Igor Mitoraj Selected Press (Pompeii)
May 2016 - January 2017
Dedalo di Mitoraj
Le grandi statue di Igor Mitoraj fra i templi di Pompei La scultura in bronzo di Dedalo è la prima di 28 opere: via alla mostra dal 15 maggio. L’artista scomparso nel 2014 aveva un sogno, le sue opere negli scavi: saranno anche alle Terme e nel Teatro Grande di ANTONIO FERRARA
MITORAJ è atterrato a Pompei. La prima, grande scultura dell'artista franco-polacco scomparso il 6 ottobre 2014 è stata calata sulla terrazza del tempio di Venere. Imbracata a un lungo braccio meccanico, l'enorme statua in bronzo di Dedalo, la prima di 28 sculture che troveranno posto negli scavi di Pompei, è stata posizionata su un basamento allestito nel tempio di Venere, con lo sguardo rivolto verso la penisola sorrentina. Inizia così l'operazione Mitoraj a Pompei, quella mostra che lo scultore aveva sognato per lungo tempo e che la morte improvvisa a Parigi gli ha impedito di vedere realizzata.
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Aprirà il 15 maggio negli scavi e sarà visitabile fino all'8 gennaio 2017. "Sono stato a trovarlo nel suo magnifico laboratorio di Pietrasanta nell'estate 2014 - raccontò subito dopo la sua morte il ministro Dario Franceschini - stavamo lavorando, insieme al soprintendente Massimo Osanna, per la realizzazione di una mostra a Pompei dopo le splendide esposizioni di Agrigento e dei Mercati di Traiano a Roma. Portare a compimento quel progetto sarebbe il
modo migliore per ricordarlo e per soddisfare ciò che egli stesso aveva definito il sogno della sua vita". Alla mostra lavorano, oltre alla Soprintendenza Pompei, la Fondazione Roma del presidente Emmanuele Emanuele, l'Atelier Mitoraj di Pietrasanta, che l'artista aprì nel 1983 per la vicinanza alle cave del marmo di Carrara, e la Galleria d'arte Contini di Venezia. Oltre che al tempio di Venere, le statue di Igor Mitoraj saranno posizionate nel Foro di Pompei, lungo via dell'Abbondanza, nel giardino delle Terme Stabiane e nella grande area aperta alle spalle del Teatro Grande al Quadriportico dei Teatri. Oltre a Dedalo, saranno esposti a Pompei capolavori come Ikaria, quella che Mitoraj ha immaginato come la sorella di Icaro, e il Centurione. Non è la prima volta che una mostra di Igor Mitoraj incontra la bellezza della Campania. Nella primavera del 2012 a Ravello fu inaugurata la mostra "Memoriae", con le gigantesche figure classiche esposte sulla terrazza dell'auditorium progettato da Oscar Niemeyer. Una mostra voluta dall'allora presidente della Fondazione Ravello Renato Brunetta che, alla morte dell'artista, ricordò come quelle "sue statue maestose aeree a dispetto delle dimensioni, invasero Ravello, dalla piazza Duomo all'Auditorium Niemeyer passando per Villa Rufolo, diventando un elemento di fascino in più per i tanti turisti e per i visitatori del Festival 2012 dedicato al tema della memoria che in Mitoraj ebbe il testimonial più illustre". La prima volta di Mitoraj in un sito archeologico fu nel 2011, con 17 sculture esposte nella Valle dei Templi di Agrigento. Adesso è l'ora di Pompei. http://napoli.repubblica.it/cronaca/2016/03/18/news/igor_mitoraj_grandi_statue_fra_i_templi_di_pompei135761292/ 2
Trenta monumentali sculture dell’artista Igor Mitoraj trovano collocazione nell’area archeologica di Pompei. È proprio di questi giorni l’allestimento, appena concluso, della straordinaria mostra postuma dell’artista polacco, ma italiano d’adozione, che resterà visibile fino a gennaio 2017. A metà maggio, invece, è previsto il vernissage e la presentazione del catalogo con immagini esclusive di Giovanni Ricci-Novara, dedicato alle sculture esposte negli Scavi. Le maestose sculture in bronzo sono state collocate in diversi settori degli scavi, sotto la direzione artistica di Luca Pizzidell’Atelier Mitoraj: dal Tempio di Venere alla Basilica e al Foro, da Via dell’Abbondanza alle Terme Stabiane, dal Foro Triangolare fino al Quadriportico dei Teatri. Dopo il successo delle esposizioni nella Valle dei Templi di Agrigento e nei Mercati di Traiano di Roma, la mostra va a suggellare un binomio osmotico tra l’archeologia e la contemporaneità dell’arte di Mitoraj. Due realtà che finiscono col fondersi e col confondersi, senza mai sopraffarsi l’un l’altra, instaurando un legame dialettico armonioso che evidenzia e valorizza tanto la solennità storica degli scavi quanto le figure del maestro polacco. Gli imponenti ed eleganti personaggi scultorei convivranno con le più famose architetture dell’antica Pompei: Dedalo e il Tempio di Venere, ilCentauro e il Foro, il Centurione nelle Terme Stabiane, Ikaro alato al Foro triangolare. «Dei ed eroi mitologici popoleranno le strade e le piazze della città sepolta dal Vesuvio, emergendo come sogni dalle rovine – dichiaraMassimo Osanna, Direttore Generale della Soprintendenza Pompei – Simboli muti e iconici, le opere di Mitoraj ci ricordano, nella loro immanenza, il valore profondo della classicità nella cultura contemporanea. A Pompei, come scrive Théophile Gautier nel 1852, “due passi separano la vita antica dalla vita moderna”». http://www.campaniasuweb.it/cultura/pompei-30-sculture-di-mitoraj-convivranno-con-learchitetture-dellantica-citta/
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Le sculture monumentali di Igor Mitoraj negli Scavi di Pompei BY REDAZIONE ON 22 MARZO 2016 MOSTRE ED EVENTI
L’area archeologica di Pompei ospita 30 monumentali sculture dell’artista Igor Mitoraj. È, infatti, proprio di questi giorni l’allestimento, appena concluso, della straordinaria mostra postuma dell’artista polacco – ma italiano d’adozione -, che resterà visibile fino a gennaio 2017. Le maestose sculture in bronzo sono state collocate in diversi settori degli scavi, sotto la direzione artistica di Luca Pizzi dell’Atelier Mitoraj: dal Tempio di Venere alla Basilica e al Foro, da Via dell’Abbondanza alle Terme Stabiane, dal Foro Triangolare fino al Quadriportico dei Teatri. Gli imponenti ed eleganti personaggi scultorei convivranno quindi con le più famose architetture dell’antica Pompei. «Simboli muti e iconici, le opere di Mitoraj ci ricordano, nella loro immanenza, il valore profondo della classicità nella cultura contemporanea – afferma Massimo Osanna, Direttore Generale della Soprintendenza Pompei -. A Pompei, come scrive Théophile Gautier nel 1852, “due passi separano la vita antica dalla vita moderna”». L’evento espositivo è ideato e promosso dalla Fondazione Terzo Pilastro – Italia e Mediterraneo con il patrocinio del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, ed è organizzato dalla Soprintendenza Pompei, dalla Galleria d’arte Contini e dall’Atelier Mitoraj (Pietrasanta).
A metà maggio è previsto il vernissage e la presentazione del catalogo con immagini esclusive di Giovanni RicciNovara, dedicato alle sculture esposte negli Scavi
http://www.bitculturali.it/2016/03/mostre-eventi/sculture-igor-mitoraj-scavi-pompei/
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Pompei. Le statue «ferite» di Mitoraj trovano casa in piazza Bartolo Longo
di Susy Malafronte
Pompei. Le sculture monumentali di Igor Mitoraj “atterrano” sul sagrato del Santuario. Non solo l’area archeologica si apre alla mostra delle statue «ferite» dell’artista franco-polacco Igor Mitoraj, anche la Nuova Pompei ospita una scultura nel centro cittadino. Il vicesindaco e assessore alla Cultura, Pietro Orsineri, ha chiesto in «prestito» al direttore generale della Soprintendenza, Massimo Osanna, una delle opere di Mitorai per poterla collocare in piazza Bartolo Longo. All’indomani degli attentati terroristici di Bruxelles la statua «ferita» dell'artista collocata davanti al santuario della Beata Vergine del Santissimo Rosario, icona universale della pace, assume un significato di speranza. Stupore e sorpresa ha suscitato l'imponente scultura tra i fedeli. In particolare gli anziani pellegrini della «Regina del Rosario», che non conoscevano l'artista e le sue opere, si sono incuriositi al punto da chiedere ripetute informazioni ai custodi del santuario. Mercoledì 23 Marzo 2016, 17:00:19 © RIPRODUZIONE RISERVATA http://www.ilmattino.it/napoli/cronaca/le_sculture_di_igor_mitoraj_sorprendono_i_pellegrini_della_regina _del_rosario-1628982.html
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Pompei, nell'area degli scavi arrivano le staute giganti di Mitoraj| Foto
di Susy Malafronte
Pompei. Statue giganti stanno “invadendo” la città sepolta tra lo stupore e il divertimento dei turisti. Questa mattina, tra le antiche vestigia, sono "spuntate" statue altre circa 4 metri dell’artista franco-polacco Igor Mitoraj. L'inaspettato evento ha suscitato molto clamore e curiosità tra i visitatori. Non sono mancati i selfie degli stranieri con alle spalle le mastodontiche opere e le foto, postate sul web, sono diventate subito virali. Dal 15 maggio all’8 gennaio 2017, le statue di Igor Mitoraj, saranno esposte lungo i sentieri della città archeologica. “Ho incontrato Mitoraj, uno dei grandi artisti del '900 che aveva scelto l'Italia per vivere e lavorare, a Pietrasanta, quando già era ammalato” ha rivelato il ministro Dario Franceschini. “e mi aveva confidato di avere un sogno: esporre le sue opere a Pompei”. Ventotto sculture monumentali in bronzo, ispirate all’iconologia classicista dei miti e delle leggende, sono in corso di collocazione in diversi settori degli scavi archeologici: Quadriportico dei Teatri, Santuario di Venere al Foro, Terme Stabiane e Via dell’Abbondanza. L’evento espositivo è stato ideato e promosso dalla Fondazione Terzo Pilastro – Italia e Mediterraneo, patrocinata dal Ministero dei Beni Culturali e organizzato dalla Soprintendenza di Pompei, dalla Galleria d’arte Contini (Venezia – Cortina d’Ampezzo) e dall’Atelier Mitoraj (Pietrasanta). Venerdì 18 Marzo 2016, 15:28:48 © RIPRODUZIONE RISERVATA
http://www.ilmattino.it/napoli/cronaca/pompei_statue_mitoraj-1619618.html Martedì, 22 Marzo 2016 17:22
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Pompei. Allestite le maestose statue di Igor Mitoraj Scritto da Redazione
Trenta enormi sculture in bronzo dell'artista, scomparso nel 2014, in dialogo con le architetture dell'area archeologica. A metà maggio il vernissage NAPOLI - Le sculture monumentali di Igor Mitoraj arrivano a Pompei. Lo aveva annunciato il Soprintendente degli Scavi di Pompei, Massimo Osanna in conferenza stampa il 25 febbraio come una delle novità che in primavera avrebbero coinvolto l’area archeologica. Ora si è passati ai fatti e trenta enormi sculture in bronzo dell’artista polacco, italiano di adozione, scomparso il 6 ottobre 2014, sono state allestite per una straordinaria mostra che resterà aperta fino a gennaio 2017. L’esposizione di Pompei, dopo il successo nella Valle dei Templi di Agrigento, dove vennero esposte 17 sculture e nei Mercati di Traiano di Roma, suggella ancora una volta quel legame dialettico e armonioso tra l'archeologia e la contemporaneità dell'arte di Mitoraj. Gli imponenti personaggi dell’artista andranno a dialogare con le più famose architetture dell'antica Pompei: Dedalo e il Tempio di Venere, il Centauro e il Foro, il Centurione nelle Terme Stabiane, Ikaro alato al Foro triangolare. "Dei ed eroi mitologici popoleranno le strade e le piazze della città sepolta dal Vesuvio, emergendo come sogni dalle rovine” - ha dichiarato Osanna. L’evento espositivo che sarà inaugurato a metà maggio, è stato realizzato grazie alla Soprintendenza Pompei, la Fondazione Roma del presidente Emmanuele Emanuele, l'Atelier Mitoraj di Pietrasanta, che l'artista aprì nel 1983, la Galleria d'arte Contini di Venezia, con il patrocinio del ministero dei Beni culturali e del Turismo. In occasione del vernissage sarà anche presentato un catalogo con le immagini di Giovanni Ricci-Novara.
http://www.artemagazine.it/attualita/item/739-pompei-allestite-le-maestose-statue-di-igor-mitoraj
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Mostre. Le sculture di Igor Mitoraj a Pompei nel 2016 L’annuncio del Ministro Franceschini: “Realizziamo un suo sogno” di Redazione Ecampania.it - 30 Marzo 2015
Mitoraj a Pompei è la grande mostra che nel 2016 porterà nel più famoso sito archeologico del mondo i capolavori dello scultore polacco scomparso nell'ottobre 2014. L’iniziativa è stata annunciata oggi dal ministro di beni culturali e turismo Dario Franceschini e dal presidente della Fondazione Roma Emmanuele Emanuele, a margine della vernice della Mostra “Barocco a Roma”, allestita dall'1 aprile a Palazzo Cipolla. Come lo stesso Franceschini ha spiegato la volontà di allestire una mostra a Pompei gli era stata confidata dallo stesso scultore: “Ho incontrato Mitoraj, uno dei grandi artisti del '900 che aveva scelto l'Italia per vivere e lavorare, a Pietrasanta, quando già era ammalato - ha rivelato Franceschini - e mi aveva confidato di avere un sogno, quello di fare una mostra a Pompei”. Il maestro, ha proseguito il ministro, “aveva già immaginato dove mettere le singole opere e, dato lo strepitoso successo ottenuto per l'esposizione di Agrigento, nella Valle dei Templi, sempre aiutato dalla Fondazione Roma, abbiamo pensato di mettere in cantiere anche questa mostra di Pompei. Già in una fase avanzata di rapporto con la Soprintendenza speciale e con la Fondazione, purtroppo Mitoraj è morto - ha concluso il Franceschini - e ciò a maggior ragione ci spinge a portare a compimento quel progetto”.
