CNews 19

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Spedizione in abbonamento postale 70% Regime Libero - Direzione Commerciale Business - Modena

Anno V - n째 4, Dicembre 2007

Periodico di comunicazione aziendale di CPL CONCORDIA Group

Sorgente solare CPL attiva un campo fotovoltaico da 500 kwatt a Carano in Val di Fiemme (TN)

19 ASSORBITORI A GAS A LINATE: con CPL decolla in Italia questa tecnologia

PRESENTATO IL BILANCIO SOCIALE 2006: tour in 10 sedi CPL per diffondere i valori cooperativi sul territorio

CMC RAVENNA E CPL: cooperazione di idee fra i vertici dei due gruppi cooperativi


Sommario editoriale 3

Forse dovremmo chiamarci CPL Italia area business

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Rinnovabili, per CPL una scelta di campo solare

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Gruppi frigoriferi ad assorbimento: tecnologia da diffondere

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Cogeneratori CPL confermati al 95,8%

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A Novellara (RE) energia sempre più verde

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A Sant’Omero un ospedale “rianimato” a misura dei cittadini

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Fonti di Matilde, borgo medievale a risparmio energetico SPAZIO MARKETING

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CPL a canestro con le Aquile Fortitudo

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Promozione Gas a Sapri e Camerota

10 La rete gas all’ombra di Castel Thun SUCCEDE IN AZIENDA 11 Su e giù per l’Italia 12 Capi Commessa “in forma” fra leggi, organizzazioni e capacità relazionali 12 A Concordia si allarga la sede CPL 13 Corresponsabilità dell’impresa: una garanzia per clienti e soci MONDO COOP 13 La vera forza del confronto 14 Presentato il secondo Rapporto Sociale di Legacoop Modena

CPL Concordia è associata a

CPL Concordia è fornitore ufficiale di

Associazione di Cooperative

Modena

CULTURA, SPORT E... 15 A proposito di “Falce e Carrello” 16 Enzo Biagi e CPL

C News – Periodico trimestrale di Comunicazione Aziendale di CPL CONCORDIA Group Anno V - n. 4 Dicembre 2007 Registrato al Tribunale di Modena il 26/05/2003 con il n° 1673 La tiratura di questo numero è stata di 3500 copie Chiuso in Redazione il 20 Novembre 2007 Direttore Responsabile EVARISTO PANCALDI Redazione FRANCESCO MANICARDI FRANCESCA GALASSI GABRIELE GRECO DANIELE SPAGGIARI TIZIANO ZOCCHI E-mail: redazione@cpl.it Grafica, Impaginazione e Stampa TIPOLITO SALVIOLI - Cavezzo (MO)

Hanno collaborato a questo numero: MARCELLO ANGELINI, ALESSANDRO BARALDI, SEVERO BAROTTO, ELIGIO BERTOLI, DARIO CAPRARA, ROBERTO CASARI, LUCA COSTA, IVAN DRAGHETTI, ROBERTO FANNI, MARIA FIORAVANTI, RUBER GOZZI, MARIO GUARNIERI, ROBERTO LOSCHI, ALFREDO LUPI, ROBERTO MADELLA, LUIGI MANFREDI, OMAR MAZZUCHELLI, LORENZO MOSCETTA, CARLO ALBERTO PELLICCIARDI, FAUSTO RICCO’, STEFANO STRAZZI, FRANCESCO VIGNA, LUCA ZAPPAROLI In copertina: Scorcio del campo fotovoltaico, posizionato su un pascolo sopra una miniera, in località Calvello a Carano (Val di Fiemme, TN) (Archivio Comunicazione CPL Concordia) In controcopertina: Il volume del Bilancio Sociale 2006 è stato distribuito e illustrato a tutti i soci e dipendenti della cooperativa (Foto Gabriele Greco - Archivio Comunicazione) Editore CPL CONCORDIA Soc. Coop. Via A. Grandi, 39 – 41033 Concordia s/Secchia (MO) Tel. 0535-616.111 Fax 0535-616.300 Indirizzo internet: www.cpl.it


L’EDITORIALE

Forse dovremmo chiamarci

CPL Italia

di Roberto Casari (rcasari@cpl.it), Presidente CPL Concordia Group

Il Consuntivo 2007

Outsourcing a Roma

Siamo ormai al termine dell’anno: il consuntivo 2007 di CPL Concordia è delineato, in termini ancor più positivi di quanto avessimo preventivato, grazie anche ad alcune partite che, spesate negativamente negli scorsi esercizi (in particolare nel 2004), si sono chiuse positivamente: a questo riguardo occorre rammentare la trasparenza e la prudenzialità dei bilanci passati che oggi vedono positive ricadute. E’ una prassi corretta ma coraggiosa spesare le negatività nel momento in cui si manifestano e lasciare al futuro le eventuali positività. Il miglioramento di tutti gli indici (MOL, risultato operativo e risultato netto) nel dato semestrale evidenzia il trend di crescita della cooperativa confermando il valore dei tecnici e la qualità delle attività di CPL.

La nostra partecipazione alla Fiera dell’Outsourcing della Pubblica Amministrazione a Roma si inserisce in un settore di grande sviluppo nei prossimi anni: nell’outsourcing la nostra azienda può esprimere tutte le sue potenzialità operative e tecniche: dalla progettazione alla gestione impianti, dal Servizio energia al Global Service all’information technology e videosorveglianza, dalle fonti rinnovabili (biogas, eolico, fotovoltaico e geotermico) all’efficienza energetica nei sistemi di cogenerazione e teleriscaldamento. Facendosi carico di tutti i servizi l’impresa è in grado di sollevare l’ente da tutte quelle incombenze che non rappresentano la missione principale a favore del cittadino. Un ospedale, ad esempio, deve amministrare i servizi sanitari e non può occuparsi dei servizi energetici con la competenza migliore. Queste cose devono essere “impacchettate” in un Global service e date ad imprese capaci di operare bene e sostenere gli investimenti necessari, senza che la struttura pubblica debba distoglierli dalle risorse propriamente sanitarie. Non escludo che ci siano dei project completi di costruzione in outsourcing. In sostanza, per gli enti non è importante possedere l’ospedale, ciò che conta è avere in uso una struttura sanitaria sempre efficiente pagando semplicemente un affitto omnicomprensivo: è come avere in uso un’automobile garantita 10 anni.

Lo scenario italiano ed internazionale

Se CPL cresce, a livello italiano assistiamo invece ad una situazione generale di incertezza legata soprattutto al ristagno degli investimenti, cosa che priva il Paese del necessario slancio di crescita. Avremmo bisogno di una politica più dinamica nei confronti delle aziende, che sappia mettere in campo una serie di priorità. Un esempio riguarda la metanizzazione di Ischia che CPL sta realizzando: dopo 17 mesi non abbiamo ancora ottenuto dal Ministero dell’Ambiente l’autorizzazione definitiva a posare la condotta sottomarina, e un vasto territorio - in questo caso un’isola ricca di attività Il Bilancio sociale 2006 a vocazione turistico-alberghiera - subisce un ralIl Presidente Casari (il quarto da sx) con i dirigenti e tecnici La recente pubblicazione del Bilancio sociale lentamento nel momento stesso in cui ha bisogno CPL in visita alla centrale di Hamma ad Algeri richiama un atto di fiducia e impegno della nostra di infrastrutture moderne, efficienti ed ecologiche cooperativa nei confronti degli stakeholders: le (ricordo che l’accordo di Kyoto prevede la ridubanche, i clienti, i fornitori, le amministrazioni e il territorio, i soci e dipendenti zione del 20% di emissioni di anidride carbonica entro il 2020). Così è per dell’azienda, il mondo cooperativo, ecc. Quest’anno abbiamo pianificato il tour le licenze edilizie e la viabilità, fatto che constatiamo in diverse parti d’Italia: di presentazione nelle principali sedi della cooperativa in Italia (Milano, Padova, più che di destra o sinistra - una contrapposizione ormai superata - dovremmo Bologna, Arezzo, Roma, Napoli, Sant’Omero, Fano, Mirandola e Concordia) parlare di gente che vuole andare avanti, velocizzando il gioco, e di chi inveevidenziando come CPL sia una vera impresa nazionale, perchè oltre il 50% ce, appagato dello status quo, gioca a centrocampo e fa melina. Credo che un della sua forza lavoro opera al di fuori del territorio modenese di origine. A governo si misuri sulla qualità delle scelte più che sulla resistenza passiva alle questo punto il nostro nome, CPL Concordia, forse dovrebbe essere cambiato spallate del settantenne di turno. in CPL Italia: così potremmo marcare anche una peculiarità nazionale, oltre L’Unione Europea si allarga, e oggi guardiamo all’estero anche extraeuropeo: in che di impresa cooperativa, dato che i nostri maggiori competitors sono mulparticolare l’interesse è per l’Algeria, che oggi sta rifornendo l’Italia per oltre tinazionali francesi. Il nostro giovane Vicepresidente Mario Guarnieri e il 23 miliardi di metri cubi di gas ed ha rapporti di interscambio con il nostro Gruppo di lavoro del Bilancio Sociale si sono fatti carico di questa iniziativa paese (CPL nel solo biennio 2006-2007 si è aggiudicata commesse per oltre 7,5 di presentazione del Bilancio, hanno cercato il rapporto diretto con i soci e milioni di Euro). Fin dal 2003, quando andammo ad Algeri, i dirigenti locali dipendenti delle sedi ma anche con i nostri interlocutori sul territorio, creansi resero disponibili ad incrementare le forniture all’Italia di 6 miliardi l’anno: do l’opportunità di presentare i nostri valori e il nostro modo di lavorare. questo avviene ora attraverso l’accordo per il gasdotto Galsi (algerino-sardoL’etica dell’impresa, il lavoro vero e regolamentato, la distribuzione del valore toscano) che attendiamo da tempo in Ogliastra e ad Alghero. Le infrastrutture aggiunto sono un patrimonio che si deve trasmettere a tutti coloro che hanno per il metano si stanno sviluppando enormemente e questi paesi richiedono a che fare con la cooperativa. Oggi siamo oltre 1050 addetti con età media tecnologia e servizi (telecontrolli, odorizzazione, ecc.) che la nostra impresa è intorno ai 39 anni: credo che essere impresa valida, cooperativa e socialmente in grado di fornire: occorre perciò dotarsi di strutture organizzative adatte ad coerente non sia cosa da poco, anzi sia un grande valore, e chi parla di coop affrontare l’estero (e il mercato nordafricano in particolare) e capaci di relazioni (con o senza carrelli) dovrebbe rispettarlo. tecniche e commerciali.

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Auguri a

A chi arriva a sera con qualche lustrino negli occhi; a chi pazienta per il mal di schiena da auto, o da camion; a chi ripristina una strada a regola d’arte, come se dovesse passarci suo figlio in bici. A chi veglia sullo scorrere dell’acqua, del gas e dell’energia; a chi posa fili, cavi, tubi e sa dove vanno a finire; a chi conclude la serata sul tetto di una scuola o dentro una centrale per avviarla l’indomani. A chi organizza il budget, e a chi lo corregge; a chi porta la posta, legge le e-mail, fa le consegne; a chi segue una fattura come se fosse l’unica, e invece ne fa 100 al giorno; a chi segue gli hardware e a chi installa i software. A chi si veste in sicurezza, e in sicurezza lavora; a chi serve in ufficio l’azienda, senza far dannare chi è fuori; a chi viceversa. A chi cerca fatturato, e a chi cerca fughe; a chi è programmatore,

ma sa affrontare anche gli imprevisti; a chi studia in laboratorio, e si scervella per riuscire. A chi incassa, a chi paga, a chi compra; a chi guarda i numeri e controlla i flussi, e ci capisce; a chi si impegna a trovare risorse: un milione di euro o un nuovo escavatore a buon prezzo; a chi aggiusta e pulisce i mezzi, dal motorino all’autotreno, come se fossero suoi. A chi assume, seleziona, qualifica; a chi a fine mese fa le buste; a chi tutto il mese fa le gare; a chi risponde gentilmente al telefono, e dà un’informazione accurata; a chi risparmia energia, spegne la luce, ricicla la carta. A chi ricorda che il lavoro condiviso fa crescere in capacità professionale e in umanità. Grazie a ciascuno per i piccoli e grandi contributi. Auguri di cuore a tutti: Buon Natale e felice 2008!

