CNews 25

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Spedizione in abbonamento postale 70% Regime Libero - Direzione Commerciale Business - Modena

Anno VII - n° 2, Giugno 2009

Periodico di comunicazione aziendale di CPL CONCORDIA Group

110 anni, veri CPL Concordia ricorda la sua costituzione nel 1899 con un ciclo di convegni e l’inaugurazione di nuove sedi

25 DALL’ERMO COLLE DI LEOPARDI ALLE SPIAGGE DI CATTOLICA:

meno emissioni, più energia al turismo

COGENERAZIONE PER TUTTI I GUSTI: dai prosciutti Brendolan alla discarica pugliese, più efficienza energetica

I GIOVANI HANNO SETE DI COOP:

incontri con gli “Under 35” e la visita degli Universitari tedeschi di Osnabrück


Sommario editoriale 3

110 anni di valore, un milione e mezzo di motivazioni area business

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Efficienza energetica “magna cum laude”

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Tanto caro mi fu quest’ermo colle… senza emissioni

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La Regina dell’Adriatico ri-sposa i servizi di CPL

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Supermercato PAM: “Ma che bella commessa solare!”

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CPL, tecnologia e progettazione impianti gas da esportazione

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Fontenergia genererà tante “figlie” in Sardegna

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Energia pulita al profumo di Puglia

13 Brendolan Prosciutti: la cogenerazione “no cost” 13 L’oro blu è prezioso e va conteggiato con cura 14 Calore “invisibile” sui campi da golf 14 Vimodrone s’illumina di CPL SPECIALE 110 ANNI 9

110 anni, Atto primo: Bologna

10 Per chi verrà dopo di me 11 Ott[o]re di lavoro per Centodieci anni 12 Una storia da guardare negli occhi SPAZIO MARKETING 15 Il settore ICT come volàno della ripresa

Il palco dei relatori al convegno “Cultura dell’impresa cooperativa” promosso da CPL a Bologna lo scorso 21 maggio (Foto Angelo Rosa - Shiyun Lee)

15 CPL nel mondo? Guarda sul web

CPL Concordia è associata a

15 Dal sole di Verona al mare di Napoli

Associazione di Cooperative

Modena

SUCCEDE IN AZIENDA

CPL Concordia è fornitore ufficiale di

16 Se il cooperatore si vede dal mattino… 17 20 anni di “matrimonio” con Edison DG 17 Essere grati alla cooperazione RESPONSABILITA’ SOCIALE D’IMPRESA 18 “Senza confini: il futuro siamo noi” MONDO COOP 19 La classe che diventa cooperativa

C News – Periodico trimestrale di Comunicazione Aziendale di CPL CONCORDIA Group Anno VII - n. 2 Giugno 2009 Registrato al Tribunale di Modena il 26/05/2003 con il n° 1673 La tiratura di questo numero è stata di 4300 copie Chiuso in Redazione il 27 Maggio 2009 Direttore Responsabile FRANCESCO MANICARDI Redazione FRANCESCA GALASSI GABRIELE GRECO DANIELE SPAGGIARI TIZIANO ZOCCHI E-mail: redazione@cpl.it Grafica, Impaginazione e Stampa TIPOLITO SALVIOLI - Cavezzo (MO)

Hanno collaborato a questo numero: ALESSANDRO BARALDI, ANJA BELLONI, NICOLA BRAGHIERI, ANDREA BRAMUCCI, ROBERTO CASARI, ROBERTO CIARROCCHI, ALBANO DUGONI, CLAUDIO GALLETTI, ANDREA GOLINELLI, ANTONIO GRANDI, GIAN PAOLO LACCHINI, NICOLA LA VERGHETTA, GIACOMO LUGLI, MATTEO MARCHINI, MARIKA MENOZZI, NICOLA MORGESE, CHETI OSTO, CARLO PORTA, SALVATORE SALERNO In copertina (e nello Speciale dei 110 anni a Bologna): Il taglio del nastro della nuova sede di CPL Concordia a Bologna, in Via della Cooperazione (Foto Angelo Rosa e Shiyun Lee- per gentile concessione)

Editore CPL CONCORDIA Soc. Coop. Via A. Grandi, 39 – 41033 Concordia s/Secchia (MO) Tel. 0535-616.111 Fax 0535-616.300 Indirizzo internet: www.cpl.it


L’EDITORIALE

110 anni di valore, un milione e mezzo di motivazioni di Roberto Casari (rcasari@cpl.it) Presidente

CPL Concordia ha appena compiuto 110 anni. 110 anni per un’azienda

ché chi verrà dopo trovi maggiore know how, maggiori capitali, maggio-

sono un traguardo importante, specie per una cooperativa che ha attra-

re valore intangibile derivato dalla conoscenza positiva, dalle referenze,

versato tre secoli segnati da tante vicissitudini economiche, sociali, poli-

dalla reputazione che i mercati e le persone hanno della nostra azienda.

tiche. Era già una méta eccezionale quella dei 100 anni, ma negli ultimi

Questo è il valore che la nostra azienda nei suoi 110 anni ha costruito.

10 anni dal centenario abbiamo vissuto una crescita straordinaria, con

In cooperativa noi dobbiamo lavorare ed essere remunerati, ma parte

uno sviluppo nell’occupazione e nel patrimonio. Nel 1999 avevamo un

dell’utile prodotto viene accantonato a favore delle future generazio-

capitale di 23 miliardi di vecchie lire tra patrimonio e capitale sociale,

ni. Per dirla con le parole di Martino, presidente storico della Coop

corrispondenti a circa 12 milioni di euro; oggi, a livello di consolidato,

Costruzioni di Bologna: “In cooperativa occorre produrre più di quello

possiamo contare su un patrimonio di 110 milioni di euro: 100 milioni

che ci si porta a casa, e se non c’è una validità economica dell’impresa

di euro accumulati in 10 anni. Un ipotetico bilancio decennale vede il

non c’è neanche la socialità”. Se noi perdessimo, ci saremmo mangiati

personale crescere da 350 a 1250 persone, soprattutto giovani. CPL ha visto un ricambio generazionale forte: una generazione di cooperatori non c’è più, perché 900 persone nuove sono sicuramente entrate, e quindi attualmente ci sono più di 1000 persone che non hanno vissuto la ricorrenza dei 100 anni. Siamo completamente diversi nella struttura e nell’organizzazione, che oggi è diffusa in modo omogeneo su tutto il territorio nazionale, con 9 sedi che operano con ampia autonomia, pur se collegati dalla sede centrale. L’inaugurazione della

parte di quello che abbiamo accantonato; signifi-

“Come in una squadra di calcio, per vincere non bisogna essere solo bravi, occorre anche essere motivati”

nuova sede di Bologna, svoltasi a maggio, dimo-

cherebbe non solo che, egoisticamente, abbiamo voluto vivere al di sopra delle nostre possibilità di mercato, ma soprattutto che non abbiamo concorso al miglioramento delle future generazioni. Il torto più grande che un giovane può fare a se stesso dal mio punto di vista è quello di non conoscere i valori cooperativi; succede non solo a quelli che non vengono a lavorare in cooperativa, ma anche a coloro che lavorano in CPL. Se nel cortile della sede io domandassi: “Di chi è la CPL?” correrei il rischio di sentirmi rispondere “Non lo

stra che ci stiamo rafforzando su un territorio che vede la nostra azien-

so”, o “E’ sua, Casari”, con ciò capendo che questo lavoratore non

da essere sempre più al centro del Movimento cooperativo emiliano

ha colto la differenza tra un’azienda privata e un’azienda a proprietà

romagnolo, e quindi nazionale.

diffusa come la nostra. Questo mio pensiero si rafforza quando vedo

Il nostro fatturato consolidato, previsto in crescita intorno ai 300 milioni

l’attenzione e la soddisfazione che hanno i giovani nel parlare di coo-

di euro nel 2009, è quadruplicato rispetto ai 150 miliardi di lire del 1999.

perativa, nell’apprezzare con sorpresa una cosa che non conoscevano.

Non è facile parlare di sviluppo in un contesto come questo, viviamo in

Ci dobbiamo sforzare di trasmettere questi valori: come in una squadra

un momento molto difficile dell’economia internazionale: un’economia

di calcio, per vincere non bisogna essere solo bravi, occorre anche

globalizzata ha dato origine ad una crisi globalizzata, che ha colto di

essere motivati, avere più motivazioni dell’avversario. Credo che per

sorpresa tutti gli attori economici, sia finanziari che produttivi. Questa

chi lavora in cooperativa questa motivazione in più sia possibile, quindi

crisi è diversa perché non ci sono delle isole felici. Oggi abbiamo già

se qualcuno non gliela trasmette non è colpa della “squadra” di giovani

marcato una presenza all’estero che 10 anni fa non c’era, e che fra

ma dell’allenatore (i soci più anziani). Tutte le performances di succes-

10 anni speriamo possa rappresentare il 25-30% del nostro fatturato,

so vengono sempre con sofferenza, e quindi bisogna essere in grado di

per assicurarci quello sviluppo che il solo contesto nazionale non può

sapere esattamente perché si lavora in cooperativa, perché è necessario

garantirci, almeno con il tasso di crescita dell’ultimo decennio.

fare quel quarto d’ora in più per finire un lavoro: quel quarto d’ora ha

Per il restante 70% guardiamo al mercato nazionale fatto di servizi, di

un valore superiore per la cooperativa che per te, e quindi ti devi sentire

fonti rinnovabili, di nuove strategie di sviluppo della nostra attività di

in grado di darlo.

costruzione delle reti, sempre più accompagnati da quel patrimonio di

In questa ricorrenza abbiamo realizzato, tra le altre cose, un libro foto-

110 milioni di euro che aiuta le attività economiche dell’azienda. Se la

grafico immaginando di “fermare” in un unico scatto simultaneo 100

CPL, con il suo fatturato attuale, non avesse questo patrimonio lasciato

situazioni in cui gli uomini e le donne di CPL sono al lavoro in tutte

dalle generazioni che ci hanno preceduto - quindi se semplicemente

le parti del mondo, e che rappresentano la dimensione del quotidiano.

i soci di allora avessero distribuito tutta la ricchezza prodotta senza

Un’azienda che sviluppa 300 milioni di euro di fatturato all’anno deve

accantonarla per noi - oggi avremmo un’azienda con meno risorse per

portarne a casa un milione e mezzo al giorno: quindi produrlo, trovare

affrontare il mercato; quelle persone sarebbero state meglio nella loro

qualcuno che te lo paghi, incassarlo, facendo attenzione alla dinamica

individualità, ma avrebbero lasciato una cooperativa debole, senza forti

costi-ricavi. Che questa impresa sia riuscita per 110 anni è un fatto che

possibilità di dare lavoro a tanti.

deve fare riflettere.

Quando si parla di una cooperativa si parla di un’azienda che tende a migliorare le condizioni degli uomini presenti e futuri all’interno dell’impresa. Degli uomini presenti, dando loro un lavoro vero, remunerato, differenziato per le qualità; creando però anche le condizioni per-

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AREA BUSINESS

Efficienza energetica

“Magna Cum Laude”

L’esperienza di CPL Concordia a servizio del Campus degli Studi Universitario di “Roma Tre” questi requisiti diventano ancor più rigorosi in ambienti particolarmente sensibili quali, ad esempio, i laboratori di ricerca delle facoltà scientifiche o ervizio temperature, monilo stabulario, dove i parametri microtoraggio ed efficienza climatici sono essenziali per la vita energetica”. Questo il titodegli animali. lo dell’innovativo appalto che CPL Per rispondere a questi stringenti Concordia si è aggiudicato negli scorsi requisiti, CPL Concordia realizzerà un mesi e che permetterà di mettere a innovativo Sistema di Monitoraggio frutto tutta la nostra esperienza per dei parametri climatici ambientala prestigiosa Università degli Studi di li e delle fonti di energia elettrica, “Roma Tre”. Otto Facoltà e ventinove integrando i sistemi HVAC (Heating, dipartimenti - che offrono, tra gli altri, Ventilation and Air Conditioning) già 75 corsi di Laurea, 66 Master e 9 Corsi presenti con nuovi sistemi HVAC e con di perfezionamento - per una superfimoderni analizzatori della rete eletcie complessiva di oltre 220.000 metri trica dell’Ateneo, concentrando tutti quadri e una potenza termica installai dati raccolti in un unico sistema ta di oltre 25 megawatt, rappresentano di supervisione, accessibile sia dagli per l’area romana di CPL Concordia uffici dell’area romana di CPL che da uno stimolo di assoluto rilievo. quelli della Committenza. I TEE (Titoli di Efficienza Energetica) Un sistema che permetterà al gesto“conquistati” in questi anni di buon re di rispondere a tutte le esigenze lavoro ci hanno permesso di partedi controllo e razionalizzazione dei cipare e acquisire una delle prime consumi dell’Università e che pergare di appalto sul territorio con l’immetterà di individuare, all’atto della postazione del “contratto di rendidiagnosi energetica degli edifici, i necessari interventi per migliorare la classe energetica degli stessi. Il sistema di monitoraggio proposto, che sarà sviluppato dal settore ICT di CPL Concordia, permetterà di conoscere le modalità di utilizzo globale dell’energia eletIl cortile del rettorato: la terza Università romana conta una superficie comtrica, fornendo le plessiva di oltre 220.000 metri quadri e una potenza termica installata di oltre 25 curve di profilo megawatt orario, le curve di mento energetico”. Un unico indice, durata, la stagionalità dei prelievi di cosiddetto di benchmark, funzione energia, e metterà in condizione l’amdi molteplici coefficienti misuranti i ministrazione dell’Ateneo di negoziare livelli di qualità dei servizi resi da CPL il miglior contratto di fornitura di Concordia, modulerà il canone previenergia. Sarà inoltre possibile conosto per le prestazioni e i servizi oggetscere come il flusso di energia elettrica to dell’appalto. Articolati calcoli matesi ripartisce sulle diverse utenze, renmatici determinano i vari componenti dendo così possibile l’individuazione del coefficiente di benchmark globale, degli investimenti di miglioramento i più importanti tra i quali sono il nell’efficienza energetica: come indicoefficiente di benchmark delle temcato nel progetto presentato da CPL e perature, quello dei tempi di risposta risultato vincente, l’obiettivo è “dimie quello di efficienza degli impianti: il nuire i propri consumi a parità di tutto nell’ottica virtuosa di premiare quantità e qualità di servizio erogato”. la conduzione efficiente del sistema Nell’ottica di una gestione globale di edificio-impianto. riduzione dei consumi, si è focalizzata Un’impostazione di certo innovativa e l’attenzione anche sul contenimento complessa che richiede competenza e dei consumi idrici del terzo Ateneo attenzione da parte del gestore; basti romano, proponendo un sistema di pensare che sono ammesse tolleranze, monitoraggio e diagnosi delle perdinel rispetto delle temperature interne te di acqua, avvalendosi di moderni agli ambienti, di solo mezzo grado misuratori di portata, dotati di datacentigrado in eccesso o in difetto; logger, che permetteranno di valutare

di Nicola La Verghetta (nlaverghetta@cpl.it) Responsabile di Commessa Area Lazio Sardegna

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l’andamento anomalo dei consumi e la stesura periodica di un “bilancio idrico” dei sistemi. Nel primo dei cinque anni di gestione, CPL Concordia prevede di concludere l’installazione del sistema di moni-

Un’aula dell’Università: per una gestione globale di riduzione dei consumi, si è focalizzata l’attenzione anche sul contenimento dei consumi idrici Stazione Appaltante, la Certificazione Energetica dell’intero complesso universitario con l’individuazione dei più vantaggiosi interventi di riqualificazione tecnologica in termini di costi e

La biblioteca dell’ateneo: nel “contratto di rendimento energetico” sono ammesse tolleranze, nel rispetto delle temperature interne agli ambienti, di solo mezzo grado centigrado in eccesso o in difetto toraggio energetico, di completare il censimento impiantistico e la relativa anagrafica tecnica sul sistema informativo dedicato, e di ultimare, di concerto con gli Energy Manager della

benefici; un percorso denso di attività e ostacoli ma che - siamo certi - porrà le basi per nuove e avvincenti sfide nel sempre più complesso mercato dell’energia.

