27-01-2016
LE TRE FONTI Past.Emanuele Frediani
GIOVANNI 7:37-39 Nell’ultimo giorno, il grande giorno della festa, Gesù, ritto in piedi, gridò: «Se qualcuno ha sete, venga a me, e beva chi crede in me. Come dice la Scrittura: Dal suo grembo sgorgheranno fiumi di acqua viva».Questo egli disse dello Spirito che avrebbero ricevuto i credenti in lui: infatti non vi era ancora lo Spirito, perché Gesù non era ancora stato glorificato. Chiunque abbia a che fare con Cristo ha continuamente bisogno di dipendere da Lui e, anche se puo' sembrare un controsenso,piu' cresciamo e piu' ne siamo dipendenti. Piu' si scopre la Sua Santità e piu' si ha bisogno di essa,ne abbiamo bisogno. Tutte le volte che percepiamo il Suo amore ci sentiamo inadeguati e cio' non dipende dal nostro passato di peccatori, ma dipende esclusivamente dalla grandezza e dalla perfezione dell'amore di Dio. Cio' che sappiamo della parola di Dio è per esempio molto poco rispetto a quello che ancora dobbiamo conoscere e sperimentare. Molti credenti si soffermano soltanto al raggiungimento della vita eterna,ottenuta attraverso la salvezza e l'arresa a Cristo.ma non hanno poi una vita realmente piena con Gesu'. Gesu' non è venuto soltanto per la nostra salvezza, bensi' per donarci un cammino avventuroso e pieno con Lui. Noi dobbiamo essere testimoni della vita di Cristo non limitandoci a parlare di Lui, perchè viviamo in un periodo in cui la gente non ascolta. O siamo testimoni della vita di Cristo attraverso il nostro quotidiano oppure il nostro messaggio è un semplice eco. La Chiesa deve essere testimone che lo Spirito Santo opera e si muove in mezzo a noi. Le persone devono poter leggere Gesu' attraverso le tue mani,la tua voce,il tuo agire. Non possiamo limitarci ad indicare la strada e dire di percorrerla,dobbiamo tracciarla con le nostre vite. La gente è stanca di sentire,ascoltare oratori sterili. Le persone
cercano esempi,sono assetate del Signore e hanno bisogno di sperimentare che Dio non si limita a fare promesse ma passa anche ai fatti. Quando si parla di salvezza,l'intera Trinità è coinvolta e allo stesso modo l'intera Trinità è interessata al nostro benessere. GIOVANNI 5:1-24 Dopo questi fatti, ricorreva una festa dei Giudei e Gesù salì a Gerusalemme.A Gerusalemme, presso la porta delle Pecore, vi è una piscina, chiamata in ebraico Betzatà, con cinque portici,sotto i quali giaceva un grande numero di infermi, ciechi, zoppi e paralitici. Si trovava lì un uomo che da trentotto anni era malato.Gesù, vedendolo giacere e sapendo che da molto tempo era così, gli disse: «Vuoi guarire?».Gli rispose il malato: «Signore, non ho nessuno che mi immerga nella piscina quando l’acqua si agita. Mentre infatti sto per andarvi, un altro scende prima di me».Gesù gli disse: «Àlzati, prendi la tua barella e cammina».E all’istante quell’uomo guarì: prese la sua barella e cominciò a camminare. Quel giorno però era un sabato.Dissero dunque i Giudei all’uomo che era stato guarito: «È sabato e non ti è lecito portare la tua barella».Ma egli rispose loro: «Colui che mi ha guarito mi ha detto: “Prendi la tua barella e cammina”».Gli domandarono allora: «Chi è l’uomo che ti ha detto: “Prendi e cammina”?».Ma colui che era stato guarito non sapeva chi fosse; Gesù infatti si era allontanato perché vi era folla in quel luogo.Poco dopo Gesù lo trovò nel tempio e gli disse: «Ecco: sei guarito! Non peccare più, perché non ti accada qualcosa di peggio».Quell’uomo se ne andò e riferì ai Giudei che era stato Gesù a guarirlo.Per questo i Giudei perseguitavano Gesù, perché faceva tali cose di sabato.Ma Gesù disse loro: «Il Padre mio agisce anche ora e anch’io agisco».Per questo i Giudei cercavano ancor più di ucciderlo, perché non soltanto violava il sabato, ma chiamava Dio suo Padre, facendosi uguale a Dio. Gesù riprese a parlare e disse loro: «In verità, in verità io vi dico: il Figlio da se stesso non può fare nulla, se non ciò che vede fare dal Padre; quello che egli fa, anche il Figlio lo fa allo stesso modo.Il Padre infatti ama il Figlio, gli manifesta tutto quello che fa e gli manifesterà opere ancora più grandi di queste, perché voi ne siate meravigliati.Come il Padre risuscita i morti e dà la vita, così anche il Figlio dà la vita a chi egli vuole. Il Padre infatti non giudica nessuno, ma ha dato ogni giudizio al Figlio,perché tutti onorino il Figlio come onorano il Padre. Chi non onora il Figlio, non onora il Padre che lo ha mandato. GIOVANNI 7:37-39 Nell'ultimo giorno, il grande giorno della festa, Gesù levatosi in piedi esclamò ad alta voce: «Chi ha sete venga a me e beva chi crede in me; come dice la Scrittura:fiumi di acqua viva sgorgheranno dal suo seno».Questo egli disse
riferendosi allo Spirito che avrebbero ricevuto i credenti in lui: infatti non c'era ancora lo Spirito, perché Gesù non era stato ancora glorificato.