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AREA BUSINESS

Rinnovabili, per CPL una scelta di campo solare A Carano in Val di Fiemme (TN) brilla il nuovo campo fotovoltaico da 500 kilowatt: il più grande in Italia realizzato da un’amministrazionE pubblica di Luca Zapparoli (lzapparoli@cpl.it)

Resp. Area Padova Nord Est

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arlare oggi di Carano e del suo impianto fotovoltaico significa parlare di una scommessa vinta dagli Amministratori di questo piccolo paese trentino, che è riuscito ad ottenere i contributi del vecchio Conto Energia per un impianto da 499,97 kWp di potenza nominale. I numeri sono importanti: se si pensa che al 31 dicembre 2006 in Italia erano installati complessivamente 50 MWp di potenza elettrica da fotovoltaico (fonte Assosolare), siamo di fronte ad un impianto che da solo incrementerà dell’1% la potenza nazionale installata. Pochi anche gli impianti di potenza pari o superiore: 2 in Alto Adige, 2 al sud, tutti comunque di proprietà privata (statistiche del GSE al 30 settembre 2007). Avere poi un’area di 15.000 metri quadrati di esclusiva proprietà, con un’ottima esposizione all’irraggiamento solare, senza ombreggiamenti e con basso impatto ambientale (priva di alberature) significa anche avere la fortuna di una predisposizione naturale. Predisposizione naturale propria anche, occorre sottolinearlo, della capacità di “vedere avanti” del Sindaco Giorgio Ciresa e dei suoi più stretti collaboratori. Non è stato sicuramente semplice, tanti sono stati i percorsi autorizzativi che il progetto ha dovuto seguire. Oltre all’allora GRTN (oggi GSE) sono stati ottenuti i pareri favorevoli della Tutela al Paesaggio, del Servizio Foreste e Fauna, dell’Organo monocratico della

La fase di perforazione (2,5 mt di profondità media) per il posizionamento dei 480 micropali a sostegno delle strutture portanti

Provincia Autonoma per la variante al PRG, della SET (società distributrice dell’energia elettrica) e, ultimo ma forse più importante di tutti, di un Istituto di Credito disponibile ad erogare il finanziamento necessario per portare a compimento l’opera. Poi la gara. L’appalto è stato aggiudicato mediante il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa prendendo in considerazione i seguenti elementi con la relativa ponderazione: • Il prezzo offerto • Il rendimento dell’impianto proposto, suddiviso fra garanzia sulla produzione di energia elettrica media annua e l’indice di tolleranza sul valore di potenza nominale del pannello fotovoltaico • La durata della garanzia comprensiva della sostituzione di componenti difettosi • Il costo annuo di manutenzione ordinaria e straordinaria di durata minima decennale • I tempi di realizzazione • La certificazione di qualità dei prodotti Il “menù” offerto da CPL Concordia è quindi risultato vincente, ma un istante dopo l’aggiudicazione, come nostra consuetudine, ci siamo subito chiesti come migliorare l’impianto interloquendo con il progettista (e direttore lavori). E qui abbiamo trovato ampia disponibilità e terreno fertile per studiare, assieme all’ing. Renato Coser, soluzioni tecniche migliorative e nuove opportunità offerte dal mercato fotovoltaico nazionale e internazionale, oggi letteralmente in ebollizione. Le due scelte progettuali più importanti hanno riguardato la struttura di sostegno dei pannelli e il sistema antifurto. Il progetto è nato con 485 kWp installati su strutture fisse ad inclinazione di 32 gradi circa e 15 kWp su strutture mobili ad inseguimento solare per complessivi 2941 pannelli da 170 Wp cadauno. Il nuovo dimensionamento delle stringhe imposto dai dati di targa del pannello scelto e dai nuovi quadri di campo ha portato, in fase esecutiva, ad un incremento di 5 pannelli del campo fotovoltaico (da 2941 a 2946), 90 dei quali sempre su struttura mobile sull’asse verticale ad inseguimento solare, 2856 su struttura a doppia inclinazione (estate-inverno) sull’asse orizzontale. Questi alcuni dei dati costruttivi più interessanti e curiosi per dare un’idea d’assieme delle strutture portanti, delle stringhe e del campo più in generale:

ti al controllo e alla manutenzione dell’impianto e, volendo, anche alle Forze dell’Ordine. Vorrei concludere facendo due considerazioni relative a cosa sia stata e a cosa mi piacerebbe portasse questa esperienza. La prima considerazione è che CPL Concordia ha qui espresso, ancora una volta, la propria capacità di lavorare in staff: la parte produttiva, il Servizio Tecnico e l’Ufficio acquisti (per segnalare i più coinvolti

Sono 2946 i pannelli fotovoltaici, installati su strutture fisse e mobili ad inseguimento solare • 480 micropali di 2,50 mt di profondità media • 160 tonnellate di acciaio zincato • 21,1 km di cavi elettrici • 79.400 fra dadi, rondelle e bulloni in acciaio Inox Aisi 304 Per creare poi un legame storico fra l’impianto e il sito, il Sindaco ha ritenuto opportuno farci costruire la strada di accesso ai locali tecnici con vecchi cubetti e binderi di porfido recuperati nel corso degli anni dalle strade comunali e tutti provenienti dalla cava, oggi dismessa, sopra la quale troneggia il campo fotovoltaico. Del sistema antifurto c’è da dire che si tratta della prima installazione in Italia di questo apparato. I giornali e la televisione hanno riportato diversi casi di furti di pannelli fotovoltaici e quindi non c’è stato bisogno di convincere nessuno sul fatto di rendere più sicuro l’impianto. Il principio di funzionamento è di per sé molto semplice: qualora venga staccato un pannello dalla struttura, parte un segnale al sistema di supervisione il quale lo “gira” a sua volta ai soggetti delega-

nel progetto) hanno affrontato questa nuova esperienza con la massima disponibilità reciproca per il raggiungimento di un risultato che nel prossimo futuro mostrerà i suoi effetti. Uno dei primi insegnamenti avuti nel 1990 quando cominciai a lavorare per la cooperativa fu il seguente: “La cura del dettaglio è la differenza che c’è tra un dilettante e un professionista”. Posso dire senz’ombra di dubbio che abbiamo cercato di fare quanto era possibile per mettere in pratica questo insegnamento. La seconda considerazione è che la scelta (per la verità non di oggi) della Direzione Aziendale di perseguire il mercato delle fonti energetiche rinnovabili è una scelta che sta cambiando il volto della nostra cooperativa e lo cambierà sempre più. Lasciatemi quindi dire che la costruzione dell’impianto fotovoltaico di Carano rappresenta meglio quello che oggi siamo, più dei mitici “scarriolanti” presenti nelle foto storiche in ogni lembo conosciuto dell’universo CPL.

Le strutture portanti predisposte in attesa della posa dei pannelli


AREA BUSINESS 5

Gruppi frigoriferi ad assorbimento:

tecnologia da diffondere

Dopo le installazioni all’Aeroporto di Linate, CPL Concordia punta al 10% del mercato italiano di Alfredo lupi (alupi@cpl.it),

Responsabile Area Sant’Omero Adriatica

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a diversi anni CPL Concordia è impegnata sia nella costruzione dei teleriscaldamenti che nell’installazione di impianti di cogenerazione; pertanto ha particolare interesse a spingere la ricerca e sviluppo verso impianti di condizionamento ad assorbimento. Per rispondere a tali esigenze l’azienda ha intenzione di diffondere apparecchiature appositamente studiate per l’utilizzo di energia termica per la produzione di acqua refrigerata per condizionamento. Con processi termodinamici efficienti, infatti, è possibile trasformare in energia frigorifera l’energia termica. Tali processi presentano concreti vantaggi in

azionamento elettrico, si colloca intorno a valori generalmente inferiori all’unità, mentre i sistemi termici possono raggiungere valori di efficienza energetica più elevati; BENEFICI ECOLOGICI: in termini di effetto serra si ha una riduzione consistente di emissioni di anidride carbonica, in parte come diretta conseguenza dei risparmi energetici sopra ricordati, in parte per il processo di sostituzione dei combustibili di partenza (olio combustibile e carbone) utilizzati nelle centrali termoelettriche. Inoltre i frigoriferi ad assorbimento, a differenza delle macchine convenzionali, non utilizzano gas serra. VANTAGGI STRATEGICI PER IL SISTEMA ENERGETICO DEL PAESE: i consumi di gas hanno un andamento for-

In Italia vengono venduti ogni anno circa 40 gruppi ad assorbimento con potenza superiore a 300 kw frigoriferi: CPL punta al 10% del mercato

Intervista a Roberto Fanni, Capo commessa CPL per l’aeroporto di Linate A Linate CPL Concordia ha realizzato un’importante centrale di condizionamento. In cosa consiste tale sistema? Per produrre l’energia frigorifera necessaria all’intero fabbisogno della stazione aeroportuale abbiamo progettato e costruito un sistema costituito da 2 assorbitori al bromuro di litio della potenza complessiva di 4 MWf in abbinamento a un sistema di torri evaporative. Gli assorbitori ricevono acqua surriscaldata a 125°C da un grosso impianto di cogenerazione che alimenta le linee di teleriscaldamento. Attraverso uno scambio termico essi provvedono a trasformare l’energia termica in frigorifera cedendo acqua a 7/12°C. Dalla centrale frigorifera poi partono le condotte di raffrescamento verso i circuiti interni all’aerostazione. In termini di efficienza e risparmio quali sono stati i miglioramenti? L’impianto preesistente era composto da una grossa centrale frigorifera elettrica che abbiamo smantellato per lasciar posto al nuovo impianto. Considerando che il calore fornito all’assorbitore è praticamente gratuito, il risparmio di energia elettrica è veramente notevole (92%) poiché l’impianto preesistente (4 gruppi frigo a compressore) da 5,6 MWf di potenza assorbivano circa 2,5 MWe, mentre la nuova centrale ne assorbe appena 0,2 MWe; ogni ora si risparmiano 0,51 tep (tonnellate equivalenti di petrolio) e si evitano l’emissione di 1600 kg di CO2 equivalente. Il responsabili CPL Alfredo Lupi (Pubblica Illuminazione) e Claudio Bonettini (Specializzazione Costruzione Impianti Energia) in visita agli stabilimenti di produzione cinesi termini energetici ed ecologici rispetto ai tradizionali sistemi per produrre freddo che utilizzano energia elettrica come fonte energetica. Non sorprende pertanto che nei paesi industrializzati - dove più viva è l’attenzione verso le problematiche di rispetto dell’ambiente e il risparmio energetico - si sia investito nella ricerca e sviluppo di macchine frigorifere azionate ad energia termica. Grazie a questi sforzi, la tecnologia di dette macchine ha recentemente registrato sostanziali progressi, sia in termini di prestazioni che di affidabilità. Oggi l’industria è matura per offrire al mercato una vasta gamma di componenti e sistemi con caratteristiche ottimali. Questo tipo di tecnologia porta vantaggi energetici, ambientali e strategici che possono essere così riassunti: RISPARMIO DI ENERGIA PRIMARIA: il rapporto tra l’energia frigorifera generata e l’energia primaria impiegata, per l’applicazione convenzionale ad

temente stagionale: un aumento della domanda di gas durante la stagione estiva consentirebbe una più razionale gestione dei gasdotti, un migliore utilizzo delle riserve, una minore incidenza dei consumi energetici legati allo stoccaggio del gas. A queste brillanti premesse tecniche non è corrisposto un adeguato successo commerciale: di fatto, la diffusione del condizionamento ad energia termica nel nostro paese è a tutt’oggi modesta. Gli ostacoli che si frappongono a una maggiore diffusione sono costituiti essenzialmente dagli alti costi di acquisto delle apparecchiature, nonché dalle scarse conoscenze delle opportunità tecniche ed economiche da esse offerte. CPL Concordia, per ovviare al problema del costo elevato di tali apparecchiature, ha instaurato rapporti commerciali con aziende multinazionali del settore che costruiscono i gruppi

di assorbimento in Cina. Nel 2006 il Direttore Generale di CPL Ing. Tondelli ha preso contatto con un consulente della nostra cooperativa a Pechino che ci ha consentito di conoscere 4 produttori, di visitare gli stabilimenti e di verificare la bontà dei prodotti. Dopo i sopralluoghi, nell’anno 2006 sono stati acquistati 2 gruppi di assorbimento destinati all’installazione all’interno dell’Aeroporto di Linate. Nel 2007 sono state acquistate altre 3 macchine. Dato che nel mercato italiano vengono venduti annualmente circa 40 gruppi di assorbimento con potenza superiore a 300 kw frigoriferi, CPL Concordia punta ad acquisire almeno il 10% di questo mercato. Un ulteriore passo in questa direzione è la recente costituzione di un servizio interno di manutenzione, con personale appositamente specializzato attraverso corsi di formazione presso le case madri in Cina. Per quanto riguarda le opportunità tecniche, all’interno di CPL sono presenti quattro grandi “motori di ricer-

ca” - il servizio commerciale, l’Ufficio Tecnico, il Servizio di Cogenerazione e il Servizio di Costruzione impianti che hanno la capacità di promuovere e spiegare l’efficacia e l’efficienza di tali impianti, con la potenzialità di acquisire commesse per gli anni futuri.

