricorrenza che coincide con un’altra data importante: gli ottant’anni del fondatore. “Mio padre – spiega – è stato ed è tutt’ora per tutti noi un importante punto di riferimento. Con il suo sorriso e il suo innato ottimismo è sempre stato un vero e proprio tessitore di relazioni. Riesce ad instaurare con sorprendente naturalezza legami preziosi, autentici, basati sulla stima e il rispetto reciproci”. Oggi Enrico Giglioli ha passato il timone al figlio, ma all’interno dell’azienda continua a ricoprire un ruolo da protagonista, condividendo con la squadra esperienza e saggezza. Oggi Sovecar guarda al prossimo futuro con moderato ottimismo. “Non abbiamo per ora particolari motivi di preoccupazione ad eccezione – spiega Giglioli – dell’instabilità dei mercati internazionali che incide fortemente sui prezzi d’acquisto dei materiali. Al momento possiamo garantire il prezzo delle nostre commesse in un orizzonte limitato di sei mesi. “I momenti difficili, in tanti anni, non sono certo mancati – sottolinea Marco –. Ciò che conta non è scegliere la soluzione più comoda, ma quella più giusta”.

Responsabilità e sostenibilità, fondamenta del codice etico, sono i principali valori che hanno accompagnato l’azienda fin dai primi passi e che oggi costituiscono l’identità di un’impresa che ha saputo farne la chiave del proprio successo e il motore primo per gli sviluppi futuri. Se la sostenibilità viene infatti perseguita nelle tre forme tradizionali: sociale, ambientale ed economica, innovative sono le iniziative in cui viene declinata. Fra queste la recente trasformazione in Società Benefit e la costituzione della prima Comunità Energetica trentina. Un sistema condiviso di produzione, consumo e scambio di energia fotovoltaica, finalizzato alla promozione di un utilizzo efficiente della stessa attraverso l’implementazione di nuovi modelli di economia circolare e la promozione di iniziative welfare, perché: “Solo se nessuno rimane indietro, possiamo andare veramente avanti”. (gt)

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