Tanto caro mi fu quest’ colle… senza emiss

Al via la gestione calore quinquennale del Comune di Recanati interventi di sostituzione delle inquinanti caldaie a gasolio borgo selvaggio” sarà, nel prossimo lustro, motivo di orgoglio per la nostra azienda, che svolgerà il servizio di gestione calore e fornitura di combuecanati, la città che vive nel stibile, in 31 edifici di proprietà comuricordo di Giacomo Leopardi nale, a seguito dell’assegnazione del che qui è nato e che la ricorConsorzio Cooperative Costruzioni di dava nelle sue poesie come “natìo Bologna a CPL Concordia. L’appalto, partito nel novembre 2008, ammonta a circa un milione di euro e comprenderà, oltre alla gestione, manutenzione ordinaria e straordinaria delle centrali termiche e alla fornitura del combustibile, la sostituzione delle vecchie caldaie a gasolio e btz con caldaie ad alto rendimento e a condensazione in quasi Oltre al municipio (nella foto) sono 30 gli edifici di proprietà comu- tutti gli edifici, permetnale, in molti dei quali CPL provvederà alla sostituzione delle vecchie tendo un notevole risparcaldaie a gasolio con caldaie ad alto rendimento mio economico dovuto

di Roberto Ciarrocchi (rciarrocchi@cpl.it) Resp. Commessa Area Sant’Omero Adriatica

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AREA BUSINESS 5

La Regina dell’Adriatico

ri-sposa i servizi di CPL A Cattolica rinnovato per altri 9 anni il Global Service che COMPRENDE gestione calore e pubblica illuminazione. Previsti interventi di riqualificazione per la riduzione di emissioni e impianti ad energie rinnovabili, in un contesto nazionale di alta frequentazione turistica Le fontane, una delle caratteristiche attrattive del centro di Cattolica, estremamente curate nell’illuminotecnica (foto Ettore Bartolini)

di Andrea Bramucci (abramucci@cpl.it) Resp. Commessa Area Fano

C

attolica, “la Regina dell’Adriatico” come tutti oggi la chiamano, è una città che vanta una tradizione turistica di oltre 100 anni e che si offre ai suoi ospiti e ai suoi abitanti con la bellezza e la calma del suo mare e del suo golfo protetto dalle prime verdi alture appenniniche sul lembo più meridionale della costa dell’Emilia Romagna. Lo scorso febbraio CPL Concordia si è aggiudicata, a seguito di una gara a procedura aperta, il contratto di Global Service per la gestione degli impianti tecnologici (termici e condizionamento) e per la manutenzione degli impianti di pubblica illuminazione, impianti antintrusione, impianti elevatori, impianti antincendio e impianti di sicurezza di proprietà od in utilizzo all’Amministrazione Comunale di Cattolica, riconfermando la propria presenza in territorio

’ermo

sioni

ecanati (MC): previsti numerosi gasolio e btz

Il lungomare della cittadina romagnola, che attira ogni anno centinaia di migliaia di ospiti da tutto il mondo per la tradizione culinaria e la varietà dell’offerta turistica romagnolo. La collaborazione con il Comune di Cattolica non è una novità per CPL in quanto la sede periferica di Fano gestisce i suoi impianti termici da circa 6 anni: in principio (nel marzo 2003) tramite un contratto di terzo responsabile, e dal dicembre 2003 a gennaio 2009 tramite un contratto di Gestione Calore attraverso la convenzione del Consip. Il nuovo contratto avrà una

stato degli impianti grazie alla remotizzazione dei principali parametri di funzionamento (temperature ambiente - stato on/off caldaia, bruciatore, pompe) e degli stati di allarme (blocco caldaia, bruciatore, ecc.). Entro la stagione autunnale tutte le caldaie saranno sostituite, sfruttando anche la sosta delle attività scolastiche, riducendo al minimo i disagi per le utenze. Le vecchie caldaie a gasolio e btz, oltre a non essere più conformi alle normative vigenti, presentano anche scarsi rendimenti, motivo per cui si è resa fondamentale la loro sostituzione. Tutti gli impianti saranno inoltre dotati di contatori volumetrici per la misurazione degli effettivi consumi dell’acqua calda sanitaria

a minori consumi, ma anche minori emissioni di fumi nocivi nell’aria. I lavori per la modifica degli impianti alimentati ancora a gasolio e btz, e per la realizzazione di tutte le tubazioni per le nuove forniture di metano, sono in corso. Tutte le centrali termiche saranno dotate di un impianto di termoregolazione con telecontrollo per la visualizzazione e il comando, e nell’ottica di una sempre maggiore trasparenza del servizio offerto, CPL Concordia offre inoltre alla Stazione Appaltante una workstation installata presso gli uffici tecnici del Comune. Tale soluzione consentirà di Una panoramica della cittadina leopardiana: la riduzione di emissioni supervisionare in quainquinanti indica una cura concreta per la qualità dell’aria respirata dai resilunque momento lo

denti e da migliaia di turisti ogni anno

durata di 9 anni e un importo annuo di circa 315.000 euro (per un totale complessivo di oltre 2.800.000 euro) e prevede la gestione di 26 edifici fra i quali asili nido, scuole materne, elementari e medie, diversi uffici comunali - tra i quali spicca il famoso Teatro della Regina - e la manutenzione di circa 6.000 punti luce dislocati nel territorio comunale di Cattolica, frazioni comprese.

basamento pressurizzato accoppiati a dei bruciatori bi-stadio, di generatori a condensazione di tipo murale con bruciatore modulante, di impianti solari per la produzione di acqua calda sanitaria e nell’installazione e/o implementazione dei sistemi di telecontrollo e telegestione. Per quanto concerne l’aspetto operativo occorre sottolineare che CPL, forte dell’esperienza maturata, è riuscita, a seguito dell’aggiudicazione, a prendersi immediatamente in carico tutti i servizi garantendo continuità senza creare disagi agli utenti finali e all’ufficio tecnico comunale. La nuova struttura organizzativa sarà totalmente gestita dalla nostra cooperativa, mentre quella operativa sarà a carico di CPL per quanto riguarda il Servizio Energia e la manutenzione degli impianti di condizionamento, mentre i restanti servizi faranno capo

L’interno del Teatro della Regina, uno dei complessi più frequentati della città (foto Archivio Fotografico Centro Culturale Polivalente del Comune di Cattolica) Il progetto/offerta presentato - che ha ottenuto il miglior punteggio tecnico - è basato su un consistente miglioramento del servizio in termini gestionali, sul risparmio energetico e la valorizzazione ambientale. Grazie all’esperienza maturata nei precedenti anni di gestione e alla conseguente perfetta conoscenza degli impianti e degli edifici sono stati proposti numerosi interventi di adeguamento e riqualificazione, per un importo complessivo di circa 400.000 euro, che durante la prossima stagione estiva saranno eseguiti nella quasi totalità dal personale CPL operante nella sede di Fano. Le opere consisteranno principalmente nell’automazione e adeguamento impiantistico del Teatro della Regina, nella fornitura e posa in opera di generatori del tipo a bassa temperatura, a

a realtà appartenenti al tessuto economico locale. Tale scelta si può inquadrare in una collaborazione costruttiva e sinergica che abbia come fine ultimo la soddisfazione del cliente. A CPL l’onere (e onore) di assunzione di responsabilità nei confronti dell’Ente e, contestualmente, la responsabilità di organizzazione degli interventi; ai privati l’onere (e onore) di partecipare attivamente a una partita complessa come può essere un Global Service. Un doveroso ringraziamento va a tutte le persone che hanno collaborato in maniera encomiabile per la realizzazione del progetto, con un particolare plauso all’organizzazione commerciale di area e ai nostri tecnici che ogni giorno hanno rappresentato in campo i valori della nostra cooperativa costituendo sicuramente un valore aggiunto per la nostra riconferma.


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AREA BUSINESS

SUPERMERCATO PAM: “Ma che bella commessa

solare!”

Anche nel settore privato si moltiplicano le richieste di impianti fotovoltaici: a San Possidonio (MO), CPL ne ha realizzato uno da 50 kWp sul tetto di un edificio commerciale di Salvatore Salerno (ssalerno@cpl.it) Servizio Cogenerazione e Fonti rinnovabili

bisognava stilare un crono-programma, sviluppare il progetto e preparare tutte le richieste di autorizzazione (Dichiarazione di Inizio Attività presarà stato il sole di luglio o la lunso il Comune e richiesta di congimiranza del titolare Daniele nessione alla rete ENEL con stipula Campagnoli, sta di fatto che sul del Regolamento di esercizio). A me, tetto del Supermercato PAM di San giovane tecnico appassionato di fotoPossidonio (Modena) dal 29 dicembre voltaico, veniva chiesto di gestire una 2008 ben 50kWp di silicio monocricommessa assumendomene la responstallino generano energia fotovoltaisabilità di fronte al Responsabile del ca. Avvalendoci dei colleghi Graziano Servizio Cogenerazione Roberto Roversi, Angelo Zanella e Claudio Loschi. Stimolato a gestire una comSilvestri alla guida dell’autocarro CPL messa che ho sentito “mia” fin dal con gru (attrezzatura fondamentale primo sopralluogo e costantemente per il lavoro da svolgere su tetto) e supportato dall’esperienza del prodella collaborazione di Zetech Srl, gettista e responsabile della commessiamo riusciti a realizzare quello che sa Daniele Diacci, abbiamo iniziato oggi è l’impianto fotovoltaico più a redigere gli elaborati di progetto: grande ed efficiente di San Possidonio. l’impianto doveva essere allacciato e Si tratta di un impianto composto da messo in servizio entro il 31 dicem294 moduli fotovoltaici della potenza bre per non perdere l’incentivo del 2008 e vedersi così decurtata la tariffa incentivante di un 2% per i 20 anni successivi. I lavori sono iniziati il 1° dicembre e le previsioni meteorologiche non erano certo favorevoli. Al mattino, appena sceso dal letto, alzavo la tappaLe fasi di installazione si sono svolte anche con il maltempo per non rella e componevo il numero di telefono di perdere l’incentivo 2008 un collaboratore per sentire se quel giorno di 170Wp montati sul tetto del superavremmo potuto lavorare sui 1600 mercato, su strutture inclinate di 30° m² di tetto del supermercato, esposti ed orientate a sud. Tutto è iniziato all’acqua e al vento gelido. Molte matnell’estate 2008, con il primo sopraltine ha vinto la pioggia! Ma quando il luogo e la preparazione dell’offerta. cattivo tempo ha insistito per giorni Il titolare del supermercato aveva le non ci è rimasto altro che attrezzarci idee molto chiare e non ha esitato con opportuni dispositivi di protezioa firmare il contratto con CPL. Ora

S

Caratteristiche dell’impianto Fotovoltaico Supermercato PAM Tipologia d’installazione Potenza di picco Numero e tipologia dei moduli Numero di stringhe Numero e modello Inverter Consumi annui della struttura Produzione elettrica prevista Emissione annue di CO2 evitate Superficie complessiva Superficie moduli Inizio lavori Data di allacciamento alla rete Risparmio energia elettrica Incentivo GSE “Conto energia” Pay-back time semplice

Impianto su copertura piana, strutture in acciaio zincato a caldo HILTI Italia 49,98 kWp 294 moduli in silicio monocristallino SUN EARTH 170Wp 27 stringhe in parallelo 9 inverter Power-One PVI-6000-OUTD-S-IT 469000 kWh/anno 59000 kWh/anno 31270 kg 1550 m² 375 m² Lunedì 1 dicembre 2008 Lunedì 29 dicembre 2008 € 7.080,00 € 23.600,00 10 anni

Panoramica aerea del complesso commerciale, sul tetto del quale è visibile l’installazione dell’impianto fotovoltaico da 50 kilowatt ne e lavorare sotto la pioggia. In 12 aspettativa. Che gli impianti fotovolgiorni di lavoro effettivo l’impianto è taici producessero anche nella bassa stato completato ed ora non restava pianura padana dove la nebbia è altro che attivarlo: questa era la cosa all’ordine del giorno nei mesi inverpiù difficile perché non dipendeva da nali e il caldo è maggiore della luce in noi! Bisognava far installare dall’Enel estate, ce ne eravamo accorti traendo i contatori certificati MID e tarati in le somme di un anno di consuntivo laboratorio per l’UTF (Ufficio delle dell’impianto installato sul tetto della Dogane) che deve rilasciare la Licenza nostra sede a Concordia: un impianto di Officina di produzione di energia fotovoltaico da 22,14 kWp incentivato elettrica. L’allacciamento dell’Enel ha con il 1° Conto Energia che ha prodotavuto un ulteriore imprevisto: nel fare to oltre 1200 kWh/kWp superando di l’intervento, i tecnici Enel si accorsero molto i 1100 kWh/kWp considerati in che il contatore esistente - che in fase fase di progettazione. Oggi la tecnolodi primo sopralluogo era stato giudicato idoneo dai loro colleghi - andava gia fotovoltaica si è diffusa ed evoluta sostituito: era il 24 dicembre 2008. In ed il settore sta vivendo un momento condizioni “normali” e con un po’ di di boom grazie al 2° Conto Energia fortuna trovare un contatore di quel che lo sta adeguatamente incentivantipo nel giro di un paio di settimane do per 20 anni e ne consente il rientro è forse possibile, ma quando mancadell’investimento in meno di 10. I no poche ore a scartare i regali, solo mercati tedesco e spagnolo, partiti “Babbo Natale” si può ricordare di in anticipo rispetto a quello italiano, te. Il tecnico dell’Enel, vedendomi hanno assorbito i sovra costi dovuti alquanto desolato e volendo rimediaalla mancanza di concorrenza e di re all’accaduto, si è adoperato per il competitività che presentava il mercameglio e, disturbando colleghi gentili, to mondiale negli anni scorsi. Oggi noi è riuscito a promettere che prima di italiani possiamo usufruire del calo fine anno sarebbe venuto ad instaldei prezzi dei componenti e del know lare il contatore. Fino a quando il 29 how diffuso, possiamo sviluppare la dicembre Daniele Diacci non mi ha tecnologia, applicarla al “Paese del comunicato che l’impianto era entrato sole” lungo tutta la sua estensione, da in esercizio, ho pensato che per me nord a sud, e sfruttare ciò che in fondo il 2008 stava finendo male e il nuovo anno non prometteva nulla di meglio! ci basta per generare energia pulita: la 500 Euro in meno all’anno per 20 luce del sole. anni sono una cifra che non ti cambia la vita ma che fai fatica a giustificare di aver perso sul filo di lana. Dalle simulazioni effettuate, questo impianto è destinato a generare 60.000 kWh/anno; nei primi 3 mesi del 2009 (tra i meno soleggiati) ha già prodotto più di 15.000 kWh supeDalla data di inizio lavori alla data di allacciamento sono trascorsi solo 28 rando ogni più rosea

giorni: un tempo record


AREA BUSINESS 7

­­CPL, tecnologia e progettazione

impianti gas da esportazione

La cooperativa realizzerà in Francia i gruppi di preriscaldo e riduzione per le centrali elettriche di Blenod e Martigues. La committenza congiunta EDF-EDISON ha in programma un importante ampliamento della produzione elettrica in Europa di Andrea Golinelli (agolinelli@cpl.it) Settore Impianti Tecnologici

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PL Concordia sta realizzando in Francia, nei siti di Blenod e Martigues, due gruppi di preriscaldo e riduzione, costituiti da vari package preassemblati, posti il primo vicino al confine con il Belgio, il secondo nei pressi di Marsiglia. Gestore delle centrali è la società francese EDF, mentre il coordinamento della progettazione sarà effettuata dalla società compartecipata italiana EDISON. Il Gruppo EDF è uno dei principali player del settore energetico mondiale, attivo in Europa in tutti i settori della catena del valore dell’energia elettrica. EDF, presente nel Regno Unito, in Germania e in Italia, negli ultimi anni ha iniziato, in collaborazione con EDISON, un’attività dedicata all’ampliamento della produzione di energia elettrica, con costruzione di centrali da 400 MW a 800 MW in Francia (Blenod, Martigues, Monterau) e Inghilterra (West Burton).

