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Spedizione in abbonamento postale 70% Regime Libero - Direzione Commerciale Business - Modena

Anno II - n째 2, Giugno 2004

Periodico di comunicazione aziendale di CPL CONCORDIA Group

Obiettivo 2008

Un piano per attraversare il

In questo numero:

futuro

VERDE BORGO: il bello del mattone - LA STORIA SIAMO NOI: intervista a Giuseppe Tanferri GITA SOCI 2004: colori e paesaggi delle Maldive - CPL A TAVOLA: ricette regionali


l’editoriale area business

3 - E’ passato un anno 4 - Cinque anni di forte impegno per consolidare 6 - Le bombole rinascono 7 - Mattone su mattone

area soci C-news Periodico di Comunicazione Aziendale di CPL CONCORDIA Group Anno II - n°2, Giugno 2004 Registrazione presso il Tribunale di Modena n. 1673 del 26/05/2003

9 - Tanferri, un bernoccolo per il lavoro e i rapporti umani

La tiratura di questo numero è stata di 2.000 copie Chiuso in redazione il 25 Maggio 2004 Direttore Responsabile EVARISTO PANCALDI Redazione SEVERO BAROTTO ALESSANDRO BARALDI GABRIELE GRECO FRANCESCO MANICARDI MASSIMO SANNA E-mail: redazione@cpl.it

10 - Brevi dal CdA

iniziative aziendali

11 - Destinazione: Maldive!

sport, cultura e...

11 - L’energia dietro le quinte 12 - Un viaggio umanitario in Bielorussia

Grafica e Impaginazione MASSIMO SANNA GABRIELE GRECO Hanno collaborato a questo numero: ARIANNA ALDROVANDI, ELENA BALLESTRAZZI, MARCO BULGARELLI, MARCO DONEDDU, IVAN MARAZZI, CLAUDIO MAZZOLA, MAURIZIO MONTI, SIMON PIVETTI, MAURIZIO RINALDI, GIUSEPPE TANFERRI, FABRIZIO TONDELLI, SERGIO ZACCARELLI Stampa TIPOLITO SALVIOLI - Cavezzo (Mo) In copertina Arizona, Grand Canyon North Rim Editore CPL CONCORDIA Soc. Coop. a r.l. Via A. Grandi, 39 – 41033 Concordia s/Secchia (MO) Tel. 0535-616.111 Fax 0535-616.300 http://www.cpl.it - info@cpl.it

8 - La casa di riposo efficiente

13 - Scambio di Classe

c’è posto per te

13 - A Marzabotto fra storia e memoria 14 - La foto più 14 - Ricette regionali 15 - Lettere alla redazione


l’editoriale C-news -• 3

E’ passato un anno di Severo Barotto <sbarotto@cpl.it>

E’ passato un anno dal primo numero della nostra newsletter,

attenzione ai costi, eliminando tutto ciò che non è strategico.

uscito in occasione dell’Assemblea di Bilancio 2002, e questo dell’Assemblea di Bilancio 2003 è il C-news n. 5.

Questo i soci devono chiedere agli organismi dirigenti, ma sono certo che lo otterranno.

Anche se sembra ieri, quante cose sono successe: la guerra in Iraq doveva essere finita, invece ancora non se ne intravede

Cambiando argomento, veniamo al nostro C-news. Ricordavo

la conclusione; la crisi economica europea e italiana hanno

all’inizio che siamo giunti al quinto numero. Credo di poter

creato una situazione di difficoltà per molte aziende (vedi Cirio, Parmalat, Giacomelli) e conseguentemente per molti lavoratori;

affermare che si tratta di un’operazione riuscita, anche se è ora, come si suol dire, di togliersi qualche sassolino dalla scarpa

se aggiungiamo l’aumento del costo della vita il servizio è completo.

(termine spesso usato dal socio Stevanin L.): mi riferisco alla difficoltà di far scrivere ai direttori di divisione il loro pensiero.

La nostra cooperativa ha aumentato il suo fatturato nel 2003,

Altra considerazione: pensiamo a quanta posta arriverebbe

ha pure aumentato l’occupazione ed oggi, nella sola capogruppo CPL Concordia, siamo in 774.

in redazione se si riuscisse a trasformare in lettere tutte le chiacchiere e le discussioni che avvengono nel cortile e lungo

Noi siamo parte integrante di questo mondo e pertanto non immuni dal contesto economico. Le difficoltà che incontriamo per

i corridoi. Non è una cosa semplice, me ne rendo conto: una cosa è parlare in mezzo a quattro, cinque persone, altra cosa

riscuotere i nostri crediti sono notevoli, non perchè ci contestino

è vedersi pubblicati con le proprie considerazioni e con il

i lavori eseguiti ma perchè hanno difficoltà a pagarci. In più dobbiamo finanziare l’aumento di fatturato e gli investimenti.

proprio nome. La paura di dire cose ovvie e scontate o azzardate sicuramente frena molti. Niente di più sbagliato: quando un

Nell’assemblea dei Soci del 7 maggio scorso abbiamo presentato

socio, o anche un dipendente, dice quello che pensa, è sempre un fatto che merita attenzione e rispetto; mediante C-news -

il piano quinquennale 2004-2008 della nostra cooperativa (di cui trovate ampia illustrazione a pagina 4-5). In questo piano sono previsti i primi due anni di lieve aumento di fatturato con utili modesti, e una ripresa dello sviluppo negli anni successivi. Ribadisco queste cose, che forse conoscete già, perchè sono sicuro che noi tutti abbiamo la forza per fare in modo che anche quei due anni - che poc’anzi ho definito con utili modesti possano trasformarsi in esercizi buoni. La nostra cooperativa ha già passato periodi come questo. Ricordo solo la situazione dei primi anni ’80, quando la crisi di liquidità dei comuni quasi bloccò gli appalti in nord Italia. La scelta coraggiosa degli allora dirigenti della cooperativa – condivisa, pur con discussioni, dai soci – ci portò al sud (Altavilla Irpina, Mercato San Severino) creando le condizioni per tramutare una difficoltà in un’opportunità. Certo tutti dobbiamo dare il massimo, in primo luogo il Consiglio di Amministrazione e la Direzione, che deve porre la massima

cosa estremamente importante - si riceve una risposta ufficiale e sincera da parte di chi conosce realmente le cose. Inoltre, chi deve dirigere la cooperativa può avere maggiormente il polso di come la pensano i soci e questo sarebbe un ulteriore contributo a superare eventuali situazioni di difficoltà. Come noterete, a partire da questo numero abbiamo cominciato ad inserire una serie di pubblicità, coinvolgendo non solo i nostri fornitori (che sono tanti) ma anche altre aziende interessate ad una presenza fra i lettori che la nostra newsletter raggiunge. L’obiettivo è quello di arrivare a coprire i costi di C-news: anche questo contribuisce al raggiungimento dello scopo sopraddetto che tutti noi ci siamo prefissati. Invito tutti i soci a partecipare attivamente all’assemblea per l’approvazione del Bilancio consuntivo 2003, alle elezioni per il rinnovo parziale del CdA e alla cena sociale. Auguri a tutti.

Il Vicepresidente Severo Barotto


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Cinque anni di forte impegno per consolidare Il piano 2004-20 0 8 d i C PL Con cord ia Group Il piano quinquennale di CPL e delle sue controllate è un documento che ha come obiettivo d’individuare quali strategie seguire in relazione al mercato, alle risorse umane e alle risorse finanziarie che sarà possibile utilizzare al fine di ottenere il maggior profitto possibile dalle nostre attività. Partendo dalla previsione di bilancio approvata per l’anno in corso (approvazione avvenuta nel dicembre 2003), si è cercato di prevedere come si evolveranno le nostre attività in termini di fatturato, utile, impegni finanziari, per le società in tabella.

nuova attività di ricerca sviluppo e produzione di attività mineraria in Italia e in Siberia, nuova attività di trading (vendita all’ingrosso) di gas, nuova attività funeraria, nuova attività di gestione di parco tecnologico in Sardegna, nuova attività di costruzione di tubi in polietilene in Cina. Tutte queste attività assorbono molte e qualificate risorse umane e importanti risorse finanziarie. In un momento in cui l’economia italiana ed europea risente notevolmente dei disastrosi risultati finanziari di importanti gruppi, l’attenzione per l’aspetto finanziario nei parametri per la valuta-

