Cortina Topic 15

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2021

Alla Regina delle Dolomiti e alla montagna italiana i MONDIALI DI SCI Stambecchi del trail o runner ai primi passi? Arriva il

TRAIL RUNNING RESORT

GIGANTI DEL GHIACCIO In Groenlandia per fotografare gli iceberg

prima che vadano a morire

Nuove frontiere dell'ospitalità È l’ora del

RESIDENCE DIFFUSO

Nell’anno di Expo Milano torna

CORTINA GOURMAND HOLIDAY Speciale

CORTINA.TOP LIVING

Aggiungi un posto a tavola

Hanno scritto per noi

N U M E R O E S T A T E

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2 0 1 5

GIANLUCA AMADORI ROMOLO BUGARO LUCA CASTALDINI LUCILLA INCORVATI FLAVIO RODA ANDREA SEGRÈ





12 EDITORIALE di Stefano Illing e Gianfranco Morgano Capri-Cortina, un altro racconto è possibile di Gianluca Amadori Cortina tra le righe: il grande giornalismo torna in alta quota 16 IL PUNTO DI Flavio Roda 2021: alla Regina delle Dolomiti e alla montagna italiana i Mondiali di sci Andrea Segrè Obiettivo: spreco zero

Ouverture 20

CARNET de NOTES Appunti e spunti dalle Dolomiti a cura di Chiara Costa 26 INSIDER Vis-à-vis con Francesco Chiamulera, trentenne responsabile di Una Montagna di Libri 28 PASSIONI Fermo immagine su Lindsey Vonn, la Regina delle Dolomiti a cura di Francesca Vieceli 30 DONNE SI FA STORIA Nuova rubrica “in rosa”. In questo numero Antonia Verocai Zardini, fotografa di guerra a cura di Nadia Grillo

Visioni

33 LIBERAMENTE Stambecchi del trail o runner ai primi passi? A voi il Cortina Trail Running Resort di Luca Castaldini

( Foto di copertina di Stefano Zardini )

40 ALTRIMONDI I giganti del ghiaccio. In Groenlandia per fotografare gli iceberg prima che vadano a morire di Stefano Zardini

Attualità 48

TOP HOSPITALITY Stayincortina. Non solo turisti: è l’ora dei residenti (a tempo determinato) di Lucilla Incorvati 54 NATURA E CULTURA 50 sfumature di enROSAdira di Nicolò Miana 60 ART NEWS Grande Guerra: in attesa sul fronte delle Dolomiti foto di Fabio Pasini 84 NUTRIMENTI Gourmand Holiday. Nuove ricette per l’estate 5


90 COLOR SEPPIA 50 anni di Accademia della Cucina e il ricordo di Rachele Padovan di Alessandra Segafreddo 92 S-PUNTI DI VISTA Dolomiti virtuali, emozioni reali, grazie alla Fondazione Dolomiti UNESCO e a Google Street View 98 PEOPLE Expo Venezia: design made in Cortina di Massimo Spampani 104 TOP EVENTS Cortina InCroda, la montagna a colori

Arts and Crafts 67

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EDITORIAL by Stefano Illing and Gianfranco Morgano by Gianluca Amadori

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THE POINT OF Flavio Roda Andrea Segrè

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Ouverture CARNET de NOTES by Chiara Costa

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INSIDER

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PASSIONS by Francesca Vieceli

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WOMEN LET’S MAKE HISTORY by Nadia Grillo

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SPECIALE CORTINA.TOP LIVING Projects. Aggiungi un posto a tavola Products. Gli oggetti del convito New openings. Test, il negozio “trasformista” Events. Architettura come qualità della vita: il Premio Internazionale “Barbara Cappochin” a cura di Lucia Portesi

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Le nostre96 rubriche

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L’ATTIMO di Stefano Zardini

102 MA(L)GAZINE a cura di Paolo Tassi 110 COSA BOLLE IN PENTOLA Seguiteci nelle cucine di Marco Barozzi, Hotel Ristorante Pontejel Paolo Rossi e Guido Pompanin, Rifugio Lagazuoi a cura di Eleonora Rigato 114 VITA DA CLUB Tutti gli eventi dei circoli d’alta quota 120 CLOSE UP & SALVA CON NOME Il portfolio dell’inverno. L’agenda dell’estate a cura di Eleonora Alverà 126 FOCUS ESTATE & PREVIEW INVERNO a cura di Angela Bolzicco 128 CORTINA TOP FRIENDS Il circuito distributivo di CORTINA.TOPic 129 NOJELES D’AMPEZZO di Ennio Rossignoli 130 FEUILLETON Il secondo episodio del nostro romanzo d’appendice di Romolo Bugaro 6

Visions FREE THE MIND by Luca Castaldini OTHER WORLDS by Stefano Zardini Current Affairs TOP HOSPITALITY by Lucilla Incorvati NATURE AND CULTURE by Nicolò Miana ART NEWS photos by Fabio Pasini

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NOURISHMENTS by Chiara Caliceti

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COLOUR SEPIA by Alessandra Segafreddo

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POINTERS

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PEOPLE by Massimo Spampani

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TOP EVENTS

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Arts and Crafts SPECIAL CORTINA.TOP LIVING by Lucia Portesi

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Features THE MOMENT by Stefano Zardini

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MA(L)GAZINE by Paolo Tassi

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WHAT’S COOKING by Eleonora Rigato

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CLUB’S LIFE

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CLOSE UP & SAVE AS by Eleonora Alverà

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FOCUS SUMMER & PREVIEW WINTER by Angela Bolzicco

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NOJELES D’AMPEZZO by Ennio Rossignoli

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FEUILLETON by Romolo Bugaro



ROMOLO BUGARO

ROBERTO CAPPOCHIN

LUCA CASTALDINI

Padovano, avvocato, dopo gli studi in Giurisprudenza e Scienze Politiche si cimenta nell’arte della scrittura e il successo non tarda ad arrivare. Attento osservatore delle “vite degli altri”, è due volte finalista del Premio Campiello. Per CORTINA.TOPic firma la seconda puntata del nostro romanzo di appendice, a pag. 130.

Presidente dell’Ordine degli architetti di Padova dal 1996, dal 2000 è a capo del Comitato unitario professioni della città. È presidente della Fondazione “Barbara Cappochin”, che a dicembre porterà a Cortina la settima edizione dell’omonimo Premio Internazionale di Architettura. A pag. 82 ci racconta perché l’architettura è sinonimo di qualità della vita.

Parmigiano, figlio d’arte di un giornalista della Gazzetta (di Parma), lavora a Sportweek, il settimanale de La Gazzetta dello Sport. Da esperto sportivo ci descrive, a pag. 32, la grande novità dell’estate ampezzana: il Cortina Trail Running Resort, un vero paradiso per stambecchi del trail e runner ai primi passi.

NADIA GRILLO

LUCILLA INCORVATI

FLAVIO RODA

ANDREA SEGRÈ

Giornalista professionista e socio fondatore del Centro Studi Storico Militari sulla Grande Guerra Piero Pieri, da anni si occupa della Prima Guerra Mondiale e delle donne che hanno fatto la storia. A loro è dedicata la nostra nuova rubrica a pag. 30. Di origine veneta, lavora tra Bologna e Milano, è specializzata in uffici stampa sul territorio nazionale in ambiti tecnico-scientifici e culturali, aziendali e fieristici. È appassionata di montagna e di escursioni nel territorio di Cortina, a lei molto caro.

È diventata giornalista professionista nel 1995, coronando un sogno che inseguiva da bambina, da quando le regalarono il primo taccuino. Il primo articolo “importante” arrivò nell’anno della maturità, il 1983. Dieci anni dopo iniziava a lavorare per Il Sole 24 ore. Oggi, superata la soglia dei 50, si diverte ancora ad andare a caccia di quelle notizie che, sotto lo schema rigido di numeri, grafici e tabelle, mostrano comunque un’anima. Come quella innovativa di Stayincortina, il residence diffuso in cui “ci accompagna” a pag. 48. «Al primo posto – sostiene – c’è sempre una storia da raccontare: il bello è trovare il modo giusto per farlo».

Da sempre innamorato delle montagna, l’attuale presidente della Fisi, al suo secondo mandato, ha un passato più che trentennale di allenatore tecnico. Una carriera culminata dal 1993 al 1998 con la “guida” del campione Alberto Tomba. Roda è stato anche direttore agonistico di tutto lo sci alpino azzurro nel 2006 e nel 2007. Ha allenato anche in Spagna e diretto la Scuola tecnici federali.

È il massimo esperto in Italia sui temi dello spreco, presidente di Last Minute Market, e tra gli autori della Carta di Milano per Expo 2015. Difficilissimo sintetizzare tutte le esperienze dell’agronomo ed economista, docente di Politica agraria internazionale all’Università di Bologna, presidente della Fondazione Edmund Mach di San Michele all’Adige, del Centro Agro Alimentare Bologna e ideatore del parco agroalimentare Fico Eataly World. A pag. 18 fa il punto sul percorso che, grazie alla sensibilità del sindaco Franceschi, Cortina sta perfezionando a conferma dell’attenzione che la località ha da sempre per il rispetto ambientale .

GIANLUCA AMADORI Presidente dell’Ordine dei giornalisti del Veneto al terzo mandato – cronista di giudiziaria de Il Gazzettino, a lungo collaboratore di Panorama – dal 2014, insieme a Cortina Turismo, gestisce l’innovativo format di corsi per giornalisti Cortina tra le righe. Chi? Cosa? Quando? Dove? Perché? Ce lo spiega a pag. 14.

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Registrazione al Tribunale di Belluno n. 04/08 del 23 maggio 2008

Direttore editoriale Stefano Illing Direttore responsabile Chiara Caliceti Supervisione creativa Stefano Zardini Coordinamento di redazione OMNIA Relations, Lucia Portesi press2.cortina@dolomiti.org

Cortina d’Ampezzo fa parte dell’associazione europea “Best of the Alps” che riunisce le 12 località montane più famose ed esclusive di 5 nazioni Alpine.

Redazione OMNIA Relations, Eleonora Rigato, Elena Tartaglione Cortina Turismo, Eleonora Alverà, Angela Bolzicco, Chiara Costa Alessandro Broccolo, Cinzia Confortola, Paola Dandrea, Gianna di Lorenzo, Michela Menegus, Marianne Moretti Adimari, Maria Grazia Soravia, Gabriella Talamini media.cortina@dolomiti.org Hanno collaborato a questo numero

testi Gianluca Amadori, Romolo Bugaro, Giuseppe Cappochin, Luca Castaldini, Nadia Grillo, Lucilla Incorvati, Elena Mazzuoli, Nicolò Miana, Flavio Roda, Ennio Rossignoli, Alessandra Segafreddo, Andrea Segrè, Massimo Spampani, Paolo Tassi, Stefano Zardini foto Riki Felderer, Marcos Ferro Tarasiuk, Fabian Gallucci, Diego Gaspari Bandion, Giuseppe Ghedina, Roberto Ghedina, Salvatore La Fata, Michele Merlo, Nicolò Miana, Fabio Pasini, Giacomo Pompanin, Pierre Teyssot, Roberto Vanin, Francesca Vieceli, Stefano Zardini Archivio Accademia Italiana della Cucina, Archivio Cortina Turismo, Archivio Geox, Christie’s Images Limited, Gruppo Alcuni-Archivio Ciak Junior, Musei delle Regole d’Ampezzo, Whistaler, Zoom Foto Cortina Archivio storico Foto Zardini Progetto grafico e Art direction Kidstudio Firenze, Marco Innocenti, Luca Parenti www.kidstudio.it, info@kidstudio.it

è press–partner di Cortina Turismo.

hanno collaborato Silvia Bargelli, Giorgio Franceschini Traduzioni Emmea associati, Alessandra Urbancich, Bill Wales

Cortina.TOPic è un periodico di informazione di carattere culturale e di promozione turistica di Cortina d’Ampezzo. Copyright: tutti i diritti sono riservati. Nessuna parte della rivista può essere riprodotta in qualsiasi forma rielaborata con l’uso dei sistemi elettronici e diffusa senza l’autorizzazione scritta dell’editore. Manoscritti e fotografie anche se pubblicati non vengono restituiti. Pubblicità inferiore al 45%. L’elaborazione dei testi, anche se curata con scrupolosa attenzione, non può comportare specifiche responsabilità per eventuali involontari errori o inesattezze.

Comitato promotore Andrea Franceschi Sindaco del Comune di Cortina d’Ampezzo Enrico Pompanin Vicesindaco del Comune di Cortina d’Ampezzo Marco Ghedina Assessore al Turismo e allo Sport del Comune di Cortina d’Ampezzo Giovanna Martinolli Assessore alla Cultura del Comune di Cortina d’Ampezzo Ascom Cortina Associazione albergatori di Cortina d’Ampezzo Associazione artigiani di Cortina d’Ampezzo Associazione astronomica Cortina Cassa Rurale e Artigiana di Cortina e delle Dolomiti Comitato Coppa del Mondo di sci Consorzio impianti a fune di Cortina La Cooperativa di Cortina Regole d’Ampezzo Sci Club Cortina Seam Servizi Ampezzo Sestieri d’Ampezzo Cortina Turismo Proprietario ed editore Sede sociale Via Guglielmo Marconi 15/b, 32043, Cortina d’Ampezzo Tel. +39 0436 866252, fax +39 0436 867448 cortina@dolomiti.org Stampa Litopat S.p.A. Industria Grafica, Via dell’Elettronica 11, 37139, Verona Tel. +39 045 81 81 444, fax +39 045 98 96 01 info@litopat.it, www.litopat.it Pubblicità locale Gianna di Lorenzo socict@dolomiti.org Progetti speciali OMNIA Sponsorship, Silvia Livoni comunicazione@dolomiti.org Gestione distribuzione circuito nazionale OMNIA Relations, Elisa Cimino

Chiuso in redazione l’8 luglio 2015

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EDITORIALE

Capri-Cortina: un altro racconto è possibile Parte dalla costiera amalfitana a luglio – arriverà tra le Dolomiti in inverno – la mostra nata dalla collaborazione tra Fondazione Capri e Cortina Turismo: un’esposizione che, attraverso le immagini di Massimo Siragusa, mette in mostra le similitudini e le caratteristiche intrinseche di due territori riconosciuti come ambasciatori del made in Italy nel mondo. Fil rouge del percorso, prima tappa di una fertile collaborazione, la vertigine, fisica ed emotiva

di Stefano Illing presidente Cortina Turismo

di Gianfranco Morgano presidente Fondazione Capri

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a fotografia è magica, reinventa la realtà, a ogni volta un orgoglio inaugurare il Festivolte è demoniaca, la sostituisce. val della Fotografia di Capri che quest’anno si Perché la fotografia, quando è arte, cerca l’aniappresta a tornare dal 17 luglio. Negli anni, la ma segreta dei luoghi e delle persone. Fondazione Capri è riuscita a offrire al pubbliSenza anima le immagini si ripetono, uguali, co mostre importantissime: Mimmo Jodice a perdendo la capacità di parlarci. E, quando così riprodotte Ferdinando Scianna a molti altri. L’edizione 2015 si arricper anni, nascondono altre mille emozioni e interpretazio- chisce di un nuovo compagno di viaggio: il Consorzio Corni possibili. tina Turismo che, come noi, crede che l’arte e la fotografia Cortina e Capri sono luoghi magici, troppo amati e forse siano strepitosi strumenti per comunicare le bellezze di troppo fotografati per lasciare alla loro anima nascondigli luoghi unici come Capri e Cortina d’Ampezzo. Con questo ancora inesplorati. Massimo Siragusa, da cercatore d’ani- spirito è nata L’emozione della vertigine, la mostra frutto del me, ci dimostra invece che un altro racconto è possibile. genio creativo di Massimo Siragusa. Sono certo che questo L’emozione della vertigine. Capri-Cortina ha saputo trovare sarà il primo progetto di altri che verranno, per perseguire di nuovo l’anima di questi paesaggi e parlare alla nostra, il comune intento di promuovere le nostre località in Italia di anima, ampliando l’area della nostra coe all’estero. Un ringraziamento a Massimo, scienza. Capri e Cortina: due luoghi che si ovviamente, e a tutti i partner e collaboracollocano tra i massimi punti di riferimentori che, come me, credono che la qualità L’emozione della vertigine. to per il turismo di qualità, entrambi caratartistica sia la stella polare della nostra FonCapri-Cortina, a cura di Denis terizzati dalla presenza forte della montadazione e di una promozione densa di conCurti, sarà esposta dal 19 luglio gna. Due ambasciatrici del made in Italy, tenuto e di significato delle località italiane al 30 agosto presso la Certosa due destinazioni recentemente entrate a d’eccellenza. di San Giacomo a Capri, far parte dei Territori di Eccellenza di Altanell’ambito della VII edizione del Festival della fotografia gamma. Demolite le prospettive “da cartoorganizzato dalla Fondazione lina”, ecco cosa resta: un linguaggio nuovo, Capri. Durante la stagione una “grammatica” della verticalità, della invernale volerà in alta quota, vertigine, delle altezze. Che ci dimostra, nella Regina delle Dolomiti. A nitidamente, come Capri e Cortina siano seguire, destinazione sarà “il mondo”. tanto lontane, eppure così vicine. 12



EDITORIALE

Il grande giornalismo torna in alta quota di Gianluca Amadori - presidente Ordine dei giornalisti del Veneto

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fenomeno preoccupante quale la spettacolarizzazione dell’informazione? Nell’organizzare Cortina tra le righe l’Ordine dei giornalisti del Veneto ha cercato di mettere a disposizione uno spazio di discussione e di riflessione. Dal 13 al 19 luglio, Cortina d’Ampezzo diventerà, per una settimana, un laboratorio di confronto sui principali temi dell’informazione. Il tutto grazie alla collaborazione di Cortina Turismo e del suo presidente, Stefano Illing, il quale ha aderito all’iniziativa nella consapevolezza che su questi temi si misura un pezzo importante della nostra democrazia. Tra seminari di formazione riservati ai giornalisti e approfondimenti aperti al pubblico, l’obiettivo è quello di stimolare un dibattito, mettendo a confronto voci e idee diverse. Senza la presunzione di avere soluzioni a portata di mano. Ma nella speranza di poter offrire un contributo a una discussione, in assenza della quale si rischia di perdere una grande occasione: quella di poter essere protagonisti della rivoluzione dei media, riuscendo così a valorizzare al meglio i lati positivi messi a disposizione dalle tecnologie, e a svilupparli nel rispetto dei valori irrinunciabili del giornalismo – lealtà, buona fede – il cui compito è di mettersi al servizio del cittadino e del suo diritto di essere correttamente informato.

l mondo dell’informazione sta vivendo una fase di trasformazioni epocali. Sull’onda dei radicali cambiamenti imposti dalle tecnologie digitali, cambia il modo di dare le notizie: i tempi diventano sempre più rapidi, il giornalista non è più il depositario esclusivo della notizia in quanto i lettori, attraverso i social network, possono fare direttamente informazione, ma anche interloquire con i professionisti del settore contribuendo ad arricchire il loro lavoro. In un contesto in evoluzione costante e frenetica, manca un momento di dibattito sullo stato dell’informazione in Italia, un’occasione di riflessione per confrontarsi sulle straordinarie opportunità offerte dalle nuove tecnologie, ma anche per acquisire competenze e piena consapevolezza dei rischi, delle nuove problematiche che vanno affrontate e a cui vanno date risposte. Come assicurare un’informazione puntuale e corretta garantendo sempre un adeguato riscontro alle notizie? Come tutelare la privacy dei cittadini e rispettare la dignità delle persone oggetto delle cronache senza nascondere, senza censurare nulla che sia di interesse pubblico? Come garantire trasparenza ed evitare commistioni mascherate tra pubblicità e informazione? Come limitare un

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il • DI

Flavio Roda – presidente Fisi

2021: alla Regina delle Dolomiti e alla montagna italiana i Mondiali di sci

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bbiamo tutti gioito quando la Federazione internazionale dello Sci (Fis) ha comunicato al mondo la candidatura unica di Cortina d’Ampezzo per i Mondiali di sci alpino del 2021. Dopo anni di lavoro e al quinto tentativo, Cortina e l’Italia sono così state premiate con la prospettiva di poter ospitare, tra sei anni, un importante evento sportivo e mediatico, che – se ben gestito – porterà a cascata indubbi vantaggi a tutto il comparto montano e, in definitiva, a tutto il nostro Paese. Tutto ciò non ci deve però distogliere dall’operatività. Ora il Mondiale va organizzato. E devono essere ottemperati tutti i passaggi che ciò comporta. L’anno in più che la Fis ci ha concesso prima dell’assegnazione ufficiale, che avverrà a Cancun nel 2016, deve essere messo a profitto per poter costruire un evento importante, moderno sia per la parte tecnico-agonistica che per quella legata agli eventi collaterali. Abbiamo un’occasione favolosa: l’Italia si troverà a gestire un evento sportivo di primo piano nell’anno preolimpico e all rejoiced when the FIS (International Ski Federation) ane in una località nota in tutto il mondo. nounced to the world the sole candidature of Cortina d’AmSi tratta di un’opportunità che è doveroso pezzo for the 2021 Alpine Ski World Championships. After utilizzare appieno per rilanciare definitivamany years of hard work and at their fifth attempt, Cortina mente l’immagine della montagna italiana and Italy have been rewarded with the opportunity to host an e degli sport invernali. La Federazione è sempre stata al fianco degli organizzatori important sports and media event, in six years. A major event which – if well mandi Cortina, anche nei momenti più diffi- aged – will trigger a cascade of undoubted benefits to the whole mountain area and cili di questa tormentata cavalcata che ha ultimately to all Italy. However, we must not be distracted by all this. The Worlds portato oggi alla candidatura unica. Ora, have to be organized and all the necessary steps need to be taken. We must profit l’invito è quello di non perdere tempo, di from the additional year that the FIS granted to us – before the official award that lavorare sodo e di formare una squadra di will take place in Cancun in 2016 – to build an important event, innovative in its alto livello, per far sì che il Mondiale di technical-sport features and also for the associated side events. We have a fabulous Cortina del 2021 si trasformi in un evento opportunity: Italy will be managing a key sport event in the pre-olimpic year and indimenticabile. Per parte nostra, assicuro in a world famed venue. We must use this opportunity at our best to relaunch the che la Fisi farà tutto il possibile per porta- image of the mountains and of winter sports, one and for all. The Federation has re i giovani talenti di oggi al massimo della always supported the Cortina organizers, even in the difficult times of this turbulent condizione perché possano impreziosire il ride that eventually led to the sole candidature. Now, the invitation is to not waste Mondiale italiano vincendo medaglie. Chi time, to work hard and to create a high-level team to make 2021 Cortina World ha vinto a Cortina è diventato famoso nel Championships an unforgettable event. As for the FISI (Italian Federation of Winter mondo e ha contribuito a donare alla Regi- Sports), I can assure we will do our best to bring today’s young talents in the best na delle Dolomiti il fascino che ancor oggi possible condition to win medals and therefore make the Italian Worlds even more la contraddistingue. È nostro compito far precious. The athletes who won in Cortina have become famous in the world and contributed to give the Queen of the Dolomites its long lasting charm. It is our duty proseguire questa bella tradizione. to continue this beautiful tradition.

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il • DI

Andrea Segrè – fondatore Last Minute Market

Obiettivo spreco zero

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na goccia più un’altra goccia, non ne fa due: fa una goccia più grande. La visione è romantica, non a caso l’ha coniata il poeta Tonino Guerra, ma è anche estremamente concreta. Cosa possiamo fare noi – cittadini-attivi, consum-attori, società civile – per evitare gli sprechi di cibo, acqua, energia? Cosa possono fare le imprese per prevenire inefficienze con impatti assai negativi per tutta la collettività? Cosa dovrebbero fare i nostri amministratori locali e la politica nazionale ed europea per promuovere una società senza sprechi? E cosa dovrebbero fare i governi per promuovere un modello di produzione e di consumo che consenta di risparmiare e rinnovare le risorse naturali, e soprattutto farci uscire dalla crisi? Goccia su goccia si può fare molto e concretamente, se l’orizzonte di riferimento sarà una nuova visione, chiamata non a caso Spreco Zero, che porta a un nuovo rapporto fra ecologia ed economia. Dove la seconda – letteralmente la buona amministrazione della nostra casa ne drop plus one drop makes one big– è parte integrante della prima: la casa più grande, la nostra Terger drop, not two. This romantic vira. Fare di più con meno, avere meno cose e più beni, relazionali e sion by poet Tonino Guerra is also very comuni, passare da un falso ben-essere ad un autentico ben-vivere. practical. What can we all do to avoid In particolare anche le istituzioni possono, anzi devono, fare qualwasting food, water, energy? What can cosa contro lo spreco alimentare. La Carta per una Rete di Enti companies do to prevent inefficiencies with negative conterritoriali a Spreco Zero – sottoscritta lo scorso marzo dal Comune sequences for the whole community? And what should di Cortina che, abbracciando l’iniziativa di riduzione degli sprechi governments do to save and renovate natural resources avviata da Last Minute Market, conferma la sua storica attenzione and overcome the crisis? Drop on drop we can do much per il rispetto dell’ambiente – è un esempio concreto di cosa si può with a new vision called Zero Waste that leads to a new fare andando oltre a noi singoli, in una mobilitazione collettiva relation between ecology and economy. The latter being sostenuta dagli enti territoriali. Combattere lo spreco alimentare integral part of the former. Do more with less, possess fewer deve essere una priorità economica ed ecologica oltre che sociale. things and more goods, move from a false well-being to an Si può già fare, da subito. Con piccole attenzioni: dobbiamo agire authentic well living. Institutions can and must do someimmediatamente per ridurre gli sprechi attraverso il controllo e la thing against food waste. The Charter for a Zero Waste prevenzione di tutte le attività pubbliche e private che implichino network of municipalities – subscribed to last March la gestione di cibo, acqua, energia, rifiuti, mobilità, comunicazio- by Cortina which confirms its historic concern for the ne. L’obiettivo di lungo periodo deve essere quello di azzerare gli environment – is an example of what a collective mobisprechi – Spreco Zero appunto – e risparmiare le risorse naturali che lization can achieve. We must act immediately to reduce sono, lo sappiamo da tempo, limitate. Della Carta per una Rete di waste and save our limited natural resources. The theme Enti territoriali a Spreco Zero, promossa dalla campagna europea Un will be discussed and new initiatives presented in Cortina anno contro lo spreco di Lmm, si riparlerà a Cortina lunedì 24 agosto on Monday, August 24. con nuove iniziative organizzate in sinergia con una città e un sindaco, Andrea Franceschi, che dal paradiso delle Dolomiti concorrono a creare consapevolezza sui temi dello spreco e del recupero.

