CNews 15

Spedizione in abbonamento postale 70% Regime Libero - Direzione Commerciale Business - Modena

Anno IV - n° 4, Dicembre 2006

Periodico di comunicazione aziendale di CPL CONCORDIA Group

Le autostrade dell’acqua CPL realizzerà un tracciato di 33 km di grandi condotte idriche per Veneto Acque

15 SERVIZIO ENERGIA A MODENA: Geotermia e Domotica promosse a scuola

CPL CRESCE IN ROMANIA: inaugurato il 21° comune in rete gas

BILANCIO SOCIALE 2005: crescono i consensi di soci, dipendenti e banche

Sommario editoriale 3

Siamo nel 2007, diamoci da fare e pensiamo al futuro area business

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Regione Veneto: grandi risorse idriche, grandi lavori

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L’autostrada delle acque venete: intervista a Ferragosti

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Parte da Concordia il Global Impiantistico di CPL

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Lavorare per i Beni dell’Umanità: Pesaro e Urbino

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Energia Verde tra gli ulivi: biogas a Francavilla (BR)

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Dalla terra il calore pulito ed economico: la geotermia

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Fermi! Ecco la domotica per le scuole

10 Progettare le cabine gas per il mondo 11 Crescono le stazioni rifornimento per autobus a metano 11 L’impianto di rifornimento metano per l’ATB di Bergamo 12 CPL in Romania: passato, presente e futuro spazio marketing 13 A San Giuseppe Vesuviano arriva il metano succede in azienda 14 Semestrale CPL Concordia 2006 in crescita 15 Misurare la responsabilità: ecco il Bilancio sociale 2005

CPL Concordia è associata a

CPL Concordia è fornitore ufficiale di

Associazione di Cooperative

Modena

C News – Periodico trimestrale di Comunicazione Aziendale di CPL CONCORDIA Group Anno IV - n. 4 Dicembre 2006 Registrato al Tribunale di Modena il 26/05/2003 con il n° 1673 La tiratura di questo numero è stata di 3.000 copie Chiuso in Redazione il 22 Novembre 2006 Direttore Responsabile EVARISTO PANCALDI Redazione FRANCESCO MANICARDI GABRIELE GRECO ROBERTO LOSCHI DARIO CAPRARA E-mail: redazione@cpl.it Grafica, Impaginazione e Stampa TIPOLITO SALVIOLI - Cavezzo (MO)

Hanno collaborato a questo numero: ALESSANDRO BARALDI, CRISTIAN BARBI, MARCO BERTOLI, PIERLUIGI CAPELLI, ROBERTO CASARI, ALESSANDRO CONTI, LUCA COSTA, VALERIA DONDI, ENZO FERRAGOSTI, GIUSEPPE GAVIOLI, RENZO GOVONI, ALESSANDRO GRANDI, ISABELLA IORI, ROBERTO LOSCHI, MONICA LUNG, GIORGIO LUPPI, EMANUELE MALAVASI, LUCA MARCHEGIANI, GIORGIO OCA, JENNY PADULA, DIEGO PALTRINIERI, MAURIZIO RINALDI, LUCA ZAPPAROLI, MAURIZIO ZERBINI In copertina: Tubature per condotte idriche di medio-grandi dimensioni (Foto Archivio Comunicazione) In controcopertina: Chiesa di San Michele in Piazza Unirii a Cluij Napoca, città che ospita la sede di CPL Concordia in Romania (Foto Archivio Comunicazione) Editore CPL CONCORDIA Soc. Coop.

Via A. Grandi, 39 – 41033 Concordia s/Secchia (MO) Tel. 0535-616.111 Fax 0535-616.300 Indirizzo internet: www.cpl.it

L’EDITORIALE

Siamo già nel 2007,

diamoci da fare e pensiamo al futuro Dalle nuove energie uno stimolo a rinnovare la cooperativa di Roberto Casari (rcasari@cpl.it)

Presidente CPL Concordia Group

S

iamo giunti quasi al termine dell’anno, e sono contento di affermare che la cooperativa sta procedendo su un trend estremamente positivo.

Si potrebbe dire che le prospettive del Semestrale e del preconsuntivo 2006 fanno quasi parte del passato: non avrebbe rilievo infatti un buon 2006 se non rappresentasse in sé un trampolino e una continuità economica per l’anno a venire. Nel 2007 ci concentreremo su alcuni ambiti: uno è la Sardegna, regione in cui finalmente sta decollando quel piano di metanizzazione di cui oggi si parla diffusamente. Non c’è quasi telegiornale che non ricordi che verrà realizzato il gasdotto Galsi che dall’Algeria approderà in Sardegna e da lì probabilmente in Francia; oltre 100 comuni hanno già chiesto di metanizzare il proprio territorio, e il Galsi porterà in Sardegna più di 2 miliardi di metri cubi per i consumi locali e altri 6 miliardi destinati al continente europeo. Siamo impegnati a presentare diversi project financing su singoli comuni e bacini: ad Alghero, ad esempio, stiamo sviluppando tutta la parte amministrativa per essere definiti promotori del progetto di metanizzazione della città. Siamo in Sardegna da diversi anni, e tutti i soci sanno cosa ha rappresentato questa regione per CPL: un bacino di 24 comuni (tutta la provincia dell’Ogliastra) nei quali la cooperativa ha investito 33 milioni di euro senza ottenere contributi, una società (Fontenergia) della quale l’anno scorso abbiamo ceduto il 51% (pur essendo più facile cedere l’intera quota di capitale) perché a noi interessava mantenere la base in un mercato di ampia prospettiva: un mercato del gas che nel suo complesso sarà di 400 milioni di Euro, estremamente interessante per dare prospettiva al nostro settore di costruzione reti nel triennio 2007-2009.

Pensare di rinnovare il futuro energetico Dallo shock energetico che ha visto nei mesi scorsi il barile di petrolio superare quota 70 dollari, lo “slogan” delle energie alternative e rinnovabili diventa un mercato: noi saremo impegnati nelle centrali che possono rappresentare fonti di energia alternative e rinnovabili. Ci occuperemo quindi di centrali a biomasse: l’ultimo progetto partito è relativo alla centrale di cogenerazione della discarica di Francavilla Fontana (BA), nella regione Puglia nella quale ci interessa svilupparci a partire dalla sede “storica” di Sant’Omero (Abruzzo). Il risparmio energetico diventerà per noi un’attività specialistica da inserire in tutte le aree: penso alla geotermia, al solare termico e fotovoltaico, penso innanzitutto ai progetti di centrali di teleriscaldamento, per le quali sempre di più le amministrazioni locali premiano i costruttori che propongono abitazioni a basso consumo energetico. A Roma alcuni immobiliaristi hanno già chiesto a CPL un progetto di teleriscaldamento per un intero quartiere di nuova costruzione, perché in base a questo l’Amministrazione comunale prevederebbe concessioni volumetriche premiando l’edilizia sostenibile. Il “guadagno volumetrico” potrebbe liberare quelle risorse che rendono vantaggiose queste tecnologie energetiche. Fin da ora siamo in grado di proporre teleriscaldamenti con sistema di riscaldamento misto, abbinando alle biomasse la cogenerazione, come già accaduto a Predazzo in Trentino.

E’ possibile inoltre trasformare il rifiuto in un valore, attraverso il lavoro di tecnici e di operai addetti alla raccolta differenziata e al recupero dei materiali di sfalcio. La logica è quella secondo cui non è solo giusto risparmiare per non inquinare o per non bruciare più energia, è giusto risparmiare perché questo si trasforma in nuova occupazione. Forse non è lontano il tempo in cui ci sarà una cointeressenza del cittadino, quando un’azienda verrà a suonare il campanello di casa per offrirsi di comprare i rifiuti che una famiglia produce, perché, fra recupero e riutilizzo differenziato, essi costituiscono una materia energetica di valore. Sarà superato pensare alle aziende di rifiuti attuali che disquisiscono di tasse e tariffe.

auguri

Gli della redazione

Pensare cooperativo, insieme industriale e intergenerazionale Un’azienda come la nostra, che non mira solo al risultato economico, cerca anche di leggere il futuro tenendo conto dell’intergenerazionalità della cooperativa. Nei nostri progetti industriali, nel nostro modo di parlare, di ragionare dobbiamo rappresentare la caratteristica di un’azienda a proprietà diffusa, di persone che la utilizzeranno e che rimarrà nel tempo. C’è chi vuole tutto e subito, e c’è chi sceglie di avere mediato il valore prodotto, in parte subito e in parte in prospettiva, e con l’orgoglio di constatare la creazione di un valore per le prossime generazioni. Occorrono anche dei “sentimenti imprenditoriali” di tipo diverso, perché è importante sostenere - come affermiamo nel bilancio sociale 2005 presentato a breve – una maggiore diffusione di conoscenza dell’economia cooperativa: come possiamo pensare che i giovani sviluppino le cooperative se non le conoscono?

Quando noi nella mission aziendale parliamo di “lavoro vero” dobbiamo sottolineare “in cooperativa vera”, perché sotto il termine di cooperativa si possono mascherare a volte forme imprenditoriali che non hanno niente a che vedere con la cooperazione così come la intendiamo noi nei valori.

Pensare di farsi socio: scelta libera e piena di cose Farsi socio è una libera scelta, e le libere scelte si fanno attraverso una conoscenza delle regole e delle dinamiche cooperative; senza soci non ci sarebbe la cooperativa, e quindi è nella natura dell’azienda l’interesse ad insistere perché ci si faccia soci. Per un giovane in particolare farsi socio significa apprendere cose nuove dell’azienda, partecipare alle assemblee per rendersi conto di come l’azienda vive il proprio mercato in termini imprenditoriali, contare secondo il principio “una testa, un voto”, come avviene nelle grandi e nelle piccole democrazie. Noi eleggiamo i nostri capi. Dovremmo preferire una piccola cooperativa, pensando egoisticamente di contare di più, piuttosto che avere l’orgoglio dell’appartenenza ad un’azienda storica di 107 anni che oggi dà lavoro e prospettive ad oltre 1000 persone? Per un giovane significa anche imparare ad anteporre al proprio modo di essere con l’azienda il modo di pensare dell’azienda.

Personalmente sono dispiaciuto che il 50% delle persone, che concorrono alla produzione del reddito, siano escluse dalla distribuzione di una parte del reddito: anche chi non è socio credo che abbia partecipato a pieno titolo ad un risultato positivo, e quindi vorrei che beneficiasse del ristorno e della suddivisione dell’utile, così si sentirebbe anche più motivato. Il problema dell’entità della quota sociale credo possa essere superato, e noi ci siamo adoperati (attraverso il TFR e altre agevolazioni) e ci adopereremo per favorire chi farà richiesta di diventare socio.

Essere soci rappresenta infine, a mio avviso, un grande valore: quello di non essere soli. Credo che nell’attuale società – che ci pone sempre di più nella condizione di dialogare con la televisione - noi abbiamo bisogno di dialogare con le persone, di condividere con la cooperativa anche i nostri problemi; pensare che c’è qualcuno che ti può aiutare nell’acquisto della casa, nell’accesso ad un mutuo, ma forse anche in un passaggio difficile della vita.

Essere in cooperativa significa non essere mai soli, e per me la solitudine è il male del Terzo Millennio. Essere in cooperativa significa pensare noi stessi (e agire) da protagonisti nel futuro.

“Buon Natale e buon anno, a chi ama dormire ma si sveglia comunque di buon umore, a chi saluta con un sorriso, a chi lavora molto e ancora si diverte, a chi va in fretta in auto ma non suona mai ai semafori, a chi riesce a non usare l’auto, a chi arriva in ritardo ma non cerca scuse, a chi spegne la televisione per fare due chiacchiere, a chi è felice il doppio quando divide a metà, a chi si alza presto per aiutare gli altri, a chi ha l’entusiasmo di un bambino e pensieri da grande, a chi vede nero solo quando è buio. A chi non aspetta Natale per essere migliore”.