Le nuove tariffe di distribuzione GAS Con la Delibera ARG/Gas 159/08, l’Autorità per l’Energia Elettrica e il Gas ha approvato le nuove regole per la determinazione delle tariffe di distribuzione del gas metano per il periodo 2009-2012, con l’obiettivo di favorire lo sviluppo della concorrenza tra le società di vendita che, attraverso le reti, forniscono il gas ai clienti finali. Dal punto di vista di questi ultimi le novità più evidenti sono l’applicazione del sistema tariffario all’anno solare (e non più all’anno termico) e la maggiore omogeneità delle quote variabili tra comuni appartenenti alla stessa area geografica. L’Autorità ha infatti diviso l’Italia in soli sei “ambiti tariffari” (contro i circa 2.000 attuali), all’interno dei quali verrà applicata la stessa tariffa di distribuzione, che sarà resa nota entro il 30 Giugno 2009: ambito nord-occidentale, ambito nord-orientale, ambito centrale, ambito centrosud-orientale, ambito centro-sud-occidentale e ambito meridionale. Ciò significa, ad esempio, che a tutti gli utenti della Calabria e della Sicilia sarà applicata la stessa tariffa di distribuzione, indipendentemente dalla società concessionaria del servizio. Il nuovo sistema per macro-ambiti prevede anche un meccanismo di conguagli tra imprese, invisibile ai clienti finali, per permettere a ciascun distributore l’effettivo incasso del valore (VRD) riconosciuto e approvato dall’Autorità sulla base delle caratteristiche di ciascun impianto e degli investimenti sostenuti. Per poter raccogliere tutti i dati necessari alla formulazione delle nuove tariffe, l’Autorità ha fissato un periodo transitorio di sei mesi (gennaiogiugno 2009), durante il quale, a titolo d’acconto, le imprese continuano ad applicare le stesse quote degli scorsi anni.

Francesca Galassi, Settore Distribuzione

I progetti delle centrali di Blenod e Martigues, del valore di 3,23 milioni di Euro per la parte di alimentazione gas metano, comprendono la costruzione di più package pre-assemblati su skid da interconnettere in cantiere, la realizzazione degli impianti elettrici di alimentazione e il controllo degli scambiatori elettrici con una potenza che varia da 52 KW a 960 KW. CPL Concordia ha iniziato a essere operativa sulla commessa già dal mese di febbraio 2009 con i preordini degli items critici quali scambiatori di calore e regolatori di pressione. EDISON si

tisti Elisa Bernardi, Andrea Bellini e Francesco Ballerini. Le difficoltà nella realizzazione di questi lavori sono costituite dalla particolarità della progettazione in ambito internazionale e dalla certificazione PED (relativa agli apparecchi a pressione) dell’insieme, la quale richiede più attento e qualificato lavoro “in qualità” nelle fasi di progettazione, approvvigionamento dei materiali e costruzione.

Uno scorcio dell’impianto realizzato nella centrale ENEL di Priolo Gargallo, nel siracusano

occupa, invece, del controllo e della verifica della progettazione e del controllo qualità delle apparecchiature e materiali da fornire in base alle specifiche EDF. Lo staff di CPL che segue direttamente i due progetti è costituito dal sottoscritto, in qualità di project manager, Gianluca Gavioli (responsabile della progettazione) e La centrale di Ponti sul Mincio (MN): CPL Concordia conta al suo attivo anche dai colleghi proget-

impianti all’estero in Spagna e Algeria

CPL Concordia non è nuova a questo tipo d’impianti: ricordiamo i lavori realizzati per le centrali ENEL di Ponti sul Mincio (MN), Priolo Gargallo (SR) e il revamping della centrale di Algeciras in Spagna. Uno degli obiettivi del Settore Impianti Tecnologici di CPL è la partecipazione alle future gare per progetti simili che saranno in programma nei prossimi mesi in Europa, con particolare riferimento agli impianti di alimentazione gas delle centrali elettriche turbogas, vista l’esperienza acquisita e le referenze dimostrabili.

Fontenergia genererà

tante “figlie” in Sardegna

Nuovo assetto societario per la partecipata del gruppo CPL impegnata nei prossimi anni nella costruzione delle reti gas di oltre 100 comuni sardi di Carlo Porta (cporta@cpl.it) Responsabile Settore Distribuzione Gas

F

ontenergia è la società partecipata al 49% da CPL Concordia operante in Sardegna dal 1999 nel campo della distribuzione e vendita del GPL in 24 Comuni della provincia d’Ogliastra, con un numero di clienti serviti nel 2008 pari a 7.300 su un potenziale di 20.000. Dal dicembre 2008, dopo il riacquisto da parte di Fontenergia del 51% di Supergaz, si è perfezionata la cessione della stessa percentuale a Cooperare e Sviluppo e SOFINCO (società finanziarie congiunte) rispettivamente per il 48% e per il 3%: la gestione tecnica è coordinata da CPL. Fontenergia rappresenta oggi la massima espressione delle tecnologie prodotte da CPL e applicate nella gestione e conduzione delle reti e dei depositi GPL. In questi anni di gestione, infatti, anche in funzione della vastità del territorio gestito, gli impianti di

telecontrollo e supervisione hanno trovato uno sviluppo e applicazione di elevato livello. Anche i sistemi informatici in uso sono stati da alcuni mesi totalmente rivisti per affrontare l’unbundling (la separazione societaria tra distribuzione e vendita del gas obbligatoria con l’arrivo del metano), la bollettazione e la gestione di tutti gli adempimenti che l’Autorità per l’Energia Elettrica ed il Gas richiede. Il personale di Fontenergia, anche grazie a tali strumenti, è in grado di gestire in autonomia, a norma e in sicurezza le difficili problematiche che riguardano la conduzione e la manutenzione delle reti, oggi servite a GPL e in futuro a metano. La forte integrazione con la sede di Concordia consentirà il potenziamento dei programmi di sviluppo delle tecnologie applicate e della crescita professionale dei dipendenti, in vista delle nuove concessioni acquisite dalla nostra cooperativa in Sardegna. Infatti CPL è già aggiudicataria della Concessione

per il servizio di distribuzione del gas in 12 bacini di utenza, per un totale di circa 100 comuni, Dal mese di gennaio 2009 il personale di Fontenergia sta supportando l’attività di progettazione esecutiva propedeutica all’avvio della costruzione degli impianti prevista per il prossimo mese di settembre. Le nuove società che gestiranno i suddetti bacini – delle quali CPL deterrà comunque la maggioranza – avranno la denominazione “Fontenergia” seguita dal numero di Bacino (ad esempio Fontenergia 19 per il Bacino n. 19): questo consentirà di dare continuità a un progetto che ci ha visti e ci vedrà protagonisti nella costruzione e gestione degli impianti di distribuzione del gas. Per il 2009 il monte lavori di Fontenergia si attesterà intorno ai 6.900.000 Euro, con un utile previsto prima delle imposte di 500.000 Euro. E’ bello pensare che in un momento di crisi generale così pesante si possa pensare a uno sviluppo e a una crescita imprenditoriale così rilevanti.


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AREA BUSINESS

Energia pulita

al profumo di Puglia

Inaugurato l’impianto di cogenerazione da biogas realizzato da CPL nella discarica di Francavilla Fontana (Br): pressoché azzerati gli odori e le emissioni inquinanti, prevista la produzione elettrica di quasi 100.000 megawattora nei prossimi 12 anni di Nicola Morgese (nmorgese@cpl.it) Settore Cogenerazione e Fonti rinnovabili

è tra i principali sostenitori. Fra i presenti significativa la partecipazione del Presidente del Consiglio Provinciale di Nel dicembre 2006 (forse i lettori più Bari Prof. Marco Sportelli, dei sinattenti di C-news lo ricorderanno) daci di Francavilla e di Oria, dei CPL Concordia iniziava la progettadirigenti del settore ambientale della zione dell’impianto di recupero enerRegione Puglia e di diversi amminigetico del biogas estratto dai bacini stratori venuti da altre regioni (Puglia della discarica di Francavilla Fontana, e Calabria) interessati a replicare il in provincia di Brindisi. L’impianto modello “CPL Francavilla” anche sui loro territori. “La costruzione e la gestione dell’impianto sono il risultato di un importante lavoro di squadra”, ha ricordato dal presidente di CPL Roberto Casari nel suo intervento inaugurale. “Un risultato che dimostra quanto non sia più il tempo L’intervento del Presidente CPL Roberto Casari: al tavolo presenti (da sx) l’ing. dei “no” ma il Nicola Morgese di CPL, il Prof. Lombardi e l’ing. Tatò di Francavilla Ambiente tempo del “come” sfruttare le risorse rappresenta uno dei maggiori invea nostra disposizione, anche nell’amstimenti del gruppo CPL Concordia bito dei rifiuti”. nel settore delle energie rinnovabili Un lavoro di squadra fondamentale in negli ultimi anni, la cui realizzazione commesse tanto impegnative e delie gestione ha visto coinvolti trasvercate, in un territorio - la Puglia - tra i salmente diversi settori della nostra più promettenti per lo sviluppo di CPL cooperativa. Dopo una lunga serie di nei prossimi anni. Il Prof. Vincenzo vicissitudini burocratiche e giudiziarie Lombardi, in rappresentanza della - che hanno coinvolto la società proLombardi Ecologia, ha espresso la prietaria della discarica - i lavori sono soddisfazione per la felice conclusione ripresi senza interruzioni nel mese di dei lavori; l’Ing. Enrico Tatò, responmaggio 2008 e l’impianto di recupesabile della Francavilla Ambiente ro energetico del biogas è entrato in che ha commissionato l’impianto e parallelo il 18 novembre scorso. concesso a CPL lo sfruttamento del L’impianto, dopo qualche mese di biogas prodotto dalla discarica - ha esercizio provvisorio, è stato uffisottolineato il perfetto inserimento cialmente inaugurato, scaramanzia a della centrale di cogenerazione nel parte, venerdì 17 aprile alla presenza contesto della discarica. delle autorità locali e in concomitanza Attualmente l’impianto eroga, in funcon l’iniziativa nazionale “I giorni zionamento continuo, 1000 kW di delle rinnovabili – Impianti aperti” potenza elettrica corrispondenti ad organizzata da ISES Italia, di cui CPL una quantità annua di energia elettrica prodotta in grado di soddisfare il consumo di circa 2500 famiglie. CPL ha previsto una produzione elettrica di quasi 100.000 megawattora nei prossimi 12 anni, periodo nel quale si stima che la discarica produrrà biogas. I benefici ambientali di questo tipo d’interventi sono molteplici e soprattutto possono migliorare il rapporto dei cittadini con il problema dello smaltimento dei rifiuti che tutti produciamo quotidianamente in grande Particolare del sistema di captazione che quantità. La bonifica delle discariche convoglia il biogas alla centrale di cogenerazione

mediante captazioLa centrale di cogenerazione, progettata e installata da CPL, verrà manune e combustione tenuta costantemente da personale qualificato del biogas derivante Dal punto di vista sociale, inoltre, la dalla fermentazione anaerobica della gestione quotidiana dell’impianto ha componente organica dei rifiuti è una richiesto l’assunzione di una figura priorità ambientale considerevole se dedicata che viene affiancata da alcusi pensa che il metano (costituente ni dei nostri manutentori più esperti circa il 60% del biogas) è considerato del settore Cogenerazione. un gas climalterante 20 volte più periL’inaugurazione quindi ha rappresencoloso della tanto vituperata anidride tato per CPL un modo per dimostrare carbonica. concretezza di realizzazioni progetDa questo punto di vista l’impianto tuali e gestionali in un territorio dove costruito da CPL contribuisce a ridurla presenza della nostra cooperativa re le emissioni di metano in atmodiventa ogni giorno più importante, sfera mediante la rete di captazione e non solo nel settore delle energie realizzata nella discarica e, grazie al rinnovabili, e allo stesso tempo ha recupero energetico, evita che la stesrappresentato un modo per avvicinare sa quantità di energia elettrica venga l’opinione pubblica alle risorse che prodotta in una centrale che impiega possono derivare da un problema combustibili non rinnovabili. apparentemente privo di soluzione Le emissioni inquinanti che derivano come quello dei rifiuti. Per chi infine dalla combustione del biogas vengono drasticamente ridotte grazie all’impiego di sofisticate strategie di postcombustione dei gas di scarico; questo consente di rispettare abbondantemente i termini di legge attualmente in vigore. Il funzionamento continuo Tra gli intervenuti all’evento anche diversi amministratori delle regioni dell’impianto di Puglia, Campania e Basilicata interessati allo sfruttamento del biogas nelle discariaspirazione, inolche presenti sui loro territori tre, contribuisce in maniera sensiè stato impegnato nella gestione della bile all’abbattimento delle emissioni commessa l’inaugurazione dell’imodorose della discarica: considerate le pianto rappresenta il riconoscimento caratteristiche del sito (molto ventoso) del proprio lavoro e un trampolino e la relativa vicinanza della discautile a tuffarsi con accresciuta profesrica al centro abitato di Francavilla sionalità nella realizzazione del prosFontana, questo aspetto risulta di prisimo impianto. maria importanza.