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Carnet de Notes Appunti e spunti dalle Dolomiti

A contendersi i poster, offerenti da Italia, Svizzera, Regno Unito, Francia, Norvegia, Stati Uniti e Australia: la Ski Sale annuale da Christie’s rimane infatti l’unico appuntamento di vendita specializzata in tutto il mondo. Ad aggiudicarsi le ambite immagini, un collezionista europeo e uno statunitense. «Abbiamo addirittura scoperto – ha aggiunto Tomkinson – che pur di assicurarsi l’acquisizione alcuni degli offerenti hanno partecipato telefonicamente alla vendita direttamente dalle piste».

© Christie’s Images Limited 2015

Back in the Thirties, the years of jazz and swing, Cortina would lure the first ski enthusiasts with wonderful vintage posters showing slender skiers and art déco graphics. On last January, 22nd, two rare posters by Mario Puppo and Franz Lenhart came under the hammer at Christie’s and were acquired by a European and a US collector for £ 6,875 (8,965 euros) and £ 9,000 (11,736 euros) during the annual Ski Sale. «Collectors often have a very emotional response to the posters. They buy a poster because it reminds them of a great skiing holiday, and transports them back to the slopes» says Nicolette Tomkinson, Director of Vintage Posters, Christie’s South Kensington

A destra: Franz Lenhart (18981992), Cortina, litografia a colori, 1930 ca, 99 x 69 cm.

Il vintage d’Ampezzo seduce anche Christie’s Erano gli anni del jazz e dello swing: Cortina conquistava i primi adepti dello sci grazie anche a meravigliosi poster d’epoca, tra esili silhouette di sciatrici, esperimenti art déco e grafiche d’antan. La Regina delle Dolomiti deve essere entrata davvero nel cuore dei collezionisti, se lo scorso 22 gennaio due rari poster degli anni Trenta dedicati a Cortina, opere di Mario Puppo e di Franz Lenhart, sono stati rispettivamente battuti da Christie’s per 6.875 £ (8.965 euro) e 9.000 £ (11.736 euro). «I collezionisti provano una grande emozione davanti a un poster, lo acquistano perché gli ricorda una fantastica vacanza sugli sci e li riporta indietro sulle piste» ha raccontato Nicolette Tomkinson, Direttore di Vintage Posters,

© Christie’s Images Limited 2015

Sopra: Mario Puppo (1905-1977), Cortina, litografia a colori, 1938, stampate da Pizzi e Pizio, Milano, 99 x 70 cm.

Christie’s South Kensington.

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A Milano tutta l’eccellenza di Capri e Cortina

a cura di Chiara Costa

Anteprima milanese per la mostraracconto delle due località parte dei “Territori di Eccellenza” di Altagamma. L’emozione della vertigine. CapriCortina è stata presentata l’8 luglio agli ospiti – giornalisti, opinion leader, istituzioni – coinvolti in un’esperienza multisensoriale nel suggestivo contesto di Panorama in Piazza Gae Aulenti, installazione curata da Davide Rampello in occasione di Expo 2015 per celebrare la bellezza e il “saper fare” del nostro Paese. Dopo i saluti di Stefania Lazzaroni, direttore generale della Fondazione Altagamma, Stefano Illing, presidente di Cortina Turismo e Gianfranco Morgano, presidente della Fondazione Capri, il curatore Denis Curti ha intervistato l’artista Massimo Siragusa. Chiusura gourmand con il cocktail “Capri-Cortina” a cura degli hotel simbolo delle due località, il Capri Palace Hotel & Spa e il Cristallo Hotel Spa & Golf. Dal 18 luglio la mostra sarà esposta a Capri per arrivare a Cortina nel mese di febbraio.

Con Google verso il futuro dell’informazione C’erano Gianluca Amadori, presidente dell’Ordine dei giornalisti del Veneto, Simona Panseri, direttore comunicazione e public affairs di Google Italia e Stefano Illing, presidente di Cortina Turismo (nella foto da sinistra) alla conferenza di lancio della seconda edizione di Cortina tra le righe, ospitata l’11 giugno nella sede milanese di Google. Non un caso ovviamente: è stata infatti siglata quest’anno la partnership tra Google e il corso di formazione giornalistica in programma a Cortina dal 13 al 19 luglio. «Crediamo sia una importante opportunità di dialogo costruttivo con i giornalisti, e di approfondimento del rapporto tra il mondo delle tecnologie e quello dell’editoria»: ha spiegato Simona Panseri. Ecco quindi che una delle principali novità di questa edizione 2015 sarà il Google Day: un’intera giornata dedicata alle tecnologie digitali, agli strumenti e alle opportunità che queste possono offrire ai giornalisti. Sono 60 i relatori attesi tra le Dolomiti per una settimana che si prospetta da tutto esaurito. There were Gianluca Amadori, president of the Veneto Council of Journalists, Simona Panseri, communication and public affairs manager of Google Italy and Stefano Illing, president of Cortina Turismo (in the photo from left), at the launch conference of the second Cortina tra le righe, which took place in Milan at Google HQ, on July 11. The partnership between Google and the journalism training course, that will take place in Cortina from 13 to 19 July, was signed this year. «We believe this is a great opportunity for a constructive debate with journalists to analyse in depth the relationship between the world of technologies and the media» explained Simona Panseri. New for this 2015 event is the Google Day: a whole day devoted to digital technologies, the tools and the opportunities that they can offer to journalists. 60 speakers will be attending the event in the Dolomites for a fully booked week.

www.cortina.dolomiti.org

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The preview of the narrative exhibition of the two resorts members of “Territories of Excellence” of Altagamma was held in Milan. The Emotion of Vertigo. Capri-Cortina was presented on July 8 to journalists, opinion leaders, and institutions involved in a multi-sensory experience in the charming Panorama context of Piazza Gae Aulenti. The fit-out was designed by Davide Rampello for 2015 Expo to celebrate the Italian beauty and know how. After the opening remarks of Stefania Lazzaroni, general director of Fondazione Altagamma, Stefano Illing, president of Cortina Turismo and Gianfranco Morgano, president of Fondazione Capri, chairman Denis Curti interviewed artist Massimo Siragusa. The “Capri -Cortina” drinks reception that closed the event was offered by the hotels symbols of the two resorts: Capri Palace Hotel & Spa and Cristallo Hotel Spa & Golf. From 18 July the exhibition will be on at Capri and will arrive in Cortina in February.


Best of the Alps Classic Rally: motori ruggenti a Cortina Il 30 giugno un grande ritorno per gli amanti delle quattro ruote, con l’arrivo a Cortina del Best of The Alps Classic Rally. Trenta potenti macchine, rigorosamente prodotte tra il 1950 ed il 1987, sono approdate nel cuore delle Regina delle Dolomiti, dopo essere partite da St. Anton il 28 giugno. Quindi hanno salutato Cortina, unica località italiana a far parte del Best of The Alps, marchio internazionale che unisce i 12 paesi più esclusivi dell’intero arco alpino, per ripartire alla volta di Chamonix, dove sono giunte il 4 luglio. Un incontro per veri gentlemen – e ladies – che hanno fatto della guida uno stile di vita e un’occasione per scoprire luoghi pieni di fascino.

In 500 a Cortina Ha più di mezzo secolo l’utilitaria più amata dagli italiani, la FIAT 500, oggi un piccolo grande mito per gli appassionati delle auto d’epoca, che si daranno appuntamento a Cortina il 20 settembre per un mega raduno. Tutti a bordo del proprio Cinquino, per un evento amarcord con visita al museo del Forte Tre Sassi in occasione del centenario della Prima Guerra Mondiale.

June 30 was a great revival for vintage car enthusiasts with the Best of the Alps Classic Rally. Thirty powerful cars, produced between 1950 and 1987 arrived in the heart of the Queen of the Dolomites after they left St Anton on June 28th. Then, after greeting Cortina –the sole Italian resort, member of Best of the Alps, international brand that networks the 12 most exclusive resorts of the Alps – they restarted towards Chamonix where they arrived on 4 July. An event for Gentlemen and Ladies who understand driving as a lifestyle and an opportunity to discover new, charming places.

FIAT 500, Italians’ most beloved utility passenger car, is more than half a century old. Today it is a great legend for vintage car enthusiasts who will meet in Cortina on 20 September for a mega rally on board their “500” and will visit the Forte Tre Sassi Museum on the 100th anniversary of WW1.

www.textbooktravel.com

www.cortina-carclub.it

Nozze da favola «E vissero felici e contenti». Il classico finale da fiaba è solo l’inizio di una nuova affascinante storia, soprattutto in un luogo magico come il Cristallo Hotel Spa & Golf. La storico 5 stelle Lusso – unico in tutte le Dolomiti e parte di The Leading Hotels of the World – ha aperto la bella stagione con un matrimonio letteralmente favoloso, unione perfetta di sport e mondanità. Il fiorentino Andrea Duprè, brillante sciatore, e Vanessa Joy Regnier, canadese campionessa universitaria di pattinaggio artistico, si sono sposati nel santuario ampezzano della Madonna della Difesa, davanti ad amici e parenti, nobili, imprenditori toscani e ospiti provenienti da Canada, Australia, Stati Uniti, Inghilterra e Francia. A rendere il tutto romanticamente perfetto, l’accoglienza esclusiva riservata agli ospiti dal Cristallo Hotel. “Happily ever after” is the beginning of a fascinating story at the Cristallo Hotel Spa & Golf. The historic five Star luxury hotel – member of the Leading Hotels of the World – opened the season with the wedding of Florentine skier Andrea Duprè and Canadian figure skater Vanessa Joy Regnier. The wedding, which took place at the Madonna della Difesa sanctuary, was made romantically perfect thanks to the Cristallo Hotel welcoming.

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Shopping in azzurro per le campionesse dello sci Verena Stuffer, Daniela Merighetti, Nadia ed Elena Fanchini e Federica Brignone (nella foto da sinistra, insieme all’Ad Geox, Giorgio Presca) sono state immortalate a gennaio al Geox Shop di Corso Italia, dove hanno provato la collezione di modelli Amphibiox, firmata dall’azienda leader nel segmento delle calzature e nello sviluppo di brevetti e tecnologie d’avanguardia. Tra un autografo e l’altro, le campionesse azzurre dello sci si sono concesse al flash dei fotografi sul 3D floor graphic. Un pomeriggio trascorso chiacchierando con i propri fan e facendo shopping tra le boutique e i negozi di Cortina: la ricerca dello stile perfetto ha sedotto persino Julia Mancuso, intenta a fare acquisti presso l’incantevole Ampezzan Fiori.

© Salvatore La Fata

© Archivio Geox

Verena Stuffer, Daniela Merighetti, Nadia ed Elena Fanchini e Federica Brignone (from left, together with Geox CEO, Giorgio Presca) were photographed in January in the Geox Shop while trying on the Amphibiox collection by the leading manufacturer of footwear and cutting-edge technologies and patents. The ski champions spent the afternoon with their fans. Julia Mancuso, instead, was fascinated by the Ampezzan Fiori shop.

Da sinistra, Riccardo Patrese, Paolo Bonolis, Paola Bergamo, Gianni Milan, Andrea Mantegazza, Potito Starace.

Match point con Paolo Bonolis Il mattatore televisivo protagonista di punta della Sfida di Capodanno organizzata dal Tennis Country Club di Cortina a favore della Croce Bianca ampezzana: a sfidarsi sul campo da gioco c’erano anche i campioni di ciclismo Marzio Bruseghin e Davide Malacarne, il pilota di Formula 1 Potito Starace, Riccardo Patrese e Davide Malacarne. Un confronto senza esclusione di colpi, in cui Patrese ha impressionato tra dritti e rovesci da maestro; non sono stati da meno il vicepresidente Fit, Gianni Milan, e il delegato Fit di Belluno, Fabrizio Montenero. L’ultimo match tra Starace e Luca Serena ha strappato applausi al pubblico numeroso. Bonolis ha chiosato: «Ringrazio il presidente Paola Bergamo per l’invito, mi sono divertito moltissimo. Ospitalità stupenda: spero di tornare a Cortina quanto prima». The TV showman was the leading protagonists of the New Year’s Day Challenge organized by Cortina Tennis Country Club. On the courts, cycling champions Marzio Bruseghin and Davide Malacarne, and Formula 1 pilot Potito Starace, and Riccardo Patrese. Patrese impressed for his style. The last match between Starace and Luca Serena was cheered by the numerous spectators. Bonolis greatly appreciated the wonderful hospitality.

www.tenniscortina.it

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© Christie’s Images Limited

White, red and black, Stefano Zardini

Da lontano sembra un quadro astratto: piccoli segni scuri in un vasto campo bianco, come elementi di una calligrafia misteriosa, o tracce di un alfabeto sconosciuto. Ma è da vicino che White, red and black, l’opera del fotoreporter ampezzano Stefano Zardini, svela la sua magia: è una composizione di scatti che rappresentano degli sciatori intenti a tracciare le proprie traiettorie sulla neve. Tema ed esecuzione hanno conquistato la giuria del Focus Photo Los Angeles, collegato ad Art Basel: la fiera internazionale d’arte contemporanea e moderna che riunisce più di 300 gallerie da tutto il mondo. L’artista di Cortina è stato premiato con un prestigioso terzo premio. Il suo lavoro, già esposto a Basel dal 18 al 21 giugno, avrà l’onore di essere presente nel gennaio 2016 al Photo Los Angeles, mostra che coinvolge alcune tra le più importanti gallerie di fotografia internazionali. From far it looks like an abstract painting: small dark signs on a vast white field, like elements of calligraphy, from an unknown alphabet. Close up, White, Red and black, by Ampezzo photojournalist Stefano Zardini, reveals its magic: a composition of shots representing skiers drawing their trajectories on the snow. Theme and execution conquered the jury of Focus Photo Los Angeles, linked to Art Basel: the international fair of modern and contemporary art that groups over 300 art galleries all over the world. The artist was awarded the third prize. His works were exhibited in Basel from 18 to 21 June and in January 2016 at the Photo Los Angeles exhibition.

www.stefanozardini.com

E lucevan le stelle

Best place to ski «Cortina d’Ampezzo è una superba gemma patrimonio UNESCO che offre alcuni tra i più spettacolari paesaggi di montagna di tutto il mondo, rinomata sia per il lusso, l’aura glamour, il buon cibo e la gente, sia per lo sci, parte tra l’altro del comprensorio Dolomiti Superski, con ben 1.200 km di piste totali». Con questa motivazione la Regina delle Dolomiti è stata inserita nella Top 10 di Textbooktravel.com. Unica località italiana in classifica accanto a Zermatt, Aspen e Chamonix. Cortina d’Ampezzo, a superb UNESCO world heritage site. For its people, its aura of luxury and glamour, its fine food, and for winter skiing over the 1,200 km of ski runs of the Dolomiti Superski area. Cortina has been listed among the Top 10 resorts of Textbooktravel.com - with Aspen, Zermatt, and Chamonix.

www.textbooktravel.com

Cortina a ogni costo Tra le 60 mete d’incanto da visitare con qualche piccola astuzia anticrisi anche Cortina d’Ampezzo. La località è stata inserita in Weekend low cost. In Italia: la guida, curata dal giornalista di viaggi Giuseppe Ortolano per BUR, alle più belle mete nazionali, dal mare alla montagna alle città d’arte. Itinerari affascinanti che fanno bene al cuore – e al portafogli –, perfetti per chi sceglie la formula del weekend per un viaggio a tutto piacere e senza rimpianti. Cortina is among the 60 most enchanting Italian places to visit included in the Weekend low cost. The guide by BUR, which lists a number of itineraries at a reasonable price, for the well-being of the people and of their wallets.

www.bur.eu

Le supernovae sono enormi esplosioni con cui le stelle saltano letteralmente in aria: brillano a tal punto da fare concorrenza all’intera luce emessa della galassia che le ospita. È stato proprio grazie a una supernova che l’Osservatorio Astronomico del Col Drusciè è tornato a far parlare di sé. La notte del 12 maggio il collaboratore e astrofilo Fabio Briganti ne ha individuata una di magnitudo pari a +16,3. Il suo “indirizzo stellare” – nel caso qualcuno volesse rintracciarla – è a oltre 200 milioni di anni luce di distanza dalla Terra, nella galassia NGC6641, una spirale barrata di 14° magnitudine nella costellazione di Ercole. Finora sono complessivamente 40 le supernovae individuate con il contributo del Col Drusciè. Supernovae are enormous explosions in which stars literally blow up. On the night of May 12th, Fabio Briganti, amateur astronomer of the Col Drusciè Astronomic Observatory, discovered a new one in the Hercules constellation, over 200 million light years from the Earth. This supernova is among the 40 discovered with the contribution of the Col Drusciè Observatory so far.

www.cortinastelle.it

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© Christie’s Images Limited

Stefano Zardini da Art Basel a Los Angeles



INSIDER

vis-à-vis con

Francesco Chiamulera “Candidato” ideale al nostro mini questionario di Proust

Il 30 luglio del 1985 nasce a Belluno. Una settimana dopo è già cullato dall’ombra delle Dolomiti d’Ampezzo. Laura in Storia contemporanea e le ricerche alla Boston University, nel 2009, a soli 24 anni, insieme a Vera Slepoj e Alberto Sinigaglia, partorisce l’idea di Una Montagna di Libri. La manifestazione, di cui oggi è responsabile (40 incontri per la XII edizione al via da luglio), totalizza ogni anno circa ventimila presenze. Nel 2013 ha trovato anche il tempo di pubblicare il suo primo libro, Candidato Reagan (Nino Aragno Ed.)

iello: l’imperatore Adriano, la sua animula vagula blandula... La sua prima volta a Cortina? Agosto 1985. Non avevo neanche una settimana di vita. Tornati dall’ospedale di Belluno, con i miei. Da allora, vivo qui. Il dono di natura che vorrebbe avere? La capacità di dimenticare più in fretta. Come vorrebbe morire? Accanto a persone che mi vogliano bene.

Il tratto principale del suo carattere?

Non so qual è. So quale vorrei che fosse: quello che gli inglesi chiamano resilience, ovvero temperanza, capacità di resistere, e al tempo stesso elasticità, flessibilità. Il principale difetto? Spesso sono impaziente, il che produce molti danni. L’occupazione preferita? Leggere e scrivere. Ma anche viaggiare in automobile con gli amici e fermarsi nei posti che piacciono. Quello che vorrebbe essere? Non vorrei essere in altri panni. Sono quello che sono, ma almeno sono i miei. È il minimo sindacale, ma è qualcosa. Il paese dove vorrebbe vivere? Fuori d’Italia, che è il mio Paese, forse la Francia o la East Coast degli Stati Uniti. Il mondo è pieno di posti meravigliosi, ma vivere è diverso da viaggiare. Serve una vicinanza con il proprio immaginario. Autori preferiti? Bulgakov, Mann, Orwell, Meneghello, Roth, Carrère... La lista prosegue nella prossima intervista! Uno di questi, Carrère, è anche un amico, è stato qui a Cortina a Una Montagna di Libri: sono molto fortunato. Poeti? Tutti gli stilnovisti, da Dante in giù. E poi Petrarca, Ariosto, Hafez, Ungaretti (forse il più importante nella mia vita), Baudelaire, Verlaine, Alda Merini, Charles M. Schulz, l’inventore dei Peanuts... Poi c’è chi ci ha lasciato una sola poesia conosciuta, ma è un gio-

La vetta che le ha fatto perdere il fiato? La più scenografica è il Po-

© giacomopompanin.com

magagnon, maestosa quinta di quel grande teatro che è Cortina (in tutti i sensi). E sulla forcella Zumeles perdo regolarmente il fiato: è un sentiero faticoso, ma rappresenta anche uno dei punti più spettacolari della valle d’Ampezzo. Stato attuale del suo animo? Sempre inquieto, ma alla sera ritrovo più spazi con me stesso e respiro. Le colpe che le ispirano maggiore indulgenza? La sbadataggine, la distrazione: piccoli peccati veniali che, quando sono negli altri, sono quasi piacevoli, perché ti danno l’illusione di essere migliore. Il suo “posto del cuore” in Ampezzo? La collina di Chiamulera, e non è un gioco di toponomastica: su quella collina andavo con il mio cane, lì l’ho pianto quando se n’è andato, dopo una lunga vita cortinese. Il suo motto? Il faut cultiver notre jardin. Voltaire. 26



PASSIONI

fermo immagine su

Lindsey Vonn

La Regina delle Dolomiti foto di Francesca Vieceli

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volte le nevi di Cortina sono testimoni di storie sportive degne di un film hollywoodiano. Ecco una delle trame più belle dello scorso inverno: una serie di infortuni costringe al ritiro una delle migliori sciatrici del mondo, la statunitense Lindsey Vonn. Per quasi un anno l’atleta è fuori gioco, e deve rinunciare alle tanto attese Olimpiadi di Sochi. La sua carriera così brillante è a rischio. Ma lei non demorde: si riprende, e proprio a Cortina, il 19 gennaio 2015, firma il suo grande ritorno, la sua rivincita. Con una discesa semplicemente perfetta entra definitivamente nella leggenda. La bionda Lindsey batte il record dell’austriaca Annemarie Moser-Pröll, e diventa la sciatrice più vittoriosa in Coppa del Mondo, con 63 gare conquistate. Il suo sorriso sul podio ampezzano sarà l’icona che traghetterà Cortina fino al 2021, quando finalmente anche la Regina delle Dolomiti coronerà il suo sogno. Tra sei anni, infatti, la località ospiterà i Mondiali di sci alpino: è chissà quante altre storie ci saranno allora da raccontare.

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DONNE SI FA STORIA

Uno sguardo intenso lungo 100 anni a cura di Nadia Grillo

Una nuova rubrica per raccontare l’altra faccia della Storia. Quella fatta dalle donne, che con impegno e coraggio hanno cambiato il corso degli eventi. Uno sguardo inedito sul passato, perché la Storia vista al femminile si completa, arricchendosi e arricchendoci. Partiamo allora da chi del proprio “punto di vista” ha fatto una professione: la fotografa di guerra Antonia Verocai Zardini

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in montagna. Parte da lei – quindi da Cortina – e da altre rilevanti figure femminili di ieri e di oggi che si sono distinte in vari campi, in una staffetta temporale -100/+100, il progetto Donne si fa Storia, presentato dalle associazioni Centro Studi Storico Militari sulla Grande Guerra Piero Pieri e WW1dentro la Grande Guerra durante la serata del 13 luglio a Cortina tra le righe. Un passaggio di testimone da Antonia alle fotoreporter di oggi coinvolte nel progetto in un network in continuo sviluppo, da Francesca Tosarelli ad altre giornaliste che raccontano i conflitti nel mondo. Antonia sentiva, infatti, dentro di sé il dovere di documentare un momento così difficile e ha fatto il suo lavoro rischiando la vita come tanti reporter contemporanei: ha ispirato figli e nipoti, come Stefano Zardini, in quella che oggi è una famiglia di fotografi che lavora ancora con passione e coraggio.

alla notte dei tempi le donne fanno la Storia, anche quando questa non viene raccontata. Le donne hanno sempre avuto la capacità di vedere nei cambiamenti una risorsa e di sostenere la propria comunità durante le guerre e le crisi. Hanno poi messo le basi per ricostruire il futuro con il loro lavoro: 100 anni fa la Grande Guerra ha segnato uno di questi momenti duri ma anche di grande rinnovamento nelle arti, nella scienza e nella tecnologia, nell’imprenditoria e nella comunicazione. La necessità di uno sguardo nuovo coinvolge sia gli uomini che le donne insieme, perché la storia dipende da tutti noi. Antonia Verocai Zardini è una di quelle donne che hanno davvero fatto la Storia: attraverso la sua macchina fotografica è diventata la prima fotoreporter di guerra

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Š : Archivio storico Foto Zardini

An intense look lasting one hundred years

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rom time immemorial women have made History even when it is not told. They have always been able to recognise change as a resource and support their community in times of war and crises. One hundred years ago the Great War marked a hard time but also a time of renovation. Antonia Verocai Zardini did take part through her camera, she became the first war photojournalist in the mountains. The project Donne Si Fa Storia (Women, let’s make History) presented on the evening of July 13 at Cortina tra le righe, starts from her and other relevant women of the

past and the present who distinguished themselves in various fields in a -100/+100 time relay race, where Antonia passes on the baton to today’s photojournalists, like Francesca Tosarelli. Antonia felt it her duty to communicate such a difficult moment and risked her life like many contemporary photojournalists: she inspired her children and grandchildren, like Stefano Zardini, in what is today a family of photographers who work with passion and courage.