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AREA BUSINESS

Regione Veneto: grandi risorse idriche, grandi lavori CPL Concordia si è aggiudicata in ATI un lotto da quasi 16 mln di Euro per conto di Veneto Acque di Luca Zapparoli (lzapparoli@cpl.it)

responsabile Area Nord Est

L

e chiamano le Autostrade dell’acqua, e in effetti ne hanno tutte le prerogative.

Più in dettaglio si tratta di un progetto di ampio respiro della Regione Veneto volto a razionalizzare la risorsa idrica e che coinvolge tutte le otto Autorità d’Ambito istituite in questi anni post-legge Galli. E che il Veneto sia ricco di questa risorsa primaria non c’è ombra di dubbio. Basta vedere la distribuzione dei punti di captazione per rendersene conto (vedi cartina a destra); sorgenti nella parte montana, pozzi nella fascia delle risorgive e attingimenti da acque superficiali in pianura.

Una distribuzione legata alla geomorfologia del territorio, che mette a disposizione acqua di scarsa qualità (le acque superficiali) là dove i consumi sono più alti. Così succede che una città come Padova, per poter soddisfare le proprie necessità, prelevi questo bene prezioso dai pozzi di Dueville, a nord di Vicenza. Perché conviene di più trasportarla che non rendere potabile quella che c’è. Ed in quest’ottica si è appunto mossa la Regione, sviluppando lo “Schema Acquedottistico del Veneto Centrale” (vedere schema allegato) che consente l’interconnessione degli acquedotti alimentati dalle risorgive pedemontane con quelli della Bassa Padovana, di Chioggia e del Polesine. L’obiettivo è appunto quello di arrivare ad una maggiore economicità e qualità del servizio dismettendo progressivamente costosi impianti di potabilizzazione. In questo panorama si innesta l’appalto integrato acquisito da CPL Concordia attraverso il Consorzio Cooperative Costruzioni e in ATI con Ing. Mantovani spa, FIP Industriale spa e Intercantieri Vittadello, con la collaborazione di Compagnia Generale delle Acque per la parte progettuale.

In breve, l’opera riguarda le tratte 7, 8 e 9 dello “Schema” con un tracciato lungo 33 chilometri che parte dall’interconnessione dell’autostrada A13 con la A4 e si dipana giù verso sud fino al comune di Cavarzere in provincia di Venezia, passando per Saonara e Piove di Sacco, solo per citare i comuni più significativi. E’ prevista la posa in opera di una condotta in ghisa

Cartina dei punti di captazione delle acque - Fonte ARPA Veneto con diametro 1000/1200 la cui fornitura è curata direttamente dal Committente ed il cui tracciato, come è facilmente presumibile, interseca molti ostacoli fra i quali il più significativo è il fiume Brenta; diverse sono pertanto le

Lavori su condotte idriche nella Regione Veneto

L’autostrada delle

acque venete Intervista con Enzo Ferragosti, capo area Veneto del Consorzio Cooperative Costruzioni (CCC) a cura di Francesco Manicardi (fmanicardi@cpl.it)

resp. Ufficio Stampa

Può descrivere brevemente il progetto dell’appalto integrato in gara per Veneto Acque?

La stazione appaltante è Veneto Acque, ed ha come compito d’istituto quello di dotare il Veneto delle grandi condotte idriche, dette dorsali. Il lavoro che ci siamo aggiudicati è una dorsale che parte da Padova e sostanzialmente arriva fino a Cavarzere. La partenza da Padova è in connessione con un’altra dorsale tra Mestre e Padova che il CCC si è aggiudicato nel 2005 sempre con il medesimo ente.

Qual è l’attenzione particolare del Veneto per la risorsa idrica che ha fatto sì che prendesse il via questo progetto?

La questione delle risorse idriche nel Veneto - come immagino anche nelle altre regioni - è uno dei temi cui si pone più attenzione. La Regione ha stanziato in questi anni decine di milioni di euro per la messa a norma della rete idrica e per la costruzione delle dor-

sali. Costituendo una società ad hoc, Veneto Acque, appunto, che gestisce i fondi regionali per la costruzione delle grandi condotte di ad adduzione, il Veneto ha dimostrato la priorità che pone al governo delle risorse idriche.

Prevedibilmente, una volta che le dorsali saranno costruite, Veneto acque manterrà in capo a sé la gestione di tutte queste infrastrutture.

Quanta importanza ha rivestito nell’appalto la progettazione esecutiva, e com’è stata portata avanti dall’ATI del CCC che è risultata vincitrice?

Trattandosi di un appalto integrato, nel bando era contemplata la possibilità di sviluppare a carico delle imprese offerenti una serie di varianti al progetto definitivo sul quale si è operato. Si è scelto lo stesso gruppo di progettazione con il quale abbiamo vinto il primo lotto, la Compagnia delle Acque, che è un’emanazione della Générale des Eaux, struttura francese che si occupa

tecnologie di posa, che, oltre alla tradizionale, comprendono il microtunnelling e la T.O.C. L’importo del contratto è di circa 15.850.000 Euro, compresa la progettazione esecutiva dell’opera.

La nostra cooperativa eseguirà il 20% del lavoro.

del settore idrico. Con il supporto della struttura di progettazione, e soprattutto delle imprese, abbiamo elaborato una serie di proposte sia dal punto di vista progettuale e sia dal punto di vista delle caratteristiche tecniche dei materiali; abbiamo presentato anche elementi innovativi circa il controllo e l’utilizzazione dell’acqua, che in qualche misura ci facevano pensare che saremo stati assolutamente in grado di competere sul terreno della qualità tecnica, perché questo è uno degli elementi di punteggio che la gara sviluppava. Poi ovviamente sapevamo che la competizione sarebbe stata agguerrita, per questo abbiamo dovuto fare un sacrificio decisamente impegnativo anche sulla componente del prezzo.

Qual è a questo punto, secondo Lei, il ruolo di CPL Concordia nel panorama delle infrastrutture venete, conoscendo già i lavori che la nostra azienda svolge, per esempio, a Padova?

CPL è una delle nostre cooperative con cui da qualche anno lavoriamo nel Veneto. CPL ha una sua storia nota, ed è uno degli elementi di riferimento nel settore delle infrastrutture, in particolar modo nel settore reti per quanto riguarda sia la gestione acquedottistica sia anche più in generale la gestione delle acque globalmente intesa. Credo che, con la partecipazione insieme al Consorzio a questo lavoro e con il successo che si è determinato, CPL farà un ulteriore rilevante passo di accreditamento nel territorio del Veneto come una delle nostre cooperative di riferimento.

AREA BUSINESS 5

Parte da Concordia il

Global Impiantistico

di Giorgio Luppi (gluppi@cpl.it)

responsabile Servizio Tecnico

di CPL

E’

del 1996 la prima esperienza di CPL nell’assunzione di un servizio integrato di gestione del calore e di pubblica illuminazione. Questa iniziativa, che ha visto la nostra cooperativa tra le prime aziende ad operare nel campo dei multiservizi tecnologici ad indirizzo energetico, è stata assolutamente positiva. Oggi sono una decina le esperienze similari in corso acquisite dalla nostra cooperativa e le potenzialità di sviluppo sono enormi.

Voglio cercare di raccontare, più che lo specifico caso, quello che Concordia e le altre commesse ci hanno insegnato. I contratti sono generalmente caratterizzati da due servizi principali: la gestione dell’energia termica (fornitura calore o servizio energia) e la Pubblica Illuminazione. Questi servizi, potenzialmente presenti presso tutte le Amministrazioni Comunali, sono voci economiche di principale rilievo nei

Secondo Lei per le aziende che lavorano a queste grandi infrastrutture, l’essere caratterizzati come cooperative ha dei plus e quali?

Penso che in generale ormai nel settore delle opere pubbliche il movimento cooperativo sia riuscito ad affermare una sua presenza prioritaria dal punto di vista non solo direzionale, ma anche nella qualità delle opere che riesce a realizzare. Laddove il movimento cooperativo si è cimentato - in Veneto e altrove, ma noi interessa il Veneto che è una regione dove tradizionalmente il movimento cooperativo non è mai stato forte come in altre aree del paese - il fatto che cooperative importanti riescano ad aggiudicarsi questi lavori e li portino a termine con successo è uno degli elementi che in qualche misura danno all’insieme del movimento cooperativo quella credibilità che in parte il movimento anche qui in Veneto si è già conquistato, ma che è un terreno dove continuamente vanno riconfermate le proprie prerogative. Credo quindi che a questo obiettivo CPL Concordia porterà un contributo significativo.

Quali sono i prossimi passi - oltre ovviamente all’inizio dei lavori sul lotto vincente - e le prospettive per il completamento di questo anello?

Per quanto riguarda il lotto appena aggiudicato, una volta formalizzato il contratto dovremo occuparci della progettazione esecutiva, dell’approvazione della stessa e dell’inizio dei lavori di realizzazione della condotta. Veneto Acque ha ancora un programma significativo di opere pubbliche per quanto riguarda le dorsali: i lavori compiuti nel lotto che stiamo già realizzando

Interno di una centrale termica bilanci pubblici e necessitano entrambi di energia (termica ed elettrica) e di manodopera qualificata per la conduzione e la manutenzione degli impian-

costituiscono un buon biglietto da visita, per cui lavorare con il movimento cooperativo è una cosa che interessa anche questo ente pubblico e in generale gli enti pubblici. Saremo attenti alle prossime opere che Veneto Acque metterà in gara e cercheremo, con la stessa perizia, la stessa volontà e anche la stessa competitività che abbiamo messo negli appalti precedenti, di partecipare e di riuscire - se avremo anche quel “briciolo” di fortuna che serve - ad aggiudicarci altre opere significative.

C’è qualcosa che vuole dire come Consorzio?

In questi 4-5 anni in cui il Consorzio Cooperative Costruzioni si è cimentato in maniera determinata sull’area Veneto abbiamo raggiunto successi ragguardevoli. Siamo presenti con la nostra testata nelle opere più significative che si sono venute realizzando in regione, primo fra tutti il passante di Mestre. Recentemente abbiamo acquisito importanti lavori anche sul settore del restauro, ad esempio la biblioteca di Verona. Partecipiamo anche alle opere pubbliche con il sistema della Finanza di Progetto: siamo stati promotori insieme ad altri della realizzazione del nuovo ospedale di Thiene, un’opera pubblica di valore assoluto per un importo di 132 milioni di euro. Direi quindi che oggi il CCC in Veneto è uno dei referenti più significativi nel settore delle opere pubbliche, non solo per la pubblica amministrazione ma anche per le altre aziende di costruzione che con noi si rapportano in maniera corretta.

ti. Non è un caso se la legge n. 10 del 1991 affronta per entrambi i settori il problema della corretta gestione degli stessi, ponendo le basi per traguardi ancora non completamente normati quali la certificazione energetica dei fabbricati, ecc.

Gli impianti hanno dunque l’esigenza di essere correttamente gestiti ma anche di essere ammodernati. Ma attenzione: ammodernati secondo una visione di insieme, insieme costituito da tutto il parco degli impianti da gestire con il giusto rapporto tra sicurezza, qualità e risparmio. Questo è il punto fondamentale in cui CPL esprime al meglio le proprie capacità. Sulla base delle esperienze pregresse vengono sviluppate proposte che coniugano gli aspetti normativi e quelli del risparmio energetico e del rispetto dell’ambiente, attraverso l’utilizzo delle più recenti tecnologie

e delle fonti rinnovabili. Il progetto pone le basi che saranno osservate per tutta la durata del contratto: ordine, razionalità, arredo urbano, risparmio e soprattutto esecuzione di una corretta e costante manutenzione sono gli elementi che caratterizzano il nostro servizio. Occorre dunque capacità tecnica e gestionale, ma anche finanziaria. Gli investimenti eseguiti ad inizio contratto sono finanziati da CPL. I servizi offerti consentono di estendere le prestazioni agli altri impianti presenti sul territorio, e in particolare all’interno degli edifici. Il tutto si configura in quel “Global Service impiantistico” che riteniamo di interpretare secondo uno stile del tutto personale.