Società

Quota CPL

Responsabile CPL

CPL Concordia

100,00%

Casari, Barotto, Tondelli, Rinaldi

Agenzia della Concordia

69,18%

Ghelfi

Coop Gas

100,00%

Soliani

CPL-NUPI Pipe Cina (più Tianjin cpl-nupi JV)

54,00%

Govoni

Cristoforetti Servizi Energia

50,00%

Bergamini

Fontenergia

100,00%

Porta

Gas della Concordia (più Energia della Concordia)

100,00%

Tondelli

Immobiliare della Concordia

100,00 %

Zaccarelli

Marigliano Gas

99,50%

Porta

Nebrodi Gas Service (più Nebrodi Gas Vendita)

50,00%

Porta

Nuoro Servizi

40,00%

Zaccarelli

Serio Energia

40,00%

Bergamini

SES

50,00%

Bergamini

Holdico, Crist Gas, OdoGas, Marigliano Gas Vendita, Safin, CPL Hellas, Cluj Napoca Romania

Varie

Varie

Come sempre avviene quando si fanno piani strategici di sviluppo di attività, il risultato ottenuto dopo una prima simulazione viene confrontato in termini economici e finanziari con quello che il Consiglio di Amministrazione di CPL Concordia ha posto come obiettivo. L’obiettivo è quello di ottenere un risultato economico di gruppo soddisfacente (utile dopo le imposte superiore al 2%) e una sostenibilità finanziaria degli investimenti in corso, tali da portare il rapporto tra il nostro debito complessivo e la capacità di rimborso ad un punto in cui tutto il debito sia teoricamente rimborsabile in tre esercizi (tre anni). Se per il primo requisito (utile soddisfacente) la simulazione è stata relativamente semplice, per il secondo (sostenibilità finanziaria degli investimenti attuali e futuri) la questione è stata più complessa. In questi ultimi due/tre anni, l’utile derivante dalla cessione della Co Gas è stato reinvestito in diverse attività quali: concessioni di distribuzione gas, sviluppo e incremento del fatturato di CPL prevalentemente nella divisione Energia,

zione dell’affidabilità delle società da parte degli istituti di credito è di notevole importanza. Ed è a questo punto che la direzione di CPL ha dovuto scegliere di concentrare la propria attività su ciò che da sempre è capace di fare, limitando gli investimenti e le attività non strategiche e lo sviluppo del giro di affari. Si è pertanto dovuto definire quali sono le attività non strategiche, quale dovrà essere per i prossimi 5 anni il livello degli investimenti di gruppo, oltre che il giro di affari, per poter essere maggiormente competitivi senza dover finanziare un fatturato in crescita che, per sua stessa natura, genera esigenze finanziarie. Per CPL le principali attività/strategie su cui puntare nei prossimi anni sono le seguenti: Divisione Reti e Reti elettriche: sviluppare attività complesse di manutenzione di reti urbane gas, acqua e reti elettriche; Divisione Stai: sviluppare attività di manutenzione e servizi vari ai distributori gas;

di Fabrizio Tondelli <ftondelli@cpl.it> e Maurizio Rinaldi <mrinaldi@cpl.it>

Divisione Gestioni: incrementare gli utenti sulle reti già costruite; Divisione Energia: sviluppare la gestione calore e un nuovo concetto di global services; Divisione Incomech: allargare il parco clienti; Divisione Estero: sviluppare le sedi esistenti nel settore appalti; Divisione Edile: mantenere l’attuale fatturato. Il piano prevede che i ricavi per la sola CPL rimangano pressoché allineati al livello 2004 (190 milioni di euro), mentre l’utile netto si prevede passi da circa 1 milione di euro del 2004 ai 14 milioni di euro nel 2008 in modo pressoché lineare. Il MOL (margine operativo lordo o EBITDA) passerà da 8,5 milioni nel 2004 a 19 milioni di euro nel 2008. L’indebitamento oneroso, in relazione alle esigenze di sviluppo e alle politiche di ristrutturazione del patrimonio, passerà dai 77 milioni di euro del 2004 ai 40 milioni di euro nel 2008. Il Piano Quinquennale 2004 – 2008 approvato da CPL Concordia Soc. Coop. a r.l. si sviluppa nel perseguimento di due obiettivi tra loro correlati: la crescita del proprio business sulle attività presenti nell’intera filiera del gas e la ricerca di un migliore rapporto tra il livello di indebitamento e la capacità della società di creare valore economico senza minare la solidità patrimoniale. Per il raggiungimento degli obiettivi di contenimento del debito e di miglioramento del rapporto tra il livello di indebitamento e la redditività dell’attività produttiva, il Piano quinquennale sviluppa le seguenti strategie: 1. Emissione di 10 milioni di euro di nuove Azioni di Partecipazione Cooperativa, di cui 3,2 milioni sono a sostituzione delle azioni di precedente emissione chieste a rimborso nel corso del 2003. La Società ha dato mandato alla “Compagnia Finanziaria” per la ricerca di un Fondo che possa acquistare tali titoli di nuova emissione; 2. Sostanziale ristrutturazione del debito, attraverso la conversione dell’indebitamento a breve in linee di credito a medio/lungo periodo più consono alle attività tradizionali e, soprattutto, agli investimenti di CPL, caratterizzati da un break even raggiungibile nel medio lungo periodo; 3. Dismissioni (tra cui la principale Fontenergia) mirate alla creazione di liquidità; 4. Contenimento degli investimenti produttivi negli anni del Piano. Le strategie elencate permetteranno una sostan-


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Finanziatori attraverso la liquidità generata dalla Gestione Caratteristica. Valori elevati dell’indice sono indicativi di un forte livello di indebitamento e/o di flussi di cassa operativi deboli. Come si vede dalla tabella e dal grafico sottostante la redditività della gestione caratteristica consente di coprire in maniera sempre più otti-

ziale riduzione del debito, portando il rapporto tra Posizione Finanziaria Netta (Indebitamento Oneroso al netto delle Disponibilità Liquide) rispetto al Patrimonio Netto (Patrimonio Netto al netto dell’Utile d’esercizio) ben al di sotto del rapporto ottimale (di 1 a 1) richiesto dagli analisti finanziari. Inoltre, l’esecuzione delle strategie descritte permetterà il netto miglioramento dell’indicatore “Debiti Onerosi diviso Margine Operativo Lordo”. L’indice misura l’attitudine della società a rispettare gli impegni assunti nei confronti degli Istituti

male il costo del debito. Il valore ottimale dell’indice viene indicato dagli analisti pari a tre (3). Per le società controllate si sono previsti piani particolareggiati, anche qui con il concetto di limitare o dismettere attività che nel breve portano alti investimenti e bassi margini. Stiamo già intervenendo in modo importante per diverse attività e società e ci attendiamo già i primi risultati verso fine anno. Le strategie esposte per CPL sono perciò replicabili anche a livello di Gruppo, portando durante gli anni del Piano, ai risultati illustrati nelle tabelle sottostanti.


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Le bombole rinascono

di Sergio Zaccarelli <szaccarelli@cpl.it>

I naugurato i l nuovo impia nto d i S arda Re ti Costr uz ioni Nel mese di ottobre 2002, dopo un lungo periodo di trattativa il gruppo CPL Concordia acquista il controllo della società Sarda Reti Costruzioni srl. La stessa stava realizzando nelle prossimità del centro (geografico) della Sardegna, Bolotana, un impianto per l’imbottigliamento di GPL. A quell’epoca lo stabilimento di Bolotana consisteva nelle sole opere edili, mentre tutta la parte di movimentazione meccanica e stoccaggio del GPL era soltanto su carta. Ciò che sembrava inizialmente una penalizzazione si è trasformata in una opportunità: infatti, a ben vedere, la convenienza ad imbottigliare GPL su bombole proprie esponeva la società stessa a rischi commerciali notevolissimi, poiché il mercato in Sardegna, a differenza del continente, è in mano a pochi competitors. La missione dell’impianto cambiò e ciò che sembrava un punto di partenza diventò un

Cos’è il ricondizionamento? La legge impone che ogni dieci anni di vita la bombola gpl venga sottoposta a ricondizionamento. L’attività è caratterizzata dalle seguenti fasi: estrazione delle valvole; bonifica interna attraverso lavaggio ad acqua; taglio e sostituzione del collare e del fondello; sabbiatura; prove di tenuta effettuate con acqua a 30 bar; scarto e demolizione delle bombole con prova di tenuta negativa; verniciatura; verifica e certificazione del ricollaudo ad opera di ispettori dell’ISPESL e della Motorizzazione Civile; scarto e demolizione delle bombole risultate negative all’ispezione; imballaggio e consegna delle bombole e dei relativi certificati di ricollaudo.