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Antonia Verocai Zardini in una delle due camere oscure della casa di Piazza Venezia a Cortina. Antonia Verocai Zardini in one of the two dark rooms of her home in Piazza Venezia, in Cortina.



© Marcos Ferro Tarasiuk

LIBERAMENTE

“Stambecchi” del trail o runner ai primi passi? di Luca Castaldini

A voi il Cortina Trail Running Resort: 475 chilometri da per-correre, 18 itinerari per ogni grado di difficoltà, pacchetti turistici dedicati, Gps, training camp, cartine dettagliate, consulenze sportive e nutrizionali e due eventi sempre più internazionali. Benvenuti nel paradiso di chi ama lo sport “con i piedi per terra”

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er un amante della corsa, più intimo del rumore ritmato delle proprie scarpette che appoggiano sul terreno e più suggestivo dello spettacolo mozzafiato delle Dolomiti a fare da orizzonte, ci può essere solo l’unione di queste due meraviglie: un percorso silenzioso nel bel mezzo di uno scenario naturale unico, come quello delle cime dolomitiche che circondano Cortina. Adesso, tutto questo “esiste”. Non che fino a ieri si trattasse di qualcosa d’impossibile: è che da oggi, dall’estate 2015, gli appassionati di questo straordinario abbinamento (corsa & natura) hanno a disposizione un “trail & running resort” grande come l’intera valle ampezzana, punteggiata dai luoghi, dai servizi e dalle opportunità di un sistema – che va dai pacchetti turistici al Gps, passando per training camp e cartine dettagliate – in grado di soddisfare le esigenze di tutti i tipi di podisti in quota. Diciotto gli itinerari studiati, lunghi complessivamente 475 chilometri – tutti caratterizzati dalla presenza di “punti di appoggio”, come rifugi e malghe, e impreziositi dai passaggi tra laghi, torrenti, boschi e scenari della Grande Guerra – che prevedono distanze, dislivelli e gradi di difficoltà di ogni tipo. Si va dai facili 6,6 chilometri della Cortina-PocolOssario (uno dei cinque percorsi definiti per “esordienti”) fino ai terribili 119 chilometri protagonisti dell’evento di punta del trail ampezzano: la The North Face Lavaredo Ultra Trail (25-27 giugno), col suo dislivello positivo di 5.850 metri. In questo caso però, più che di un itinerario, si tratta di una gara internazionale vera e propria, un evento che insieme alla Cortina-Dobbiaco Run, disputata quest’ano il 31 maggio lungo i 30 chilometri del tragitto che fu dei binari dell’antica ferrovia delle Dolomiti, forma l’accoppiata dei grandi appuntamenti agonistici in calendario. Tra i 6,6 chilometri degli “esordienti” e i 119 destinati agli “stambecchi” dell’ultra trail, Cortina ha previsto altri 16 itinerari, alcuni per “soft runner” e altri per i più “rodati”. Volendone segnalare un paio tra quelli più alla portata di tutti, citazione d’obbligo per il Giro dei Laghi col suo percorso breve, semplice, che si snoda tra boschi, fiumi e laghi, ma anche il Giro Pian Spines, 15 chilometri di strada quasi completamente sterrata, che costeggia il fiume Boite e offre delle splendide vedute sul monte Cristallo e il Pomagagnon. A questi si aggiungono alcuni servizi essenziali, primo tra i quali il “soggiorno a misura di runner”, caratterizzato da tutti quei i plus che hotel e rifugi ampezzani mettono a disposizione degli appassionati della corsa. Oltre alla colazione energetica e a un servizio di lavanderia specializzato, gli ospiti possono approfittare di speciali menù o packet lunch pensati appositamente per la dieta del runner. Sul territorio è inoltre disponibile materiale informativo, mappe e itinerari dettagliati. Grazie ai corsi organizzati dall’associazione Asd Fairplay, infine, si potrà anche effettuare la ricognizione dei percorsi, disporre di consulenze nutrizionali e, grazie alla Gait Analysis, “studiarsi” per valutare la postura e il rapporto tra i segmenti corporei durante la corsa.

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© Foto Cortina Dobbiaco Run

«Se corri, sei un corridore. Non importa quanto vai veloce o quanto andrai lontano. Non importa se oggi corri per la prima volta o sei un runner esperto. Non esistono prove da superare, lezioni da imparare o tessere da guadagnare. Corri». John Bingham, scrittore e corridore Chi deciderà di correre tra le Dolomiti d’Ampezzo e condividere le proprie emozioni con la community di appassionati potrà partecipare al contest internazionale a premi lanciato da Cortina Turismo, Estate di corsa… a Cortina #TrailRunningCortina - #RunningIsLife. Il racconto più coinvolgente si aggiudicherà un tapis roulant professionale Technogym. C’è tempo fino al 30 settembre per avventurarsi lungo i 475 chilometri di percorsi in cerca della giusta ispirazione.

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© Foto Marcos Ferro Tarasiuk

«If you run, you are a runner. It doesn’t matter how fast or how far. It doesn’t matter if today is your first day or if you’ve been running for twenty years. There is no test to pass, no license to earn, no membership card to get. You just run». John Bingham, writer and runner The runners in the Ampezzo Dolomites are entitled to take part in the Summer running... in Cortina #TrailRunningCortina - #RunningIsLife contest. The most exciting report will be awarded a professional treadmill by Technogym. Deadline: September 30.

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Trail-stainbocks or rookie-runners?

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s a runner, nothing is more intimate than the rhythm of your trainers on the ground and more evocative in the breathtaking backdrop of the Dolomites, now blended in a silent itinerary across a unique natural landscape: the Dolomite peaks surrounding Cortina. All this is now a reality, starting from summer 2015, enthusiasts of this exciting combination (running in nature) will have available a trail running resort stretching across the whole Ampezzo valley. The resort offers all the services – packed tours, GPS, training camps and detailed maps – to meet the needs of all mile high runners. Eighteen routes, covering 475 kilometres and featuring rest stops like mountain rifugi and herdsmen’s huts, enriched by lakes, streams, woods, and wartime scenarios. Various distances, vertical drops, and grading range from the 6.6 km Cortina-Pocol-Ossario route – one of the five routes for debutants – to the 119 km of the key trail event of the Ampezzo valley: The North Face Lavaredo Ultra Trail on 25-27 June, with a 5,850 metres vertical gain. The latter is not a route, but an international race that together with the Cortina-Dobbiaco Run, held on 31st May over the 30 kilometres of the former Dolomite railway path, are the most important competitions in the sports agenda. Between the 6.6 kilometres route for “debutants” and the 119 km for the “ibex” ultra trail there are 16 itineraries, for “soft runners” and more expert ones alike. A couple of routes suitable to all deserve being mentioned, namely: the short, simple Loop of the Lakes winding through woods, rivers, and lakes, and the 15 kilometres long Pian de ra Spines Loop on dirt road bordering the Boite river with breathtaking views of Mt. Cristallo and Mt. Pomagagnon. A few basic facilities complement the offer: a runner friendly accommodation available in rifugi and hotels featuring energy-giving breakfast, dedicated laundry service, special menus or packed lunches specially conceived for the healthy runner’s diet. In addition, informative literature, maps, and detailed itineraries are available in the area. Finally thanks to courses by ASD Fairplay runners will be able to study the routes, take advantage of nutritional advice and evaluate their posture and the relationship between body segments through Gait Analysis.

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© bandion.it

ROCK AND ROLL TOUR

La montagna estiva tra “roccia” e “due ruote” Brividi verticali e discese adrenaliniche lungo vie ferrate, con impianti di risalita, su tracciati Mtb e con rifocillanti pit stop nei rifugi, pronti a raggiungere la cima più alta d’Ampezzo a quota 3.244 metri. Per farcela, basta darsi la carica con una playlist pensata ad hoc

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et’s rock! La giusta canzone può mettere le ali ai piedi e regalare sferzate di entusiasmo. A maggior ragione se si affronta lo sport in montagna. Per scoprirlo basta provare il Rock and Roll Tour, una delle grandi novità dell’estate ampezzana, ideata in sinergia da Cortina Turismo, impianti a fune, rifugi e guide alpine, all’interno del Dolomiti Supersummer, la versione estiva del Superski. Una vacanza adrenalinica di due-tre giorni che include discese freeride per mountain bike, vie ferrate e risalite in seggiovia e funivia, con pausa gourmand presso i rifugi. Il tutto, a ritmo di rock. Emozioni da vivere tra roccia (rock) e due ruote (roll), potenziate da una sequenza di brani carichi di energia: in fondo ogni vera avventura ha la sua colonna sonora ideale. Gran finale, sarà la “conquista” della cima più alta della valle ampezzana, la Tofana di Mezzo, a quota 3.244 metri. Tra le tappe mozzafiato: la ferrata Marino Bianchi, un percorso estremamente panoramico lungo le creste del maestoso Cristallo, la storica Lunga via delle Dolomiti, che percorre il tracciato della vecchia ferrovia, con passaggi in gallerie e ponticelli che sembrano sospesi nel vuoto, e il giro ad anello sui contrafforti della Tofana di Mezzo tra pareti, scalette e brividi verticali, con visioni indimenticabili sullo skyline dell’imponente e vicina Tofana di Rozes.

La raccolta di brani del Rock and Roll Tour è disponibile su Spotify; presto diventerà anche “collaborativa”: tutti gli iscritti potranno contribuire aggiungendo la propria playlist del cuore.

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et’s rock! The right song can give you wings and a good dose of enthusiasm, especially in the mountains. Try the new Rock and Roll Tour, created for the Dolomiti Supersummer: a two-three day adrenaline holiday inclusive of downhill freeride for mountain bikes, vie ferrate, charlift or tram rides and a gourmand stop at the mountain restaurants, all to the rhythm of rock. Emotions between rock and the two wheels (roll), powered by tunes full of energy because each true adventure has its own ideal soundtrack. Grand finale will be the “conquest” of Tofana di Mezzo, 3,244m, the highest peak in the Dolomites. Among the breathtaking stages is via ferrata Marino Bianchi, a panoramic route equipped for support along the crests of majestic Mt. Cristallo; the historic Long Way of the Dolomites on the former railway path through tunnels and across bridges that seem hanging in the void; and the loop along the buttresses of Tofana di Mezzo on rocky walls, ladders, and vertical shivers, with unforgettable views of imposing Tofana di Rozes.

The Rock and Roll Tour playlist is available on Spotify and will soon become “cooperative” because all the participants will be able to contribute their beloved playlist.

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altrimondi

I giganti di ghiaccio testo e foto di Stefano Zardini

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Lontano dal resto del mondo, ascoltare la sensazione dell’isolamento in un luogo irreale e silenzioso, chiuso tra ghiaccio e mare e come sospeso nel tempo, per fotografare gli iceberg prima che vadano a morire

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In apertura: con dei battelli a doppio scafo è possibile avvicinarsi a questi giganti di ghiaccio e girarci attorno, senza avvicinarsi mai troppo: spesso si muovono o se ne staccano dei pezzi che provocano onde moto pericolose.

Double hulled boats can get close to and around these ice giants, but never too close: icebergs often move or some parts may detach and cause dangerous waves.

Un mare infinito, costellato da frammenti provenienti dal ghiacciaio Sermeq Kujalleq, il più grande del mondo al di fuori dell’Antartide. Rocce erose e levigate dal movimento dei ghiacci verso il mare e pochissima vegetazione: un paesaggio crudo e duro.

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a molto tempo desideravo raggiungerla, l’isola più grande del mondo con un indice di popolazione di 0,027 per chilometro quadro: 57.000 abitanti distribuiti su un’enorme massa compatta di terra, ricoperta di ghiaccio nell’83% della sua superficie ed estesa per due milioni di chilometri quadrati. La Groenlandia, Gruntland, ovvero “il paese di terra” dove, attorno all’anno 1000, Erik il Rosso fu costretto a emigrare con la famiglia e un buon numero di schiavi, dopo aver commesso un omicidio. Allora la temperatura era molto più elevata ed Erik poté portare con sé molti capi di bestiame colonizzando la parte più meridionale della regione. Ad attendermi, una sfilza di aerei sempre più piccoli, in cui fatico a far entrare il mio bagaglio sempre sovrappeso a causa delle attrezzature fotografiche. Prima tappa, Nook, la capitale, poi Kangerlussuaq, e da lì fino a destinazione: Ilulissaq, il villaggio sul fiordo che scarica gli iceberg più grandi dell’emisfero nord del nostro pianeta. Il giorno successivo l’emozione è forte e ai primi raggi di luce sono già in piedi. È l’1.15 del mattino e il sole tramontato da poco più di un’ora già torna a illuminare nella baia quei giganti bianchi e un po’ sonnolenti. Esco a piedi senza le mie Nikon; voglio registrare dentro al petto quelle masse galleggianti, ogni iceberg con la propria personalità, alto e storto, piatto e a punta, largo e spezzato.

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An endless sea, dotted with fragments from the Sermeq Kujalleq glacier, the largest in the world outside of Antarctica. Eroded rocks, smoothed by the movement of the ice towards the sea, and scarce vegetation: a coarse harsh landscape.


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Alti fino a 50 metri, gli iceberg celano sotto la superficie del mare la loro mole possente; sette, otto volte più grandi, sembrano quasi isole in movimento.

As high as 50 metres, icebergs hide their massive structure beneath the sea surface; seven, eight times bigger, they seem moving islands.

Sembrano dormire sdraiati su quel mare calmo e scuro e pieno di piccole masse gelate che rendono difficile la navigazione. Vorrei dare un nome a ognuno di loro per riconoscerli quando poco dopo mi ci avvicinerò con una minuscola barca. Si staccano da un ghiacciaio lungo 2.500 kilometri e davanti a me si dividono come fratelli, con strade diverse, ma tutti con lo stesso ineluttabile destino. Si muovono senza fretta in mezzo alla baia, ma ancora un mese e la temperatura raggiungerà i cinque gradi, destinandoli a sciogliersi quel tanto necessario ad alleggerirsi e staccarsi dal fondo del mare a 150 metri di profondità. Da quel momento gli iceberg – le montagne di ghiaccio – scivoleranno sul mare portate dal vento e dalle correnti fino allo Stretto di Davis e poi giù, lungo l’Oceano Artico, verso Terranova per poi entrare nell’Atlantico dove il caldo sempre più forte li scioglierà lentamente. Quando un loro pezzo si stacca cambiano posizione e ruotano pacatamente su se stessi, facendo affiorare la parte sotto il mare e affondando dal lato opposto. Sembrano soffrire e cercare una posizione migliore, paiono giganti feriti, consapevoli della loro sorte. Enormi, eppure così fragili, 100.000 anni di vita che si consumano in una sola stagione di temperatura mite. Così li ho visti e così ho voluto fotografarli, nel loro momento più nobile, alti dal bordo del mare fino a 50 metri e sepolti dall’acqua per altri 150; silenziosi e imponenti, dall’apparenza immortale, circondati da gabbiani, come piccole guardie del corpo che li accarezzano e li sfiorano.

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Come dovunque, anche qui i ragazzi amano giocare a calcio nell’unica superfice piatta del villaggio. Tra maggio e giugno la temperatura oscilla tra i cinque gradi sopra e sotto lo zero.

As everywhere, children love playing soccer on the only flat surface of the village. Between May and June, temperatures vary between five degrees above and zero.

A Ilulissat ci sono ben tre cimiteri: gli Inuit sono molto superstiziosi e le antiche credenze vogliono che i defunti restino lĂŹ per sempre. La maggior parte delle croci sono senza nome.

In Ilulissat there are three cemeteries: the Inuits are very superstitious and the old beliefs require that the dead remain there forever. Most of the crosses bear no name.

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Giants of ice

F

They seem to sleep lying on that calm, dark sea, full of little frozen masses that make navigation hard. I would like to name each of them to be able to recognize them when, shortly later, I will get close on a tiny boat. They detach from a 2,500 kilometres long glacier and in front of me divided like brothers, taking different routes, but sharing the same inevitable fate. They move without haste in the middle of the bay, yet in a month the temperature will rise to five degrees causing them to melt just enough to become lighter and detach from the sea floor, 150 metres deep. From that moment, the icebergs – the ice mountains – will drift on the wind and the currents as far as the Davis Strait and farther south, along the Arctic Ocean, towards Newfoundland to enter the Atlantic Ocean where warmer temperatures will slowly melt them. When a piece comes off they change position and quietly rotate on themselves, surfacing the part below the sea and sinking on the other side. They seem to be suffering and seeking a better position, they look like wounded giants, aware of their destiny. Huge, yet so fragile, 100,000 years of life that is consumed in one season of mild temperatures. This is how I saw them and how I wanted to photograph them, in their noblest time, as high as 50 metres over the sea level and buried by the water for other 150; silent and imposing, seemingly immortal, surrounded by seagulls as little bodyguards that caress and skim over them.

or a long time I have wanted to get there, the largest island in the world with a population rate of 0.027 per square kilometre: 57,000 inhabitants over a huge compact mass of land covered by ice on 83% of its surface and with an extension of two million square kilometres. Greenland, Gruntland, or “the country of land”, where, around year 1000, Erik the Red was compelled to emigrate with his family and a good number of slaves, after committing manslaughter. Back then, temperature was much higher and Erik could bring many head of cattle with him and colonize the southernmost part of the region. Waiting for me is a series of aircrafts, smaller and smaller, where I can hardly stow my luggage, always overweight because of my photographic equipment. First stop, Nook, the capital, then Kangerlussuaq and from there to Ilulissaq, my final destination, the village on the fiord that launches the largest icebergs in the northern hemisphere of our planet. The next day, emotion is strong and at the first sun rays I am already up. It is 1.15 in the morning and the sun, which set just over one hour before, is back to light those white giants, drifting sleepily in the bay. I go out on foot, without my Nikon; I want to record those floating masses inside my chest, each single iceberg with its own personality, tall and crooked flat and pointed, large and broken.

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TOP HOSPITALITY

Non solo turisti

è l’ora dei residenti (a tempo determinato) testo di Lucilla Incorvati - foto di Diego Gaspari Bandion

È la tendenza hospitality del momento: il residence diffuso. Stayincortina l’ha colta, mettendoci del suo e mettendo in rete oltre 160 posti in “seconde case” a 4 stelle del territorio ampezzano. Risultato? 90% di occupazione anche in bassa stagione e tantissimi stranieri che ambiscono a essere ampezzani almeno per un giorno

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CARTA D’IDENTITÀ VILLA VAL DI SOTTO Tipo di alloggio: appartamento Posti letto: 6 Camere da letto: 3 Bagni: 2 Letti: 4 Distanza dal centro: 200 metri Distanza dalle piste: 500 metri Distanza ski bus: 50 metri

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Q

uest’anno il mondo dell’ospitalità a Cortina d’Ampezzo prende nuove sembianze. Nella Regina delle Dolomiti sta avanzando il residence diffuso, in linea con quel trend che si sta affermando in molti luoghi di vacanza: dalle grandi metropoli come Londra, Los Angeles, Miami (Onefinestay.com; Citybaseapartment.com), Hong Kong (Shama.com) alle piccole località di montagna dell’Alta Savoia, dell’Austria e della Svizzera.

Attenzione, però, a non confondere la formula del residence diffuso con l’albergo diffuso. Quest’ultimo è un modello di ricettività “made in Italy” diventato famoso grazie a numerose e ben riuscite esperienze come quelle del borgo abruzzese di Santo Stefano di Sessanio sulle montagne del Gran Sasso, Polcenigo in Friuli-Venezia Giulia, fino a Scicli in Sicilia. Tutti gli alberghi diffusi nascono dall’utilizzo a fini turistici di case spesso abbandonate, vuote, poi ristrutturate in borghi e/o nuclei di antica formazione, in prevalenza rurali, che hanno dato vita a paesi-albergo. A Cortina, invece, ed è qui l’innovazione, a farla da protagonista è il mondo delle seconde case, certamente non abbandonate ma in ottimo stato. Nella valle d’Ampezzo ville e appartamenti di lusso di lunga tradizione, infatti, stanno vivendo una piccola grande rivoluzione, grazie a Stayincortina. Dopo due stagioni, il “rodaggio” è finito e ora circa 160 posti letto nel segmento dell’extra alberghiero, sui 200 totali disponibili sul territorio, sono entrati con profitto in questo nuovo circuito. Caratteristica peculiare del progetto è il fatto che a disposizione dei turisti non ci sono semplici camere bensì appartamenti, oltre a una serie di servizi aggiuntivi che il cliente può selezionare in base alle sue esigenze. Stayincortina seleziona, unisce e mette in rete le migliori abitazioni disponibili nelle zone più belle e caratteristiche dell’ampezzano, trasformandole in altrettante proposte di soggiorno. I turisti possono così vivere da residenti, assaporando un’esperienza su misura, ma senza rinunciare alla qualità del comfort che offrirebbe un albergo. Le abitazioni aderenti condividono il servizio di accoglienza centralizzato, l’assistenza, l’informazione turistica, la gestione imprenditoriale e professionale tipiche di una struttura alberghiera. La formula prevede l’affitto settimanale o anche per una sola notte, oltre all’assistenza generale, alla pulizia quotidiana, al cambio biancheria, a informazioni turistiche, e ancora accesso internet Wi-Fi e prenotazione di skipass e transfer, oltre a un carnet di convenzioni dedicate che di volta in volta saranno proposte. «Il livello abitativo corrisponde a un residence a quattro stelle – spiega Valerio Tabacchi, ideatore di Stayincortina, già assessore al Bilancio e turismo di Belluno – la formula piace moltissimo soprattutto agli stranieri che costituiscono quasi il 99% della domanda.

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Al momento, anche nei periodi di bassa stagione, registriamo il 90% dell’occupazione. Tra i più numerosi tanti provenienti dai paesi del Far East che arrivano in Italia per via dell’Expo e organizzano piccoli tour nel nord est del paese, oppure sulle Alpi. Così fanno tappa a Cortina per una o due notti. Se nel weekend della Pentecoste la domanda principale arriva dai tedeschi, molti sportivi (sia stranieri sia italiani) hanno già prenotato per partecipare alle numerose competizioni sportive come la famosa Lavaredo Ultra Trail. Il soggiorno si allunga a 10/15 giorni in agosto quando c’è una buona presenza di italiani per le classiche ferie estive. Mentre tra i nuovi appassionati di escursionismo, che per esempio prenotano in settembre, ci sono i turisti che arrivano dall’est Europa. Insomma, la formula Stayincortina piace a tanti diversi target di turisti: famiglie, sportivi, viaggiatori occasionali. Ma anche per il proprietario delle case in rete i vantaggi sono numerosi. «La nuova tassazione sulle seconde case ha avuto un impatto non indifferente anche su immobili di pregio come quelli presenti a Cortina – aggiunge Tabacchi – quindi i proprietari sono effettivamente molto interessati a che i propri immobili siano messi a reddito con profitto. Chi stipula con noi ha la garanzia di ricevere l’importo pattuito per tutto il periodo, indipendentemente se l’appartamento venga locato oppure no e indipendentemente dalla durata dell’occupazione, oltre ovviamente alla copertura delle spese di consumo. Il contratto, però, deve avere una durata minima di almeno un anno». Quindi, questa formula è ideale per chi utilizzava solo parzialmente la propria abitazione oppure per quegli immobili che venivano immessi sul mercato della locazione turistica non correttamente». Non ci sono le ville dei celebri frequentatori di Cortina, ma al momento tutte le strutture sono molto belle e di qualità, immobili che hanno un valore di mercato anche di cinque o sei milioni di euro. Si parte da un costo medio totale per immobile, inclusi tutti i servizi e indipendentemente dal numero di occupanti, di circa 200 euro, che può raggiungere i 500 euro in altissima stagione oppure ridursi a 150 in bassa stagione. Senza dimenticare che questo modello di accoglienza turistica sottende una strategia di marketing territoriale che punta a valorizzare Cortina come un mountain resort, un’espressione integrata di una rete di proposte culturali, sportive, gastronomiche con cui il turista entra in relazione direttamente, senza inutili intermediazioni: un turismo, per così dire, a filiera corta. Addio, dunque, ai percorsi di visita “preconfezionati” e uguali per tutti: l’ospitalità diffusa risponde alle esigenze crescenti dei turisti, piccoli gruppi, famiglie e coppie che prediligono la vacanza da organizzare in autonomia, libera da schemi prefissati e orari obbligati.