La linea che seguiamo tende al perseguimento delle “economie di scala” tra i diversi servizi. E’ infatti evidente che non vi è alcuna differenza tra un idraulico che segue gli impianti di riscaldamento e quelli idrici, o sanitari, antincendio e così via. E’ altrettanto evidente che non vi è alcuna economia di scala tra quanto sopracitato e, ad esempio, il servizio di pulizie.

Il risultato? Valore aggiunto sul patrimonio, innalzamento della qualità dei servizi erogati e contenimento della spesa; gran parte degli investimenti si pagano attraverso il risparmio sull’energia consumata. Dimenticavo: discreto risultato economico. Un esempio concreto? Il comune di Correggio: oltre 4.700 punti luce, 40 impianti termici. A due anni dall’attivazione riscontriamo i seguenti risultati: risparmio del 17% sui consumi storici di combustibile, del 16% sull’energia elettrica. Aumento del 5% del livello di illuminamento sul 30% del territorio. Investimento per oltre 760.000 Euro sugli impianti.

La prossima sfida? Il Comune di Vigarano Mainarda in provincia di Ferrara: nel mese di Agosto è stato siglato il contratto che per 20 anni vedrà CPL Concordia affidataria del multiservizio impiantistico.

Gestione calore all’AUSL 5 di Pisa Nel contratto da 12 milioni di Euro previste installazioni ad alto rendimento di Maurizio Zerbini (mzerbini@cpl.it), responsabile di commessa per la costruzione

Nel mese di giugno CPL Concordia si è aggiudicata la gara per la gestione calore e servizi connessi per i 72 edifici di pertinenza della Azienda USL 5 di Pisa. L’importo di gara è di oltre 12 milioni di euro complessivi, per una durata di 6 anni prorogabili di ultriori 3 anni. Il contratto è stato acquisito come impresa mandataria in associazione con la ditta Elyo. La gara, alla quale hanno partecipato le più importanti imprese del settore, è stata vinta principalmente con i punteggi derivanti dal progetto tecnico, dimostrando ancora una volta la competitività raggiunta da CPL nei servizi rivolti alle aziende sanitarie e ospedaliere.

Il progetto tecnico prevede la riqualificazione degli impianti a servizio delle varie strutture, con interventi radicali soprattutto nei due maggiori ospedali di Pontedera e Volterra, e presta particolare attenzione alle problematiche relative al risparmio energetico e all’impatto ambientale. Per il raggiungimento di questo obiettivo si è prevista fra l’altro la trasformazione dell’alimentazione primaria da gasolio a gas metano delle centrali che ancora usavano questo combustibile. E’ stata programmata l’installazione di caldaie ad alto rendimento corredate da bruciatori con il sistema di analisi dei fumi in continuo che attiva la regolazione (sempre in continuo) della miscela aria combustibile, ottenendo così il perfetto rapporto di combustione. E’ prevista inoltre la posa di gruppi di cogenerazione, una tecnologia che vede CPL Concordia tra i leader di settore con oltre 500 impianti già installati.

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AREA BUSINESS

Lavorare in programmazione, per i beni dell’Umanità Anticipata di un anno la proroga contrattuale del Global Service della Provincia di Pesaro e Urbino, comprendente edifici tutelati dall’Unesco di Luca Marchegiani (lmarchegiani@cpl.it)

responsabile Area Fano

e Alessandro Conti (aconti@cpl.it)

capocommessa Global Service

N

ell’anno 2002 CPL Concordia, insieme a partners locali, ha costituito un’A.T.I. (Associazione Temporanea di Imprese) e si è aggiudicata il servizio di gestione integrata – global service - del patrimonio edilizio della Provincia di Pesaro e Urbino per gli anni 20022007. All’interno di questa organizzazione, CPL svolge il compito di capofila e coordinamento oltre a detenere circa l’80% del valore economico dell’appalto, svolto direttamente e attraverso subappaltatori, pari ad un valore annuo di 2.000.000 di Euro.

Un “Global Service” si occupa di tutto quello che serve per far funzionare un edificio: la gestione della manutenzione del patrimonio di un Ente consiste essenzialmente nel gestire il processo che parte dal sorgere dell’esigenza manutentiva e finisce nella memoria storica degli interventi fatti, passando per l’esecuzione dell’intervento, anche (e in particolare) attraverso fasi preventive e predittive. Al fine di condurre il servizio nel modo migliore si lasciano all’Ente pubblico l’espressione della volontà e il controllo, mentre al privato spetta l’organizzazione ed esecuzione: il tutto è coordinato in una gestione unitaria.

Seguendo quest’ottica, all’interno dell’ATI sono stati assegnati fra le ditte i vari compiti secondo il proprio core

business aziendale, le esperienze e le capacità maturate. CPL, conseguentemente, svolge sia il servizio di gestione calore in più di 50 edifici di proprietà o in uso dell’Amministrazione Provinciale, sia la manutenzione edile, idraulica, elettrica, di falegnameria, serramentistica, da fabbro ecc… Altri servizi riguardano la manutenzione del verde di pertinenza di tutti gli

amianto. Secondo una linea aziendale collaudata ci avvaliamo, per tutta una serie di lavori specifici, di professionalità esperte e ben integrate nel tessuto lavorativo locale e provinciale.

Proprio questa estate l’Amministrazione Provinciale ha premiato la professionalità dimostrata da CPL e dai partners, in questi anni di continua e proficua collaborazione, rinnovando il

Veduta panoramica di Urbino, dichiarata dall’Unesco “sito Patrimonio dell’Umanità”

edifici gestiti, la creazione di database per la gestione della commessa, la manutenzione di impianti tecnologici come ascensori e antincendio, lo smaltimento delle acque meteoriche e, non ultimo, la progettazione di tutti gli interventi che la Direzione Lavori richiede.

Per comprendere la complessità dei lavori e la particolarità dell’ambiente in cui quotidianamente operiamo, basti pensare che parecchi edifici scolastici ricadono nel territorio di Urbino, città patrimonio dell’UNESCO e tutelata dalla Sovrintendenza alle Belle Arti. Oltre alla manutenzione programmata o a canone, in questi 4 anni si sono svolti diversi lavori di ordinaria e straordinaria manutenzione: rifacimento di tetti, fognature, tinteggiature di diversi edifici scolastici, fornitura di centralini telefonici e sistemi informatici, fornitura di ascensori per diversamente abili nonché lavorazioni particolaL’Istituto Superiore Industrie Artistiche ri quali bonifiche di “Santa Chiara” di Urbino

contratto in essere per altri 2 anni e mezzo, cioè fino a Marzo 2010. Questo fatto ci gratifica particolarmente, perchè è una dimostrazione della fiducia che la Direzione Lavori ha nei nostri confronti: il rinnovo è pervenuto un anno prima della scadenza naturale del contratto, con conseguente particolare riconoscimento delle capacità organizzative, collaborative e professionali di tutta l’A.T.I. Questo aspetto evidenzia anche la lungimiranza dell’Amministrazione

Il logo della Provincia che caratterizza le attività di Global Service Provinciale che, dando continuità al servizio, ha ottenuto diversi vantaggi, ad esempio continuare a disporre di una buona qualità del Servizio, che, come si evince dai questionari compilati annualmente dall’utenza, ha riscosso giudizi positivi in merito ai vari trend. In media sono emerse valutazioni favorevoli sul call center, sui tecnici e sugli operai; sono diminuiti gli interventi di manutenzione riparativa, mentre sono aumentati il numero di interventi di manutenzione programmata. Quest’ultimo punto è un importante termometro per valutare e stabilire le capacità predittive e di programmazione dello strumento Global Service che si basa appunto sulla prevenzione del guasto.

Rinviare la sostituzione del gestore esperto è sicuramente conveniente, in quanto l’organizzazione richiesta per gestire un servizio di global service è piuttosto complessa: occorre diverso tempo per comprendere i meccanismi, entrare nel vivo dei problemi e gestire oltre 800 “fasi” (servizi manutentivi).

Un’altra motivazione che ha portato alla decisione di proroga, è stato il progetto ARSTEL, relativo alla “Città ideale: qualità della vita e ricontestua-

Villa Caprile, Istituto Agrario a Pesaro compreso nel Global Service della Provincia

AREA BUSINESS 7 lizzazione urbana delle aree montane della Provincia di Pesaro e Urbino”.

Tale progetto aveva come scopo interventi per la riduzione delle emissioni inquinanti, risparmio energetico, differenziazione delle fonti e l’approntamento di un sistema di supervisione e telecontrollo degli impianti termici relativi agli Istituti di scuola secondaria superiore appartenenti all’entroterra pesarese. Grazie ad ARSTEL, la Provincia di Pesaro e Urbino ha ottenuto un finanziamento regionale per perseguire questo progetto ambizioso e altamente qualificante, il tutto collegato ad un disegno ben più ampio di riqualificazione e tutela dell’ambiente dettato da direttive dell’Unione Europea. Grazie alla presentazione in Regione Marche del progetto esecutivo di tutti gli interventi in un tempo molto ridotto – circa sette giorni – si è potuto usufruire di un finanziamento pari a circa 520.000 Euro. Tutta la fase di progettazione e successiva realizzazione delle opere è stata effettuata da CPL con la concreta e puntuale collaborazione dei tecnici della Provincia.

Ad oggi tutte le 16 centrali termiche interessate dall’intervento risultano a norma, metanizzate e riqualificate. A titolo puramente indicativo e dai dati in nostro possesso, la Provincia di Pesaro e Urbino è l’unica che sia riuscita a beneficiarne, grazie alla tempestività nella redazione dei progetti, alla puntualità nella realizzazione dei lavori e nella precisione delle contabilità finali.

Altro aspetto che riveste particolare importanza è la proposta migliorativa avanzata dall’A.T.I. per il cofinanziamento di un impianto “campione” per la produzione di energia con sistema fotovoltaico, da installare sulla copertura dell’edificio sede dell’Amministrazione Provinciale. La pratica progettuale è stata approvata dalla Giunta Provinciale e l’Amministrazione ha chiesto al Ministero delle Attività Produttive di essere ammessa alle tariffe incentivanti previste dal D.M. 28.07.05 e dalla Delibera dell’Autorità per l’Energia. Si è presentato nell’ottobre scorso il progetto preliminare, redatto dal “global” e più precisamente da CPL, per la realizzazione dell’opera.

Tale progetto è stato successivamente approvato dal GRTN - Gestore della rete in qualità di soggetto attuatore - e ammesso alle tariffe incentivanti per la produzione e utilizzo dell’energia elettrica. La capofila CPL e gli altri soci dell’A.T.I. si sono dichiarati disponibili al cofinanziamento dell’opera, concorrendo al sostenimento dei costi con l’offerta di una quota nella misura del 50%.

L’esperienza di un global service come quello di Pesaro e Urbino – che nell’ambito dell’area Fano è stata replicata anche con il global service tecnologico presso il Comune di Riccione attraverso la società Geat spa - ci fornisce esperienze professionali, organizzative e relazionali (non meno importanti) di primissimo piano.

Energia verde fra gli ulivi Partito a Francavilla Fontana (BR) il nuovo progetto di sfruttamento del biogas da discarica di Roberto Loschi (rloschi@cpl.it),

responsabile Servizio Cogenerazione

L

a strada potrebbe essere una location per un film: dieci chilometri in mezzo a ulivi secolari, trulli tipici, oleandri in fiore e muretti bianchi in sasso. E’ il viatico che ha portato CPL Concordia ad una nuova importante acquisizione nel settore delle energie rinnovabili, rinnovando le importanti esperienze di Novellara (Reggio Emilia), Istrana (Treviso) e altri impianti del Triveneto, Moie (Ancona).

