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BOBST Narrow-mid web: tecnologie All-in-one per crescere nel settore etichette, cartoncino-pieghevole e imballaggio flessibile, avvicinando il mondo flexo a quello digitale

DOPO GLI EVENTI ON LINE DELLA SCORSA PRIMAVERA, E LA CONFERENZA STAMPA NELLA SEDE CENTRALE DI MEX IN SVIZZERA, SONO ANDATE IN SCENA, PRESSO IL DEMO CENTER DI BOBST FIRENZE, DELLE DEMO DI STAMPA LIVE SULLA NUOVA PIATTAFORMA DIGITAL MASTER, PROPOSTA IN BANDA 340 O 510 PER ETICHETTE MA ANCHE CARTONCINO PIEGHEVOLE E IMBALLAGGIO FLESSIBILE FINO A 1 METRO DI BANDA, E FRUTTO DEL PERFETTO CONNUBIO DI TECNOLOGIE E KNOW-HOW PRESENTI NEL GRUPPO

Da sinistra: Andrea Pasquinelli, Patrick Graber e Francesca Ricupero di BOBST Narrow Mid-Web L a divisione etichette è l’ultima in ordine di acquisizione a essere entrata a far parte della famiglia BOBST, che per filosofia e visione investe nei mercati più interessanti e in crescita, nei quali può far valere la propria competenza, anche da un punto di vista tecnologico. Sette anni sono infatti trascorsi dal quel 2015 quando BOBST acquisì l’italiana GiDue, aprendosi di fatto al settore delle etichette e creando la divisione Narrow-Mid Web che oggi vede il gruppo crescere anche grazie a una piattaforma flessibile che può essere impiegata anche nel settore della stampa a bobina di cartoncino pieghevole e imballaggio flessibile fino alla banda di 1 metro, un mercato quest’ultimo dove BOBST intende crescere visto il grande appeal di soluzioni come le shrink-sleeve che ben si prestano per diversi mercati, dal food all’health-care, ma anche nelle buste, che rappresentano moderne soluzioni di packaging che vanno incontro alle esigenze dei nuovi trend di consumo. Sette anni nel settore etichette che comunque hanno già fatto registrare oltre 1000 installazioni nel mondo. La capacità produttiva dei due stabilimenti di Campi Bisenzio, alle porte di Firenze è di circa 120 macchine l’anno, 2350 mq quello più grande, con 20 isole di assemblaggio, dove ci sono anche gli uffici direzionali e il Competence Center con le macchine da stampa DIGITAL MASTER 340, VISION M1, MASTER M5 e MASTER M6 e un reparto di prestampa completo di tecnologie Fast DuPont e impianti Esko. Nel secondo stabilimento di 1200 metri quadri sono presenti altre 11 stazioni di assemblaggio. Già presentata nel corso della conferenza stampa annuale del Gruppo dello scorso 8 giugno in Svizzera da Patrick Graber, la nuova gamma di DIGITAL MASTER nasce per colmare il gap fra le tirature brevi ideali per il digitale e le lunghissime per le quali invece è più adatta la flexo. Nel mezzo si posizionano la maggior parte dei lavori che vanno dalle piccole e medie fino alle lunghe commesse dove le nuove DIGITAL MASTER nelle due versioni 340 e 510 mm di larghezza banda si fanno apprezzare, perfetto punto di incontro fra la tecnologia di stampa flexo e digitale. “Sappiamo come sia differente il ciclo di vita di una tecnologia digitale, che è molto più breve rispetto alle tecnologie tradizionali, ma il fatto di avere una macchina di concezione modulare permette al

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