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Il Granbaita Dolomites a Selva di Val Gardena

Granbaita Dolomites

L’HOTEL RIMARRÀ APERTO PER LA PRIMA VOLTA ANCHE IN AUTUNNO

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In estate in Val Gardena la natura esplode nella possente cornice delle Dolomiti, ricarica naturale di straordinaria forza. Un momento magico, ricco di energia positiva, che l’Hotel Granbaita Dolomites, raffinato 5 stelle in una posizione unica nel cuore di Selva di Val Gardena, vuol condividere coi suoi ospiti.

Le escursioni alla scoperta dei luoghi più belli e spettacolari della Val Gardena e le pedalate panoramiche lungo tracciati da mito, quali il Sella Ronda, con la guida privata dell’hotel, sono fra le iniziative messe a punto per la bella stagione dal Granbaita Dolomites per rendere realmente ritemprante il soggiorno dei propri ospi-

andrea cappelli

RAFFINATO 5 STELLE DI SELVA DI VAL GARDENA

ti che hanno a disposizione gratuitamente l’attrezzatura, fra cui E-mountain bike di ultima generazione, caschetti, bastoncini e zaini da camminata. Un soggiorno di vero benessere, a cui contribuiscono i 4.000 metri quadrati fra SPA e giardino, con la potenza rivitalizzante delle acque calde delle piscine interna, i cor-

si di yoga e pilates nel verde del giardino e i sapori inimitabili di una cucina salubre e ricercata, con forti radici nella tradizione e una potente vena innovativa. Nato dalle idee e dai sogni della famiglia Puntscher-Perathoner – che l’aveva aperto nel 1961 e ha deciso di rinnovarlo radicalmente con un’impegnativa e riuscitissima ristrutturazione di classe che gli ha fatto conquistare le 5 stelle – il Granbaita Dolomites interpreta in modo contemporaneo l’ospitalità e lo stile altoatesini, accogliendo gli ospiti coi suoi ambienti ampi e luminosi, rifiniti con amore e cura nei dettagli. Linee eleganti di legno, vetro e pietra che rievocano le Dolomiti che si scorgono al di là delle ampie vetrate; focolari che invitano al calore familiare; tessuti caldi e naturali per un progetto firmato dall’architetto Rudolf Perathoner, che ha saputo interpretare al meglio l’idea d’ospitalità dei proprietari, sintetizzando innovazione e tradizione, contemporaneità e storicità, grazie a un attento studio delle forme e una ricercata selezione dei materiali. Tanto che il progetto è stato insignito del Premio In/Architettura 2020 Willis Towers Watson dall’Istituto Nazionale di Architettura, per essere il risultato di un processo complesso, che ha coinvolto tutti i passaggi della filiera produttiva. Con uno sguardo sempre avanti, senza dimenticare i valori della tradizione, la famiglia Puntscher-Perathoner da sessant’anni si dedica al genuino piacere dell’ospitalità. Fra le mura dell’hotel si respirano familiarità, autenticità e un senso di benvenuto a casa. Carmen e Raphael, coi figli Marco, Alexander e Anna, curano personalmente ogni dettaglio per rendere la vacanza un’esperienza eccellente, convinti che anche un piccolo particolare la può trasformare in un ricordo carico di emozioni. Porta il nome di un delicato fiore di rara bellezza della vicina Vallunga la Savinela SPA e alla natura alpina sono improntati i suoi trattamenti e prodotti, ideali per la rémise en forme e per potenziare gli effetti benefici di passeggiate e attività fisica nell’incomparabile cornice delle Dolo-