punto di arrivo. Infatti l’opportunità offerta dai ritardi accumulati nella realizzazione dell’impianto permise di modificare la missione dello stesso: da impianto per l’imbottigliamento ad impianto per il ricollaudo decennale delle bombole, l’imbottigliamento conto terzi e lo stoccaggio del GPL sfuso. Consolidata questa missione, il punto di arrivo diventerà l’imbottigliamento e la commercializzazione di GPL in bombole con marchio e rete distributiva propria. L’area sulla quale insiste l’impianto è di circa 15.000 mq. di cui 4.000 per capannoni e 600 per uffici. Nella stessa area trova localizzazione un deposito di GPL con una capacità pari a 300 mc composto da 4 serbatoi interrati (2 da 100 mc e 2 da 50 mc). A causa della capacità di stoccaggio l’impianto rientra tra quelli ad alto rischio ed è sottoposto alla legge 334/99 (legge Seveso). L’impianto è anche dotato di un’area per il carico e lo scarico dell’autobotte di proprietà dell’azienda o di eventuali esterni. Il costo dell’investimento è di circa 4.000.000 di euro, sul quale è stato concessa un’agevolazione a fondo perduto pari a 1.200.000 euro. Nel mese di aprile ultimo scorso è iniziata l’attività di questa prima fase di vita, consistente nel ricollaudo decennale dei contenitori detti comunemente bidoni o bottiglie. La capacità di lavorazione dell’impianto è di circa 200.000 bombole all’anno con una lavorazione giornaliera massima di 800-900 bombole. Bisogna anche ricordare che livelli di produttività maggiore potranno essere raggiunti se le autorità preposte al rilascio delle certificazioni, ISPESL e Motorizzazione Civile, saranno in grado di intensificare il numero di collaudi settimanali. Il responsabile di stabilimento è il Sig. Andrea Pisanu il quale ha a disposizione una squadra di 8 giovani operai meccanici, tra i quali saldatori ed esperti di taglio al plasma. In Sardegna la quantità di bombole che ogni anno necessitano di interventi di ricondizionamento oscilla tra 250.000 e 300.000. L’impianto di Bolotana è l’unico

sul territorio isolano in grado di effettuare il ricondizionamento richiesto dalle norme ogni 10 anni. In altre parole, i competitors su questo servizio sono inesistenti lasciando a SRC srl la potenzialità di soddisfare l’intera domanda della Sardegna. All’orizzonte vi è quindi il consolidamento del sodalizio con AGIPGAS, per poi pensare alla sfida del GPL imbottigliato con marchio e rete distributiva propria.

L’inaugurazione «Stanchi di vedere opere che muoiono, finalmente preghiamo per opere che iniziano». Così si è espresso don Pietro Borrotzu (responsabile della Pastorale del lavoro) che il 13 maggio, insieme al parroco don Gianfranco Pilotta ha benedetto gli impianti dando il via all’inaugurazione del complesso di Bolotana. Il concetto è stato ribadito a più voci dal presidente della Provincia Francesco Licheri e dal sindaco di Bolotana Toni Saba. L’evento di metà maggio si è rivelato una vera e propria festa: oltre agli amministratori pubblici erano presenti i rappresentanti sindacali (Ignazio Ganga e Tomaso Canu della Cisl, Palmiro Cillara della Cgil) e i funzionari dell’Asl, insieme a numerosi cittadini.

Notizie in breve Libera energia Sono già attivi da qualche mese a Mirandola (in Via di Mezzo, 64) e Concordia (Via Grandi, 39) i primi punti vendita Coopgas, la società di vendita di CPL che offre tariffe e servizi su misura per il servizio gas, e si rivolge non solo alle utenze industriali ma anche agli esercizi commerciali, artigianali ed ai clienti domestici. Gli interessati saranno ricevuti da personale addetto a fornire informazioni e predisporre la richiesta di preventivo. CPL cum laude Il caso CPL Concordia è ormai da alcuni anni al centro dell’interesse di studi e tesi di laurea da parte di studenti e giovani laureandi. Alle tesi ingegneristiche nell’ambito della Divisione Energia e del CED, si è aggiunto ora uno studio della neo dott.ssa Cristina Tosi (Facoltà di Economia dell’Università di Modena) che ha avuto

per tema “Marketing relazionale e relazioni pubbliche: il caso CPL Concordia Group”, coadiuvato dal nostro Ufficio Comunicazione. E’ già in preparazione un’altra tesi sul Project Management di Lorenzo Mortara, che analizzerà la gestione delle commesse confrontando le Divisioni STAI e Energia. Nuovo Presidente Legacoop Modena Lo scorso 22 Marzo è stato eletto Presidente di Legacoop Modena Roberto Vezzelli (vedi foto a destra). Presidente della Cooperativa di Costruzioni di Modena e membro della Direzione di Legacoop Modena da oltre un decennio, Vezzelli succede a Stefano Stagi, destinato a incarichi regionali. Da parte della Dirigenza CPL e dei soci della Cooperativa un caloroso augurio per le nuove responsabilità che li attendono.

A tutto gas in Romania Come già riferito dagli organi di stampa, CPL si è aggiudicata la commessa per l’ammodernamento degli impianti di distribuzione gas in Romania. L’accordo firmato con l’azienda locale Distrigaz Sud - prevede la sostituzione di oltre 230 km di condotte con tubi in polietilene in 8 diverse località rumene (per un valore di oltre 15 milioni di Euro) e l’installazione di apparecchiature (in particolare cabine di decompressione automatizzate) per un valore di mezzo milione di Euro. Inoltre, come già riferito nel numero scorso di C-news (pag. 13), nella città di Cluj Napoca è attiva la nuova sede dedicata alle tecnologie del telecontrollo, dove operano attualmente ingegneri rumeni dell’Universitatea Tehnica di Cluj.


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Mattone su mattone Percor so di una “ piccola” d iv is ione

di Sergio Zaccarelli <szaccarelli@cpl.it>

La piccola divisione edile di CPL CONCORDIA nasce

lunga le migliori aspettative: ad oggi, a un anno

Considerato il buon successo della prima esperienza

nel recentissimo 2001.

dall’ultimazione, abbiamo ceduto il 75/80 % dell’intera iniziativa. Particolare di rilievo è che ai soci CPL interessati è stato praticato un prezzo

e l’andamento favorevole del mercato, la direzione

di favore.

sempre molta attenzione nel ricercare opportunità non inflazionate, si è individuata un’area di circa

Dotata di una modesta

struttura operativa (5/6 addetti fissi) si contraddistingue immediatamente per il buon livello di competenza ed efficienza, così come vuole lo stile della cooperativa.

di CPL CONCORDIA ha deciso di ripetere l’esperienza, puntando questa volta le energie su Carpi. Ponendo

Nel corso di poco tempo vengono acquisite alcune

100.000 mq. In questo caso si è scelto di operare

importanti commesse (sopraelevazione della clinica ospedaliera Hesperia di Modena, nuova piazza di S.

in società con altri imprenditori che hanno delegato a noi la guida e il coordinamento dell’intera

Possidonio, cimitero di Pegognaga) attualmente in fase di realizzazione e vengono definiti accordi per

iniziativa. Con grande soddisfazione abbiamo appreso che il 27 aprile l’Amministrazione Comunale

la costruzione di importanti immobili sedi di società

ha approvato il nostro Piano Particolareggiato,

del Gruppo. Fanno parte di questo segmento gli uffici e il

consentendoci di dar corso alla lottizzazione. L’intervento, denominato Verde Borgo, è di par-

deposito della filiale AGENZIA DELLA CONCORDIA di Pieve di Coriano e soprattutto il nuovo albergo

ticolare pregio e si rivolge al mercato delle case singole, bifamigliari e a schiera. L’area si trova

CONCORDIA HOTEL.

nelle immediate vicinanze di un centro scolastico

Di particolare importanza quest’ultima realizzazione per le dimensioni - 60 stanze più ristorante, di-

e contigua a un’impianto sportivo, a pochi metri dal centro cittadino. Al momento, con grande sod-

stributore e centro fitness - e per le caratteristiche architettoniche che ne fanno un edificio di pregio,

disfazione, abbiamo ricevuto prenotazioni onerose per il 25% dell’intero intervento.

complesso e assolutamente singolare.