Con un contratto di otto anni la nostra cooperativa, tramite la controllata Energia della Concordia (EdC), si è assicurata lo sfruttamento del biogas per la produzione d’energia elettrica “verde” prodotto dalla discarica di Francavilla Fontana (Brindisi).

L’impianto avrà una enorme valenza ambientale. La captazione eviterà la dispersione in atmosfera del biogas, composto annoverato fra i maggiori ad effetto climalterante secondo il protocollo di Kyoto. La sua combustione nei cogeneratori contribuirà alla riduzione dell’utilizzo dei combustibili fossili del sistema elettrico nazionale.

La discarica ha una struttura tipica per la zona. E’ una ex cava scavata principalmente nel tufo e riempita a lotti successivi fino ad una altezza di dieci metri sopra il piano di campagna.

Una volta completata darà dimora a circa 800.000 tonnellate di rifiuti non pericolosi provenienti dal Comune di Francavilla e dai Comuni limitrofi.

CPL Concordia realizzerà per EdC l’intero impianto composto dalla sezione di captazione, aspirazione e trattamento del biogas e da quella di produzione dell’energia elettrica. La captazione verrà realizzata tramite una trentina di sonde in polietilene macrofessurato infisse nella massa dei rifiuti precedentemente trivellati per un

Progetto 3D di una parte della futura centrale di cogenerazione di Francavilla diametro di 1 metro ed una profondità di 20 metri, con interposizione di ghiaia di media pezzatura con funzione di drenaggio. Sulla testa del “pozzo” (come sono comunemente chiamate queste sonde) viene applicata una depressione che aspira il biogas per un raggio di 25 metri. Condotto in centrale tramite una rete di tubazioni (sempre in polietilene ad alta densità), il gas viene depurato e disidratato nella sezione di criotrattamento (raffreddamento istantaneo del gas con conseguente condensazione dell’umidità che esplica un’azione di lavaggio) e poi inviato ai gruppi di cogenerazione per la produzione dell’energia elettrica. I gas di scarico sono trattati nel postcombustore termico garantendo emissioni inferiori ai limiti di legge. I 2 gruppi di cogenerazione sono SINCRO 600 in grado di erogare 625 kWe ciascuno e di produrre in un anno poco meno di 10 milioni di kilowattora, pari al consumo di 3.500 famiglie; il risparmio è pari a 2,5 milioni di metri cubi di gas metano bruciato nelle centrali termoelettriche.

Il calore di raffreddamento dei motori e del gas di scarico verrà dissipato nella prima fase d’esercizio, ma è già allo studio l’applicazione di un modulo ORC (Organic Rankin Cycle) in grado di produrre ulteriori 220 kWe e 1,7

milioni di kilowattora per altre 600 famiglie. L’energia elettrica interamente ceduta in rete verrà remunerata con il sistema dei Certificati Verdi trattandosi di fonte rinnovabile. Ai valori attuali possiamo parlare di 8 centesimi di Euro per l’energia elettrica e di 11 centesimi di Euro per i Certificati Verdi per ciascun chilowattora immesso. In totale poco meno di 370 vecchie lire al chilowattora. I lavori sono iniziati a Novembre 2006 e l’entrata in parallelo della centrale è prevista per giugno 2007 con piena produzione nell’arco dei due mesi successivi.

L’investimento, di circa 3,9 milioni di Euro in tre anni, sarà in buona parte finanziato grazie alla ex Legge 488/92, parte a fondo perduto e parte a tasso agevolato.

Il contratto di gestione e manutenzione della durata di 8 anni ha un valore annuale di 300.000 Euro.

Se le discariche rimangono un problema di difficile soluzione e di incerte alternative, gli impianti come quello iniziato da Energia della Concordia/CPL contribuiscono a ridurre l’impatto ambientale e a trasformare un problema in una risorsa.

Perchè gli ulivi continuino a diventare più forti, e a donare anno dopo anno la bontà di un olio… maturo!

Panoramica della centrale di cogenerazione per biogas da discarica realizzata da CPL a Novellara (RE)

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AREA BUSINESS

Dalla terra il calore pulito ed economico Il primo impianto ad energia geotermica in provincia di Modena realizzato presso il Liceo “Fanti” di Carpi di Giuseppe Gavioli (ggavioli@cpl.it),

tecnico di commessa Energia

P

ossiamo affermare in modo inequivocabile che nel corso dell’ultimo secolo la temperatura del globo è aumentata. Rimangono, però, molti interrogativi: quant’è forte la tendenza al riscaldamento? Quale ne è la causa? Questo fatto è collegabile all’effetto serra? A molte di queste domande si potrà dare una risposta definitiva solo con decenni di ulteriore raccolta dati, ma è necessario da subito porre rimedio con la ricerca costante

La pompa di calore presente all’interno della centrale termica

Il collettore delle sonde geotermiche di tecnologie innovative appartenenti alla categoria delle fonti energetiche rinnovabili. La realizzazione di un impianto ad energia geotermica nel territorio di Modena mette in risalto la continua e attenta ricerca di CPL Concordia nel realizzare e analizzare costantemente le nuove tecnologie per verificarne i benefici.

L’impianto geotermico, che rientra nell’appalto per il Servizio energia, la manutenzione e la riqualificazione impiantistica degli impianti termici dell’Amministrazione Provinciale di Modena, è stato realizzato presso il nuovo ampliamento dell’istituto Liceo Fanti di Viale Peruzzi a Carpi (MO) ed è tra i primi (se non il primo) realizzati in Provincia con tutte le autorizzazioni necessarie degli enti competenti alla perforazione di pozzi per lo sfruttamento del calore naturale del sottosuolo terrestre.

Il concetto base dell’impianto geotermico è lo sfruttamento del calore

I COMUNICATI DELL’AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE DI MODENA Interventi di edilizia scolastica per oltre 14 milioni di Euro

Avviati nell’estate dalla Provincia numerosi cantieri nelle scuole superiori modenesi. I lavori di manutenzione straordinaria vengono terminati quasi tutti prima dell’inizio del nuovo anno scolastico. […] Da parte della Provincia di Modena ammonta a 14 milioni e 400 mila euro l’investimento complessivo attualmente in corso in interventi di manutenzione straordinaria nelle scuole superiori del territorio modenese. Il dato importante da tenere in considerazione è la crescita costante che si registra nella popolazione studentesca modenese dovuta in parte all’incremento demografico e in parte alla piena scolarità e le previsioni vanno nella stessa direzione (nei prossimi anni un ulteriore consistente incremento intorno al 7 per cento). […] Sono circa 27.500 gli iscritti alle scuole superiori, gestite dalla Provincia, i rimanenti sono iscritti alle scuole dalle materne alle medie inferiori (i cui edifici sono invece di competenza dei Comuni). […] «L’investimento finanziario è stato molto rilevante – commenta Egidio Pagani, Assessore provinciale all’Edilizia – ma le nuove opere, oltre a rispondere ai bisogni delle scuole, hanno in sé il valore aggiunto di essere realizzate secondo i criteri dell’edilizia sostenibile e della massima sicurezza, soprattutto per quanto riguarda il risparmio energetico e la prevenzione del rischio sismico».

naturale del sottosuolo. Ciò avviene attraverso la perforazione di un terreno mediante un campo di sonde geotermiche che captano l’energia e la trasportano in superficie, dove viene “trattata” da una pompa di calore geotermica che la invia direttamente al circuito idraulico.

Le pompe di calore geotermiche possono ridurre in maniera significativa il consumo di energia per il riscaldamento e il condizionamento. A differenza dei sistemi a combustibile - che producono gas serra e contribuiscono al riscaldamento globale - le pompe di calore geotermiche utilizzano energia rinnovabile. Gli impianti ad energia geotermica hanno perciò un bassissimo impatto ambientale, riducibile addirittura a zero, se anche l’energia elettrica utilizzata dalla pompa di calore fosse prodotta in maniera pulita, facendo ricorso a pannelli fotovoltaici.

Attualmente non esiste sistema di riscaldamento e condizionamento altrettanto efficace delle pompe di calore geotermiche in grado di ridurre le emissioni di gas serra e il conseguente impatto sul riscaldamento globale.Osservando il risultato finale della realizzazione dell’impianto geotermico del Liceo Fanti (foto in basso a destra) si può facilmente intuire che anche l’impatto ambientale in superficie, una volta completato il lavoro, è pressochè nullo.

L’impianto è costituito da 10 sonde geotermiche poste ad una distanza di 7 metri l’una dall’altra; queste sonde raggiungono la profondità di 110 metri, calcolata in base alla tipologia di terreno sottostante che è in grado di smaltire 55/65 Watt/metro. All’interno di ciascuna sonda sono stati posizionati un tubo in andata e un tubo in ritorno collegati ad “U” in profondità. I 2 tubi (in polietilene con diametro di 40 mm) sono immersi in una camicia di bentonite e cemento per assicurare un buon contatto termico tra i tubi e la parete della perforazione.

Analizzando la distribuzione della temperatura degli strati profondi del terreno si riscontra che al di sotto dei primi 20 metri – nei quali la tempe-

ratura è costante e pari a 10°C - la temperatura non è influenzata dall’irraggiamento solare ed aumenta di circa 1°C ogni 33 metri di profondità.

La pompa di calore è alimentata da corrente trifase a 380 V per arrivare ad una potenza termica totale di circa 55 KW. L’installazione di una unità pompa di calore bistadio in alternativa alla classica pompa di calore monostadio permette di sfruttare due circuiti frigoriferi completi (compressori e relative coppie di evaporatori/condensatori) che, grazie alla regolazione del microprocessore, consentono di ottimizzare il rendimento in funzione delle temperature esterne. Il microprocessore consente di modulare il funzionamento della pompa di calore BRINE-WATER sulla base dei fabbisogni reali dell’edificio e non dei valori teorici di dispersione di picco (temperature rigide) che si verificano solo per pochi giorni all’anno.

E’ importante sottolineare la possibilità di ottenere, utilizzando le stesse tubazioni interrate, il raffrescamento degli ambienti nel periodo estivo.

Grazie infatti al sistema denominato “natural cooling” - attualmente installato sul nostro sistema geotermico - con il semplice funzionamento di una pompa di ricircolo, a costo praticamente zero, è possibile arrivare ad uno step intermedio di raffrescamento ottenendo il cosiddetto comfort abitativo.

Il foro di scavo con le sonde di andata e ritorno a quota 110 metri

Piazzale riasfaltato dopo la realizzazione delle sonde; a sinistra, a fianco dell’ampliamento della struttura scolastica, la centrale termica

Realizzazione di perforazioni (diametro di 120 mm) per l’inserimento delle sonde, effettuate in prossimità dell’edificio da riscaldare

Al Fanti di Carpi il calore arriva dal sottosuolo

E’ stata costruita secondo i criteri dell’edilizia sostenibile e del risparmio energetico la nuova palazzina di 17 aule del liceo scientifico Fanti di Carpi che sarà consegnata agli studenti per l’inizio del nuovo anno scolastico e risolve gli ormai annosi problemi di sovraffollamento dell’istituto (sono 1232 gli iscritti quest’anno, 130 in più dell’anno scorso). L’edificio è infatti dotato di un impianto di riscaldamento geotermico. «E’ un sistema innovativo che coniuga risparmio energetico ed efficienza – commenta Egidio Pagani, assessore provinciale all’Edilizia – e ci pone all’avanguardia. Questo infatti è il primo impianto di questo tipo nel territorio modenese e uno dei pochissimi in Italia». L’impianto è costituito da 12 pozzi profondi un centinaio di metri nei quali una pompa farà circolare acqua che si scalderà a contatto con il calore naturale del terreno e potrà garantire la copertura dell’80 per cento del fabbisogno di riscaldamento.