CARTA D’IDENTITÀ CHALET LACEDEL Tipo di alloggio: appartamento Posti letto: 5 Camere da letto: 3 Bagni: 2 Letti: 4 Distanza dal centro: 1,5 chilometri Distanza dalle piste: 50 metri Distanza ski bus: 50 metri

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Not only tourists: it is the time of temporary residents

T

ing 90% occupancy even in the low season. Most of the visitors come from the Far East Countries for the Expo and stop in Cortina one or two nights in their short tours in the north of Italy and in the Alps. On Whitsunday weekend, it is mainly German tourists, while many sports persons have already booked their accommodation to participate in competitions like the Lavaredo Ultra Trail. In August, it is mostly Italian tourists who stay longer: 10/15 days for their summer holidays. Trekking enthusiasts, who usually book their holidays in September, come from Eastern Europe. To sum up, Stayincortina formula is appreciated by many different types of tourists: families, sports persons, and occasional visitors, alike». The owners of the houses in the network enjoy many advantages. «The new taxes on second homes heavily impacted luxury homes, as the ones in Cortina – adds Tabacchi – therefore the owners are interested in obtaining an income from their properties. Contractors will receive the agreed amount for the whole period, regardless the occupancy, plus upkeep expenses, provided the life of contracts is at least one year». This formula is perfect for all the owners who use their houses for short periods during the year or for the houses which were not put correctly on the tourist housing market. The houses to let are not those of Cortina’s famous habitués, but they are all high standard and very beautiful, valued around five or six million Euro on the housing market. The average price for an apartment, including all the services and regardless the number of occupants, is around 200 Euros, ranging from 500 Euro in the peak season to 150 in the low season. This model of tourist hospitality subtends a marketing strategy that aims at promoting Cortina as mountain resort. An integrated network of cultural, sports, fine food and wine offers with which tourists can relate without unnecessary intermediaries: i.e. a short chain to tourism. Farewell to prepackaged itineraries: ospitalità diffusa responds to the increasing needs of the tourists, small groups, families and couples who prefer holidays without any present plans and schedules.

his year, hospitality in Cortina has changed its form, in line with the trend of many holiday resorts: from great metropolises like London, Los Angeles, Miami and HongKong, to the small mountain resorts of Haute Savoy, Austria and Switzerland. This is the residence diffuso, not to be confused with albergo diffuso, an all Italian model featuring rooms dispersed throughout impressive old villages sharing facilities. This has been successful in Santo Stefano di Sessano on the Grand Sasso mountain, Polcenigo in Friuli-Venezia Giulia and Scicli in Sicily where old abandoned village houses have been renovated to create village-hotels. In Cortina, many luxury second homes and villas in excellent condition have been included in residence diffuso, created by Stayincortina. After two startup seasons, about 160 beds out of 200 extra hotel accommodation made available in the area have profited. The peculiarity of the project lies in the fact that tourists have access to apartments, rather than rooms, plus additional facilities that can be selected according to one’s needs. Stayincortina selects, combines and manages a network of the best houses to let, available in the most spectacular and characteristic areas of the Ampezzo valley. Tourists can therefore live as locals and enjoy a customized experience without renouncing to the quality and comforts of a hotel. The participating houses share a central reception office, assistance, tourist information, and the professional management typical of hotels. Apartments can be rent by the week or for one night only, the price includes general assistance, daily cleaning, bed-linen and towel change, tourist information, free Wi-Fi, ski pass and transfer booking, plus additional offers. «The accommodation standard corresponds to a 4-star residence – says Valerio Tabacchi, creator of Stayincortina – and is highly appreciated mainly by foreign visitors who make up almost 99% of the demand. At the moment, we are record-

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CARTA D’IDENTITÀ

The best of serviced apartments

VILLA FALORIA

Meykenbel Londra Onefinestay New York Los Angeles Parigi Londra

Tipo di alloggio: Appartamento Posti letto: 6 Camere da letto: 3 Bagni: 2 Letti: 5 Distanza dal centro: 500 metri Distanza dalle piste: 1 chilometro Distanza ski bus: 200 metri

Saco Apartments Uk

Apartment whith us Dubai Mykonos luxury villas Mykonos

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Oakwood Giappone


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NATURA E CULTURA

50 sfumature di enROSAdira testi e foto di Nicolò Miana

Torniamo “a caccia” di albe e tramonti: gli istanti in cui le Dolomiti si raccontano con le loro “parole” più belle, svelando tutta la potenza del loro incanto. Un’emozione cromatica in continua evoluzione a cui l’occhio del fotografo non può resistere

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Tre Cime di Lavaredo Primi di novembre. In quota, di notte, la temperatura scende sotto lo zero. Muoversi di mattina presto permette di raggiungere luoghi comunemente affollati in totale solitudine. L’appuntamento con il sole è nei pressi del Rifugio Auronzo, poco prima delle 7.00. Risalendo il sentiero, il corpo si riscalda e il freddo si smorza, diventando addirittura piacevole. Uscito dal bosco mi allontano dal segnavia per dirigermi verso le Cianpedele. L’erba ghiacciata è croccante sotto i piedi. Eccole, le Tre Cime, statuarie come piramidi, sono pronte a ricevere i primi raggi di sole.

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Lagazuoi Metà giugno, mi trovo al Lagazuoi per il ricevimento di un matrimonio. È un po’ rischioso organizzare eventi simili in quota perché i fenomeni meteorologici possono diventare più estremi rispetto a come sarebbero normalmente a valle. La mattina, infatti, ecco che la festa nuziale viene imbiancata da breve quanto inaspettata nevicata. Tuttavia, è proprio in questi casi “estremi” che spesso si può assistere ai tramonti più belli. Nel pomeriggio, freddi venti nord-occidentali sgomberano parzialmente il cielo, allestendo un suggestivo tramonto: uno splendido regalo apprezzato dai festeggiati e da tutti gli ospiti.

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Tutte le foto su:


Croda

Negra

È una fredda e nuvolosa domenica di luglio. Visto il vento gelido che tira, decido di ritardare un poco l’escursione per accorciare l’attesa del tramonto. Ma quando raggiungo la cima della Croda Negra, è ancora troppo presto: il sole inizierà a “spegnersi” tra almeno mezz’ora. Il freddo è davvero micidiale. Alle basse temperature si aggiunge l’effetto wind chill che acutizza la sensazione di gelo. Mi guardo attorno e trovo riparo dietro ai resti di una trincea. Protetto dal vento, riesco a temporeggiare fino all’arrivo del momento atteso.

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Cristallo Fine estate; questa sera si prevedono forti correnti settentrionali. Sulle Dolomiti, compatte nuvole scure transitano da nord sfiorando le cime più alte. Io sono “aggrappato” al Cristallo per assistere al tramonto e alla nuova alba da 3.000 metri di altitudine. Dopo essersi fatto spazio tra le nuvole, il sole scende dietro l’orizzonte proiettando gli ultimi raggi sulle cime più alte. La notte il vento si rinforza e sbatte violento contro le pareti del rifugio. La temperatura esterna scende gravemente attorno gli 0 gradi e il cielo si sgombra definitivamente. Dalla mia cuccetta, attraverso la finestra, riesco a vedere la costellazione di Orione. L’alba si preannuncia suggestiva.

Continua...

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ART NEWS

Attesa sul fronte dolomitico della Grande Guerra foto di Fabio Pasini

Una mostra, 20 immagini scattate senza alcuna lente, nessun mirino, solo con un piccolo foro attraverso cui la luce ha impressionato la pellicola, per cogliere, senza filtri, tutta la drammatica bellezza dei territori dolomitici, teatro involontario della Prima Guerra Mondiale

2�. Catena del Lagorai 60


26�. Dolomiti di Sesto, Strada degli Alpini

8�. Pasubio, Strada delle 52 gallerie 61


75�. Tre Cime di Lavaredo dal rifugio Locatelli-Innerkofler

35�. Tofana di Rozes e Castelletto da una trincea italiana delle 5 Torri 62


26”. Dolomiti di Sesto, Strada degli Alpini

H

a trascorso gli ultimi venti anni vagabondando per lande remote ed estreme, ha raggiunto Capo Horn in kayak, attraversato la Groenlandia con gli sci, la Terra di Baffin e percorso Himalaya, Svalbard, Patagonia, Islanda, Highlands, Balcani, Grande Nord europeo e canadese, per decidere di fermarsi, fino al mese di ottobre, sul Monte Lagazuoi: uno spazio dove terra e cielo si fondono, grazie al moto sfuggente delle nuvole. E proprio qui il fotografo Fabio Pasini ha scelto di allestire la sua mostra Attesa sul fronte dolomitico della Grande Guerra, 20 immagini in bianco e nero che immortalano i luoghi simbolo del fronte italo-austriaco attraverso l’uso del foro stenopeico. Nessuna lente, nessun mirino, quindi, solo una piccola apertura attraverso cui la luce impressiona la pellicola, per cogliere, senza filtri, tutta drammatica bellezza dei territori dolomitici, teatro involontario delle azioni e delle atrocità della Prima Guerra Mondiale. «Questa tecnica mi ha permesso di fissare la bellezza delle montagne – spiega Pasini –, ma soprattutto di coglierne la drammaticità silenziosa e nascosta. Con una semplicità estrema che ha imposto grande cura, lunghi tempi di attesa e scarsa possibilità di controllo».

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90”. Pasubio, Strada delle 52 gallerie

Negli scatti sono immortalata le trincee sul Lagazuoi e delle 5 Torri, le postazioni italiane della Cengia Martini, della Tofana di Rozes e del Sass di Stria; ma anche il Pasubio, la Strada delle 52 Gallerie, l’area del Lagorai; il Cristallino e il monte Piana, insieme alle Tre Cime di Lavaredo, viste da una postazione italiana scavata nella roccia del monte Paterno.

Da febbraio ad aprile la mostra è stata esposta presso il Museo storico italiano della Guerra nel Castello di Rovereto. Realizzata con il contributo dell’assessorato alla Cultura della Provincia autonoma di Trento, rientra nel programma ufficiale per le commemorazioni del Centenario della Prima Guerra mondiale a cura della presidenza del Consiglio dei Ministri - Struttura di Missione per gli Anniversari di interesse nazionale.

Attesa sul fronte dolomitico della Grande Guerra è visitabile gratuitamente fino a ottobre negli spazi della sala d’attesa della stazione di arrivo della funivia del Monte Lagazuoi. www.fabiopasini.com

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www.dolomiti.org


30�. Le Tre Cime di Lavaredo da una postazione italiana sul Monte Paterno

P

hotographer Fabio Pasini, who has spent the last twenty years wondering in remote and extreme lands, from Cape Horn to Greenland, Baffin, Himalayas, Svalbard, Patagonia, Iceland, the Balcans and the North Europe and Canada, has decided to stop until October on Mt Lagazuoi where he will set his exhibition Attesa sul fronte dolomitico della Grande Guerra, 17 black and white images of the Italian-Austrian frontline taken with a pinhole camera. This simple technique that requires great care and long exposures, allowed the photographer to fix the dramatic beauty of the Dolomites, the unwilling theatre of World War 1 atrocities, and their silent, hidden, dramatic nature. The images feature the trenches on Mt. Lagazuoi, the Italian emplacements on the Martini Ledge, Tofana di Rozes and Sass de Stria, but also Tre Cime seen from and Italian emplacement dug in the rock of Mt Paterno. From February to April, the exhibition will be on at the Italian Historic War Museum in the Rovereto Castle and is included in the program for the celebrations of the 100th anniversary of World War 1. The exhibition is on in the waiting room of the top station of Mt Lagazuoi cable car. Access is free.

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Products. Artigiani e boutique Gli oggetti del convito New openings. Test Cortina Il negozio “trasformista”

speciale

Events. Il premio “Barbara Cappochin” Architettura come qualità della vita

TOP Living

Projects. Architetti Aggiungi un posto a tavola

a cura di Lucia Portesi

Ambientazione e allestimento a cura di Lacedelli Cortina.

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Projects. Architetti

Aggiungi un posto a tavola «Cibo è vita». Nell’anno di Expo Milano abbiamo selezionato le nostre ispirazioni di arredo sedendoci nel cuore della casa: in cucina, in sala da pranzo, lì dove il cibo si crea, si condivide e, trasformandosi in convivialità, diventa cultura

Architetto Luca Menardi Ruggeri Stile quasi industrial, concept a isola e alta tecnologia per questo spazio firmato dall’architetto Menardi Ruggeri, caratterizzato dalla strettissima continuità tra cucina e zona pranzo. La prima, in acciaio lucido, integra una cappa aspirante in cristallo intro-illuminato con la particolarità di prese elettriche contenute in cilindri di acciaio che, grazie a un sistema di motorizzazione retrattile, possono diventare completamente a scomparsa. Una tecnologia estremamente moderna che si ritrova anche nel singolare dispositivo per l’erogazione dell’acqua che, al variare della temperatura, si illumina secondo una scala cromatica di luci colorate a Led. Vero e proprio prolungamento del corpo in acciaio, il tavolo realizzato su misura con base metallica e rivestimento in legno di abete antico, dotato di un funzionale sistema di elevazione che consente di alzare o abbassare il piano secondo le esigenze. Sullo sfondo, elementi d’arredo realizzati in legno di abete anticato, spazzolato e trattato, completano questo ambiente in cui l’innovazione tecnica viene esaltata dall’accostamento con tutto il “sapore” del materiale locale. Almost industrial in style and high technology this continuous space created by Architect Menardi Ruggeri. The kitchen in polished steel integrates a crystal fume hood with flush sockets contained in retractable steel cylinders. This cutting-edge technology also includes the water tap device which lights up in different colours as the temperature changes. The steel base extends into the custom-made table, surfaced with old fir wood, that can be lowered or raised as needed. In the background, furnishings in antique fir wood, brushed and waxed

www.architettomenardiruggeri.it

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Š bandion.it

TOP Living

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Š bandion.it


TOP Living

Architetto Ambra Piccin Apriamo le porte di uno dei luxury chalet che l’architetto Ambra Piccin ha realizzato tra le “sue” Dolomiti, incarnando uno stile eclettico e versatile, contaminato da prospettive d’impronta contemporanea. Spiccano nel progetto il piano e l’alzata in granito Diamond Falls, con fronte a spacco e superficie orizzontale levigata, che donano un particolare tocco di eleganza all’ambiente. Per i mobili base e i mobili pensili a doghe orizzontali è stato impiegato un legno di rovere nazionale di prima scelta, piallato a mano e spazzolato, trattato con tinteggiatura impregnante all’acqua e con finitura a vernice effetto opaco-satinato. Il pavimento riprende il rovere nazionale italiano, con la caratteristica piallatura e asciatura di superficie, e con un cromatismo realizzato su misura, così come accade nei rivestimenti, nelle boiserie e nei controsoffitti. Il lighting design, curato personalmente dall’architetto Piccin selezionando oggetti di pregio, valorizza l’accostamento tra legno e pietra con effetti luce molto particolari. Splendidi i tre esemplari di lampada Messalina di Contardi, in vetro color bronzo. A “condire” alla perfezione il tutto, i tessuti dei tendaggi in lino rifinito con orlo a giorno e quelli del divanetto imbottito, rifinito a capitonnè. This luxury chalet is a creation by Architect Ambra Piccin. The counter and rise in granite Diamond Falls, with natural cleft front and dressed surface, stand out and give a touch of elegance to the interior. First choice Italian durmast oak was used for the horizontal staves of the units, hand planed and brushed, finished with water based matt- satin varnish. The floor in Durmast oak features characteristic planed and adzed surface. Custom-made chromaticism is seen in the boiserie and the false ceiling. Architect Piccin has personally designed the lighting by selecting precious items to enhance the juxtaposition of wood and marble. To perfect the ambience, the linen fabric of the curtains and the quilted seating.

www.ambrapiccin.it

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© bandion.it

Cortina Style È il concetto di taylor made la chiave di volta della cucina realizzata da Cortina Style, un’opera “cucita” esattamente su misura del cliente. Il legno di abete antico, ricavato dalle tavole a nord di antichi fienili locali, splende con la tonalità grigio-argento che caratterizza i rivestimenti, i mobili base e i mobili pensili a doghe orizzontali. A contrastare la profondità delle tinte, un pavimento chiaro realizzato con assi in legno di larice spazzolato, sbiancato e trattato con vernici all’acqua di copertura con gloss medio-opaco. L’acciaio satinato e lucido delle maniglie, dei dispositivi elettrici e degli elettrodomestici risalta a contatto con la superficie argentata del legno e con il Nero Assoluto del piano in marmo, con fronte

a spacco e superficie orizzontale levigata. Funzionalità, richiamo al territorio, modernità estetica, materiali e tradizione costruttiva locale sono gli ingredienti di questa ricetta perfettamente riuscita. Tailor-made is the key concept in this kitchen created by Cortina Style where the shiny silver-grey nuances of the old fir wood of paneling and units, retrieved from north-facing barns, contrast the light colored larch wood floor planks, brushed and treated with water based paints then varnished. The glazed steel of handles, electric devices and household appliances stand out against the silver surface of the wood and the Absolute Black of the marble counter.

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www.cortinastyle.it


TOP Living

Architetti Bernardi – Silvio, Valentina e Jacopo Se per fare un tavolo ci vuole il legno, cosa occorre per fare una credenza? Bastano vecchie cornici, antiche maniglie, parti della struttura di un telaio ormai in disuso, “scampoli” di legno (meglio se di larice e abete) e una lamiera di recupero (che sarà perfetta per il top), “cuciti” insieme al rosone e ai pannelli di una tradizionale stube. Con questi materiali è stata realizzata la credenza per cucina, oggi protagonista della casa di famiglia degli architetti Bernardi, da poco ristrutturata a Cortina. Progetto e realizzazione – rigorosamente manuale, supportata dall’esperienza artigiana dello zio falegname – sono stati curati in prima persona da Valentina Bernardi, che si è divertita a cimentarsi in questa opera, anche affettiva, di riciclo creativo. Un “patchwork” ligneo (concepito come un rivestimento in pelle) assemblato direttamente sul posto e che non si esagera nel definire unico. Old frames, old handles, parts of a loom frame fallen into disuse, “remnants” of wood (preferably larch or fir wood) and a retrieved sheet (perfectly suitable for the top), “sewn” together with the ceiling rose and the wood panels of a traditional “stube”. These materials were used to create the kitchen cupboard, protagonist of the family home of Architects Bernardi that has been recently renovated in Cortina. Valentina Bernardi took care of design and manufacturing, rigorously handmade thanks to the expertise of her uncle, a cabinet-maker. A wooden “patchwork” (conceived as a leather hide upholstery) assembled on the spot and, without exaggeration, absolutely unique.

www.architettibernardi.com

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Studio tecnico Andrea Bernardi Dal legno antico dei fienili, plasmato dall’azione della pioggia, del sole e della neve, e ormai “stabilizzato”, nasce questo spazio dal gusto contemporaneo. Andrea Bernardi ha sapientemente fatto di necessità virtù: dovendo sfruttare degli spazi esigui – un’unità abitativa di meno di 50 metri quadrati – in maniera ottimale, ha disegnato un ambiente essenziale, dominato da linee pulite, dal design moderno e lineare, e realizzato con materiali di recupero. La tecnologia sposa il calore affascinante del legno antico, integrandolo con elementi che lo valorizzano, a partire dall’illuminazione a led dell’impianto elettrico domotico. Le sfumature naturali del legno contrastano con il “nero assoluto” dalle tonalità ardesia del marmo, rifinito con bordo frontale lavorato a spacco. Per Andrea Bernardi, la cucina del futuro è quella che affonda le radici nel passato.

© www.giacomopompanin.com

This contemporary space is born from the ancient wood of haylofts, shaped by rain, sun, and snow and now “stabilized”. Andrea Bernardi has wisely made a virtue of the small space of this unit measuring less than 50 square metres. He has designed an essential space, dominated by modern, clean lines and made with recycled materials. Technology blends with the charming warmth of old wood, complementing it with elements that enhance its value like the LED lighting of the home automation system. The natural nuances of the wood contrast with the absolute black of the marble. According to Andrea Bernardi, the kitchen of the future is the one which is rooted in the past.

+39 0436 868226

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TOP Living

Studio Gellner Un elegante “nastro” in legno di noce si svolge tra curve e piani, accompagnando ogni elemento: inizia all’ingresso e si trasforma in tavolino, piano cottura, lavello e poi piano d’appoggio, per concludersi con le ante sullo sfondo. Un dettaglio elegante che restituisce una sensazione di movimento, e sottolinea come un leitmotiv questa cucina collegata con zona pranzo e living. Michele Merlo firma un progetto assolutamente coerente sul piano estetico: cucina e zona pranzo, che possono essere separate da una grande porta scorrevole in noce, sono concepite come un unico ambiente multifunzionale, frutto di una composizione libera e flessibile di elementi realizzati con materiali di pregio. La stessa cappa aspirante, che solitamente connota lo spazio cottura, è stata inserita nel piano di lavoro, in modo tale da fondersi del tutto armoniosamente con l’arredo. La parete di fondo è caratterizzata da un unico pensile con ante scorrevoli verso l’alto, mentre le tradizionali piastrelle sono state sostituite da un’unica superficie in vetro bianco, la cui specularità contribuisce a dilatare lo spazio. Contrasta cromaticamente con il pavimento la lunga trave nera a soffitto, che contribuisce ad assicurare un senso di continuità tra living e ingresso. An elegant walnut ribbon unwinds over curves and planes, accompanying every element: it starts in the entrance and turns into a coffee table, a cooktop, a sink and then ta worktop to finish with the cabinet doors in the background. Michele Merlo signs a perfectly coherent project: the kitchen and the dining area, which can be separated by a large walnut sliding door, are conceived as a unique multipurpose interior, fruit of a free and flexible composition of elements made with precious materials. The fume hood, which usually characterizes the cooking area, was inserted in the kitchen worktop, so as to blend harmoniously with the furnishings. The far end wall features one single unit with sliding doors, while traditional tiles have been replaced by a white glass surface which enhances and dilates the space. The long black beam of the ceiling contrasts with the colour of the floor and gives a sense of continuity between the living room and the entrance.

www.studiogellner.com

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Products. Artigiani e boutique

Gli oggetti del convito THE

OBJECTS OF THE BANQUET

Lo stile a tavola. “Ricette e ingredienti” di arredamento

© Foto Giuseppe Ghedina

Setting a table with style. Furniture “recipes and ingredients”

Wood Art Cortina Cinque Torri, nuovo tavolo della linea Pestuzze (“pezzetti”, in ampezzano), è appena nato ma è già ricco di storia. Il piano è costituito da tasselli in legno appartenenti a vecchi fienili: rosso dove è stato “bruciato” dal sole, grigio nelle parti esposte a nord. La base è in ferro assemblato. Le dimensioni imponenti consentono di ospitare fino a dieci persone. Cinque Torri, the new table of the Pestuzze line (“small pieces” in the Ampezzo language), is just born but is already rich in history. The top is made of wooden plugs retrieved from old haylofts: red colored where the wood was burnt by the sun, grey in the north-facing parts.The base is made of assembled iron. The imposing table accommodates as many as ten people.

www.woodartcortina.com

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TOP Living

Lacedelli Cortina Indovina chi viene a cena… nel bosco. Secondo Lacedelli la convivialità è letteralmente qualcosa di naturale. A maggior ragione in montagna, ancora più se a Cortina. Nella foto accanto e in quella di copertina siamo a Fiames, nel Boschetto dell’Impero, dove è stato allestito un particolarissimo soggiorno open air. Il tavolo è addirittura realizzato con radici di alberi e pelle di vitello. Il romantico drappo, utilizzato come tovagliato, è in pizzo di Calais. Guess who comes to dinner... in the woods. Lacedelli believes that the pleasures of the table are natural. Here we are at Fiames where an open air dining room has been set up. The table is made from roots and calfskin and the tablecloth is Calais lace.

www.lacedellicortina.com

Fabbro Zino Da una partnership prestigiosa tra AnticoÉ, azienda bellunese specializzata in pavimenti, l’architetto Mauro Boco e l’Artigiano del ferro Fabbro Zino, è nato questo esclusivo tavolo in edizione limitata. Alla base del progetto la volontà di coniugare l’unicità del legno antico con l’originalità del ferro battuto per ottenere un risultato di grande impatto e personalità. Fabbro Zino ha messo tutta la sua maestria artigiana e il suo approccio moderno agli stili e all’innovazione tecnologica con l’inserimento illuminotecnico LED- RGB, applicato alla splendida base in ferro battuto a mano. The prestige partnership between AnticoÉ – the Belluno based company specializing in flooring – architect Mauro Boco, and artist and iron artisan Fabbro Zino created this exclusive, limited edition tables. The project is meant to blend the uniqueness of ancient wood with the originality of wrought iron and obtain objects with strong impact and personality. Fabbro Zino shows all his craftsmanship and his modern approach to styles and technological innovation with the insertion of the RGB- LED technical lighting in the wonderful hand-wrought iron base.

www.fabbrozino.it

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La bottega di Amélie Nero, bianco, cremisi, interpretati con eleganza e un pizzico di romanticismo. È la proposta di Amélie che, su un tavolo con piede in ferro e piano in legno (tinteggiato in nero e poi verniciato), ha allestito un servizio realizzato con una le migliori ceramiche francesi, molto sottile e lavorata a mano. Modelli diversi per forma e stile, che regalano un tocco inaspettato di leggerezza. Black, white, and crimson are interpreted with elegance and a touch of romanticism. This is what Amelie proposes for this table with iron foot and wooden top (painted in black and varnished) where she displayed a table set of the best ultra thin, handmade French ceramics. Models differ in shape and style and give an unexpected touch of lightness.