Ovviamente la prudenza è d’obbligo ma queste

Il fiore all’occhiello della divisione è però rappresentato dall’attività immobiliare, promossa e sviluppata in così breve tempo. In ordine cronologico, il primo intervento è quello di Mirandola, nella frazione di Cividale: da un’area acquistata di circa 20.000 mq abbiamo lottizzato ricavando 14 lotti edificabili e costruito un im-

esperienze sono sicuramente molto incoraggianti.

mobile da 10 alloggi. Il momento particolarmente favorevole al cosiddetto “investimento nel mattone” ha fatto sì che le vendite superassero di gran

Da non perdere! Sono disponibili gli ultimi appartamenti in costruzione a Cividale nella lottizzazione di CPL Concordia. I prezzi e i pagamenti sono di particolare favore per i soci CPL. Per informazioni rivolgersi alla Divisione Edile.


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La casa di riposo efficiente A Melegnano un i mpia nto a prov a d i black- ou t Una ventata d’aria fresca attende i 350 ospiti della casa di Riposo di Melegnano per la prossima estate: lo scorso 15 maggio è stata infatti inaugurata la centrale di di cogenerazione a servizio degli immobili della Fondazione ONLUS che gestisce la struttura. L’impianto, progettato e realizzato dalla MEA S.p.A. con l’ausilio di CPL, consentirà di produrre energia elettrica e termica che verrà utilizzata per tutte le necessità dell’istituto. Nel convegno introduttivo il direttore della fondazione Elisa Gualteri e il presidente Massimo Sabbatini hanno sottolineato il fatto che “con questo cogeneratore la casa di riposo è in grado di diventare completamente autonoma dal punto di vista energetico, soprattutto ricordando i black out che hanno interessato l’intera nazione l’anno scorso”. Un istituto come la rinnovata casa di riposo ha necessità sempre crescenti di energia, basti pensare che tutti gli spazi sono climatizzati per consentire un più consono soggiorno agli ospiti. Sabbatini ha quindi ricordato la grande capacità progettuale di Mea che ha saputo vedere lontano, prevedere, consigliare e progettare un impianto che un tempo non era soggetto ad una legislazione favorevole come è oggi. L’ing. Musella, direttore di MEA, ha illustrato le caratteristiche dell’impianto (due gruppi alimentati a gas metano, in grado di produrre in un anno 950 mila kilowatt di energia elettrica e un milione e mezzo di kilowatt di energia termica). Il cogeneratore (costato 350 mila euro) è stato finanziato per l’80 per cento con un Frisl regionale a tasso zero. L’energia prodotta “in casa” consentirà un risparmio energetico di 15,1 euro ogni ora e 75.500 euro ogni anno. Grazie al nuovo im-

pianto saranno drasticamente abbassate le emissioni di anidride carbonica nell’atmosfera. Il presidente Casari nel suo intervento ha spiegato che “con questi impianti di medie dimensioni si può essere in grado di evitare la costruzione di mega centrali; inoltre se indirizzato in questa direzione, il mercato italiano potrebbe generare investimenti privati pari a diecimila milioni di euro e la nascita di 28 mila di posti di lavoro qualificati, oltre a innegabili risparmi ambientali ed energetici». Giorgio Bergamini, il direttore divisione Energia, ha evidenziato come questo impianto contribuisca al risparmio energetico, facendo riferimento alla direttiva europea n. 8 del febbraio 2004, che punta allo sviluppo di nuove tecnologie per la produzione di energia. A conclusione dei lavori gli ingegneri Rivoli e Curioni, esperti del settore energia, hanno parlato di efficienza energetica e dei certificati bianchi. La tradizionale benedizione e il taglio del nastro hanno preceduto la visita agli impianti guidata dal presidente Casari e dai tecnici CPL. (F.M.)

I numeri di CPL CONCORDIA

250

Kw velox I Kilowatt di energia disponibili nella sede centrale di CPL Concordia

43

E’ il numero di multe pervenute a CPL per infrazioni stradali commesse di mercoledì negli ultimi 9 mesi. I giorni a rischio sono, a seguire, il venerdì (42), il martedì (36) e il giovedì (33).

Tanferri, un bernoc

Intervista all’ex presidente di CPL Via Serracchioli, all’ombra del Parco Pertini. Ci accoglie cortesemente nel suo piccolo studio, ricco della sua storia e delle sue passioni: ci sono i libri e le enciclopedie; i quadri che gli hanno regalato (uno, di grandi dimensioni, lo ritrae a capo di un corteo per la libertà e la democrazia); le fotografie di amici e persone care alle pareti, qualche ricordo di gioventù (bombe a mano della guerra), qualche souvenir dai molti posti in cui ha lavorato. Incontrare il presidente Giuseppe Tanferri è un po’ come scorrere il film della cooperativa degli ultimi 70 anni: partigiano, sindaco negli anni del dopoguerra, di fronte ci si presenta un testimone lucido e vivace della vita di Concordia e della sua cooperativa. Un uomo molto interessato alle relazioni umane, molto informato sull’attualità. Inizia di getto con un’analisi dell’evoluzione industriale: “Noi abbiamo visto certe cose: il progresso con l’ultima guerra mondiale ha portato nuove cose, e la gente, come le industrie, si è dovuta trasformare, e non è stato semplice passare dalla carriola alle macchine meccanizzate. Il sottoscritto, per esempio, ha fatto in tempo a lavorare con la carriola alle dipendenze della cooperativa di Modena, prima della Guerra, nel ‘37, ‘38. Era lo strumento principale dei braccianti, per il movimento terra. Anche con la CPL ho fatto in tempo a lavorare con la carriola, al ponte del Canale Sabbioncello sulla statale che va da Concordia a Mirandola.” I risvolti sociali: “Quando si è trattato di abbandonare la carriola per passare ai locomotori con i vagonetti decauville ci sono state delle resistenze, fino al sabotaggio. Ricordo, ad esempio, che quando sono state messe all’opera le falciatrici per segare l’erba e il fieno, c’era gente che andava in campagna a piantare dei tondini di ferro nel terreno per rompere le motofalciatrici.” “Il locomotorista con i vagonetti decauville caricava al giorno 800 carrelli di terra a 70 cm l’uno, mentre a mano ci sarebbero voluti 6 mesi. Venivano avanti meccanici, camionisti, trasportatori, e chi non si evolveva era destinato a rimanere disoccupato.” La gavetta e l’ingegno: “Nel 1954 abbiamo avuto in cooperativa il primo tecnico (il geom. Bruno Bighi, n.d.r.); prima i tecnici nascevano dagli operai, dagli scarriolanti: gente brava, piena di buona volontà, ma chi esce dalla scuola come tecnico è un’altra cosa. Noi avevamo uno, un certo Battaglia, che faceva le sezioni con riga e matita, senza macchine, senza calcolatrici. I dirigenti erano dei contadini, dei braccianti, con le scuole elementari (io ho preso la sesta elementare e basta). S’andava avanti a forza di buona volontà; allora la gente povera s’andava ad iscrivere alla Camera del Lavoro, era animata da un certo spirito rivoluzionario, per migliorare: il primo conto da fare era con l’italiano. C’era una certa fede, la gente faceva dei sacrifici enormi, si veniva pagati quando c’erano i soldi; erano poche le possibilità di reimpiego.” Poi Tanferri ci espone alcune considerazioni sulla vita in cooperativa e un episodio sulla sua concezione di lavoro. “Quando si andava a votare in cooperativa, si votava per coloro che si pensava meritassero la fiducia, perchè quelli che stavano davanti erano i primi a soffrirne. Mi ricordo che in Sicilia negli anni Cinquanta, stavamo facendo tre tronchi di


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ccolo per il lavoro e i rapporti umani

