Il Punto 29

Page 1

N. 29

•Editoriale

Diciottomila motivi e uno per lo sviluppo di CPL

Le pagine dedicate a soci e dipendenti

Un CdA più rappresentativo di CPL ITALIA

La certificazione sulla sicurezza OHSAS 18001 come primo passo verso una gestione integrata del sistema di gestione della salute e sicurezza dei lavoratori

Le variazioni apportate al Regolamento elettorale garantiranno un’equilibrata rappresentanza dei soci delle aree esterne. Approvato anche il passaggio da 11 a 13 dei Membri del Consiglio

• di Stefano Ravelli (sravelli@cpl.it), Resp. Ufficio Sicurezza e Ambiente

di Teresa Diazzi, Ufficio Risorse Umane

CPL CONCORDIA ha deciso di intraprendere la strada della certificazione sulla sicurezza (nota come OHSAS 18001) per una serie di motivi legati allo svolgimento delle proprie attività, primo fra tutti la tutela dell’incolumità fisica e psicologica dei propri lavoratori. Sembra un eufemismo parlare di salute sia fisica che mentale, ma così non è. Negli ultimi anni la Comunità Europea e l’intero Mondo industrializzato stanno cercando di dare sempre maggiore enfasi a questi temi. In una società in crisi economica (e non solo) l’importanza della salvaguardia della persona diventa un tema centrale per le aziende. Forse finalmente si è capito che il vero capitale di un’impresa è dato dalla sua compagine umana. Non più “carne da cannone”, come citavano i vecchi generali della prima Guerra mondiale, ma esseri umani riconosciuti nella

La “Proposta di modifica del Regolamento per lo svolgimento delle elezioni dei membri del Consiglio di Amministrazione” sottoposta all’Assemblea Generale Ordinaria dei soci del 23 aprile scorso, è stata approvata dalla maggioranza dei presenti, determinando un cambiamento radicale e molto significativo nel sistema di governance della Cooperativa. Grazie alle correzioni apportate, e attraverso un particolare meccanismo di candidature e voto, verrà infatti garantita la presenza in CdA di un 30% di membri provenienti dalle aree esterne. Tutto è nato da una considerazione emersa in Direzione Aziendale e successivamente condivisa dal CdA - che ha evidenziato come l’attuale composizione dell’organo di governo poco rappresenti le aree territoriali dove CPL registra un crescente numero di soci. L’esigenza di rendere il Consiglio maggiormente rappresentativo della base sociale è stata recepita dal gruppo di lavoro che curò la stesura del testo del regolamento approvato il 22/12/2006. Il gruppo, di cui anche la sottoscritta

• Un momento dell’Assemblea dei Soci della cooperativa nel giugno 2009

ha fatto parte e composto anche da Claudio Bonettini, Dario Caprara, Luca Costa, Mario Guarnieri, Jenny Padula, Maurizio Rinaldi e Daniele Spaggiari, riunitosi nuovamente e lavorando in tempi stretti, ha formalizzato la proposta di miglioramento del regolamento elettorale presentata in Assemblea, finalizzata a introdurre aspetti innovativi per CPL, ma condivisi e ritenuti

loro totalità fisica e psicologica: i soli in grado di portare quel valore aggiunto che può far sopravvivere le imprese anche in un periodo di grande crisi. Con il recepimento delle ultime Direttive europee,la legislazione in materia di salute e sicurezza evidenziava un quadro normativo a tutela del lavoratore già abbastanza ampio e in grado di garantire un “modus operandi” da parte della forza lavoro. Viene da chiedersi, quindi, per quale motivo CPL ha deciso di fare quel passo in più che la porterà a distinguersi tra quelle che, oltre a tutelare i propri lavoratori, cerca anche il loro benessere psicofisico inserendo nel proprio sistema di gestione della sicurezza un’organicità che molti non hanno e che sicuramente porterà • segue a pag. II

• Uno scorcio del seggio elettorale durante le operazioni di voto per il rinnovo del Consiglio d’Amministrazione

necessari. Con il principale obiettivo di facilitare le relazioni con la base sociale e di permettere all’organo di governo di conoscere prospettive, opportunità, eventuali problemi dei diversi territori in cui la nostra Cooperativa è presente, sono state apportate modifiche al testo del regolamento elettorale, per garantire il criterio di rappresentanza territoriale dei membri del CdA. Dopo un’attenta analisi dello Statuto Sociale, e dopo aver preso atto di come altre realtà cooperative garantiscono la rappresentatività territoriale con specifiche previsioni inserite nei rispettivi regolamenti aziendali, sono state valutate le diverse soluzioni emerse. È stata scelta quella che garantisse maggiore rappresentatività territoriale nel Consiglio e al contempo fosse coerente con il sistema finora adottato in CPL, senza stravolgere i consueti e validi equilibri procedurali, ormai consolidati. Ecco il testo dell’articolo introdotto ex novo nel Regolamento per lo svolgimento delle elezioni dei membri del Consiglio di Amministrazione “Art. 7 – Presenze riservate in Consiglio di Amministrazione a rappresen-