© Foto Gaffarini

www.labottegadiamelie.it

Ampezzan Fiori “Cortina d’Ampezzo – Dolomiti – mt. 1.224” si legge sui piatti in ceramica incisi e decorati a mano, ideati da Ampezzan Fiori, e creati dalla toscana Virginia Casa. Un tocco retrò per il fiore all’occhiello della linea Cortina, abbinato ai bicchieri della stessa collezione, alle posate Rivadossi e alla tovaglietta in lino resinato realizzata a mano dalla boutique ampezzana. “Cortina d’Ampezzo – Dolomites – 1224 m” read the ceramic plates, hand engraved and decorated, designed by Ampezzan Fiori and created by the Tuscany based Virginia Casa company. A vintage touch for the feather in the cap of the Cortina line, coordinated to the glasses from the same line and the linen tablecloth handmade by the Ampezzo boutique.

www.fioreriaampezzan.com

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TOP Living

Le travi recuperate da un vecchio tabià (fienile), “scarti” di un precedente lavoro, sono le fondamenta su cui posa uno spesso piano di vetro temprato extra lucido, sorretto da tondini in acciaio cromato. Il tavolo e la panca rappresentano un dialogo tra passato e presente, tradizione e innovazione: il legno al naturale è saldamente unito con incastri (tappe) esattamente come quelli che si usavano nei fienili di un tempo. I due metri per uno di grandezza permettono di lasciano spazio a ben otto commensali. The beams retrieved from an old tabià (hayloft), remnants from a previous work, are the base for a thick hardened glass top, supported by chromium plated steel bars. The table and the bench represent a dialogue between the past and the present, between diction and innovation: the natural wood is tightly joined with the system used in ancient haylofts. The one by two metre size table can accommodate eight guests.

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Falegnameria Massimo Lorenzi

La Cooperativa e il Centro Casa Cortina Tradizione e modernità s’incontrano nella tavola pensata da quella che a Cortina è una vera e propria istituzione in fatto di shopping: la Cooperativa. Il servizio di piatti (modello New wave) e le posate Ella in versione satinata hanno l’eleganza tipica delle proposte di Villeroy & Boch. Sono di Schott Zwiesel, i calici e il candelabro in corno di cervo con inserti in peltro lucido che ricorda la tradizione di montagna, così come la tovaglietta in feltro. La tovaglia è in lino stone-washed de La Fabbrica del Lino, collezione “Petali”. Tradition and modernity meet at the table created by the Cooperativa: Cortina’s institution in the field of shopping. The New wave dinner set and Ella cutlery have the typical elegance of Villeroy & Boch. The glasses and the candlestick are by Schott Zwiesel. The stone-washed linen tablecloth is by La Fabbrica del Lino, “Petali” collection.

www.coopcortina.com

www.falegnamerialorenzi.com

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Quando l’occhio vuole la sua parte. Dove l’arte di Pio e Claudia Alverà è servita a tavola Baita Fraina Baita Piè Tofana Da Aurelio al Passo Giau El Brite de Larieto Malga Peziè de Parù Ristorante Al Camin

Ristorante Alpino Passo Giau Ristorante Lago Scin Ristorante Tivoli Rifugio Averau Rifugio Dibona Rifugio Lagazuoi Rifugio Scoiattoli

Pio e Claudia Alverà Tutta la magia del vetro nelle mani di Pio e Claudia Alverà. Dall’estro creativo, dall’abilità artigiana e dalla fantasia di padre e figlia nascono oggetti unici. La tecnica della vetrofusione è stata applicata in questo caso ai piatti, oggetti conviviali per antonomasia: manufatti d’uso quotidiano che, dopo una notte trascorsa in forno a 800 gradi, si “risvegliano” trasformati in vere e proprie opere d’arte colorate e personalizzate. Piccoli, preziosi capolavori che non dimenticano la funzionalità – sono utilizzabili sia in lavastoviglie che nel microonde – e di cui è possibile avere un “assaggio” all’interno di alcuni tra i migliori ristoranti del territorio di Cortina, come al Ristorante Al Camin di Fabio Pompanin (nella foto sopra). Inspiration and creativity of father and daughter create unique objects. The glass-fusion technique was used for the plate, the table object par excellence: handmade daily objects that after a night spent in the oven at 800 degrees wake up as veritable, colored and personalized art works. These little, precious masterpieces – very practical because they can be used both in the microwave oven and in the dish washing machine – are found on the tables of some of the best restaurants of Cortina.

www.glass-art.it

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TOP Living NEW OPENINGS

Test Cortina, il negozio “trasformista”

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Temporary store dal venerdì al lunedì, la boutique a due passi dal Campanile inaugura da questa estate anche Il martedì dell’artigiano

Quando si acquista un oggetto ci si appropria inevitabilmente anche di una storia. Sono sempre più numerose – e ricercate – quelle che Anna Verzi e Mara De Boni potranno raccontare negli spazi di Test Cortina. Da questa estate, infatti, ogni settimana da venerdì a lunedì, la boutique, “sorella” dello storico negozio Sottosopra, si trasformerà in un vero e proprio temporary store, in cui marchi e aziende italiani e stranieri potranno “mettersi in mostra”, in vetrina e all’interno dello spazio. Ma l’idea – tanto semplice quanto geniale – non si esaurisce qui. Da metà luglio arriva, infatti, anche Il martedì dell’artigiano. Test Cortina diventa “palcoscenico” per selezionati artigiani (soprattutto locali ma non solo), che potranno raccontare la propria storia, esponendo le creazioni nate dal loro ingegno e dalle loro mani. Segnatevi bene l’indirizzo del negozio – al 26 della centralissima via XXIX maggio –: se decidete di tornarci dopo una prima visita, potreste non riconoscerlo. Every week from Friday to Monday the Test boutique by Anna Verzi and Mara De Boni - “sister” of the historic Sottosopra shop, will turn into a veritable temporary store where Italian and international brands will display their products. In addition, from mid July there will be the Artisan’s Tuesdays, a stage where selected craftsmen will tell their stories and exhibit their ingenious, hand made creations. The shop is located at 26, via XXIX maggio, in the centre of Cortina.

www.sottosopracortina.com

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Events

L’architettura come qualità della vita di Giuseppe Cappochin

A Cortina la settima edizione del Premio Internazionale di Architettura “Barbara Cappochin”, dal 7 al 10 dicembre 2015. Non un riconoscimento solo alle “belle” architetture o a grandi architetti, ma una competizione mondiale tra progetti di qualità ambientale, emotiva, umana e sociale

L’

uomo per vivere ha bisogno di spazi dove incontrarsi e da condividere, dove studiare e imparare, dove lavorare, dove ascoltare anche il silenzio, spazi ricreativi, spazi rispettosi delle diverse necessità che la vita gli pone. Così come l’uomo, anche la natura necessita d’essere “ascoltata”, rispettata, preservata e ammirata perché è un dono, oltre che necessario, meraviglioso. Ed è proprio qui, tra uomo e natura che si pone l’architettura: architettura come servizio, come ricerca di emozione, luogo di accoglienza, di condivisione, di convivenza nella diversità, architettura come leggerezza e trasparenza. Un’architettura in grado di interpretare anche la capacità di porsi dei limiti, insieme all’umiltà nella consapevolezza delle proprie risorse. Il Premio Internazionale di Architettura “Barbara Cappochin”, è lo strumento di cui la Fondazione omonima si è dotata per raggiungere questo scopo. Cortina è stata scelta per ospitare, dal 7 al 10 dicembre, gli eventi e la cerimonia di chiusura del Premio e l’esposizione dei Tavoli dell’Architettura, fiori all’occhiello della Biennale Internazionale di Architettura “Barbara Cappochin”. La manifestazione arriva in Ampezzo forte del successo raccolto a Padova nel 2014: migliaia di giovani hanno preso parte alla lectio magistralis dell’architetto Renzo Piano, e altrettanti sono stati i visitatori dell’esposizione dedicata al maestro genovese. Questa settima edizione ha preso il via con il lancio a Tallinn, in Estonia, nell’ambito della Special Session Internationalisation&Re sponsability, in occasione dell’Assemblea plenaria del Consiglio degli Architetti d’Europa, 82


TOP Living

Focus Sono 314 le opere inviate per la selezione al Premio “Barbara Cappochin”, provenienti da 42 Paesi di tutti i continenti: 126 dall’Italia, seguita da Giappone e Spagna. La conferma di come il nostro Paese voglia tornare a essere il Paese della “buona architettura”. C’è tempo fino al 27 luglio per partecipare al concorso per la progettazione dei cinque Tavoli dell’Architettura, tradizionale vetrina delle migliori 50 opere selezionate dalla giuria del premio. Riservato ai giovani architetti italiani under 40, agli studenti iscritti al corso di laurea magistrale in Architettura e agli studenti del quarto e quinto anno del corso di laurea a ciclo unico in Ingegneria edileArchitettura, il concorso ha il fine di far emergere i giovani professionisti fortemente penalizzati dalla crisi in cui da anni versa il mercato della progettazione. Il “taglio del nastro” si terrà il 7 dicembre 2015 in Corso Italia.

un appuntamento prestigioso e di grande attualità nel panorama culturale internazionale. Promossa dalla Fondazione Barbara Cappochin e dall’Ordine degli Architetti di Padova, con la collaborazione di Regione Veneto, Unione Internazionale degli Architetti (U.I.A.), Consiglio degli Architetti d’Europa (C.A.E.), Consiglio Nazionale Architetti (C.N.A.P.P.C.) e, per la prima volta, di Cortina Turismo, l’edizione 2015 ha mosso i primi passi il 9 aprile con l’apertura delle iscrizioni al Premio Internazionale. Che non è un premio solo alle “belle” architetture o a un grande architetto, bensì una competizione mondiale tra progetti ultimati negli ultimi tre anni, ben immersi nella realtà dei luoghi che li ospitano e dei quali, accanto alla qualità morfologica, tipologica e tecnologica, si tiene in gran conto la relazione instaurata con il contesto e con le persone che lì vivono e lavorano. Questo riconoscimento punta a selezionare le opere di architettura e di rigenerazione urbana sostenibile che si distinguono per la qualità: una qualità intesa in senso ambientale, sensoriale, emotivo, ma anche come dimensione umana, ideazione innovativa, uso appropriato dei materiali e strutture, studio dei particolari costruttivi, capacità di coniugare estetica, funzionalità e sostenibilità. In modo tale che possano emergere il ruolo centrale e la responsabilità dell’architettura nel processo di trasformazione del paesaggio, secondo i principi della bio-architettura, dell’efficienza energetica e dell’urbanistica sostenibile.

www.barbaracappochinfoundation.net

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NUTRI-MENTI

Cortina Gourmand Holiday foto di Giacomo Pompanin

NO DI NOI CO DI

Gastronomia e territorio: queste le parole chiave dell’estate all’ombra delle Tofane nell’anno di Expo Milano. Perché il cibo è cultura, è identità e l’alimentazione un linguaggio. Tra gli appuntamenti clou, la Degustazione a Spreco Zero a due passi dal cielo, la Cena di note al Cristallo Hotel Spa & Golf e il gran ritorno del Cortina Summer Party

the fabulous rifugio averau, recognised as one of the best mountain restaurant/ hotels in Europe […]. If you want great food closer to Cortina try the Baita Fraina 2km up the Faloria mountainside with its extensive wine list and local speciality dishes such as pasta filled with beetroot […]. Cortina has too much class to have encouraged streets full of wild apres-ski bars and clubs pumping out bass-heavy house beats. il magnifico Rifugio Averau è riconosciuto come uno dei migliori alberghi e ristoranti in Europa. Se volete eccellente cibo vicino Cortina provate anche Baita Faina, due chilometri sopra il versante del Faloria con la sua ricca carta dei vini e le specialità locali come i casunziei. Cortina ha troppa classe perché le sue strade siano affollate di rumorosi bar presi d’assalto al ritorno dalle piste e club dai quali fuoriescono i pesanti bassi da house music.

Peter Fenton - Mirror, UK

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di Elena Mazzuoli

La X edizione di VinoVip - dall’11 al 13 luglio La biennale del vino italiano ha scelto ancora una volta la Regina delle Dolomiti. 55 le cantine presenti, selezionate tra le migliori in Italia. «Cortina è un ideale polo di riflessione – spiega Alessandro Torcoli direttore della redazione di Civiltà del Bere –, cornice privilegiata per degustazioni che in alta quota hanno tutto un altro sapore, capaci di raccontare al meglio la magia che ruota attorno al vino». Per questo, il progetto, 20 anni fa così ambizioso, spinse Pino Khail a esigere una location tanto prestigiosa. Se normalmente non si fa caso al contesto in cui si svolge un tasting, lo scenario mozzafiato delle cime delle Tofane e il piacere di un assaggio ai rifugi Col Drusciè e Ra Valles sembrano in grado di aumentare le percezioni, ravvivare i sensi, rendere più brillanti i colori, più intensi e profondi i profumi. La tre giorni enoica ha visto nel talk show il suo momento culmine; quest’anno ancora più emozionante perché condotto da chi aveva aperto le danze nella prima edizione, Bruno Vespa, in veste di produttore di vino, ma soprattutto amante di Cortina. Tra i protagonisti anche Piero Antinori, leader indiscusso dell’enologia italiana, che ha approfittato dell’occasione per festeggiare la sua carriera. www.vinovipcortina.it

NEWS

Calici di stelle nei rifugi - 8 agosto Un percorso d’intrattenimento enogastronomico e culturale, che coinvolge sette rifugi, con degustazioni di oltre 100 etichette in abbinamento a prodotti tipici ampezzani. Questo il format di Calici di stelle nei rifugi, che proporrà anche laboratori didattici per i più piccoli in collaborazione con i servizi educativi dei Musei delle Regole d’Ampezzo, e ancora, aperitivi e Cene Stellari. Dalle ore 21.30, le Associazioni Astronomica Cortina e Astrofili Legnago saranno a disposizione con i telescopi per guardare le stelle e, al Rifugio Col Drusciè, l’appuntamento è con l’osservazione di Saturno e di Vega. www.veneziaeventi.com

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Il pesce in alta quota Nuova gestione per Il Ristorante del Centro Tennis Country Club. Pierluigi Orlando porta tra le Dolomiti la tradizione della cucina veneta di pesce: materia prima proveniente dai mercati di Caorle e Chioggia e dalla vicina Croazia, per piatti in grado di soddisfare il palato degli appassionati del pescato anche in alta quota.

www.tenniscortina.it


BEAU TRAVEL

Winter 2014-15 Ski Supplement circulation 49,000 by Michael Cranmer

NO DI NOI CO I D

NO DI NOI CO DI

Places and Faces - January 2015 - circulation 6,000

excellent menus in the mountain rifugios, first class restaurants in the hotels and the center of town, and a growing tradition of combining traditional regional dishes with a modern outlook. Championing that is Riccardo Gaspari, a former downhill ski racer whose family run the El Brite de Larieto agriturismo establishment. They rear their own meat, make pasta, polenta and gnocchi, source herbs and spices from their kitchen garden and create delicious casunziei, a signature dish of the region, of egg pasta ravioli filled with beetroot and flavoured with hazelcolour butter. Speck, salami and prosciutto is prepared on site.

eccellenti proposte gastronomiche nei rifugi, ristoranti di prima classe negli hotel e nel centro della città, e una crescente propensione a mixare i piatti della tradizione regionale con un tocco di modernità. Il capofila è Riccardo Gaspari, ex sciatore la cui famiglia è titolare dell’agriturismo El Brite de Larieto. Sono loro ad allevare il bestiame per la loro carne, fanno in casa pasta, polenta e gnocchi, raccolgono erbe e spezie dal giardino di casa e cucinano i deliziosi casunziei, piatto caratteristico della regione: pasta all’uovo ripiena di barbabietola condita con burro nocciola. Speck, salami e prosciutto sono preparati sul posto.

the rifugio [Lagazuoi] is simple, cosy and comfortable and the cuisine excellent il Rifugio Lagazuoi è semplice, intimo e accogliente e la cucina è eccellente.

Michael Cranmer - Beau Travel, UK NEWS

New look a l’Hacker Nuovo stile e nuova cucina per la Birreria Hacker Pschorr, singolare enclave bavarese in terra ampezzana, dedicata all’omonima birra, proclamata nel 2010 la migliore della Germania. Assolutamente da provare i panini che portano il nome delle cime più belle d’Ampezzo, come anche i piatti ispirati alla robusta cucina tradizionale, annaffiati da un’ottima bionda fresca, anche “a caduta”.

Mark Nicholls - Places&Faces, UK

cortina.dolomiti.org

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Cena di note al Cristallo Hotel Spa & Golf - 23 agosto

NO DI NOI CO I D

Arriva a Cortina la manifestazione cultural-gastronomica organizzata dal Corriere del Veneto-Corriere della Sera, che unisce idealmente i luoghi più caratteristici della regione. Nell’unico 5 stelle lusso delle Dolomiti appuntamento con il concerto della mezzo-soprano Silvia Regazzo e la cena a tema “Grande Guerra”. La serata sarà organizzata in collaborazione con la delegazione d’Ampezzo dell’Accademia Italiana della Cucina.

the food in cortina’s restaurants and mountain refuges is excellent! il cibo nei ristoranti di Cortina e nei rifugi è eccellente!

Hans Kristian Krogh-Hanssen Aftenposten, Norvegia

www.cristallo.it

Degustazione a Spreco Zero a due passi dal cielo - 24 agosto Cortina scende in campo facendosi promotrice della cultura antispreco: ecco perché con il cibo recuperato durante la Cena di note verrà organizzata, il giorno successivo, una “degustazione a Spreco Zero” sulla terrazza del Rifugio Lagazuoi (2.752 metri). Coinvolta per l’occasione l’Associazione Italiana Food Blogger, pronta a cimentarsi nella preparazione di ricette “sostenibili”. «È un tema che mi appassiona particolarmente – spiega Annamaria Pellegrino, presidente AIFB –. Il cibo è più che mai di attualità nell’anno di Expo e lavorare sulla sensibilizzazione contro lo spreco mi sembra un dovere. Ma il cibo è cultura, in questo caso, oserei dire, antropologia gastronomica. Trovo particolarmente interessante il binomio recupero-Grande Guerra in un luogo, il Rifugio Lagazuoi, che è epicentro del Museo all’aperto della Grande Guerra più esteso in Europa». Precederà la degustazione un momento di confronto aperto a tutti sulle buone pratiche per degustare piatti a “spreco zero”. Un appuntamento che Cortina – che il 6 marzo ha sottoscritto la Carta Spreco Zero, impegnandosi ad attivare il decalogo di buone pratiche contro lo spreco alimentare – dedica alla campagna Un anno contro lo spreco 2015 - stopfoodwaste - alimentare il futuro. Iniziativa organizzata con Last Minute Market, alla presenza di Andrea Segré, ideatore del progetto. L’evento è gratuito e aperto al pubblico fino a esaurimento dei posti: la data e il luogo potranno subire variazioni a seconda delle condizioni meteorologiche. cortina.dolomiti.org


NO DI NOI CO DI

cortina is a slope food paradise. The legendary ski resort of Cortina boasts some of the best lunch spots in the Alps.

NEWS

Lo chef “chic” Graziano Prest verso Expo 2015

cortina è un paradiso del cibo in alta quota. Il leggendario ski resort vanta alcuni dei migliori ristornati di tutte le Alpi.

Chic: Charming Italian Chef, l’associazione di cuochi nata per catalizzare lo spirito di forte tradizione e innovazione italiano, si è mobilitata in massa per l’evento dell’anno con appuntamenti dentro e fuori Expo. Il mago stellato dei fornelli d’Ampezzo, Graziano Prest del Ristorante Tivoli (1 stella Michelin), sarà ospite dello chef Felice Lo Basso, per la cena a quattro mani organizzata il 13 settembre nelle sale del ristorante Unico Milano.

Asbjørn Risnes Jr - D2, Norvegia

www.charmingitalianchef.com wwww.ristorantetivolicortina.it

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SAVE THE DATE Luglio e agosto, A scuola di latte Al caseificio Piccolo Brite dell’agriturismo El Brite de Larieto, tutti i mercoledì, da metà luglio a fine agosto, i bambini dai 5 ai 12 anni potranno imparare i segreti del “mago casaro”. All’insegna della bontà a chilometro zero, anche i “picnic nel fieno”. www.elbritedelarieto.it

NO DI NOI CO DI

Vanity Fair February 2015 circulation 82,990

surrounded by the dramatic dolomites, scenic Cortina, the grandest resort in Italy, played host to the Olympic Games in 1956 […]. EAT: Il Meloncino al Camineto. circondata dalle spettacolari Dolomiti, la scenografica Cortina, il più superbo luogo di villeggiatura d’Italia, ospitò le Olimpiadi del 1956. Provate: Il Meloncino al Camineto.

Il 24 e 31 luglio, il 7, 12, 18, 21, 28 agosto, Passeggiata tra le stelle Appuntamenti a ripetizione con le stelle, grazie alle visite al Planetario alle ore 17.00 e a quelle all’Astro Ring alle ore 22.00, che riunisce in un percorso didattico immerso nella natura il Sentiero dei Pianeti e il Sentiero dell’Universo. Giunti alla cima, un’indimenticabile Cena sotto le stelle al rifugio Col Drusciè. Su prenotazione. www.cortinastelle.it Il 7, 13 e 21 agosto, tutte le sfumature dell’Enrosadira Una serata alternativa con L’Enrosadira d’alta quota e il Museo all’aperto della Grande Guerra al tramonto. A cena sulle terrazze dei rifugi Averau e Scoiattoli, per ammirare tramonti infuocati “in abbinamento” ai piatti della cucina tradizionale. Seggiovia aperta dalle 19.00 alle 23.00. cortina.dolomiti.org Il 15 agosto, Il gelato come una volta Un ferragosto gustoso in riva al lago di Federa. Dalle 10.00 alle 16.00, al Rifugio Croda Da Lago, il gelato preparato artigianalmente sarà servito su un carrettino originale dell’Ottocento. cortina.dolomiti.org

Pippa Middleton - Vanity Fair, UK

NEWS

Il 15 agosto, Ferragustando Al Cristallo Hotel Spa & Golf dalle 12.00 un elegante barbecue in stile “country-chic” con vista mozzafiato sulle Dolomiti, musica dal vivo e la cucina dello chef Stefano Tabacchi. Un appuntamento imperdibile, anche per chi non è ospite dell’hotel. www.cristallo.it

Baita Fraina si fa in due e scende in città Brindisi inaugurale il 25 giugno per la nuova Enoteca Baita Fraina affacciata su Largo Poste. 550 etichette di vini italiani e internazionali (25 a disposizione al calice) accompagnano il rito dell’aperitivo, “condito” da degustazioni e spuntini in pieno “stile Baita Fraina”, vera e propria istituzione della gastronomia ampezzana.

www.baitafraina.it

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Il 20 agosto, Cortina Summer Party Torna a grande richiesta, sui prati di Malga Peziè de Parù, il party d’antan dell’estate ampezzana. Protagonisti gli chef stellati del Ristorante Tivoli di Cortina, del St. Hubertus (Hotel Rosa Alpina), de La Siriola (Hotel Ciasa Salares) e de Al Capriolo di Vodo di Cadore, che presenteranno le proprie specialità accompagnandole con le prelibatezze dei migliori ristoranti ed enoteche ampezzani. Ingresso a pagamento; parte del ricavato sarà devoluto al gruppo Scoiattoli di Cortina. cortinasummerparty@gmail.com


COLOR SEPPIA

Le “nozze d’oro” di un convivio speciale e il ricordo di un’alchimista della tavola di Alessandra Segafreddo

Cinquant’anni e non sentirli. Cinquant’anni di cucina, di tradizioni, di cultura, di incontri, di amicizie. Cinquant’anni di storie, aneddoti, contaminazioni: è il mezzo secolo di vita della delegazione di Cortina d’Ampezzo dell’Accademia Italiana della Cucina, che nell’anno di Expo 2015, racconta e rende omaggio alla mai dimentica Rachele Padovan

E

ra il 1965 quando nasceva la delegazione d’Ampezzo dell’Accademia Italiana della Cucina, fortemente voluta da donna Clara Agnelli Nuvoletti, che amava definirla «una delegazione ideale ed esemplare; un modello di grazia, ospitalità e piacevolezza». La missione con cui venne fondata era quella di salvaguardare, insieme alle tradizioni della cucina locale, la cultura della civiltà della tavola. Una vocazione mai scemata, anzi rafforzatasi nel tempo. Nei suoi 50 anni di storia, l’Accademia ha organizzato momenti conviviali con forti contenuti culturali, cercando sempre di mantenere fede, promuovendola, alla cucina tradizionale ampezzana. «Il nostro è stato un impegno constante nel tempo – spiega il Luigino Grasselli, oggi a capo della sezione –. Abbiamo contributo a creare una rete di amicizie e appuntamenti d’interesse, coinvolgendo anche personalità di altre regioni e di altre nazioni, facendo conoscere il nome di Cortina e diffondendo (con tanti apprezzamenti) la sua originale cucina. 90


Rachele Padovan negli anni Ottanta a una cerimonia dell’Accademia Italiana della Cucina. In piedi, da sinistra: Luigino Grasselli, il conte Giovanni Nuvoletti Perdomini, allora presidente dell’Accademia, e Silvana Savaris Grasselli.