Lotto di discarica in fase di abbancamento rifiuti: la captazione e utilizzo del biogas, oltre a produrre utili, evita emissioni in atmosfera del gas climalterante venti volte più pericoloso dell’anidride carbonica


“[…] Credo molto nella cooperazione come modello d’impresa. Ci credo per le imprese che nascono e operano nelle regioni ricche del mondo, come è oggi l’Emilia Romagna, e ci credo per le opportunità di sviluppo delle regioni povere o emergenti. La cooperazione è infatti un modello democratico in se stesso e la democrazia è dalla parte di tutti, sostiene i forti sulla loro strada e aiuta i deboli a raggiungerli. Il modello cooperativo favorisce lo scambio virtuoso di know how e di risorse, permette di armonizzare i passi diversi degli associati e fa progredire la comunità cui si rivolge. Questo è molto chiaro nella storia dell’Emilia Romagna, terra di cooperative nate da culture diverse ma tutte volte all’ideale della solidarietà e della mutualità. Le potenzialità del lavoro cooperativo sono oggi sotto gli occhi di tutti, in Italia ed all’estero. Penso anche all’esperienza del premio Nobel Muhammad Yunus, che con l’associazione cooperativa dei lavoratori unita alla concessione di piccoli prestiti sulla fiducia ha dato speranza a migliaia di persone in Bangladesh, dove ha sperimentato e implementato il microcredito. Oggi l’esperienza di Yunus è un faro ovunque nel mondo. […] Una parola che va molto di moda ultimamente è “responsabilità”. Ebbene, la cooperazione e le forme associative di lavoro sono esperienze in cui tutti coloro che vi partecipano si assumono la responsabilità di “fare bene”, di gestire beni e servizi ottimizzando i processi e le filiere, curando gli ambienti e l’ambiente, rispettando e valorizzando i clienti e i lavoratori. L’attenzione agli effetti sociali delle dinamiche imprenditoriali è una caratteristica propria della cooperazione e non è affatto un ostacolo alla crescita e alla prosperità dell’impresa che la agisce. Per tutti questi motivi e per tanti altri credo sia opportuno oggi ribadire l’importanza della cultura della cooperazione e dunque l’occasione dei 110 anni di CPL è gradita per riflettere sui temi attinenti alla cooperazione come cultura d’impresa e sul ruolo che essa può avere nella crisi che stiamo attraversando e nel mondo che vogliamo creare. […]”. (Dal messaggio di Beatrice Draghetti, Presidente della Provincia di Bologna, in occasione del Convegno di CPL Concordia a Bologna)

110 anni, Atto primo: Bologna Nel capoluogo emiliano si è tenuto il primo dei 6 convegni proposti da CPL per celebrare i 110 anni di attività: un confronto sul modo di raccontare la cultura d’impresa cooperativa nella “capitale” del movimento cooperativo, nel vivo ricordo di Ivano Barberini, in occasione dell’inaugurazione della nuova sede aziendale a cura di Antonio Grandi (angrandi@cpl.it), Resp. Area CPL Bologna e Francesco Manicardi (fmanicardi@cpl.it), Resp. Ufficio Stampa A Bologna, lo scorso 21 maggio, si sono ufficialmente aperte le celebrazioni per i 110 anni di costituzione della cooperativa CPL Concordia. Pochi giorni prima, nella conferenza stampa del 5 maggio, era stato illustrato alla stampa il programma dei 6 convegni previsti nelle diverse aree d’Italia in cui CPL opera. L’intento dell’intero ciclo di eventi, oltre che informativo sulla diffusione dell’azienda di Concordia oggi a livello nazionale, è quello di riflettere, insieme a tutti gli interlocutori di CPL, sulle questioni fondanti dell’essere e Il “parterre” dei relatori che si è confrontato sul tema “cultura ed impresa cooperativa”

Il desk di registrazione degli ospiti

dell’agire cooperativo, rispetto ai cambiamenti della società, del mercato, del mondo in generale, per preparare la strada alle generazioni che seguiranno. Il convegno si è svolto nel solco del ricordo di Ivano Barberini, presidente dell’Alleanza cooperativa internazionale, scomparso ai primi di maggio. Dopo la lettura di un passo dell’intervista al Presidente dell’ICA contenuta nel saggio “Per chi verrà dopo di me”, la moglie Nerina ha voluto testimoniare la gratitudine per l’affetto della cooperazione nei riguardi di Ivano, “nella speranza che i suoi messaggi e i suoi ideali vivano oltre di lui, nel movimento

cooperativo in cui tutti noi, oltre alla passione, abbiamo messo il cuore”. Il presidente di CPL Roberto Casari le ha consegnato una targa alla memoria di un vero cooperatore, Ivano, che CPL aveva invitato come relatore al convegno, ed ha annunciato che la sala assemblee della sede bolognese di CPL sarà intitolata a Barberini. Dopo questo momento di comune e partecipe commozione, Paolo Franchi, editorialista del Corriere della Sera, ha introdotto in veste di coordinatore il tema “Cultura dell’impresa cooperativa”: una scelta non casuale per Bologna, considerata a ragione come la capitale italiana del Movimento cooperativo. Il presidente Casari ha descritto il caso di solidarietà intra-cooperativa che ha vissuto in prima persona con la cooperativa CPL, il “salvataggio” dei lavoratori della cooperativa Edilter e l’integrazione in CPL: “Quando si parla di solidarietà bisogna intervenire nel movimento cooperativo, perché anche noi CPL abbiamo avuto bisogno di sostegno”. Nel suo intervento l’assessore all’Urbanistica del Comune di Bologna Virginio Merola ha dichiarato che l’amministrazione bolognese conta sulle cooperative per il capitale di fiducia che vanta fra i cittadini, per la coesione sociale e il radicamento territoriale che concretamente promuove: ha rile-

vato la capacità di rinnovamento del Movimento cooperativo che ha auspicato possa “contagiare” anche la realtà politica e i gruppi dirigenti. L’onorevole Sandra Zampa, deputato PD, rievocando i propri esordi da cooperatrice nell’agenzia stampa DIRE e il superamento delle difficoltà (solidarietà interna con l’autoriduzione degli stipendi e aiuto da parte di altre cooperative), ha affrontato il tema della formazione universitaria e post laurea relativa alla cooperazione (Master dell’Alma Mater Graduate

Il Presidente CPL Casari consegna la targa a Nerina, moglie di Ivano Barberini


Per chi verrà dopo di me Pubblicato un saggio di interviste sulla storia della cooperativa raccontata da chi l’ha vissuta A cura di Francesco Manicardi (fmanicardi@cpl.it), Resp. Ufficio Stampa “Non è una ricostruzione storica di Cpl nell’ambito del movimento cooperativo […] ma una storia fatta di tante storie di uomini e donne in carne e ossa che non celebrano e non si celebrano ma, ripeto, raccontano e si raccontano.” Così, sinteticamente, nella sua introduzione Paolo Franchi, editorialista del Corriere della Sera e curatore del volume insieme a Francesco Manicardi (responsabile Ufficio Stampa di CPL), presenta il saggio “Per chi verrà dopo di me”, pubblicato nel 2009 per “fissare” la tappa dei 110 anni di vita della cooperativa. Il taglio scelto per il volume è volutamente narrativo e non storico-scientifico, e presenta una serie

Un raro scatto in “relax” di Bruno Bighi, direttore tecnico artefice della “conversione al metano”

ri, presidente storico di CPL negli anni ’60 e ’70. In apertura e chiusura il volume ospita due contributi di rilievo nazionale: il primo è un excursus dell’onorevole Rino Formica (ex ministro della Repubblica) sulla discussione e la genesi dell’articolo 45 (la funzione sociale della cooperazione) nella Costituente del Lo scavo della trincea per la realizzazione dell’acquedotto di Monghidoro (BO) nel 1962 1946, frutto di mediazioni tra le forze parladi interviste a soci ed ex soci lavoratori mentari e segno evidente della visione di CPL che raccontano la propria vita “aperta” che i Costituenti avevano nellavorativa all’interno della storia di CPL. la ricostruzione della società italiana Fra gli intervistati c’è il socio ora ottandopo il ventennio fascista. Il secondo tenne che ricorda la ripresa delle attivicontributo è un’intervista inedita a Ivatà della cooperativa nel dopoguerra, il no Barberini, presidente dell’Alleanza giovane laureato in economia che si afCooperativa Internazionale, scomparso faccia alla soglia di CPL senza aver mai nel maggio scorso. Barberini risponde, studiato nulla dell’impresa cooperaticon linguaggio semplice e profonda luva; c’è chi ricorda con gratitudine colocidità, a diverse questioni riguardanti ro che l’hanno preceduto e chi è proietla storia e l’attualità della cooperativa: tato al futuro. Un aspetto interessante vengono alla luce tante curiosità (nel delle interviste è la riproposizione di un mondo sono 800 milioni i soci, Benjamedesimo evento riguardante la vita min Franklin nel 1750 fondò una coop di CPL (ad esempio la crisi di bilancio di protezione incendi, in Kuwait le coop del 2004) o di una questione (il ricamdi consumo hanno l’80% del mercato) bio generazionale) affrontati con punti e si affrontano temi essenziali della di vista differenti, e a volte antitetici: in cooperazione quali la partecipazione essi è possibile, per i più attenti, cogliedei soci, i deficit di comunicazione, la re la ricchezza di posizioni che divergocentralità della persona. Corredano il no e convergono in continuazione, cresaggio una cronologia dei 110 anni e ando quella dialettica di confronto che una sezione di fotografie storiche che è il vero “motore” di una cooperativa, o ritraggono, con il fascino del bianco e almeno di una cooperativa come CPL. nero, persone e ambienti citati nel corConclude la serie di interviste la testiso delle testimonianze. Il volume, pubmonianza postuma di Giuseppe Tanfer-

L’allestimento del buffet nel piazzale a fianco della nuova sede CPL

School) individuando nella qualità delle risorse umane l’elemento essenziale per superare la crisi. “Qui a Bologna parliamo ancora di Movimento, e cioè di imprese cooperative che avendo una propria idea dell’economia e della società, basata sul principio del rispetto della persona, si organizzano insieme per perseguire questa che è un’idea politica”: così ha esordito Ethel Frasinetti, direttore generale Legacoop Bologna, evidenziando il capitale reputazionale e di fiducia delle cooperative che emerge come decisivo anche nelle analisi

del Premio Nobel Amartya Sen e che le cooperative “non sono gelose di condividere”. “Sono molte le realtà che guardano a noi in cerca di risposte non di breve ma di lungo respiro”, perché nelle cooperative “oggi c’è la possibilità di misurarti

blicato dall’Editore Rubbettino nella collana “Storie d’Impresa”, è reperibile in tutte le librerie italiane o presso l’Ufficio Stampa di CPL. Perché riproporre oggi testimonianze, episodi e aneddoti della vita cooperativa degli ultimi 60 anni? Una risposta tra le tante è quella data dal presidente CPL Roberto Casari nella presentazione del libro: “Perché, come amava dire il Presidente Giuseppe Tanferri, “E’ attraverso il lavoro

che si capisce la gente”. E alle storie di lavoro vero, alle storie grandi e piccole di vita imprenditoriale condivisa, crediamo si possa ispirare quel giovane che oggi si affaccia al mondo del lavoro. Vogliamo che quel giovane sappia che c’è un modo diverso per dare dignità e senso alla propria fatica: lavorare per chi verrà dopo di lui.”

con le tue capacità in un pensiero più collettivo, che argina l’individualismo”. Frasinetti ha ricordato lo sforzo di rinnovamento generazionale e di genere, rappresentato anche dall’esperienza di Coop Generazioni, ed ha accolto l’accusa non comunicare Claudio Galletti, responsabile Edilter e CPL, racconta la sua personale “storia” di cooperatore

Il taglio della torta per le 110 candeline della cooperativa

bene da parte della cooperazione invitando però la stampa a superare visioni ideologiche e a “visionare sul campo” i progetti cooperativi, come quello dell’Agenzia “Cooperare con Libera Terra” che sostiene le coop antimafia.

Franco Buzzi, presidente del Comitato Vigilanza del CCC, ha rimarcato la necessità di figure di riferimento come Barberini per il contributo di idee che sapevano dare, e per contro la singolarità nell’atteggiamento di partiti e di governi che non tengono in alcuna considerazione la cooperazione come soggetto capace di risposte forti ai problemi economici e sociali del Paese. Buzzi ha citato un’indagine indipendente commissionata dall’ANCPL che ha descritto le cooperative come “imprese vere e non come organizzazioni che sopravvi-


OTT[O]RE di lavoro per CENTODIECI anni Il primo libro fotografico (targato Business Media Sole 24 Ore) racconta il viaggio in una giornata lavorativa di CPL di Gabriele Greco (ggreco@cpl.it), Resp. Ufficio Comunicazione OTT[O]RE è un libro fotografico, il primo per CPL. Sono 106 le immagini selezionate, tratte dal lavoro di alcuni fotografi che hanno prodotto oltre 7000 scatti dando vita a un progetto di comunicazione che ha diversi obiettivi: celebrare i 110 anni di vita della nostra c o o p e ra t i v a ,

testimoniare la molteplicità di attività e di ambiti nei quali CPL opera ma soprattutto mettere in primo piano l’uomo e il suo prezioso lavoro. Il linguaggio di queste immagini parla senza troppe mediazioni: è diretto, spontaneo, reale. Il libro fotografico nasce con questo scopo narrativo, come testimonianza di una giornata lavorativa fatta di incontri, routine, imprevisti, certezze. In questa storia ci sono vite che si intrecciano con altre vite, storie con altre storie. “Ott[o]re” è un viaggio: negli spazi e nei tempi di una giornata lavorativa con

CPL Concordia. Un viaggio di un giorno, come tanti, quasi un “reportage” per sottolineare come anche “l’ordinario” di ciascuno possa essere straordinariamente bello e pieno di dignità. Un viaggio nel presente, nell’Italia e nei paesi all’estero nei quali lavoriamo, nei nostri cantieri, nelle sedi. Un viaggio di un giorno, intervallato dalle immagini tratte dal nostro archivio storico, a testimonianza delle nostre origini così lontane e della trasformazione del nostro lavoro nel tempo. Sarah Angel Bezzecchi (una dei fotografi) in una lettera alla redazione del nostro giornale aziendale scrive: …“si sentivano veramente parte di quello che stavano facendo, sembrava ci fosse un filo conduttore, non dall’alto in basso ma più in senso orizzontale, a tessere concretamente qualcosa a beneficio della comunità”. Un altro fotografo,

I fotografi hanno colto i lavoratori CPL (qui per le vie di Bologna) nelle diverse fasi della giornata

na a livello internazionale, suggellata dalla presidenza Barberini. “La dicotomia fra vocazione territoriale e dimensione internazionale delle cooperative è apparente”, soprattutto se si crede fermamente “nel valore del trasferimento di esperienze. La cosa che nel mondo reputano particolarmente interessante dell’esperienza cooperativa italiana è quella di essere stata in grado di mantenere un’organizzazione multisettoriale con una grande autonomia delle proprie associate, avendo però sempre politiche di sistema”. Marcone ha posto l’accento su un dato sempre sottaciuto: gli occupati nelle imprese cooperative a livello mondiale sono oltre 100 milioni, il 20% in più degli addetti delle multinazionali che sono ritenute il vero La conferenza stampa di presentazione dei 110 anni ha visto la presenza di motore della globaMaurizio Cevenini, Presidente del Consiglio Provinciale (a sx) e di Giampiero vono grazie all’assistenzialismo”; resta il nodo della partecipazione dei soci, soprattutto nelle cooperative di grandi dimensioni, e su questo “occorre pianificare ed investire risorse come avviene con i budget di produzione”. Stefania Marcone, responsabile dell’Ufficio Relazioni Internazionali di Legacoop, ha sottolineato il valore delle persone che nell’esperienza cooperativa si incontrano, e ha ricordato quanto sia stimata l’esperienza della cooperazione italia-

Calzolari, Presidente di Legacoop Bologna (a dx)

Roberto Morellini, in una “lettera aperta” dice: “Ogni persona era parte dell’azienda, uomini felici, seri, orgogliosi e fieri”. Spero che questo progetto, che ci ha imIl tecnico Rachid Basta effettua la manutenzione all’impianto gas nella centrale di pegnato Hamma, ad Algeri tanto, posmente a tutti i colleghi che ogni giorno sa essere, oltre che uno strumento contribuiscono al cammino della nodi comunicazione efficace, un modo stra cooperativa. concreto per dare riconoscimento e soddisfazione certamente ai protagonisti delle foto ma contemporanea-

Operai CPL addetti alle riparazioni idriche a Fano (PU)

Una piccola folla attenta al dibattito e alla proiezione del video: presenti soci e lavoratori, ma anche ospiti e stakeholder della cooperativa

lizzazione. Onelio Prandini, già Presidente Nazionale di Legacoop, ha rievocato i trascorsi cooperativi comuni dal livello locale al nazionale in compagnia di Barberini, Raimondi e Bartolini; ha citato il contributo della cooperazione italiana alla nascita dell’internazionale cooperativa fin dagli esordi del 1895, data prossima alla nasci-

Marino Ropa, “meccanico” DOC della cooperativa (primo a sx), riceve il meritato premio dal Responsabile d’Area Bologna Antonio Grandi (secondo a sx)