II

tanti delle sedi esterne 1. Al fine di garantire un’equilibrata rappresentanza nel Consiglio di Amministrazione dei soci presenti presso le sedi esterne, sono riservati loro n. 4 seggi sul numero complessivo dei componenti il Consiglio di Amministrazione, oggi fissato a regime in numero pari a 13. Pertanto, prevedendo l’art. 49, comma 4 dello Statuto Sociale che i componenti del Consiglio di Amministrazione durano in carica due esercizi e vengono annualmente rinnovati per la metà, ad ogni rinnovo devono essere riservati n. 2 seggi alle aree esterne. 2. Sono riconducibili alla sede centrale di Concordia i soci che fanno capo ad unità organizzative ed operative presenti nel territorio dell’Emilia Roma-

gna, oltre a coloro che appartenendo ai vari servizi/settori/specializzazioni operano in tale ambito territoriale (quale sede di lavoro). 3. Per esclusione, rientrano nell’ambito delle sedi esterne tutti i soci non facenti capo alla sede centrale di Concordia. 4. La Commissione Elettorale, in occasione di ogni rinnovo parziale annuale, nella selezione dei candidati dovrà tenere conto delle sedi esterne non rappresentate in quel momento in Consiglio: a tal fine alla Commissione verrà fornito ogni anno dall’Ufficio Risorse Umane un elenco aggiornato dei soci facenti parte delle singole aree, al quale poter attingere per individuare correttamente le candidature.” In questo contesto il ruolo della Com-

• Fra i dipendenti e i soci della cooperativa la componente femminile è in costante crescita numerica: attualmente sono 2 le rappresentanti femminili elette in CdA

•Editoriale anche a qualche problema di gestione. La risposta mi sembra evidente: innanzitutto CPL è una cooperativa, e quindi non mira solo a fare business a tutti i costi, ma cerca di farlo nel rispetto di regole e metodologie che non creino - o perlomeno cerchino di non creare problemi di ordine sociale e di convivenza. In secondo luogo perché se negli anni a venire come ha dichiarato il nostro Presidente Casari nell’ultimo editoriale su C-News - CPL pensa di sviluppare il 30% del proprio fatturato all’estero, non può certo pensare di acquisirlo senza avere prima le carte in regola per giocare una partita alla pari con gli altri grandi players che si troverà di fronte nell’arena del mercato internazionale. Per un’azienda come CPL non è più pensabile continuare a muoversi e a gestire i propri servizi interni (compreso l’Ufficio Sicurezza e Ambiente) con i vecchi metodi. La dinamicità dei mercati, l’evoluzione normativa, la sempre maggior sensibilizzazione verso i problemi sociali e ambientali che le nuove generazioni avranno, devono far capire che occorre muoversi con la velocità di un fulmine se si vuole poter accalappiare le occasioni che si presentano. E i servizi non possono essere da meno, essendo loro il primo punto di impatto con la società economica esterna. Dunque perché certificarci? Perché affrontare costi che apparentemente non sembrano dare frutti? Perché in realtà l’adozione di un sistema

certificato sulla sicurezza, di concerto con quello della qualità e quello ambientale, è l’unica via per diminuire gli infortuni, e quindi diminuire sia i costi diretti aziendali (premi Inail da pagare) sia i costi indiretti (assistenza sanitaria) che

• Lo scorso 23 aprile i soci hanno approvato di aumentare il numero dei componenti del Consiglio d’Amministrazione da 11 a 13 (di cui 4 membri riservati alle aree esterne) missione Elettorale risulta essere oltremodo importante: ecco perché si è deciso di portare la sua durata in carica da uno a due anni, dando continuità al processo e rafforzandone la posizione, affinché i membri nominati assumano la consapevolezza del compito di garanzia e di controllo del raggiungimento delle finalità che la riformulazione del sistema elettorale richiede loro. Nel corso dell’Assemblea del 23 aprile scorso infine, per allinearsi alle variazioni introdotte nel regolamento elettorale i soci hanno approvato di aumentare il numero dei componenti il Consiglio di Amministrazione da 11 a 13, in maniera progressiva: aumento da 11 a 12 consiglieri (di cui 2 membri riservati alle aree esterne) con

la tornata elettorale di giugno 2010 e

questo tipo potrà aiutarli a mantenere sempre alta l’attenzione sui compiti che svolgono ogni giorno, evitando così di procurare un danno a loro stessi, all’azienda e alla società.

e politiche a tutela dei lavoratori. La certificazione individua i pericoli e i fattori di rischio presenti nelle diverse unità produttive tutelando i dipendenti dai pericoli propri delle loro specifiche mansioni e dei contesti in cui operano. L’OHSAS 18001 permette di assolvere i diversi adempimenti legislativi migliorando la sicurezza sul luogo di lavoro; cerca infatti di far ottenere un valido “sistema di gestione” indispensabile per ridurre i fattori di rischio presenti sul luogo di lavoro. La certificazione OHSAS 18001 esalta l’importanza etica e sociale di tale riconoscimento quale garanzia del raggiungimento degli obiettivi di tutela dei lavoratori per il profilo sicurezza. Assicura una gestione corretta e controllata delle attività effettuate per il rilascio di certificati di conformità. In tal senso è sinonimo di qualità dei servizi assunti e delle procedure lavorative, perché tramite questa si individuano i pericoli e i rischi potenzialmente presenti sul posto di lavoro, a volte anche in maniera occulta. La certificazione OHSAS 18001 individua, tra gli altri: le responsabilità proprie del datore di lavoro; le verifiche obbligatorie; l’identificazione dei pericoli, valutazione e controllo dei rischi; adeguate competenze (istruzione, esperienza e addestramento) sui temi di sicurezza e salute del personale; il sistema di coordinamento tra le varie figure preposte alla gestione della salute e sicurezza di lavoratori.

