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Gender equality, even at work: Digital Flex and the commitment to build a juster company

Promoting gender equality in the workplace is a relevant issue for all companies interested in building a truly inclusive environment. An assumption that has always been a point of reference at Digital Flex and in which today the presence of female workers is represented by a significant percentage: almost 40%, with an average age of 47 years. Most of the girls hold productive and strategic roles. “In detail, ten are graphic operators, that are the most important roles for a company like ours. They are collaborators who have direct relationships with customers and who deal with customer services using know-how and experience every day”, comments Barbara Vergnano, Administrative Manager of Digital Flex, who has been with the company for 25 years. “Not only that: four other female figures work in the administrative office and one in the shipping department”. In management, in addition to Barbara, there is Marzia Ripamonti, Production Manager, also with a long career, 16 years.

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“We know that the growth of companies also depends a lot on that of the people who work there, on their involvement in the company project and on feeling part of a large team. Precisely for this reason we are committed to enhancing their career aspirations by offering them what they need. We know the difficulties, especially for mothers, in trying to reconcile professional life with private life and, precisely for this reason, we have introduced flexible squadra. Proprio per questo ci impegniamo nella valorizzazione delle loro aspirazioni di carriera offrendo loro ciò di cui hanno bisogno. Conosciamo le difficoltà, soprattutto delle mamme, nel cercare di conciliare la vita professionale con quella privata e, proprio per questo, abbiamo introdotto l’orario flessibile e il part-time”, commenta Marzia Ripamonti. Difficoltà che, soprattutto nel periodo della pandemia si sono accentuate, e a cui l’azienda ha risposto cercando, per quanto possibile, di andare incontro a esigenze differenti, ad esempio offrendo la possibilità di cambiare la fascia oraria del proprio turno.

Per Barbara Vergnano la parità di genere è un tema molto sentito, che riguarda molti ambiti della società e il mondo dell’impresa non ne è esente: “Per noi significa far in modo che tutte le persone possano ricevere pari trattamenti, con uguale facilità di accesso a risorse e opportunità indipen- dentemente dal genere. Non ci dovrebbe essere discriminazione nell’accesso al lavoro, nella retribuzione, nelle qualifiche e mansioni, spesso invece si viene a conoscenza di casi in cui un candidato uomo ha più possibilità rispetto a una donna nella convinzione che questa poi sia maggiormente presa dalla sfera familiare. Esistono poi realtà che, a parità di mansione, riconoscono stipendi più elevati ai lavoratori. Si tratta – continua Barbara – di un problema che frena in generale le assunzioni delle donne, soprattutto ai vertici aziendali quando invece, la parità di genere nelle posizioni di leadership, dovrebbe promuovere l’interesse di tutti”.

Superare gli stereotipi è quindi la chiave. Ecco, dunque, che l’azienda monzese non si fa trovare impreparata. Marzia sottolinea come «la presenza delle donne in azienda rappresenti un asset strategico e come il bilanciamento dei sessi faccia parte di una trasformazione culturale hours and part-time work”, comments Marzia Ripamonti. Difficulties which, especially in the period of the pandemic, have increased, and to which the company has responded by trying, as far as possible, to meet different needs, for example by offering the possibility of changing the time slot of one’s shift.

For Barbara Vergnano «gender equality is a deeply heartfelt issue, which concerns many areas of society and the business world is not exempt from it: “For us it means making sure that all people can receive equal treatment, with equal ease access to resources and opportunities regardless of gender. There should be no discrimination in access to work, pay, qualifications and tasks, however we often come to know of cases in which a male candidate che richiede tempo e consapevolezza ma può portare a grandi risultati. Tutti devono poter ricevere pari trattamento eliminando una volta per tutte le discriminazioni nel momento dell’accesso al mondo del lavoro, nell’inquadramento gerarchico, nella retribuzione e nelle mansioni”. Infine Barbara afferma che “definire quali sono le esigenze dei propri dipendenti, con particolare attenzione alla condizione delle donne e delle madri lavoratrici, aiuta le aziende a trovare soluzioni che migliorano da una parte il work-life balance, e dall’altra la vita aziendale”.

Torna il FlexoDay Sud: oltre 200 operatori del flexible packaging si sono riuniti a Bari Più di 200 gli operatori che si sono dati appuntamento per il FlexoDay Sud di Bari dello scorso 28 marzo. L’evento della community italiana della flexo organizzato da ATIF, Associazione Tecnica Italiana per la Flessografia, ha testimoniato ancora una volta l’importanza di questi incontri che offrono contenuti tecnici a supporto delle imprese e utili momenti di networking della filiera.

Marco Gambardella, Presidente ATIF, ha colto l’occasione per fare il punto sullo scenario economico attuale e future tendenze del comparto, grazie ai dati elaborati dal Centro Studi di ASSOGRAFICI, Associazione di Confindustria delle aziende di stampa e produttori di packaging, di cui Atif è socio aggregato. Un legame molto stretto quello con Assografici sancito anche dalla presenza di Luigi

Morelli, Presidente della Sezione Carta, Editoria, Grafica e Packaging di Confindustria Bari BAT, in un momento di grande importanza e di rilancio della filiera locale sancita anche dalla recente ricostituzione della sezione.

“Il FlexoDay Sud, così come l’evento nazionale di novembre, sono momenti strategici per noi imprenditori perché ci consentono di incontrare la community del packaging, discutere dei temi più caldi, beneficiare di aggiornamenti tecnici e confrontarci con i colleghi”, afferma Gambardella. Non solo scenari economici, ma anche focus sulla formazione, un asset fondamentale per le aziende che vogliono crescere: oltre a fornire direttamente formazione tecnica specifica per le aziende flessografiche, ATIF, in collaborazione con ENIP-GCT (ente bilaterale per l’istruzione tecnica e professionale grafica e cartotecnica), propone progetti per le scuole, finalizzati a fornire un concreto supporto in termini di know how a scuole professionali e tecniche. Obiettivo: allineare l’insegnamento della flessografia alle esigenze del mondo produttivo. E su questo

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