http://www.ecampania.it/napoli/news/pompei-arrivano-opere-igor-mitoraj
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http://www.iltempo.it/cultura-spettacoli/arte/2016/04/12/fino-all-8-gennaio-2017-i-turisti-potrannoammirare-trenta-opere-uniche-mitoraj-a-pompei-statue-tra-i-templi-1.1528535
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http://www.napolitime.it/83839-scavi-di-pompei-la-visita-della-delegazione-della-commissioneeuropea.html
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http://iltirreno.gelocal.it/versilia/cronaca/2016/04/04/news/la-visione-di-mitoraj-icaro-torna-a-volarefra-le-rovine-di-pompei-1.13238996
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http://www.torresette.it/comuni-vesuviani-pompei/2016/03/22/pompei---agli-scavi-esposizione-dellesculture-dell-artista-polacco-igor-mitoraj
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http://www.pickline.it/2015/03/31/igor-mitoraj-con-i-suoi-giganti-negli-scavi-di-pompei/195421
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http://www.linkazzato.it/igor--a-pompei/ 21
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http://antinousgaygod.blogspot.co.uk/2016/04/modern-sculpture-ruins-installed.html
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http://www.ilgazzettinovesuviano.com/2016/03/18/mitoray-atterra-negli-scavi-di-pompei/
http://www.ilgiornaledellarte.com/articoli/2016/3/125839.html
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https://pompeiitourguide.me/2016/03/29/pompeii-the-mitorajs-exhibition/
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http://iltirreno.gelocal.it/regione/2014/10/07/news/ora-realizziamo-il-suo-sogno-la-grandemostra-a-pompei-1.10072670
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http://www.obiettivonotizie.it/2016/03/pompei-mitoraj-diffonde-la-sua-arte-citta-vecchia-nuovapiazza-arriva-hermanos/
http://www.adnkronos.com/cultura/2016/03/22/trenta-sculture-monumentali-mitoraj-negli-scavipompei_rzJhJ1L2iUYYtzykltBMpK.html
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http://corrieredelmezzogiorno.corriere.it/fotogallery/campania/16_marzo_22/pompei-opere-mitoraj-scavi-ultimato-l-allestimento3deed384-f053-11e5-ace0-b1a2c7664ca8.shtml
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http://www.vocedinapoli.it/2016/04/05/statue-di-mitoraj-scavi-pompei/
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http://www.grandangoloagrigento.it/successo-alla-valle-dei-templi-le-opere-mitoraj-pompei/
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http://stadio24.com/2016/125706/scavi-di-pompei-in-esposizione-30-magnifichesculture-di/
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http://www.firenzemadeintuscany.com/it/arts/articles/stefano-contini-ricorda-l-artistaigor-mitoraj/
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http://www.napolitoday.it/cultura/scavi-pompei-statue-mitoraj.html
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http://www.pompeiisites.org/Sezione.jsp?titolo=Mitoraj:%2030%20sculture%20a%20Pompei&idS ezione=7191 42
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http://napoli.zon.it/le-statue-giganti-di-mitoraj-a-pompei/
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https://nicolabriscolini.wordpress.com/2016/03/20/le-grandi-statue-di-igor-mitoraj-fra-i-templidi-pompei/
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http://www.ansa.it/english/news/lifestyle/arts/2016/05/03/mitoraj-sculptures-on-display-atpompeii_0ff8c71c-3529-4815-a498-08bd498607c4.html
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http://excellencemagazine.luxury/2016/04/physiognomic-theatricalism-bodymythological-constellation-mitoraj-display-pompeii-ruins/
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http://www.luccagrapevine.com/may2016/mitoraj.pdf
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http://zon.it/igor-mitoraj-opere-pompei/
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http://www.fondazioneterzopilastro.it/calendario/la-fondazione-terzo-pilastro-porta-mitorajpompei/
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http://www.diariopartenopeo.it/scavi-di-pompei-mostra-igor-mitoraj/
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http://hidalgoarte.it/2016/04/15/igor-mitoraj-a-pompei/
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http://www.artementenotizie.it/dei-ed-eroi-mitologici-rivivono-a-pompei-mitoraj/
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http://www.interris.it/2016/05/07/92966/cronache/cultura/dialogo-tra-passato-e-presente-apompei-le-sculture-di-mitoraj.html
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http://www.nasudnews.it/3495-2/
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http://www.liberoquotidiano.it/news/cultura/11891000/Trenta-sculture-monumentali-diMitoraj-negli.html
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http://www.intoscana.it/site/it/articolo/Pietrasanta-ricorda-lo-scultore-Mitoraj-a-un-anno-dallascomparsa/
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http://www.intoscana.it/site/it/articolo/Pietrasanta-ricorda-lo-scultore-Mitoraj-a-un-anno-dallascomparsa/
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La pioggia non ferma il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, atteso questa mattina alle 10.30 a Pompei per l’inaugurazione ufficiale della mostra di Igor Mitoraj negli Scavi. Ad accogliere il Capo dello Stato, il ministro dei Beni, delle attività culturali e del turismo Dario Franceschini e il direttore della Soprintendenza Pompei Massimo Osanna, assieme al governatore Vincenzo De Luca e al sindaco di Pompei Nando Uliano. Le gigantesche statue dello sculture franco-polacco Igor Mitoraj, scomparso nel 2014, sono dislocate dalla metà di marzo in vari punti dell’area archeologica, a partire dal tempio di Venere, dalla Basilica e dal Foro. Qui, è previsto il tour del presidente Mattarella, che dovrebbe poi raggiungere via dell’Abbondanza e visitare alcune delle case recentemente riaperte, anche se il programma potrebbe essere modificato al momento in ragione della pioggia. In tal caso, il Presidente
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potrebbe entrare negli Scavi direttamente dal Quadriportico dei teatri, dove si trovano altre tre grandi sculture di Mitoraj e poi rientrare, secondo il “piano B” predisposto dagli uffici diretti da Massimo Osanna in caso di pioggia, nell’Auditorium dove, al coperto, si svolgerebbe la cerimonia di presentazione della mostra. Identico programma per il galà della serata, che qualora non potesse svolgersi sulla terrazza panoramica dell’Antiquarium per il maltempo, troverà posto nell’Auditorium. E sempre per le cattive condizioni metereologiche l’apertura notturna degli Scavi che era prevista per questa sera è stata rinviata. Gli itinerari serali saranno riservati dalle ore 20, se le condizioni meteo lo consentiranno, a 200 ospiti di un galà organizzato per autorità, politici e imprenditori invitati dall’organizzazione della mostra “Mitoraj a Pompei”. Trenta monumentali sculture in bronzo sono state collocate in diversi settori degli Scavi, sotto la direzione artistica di Luca Pizzi dell’Atelier Mitoraj: Dedalo domina la terrazza nel Tempio di Venere, il Centauro è su un basamento al centro del Foro, il Centurione è ospitato nelle Terme Stabiane, Ikaro alato si ritrova al Foro triangolare. «Dei ed eroi mitologici popolano le strade e le piazze della città sepolta dal Vesuvio, emergendo come sogni dalle rovine – spiega Massimo Osanna - simboli muti e iconici, le opere di Mitoraj ci ricordano, nella loro immanenza, il valore profondo della classicità nella cultura contemporanea». La mostra rappresenta l’ultimo sogno di Igor Mitoraj, scomparso a Parigi nell’ottobre del 2014. L’artista che aveva aperto nel 1983 una bottega a Pietrasanta, in provincia di Lucca, aveva condiviso il suo desiderio nel 2011 ad Agrigento con il presidente della Fondazione “Terzo Pilastro. Italia e Mediterraneo”, Emmanuele Emanuele. Nella Valle dei Templi Mitoraj aveva appena portato le sue maestose figure in bronzo. Da lì, le avrebbe poi esposte nei Mercati di Traiano a Roma e a Pisa, davanti alla Torre. Lamostra, ideata e promossa dalla Fondazione Terzo Pilastro, con il patrocinio del ministero dei Beni e delle attività culturali, eorganizzata dalla Soprintendenza Pompei, dalla Galleria d’arte Contini e dall’Atelier Mitoraj, sarà visitabile fino all’8 gennaio 2017.
http://napoli.repubblica.it/cronaca/2016/05/14/news/mattarella_a_pompei_per_la_ mostra_di_igor_mitoraj-139752666/
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“Non ci sono teorie, non ci sono spiegazioni. Le opere si impongono a me, io sono il loro schiavo“. E’ così che parlava qualche anno fa Igor Mitoraj, intervistato nel suo studio di Pietrasanta.
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Classe 1944, Mitoraj era nato in Germania da genitori polacchi. Vissuto poi a Cracovia, la città della
madre, Mitoraj aveva
studiato pittura all’Accademia di Belle Arti. Nel 1968 si trasferì a Parigidove riprese gli studi e realizzò
la
sua
prima
opera
‘personale’ da scultore nel 1976 e aprì uno studio, dove si dedicò ai bronzi e alle terrecotte. Scoprì il marmo e se ne innamorò nel 1979quando fece il primo viaggio
a Pietrasanta,
in Toscana,
proprio
vicino
alle
cave
del
famoso marmo di Carrara. Alla fine sarà proprio qui che Mitorajmetterà radici con il suo studio. Le sue statue dal 14 maggio saranno in una mostra itinerante negli Scavi Archeologici di Pompei, organizzata dalla sopraintendenza della cittàinsieme con l’Atelier Mitoraj di Pietrasanta e la Galleria d’arte Contini, promossa dalla Fondazione Terzo Pilastro. Le statue dell’artista polacco sono colossali ed enigmatiche, caratterizzate da grandi facce ferite. Dipinti, gessi, bronzi e marmi che esprimono al meglio la bellezza delle fattezze classiche. Lo storico Claudio Strinati ha definito Igor Mitoraj “un sognatore dell’antichità“. Alla sua morte il progetto di realizzare questa mostra era già avviato e per soddisfare il suo ultimo desiderio nella bellissima città di Pompei verranno esposte 30 sue sculture, nei luoghi più significativi come il Foro e la Basilica. La scultura di Dedalo verrà posta nel Tempio di Venere, il Centauro sarà nel Foro,
il Centurione nelle Terme Stabiane ed Ikaro
alato nel Foro
triangolare. La mostra resterà aperta fino a gennaio 2017.
http://zon.it/igor-mitoraj-opere-pompei/
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I capolavori statuari di Igor Mitoraj approdano a Pompei per l'esposizione itinerante che si inaugura il 14 maggio fra le rovine e si potrà visitare fino a gennaio 2017. Una mostra in cui il contemporaneo è in uno strettissimo legame dialettico con l'antico. Con la direzione artistica di Luca Pizzi e curata dalla soprintendenza speciale di Pompei insieme con l'Atelier Mitoraj di Pietrasanta e la Galleria d'arte Contini, promossa dalla Fondazione Terzo Pilastro, la rassegna che ha un precedente nella mostra allestita nel 2011 nella Valle dei Templi di Agrigento ma anche in quella allestita ai Mercati di
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Traiano a Roma, era stata a lungo sognata da Mitoraj. Già al momento della morte dell'artista il progetto, oggi in fase di attuazione e che sta coronando il suo ultimo sogno, era in fase di avvio come, di recente, ha rivelato il ministro Franceschini. "Non ci sono teorie, non ci sono spiegazioni. Le opere si impongono a me, io sono il loro schiavo" è la nota concezione dell'arte di Igor Mitoraj, un'arte che sa di classico e di visionario insieme. Ricordato per le sue figure acefale, le grandi facce ferite, dipinti, bronzi, gessi e marmi, lo storico Claudio Strinati, ha definito questo grande artista polacco un "sognatore dell'antichità". Nato nel 1944 in Germania da genitori polacchi, vissuto poi a Cracovia, Mitoraj si innamorò della pittura all'Accademia di Belle Arti e fu il 1968 l'anno in cui, stabilitosi a Parigi, realizzò una prima mostra da scultore, sogno che si corona nel 1976, quando apre il suo studio, per dedicarsi definitivamente a bronzi e terrecotte. Mentre nel 1979 avvenne un'altra grande folgorazione artistica, con la scoperta del marmo in occasione di un viaggio a Pietrasanta, in Toscana, a ridosso delle cave del rinomato marmo di Carrara, anche se l'amore per la scultura nacque durante un viaggio di studi in Messico.