La famiglia Puntscher-Perathoner, proprietaria del Granbaita Dolomites

miti. La SPA offre, nei suoi oltre 2.000 metri quadrati, un percorso di benessere unico nel suo genere che valorizza i princìpi attivi degli elementi naturali delle Dolomiti. Gli ambienti in legno e pietra echeggiano nello stile le tradizioni altoatesine, i trattamenti prendono spunto dall’antica sapienza alpina, i prodotti naturali Savinela sono ricchi di preziosi princìpi attivi alpini, elisir di bellezza e salute. Ad accrescere il benessere, un mondo benefico di acque rivitalizzate secondo il metodo Grander, che ne potenzia le caratteristiche naturali e gli effetti positivi: ne è cuore la grande piscina di 32 metri a 30° C, un continuum armonioso tra la grande vasca interna e la piscina panoramica esterna, affiancata da vasche idromassaggio interne ed esterne. La sauna finlandese, il bagno turco aromatico, la doccia di neve, l’oasi salina (con grotta e piscina), la sauna al fieno, le saune private per chi desidera la massima privacy, sono ideali per purificare il corpo, eliminare le tossine, rafforzare il sistema immunitario. Il gran giardino prospiciente la SPA, luogo di relax e bagni di sole, è ideale per lezioni di yoga e pilates al prospetto delle cime dolomitiche. Fra i molti trattamenti proposti per ricaricarsi dopo un inverno particolarmente difficile qual’è stato quello appena trascorso, uno su tutti racchiude simbolicamente in sé la filosofia della Savinela SPA: il rituale all’arnica della tradizione che include bagno alle rose, peeling al fieno, massaggio con oli d’arnica e un piacevole spuntino con biscotti al miele. Salute e benessere anche a tavola, dove gli ospiti sono invitati a fare un gustosissimo viaggio fra le prelibatezze della cucina tradizionale altoatesina (che punta alla territorialità e alla freschezza delle materie prime locali, anche di piccoli produttori) e l’esplorazione di raffinate proposte della cucina mediterranea e internazionale, scegliendo à la carte fra una sorprendente varietà di una quarantina di piatti oppure affidandosi alle sorprese dei menu del giorno che si rinnovano quotidianamente e sono creati dal talentuoso executive chef Andrea Moccia. Fra suggestioni altoatesine, italiane e internazionali e il menu vital (diverso di giorno in giorno, gustosissimo, ma con sole 500 calorie, per chi volesse seguire un regime detox), ciascun ospite può comporre a piacere la propria cena compresa nel trattamento di mezza pensione, e ogni volta sarà una piacevole e stuzzicante sorpresa. Andrea Moccia firma anche la tavola del raffinato ristorante Granbaita Gourmet,

fra gli indirizzi imperdibili della più sofisticata tavola della Val Gardena. Aperto anche agli ospiti esterni, grandi vetrate, atmosfera ovattata, ha soli sette tavoli per regalare agli ospiti il massimo del comfort. Andrea Moccia e il suo staff propongono un sorprendente ed emozionante excursus del gusto, fra ricerca e reinterpretazione in chiave moderna dei sapori della tradizione locale. I piatti – frutto di una continua sperimentazione e tanta intelligente passione – cambiano periodicamente e seguono le suggestioni delle stagioni. Si può scegliere fra il menu à la carte e i menu degustazione Gherdeina (cinque portate) e Dolomites (sei portate) o affidarsi a quello A sorpresa, sinfonia a mano libera dello chef, abbinati a pregiati vini della cantina dell’hotel (ricca di una collezione di oltre 500 etichette fra altoatesine, trentine e di blasonate aziende italiane e internazionali, custodite fra l’antica cantina di pietra e la moderna di vetro a vista) o da preziosi succhi di mela Kohl. Per l’estate il Granbaita Dolomites ha messo a punto una serie di piacevoli pacchetti, far cui quelli per coppie (che include, fra l’altro, il benvenuto con una bottiglia di Champagne in camera, cena gourmet e trattamento wellness), i wellness&benessere e gli sportivi, dedicati sia alle escursioni che alla mountain bike, tutti illustrati sul sito www.hotelgranbaita. com. E verranno proposti anche in autunno, dato che l’hotel rimarrà aperto per la prima volta anche in questa stagione.

andrea cappelli

FRA I VIGNETI DEL COLLIO GORIZIANO ROMANTICI SOGGIORNI CON LA NUOVA VINUM SPA Castello di Spessa

“Romance is in our nature”: romantica è l’essenza stessa del Castello di Spessa a Capriva del Friuli, che con la sua inconfondibile silhouette svetta sulla cima di una collinetta nel cuore del Collio goriziano, terra di vini famosi già fin dal Duecento e di una storia antica.