AREA BUSINESS 9

Fermi! Ecco la

Domotica per

le scuole

Realizzato il progetto di RISCALDAMENTO ATTIVO E ILLUMINAZIONE INTELLIGENTE presso l’Istituto ‘E. Fermi’ di Modena, nell’ambito del Servizio Energia di CPL per la Provincia di Marco Bertoli (mbertoli@cpl.it) e Diego Paltrinieri (dpaltrinieri@cpl.it)

tecnici di commessa Servizio TECNET

S

e vi chiedessero cos’è la ‘domotica’, cosa rispondereste? I più attenti ai significati nascosti nei neologismi direbbero che si tratta dell’applicazione dell’informatica agli edifici, ma probabilmente non saprebbero tradurre in un esempio pratico la loro definizione. Domotica deriva da “domus” (casa) e da “informatica” e significa appunto informatizzare la casa o l’edificio per migliorare la qualità dell’abitare. Il servizio Tecnet di CPL è orientato da alcuni anni alla promozione e applicazione di sistemi domotici e recentemente ha ottenuto l’incarico dalla Provincia di Modena di sensibilizzare l’argomento a partire dalle scuole superiori.

Presso l’Istituto Tecnico “E. Fermi” di Modena sono stati individuati 56 ambienti (aule, laboratori e uffici) all’interno dei quali realizzare: 1. Il Riscaldamento Attivo: controllo della temperatura nell’ambiente in base all’effettiva occupazione, in modo tale da non superare il limite di legge di 20°C durante l’orario di lezione e poter ridurre l’apporto di calore qualora il locale si svuoti; 2. L’Illuminazione Intelligente: quando la stanza risulta inutilizzata da alcuni minuti la luce si spegne automaticamente, per poi riattivarsi ad un nuovo ingresso solo se il livello di irraggiamento esterno risulterà insufficiente per illuminare naturalmente il locale.

In questo modo si potrà: - ottenere risparmio energetico pur garantendo il comfort ambientale, riducendo al minimo gli sprechi; - avere un controllo centralizzato con possibilità di trasmettere i dati sulla rete tcp/ip che connette le scuole della Provincia; - utilizzare la supervisione come strumento didattico, con l’obiettivo di sensibilizzare gli studenti al risparmio energetico.

Ma come si presenta all’atto pratico il sistema appena installato? Entrando in aula studenti e insegnanti noteranno sul soffitto uno o più rilevatori di presenza, vedranno nuove valvole

L’ingresso dell’Istituto Tecnico Industriale “E. Fermi” di Modena motorizzate poste sui radiatori e si arrovelleranno sulla funzione di un misterioso ‘regolatore’ posto sopra la porta d’ingresso: queste apparecchiature ‘dialogano’ tra di loro attraverso un bus dati standard e consentono di centralizzare sul computer di supervisione le informazioni sul funzionamento dell’impianto, traducendole in forma grafica attraverso intuitive planimetrie.

Questi dispositivi sono programmati individualmente perciò in caso di guasto di un’apparecchiatura non è compromessa la funzionalità del resto del sistema ed in caso di mancanza

Alcune schermate del computer di supervisione che mostrano le planimetrie dei vari piani dell’Istituto con impianti attivi o spenti

Il sistema di riscaldamento attivo

di comunicazione ogni regolatore può

Il sistema di riscaldamento attivo garantisce il controllo della temperatura all’interno del locale. Tramite un sensore di presenza e la sonda di temperatura ambiente, installati in ogni locale, è possibile gestire l’apertura e la chiusura degli attuatori elettrici montati sulle valvole dei radiatori presenti nella stanza.

In pratica, se la temperatura rilevata soddisferà il setpoint impostato, il sistema chiuderà le valvole dei radiatori di tale aula per mantenere la temperatura richiesta in ambiente.

Sarà sempre possibile in futuro aumen-

Il sistema di illuminazione intelligente

pio videosorveglianza ed antincendio,

Il sistema di illuminazione intelligente proposto prevede l’ottimizzazione del consumo di energia dedicata all’illuminazione delle aule. In assenza di persone all’interno del locale considerato, la luce si spegne dopo un determinato tempo e si riattiva ad un nuovo ingresso. Inoltre, il consenso all’accensione delle luci sarà dato da appositi sensori di luminosità che, in condizione di illuminazione sufficiente, ne inibiranno l’attivazione, impedendo così inutili sprechi. Le funzioni di attivazione e spegnimento della luce possono essere in automatico, grazie agli appositi sensori, oppure in manuale attraverso tradizionali interruttori comandati tramite chiave.

di termoregolazione automatica già

operare in modalità stand-alone. tare il numero dei locali controllati, variare la programmazione in corrispondenza di mutate esigenze, o connettersi ad altri servizi quali ad esemoltrechè interfacciarsi ai controllori installati da CPL presso la centrale termica dell’istituto.

A quel punto, nessuno studente del Fermi potrà giustificarsi per il fatto di non conoscere il significato del termine domotica…

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AREA BUSINESS

Progettare le cabine gas per il mondo Commesse in Romania, ALGERIA e Bahrain per i Gruppi di riduzione gas progettati e realizzati nell’officina CPL di Giorgio Oca (goca@cpl.it)

settore costruzioni Divisione Impianti

N

uove opportunità si sono aperte per CPL Concordia nell’ambito della costruzione di impianti per la misura e la regolazione della pressione del gas naturale in promettenti nuovi mercati.

CPL Concordia si è infatti aggiudicata importanti commesse che vedranno la loro installazione in territorio estero. Questo importante risultato è stato ottenuto grazie ad un’intensa collaborazione all’interno della divisione Impianti tra attività di progettazione e di costruzione, allo scopo di proporre offerte di gara altamente competitive. L’esperienza decennale e l’elevata capacità della divisione hanno infatti permesso una piena caratterizzazione tecnica del prodotto già in fase di preventivazione garantendo l’ottimizzazione della previsione e gestione dei costi in ogni fase della produzione.

La fornitura più importante, del valore di 629.000 Euro, ha come cliente finale la TransGaz S.A., società statale rumena leader nel trasporto e nella distribuzione del gas naturale. Questa consiste nella costruzione chiavi in mano di ben 23 gruppi di riduzione e misura, con portate variabili tra i 1000 ed i 3000 Nm3/h, interamente contenute all’interno di armadi metallici termoisolanti. Una parte di questa fornitura sarà anche dotata di un sistema di telecontrollo in grado di:

• memorizzare i parametri di lavoro della cabina, quali pressione d’ingresso, pressione regolata e portata corretta; • rendere monitorabili tali parametri a distanza in modo che l’operatore, durante gli interventi di ispezione e/o manutenzione, attraverso l’uso di un PC possa avere sempre sotto controllo le condizioni di lavoro della stazione; • impostare allarmi che, attraverso l’invio di SMS, possano segnalare all’operatore il discostarsi dei parametri di lavoro reali da quelli effettivi di esercizio.

Compito di CPL sarà inoltre provvedere alle operazioni di manutenzione di dette stazioni per un numero minimo di 3 anni. Per lo svolgimento di quest’attività e per la formazione in loco di personale specializzato risulterà di fondamentale importanza l’appoggio logistico fornito dalla succursale di CPL in Romania a Cluj Napoca.

L’intera fase di costruzione e assemblaggio dei gruppi di riduzione verrà portata a termine all’interno dei locali dell’officina CPL di Concordia (MO).

Una seconda fornitura consiste nella costruzione di una stazione di riduzione e misura del gas naturale con portata di circa 2500 Nm3/h per la Danieli Spa, multinazionale italiana, operante nel settore siderurgico. Si tratta di un progetto di dimensioni inferiori rispetto al precedente, ma

Skid di riduzione (con pensilina aperta) e Skid di filtrazione e misura (con pensilina chiusa)

Particolare dei riduttori di pressione con prese di impulso

Operazioni di carico dello Skid imballato per la spedizione in Algeria

molto interessante dal punto di vista dell’ingresso di CPL Concordia in nuovi mercati emergenti. La stazione in oggetto infatti si integrerà all’interno di un nuovo impianto per la produzione di acciaio inossidabile, localizzato nello stato medio-orientale del Bahrain, con il compito di fornire gas naturale ai bruciatori dell’altoforno ad una pressione non superiore ai 4 bar.

Allo scopo di renderla più facilmente trasportabile, la stazione è stata completamente assemblata su skid nei

locali dell’officina CPL per poi essere trasportata via nave a destinazione.

Sempre nell’ambito di stazioni di riduzione e misura installate su skid, più recentemente CPL Concordia si è aggiudicata tre commesse del valore di 80.000 Euro ciascuna destinate al territorio algerino. Viste le incoraggianti premesse, è prevedibile che questo sia il promettente inizio di una fruttuosa espansione del know-how di CPL Concordia all’estero.

I vari step dell’Ufficio Progettazione Impianti: dalla richiesta d’offerta alla verifica della consegna

Le reti del gas e le cabine di stoccaggio e vaporizzazione GPL nei Paesi Arabi

di Alessandro Grandi (agrandi@cpl.it), ufficio progettazione Divisione Impianti – Mercati Esteri

di Valeria Dondi (vdondi@cpl.it), ufficio progettazione Divisione Impianti

In seguito ad una richiesta d’offerta, sia essa pervenuta direttamente o tramite la rete commerciale di CPL Concordia, l’ufficio Progettazione della Divisione Impianti analizza la possibilità di competere con antagonisti esteri - in questo periodo specificatamente algerini e medio orientali, ma in futuro anche sud-americani - per lo studio di fattibilità e la successiva fornitura al cliente finale, secondo le specifiche tecniche e le normative di riferimento dell’impianto in oggetto.

Il compito iniziale riguarda l’analisi delle esigenze e l’emissione dei documenti progettuali che il cliente richiede, alle quali segue l’elaborazione dell’offerta economica compatibile con il mercato d’appartenenza sulla base di una progettazione accurata e dettagliata dell’impianto in tutti i suoi aspetti costruttivi e funzionali, con una particolare attenzione rivolta al rispetto dell’ambiente, al risparmio energetico, nonché ad un basso impatto dei costi di gestione e manutenzione del sistema nel suo complesso. Pertanto, se da una parte l’affinamento e la riduzione dei costi possono essere sinonimo di acquisizione della commessa, la competizione prosegue sul versante tecnico, per offrire una proposta allettante al cliente estero in modo da tutelarlo e stimolarlo a nuove collaborazioni, prospettandogli la gestione globale dei servizi che CPL può offrire (e che magari il cliente non conosce), così da ottenere fiducia sui mercati esteri del gas e relativi indotti.

Una volta acquisito il lavoro, tutto il materiale facente parte del primo stadio di progettazione viene riversato nella fase esecutiva per la realizzazione dell’impianto e l’assistenza alla stesura della documentazione tecnica, necessaria ai fini dell’omologazione e approvazione presso i vari enti di competenza.

Ultima fase, non meno importante, è quella di verificare il normale svolgimento delle lavorazioni fin qui pianificate, per poi sovrintendere e qualificare i risultati: se in fase esecutiva i risultati sono discordanti occorre lasciarne traccia motivata al fine di modificare e migliorare quegli aspetti che hanno evidenziato problemi o insufficiente positività, per una piena conferma dei risultati alla consegna dell’impianto.

Dall’inizio di quest’anno l’ufficio progettazione della Divisione Impianti si sta cimentando in modo assiduo con la progettazione di impianti e di reti del gas in paesi esteri, in particolare mediorientali (Giordania, Bahrain, Emirati arabi, Arabia Saudita, ecc..) e nordafricani.