• La Certificazione OHSAS 18001 individua i pericoli e i fattori di rischio presenti nelle diverse unità

produttive tutelando i dipendenti dai pericoli propri delle loro specifiche mansioni e dei contesti in cui operano (nella foto: una curiosa sequenza di indicazioni e divieti posta all’ingresso del deposito odorizzanti a Concordia)

inevitabilmente ricadono su tutti noi. Un Sistema di gestione della sicurezza non è certo la panacea di tutti i mali: è fuor di dubbio che in prima battuta sono e saranno sempre i lavoratori gli artefici delle loro fortune o disgrazie, ma forse un sistema di

Cos’è la Certificazione OHSAS 18001 La certificazione OHSAS 18001(Occupational Health and Safety Assessment Series) permette alle aziende di individuare obiettivi

successivo passaggio a 13 componenti del CdA (di cui 4 membri riservati alle aree esterne) con l’elezione del 2011. Sicuramente il meccanismo approvato e che verrà sperimentato per la prima volta il 19 giugno non è perfetto e dovrà essere affinato nel tempo, ma credo che il tutto sia stato realizzato nel rispetto dei valori che contraddistinguono CPL dalla sua fondazione, ossia il coinvolgimento di tutti i soci indistintamente nella gestione della Cooperativa, mettendo le singole potenzialità (differenziate e contraddistinte anche dal contesto e dal territorio in cui si opera) al servizio del gruppo.


III

Tabella riassuntiva della distribuzione dei soci per aree/settori di riferimento Area/Settore di riferimento Area Sede Concordia Emilia Area Roma - Sardegna - Tirreno Area Milano - Nord Ovest Area Sant’Omero – Adriatica Area Fano – Umbria Area Campania - Calabria - Sicilia Area Padova - Nord Est Area Toscana Area Bologna Progetto Sardegna Settore Distribuzione Settore ICT Settore Impianti Tecnologici Settore Odorizzanti & Services Servizi Settore Edile Servizio Tecnico Settore Cogenerazione Romania Soci Sovventori

26 28 55

47

23

27

sigla A1 A2 A3 A4 A5 A6 A7 A8 A9 AS N3 N4 N2 N1 06 N7 T1 S6 E2

N° soci* 55 41 28 33 27 10 26 23 47 3 34 29 22 40 109 1 24 17 2 37

*Dati dell’Ufficio Soci aggiornati al 24 maggio 2010

41

33

10


IV

10 anni dalla prima volta in Cina di Marco Mantovani

drammaticamente sbagliata, tanto da naufragare quasi subito: nel giro di tre anni, infatti, la Joint Venture (costituSono passati quasi 10 anni dalla “priita da un gruppo di imprese italiane ma volta” di CPL in Cina. Era l’aprile e i due colossi statali cinesi) azzero’ del 2001 e una coraggiosa delegazioil suo capitale, esponendosi in modo ne composta dall’Ing. Tondelli, Cavertiginoso verso le banche. Il mercato vicchioli Lorenzo e una giovanissima non era pronto e i nostri partner cineMonica Marzaioli si cimentò speransi (unici potenziali acquirenti) erano zosa in un viaggio che la portò a Peancorati a un sistema che non prevechino , Tianjin, Qingdao per finire poi deva il polietilene nelle loro installaa Shanghai. Una cavalcata esplorativa zioni. Nata da questo grosso equivoco con un carico di sogni e speranze, prela Joint Venture diventò subito figlia sto rivelatasi però piena di inside e di di nessuno: cominciò quindi una seamarezze. rie infinita di “io l’avevo detto”, ma Il tutto parte nel 2000. La leggenda la frittata era fatta. Non c’erano molte narra di un fantomatico incontro su opzioni: nell’aprile del 2004, la Direun treno, tra amici di amici e orienzione della cooperativa mi comunicò tali dal passato misterioso. Un po’ la che l’intenzione di CPL era quella di fatalità e un po’ la fanciullesca innoabbandonare la Cina, oltre che rivedecenza hanno portato CPL a investire a re le sue politiche sull’estero. Io feci presente che non sarei rientrato. Era il tempo delle grandi decisioni, e di un po’ di coraggio: la vita del resto insegna che da un fallimento possono nascere anche meravigliosi successi. • L’assemblaggio di assorbitori in una delle fabbriche cinesi Nel 2005, ceduta con un insperato risultato economico la quota Tianjin, popolosa città a tinte tricolori, societaria ai partner di Tianjin, CPL retaggio di antiche dominazioni coloCONCORDIA decise di rimettersi in niali. Di solito, su dieci intuizioni, una gioco, ascoltanto soltanto se stessa e generalmente è buona. Non fu così in abbandonando le sirene e i cattivi conquesto caso, l’iniziale entusiasmo svasiglieri. nì quasi subito: ci furono errori certo, Si traccia una via nuova: il reperimenma anche tanta malafede da parte delto di potenziali fornitori per le proprie la nostra controparte. attività. Fondamentale in questo perGli inizi furono veramente disastrosi. corso è stato l’Ing. Tondelli, il quale Senza mezzi termini. L’idea di costitunon ha mai smesso di credere nella ire insieme ai Gruppi Gas e Acqua di Cina, nonostante le tante avversità, faTianjin una società volta alla producendo sempre sentire il suo appoggio e zione di tubi in polietilene si dimostrò

• L’azienda cinese Sun-Earth, all’interno della quale avviene la produzione dei pannelli solari