L, tra personaggi vicini e ricordi lontani strada, e un anno per Natale tutti gli operai si preparavano per rientrare a casa: l’unico a non tornare a casa fui io, che dirigevo il cantiere come capo. La Provincia era in ritardo con gli stati d’avanzamento e noi non avevamo potuto pagare l’ultima mensilità agli operai del posto: nella riunione mi chiesero come mai non ero andato a casa anch’io: come potevo andare a casa? Da quel frangente gli operai si sono legati a noi perché hanno capito che non li avevamo abbandonati. E siamo tornati a casa da quel lavoro onorevolmente, senza dei gran soldi. Non fu semplice lasciare a casa la moglie e i due figli, rimanendo dei mesi senza vederli. Per fortuna la nostra famiglia è sempre stata unita, compatta.” La moglie fa capolino dalla porta, lo cerca e lui dolcemente le dice di pazientare, che finisce presto con questi signori ospiti. “Sono nato a San Giovanni nel 1915, sulla strada che va alle Chiaviche, e poi ho abitato nei Terzi, durante la guerra. A proposito di guerra, in questi giorni, con lo scandalo (per modo di dire) delle torture, rivivo dei momenti dolorosi. Ho fatto in modo di ricordare sempre questo trattamento cui sono stato sottoposto dai nazifascisti.” Detto questo ci mostra in corridoio un manifesto di un film brasiliano sulle torture in America Latina, con un sistema chiamato “la giostra”: un uomo legato e immobilizzato su una sbarra di ferro alla mercè dei suoi aguzzini. “Questa tortura era studiata da dei tecnici: nella struttura di un uomo la parte più coriacea è la pianta dei piedi (allora si camminava tanto a piedi scalzi) e quindi si potevano battere le piante dei piedi che non si rompevano. Il cuoio dei piedi non si rompeva, non usciva sangue ma ovviamente procurava un dolore fortissimo ed un impedimento a camminare. Mi batterono anche sulla schiena, e le ferite mi sono scomparse solo dopo 20 anni.” Nel piccolo appartamento, appesi alle pareti, dei riquadri con alcune massime: di Einstein sulla guerra (“Non so come si combatterà la 3° guerra mondiale, ma so come si combatterà la quarta guerra mondiale: coi bastoni.”), di Mark Twain sulle scommesse umane, di San Giovanni Bosco: “Lavorare come se si dovesse vivere, vivere come se si dovesse morire”. Su quest’ultima Tanferri si sofferma volentieri, e spiega, e ci tiene che il messaggio sia chiaro: “Vivere onestamente, lavorare bene, perchè alla fine ci sarà da tirare le somme...” Tanferri inizia a narrare del suo rapporto con il direttore tecnico “storico” della CPL, quel

di Francesco Manicardi <fmanicardi@cpl.it>

Geometra Bruno Bighi a cui si devono le innovazioni e gli scatti maggiori nell’evoluzione della cooperativa dagli anni ‘50 agli anni ’80: il metano, la trasformazione, la gestione per conto delle reti gas, il settore energie. Alla sua memoria è stata intitolata la sala che ospita dallo scorso anno le Assemblee dei Soci. Il presidente racconta come avvenne l’inizio di quel legame di lavoro e d’amicizia nel ’54: “Ci rendevamo conto dell’importanza di avere rapporti e titoli con il Genio civile per i lavori del Secchia: cercammo un giovane geometra. Tramite il Consorzio delle cooperative di Modena ci segnalarono questo giovane carpigiano, Bruno Bighi: povero in canna, vangava di giorno e la sera andava a Modena in bicicletta per studiare da geometra. Accettò volentieri di venire a lavorare con noi.” Comincia così un sodalizio stretto ed improntato alla massima stima, pur con le diversità di carattere e di ruoli: la condivisione nelle sorti della cooperativa che allora si barcamenava alla ricerca di lavori ed appalti, dei debiti e degli stati d’avanzamento, delle cambiali come stipendi. “A Bighi avevamo dato una motoretta 125 chiamata “Grifo” per girare i cantieri; quando le cose cominciarono ad andare bene comperai una Giulia Alfa Romeo, allora una macchina da signori. Per l’occasione della consegna, ho fatto una relazione fra il motorino e la Giulia, che rappresentava la strada compiuta dalla cooperativa.” Il presidente si alza, ed ecco che dal cassetto del piccolo scrittoio di legno salta fuori una busta ingiallita con un foglio sottile scritto a macchina: Tanferri sorride, e ci legge il testo mentre la sua mente ritorna a quella persona, a quel riconoscimento così tangibile, speciale (vedi box a fianco). La condivisione di vita e di lavoro con Bighi era intensa, e ricca di episodi: “Per noi avere un tecnico ci sembrava una cosa grande. Quando eravamo in Val d’Aosta ci eravamo ambientati benissimo. Andavamo a dormire in un albergo, sulla statale del Gran San Bernardo, e c’era una padrona, Irma, che aspettava Bighi per farsi aiutare a compilare i registri. Era grande, generoso nelle sue cose. Dividevamo l’alloggio con i contrabbandieri che facevano avanti e indietro dalla Francia con le sigarette (che a volte trovammo a nostra insaputa nelle nostre baracche). Ad Allain stavamo facendo il ponte su un torrente affluente della Dora e, mentre costruivamo la strada, mettevano dei tubi per non interrompere il flusso dei rigagnoli d’irrigazione. Una sera scendevamo dal cantiere, Bighi da-

vanti a guidare il Grifo e io in sella dietro di lui. Ad un certo punto Bighi si trova di fronte un tubo di zinco che avevano messo di traverso alla strada, ad altezza d’uomo. Lui si è chinato per schivare il tubo ed io l’ho preso in piena fronte, precipitando giù dalla motoretta. Da allora ne porto in ricordo un bernoccolo in fronte”. E ride il presidente ricordando quella sera burrascosa. (fine prima parte- continua)

Tra il serio e il faceto. “Piccola cerimonia per la consegna al Geom. BIGHI di una Alfa Romeo “Giulia”. Nel ricevere in consegna dalla Cooperativa questo “strumento” di lavoro, il Suo pensiero vada per un attimo al giorno in cui dalla stessa, e per le stesse ragioni, ricevette un “Grifo”. A questo ricordo non si dissoci poi quello delle cambiali sotto forma di stipendio, da usare per riempire i vuoti che con troppa sistematicità rimanevano aperti con il padrone di casa e il pizzicagnolo. E nel momento di mettersi alla guida dello “strumento”, non abbia timore di peccare di immodestia, se dal fondo del suo “io” dovesse far capolino il grazioso demone dell’orgoglio che è giusto sia presente nei casi in cui un uomo, un tecnico, sente obiettivamente di essere artefice e protagonista principale del processo ascensionale di un’Azienda, che ha saputo trasformare un Grifo in una Giulia. (G. Tanferri)


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Brevi dal C.d.A.

a cura di Luca Costa <lcosta@cpl.it>

Estratto dai verbali del Consiglio di Amministrazione

Nel Consiglio di Amministrazione del 27/02/2004: - è stato nominato Consigliere, in sostituzione del Consigliere dimissionario Enrico Bombarda, l’Ing. Carlo Porta, risultato primo dei non eletti nelle votazioni tenutesi nel corso dell’Assemblea ordinaria del 14 giugno 2003; - il Direttore Finanza, Amministrazione e Controllo, Dott. Rinaldi, ha aggiornato i Consiglieri circa il progetto relativo al finanziamento della Cooperativa per circa 50 milioni di Euro, volto a ridurre l’indebitamento a breve e al tempo stesso ad elevare il rapporto tra capitale sociale ed indebitamento; ha informato circa l’opportunità di studiare un progetto alternativo, finalizzato all’emissione di Azioni di Partecipazione Cooperativa e ad un’operazione di “spin off” del patrimonio immobiliare detenuto dal Gruppo CPL, a causa delle difficoltà che attualmente il sistema bancario pone, in conseguenza delle note vicende Cirio e Parmalat; - il Consiglio ha dato mandato al Comitato di Direzione al fine di individuare una proposta di Piano quinquennale del Gruppo CPL Concordia che tenga conto della capacità finanziaria del Gruppo, condizionata dal negativo contesto che attualmente caratterizza il mercato finanziario; - è stato illustrato il progetto di sviluppo della società controllata Coopgas, che prevede di acquisire quote di mercato della vendita del gas metano ai Clienti finali disponibili in conseguenza della liberalizzazione del mercato decisa dal legislatore; a tal proposito ha illustrato le possibili sinergie con i soggetti operanti nel tessuto economico provinciale, quali Lapam, CNA, Coop Estense ed Unipol, interessati alle linee strategiche del progetto; - con l’intento di supportare il movimento cooperativo è stata deliberata l’adesione ad una fondazione senza scopo di lucro, denominata “Storia e civiltà della Cooperazione”, con sede in Bologna, che ha lo scopo di promuovere, valorizzare e sostenere l’identità cooperativa e mutualistica.