Particolare delle torri evaporative nell’impianto installato all’aeroporto di Linate


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AREA BUSINESS

Cogeneratori CPL

confermati al 95,8%

L’importanza del postvendita nel mercato sempre più competitivo della cogenerazione di Roberto Loschi (rloschi@cpl.it)

Resp. Cogenerazione e Fonti Rinnovabili Omar Mazzuchelli (omazzuchelli@cpl.it) Resp. Service Cogenerazione

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l mercato della cogenerazione sta vivendo in questi ultimi due anni un periodo di forte evoluzione competitiva. Un elemento non trascurabile di questo boom è mediatico: le fonti rinnovabili, la cogenerazione e la generazione diffusa sono pressoché sempre presenti nei media, anche quelli generalisti, abbandonando quella nicchia di addetti ai lavori nella quale sono rimaste per anni. Questa aspettativa è sicuramente un importante viatico per la loro diffusione, ma richiede un’estrema serietà

dal cliente). Una comunicazione inefficiente può far percepire al cliente un valore ben al di sotto di quello effettivamente sviluppato, e questo valore risulta altrimenti difficilmente percepito nei primi due anni di gestione, nei quali è ancora difficile un corretto confronto fra la bolletta energetica con e senza il cogeneratore. Il Customer Relationship Management (CRM), cioè la capacità di creare e mantenere nel tempo delle relazioni (ovviamente positive) con i clienti, è lo strumento quotidiano che permette di raggiungere alti gradi di Customer Satisfaction (il livello di soddisfazione del cliente) e un’occasione preziosa per l’azienda per ottenere non solo i giusti ritorni economici, ma anche le informazioni necessarie a classifica-

Il prosciuttificio Pio Tosini di Langhirano (PR) ha iniziato l’esperienza della cogenerazione nel 1994 sfruttando la possibilità, offerta da CPL Concordia, del noleggio dell’impianto. Agli inizi del 2005 Pio Tosini ha sostituito il vecchio cogeneratore acquistandone uno nuovo: è così iniziato un nuovo ciclo di altre 60.000 ore di lavoro da parte degli operatori: il rischio di un contraccolpo emozionale per la fiducia tradita avrebbe conseguenze dirompenti sul mercato per il prossimo decennio. Data la tipologia del prodotto, non certo essenziale né di consumo, con tempi di rientro misurati in alcuni anni e un ciclo di vita di 12-15 anni, il postvendita è, di fatto, il più importante dei tre processi chiave che ha l’azienda per creare valore, identificati in Product & Service development management (innovazione dei prodotti e dei servizi), Supply chain management (catena produttiva e di consegna dei prodotti e dei servizi), Customer relationship management (capacità di creare relazioni con i clienti). La cogenerazione in particolare ha la necessità di stimolare il customer perceived value dell’investimento (il Valore percepito

re con maggiore precisione i bisogni, le aspettative e i comportamenti dei clienti stessi: un invincibile strumento competitivo. In un contesto concorrenziale nel quale il cliente ha aspettative crescenti - sia di tipo funzionale ed economico che di tipo psicologico - il valore creato dal venditore è costantemente messo in gioco. Una quota rilevante della competizione si gioca sul piano relazionale perché il cliente non ha acquistato una macchina ma un unicum di tecnologia e di aspettative (di risparmio economico, di efficienza energetica, di riconoscimento aziendale e sociale, di status symbol). Le persone coinvolte direttamente in tali processi (ufficio Service e tecnici manutentori) costituiscono di fatto il vantaggio competitivo dell’impresa quando sono sensibilizzate e addestrate opportunamente a gestire in manie-

Un tecnico del Service Cogenerazione imposta la programmazione dei parametri e del sistema di controllo del modulo di cogenerazione ra efficace l’interazione con il cliente nel momento dell’utilizzo del prodotto. Non a caso spesso il cliente vede in queste figure, più che nel venditore, il referente preferenziale per il momento della verità: l’abbandono e la sostituzione/riacquisto del prodotto giunto a fine vita. Il rapporto fidelizzato con il cliente è sicuramente fonte di vantaggi, anche economici, che devono essere condivisi con il cliente tramite sconti o servizi. Un cliente soddisfatto comprerà sempre più dallo stesso fornitore e meno dai competitor, comprerà prodotti di fascia più alta, comprerà altri prodotti dello stesso fornitore, sarà il migliore testimonial del prodotto a tutto vantaggio della pubblicità aziendale. D’altra parte gestire clienti fedeli costa meno perché conoscono meglio

il prodotto e hanno meno bisogno dell’assistenza. Soddisfare il cliente e fidelizzarlo nel tempo aumenta pertanto i margini, perché riduce i costi e aumenta i ricavi. Se il ragionamento è così semplice, viene da chiedersi come mai sono così poche le aziende che mettono veramente il cliente e la CS al centro del loro agire. Principalmente per due motivi: il tempo e l’eccellenza. Guadagnare la fiducia del cliente richiede la disponibilità ad investire risorse umane ed economiche nei primi anni di utilizzo del cogeneratore. Capire e accompagnare i suoi bisogni, dissolvere le sue perplessità, unirsi a lui nella finalità condivisa di mantenere la gestione dell’impianto al massimo dell’efficienza e dell’efficacia. Si dovrà essere accomodanti nel-

Il Service Cogenerazione: AFFIDABILITA’ E CONTROLLO RISULTATI Un servizio di manutenzione affidabile, puntuale, competente e capace di gestire i clienti. La chiave del successo è stata, ed è tuttora, la capacità di comprendere le esigenze dei clienti e, contestualmente, ottimizzare gli aspetti tecnici, quelli economici e organizzativi. Il servizio di manutenzione di CPL Concordia prevede l’esecuzione delle prestazioni di manutenzione preventiva programmata e delle prestazioni straordinarie (prevedibili e non prevedibili) comprensive della fornitura di qualsiasi materiale per tutti i sistemi di cogenerazione ad alto rendimento. La società garantisce e gestisce direttamente per i propri clienti un ulteriore servizio di consulenza per il disbrigo di tutte le pratiche amministrative e tecniche periodicamente richieste dai vari Enti. Il servizio manutenzione di CPL viene effettuato da tecnici in possesso di specifica preparazione professionale e di comprovata e prolungata esperienza sui sistemi di cogenerazione. L’obiettivo è di sfruttare al massimo le potenzialità degli impianti, elevando continuamente il livello di qualità del servizio, eliminando gli sprechi e tutto ciò che non porta valore aggiunto. L’organizzazione di CPL effettua il controllo dei risultati del servizio di manutenzione con l’utilizzo principale di 2 strumenti: Service Level agreement (SLA): è l’insieme di documenti che contengono le aspettative dei clienti in termini di qualità di servizio atteso e gestisce tutti gli aspetti operativi del rapporto con il cliente. Reporting: è lo strumento di collegamento dei risultati definiti nel SLA attraverso indicatori (noti anche come “Key Performance Indicators”, KPI) capaci di rilevare in modo oggettivo tali risultati nel corso dell’erogazione del servizio, sia per qualità (indicatori del livello del servizio) sia per i livelli di prestazione (indicatori tecnici e di costo). Gli indicatori di prestazione (KPI) hanno lo scopo di evidenziare specifici aspetti del servizio reso, mettendone in luce i punti di forza e i margini di miglioramento. I requisiti di un buon KPI sono: sinteticità, univocità, semplicità d’interpretazione, semplicità di calcolo e facile reperibilità dei dati. La misurazione costante della soddisfazione del cliente nei confronti del servizio erogato è un elemento fondamentale che permette di identificare eventuali criticità ed aree di miglioramento.


AREA BUSINESS 7 la fatturazione degli interventi fino a quando il cliente avrà “metabolizzato” i vantaggi derivanti dall’utilizzo del proprio impianto: sarà meglio predisposto a pagare queste attività aggiuntive se percepite come un investimento per ottenere maggiori risparmi. La soddisfazione del cliente è il risultato di un complesso sistema fatto di valutazioni economiche (costo d’acquisto, costo d’esercizio, vita utile), prestazionali (rendimenti, affidabilità) ma anche simboliche e sensazionali (status, brand), feeling aziendale e interpersonale, emulazione/competizione di amici, colleghi, competitori. In questo mercato soddisfazione e fedeltà non si legano in modo lineare, ma (come teorizzato da Jones e Sasser nel 1995) secondo una curva prima lineare poi esponenziale. In altri termini, solo una soddisfazione a livelli di eccellenza può influire in modo significativo sulla scelta del cliente. Questo risultato si ottiene solo se il valore del Customer Relationship Management è patrimonio di tutta l’azienda e non solo del postvendita. Paradossalmente si dovrebbe intendere la vendita non come il successo finale, ma l’inizio di un percorso pluriennale volto a generare il vero valore per l’azienda (soprattutto se l’azienda non è “mordi e fuggi” ma ha un’attesa di continuità negli anni, come è per CPL Concordia).

Un esempio di modulo di cogenerazione, costituito in questo caso da un motore Jenbacher Questa è la lezione che ha guidato le azioni e gli uomini di Savener/CPL Concordia in più di 20 anni di cogenerazione. Attualmente la struttura di CPL gestisce oltre 200 sistemi di cogenerazione di potenzialità differente distribuiti in tutta Italia, con contratti Full Service standard ma anche opportunamente caratterizzati per le specifiche esigenze del singolo cliente (proposte “tailored”, cioè confezionate su misura). I contratti durano mediamente 10 anni e coprono tutti gli aspetti del postvendita, inclusa la commercializzazione dell’energia e dei titoli (Certificati Verdi e Bianchi), direttamente e/o per conto del cliente. La percentuale di riacquisto di nuovi gruppi di cogenerazione a seguito del fine vita dei precedenti è oggi del 95,8%: una percentuale estremamente indicativa del successo nel creare valore per CPL e per i suoi clienti.