Una storia da guardare negli occhi CPL Concordia presenta “110”, un video d’autore sul cammino dei centodieci anni della cooperativa di Alessandro Baraldi (abaraldi@cpl.it), responsabile video CPL “Se li vedi in giro non li riconosci: sono semplicemente persone. Ma qui sono anche soci. Sono lavoratori; soci lavoratori. Gente che fa parte di una storia lunga centodieci anni e che intende farla durare a lungo, questa storia”. Guardandoci negli occhi, Roberto Casari, il presidente della cooperativa, ci invita così ad entrare in un tea-

“110”, il video che racconta la storia di CPL Concordia dalle origini ai giorni nostri, è tutto questo o, se preferite, semplicemente questo: un film che in 18 minuti circa vuole mettere al centro le persone che fanno parte di una storia di lavoro, che portano avanti una lunga tradizione d’impresa e che consegneranno questa tradizione a chi verrà dopo. In questo video, come del resto in

Paolo Xella, giovane dell’Ufficio Qualità, ripreso dalla telecamera di Marco Righi

tro immaginario. Fra poco si aprirà il sipario e vedremo comparire in scena narratori che ci racconteranno per intero la vera storia di CPL Concordia. Vedremo negli occhi persone, che ci guarderanno negli occhi. Vedremo gente lavorare. Ammireremo l’opera del loro lavoro e del loro ingegno.

ta di CPL nel 1899. Dopo le conclusioni del convegno, il responsabile comunicazione di CPL Gabriele Greco ha presentato brevemente i due volumi (un saggio e un libro fotografico, illustrati in queste pagine) realizzati in occasione dei 110 anni; i presenti hanno poi assistito alla proiezione del video “110”, suggestivo cortometraggio sulla storia ultracentenaria di CPL narrata attraverso i volti e le voci dei lavoratori di oggi. Prima del taglio del nastro, non è mancata l’occasione per consegnare alcuni riconoscimenti: fra gli altri a Fabio Carpanelli, ex Presidente del Consorzio Cooperative Costruzioni, il quale ha ricordato il filo rosso societario che unisce le coop Terraioli, Edilter e CPL ma anche un filo rosso delle persone, fra le quali Ludovico Galletti, capo area della Terraioli e padre di Claudio Galletti di CPL. Carpanelli ha annunciato per il 29 giugno la titolazione della Fondazione Storia e Civiltà della Cooperazione a Ivano Barberini, in occasione della presentazione del libro “Come vola il calabrone” scritto dallo stesso presidente ICA. Targhe “al merito” sono andate anche a

tutto il materiale di comunicazione prodotto per festeggiare questi 110 anni, abbiamo scelto di bandire con nettezza elementi edulcorati, retorici e autocelebrativi. Il tentativo, al contrario, è quello di raccontare la storia per farla conoscere, e di raccontare la gente che questa storia la vive tutti i

giorni, attraverso il lavoro. E così, all’interno del video, i 110 anni di storia ci vengono presentati senza che quasi ce ne accorgiamo. Ci vengono presentate tutte le tappe fondamentali e, contemporaneamente, possiamo vedere i risultati di questa storia attraverso i materiali del nutrito archivio video di CPL che ci offre immagini d’epoca edite e inedite in bianco e nero in superotto e immagini contemporanee girate in alta definizione. La conclusione del video a questo punto non poteva essere il classico happy end o il “Vissero tutti felici e contenti”. La conclusione è un invito a ricominciare ogni giorno e a darsi da fare insieme. Per continuare a portare avanti l’idea che - il 23 aprile 1899 a Concordia in provincia di Modena - ha spinto 382 uomini a costituire “l’Associazione fra gli Operai Braccianti dell’ex Mandamento di Concordia” in forma di società cooperativa a capitale illimitato. Che ha portato i soci della Cooperativa a non arrendersi mai, ad adattarsi alle situazioni e ai tempi, a riconvertirsi passando dai lavori di sterro (prima a mano, con la carriola, poi con supporti tecnologici e meccanici), alla costruzione di acquedotti, fino alla costruzione di reti gas e, via via, a giungere all’attuale assetto. La Missione di allora è quella di oggi, attualissima: dare un’opportunità sicura di lavoro. Ed è con la nostra Missione, appunto, che si conclude il racconto: “CPL significa Cooperativa di

Maurizio Ganzerla, 40 anni di lavoro in CPL, ritratto nel backstage

produzione e lavoro. Dal 1899 la nostra missione è generare lavoro vero: regolamentato, sicuro, valorizzante la persona e le sue caratteristiche…”: questo è il messaggio che esprimono i 63 lavoratori della cooperativa che compaiono all’interno del video, giovani e meno giovani, uomini e donne, del sud come del nord, a nome delle 1250 persone che sono la CPL di oggi. Scritto e coordinato da Alessandro Baraldi, con la supervisione di Gabriele Greco e Francesco Forti, e la collaborazione di Marika Menozzi e Francesco Manicardi, il lavoro è diretto dal bravo Roberto Rabitti, noto editor e regista modenese vincitore tra l’altro del 25° Torino Film Festival (Premio Avanti). Le musiche sono di Cinematic Orchestra, Pillow, Giardini di Mirò, Nuccini, Iròi.

Il “salvataggio” dei lavoratori Edilter e l’inizio dell’avventura bolognese di CPL Concordia

Marino Ropa - capo officina “storico” di Bologna, che ha vissuto l’appartenenza alle cooperative Terraioli, Edilter e CPL, premiato dal Responsabile d’Area Antonio Grandi - e a Claudio Galletti, responsabile della sede bolognese di CPL e prima ancora “traghettatore” dei 70 dipendenti Edilter nella cooperativa modenese. Un ricco buffet e molte chiacchiere hanno suggellato questa autentica “festa di compleanno con inaugurazione” per la multiutility modenese che, nella sola area di Bologna, conta di toccare nei prossimi dieci anni – parola del presidente Casari - i 100 milioni di euro di fatturato: un obiettivo confermato dalle significative dimensioni della nuova sede CPL (ex CCC) di Via della Cooperazione.

Ai primi di dicembre del 1995 CPL Concordia rilevò dalla Cooperativa Edilter (in difficoltà economiche, destinate a concludersi poi con il fallimento) il ramo d’azienda che gestiva il servizio di Manutenzione e Pronto intervento sulle reti gas e acqua per conto della municipalizzata di Bologna Seabo (oggi Hera). Edilter era stata una delle maggiori cooperative italiane nel settore delle infrastrutture, arrivando a contare a fine degli Anni ’70 oltre 1800 dipendenti, con sedi in diverse città italiane e attività all’estero per svariati miliardi di lire. Il ramo d’azienda di Edilter rilevato da CPL comprendeva 70 dipendenti la maggioranza dei quali erano soci, e avrebbero perduto con il fallimento il capitale sociale investito in Edilter - e numerose attrezzature, tra le quali automezzi pesanti, furgoni, autovetture, escavatori, piccoli attrezzi per costipare, ecc. La fiducia e la considerazione che CPL Concordia dimostrò fin dall’inizio ai nuovi dipendenti provenienti da Edilter portò a un’immediata integrazione sfociata successivamente in buoni risultati operativi ed economici della nuova commessa CPL a Bologna. Nel 2009, con l’acquisto della sede inaugurata il 21 maggio, CPL ha completato l’acquisizione di tutti gli immobili prima di proprietà della Coop Terraioli e di seguito della Coop Edilter. Un elemento di grande rilevanza e significato è il fatto che dei 25 ex soci Edilter tutt’ora impiegati in CPL - al netto del turn-over naturale in 14 anni di attività - 22 hanno sottoscritto l’impegno per la quota sociale CPL, dimostrando grande fiducia nell’azienda e nella modalità di adesione come socio all’impresa cooperativa, nonostante la precedente esperienza negativa. Claudio Galletti, responsabile Edilter e CPL


AREA BUSINESS 13

Brendolan Prosciutti: la cogenerazione “no cost” Nelle stagionature di Carpegna e San Daniele del Friuli CPL conferma la propria attenzione alle proposte di risparmio energetico PER IL settore agroalimentare di Nicola Braghieri (nbraghieri@cpl.it), Resp. Commerciale Settore Cogenerazione

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o scorso febbraio il gruppo Brendolan ha affidato a CPL Concordia la realizzazione di 3 centrali di cogenerazione in assetto di Project Financing. L’attenzione della Brendolan Prosciutti verso il risparmio energetico ha portato all’installazione della terza generazione di impianti di cogenerazione presso i propri stabilimenti. Infatti l’esperienza di Brendolan nasce dall’utilizzo dei cogeneratori “Totem” circa 20 anni fa, per poi passare attraverso l’utilizzo di microturbine nei propri impianti. La necessità di migliorare il processo di autoproduzione di energia e lo sfruttamento delle nuove tecnologie in ambito di generazione distribuita, ha portato alla realizzazione delle nuove centrali con motori endotermici (motorizzazioni MAN) affidati appunto alla nostra cooperativa. L’elevato indice di redditività di impianti di cogenerazione nel settore agroalimentare ha spinto CPL a investire direttamente, nonostante la crisi, in questo settore.

Lo stabilimento marchigiano Carpegna Prosciutti, appartenente al Gruppo Brendolan, è uno dei 3 interessati dall’installazione di cogeneratori forniti da CPL Caratteristiche dell’utenza “prosciuttificio” L’attività produttiva della stagionatura tipo prevede prelievi continui e sostenuti in ambito energetico, sia sotto il profilo elettrico (alimentazione dei gruppi frigoriferi per le stagionature), che quello termico (calore da caldaia per le stagionature, i postriscaldi nelle celle del fresco e utilizzo sanitario per i lavaggi di ambienti e di prodotto). Ciò consente di soddisfare i due requisiti essenziali per il buon funzionamento di un impianto di cogenerazione: utilizzo simultaneo di energia elettrica e termica con un prelievo prolungato nel tempo (la stagionatura è l’unica utenza che può garantire il prelievo di calore ed

energia elettrica per più di 8.000 ore anno). Ne conseguono tempi di rientro contenuti degli investimenti. Il progetto di CPL per Brendolan Passando da un primo studio di prefattibilità, che prevedeva l’analisi di 4 stabilimenti produttivi, già indirizzato verso una fornitura di impianto con investimento CPL, è stato perfezionato uno studio di fattibilità in cui è stato escluso uno stabilimento per via dei consumi termici, troppo bassi per giustificare l’installazione di un impianto di cogenerazione. Su questa analisi si è basato l’accordo di installare rispettivamente impianti di cogenerazione di potenze elettriche di 200, 245, 347 kW elettrici, in grado di recuperare energia

L’oro blu è prezioso e va conteggiato con cura L’Amministrazione Provinciale di Lecco ha invitato CPL a presentare a tutti gli Enti della Lombardia il sistema di monitoraggio dei consumi idrici adottato in Provincia di Anja Belloni (abelloni@cpl.it) Settore ICT

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l 7 aprile 2009 a Lecco, presso la sala Ticozzi, la Provincia di Lecco ha organizzato in collaborazione con CPL Concordia un convegno per discutere di un bene fondamentale per l’uomo, l’acqua, e del sistema adottato dalla Provincia stessa per il monitoraggio dei consumi dei principali Concessionari sui prelievi. Da secoli l’uomo ha usufruito dell’elemento liquido per rispondere alle proprie esigenze, ma negli ultimi decenni le condizioni climatiche si sono modificate e occorre avere “un quadro della situazione per poter garantire la biocenosi”, come ha affermato Marco Molgora, assessore provinciale all’Ecologia e Ambiente. Per il raggiungimento di tale obiettivo il Settore Ecologia della provincia di Lecco, nella persona del dott. Fabio Muriano, si è mosso affidandosi

all’esperienza di CPL per il monitoraggio automatico dei consumi. La necessità è quella di monitorare i prelievi, i livelli di falda e il DMV (deflusso minimo vitale), ove presente, nel modo più semplice e diretto possibile. All’incontro hanno partecipato in particolare rappresentanti di enti pubblici quali le Province Lombarde, l’ARPA, e responsabili della Regione Lombardia. La sottoscritta e il collega Andrea Cavazzoni, del Settore ICT di CPL, hanno presentato alla platea la strutturazione del sistema di monitoraggio, mettendo in evidenza la semplicità nella consultazione dei dati attraverso un sito web dedicato. Tra gli aspetti che hanno suscitato maggiore interesse in sala anche la possibilità “per ogni singolo cittadino” di poter consultare il sito nella cosiddetta area pubblica. Per fare ciò basta accedere al sito http://mci.cpl.it e richiedere le credenziali di accesso nell’area di registrazione attraverso

Una fase del dibattito promosso dalla Provincia di Lecco sui sistemi di monitoraggio di CPL un apposito modulo. Rispetto alla consultabilità diffusa, anche Vanda Berna, rappresentante dell’ARPA (Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente della Lombardia), è intervenuta mostrando entusiasmo per tale servizio e dando enfasi al fatto che ora sarà possibile avere un unico punto di accesso ad informazioni fondamentali: il sistema proposto infatti consente a tutti gli enti pubblici di avere un quadro preciso (e aggiornato in tempo reale) di tutta la situazione idrica. Anche i rappresentati delle altre province hanno chiesto ragguagli su tale sistema giudicando interessante il rapporto qualità prezzo. L’incontro è stato giudicato di notevole interesse, in considerazione sia della problematica “acqua” sia dell’efficacia della soluzione di monitoraggio implementata: è auspicabile che, data la materia in questione, altri enti possano introdurre sistemi di monitoraggio automatici di telelettura in linea con la soluzione adottata dalla nostra società.

La storia del gruppo Brendolan La Brendolan Prosciutti nasce nel 1927 per opera della famiglia Brendolan titolari di una salumeria a Lonigo (Vicenza) che iniziarono a salare e stagionare prosciutti per uso interno. Dopo la 2° Guerra Mondiale l’attività ha assunto una dimensione industriale affermandosi sul mercato come azienda specialista nel prosciutto crudo di alta qualità e leader nel comparto San Daniele. Nel 1999 la famiglia decise di vendere l’azienda scegliendo tra le varie opportunità la cessione a due gruppi importanti nel settore della macellazione italiana per garantire continuità qualitativa alla stessa: il fatturato 2008 è previsto a 72 milioni di Euro. Attualmente la Brendolan Prosciutti consta di 3 stabilimenti a San Daniele del Friuli e altri a Meledo (VI), Carpegna (PU) e Langhirano (PR). La capacità produttiva annua complessiva è di oltre 1 milione di pezzi. termica per 254, 344 e 481 kW termici. Grazie ai tre impianti si avrà una produzione annua totale stimata attorno ai 6.500 MW/h elettrici e 9.000 MW/h termici, tutti a disposizione dei 3 stabilimenti. La progettazione CPL, come di norma, non ha previsto eccedenze di produzione di energia elettrica, ma soprattutto, dissipazione di calore (massimizzando il processo di recupero energetico): la copertura di produzione di energia elettrica si attesta attorno al 35%, quella termica al 76%: un occhio al portafoglio e uno all’ambiente. Il progetto prevede un investimento da parte di CPL attorno a 800.000 Euro: attraverso la vendita di energia elettrica generata dagli impianti, CPL rientrerà dell’investimento nei 6 anni della durata del contratto di fornitura di energia, permettendo contemporaneamente un risparmio importante al gruppo Brendolan. Per l’ennesima volta la cooperativa si rende protagonista nella sfida del risparmio energetico, anche in funzione di tutela ambientale: con il funzionamento delle tre centrali di cogenerazione, ogni anno verranno evitate emissioni di CO2 per un totale di 730 tep/anno.