41037 Mirandola (MO) - Via Posta Vecchia, 32 Tel. 0535-610758

Nella seduta del 5 aprile 2004 il Consiglio: - ha preso atto della bozza di Piano Quinquennale predisposta dal Direttore Generale e dall’Ufficio Controllo di Gestione, già in precedenza esaminata e discussa dal Comitato di Direzione;

- ha deliberato di partecipare all’aumento del capitale sociale della Società CRISTOFORETTI Servizi Energia S.r.l. sino all’ammontare complessivo di Euro 500.000, da attuarsi in parte mediante passaggio di riserve disponibili a capitale, ed in parte a mezzo di aumento a pagamento, con conferimenti in denaro, sottoscrivendo in misura non superiore ad Euro 150.000 l’aumento di capitale sociale a pagamento; - ha deliberato l’acquisto di una quota pari al 35% del capitale sociale della Società “TECLAB S.r.l.”, con sede in La Spezia, società nata nel 1986 con l’obiettivo di progettare e produrre sistemi per l’acquisizione dati in ambiente di processo, che produce attualmente unità di acquisizione data remota, con particolare riferimento al settore del telecontrollo gas/acqua/depurazione, ad un prezzo non superiore ad Euro 150.000; - ha deciso la partecipazione ad una gara indetta da “ACI – Automobile Club d’Italia” con sede in Roma, avente ad oggetto “Global service manutentivo del patrimonio immobiliare e nella disponibilità di ACI”, per un importo annuale complessivo presunto di Euro 13.218.340 oltre IVA, per una durata dell’appalto di 6 anni. Il Consiglio di Amministrazione del 19 aprile 2004: - ha approvato il Piano quinquennale, elaborato ed esaminato dal Comitato di Direzione, con alcune modifiche rispetto al documento già illustrato nella precedente seduta, al fine di migliorare ulteriormente la situazione della Società, con particolare riferimento all’indebitamento, attraverso la previsione di dismissione – a valori di mercato - di alcune attività non strategiche per la Cooperativa; - ha deliberato il conferimento di un mandato alla società “La Compagnia Finanziaria S.p.A.” di Milano al fine di individuare potenziali investitori disponibili a sottoscrivere una quota di Azioni di Partecipazione Cooperativa, oltre che per l’assistenza a CPL nella definizione dell’operazione di “spin-off immobiliare” di gruppo; - ha deliberato l’attribuzione delle deleghe per gestire il contratto d’appalto siglato con la società Rumena “Distrigaz Sud” avente ad oggetto la costruzione di reti di distribuzione Gas in una decina di Comuni rumeni, per un valore complessivo di oltre 15,5 milioni di Euro.

ERT: Breve carta d’identità ERT è acronimo di Emilia Romagna Teatro. Emilia Romagna Teatro Fondazione - Teatro Stabile Pubblico dell’Emilia Romagna - è attivo fin dal 1977 come settore di prosa dell’ATER (Associazione Teatrale Emilia Romagna). Nel 1991 si è costituito in un organismo autonomo per volontà della Regione e del Comune di Modena; nell’aprile 2001, dopo un percorso che ha portato all’allargamento a nuovi soci, si è definito come Fondazione con un nuovo Statuto. Dal maggio 1994 è diretto da Pietro Valenti;

presidente è Maria Merelli. Le sedi di produzione di Emilia Romagna Teatro Fondazione sono il Teatro Storchi (a partire dal 1991) e il Teatro delle Passioni (dal 1999) a Modena e, dal 2001, il Teatro Bonci a Cesena. L’Ente è prima di tutto un centro di produzione teatrale. Con all’attivo oltre 80 spettacoli prodotti, svolge la propria attività in due direzioni fondamentali: la collaborazione con i registi da un lato e, dall’altro, la ricerca di tipologie spettacolari e spaziali alternative alla grande sala,

all’insegna di un incontro con un pubblico diversificato e complesso. ERT opera in 12 strutture teatrali: Teatro Storchi e Teatro delle Passioni di Modena, Teatro Bonci di Cesena, Teatro Moderno di Argenta, Teatro Gonzaga di Bagnolo in Piano, Teatro Dadà di Castelfranco Emilia, Teatro della Regina di Cattolica, Teatro Asioli di Correggio, Teatro Nuovo di Mirandola, Teatro Barattoni di Ostellato, Teatro Mac Mazzieri di Pavullo, Nuovo Cinema Teatro Italia di Soliera. (da www.emiliaromagnateatro.com)


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Destinazione: Maldive!

foto di Marco Bulgarelli e Ivan Marazzi

Fotogallery della Gita Sociale 2004

L’energia dietro le quinte La gestione energetica nei teatri ERT

di Maurizio Monti <mmonti@cpl.it>

Il nostro rapporto con Emilia Romagna Teatro è nato

(Nuovo Cinema Teatro Italia). Si è trattato principalmente

gli artisti e per tutti quelli che in generale si muovono nei

casualmente attraverso un contatto che si era stabilito inizialmente tra l’Ufficio Comunicazione, Barotto e la

di attività di manutenzione ordinaria e straordinaria di impianti termici ed elettrici, impianti di condizionamento

camerini e, soprattutto, sul palco. Inoltre, quando vengono utilizzati effetti speciali

presidente di ERT, Maria Merelli. Da questo contatto è nata l’idea della presidente di proporre a CPL CONCORDIA una collaborazione per la gestione energetica di alcuni dei tanti teatri del circuito emiliano.

e impianti di sicurezza. Oltre a ciò abbiamo curato la diagnosi energetica di ogni singolo impianto, assumendo anche il ruolo di terzo responsabile (DPR 412/93) per le stesse strutture.

come fumi, acqua o altro ancora, si devono garantire in efficienza tutti i sistemi di sicurezza, disattivandone alcuni automatismi; per esempio, con i fumi prodotti per gli effetti di un concerto, in condizioni usuali dovrebbero

Questo speciale cliente ci ha anche riservato poltrone per i migliori spettacoli nei teatri di Modena e Mirandola. Un’occasione di indubbio valore cui non ha corrisposto

Dopo i primi contatti la trattativa commerciale è stata seguita direttamente dal sottoscritto, mentre il responsabile della commessa è Sergio Aleotti. Si tratta

scattare i sistemi antincendio, che al contrario non devono assolutamente attivarsi durante il concerto stesso. Questo interessante contatto apre due tipi di prospettive

una sempre massiccia presenza agli eventi, tutti di elevata qualità. Un’occasione da non perdere per la prossima stagione. Per la stagione teatrale 2003-2004 abbiamo svolto la nostra attività per i teatri di Correggio (Teatro Asioli), Bagnolo in Piano (Teatro Gonzaga), Castelfranco

di un lavoro con cifre di tutto rispetto: l’appalto ha un valore di circa 50.000 euro annui e scade nel settembre del 2005. La particolarità di questa commessa è il fatto di lavorare su impianti speciali dove, oltre a dover garantire le temperature normalmente richieste per gli utenti più

per il futuro: una prima di estendere la convenzione a tutti i 12 teatri del circuito ERT (oggi tutti quelli dati in gestione vengono gestiti in autonomia); la seconda è quella di ampliare il contratto, portandolo da una gestione tecnologica ad un global service comprendente tutti i

Emilia (Teatro Dadà), Mirandola (Teatro Nuovo), Soliera

classici, si debbono garantire temperature e sicurezze per

servizi per l’edificio teatrale.


sport, cultura e... C-news • 12

Un viaggio umanitario in Bielorussia Il racconto di un collega alla guida del camper “targato” CPL

di Claudio Mazzola, div. Energia

“Associazione Garda solidale”: questo il nome di una delle molte associazioni che dopo la tragedia della centrale nucleare di Chernobyl ha iniziato a lavorare a favore dei bambini che abitano nelle zone colpite dalla nube radioattiva. Ormai tutti sappiamo che ad un bambino colpito da radiazioni per un lungo periodo vengono a mancare le principali difese immunitarie, e di conseguenza essi sono più vulnerabili a certe malattie. Per questo nel 1996 alcune persone fondarono “Garda Solidale” ed iniziarono ad organizzare a favore di questi bambini soggiorni in Italia di 30-40 giorni, dato che la permanenza in luoghi sani e privi di radiazioni aiuta molto ad aumentare le difese immunitarie. In questo modo venne ad instaurarsi un vero rapporto di solidarietà fra le famiglie e associazioni bielorusse e i componenti di Garda Solidale, al punto che si è iniziato ad organizzare dei veri viaggi umanitari, per portare in loco (a scuole, centri di raccolta giovani, ospedali, ecc.) materiale di prima necessità come indumenti, viveri, materiale medico e didattico, e anche... giochi per bambini. Questa merce, per evitare lunghe soste alla frontiera bielorussa, viene spedita su TIR alcuni mesi prima del viaggio e depositata in magazzini per lo sdoganamento. All’arrivo non rimane che caricare questi cartoni sui mezzi ed iniziare a distribuirli nei vari centri, con i quali ovviamente sono già stati presi precedentemente accordi. Quest’anno siamo partiti (Massimo Maschi e il sottoscritto) il 23 aprile alle 10 da Desenzano sul Garda, ove ha sede l’associazione. C’è sempre un gran fermento alla partenza; gli ultimi preparativi, il controllo dei mezzi: ben 13 camper noleggiati (uno dei quali interamente finanziato da CPL Concordia), un furgone a 7 posti e un’auto, per un totale di più di 80 persone. Finalmente gli ultimi saluti e si parte, con tanta emozione e felicità, ma anche un po’ di paura, dato che il viaggio di andata

durerà ben 2 giorni per un totale di circa 2500

può trovare di tutto. Ma la cosa che veramente

km. Si guida a turno, ogni tanto ci si ferma per riposarsi e per mangiare; le signore sono

ti tocca è andare negli istituti, portare i regali ai bambini e il materiale didattico per i docenti:

delle ottime cuoche ed il viaggio incomincia a

una vera festa.