A Novellara (RE) energia sempre più verde Prosegue IL programma di autonomia e sviluppo energetico del Consorzio S.a.ba.r. Spa: COGENERAZIONE, AUTOSUFFICIENZA ELETTRICA E TELERISCALDAMENTO

Il complesso della centrale di cogenerazione che utilizza il biogas prodotto dalla discarica

di Stefano Strazzi (sstrazzi@cpl.it)

Responsabile di commessa sistemi di Cogenerazione

I

ndipendenza energetica e crescita produttiva: queste le due parole chiave che sintetizzano la politica di sviluppo scelta da S.a.ba.r. Spa - gestore della discarica Rifiuti Solidi Urbani (RSU) intercomunale ubicata nel comune di Novellara (RE) - con cui CPL Concordia intrattiene un sodalizio lavorativo che perdura ormai da oltre un decennio tramite il Servizio Cogenerazione. Il crescente consumo energetico unito all’incremento frenetico dei prezzi dell’energia elettrica ha spinto i vertici di S.a.ba.r. a rivedere l’architettura di approvvigionamento elettrico di una parte del complesso impiantistico: l’intera area uffici (in espansione entro il prossimo anno) e l’area capannoni, precedentemente approvvigionate tramite una connessione alla rete di Enel, da agosto 2007 sono direttamente alimentate dall’energia verde prodotta dai gruppi di cogenerazione installati presso il complesso. L’intervento impiantistico, curato dal Servizio Cogenerazione di CPL, è stato caratterizzato dall’istallazione di una cabina prefabbricata per l’alloggiamento di un nuovo trasformatore MT/BT da 160 kVA (completo dei relativi allacciamenti elettrici) che ha

La cabina elettrica installata consente l’alimentazione elettrica di uffici e capannoni

permesso di utilizzare per le utenze menzionate l’energia ricavata dalla valorizzazione del biogas: prodotto dalla fermentazione anaerobica dei Rifiuti Solidi Urbani in abbancamento presso la discarica, il biocombustibile alimenta tre gruppi di cogenerazione a

vettoriamento di parte del calore prodotto dai gruppi di cogenerazione per il riscaldamento del complesso uffici/capannoni, riducendo al minimo l’utilizzo di combustibile primario in caldaia. Il trend di continuo aumento delle produzioni di biogas consolidato negli ultimi anni ha rimarcato l’esigenza di incrementare la produzione elettrica verso la rete Enel, ora ostacolata da limitazioni infrastrutturali della rete stessa nonché da lungaggini burocratiche: nel prossimo futuro è prevista la realizzazione di una nuova linea di vetVeduta aerea della discarica di Novellara, estesa su 500.000 metri toriamento elettrico quadrati: da notare le zone di deposito inerte già piantumate con alberi in MT, progetto che vede la compartecicombustione interna gestiti dallo stesso pazione di CPL Concordia. Servizio Cogenerazione. Il criterio archiQualche numero: dopo la conclusione tettonico scelto per garantire maggiore dell’opera (prevista nel giugno 2008) efficienza energetica al sistema è quello si passerà dall’attuale l’attuale potendella delocalizzazione tra produzione e za immissibile in rete (2.500 kWe) ad utilizzo tramite salto di potenziale. una futura potenza immessa in rete Come naturale completamento della pari a 3.500 kWe. E non è tutto: sono politica di autarchia energetica, in vista nuovi piani di ripotenziamenS.a.ba.r. sta realizzando una linea di to del sito già per il 2008! teleriscaldamento che permetterà il

Chi è SABAR? “S.A.BA.R. (Servizi Ambientali Bassa Reggiana) è una società nata per volontà di 8 Comuni della Bassa Reggiana (Novellara, Brescello, Boretto, Gualtieri, Guastalla, Poviglio, Luzzara, Reggiolo), per gestire l’impianto di smaltimento, la riorganizzazione dei servizi di raccolta dei rifiuti e il potenziamento della raccolta differenziata. La discarica occupa attualmente una superficie di circa 500.000 mq ed è in grado, complessivamente, di recepire circa 2,5 milioni di mc di rifiuti. Il biogas, che deriva dai processi di fermentazione delle masse di rifiuti abbancati e contiene circa il 50% di metano, viene convogliato per lo sfruttamento nella centrale di cogenerazione dove viene utilizzato per la produzione di energia elettrica e calore. L’energia elettrica prodotta (18 milioni di kilowatt previsti nel 2007) viene ceduta alla rete Enel, il calore è invece destinato al riscaldamento di 4000 metri quadrati di serre nelle quali la cooperativa sociale “Il Bettolino” coltiva fiori e piante. CPL fin dal 1996 ha realizzato per conto di Sabar il primo polo di cogenerazione a servizio della discarica, ed è impegnata in un progetto di ampliamento e ripotenziamento del complesso esistente.


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AREA BUSINESS

A Sant’Omero un ospedale “rianimato” a misura

dei cittadini

Riqualificata l’Unità di Rianimazione nell’Ospedale “Val Vibrata”, dotato di impiantistica funzionante con tecnologie rinnovabili di Alfredo Lupi (alupi@cpl.it)

Responsabile Area Sant’Omero Adriatica

L’

Ospedale “Val Vibrata” di Sant’Omero è attualmente a livello tecnologico il più avanzato rispetto alle altre strutture ospedaliere della provincia di Teramo. Questo primato è dato dalla presenza di impianti-

a CPL Concordia in regime di Global Service. Per svolgere questo servizio sono operativi 10 elettricisti (che svolgono le turnazioni atte ad assicurare la presenza costante anche nelle ore notturne e festive), un falegname, 5 idraulici che gestiscono le centrali tecnologiche, l’impianto d’aria condi-

La nuova Unità Operativa di rianimazione, realizzata privilegiando l’illuminazione naturale e gli aspetti climatici

comportato modifiche sostanziali ed organizzative per riqualificare sotto l’aspetto edile e impiantistico l’Unità Operativa della Rianimazione. Il progetto, redatto dal Dipartimento Attività Tecniche, è stato realizzato tenendo conto della necessità di consentire, durante l’esecuzione dei lavori, la normale fruizione ed utilizzo del gruppo operatorio che si trova nelle immediate vicinanze dell’Unità Operativa (U.O.). Durante la fase della progettazione, anche su richiesta del Responsabile dell’U. O., si è tenuto conto della necessità di creare una migliore ridistribuzione degli spazi, finalizzata a diversi obiettivi: - dare luce solare agli ambienti di Rianimazione, per consentire ai degenti in fase di risveglio la condizione temporale (giorno- notte); - aumentare ove possibile la superfi-

Il coordinamento delle opere edili e impiantistiche, con la successiva installazione delle apparecchiature elettromedicali, è un compito particolarmente impegnativo che è stato egregiamente portato a termine grazie soprattutto alla presenza costante in cantiere del Referente Tecnico di Presidio Leo Franceschini e dal sottoscritto. Il risultato raggiunto è stato soddisfacente sia sotto l’aspetto della funzionalità del nuovo Reparto sia sotto l’aspetto cromatico e delle tecnologie innovative, ed ha trovato riscontri molto positivi nel personale sanitario e medico dell’U. O. di Rianimazione. Inoltre alcune lavorazioni sono state eseguite a costo zero per l’Amministrazione, dato che per parte dell’attività di manodopera è stato utilizzato il personale preposto alla manutenzione ordinaria: in questo modo l’Amministrazione dovrà

Gli stessi operatori dell’Asl si sono sentiti coinvolti nella buona riuscita dell’opera

L’Ospedale Val Vibrata serve una popolazione di 100.000 abitanti di 12 Comuni della provincia di Teramo stica funzionante con fonti energetiche rinnovabili: cogeneratore, caldaie ad alto rendimento, pannelli termici per la produzione di acqua calda sanitaria, pannelli fotovoltaici. Il complesso ospedaliero, che serve una popolazione di circa 100.000 abitanti di 12 comuni della Val Vibrata, si presenta in ottimo stato di conservazione. La manutenzione ordinaria e straordinaria del presidio dal mese di Aprile 2004 è affidata

zionata, il cogeneratore, gli impianti antincendio ecc.; 2 giardinieri e 2 muratori per le altre attività. A gennaio 2007 la Direzione Generale dell’ASL di Teramo ha deliberato di affidare a CPL i lavori di ristrutturazione e adeguamento strutturale ed impiantistico dei locali di Rianimazione dell’Ospedale. I lavori, realizzati in brevissimo tempo (dall’8 febbraio al 25 giugno, data di inaugurazione) hanno

Dal 2004 il Global Service di CPL cura la manutenzione

Per festeggiare i 25 anni di CPL in Val Vibrata Ricorre quest’anno l’importante anniversario dei 25 anni (1982-2007) dall’esordio di CPL in terra abruzzese. Per celebrare questa ricorrenza “d’argento” la cooperativa ha organizzato una mattinata di lavori e d’incontro alla quale prenderanno parte istituzioni, i rappresentanti del mondo cooperativo, universitario, politico ed industriale a livello locale e nazionale. Nell’occasione sarà inaugurata ufficialmente la nuova sede di Sant’Omero, che si presenta come uno dei biglietti da visita di CPL, avendo ottenuto la certificazione ISO 14001 (relativa al Sistema di Gestione Ambientale) per la sede e le attività di gestione Calore; inoltre sui tetti del complesso è stato realizzato un impianto fotovoltaico con una potenza di 12,3 KWp, costituito da 60 pannelli, con una produzione annua di 17.000 KWh. Di questo e di altro si parlerà nella parte della mattinata dedicata all’illustrazione del Bilancio Sociale 2006 di CPL Concordia che riporta l’impegno della cooperativa nei confronti degli stakeholders, gli interlocutori dell’azienda sul territorio abruzzese e italiano. L’appuntamento dunque è per sabato 15 dicembre (dalle ore 10) presso la sede aziendale di Via Cristoforo Colombo a Sant’Omero.

L’impiantistica del complesso ospedaliero è alimentata da fonti rinnovabili: fotovoltaico, solare termico, cogenerazione cie dei locali; - definire le vie di esodo secondo le norme di prevenzione incendi; - adeguare l’impiantistica elettrica e gas medicali secondo le normative in vigore; - migliorare

l’aspetto

climatico

mediante il completo rifacimento e ridistribuzione dell’aria.

rimborsare a CPL le spese del solo materiale utilizzato. E’ auspicabile che tale esperienza lavorativa (fino ad ora unica nel suo genere per CPL, trattandosi di ambienti sanitari altamente sensibili) possa ripetersi, poiché gli stessi operatori dell’ASL si sono sentiti coinvolti nella buona riuscita dell’opera e hanno voluto dimostrare impegno e orgoglio nello svolgimento del loro lavoro.


AREA BUSINESS 9

Fonti di Matilde, borgo medievale a

risparmio energetico

Nasce dalla collaborazione HeraComm-CPL Concordia il progetto di asservimento energetico del costruendo borgo “Le Fonti di Matilde” in provincia di Reggio Emilia di Fausto Riccò (fricco@cpl.it)

Capocommessa costruzione reti

N

elle floride colline emiliane, a pochi chilometri da Reggio Emilia, è in cantiere la costruzione di un incantevole quartiere che riprende lo stile e il fascino di un vecchio “Borgo” medioevale. Immerso nel verde, dotato di tutto: albergo, terme, campo da golf, ristorante, si distingue per la ricercatezza dei particolari, ma in special modo per l’applicazione di tecniche di costruzione all’avanguardia finalizzate a ottenere

Per questa lottizzazione collinare è stato scelto l’aspetto di un antico borgo medievale tutti i comfort nel rispetto del maggior risparmio energetico possibile. Dalla ricerca di un partner extra-territoriale che assicurasse il supporto tecnico necessario per dare energia a questo comparto è nata la collaborazione del costruttore con HeraComm di Imola, a cui ha fatto séguito l’assunzione di un partner operativo lea-

der nel settore come CPL Concordia. Entrando in qualche particolare tecnico, spicca la costruzione di una centrale termica con due caldaie da 840 kw e la predisposizione per l’eventuale futuro inserimento di una terza “gemella”; l’abbinamento ad un cogeneratore da 200 kw, la distribuzione del calore in tutto il comparto con la rete preisolata, la finalizzazione all’interno dei vari fabbricati con l’assemblaggio delle sottocentrali termiche e il controllo e la telelettura del tutto con sistemi radio “made in CPL”. Dopo la necessaria fase di studio, progettazione e confronto, i lavori sono finalmente iniziati con la posa di una parte consistente della rete preisolata, necessaria al completamento dei piani viabili di lottizzazione; è altresì a buon punto l’approvvigionamento delle principali apparecchiature facenti parte della centrale di produzione calore, ma inevitabili ritardi “edili” stanno facendo slittare l’inizio dell’allestimento della centrale stessa, inizialmente prevista in funzione per l’anno termico in corso, ma ora rinviata alla primavera del 2008. Importante sottolineare che il rapporto tecnico-professionale instaurato con HeraComm per questo intervento prevede, oltre alla costruzione delle opere finalizzate alla “energizzazione” del quartiere - che avanzerà per stralci successivi previsti in completamento entro due anni circa - anche il successivo ventennale di gestione e manutenzione del comparto stesso.