Immerso nel verde di un magnifico giardino all’italiana e circondato dalle vigne della tenuta, il maniero d’origine medievale – ma numerose testimonianze lo riportano ancor più indietro nel tempo fino a un primitivo stanziamento difensivo costruito dai Romani nel III secolo d.C. – fu per secoli dimora dei signori della nobiltà friulana e triestina. Vi si avvicendarono i Dorimbergo, i Rassauer e i della Torre Valsassina, che vantavano una discendenza da Carlo Magno e ne rimasero proprietari per più di 300 anni. Fra i suoi illustri ospiti (da Lorenzo Da Ponte, celebre librettista di Mozart a Emanuele Filiberto d’Aosta, ai Marescialli Diaz e Cadorna), ci fu anche Giacomo Casanova che, ospite nel 1773 dell’allora proprietario conte Luigi Torriani, vi trovò rifugio e tranquillità per scrivere e ne apprezzò grandemente i vini che definì nelle sue Memorie “di qualità eccellente”. Da oltre trent’anni la famiglia Pali, attuale proprietaria, perpetua la tradizione vitivinicola e di ospitalità del luogo, dando nuova vita al maniero e facendone il cuore del complesso dell’Hotellerie Castello di Spessa Golf Wine Resort & SPA. Ma in realtà l’avventura di Loretto Pali nell’affascinante mondo del vino inizia già negli anni Settanta del secolo scorso: erede di un’importante famiglia di imprenditori nel settore del mobile, decide di seguire la sua grande passione, quella per la terra friulana e il vino, sua massima espressione. “Il Friuli è la terra in cui sono nato – racconta Loretto Pali – ne conosco gli incantevoli luoghi, l’ospitalità della gente, la storia, l’arte e il patrimonio enogastronomico che la fanno apprezzare nel mondo”. Uomo del territorio, sensibile alla sua crescita e al suo sviluppo, Pali ha il vino nel cuore e per passione fa il suo primo investimento, acquistando vigneti in zona La Boatina a Cormòns, realtà significativa della terra d’Isonzo. Nel 1987 acquisisce poi il Castello di Spessa, storica tenuta del Collio goriziano, e in un decennio diventa uno dei protagonisti dell’alta enologia friulana e poi icona di una raffinata ospitalità italian style. Un susseguirsi nei secoli di nobil signori e intriganti personaggi hanno segnato la storia e la vocazione all’ospitalità del castello, oggi cuore di un elegante Golf Wine Resort & SPA, realizzato dagli attuali proprietari, la famiglia Pali. Il resort è fra i simboli più conosciuti e apprezzati del bien vivre del Friuli Venezia Giulia, ter-

Loretto Pali e Barbara Borraccia

ra di confine dove si sono incontrati e intrecciati, in uno straordinario melting pot, mondo latino, slavo e germanico. Per omaggiare il suo più illustre ospite, nel parco storico che circonda il castello è stata tracciata una romantica passeggiata letteraria fra alberi secolari, bersò, balconate ornate di statue: dieci tappe scandite da pagine di libro realizzate in ferro battuto dove sono incise frasi di Casanova sull’amore, le donne, l’amicizia, la vita. Tutt’attorno i vigneti dell’azienda, che produce pregiati vini Doc Collio e Isonzo, e il campo da golf a 18 buche, il cui tracciato s’intreccia con le vigne. Le colline del Collio goriziano insistono a ridosso del confine con la Slovenia, degradando dolcemente verso la fertile pianura solcata dall’Isonzo. Un territorio vocato da tempo immemorabile alla viticoltura di alta qualità, grazie alla sua favorevole posizione geografica, al clima e alla composizione dei terreni. Protette dai venti freddi del nord-est dalle Prealpi Giulie e lambite dal benefico effetto del vicino mar Adriatico, le viti trovano qui il loro habitat ideale. La buona escursione termica preserva al meglio profumi e aromi delle uve e la costante ventilazione previene l’umidità, consentendo di ridurre al minimo i trattamenti in vigna. La storia del Castello di Spessa si intreccia da secoli con la viticoltura, dato che sin dal XVI secolo vi si coltivava già la Ribolla Gialla. Il primo documento che attesta una vendita di Ribolla Gialla risale infatti al 1559. Oggi sono circa 90 gli ettari di vigneti in proprietà, allevati con una filosofia eco-friendly e un apparato produttivo dotato delle più avanzate tecnologie. 28 ettari di Doc Collio coi più antichi e nobili vitigni locali e internazionali sono coltivati sui dolci rilievi che circondano il castello su suoli formati da un impasto di marna e arenaria stratificatosi nel corso dei millenni (ponca), ricco di sali e microelementi, che dona ai vini (in particolare ai bianchi, per i quali la zona è conosciuta a livello internazionale) un carattere unico: cremosi, d’ottima struttura, longevi, hanno un bouquet ampio e intenso. 60 ettari sono piantumati nella pianura della Friuli Doc Isonzo, dove il terreno si contraddistingue per un primo strato ricco di minerali (fra cui ferro e alluminio), a cui seguono un substrato d’argilla e circa sei metri di ghiaia che accumula calore durante il giorno e lo rilascia la notte. Ne derivano vini dalla spiccata mineralità, eleganti, verticali e particolarmente longevi. Sempre l’attaccamento alla tradizione e ai più antichi valori territoriali, spingono successivamente Pali a produrre anche grappe e distillati. Poi, nel 2014, Loretto decide di lanciare un nuovo stile per i vini del Collio: consapevole che la domanda internazionale era focalizzata su vini freschi e sapidi, chiede la collaborazione all’enologo trentino Enrico Paternoster per coniugare eleganza e freschezza a longevità e struttura. Il risultato? Vini freschi, raffinati, morbidi, persistenti. Oggi l’azienda vinicola Castello di Spessa produce all’anno circa 400mila bottiglie – l’inconfondibile silhouette del maniero campeggia nelle eleganti etichette dei vini – ambasciatrici di una straordinaria cultura enologica orientata alla qualità e capace di soddisfare le esigenze di un mercato internazionale. Ma dove acquistano la loro longevità, questi gran vini da invecchiamento? Nel sottosuolo del castello sono nascoste le più antiche e scenografiche cantine del Collio, che si sviluppano su due livelli: quello superiore risale al periodo medievale, poi 70 scalini conducono al secondo livello, ricavato in un bunker scavato a 18 metri di profondità nel 1939 per scopi militari. Qui i vini trovano la giusta umidità e una