In alcuni casi si tratta di progettazione finalizzata alla fornitura del prodotto finito (come cabine del gas o stazioni di stoccaggio e vaporizzazione del GPL), in altri di sola progettazione consegnata al cliente, come nel caso della progettazione della rete gas di Amman, la capitale della Giordania. In particolare nei paesi mediorientali l’utilizzo del gas GPL si sta affermando in quanto economicamente conveniente. Infatti il GPL è un prodotto di scarto della lavorazione del petrolio che abbonda in quei paesi; inoltre, se bruciato, il GPL ha un potere calorifico superiore a quello del gas metano.

Ci siamo visti quindi protagonisti della progettazione di centrali di stoccaggio e vaporizzazione a servizio di grandi stabilimenti industriali come acciaierie, ma anche di impianti a servizio di città. Esempio tipico è stato la progettazione di una centrale di stoccaggio e di vaporizzazione di GPL e della relativa rete gas a servizio di clienti residenziali di una lottizzazione della città di Amman, realizzato per conto di un’azienda libanese di Beirut che, tra l’altro, aveva richiesto a CPL di essere partner nella realizzazione di tale rete. Gli ultimi contatti, a progetto finito, sono avvenuti all’inizio della guerra israelo-libanese, durante la quale i nostri clienti sono dovuti scappare dal loro paese.

Molto stimolante, dal punto di vista della progettazione, si è rivelata la collaborazione, ovviamente in lingua inglese, per una progettazione estera che risulta per diversi aspetti differente rispetto a quella nazionale.

Infatti, mentre in Italia il progetto emesso è valido solo per il sito in cui è stato contestualizzato, all’estero - e in particolare in paesi come quelli mediorientali - la progettazione dell’impianto, della rete, dell’edificio, viene spesso decontestualizzata già in fase di emissione dei documenti per essere valida e riproducibile in più siti aventi caratteristiche analoghe.

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Alessandria-Napoli-Bergamo: crescono le stazioni per autobus a metano Inaugurato il cantiere di costruzione della stazione rifornimento metano per autobus nella città atalantina di Cristian Barbi (cbarbi@cpl.it)

capocommessa Div. Impianti Gas

N

el mercato dell’autotrazione, in forte sviluppo soprattutto nelle zone in cui è più forte il problema dell’inquinamento atmosferico, CPL Concordia è ormai una realtà consolidata con esperienza pluriennale. La cooperativa si è distinta sia nella costruzione di impianti al servizio dei privati cittadini (con tempi di rifornimento limitati a 2-3 minuti, come per gli altri combustibili liquidi) sia di impianti per il rifornimento di flotte private di particolari dimensioni (autobus, veicoli per la raccolta di rifiuti, ecc…)

Il primo impianto per veicoli a basso impatto ambientale di questo tipo realizzato da CPL, situato a Mercato San Severino (SA) è inizialmente nato esclusivamente per la distribuzione del metano ed è stato successivamente trasformato in policarburanti. Altre esperienze positive sono state: la costruzione dell’impianto di Alessandria per conto del CISI (attuale AMAG), caratterizzato da un unico impianto di compressione con diversi punti di erogazione per il rifornimento sia dei privati sia dei mezzi dell’azienda di trasporto locale; la realizzazione per l’A. N.M. S.p.A. (Azienda Napoletana Mobilità) di Napoli di un impianto di distribuzione di gas naturale per autotrazione, adibito al rifornimento della flotta di bus a metano all’interno del proprio deposito di Via Nazionale delle Puglie.

La fornitura è stata del tipo “chiavi in mano”, completa delle opere civili, di tutti gli accessori necessari al buon funzionamento dell’impianto e comprensiva del progetto esecutivo, della messa in esercizio dell’impianto e del training del personale. La struttura risulta essere tra le più grandi in Italia essendo in grado di rifornire una flotta con le seguenti caratteristiche: • Consumo unitario massimo giornaliero dei bus: 200 Smc (standard metri cubi) di gas • Consumo unitario medio giornaliero dei bus: 160 Smc di gas • Numero dei bus iniziale: 30 • Numero massimo dei bus a regime: 100 Nello scorso mese di settembre è stato infine inaugurato il cantiere per la costruzione di una stazione di rifornimento gas metano per il rifornimento veloce degli autobus a servi-

zio dell’Azienda Trasporti di Bergamo (ATB). Grazie a questo progetto l’Amministrazione conta di ridurre drasticamente le emissioni di anidride carbonica nell’atmosfera dei mezzi di trasporto.

Le interviste in occasione dell’inaugurazione dei lavori

La stazione di rifornimento metano di Alessandria

L’impianto di rifornimento metano per l’ATB di Bergamo di Francesco Manicardi (fmanicardi@cpl.it) resp. Ufficio Stampa

L’

impianto di rifornimento a metano, il cui cantiere ha preso il via lo scorso settembre presso la Sede ATB, è una delle più significative iniziative dell’accordo di programma tra Regione Lombardia e Comune di Bergamo per la metanizzazione del parco autobus e per la realizzazione delle relative infrastrutture, ed è coerente con le linee di principio definite dal “Libro Azzurro” regionale, teso ad accelerare il processo di miglioramento della qualità ambientale.

Il contributo regionale complessivo per il rinnovo del parco circolante con veicoli ecologici, di cui beneficiano anche gli altri partner di ATB Consorzio, ammonta a 6,6 milioni di euro: ATB ha beneficiato di tali finanziamenti per il rinnovo di 10 autobus a gasolio ecologico che sono stati immatricolati in settembre e di altri 14 autobus a metano che saranno immatricolati entro il prossimo anno.

Per quanto riguarda le infrastrutture, già nel corso dell’anno 2005 sono state completate le opere di adeguamento delle officine ATB alla riparazione dei veicoli a metano.

CPL Concordia si è aggiudicata il contratto per la fornitura e posa in opera delle apparecchiature, dei materiali e delle opere di realizzazione dell’impianto di rifornimento metano o, più precisamente, la “Stazione di distribuzione di Gas Naturale Compresso”. La stazione sarà adibita al rifornimento veloce degli autobus presso il deposito ATB, sarà allacciata al metanodotto

cittadino e sarà costituita da due Unità di compressione da 160 KVA ciascuna. Il sistema di rifornimento “veloce”, dedicato alle flotte aziendali, prevede 2 distributori elettronici del gas compresso (tipo alta portata con doppio erogatore) per rifornire contemporaneamente 4 autobus con una portata massima di 460 mc/h.

L’intero impianto è stato concepito con criteri modulari e la potenzialità della stazione potrà essere ampliata in futuro semplicemente aggiungendo unità di compressione e sistemi di distribuzione addizionali. In tal modo l’investimento può essere distribuito in funzione dell’andamento delle necessità dell’azienda nel tempo.

I lavori comprendono la realizzazione di una cabina di trasformazione e distribuzione di energia elettrica della potenza di 400 KVA, di una cabina contenente le due unità di compressione, di quattro postazioni di rifornimento e di una pensilina di copertura di tutta l’area interessata.

Il valore dell’intervento, comprensivo dei lavori di adeguamento dei locali e degli impianti dell’officina, ammonta a 2,2 milioni di euro.

Fausto Amorino, Assessore all’Ecologia: “La scelta è quella di un combustibile pulito, che riduce in questo modo le emissioni di anidride carbonica. Il metano ha avuto una forte presa sul riscaldamento, ma ora dobbiamo puntare sul trasporto, pubblico e privato, con l’obiettivo di ampliare gli impianti di rifornimento sul territorio che saranno un ottimo incentivo per la diffusione delle auto a metano”.

Maddalena Cattaneo, Assessore alle Politiche della Mobilità: “Questi progetti assumono un ruolo fondamentale per la qualità del nostro ambiente e della nostra vita, e il Comune ci crede fermamente. Anche per questo motivo Palazzo Frizioni ha contribuito a queste politiche di mobilità con un finanziamento di 611.000 Euro”.

Gianfranco Manzecchi, Presidente dell’ATB Bergamo: “La prospettiva è di rendere disponibile questo servizio per tutte le flotte pubbliche (Vigili Urbani, Posta, veicoli per portatori di Handicap, ecc.) della realtà di Bergamo e dell’interland, concorrendo ad incrementare l’utilizzo dei mezzi a metano”.

Gianni Scarfone, Direttore Generale dell’ATB Bergamo: “ATB opera nell’area di 28 Comuni e gestisce il servizio per circa 340.000 abitanti; ogni giorno sui nostri autobus ci sono circa 80/90.000 persone che utilizzano i nostri servizi. Gli autobus sono 200 (140 direttamente gestiti da noi e altri 60 convenzionati); con l’introduzione del metano avvieremo la progressiva sostituzione dei mezzi a gasolio con i nuovi a metano. Il contributo alla qualità della vita dei bergamaschi, sia diretto – la riduzione a zero delle emissioni - che indiretto – perché evita a migliaia di persone l’obbligo all’uso del mezzo privato – è stato una parte importante del bilancio ambientale redatto dall’azienda”.

Nel cantiere ATB si inaugurano i lavori con lo scavo delle prime fondamenta

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AREA BUSINESS

CPL in Romania: passato, presente e futuro di Renzo Govoni (rgovoni@cpl.it)

responsabile Area Romania

e Monica Lung (mlung@cpl.it)

responsabile Amministrativa sede Cluj-Napoca

Un po’ di storia L’avventura di CPL Concordia in Romania risale agli inizi del 2000 con l’acquisizione di un contratto di lavoro per rifacimenti reti trasporto gas per conto di Distrigaz Sud con finanziamento da parte della Banca Mondiale. Detto contratto, acquisito in collaborazione con altre due società delle quali una italiana e l’altra rumena, è stato eseguito nel 2002.

In quel periodo è stata modificata la legge per l’assegnazione dei contratti di concessione per i servizi pubblici, con l’introduzione anche per le società private della facoltà di acquisire contratti di concessione nel settore della distribuzione gas aprendo note-

Esistono in Romania notevoli opportunità nei settori di competenza di CPL Concordia (gestione calore, odorizzazione, fornitura cabine di riduzione e misura) oltre che nella distribuzione gas in cui già operiamo. In considerazione delle notevoli opportunità offerte dal Paese è prioritario con-

il rifacimento di reti gas in varie città della Romania, compresa la capitale Bucarest. Per motivi indipendenti da CPL, Distrigaz Sud, di propria iniziativa e senza motivazioni, ha deciso di annullare il contratto; per questo fatto CPL ha avuto diritto a farsi pagare una penale di 500.000 Euro, dei quali 375.000 già incassati, con previsione di pagamento dell’ultima rata di 125.000 al 15 Dicembre 2006.

Il presente Per la gestione dei contratti di concessione CPL ha costituito una società di diritto rumeno denominata “CPL Concordia Filiala Cluj Romania”, controllata al 100%, la quale nel corso del 2006 ha ottenuto la certificazione Iso 9001 e Iso 14000 avendo proprio in questi giorni superato brillantemente la verifica semestrale dell’applicabilità di dette certificazioni.

Veduta della città medioevale di Sighisoara metri cubi, con un numero di oltre 7000 utenti allacciati. Attualmente CPL Romania ha una struttura di 26 dipendenti tra impiegati e operai che portano avanti l’attività corrente della società.

Il futuro

L’inaugurazione della rete gas nel comune di Cehui Silvanei voli opportunità in questo settore.

CPL, essendo già presente in Romania e consapevole delle opportunità offerte dalla modifica della normativa, ha deciso di entrare nel settore della distribuzione gas costituendo una propria sede a Cluj-Napoca, situata nel nord della Romania, nella regione storica della Transilvania; Cluj è una città di 380.000 abitanti, sede di un’importante Università che ospita 150.000 studenti.