Promozione gas a Sapri e Camerota Sapri e Camerota sono due località incantevoli sul mar Tirreno nel Golfo di Policastro (Salerno) a ridosso del Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano: una zona protetta dell’Unesco e designata Patrimonio mondiale

dell’Umanità. Qui, dal 2001, opera Erregas, una società del Gruppo CPL Concordia che gestisce il servizio di distribuzione gas gpl attraverso le reti cittadine al servizio di una popolazione di quasi 14.000 abitanti, che nel periodo estivo supera le 25.000 unità. Ad ottobre è partita una nuova promozione per la fornitura di gas, grazie alla quale è possibile risparmiare due volte: sul contributo di allacciamento a totale carico di Erregas, sui primi 50 metri cubi di gas consumato che sono gratuiti. Erregas, grazie a questa promozione che presenta diversi vantaggi per cittadini, famiglie ed imprese, conta di raggiungere a fine anno quota 1600 utenze.

Gabriele Greco

Tecniche di costruzione all’avanguardia consentono comfort e risparmio energetico grazie alla cogenerazione abbinata al teleriscaldamento

CPL a canestro con le Aquile Fortitudo di Gabriele Greco (ggreco@cpl.it),

Resp. Ufficio Comunicazione

A

fine settembre CPL Concordia ha concretizzato un altro importante accordo di sponsorizzazione sportiva in ambito nazionale, non a caso sul territorio Bolognese dove la cooperativa è radicata ormai da 12 anni. Oltre a Ducati Motor (di cui CPL è fornitore ufficiale) e al Bologna Calcio (per cui viene svolto il servizio di gestione calore allo Stadio Dall’Ara e nella sede di ritiro a Casteldebole), ora la nostra azienda è Partner Ufficiale della gloriosa Fortitudo Pallacanestro di Bologna. L’accordo pubblicitario riguarda l’utilizzo del marchio sulla

comunicazione Istituzionale di CPL e la presenza del brand al Paladozza. Il marchio CPL CONCORDIA, seguito dal claim “Energia che migliora la vita”, scorre appunto per 50 metri lungo i tabelloni a led a bordo campo in tutti i match “casalinghi” dei campioni biancoazzurri. Il rapporto con la società del Presidente Sacrati ha preso spunto dal successo della CPL CUP 2007, il derby FortitudoVirtus organizzato dalla nostra cooperativa che lo scorso 26 agosto ha visto scendere in campo per beneficenza i campioni storici del basket (Myers, Danilovic, F u m a g a l l i , Bonamico, Gay, ecc.) di fronte ad oltre 7000 appasUn attacco della Fortitudo durante il derby dei campioni nella “CPL CUP 2007” a Bologna sionati.


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SPAZIO MARKETING

La rete gas all’ombra di

Castel Thun

Cristoforetti Servizi Energia inaugura la rete gas gpl nel Comune di Ton (TN) a cura di Francesco Manicardi (fmanicardi@cpl.it), Resp. Ufficio Stampa

P

iù qualità della vita anche nella bassa Val di Non, ai piedi dell’antico Castel Thun. Il 3 novembre scorso l’Amministrazione Comunale di Ton ha inaugurato la nuova rete gas, realizzata da Cristoforetti SER, la società energetica di Lavis. Grande attesa nel folto pubblico – oltre 400 persone assiepate nel Teatro Comunale di Vigo di Ton - allietato dalle note del Coro Croz Corona di Campodenno. I cittadini hanno ascoltato con attenzione il racconto degli sviluppi di questa infrastruttura fatto dal “padrone di casa”, il Sindaco di Ton Marco Endrizzi: “Si conclude oggi il lungo percorso intrapreso a partire dagli anni ’90 per dotare il territorio comunale di Ton di una rete di distribuzione del gas. Sfumata l’opportunità di agganciarsi alla prima ondata di metanizzazione della Valle di Non, si è cercato di intervenire in maniera alternativa con la rete gpl, non soggetta alle restrizioni del Decreto Letta del 2000. Nel novembre 2002 si è avviato l’iter, non senza difficoltà tecni-

linghi pericolosi come accade per bombole e bomboloni. “Abbiamo già una settantina di utenze allacciate”, ha dichiarato il Direttore di Cristoforetti SER Adriano Guaiumi. “In accordo con l’Amministrazione Comunale abbiamo deciso di asseFra i presenti (da sx) l’Assessore Provinciale Panizza, il gnare un contributo di Direttore Cristoforetti SER Guaiumi, il Presidente Cristoforetti Spa 200 Euro per l’allacciaBruno Cristoforetti e il Presidente di CPL Casari mento al ‘Primo fuoco’ a tutti quei cittadini che che, giuridiche e amministrative, dato attiveranno la fornitura gas entro il che Ton era il primo comune della 30 giugno 2008”. Il direttore Guaiumi, Provincia di Trento in cui si procedeva ringraziando l’amministrazione comuad una gara pubblica per la realizzanale per la collaborazione, ha ricordazione e distribuzione della rete gas to ai politici presenti “la necessità di gpl. E’ opportuno quindi ringraziare finanziamenti pubblici provinciali per tutti coloro che hanno collaborato alla riuscita di questo progetto.” I rappresentanti delle istituzioni (vedi dichiarazioni riportate qui sotto n.d.r.) hanno ricordato che la rete gas rappresenta ad oggi un’efficace alternativa energetica per le comunità montane difficilmente raggiungibili dal metano; inoltre con il servizio a rete il cittadino viene rifornito di gas in maniera continua senza necessità di depositi casa-

Chi è Cristoforetti SERVIZI ENERGIA Cristoforetti Ser (Servizi Energia) è una società trentina, con sede a Lavis, operante nel settore dell’energia e della gestione calore nel Trentino Alto Adige. Nata nel 1996, ha progressivamente ampliato il suo raggio d’azione acquisendo contratti nel Triveneto. Nella distribuzione del gas gpl in rete sta operando nel Comune di Ferrara di Monte Baldo (VR) e nelle reti del Comune di Ton. Cristoforetti è controllata da CPL Concordia Group (che gestisce le reti gas metano e gpl in oltre 130 comuni d’Italia e d’Europa) e dalla Cristoforetti SpA.

Il plauso delle Istituzioni presenti Franco Panizza, Assessore Provinciale all’Artigianato, Cooperazione e Trasporti “Dal governo provinciale un apprezzamento all’Amministrazione comunale per questa realizzazione a favore del territorio. Un apprezzamento alla ditta Cristoforetti Energia - sinonimo di energia in tutto il Trentino e non solo - per aver voluto far suo questo progetto non facile e portarlo a termine. L’auspicio è che questo servizio copra tutte le comunità periferiche, per la funzionalità e la riduzione dell’inquinamento. Come Provincia abbiamo avviato un distretto dell’energia e dell’ambiente perchè auspichiamo che su fonti alternative, risparmio energetico e tutela ambientale la nostra regione possa essere un laboratorio e un faro per altre realtà.”

zione per gli approvvigionamenti di gas metano dalla Russia, è probabile che il gpl sia invece un prodotto sicuro, perchè ci arriva da 80 paesi del mondo. La Cristoforetti compie fra poco 60 anni: ha cominciato con i prodotti per l’agricoltura nel lontano 1947 ed è arrivata a tutti i servizi odierni, grazie anche alla sinergia instauratasi con CPL Concordia. Desidero rimarcare anch’io la necessità di contributi a favore del gpl”. Il Sindaco di Ton marco Endrizzi (primo a destra) affiancato La cerimonia è proseguita dal Parroco Don Calovi e da Mario Magnani, Vicepresidente del in Piazza Guardi dove la Consiglio Regionale benedizione del Parroco Don Calovi ha accomagevolare anche agli impianti a gpl, pagnato l’accensione della fiaccola per evitare che la popolazione, senza predisposta dai tecnici Cristoforetti servizi adeguati, sia costretta a scencapeggiati da Tullio Turrini. La struttudere tutta a Trento.” ra tecnica di Cristoforetti ha dato meriImportanti anche le sottolineatuto anche alle aziende impegnate nella re di Roberto Casari Presidente CPL fase esecutiva: per la rete l’impresa Concordia (“Questa è un’opera pubCrimaldi di Lover di Campodenno blica eseguita con il finanziamento (un particolare ringraziamento al titodel privato. Noi vogliamo realizzare lare Pietro Crimaldi e al geometra altri impianti perchè la qualità della Graziano Berti) e CPL Concordia per vita in Trentino è alta e un impiani depositi. to come questo migliora la qualità della vita”) e di Bruno Cristoforetti, Alcuni dati sulla rete Presidente della Cristoforetti Spa: “Nel momento in cui c’è questa preoccupa-

gas di Ton

Caterina Dominici, consigliere provinciale “Sempre straordinari voi di Ton. Il fuoco è uno degli elementi vitali per la l’esistenza: quindi oggi entriamo in un momento storico che deve essere sicuramente ripetuto in altri comuni, e noi ci faremo carico per diffonderlo. Questo sistema di distribuzione energetica porta qualità nell’ambiente, risparmio energetico ed economico. Sono convinta che un’amministrazione capace, una comunità attenta e un bravo imprenditore come Cristoforetti creano sinergie “miracolose” come quella che oggi è sotto i nostri occhi.” Mario Magnani, Vicepresidente Consiglio Regionale “50 anni fa eravamo convinti che, grazie alla ricchezza di legna, noi valligiani fossimo protetti da qualsiasi evoluzione della tecnologia: il contesto energetico mondiale ci ha messo in crisi, attraversando i settori dell’economia e della produzione. Cristoforetti ha aiutato l’evolversi delle necessità energetiche della Val di Non, quindi l’Amministrazione comunale ha saputo scegliere bene.”

Uno scorcio suggestivo di Vigo di Ton sovrastato dal profilo di Castel Thun

L’accensione della fiaccola in Piazza Guardi alla presenza di oltre 400 cittadini

Le reti hanno un’estensione complessiva di 9,5 km e servono i centri di Vigo di Ton, Toss, Masi di Vigo e Bastianelli. Gli impianti a rete, realizzati fra il 2005 e il 2006, sono serviti da 4 depositi dedicati con una capacità totale di quasi 50.000 litri per far fronte alle richieste della cittadinanza. Attualmente inoltre è in fase di studio l’estensione della distribuzione del gas nelle frazioni ed insediamenti abitativi decentrati. La Cristoforetti gestirà la rete gas per i prossimi 20 anni, vendendo il gas direttamente. I cittadini di Ton potranno fare domanda di allacciamento alla rete gas nell’Ufficio Cristoforetti di Ton (situato presso la Biblioteca del Comune) nei giorni di martedì e sabato, oppure mettendosi in contatto con la sede di Lavis.


SUCCEDE IN AZIENDA 11

Su e giù per l’Italia

Il Cooperatore

Tour di presentazione del Bilancio sociale CPL 2006 Bilancio. Vi abbiamo investito energia, intelligenza, tempo e risorse; e lentamente ci siamo resi conto che questo ei anni orsono, nel lontano documento, che integra e completa la 2002, CPL Concordia diede alle mera visione economica dell’impresa, stampe la prima edizione del contiene in sé grandi potenzialità. Bilancio sociale. Il documento, presenLungi dall’essere una semplice brotato all’interno dell’assemblea ordinachure piena di vuoti slogan, il Bilancio ria dei soci di giugno, fu considerato sociale è un’occasione per analizzare il rapporto che CPL ha con ciascuno dei suoi molteplici interlocutori. Così quest’anno abbiamo potuto presentare un Bilancio sociale che non è più semplicemente un resoconto ma uno strumento di budget, di pianificazione, di progettazione. Nel susseguirsi Il soci presenti alla presentazione nella nuova sede di Sant’Omero delle edizioni sono emersi, nell’operare di CPL Concordia, il numero zero, distribuito esclusivaelementi positivi e criticità. Proprio a mente ai soci e stampato internamenpartire dalle criticità abbiamo definito te. Da allora - lo possiamo ben dire degli obiettivi che ci consentissero di - ne è passata di acqua sotto i ponti, migliorare; e così oggi finalmente CPL per CPL come per questo importante presenta un Bilancio sociale che condocumento, che poi è come dire la tiene un elemento chiave: gli obiettivi stessa cosa. di miglioramento e le relative soluzioL’ultima edizione del Bilancio sociani per attuarli. le – la sesta, relativa all’anno 2006, Tutto questo, oltre a scriverlo sul Bilancio, lo abbiamo detto a voce, faccia a faccia con tutti i soci e i dipendenti. Nel mese di novembre abbiamo infatti ripetuto l’esperienza della presentazione itinerante dello scorso anno, aggiungendo tappe al percorso e arrivando così a Il bilancio è stato un’occasione d’incontro tra i vertici della coinvolgere, sulla cooperativa e le sedi base della nuova presentata proprio in questi giorni - è organizzazione aziendale, tutte le sedi testimonianza di questo flusso costana capo di un’area. Arezzo, Napoli, te, di questo percorso progressivo di Roma, Sant’Omero, Fano, Melegnano, crescita e di presa di coscienza. A Bologna, Padova, Mirandola e finalpiccoli ma decisi passi, nel corso di sei mente Concordia: queste le tappe edizioni, abbiamo scoperto quanto sia del “Tour 2007” di presentazione del utile dedicarsi alla stesura di questo Bilancio sociale.