Dopo la morte a Parigi nell'ottobre 2014, in Toscana riposano le ceneri di Igor Mitoraj, qui mise radici e trovò la sua casa, e sulla città di Pietrasanta la pensava così:
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Pietrasanta l'ho scelta per lavoro, c'erano tutte quelle fonderie, gli artigiani del marmo, un luogo unico al mondo. Come scultore sono cresciuto qui, grazie agli italiani. Quando sono arrivato pensavo che non ci sarebbe stato posto per me. L'Italia è un posto così pieno di arte..invece no, c'è posto per tutti. 30 grandi sculture sono state distribuite nei luoghi più significativi di Pompei, dal Foro alla Basilica, dal Quadriportico dei Teatri alla via dell'Abbondanza, gli imponenti personaggi mitologici si affiancano alle celebri architetture pompeiane di Dedalo con il Tempio di Venere, il Centauro nel Foro, il Centurione nelle Terme Stabiane, Ikaro alato nel Foro triangolare. La scelta della città non è casuale, come scriveva Théophile Gautier "A Pompei solo due passi separano la vita antica dalla vita moderna". A tal proposito calzanti e suggestive le parole del soprintendente Massimo Osanna che descrive così l'imperdibile rassegna: Dei ed eroi mitologici popolano le strade e le piazze della città sepolta dal Vesuvio, emergendo come sogni dalle rovine. Simboli muti e iconici,le opere di Mitoraj ci ricordano, nella loro immanenza, il valore profondo della classicità nella cultura contemporanea. http://www.fanpage.it/l-ultimo-sogno-di-igor-mitoraj-si-realizza-una-mostragrandiosa-fra-le-rovine-di-pompei/ http://www.fanpage.it/
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"Il sogno di Mitoraj era quello di esporre a Pompeima purtroppo lui se n'è andato". In tal caso, il Presidente potrebbe entrare negli Scavi direttamente dal Quadriportico dei teatri, dove si trovano altre tre grandi sculture di Mitoraj e poi rientrare, secondo il "piano B" predisposto dagli uffici diretti da Massimo Osanna in caso di pioggia, nell'Auditorium dove, al coperto, si svolgerebbe la cerimonia di presentazione della mostra. CosÏ il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, aPompei in occasione della inaugurazione della mostra di Mitoraj. Il maltempo ha costretto il presidente e il ministro a un mutamento repentino della visita, ma senza nulla togliere alla bellezza della visita a Pompei.
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A Pompei dunque un grande evento espositivo da non perdere promosso dalla Fondazione Terzo Pilastro - Italia e Mediterraneo con il patrocinio del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e organizzato dalla Soprintendenza Pompei, dalla Galleria d'arte Contini e dall'Atelier Mitoraj di Pietrasanta. E poi gli investimenti in cultura, provocano ricaduta in termini di crescita per il Paese. L'anno scorso ci sono stati 3 milioni di visitatori. La visita di Mattarelladovrebbe concludersi al santuario della Beata Vergine del Rosario. Subito dopo ha lasciato la città in elicottero. "Pompei - ha concluso Franceschini - è il luogo in cui la collaborazione tra istituzioni ci ha consentito di adempiere alle modalità concordate con l'Unione Europea, e ci ha consentito di mostrare che, lavorando insieme con convinzione, il quadro cambia completamente. La mostra consente di valorizzare uno straordinario sito come Pompei". Visita sotto un improvviso acquazzone Il capo dello Stato, prima dell'inaugurazione con il ministro dei Beni culturali, con un mutamento di programma dettato da un improvviso acquazzone, ha raggiunto in auto Villa dei Misteri invece che visitare il sito archeologico a piedi, passando per le domus di Efebo, quella del Menandro, quella di Paquio Proculo e poi lungo via dell'Abbondanza fino al foro. http://rosarossaonline.org/2016/05/14/scavi-di-pompei-sergio-mattarellainaugura-la-mostra-di_129246
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(ANSA) - Rome, May 3 - Late Polish sculptor Igor Mitoraj had chosen the exact locations for the 30 sculptures that will go on display starting May 14 in a traveling exhibition at Pompeii before his death in October 2014, Culture Minister Dario Franceschini said Tuesday. Following the artist's wishes and under the artistic direction of Luca Pizza from the Atelier Mitoraj, the 30 large-scale sculptures depicting imposing mythological characters face off with the most well-known architecture of the ancient city after being placed in key locations in the archeological site of Pompeii - from the Forum to the Basilica, from the Gladiators' Barracks to the Via dell'Abbondanza. "Mythological gods and heroes populate the streets and the squares of the city
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buried by Vesuvius, emerging like dreams from the ruins," said Pompeii Superintendent Massimo Osanna. "Mute and iconic symbols, the works of Mitoraj remind us, in their immanence, of the deep value of classicism in contemporary culture". "There are no theories, there are no explanations," Mitoraj said during an interview at his studio in Pietrasanta in northern Tuscany. "The works impose themselves on me - I am their slave," the world-renowned artist said while guiding guests past a series of paintings, bronzes, plaster casts and marbles - all with classical features showing a bit of wear and tear. "My models are the people of today - people who are living right now," he said. Following Mitoraj's death in Paris in October 2014, his ashes were brought to their final resting place in Pietrasanta, where he had made his home. The artist's exhibition in Pompeii was curated by the special superintendency for Pompeii together with Pietrasanta's Atelier Mitoraj and the Contini Art Gallery, and promoted by the Terzo Pilastro Foundation. It follows previous exhibitions of a similar kind, that included a 2011 show in Sicily's Valley of the Temples near the city of Agrigento as well as the Trajan Markets in Rome. In Pompeii, where ThÊophile Gautier wrote that only "two steps separate ancient life from modern life", the last dream of Mitoraj will be on display through January 2017. ALL RIGHTS RESERVED Š Copyright ANSA http://www.ansa.it/english/news/lifestyle/arts/2016/05/03/mitoraj-sculptures-ondisplay-at-pompeii_0ff8c71c-3529-4815-a498-08bd498607c4.html
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“Pompei e Pietrasanta due esempi importanti. Pompei per la sua storia e la sua cultura, Pietrasanta per essere luogo di artisti e grandi artigiani”. Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella al vernissage della mostra di Igor Mitoraj, a Pompei, celebra Pietrasanta di fronte ad un pubblico enorme. Tra gli ospiti il sovraintendente dei Beni Culturali, Luca Ficacci che nelle scorse settimane aveva visitato la Rocca di Sala per valutarne un progetto di recupero oltre a rappresentanti delle istituzioni, a tutti i livelli, e giornalisti da tutto il mondo. A fare eco al capo dello stato il ministro dei beni e delle attività culturali, Dario Franceschini che ha ribadito il ruolo della città nobile e d’arte: “Pietrasanta – ha detto durante l’inaugurazione – è la città internazionale della scultura”. Il “Tindaro” che la scorsa estate dominava su Piazza Duomo sullo sfondo della Rocca di Sala da oggi, e per due mesi, si staglia sui resti del Foro di Pompei e del Vesuvio. Ad unire Pietrasanta e Pompei le opere del maestro franco-polacco che aveva scelto la Piccola Atena per vivere e di cui era diventato cittadino onorario. Sono 30 le sculture ospitate tra iò Tempio di Venere, la Basilica ed il Foro, da Via dell’Abbondanza alle Terme Stabiane, dal Foro Triangolare fino al Quadriportico dei Teatri. A Pompei, a rappresentare la comunità di Pietrasanta ed il legame, non solo artistico, soprattutto affettivo e di riconoscenza, con l’artista scomparso nel 2014 e con Jean Paul Sabatie di
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Argos Studio, c’era il sindaco, Massimo Mallegni. “Pietrasanta deve essere orgogliosa di avere avuto la fortuna di vivere l’esistenza di artisti grandissimi come Igor Mitoraj che nella nostra città hanno trovato la dimensione perfetta per creare e vivere. – ha commentato da Pompei il primo cittadino – E’ un grande orgoglio per me essere qui oggi a rappresentare la nostra città e la nostra comunità. Pietrasanta ha confermato la sua estensione internazionale. La nostra città, grazie alla presenza dei migliori artigiani e dei più importanti laboratori e fonderie del mondo, è un punto di arrivo per tutti gli artisti contemporanei. La prossima mostra di Helidon Xhixha, che andremo ad inaugurare il prossimo 11 giugno, sarà l’evento espositivo dell’estate a livello mondiale”. Ad accogliere il Sindaco di Pietrasanta, i primo cittadino di Pompei, Ferdinando Uliano: “ho invitato il sindaco di Pompei a partecipare ai nostri eventi espositivi e a conoscere la nostra città e la nostra storia. Pompei e Pietrasanta iniziano un dialogo di collaborazione grazie a Mitoraj”. Il prossimo sogno è la realizzazione del museo dedicato a Igor Mitoraj nel centro storico che l’amministrazione comunale insieme al Ministero dei Beni Culturali e a Jean Paul Sabatie sta portando avanti: “ci stiamo lavorando. Il sogno non è così lontano”. http://www.luccaindiretta.it/versilia/item/70090-mitoraj-a-pompei-pietrasantaprotagonista.html
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Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella era oggi in visita istituzionale a Pompeiin occasione della mostra di Igor Mitoraj, allestita fra gli scavi della città con trenta statue di bronzo esposte tra tempio di Venere, basilica, foro, via dell’Abbondanza, le terme, il quadriportico dei teatri e foro triangolare. “Questa mostra valorizza un sito straordinario e gli va l’apprezzamento di tutti e il mio, e molto altro perché è una combinazione fra antichità e modernità, tra una città di secoli addietro e un artista del nostro tempo, fra arte antica e moderna” ha detto Mattarella ai microfoni.
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Il capo di Stato, accompagnato nella visita dalla pioggia, ha poi aggiunto che “Tutelare e valorizzare il patrimonio artistico italiano è un dovere. Il nostro Paese ha un patrimonio artistico e culturale più grande del mondo. Vi è quindi una esigenza non solo di tutelarlo, ma anche di valorizzarlo. E’ un dovere nei confronti della nostra storia e del nostro futuro“. Fonte: Agi.it http://www.lifestar.it/2016/05/14/19165/mattarella-pompei-tutelare-patrimonioartistico-un-dovere/
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È il tempo dell'ignoto quello che innescano le monumentali sculture di Igor Mitoraj, un tempo sospeso che mette in scena quel che resta del mito, con la classicità fatta a pezzi. E la meraviglia di Pompei a fare da quinta teatrale, a contenere un'inedita osmosi tra archeologia e contemporaneità che si snoda tra Foro, Terme, Teatri, Templi e Mercati. Lo stupore per queste gigantesche sculture - che pure sono ispirate alla statuaria della Grecia classica - è proprio dato dal loro essere fuori scala rispetto a un contesto anch'esso indiscutibilmente maestoso: incarnano un'ipotetica caduta degli dei, un presunto scollamento tra divino e umano. Enormi creature alate senza testa, torsi distesi in un'idea di spasimo sofferto, frammenti di teste femminili corrose da un'età che non è la loro e che, citando il passato, mettono in crisi l'idea stessa di arte contemporanea. Sono apparizioni dell'assurdo, figure che hanno oltrepassato una soglia temporale e compaiono come ospiti inattesi, una sorta di memento mori. Come se qualcosa di irreparabile potesse ancora accadere. L'artista polacco - morto settantenne nel 2014 - riproponendo all'attualità un'idea di bellezza del passato, quindi fintamente sfregiata dal tempo, ripercorreva il cammino della storia, saldava tra loro i secoli, dava forma al desiderio creativo che ha messo in moto l'intelligenza umana. E allo stesso modo ha dato voce a un ancestrale bisogno di entrare in territori arcaici e magici, che legano il paganesimo alla mitologia e alla ricerca di un senso dell'eroico
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che finalmente si palesi. Ed ecco allora un centauro, un Icaro alato, ma anche un volto di donna fasciato di bende come in un sudario, un corpo maschile che contiene altri corpi in finestre scavate nella propria carne. Il bronzo, il ferro, la straordinaria duttilitĂ del metallo forgiato che si piega al volere dell'artista-demiurgo, infatti, qui diviene vera e propria carne: ne porta le possibili ferite, ne esalta le muscolature, ne contiene le tensioni nervose. E la possibilitĂ di bellezza trova nuovo spazio, anche se rappresenta la vita che collassa, lo sperdimento della rivelazione. E Pompei, nella sua unicitĂ , se ne arricchisce, fa sue queste sculture e le ingloba nel contesto: un po' le ridimensiona e un po' le esalta nella lunghezza di uno sguardo che abbraccia tutta la memoria di questa cittĂ distrutta duemila anni fa e del Vesuvio imperante che la sovrasta. Sabato 14 Maggio 2016, 09:36 - Ultimo aggiornamento: 14-05-2016 09:36 http://ilmattino.it/napoli/cultura/alessandra_pacellie_il_tempo_dell_ignoto_quello_ch e_innescano_le_monumentali-1732682.html
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Muzealnictwo. Władze miasta Pietrasanta w Toskanii chcą stworzyć pierwsze na świecie muzeum Igora Mitoraja. Rzeźbiarz zamieszkał tam po wyprowadzce z Krakowa. Igor Mitoraj, światowej sławy polski artysta, od lat osiemdziesiątych mieszkał i tworzył w Pietrasanta - toskańskim mieście położonym nieopodal najsławniejszych złóż marmuru, słynących z pracowni odlewniczych, których kunszt docenił już Michał Anioł. Tutaj też, jesienią 2014 roku, Włochy złożyły ostatni hołd twórcy „Ikarów” i „Ikarii”. Mitoraj wybrał Włochy, bo - jak powiedział w wywiadzie udzielonym „Dziennikowi Polskiemu” podczas swojej krakowskiej wystawy: - Włosi kochają artystów; bezwarunkowo i bezinteresownie. W Pietrasanta odbyła się, wiosną i latem ubiegłego roku, pierwsza pośmiertna wystawa Igora Mitoraja. Rzeźby artysty - te, które pamiętamy z jego polskiej wystawy i te, które powstały później - wypełniły miasto; zabytkowe wnętrza, place, ulice. Gdy wystawa dobiegła końca, w kręgach władz miasta zrodziła się koncepcja stworzenia muzeum artysty. Na jej materializację trzeba będzie jednak jeszcze trochę poczekać. Muzeum raczej nie powstanie w domu artysty, który pozostaje prywatną własnością. Wymogów muzealnych nie spełnia też - z racji swojej funkcji - pracownia. Tym bardziej, że Mitoraj - choć znany jest przede wszystkim jako rzeźbiarz - uprawiał również rysunek, grafikę, ma w dorobku realizacje scenograficzne dla prestiżowych scen operowych - żeby poprzestać na głównych dokonaniach twórcy o dużym talencie i wyobraźni, ale również bardzo pracowitego. Muzeum to, z natury rzeczy, próba ogarnięcia wszystkich dziedzin. Polscy turyści, których sporo odwiedziło Pietrasanta w czasie trwania wystawy, nie powinni traktować domu i pracowni Mitoraja jako miejsc zwiedzania. Spotkają natomiast - podobnie jak w latach ubiegłych - ślad twórcy w przestrzeni publicznej miasta, m.in. „Centaura” pamiętanego z krakowskiej ekspozycji w Rynku Głównym (stał w pobliżu kościoła św. Wojciecha), a w sali obrad urzędu miasta Pietrasanta monumentalną dekorację malarską autorstwa Mitoraja. Dzieła rzeźbiarza znajdziemy również w wielu miastach włoskich, europejskich, amerykańskich, w metropoliach azjatyckich. Był jedynym polskim rzeźbiarzem XX wieku, który pozostawił tak znaczny i czytelny ślad na świecie. *** Igor Mitoraj Polski rzeźbiarz, tworzący poza granicami kraju (Francja, Włochy): w 1963 roku rozpoczął naukę na Akademii Sztuk Pięknych w Krakowie, gdzie studiował malarstwo pod kierunkiem Tadeusza Kantora. W Paryżu otrzymał propozycję przygotowania wystawy dla galerii ArtCurial, prowadzonej przez bratanka ówczesnego prezydenta Francji, Francoisa Mitteranda. By przygotować prace do tej wystawy, Mitoraj wyjechał na rok do centrum artystycznych odlewni w Pietrasanta. Tam powstały pierwsze brązy Mitoraja oraz monumentalne rzeźby z białego marmuru z pobliskiej Carrary. http://www.dziennikpolski24.pl/aktualnosci/a/mitoraj-umuzealniony,9981411/
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Gli investimenti che si fanno nella cultura non sono solo un dovere di qualità della vita sociale ma provocano ricaduta di crescita economica. Il nostro Paese ha il patrimonio artistico e culturale più grande del mondo. C'è esigenza non solo di conservare questo patrimonio ma anche di valorizzarlo ed è un nostro dovere farlo, sia nei confronti della nostra storia che del nostro futuro", così il Capo dello Stato, Sergio Mattarella, a Pompei. REPTV: live su Facebook E subito dopo parole per la mostra di Mitoraj: "Il mio apprezzamento è molto alto, ho potuto appena apprezzare attraverso le opere di Mitoraj la straordinaria combinazione tra antichità e modernità. La collocazione delle opere di questo grande artista sembra a tutti e lo è sembrato anche a me, attraversando il sito archeologico, assolutamente naturale e valorizzando gli Scavi. Qualcuno sarà stato magari ingannato e avrà pensato che siano opere di quel tempo ma questo mostra che l'arte non ha
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confini neanche di tempo e che la bellezza lega arte antica e arte dei nostri giorni, senza steccati. Il mio grazie per lo straordinario evento al ministro Franceschini , alla Soprintendenza e alla Fondazione, al governatore De Luca".