Il meccanismo del Finanziamento Tramite Terzi Nel progetto Brendolan CPL finanza, realizza e gestisce la centrale di cogenerazione a proprie spese. La gestione della stessa porta un risparmio annuo che verrà diviso tra CPL (che rientrerà del proprio investimento) e il cliente (che godrà dei benefici ad impatto “zero” sui propri investimenti). Al termine del contratto, la centrale di cogenerazione diventa di proprietà di Brendolan che potrà usufruire totalmente dei risparmi scaturiti dalla gestione. I vantaggi per il cliente nell’utilizzo del meccanismo del FTT sono diversi: • risparmio fruito fin da subito senza il ricorso a proprie risorse finanziarie; • assenza totale di rischi finanziari e di tipo prestazionale dell’impianto; • non assunzione di responsabilità nella gestione e manutenzione dell’impianto. Il cliente paga l’energia elettrica e termica generata dall’impianto a un costo inferiore rispetto a quella attualmente pagata, ottenendo risparmi che possono variare tra il 5 e il 15% delle spese energetiche attuali.


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AREA BUSINESS

Calore “invisibile” sui campi da golf Realizzata la centrale termica (con cogeneratore) e il teleriscaldamento del complesso edilizio “Fonti di Matilde” sulle colline di Reggio Emilia di Giacomo Lugli (glugli@cpl.it) Servizio Tecnico

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o scorso 28 marzo è stato ufficialmente inaugurato sulle colline di Reggio Emilia il primo stralcio del complesso edilizio delle “Fonti di Matilde”, ambizioso progetto di esclusivo borgo dai caratteri ottocenteschi, costruito letteralmente nel cuore di un campo da golf. Nell’occasione sono stati aperti al pubblico i due edifici principali, ovvero l’albergo e il centro benessere. Decine di soci del golf club, invitati e semplici curiosi hanno potuto liberamente visitare il complesso in ogni sua parte, aggirandosi stupiti tra tiepide saune, lampadari di cristallo e camere elegantemente arredate. CPL Concordia aveva ricevuto l’incarico da Hera Comm di eseguire la progettazione, la realizzazione e la gestione ventennale della centrale termica, della rete di teleriscaldamento e delle relative sottocentrali, destinate a servire gli attuali edifici e quelli di futura costruzione. Le questioni più importanti da affrontare si sono rivelate essere, fin dall’inizio, la difficoltà di inserire gli impianti nell’esiguo spazio a disposizione all’interno del locale adibito a centrale termica, e la necessità di non alterare, per quanto possibile, la quiete e l’estetica ricercata dell’ambiente. Così, al piano terra di una graziosa palazzina posta all’ingresso del borgo, CPL ha allestito la centrale termica, che comprende una coppia di generatori di calore in grado di erogare complessivamente circa 2 MW, e un cogeneratore da 200 kW elettrici. Anche se la potenza termica impegnata risulta essere tutto sommato modesta, sono stati adottati sistemi e tecnologie molto evoluti, tipicamente utilizzati in impianti industriali più grandi, come ad esempio gli inverter posti sui bruciatori e sulla pompa di rete. Quando, a breve, entrerà in funzione il cogeneratore, non solo si produrrà energia elettrica, ma si recupererà in gran parte il calore prodotto dal motore endotermico per limitare il più possibile l’impiego delle due caldaie. L’energia termica generata è distribuita attraverso una rete di tubazioni interrate alle sottocentrali poste nell’albergo, nel centro benessere e in altre cinque palazzine residenziali, dove sono collocati gli scambiatori di calore che costituiscono il termine degli impianti realizzati da CPL. Tutti i processi di termoregolazione e le eventuali segnalazioni di anomalie di funzionamento saranno gestibili in remoto. Presso il TDS (Total Data

Service) è inoltre già pubblicato su web il servizio dati di telemisura, trasmessi con moduli radio e GPRS (sistemi Emet ed Eterm di CPL Concordia), direttamente dai contatori di energia

L’interno del centro benessere: tutti i processi di termoregolazione saranno gestibili in remoto

elettrica, di acqua fredda/ calda sanitaria ed energia termica per riscaldamento. I contatori sono stati installati non solo nella centrale termica e nelle sottocentrali ma addirittura a monte di ogni singolo appartamento, al fine di contabilizzare le utenze Il complesso esterno dell’hotel, che ospita servizi wellness grazie finali e monitorare i rendial calore del teleriscaldamento menti di produzione e distribuzione. Ora che i lavori volgono al piangerò le trasferte in quel bel posto: termine è tanta la soddisfazione del un cantiere anomalo, nel quale idrausottoscritto e dei colleghi ma, per lici ed elettricisti diventano inconsapequanto mi riguarda, so già che rimvoli bersagli delle palline da golf…

Vimodrone s’illumina di CPL L’appalto triennale DI PUBBLICA ILLUMINAZIONE per la gestione di oltre 1800 punti luce consentirà la sperimentazione di tecnologie impiantistiche (lampade a LED) e gestionali per il risparmio energetico di Gian Paolo Lacchini (placchini@cpl.it) tecnico di commessa Area Milano - Nord Ovest Nel novembre 2008 CPL si è aggiudicata l’appalto per il servizio di gestione e manutenzione degli impianti semaforici, illuminazione pubblica e passaggi pedonali luminosi del Comune milanese di Vimodrone. L’appalto - di durata triennale e aggiudicato per un importo complessivo di oltre 170mila Euro - avrà come oggetto la gestione e la manutenzione di circa 1850 punti luce e 30 quadri elettrici distribuiti su tutto il territorio comunale (che conta circa 14.000 abitanti). Il contratto, acquisito attraverso una gara ad evidenza pubblica tramite la procedura dell’offerta economicamente più vantaggiosa valutando una

Le ciclabili ben illuminate rappresentano un elemento sensibile di sicurezza per i cittadini

pluralità di elementi tecnici ed economici, è significativo in quanto per la nostra azienda si tratta della prima acquisizione nel settore dell’illuminazione pubblica nell’area Milano Nord Ovest. La conduzione di tale servizio consiste in varie tipologie di prestazioni e manutenzione “on site” Oltre alla sostituzione di apparecchi obsoleti, la sperimentazione di quali la sorveglianza luci a LED consentirà di ottemperare alle disposizioni europee sull’inquinamento luminoso tecnica degli impianti, il controllo dell’efcon quelle a vapori di sodio in classe ficienza degli impianti II, i quadri elettrici non a norma, le mediante analisi e regolazione, la linee di distribuzione che si sono detemanutenzione preventiva e correttiva riorate nel tempo, i pali di sostegno in degli impianti nonché il pronto intervetroresina o in calcestruzzo con pali vento per fermi o guasti. in acciaio. Di significativa importanza è la parte Un altro obiettivo primario che ci di lavori accessori a richiesta che il siamo prefissi con il Comune è quelComune ha stanziato nel bando di lo di sperimentare nuove tecnologara per l’adeguamento normativo gie impiantistiche e nuovi metodi di dei propri impianti di illuminaziogestione volti al risparmio energetico ne pubblica e semaforici. Si prevede (ad esempio l’utilizzo di lampade infatti di apportare alcune modifiche a LED) al fine di rendere il territoagli impianti tramite interventi atti rio conforme a quanto stabilito dalla a migliorare l’efficienza e l’efficacia Direttiva Europea in materia di inquidegli stessi nonché di svolgere evennamento luminoso. Da qui l’obiettituali attività di implementazione sugli vo dell’area di Milano di portare, al impianti esistenti o di realizzazione ex termine dei tre anni contrattuali, gli novo: il collega Gottarelli, responsabile di commessa, e il sottoscritto stanimpianti d’illuminazione pubblica e no già affrontando quotidianamente semaforici in condizioni idonee per insieme all’ufficio tecnico del Comune rispettare pienamente le disposizioni le problematiche connesse. In partinormative vigenti nonché quelle di colare si prevede di sostituire tutte le sicurezza e di salvaguardia dell’amvecchie armature a vapori di mercurio biente.


SPAZIO MARKETING 15

Il settore ICT come volàno della ripresa A Milano confronto a convegno fra i responsabili di FS, Mediolanum, Philip Morris, Novartis e CPL Concordia di Matteo Marchini (mmarchini@cpl.it) Settore ICT

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l 27 marzo scorso si è svolta a Milano la conferenza “CIO & Technology Leaders Forum”, un importante momento di incontro per tutti i responsabili dell’Information Technology delle principali aziende italiane. All’incontro, organizzato da Business International, CPL Concordia ha partecipato con un intervento dell’Ing. Giuseppe Bandini, Responsabile del settore ICT, che ha illustrato le strategie adottate da CPL nel settore informatico per trasformare l’ICT da semplice “centro di costo” a vero e proprio strumento di business. Il confronto con altri importanti player di statura nazionale e internazionale (tra cui Ferrovie dello Stato, Mediolanum, Novartis e Philip Morris) ha permesso di delineare quelle che saranno le linee guida dello sviluppo del settore ICT nell’attuale periodo di crisi economica. Sostegno al core business e maggiori capacità di comunicazione con gli altri settori dell’azienda – in primis l’Amministrazione e il settore Finanza – sono risultati essere i principali punti strategici su cui dovrà puntare il settore informatico se non vorrà subire ridimensionamenti di budget.

Soluzioni capaci di migliorare i processi aziendali e l’organizzazione interna devono essere sostenute con forza dall’ICT e il loro successo deve essere legato alla responsabilizzazione anche

di altri settori, per impedire che questi possano osteggiare il cambiamento. E’ stata sottolineata l’importanza di slegare le attività ICT dalle dipendenze di altri centri decisionali - quali l’amministrazione e il controllo di gestione, a cui è storicamente legato - per offrire così un maggiore slancio alle iniziative di innovazione promosse, svincolandone il destino dalla sola (benché necessaria) analisi dei costi. Punto di sintesi delle conoscenze tecnologiche trasversali ai vari settori e centro di dialogo all’interno dell’azienda: questi sono, secondo l’Ing. Bandini, i punti

cardine dell’azione del settore ICT. Il tutto finalizzato a realizzare una spinta innovativa che solo il confronto e la sintesi possono permettere: ad esempio, attraverso la possibilità di implementare le conoscenze acquisite nei telecontrolli delle cabine del gas metano anche in altri settori, quali il monitoraggio degli impianti fotovoltaici o delle risorse idriche. La crisi economica non deve quindi essere un alibi dietro al quale operare tagli o bloccare progetti di sviluppo, ma è necessario che lo stesso settore ICT si faccia volano della ripresa.

CPL nel mondo? guarda sul web L’azienda rinnova la sua vetrina on line. COMPLETATA LA GEO-LOCALIZZAZIONE DEGLI IMPIANTI di Marika Menozzi (mmenozzi@cpl.it) Ufficio Comunicazione

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ai primi giorni di giugno è online il portale web CPL Concordia (www.cpl.it) in una nuova veste grafica. Il restyling del sito CPL è stato realizzato concentrando l’attenzione sul layout e sui contenuti, con gli obiettivi di migliorare e rinnovare l’aspetto grafico - che è immutato da aprile 2006 - uniformare l’immagine istituzionale dell’azienda nei differenti canali di comunicazione, rafforzare la brand identity di CPL nell’ambiente web e ottimizzare la navigabilità delle varie sezioni del sito. I cambiamenti più importanti sono rappresentati dalla nuova veste cromatica (l’azzurro - che caratterizzava sfondo, menu e titoli - è stato sostituito dai colori del logo CPL, ossia l’aran-

cio e il rosso della coccinella) e dalla struttura della home page: mentre gli articoli del sito precedente si sviluppavano su tre colonne (e quindi in verticale), ora sono allineati in altrettante righe orizzontali. Ogni notizia in home page, inoltre, ha una o più icone che denotano la presenza di approfondimenti, file o video da scaricare. Infine, per facilitare la navigazione ai nuovi utenti, abbiamo inserito, accanto al tradizionale elenco di prodotti e servizi, una suddivisione dei servizi in base al target a cui CPL e le società del gruppo si rivolgono: aziende, pubblica amministrazione e residenziale. Sarà implementata un’area in lingua spagnola (sono già state realizzate quelle in francese e inglese). Per CPL è indispensabile avere un portale multilingue, visto che l’azienda è sempre più presente all’estero: in Romania,

dove detiene la distribuzione gas su 25 comuni; in Algeria, con la società Aipower, dove il gruppo CPL ha già sviluppato oltre 10 milioni di euro progettando e installando skid e cabine di riduzione gas e gascromatografi; in Croazia, Francia e Argentina con attività inerenti al gas. Infine, sarà completata la mappa degli impianti online (geo-localizzazione) inserendo i comuni in cui CPL Concordia è concessionaria del servizio di distribuzione gas. Ci auguriamo che la nuova veste grafica e le migliorie della struttura del nostro portale confermino e migliorino il trend positivo dei primi mesi del 2009: 115 mila visite nei primi quattro mesi (+25% rispetto allo stesso quadrimestre del 2008), 241 mila pagine visualizzate e 30% di nuovi visitatori a fronte di un 70% di returning visitors.

Dal sole di Verona al mare di Napoli CPL presenta le sue rinnovabili al SolarExpo e la metanizzazione “a misura d’ambiente” di Ischia all’EnergyMed di Marika Menozzi (mmenozzi@cpl.it) Ufficio Comunicazione

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on 63.800 visitatori in tre giorni (+15% rispetto all’edizione del 2008) Solarexpo, svoltasi a Verona dal 7 al 9 maggio, si conferma ancora una volta la fiera leader del settore delle fonti rinnovabili a livello italiano ed europeo. I numeri del 2009 parlano chiaro: 900 espositori, un terzo dei quali stranieri, 45 convegni con relatori da tutto il mondo.

CPL Concordia ha partecipato al Solarexpo nel padiglione Polygen portando la propria esperienza e competenza nel settore della cogenerazione da gas metano e da biogas, trigenerazione e fotovoltaico. Il target dei visitatori è stato eterogeneo: al nostro stand, infatti, sono passati non solo potenziali clienti dei più diversi segmenti di mercato, ma anche fornitori e installatori che cercano collaborazioni per sviluppare il proprio business. CPL Concordia ha inoltre rafforzato la propria presenza grazie alla partnership con ISES Italia (Associazione non profit per la promozione delle fonti energetiche rinnovabili, presente in fiera) e alla partecipazione al Convegno organizzato da Cogena “Polygen: cogenerazione diffusa e trigenerazione”. L’Ing. Nicola Morgese, project manager cogenerazione ed energie rinnovabili di CPL, ha pre-

sentato la relazione “La trigenerazione: tripla energia al Parco Oltremare di Riccione”. CPL Concordia ha, infatti, realizzato per il Parco tematico riminese un impianto di trigenerazione della potenza elettrica di 1.063 kW, termica di 1.194 kW e frigorifera di 800 kW. Il sistema deriva da un’esten-

sione del concetto di cogenerazione tramite l’utilizzo di un gruppo di assorbimento a bromuro di litio a marchio CPL (Tyfon).

EnergyMed presenta: il metano ad Ischia Dal 26 al 28 marzo CPL è tornata all’EnergyMed di Napoli, dopo aver ricevuto nel 2007 la Menzione Speciale nella sezione “Efficienza energetica nelle Pubbliche amministrazioni” per la Gestione Calore della Provincia di Modena: nella gestione energetica degli immobili, CPL Concordia aveva applicato tecnologie innovative di geotermia e domotica avanzata con telecontrolli remotizzati. Quest’anno CPL ha presentato il progetto del metanodotto che collegherà Napoli a Ischia, illustrando con un video case history e un book fotografico l’approdo del metanodotto sottomarino sull’isola, seconda solo alla Sicilia nel disporre del combustibile attualmente più ecologico. Anche l’EnergyMed conferma un trend positivo di visite: sono state registrate ben 20.000 presenze attirate dagli oltre 180 espositori presenti.