di Alessandro Baraldi (abaraldi@cpl.it)

Gruppo di Lavoro Bilancio Sociale

S

A Milano la presenza di soci impegnati nelle attività di manutenzione reti e Servizio energia

Mario Guarnieri (Vicepresidente CPL, a sx) e Alessandro Baraldi (Gruppo Bilancio sociale) nel corso della presentazione a Fano A relazionare sul Bilancio sociale, sul suo significato, sulle novità di quest’anno eravamo Paolo Martinelli e il sottoscritto – come componenti del Gruppo di Lavoro per il Bilancio sociale (di cui fanno parte anche Gabriele Battisti e Gabriele Greco) – e il Vice Presidente Mario Guarnieri. In ogni area eravamo inoltre supportati dal Responsabile d’Area (ringraziamo ognuno di loro per l’ospitalità e l’organizzazione) e dal Sales Area Manager; in diverse tappe abbiamo avuto poi la presenza di Umberto Pizzingrilli (Direttore Commerciale) e Fabrizio Tondelli (Direttore Generale). Questo “Giro d’Italia” è ormai un impegno fisso per il Gruppo di Lavoro,

Il cooperatore si manifesta innanzitutto con il rispetto per le persone. Al cooperatore si richiede franchezza, spirito di giustizia e senso di responsabilità, qualunque sia il suo ruolo o la sua posizione. (dalla Carta dei Valori, Legacoop, 1995)

per la Direzione, per il CdA. L’obiettivo è duplice: creare un’occasione d’incontro tra i vertici della cooperativa e le sedi; addentrarsi insieme (ma insieme per davvero!) nell’universo complesso del Bilancio sociale e della

Un socio espone il suo punto di vista nel corso dell’incontro nella sede di Roma

Responsabilità sociale dell’Impresa. Attraversare l’intero percorso significa vivere un’esperienza intensa e particolarmente istruttiva. Incontrare ogni sera colleghi e soci che non conosci, e provare a instauA Napoli presenti il Responsabile d’Area Giulio Lancia (al centro) e rare con ciascuno il Resp. Settore Distribuzione Carlo Porta (a sx) un dialogo costruttivo, è impegnativo e appagante. E’ soprattutto, credo, indispensabile per essere sempre più e sempre meglio un’impresa sana, una vera cooperativa. Un’azienda, cioè, capace di operare nel mercato con dei valori peculiari (la mutualità, la solidarietà, l’attenzione alle persone, il rispetto Operai e tecnici CPL nella sede di Bologna, dove la cooperativa per l’ambiente, e ha una presenza ultradecennale che prosegue l’esperienza cooperativa molto altro) capadell’Edilter ci di migliorare il mercato stesso e Tanti i collaboratori l’intero tessuto sociale. L’invito a tutti è quello di leggere il La redazione del documento è stata possibile grazie allo sforzo di diverse componenti della cooperativa, Bilancio sociale e di diffonderlo anche testimonianza di un coinvolgimento sempre più ampio e trasversale. Oltre al Gruppo di Lavoro per il Bilancio all’esterno. Di credere in questo strusociale (e naturalmente al coinvolgimento di Direzione e CdA) hanno partecipato a questa sesta edizione: mento, di farsi coinvolgere nei mecSimona Bruschi (Soci); Pierluigi Capelli (Finanza); Miria Conti (Prevenzione, Protezione e Ambiente); Marco canismi tipici della cooperazione, che Dal Dosso (Controllo di Gestione); Teresa Diazzi (Risorse Umane); Raffaele Di Biasi (Paghe); Gianni Levratti (Acquisti); Dante Marangoni (Qualità); Emanuella Marchini (Qualità); Jenny Padula (Risorse Umane); Mario consentono a ciascuno di noi di vivere Pirani (Finanza); Stefano Ravelli (Prevenzione, Protezione e Ambiente); Salvatore Salerno (Cogenerazione); al meglio il tempo del lavoro come Fabio Sereni (Gare). un’occasione di crescita e di arricchiIl Bilancio sociale CPL Concordia è stampato su carta riciclata, e le foto che lo illustrano sono interamente mento personale e di chi (persone e tratte dall’archivio fotografico CPL. ambiente) ci sta intorno.


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SUCCEDE IN AZIENDA

Capi Commessa “in forma” fra leggi, organizzazione e capacità relazionali Terminata la 3° edizione del corso finanziato da Foncoop: 41 partecipanti, utilizzati docenti interni ed esterni. Obiettivo 2008 il coinvolgimento dei tecnici di commessa di Maria Fioravanti (mfioravanti@cpl.it)

Ufficio Risorse Umane

N

el corso del 2007 è stato realizzato un percorso di formazione mirato destinato a coloro che in cooperativa ricoprono il ruolo cruciale di Capo Commessa. Il Capo Commessa nella nostra realtà aziendale è molto di più di un buon tecnico; infatti deve sempre più frequentemente gestire situazioni in cui sono richieste conoscenze normative,

Le 3 edizioni del corso hanno visto la partecipazione complessiva di 41 capicommessa organizzative e capacità di relazione. Per fornire un supporto nell’attività lavorativa di questa figura l’Ufficio Risorse Umane ha strutturato un corso integrando diversi contenuti legati alla comunicazione, al miglioramento dei conflitti interpersonali, all’approfondimento di argomenti legati alla normativa in materia di subappalto, alla sicurezza sui cantieri, alla qualità delle commesse da gestire e al project management. Complessivamente hanno partecipato 41 capi commessa, in tre edizioni (per 24 ore ciascuna) tra la sede di Concordia e quella di Roma, avvalendosi dell’intervento di docenti interni (i colleghi Bonesi, Ghidotti, Marchini, Ravelli e Orlandi) ed Esterni (la società di consulenza Qua.Dir). Il corso, considerando le spese relative a docenza, ore di mancato lavoro, spese accessorie e progettazione è costato all’incirca 40 mila euro ed è stato parzialmente finanziato mediante il Fondo di Categoria per la formazione continua dei dipendenti di Cooperative (Foncoop), in particolare usufruendo degli accantonamenti derivanti dai versamenti dello 0,30 sul conto Formativo Aziendale. Già dalla prima edizione è emersa la consapevolezza che questo tipo di formazione era anche un importante momento di scambio e confronto su modi di operare e strategie di intervento sulla gestione della commessa tra persone appartenenti ad Aree e Settori diversi. In ogni incontro è emersa fortemente la voglia di aggregazione,

di crescita professionale, di confronto costruttivo (realizzato anche mediante lo svolgimento di giochi di squadra il cui scopo era proprio il raggiungimento di un obiettivo comune). Al termine di ogni edizione, sono stati somministrati i questionari di gradimento i cui risultati hanno dato un giudizio positivo nei confronti della professionalità dei docenti e dell’organizzazione del corso stesso, interesse per i contenuti e validi suggerimenti per quelle che saranno le edizioni future. In particolare, su una scala di gradimento a 5 punti sulla qualità del corso (1=pessimo; 2=scarso; 3=sufficiente; 4=buono; 5=ottimo) è emerso che il 63% dei partecipanti ha ritenuto buoni gli argomenti affrontati; il 60% di essi valuta buona l’efficacia globale del corso, il 63% degli stessi ritiene buono anche il livello complessivo di docenza, mentre il 23% dei partecipanti ha ritenuto sufficiente la quantità di ore dedicata ai vari argomenti. A fronte anche dei suggerimenti emersi dagli stessi partecipanti, per le prossime edizioni ci si è proposti di dedicare maggior tempo a questo tipo di formazione, nello specifico sugli aggiornamenti normativi

L’opinione di alcuni partecipanti Antonino Di Pietro (Sett. distribuzione): “Corso molto interessante, soprattutto l’aggiornamento fatto dai legali sulla nuova normativa relativa alla gestione dei contratti e gli approfondimenti sulla gestione “psicologica” dei rapporti con i dipendenti e con i clienti.” Cristian Barbi (Sett. Impianti): “Corso interessante, argomenti utili per i capi commessa; sarà importante approfondire ulteriormente e dar seguito a quanto appreso.” Fabio Bulgarelli (Area Concordia Emilia): “Corso molto utile, perchè ha favorito il confronto con i colleghi delle altre Aree, anche per la standardizzazione della gestione delle varie procedure aziendali. Di rilievo anche l’ampia disponibilità dei docenti, interni ed esterni, per la discussione e l’approfondimento delle problematiche emerse.” Walter Lucidi (Area Sant’Omero Adriatica): “Un corso di formazione aziendale è in ogni caso un momento di crescita culturale, professionale e a volte anche personale: in tal senso è sempre apprezzabile. Penso comunque, soprattutto nel nostro particolare ambito, che vada più opportunamente pianificata in un’ottica di costante riallineamento che tenga conto delle trasformazioni nel modello organizzativo e negli scenari del business.” Enrico Benetti (settore Odorizzanti&Services): “Corsi di questo tipo sono fondamentali per un’azienda come la nostra. Purtroppo questo è solo il primo e tra l’altro a mio avviso è stato pure di breve durata. Sicuramente i corsi futuri dovranno essere molto interattivi - come lo è stato questo - stimolando la partecipazione delle persone e soprattutto calandosi nella nostra realtà aziendale, pur se complessa e difficile da interpretare da parte degli esterni. Pertanto la formazione ai Capicommessa deve essere permanente, periodica e completa su tutti gli aspetti gestionali per i quali CPL richiede professionalità e competenza.” di settore. Per il 2008 sono previsti, infatti, altri interventi che vedranno coinvolti anche i Tecnici di Commessa; a breve nella intranet aziendale (area dipen-

A Concordia si

allarga la sede CPL Nuova area di 4500 metri quadri e strutture adeguate alla nuova organizzazione aziendale di Daniele Spaggiari (dspaggiari@cpl.it),

Consigliere delegato di CPL

D

opo la riorganizzazione aziendale di cui CPL Concordia si appresta a festeggiare il primo anno di vita, anche le strutture immobiliari nei prossimi mesi saranno oggetto di attente valutazioni al fine di calibrarle sulle necessità della nuova organizzazione. Infatti la sede principale di Concordia ha allargato (e “raddrizzato”) i propri confini a sudest, acquistando un’area di circa 4500 metri quadri con un sovrastante fabbricato costituito da un capannone di circa 1000 metri quadri, uffici di circa 200 mq con annessa abitazione. A fronte di questo importante acquisto - e alla cessione dello stabile di Via S. Giacomo a Mirandola, sede della nostra società controllata CoopGas

- i nostri progettisti esterni stanno preparando proposte progettuali da presentare alla Direzione generale, la quale dovrà decidere quali interventi effettuare per meglio razionalizzare tutti gli spazi adeguandoli alle nuove necessità produttive. Si ipotizza di

denti) sarà dedicato uno spazio specifico alla formazione somministrata in azienda, e sarà divulgato il materiale didattico relativo ai corsi appena terminati.

presentare in Comune i progetti entro il mese di gennaio per poter dare corso ai lavori di ristrutturazione entro la primavera 2008. Inoltre la cooperativa è proprietaria di un appezzamento di terreno confinante sul lato est della sede di Concordia, ricadente in Comune di S. Possidonio. Nel piano regolatore comunale su questa area è prevista una lottizzazione industriale. In questi giorni si sta discutendo con il l’Amministrazione comunale di S. Possidonio la fattibilità della lottizzazione nella quale si ipotizza ci saranno una decina di lotti: la cooperativa ne manterrà circa la metà per i propri sviluppi futuri, mentre la restante parte verrà posta in vendita.

