il nuovo movimento

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Il Nuovo Movimento 1) La lotta contro il dominio capitalista, che nelle sue varie forme moderne si verifica in tutti i paesi, presenta nuove tendenze. Esse sono in completo contrasto con quanto accadeva prima dell’inizio del 20° secolo. 2) La caratteristica comune ed essenziale di queste tendenze è la gestione da parte di quelli stessi che lottano della totalità dei loro bisogni in tutte le circostanze della loro vita, nel campo dell’azione e del pensiero. 3) I segni d’una potenziale quanto radicale trasformazione dei rapporti sociali devono essere visti nello sconvolgersi stesso del capitalismo nelle sue crisi e nei suoi tentativi di adattarsi. Questi segni possono erompere in esplosioni isolate rapidamente distrutte dagli interessi dominanti, altrimenti possono affievolirsi ed essere assorbiti con lenti progressi e riforme. 4) Gli effetti di quanto stabilito sopra si possono più o meno rintracciare in tutte le aree dell’attività umana, in tutti i paesi, a livello d’individui ed organizzazioni in cui sono coinvolti. Essenziale è la lotta nel classico luogo dello sfruttamento umano da parte del capitale, impresa industriale o commerciale; ma l’espressione della nuova tendenze può essere rintracciata in tutte le aree di vita e prende forme simili. Conflitti si diffondono in tutti i settori della vita sociale mostrando che l’autonomia non può essere limitata ma conquisterà tutte le cose. 5) L’abolizione del lavoro alienato e conseguentemente l’abolizione d’ogni dominio dell’uomo sull’uomo trasformerà tutti i rapporti sociali. Una tale trasformazione accade nel momento stesso in cui la lotta sta prendendo piede. 6) Le tendenze all’autonomia e a i modi originali di convivenza in tutte le aree della società si scontrano con le strutture del mondo capitalista: stato, partiti politici, sindacati, tradizionali gruppi della sinistra, l’intero sistema d’idee e valori della società sfruttatrice. Il risultato è un conflitto permanente coinvolgente individui e gruppi sociali. Da questi conflitti concludiamo che le varie espressioni del Nuovo Movimento si oppongono a tutte le forme di elitismo e avanguardismo. Riflettono la tendenza a distruggere tutte le gerarchie, a stabilire nuovi rapporti tra individui e organizzazioni di lotta e fra queste stesse organizzazioni. 7) Le nuove lotte e tendenze sono legate a certe lotte e tendenze del passato. Per esempio abbiamo visto sorgere i consigli operai o analoghe istituzioni in tutti i periodi in cui conflitti sociali hanno minacciato i fondamenti stessi del sistema. Conoscere, studiare e riflettere su questi eventi è il modo in cui si esprime oggi la nostra attività intellettuale. ma dobbiamo guardarci dal pensare come il movimento tradizionale: collezionare informazioni su lotte precedenti, analizzare e teorizzare da queste informazioni non fornisce in sè e per sè progetti per la futura attività. Quello che nasce da una lotta si adatta alle necessità di quella lotta, per questa ragione non può servire da obiettivo per altre lotte o da criterio per giudicare cosa nascerà da altre lotte. 8) Gli elementi d’un nuovo mondo tendono a rivelarsi continuamente dallo stesso funzionamento del sistema capitalista. Questi elementi sono prodotti dal funzionamento del sistema e nello stesso tempo necessari al suo funzionamento; per esempio la moderna società capitalista abbisogna dell’iniziativa individuale e collettiva fin dai più bassi livelli per funzionare. Ma le forme in cui il Nuovo Movimento si rivela possono essere soltanto transitorie, effimere e rigidamente adattate su misura solo alla società da cui si sono sviluppate. Esempi di queste forme sono il blocco di vaste unita produttive da parte di spontanei movimenti in un settore industriale, scioperi non passivi, resistenza al lavoro, movimento delle donne, azioni di comunità locali, ecc. E’ importante risaltare l’esistenza di questi movimenti, analizzare loro forme e sviluppo, ma è futile glorificare ogni esempio d’attività autonoma come imminente avvento della rivoluzione. Altrettanto futile è criticare sistematicamente simili esempi sotto il pretesto che il loro isolamento alla fin fine fa loro contribuire a rafforzare il sistema. La sinistra tradizionale vede in ogni sciopero la rivoluzione o denuncia ogni sciopero come riformista. Ora è stata sostituita da gruppi più smaliziati che propongono forme tattiche di lotta che supporrebbero una strategia radicale. 9) Glorificare o denigrare, solo raramente le lotte autonome sono state viste come il primo sintomo di un nuovo movimento, dell’organizzazione autonoma.


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