Mattarella è arrivato poco prima delle 11 nel parco archeologico per l’inaugurazione ufficiale della mostra dello scultore (scomparso nel 2014) Igor Mitoraj, negli Scavi. Al fianco del presidente, il ministro dei Beni culturali e del turismo Dario Franceschini e il direttore della Soprintendenza Pompei Massimo Osanna, assieme al governatore Vincenzo De Luca e al sindaco di Pompei, Nando Uliano.
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Il ministro Franceschini, introducendo l'intervento di Mattarella, sottolinea: "La giornata di oggi conferma la rinascita di Pompei. Il cui nome veniva associato a un elemento di negatività italiana ma ora siamo in un'altra stagione. Il quadro cambia completamente: oggi ci sono 43 cantieri completati e 27 in corso. Siamo quasi alla soglia di 3 milioni di visitatori ed è una storia importante. Il secondo motivo di soddisfazione per lei, signor Presidente, è che la sua visita avviene per la mostra di questo straordinario scultore che è Mitoraj e grazie anche alla fondazione e alla volontà degli eredi. Ebbi la fortuna di incontrarlo e Mitoraj mi disse che il suo sogno era realizzare la mostra a Pompei ed aveva immaginato persino in quali angoli del sito archeologico aveva immaginato le sue opere".
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Franceschini ricorda anche che "L'Italia può contare su più risorse nel bilancio dei beni culturali. Oggi l'Italia può dire che il bilancio del Ministero dei Beni Culturali è aumentato del 36 percento rispetto al 2015, tornando sopra i due miliardi dopo essere stato per molto tempo sotto il miliardo e mezzo". Il maltempo ha costretto il presidente e il ministro a un mutamento repentino della visita, ma senza nulla togliere alla bellezza della visita a Pompei. "La pioggia ha reso suggestiva ancora di più Pompei, che in fondo era una città che viveva normalmente", ha commentato il Capo dello Stato. Potente la suggestione delle statue che svettano per quasi cinque metri tra antiche domus e templi. Quasi una ristretta rappresentanza del Mito atterrata dall’Olimpo, tra i piedi l’inciampo della piccola brulicante umanità (perfino turistica) che posa sguardi curiosi sulle antiche rovine. Le trenta monumentali sculture di bronzo dell'artista polacco sono esposte all'aperto negli scavi di Pompei, tra tempio di Venere, basilica, foro, via dell'Abbondanza, le terme, il quadriportico dei teatri e foro triangolare. Il capo dello Stato, prima dell'inaugurazione, con un mutamento appunto di
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programma dettato da un improvviso acquazzone, ha raggiunto in auto Villa dei Misteri invece che visitare il sito archeologico a piedi, passando per le domus di Efebo, quella del Menandro, quella di Paquio Proculo e poi lungo via dell'Abbondanza fino al foro. Dopo la visita agli scavi Mattarella ha raggiunto la Basilica dedicata alla Beata Vergine del Santo Rosario - a neanche due chilometri dal parco archeologico, centro di culto mariano famoso nel mondo - per una visita privata. Il capo dello Stato è stato accompagnato dall'arcivescovo Tommaso Caputo e dal rettore del Santuario, don Mocerino. Il presidente poi è ripartito in elicottero dalla stessa area del santuario. http://napoli.repubblica.it/cronaca/2016/05/14/news/pompei_mattarella_visita_sca vi_e_inaugura_mostra-139768592/
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Così il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, a Pompei in occasione della inaugurazione della mostra di Mitoraj. "Gli investimenti in cultura non sono solo un dovere per la qualità della vita sociale, ma anche perché provocano ricaduta di crescita nel Paese". Le trenta monumentali sculture di bronzo dell'artista polacco sono esposte all'aperto negli scaviarcheologici, tra tempio di Venere, basilica, foro, via dell'Abbondanza, le terme, il quadriportico dei teatri e foro triangolare. "Il nostro Paese - ha detto ancora Mattarella - ha il patrimonio artistico e culturale più grande del mondo. E' un dovere nei confronti della nostra storia e del nostro futuro". Il secondo motivo di soddisfazione per lei, signor Presidente, è che la sua visita avviene per la mostra di questo straordinario scultore che è Mitoraj e grazie anche alla fondazione e alla volontà degli eredi. "La mostra comporta un ulteriore beneficio - sottolinea - quello di valorizzare Pompei, uno dei complessi piu' visitati in Italia". Poi ha aggiunto: "I miei predecessori hanno dovuto sempre giustificare i tagli per la
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cultura". Per diverso tempo Pompeiè stata sinonimo di negatività e sembrava impossibile una stagione del riscatto. "Il riscatto c'è stato". "Pompei - ha detto in conclusione della visita Dario Franceschini - è il luogo in cui la collaborazione tra istituzioni ci ha consentito di adempiere alle modalità concordate con l'Unione Europea, e ci ha consentito di mostrare che, lavorando insieme con convinzione, il quadro cambia completamente". Infine Franceschini ha anche rimaracato come il bilancio del suo ministero abbia subito un notevole incremento pari al 36%. A questo risultato "si è aggiunta la deliberazione Cipe del primo maggio che ha individuato più di 33 grandi progetti nel paese che aspettavano da anni risorse per essere completati". Il suo sogno - ha ricordato il ministro Franceschini - era quello di esporre a Pompei ma purtroppo lui se n'è andato. L'artista polacco aveva scelto l'Italia come seconda patria La mostra fi Mitoraj viene inaugurata oggi a due mesi dall'allestimento. http://rosarossaonline.org/2016/05/14/mattarella-dovere-valorizzarecultura_129373
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La pioggia non ha fermato il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella in visita agli Scavi di Pompei in occasione dell’inaugurazione della mostra dell’artista Igor Mitoraj, scomparso nel 2014. Col sogno di esporre le sue sculture monumentali proprio nell’area archeologica campana. Il Capo dello Stato, accompagnato dal ministro per i Beni e le attività culturali e del turismo Dario Franceschini, è arrivato a bordo di un’auto a Villa dei Misteri. Variazione sul programma iniziale che prevedeva una visita nell’area archeologica e alle domus lungo via dell’Abbondanza, ma la forte pioggia non ha consentito la passeggiata. Così il Capo dello Stato è stato accolto nell’auditorium dove ha simbolicamente inaugurato la mostra. «La pioggia rende Pompei ancora più bella, più suggestiva», ha commentato il presidente Mattarella. E poi ha scerzato: «D’altronde qui ci vivevano normalmente, quindi anche con la pioggia».
L’intervento del ministro Ad aprire la cerimonia il ministro Franceschini: «È una giornata importante per Pompei. Questo è un luogo in cui la collaborazione tra le istituzioni ci ha consentito di mostrare che lavorando assieme il quadro cambia. Ci sono 43 cantieri completati e 27 in corso. L’anno scorso ci sono stati tre milioni di visitatori. La visita del presidente Mattarella avviene per l’inaugurazione della mostra di Mitoraj, artista che ha scelto di vivere nel nostro Paese». Poi ha aggiunto: «I miei predecessori hanno dovuto sempre giustificare i tagli per la cultura. Noi abbiamo riportato il finanziamento sopra i 2 miliardi».
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Il Presidente: «Il grande patrimonio del nostro Paese» «La mostra di Mitoraj è una straordinaria combinazione tra antichità e modernità - ha detto il Capo dello Stato - la cultura non ha tempo nè confini». «È motivo di rammarico che Mitoraj sia morto prima di vedere realizzato il suo sogno - ha aggiunto - La mostra consente di valorizzare uno straordinario sito come Pompei». Il Capo dello Stato ha parlato dell’importanza dei beni culturali e di come la loro valorizzazione sia proficua per tutto il tessuto sociale: «Il nostro Paese ha il più grande patrimonio artistico del mondo ed è nostro dovere salvaguardarlo - ha detto - Un dovere sia nei confronti della nostra storia che del nostro futuro ogni investimento per la cultura è speso anche ai fini della crescita del nostro Paese. Questo sito, come tutto ciò che viene prodotto dalla cultura, ha una grande ricaduta per l’intera società anche di carattere economico. Gli investimenti che si fanno nella cultura non sono solo un dovere di qualità della vita sociale ma provocano una ricaduta di crescita economica».
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La mostra Una «straordinaria combinazione tra antichità e contemporaneità». Così Mattarella ha definito le opere di Igor Mitoraj. Una mostra che «comporta un ulteriore beneficio, consente di valorizzare questo straordinario sito che è Pompei che non a caso dopo il Colosseo e Fori imperiali è tra i più visitati». Una collocazione, le statue gigantesche in bronzo, che per Mattarella «sembra assolutamente naturale, probabilmente qualcuno verrà ingannato, penserà che sono opere di allora, la cultura non ha tempo e confine». E ancora: «E questa è la straordinaria emozione che si prova, l’integrazione tra arte antica e arte moderna, tra questa straordinaria città di duemila anni addietro e un artista dei nostri tempi».
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Le maestose sculture in bronzo sono state collocate in diversi settori degli Scavi, sotto la direzione artistica di Luca Pizzi dell’Atelier Mitoraj. Dal Tempio di Venere alla Basilica e al Foro, da Via dell’Abbondanza alle Terme Stabiane, dal Foro Triangolare fino al Quadriportico dei Teatri. Un’esposizione suggestiva che fa seguito al successo che le gli Dei ed eroi mitologici dell’artista hanno già riscosso nella Valle dei Templi di Agrigento e nei Mercati di Traiano a Roma. La mostra, ideata e promossa dalla Fondazione Terzo Pilastro, con il patrocinio del ministero dei Beni e delle attività culturali, e organizzata dalla Soprintendenza Pompei, dalla Galleria d’arte Contini e dall’Atelier Mitoraj, sarà visitabile fino all’8 gennaio 2017.