temperatura costante a 14°, ideale per la loro maturazione. Il resort offre la possibilità di pernottare in quattro strutture, ciascuna con un proprio stile ben definito. Nella residenza storica del castello si alloggia in 15 ariose suite arredate con mobili del Settecento e dell’Ottocento italiano e mitteleuropeo con eleganti dettagli d’epoca che si combinano con discrezione ai più moderni comfort. Le sale padronali, raffinate e affascinati, si affacciano su una gran terrazza da cui si scende nel giardino all’italiana. Una dopo l’altra, s’inanellano la Sala dagli Specchi, la Sala Verde, la Sala Rosa che ospita il pianoforte e conduce alla Sala Caccia che – con la sua boiserie d’epoca – è da sempre un fumoire. Da qui si passa nella Sala delle Cineserie e nella Sala Biblioteca col biliardo. Le altre stanze si trovano in altri antichi edifici della tenuta, così in un casale affacciato sul green e sulle vigne sono stati ricavati otto appartamenti dotati di cucina, arredati in caldo stile rustico, dedicati soprattutto ai golfisti e alle famiglie. Mentre nel casale in collina, il più appartato, insistono dieci stanze arredate in stile shabby chic. Varia è anche la proposta culinaria, così dalla ristrutturazione di una casa colonica ai piedi del maniero è nata La Tavernetta al Castello, con un eccellente e raffinato ristorante gourmet e dieci camere dall’atmosfera country chic: qui arrivano sulla sua tavola terra e mare, vigne e orti, un mondo di sapori e profumi esaltati dalle sapienti mani dello chef Antonino Venica e della sua brigata. Il menu, interpretato in modo lieve e contemporaneo, gioca in equilibrio fra carne e pesce, arricchito quotidianamente da molluschi e crostacei che arrivano freschissimi da Grado e Marano, che affacciano sul vicino Mar Adriatico. Ma lo chef e i cuochi della sua brigata tengono anche interessanti corsi nella rustica cucina della Casa di Caccia, antica colonica ristrutturata con muri in pietra e un gran fogolâr, simbolo e cuore delle case friulane, che si trova nell’area più appartata della tenuta, dove le vigne cedono il passo al bosco: realizzare pasta, pane e manicaretti succulenti non sarà più un’impresa per soli chef! Accanto alla Casa di Caccia si trova la fattoria, che ospita animali da cortile e, poco distante, l’apiario, parte di un progetto ecosostenibile che mira al ripopolamento delle api sul Collio. Il Gusto di Casanova, situato in una deliziosa saletta affrescata all’interno del castello, è un piccolo bistrot dall’atmosfera intima e riservata, dove viene proposta una straordinaria selezione di prodotti del territorio in un’inedita veste contemporanea. Ideale per chi soggiorna nelle eleganti camere del castello, ma anche per chi vuol concedersi una pausa gustosa e sorprendente alla scoperta delle prelibatezze friulane – tra cui saporiti e rari formaggi, salumi speciali e raffinate proposte di pesce –, il locale organizza anche aperitivi nella splendida cornice del parco secolare. L’Hosteria del Castello, invece, si affaccia, col suo verdeggiante dehor, direttamente sul campo da golf 18 buche e i suoi interni ricordano lo stile dei country club inglesi: atmosfera sobria e informale, ma di classe, ideale per un pranzo veloce e stuzzicante. Qui si gusta una cucina immediata, che si esprime rincorrendo la stagionalità e ricalcando i sapori del territorio: affettati friulani, appetitosi primi piatti, carni del cortile, erbe, squisiti e invitanti dessert, il tutto rigorosamente a km 0. Completa l’offerta del resort La Boatina, locanda con camere a tre chilometri dal Castello, con cinque stanze arredate in stile rustico friulano e La Saletta del Gusto, informale ristorantino noto per l’ottima cucina di territorio. Luogo perfetto anche per clientela business di alto livello. Grazie all’ambiente esclusivo e prestigioso immerso in un contesto estremamente suggestivo, il castello è pure cornice ideale per i matrimoni, che si possono celebrare nella cappella consacrata privata in stile neogotico oppure nel parco. La zona delle antiche scuderie all’entrata del castello non solo ospita il Wine Store Casanova, ma vi è anche stata ricavata la Vinum SPA, interamente dedicata alla Vinoterapia e articolata su 2.000 metri quadrati, con piscina interna ed esterna, nonché idromassaggio panoramico circolare esterno con vista sui vigneti, sospeso tra l’azzurro del cielo e il verde dei prati. Le proprietà benefiche e principi attivi delle uve e del vino sono alla base dei trattamenti e dei cosmetici esclusivi della Vinum SPA, dove tutto riconduce al nettare di Bacco: gli affreschi sulle pareti, i grandi tini per la vinoterapia, i massaggi con