Soprattutto abbiamo contribuito a sviluppare, tramite una più approfondita conoscenza della storia alimentare del territorio, la cultura della tavola e la ristorazione di questa valle». L’Accademia ampezzana ha sempre richiamato attorno a sé personalità di spicco della cultura italiana e internazionale. Personalità che spesso si incontravano anche da Rachele Padovan, accademica onoraria del gruppo ampezzano. «Abbiamo frequentato la casa di Rachele per molti anni – raccontano il presidente Luigino e la moglie, Silvana Savaris Grasselli –, le abbiamo voluto un gran bene e abbiamo sempre trovato in lei una ricchezza indescrivibile di conoscenze, di esperienze di vita, di emozioni e passionalità». Rachele dagli occhi chiari e luminosi, dal sorriso pronto e aperto, dalla voce roca, pastosa, bassa, alla “Marlene”, come la descrisse Giorgio Soavi. Rachele dalla grande disponibilità, dalla conversazione arguta e intelligente che ha saputo sempre affascinare le persone più in vista del mondo dell’arte, della musica, della letteratura, che in lei trovavano il gusto della conversazione, seduta sulla panca d’angolo della sua bella e vissuta cucina, davanti a un tavolo dove c’era sempre qualcosa di pronto o da fare: magari una montagnola di farina in attesa di quattro uova e di due mani esperte che trasformassero il tutto, con antica sapienza, in sottili tagliatelle da insaporire con una salsa alle noci, tanto amate dall’amico Marcello Mastroianni. Era anticonformista per natura, schietta fino in fondo, a suo agio con tutti e allo stesso modo, si trattasse di intellettuali, artisti, politici, personaggi dello spettacolo o grandi industriali. Il successo della sua cucina è stato sicuramente determinato dall’onestà, dalla genuinità e dalla naturalezza con cui cucinava i suoi piatti. Ognuno con una sua personalità forte, decisa, sempre unica. «Memorabile fu un capriolo cucinato con capperi e olive»: ricordano ancora i Grasselli. Amava la cucina tradizionale ampezzana, ma adorava anche la cucina meridionale, soprattutto quella pugliese, e così mescolava le pietanze e le riproponeva trasformate con genialità, si divertiva come fosse un’alchimista a fare queste contaminazioni… ma gli ingredienti erano sempre riconoscibili, i sapori puliti, nitidi. Quindi alternava con disinvoltura un piatto locale a una ricetta napoletana, ma anche le pere all’australiana al pollo al curry delle isole Mauritius o a una sua creazione personale, come l’arrosto al Porto con peperoni o gli involtini alla verza. Ricordi affettuosi e preziosi che rivivono nella pagine di Cinquant’anni di Accademia Italiana della Cucina a Cortina d’Ampezzo. 1965-2015, il volume in cui Silvana Grasselli racconta con foto, documenti e lettere la storia della sezione ampezzana e che sarà presentato il 5 e 6 settembre in occasione dei festeggiamenti ufficiali. 91


S-PUNTI DI VISTA

Dolomiti virtuali, emozioni reali a cura della Fondazione Dolomiti UNESCO

Percorrere i sentieri circondati dalle vette Patrimonio dell’Umanità – magari facendo tappa in golosi rifugi di montagna – comodamente seduti a casa. Grazie alla collaborazione tra la Fondazione Dolomiti UNESCO e Google, il servizio di Street View è arrivato anche in alta quota: per assaporare in anteprima una vacanza ad alto tasso di emozioni

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on servono scarponi, né bastoncini da trekking: bastano uno schermo e una connessione a internet per fare due passi “virtuali” sui sentieri delle Dolomiti, per prepararsi a un’escursione reale, o semplicemente per scoprire un paesaggio unico. Sono emozioni che da qualche mese può vivere chiunque, in qualsiasi angolo del mondo, da Zuel come da Calcutta, da New York come da Buenos Aires. Un piccolo miracolo della tecnologia a disposizione degli internauti grazie alla funzione Street View di Google Maps. La Fondazione Dolomiti UNESCO – primo ente italiano ad aderire al Google Trekker Loan Program – ha mappato finora una ventina di sentieri distribuiti nei nove Sistemi che compongono il Bene UNESCO, dalle Dolomiti di Brenta alle montagne di Cortina d’Ampezzo. Si tratta di un ambizioso progetto partito nell’estate del 2014: la fase di test è stata compiuta tra settembre e ottobre, e da maggio 2015 il lavoro di rilevamento è stato ripreso con nuovi percorsi. Ovviamente, stavolta, la Google Car, attrezzata per le riprese di Google Street View, è stata lasciata in garage. Per mappare un sentiero occorre che un operatore lo percorra indossando uno zaino Google Trekker – un ingombro di 25 chili, tra struttura metallica e antennone – equipaggiato con 15 macchine fotografiche che scattano migliaia di foto panoramiche a 360°, al ritmo di otto ogni dieci secondi. Il rilevatore deve essere bene allenato (anzi, generalmente è accompagnato da una seconda persona, dato il peso dello zaino) e deve procedere in modo quanto più possibile stabile e uniforme. 92


«Naturalmente questo è uno strumento di comunicazione e promozione e non si sostituisce a un’accurata pianificazione delle escursioni – spiega Marcella Morandini, segretario generale della Fondazione Dolomiti UNESCO –: è un modo innovativo per promuovere il Bene UNESCO in tutto il mondo». L’obiettivo finale del progetto è mappare percorsi in tutti e nove i Sistemi del Bene Dolomiti UNESCO, in particolare gli anelli panoramici e i percorsi in alta quota conosciuti come Alte Vie. «È necessario valutare di volta in volta la scelta dei percorsi in collaborazione con chi conosce il territorio – aggiunge Giuliano Vantaggi, curatore del progetto per conto della Fondazione Dolomiti UNESCO –. Sappiamo quanto sia importante la sicurezza: continueremo a scegliere sentieri escursionistici facili e di grande impatto visivo, che raccontino al meglio le Dolomiti nel mondo». Durante la fase test sono stati percorsi una ventina di sentieri: il rifugio Dal Piaz sulle Vette Feltrine, Prato Piazza da Braies, i prati dell’Armentara, il rifugio Tosa Pedrotti sulle Dolomiti di Brenta, la valle del Mis e le marmitte del Brenton, il Bus del Buson e molti altri. Chiunque può crearsi così un’immagine ancora più vivida delle meraviglie che le Dolomiti hanno da offrire: dalle crode nude, ora rosa ora arancio, ai boschi che sussurrano, dallo scroscio dei torrenti al silenzio dei pascoli alti. Alcuni tra i primi sentieri mappati nell’ambito del Google Trekker Loan Program si trovano nei dintorni di Cortina d’Ampezzo. Le montagne disposte a corona attorno alla Regina delle Dolomiti fanno parte del il Sistema 1 Pelmo Croda da Lago e del Sistema 5 Dolomiti Settentrionali. All’interno del primo, sono percorribili su Google Street View la passeggiata sotto la Croda da Lago – dal rifugio Palmieri ai prati di Mondeval, passando per Forcella Ambrizzola – e l’escursione sulle tracce dell’uomo di Mondeval con partenza da passo Giau. Fanno invece parte del Sistema 5 gli altri quattro percorsi sulle Dolomiti ampezzane: l’anello di Ra Stua e Ciampo de Crosc nella natura incontaminata del Parco delle Dolomiti d’Ampezzo, la camminata ai piedi delle Tofane dal passo Falzarego su per forcella Travenanzes e forcella Col dei Bos, l’anello delle Cinque Torri tra le trincee della Grande Guerra, il sentiero con vista sul Cristallo che parte da malga Larieto. Non resta che entrare in Google Street View e spostare l’omino sui sentieri tracciati (in blu) per rivivere una gita, pregustare una vacanza, farsi invogliare dalle Dolomiti.

www.dolomitiunesco.info

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E d’inverno “si naviga” in pista 230 panoramiche, 10 rifugi, 11 ski aree: questi i numeri del Virtual Tour che, sfruttando e potenziando la tecnologia Street View di Google Maps, permette agli amanti delle Dolomiti di visitare virtualmente le piste e gli impianti di Cortina, per “navigare” lungo le discese della Regina delle Dolomiti direttamente da Pc, smartphone e tablet. Come? Grazie al progetto ideato dal fotografo certificato Google, Toni Bornacin, con la collaborazione di Cortina Turismo e del Consorzio Esercenti impianti a fune. Faloria, Cristallo, Mietres, Tofana, Ra Valles – Drusciè, 5 Torri, Lagazuoi, Col Gallina, Auronzo, Misurina e San Vito di Cadore, le ski aree “digitalizzate” da Bornacin in collaborazione con Giuseppe Ghedina, fotografo certificato Google residente a Cortina e grande conoscitore delle Dolomiti.

cortina.dolomiti.org

www.topviewski.com

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Virtual dolomites, real emotions

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either boots nor poles,

just a screen and internet connection are needed to take a virtual tour of the Dolomites, thanks to the Street View function of Google Maps. Fondazione Dolomiti UNESCO has been the first Italian body to join the Google Trekker Loan Program and map about 20 trails in the nine Systems that form the UNESCO heritage from the Brenta Dolomites to Cortina mountains. Marcella Morandini – General Secretary of the Fondazione – explains that this is a new communication and promotional instrument and does not negate accurate planning of the excursions. The project aims at completing the maps of all the nine Systems of the UNESCO heritage, focusing on panoramic trails and Alte Vie (altitude high routes). The mountains crowning the Queen of the Dolomites are part of System 1: Pelmo and Croda da Lago; and System 5: Northern Dolomites. Within System 1, visitors can virtually hike beneath Croda da Lago and across Mondeval meadows from Passo Giau. Within System 5 are the other four routes: Ra Stua loop in the pristine nature of the Park, along the foot of Tofane from Passo Falzarego, the Cinque Torri loop, and the trail from Larieto with views of Mt. Cristallo.

In winter “surf” on the ski course The Virtual Tour based on the Street View technology of Google Maps will take visitors on ski runs and lifts of 11 ski areas of the Dolomites with 230 panoramas and 10 mountain lodges. Surfing the downhill runs of Cortina from your PC, smartphone or tablet is possible thanks to the project of photographer Toni Bornacin – Google certified photographer – together with Cortina Turismo, the Lifts Consortium and the collaboration with Google certified photographer Giuseppe Ghedina, who lives in Cortina and is a great connoisseur of the Dolomites.

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L’attimo di Stefano Zardini Sono trascorsi millenni da quando gli abitanti della primitiva Europa iniziarono a muoversi da un’area all’altra: le migrazioni, la ricerca di terre più fertili, la necessità di scambiare cose ed esperienze. Fiumi da attraversare, vaste pianure, animali feroci, tribù nemiche: la vita non era esattamente semplice. A rendere gli spostamenti ancora più ardui e faticosi, un ostacolo più minaccioso di altri: le Alpi. Torrenti impetuosi, ghiacciai, il freddo, le valanghe e le pareti imponenti, l’ambiente ostile e, poi, la superstizione. Ci sono momenti in cui voglio tornare a vedere questa barriera apparentemente insuperabile con gli stessi occhi con cui potevano guardarla i viandanti, i soldati o, semplicemente, le genti in cerca di nuovi luoghi di pace. Oggi le gole, i passi tra le cime o i torrenti non fanno più paura, oggi si viene qui per vederli, per ammirarli, ma come fossero monumenti amici.

Millennia have elapsed since the inhabitants of primitive Europe started to move from region to region: migrations, the search for more fertile lands, the need of sharing things and experiences. Rivers to cross, vast plains, wild animals, hostile tribes: life was not exactly easy. A more threatening obstacle made journeys even harder and more tiresome: the Alps. Rushing streams, glaciers, the cold, avalanches and imposing walls, the hostile environment and, last, superstition. There are moments when I wish to go back and see this apparently insurmountable barrier with the same eyes wayfarers, soldiers, or, simply, people in search of peaceful new places had seen them. Today, the ravines, the passes through the peaks or the torrents are no longer feared, today travelers come here to observe and admire them, as if they were friendly monuments.

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people

Expo Venezia: design made in Cortina di Massimo Spampani

C’è chi viene folgorato da una mela che cade dall’albero, chi da un sasso gettato in un lago. Meglio se alpino. Meglio se a Cortina. È stata questa l’ispirazione che ha guidato l’ampezzano Stefano Gris nella progettazione del padiglione Aquae Venezia 2015, l’esposizione internazionale dedicata all’acqua, collaterale e patrocinata da Expo Milano. Sarà un caso se all’interno della struttura “svetta” anche il Becco di Mezzodì?

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ome un sasso gettato in un laghetto alpino che ne increspa la superficie con una serie di onde circolari che partono e si allontanano dal punto in cui il sasso è stato gettato. Stefano Gris, architetto di Cortina (mamma ampezzana, scuole e giovinezza in Ampezzo, vacanze e molto tempo trascorso in valle) risiede a Venezia, con studio a Padova, ma deve avere avuto in mente il laghetto del Sorapiss o quello di Croda da Lago, dove chissà quante volte si è divertito da bambino a lanciare sassi nell’acqua, quando ha progettato il padiglione di Aquae Venezia 2015, l’unico dell’Expo costruito fuori Milano. «Dovevo dare forma a qualcosa che forma non ha, l’acqua appunto – racconta Gris –, e per questo l’idea iniziale è stata quella di pensare a una goccia e alle forme che genera quando cade nell’acqua. Da quest’idea si è concretizzato il disegno dell’allestimento interno del padiglione, caratterizzato da percorsi fatti ad anelli concentrici e non dai tradizionali corridoi». Insieme alla moglie Silvia Dainese e con il suo studio, Gris ha progettato tutti gli allestimenti degli interni, coordinandone i video e i contenuti. 98


L’architetto Stefano Gris. Origini ampezzane, con il suo studio Grisdainese ha lavorato alla progettazione di mostre e allestimenti museali in tutto il mondo. Negli ultimi anni si è dedicato anche a progetti di architettura pubblica e per gruppi aziendali. Architect Stefano Gris, from Ampezzo, with his Grisdainese Studio has designed exhibitions and museum fit-out all over the world. Recently he has dedicated himself to planning public and corporate architecture.

Il Becco di Mezzodì con il suo profilo solitario “svetta” all’interno del padiglione Aquae Venezia. Becco di Mezzodì with its solitary silhouette “stands out” inside the Aquae Venezia pavilion.

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L’edificio del padiglione, che sorge in un’area bonificata di Marghera poco prima del ponte translagunare che collega la terraferma a Venezia, è opera di Michele De Lucchi, architetto progettista del Padiglione Zero a Expo. E Cortina figura proprio all’interno di Aquae laddove, in un pannello retroilluminato, il Becco di Mezzodì si specchia nel lago di Croda da Lago, con un virgolettato che recita: «Dai torrenti dolomitici ai laghi, dalle risorgive ai grandi fiumi della pianura, un immenso sistema integrato di acque da cui ha avuto inizio la storia del Veneto». Aquae Venezia 2015 racconta e rappresenta le innumerevoli interrelazioni tra “l’oro blu”, l’uomo e il nostro pianeta. Un percorso interattivo tra i temi legati all’ambiente, all’agricoltura, all’industria, alla salute e al benessere, all’alimentazione, al tempo libero, al lavoro e ai cambiamenti climatici. Aperto fino al 31 ottobre, prevede sezioni di puro intrattenimento a cui si affiancano aree di carattere artistico, culturale e scientifico. La Rosa sull’Acqua, che Gris ha creato, è il nucleo centrale del padiglione, un grande dodecaedro calato da soffitto con un perimetro di 72 metri. All’esterno, 12 grandi schermi proiettano immagini che fanno riferimento ai temi legati all’acqua, mentre entrando al suo interno si scende virtualmente nelle profondità oceaniche con l’Ascensore degli Abissi: una suggestiva proiezione circolare tridimensionale, accompagnata da suoni iperrealistici, che simula il percorso fatto con un ipotetico ascensore fino a 5.000 metri di profondità. E si incontrano via via gli abitanti degli oceani, dagli esseri più in superficie alle meduse alle piovre, dai branchi di pesci ai grandi squali. Negli altri “cerchi” del padiglione, vi sono spazi espositivi con contenuti culturali e scientifici. Tra le vetrine più curiose, i pesci degli abissi dello stretto di Messina, conservati in formalina fin dai primi anni dell’Ottocento, che appartengono al Consiglio nazionale delle Ricerche. «Sono più abituato ad occuparmi di mostre e musei – dice Gris – per cui ho spinto più sugli aspetti culturali che su quelli commerciali, e questa è stata una battaglia in parte vinta». Ma il padiglione Aquae non poteva certo ignorare le cucine del mondo legate al pesce: evento nell’evento è l’articolato percorso tra i sapori, in primis legati al mare, nella sezione Water Food Wold. A turno gli chef raccontano come si cucinano i prodotti del mare interpretandoli nelle diverse culture culinarie. A cominciare dalle modalità di cottura del pesce per far vivere profumi e sapori: crudo, bollito o al vapore, fritto, al forno, alla piastra. E ovviamente non potevano mancare i cicchetti veneziani in un “bacaro” allestito per l’occasione.

www.aquae2015.org

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www.expovenice.it


Expo Venezia: design made in Cortina

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s a drop falling into a glass of water and forming concentric small waves, or as a rock thrown into an alpine lake and rippling the water surface with a series of circular waves moving away from the point where the rock was thrown. Architect Stefano Gris, from Cortina – his mother is from Ampezzo, where he attended school and spent his youth, as well as his vacations and much of his leisure time – but he lives in Venice and has his Architect Studio in Padova. However, when he designed the Aquae pavilion in Venice for Expo 2015 – the only expo building outside Milan – he might have had in mind the small Sorapis lake or the lake of Croda da Lago where as a child, who knows how often, he enjoyed throwing rocks into the water. «I had to give shape to something that has no shape: water – tells Gris – that is why my first idea focused on a drop of water and on the shapes it creates when it falls into the water. From this idea I designed the interior of the pavilion which is characterized by concentric ring corridors rather than traditional recto-linear». Gris, together with his wife Silvia Dainese and his team, designed all the interiors, coordinating videos and contents. The pavilion building, that rises in a reclaimed area of Marghera just before the bridge that connects Venice to the mainland, was planned by Architect Michele De Lucchi, designer of Pavilion Zero at Expo 2015. Cortina is present inside Aquae on a backlit panel that shows Mt. Beco de Mezodì reflected in the Croda da Lago lake, with a quote reading: «From the Dolomite torrents to the lakes, from the spring waters to the large rivers of the plain, a stunning integrated system of waters whence the history of the Veneto region began». Aquae Venezia 2015 tells and represents the countless

interrelations between the “blue gold”, humanity and our world. An interactive journey through environment, agriculture, industry, health and welfare, food, leisure time, jobs, and climate changes. The exhibition, open until October 31st, features areas of entertainment along with artistic, cultural and scientific areas. The “Rosa sull’Acqua” , designed by Gris, is the highlight of the pavilion: a 72-meter perimeter dodecahedron descending from the ceiling. On the outside walls, 12 maxi screens show images related to water themes, while inside, the “Ascensore degli Abissi” virtually takes visitors down to the ocean depths. An evocative circular 3-D film, accompanied by hyper-realistic sounds, simulates the journey into the ocean with a hypothetical elevator, down to 5,000 mt of depth. As it descends, ocean inhabitants are encountered: from the ones living closer to the surface to jellyfish and octopuses, from schools of fish to great sharks. The other pavilion “rings” host exhibition halls dedicated to cultural and scientific contents. Among the most curious exhibits are the fish from the abyss of Messina Strait, preserved in formalin since the early XIX century, property of the National Research Council. «Because of my experience in dealing with exhibitions and museums – says Gris – I mainly focused on the cultural aspects rather than the commercial ones, and this is a battle I partially won». However, the Aquae pavilion could not ignore the fish based cuisines of the World: the highlight of the event is the articulated journey through tastes and flavors, especially linked to the sea in the Water Food World section. Taking turns, the chefs tell how to cook sea products according to the different culinary cultures, starting from the fish cooking methods to enhance scents and flavors: raw, boiled or steamed, fried, baked or grilled. And the Venetian cicchetti are a must not to be missed, obviously in a bacaro decorated for the event.


MA(L)GAZINE

L’elogio della zorda a cura di Paolo Tassi

Il “verde Cortina” meriterebbe uno spazio tutto suo nel celebre Pantone, il catalogo internazionale dei colori: è la tonalità brillante sfoggiata dagli alpeggi ampezzani in piena estate. Il segreto di questa particolarità risiede in un ingrediente speciale, un elemento tanto utile quanto bistrattato. Un indizio? Ha ispirato opere d’arte provocatorie, strofe di canzoni e perfino, recentemente, un intero museo

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ortina è verde. Quando le nevi si ritirano i prati cominciano a colorarsi dalle quote più basse: una sfumatura brillante che risale giorno dopo giorno la conca ampezzana. Presto il paesaggio si trasforma in un immobile mare verde, cristallizzato in onde altissime che culminano in una schiuma di rocce. Ma questa tonalità vivace, squillante, così piena, chi l’alimenta? L’acqua, certo, ma anche le zorde. O boasse, o comunque le chiamiate. È questo il segreto dell’erba degli alpeggi: la stessa di cui si cibano – a ritmi di 100 chilogrammi al giorno – le mucche, che poi la restituiscono nuovamente. Per avere 300 quintali di latte si producono 1.000 quintali di sterco. E il ciclo della vita continua. Lo sterco, così bistrattato, così disprezzato da essere utilizzato in una pletora di insulti, senza contare le più geniali e paradossali provocazioni – come dimenticare la Merde d’Artiste di Piero Manzoni, che inscatolò i propri escrementi vendendoli a peso d’oro? – è forse il più nobile e utile elemento esistente. Non è bastata la rivalutazione di Fabrizio De André che cantava: «dai diamanti non nasce nulla, dal letame nascono i fior», recentemente al prodotto finale della digestione è stato dedicato il Museo della merda: si trova nella campagna piacentina, presso un’azienda agricola e sta già riscuotendo un enorme successo. Un progetto a cavallo tra scienza e arte, che racconta come il rifiuto per eccellenza possa essere riciclato nei modi più creativi. Il concime in fondo è l’applicazione più evidente della legge di conservazione della massa di Lavoisier: nulla si crea, nulla si distrugge, tutto si trasforma. Alla merda, citata goliardicamente dagli Amici miei del film di Monicelli, è attribuito un potere eversivo, capace di sovvertire l’ordine costituito; neanche il premio Nobel per la letteratura Dario Fo ha resistito al suo “fascino”, citando esempi del suo utilizzo nella satira e nel teatro fin dai tempi della commedia dell’Arte. Santificata e demonizzata (il denaro sarebbe lo sterco del demonio) la cacca gioca un ruolo fondamentale nella nostra cultura e nel nostro immaginario. Insomma: tra escatologia (dottrina filosofica o religiosa riguardante i destini ultimi dell’uomo e dell’universo) e scatologia (scrivere o parlare di escrementi o delle attività fisiologiche a essi connesse) il passo è breve. A proposito di passi, rifletteteci, mentre passeggiate tra le verdi vallate di Cortina, ammirando l’ennesima magnifica zorda che nutre i pascoli. E nel caso non l’abbiate vista in tempo, niente paura: porta fortuna.

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Alcune curiosità Donarla al prossimo è un gesto generoso:

a Medford, nel Massachusetts, ci sono “banche della cacca” in cerca di donatori. Gli escrementi vengono usati per degli speciali trapianti di feci, allo scopo di curare alcune forme di colite importando batteri probiotici e microbiotici. Salverà il pianeta: ne sono convinti i ricercatori dell’Università di Leeds, che hanno avviato un progetto in Bangladesh. L’obiettivo: riciclare le feci animali e umane e trasformarle in pratico pellet da utilizzare come bio-concime, salvando i fiumi dall’inquinamento dei pozzi neri.

Produce un ottimo caffè:

pagando un “modico” prezzo di 62 euro a tazzina si può gustare il caffé prodotto tostando i chicchi contenuti negli escrementi del Musang, una sorta di gatto selvatico asiatico. È la benzina del futuro:

il letame derivante dagli allevamenti si può usare per produrre pregiati bio-prodotti, tra cui un combustibile ecologico: il biometano, eccellente carburante per vetture. C’è chi non la fa: l’effimera,

o efemera, è una farfalla che vive solamente un giorno, durante il quale non si nutre e, di conseguenza, non defeca.