• Il CdA di CPL Nupi Pipe China a Tianjin, l’esordio della joint venture italo-cinese non coronato da successo la sua presenza. Forti di questa fiducia Tornano invece alla mente le curiosità cominciammo a studiare il mercato e e gli aneddoti, alcuni anche coloriti: capire cosa potesse realmente servire non basterebbe un libro per citarli a CPL e cosa si potesse industrializzatutti. La passione di Govoni per le linre in Cina per poter poi essere esporgue, l’ing. Tondelli (ce lo ricordiamo tato. Partimmo dai gruppi ad assoranche nel suo periodo da “grasso”) bimento: iniziammo con l’acquisto famoso per i suoi “tour de force” e le del primo, poi di due, tre, dieci, venti. estenuanti trattative con i cinesi, oltre Numeri impensabili fino a qualche che per la passione per il “piccante mese prima, tanto da lasciare sbalorestremo” (in senso culinario, ovviaditi persino i nostri fornitori i quali oggi producono per CPL in regime mente), il vice direttore Bonettini e di OEM i nostri impianti “brandizzal’Ing. Lupi, di scena a Qingdao per un ti” TYFON, un training presso i marchio ormai nostri partner e di prestigio nel protagonisti di mercato degli una cena dove assorbitori. hanno messo Iniziammo quinin ginocchio le di per scherzo a finanze di un ripensare al mercato del fotovolstorante a “buftaico. Nel 2007 fet”; il responsaqualche timida bile del settore prova, poi di fonti rinnovabili seguito 500 kW Roberto Loschi (un impianto tra in “esilio” neli primi in Italia) la grigia Jinan, poi il boom: 5 l’ing. Strazzi in MW nel 2009, versione baffuta più di 15 MW scambiato sisolo nella prima parte del 2010. stematicamente Un trend entuper un appartesiasmante, assonente al popolo • L’ing. Tondelli, “famoso per i suoi tour de force e le lutamente al di Uiguri (minoestenuanti trattative con i cinesi” sopra di qualsiranza etnica delasi previsione, lo Xinjiang) fino anche la più ottimistica. Sulla scia al “pirotecnico” ing. Lancia, capace dei successi ottenuti in questi ultimi di un incredibile quanto capriccioso 5 anni e grazie alla ormai profonda digiuno settimanale del quale resta conoscenza del mercato cinese, della lingua e delle abitudini locali, la sfida del futuro è la cogenerazione. Tecnici e ingegneri di CPL si sono alternati in Cina in questi mesi per studiare la possibilità di reperire cogeneratori a gas, a olio vegetale e combustibili non tradizionali. Adesso la Cina è figlia di tutti e di “io l’avevo detto” non se ne sentono più.

indelebile una frase stizzita e intrisa di un senso di spontanea e poco “cooperativa” ribellione rivolta a Tondelli che lo spronava ad assaggiare una delle tante specialità locali: “Ingegnere, non mi usi violenza!”… In quasi 10 anni di Cina, del resto, poteva accadere pure questo.


V

I nuovi soci ammessi da novembre 2009 a maggio 2010

Brevi dal CdA MAGGIO 2010

Partecipazione a gare d’appalto Il Consiglio ha deciso la partecipazione della Cooperativa alle seguenti gare: • Azienda Ospedaliera Ospedale di Lecco (LC), Gara per l’affidamento dei servizi di gestione integrata degli impianti tecnologici del presidio ospedaliero Manzoni di Lecco e degli immobili di pertinenza dell’AO di Lecco, per un importo di 31.500.000 Euro; • ULSS n 9 di Treviso, Servizio energia e calore dell’Azienda Ulss n. 9 di Treviso, importo 26.850.000 Euro; • ASUR Azienda Sanitaria Unica Regionale - Regione Marche, Gestione calore” delle Zone Territoriali n. 8, n. 9 e n.10 (Area Vasta 3), per un importo di 20.325.000 Euro; • Veneto Acque Spa - Venezia Mestre, Appalto integrato per la progettazione esecutiva e per la realizzazione delle opere previste dal Modello strutturale degli acquedotti del Veneto Centrale, tratte 3

– 18, condotta di adduzione primaria DN 1200 di connessione tra il comune di Piazzola sul Brenta (PD) e la centrale di Villa Augusta in comune di Cadoneghe, per un importo di 30.400.000 Euro; • Fra le deliberazioni del Consiglio la costituzione di diverse so• Inail Sede Cencietà per l’affidamento in concessione, la costruzione e gestione trale Roma, Serdi impianti fotovoltaici in alcune regioni d’Italia (nella foto, l’imvizio integrato pianto abruzzese di Torano Nuovo) di gestione e manutenzione dell’edificio INAIL ad uso uffici sito in • costituire una società di progetRoma, p.le Pastore, 6, per un imto, denominata “Euwatt Moglia porto di 32.400.000 Euro. S.r.l.”, per l’affidamento in con-

cessione di lavori pubblici relativi alla progettazione, costruzione, gestione e manutenzione di una rete di impianti fotovoltaici di potenza elettrica massima di 3.000 KW su aree in disponibilità del Comune di Moglia, aggiudicata alla Cooperativa in raggruppamento temporaneo di imprese;

Società partecipate

Il Consiglio ha deliberato di: • costituire una società agricola, denominata “Valle Versa Green Power S.r.l” destinata alla progettazione, realizzazione e gestione, su di un sito ubicato nel Comune di Cunico (AL), di un impianto di produzione di energia termica ed elettrica mediante l’utilizzo di metano estratto da biogas generato mediante processo di digestione anaerobi• Un tecnico CPL segue i lavori d’installazione di un modulo da ca;

cogenerazione containerizzato e brandizzato con il logo CPL

• costituire quattro società a responsabilità limitata, denominate “Fano Solar 1 S.r.l.”, “Fano Solar 2 S.r.l.”, “Notaresco Solar S.r.l.” e “Sant’Omero Solar S.r.l.” finalizzate alla costruzione e gestione d’impianti fotovoltaici nell’Area di Fano e nell’Area di Sant’Omero, in vista del perfezionamento a breve delle relative autorizzazioni.