Per comprendere l'argomento trattato,ovvero le tre fonti, prendiamo come riferimento il Padre che è “l'amatore” , il Figlio che è “l'amato” e lo Spirito Santo che è “l'amore”. Queste sono le tre fonti,ognuna della quale suggerisce una persona della Trinità.
1 Fonte - Vasca in Betesda: vuol dire letteralmente “casa di misericordia”. L'acqua era chiusa, stagnante, una sorta di piscina. La gente attendeva che l’angelo scendesse e muovesse le acque. Il Padre, anche se messo fuori dal popolo dal collo duro, non aveva abbandonato i Suoi. Dio non ha abbandonato Israele; anche se Dio è stato messo fuori, alla stregua dei cinque portici attorno la città, la Sua non ha abbandonato Israele. “Miseria + cordia”, ovvero “povertà + cuore”. Dio è vicino alla nostra povertà. Le sfumature dell’amore paterno di Dio sono infinite, e soltanto Gesù ha una rivelazione completa delle stesse. Se riuscissimo a capire pienamente l'amore paterno di Dio,quante sofferenze di meno patiremmo,quanti attriti e difficoltà verrebbero spazzati via in un secondo. Quando Gesù ha narrato la storia del figliol prodigo (LUCA 15) la platea di riferimento era composta da religiosi e peccatori. E' l’unica predicazione in cui si parla della salvezza omettendo il sacrificio della croce. Gesù stava dando un messaggio nel messaggio. Egli stava descrivendo la salvezza mettendo in luce tutto l’amore che nutre per il padre, celando il suo sacrificio. Per descrivere il Padre, Gesù racconta il modo in cui l’uomo vide da lontano suo figlio. Similmente, Dio ci ha visti da lontano,quando eravamo immersi nelle nostre bugie,nei nostri problemi. Gesù ha posto il focus sull’amore del Padre,che corre incontro al figlio. Nella cultura semitica, le persone che correvano pubblicamente erano considerate “sciocche”. Dio quando ci ha salvati, ha perso il suo onore. Noi abbiamo perso la misericordia nell’Eden e affinché essa continui ad essere presente in noi, necessita di essere costantemente alimentata dal contatto con lo Spirito. Quando il Padre va incontro al Figlio,sporco e puzzolente per essere stato con i porci,perde ancora una volta il Suo onore.