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Può essere trasformata in un alimento: i ricercatori

dell’Okayama Laboratory di Tokio hanno sintetizzato della carne artificiale direttamente dalle feci umane. Gli scarti della nostra digestione possiedono infatti una grande quantità di proteine, derivanti dalla sovrabbondanza batterica. Secondo chi l’ha testata, aggiungendo colorante alimentare e proteine di soia diventa indistinguibile dalla carne di manzo.


TOP EVENTS

Cortina InCroda la montagna a colori foto di Zoom Cortina

«Le grandi montagne hanno il valore degli uomini che le salgono, altrimenti non sarebbero che un cumulo di sassi». Walter Bonatti

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ette anni di Cortina InCroda, sette anni di Montagna e montagne raccontate, vissute, condivise. Sette anni di storie vissute all’insegna di una “sana follia”, sospese tra rischi difficili da calcolare e ricompense inimmaginabili, gratificazioni che fanno dimenticare la fatica. Li ripercorriamo seguendo le tracce lasciate dai grandi uomini che quelle vette le hanno salite più e più volte, trasformandole da cumuli di sassi in preziosi monumenti al valore. Sono stati 34 gli alpinisti di fama internazionale, uomini e donne, arrivati tra le Dolomiti da ben dieci nazioni diverse. Ogni edizione è stata rappresentata da un colore, che come un “leit-motiv” cromatico ha illuminato l’estate ampezzana. Ecco Cortina InCroda, da leggere come un libro aperto. Tra le pagine, le testimonianze di alcuni dei protagonisti che nel corso degli ultimi sette anni hanno calcato entrambi i palcoscenici: quello della manifestazione e quello della Montagna.

«Great mountains have the value of the individuals who ascend them, otherwise they would be only piles of rocks». Water Bonatti The seven years of Cortina InCroda, of celebrated peaks, of stories of “sane insanity” suspended between incalculable perils and unimaginable rewards through the traces left by the great climbers who turned the piles of rocks into precious monuments. Each page is the testimony of one of the protagonists who have been on both stages: Cortina’s event and the Mountains.

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Mauro Corona 2009

«La vita, la natura, la montagna, nel bene e nel male, sono maestre per tutti. Prendiamo la resina, ad esempio: è il prodotto di un dolore, una lacrima che cola dall’albero ferito. Quelle gocce giallo-miele non scappano, non scivolano via come l’acqua, non abbandonano l’albero. Rimangono incollate al tronco, per tenergli compagnia, per aiutarlo a resistere, a crescere ancora. I ricordi sono gocce di resina che sgorgano dalle ferite della vita. Anche quelli belli diventano punture. Perché, col tempo, si fanno tristi, sono irrimediabilmente già stati, passati, perduti per sempre. Gocce di resina sono piccoli episodi, aneddoti minimi, spintoni che hanno contribuito a tenermi sul sentiero. Proprio perché indelebili sono rimasti attaccati al tronco. Come fili di resina emanano profumi, sapori, nostalgie». «Valuable is each form of life: snow, a strawberry, a fly, the mineral kingdom, the assembly of stars, the wine on the table, an involuntary smile, the weariness, an elderly couple in love. Valuable is what tomorrow will be worth nothing; all the wounds, saving water, repairing shoes, a timely silence. Valuable is the awareness of natural phenomena like the wind, the wanderer’s journey, the nun’s seclusion, the convict’s patience. Valuable is the verb to love and the hypothesis that a creator exists. Many of these values I have not known».

Erri De Luca 2010

«Considero valore ogni forma di vita, la neve, la fragola, la mosca. Considero valore il regno minerale, l’assemblea delle stelle. Considero valore il vino finché dura il pasto, un sorriso involontario, la stanchezza di chi non si è risparmiato, due vecchi che si amano. Considero valore quello che domani non varrà più niente, e quello che oggi vale ancora poco. Considero valore tutte le ferite. Considero valore risparmiare acqua, riparare un paio di scarpe, tacere in tempo, accorrere a un grido, chiedere permesso prima di sedersi, provare gratitudine senza ricordarsi di che. Considero valore sapere in una stanza dov’è il nord, qual’è il nome del vento che sta asciugando il bucato. Considero valore il viaggio del vagabondo, la clausura della monaca, la pazienza del condannato, qualunque colpa sia. Considero valore l’uso del verbo amare e l’ipotesi che esista un creatore. Molti di questi valori non ho conosciuto». «Valuable is each form of life: snow, a strawberry, a fly, the mineral kingdom, the assembly of stars, the wine on the table, an involuntary smile, the weariness, an elderly couple in love. Valuable is what tomorrow will be worth nothing; all the wounds, saving water, repairing shoes, a timely silence. Valuable is the awareness of natural phenomena like the wind, the wanderer’s journey, the nun’s seclusion, the convict’s patience. Valuable is the verb to love and the hypothesis that a creator exists. Many of these values I have not known».

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Steph Davis 2011

«Avevo 18 anni, ed è stato come un colpo di fulmine, un’epifania. Ero partita direi quasi “per caso”, impulsivamente, puntando alla vetta, senza immaginare che la mia vita sarebbe cambiata da quel giorno. E invece è successo: mi è piaciuto subito moltissimo, e quando ho raggiunto la cima ho capito che l’avrei fatto per sempre. Anche oggi non ne posso fare a meno, anzi: oltre all’arrampicata classica pratico il free solo e il b-jumping. C’è chi le considera delle discipline estreme, ma per me non sono altro che un naturale prolungamento della stessa emozione che regala l’arrampicata. E non è un brivido fine a sé stesso: ti aiuta ad affrontare la vita consapevole dei rischi». «Life, nature, mountains are our teachers. Resin, for example, is the product of pain, a tear from the wounded tree. Those drops do not escape, do not slip away like water, nor abandon the tree. They remain stuck to its trunk to help it grow again. Memories, even sweet memories, are drops of resin that spurt from the wounds of life, small episodes that kept me on the right path. Ineffaceable, they remain on the trunk and exhale scents and longings».

Stéphanie Bodet e Arnaud Petit 2012

«In fin dei conti la vita di coppia non è altro che un viaggio, e così abbiamo scelto di condividere ogni cosa. In due è tutto doppio: i momenti bellissimi e momenti critici risultano amplificati, in versione “stereo”. Andare insieme in parete ha rafforzato molto la nostra complicità. Le nostre avventure posso assumere dei risvolti difficili e rischiosi, da superare dando prova di capacità di astrazione e di accettazione: a volte dobbiamo allontanarci mentalmente dal dolore, dalla fame e dalla fatica per poterci concentrare sulla bellezza di un’alba, il saluto mattutino di un colibrì, l’incontro fortuito con un fiorellino che si ripara su una fessura». «Life as a couple is a journey and we have decided to share everything: the beautiful moments and the critical ones. Climbing together strengthened our complicity. Our adventures may be difficult and dangerous, sometimes we must mentally turn away from pain, hunger, weariness to focus on the beauty of dawn, the morning call of a hummingbird, the fortuitous encounter with a little flower in a crack». 106

Jerry Moffatt 2013

«Ho sempre vissuto come mi sono arrampicato. In me convivevano la voglia di divertirsi e quella di faticare duramente, l’amore per il pericolo e l’ambizione di raggiungere il top. Se dovessi dare un consiglio, sarebbe questo: non limitarsi, ma provare un po’ di tutto, essere flessibili in entrambi i sensi: fisicamente – facendo tanto stretching, indispensabile per non farsi male – e mentalmente, mettendosi alla prova su tanti tipi diversi di roccia, e con tecniche differenti. L’esperienza è tutto: più arrampichi, più affini le tue reazioni, fino a trasformarti in una


Catherine Destivelle 2015

«Il mio vero obiettivo? Non è mai stata la prestazione atletica, ma piuttosto la purezza del gesto atletico, l’eleganza nella scalata. Lungo la mia carriera ho trovato tanti ostacoli, ma non mi sono mai fermata, perché mi sono sempre ritenuta responsabile di ogni mia caduta: questo mi ha aiutata a non fermarmi mai, a non mollare per nessun motivo. Ho avuto l’enorme fortuna di poter vivere fino in fondo questa passione divorante, che ti prende anima e corpo, e ti costringe a dare in cambio tutta te stessa. Avere una passione e alimentarla è il vero motore del vivere bene». «My scope has never been the athletic performance but rather the pure athletic feat, the elegance of the climb. I have found many obstacles but I never gave up. I have been able to live this devouring passion to the fullest, body and soul and this is the motor of well living».

Enrico Camanni 2014 sorta di enciclopedia dei movimenti. Ogni difficoltà superata si imprime nella mente e ci cambia per sempre, lascia un’impronta che ci aiuta a superare i passi successivi». «I have always lived as I have climbed: fun and fatigue, love for danger, and the ambition to reach the top. My advice is to not set limits but try everything, be physically and mentally flexible, on different types of rock and with different techniques. Experience is everything, each obstacle you have overcome leaves a mark in your mind that helps you for the next steps».

«La montagna è una febbre che ti prende da giovane e ti resta dentro, nonostante tutto. Anche se il mondo intorno a te va cambiando, anche se i muscoli un giorno dicono basta, e la famiglia reclama i suoi spazi. Anche se altre ragioni di vita meno egoistiche e più nobili vengono a sovrapporsi nel corso del tempo. Alpinisti si resta, e da alpinisti, fino all’ultimo, si continua a osservare le montagne con sguardo obliquo, cercando vie di salita, vagliando i colori e la grana della roccia, soppesando le condizioni del ghiaccio nell’algida luce di un’alba o nel riverbero di un tramonto». «The love of mountains is like a fever that remains inside you even when the world around is changing, your muscles have had enough and your family claims your time. An alpinist is forever and till the end, you observe the mountains searching for climbing routes, testing the colours and the grain of the rock, the conditions of the ice in the cold light of the sunrise or the reverberation of the sunset».

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Tu chiamale, se vuoi, emozioni (verticali) Cortina InCroda 2015

Le Dolomiti d’Ampezzo sempre più “ferrate” negli sport estivi. Il 2015 segna l’apertura di due nuove vie e un sentiero tutto da scoprire

E arriviamo all’edizione di quest’anno: da luglio a settembre InCroda si tinge di rosso bordeaux, un colore saturo e vitale come la passione per la montagna. Sul palco non ci sarà un unico opinionista, ma si alterneranno ben sette brillanti interpreti della “vita in verticale”: Catherine Destivelle, Piero e Rocco Ravà, Beat Kammerlander, Fausto De Stefano, Marco Sala e Leo Houlding.

Finalmente anche lo Shuss avrà la sua ferrata: la “Maria e Andrea Ferrari”. La nuova via, realizzata con la collaborazione delle Guide Alpine, percorre il torrione a nord della famosa pista Schuss di Tofana, raggiungibile facilmente grazie all’impianto Piè Tofana-Duca d’Aosta. La prima parte è la più impegnativa (difficoltà media), ma una volta arrivati al primo ponte, la ferrata diventa facile e divertente. Ecco qualche dato: due le passerelle presenti, 370 i metri di cavo per circa 150 metri di dislivello. Il tempo di percorrenza stimato è di meno di due ore. Altra novità, la variante Tofana di Mezzo, da percorrere 365 giorni all’anno, che si somma alla ricchissima varietà di quelle che, proprio a Cortina, nacquero come camminamenti della Prima Guerra Mondiale. Particolarità: si tratta dell’unica ferrata di tutta l’area ampezzana ad essere allestita su roccia calcarea. Il 2015 sarà infine anche l’anno del Sentiero dei Camosci: un nuovo collegamento che dal rifugio Duca d’Aosta porta a Piè Tofana, ricongiungendosi con il sentiero n. 407, già esistente. Particolarmente adatto per escursionisti e biker.

Save the date 16 luglio Cinema di montagna. Dal Trento Film Festival, Valley Uprising di Nick Rosen, Peter Mortimer, Josh Lowell. Genziana d’Oro. Cinema Eden, 21.00. 23 luglio Spazi d’avventura con Piero e Rocco Ravà. Alexander Girardi, 20.45. 30 luglio Cinema di montagna. Dal Trento Film Festival China Jam di Evrad Wendenbaum. Solo. Escalada a la vida di Jordi Varela Ciudad. Cinema Eden, 21.00.

Eventually, also the Schuss will have its via ferrata: “Maria e Andrea Ferrari” equipped by Cortina Alpine Guides and funded by the family. The protected climbing route runs along the tower to the north of the famous Schuss ski run on Tofana. It is easily accessible: from the Piè Tofana-Duca d’Aosta lift, ascend the Vallon ski run for about 100 metres up to the foot of the tower where the route starts. The first part is the more demanding (medium grade) but after the first bridge, the ferrata becomes easier and enjoyable. A few details: two suspension bridges, 370 metres of steel cable for 150 metres of vertical gain, the estimated time is about two hours. Close by are two mountain lodges – Pomedes and Duca d’Aosta – with panoramic decks over the Dolomites and exquisite local specialties. New is also the alternative Tofana di Mezzo route that can be attempted all the year round and is the only via ferrata on limestone in the Ampezzo mountains. 2015 will also be the year of Sentiero dei Camosci, a new path that connects Rifugio Duca d’Aosta to Pié Tofana and joins trail No. 407. The large, comfortable zigzag path, supported by logs – accessible to hikers and bikers – ascends the upper part of Canalone, very well known among ski enthusiasts, and then bends towards the wall face as far as the Forcella Rossa ski run, crossing the trail from Piè Tofana.

6 agosto Vita in verticale con Beat Kammerlander. Alexander Girardi, 20.45. 9 agosto Trekking naturalistico alla scoperta del Parco delle Dolomiti d’Ampezzo. Partenza ore 9.30. 13 agosto Emergenza Nepal con Fausto De Stefani e Marco Sala. Alexander Girardi, 20.45. 27 agosto Emozioni da brivido, il britannico Leo Houlding per la prima volta a Cortina. Alexander Girardi, ore 20.45. 3 settembre Cinema di montagna. Life in Paradise di Roman Vital. Premio del pubblico Trento Film Festival. Always above us di Eric Crosland. Cinema Eden, 21.00. 10 settembre Cinema di montagna. Damnation di Ben Knight, Travis Rummel. Premio Giuria Trento Film Festival. Cinema Eden, 21.00.

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COSA BOLLE IN PENTOLA

Ai fornelli insieme a

Paolo Rossi e Guido Pompanin

I gestori del Rifugio Lagazuoi, Guido Pompanin e Alma De Val.

RIFUGIO LAGAZUOI Chilometro 0 a 2.752 metri di quota. www.rifugiolagazuoi.com

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a cura di Eleonora Rigato foto di Giacomo Pompanin

Il ricettario di CORTINA.TOPic

Goulash e polenta

Tagliare a julienne la cipolla e farla stufare in una padella con dell’olio d’oliva. Tagliare la carne a quadrati di due centimetri di grandezza e farla rosolare nella cipolla aggiungendo il sale, il pepe, la paprika (senza eccedere, per evitare che sovrasti gli altri sapori) e la foglia di alloro. Quando la carne è ben rosolata versare il vino e farlo asciugare del tutto. Aggiungere quindi il pomodoro e versare il brodo. Lasciar cuocere per un’ora e, in caso il brodo si asciughi, aggiungerne un poco alla volta. A fine cottura aggiungere il cumino a piacere. Lo spezzatino si può accompagnare con la classica polenta, con una patata bollita o del purè, insieme a un buon bicchiere di vino rosso corposo.

Per 4 persone

2 cipolle Mezzo litro di vino rosso 800 grammi di polpa di spalla di manzo 100 grammi di polpa di pomodoro 2 litri di brodo di carne 1 foglia di alloro 2 cucchiai di paprika forte Olio extra vergine d’oliva q.b. Sale, pepe e cumino q.b.

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Marco Barozzi

HOTEL RISTORANTE PONTEJEL Nel cuore di Cortina, tutto il gusto del Veneto, del Tirolo e delle valli ladine, in salsa “liberty”.

www.hotelpontejelcortina.it

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Il ricettario di CORTINA.TOPic

Zuppa d’orzo alla ladina Per 4 persone

125 grammi di orzo perlato 75 grammi di fagioli all’occhio 60 grammi di carne di maiale affumicato 1 litro d’acqua 1 bicchiere di latte 1 carota 1 gambo di sedano 1-2 patate Mezza cipolla Olio extravergine d’oliva q.b. Sale q.b.

Mettere in ammollo in acqua tiepida i fagioli all’occhio e l’orzo per quattro ore al massimo. Preparare un trito di sedano, carota e cipolla e soffriggerlo a fuoco vivo con olio extravergine d’oliva. Quando il soffritto inizierà a indorarsi, aggiungere l’orzo e lasciarlo brillare. Dopo qualche minuto, aggiungere i fagioli, la carne di maiale affumicata e le patate precedentemente tagliati a cubetti. Continuare la cottura per un paio di minuti e poi bagnare con latte e acqua. Portare la zuppa a metà bollore e farla cuocere per circa un’ora. Salare verso fine cottura e lasciar riposare il tutto per qualche minuto prima di impiattare.

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VITA DA CLUB

I PROSSIMI APPUNTAMENTI

Luxury car e auto d’epoca sulle tracce della Pantera Rosa Va in scena dal 28 al 30 agosto la prima edizione della Fabulous Race: più che una gara, un gioco per scoprire, a bordo di auto d’epoca, le meraviglie della Regina delle Dolomiti. Un weekend all’insegna dello slow drive ispirato alla Pantera Rosa, il film che Blake Edwards girò nel 1963 all’Hotel Cristallo, con David Niven, Capucine, Claudia Cardinale e un indimenticabile Peter Sellers nei panni dell’ispettore Clouseau. Nessun indizio prima della partenza: soltanto il 28 agosto gli equipaggi riceveranno il cofanetto con le indicazioni e gli enigmi da risolvere per trovare il “tesoro”. Durante l’evento un momento speciale del Cortina Wine Club, partner del Cortina Car Club. Sponsor dell’evento HIGH (il negozio a Cortina è in Via XXIX Maggio, 8), con i suoi capi dal design casual e contemporaneo per i partecipanti. Per info e modalità d’iscrizione consultare il sito del Club.

© zoomcortina

Cortina Car Club

Winter Event 2015. Special guest della serata Savina Confaloni, volto femminile del giornalismo dei motori, nella foto con casco e tuta a bordo del suo kart n. 8 in attesa di conoscere il punteggio realizzato a fine corsa.

Giro di Sicilia. In occasione dell’evento è stata annunciata la partnership tra il Cortina Car Club e la Scuderia Targa Florio, presieduta da Michele Miano (nella foto). Bergamo Historic Grand Prix. Il Cortina Car Club è stato protagonista dell’evento con un premio dedicato, il Trofeo Cortina Car Club Bergamo Historic Grand Prix. Simone Tacconi, Presidente del Comitato organizzatore Bergamo Historic Gran Prix (nella foto con Chiara Caliceti), è stato nominato Ambassador del Cortina Car Club, albo del club ampezzano riservato ad appassionati “speciali” territoriali.

Cortina Car Club Fabulous Race, 28-30 agosto Scuderia Cortina Car Club | Gara al Cremona Circuit in occasione del GP Nuvolari, 18 settembre Scuderia Cortina Car Club | II Concorso di Eleganza Dinamico, Scuderia Targa Florio, 18-20 settembre Il Cortina Car Club si ritrova a Padova, Auto e Moto d’Epoca, 23-25 ottobre

© zoomcortina

Appuntamento conviviale a Modena con visita allo stabilimento Pagani, 22 ottobre

Winter event 2015. Foto di gruppo. Al bolognese Sergio Morini, il primo gradino del podio. Al padovano Matteo Russo, secondo assoluto, il Trofeo Lexus Bologna Gruppo Morini. A Chiara Caliceti, il terzo assoluto con il Trofeo Cristallo Hotel Spa & Golf, il Trofeo Cortina Polo Style per il quarto classificato a Filippo Caliceti.

www.cortina-carclub.it


© Ricky Felderer

Sci Club 18

Freeride Challenge Punta Nera 2015. Un momento della premiazione: la guida alpina Paolo Tassi con Cesare Piovene, vice presidente dello Sci Club 18.

© Giacomo Pompanin © Ricky Felderer

Sopra: Freeride Challenge Punta Nera 2015 . Gara di sci alpinismo alle 5 Torri. A destra: Sci Club 18 per Telethon. Il presidente della Fondazione Telethon, Luca Cordero di Montezemolo, insieme al diciottenne Daniele: testimonial della serata, affetto da fibrosi cistica, ha scalato il Kilimangiaro.

Sopra: Gara sociale 2015: premiazione del miglior tempo assoluto maschile e femminile. Accanto: il podio della categoria soci maschile.

I PROSSIMI APPUNTAMENTI Audi Experience con test drive e torneo di golf a squadre, 22-23 agosto Gara sociale di golf 18 buche col 28, 26 agosto Picnic a Malga Lareto, 29 agosto Gara di slalom gigante Lioro de Nada, 3 gennaio Coppa Italia Master, 6-7 febbraio

www.sciclub18.it

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© Ricky Felderer

© Roberto Vanin

Tennis Country Club

Sopra: Torneo ATP Challenger. Potito Starace. Al centro: Il vincitore Filip Krajinovic. Qui a destra: Savoia Christmas Tennis Cup. Da sinistra Paolo Bonolis, il campione di ciclismo Davide Malacarne, il campione di Formula 1 Riccardo Patrese e un altro campione del ciclismo, Marzio Bruseghin.

Sopra: Savoia Christmas Tennis Cup. Simone Bolelli con Paola Bergamo.

Savoia Christmas Tennis Cup. Paola Bergamo con Andrea Mantegazza.

I PROSSIMI APPUNTAMENTI Torneo del Circuito mondiale ATP Challenger Internazionali di Tennis Città di Cortina d’Ampezzo, 1-9 agosto Premio Chiarino Cimurri, 4 agosto Torneo VIP, 14-16 agosto Torneo Vintage Gesti Bianchi, 21-22-agosto Savoia Christmas Tennis Cup. Andrea Mantegazza intervista Marco Ghedina.

Torneo del Villeggiante e Cicchetteria Veneziana nella Country Club House, tutto il mese di agosto

www.tenniscortina.it

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Cortina Wine Club

Cortina Golf Club SAVE THE DATE LUGLIO/ JULY Sabato / Saturday 18 AMSCI Golf 18 buche STBL hcp, 3 cat.

Un “dettaglio enogastronomico” della serata Total Black.

Domenica / Sunday 26 Trofeo delle Dolomiti Coppa Challenge 18 buche STBL hcp, 3 cat.

AGOSTO / AUGUST Domenica / Sunday 2 RH+ Open 2015 Centro Ottico Igor Ghedina 18 buche STBL hcp, 3 cat. Sabato / Saturday 8 Best of the Alps 18 buche, STBL hcp, 3 cat. Serata Total Black. Da sinistra Maria Pia Montanari, il conte Francesco Sturla Avogadri, Cristina Lot (Golden Moon) e Daniela Vivarelli.

Domenica / Sunday 16 Trofeo Savoia Palace 9 buche STBL hcp, 3 cat. Mercoledì / Wednesday 19 Trofeo Sci Club Drusciè Invitational 9 buche STBL hcp, 3 cat. Domenica / Sunday 23 Coppa del Presidente 9 buche, Louisiana a coppie In alto a destra: Serata Total Black. Lo chef Graziano Prest con Maria Pia Montanari.

Martedì / Tuesday 25 Soroptimist Golf for Nepal 9 buche, 4 p.l.m.

Sotto: Evento Il Gusto del Benessere. Da sinistra Gianluca Bisol, fondatore di Cortina Wine Club con Maria Pia Montanari e Francesco Anaclerio, e Nicoletta De Benedettini, vicepresidente dell’Associazione Amici di Cortina.

Mercoledì / Wednesday 26 Sci Club 18 (riservato ai soci) 18 buche STBL hcp, 3 cat.

SETTEMBRE / SEPTEMBER Martedì-Mercoledì / Tuesday-Wednesday 1-2 Pro Am PGA Seniores 1 palla su 4 i prossimi appuntamenti Degustazione vini in occasione della Cortina Car Club Fabulous Race, 28-30 agosto

www.cortinawineclub.it

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Sabato / Saturday 5 L’isola d’oro Golf Cup 18 buche STBL hcp, 3 cat.

www.cortinagolf.it


Sci Club Druscié A sinistra: Young Band on Ice for Jessica. La giovanissima Beatrice Valleferro durante l’esecuzione di una trottola. Qui accanto: foto di gruppo.

© Antonio Scaramuzza

Gara sociale combinata genitore-figlio. Vincitrice la famiglia Sabelli, al secondo posto la famiglia Benetton, al terzo la famiglia Borgonzoni. A sinistra Dominik Paris, a destra Silvano Varettoni.