Lettere alla redazione Una proposta benaugurale Gentile Redazione, tengo a ringraziarvi per il lavoro che svolgete da molti anni: attraverso il giornale riesco a rimanere aggiornato su ciò che accade nella mia azienda. E molte volte, lo confesso, mi sento orgoglioso di quello che facciamo. Numerose attività svolte da questa grande cooperativa fanno onore a tutti quelli che ci lavorano. Ma veniamo velocemente alla “proposta benaugurale”. Vengo da un periodo di travaglio personale, nel corso del quale mi sono più volte chiesto per vari motivi se non fosse venuto il momento di cambiare lavoro. Non so ancora cosa farò. Del resto chi lo può

sapere… Però sono giunto da qualche mese ad una conclusione, che è poi l’augurio che faccio a tutti in vista della prossima assemblea dei soci che ci vedrà riuniti a giugno. L’augurio di vivere il lavoro come parte integrante, come un tutt’uno con il resto della propria vita, pur sapendo distinguere bene tra i diversi momenti della giornata e della vita. E quindi di fare di tutto per vivere bene, al meglio che si può, la propria giornata lavorativa e quindi la propria vita. Senza brontolare inutilmente ma prendendo coraggio e facendo proposte, senza andare di fretta senza alcun senso, ma mettendo in fila il più possibile gli impegni e cercando di dare il meglio. Questo piccolo pensiero è stato per me illuminante. Facendo così ho l’im-

Nel CdA del 27 novembre: Basiletti Vincenzo (Settore Distribuzione) Bellelli Barbara (Servizio Finanziario) Simonelli Nicola (Area Toscana) Vavassori Ivan (Area Milano Nord Ovest) Vigna Matteo (Servizio Tecnico) Viscardi Antonio (Area Lazio Sardegna) Nel CdA del 18 dicembre: Bottazzi Stefano (Servizio Tecnico) Valentini Stefano (Area Sant’Omero Adriatica) Grassini Davide (Area Toscana) Ispas Leonida (Area Lazio Sardegna) Righi Samuele (Servizio Amministrativo) Vincenzi Elisabetta (Settore ICT) Serafini Giacomo (Area Fano Umbria) Nel CdA del 1 Febbraio: Marchionni Lucia (Area Fano Umbria) Belluzzi Sara (Servizio Tecnico) Morselli Matteo (Settore ICT) Pirondi Davide (Settore ICT) Dal Dosso Marco (Controllo di Gestione) Nel CdA del 26 Febbraio: Riccò Marco (Area Concordia Emilia) Spelta Fabio (Servizio Tecnico) Bernardi Elisa (Servizio Tecnico) Gatti Ferdinando (Servizio Tecnico) Nel CdA del 15 Marzo: Riggio Adriano (Settore Odorizzanti & Services) Del Bianco Denis (Area Padova Nord Est) Buttacchio Giuseppe (Area Fano Umbria) Nel CdA del 19 Aprile: Cubis Vitalie (Area Milano Nord Ovest) Gallorini Mirko (Area Toscana) Mazzoli Raffaella (Servizio Amministrativo) Bulzoni Elio (Area Concordia Emilia) Nel CdA del 17 Maggio: Caligiuri Francesco (Area Bologna) Conforti Paolo (Area Bologna) Tromba Silvano (Settore Impianti) Barbieri Paolo (Settore ICT) Angotti Pietro (Area Milano Nord Ovest) Braghieri Nicola (Servizi - Commerciale)

pressione che il mio contributo per le colleghe e i colleghi sia aumentato in qualità e in quantità. Non bisogna per forza sposare la cooperativa e non pensare ad altro, e non parlare d’altro. Però si può dare tanto, proprio tanto. Contribuire, metterci del proprio e, guarda un po’, può succedere anche di provarci gusto. Insomma il mio augurio, soprattutto ai colleghi, è di una buona vita lavorativa. Che poi, siccome la vita lavorativa occupa gran parte delle nostre giornate, significa anche un augurio di una buona vita. Un socio lavoratore

• Mi impegnerò a valorizzare il territorio Dal neoconsigliere Palma Costi, eletta

nell’Assemblea Regionale dell’Emilia Romagna, riceviamo e pubblichiamo: “Al Presidente di CPL CONCORDIA Roberto Casari Desidero ringraziarti per il tuo sostegno poiché il tuo apporto, assieme al lavoro di quanti mi hanno supportato, ha contribuito in modo determinante alla mia elezione a Consigliere Regionale. Come già anticipato nel mio programma elettorale, sarò portavoce, nell’Assemblea Legislativa, delle tematiche della realtà economica della Provincia di Modena e m’impegnerò a valorizzare il nostro territorio. Certa che continueremo un rapporto di collaborazione, nel generale interesse della società modenese, rinnovo i miei ringraziamenti e ti saluto cordialmente.” Palma Costi