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Al Santuario Il Presidente della Repubblica ha poi lasciato gli Scavi di Pompei e ha raggiunto la Basilica dedicata alla Beata Vergine del Santo Rosario per una visita privata. Il Capo dello Stato è stato accompagnato dall’arcivescovo Tommaso Caputo e dal rettore del Santuario, don Mocerino. Entrato in chiesa al termine della messa, Mattarella ha ricevuto gli applausi di alcuni fedeli che si trovavano nel Santuario. Monsignor Caputo gli ha accennato brevemente la storia del Santuario e del suo fondatore, il beato Bartolo Longo, che il Presidente già ben conosceva. Ha mostrato, altresì, di essere al corrente anche delle numerose opere sociali fondate da Longo e sostenute, ancora oggi, dal Santuario. Giunto ai piedi del quadro della Vergine, si è soffermato per una breve preghiera. Ha, poi, visitato la Cappella e, nella Sala Offerte, ha ammirato alcuni oggetti appartenenti alla mostra «Per Grazia Ricevuta», allestita, in contemporanea, anche presso l’Antiquarium del sito archeologico. Durante la breve visita, il Presidente prima di uscire dalla Basilica ha voluto fermarsi nuovamente a venerare il quadro della Madonna. L’arcivescovo ha donato al Capo dello Stato alcune pubblicazioni sulla Basilica e sul Fondatore, un’immagine della Vergine e una corona del Rosario, cuore della spiritualità del Santuario.
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14 maggio 2016 | 11:05 Š RIPRODUZIONE RISERVATA http://corrieredelmezzogiorno.corriere.it/napoli/cronaca/16_maggio_14/mattarellaarrivato-pompei-pioggia-fa-cambiare-programma-5e85919a-19b2-11e6-ad65541268b49c57.shtml
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Soldi buttati? Neanche per sogno. «Ogni investimento nella cultura è un investimento ben speso», assicura Sergio Mattarella. In particolare, meritano un plauso le risorse destinate al patrimonio artistico e culturale. Tutelarlo, conservarlo è indispensabile, avverte il Capo dello Stato, ma non può essere soltanto quello il traguardo. Questo patrimonio va «valorizzato», bisogna saperlo promuovere perché per l’Italia rappresenta una ricchezza. Sono lontanissimi i tempi in cui l’allora ministro Giulio Tremonti tagliava i fondi del suo collega Sandro Bondi sostenendo che tanto con la cultura non si mangia, dunque inutile riversarci denari. Per Mattarella è
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semplicemente l’opposto; «la cultura produce benessere», risponde a chi glielo domanda. Un simbolo riscattato Non è casuale che il Presidente svolga queste considerazioni a Pompei. La città sepolta dall’eruzione è stata per lungo tempo un simbolo dell’incuria e del degrado dei monumenti in Italia. Adesso invece, secondo il titolare della Cultura Dario Franceschini, è la rappresentazione di una rinascita, anzi di un «riscatto». Alla presenza di Mattarella è stata inaugurata la mostra tra gli scavi di Igor Mitoraj, il grande scultore polacco scomparso due anni fa. E’ un peccato che Mitoraj non abbia vissuto abbastanza a lungo da vedere le sue opere in una «location» così affascinante. La mostra è stupenda, gli enormi bronzi sembrano riemersi anch’essi dalla lava e dai lapilli in una fusione perfetta tra antico e moderno. Il successo di pubblico è garantito. La ricaduta sociale In Italia, rammenta Mattarella, abbiamo l’eredità storica e artistica «più grande del mondo». E questo patrimonio ha una importante ricaduta sull’intero tessuto sociale. Basti pensare al peso che esercita su turismo e accoglienza, soprattutto nel Mezzogiorno. Vi sono cioè «effetti dell’attività culturale che hanno un’influenza profonda e positiva sul terreno economico». Serve un’ottica diversa dal passato. E Franceschini, il ministro, segnala che per la prima volta dopo tanti anni il bilancio dei Beni Culturali è cresciuto rispetto al 2015. E non di poco, ma del 36 per cento, tornando sopra la soglia dei 2 miliardi di euro. http://www.lastampa.it/2016/05/14/italia/politica/mattarella-tifa-per-la-culturagiusto-investire-produce-benessere-SETHrLmEzEZtbt3kzj6atK/pagina.html
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n mattinata, invece, secondo il programma ufficiale finora divulgato, il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, e il ministro di beni culturali e turismo, Dario Franceschini inaugureranno la mostra su Mitoraj. Durante la sua visita, il Capo dello Stato ha anche rilanciato il tema dei beni culturali. Le statue dello scultore franco-polacco Igor Mitoraj, morto 2014, sono posizionate in diversi punti degliscavi archeologici e saranno oggetto del tour diMattarella. Le trenta monumentali sculture di bronzo dell'artista polacco sono esposte all'aperto negli scavi di Pompei, tra tempio di Venere, basilica, foro, via dell'Abbondanza, le terme, il quadriportico dei teatri e foro triangolare. Roma, 14 mag. (LaPresse) - "La cultura non ha tempo e non ha confini" e "tutelare e valorizzare il patrimonio artistico italiano è un dovere nei confronti della nostra storia, del nostro futuro e del mondo intero". "Questo sito - ha aggiunto -, come tutto ciò che
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viene prodotto dalla cultura, ha una grande ricaduta per l'intera società anche di carattere economico". Il capo dello Stato fa un commento anche sull'improvviso acquazzone che gli ha impedito di compiere una visita degli scavi:"La pioggia ha reso suggestiva ancora di piu' Pompei, che in fondo era una citta' che viveva normalmente". "La giornata di oggi conferma la rinascita di Pompei". Il capo dello Stato esprime "rammarico" per il fatto che l'artista non abbia potuto vedere questa esposizione, "ed e' stata grande la scelta di realizzare il suo sogno - dice - offrire a tutti i visitatori del sito questa straordinaria possibilita'". "Pompei - ha concluso Franceschini - è il luogo in cui la collaborazione tra istituzioni ci ha consentito di adempiere alle modalità concordate con l'Unione Europea, e ci ha consentito di mostrare che, lavorando insieme con convinzione, il quadro cambia completamente". Gli itinerari serali saranno riservati dalle ore 20, se le condizioni meteo lo consentiranno, a 200 ospiti di un galà organizzato per autorità, politici e imprenditori invitati dall'organizzazione della mostra "Mitoraj a Pompei". http://blognotizie.info/230103/scavi-di-pompei-sergio-mattarella-inaugura-lamostra-di.html
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18:25 (ANSA) - POMPEI (NAPOLI) - La pioggia non ha tolto bellezza agli Scavi di Pompei, impreziositi dalle monumentali opere in bronzo di Igor Mitoraj, 30 sculture ispirate all'iconologia classica dei miti e delle leggende, che hanno entusiasmato anche il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, accompagnato dal ministro dei Beni Culturali Dario Franceschini. "E' una mostra straordinaria che lascia tutti i visitatori sconvolti quando scoprono di trovarsi davanti a opere contemporanee- spiega il direttore della Soprintendenza, Massimo Osanna - E ora speriamo che una di queste opere resti qua per sempre". La proposta che una delle gigantesche statue dell'artista polacco, scomparso nel 2014, possa essere donata dall'Atelier Mitoraj alla Soprintendenza di Pompei è stata avanzata da Emmanuele Emanuele, presidente della Fondazione 'Terzo Pilastro-Italia e Mediterraneo' che ha organizzato, insieme con la Galleria d'Arte Contini, la mostra, visitabile fino all'8 gennaio. http://www.corriere.it/notizie-ultima-ora/Spettacolo/Mitoraj-Pompei-apreMattarella/14-05-2016/1-A_026649676.shtml
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POMPEI - Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella e il ministro dei Beni culturali, Dario Franceschinihanno inaugurato a Pompei l’esposizione delle 30 monumentali sculture dell’artista Igor Mitoraj collocate nell’area archeologica dell’antica città. Si tratta di una mostra postuma dell’artista polacco - ma italiano d’adozione - che resterà visibile fino a gennaio 2017. Le maestose sculture in bronzo sono state collocate in diversi settori degli scavi,sotto la direzione artistica di Luca Pizzi dell’Atelier Mitoraj. Dal Tempio di Venere alla Basilica e al Foro, da Via dell’Abbondanza alle Terme Stabiane, dal Foro Triangolare fino al Quadriportico dei Teatri.
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Il capo dello Stato, prima dell'inaugurazione con il ministro dei Beni culturali, Dario Franceschini ha raggiunto in auto Villa dei Misteri invece che visitare il sito archeologico a piedi, a causa di un forte acquazzone passando per le domus di Efebo, quella del Menandro, quella di Paquio Proculo e poi lungo via dell'Abbondanza fino al foro. Inaugurando la mostra Mattarella ha dichiarato: "Il nostro Paese ha il patrimonio artistico e culturale più grande del mondo. C'è esigenza non solo di conservarlo ma anche di valorizzarlo ed è un nostro dovere farlo, sia nei confronti della nostra storia che del nostro futuro". Nello specifico invece, riguardo l’installazione delle monumentali sculture di Mitoraj, il Presedente ha detto: Una "straordinaria combinazione tra l'antichità e la contemporaneità". Una mostra che "comporta un ulteriore beneficio e che consente di valorizzare questo straordinario sito che è Pompei che non a caso dopo il Colosseo e Fori imperiali è tra i più visitati". Mattarella ha poi definito la collocazione delle statue come qualcosa di “assolutamente naturale, probabilmente qualcuno verrà ingannato, penserà che sono opere di allora perché la cultura non ha tempo e confine". "È un rammarico che Mitoraj, che ci teneva ad esporre le sue opere qui, sia morto poco tempo addietro - ha concluso infine il Presidente - ma è stata una grande scelta quella di realizzare il suo sogno che offre a tutti i visitatori questa straordinaria possibilità". Il ministro dei Beni culturali, Franceschini ha invece definito questa giornata molto importante perché rappresenta la rinascita di Pompei. "Per alcuni anni - ha specificato Franceschini - nel mondo Pompei era sinonimo di negatività. Sembrava impossibile una stagione del riscatto. Il riscatto c’è stato". "Una collaborazione tra istituzioni, - ha sottolineato il ministro - ha consentito di adempiere a tempi e modalità concordate con l'Unione europea, e mostrare che lavorando insieme con convinzione il quadro cambia". Infine Franceschini ha anche rimaracato come il bilancio del suo ministero abbia subito un notevole incremento pari al 36%. "I miei predecessori hanno avuto l'ingrato compito di giustificare i tagli al Ministero della Cultura - ha spiegato il ministro - oggi l'Italia può dire che il bilancio del Ministero dei Beni Culturali è aumentato del 36 percento rispetto al 2015, tornando sopra i due miliardi dopo essere stato per molto tempo sotto il miliardo e mezzo". A questo risultato "si è aggiunta la deliberazione Cipe del primo maggio che ha individuato più di 33 grandi progetti nel paese che aspettavano da anni risorse per essere completati. Tra cui anche risorse per Pompei". La mostra di Mitoraj è stata ideata e prodotta dalla Fondazione Terzo Pilastro – Italia e Mediterraneo con il patrocinio del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, e organizzato dalla Soprintendenza Pompei, dalla Galleria d’arte Contini e dall’Atelier Mitoraj (Pietrasanta). Ultima modifica il Sabato, 14 Maggio 2016 10:58 http://www.artemagazine.it/istituzioni/item/1305-pompei-sergio-mattarella-edario-franceschini-inaugurano-la-mostra-di-igor-mitoraj
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http://www.lapresse.it/video/mattarella-a-pompei-investire-in-cultura-serve-acrescita-paese.html
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(ANSA) - POMPEI (NAPOLI), 14 MAY - La pioggia non ha tolto bellezza agli Scavi di Pompei, impreziositi dalle monumentali opere in bronzo di Igor Mitoraj, 30 sculture ispirate all'iconologia classica dei miti e delle leggende, che hanno entusiasmato anche il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, accompagnato dal ministro dei Beni Culturali Dario Franceschini. "E' una mostra straordinaria che lascia tutti i visitatori sconvolti quando scoprono di trovarsi davanti a opere contemporanee- spiega il direttore della Soprintendenza, Massimo Osanna - E ora speriamo che una di queste opere resti qua per sempre". La proposta che una delle gigantesche statue dell'artista polacco, scomparso nel 2014, possa essere donata dall'Atelier Mitoraj alla Soprintendenza di Pompei è stata avanzata da Emmanuele Emanuele, presidente della Fondazione 'Terzo Pilastro-Italia e Mediterraneo' che ha organizzato, insieme con la Galleria d'Arte Contini, la mostra, visitabile fino all'8 gennaio. RIPRODUZIONE RISERVATA Š Copyright ANSA http://www.ansa.it/sito/notizie/cultura/arte/2016/05/14/mitoraj-a-pompei-siapre-con-mattarella_b0828757-b92b-441e-88c9-13dab10d17c4.html
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PIETRASANTA. «Pompei e Pietrasanta due esempi importanti. Pompei per la sua storia e la sua cultura, Pietrasanta per essere luogo di artisti e grandi artigiani». Parole, quelle pronunciate ieri mattina dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella all’inaugurazione della mostra di Igor Mitoraj, a Pompei, che rappresentano non solo un “promo” per la città, ma anche motivo di soddisfazione per la comunità artistica della Piccola Atene. Missiva condivisa dal ministro Dario Franceschini. «Pietrasanta - ha detto durante il vernissage - è la città internazionale della scultura». Il Tindaro che la scorsa estate dominava su Piazza Duomo sullo sfondo della Rocca di Sala da ieri e per due mesi si staglia sui resti del Foro di Pompei e del Vesuvio. «Ad unire Pietrasanta e Pompei le opere del maestro franco-polacco che aveva scelto Pietrasanta per vivere e di cui era diventato cittadino onorario - si legge in una nota di palazzo - sono trenta le sculture ospitate tra il Tempio di Venere, la Basilica ed il Foro, da Via dell'Abbondanza alle Terme Stabiane, dal Foro Triangolare fino al Quadriportico dei Teatri. A Pompei, a rappresentare la comunità di Pietrasanta ed il legame, non solo artistico, soprattutto affettivo e di riconoscenza con l'artista scomparso nel 2014 e con Jean Paul Sabatié di Argos Studio, c’era il sindaco Massimo Mallegni. Ho invitato il sindaco di Pompei - ha detto il primo cittadino - a partecipare ai nostri eventi espositivi e a conoscere la nostra città e la nostra storia. Pompei e Pietrasanta iniziano un dialogo di collaborazione grazie a Mitoraj. Il prossimo sogno è la realizzazione del museo dedicato a Igor Mitoraj nel centro storico».