Trofeo Marina Minnaja: podio dei migliori tempi assoluti, conquistato da Deborah Compagnoni e Flavio Alberti, presidente dello Sci Club Drusciè. I PROSSIMI APPUNTAMENTI Da sinistra in senso orario Patrizia Burra, Deborah Trofeo Golf Race Sci Club Drusciè, 19 agosto Compagnoni, Flavio Alberti, Giacomo Germani, Sfilata alla Festa delle Bande, 30 agosto Patrizio Bo, Saya Bucellati, Ice Drusciè Party, febbraio Gino Bucellati, Donatella Speranzon. Gara circoscrizionale categorie Baby e Cuccioli Trofeo Lattebusche, febbraio Gara circoscrizionale categorie Ragazzi Allievi Trofeo Ascotrade, febbraio Trofeo Marina Minnaja, febbraio Golf Vela Sciando, febbraio Gara sociale, marzo

www.sciclubdruscie.it

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Gara sociale. Sul podio i bimbi vincitori: prima classificata Marina Martini, seconda Sofia Mariangeli, terza Carlotta Martina. A sinistra Dominik Paris, a destra Silvano Varettoni.


Sci Club Cortina

Da sinistra Diego Manaigo, Carolina Bianchi, Sofia Bellodis, l’allenatore Matteo Picozzi, Lisa Gaffarini.

Qui accanto: Trofeo Ascotrade ragazzi/ allievi, gara di slalom speciale. Tripletta dello Sci Club Cortina nella categoria Allievi Femminile. Da sinistra Sara Gaspari, Rossella Alberti, Beatrice Costato.

Accanto: Trofeo Lattebusche. Gara di slalom speciale categorie Baby/ Cuccioli.

www.sciclubcortina.it

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Close up [ Inverno 2014 – 2015 ] Il meglio della stagione bianca

Maserati Winter Tour www.maserati.it

UL’dA

www.ulda.dolomiti.org

Musei delle Regole d’Ampezzo www.musei.regole.it

a cura di Eleonora Alverà

Cortina Style / You Cortina

© www.giacomopompanin.com

www.cortinastyle.it www.youcortina.it

Sculture di cioccolato

Tour de Ski

www.cristallo.it

www.fis-ski.com

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Festival e Accademia Dino Ciani www.festivaldinociani.com

Cortinametraggio

© Foto roberto ghedina

© www.bandion.it

www.cortinametraggio.it

© www.bandion.it

Cortina Terzo Millennio cortina.dolomiti.org

Pramac European Cup Snowboardcross www.snowboardclubcortina.com

Coppa del Mondo di sci alpino femminile www.cortinaclassic.com

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WinteRace

www.winterace.it

Ciak Junior

© www.wisthaler.com

© Foto Fabian Gallucci

© Gruppo Alcuni Archivio Ciak Junior

www.alcuni.it

Granfondo Dobbiaco-Cortina

© Foto Riki Felderer

www.dobbiacocortina.org

Freeride Challenge Punta Nera www.freeridepuntanera.com

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Salva con nome [ Estate 2015 ] L’agenda degli eventi in programma

CORTINAÈCULTURA

Cortina tra le righe: il grande giornalismo in alta quota 13-18 luglio Festival e Accademia Dino Ciani 31 luglio – 10 agosto Una Montagna di libri luglio – settembre © www.bandion.it

Cortina inCroda luglio – settembre Cortina Terzo Millennio & Acropolis luglio – settembre Festa delle Bande 23-30 agosto

Esercitazione alpinistica & Giornata in grigio verde 9 luglio Atletico Mantova 17 – 21 luglio Coppa d’Oro delle Dolomiti 23-26 luglio Dolomiti Triathlon 26 luglio ATP Challenger Tour 3-9 agosto

© Musei delle Regole d’Ampezzo

Calici di stelle nei rifugi 8 agosto Il Museo incanta Luglio – agosto

LE MOSTRE

I volti della guerra - Ikonos Art Gallery luglio – agosto

El saè de ra mas, Il sapere delle mani 23 giugno – 11 ottobre

600 anni di Ospitale, Lerosa e Intravenanzes 11 luglio – 11 ottobre Esploramusei luglio – agosto

L’agenda aggiornata di tutti gli eventi in programma su:

Ampezzo 1915 – 1917 17 luglio – 11 ottobre DolomitiArtRock 25 luglio – 23 agosto Attesa sul fronte dolomitico della Grande Guerra, Fabio Pasini fino a ottobre

Radio Monte Carlo, la voce ufficiale di Cortina d’Ampezzo

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LE DISCESE ARDITE E LE RISALITE: DI CORSA! Le grandi proposte che la Regina delle Dolomiti e la Cooperativa di Cortina con i suoi punti-vendita The North Face, Cmp, Op!Cortina e Morotto offrono al popolo dei runners

G

li slogan si sprecano. «Difficile incominciare, ancora più difficile smettere». «Correre è bello, perché a differenza di tante altre cose nella vita, ha una direzione e una meta». «Una volta imparato a correre, follia sarebbe fermarsi». Insomma, oggi più che mai, la corsa cattura milioni di appassionati e, se il percorso si impenna, se la fatica si fa sempre più dura, sale anche la voglia di farcela. Cortina non si è sottratta al richiamo dei runners. Le valle poi sembra fatta apposta per offrire grandi soddisfazioni a chiunque abbia indossato le scarpette leggere e abbia incominciato a correre. Fresche stradine nei boschi con pendenze lievi, percorsi più impegnativi lungo i sentieri al cospetto delle montagne, vere maratone d’alta quota. La gara di corsa Lavaredo Ultra Trail, con i suoi terribili 119 chilometri di lunghezza, e con un’ascesa complessiva di 5.850 metri, giunta alla nona edizione , ha riscosso anche quest’anno un grande successo, registrando la partecipazione di 1.200 atleti (massimo consentito) provenienti da tutti i continenti. Questa incredibile corsa ha abbracciato i luoghi più spettacolari delle Dolomiti: il Cristallo, le Tofane, le Cinque Torri, e naturalmente le Tre Cime di Lavaredo. Una sfida tra grandi campioni e semplici appassionati, ai quali erano concesse 30 ore per arrivare a Cortina entro il tempo massimo. Ma anche una grande organizzazione che accende i riflettori sul negozio The North Face di Cortina, visto che proprio The North Face è lo sponsor principale della manifestazione: uno showroom (rinnovato giusto quest’anno) frutto della collaborazione tra il prestigioso marchio e La Cooperativa di Cortina. E non meno encomiabili sono stati coloro che hanno partecipato alle versioni più “umane” della quarta edizione della Cortina Trail di 47 chilometri e alla prima edizione della Cortina SkyRace di 20 chilometri. Insomma, anche senza affrontare l’agonismo, sono decine di migliaia le persone che corrono sulle nostre montagne. Con le motivazioni più disparate. Ma per tutti un punto di riferimento è la vetrina di Corso Italia 124. Grazie alla collaborazione con La Cooperativa, The North Face propone infatti il top dell’abbigliamento e delle calzature per il running in montagna, ma anche per il climbing e il trekking. Ci sono le Storm Stow Jacket, ultraleggere, ultraimpermeabili e ultratraspiranti, che ripiegate diventano ultracompatte, adattissime alla corsa. O le giacche-guscio elasticizzate, termosaldate, termo impermeabili, ricavate da un unico pezzo, quindi con pochissime cuciture, adatte all’escursionismo. Oppure lo zainetto leggerissimo, indossato come un gilet, in cui si possono infilare due borracce. E ancora le scarpette Ultra MT con le suole megagrip morbide e leggere ma con eccezionale presa su terreni accidentati. E non è finita qui. Runners ed escursionisti un salto devono farlo anche negli altri negozi satelliti de La Cooperativa: Morotto, Op! Cortina e CMP, che riescono a soddisfare tutte le esigenze di marchi, proposte e prezzi per vivere appieno la vita all’aperto in montagna. — Camilla Croft

Alcuni momenti del Dj Party organizzato da La Cooperativa di Cortina.

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Some moments from the Dj Party organized by La Cooperativa of Cortina.


INFORMAZIONE PUBBLICITARIA

I fortissimi atleti del team The North Face durante l’incontro con i fans al negozio The North Face Cortina.

The very strong athletes of The North Face Team meet their fans at The North Face store in Cortina.

THE DARING DESCENTS AND ASCENTS: RUNNING! The great activities that the Queen of the Dolomites and Cooperativa di Cortina, with its stores The North Face, Cmp, Op!Cortina and Morotto, offer to the world of the runners. Slogans are wasted: «Starting is difficult, stopping even more». «Running is beautiful, because unlike many other things in life, it has a direction and a destination». «Once you learn to run, it would be a folly to stop». In short, today more than ever, running captures millions of enthusiasts and, if the course climbs abruptly, if fatigue is harder and harder, the will to conquer also rises. Cortina did not shirk the runners’ call. The valley seems to be specially made to offer great satisfaction to all those who have worn the shoes and started to run. With its fresh trails through the woods with slight incline and its more demanding routes along the foot of the mountains, veritable mile high marathons. The ninth Lavaredo Ultra Trail race, with its terrifying 119 kilometres of length and a total vertical gain of 5,850 meters was a success, with 1,200 participants (maximum number allowed) from all Continents. This incredible race embraced the most spectacular peaks of the Dolomites: Cristallo, Tofane, Cinque Torri, and of course Tre Cime. A challenge of great champions and simple amateurs who were allowed 30 hours to complete the race. This event requires a perfect organization and the spotlight is on The North Face store of Cortina – The North Face is the main sponsor of the race – with its newly renovated showroom, fruit of the collaboration between the prestige brand and La Cooperativa di Cortina. No less praiseworthy are the participants of the more “human” versions of the fourth Cortina Trail, with its 47 kilometres, and the first Cortina Sky Race of 20 kilometres. After all, there are tens of thousands of people who run on Cortina’s mountains even if they do not take part in competitions. They run for the many different reasons but the showcase at 124 Corso Italia is a benchmark for them all. Thanks to the collaboration with La Cooperativa, The North Face offers the top clothing and shoes for mountain running, climbing, and trekking. The Storm Stow Jacket, super light, super water-resistant, and super breathable that, when folded, becomes ultra compact, very suitable for running. Or the stretch soft-shell jackets, heat-sealed, heat resistant, sewn from a single piece of fabric, with very few seams, suitable for trekking. Or the extra light backpack, worn like a vest where you can store two flasks. Or the Ultra MT trainers with megagrip soles, soft and light but with an exceptional grip on rough terrain. And this is not all. Runners and trekkers should also pay a visit to the other satellite shops of La Cooperativa: Morotto, Op!Cortina and CMP, which are able to satisfy everyone’s needs with their wide range of brands, offers, and prices to live the mountain outdoors at the best. — Camilla Croft

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FOCUS

Summertime a cura di Angela Bolzicco

#activetime

#cortinakids

Astroring con...

Piccoli scalatori crescono

Il Sentiero dei Pianeti

Realizzata dalle Guide Alpine, la palestra di arrampicata naturale di Po’ Crepa (Pocol) è un vero e proprio paradiso per scalatori provetti o alle prime armi, che qui possono iniziare a muovere i primi passi in verticale ed esercitarsi in tutta sicurezza. A disposizione anche una ferrata e un’ampia area dedicata alla scuola di roccia. The natural climbing gym of Po’ Crepa (Pocol) is a real heaven for expert climbers and beginners alike, for adults and children aged 6 or more. It features a wide area for climbing clinics and a via ferrata to practise with climbing gear.

A Cortina basta poco più di un chilometro per scoprire i segreti del Sistema Solare “con i piedi per terra”. Come? Percorrendo la passeggiata da Pié Tofana al Col Drusciè, lungo la quale il sole e tutti i pianeti sono stati riprodotti in scala 1 a 10 miliardi. Discover the secrets of the Solar System with your “feet on the ground” along the trail of the Planets, an easy hike, just over 1 kilometre long, from Pié Tofana to Col Druscié, which reproduces the Solar System with illustrations of the heavenly bodies on a 1 to 1 billion scale.

Cortina under 14 Durante tutta la giornata, sono numerose e personalizzabili le attività organizzate dalle associazioni ampezzane per vivere la Regina delle Dolomiti all’aria aperta tra sport, natura, gioco e divertimento. Numerous tailored outdoors activities are organized by Cortina’s clubs to enjoy the Queen of the Dolomites with sports, nature, fun and games.

Il Sentiero dell’Universo Ma a Cortina è possibile anche ripercorrere idealmente tutto l’Universo passeggiando per il bosco. Lungo un sentiero di 450 metri, dieci pannelli esplicativi illustrano, in scala 1 a 10 miliardi, le principali caratteristiche di stelle, nebulose, ammassi e galassie. Ideally travel the whole Universe along a 450 m walk through the woods where ten poster boards illustrate the main features of stars, nebulae, galaxies and clusters on a 1 to 1 billion scale, from the Big Bang to the Sun or viceversa, as a journey back in space and time.

Info Point: Corso Italia, 81, www.serviziampezzo.it

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PREVIEW

Waiting for the winter #cortinasnow Masterclass

Technogym Wellness Hub Cortina capitale dell’healthstyle d’alta quota. Technogym e i maestri di sci ampezzani hanno sviluppato dei protocolli di allenamento specifici. La Scuola Sci Azzurra metterà a disposizione dei propri iscritti la consulenza altamente specializzata di veri e propri “ambasciatori di benessere”. This innovative project has turned Cortina into the capital of mile-high healthstyle. Technogym, together with the ski instructors, has developed specific training programs. Scuola Sci Azzurra offers its members the highly specialized advice of the “ambassadors of wellness”.

Una lezione di sci lunga il tempo di una discesa. Dal prossimo inverno si potrà salire in funivia e trovare lì a disposizione il maestro di sci già prenotato. Con tanto di possibilità di rivedere la propria performance immortalata in un video. A ski lesson within one run. From next winter, skiers will be able to meet their chosen ski instructor at the top station of the cable car. In one run the instructor will give you advice on how to improve, through the use of on hill coaching and video analysis.

Fat Bike

#cortinafree

Gli appassionati del gravity tornano a cavalcare le Fat Bike, per “galleggiare” sulla neve. A Cortina si può salire in seggiovia in cima alla pista per poi scendere lungo tracciati creati appositamente. I più impavidi possono anche salire direttamente in bici o cimentarsi nelle discese in notturna organizzate in abbinamento a cene a tema in alcuni rifugi. Fat Bikes are back in Cortina for bike lovers, they differ from classic mountain bikes in the fat tires that allow total adherence on the snow. Riders can reach the top of the ski runs by chairlift and then ride downhill on dedicated tracks. The most daring can also ride uphill. Even more exciting, are the nighttime downhills complemented by themed dinners in some rifugi.

Big Air Bag Chi l’ha detto che solo gli stuntman possano esibirsi in acrobazie mozzafiato? Per farlo in totale sicurezza, a Pian Girilanda, in Faloria, è arrivato il Big Air Bag. Un “materassone” di 15 metri per lato, progettato per provare evoluzioni, salti, capriole sugli sci. Nota bene: la specializzazione della disciplina e l’età anagrafica non contano. At Pian Girilanda on Mt. Faloria, there is a large 15m square mattress designed for practising aerials and jumps for whoever wants to start practicing freestyle or improve their abilities.

www.cortina.dolomiti.org 127


360 PUNTI DISTRIBUTIVI PER IL NUMERO 15 di CORTINA.TOPic Una diffusione in costante crescita e sempre più mirata per il magazine ufficiale della Regina delle Dolomiti. Su www.cortina.dolomiti.org l’elenco aggiornato e completo di descrizioni e immagini dei CORTINA.TOP Friends, le location in Italia e all’estero che distribuiscono la rivista. A wider and more focused distribution for the official magazine of the Queen of The

Tra i nuovi ingressi Hotel Saturnia & International **** – Venezia Avgvstvs Hotel & Resort ***** – Forte dei Marmi Enterprise Hotel **** – Milano Savoia Wellness Spa – Rimini

Dolomites. The constantly updated list of CORTINA.TOP Friends, the Italian and foreign locations that distribute the magazine, can be found on the website www.cortina.dolomiti.org.

A CAPRI

In volo con TURKISH AIRLINES

Grazie alla partnership che Cortina Turismo ha siglato con Fondazione Capri, CORTINA.TOPic sarà distribuita in tutte le realtà che rendono Capri un territorio d’eccellenza per il turismo e per la cultura.

Negli aeroporti: Galileo Galilei di Pisa, Sandro Pertini di Torino, Guglielmo Marconi di Bologna, Capodichino di Napoli, Cristoforo Colombo di Genova, Milano Malpensa di Milano, Fiumicino di Roma www.turkishairlines.com

Hotel Caesar Augustus***** Capri Palace Hotel & Spa***** Casa Morgano Flora***** Excelsior Parco**** Gatto Bianco**** Grand Hotel Quisisana *****L JK Place Capri***** La Certosa Hotel La Certosella*** Hotel La Minerva****

Con un network di ben 261 destinazioni in 108 nazioni, è la prima compagnia aerea al mondo per numero di Paesi raggiunti nonché per numero di destinazioni internazionali. Turkish Airlines nel 2014 è stata eletta per il quarto anno di fila ‘Migliore Compagnia d’Europa’ e ‘Migliore Compagnia del Sud Europa’, oltre ad aver vinto i premi per ‘Miglior Catering in Business Class’ e ‘Miglior Pasti in Business Class Lounge’ ai Skytrax World Airline Awards nel 2014. Tra i tanti esclusivi servizi offerti dalla compagnia, vi sono anche le suggestive cene a lume di candela e i “Flying Chef” a bordo, che garantiscono ai passeggeri l’atmosfera, il lusso e il gusto di un vero ristorante a ben 10.000 metri di altezza. Dall’Italia Turkish Airlines offre 124 collegamenti settimanali con l’hub intercontinentale di Istanbul, operando voli in 9 città italiane (Milano, Roma, Venezia, Bologna, Torino, Genova, Napoli, Catania e Pisa). Turkish Airlines offre ben tre voli al giorno da Venezia - l’aeroporto più vicino a Cortina d’Ampezzo – e il 27 maggio 2015 ha inaugurato un quarto volo giornaliero, che sarà operato quattro volte a settimana.

Hotel La Palma**** Hotel La Scalinatella***** Best Western Hotel Syrene**** Hotel Luna**** Hotel Punta Tragara*****L Hotel Villa Sanfelice**** Capri Tiberio Palace***** Villa Brunella**** Villa Marina*****

In treno con ITALO

NELLE VIP LOUNGE degli AEROPORTI di VENEZIA e TREVISO

CORTINA.TOPic è nelle stazioni di: Bologna Centrale, Firenze Santa Maria Novella, Milano Porta Garibaldi, Roma Ostiense, Roma Tiburtina, Torino Porta Susa, Venezia Santa Lucia. In occasione dell’Expo 2015 si aggiunge anche la fermata a Milano Expo. www.italotreno.it

Il sistema aeroportuale Venezia-Treviso, gestito dal gruppo Save, rappresenta un punto di forza imprescindibile per tutto il nord-est, in grado di assecondare le esigenze di mobilità di un territorio particolarmente vivace, sempre attento a cogliere le opportunità offerte dai nuovi mercati e interessato, al tempo stesso, a far conoscere al mondo le sue ricchezze culturali e ambientali. www.veniceairport.it www.trevisoairport.it

NTV SpA è il primo operatore privato italiano sull’Alta Velocità. Con il nuovo orario estivo, in vigore dal 14 giugno 2015, Italo effettua 48 viaggi giornalieri tra 13 stazioni di 10 città: Salerno, Napoli, Roma Termini, Roma Tiburtina, Firenze, Bologna, Reggio Emilia, Milano Rogoredo, Milano Garibaldi, Torino, Padova, Venezia Mestre, Venezia Santa Lucia. Per acquistare i biglietti di Italo, sono disponibili i consueti canali di vendita di Ntv: il sito web italotreno.it, la nuova “app” Italo treno, il Contact Center Pronto Italo (06.07.08), le agenzie di viaggio convenzionate e le biglietterie di Casa Italo in tutte le stazioni servite dai treni NTV.

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NOJELES D’anpezo

Jazz a go go

Ci furono tempi in cui con il twist e l’hully gully arrivò a Cortina anche il jazz: un concerto del grande Chet Baker, la sfilata per il Corso di una Dixieland band, i Cerri, i Gaslini, i Sellani che passavano di qua per la gioia degli amatori locali, un gruppetto striminzito ma competente e appassionato. Erano gli anni del rock e per i giovani il jazz aveva la stessa seduzione di una variazione di Bach: sembrava che solo in Umbria trovassero il feeling giusto. E invece per qualche tempo, alla mezzanotte di quella specie di “speakeasy” che era allora il Bilbo, ne arrivavano sempre di più per ascoltare i magici suoni di un Lee Konitz o di un Mc Coy Tyner.

Un reganiano a Cortina È lui, un nome dal suono importante, un sor-

riso stampato sulla faccia di ragazzo sempre un po’ trafelato, che il successo di una idea ha proiettato nello spazio in cui la cultura distilla i suoi protagonisti: Francesco Chiamulera, ultimo scalatore di una montagna impervia come poche, perché i libri accettano solo gli appigli dell’intelligenza. Lo affiancano, ma è lui a riempire il loisir degli amanti della letteratura: tornano gli autori che in un lungo passato affollavano Cortina, torna a splendere quella civiltà della conversazione che ritrova contenuti e ragioni. La storia dei suoi studi si è tradotta nell’amore per la contemporaneità che si affida alla scrittura. Lui poi la fa pure parlare.

Quando prese forma e dimensioni sul fianco del piazzale gellneriano, il mastodonte dell’Hotel Alaska piacque a pochi, ma non ci mise molto a entrare nella movida di quegli anni e farsi perdonare. Fu così che presto la pasta e fagioli del suo grill diventò un must indispensabile per lo chic dei buongustai, né mancarono nelle sue suite i principi arabi dei petroldollari (anzi uno di loro si vide portar via sotto gli occhi la chilometrica Studebaker, per consolarsi subito con una festa rimasta memorabile!). Poi le cose cambiarono: venne il Club Méditerranée, venne la cultura con il marchio comunale, sino alla fine tra le multiproprietà. Dove si trova tuttora, sfiorato qualche volta dalle nostalgie di un passante di buona memoria.

La Confraternita della Ruota In realtà si tratta del Rotary, nato in America oltre un secolo fa. In tanti lo pensano come un club di ricchi buontemponi, la cui unica ragione di stare insieme sarebbe quella di trovarsi periodicamente a cena. Ma è proprio così? Oggi la ricchezza non è un requisito, né bastano i piaceri della gastronomia: conta invece la disposizione verso compiti di interesse sociale, con uno spirito di servizio che si traduce in iniziative capaci di prendere il posto di un welfare qualsiasi . Sono quasi vent’anni che il sodalizio vive e opera qui con un gruppetto di amici di Cortina e del Cadore, che mentre banchettano, ospitano cultura e rinsaldano quel rapporto solidale che è nello spirito del loro statuto. In tempi come quelli attuali, è davvero un bel programma.

a cura di Ennio Rossignoli

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L’Alaska tra le Dolomiti


FEUILLETON

Era un alieno pieno di fascino rischioso Si infittisce la trama di Accadrà a Cortina. Giovanni Montanaro lascia penna, spazio e storia nelle mani di Romolo Bugaro, due volte finalista al Premio Campiello, tra gli ospiti di punta dell’edizione 2015 di Una Montagna di Libri

L

ui si chiamava Dario. Il cognome non lo ricordava. Era il classico bel ragazzo: alto uno e ottanta, spalle larghe, ventre piatto. A vederlo a torso nudo sulla terrazza del Faloria, c’era da restare a bocca aperta. Girava con anfibi neri e camicie militari, faceva paracadutismo e motocross. Solo sport pericolosi. Niente scuola, niente lavoro fisso. Si manteneva comprando e vendendo moto, attrezzature da sci. Fumava milioni di sigarette e di sicuro non solo sigarette. Quando restava senza un soldo, aiutava il padre carrozziere a Calalzo. Era apparso sulla scena un sabato sera, in compagnia di Enrico Metz, al quale Una Montagna di Libri aveva appena venduto una motocicletta. 19 luglio-21 settembre Chiara se l’era ritrovato accanto sul diRomolo Bugaro sarà vanetto, nella musica assordante del Bilprotagonista degli Incontri bò. Era rimasta colpita dai suoi capelli con l’Autore di Cortina tagliati a spazzola, dalle vene in rilievo d’Ampezzo, venerdì 24 luglio 2015, alle ore 18.00, sugli avambracci. Un alieno arrivato da per la presentazione chissà dove, pieno di fascino rischioso. dell’ultimo libro, Doveva essere il 1980 o il 1981. Lei aveEffetto Domino (Einaudi). va 17 anni, faceva la terza liceo. A distanza di tanto tempo, restava impossibile capire cosa l’avesse spinta a mettersi con un tipo così – la parte la bellezza, ovvio. Ferma davanti alla terrazza del Posta in attesa di Antonella, con la quale avrebbero raggiunto le altre per il solito burraco, sta ripensando proprio a lui, Dario. Come se quel ragazzo bellissimo e scontroso che non vedeva da quarant’anni e che di certo era finito male, fosse stato molto più importante di quanto pensava. Addirittura il più importante, dopo un’intera vita di intenzioni e occasioni e scelte che significavano poco o niente.

www.unamontagnadilibri.it

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