VI

My love in Mauritius La gita sociale nell’Oceano Indiano ha fatto scoprire tanti aspetti della vita condivisa dei soci. E c’è pure chi l’ha scelta come viaggio di nozze!... Questo è il racconto del viaggio sociale alle Mauritius, che inizia all’aeroporto di Malpensa con due bottiglie di spumante, rigorosamente italiano, per festeggiare il matrimonio di chi scrive. Alcuni avranno pensato ad una follia! Non può essere che una coppia scelga di condividere con altre 60 persone il viaggio di nozze. Ma per noi due, tutt’altro che conformisti, è stato assolutamente normale aspettare le date individuate dal GAS per la méta cosiddetta marittima e conseguentemente scegliere il primo giorno antecedente la partenza per legittimare un’unione stabile da oltre un decennio. Non è forse vero che in cooperativa sono nati amori, altri sono finiti, si sono vissuti divorzi, sono nati figli festeggiati da tutti, si sono condivisi momenti di lutto, malattie, invalidità, momenti di angoscia e profondo dolore per colleghi segnati da infausti destini? E allo-

ra, perché non condividere anche un matrimonio… Sportelli dell’aereo chiusi, pronti per raggiungere Roma e “caricare” gli altri compagni di viaggio (i siciliani, i calabresi, i campani, i romani e gli abruzzesi), ecco il primo degli imprevisti: un’ora e quaranta minuti bloccati sulla pista. I servizi segreti aziendali, con la collaborazione di qualche assistente di volo, scoprono il motivo: un paio di valigie che pare siano sfuggite al

check-in. Meglio così, piuttosto che una bomba! In volo, comunque, grazie a un vento a favore che soffia a 135 km/h, il pilota riuscirà ad annullare quasi completamente il ritardo, facendo atterrare l’allegra comitiva in un aeroporto così organizzato da non ricordare per niente l’Africa chi è stato a Zanzibar ha ricordi inquietanti e fantozziani ancora vivi - ma che evoca odori e atmosfere coloniali, quelle che ci accompagneranno durante tutto il soggiorno. All’arrivo in hotel ci accolgono, quasi confondendosi con gli animatori del villaggio, Aldo, Giovanni e Giacomo; sono arrivati il giorno prima e sono già di casa. In questa storia però Giacomo è il siciliano che tiene a freno sia quello alto e distratto che invece è il milanese doc, sia il folletto Giovanni che non si ferma un attimo e conosce tutti: boss dell’isola, venditori di perle e t-shirts, turisti, animatori (e animatrici!), barman, camerieri, oltre al mitico chef executive dell’albergo, Beppe. Lui è un siciliano di Siculiana (AG) che si dice convertito al buddismo ma che, quando racconta di mirabolanti avventure e delle sue tre mogli, giura che si tratta sempre della verità: ogni volta che nomina qualche amico si fa il segno della croce e tira fuori dal portafoglio fotografie datate mescolate con santi protettori. E’ molto arrabbiato perché ha ricevuto una comunicazione dal

suo direttore generale che lo vuole trasferire a Tokio solo perché ha offeso la moglie di questi. Inspiegabile… Gli diciamo che è mobbing ma lui dice che deve andare a Tokio, proprio a Tokio e non a Mobbing. E’ l’inizio della serata! Tra un bicchiere di rum alla vaniglia e qualche cubalibre, ci racconta la storia della sua vita. L’emigrazione dall’Italia in età adolescenziale, il girovagare per il mondo, la passione mai sopita per la musica e la parentela (!) con la più famosa famiglia italoamericana di narcotrafficanti. Storpia l’inglese come il grande Sordi nel famoso film, vanta conoscenze e amicizie con star hollywoodiane oltre che con dinastie reali europee, si lamenta degli alimenti che paga alle sue tre ex mogli, si assume univocamente la paternità di qualche figlio, compresa la splendida ballerina mauriziana che si esibisce tutte le sere sul palco del villaggio. Il Bulga si conferma una valida spalla, e così lo show si protrae fino

a notte fonda, tra risate, bevute e grosse panzane. Il Bulga ci ha reso tutti orgogliosi: dopo una competizione sofferta e agguerrita contro avversari di nazionalità diverse, è stato eletto Mr. Villaggio. Rimane un ricordo indelebile la prova

del ballo e quella del bacio. L’escursione organizzata dall’Italia, alla quale manca soltanto l’ennesima vittima di colica renale (ma ogni anno c’è almeno un buscopan-dipendente) ci porta alla visita di uno dei tanti crateri dell’isola, forse il più singolare, coperto da una fittissima vegetazione e con un bacino d’acqua a valle. Gli acquisti a Floreal e Curapipe si spostano massicciamente dai souvenir tipici agli acquisti di abbigliamento griffato a prezzi outlet. La tentazione è forte per molti. Lo spostamento dalla fabbrica dei velieri a quella della lavorazione dei diamanti è surreale. Tutti sul pullman, aspettiamo qualche ritardatario, qualcuno sbuffa e dice: “Prenderanno un taxi per raggiungerci”. In realtà nessuno se la sente di compiere un gesto così vigliacco; i ritardatari i m b a ra z z a t i salgono tra gli applausi di tutti e il pullman parte. Percorre cinquanta metri, svolta a sinistra e dopo altri cinquanta metri