diventare “piacevole”; ci si conosce l’un l’altro e, dopo aver passato Austria, Germania e Polonia si arriva alla frontiera bielorussa. A questo punto ci si rende conto della realtà paese Bielorussia. Innanzitutto la lingua, incomprensibile; la burocrazia, lentissima, una miriade di fogli da compilare (ovviamente in bielorusso) e da far timbrare non si sa mai in quale ufficio; e intanto passa il tempo. Quest’anno siamo anche stati fortunati: 8 ore di sosta. Poi si parte per Gomel, zona a sud della Bielorussia a poche decine di km da Chernobyl: sono quasi 600 km di immense distese di campagna e foreste di betulla. Si arriva domenica alle 13, stanchi del

Venerdì mattina si riparte per l’Italia: tanti saluti e abbracci, un po’ tristi, ma con tanta voglia di tornare a casa. Ancora due giorni di camper, poi domenica 2 maggio alle 11 finalmente a casa. Potrei raccontare tante cose, su ogni riga ci si potrebbe soffermare e approfondire, ma non mi è possibile. Questo è un viaggio faticoso, ma ricco di esperienze e di solidarietà fra le persone. Grazie.

viaggio ma con tanta voglia di vedere e conoscere questo paese. L’albergo non offre le comodità cui siamo abituati, i negozi della città non sono come i nostri: non vorrei esagerare, ma sembra di essere tornati indietro di 40/50 anni e questo si nota soprattutto se si va fuori città di qualche chilometro, nei villaggi di campagna... I giorni successivi vengono dedicati a visitare i centri d’accoglienza, scuole, associazioni: si portano i cartoni contenenti beni preziosi. Tutto questo non è privo di difficoltà: la dogana è molto severa, i cartoni sono stati tutti aperti, controllati e catalogati in base alla destinazione: una cosa snervante. Meno male che rimane sempre un po’ di tempo per una passeggiata o una visita a qualche mercato di zona veramente bello: si


Cultura, sport e...

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Scambio di Classe

di Elena Balestrazzi

Gli studenti del Galilei in Olanda CPL CONCORDIA ha finanziato parte delle attività del gemel-

ners a Schijndel, una piccola città come Mi-

laggio tra gli studenti di Mirandola e quelli di Shijndel, in Olanda. Riportiamo di seguito un breve resoconto che ci hanno fatto pervenire le insegnanti.

randola, dove hanno avuto l’opportunità di confrontare lo standard di qualità della vita con quello della nostra realtà locale.

Si è appena concluso lo scorso aprile lo “Scambio di classe” fra le classi 4 C e F dell’ISS “G. Galilei” di Mirandola e l’isti-

Ecco le loro osservazioni. Giacomo (17 anni) “Be a prince in your square meter”: gli olandesi sembra abbiano preso questo motto

tuto olandese di Schijndel. Il progetto, condotto dalle insegnanti Prof. Elena Balestrazzi e Prof. Roberta Binacchi, era volto principalmente a potenziare l’abilità di conversazione in lingua inglese, in quanto

alla lettera ovvero, ti puoi sentire un principe nel tuo metro quadro, e questo ci spiega perché ogni famiglia abiti in una casa singola o bifamiliare o villetta a schiera con un

in Olanda l’inglese è parlato ovunque e da chiunque. Gli studenti sono stati ospitati dalle famiglie dei loro part-

giardino, che seppure di minuscole dimensioni è comunque curatissimo”. Andrea: “Si, in Olanda c’è un rapporto più diretto con la natura; il rispetto per l’ambiente si dimostra anche con l’uso delle famosissime biciclette: non c’è strada senza ciclabile e le biciclette hanno spesso la precedenza rispetto alle macchine.” Stefano: “Le città si sviluppano in orizzontale e non in verticale come da noi. Non ci sono condomini. Il costo delle case risulta più basso rispetto al nostro, però le case sono più piccole e le rifiniture sono meno pregiate.” Alan: “Forse è perché gli olandesi preferiscono spendere i loro soldi nel wellness, cioè nel tempo libero e nei viaggi.” Chris: “Non c’è olandese che non abbia viaggiato in quasi tutta Europa; molti dei nostri genitori non sono mai stati

A Marzabotto fra storia e memoria

all’estero”. “E’ la loro curiosità di vivere, di vedere, di comprendere gli altri” - aggiungono le insegnanti - “che li porta ad avere una grande apertura mentale e uno spiccato spirito di tolleranza e di amicizia“. Ed è proprio una simpatica amicizia quella nata fra gli studenti di Schindel - che sono venuti a Mirandola lo scorso Ottobre – e gli studenti del Galilei hanno frequentato per qualche giorno la scuola olandese, hanno visitato Amsterdam e hanno potuto ammirare le immense distese di tulipani in fiore proprio in quel periodo, sempre e solo speaking English!

di Francesco Manicardi <fmanicardi@cpl.it>

Gita delle classi elementari di Concordia Insegnare ai piccoli la storia si può, portandoli a vedere e toccare le cose. E’ quanto è accaduto lo scorso 30 aprile alle classi V B e V C delle scuole Elementari di Concordia, che hanno scelto come méta la città di Marzabotto, sull’Appennino bolognese. Le insegnanti Anna Trentini, Cristina Guaitoli e Paola Morselli hanno preparato le classi e studiato per loro un itineraio fra storia antica e moderna. Alla mattina la comitiva con i 40 ragazzi ha effettuato la visita guidata al Sacrario delle vittime di Marzabotto; ha poi raggiunto le colline di Monte Sole, seguendo

un percorso nei luoghi degli eccidi di civili come rappresaglia dei nazifascisti alla resistenza offerta dai partigiani sulla linea Gotica. I volontari locali

del Parco Storico hanno illustrato ai bambini i volti e le storie delle famiglie del luogo in un video tematico. Dopo un allegro pranzo e alcuni giochi organizzati, nel pomeriggio il gruppo è ridisceso a valle per seguire le tracce che gli etruschi hanno lasciato nell’antica città di Marzabotto. Una giovane guida universitaria, con linguaggio appropriato e semplice, ha condotto i ragazzi alla scoperta della necropoli, dell’antico acquedotto, dei quartieri della città e dei templi per il sacrificio: le domande dei bambini (e molto più le loro risposte alle sollecitazioni) hanno mostrato un grande interesse per come vivevano questi nostri antenati, come si vestivano e cosa mangiavano. I preziosi reperti del locale museo hanno acceso la fantasia dei piccoli e chiarito

molte curiosità. Sulla via del ritorno tutti i partecipanti (inclusi alcuni ospiti dell’ANPI ed appassionati di storia locale) erano stanchi ma felici per le belle cose viste, ed hanno rinnovato i ringraziamenti alla CPL che con significativi contributi aiuta la crescita dei giovani concordiesi di oggi, uomini e donne di domani.


c’è posto per te C-news • 14

La foto più...

di Massimo Sanna <msanna@cpl.it>

Ecco il nostro Direttore Generale alla guida del suo nuovo bolide, un Glamour 500R! Forse non andrà molto forte, ma il fitness in vista dell’estate è assicurato! Non vorresti apparire anche tu in questa rubrica? E’ facile: MANDA DELLE FOTO! Le immagini si possono inviare via e-mail all’indirizzo msanna@cpl.it, oppure tramite posta tradizionale, scrivendo a Ufficio Comunicazione c/o CPL CONCORDIA S.c.a.r.l. - Via A. Grandi, 39 - 41033 Concordia S/Secchia (MO). Si accettano diapositive, stampe cartacee o in formati digitali ad alta risoluzione. La spedizione della foto comporta automaticamente il consenso alla pubblicazione della stessa.

