CPL CONCORDIA: NON CI SIAMO MAI FERMATI, PER NOI E PER GLI ALTRI // lavoro e gli impegni della storica cooperativa concordiese
Le sedi di Concordia e Mirandola colpite duramente (dai15 ai 20 min di Euro di danni): 650 lavoratori da mettere in sicurezza e ricollocare in due campus tecnologici con container e tensostrutture. Grazie a ciò sono stati serviti 12 campi della Protezione Civile e tante altre realtà territoriali. Ed ora siamo ripartiti, per il 114esimo anno di storia Dopo il terremoto del 29 maggio ci siamo ritrovati senza uffici e strutture agibili; alcune crollate, le altre presentavano danni in tutti gli stabili delle sedi di Concordia e Mirandola. La cooperativa ha avuto due priorità in parallelo: la ripresa aziendale e l'assistenza ai propri lavoratori e alle loro famiglie. La ripresa consisteva nel far ripartire al più presto l'impresa e dare risposta alle altre aree territoriali d'Italia di CPL che continuavano a operare. Abbiamo allestito immediatamente due campus operativi: complessi autonomi ed efficienti consistenti in 130 container coperti da tensostrutture (5.200 mq complessivi). Da questa emergenza è nata anche una nuova unità di business, che ora si occupa appunto di Smart Cities, piccoli complessi abitativi o produttivi che devono essere autosuffìcienti da ogni punto di vista energetico. Su richiesta della Protezione Civile Emilia Romagna abbiamo curato lavori di adeguamento, verifica e certificazione degli impianti elettrici in 12 campi di accoglienza situati nei comuni del cratere compresi Concordia, San Possidonio e Mirandola. Il 20 maggio un gruppo di 10 tecnici CPL si era immediatamente recato a Finale Emilia per le opere di prima necessità e provvisionali, in particolare la messa in sicurezza e verifica degli impianti. L'altra priorità consisteva nel dare risposta a chi fra i colleghi aveva avuto problemi di inagibilità della casa. Una task force di "Protezione Civile CPL"di 3 persone in poche ore ha provveduto
a procurare beni di prima necessità, e nel giro di qualche giorno 36 container e 18 camper. Il CdA ha promosso una raccolta di contributi volontari (3.562 ore lavorative devolute dalle sedi di tutta Italia) da destinare ai colleghi più colpiti, che a dicembre si sono visti consegnare personalmente somme per un totale di 64.500 Euro. Ma il nostro sguardo non si è limitato ai confini aziendali, anzi, ha cercato di guardare ad ogni richiesta proveniente dal territorio: è stato prestato al Comune un furgone per il trasporto dei beni di prima necessità, sono stati ospitati gli scuolabus presso gli spazi interni dell'azienda. CPL ha sostenuto la spesa del noleggio della tensostruttura destinata ai bambini del nido per le attività estive e per l'avvio dell'anno scolastico fino ad ottobre. La cooperativa ha favorito le azioni di UNICEF Italia in aiuto alle popolazioni locali: presenza di giovani Younicef nei campi estivi, donazioni di materiale didattico, kit sportivi, giocattoli, ecc. Abbiamo sostenuto il noleggio di container per le Scuole Superiori di Mirandola. Il nostro intendimento è quello di consolidare e ricostruire, ovviamente senza delocalizzare. Ad oggi la stima dei danni si aggira fra i 15 e i 20 min di Euro, ma la ricostruzione procede con un progetto di razionalizzazione di uffici, magazzini ed officine ancora più funzionale alle nostre attività, in particolare quelle legate a nuovi prodotti tecnologici e servizi per l'estero. Di fronte a questa sfida ci soccorre lo sguardo alla nostra storia aziendale: CPL in 114 anni ha fronteggiato crisi economiche e Guerre mondiali. Fra 10 anni il terremoto sarà probabilmente un'altra tappa del cammino accidentato di questa organizzazione umana che procede coraggiosamente nella storia. 11600 lavoratori di CPL CONCORDIA