Veduta aerea della Sede CPL (gli edifici in azzurro) a Concordia: l’area acquisita è quella in basso a destra (il complesso marrone con alberature)


SUCCEDE IN AZIENDA 13

Corresponsabilità dell’impresa: una garanzia per clienti e soci Il CdA di CPL approva l’adeguamento dell’organizzazione aziendale alle indicazioni del Decreto 231/2001 di Marcello Angelini (mangelini@cpl.it)

Controllo di Gestione

e Luca Costa (lcosta@cpl.it) Resp. Ufficio Legale

I

l Decreto Legislativo 231/2001 prevede una presunzione di corresponsabilità delle imprese nella commissione, da parte di propri amministratori, dirigenti o dipendenti, di alcune tipologie di reato quali: indebita percezione di erogazioni, truffa in danno dello Stato o di un ente pubblico, concussione e corruzione, reati societari come false comunicazioni sociali, aggiotaggio, ecc. ove tali reati siano realizzati nell’interesse o a vantaggio dell’ impresa. La legge n.123/07 ha inoltre modificato tale decreto ampliando la categoria dei reati presupposti all’omicidio colposo e alle lesioni colpose gravi commesse in violazione delle norme antinfortunistiche. Le sanzioni previste per l’impresa sono particolarmente significative, sia in termini pecuniari che in termini interdittivi, essendo prevista l’interdizione dall’esercizio dell’attività, la revoca di autorizzazioni o concessioni, il divieto di trattare con l’Amministrazione Pubblica. La presunzione di corresponsabilità può tuttavia venir meno qualora l’impresa abbia adottato un modello di organizzazione, gestione e controllo idoneo a prevenire, salvo il dolo, la commissione dei reati previsti dal Decreto ed

istituito un organo di controllo, con poteri di autonoma iniziativa, deputato a vigilare sul funzionamento del modello. Il Consiglio di Amministrazione di CPL Concordia ha pertanto approvato un progetto attraverso il quale adeguare l’organizzazione interna della cooperativa alle indicazioni del decreto vigente, L’assemblea di Bilancio 2007 ha visto la presenza di numerosi stakeholders: rappresentanti degli Istituti di Credito, delle amministrazioni pubbliche, del mondo cooperativo, delle istituzioni, oltre ad un nutrito numero di soci proteggendo in tal modo gli interessi di tutti i soci. alle richieste del Decreto. dell’azienda, con lo scopo non solo di Attraverso questo progetto l’azienda Il riesame della propria organizzazioverificare i controlli esistenti e mettere intende individuare eventuali aree ne operativa costituisce per CPL un a fuoco le criticità operative, ma anche aziendali, processi gestionali e attiviimportantissimo momento di verifica di coinvolgere tutti i responsabili delle tà di lavoro che, specie nell’ordinaria interna nell’ottica di un miglioramenfunzioni (dalla produzione ai servizi, operatività, possono generare rischi to costante, ancora più significativo fino al Comitato di Direzione) sensibidi commissione di reati pregiudicando in quanto inserito nell’ambito di una lizzandoli sull’argomento. Il risultato così gravemente l’azione della cooperecente riorganizzazione funzionale. di questa iniziale ricognizione è un rativa e successivamente adottare quei L’adozione di un modello organizzadocumento di risk assessment, in cui correttivi organizzativi che dovessero tivo secondo il Decreto Legislativo vengono valutati tutti i possibili rischi rendersi necessari. 231/01 si pone inoltre come un ultedi commissione di reati, la loro freLa prima fase del progetto prevede riore elemento di garanzia e traspaquenza e rilevanza e infine la congruiun’iniziale analisi dei rischi, svolta renza dell’operare di CPL nei confronti tà e l’efficienza dei controlli esistenti mediante un accurato esame delle dei propri clienti, dimostrando una rispetto al modello organizzativo preprocedure operative interne e una costante attenzione della cooperativa visto dal decreto. serie di interviste alle figure apicali al complesso degli stakeholders. Sulla base di questo documento viene

La vera forza del confronto L’incontro fra le figure dirigenziali di CPL e CMC Ravenna arricchisce le aziende grazie allo scambio di idee di Mario Guarnieri (mguarnieri@cpl.it), Vicepresidente CPL Concordia

E

ra il 15 gennaio 2007 quando in CPL è stato organizzato un incontro fra 5 delle maggiori cooperative di produzione lavoro: ognuna di esse era rappresentata dal presidente. Per me è stato importante in quell’occasione vedere persone, da anni al vertice di aziende parte del movimento cooperativo, scambiarsi informazioni, idee, chiarimenti. Ma è stato sorprendente anche capire come questo tipo di occasioni fosse raro. Per questo motivo alla fine dell’incontro, dopo il rituale scambio di biglietti da visita, ci si è lasciati con la promessa

quindi impostata la seconda fase del progetto, in cui si individuano le principali aree di rischio e su queste si imposta un piano di miglioramento, attraverso una modifica/implementazione delle procedure e dei sistemi di controllo. Tale fase si concluderà entro la fine dell’anno con la presentazione al CdA di un modello di organizzazione che risponda in modo adeguato

di organizzare nuove occasioni di confronto, non solo fra presidenti, ma soprattutto fra quadri, gruppi dirigenti delle diverse cooperative con l’intento soprattutto di fare sistema. E’ bene precisare che questa idea non nasce dalla volontà di scavalcare le organizzazioni di categoria (come ad esempio Legacoop) ma dalla volontà di scambiarsi esperienze nella consapevolezza che dagli scambi di idee, dal dialogo fra chi affronta problemi comuni ci si arricchisce. In questo contesto nasce l’incontro fra il gruppo dirigente di CPL Concordia e CMC di Ravenna che si è tenuto a Ravenna il 28 agosto scorso. All’incontro hanno partecipato le rispettive Presidenze,

Vice presidenze, Direzioni Generali Tecniche, Direzioni Amministrazione e Finanza, Direzioni del Personale, Direzioni Commerciali e l’ufficio Legale. E’ stato un momento veramente importante in quanto ci si è scambiati informazioni sulle rispettive forme di organizzazione aziendale, riscontrando similitudini ma anche impostazioni differenti; si è

parlato anche di modelli di business e delle varie difficoltà che si incontrano nei diversi mercati di riferimento. Particolarmente interessante l’esperienza di CMC all’estero (quella di Ravenna è la principale cooperativa in Italia come fatturato eseguito fuori dai segue a pag. 14

La sede della Cooperativa Muratori Cementisti di Ravenna, nella quale si è svolto l’incontro dello scorso agosto


MONDO COOP

Presentato il secondo Rapporto Sociale di Legacoop Modena Tra le novità gli approfondimenti sulla condizione Femminile in cooperativa e sulle relazioni con territorio e Amministrazioni locali su politiche sociali verso anziani e immigrati è stato somministrato un questionario che, oltre ai dati strutturali, ha indagato sull’esistenza di particolari politiche, dispositivi organizzativi, condizioni e regole riferite al genere. Inoltre, a partire dai dati strutturali raccolti e dall’osservazione delle politiche praticate dalle cooperative, il gruppo di lavoro ha analizzato quali sono i fattori di esclusione (incompatibilità fra lavoro a tempo pieno e lavoro familiare, esigenze specifiche di cura della famiglia nel caso di famigliari anziani e figli, ecc.), cioè le ragioni di fondo che portano a una situazione di “minor carriera” delle donne in cooperativa a cui è associata una natalità “in cooperativa al di sotto della media”. Da questa serie di spunti il gruppo ha elaborato alcune proposte, ripartite in diverse classi: istituzionali, aziendali organizzative e sociali per riuscire a eliminare, almeno in parte, questi fattori di esclusione analizzati in precedenza. °Ê{{äÊ`i ÊxÊ >}} Ê£ ÈÈÊÊÊÊÊÊÊÊÊÊÊÊ Ûi L ÀiÊÓääÇ

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nche quest’anno l’Assemblea delle Cooperative, che si è tenuta venerdì 23 novembre 2007, è stata dedicata alla presentazione del secondo “Rapporto Sociale” della Cooperazione modenese aderente a Legacoop Modena. Rapporto in cui vengono descritti valori, esperienze e strategie di un complesso di realtà imprenditoriali differenziate per caratteri e dimensioni, ma collegate da vincoli istituzionali, da rapporti economici e, soprattutto, da una simile visione del mercato, del lavoro e della società. Come l’anno scorso il lavoro di rendicontazione è stato realizzato da due gruppi di lavoro di presidenti e quadri cooperativi e avvalorato nei risultati da una società di consulenza: DTN di Bologna. Due sono gli obiettivi che Legacoop Modena si è posta con questo lavoro. Il primo obiettivo è sicuramente quello di dare conto “all’interno”, cioè al movimento cooperativo, e “all’esterno”, cioè alla società civile, di ciò che nel nostro ultimo Congresso abbiamo definito come “il nucleo valoriale intangibile della cooperazione”, ovvero il modo in cui in termini quantitativi e qualitativi le cooperative aderenti realizzano la mutualità nelle sue diverse forme secondo i principi fondamentali dell’Alleanza Cooperativa Internazionale: adesione

libera e volontaria, controllo democratico da parte dei soci, partecipazione economica dei soci, autonomia e indipendenza, educazione formazione ed informazione, cooperazione tra cooperative, interesse verso la comunità. Il secondo obiettivo è quello di cercare di evidenziare come i comportamenti e i valori fondanti della cooperazione diano vita a un modello di responsabilità sociale di impresa del tutto originario, facendone un fattore strutturale di identità inscindibile e connaturato alla nascita e all’affermarsi della forma cooperativa. Questo secondo rapporto sociale di Legacoop Modena presenta alcune novità: oltre alla parte generale, che rendiconta i risultati economici e sociali, vi sono due approfondimenti, uno riguardante la condizione femminile nelle cooperative modenesi, l’altro le relazioni e collaborazioni (esistenti e possibili) delle cooperative con il territorio e le amministrazioni locali per quanto riguarda le politiche sociali verso gli anziani e gli immigrati. Per affrontare l’argomento “donne in cooperativa” è stato costituito un gruppo di lavoro che ha realizzato un’indagine sulla condizione femminile nelle cooperative a partire dalla quale sviluppare ragionamenti e proposte. Per realizzare l’approfondimento ci si è serviti di un campione di 14 cooperative (diverse dalle 35 sulle quali è stata costruita la prima parte del Bilancio Sociale), alle quali

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«iÀ>Ì ÛiÊ` Ê `i >°Ê,i}°Ê/À LÕ > iÊ` Ê `i >Ê> Ê

di Luigi Manfredi, responsabile Ufficio

Studi Legacoop Modena

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14

La vera forza del confronto confini nazionali): a questo proposito le nostre domande vertevano sull’approccio migliore per affrontare mercati nuovi e poco conosciuti, dato che CPL è presente all’estero solo in alcuni paesi. La discussione si è poi spostata sui servizi alla produzione (e questo ci ha dato l’idea per poter migliorare la nostra organizzazione dal 2008) ma anche sui servizi amministrativi. Sono emersi problemi collegati al controllo di gestione delle commesse produttive, si è dialogato sui sistemi informativi (qui qualche idea l’abbiamo data noi parlando di SAP), sui problemi collegati al mondo della finanza (rapporti con gli istituti di credito, difficoltà di incasso con gli enti pubblici, modalità di fatturazione con altre nazioni). Si è concluso infine parlando di risorse umane, ma anche di rapporti con i soci e di responsabilità sociale d’impresa. Abbiamo ricevuto il loro bilancio sociale che, tramite bellissime

monografie, si occupa tra l’altro di descrivere i vari paesi in cui opera CMC, raccontando gli sforzi e l’impegno per portare un po’ di cultura cooperativa (oltre che il lavoro) anche in paesi con difficoltà in termini di diritti umani. E’ stata un’esperienza veramente costruttiva, e sentiamo di dover ringraziare il Presidente di CMC Ravenna Massimo Matteucci e il Direttore Generale Vittorio Morigi per la loro ospitalità ma sopratutto per il loro modo di parlare diretto e trasparente. L’auspicio è che altri incontri possano essere organizzati, non solo tra queste due cooperative ma anche fra gli altri gruppi cooperativi; penso che questo sia il modo migliore per contribuire a costruire quella “rete di imprese” che ancora manca all’interno del nostro movimento. L’incontro e lo scambio di esperienze è stato uno dei principali risultati del corso

organizzato da Legacoop Modena e Legacoop Reggio Emilia tramite Qua. Dir. per la formazione di nuovi manager cooperativi (a questo corso stanno partecipando alcune persone di CPL). Per diversi mesi all’interno dei corsi non solo si sono appresi nuovi elementi riguardanti l’organizzazione, il personale, l’amministrazione e la finanza, ma soprattutto ci si è imparati a conoscere, a rispettarsi, a condividere problemi nella consapevolezza che sono gli stessi per tutti. In questo modo ci si dà risposte e si verificano le soluzioni trovate. Tutto questo partendo da un elemento in comune che è la nostra matrice cooperativa, ma soprattutto con la spontaneità di chi non si porta dentro precedenti esperienze e contrasti. Da questi incontri la speranza che ognuno di noi deve nutrire è quella che questi semi possano germogliare per dare nuova forza e far crescere sempre di più il movimento cooperativo.