pietre calde ricavate dalla marna del Collio, i nomi dei trattamenti, le essenze nelle saune all’aroma di uva e mosto, le tisane derivate dalle foglie di vite e succo d’uva. I trattamenti sono effettuati con cosmetici naturali agli estratti d’uva e vite creati appositamente per il Castello di Spessa Golf Wine Resort & SPA, così come l’olio di vinaccioli e al mosto d’uva per i massaggi, lo scrub corpo ai semi di vinaccioli, il fango antiage al mosto d’uva e il profumo d’ambiente. Un corner è dedicato anche alla Grappaterapia

Lo chef Antonino Venica con trattamenti dall’azione antiossidante, antinfiammatoria e tonificante che si concludono con una degustazione di grappa prodotta con le vinacce della tenuta. Al piano terra il percorso inizia con un’ampia sauna finlandese con stufa di maiolica, bagno turco, docce emozionali con cromoterapia, percorso Kneipp con pietre dell’Isonzo, shower bucket, cascata del ghiaccio, zona tisaneria, zone relax con vista panoramica, privé con tini per vinoterapia, piscina interna panoramica con idromassaggio. Al primo piano l’emozione continua e si espande in spazi preziosi dedicati ai massaggi, fino ad arrivare all’area Vinum Therapia, cuore pulsante di tutta la SPA. In questo ambiente la vinoterapia si declina in tutte le sue sfaccettature, iniziando da I Tini, la suite panoramica con gli idromassaggi cromoterapici nei tini e continuando il percorso nella Vinum Vitae Suite dove, dopo un bagno nel vino, si possono ricevere confortevoli trattamenti su lettini sensoriali cromoterapici con cosmetici prodotti dalla lavorazione di uve delle vigne del Castello. Al termine ci si può rilassare nell’area relax Le Botti, con arredi ricavati dall’ultilizzo di antiche botti, sorseggiando un calice di vino. Nell’area esterna, la bellezza della natura si fonde con esclusivi det-

tagli: la sauna finlandese, il piacere dell’acqua in piscina, la vista panoramica dalla relax lounge, l’aperitivo, i succhi d’uva, i frullati, le macedonie salutari, le piccole golosità nel bar bordo piscina. Il percorso della vinoterapia continua poi a tavola, nei ristoranti del resort, dove vengono proposti menù detossinanti e ipocalorici: “L’esperienza multisensoriale nella Vinum SPA fa scoprire lo spirito più autentico e profondo della nostra terra, le straordinarie colline del Collio”. Così commenta Loretto Pali, che ha voluto realizzare la SPA per completare la splendida offerta del resort, convinto che “nel vino c’è gioia, salute e bellezza”.

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