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Commento

Care lettrici e cari lettori,

Covid senza fine. Oppure finirà? L'ottimismo speranzoso dell'estate, che aveva segnato anche l'assemblea annuale e la gita annuale dell'Assistenza Tumori dello scorso 19 settembre, si è infranto sui muri dei nostri appartamenti e delle nostre case durante il secondo lockdown. Certo, meno severo che nei mesi da marzo a maggio 2020, più breve anche, ma in un certo senso più duro. Perché tutti sapevamo cosa ci avrebbe aspettato. Perché questa seconda volta l'Alto Adige è stato più colpito della prima e si trova a piangere più morti, e perché in autunno si va verso il buio e il freddo dell’inverno e non verso la luce dell'estate, come accade invece in primavera. In tutta l’Europa ancora a fine novembre, ogni 17 secondi una persona moriva di Covid. Eppure ci sono dei raggi di speranza. Non solo perché i medici e tutto il personale del servizio sanitario fanno del loro meglio, come del resto in primavera, per affrontare nel miglior modo possibile questa emergenza. Negli ultimi giorni di novembre si stanno accumulando notizie positive su una prima fornitura di vaccini già in primavera e poi abbiamo tutti assiFrequentemente ci viene comunicato che persone vengono contattate telefonicamente con richieste di offerte per i pazienti di tumore. Facciamo notare che queste richieste non provengono dall’Assistenza

Tumori Alto Adige. stito ad un segnale di grande responsabilità da parte della popolazione dell’Alto Adige: 361.781 sudtirolesi hanno partecipato allo screening di massa organizzato dalla Provincia, test che ha permesso di scoprire 3.615 persone positive e asintomatiche. In sostanza l’1% dei partecipanti. L'emergenza non è ancora finita, ma c'è la fondata speranza che tutto torni alla normalità entro la fine del 2021. E con dicembre ci sono già arrivati significativi cambiamenti per quanto riguarda gli spostamenti, l’apertura dei negozi e i servizi. Ciò che è importante ora è soprattutto una cosa: portare comunque pazienza e continuare a fare attenzione. Igiene delle mani, mantenere le distanze e indossare una protezione per il naso e la bocca per tutelare se stessi e gli altri. Anche e soprattutto durante le feste.

Anche durante la seconda ondata, le persone più gravemente colpite dalla pandemia sono state quelle che vivono da sole, che si trovano distanti dai loro cari e che con il distanziamento sociale si sono trovate più sole che mai. Telefonate, messaggi whatsapp o videochiamate possono

L’Assistenza Tumori Alto Adige accetta unicamente offerte attraverso bonifici bancari, non effettua promozioni telefoniche, né richieste di offerte porta a porta.

I nostri donatori non ci regalano solamente il loro denaro, bensì anche la loro fiducia. Vogliamo essere all’altezza delle loro aspettative e, pertanto, manteniamo dei rigidi principi etici per l’utilizzo delle offerte. creare vicinanza dove ragioni di sicurezza ci tengono distanti. Usiamoli questi mezzi. Anche adesso. È vero che non possono sostituire un abbraccio, una stretta di mano, ma possono creare vicinanza, senso di appartenenza. E insieme, tutto si affronta in modo migliore.

L'Alto Adige è stato particolarmente colpito dalla seconda ondata. Gli ospedali hanno raggiunto il limite delle loro capacità. I medici e il personale infermieristico meritano il più grande ringraziamento. Ora dobbiamo continuare ad esercitare cautela e a fidarci di loro. Alcune cose le abbiamo sicuramente imparate nel corso del 2020: la disciplina, il rispetto per gli altri, la pazienza e avere fiducia.

Cerchiamo di portare questi insegnamenti con noi nel prossimo anno e confidiamo che arrivi il momento in cui ci si potrà di nuovo abbracciare senza paura. A tutti voi, un Natale benedetto e un nuovo anno di speranza, salute e fiducia

Nessuna telefonata per richiedere offerte!

Nicole Dominique Steiner L’Assistenza Tumori Alto Adige dispone 0117 del sigillo “donazioni sicure”, garanzia che tutte le offerte arriveranno là dove veramente servono e non in dispendio amministrativo incontrollato.

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