L’altro argomento monografico ha riguardato il possibile concorso della cooperazione modenese allo sviluppo delle politiche di welfare nei distretti della Provincia. Gli argomenti particolarmente trattati sono stati gli anziani e gli immigrati. Per realizzare questo approfondimento si sono svolti alcuni colloqui con i rappresentanti delle istituzioni, facendo riferimento ai comuni ove sono insediati i distretti. Le questioni emerse dai colloqui: casa, lavoro e mediazione culturale, collaborazione su welfare e ASP, cooperazione cosiddetta “spuria”, non evidenziano la medesima problematicità, né la stessa capacità di vedere coinvolta la cooperazione. In sostanza, dai colloqui è emerso che per quanto riguarda le politiche di welfare il ruolo e l’immagine delle cooperative tendono a scindersi: da una parte c’è sullo sfondo un’idea di organizzazione-movimento di notevole potenza e capacità, a cui si richiede un intervento da istituzione in grado di affrontare problemi complessi, dall’altra c’è poi la “cooperazione di contatto”, cioè quella che giorno dopo giorno opera insieme alle Pubbliche Amministrazioni nella gestione dei fenomeni presi in esame. Su conciliazione e inclusione, cioè le nuove sfide per la società in cambiamento si è incentrata anche la successiva tavola rotonda nella quale esponenti della politica, della cultura e dell’impresa hanno espresso orientamenti, attese e richieste.


CULTURA, SPORT E... 15

A proposito di “Falce e carrello” Il libro-denuncia di Bernardo Caprotti, patron di Esselunga, ha suscitato molte reazioni e ha “provocato” interventi che fanno conoscere meglio il mondo cooperativo a cura di Francesco Manicardi (fmanicardi@cpl.it) resp. Ufficio Stampa

N

el settembre 2007 Bernardo Caprotti, proprietario e fondatore della catena di supermercati Esselunga, ha proposto al pubblico un volume autografo presentato come “atto di accusa” nei confronti del sistema coop. Caprotti - come riportato anche sul sito di Esselunga - intendeva evidenziare come “la politica, attraverso il ‘braccio armato’ delle cooperative della Lega, è riuscita a mettere le mani anche sulla spesa degli italiani”, dimostrando “quanto quest’insana alleanza, fatta di accordi sottobanco e monopoli nascosti, pesa sul costo degli acquisti alimentari”. “Ho obbedito ad un impulso etico, ad una esigenza di verità”, ha esordito in conferenza stampa Caprotti, affiancato da Ferruccio De Bortoli, direttore del Sole 24 Ore. “Non ho interessi personali da proteggere.” Nel libro la denuncia di Caprotti è accompagnata da una prefazione dell’economista Geminello Alvi e un approfondimento del giornalista del Giornale Fabio Filippi. Quest’ultimo, nel tentativo di screditare la cooperazione (che per lui è sempre e solo “rossa”) enumera tutta la crescita e i successi delle imprese di Legacoop in termini di fatturato, acquisizioni, occupazione. L’effetto (involontario) è di ricordare a tutti i lettori - molti dei quali, anche cooperatori, lo ignorano - il radicamento e l’importanza economica e sociale che la cooperazione riveste nel nostro Paese. A fine lettura quindi, se anche uno avesse sposato a priori le tesi di Caprotti - imprenditore capitalista “alla Rockefeller”, come ripete spesso il patron di Esselunga - gli verrebbe forse la curiosità di conoscere meglio la galassia Coop; è questo è davvero un bel servizio reso alla cooperazione. Un dettaglio: all’inizio del libro il Dott. Caprotti dedica questa “non piccola fatica ai molti giovani di Esselunga che lavorano con tanto impegno, con passione ed onestà, e che crescono i loro figli nella speranza di un’Italia migliore, più libera e moderna, più sorridente e più pulita”. Qualche anno fa un’inchiesta di Sandro Gilioli pubblicata su Diario e intitolata “Esselunga, diritti corti corti” riportava una realtà leggermente diversa. Scriveva Gilioli: “Si parla - nelle lettere a giornali locali e nelle e-mail inviate ai vari siti di chainworkers – di ricatti continui, di mobbing diffuso, di controlli a vista, di lavoratori part-time costretti al tempo pieno, di attività antisindacali e di angherie degli ispettori.” Gilioli riportava inoltre l’opinione di

Giovanni Gazzo, il segretario lombardo della Uil-TuCs, secondo il quale “gli ispettori e capi hanno l’abitudine di «accerchiare i singoli dipendenti in angoli isolati del luogo di lavoro per intimorirli con rimproveri e pressioni». Gazzo concludeva: «In Esselunga c’è una relazione tra i profitti straordinari e la straordinaria assenza di diritti»”. Il Presidente di CPL Concordia Roberto Casari, interpellato a proposito del contenuto di “Falce e carrello”, dichiara: “Caprotti racconta delle verità ovvie: chiunque perde un confronto economico ha da ridire su chi ha vinto. Quante cose potremmo dire anche noi a riguardo di amministrazioni di sinistra che, secondo l’assunto di Caprotti, dovevano essere particolarmente vicine alla cooperazione, e che invece sono vicine alle multinazionali francesi (tra parentesi, né le Coop né Caprotti riuscirebbero ad aprire un supermercato in Francia). Se uno avesse la possibilità di intervistare il

padrone della Lancia direbbe che lo Stato, il partito democristiano hanno aiutato solo Agnelli, hanno dato contributi solo alla Fiat. Ma non ha scritto un libro. Quando si è sul mercato in una dimensione di qualche miliardo di euro è evidente che ci sono delle situazioni (in Italia o in qualsiasi parte del mondo: l’esempio di Bush “imparentato” con i petrolieri statunitensi insegna) in cui vi sono persone favorevoli ad un certo sviluppo piuttosto che ad un altro: l’Italia è un popolo di tifosi, e logicamente questo aspetto si evidenzia anche nel tifare per un modello economico piuttosto che per un altro. In economia queste cose sono scontate. Caprotti poi critica la provenienza e formazione di Stefanini, Zucchelli, ecc.: l’economia dell’Emilia Romagna, e dell’Italia in generale, è fatta da persone che si sono fatte dal niente, come Enzo Ferrari, ex pilota che si è messo a cercare innovazione tecnologica ed è arrivato a costruire l’automobile più

ambita al mondo. Nessuno viene a dire “Quell’operaio di Ferrari se non avesse fatto le macchine rosse o fosse stato aiutato dal partito non avrebbe fatto fortuna...”. Caprotti, 82 anni e qualche miliardo di euro di capitali, non è mai stato aiutato da nessuno? E’ l’arte di sapersi rapportare con le persone e con il territorio, avendo delle intuizioni industriali positive: ammiro gli esempi di Cremonini nell’alimentare (che ha organizzato il master industriale a Monteveglio di Bologna, dove iniziò l’attività nella drogheria della madre) o di Stefani della System (partito a 21 anni con 500 mila lire di prestito e il TFR), titolare di più di 300 brevetti internazionali e leader mondiale nel campo ceramico. Se quindi Caprotti ha scritto un libro, qualcuno potrebbe scrivere un’enciclopedia sui favoritismi che hanno determinato le fortune o le sfortune di un’impresa.” (1 – Continua)

Enzo Biagi E CPL A ricordo del giornalista bolognese scomparso riportiamo due testimonianze fra coloro che lo conobbero nel 1999 in occasione del centenario della nostra cooperativa “La scomparsa di Enzo Biagi ha suscitato enorme commozione, non solo a livello nazionale: la statura del giornalista e le conseguenze del cosiddetto “editto bulgaro” avevano enormemente amplificato la sua notorietà. Enzo Biagi è stato ospite della nostra cooperativa nel 1999, in occasione della celebrazione del centenario di CPL Concordia, durante una delle manifestazioni che si svolse nel municipio di Concordia. Ho avuto la fortuna di accompagnarlo da Modena alla nostra sede e, successivamente, da Concordia a Milano: in tutto tre ore abbondanti di viaggio insieme, mantenendo volutamente la velocità bassa per allungare il tempo. Posso senz’altro associarmi alle tante parole dette in occasione della sua morte: Biagi prima di tutto metteva a proprio agio l’interlocutore, sia con le parole, sia con la voce molto pacata; cercava di capire facendo domande mai imbarazzanti, e nella conversazione (era il suo mestiere) inseriva la sua esperienza di vita, senza mai collocarsi a un livello superiore. Quell’esperienza rimarrà impressa in me, com’era rimasta impressa nel giovane Enzo la bugia detta alla professoressa delle medie riguardo la professione del padre; si tratta di un insegnamento indelebile che Biagi racconta di aver ricevuto dalla madre: “Ero bambino e un giorno la mia insegnante mi domandò quale fosse il lavoro di mio padre. Gli altri risposero il medico, l’avvocato, il commercialista. Io dissi: ‘l’impiegato’. Tornai a casa e raccontai tutto alla mamma. Lei mi ascoltò con dolcezza e non aggiunse una parola. La mattina seguente, mentre mi abbottonavo il cappotto, lei si infilò il soprabito ed esclamò: ‘Questa mattina ti accompagno a scuola’. Una volta in classe, chiese con garbo l’attenzione dei miei compagni e disse: ‘Enzo deve chiedervi scusa, ieri ha detto una bugia, suo padre non fa l’impiegato ma

l’operaio’. Abbassai la testa vergognandomi come mai prima di allora. Il suo gesto è stato una vera lezione di vita”. Severo Barotto, Direttore del Personale ed ex vicepresidente CPL “Personalmente, stimavo Enzo Biagi per la qualità dei suoi articoli sulla stampa, per i suoi interventi televisivi e, soprattutto, per i suoi libri, dei quali conservo un gran ricordo. Conobbi Biagi di persona nel 1999 in CPL allorché egli, invitato dal Consiglio, partecipò alle cerimonie commemorative per il centenario della cooperativa. In quelle giornate ebbi la fortuna di sedere al suo fianco nella cena ufficiale ed ebbi la conferma delle sue qualità umane. [...] Il senso della libertà dell’individuo e di una società ispirata al libero pensiero e al rispetto dell’opinione altrui ha permeato tutta la sua esistenza, contrassegnata dai

sacrifici e dai successi nell’attività di giornalista, dalle sofferenze della guerra e dalla sua sentita partecipazione alla lotta di liberazione. [...] Biagi, che da giovane aveva vissuto esperienze di lavoro giornalistico anche in cooperativa, è sempre rimasto particolarmente legato a questo modello sociale e ha condiviso con i Soci, gli Amministratori e collaboratori di CPL la gioia del primo centenario di vita della cooperativa. La sua scomparsa, se da un lato causa un grande vuoto in coloro che l’hanno conosciuto e stimato, dall’altro lascia ai giovani Soci cooperatori l’eredità morale di una vita spesa per la libertà di pensiero, di informazione e di corretta e libera interpretazione della democrazia.” Carlo Alberto Pelliciardi, presidente del Collegio Sindacale CPL

La visita di Enzo Biagi alla sede CPL di Concordia: il giornalista commenta la foto degli scarriolanti


Con oltre 1.000 addetti distribuiti su 40 sedi CPL CONCORDIA opera in tutta Italia e all’estero. Dal 1899 una lunga esperienza per gestire oggi l’energia di Imprese, Privati, Enti e Pubbliche Amministrazioni.


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