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SUCCEDE IN AZIENDA

Se il cooperatore si vede dal mattino… Incontro “pilota” a Concordia fra ex dirigenti del Movimento cooperativo e oltre 100 giovani lavoratori di CPL: fra amarcord E prospettive del lavoro in cooperativa all’insegna dei tempi passati e futuri a cura di Francesco Manicardi (fmanicardi@cpl.it), Resp. Ufficio stampa

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ome trasmettere ai giovani la passione per il lavoro in cooperativa? Come valorizzare l’esperienza di chi ha trascorso e vissuto intensamente una vita da cooperatore? Come far incontrare vecchi e nuovi cooperatori? Cosa può dire (e dare) in più oggi il modello cooperativo ai giovani?” Da queste urgenti premesse, nella mente del Presidente di CPL Concordia Roberto Casari è nata l’idea di convocare, in un sabato mattina (lo scorso 9 maggio), i soci e dipendenti “under 35” delle sedi CPL di Concordia e Mirandola (Modena) per ascoltare le testimonianze di dirigenti e soci storici del movimento cooperativo (non solo di Legacoop, non solo modenese). 110 i giovani presenti, strappati ad un mattino insonne (“Siamo una discoteca che ha appena chiuso”, ha commentato con una punta di umorismo Casari, visto il colpo d’occhio) o semplicemente curiosi di ascoltare esperienze d’altri tempi (si è risaliti fino agli anni ’60) con possibili riflessi nell’attualità della vita e del lavoro della cooperativa di oggi. Ha aperto la serie di testimonianze un intervento molto articolato di Sergio Nasi, ex presidente di diverse cooperative (Unieco, Cantine Riunite, Progeo, ecc.), e attuale direttore Generale di Coopfond. “Tre ragioni ci spingevano a stare in cooperativa: 1) poter avere un rapporto di lavoro che fosse percettibilmente stabile nel lungo periodo; 2) l’idea di partecipare al controllo sulla destinazione della ricchezza che si creava; 3) sostanziare un’appartenenza ad una tradizione, che fosse riconducibile al mondo cattolico o alla sinistra riformista”. Nasi ha sottolineato come in molti settori le imprese cooperative abbiano camminato ad una velocità maggiore del contesto imprenditoriale (ad es. nell’agroalimentare), grazie agli elementi di integrazione, buona gestione aziendale e patrimonializzazione che hanno portato la cooperativa a diventare, da soggetto nato per tutelare le classi deboli, un’impresa protagonista dello sviluppo economico del Paese. Nasi non ha nascosto la necessità di un recupero della reputazione delle cooperative, anche in relazione a fatti di cronaca degli ultimi anni, ma ha affermato che “la nuova e grande sfida è: siamo in grado di credere e praticare un modello d’impresa che ha un’originalità e tenta di coniugare termini apparentemente antitetici come mercato e solidarietà, territorialità e globalizzazione, competizione e con-

Giorgio Zanoli, direttore commerciale di CMB Carpi, ha elogiato la prospettiva di lavori all’estero di CPL, già intrapresa da vari decenni in CMB. Zanoli, a fronte dei molti laureati e diplomati presenti, ha tenuto a sottolineare: “Nel primo verbale della cooperativa Braccianti di Carpi, nel 1914, si parlava già di un ingegnere come direttore dei lavori”, in questo smentendo il fatto che i laureati non fossero impiegati in cooperative fino a tempi recenti. Volfango Concari, responsabile Approvigionamenti e Acquisti del C o n s o r z i o Cooperative di produzione lavoro di Modena e poi della Una platea attenta di giovani lavoratori ha ascoltato le testimonianze dei CMB, ha ricordacooperatori storici to con simpatia e commozione: “In soci), le difficoltà della ricostituzione CPL per me è stata una cosa fantastidelle cooperative nel dopoguerra, e la ca: ricordo i rapporti avuti con Bighi loro unificazione nei decenni succese Tanferri, ai tempi dei primi impianti sivi. “Qual è il rapporto con il mondo gas a Castelfranco Emilia, e poi con sindacale, o come il sindacato guaril “nuovo” presidente Casari, senza da alla cooperazione? Il movimento dimenticare il responsabile cassa di sindacale, pur nella sua autonomia, CPL Draghetti, che non posso fare a è ancora interessato a che la coopemeno di abbracciare”. rativa diventi un esempio anche per Ivano Tavernelli, responsabile ammiil mondo esterno, per condizionare nistrativo di diverse cooperative l’atteggiamento dei “padroni” all’indivisione?”. Gino Torelli, già presidente dell’Associazione Produzione e Lavoro di Modena, ha ricordato i primi contatti con CPL (“Furono dal versante del sindacato, per “ripulire” le liste della cooperativa dai nominativi di coloro che non lavoravano più ma erano ancora

terno delle fabbriche?”: questi gli interrogativi che Torelli ha lasciato alla riflessione comune. Piero Pastorelli, già presidente di Federcoop e dirigente del gruppo Unipol, ha sottolineato che fra i “motori” della decisione di lavoL’intervento di Sergio Nasi in Sala Bighi: sul podio centinaia di anni d’esperienza cooperativa rare in cooperativa c’era il fatto di (Fonditori, Emiliana Prefabbricati, “credere di poter svolgere un lavoro ecc.) e giudice tributario, ha espresso utile a sé e agli altri”, riassumibile alcune considerazioni lapidarie: “Oggi nella domanda: Quando vado a lavosi va ad assemblee in cui ci sono ‘zero rare al mattino, a cosa serve il mio interventi’, per cui non si riesce a lavoro? E poi “lavorare in un’azienda capire cosa le persone pensino”; “Il in cui abbia la possibilità di controlsocio deve avere tempo e cultura per lare l’attività, i risultati e i dirigenti”. controllare i dirigenti”; “Una volta le Pastorelli ha posto una sollecitazioaziende cooperative erano più politine: “Il Movimento corre il rischio cizzate; oggi però il Movimento è in dell’omologazione, e che non sia più mano ad alcune oligarchie”. Non sono chiara la differenza tra privati e coomancate critiche ai collegi sindacali “a perative: questo rischio può essere rimorchio delle aziende”, ed è stata superato se in ognuno di voi c’è uno evidenziata l’importanza di scegliere sforzo di formazione, di conoscenza e oggi fra una direzione per compiti di controllo”.

(gestione accentrata) o per obiettivi (gestione diffusa). “Mi ha colpito il fatto che qui in CPL c’è ancora una sala per le assemblee”, ha esordito Loris Morini, già presidente Coop Edili Braccianti di Sassuolo e Sistema. “Anche noi nella nuova sede avevamo una grande sala assemblee: serviva a fare le riunioni, i rinfreschi, gli incontri con il sindacato, ecc.”. Morini ha sottolineato la necessità vitale per i cooperatori di spazi di partecipazione: “Non esiste un modo solo per alimentare la partecipazione, quello di stamattina proposto da Casari è uno di questi”. Onelio Prandini, ex Presidente Nazionale Legacoop e parlamentare della Repubblica, ha raccontato i suoi 45 anni di cooperazione ricordando l’inizio del suo percorso nelle cooperative industriali, con la partecipazione alle assemblee e ai processi decisionali. Trovatosi a 26 anni presidente dell’associazione provinciale delle Coop di Produzione Lavoro, alla guida di un gruppo di giovani, Prandini ha ricordato come incontrò Tanferri, Zalghi, Bighi nei consigli d’amministrazione di CPL: “Uno di 25 anni come me, si è trovato a dare delle risposte da dirigente a personaggi come Tanferri, Berni, Manni che conoscevano a menadito le loro cooperative e che per esse avevano fatto sacrifici enormi”. “Un vizio positivo che avevano questi personaggi – loro ci tenevano a che i giovani crescessero – era, finiti i Consigli d’Amministrazione, fermarsi a parlare per spiegazioni più opportune e approfondite delle decisioni prese dalla cooperativa”. Prandini ha ricordato il ritardo nel comprendere le esigenze nei processi industriali (la fatica nel far accettare la necessità di un perito chimico in una coop di Fonditori), ma anche gli episodi di solidarietà fra cooperative (il sostegno dato dalla Coop Muratori di Carpi, con il presidente Gualdi Tervano, alla Coop di Spilamberto del Presidente Manni) e di rapporti umani e di credibilità fra le persone: “Sono qualcosa che non c’è altrove, né tra privati né nelle aziende a partecipazione statale: è una esclusiva del movimento cooperativo”. Prandini ha rievocato la svolta di CPL nel metano con l’impianto di Castelfranco Emilia, e i corsi fatti presso la Dalmine per qualificare i saldatori dei tubi del metano. Il Presidente Casari, a conclusione dell’incontro, ha ribadito l’interesse di CPL per incontri di questo genere che saranno promossi anche in altre occasioni e in altre sedi aziendali, usufruendo della disponibilità di figure storiche della cooperazione come quelle presenti in questa occasione.


SUCCEDE IN AZIENDA 17

20 anni di “matrimonio” con Edison DG

Intervista al Geom. Antonio Toaldo, Responsabile Operations di Edison Distribuzione Gas

Festeggiata la ricorrenza con i responsabili dell’azienda padovana di distribuzione gas, cliente del Gruppo CPL in QUATTRO LUSTRI di passaggi societari di Cheti Osto (costo@cpl.it) Segreteria Area Padova Nord Est

Q

uest’anno festeggiamo il decennale di collaborazione con la Edison DG di Selvazzano Dentro. In realtà se dovessimo tornare indietro nella memoria sarebbe più corretto dire che ne ricorre il ventennale. Infatti, i primi contratti furono sottoscritti tra la Sag Adriatica Gas (che divenne poi nel 1999 l’attuale Edison DG) e la Co.ge.i.me. s.r.l. Quest’ultima fu poi acquistata nel maggio del 1993 da CPL e dalla stessa Sag Adriatica rispettivamente per il 60 e il 40%. Uno dei lavori più importanti che la Sag assegnò alla Co.ge.i.me. fu la costruzione del metanodotto, degli allacciamenti e della cabina di 1° salto, con gruppi di riduzione finale nel comune di Mossano (Vi), una commessa da due miliardi delle vec-

ulteriori commenti. Ritornando al “decennale/ ventennale”, è stato un piacere rivedere - durante la cena che è stata organizzata per festeggiare la ricorrenza - persone che non vedevo da tanto tempo, e ricordare con loro i vari “personaggi” La tavolata della cena di “gusti veneti” scelti dalla committenza Edison che si sono succeduti in tutti questi anni: a partire dal chie lire, oltre ai “contratti aperti” di geom. Donà (amministratore manutenzione delle reti gas metano unico di Co.ge.i.me e poi direttore tecche tutti gli anni ci sono stati rinnovanico della Sag), all’ing. Forni (anche ti, e che ancora adesso sono in essere lui dapprima amministratore unico tra CPL ed Edison DG. della Co.ge.i.me e poi direttore tecnico Ne sono passati di anni, e l’evoluzione della Sag), ed infine al geom. Vigna, è stata davvero impressionante; siamo direttore tecnico della Co.ge.i.me dal passati infatti dai 6/7 dipendenti della 1993 al 2002 quando la società fu Co.ge.i.me. agli attuali 85 dipendenti messa in liquidazione. Mi auguro che dell’area Padova Nord Est, il fatturato questo rapporto di collaborazione è passato da un milione e mezzo di continui, cosicchè ci si possa ritrovare Euro della Coge.i.me. agli attuali 15 fra dieci anni, a questo punto possiaMilioni di euro circa della nostra area: mo dire per festeggiare il “trentennale numeri che non hanno bisogno di di Edison DG”.

Essere grati alla cooperazione

N

ei mesi di febbraio e marzo il Consiglio d’Amministrazione di CPL, guidato dal Presidente Roberto Casari, ha promosso due incontri con coloro che hanno “fatto la storia” del movimento cooperativo, a livello locale e provinciale. Lo scopo della convocazione era duplice: manifestare la gratitudine della cooperativa per l’impegno profuso nel movimento cooperativo, e aggiornare il “quadro” di cosa è diventata CPL Concordia negli ultimi anni, descrivendone dimensioni, attività e crescita nel 2009. Il 27 febbraio sono stati invitati nella sede concordiese di CPL gli ex soci della Cooperativa Muratori di Concordia, diversi dei quali hanno avuto esperienze di lavoro nelle cooperative di Mirandola e San Possidonio, incrociando i destini di CPL. Si tratta di operai, tecnici e dirigenti con un passato cooperativo

Eros Pellati, dirigente Legacoop Modena, riceve la targa da Casari (sx) e Guarnieri (dx), rispettivamente Presidente e Vice di CPL dai 25 ai 40 anni, tutti molto interessati a conoscere le attività odierne di CPL, visitando anche la sede concordiese con l’assistenza del Consigliere Enrico Benetti. Il 20 marzo è stata la volta degli ex Presidenti e Dirigenti del Movimento cooperativo aderente alla Legacoop: per l’occasione è stato approntato dai tecnici ICT di CPL un collegamento satellitare tramite

La reunion degli ex presidenti e dirigenti cooperativi nella sala consiliare di CPL

videofonino con il tratto di mare nel quale sta avvenendo la posa del metanodotto sottomarino che collegherà la costa napoletana all’isola di Ischia. Grazie alla “telecronaca” dell’Ing. Giulio Lancia, responsabile di CPL per la metanizzazione di Ischia, gli ospiti hanno potuto assistere in diretta alle operazioni di allineamento mediante transponder della condotta gas posata con l’ausilio di pontone e verricelli. Nel corso dei due incontri non sono mancati interventi per ribadire il piacere di questi ritrovi, l’importanza di far crescere la cultura e l’impresa cooperativa, diffondendone conoscenza e senso di appartenenza. A ricordo degli eventi sono state consegnate targhe, un DVD con le attività tecnologiche della cooperativa e, per non mancare di concretezza, anche un buon prosciutto.

Geom. Toaldo, a quando risalgono i rapporti con CPL Concordia? I primi contatti con CPL sono iniziati negli anni ’90, per una cabina di prelievo gas da 20mila metri cubi a Selvazzano. Parlai con Silvano Tromba, attualmente il vostro responsabile Impianti e Services. La nostra società, che allora si chiamata SAG Adriatica Gas, aveva circa 50 dipendenti e 60mila clienti, lavoravamo nelle province di Ferrara, Rovigo, Venezia e Padova. Conoscevamo Co.Gas dato che eravamo entrati in trattativa per l’acquisizione dei comuni di Comacchio e Lagosanto. Come è avvenuto il passaggio dall’Azienda Gas Porto Tolle a Edison DG? Edison DG è nata come Azienda Gas Porto Tolle, la prima azienda fondata circa 60 anni fa da Raoul Casellato e altri soci, che avevano dei pozzi di estrazione sul Delta del Po. Poi si è trasformata in Adriatica per il Gas e successivamente in SAG Adriatica Gas. Acquistata nel 1999 da Edison insieme ad altre 5 aziende di distribuzione, nel 2004 è avvenuta la fusione che ha portato alla nascita di Edison Distribuzione Gas. Oggi Edison DG sviluppa un fatturato di circa 45 milioni di Euro, gli utenti sono 144mila: lavoriamo in 12 province, 5 regioni e 66 comuni. Il fatto di essere parte di un grande gruppo come Edison cos’ha cambiato? Siamo entrati in un gruppo che ha le sue strutture ed è quotato in Borsa. Abbiamo dovuto cambiare il tipo di mentalità operativa. Prima si decideva tutto sul posto, dove c’era la proprietà; oggi siamo organizzati in maniera centralizzata e tutto dipende dalla capogruppo, a partire dai budget. Anche se per quanto riguarda l’operatività, non avendo esperienze nel settore, la capogruppo si è appoggiata ad Edison DG e ha fatto affidamento sulla nostra esperienza. In questo modo abbiamo sviluppato diverse attività, un’organizzazione interna, le certificazioni ISO 9000, 14000 e 18000, necessarie per poter operare sotto il punto di vista della sicurezza, ambientale e qualità in maniera integrata. Come vi regolate nella scelta e selezione dei fornitori? La capogruppo ci certifica i fornitori, e in base alle certificazioni ottenute si va in gara e si decide chi è il fornitore ideale. Quando c’è stato il passaggio a Edison CPL era già una nostra azienda certificata internamente come SAG che operava sia nella costruzione di rete sia nella costruzione di impianti, quindi abbiamo continuato in questa collaborazione che è iniziata 20 anni fa. Attualmente CPL lavora per Edison DG non solo in Veneto ma anche al confine tra Emilia e Marche, a Morciano di Romagna e Montefiore Conca.