VII

parcheggia davanti alla destinazione. Ci occorrono diversi minuti per metabolizzare la presa in giro, e altri dieci minuti per terminare la visita e risalire in pullman tra ilarità mista a incredulità, e già abbiamo perso uno dei nostri. Non uno qualsiasi, il solito: quello che normalmente tutti gli anni viene avvistato per la prima volta dal gruppo direttamente all’aeroporto di partenza

e per la seconda volta sul pullman per tornare a casa. Quest’anno però non è stato così, la Primula Rossa aveva una missione: passare lo scettro di Casanova al giovane delfino… Tanti altri i protagonisti di questo nostrano romanzo. La giovane collega di Latina che ha rubato il cuore di molti: la sua bellezza semplice e pulita, quel candore di animo e quel rossore che colora per timidezza e imbarazzo solo le guance della gioventù. E’ bella di una bellezza disarmante e forse non lo sa neanche. L’eleganza e la classe di una donna

che non può essere stata altro che una ballerina classica, al fianco di un Vesuvio spumeggiante e inarrestabile, pieno di risorse, di quella vitalità e fantasia tutta napoletana che emerge quando si contratta con un organizzatore locale, con tanto di permesso per l’esercizio dell’attività, un’escursione No Alpitour per un gruppo di cinquanta persone e si vogliono visitare cinque isole con una barca veloce, fare snorkeling in un parco marino, abbuffarsi con aragosta e vino, viaggiando su motoscafi da 200 cavalli e spendendo meno di 55 euro. La bellezza solare di una bionda donna che non lavora in cooperativa ma che accompagna un collega e che ti sembra di conoscere da una vita e ti fa capire che quell’uomo deve essere davvero speciale per avere al suo fianco lei. Tifosi laziali sfegatati che tirano fuori maglie e sciarpe, scaramanticamente celate in valigia, esultano con i colleghi interisti che hanno vinto lo scudetto: tanto l’importante è avere visto Totti piangere. Due topolini, Tom e Jerry, mascottes del gruppo, che scoprono sull’isola improvvisati zii che cercano ogni tanto di dare sollievo ai genitori: se li portano sulle spalle, li fanno giocare, fanno loro scherzi o regali, li fanno ridere e forse si divertono più dei piccoli. Esperti tuffatori che dopo essersi gettati dalla barca per ammirare pesci e coralli, spariscono nell’oceano india-

no con grande preoccupazione degli altri, ma che, invece, in acqua non ci sono mai arrivati perché sono rimasti incastrati sul lato della barca come solo Willy Coyote avrebbe potuto. Il gigante buono, sollevandolo di peso, lo libera dall’arpione: paura svanita… risate a non finire e ci dicono: “Questa la dovete scrivere sul C-News”. Riusciamo a fare brevi escursioni di mezza giornata a piccoli gruppi e, insieme a una compagna di viaggio brillante, intelligente e intraprendente, che la sera prima ha preso accordi con l’addetta alla reception, montiamo su un pulmino guidato da un isolano - che assomiglia più a un kamikaze islamico che a un autista - e raggiungiamo non Chamarel, dove la terra ha sette colori, ma un’altra località del sud dell’isola in cui la terra può vantarne ben 23 di colori. Vediamo le cascate, visitiamo un orto botanico, tra un acquazzone e un sole cocente, raggiungiamo il lago sacro ed entriamo in un tempio induista in cui la nostra intraprendente organizzatrice si fa pittare di rosso la fronte, sfidando al ritorno il tranquillo, pacato e cattolicissimo marito. Chiacchieriamo con un piccolo uomo dai capelli bianchi che ci racconta di tutti gli anni di lavoro in CPL, i suoi furbi occhi azzurri ci convin-

cono però della bontà dei racconti. Ne ha viste, sentite e vissute tante. E’ bello ascoltarlo: è vivace ed instancabile, aperto e cordiale, ed è così che deve aver affrontato anche il suo lavoro. A gruppi o a coppie passeggiamo sulla spiaggia, ognuno ha i suoi spazi, se lo desidera. Camminando incontriamo due coppie consolidate: loro sì che sono in viaggio di nozze, una luna di miele rinnovata, i mariti sono sempre troppo indaffarati e pieni di responsabilità in azienda che approfittano del momento per coccolare le loro mogli. Si ritagliano spazi intimi, ci dimostrano che si può stare insieme una vita e starci bene. Forse non hanno voglia di chiasso, ma hanno ragione anche loro. Chiacchierano comunque volentieri con il resto del gruppo; si parla anche di lavoro, ma d’altra parte anche il lavoro è vita. In un altro angolo le coppie di amici consolidati fanno gruppo. Ci sonno donne bellissime con capelli che ti fanno capire quale personalità forte e magnetica abbiano, altre che si riposano e ti raccontano che al ritorno dovranno affrontare un intervento chirurgico, ma in quegli occhi di un blu che fa scomparire il più bello dei mari vedi che c’è un turbamento. Nonostante i problemi personali, però, lei pensa a farti avere i biscotti per quel tuo perennemente affamato marito. Quelli che non


VIII

Zietto e Pippi Calzelunghe: l’anarchia divertente alla Festa dei Bimbi CPL 21 Marzo: primo giorno di primavera…e Festa dei Bimbi in CPL. La Bottega di Merlino, libreria e non solo, di Modena, ci ha portato 2 ragazze molto simpatiche ad animare la nostra giornata per i bambini, ormai una tradizione da qualche anno. Lo spettacolo è stato in realtà un lettura animata e accompagnata da musica… Uno spaccato della vita Pippi Calzelunghe che, come forse sapete, non è una vita così “tranquilla” per non dire “convenzionale”. Forse è proprio per questo che ai bambini piace sempre tanto. Per portarci a casa un bel ricordo di Pippi, abbiamo costruito insieme a genitori e bambini il famoso cavallo Zietto, con materiale di recupero e soprattutto con l’aiuto delle nostre amiche-animatrici della Bottega di Merlino. A seguire riportiamo 2 commenti, uno di una mamma-socia che ha partecipato con i suoi bimbi per la prima volta, l’altro di una bimba, figlia di un nostro collega-socio.