Dal 2001 quindi CPL ha partecipato con successo a varie gare per l’assegnazione dei contratti di concessione di distribuzione gas, riuscendo ad acquisire il contratto in 23 comuni situati nelle province di Cluj, Satu-Mare, Salaj e Alba. Pur essendo maggiormente rivolta all’attività di distribuzione gas, CPL non ha tuttavia tralasciato di sviluppare l’attività iniziale di costruttore di reti e nel 2004 ha chiuso un nuovo contratto con Distrigaz Sud, per un importo di oltre 15 milioni di Euro, sempre per

In 20 dei 23 comuni per i quali si è acquisito il contratto di concessione la rete di distribuzione è già totalmente o parzialmente realizzata, con utenti già in gas, mentre per un comune si prevede la messa in funzione entro la fine dell’anno. Rimane da realizzare la rete di distribuzione in soli due comuni, nei quali non si è proceduto per scelta dato che, dopo l’acquisizione dei contratti di concessione, è stata modificata la normativa sulla metodologia di allacciamento del distributore alla rete nazionale di trasporto che comporta oneri aggiuntivi per CPL. Prima di procedere alla realizzazione della rete di distribuzione si vuole raggiungere un accordo con le autorità per recuperare tali oneri. Nel mese scorso si è svolta la cerimonia per la messa in funzione del Comune di Cehu Silvanei alla presenza delle autorità locali e provinciali.

Si prevede di chiudere l’esercizio del 2006 con un utile dopo imposte dell’ordine di 250-300.000 Euro, con una vendita di gas di oltre 14 milioni di

La Romania è un paese in forte sviluppo, che negli ultimi 2/3 anni è cresciuto ad un ritmo del 5-7% annuo (quando il resto dell’Europa si è attestato sotto il 2% e l’Italia attorno all’1%) e che aderirà all’Unione Europea a partire dal 1° gennaio 2007. Gli ultimi due anni hanno portato in Romania investitori da tutta Europa (con predominanza per francesi, tedeschi, italiani), una grande crescita hanno avuto il settore immobiliare e quello dei servizi. Sono stati privatizzati i settori statali dell’energia elettrica, del gas e dei servizi comunali. L’immagine che offre attualmente la Romania cambia mese dopo mese e da parte del governo rumeno sono stati fatti sfor-

solidare e accrescere la presenza di CPL nel settore della distribuzione gas con l’acquisizione di nuovi contratti di concessione ottenibili attraverso la partecipazione alle gare indette dal Ministero dell’Industria e Commercio o per acquisto di concessioni già acquisite da altri operatori; a tal proposito siamo in trattativa per l’acquisizione della concessione di Nassaud - gestita dalla società Garant Service - che ha già operanti oltre 1.300 utenti.

Per lo sviluppo degli altri settori si dovrà intensificare la collaborazione tra il personale operante in Romania e il personale operante in Italia. La potenzialità di tale cooperazione è già stata verificata con successo, dato che con il supporto del personale operante in Romania la Divisione Impianti si è aggiudicata la fornitura di oltre venti cabine di riduzione e misura per Transgaz (gestore della rete nazionale di trasporto gas). La stessa cooperazione dovrà essere realizzata e intensificata anche con le altre divi-

La cerimonia “solenne” di accensione della prima fiamma zi ingenti per dare una garanzia in più alle società straniere interessate a svilupparsi qui, presentando una legislazione stabile in conformità con quella europea.

sioni, non escludendo la possibilità di istituire qui in Romania una sezione commerciale che si occupi esclusivamente della ricerca di opportunità per le divisioni menzionate.

SPAZIO MARKETING 13

A San Giuseppe Vesuviano arriva il metano IL PUGILE Patrizio Oliva testimonial della PROSSIMA campagna di allacciamento gas di Sandro Canale (scanale@cpl.it)

responsabile d’esercizio dell’impianto

e Gabriele Greco (ggreco@cpl.it)

responsabile Ufficio Comunicazione

“Q

uelli del gas qui a San Giuseppe stanno facendo miracoli. I lavori di ripristino della rete, dimessa dal 1992, sono terminati in tempi record, e l’impianto - rete gas, cabine e riduttori - è completamente funzionante in tutte le zone del paese”: queste le parole pronunciate pubblicamente dal Sindaco di San Giuseppe Vesuviano Antonio

Agostino Ambrosio, che il 3 novembre scorso in occasione di un importante incontro di boxe svoltosi nel comune del napoletano (e trasmesso in diretta su RAISAT) ha parlato pubblicamente di CPL Concordia e di Coopgas manifestando la sua soddisfazione circa la rapidità di intervento per rendere finalmente fruibile a tutti il servizio gas in rete, dopo le opportune verifiche di sicurezza.

L’impianto, costruito a partire dal 1995 da una società locale, è stato ultimato nel 2001 ma da allora era rimasto praticamente inattivo. CPL Concordia, una

SAN GIUSEPPE VESUVIANO, “La città del commercio” a cura della Dott.ssa Paola Acqua, coordinatrice della testata giornalistica “Tribuna Vesuviana”

San Giuseppe Vesuviano è un’amena e ridente cittadina della Provincia di Napoli, posta a 3 km alle falde del Vesuvio e a 25 km da Napoli. Si eleva a 85 metri sul livello del mare, dal quale dista 12 km, e si estende su un’ampia e fertile pianura dal clima dolce e saluberrimo, con una popolazione di circa 30.000 abitanti.

Famosa è l’operosità e la laboriosità dei sangiuseppesi che, lavorando con intraprendenza, passione e intelligenza hanno consentito di far conoscere al mondo intero una realtà produttiva di prim’ordine che è considerata dagli imprenditori “La città del commercio” per eccellenza.

San Giuseppe Vesuviano, però, non è solo nota per la produzione del tessile e dell’abbigliamento, ma è anche la patria originaria del famoso provolone “Auricchio” conosciuto in tutto il mondo, e sede di rinomate fabbriche di confetti e coloniali, di legumi, di frutta candita, di liquori che rappresentano un ulteriore elemento determinante per l’economia del paese. Inoltre, annovera tra i suoi figli più famosi i poeti Enzo Bonagura, autore di indimenticabili canzoni come “Sciummo Maruzzella”, “Scalinatella” ecc.; Gennaro Carbone, autore della celeberrima “Amore Amaro”, Giuseppe Casillo e Agostino Nappo. Tra le opere monumentali spiccano il Santuario dedicato al Santo Patrono, progettato dall’ing. Francesco Foschini e ubicato nella grande piazza Garibaldi, e il Monumento dei Caduti sangiuseppesi nella Prima Guerra Mondiale, inaugurato il 26 luglio 1938 dall’allora Principe ereditario Umberto di Savoia. Nell’ultimo cinquantennio, nonostante i non indifferenti danni subiti nell’ultima guerra mondiale, la città ha molto arricchito il suo patrimonio edilizio e centinaia di nuovi fabbricati sono sorti dappertutto.

Il 1° Maggio di ogni anno, in una cornice di ricchi allestimenti di luminarie e di sfavillanti spettacoli pirotecnici, si tiene la festa patronale in onore del Santo protettore della città. Durante i festeggiamenti si sono esibiti nella città diversi big del mondo della musica e dello spettacolo, come Paola e Chiara, Michele Zarrillo, Luca Dirisio, Gigi Finizio, Biagio Izzo tanti altri. Inoltre arrivano in città anche tanti concittadini residenti all’estero, per vivere unitamente ai loro cari momenti di distensione e di allegria.

Tra le tradizioni legate a San Giuseppe Vesuviano c’è la Sagra della Zeppola, che si tiene ogni anno il primo venerdì e sabato del mese di marzo. L’appuntamento, unico in Italia, suscita l’interesse di giornali e TV: RaiUno dedica ogni anno ampi servizi all’evento. Nell’anno 2003 i pasticcieri sangiuseppesi hanno allestito la “zeppola più grande del mondo” (214 metri di circonferenza), entrando a pieno titolo nel Guinness dei Primati. L’atmosfera della sagra viene allietata con musica, canti, spunti di comicità e una stupenda cornice luminosa. Insomma, una Città orgogliosa delle sue tradizioni, delle sue origini e del suo passato, che ci tiene alla propria immagine istituzionale, economica, culturale e sociale.

Le vie di San Giuseppe Vesuviano sono ora servite dal metano volta rilevata la concessione, ha reso disponibile il gas in tempi rapidissimi e gestirà la distribuzione per la durata contrattuale di 12 anni. Il paese è molto vasto, quasi una città, e il ripristino della sicurezza e della piena funzionalità della rete gas sono stati estremamente impegnativi: parliamo infatti di 65 km di rete, per una potenzialità di 9000 utenze servibili.

Per le strade si respira la vitalità di un paese che è cresciuto in fretta con ambizioni e slancio, la voglia di star bene della gente. Interessato da un forte sviluppo industriale – in particolare nel campo tessile - San Giuseppe Vesuviano sta crescendo molto rapidamente e rappresenta uno dei comuni più produttivi della Campania.

Coopgas (società del gruppo CPL titolare della vendita del gas) sta per lanciare una nuova campagna di comunicazione per promuovere l’utilizzo del gas e diffondere in tutto il comune le informazioni necessarie all’utente per allacciarsi. La campagna è affidata a un testimonial d’eccezione: Patrizio Oliva, campione del mondo dei pesi super leggeri nel 1986, il quale, oltre ad essere molto conosciuto, in queste zone svolge un’intensa attività legata al mondo della boxe. La campagna utilizzerà i principali mezzi di comu-

La campagna rivolta agli installatori e ai cittadini per informarli del servizio gas nicazione disponibili sul territorio, gli organi di stampa locali: Metropolis, Tribuna Vesuviana, La voce di San Giuseppe, l’affissione, la pubblicità dinamica su automezzi, e ovviamente un pieghevole con l’offerta Coopgas che verrà recapitato ad ogni famiglia e ad ogni impresa.

Entro il mese di dicembre è previsa l’inaugurazione ufficiale dell’impianto alla presenza delle autorità locali e del nostro testimonial. In quella occasione verrà accesa la “prima fiamma”, l’accensione cioè di una sorta di fiaccola olimpica alimentata dalla condotta di metano, a testimoniare l’arrivo del gas, l’arrivo dell’energia.

Così, sotto le feste natalizie, questa fiamma sarà l’augurio migliore per un anno nuovo all’insegna della comodità e del risparmio.

Alcune presenze eccellenti all’evento pugilistico del 3 novembre

Cerimonia di premiazione al termine del match di boxe

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SUCCEDE IN AZIENDA

Semestrale CPL Concordia

2006 in crescita

E il Preconsuntivo 2006 indica un risultato corrente in ulteriore miglioramento (4 milioni di Euro) di Maurizio Rinaldi (mrinaldi@cpl.it),

Direttore Amministrazione, Finanza e Controllo

N

ell’Assemblea dei Soci del 13 ottobre 2006 è stato presentato il bilancio consuntivo al 30 giugno e il bilancio preconsuntivo al 31 dicembre del Gruppo CPL Concordia, con i raffronti con gli anni precedenti e con il budget dell’esercizio 2006. Da

questi dati emerge in modo chiaro che il cammino sulla via del miglioramento economico e finanziario intrapreso già nell’esercizio 2005, dopo gli anni difficili del 2003 e del 2004, è continuato anche nel 2006, migliorando le previsioni contenute nel budget dell’anno. Più che i risultati definitivi al 30 giugno è significativo esaminare le previsioni di chiusura al 31 dicembre, per poter confrontare questi dati con quelli degli esercizi precedenti.

Alla fine dell’anno 2004 il Comitato di Direzione e il CdA della Cooperativa avevano individuato una serie di problemi che avevano portato a una forte diminuzione dei margini economici degli esercizi 2003 e 2004, e un indebitamento oneroso che a quella data aveva raggiunto livelli non sostenibili.