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http://iltirreno.gelocal.it/versilia/cronaca/2016/05/14/news/il-presidente-dellarepubblica-elogia-pietrasanta-1.13472945
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http://video.ilsole24ore.com/TMNews/2016/20160514_video_15011440/00042469 -mattarella-a-pompei-la-cultura-produce-benessere.php
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«Ogni investimento per la cultura è speso anche ai fini della crescita del nostro Paese». Lo ha detto il capo dello Stato, Sergio Mattarella, a Pompei, in occasione dell'inaugurazione della mostra di Igor Mitoraj, l’artista polacco, scomparso nel 2014, che aveva scelto l’Italia come seconda patria. « Il nostro Paese - ha detto ancora Mattarella - ha il patrimonio artistico e culturale più grande del mondo. C'è esigenza non solo di conservarlo ma anche di valorizzarlo ed è un nostro dovere farlo, sia nei confronti della nostra storia che del nostro futuro». Il sito, «come tutto ciò che viene prodotto dalla cultura - ha detto ancora Mattarella - ha una grande ricaduta per l'intera società anche di carattere economico. Gli investimenti che si fanno nella cultura non sono solo un dovere di qualità della vita sociale ma provocano ricaduta di crescita economica». Franceschini: «C’è stato riscatto» «Oggi è una giornata molto importante - ha commentato il ministro dei Beni culturali, Dario Franceschini - perché conferma la rinascita di Pompei che è stato per alcuni anni nel mondo, nel linguaggio dei media nazionali e internazioni, sinonimo di negatività. Sembrava impossibile una stagione di riscatto ma il riscatto di Pompei c'è stato». Ha sottolineato che «le sculture di Mitoraj stanno splendidamente in questo luogo» e ha ricordato che «il sogno di Mitoraj era quello di esporre a Pompei ma purtroppo lui se
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n'è andato. Questa mostra unisce l'antico all'arte contemporanea». Gli imponenti personaggi scultorei sono accanto alle più famose architetture dell'antica Pompei: Dedalo e il Tempio di Venere, il Centauro e il Foro, il Centurione e le Terme Stabiane, Ikaro alato e il Foro triangolare. «Dei ed eroi mitologici popolano le strade e le piazze della città sepolta dal Vesuvio, emergendo come sogni dalle rovine», ha sottolineato Massimo Osanna, direttore generale della Soprintendenza Pompei. I giganti dell’artista polacco fra gli scavi di Pompei Il grande evento espositivo è stato ideato e promosso dalla Fondazione Terzo Pilastro – Italia e Mediterraneo con il patrocinio del ministero dei Beni Culturali, e organizzato dalla Soprintendenza Pompei, dalla Galleria d'arte Contini e dall'Atelier Mitoraj di Pietrasanta. Le maestose sculture in bronzo sono state collocate in diversi settori degli scavi, dal Tempio di Venere alla Basilica e al Foro, da via dell'Abbondanza alle Terme Stabiane, dal Foro Triangolare fino al Quadriportico dei Teatri. Una iniziativa che vuole puntare l’attenzione sul rilancio del sito archeologico, una punta di diamante del patrimonio artistico italiano. L'allestimento della straordinaria mostra postuma dell'artista polacco - ma italiano d'adozione - resterà visibile fino a gennaio 2017. Visita sotto un improvviso acquazzone Il capo dello Stato, prima dell'inaugurazione con il ministro dei Beni culturali, con un mutamento di programma dettato da un improvviso acquazzone, ha raggiunto in auto Villa dei Misteri invece che visitare il sito archeologico a piedi, passando per le domus di Efebo, quella del Menandro, quella di Paquio Proculo e poi lungo via dell'Abbondanza fino al foro. La visita di Mattarella dovrebbe concludersi al santuario della Beata Vergine del Rosario. L’artista polacco aveva scelto l’Italia come seconda patria La mostra fi Mitoraj viene inaugurata oggi a due mesi dall'allestimento. «Dopo il successo delle esposizioni nella Valle dei Templi di Agrigento e nei Mercati di Traiano di Roma - sottolinea una nota della Soprintendenza di Pompei - la mostra va a suggellare un binomio osmotico tra l'archeologia e la contemporaneità dell'arte del Maestro Mitoraj. Due realtà che finiscono col fondersi e col con-fondersi, senza mai sopraffarsi l'un l'altra, instaurando un legame dialettico armonioso che evidenzia e valorizza tanto la solennità storica degli scavi quanto le figure del maestro polacco». http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2016-05-14/mattarella-investimenticultura-la-crescita-paese-110810.shtml?uuid=ADp6z1H
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http://www.adnkronos.com/fatti/politica/2016/05/14/mattarella-tutelare-nostropatrimonio-culturale-dovere-nei-confronti-delmondo_jxMC0C4ytWpEFfpZFkjESJ.html
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“Il nostro Paese ha il patrimonio artistico e culturale più grande del mondo. C’è esigenza non solo di conservarlo ma anche di valorizzarlo ed è un nostro dovere farlo, sia nei confronti della nostra storia che del nostro futuro”. Così il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, a Pompei in occasione della inaugurazione della mostra di Mitoraj.
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“Ogni investimento per la cultura è speso anche ai fini della crescita del nostro Paese” ha aggiunto il Capo dello Stato. “Questo sito, come tutto ciò che viene prodotto dalla cultura, ha una grande ricaduta per l’intera società anche di carattere economico. Gli investimenti che si fanno nella cultura non sono solo un dovere di qualità della vita sociale ma provocano ricaduta di crescita economica”. Dopo la visita agli Scavi, il Presidente ha raggiunto la Basilica dedicata alla Beata Vergine del Santo Rosario per una visita privata. Il Capo dello Stato è stato accompagnato dall’arcivescovo Tommaso Caputo e dal rettore del Santuario, don Mocerino. Dichiarazione alla stampa del Presidente Mattarella a Pompei Franceschini, c’è stato riscatto – “Oggi è una giornata molto importante perché conferma la rinascita di Pompei che è stato per alcuni anni nel mondo, nel linguaggio dei media nazionali e internazioni, sinonimo di negatività. Sembrava impossibile una stagione di riscatto ma il riscatto di Pompei c’è stato”. Così ministro dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, Dario Franceschini, a Pompei in occasione della inaugurazione della mostra di Igor Mitoraj. De Luca, straordinaria attenzione a tesori Campania – “Con il presidente della Repubblica Sergio Mattarella e il ministro Dario Franceschini, questa mattina la visita a Pompei e alla bellissima mostra di Igor Mitoraj conferma la straordinaria attenzione del Capo dello Stato e del Governo all’enorme tesoro d’arte e cultura della Campania”. Lo scrive il Presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, in un post su Facebook commentando la visita di Mattarella e Franceschini a Pompei. “L’impegno comune è continuare a difendere e promuovere la bellezza e la suggestione di Pompei, che è rinata, e rappresenta un patrimonio unico al mondo capace di coniugare turismo e sviluppo grazie agli investimenti e ai progetti che si stanno realizzando”, ha concluso De Luca. ANSA http://www.larampa.it/mattarella-pompei-un-dovere-valorizzare-patrimonioculturale/
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16 MAGGIO 2016 Un suggestivo dialogo tra contemoporaneità ed antichità, che si fa a tratti osmosi. Una retrospettiva postuma dedicata all’artista polacco Igor Mitoraj nel sito archeologico di Pompei, visitabile fino a gennaio 2017. 30 monumentali opere di bronzo, busti, volti e grandi corpi di guerrieri, distribuite nei luoghi più significativi degli scavi, dal Foro alla Basilica, dal Quadriportico dei Teatri alla via dell'Abbondanza. Gli imponenti personaggi mitologici si confrontano con le architetture più note della cittadina campana, Dedalo con il Tempio di Venere, il Centauro nel Foro, il Centurione nelle
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Terme Stabiane, Ikaro alato nel Foro triangolare. Curata dalla soprintendenza speciale di Pompei insieme con l'Atelier Mitoraj di Pietrasanta e la Galleria d'arte Contini, promossa dalla Fondazione Terzo Pilastro, ha un precedente nella mostra allestita nel 2011 nella Valle dei Templi di Agrigento e in quella allestita ai Mercati di Traiano a Roma, questa rassegna era stata a lungo sognata da Mitoraj che ne aveva parlato giĂ con il Ministro Franceschini e scelto in parte la disposizione delle opere. - http://www.rainews.it/dl/rainews/media/Mitoraj-tra-gli-scavi-di-Pompei-5bf75d8c4f7b-47b2-aba8-660b658498b5.html#foto-1
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AUTORE: MAURIZIO AMORE S'intitola Mitoraj a Pompei la mostra che prende vita nell’Area archeologica di Pompei e che mette a confronto il classicismo archeologico e la contemporaneità dell’arte di Mitoraj, istaurando un legame dialettico armonioso che evidenzia e
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valorizza tanto la solennità storica degli scavi quanto le delicate figure del maestro. Fino all'8 gennaio 2017, infatti, una trentina di sculture monumentali in bronzo dello scultore polacco trovano posto in diversi settori degli scavi archeologici, in un progetto ideato e promosso dalla Fondazione Terzo pilastro – italia e mediterraneo e coordinato da Stefano e Riccarda Contini. Perchè andare Il percorso espositivo curato dalla soprintendenza speciale di Pompei insieme con l'Atelier Mitoraj di Pietrasanta e la Galleria d'arte Contini è nato per far dialogare la storia antica con il linguaggio artistico contemporaneo, in una simbiosi perfetta tra antico e moderno. L'esposizione mette quindi in scena dal Tempio di Venere alla Basilica e al Foro, da Via dell’Abbondanza alle Terme Stabiane, dal Foro Triangolare fino al Quadriportico dei Teatri, le monumentali opere in bronzo di Mitoraj. Gli imponenti ed eleganti personaggi scultorei, ispirati all’iconologia classica dei miti e delle leggende, convivono in perfetta osmosi con le architetture dell’antica Pompei in particolare “Dedalo” con il Santuario di Venere, il “Centauro” con il Foro, il “Centurione” con le Terme Stabiane e “Ikaro alato” con il Foro triangolare... Da non perdere Ricordiamo che la mostra nasce da un'idea coltivata nella Valle dei templi dal Maestro e dal Prof. Emmanuele F.M. Emanuele che è stata dapprima realizzata nella stessa Agrigento e sucessivamente ai Mercati di Traiano di Roma. Il grande progetto espositivo di Pompei si propone, inoltre, di dare nuova linfa vitale a una delle aree archeologiche più importanti al mondo. MITORAJ A POMPEI Fino all'8 gennaio 2017 Luogo: Scavi Archeologici di Pompei Info: +39 081 8575 347 http://www.turismo.it/la-mostra-del-giorno/articolo/art/le-sculture-in-bronzo-dimitoraj-invadono-pompei-id-11470/
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La mostra di Mitoraj a Pompei nasce da una promessa. O meglio, nasce dal sogno – un po’ folle, fou, come lo qualifica Jean-Paul Sabatié, Presidente dell’Atelier Mitoraj – di un grande artista, che ha trovato terreno fertile nell’animo di un uomo amante della cultura, delle felici contaminazioni e delle sfide. Quell’uomo sono io, e fui io a formulare la suddetta promessa, dopo aver incontrato Igor Mitoraj ad Agrigento, nell’ormai lontano 2011, in occasione della sua splendida mostra organizzata nella Valle dei Templi. Egli mi chiese di aiutarlo ad esporre le proprie opere a Pompei, forse il più visitato sito archeologico del mondo, permeato di suggestioni ancora palpitanti fra le celebri rovine: Mitoraj lo riteneva il luogo più adatto ad ospitare la sua arte, ed io
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mi dichiarai disponibile, imboccando di fatto la lunga strada che ci ha portato fin qui oggi. L’unico rimpianto che connota questo evento, grandioso, è che proprio il Maestro Mitoraj non sia in grado di goderne. Egli purtroppo ci ha lasciato nel 2014, e voglio dunque pensare che questa mostra possa idealmente essere considerata come un tributo, un omaggio della Fondazione Terzo Pilastro - Italia e Mediterraneo (nella cui Collezione Permanente è peraltro presente una sua opera del 2004, dal titolo Eros alato con mano) alla sua importante carriera e alla sua vita, che l’artista francopolacco – popolarissimo a livello internazionale – aveva scelto di spendere proprio in Italia. Una trentina di sculture monumentali in bronzo ripopoleranno, per quasi otto mesi, l’antica città di Pompei, emergendo come mitologici abitanti tra le case, i templi, le strade, in un legame armonioso che unisce la storia passata con l’arte contemporanea, la quale peraltro a quello stesso passato si ispira e di quella stessa storia si nutre. L’opera di Mitoraj è infatti permeata di classicità, nei volumi, nelle forme, nella scelta dei soggetti, nella connotazione estetica, cosicché le vestigia della città vesuviana, sommersa da una pioggia di cenere e lapilli poco meno di due millenni orsono, sembrano quasi essere la naturale dimora di questi dolenti e muti giganti. È come se la scenografia di un teatro accogliesse la performance dei suoi attori. Un connubio già sperimentato nella Valle dei Templi di Agrigento, una simbiosi perfetta tra antico e moderno, resa ancora più credibile dalla caducità che promana da ogni scultura: troviamo così il Dedalo mutilato, l’Icaro che giace sulla propria ala spezzata, l’Eros senza testa… la magnificenza delle figure si accompagna alla loro vulnerabilità, in quanto ogni personaggio è spezzato, disarticolato, fatto a brandelli. Le fratture che Mitoraj imprime alle proprie creazioni alludono – con una concezione di fatto modernissima – a ciò che Antonio Paolucci ha definito «il mistero dell’antico che si manifesta a noi per frammenti», attraverso i reperti… così come le rovine di
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Pompei non fanno che accentuare nello spettatore che percorre i suoi viali la sensazione di quella grandiosità che fu e che mai potrà tornare. Costantino Piazza scrisse del Maestro, poco prima della sua morte, che egli «in questi tempi di grandi conflitti politici, religiosi, economici e culturali si schiera dalla parte degli “eroi perdenti”, ovvero di coloro che eternamente fuggono verso la libertà», rappresentando in tal modo le sofferenze dell'Uomo contemporaneo. Io aggiungo e concludo, spostando l’angolo visuale, che il richiamo alla cultura mediterranea classica, così evidente nelle sculture di Mitoraj, ci conferma che essa – come amo ripetere e come l’azione della Fondazione Terzo Pilastro costantemente testimonia – non è soltanto la chiave per superare le diversità e mettere in contatto fra loro popoli e civiltà lontani, ma anche un potente strumento capace di far dialogare i linguaggi artistici contemporanei con la storia di quel mondo da cui tutto ha tratto origine. E questa mostra, con la sua compiuta bellezza e per l’attrazione che sta provocando nelle più diverse aree del nostro Mediterraneo, ne è la più evidente prova. Un piccolo rammarico: come detto, la mostra s’è potuta realizzare grazie all’intervento economico della Fondazione Terzo Pilastro – Italia e Mediterraneo, e nasce da un’idea condivisa da me direttamente con il Maestro. Tuttavia – come accade di sovente in occasione di iniziative così prestigiose – molti, tra politici e funzionari, si attribuiscono la paternità di quest’esposizione tralasciando di evidenziare adeguatamente il ruolo svolto dalla Fondazione Terzo Pilastro.