Quando la mano potente di Dio inizia a muovere la Sua misericordia e tu non desideri altro che essere consolato e ristorato comprendi anche che tutto cio' non ha valore. In nessun altro puoi trovare la pace,l'amore,la pienezza che si trova alla presenza del Padre. Molti sperimentano la salvezza ma non spiccano mai il volo perchè si fermano solo a quel livello. Molti volano come i pipistrelli che non hanno una buona vista e vengono deviati dalle onde sonore. Molti credenti purtroppo hanno troppi ritorni dal passato e anziché andare avanti ritornano indietro. 2 Fonte- Acqua di Siloe ( ISAIA 5) Questa vasca ci parla della seconda persona della Trinità: Gesu'. Era la Sua festa,infatti Gesu' dice ai Suoi discepoli che non era ancora arrivato il Suo tempo. Egli dice .” chi crede in Me,fiumi di acqua viva sgorgheranno dal tuo seno”. Per fare questo Gesu' ha bisogno dello Spirito Santo. Il Padre quando ha presentato il Figlio usa la Scrittura, Gesu' per presentare il Padre si nasconde. Questo è esattamente lo Spirito del cristiano. Vuoi vivere nella pienezza? Smettiamola allora di dire sempre voglio, ho bisogno,dammi. Lo Spirito Santo viene nel nostro cuore,che è una grotta e la trasforma in una reggia. Egli compie il Suo lavoro,contemplando il modello che è Gesu' Cristo il quale non è l'esempio,bensi' l'esemplare. Lo Spirito Santo non era ancora sceso perchè Gesu' non era stato glorificato. Nella prima venuta abbiamo conosciuto un agnello con carattere da leone,nella seconda sarà un leone con carattere d'agnello. Pronunciando la frase “ chiunque ha sete venga a me” Gesu' sta apertamente sfidando la religiosità del tempo. Sta dicendo che bere di quell'acqua non avrebbe mai dissetato nessuno,ma che Lui avrebbe soddisfatto ogni arsura. Vuoi sapere qual è la misura in cui Gesu' sarà presente nella tua vita per soddisfarla? E' semplice. La misura della tua sete. E l'acqua che sgorgherà da te sarà fonte di benedizione per altri che conosceranno il Signore attraverso di te.Davide era un uomo mai sazio del Signore. Rifiutare le acque del mandato significa smettere di chiedere a Dio cio' di cui abbiamo bisogno. SALMO27:8 Il mio cuore mi dice da parte tua: «Cercate il mio volto!» Io cerco il tuo volto, o SIGNORE.
Davide sta dicendo che il suo cuore,guidato dallo Spirito Santo,sta parlando di cose
che provengono dal Signore. Ecco cosa è una rivelazione,l'incontro fra il nostro spirito e quello di Dio. Non c'è cosa piu' bella che poter vedere e leggere nella faccia di qualcuno. E quanto è vero questo se incontriamo il Signore faccia a faccia. Daniele e Giovanni, a distanza di 700 anni, danno la stessa descrizione di Gesu'. L'unica differenza è che Giovanni vede Gesu' come un sole a mezzogiorno ( rivelato dalla Grazia-dal sole si viene attratti) mentre Daniele lo vede come una folgore ( rivelato sotto la legge) 3 FONTE-PIENEZZA Nel Nuovo Testamento il concetto di pienezza è stravolto. Nel Vecchio Testamento troviamo il termine“versare” olio, nel Nuovo Testamento invece è “spargere”. Con Gesu' acquista un nuovo significato. Dio non è venuto a versare ma a spargere il Suo Spirito nella nostra vita. Noi respiriamo la Sua presenza guardando il volto del Figlio. Il Padre è icona di misericordia, ed il figlio di mandato. Ezechiele (cap 37) descrive il tempio che non è ancora stato costruito, tempio dei nuovi cieli e della nuova terra. Le porte dello stesso sono chiuse ma da sotto esse usciva l’acqua. Questo rappresenta la pienezza di Dio,che fuoriesce da sotto le porte. Ezechiele dice che l’acqua diventava poi un fiume che non poteva essere navigato. Come peccatori dobbiamo accettare Cristo, come cristiani lo Spirito Santo. Il ministero dello Spirito è un vero problema per i religiosi, in quanto Esso non è gestibile. I loro piedi non sono stati bagnati da quell'acqua. La corrente, il fiume, va dove vuole. Cosi come l’acqua riempie prima le cose in basso, lo Spirito riempie prima gli umili. La dolcezza dello Spirito cancella il passato aprendo le porte al presente con Lui. Non possiamo conoscere Cristo se non per mezzo dello Spirito. La santità di Dio non è una cosa di cui rivestirci ma una cosa da cui dobbiamo lasciarci inondare e inondare gli altri. Il Dio invisibile si è reso visibile attraverso quel meraviglioso volto. Dio sa benissimo dove condurti e stai camminando nelle promesse di Dio senza neanche saperlo. Lasciati condurre da Lui. Lo Spirito Santo vuole condurre i luoghi Celesti nel Tuo cuore.