Ricette regionali Iniziamo con questo numero un gustoso angolo delle ricette

formaggio pecorino stagionato(200 gr);

Realizzati l’impasto e i tondini di sfoglia con un

tipiche del ‘mondo CPL’, angolo che contiamo di ripetere

formaggio provola (300 gr);

cucchiaino da caffè, mettete una noce di impasto al

per tutti i numeri di C-news a venire. Abbiamo pensato

formaggio caprino stagionato (150 gr);

centro di ogni tondino poi prendetelo delicatamente fra

di cominciare con un luogo vacanziero, obiettivo e meta

burro (180 gr);

le dita piegandolo quasi a metà e cominciate a pizzicare

di molti di noi in questo inizio di estate. La ricetta viene

acqua e sale.

i bordi della sfoglia stringendoli delicatamente con le unghie del pollice e dell’indice cominciando all’inizio del

infatti dai nostri amici e colleghi di Fontenergia, che vivono e lavorano nel cuore dell’Ogliastra (NU); in particolare da

Lessate e schiacciate le patate fino a formare un impasto

semicerchio e procedendo fino alla parte opposta. Con

Marco Doneddu, tecnico commerciale, che scrive: “Vi invio

omogeneo che dovrà essere unito al burro, all’olio

abbastanza acqua nell’impasto la sfoglia sarà leggermente

la ricetta di cui abbiamo parlato. Ho allegato anche la

e all’aglio. Successivamente quando l’impasto sarà

appiccicosa. Questa è l’operazione più delicata: chiudere

foto di un piatto di culurgioni fatto dalla mia fidanzata e

i culurgionis a mano è un operazione che si impara dopo

da mia suocera, le quali hanno dato un grosso contributo

aver buttato parecchio impasto, ma questo sistema di

alla stesura della ricetta”. Noi della Redazione vi invitiamo

chiusura li rende unici perché fa andare via tutta l’aria

a provare queste nuove ricette, senza farvi spaventare

dall’interno.

da quelle che vi sembreranno troppo difficili. Mettiamoci

La chiusura ultimata si presenterà come una piccola

subito al lavoro, e buon appetito a tutti!

treccia. Culurgione, che vuol dire appunto pancione, deve avere la forma delle tipiche borracce di pelle che

CULURGIONIS d’Ogliastra

usano i pastori (la forma un po’ simile ad una pera).

Ravioli di patate dell’Ogliastra

Per il condimento sono ottimi con burro e parmigiano

1000 gr. Farina tipo 00;

o pecorino oppure con un sugo semplice di pomodoro

Patate lessate e salate (2500 gr);

raffreddato unirete l’impasto ai formaggi e alla menta

e basilico.

Quattro foglioline di menta;

sminuzzata accuratamente.

Evitate il sugo con la carne perché risulterebbero troppo

2 Kg. di pomodori per sugo;

Impastate la farina con acqua e il sale e tirate una sfoglia

pesanti: i culurgionis di patate hanno un gusto molto

poco aglio, basilico;

abbastanza sottile.

delicato.

olio vergine d’oliva (150 cc);

Tagliate dei tondini della dimensione di un bicchiere

Bonu Appititu

d’acqua.


C-news • 15

Lettere alla redazione Per inviare le Vs. lettere scrivete a <redazione@cpl.it> PER LAVORARE MEGLIO, PERCHE’ NON ANDARE IN PISCINA?

mi in termini economici, grazie alla significativa riduzione del fenomeno dell’assenteismo e degli infortuni sul lavoro,

motivazione e il livello di soddisfazione dei dipendenti sono aumentati considerevolmente.

ad un minore ricambio dei dipendenti e ad un’aumentata Secondo studi recenti, 16 milioni di persone sono sovrappeso, quattro addirittura obese. Ciò si ripercuote sui costi della sanità e del lavoro per una cifra prossima ai 65 miliardi

produttività. Le aziende rilevano inoltre un miglioramento della loro immagine e un aumentato livello di soddisfazione da parte dei clienti. Le diverse dimensioni delle società illustrate nel presente

I benefici tangibili che derivano da questa politica aziendale devono rappresentare un incentivo per le società, che come CPL, hanno a cuore il benessere e la soddisfazione

articolo (dalle piccole imprese con una forza lavoro di cir-

dei lavoratori (soci e dipendenti). A tal proposito CPL ha già fatto tanto per promuovere attività sociali e cultura-

diabete, malattie cardiovascolari, ipertensione e malattie

ca 40 unità alle grandi aziende con migliaia di dipendenti)

li ed ora non resta che promuovere attività sportive per

del fegato e l’eccesso di sedentarietà secondo l’OMS causa la metà delle malattie degli uomini e un quarto di quelle

dimostra che queste procedure possono essere applicate ad ogni impresa, dai vertici aziendali al capannone dell’offici-

migliorare la salute dei dipendenti... E cosa c’è di più rilassante e salutare di una bella nuotata in piscina, durante la

femminili, portando a due milioni di decessi l’anno. Dal 1997 al 2001 i tassi di sedentarietà sono aumentati in

na.

pausa pranzo, quando le temperature esterne raggiungono i 35°C??? Diversi soci e dipendenti di CPL frequentano abi-

tutte le fasce d’età, ma soprattutto in quella dai 35 ai 40

La Sab Tours organizza regolarmente programmi di salute

tualmente, durante la pausa pranzo, la piscina di Mirandola,

anni. Due terzi dei nostri connazionali affermano di fare sport una volta l’anno, mentre solo il 33% ne pratica uno

e benessere per i propri dipendenti, a volte anche durante l’orario di lavoro, e mette a loro disposizione delle sovven-

ma convenzioni con questa o altre strutture sportive incentiverebbero i dipendenti a fare attività per migliorare la loro

più volte la settimana. Sei persone su dieci hanno valori di colesterolo troppo elevati e sette rischiano una malattia

zioni per la frequentazione di strutture sportive. I dipendenti della Nokia sono incoraggiati a curare i rapporti

condizione fisica e la loro capacità di affrontare lo stress. Arianna Aldrovandi

cardiaca. Senza contare il tabagismo, a causa del quale ogni

con la propria famiglia, a mantenere i contatti sociali e a mi-

anno in Italia muoiono 90.000 persone. Per quanto riguarda il lavoro, infine, il 7,2% degli obesi lo riduce, il 5,5% lo

gliorare la propria condizione fisica, sociale e mentale. A tal fine, l’azienda promuove numerose attività sociali e culturali

abbandona e il 12,5% lo cambia.

per i propri dipendenti e organizza, per esempio, sessioni di lettura di testi letterari, spettacoli teatrali e feste. I programmi di promozione della salute sul posto di lavoro della Nike sono rivolti a migliorare le condizioni di salute fisica e mentale dei dipendenti. Grazie a tali programmi la Nike ha visto una drastica riduzione del tasso di assenteismo, del numero di giornate perse per motivi di salute e degli infortuni sul lavoro. La Sommerhuber ha pubblicato una relazione aziendale sulla salute che evidenzia l’attuazione della maggior parte dei suggerimenti proposti dai circoli della salute. Nei settori in cui i circoli della salute hanno prestato la loro attività, la

di euro l’anno, di cui 60 solo per le cure mediche. La scarsa attenzione alla forma fisica, infatti, provoca aumento del

La società e il mondo del lavoro si stanno muovendo per cercare di creare nuovi spazi per promuovere la salute: gli esempi di Buona Pratica sotto riportati esemplificano come sia possibile integrare la promozione della salute nella vita quotidiana di un’azienda; lungi dall’essere un’attività costosa ed irrealizzabile, costituisce un modello che ha una sua logica operativa e rappresenta al contempo il fattore chiave della creazione di un’azienda di successo. L’attuazione di programmi volti ad assicurare la salute e il benessere dei lavoratori ha determinato sostanziali rispar-

La lettera di Arianna (che ringrazio) contiene una richiesta interessante e mette in luce in maniera articolata un’esigenza condivisa a livello aziendale. Ci attiveremo al più presto per stabilire una convenzione con l’impianto di Mirandola (che da alcuni sondaggi pare il più “gettonato”) ma non solo: per la stagione autunnale ed invernale si possono prevedere accordi e offerte per le palestre. Tutto ciò in attesa di ospitare soci e dipendenti presso il Centro Fitness previsto nel complesso del nuovo Concordia Hotel di San Possidonio. Sì, perchè a noi piace la gente in forma. Severo Barotto



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