http://www.ilsole24ore.com/art/cultura/2016-05-13/rilanciare-bello-e-classicita122955.shtml?uuid=AC9J9qKD
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a pioggia non ha sottratto bellezza agli Scavi di Pompei, impreziositi dalle monumentali opere in bronzo di Igor Mitoraj, 30 sculture ispirate alla iconologia classica dei mitici delle leggende, che hanno attratto ed entusiasmato anche il oresidente della Repubblica, Sergio Mattarella, accompagnato dal ministro dei Beni Culturali Dario Franceschini. «È una mostra straordinaria che lascia tutti i visitatori sconvolti quando scoprono di trovarsi davanti a opere contemporanee, avendo creduto di essere al cospetto di bronzi antichi – spiega il direttore della Soprintendenza, Massimo Osanna– E ora speriamo che una di queste opere resti qua per sempre». La proposta che una delle gigantesche statue dell’artista polacco, scomparso nel 2014, possa essere donata dall’Atelier Mitoraj alla Soprintendenza di Pompei è stata avanzata dal professore Emmanuele Emanuele, presidente della Fondazione ’Terzo Pilastro-Italia e Mediterraneo’ che ha organizzato, insieme con la Galleria d’Arte Contini, la mostra nelle strade e nelle piazze sepolte dall’eruzione del Vesuvio nel 79 dopo Cristo. Lo stupore che suscitano le opere monumentali contemporanee, così intensamente integrate nei templi, nel Foro, tra colonne e sculture antiche, si è mescolato alla commozione quando gli organizzatori della mostra 'Mitoraj a Pompe’, visitabile fino all'8 gennaio 2017, hanno ricordato quanto l’autore delle opere desiderasse esporre i suoi bronzi negli Scavi. «Tre, quattro giorni prima di morire – ha raccontato il suo grande amico Jean-Paul Sabatié, presidente dell'Atelier Mitoraj – mi disse: ti chiedo due cose. La prima, di essere seppellito a Pietrasanta. La seconda, di portare queste opere nell’antica Pompei». Stefano Contini, presidente della Galleria d’Arte omonima, che con la moglie Riccarda Grasselli ha curato l'organizzazione, ha confermato di avere esaudito l'ultimo desiderio dell'artista. «Ma non è stato facile trasportare queste immense opere e collocarle in un luogo così delicato. Ma la soddisfazione è che ora si parla di questa mostra come la più importante al mondo nel 2016». Un’altra proposta potrebbe trovare attuazione a Pompei è un progetto che ha a cuore il direttore della Soprintendenza, Massimo Osanna, per impiegare negli Scavi esperti restauratori immigrati. Un’idea di integrazione culturale che Osanna coltiva da quando è giunto a Pompei. L’intesa tra il Soprintendente e il presidente della Fondazione Terzo Pilastro-Italia e Mediterraneo è stata immediata. Il professor Emanuele, sollecitando una maggiore sinergia tra pubblico e privato, nel campo artistico, culturale, scolastico e sanitario ha elencato le attività svolte dalla sua Fondazione in favore del dialogo tra i Paesi del Mediterraneo e Osanna ha risposto: «Noi siamo aperti a ogni proposta, Pompei non è né del Ministero né della Soprintendenza, ma patrimonio dell'umanità». Quindi ha rivelato il suo 'sognò per un 'Progetto Mediterraneo’ negli Scavi: «Arrivano dall'altra sponda tante professionalità che vorremmo impiegare». Emanuele, di rimando, ha risposto: «Siamo pronti». (Ansa) 15 maggio 2016 http://lacittadisalerno.gelocal.it/tempo-libero/2016/05/15/news/mattarella-stupito-da-igormitoraj-1.13483266
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Nel Foro, il Centauro e l’Ikaro blu; Dedalo invece nel Tempio di Venere, e poi il Centurione nelle Terme Stabiane e l’Ikaro alato nel Foro triangolare: una trentina di sculture di Mitoraj abitano, da oggi fino all’8 gennaio prossimo, i luoghi più famosi e suggestivi dell’antica Pompei, allacciando con le sue strade e le sue piazze un dialogo fondato su una palpabile affinità emotiva e concettuale. Le figure solo apparentemente apollinee di Igor Mitoraj portano infatti in sé il germe della corrosione, e i segni della corruzione delle loro forme all’apparenza perfette: ridotte a frammenti, a corpi monchi, mutilati, screpolati, bendati, esse mostrano la
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fragilità e la caducità di quegli eroi e di quelle divinità che coloro che li crearono credevano invece incorruttibili. E le rovine di Pompei, una città “interrotta”, non diroccata dal trascorrere del tempo ma stroncata in poche ore, nel pieno della sua fioritura, da un’immane e imprevedibile catastrofe, comunicano l’identica sensazione di precarietà e di provvisorietà dell’esistere che è connaturata a quelle figure. E che segna più che mai il nostro tempo. È esattamente questa comune natura, penosa e dolente, la causa della scintilla che scocca fra le sculture di Mitoraj, le rovine di Pompei e il nostro tempo; la ragione dell’“inattuale attualità”, se così si può dire, di quelle figure dalle forme classiche e armoniose, portatrici però dello stesso sentimento d’insicurezza e d’instabilità da cui tutti, oggi, siamo attraversati. La mostra Mitoraj a Pompei è scaturita da un lontano colloquio tra l’artista ed Emmanuele F.M. Emanuele, presidente della Fondazione Terzo Pilastro-Italia e Mediterraneo (che ha ideato e promosso l’attuale manifestazione con la galleria Contini). All’inaugurazione dalla sua grande mostra nella Valle dei Templi di Agrigento, l’artista confidò al suo interlocutore di desiderare da tempo di vedere le proprie opere esposte negli scavi di Pompei, ai suoi occhi il luogo più adeguato a ospitare la sua arte. Cinque anni dopo il sogno dell’artista si è realizzato, sebbene Mitoraj, scomparso nel 2014, non possa più goderne. L’artista era comunque stato profetico: le sue opere, esposte negli scavi dell’antica Pompei, si arricchiscono di ulteriori significati, potenziate come sono dalla magia del luogo. Si parla spesso, a proposito dell’arte di Mitoraj, di nostalgia di una bellezza perduta. In realtà, sembra trattarsi, piuttosto, della nostalgia per un’età (per altro feroce) che la distanza temporale, non meno della sua arte dai perfetti e armoniosi equilibri (“classici”, appunto), ci fa oggi apparire come un’età aurea.
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È la sua stessa biografia, del resto, a spingere in questa direzione: nato nel 1944 a Oederan, nella Germania nazista, da un padre francese prigioniero di guerra e da una madre polacca, deportata e condannata ai lavori forzati, a guerra finita, Mitoraj sarebbe tornato con la famiglia in una Polonia devastata dai nazisti (più che mai nella sua componente ebraica), vulnerata dalla presenza del campo di concentramento di Auschwitz e oppressa dal regime sovietico che, tra l’altro, imponendo il “realismo socialista”, avrebbe frustrato anche i suoi ideali d’artista d’avanguardia. A salvarlo fu Tadeusz Kantor, artista e regista sperimentale, suo maestro all’Accademia di Belle Arti di Cracovia, che era solito mostrare ai suoi allievi non i dipinti celebrativi di Alexandr Dejneka o di Petrov-Vodkin, ma l’opera di Yves Klein, Roy Lichtenstein, Mario Merz, Andy Warhol. E che a lui, intuendone il valore, suggerì di lasciare Cracovia se voleva «creare qualcosa d’importante». Mitoraj lo ascoltò e nel 1968 era a Parigi, all’Ecole Nationale Supérieure des BeauxArts. Di qui si spostò in Messico, dove scoprì l’arte precolombiana, poi in Grecia, sua vera patria del cuore, poi in Italia, dove trovò casa e studio a Pietrasanta (pur conservando una base anche a Parigi), all’ombra delle Apuane e di Michelangelo. Anche il de Chirico metafisico, con le sue statue solitarie come relitti, lo segnò profondamente, radicandolo nell’immaginario più antico del mondo mediterraneo, di cui il pittore, greco di nascita e di prima formazione, si sentiva erede. Da questa miscela di stimoli culturali, innestata sulla ferita lasciatagli dagli eventi della sua prima gioventù, è nato il suo linguaggio espressivo del tutto personale, per nulla assimilabile ai revival degli Anacronisti e dei Citazionisti degli anni ’80, perché nutrito di un sentimento tragico della storia. È sufficiente osservare l’Ikaro blu, 2013, adagiato nel Foro, o il Torso di Ikaro, 2002, che pare il guscio vuoto di una grande creatura marina spiaggiata, per avvertire il sentimento di naufragio della storia che accompagna tutto il suo lavoro, mentre le teste dormienti, spesso bendate, ci rammentano in forma allegorica l’abisso temporale che ci separa irrimediabilmente da quell’età.