F.M.

I soci storici della Cooperativa Muratori di Concordia visitano la sede concordiese di CPL

A cura di F.M.


18

RSI

“Senza confini: il futuro siamo noi” L’Università tedesca di Osnabrück si gemella con CPL Concordia di Umberto Pizzingrilli (upizzingrilli@cpl.it) Amministratore di CPL Distribuzione Sabato 9 maggio 2009 una delegazione di studenti dell’Università tedesca di Osnabrück, nel corso di un viaggio di studio in Italia, ha fatto visita alla sede CPL Concordia di Sant’Omero (Teramo). La delegazione era composta da venti studenti, 14 ragazze e 6 ragazzi, ed era guidata da un giovane insegnante, il dott. Massimo Pizzingrilli, docente dei corsi di Italianistica presso l’Ateneo tedesco. Il viaggio è stato organizzato dalla Facoltà di Economia e Scienze Sociali dell’Università di Osnabrück (Wirtschaft und Sozialwissenschaften Fachhochschule Osnabrück) ed è stato definito “Gemellaggio di istruzione”, con l’evidente obiettivo di creare un rapporto non episodico e con la volontà di far conoscere agli studenti la realtà cooperativa italiana. Tutti gli studenti partecipanti al viaggio sono iscritti alla Facoltà di Economia, ad eccezione di una giovane studentessa della facoltà di Scienze Sociali e del Lavoro, la quale ha partecipato al

La delegazione degli studenti universitari tedeschi di Osnabruck in visita alla sede abruzzese di CPL Concordia a Sant’Omero (TE) viaggio insieme al figlio Joshua, di 4 anni, il quale si è lasciato coinvolgere di buon grado e allegramente durante tutto l’incontro, svoltosi presso la Sala Convegni della nostra sede abruz-

zese. Ad accogliere la delegazione studentesca c’erano il responsabile di CPL dell’area Sant’Omero Adriatica Alfredo Lupi, il tecnico preventivista Enzo Consorti e Valeria Di Battista.

A Chiampo l’acqua è in mostra di Matteo Marchini (mmarchini@cpl.it) Settore ICT E’ in un’ottica di Responsabilità Sociale di Impresa che si può inquadrare la recente inaugurazione della mostra “Emozioni d’acqua”, realizzata dalla società Acque del Chiampo di Arzignano. Attraverso una mostra fotografica e l’esposizione di tecnologie del passato e del presente del settore idrico, si è voluta sottolineare l’importanza che l’acqua ha in tutte le attività dell’uomo, dall’alimentazione alla produzione industriale. Presentata da Alessandro Cecchi Paone, l’inaugurazione è stata l’occasione per premiare le migliori fotografie esposte. A realizzarle, i ragazzi delle scuole e adulti del comprensorio gestito da Acque del Chiampo. Presentate anche le opere di alcuni giovani artisti, la cui vendita permetterà di sostenere il “Progetto Tabaka, nati per vivere”: il progetto si propone di assicurare alle donne in gravidanza dell’area di Karungu e Tabaka in Kenya un servizio di consultorio pre-natale e le terapie necessarie per inibire la trasmissione del virus dell’HIV tra la madre e il bambino. L’incontro, molto partecipato dai cittadini, è stata un’occasione di riflessione sulla corretta gestione della risorsa idrica, sulla sua valorizzazione e la responsabilità delle società che sono chiamate a gestirla. CPL Concordia, che per Acque del Chiampo si occupa della lettura dei contatori, stampa e consegna delle bollette, e che, attraverso un partner fornisce il software di bollettazione, è tra gli sponsor della manifestazione.

I commenti degli studenti tedeschi partecipanti all’incontro Alla fine dell’incontro abbiamo chiesto ad alcuni degli studenti tedeschi quali fossero le loro impressioni e loro, molto cortesemente, hanno risposto alle nostre domande [ndr: abbiamo preferito riportare fedelmente le risposte, mantenendo lo stile e le formulazioni in lingua italiana usate dagli studenti stessi]. • Jenny Ucha, 26 anni, studentessa di Economia e Gestione Internazionale Alla luce di quanto è stato detto, pensi che il modello cooperativo rispecchi le aspettative della società attuale e delle nuove generazioni? Il modello CPL è molto bene. Io credo che CPL è un progetto di grande interesse per l’energia sostenibile e per il futuro di noi ragazzi. Cosa ti ha colpito di più di questa visita alla CPL di Sant’Omero? Ciò che mi è piaciuto di più è stata la presentazione della cooperativa. Secondo me è magnifico quello che ha fatto una società che è stata fondata da 30 persone. Credi che anche in Germania sia possibile una CPL? Anche se il concetto della cooperativa adattato ad una ditta è insolito, CPL è la prova che lui funziona. • Jana Wiebe, 24 anni, studentessa di Economia e Commercio Era la prima volta che visitavi una ditta cooperativa come la CPL? Sì. Non sono mai stata prima a una cooperativa. E’ stato molto interessante fare la conoscenza della CPL, un gruppo cooperativo composto da 27 società. Ti rimane un ricordo particolare di questa giornata? Sì, mi piace il modo di lavoro di gruppo e mi piace la cooperazione. Quello che ho sentito per la presentazione, che tutti lavorano a fare il futuro e non per fare il denaro, mi è piaciuto molto. E il luogo di lavoro come ti è sembrato? Sì, questo è molto bene. La guida negli spazi degli uffici è stata molto bella, perché c’è tanta luce e tutti vedono che fanno tutti e pensano che nessuno sta da solo. • Senta Kaisen, 21 anni, madre del piccolo Joshua, studentessa di Scienze Sociali e del Lavoro Cosa pensi che caratterizzi questa cooperativa? Io penso che tutti che lavorano qui credono in un ideale di futuro per i giovani. Questo mi è piaciuto molto. Cosa te lo fa pensare? Alla presentazione quello che noi abbiamo sentito e visto, fa capire che l’energia in CPL è fatta per la vita più buona degli uomini. Poi la storia degli operai che decidono di lavorare insieme. Infine anche si vede che è stata tanta ospitalità oggi. Questo fa capire come è fatta la gente qui. C’è qualcosa di particolare che ti ha colpito? Sì, c’è una cosa molto bella. Quando il Direttore Pizzingrilli ha preso insieme a sé, al tavolo del discorso, il piccolo Joshua. Questo è molto bello per me e per gli altri, perché è molto bello che la gente come in CPL sta vicino dei giovani e anche dei piccoli. • Alexander Malchus, 25 anni, studente di Economia del Diritto (ndr. tifoso dell’Inter!) Che idea ti sei fatto di questa visita? Molto impressionante la presentazione! Anche mi piace molto il posto di lavoro, molto accogliente. Ritieni che il modello cooperativo sia utile a soddisfare le esigenze della società di oggi? Io penso che in particolare il principio della “Società Cooperativa” è una vera alternativa alla tipica “SpA”, con molti vantaggi per i lavoratori. Che ne pensi delle attività che svolge la CPL? L’impresa nel settore delle energie rinnovabili è molto promettente, qui si possono fare tante cose per il futuro. Nella società di oggi tu devi lavorare con l’energia rinnovabile per fare un futuro per i giovani come noi; allora la CPL è proprio la cosa giusta.

Dopo l’introduzione svolta dal già Direttore Commerciale di CPL Umberto Pizzingrilli, gli studenti sono intervenuti ponendo una serie di domande incentrate soprattutto sul funzionamento del modello cooperativo, sul suo radicamento sul territorio, sulla partecipazione dei soci alle scelte aziendali, sull’attività della cooperativa e sulle sue prospettive, anche in relazione all’attuale critica situazione internazionale. A conclusione dell’interessante dibattito, Umberto Pizzingrilli si è complimentato con le autorità universitarie di Osnabrück per l’idea del gemellaggio e per aver scelto di incontrare CPL, ha ringraziato i giovani ospiti tedeschi per la loro partecipazione attiva e attenta all’incontro, sottolineando l’attualità del modello cooperativo e ribadendo, fra le altre, tre idee-forza dell’impresa cooperativa in generale e di CPL in particolare: la solidarietà, l’intergenerazionalità, la creazione di lavoro vero.


MONDO COOP 19

La classe che diventa

cooperativa

A Modena il Concorso Bellacoopia 2009 rivolto agli studenti delle Superiori è stato vinto da un progetto tutorato da CPL di Albano Dugoni, Responsabile Cooperative sociali di Legacoop Modena e curatore di Bellacoopia

L

egacoop Modena, in collaborazione con la cooperativa Mediagroup 98, ha proposto quest’anno la terza edizione del concorso “Bellacoopia”. Per la buona riuscita di questa iniziativa esprimiamo un vivo ringraziamento agli studenti delle classi in concorso, ai docenti che li hanno coordinati, agli istituti e agli altri docenti che in qualche modo hanno concesso ore, disponibilità e aiuto per la realizzazione delle cooperative nelle classi. Ringraziamo inoltre i soggetti istituzionali che contribuiscono in vari modi al nostro concorso sulla Impresa Cooperativa: la Camera di Commercio di Modena, la Provincia di Modena, il Ministero dell’Istruzione ufficio Scolastico provinciale di Modena, Legacoop Emilia Romagna-

primi tre progetti classificati a Modena parteciperanno alla selezione regionale che si svolgerà a Rimini nell’ultima settimana di ottobre durante la Fiera Ecomondo. Sostenibilità e responsabilità sociale saranno i principali criteri di valutazione. Legacoop Emilia Romagna, nei suoi documenti programmatici e di indirizzo, invita i propri associati a una particolare attenzione verso i giovani, ai quali si devono offrire diritti, garanzie, sicurezza, una buona retribuzione ma, soprattutto, la possibilità di essere partecipi di un progetto nel quale riconoscersi e al quale dedicare una parte della propria testa e del proprio cuore. Bisogna trovare strade nuove da indicare alle nuove generazioni rispetto a quelle seguite in passato, strade da costruire con loro per portarli a stabilire contatti e relazioni costanti e strutturate con la cooperazione. Legacoop Modena ha cercato in questi anni di lavorare in tale direzione e il

sogno che oggi è mito. I fratelli Panini, spirito innovativo puro, si inventarono l’album con le figurine adesive dei calciatori, innovazione che ha dato vita ad una industria: era il 1961, e le figurine si attaccavano all’album con la colla. Facebook è arrivato solo oggi. 50 e 100 anni fa i cooperatori, per soddisfare un bisogno (di un lavoro, di una casa, dell’acquisto di un bene

Le classi vincitrici del Concorso Bellacoopia premiate dal Presidente Legacoop Modena Roberto Vezzelli (primo a sx) valori cooperativi, sia anche dal punto di vista pedagogico molto utile alla crescita personale degli studenti, ai quali viene trasmesso, in quanto praticato, il valore della collaborazione finalizzata al conseguimento di scopi concreti. “Niente di splendido fu mai realizzato se non da coloro che osarono credere che qualcosa, dentro di loro, era superiore alle circostanze”: ci piace ricordare questa frase che per Liana Stradi (a cui è intitolato il nostro concorso) era un agire, un fare quotidiano. Quanti esempi possiamo trarre dal nostro tessuto imprenditoriale di individui, famiglie e gruppi di persone che, superiori alle circostanze, hanno creato qualcosa di splendido. Enzo Ferrari, quando andavamo ancora tutti in bicicletta, vendette la sua casa per inseguire un

di consumo, della vendita di un prodotto della propria terra), ancorati a una carta di Valori e di Principi scritti da altri, hanno creato imprese, migliorando le condizioni di vita dei propri soci e dipendenti, ridistribuendo ricchezza e buone prassi per tutto il territorio; hanno creato patrimoni di ricchezze e conoscenze che nessuno può vendere e comprare, ma esclusivamente consegnare nelle mani delle future generazioni. Per noi cooperatori di oggi e per gli studenti del progetto Bellacoopia, che ci auguriamo cooperatori di domani, può esserci l’opportunità di creare qualcosa di splendido, se naturalmente sapremo essere superiori alle circostanze e se sapremo unire a questa esperienza il nostro spirito innovativo.

“Niente di splendido fu mai realizzato se non da coloro che osarono credere che qualcosa, dentro di loro, era superiore alle circostanze”

La platea di studenti presenti al Baluardo della Cittadella: da quest’anno i primi tre progetti classificati a Modena parteciperanno alla selezione regionale durante la Fiera Ecomondo Coopfond. Un ringraziamento va a tutte le Cooperative aderenti a Legacoop Modena che da tre anni non mancano di far avere il loro contributo, che si traduce anche in ore di lavoro di responsabili d’impresa i quali, compatibilmente con i loro impegni, da gennaio ad aprile si trasformano in tutor, tornano tra i banchi di scuola e lavorano insieme alle classi per la realizzazione di idee imprenditoriali in forma cooperativa. Il progetto Bellacoopia è diffuso in quasi tutte le province della regione Emilia Romagna, tanto che la Legacoop regionale ha creato la Rete Regionale Bellacoopia. Da quest’anno i

Concorso Bellacoopia “Premio Liana Stradi” è la tessera di un mosaico che dà evidenza e pratica a questi obiettivi insieme ad altre tessere: citiamo ad esempio il Mic (Management per l’Impresa Cooperativa, scuola di alta formazione per dirigenti e quadri in collaborazione con Legacoop Reggio Emilia), il Corso per neolaureati, il Corso per Consiglieri di Amministrazione delle Cooperative, la Collaborazione al corso di Economia Cooperativa e del terzo settore presso la facoltà di Economia e Commercio dell’Università di Modena e Reggio Emilia. Riteniamo che il Concorso Bellacoopia, oltre a diffondere tra i giovani l’idea e i

Le prime 3 classificate Ha vinto il primo premio (3.000 euro) la classe 5 B “Mercurio” dell’Istituto Tecnico Commerciale “Barozzi” di Modena, col progetto di una cooperativa editoriale denominata “PressMo 09”, sorta per sviluppare un web magazine e un settimanale cartaceo (“Young View”) che intendono affrontare le notizie locali, nazionali e internazionali con, appunto, un punto di vista giovane, critico, costruttivo. I ragazzi sono stati coordinati dall’insegnante Valeria Cesanelli e dal tutor cooperativo Alessandro Baraldi, responsabile RSI di CPL Concordia. Il secondo premio è stato attribuito alla classe 5 A dell’Istituto “Cattaneo” di Modena col progetto di una cooperativa di produzione di biodiesel dal riciclaggio, denominata “Fuelcat”. Al terzo posto la 4 F dell’Istituto “Levi” di Vignola che ha progettato una cooperativa sociale di assistenza e inserimento lavorativo, denominata “Cooperativa Sociale Joker”. Per queste tre classi il prossimo appuntamento è a Rimini, con la fiera Ecomondo (28-31 ottobre 2009), per la finalissima regionale all’insegna della Responsabilità sociale.


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