Il Punto Soci 37

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N. 37

•Editoriale

Per non essere soli di Francesco Manicardi (fmanicardi@cpl.it), Direttore di C-news “Sai, una cooperativa agricola piemontese nostra cliente ha deciso di anticipare il saldo delle fatture per darci un piccolo ma concreto sostegno”. La buona notizia giunge da un collega della cogenerazione mentre, sistemati fra tettoie e container, si cerca di ripristinare la piena operatività. Scopriamo che notizie come questa ci fanno bene, nel mare di cose che sembrano non funzionare o sono complesse da riavviare. In realtà moltissimo è stato fatto: colleghi di Mirandola e Concordia non si sono risparmiati, dentro e fuori dall’azienda, mettendo a frutto tutta la loro esperienza professionale, le loro conoscenze e capacità, la loro intelligenza sia nel dire che nell’obbedire. Sono nati due “villaggi CPL” a cielo aperto, spartani e funzionanti. Sono stati interpellati colleghi di altre aree per assistenza ingegneristica, per la fornitura di container e mezzi, per molti altri aspetti. Dalle sedi esterne sono arrivati trasporti di beni raccolti subito e con impegno dai lavoratori di CPL; insieme alla gratitudine per questi pensieri e gesti di prossimità, rivolgiamo loro un appello: “Abbiamo bisogno che voi lavoriate al meglio dove siete, che possiate ottenere anche per noi i risultati che oggi e per qualche tempo noi delle sedi modenesi non potremo garantire. Abbiamo bisogno che sappiate e teniate a mente che le nostre ferite personali non guariranno in fretta, ma richiederanno cure, pazienza di condivisione e tempo”. CPL ce la farà, lo sta dimostrando in questi momenti; ce la farà perché ha grandi risorse note e insospettabili, in primis umane, ma anche di rapporti e di sensibilità sul territorio: un territorio che la cooperativa ha sempre percepito come oggetto di attenzione, e che sta restituendo questa attenzione a CPL attraverso la disponibilità di mezzi, persone, iniziative. Di fronte a questa sfida epocale ci soccorre lo sguardo alla nostra storia aziendale: CPL ha fronteggiato e superato l’avversità del Governo a fine ‘800, ha attraversato due Guerre mondiali e il blocco di 10 anni della produzione, la mancanza di stipendi per 8 mesi alle sue maestranze negli anni Cinquanta, la crisi pesantissima degli Anni ’60 fino alla svolta del metano. Fra 10 anni il terremoto sarà probabilmente un’altra tappa del cammino accidentato di questa organizzazione umana che procede coraggiosamente nella storia. Una storia aziendale che da modenese si è fatta sempre più italiana (e ormai internazionale) ma che conserva il cuore nelle terre della Bassa padana: per questo il terremoto non è un evento facilmente superabile. Abbiamo perduto alcune delle nostre convinzioni. La convinzione che la nostra terra fosse sicura rispetto ai terremoti. Anche questa per noi padani è una questione culturale: in Irpinia, in Friuli o altrove le persone nascono e crescono sapendo che può succedere, i genitori e gli anziani ti raccontano la loro esperienza. Così noi siamo abituati e preparati alle alluvioni, alla grandine, alla siccità: il terremoto ci ha colti di sorpresa, e resi tremendamente consapevoli di ciò che altri hanno già vissuto in Italia e nel mondo. La convinzione che la nostra terra fosse ricca di lavoro: con il collasso di tante strutture produttive si può temere una diaspora di lavoratori e di opportunità di impiego, un impoverimento generale umano e di servizi mai Continua in seconda

Le pagine dedicate a soci e dipendenti

Fra gli animali e la Favola di Alice spunta la focaccia dell’Inter… 100 partecipanti alla Festa dei Bimbi presso la Fattoria didattica di Medolla (MO) Sabato 12 maggio si è svolta la Feanni a questa sta dedicata ai bimbi di CPL delle festa dedicata sedi di Concordia e Mirandola, in ai bambini: occasione della tradizionale Festa la trovo una della Mamma. Quest’anno il GAS bellissima inilocale ha organizzato un pomeziativa sia per riggio presso la Fattoria Didattica i più piccoli “Uccelliera” di Medolla: i bambini, sia per noi dopo aver ascoltato la favola anigrandi, che mata di Alice nel Paese delle Meabbiamo in raviglie che andava alla ricerca del questo modo Bianconiglio, hanno potuto conola possibilità scere i vari tipi di cereali come quidi conoscere noa, amaranto, grano saraceno e altri genitori provato a fare il pane. Nostro figlio fuori dall’amMattia, nonostante la vitbito lavorativo. toria schiacA me personalciante della mente dà anche Juventus in l’occasione di campionato, stare una volta Ad eccezione dell’editoriale qui a fianco, è istigato da in più con colopportuno che sappiate che tutti gli articoli mio marito leghe che sono di questo numero del Punto Soci sono stati Andrea e dal anche amiche scritti prima del 29 maggio. Perché allora pubblicarli, dopo ciò che è successo? Perché vicepresidenfuori dal lavoro: essi riferiscono di momenti felici ed iniziative te Guarnieri in tutto eravamo piacevoli vissute da tanti di noi. Senza voler in ha realizzato 46 adulti e olalcun modo sminuire o trascurare le fatiche e una pagnotta tre 40 bambini. i drammi che stiamo vivendo a causa del tercon la scritQuando siamo remoto, ci sembrava che la lettura e il ricordo ta “Inter”: la arrivati nella di quanto vissuto nelle settimane prima del scritta non era fattoria piena di sisma potessero restituirci il senso di qualcoun granché, animali il caldo sa di prezioso che c’è stato e che potrà esserci ma devo dire si faceva sentiancora. Sicuramente diverso, ma ugualmente che il pane re, ma per forprezioso e umanizzante. E forse portatore di era molto tuna avevamo a speranza. buono. Battudisposizione un te a parte, mio bellissimo giarmarito ed io partecipiamo tutti gli dino ombreggiato dove i bambini han-

PRIMA DI LEGGERE QUESTE PAGINE

no potuto giocare a nascondino o a calcio mentre i genitori si sono potuti rilassare sotto il portico bevendo qualcosa in compagnia o giocando insieme ai bambini a calcio. La fattoria è a conduzione familiare, sembra di essere in una casa di una volta, che mette al primo posto il mangiar sano e la vita a contatto con la natura. Dopo aver fatto un giretto sul trenino per visitare l’intera fattoria, nel tardo pomeriggio, abbiamo potuto gusta-

re fantastici manicaretti fatti in casa: tartine con salse e verdure, stuzzichini con pane fatto in casa, gnocco fritto e una crostata di fragole veramente buonissima. Ringraziamo il Gruppo Attività Sociali (in particolare Isabella Iori) perché tutti gli anni organizza questa festa cercando sempre idee nuove: non è facile accontentare le esigenze di tutti, ma dobbiamo dire che il GAS ci riesce sempre!

Elena Guerci e Andrea Bellini, Concordia


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