Isabella Iori

“La festa dei bimbi mi è piaciuta molto, sono stata contenta dell’invito ricevuto. La cosa che mi ha divertita di più è stato costruire Zietto, il cavallo di Pippi Calzelunghe. Mi è piaciuto meno lo spettacolo di Pippi Calzelunghe, vorrei consigliarle di farsi le trecce al posto dei codini, e di tingersi i capelli colore carota. Mi sono piaciute molto le cose da mangiare che avete preparato. Mia sorella Ilaria però la pensa in modo diverso: le è piaciuto di più lo spettacolo e meno costruire Zietto. Io e mia sorella siamo d’accordo su una cosa: nel nostro calendario c’è una nuova festa che aspettiamo ogni anno: la festa dei bimbi di CPL!

Arianna Luppi

“Per me è stata la prima volta, non avevo mai partecipato alla festa organizzata da CPL per i nostri bambini, e devo dire che ho trovato la cosa davvero divertente. È stato piacevole assistere allo spettacolo in sala Bighi. I piccoli più temerari hanno anche avuto il coraggio di avvicinarsi alla simpatica animatrice durante il suo monologo, che, devo ammettere, non ho molto seguito perché la mia attenzione è stata tutta catturata dalle reazioni delle nostre splendide pesti. Ho due bambini piccoli, quindi la costruzione del cavallo non era esattamente alla loro portata, in compenso si è divertito molto il papà, ed ora nel mio salotto imperano due meravigliosi cavallini oldstyle che spero resisteranno il più a lungo possibile agli assalti dei miei due teppisti”.

Valentina Pini

riesci a capire come hanno fatto a diventare così neri. Eppure non li hai mai persi d’occhio: erano lì a giocare a carte, mettevano la protezione solare, chiacchieravano con tutti gli altri, partecipavano alle escursioni. Con loro, però, il sole è stato più generoso, ha stretto un patto diabolico con la loro melanina. Quelli che hanno la pelle dello stesso candore che avevano alla partenza ma che in sette giorni hanno fatto otto escursioni e potrebbero egregiamente redarre la guida turistica dell’isola, che conoscono meglio degli stessi

mauriziani. Conoscenze che si abbozzano, altre che si approfondiscono, amicizie che nascono, altre che si fortificano, legami nuovi, piccoli flirts, persone che ti aprono la porta del loro io, che ascoltano le tue confidenze o che ti fanno le loro, che si confrontano… E così apprendi del collega manutentore che, dopo un intensa settimana di lavoro, deve interrompere una serata romantica con la fidanzata per eseguire un pronto intervento alle case popolari, dove per entrare in un appartamento affronta odori nauseabondi, gli si incollano i piedi al pavimento o si trova lo spacciatore (interrotto nel pieno di illecite trattative) che lo minaccia. Parli con un tecnico che ti racconta di un’altra Area e delle difficoltà quotidiane lega-

te alla famiglia e al lavoro. Ti fermi, parli, ascolti e scopri che quell’uomo o quella donna non sono solo colleghi ma individui con interessi e passioni, a volte anche strane, e tutto questo ti fa capire meglio quella persona, capisci quanto può dare, capisci che non è solo uno dei quasi cinquecento soci ma un individuo unico con le sue peculiarità. Tutti dovrebbero almeno una volta partecipare a uno di questi momenti così aggreganti, dimenticando il proprio ruolo. Le maschere vanno bene per il carnevale, questa è la vita vera: una sola ce ne è stata concessa. La nostra autorevolezza, la stima degli altri, l’affetto e l’armonia sul lavoro si conquistano con la generosità dell’animo. La condivisione di esperienze, positive o meno, aggrega e fortifica il gruppo. Ci piace ricordare con affetto un simile esempio, che auspichiamo trovi fedeli proseliti. Giocava a pallone con operai e dirigenti, mangiava e beveva con tecnici e amministrativi, non nascondeva le sue debolezze, ma nessuno ha mai dubitato della sua forza. Un bravo operaio, un bravo tecnico, un serio dirigente non perdono credibilità quando brindano con qualche

bicchiere di rum alla vaniglia, quando si scatenano in balli latino-americani o quando, nonostante gli acciacchi di menischi compromessi, tirano calci ad un pallone o partecipano a improbabili partite a pallavolo… L’aridità dei sentimenti è quella che ti fa dubitare di loro e nient’altro. Volevamo scrivere un articolo senza implicazioni, da depliant turistico del tipo “Splendide spiagge di bianco corallo, acque cristalline, fondali mozzafiato, cibo abbondante e a volte ricercato, ottimo villaggio, splendida compagnia”: sarebbe stato tutto vero, ma non sarebbe stato tutto e soprattutto non saremmo stati noi. To be continued…

Laura e Mirko, sposi


Turn static files into dynamic content formats.

Create a flipbook
Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.