Le misure proposte dal gruppo dirigente e deliberate dal Consiglio con il piano delle dismissioni e la ristrutturazione del Gruppo CPL dovevano portare a una inversione di rotta già nel bilancio dell’esercizio 2005 e poi riportare gli indici più importanti di valutazione economica e finanziaria della Cooperativa ai livelli ottimali del Piano Triennale 2006-2008, con una politica di consolidamento del fatturato, un ritorno al cosiddetto “core business”, un miglioramento del margine operativo e un maggior equilibrio finanziario.

Non era affatto scontato che gli obiettivi indicati per gli anni 2005-2008 venissero raggiunti nei tempi ipotizzati. Sono convinto che la tempestività e la chiarezza delle decisioni prese dagli organi dirigenti della Cooperativa e il lavoro svolto da tutti i soci e i dipen-

denti, ad ogni livello, hanno permesso alla Cooperativa di raggiungere i risultati, credo straordinari, che i bilanci e i suoi indici principali evidenziano.

Visto che i risultati si misurano con i numeri e le percentuali, e si confrontano con gli esercizi precedenti e con le previsioni, credo sia importante richiamare qualche dato per dimostrare quanto affermato in precedenza.

Negli anni 2003 e 2004 il Gruppo CPL aveva avuto un forte calo del margine operativo lordo e del risultato operativo rispetto al 2002 (ultimo anno della presenza della Co.Gas nel bilancio consolidato). Il risultato corrente, cioè il risultato prima delle eventuali

partite straordinarie e delle imposte, negli anni 2003 e 2004 era negativo (rispettivamente -3,84% e -2,15%), mentre a fine 2004 la posizione finanziaria netta del Gruppo era negativa per circa 130 milioni di Euro. L’effetto dei provvedimenti presi portava già a fine esercizio 2005 a risultati positivi, con un miglioramento del margine operativo lordo e del risultato operativo e il ritorno a un risultato corrente positivo al +0,16%, mentre i debiti netti e gli impegni presso il sistema bancario si attestavano a circa 80 milioni di Euro con un miglioramento in un solo anno di circa 50 milioni di Euro. Questi risultati sono stati raggiunti senza mettere in discussione la struttura operativa e i posti di lavoro della Cooperativa.

I dati preconsuntivi dell’esercizio

2006 indicano che i risultati miglioreranno ulteriormente rispetto agli anni precedenti, nonostante la diminuzione del valore della produzione. Viene evidenziato anche un miglioramento rispetto ai dati del budget 2006.

Pertanto a fine 2006 avremo un netto miglioramento del margine operativo lordo e del risultato operativo, e un ritorno del risultato corrente ai livelli antecedenti alla cessione della Co.Gas, a 4 milioni di Euro circa in valore assoluto e all’ 1,74% in percentuale. Il miglioramento viene evidenziato dai 4 indici più significativi di carattere economico e finanziario (vedi tabelle qui sotto, relative al Consolidato), e cioè il R.O.I., il R.O.E., il rapporto di indebitamento oneroso e il rapporto tra l’indebitamento netto e il margine

operativo lordo. L’indebitamento netto nel 2006 è rimasto più o meno ai livelli dell’anno precedente, visto che è stato raggiunto uno degli obiettivi del budget 2006, e cioè mantenere gli

investimenti al livello del cash-flow generato nell’anno.

Oltre agli obiettivi di carattere economico e finanziario, la Cooperativa si è data anche quello del miglioramento dell’organizzazione aziendale.

Pertanto dal 2007 ci saranno notevoli variazioni nell’area tecnico-produttiva con il passaggio dall’organizzazione in settori a quella in aree geografiche.

Questo cambiamento, pur nella sua complessità operativa, credo porterà benefici nell’organizzazione produttiva e commerciale della Cooperativa.

Importante è anche la definizione dei compiti della tecnostruttura, divisa in 4 Direzioni, e dell’organo deliberante, cioè il Consiglio di Amministrazione.

Mentre per il Consiglio sono chiari il ruolo e i compiti, è importante per i 4 direttori operativi, riuniti in un Comitato di Direzione, definire le responsabilità e le deleghe che devono essere assegnate dal Consiglio stesso.

Ritengo che sia importante, per evitare che siano prese decisioni sbagliate o senza tenere nel giusto conto le risorse a disposizione della Cooperativa, la definizione del processo decisionale e delle procedure che lo rendono operativo. La nuova struttura organizzativa dovrà rendere la Cooperativa più moderna e efficiente, per tornare a crescere e raggiungere gli obiettivi che saranno fissati nel budget 2007, in preparazione in questi giorni, e nel Piano Triennale 2007-2009, che sarà definito nei prossimi mesi.

SUCCEDE IN AZIENDA 15

Misurare la

responsabilità

Nel Bilancio sociale 2005 cresce il coinvolgimento e la condivisione di Alessandro Baraldi (abaraldi@cpl.it),

Gruppo di lavoro Bilancio Sociale

Q

uella che presentiamo quest’anno è la quinta edizione del Bilancio sociale CPL; un Bilancio “attento alle relazioni”. Il Bilancio sociale è una preziosa, direi unica, occasione per l’impresa. Nello svolgersi dei suoi tre capitoli obbligatori (identità aziendale, contabilità sociale, relazione sociale) esso presenta l’azienda offrendo una duplice occasione: all’azienda stessa, di conoscersi meglio attraverso una serie di importanti indicatori che non compaiono nel tradizionale bilancio eco-

strumento principale per controllare la Responsabilità Sociale dell’impresa (RSI, o CSR – Corporale Social Responsibility). Ogni impresa, che lo voglia o no, è parte di un sistema ben più ampio e articolato del semplice sistema impresa. L’azienda opera in un tessuto sociale ed ambientale, si relaziona con le comunità locali, con gli enti, con le associazioni di categoria, con i sindacati, con i clienti, con i fornitori, con l’ambiente, con i finanziatori, con i dipendenti e – nel caso della cooperativa – con i soci.

Misurare la RSI significa vedere quanto e come l’operato dell’azienda incida su questi interlocutori. E’ questo il

lo scorso anno. Nel preparare la scorsa edizione avevamo, infatti, coinvolto la Direzione e il Consiglio di Amministrazione; il frutto di questo coinvolgimento era stata la stesura della Missione di CPL. Confrontandoci con i vertici dell’impresa cooperativa (la direzione strategica e la proprietà) eravamo giunti a capire “perché CPL esiste”. E, si badi, la risposta a questa domanda esistenziale non è fine a se stessa: rispondere a questa domanda significa avere chiaro l’orizzonte in cui si opera. La cosa è strategicamente fondamentale.

La presentazione del Bilancio Sociale dello scorso anno nella Sala Consiliare del Comune di Concordia nomico; all’interlocutore dell’azienda, per conoscerla in maniera più approfondita, andando oltre il mero dato economico. Tutto ciò è fondamentale.

Come già dicevo in occasione della presentazione del Bilancio sociale dello scorso anno – nel corso di una nevosa mattinata di fine novembre - il bilancio sociale è paragonabile a quell’analisi che ognuno di noi fa, periodicamente, della propria vita.

Si tratta dell’occasione che offriamo a noi stessi di vedere “dove stiamo andando”. In questa occasione possiamo decidere di sistemare ciò che non va, di consolidare ciò che va bene, di migliorare le relazioni, di approfondire alcune criticità della nostra vita. Di mantenere la rotta o di virare.

Con il Bilancio sociale avviene qualcosa di molto simile. Dobbiamo ricordare che il Bilancio sociale è lo

compito del Bilancio sociale.

Quest’anno presentiamo la quinta edizione del nostro rendiconto sociale.

Nel corso di 5 edizioni si sono fatti molti passi in avanti. Nell’edizione di quest’anno, in particolare, abbiamo voluto iniziare il coinvolgimento diretto (il cosiddetto stakeholder engagement) di alcuni interlocutori per noi fondamentali: i dipendenti (soci e non) e gli istituti di credito.

E’ stato un passo meditato e impegnativo, un passo preparato dal lavoro degli scorsi anni. E così quest’anno abbiamo proposto a tutti i dipendenti di CPL un questionario composto da 99 domande, nel quale è stato possibile confrontarci in maniera approfondita sulla percezione del proprio modo di vivere il lavoro.

Un passo importante, dicevo, che è conseguenza di un passo compiuto

A questo punto era necessario capire se e quanto la Missione dichiarata coincidesse con la realtà. E siccome abbiamo scoperto, meglio, ribadito con forza che la nostra Missione è “generare lavoro vero” (cioè un lavoro con determinate caratteristiche di dignità, sicurezza, regolamentazione, valorizzazione della persona, attenzione al territorio) era fondamentale capire come il lavoro è visto e vissuto dai suoi protagonisti: i lavoratori. Da qui è nato “99 domande - questionario per soci e dipendenti”.

C’è, in verità, un’ulteriore motivazione: negli ultimi anni in CPL si sono vissuti grandi cambiamenti; era importante coinvolgere i dipendenti e poter così cogliere il cosiddetto clima aziendale: percezioni, aspettative, atteggiamenti del dipendente nei confronti dell’azienda e del proprio

lavoro. Sono stati riconsegnati 476 questionari compilati, pari al 61% dell’intera popolazione aziendale. Per i dettagli del questionario rimando alla lettura approfondita del capitolo quarto del Bilancio sociale 2005; sarà possibile riscontrare gli elementi positivi e quelli negativi emersi nelle diverse aree tematiche che compongono, nel loro insieme, il questionario.

Insieme a questo impegnativo confronto, abbiamo dato vita al coinvolgimento di un secondo interlocutore - le banche – inviando un questionario qualitativo a 23 istituti di credito.

Hanno fornito le risposte 20 istituti, pari all’87% dei contatti. Il questionario è stato inviato unicamente agli istituti che intrattengono rapporti con CPL Concordia. Con esso abbiamo voluto misurare gli aspetti qualitativi del rapporto esistente tra banca e CPL, e ottenere un feedback del nostro operare. L’evoluzione dei mercati, l’aumento della competitività, le nuove regole di autodisciplina che gli organismi bancari adottano a livello internazionale per utilizzare indicatori sempre più oggettivi nella concessione del credito impongono un cambiamento nella gestione dei rapporti col sistema del credito.

I risultati ottenuti dal questionario (composto da 24 domande) sono stati di grande soddisfazione: le risposte e i punteggi – mediamente molto elevati – indicano che CPL Concordia ha compreso il cambiamento in corso e si è proiettata nella giusta direzione.

Nel momento in cui scrivo stiamo per partire per la “presentazione itinerante” del Bilancio sociale. Certamente parleremo di questo “viaggio” nel prossimo numero di C-news. Per il momento mi limito ad annotare che andremo nelle principali sedi di CPL in Italia per presentare a tutti i dipendenti il Bilancio sociale in generale, con una speciale attenzione ai risultati del questionario e a un elemento strettamente correlato: la riorganizzazione aziendale in corso.

Il Bilancio sociale è a disposizione di tutti. Leggerlo è certamente un impegno, ma anche una preziosa occasione per conoscere meglio la cooperativa e continuare così a costruire rapporti positivi e costruttivi: la Responsabilità Sociale dell’Impresa è un tesoro da tutelare e far fruttare insieme.

Auguri di Buone Feste a tutti voi, ovunque siate!

Foto Gianni Schicchi

CPL Concordia ha festeggiato i 10 anni della sua presenza a Bologna.

Sotto le Due Torri c’è chi ci conosce per la gestione calore, chi per la manutenzione delle reti gas e acqua, chi per il pronto intervento; chi perché lavoriamo per Hera, chi perché siamo fornitori della Ducati e del Bologna Calcio. Abbiamo festeggiato il Decennale con un evento corale, una partita, perché volevamo coinvolgere la città e le realtà che in essa operano. Così vogliamo estendere a tutti i paesi d’Italia in cui lavoriamo i nostri auguri di Buone Feste e di un prospero 2007!