http://www.ilsole24ore.com/art/cultura/2016-05-13/igor-mitoraj-principe-foro123722.shtml?uuid=ACFl7nKD
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POMPEI, 15 MAGGIO 2016 - UN DILUVIO per “battezzare” i 30 colossi di bronzo che, fino all’8 gennaio, ripopolano gli Scavi. Pioggia e grandine per il vernissage della mostra “Mitoraj a Pompei”, apparizione evocativa nella cornice dell’area archeologica e simbolo di un legame osmotico tra storia e arte contemporanea. A due mesi dall’allestimento, si inaugura – presenti il capo dello Stato Sergio Mattarella e il ministro per i Beni culturali Dario Franceschini -, l’esposizione dedicata all’artista franco-polacco, morto il 6 ottobre del 2014 a Parigi, che a Pietrasanta era di casa per aver acquistato qui, nel 1987, un grande atelier. In una Pompei invernale, Mattarella arriva poco dopo le undici, per ammirare le maestose sculture di Mitoraj, una delle quali resterà in regalo agli Scavi: è l’unico capo dello Stato italiano a entrare nel sito nell’ultimo mezzo secolo. Si ferma a lungo, nonostante il tempo inclemente, prima alla Basilica, l’edificio dedicato agli affari e alla giustizia, rapito dalla bellezza di Ikaria e Ikaro screpolato, poi al Foro dove campeggia il Centauro e soprattutto, nel cuore dello spazio che traguarda il Vesuvio, l’Ikaro Blu, vera star per i turisti. Infine fa capolino al Santuario di Venere con il Dedalo, la scultura che più affascina il soprintendente di Pompei, Massimo Osanna. «La pioggia – mormora Mattarella, quasi riflettesse su quel meteo bizzarro - rende Pompei più suggestiva perché richiama alla mente la vita concreta di duemila anni fa». «Questa mostra - aggiunge - è una combinazione tra antichità e contemporaneità, una città del 79 d. C. e un artista dei nostri tempi le cui opere a Pompei sembrano nella loro collocazione naturale. Segno che la cultura non ha tempo e non ha confini. Ci resta l’unico rammarico che Mitoraj non abbia potuto vedere realizzato questo suo sogno. Pompei dimostra che la cultura può avere una grande ricaduta per la crescita del Paese, produce benessere». Concepita e promossa dalla Fondazione Terzo Pilastro, con il coordinamento di Stefano e Riccarda Contini della Galleria d’arte Contini e sotto la direzione artistica di Luca Pizzi dell’Atelier Mitoraj, la mostra pompeiana appare la naturale continuazione delle esposizioni ai Mercati di Traiano e Fori imperiali di Roma e alla Valle dei Templi di Agrigento. «Incontrai Igor Mitoraj a Pietrasanta - racconta Franceschini che celebra l’aumento del 36% del bilancio del suo ministero -. Visitai il suo regno, un magnifico laboratoriocantiere e conversammo circondati da volti enigmatici, busti mutilati, giganti feriti in
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grado di rievocare la fragilità dell’uomo contemporaneo. Mi disse di avere un sogno: una grande mostra a Pompei, e mi indicò anche i luoghi per la sistemazione delle statue». MITORAJ espone a Pompei non solo i suoi colossi di bronzo, ma anche il corredo intimo della sua storia. Nato nel 1944 a Oederan, nella Germania nazista, dove suo padre, francese, era prigioniero di guerra, e sua madre, polacca, era stata deportata, Igor tenne vivi a lungo quei ricordi e l’infanzia vissuta in Polonia, sotto il regime sovietico. Una malinconia, a tratti una sofferenza, che si rintraccia nelle sue opere su cui plana l’emozione travolgente generata dall’arte classica. «Che si tratti di opere scolpite nel marmo di Carrara o fuse nel bronzo, esse mostrano quanto l’antico mondo mediterraneo nutrisse intensamente la sua inventiva», afferma lo storico dell’arte Richard Cork. AMMIRANDO, nel Foro di Pompei, l’Ikaro giacente al suolo, braccia e gambe recise, ali spezzate, possiamo immaginare quanto i frammenti di quel suo passato, doloroso e drammatico, siano sopravvissuti. Egli descrive se stesso e l’uomo contemporaneo come un eroe che, a causa di quelle tragedie, non riuscirà più a recuperare la sua antica forza e la leggerezza di volare. «Gli imponenti personaggi di bronzo - spiega il soprintendente Osanna - convivono con le architetture più famose dell’antica Pompei, emergendo come sogni dalle rovine». Simboli muti e iconici, le opere di Mitoraj ricordano a tutti noi il valore profondo della classicità nel mondo contemporaneo. Stefano Contini, che ha curato l’organizzazione, sintetizza: «Non è stato facile trasportare queste immense opere e collocarle in un luogo così delicato. Ma la soddisfazione è che ora si parla di questa mostra come la più importante al mondo nel 2016». di NINO FEMIANI http://www.quotidiano.net/pompei-mitoraj-1.2159272
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Il nostro Paese - ha detto Mattarella - ha il patrimonio artistico e culturale più grande del mondo". La nostra città, grazie alla presenza dei migliori artigiani e dei più importanti laboratori e fonderie del mondo, è un punto di arrivo per tutti gli artisti contemporanei. Parole, quelle pronunciate ieri mattina dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella all'inaugurazione della mostra di Igor Mitoraj, a Pompei, che rappresentano non solo un "promo" per la città, ma anche motivo di soddisfazione per la comunità artistica della Piccola Atene. "Gli investimenti che si fanno nella cultura non sono solo un dovere di qualità della vita sociale ma provocano una ricaduta di crescita economica per tutto il Paese". "La giornata di oggi conferma la rinascita di Pompei". Il Capo dello Stato, accolto dal soprintendente Massimo Osanna, è giunto insieme al ministro dei beni e delle attività culturali, Dario Franceschini. Nonostante la visita
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notevolmente ridotta, il presidente ha comunque partecipato alla presentazione della mostra dell'artista polacco presso l'auditorium. Il suo sogno - ha ricordato il ministro Franceschini - era quello di esporre aPompei ma purtroppo lui se n'è andato. "I miei predecessori hanno avuto l'ingrato compito di giustificare i tagli al Ministero della Cultura - ha spiegato il ministro - oggi l'Italia può dire che il bilancio del Ministero dei Beni Culturali è aumentato del 36 percento rispetto al 2015, tornando sopra i due miliardi dopo essere stato per molto tempo sotto il miliardo e mezzo". Le trenta monumentali sculture di bronzo dell'artista polacco sono esposte all'aperto negli scavi tratempio di Venere, basilica, foro, via dell'Abbondanza, le terme, il quadriportico dei teatri e foro triangolare. Il capo dello Stato fa un commento anche sull'improvviso acquazzone che gli ha impedito di compiere una visita degli scavi: "La pioggia ha reso suggestiva ancora di piu'Pompei, che in fondo era una citta' che viveva normalmente". "Si tratta di un evento straordinario. Sembrava impossibile una stagione di riscatto, invece il riscatto c'è stato". "Tra questi, ha concluso, ci sono anche risorse per Pompei". http://stadio24.com/2016/156198/mitoraj-a-pompei-si-apre-con-mattarella/
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Era il 2010 e una frase venne attribuita al ministro Giulio Tremonti: «Con la cultura non si mangia». Non è chiaro se quelle parole siano state davvero pronunciate, sta di fatto che ieri è stato totalmente rovesciato quel paradigma da Sergio Mattarella. «La cultura è benessere e crescita», ha detto ieri a Pompei. Il capo dello Stato era a Pompei all’inaugurazione della mostra di Igor Mitoraj e nel breve intervento fatto al fianco del ministro Franceschini e del Governatore De Luca, ha declinato quel concetto soprattutto per il Sud. «Tutto ciò che viene prodotto dalla cultura ha una grande ricaduta per l’intero tessuto sociale. Anche di carattere economico. Quindi gli investimenti che si fanno nel patrimonio artistico e culturale non sono soltanto un dovere per la qualità della vita sociale, ma soprattutto per spingere la crescita economica». E questo assume un valore speciale nelle regioni del Mezzogiorno. «Basta
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pensare come questo sito sia un crocevia di tante attività non soltanto nell’arte ma del turismo e dell’accoglienza: cioè, vi sono effetti dell’attività culturale che hanno un’influenza positiva e profonda sul piano economico. Soprattutto al Sud». Un temporale, pioggia e grandine, hanno costretto a un cambio di programma. Doveva esserci una passeggiata lungo via dell’Abbondanza, la visita ad alcune ville appena restaurate, l’intervento all’aperto a pochi passi da alcune delle bellissime statue di Mitoraj. Mattarella parla invece al chiuso, in quella che definisce una «collocazione di fortuna»: siamo all’Auditorium, subito dopo l’ingresso che porta agli scavi. Ed esordisce così: «La pioggia rende suggestiva Pompei. E suggestivi sono i capolavori di Mitoraj. La collocazione tra le rovine sono del tutto naturali e credo che indurranno molti turisti in inganno, qualcuno penserà che sono opere di allora perché la cultura non ha tempo e confine. E questa è la straordinaria emozione che si prova, questa integrazione tra arte antica e contemporanea, tra questa città di duemila anni fa e questo artista dei nostri tempi. Una bella iniziativa del ministro Franceschini che realizza il sogno del grande scultore che, purtroppo, è morto prima». A chi gli chiede se questo sia un segnale per la città e la Regione, lui risponde «è un segnale, non so quanto sia forte, ma lo è». Il concetto su cui insiste è di sviluppare investimenti nella cultura e non solo nel senso della conservazione del patrimonio artistico – impostazione che per lunghissimo tempo ha dominato l’approccio di ministero e soprintendenze – ma valorizzarlo. Cioè saperlo vedere anche come risorsa economica. All’inaugurazione della mostra “Mitoraj a Pompei”, che espone 30 sculture in bronzo dell’artista scomparso nel 2014, c’erano il direttore generale della Soprintendenza per i beni archeologici, Massimo Osanna e il ministro Franceschini che ha sottolineato come a Pompei ci sia stato «riscatto e rinascita» e ha potuto rivendicare un vero cambio di passo anche nei bilanci ministeriali. «I miei predecessori hanno avuto l’ingrato compito di giustificare i tagli ma oggi l’Italia può dire che è aumentato del 36% rispetto al 2015, tornando sopra i due miliardi dopo essere stato per molto tempo sotto il miliardo e mezzo». E Franceschini ricorda anche la «deliberazione Cipe del primo
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maggio che ha individuato più di 33 grandi progetti nel Paese che aspettavano da anni risorse per essere completati, tra cui quelle per Pompei». L’ultima tappa di Mattarella, a sorpresa, è al Santuario della Beata Vergine del Rosario, poi il ritorno a Roma.
http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2016-05-15/mattarella-investire-culturafa-crescere-150106.shtml?uuid=ADdrX8H
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A due mesi dall'allestimento, si inaugura oggi a Pompei, alla presenza del capo dello Stato Sergio Mattarella e del ministro per i Beni culturali e il Turismo Dario Franceschini, la mostra dedicata ad Igor Mitoraj, l'artista franco-polacco che in Italia aveva un'altra patria, scomparso nel 2014. Una visita che consacra l'attenzione del Paese per il rilancio del sito archeologico che appena qualche anno fa, nel pieno della scandalosa stagione dei crolli, aveva fatto gridare un indignato Vergogna all'allora capo dello Stato Napolitano. Il presidente Mattarella è arrivato in una Pompei blindata
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poco dopo le undici, a bordo di un'auto a Villa dei Misteri, per ammirare le meravigliose sculture monumentali di Mitoraj. «Ogni investimento in cultura è ben speso perché è investimento per il paese che crea ricadute di crescita economica». Ha sottolineato poi il presidente della Repubblica Mattarella, appena giunto a Pompei in occasione dell'apertura della mostra di Igor Mitoraj. Il presidente, che è in visita con il ministro Franceschini, ha lodato l'allestimento e il successo del grande progetto Pompei. «Il nostro paese - ha detto il presidente - ha il più grande patrimonio artistico al mondo tutelare e valorizzare è un dovere». «La pioggia - ha detto il presidente - rende la suggestione di Pompei come una città che vive. Questa mostra è una straordinaria combinazione tra antichità e contemporaneità. Una città di duemila anni fa e un artista dei nostri tempi le cui opere a Pompei sembrano nella loro collocazione naturale. Ciò dimostra che la cultura non ha tempo e non ha confini. Ci resta l'unico rammarico - ha concluso Mattarella - che Mitoraj non abbiamo potuto vedere realizzato questo suo sogno». Il programma presidenziale prevedeva inizialmente anche una visita nell'area archeologica e alle domus - Efebo, Menandro, Paquio Proculo, tra le altre - lungo via dell'Abbondanza, ma la pioggia ha determinato una modifica del programma: prima la presentazione della mostra all'Auditorium «Mitoraj a Pompei», poi la visita agli scavi, che a causa del maltempo è stata molto più breve del previsto. «Le sculture di Mitoraj stanno splendidamente in questo luogo. Il sogno di Mitoraj era quello di esporre a Pompei ma purtroppo lui se n'è andato. Questa mostra unisce l'antico all'arte contemporanea» ha commentato anche il ministro Franceschini. Il ministro Franceschini inoltre ha ricordato che dopo anni di tagli il nostro paese ha ricominciato ad investire in cultura: «Oggi l'Italia può dire che il bilancio dei beni culturali è aumentato del 36 per cento nel 2016 rispetto al 2015 con investimenti fino a due miliardi dopo essere stato per molto tempo sotto il miliardo e mezzo. Pompei nel 2015 ha fatto 3 milioni di visitatori e la tendenza è in aumento. Adesso la sfida è rilanciare le aree urbane intorno al sito archeologico. «I miei predecessori, invece, hanno avuto l'ingrato compito di giustificare i tagli al Ministero della Cultura. Il primo maggio - ha ricordato ancora Franceschini - si è aggiunta la deliberazione Cipe che ha individuato più di 33 grandi progetti del paese che aspettavano da anni risorse per essere completati». Tra questi, ha concluso, ci sono «anche risorse per Pompei». Terminata la visita agli Scavi di Pompei, abbreviata a causa del maltempo, il presidente Mattarella si è recato alla Basilica dedicata alla Beata Vergine del Santo Rosario per una visita privata. Il Capo dello Stato è stato accompagnato dall'arcivescovo Tommaso Caputo e dal rettore del Santuario, don Mocerino. A quanti gli hanno chiesto di
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rivolgere un augurio alla città di Napoli Mattarella ha risposto «Lo faccio costantemente». Subito dopo ha lasciato la città in elicottero. «Oggi è una giornata molto importante perché conferma la rinascita di Pompei, che è stata per alcuni anni nel mondo sinonimo di negatività. Sembrava impossibile una stagione di riscatto, invece il riscatto c'è stato». Lo ha detto il ministro dei Beni culturali Dario Franceschini, a Pompei al termine della cerimonia per l'inaugurazione della mostra delle opere di Igor Mitoraj negli scavi archeologici. «Pompei - ha concluso Franceschini - è il luogo in cui la collaborazione tra istituzioni ci ha consentito di adempiere alle modalità concordate con l'Unione Europea, e ci ha consentito di mostrare che, lavorando insieme con convinzione, il quadro cambia completamente. Questi ci permette di restituire Pompei al mondo come uno dei luoghi più straordinari e unici, motivo di orgoglio del paese». Sabato 14 Maggio 2016, 09:26 - Ultimo aggiornamento: 15-05-2016 11:23 http://www.ilmattino.it/napoli/cultura/attesa_per_mattarella_a_pompei_il_capo_dello _stato_inaugura_la_mostra_di_mitoraj-1732681.html
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