REFERENZE FOTOVOLTAICO

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AREA BUSINESS

“Eppur si muove”: il fotovoltaico su discarica è una realtà per APS Holding

A Ponte San Nicolò (Padova) CPL ha realizzato un impianto solare da 1 Mwatt con scelte progettuali innovative (su terreno “mobile” con avvallamenti) e soluzioni funzionali al ruolo di gestore e produttore elettrico (obiettivo comune con la committenza). Tutto questo nonostante complicazioni logistiche dovute all’alluvione del novembre 2010

no che già prevedeva un impianto di captazione del biogas prodotto dai rifiuti. Il lungo percorso iniziato nell’autunno del 2007 dal committente con la presentazione del progetto preliminare l 30 aprile 2010 CPL CONCORDIA per lo screening d’impatto ambientale si è aggiudicata la gara indetta da e il successivo parere favorevole in auAPS Holding per la realizzazione torizzazione unica aveva come obiettichiavi in mano di un impianto fotovolvo sfidante la realizzazione dell’opera taico di potenza nominale pari a 1000 entro l’anno solare 2010, al fine di riKwp presso la discarica Roncajette di entrare nel 2° Conto Energia. Ponte San Nicolò, nei pressi di Padova. Il kick off dell’operazione è avvenuto L’opera si è inserita in un vasto piano il 21 giugno 2010 con la consegna delle di riqualificazione e di valorizzazione aree e l’avvio delle prestazioni tecnienergetica voluta da APS Holding, piache, ovvero della progettazione esecutiva, realizzata in accordo con il progetto preliminare già citato e con le particolari esigenze di un impianto fotovoltaico realizzato sopra una discarica. Diverse le difficoltà specifiche incontrate. La particolarità L’alluvione del 2 novembre 2010 ha colpito la zona di Roncajette, dove f o n d a m e n t a l e il fiume Bacchiglione ha straripato proprio in corrispondenza della discarica: nel realizzare i milioni di metri cubi di acqua e fango fuoriusciti hanno reso inagibile il un impianto focantiere per alcune settimane. CPL si è impegnata per non chiedere dilazioni tovoltaico sopra

di Matteo Barutta (mbarutta@cpl.it), Resp. Commessa Area Padova Nord Est

I

al termine fissato per il fine lavori

una discarica è l’impossibilità di scavare nel terreno e utilizzare i metodi tradizionali per i sostegni dei moduli fotovoltaici. Questa particolarità ha avuto un forte impatto sia nelle scelte progettuali sia nella successiva realizzazione Fra le soluzioni adottate nell’impianto di Roncajette l’utilizzo di del campo foto- guaine metalliche per proteggere i cavi dagli animali presenti in loco e la voltaico, a partire posa di un tessuto in polipropilene per impedire la crescita d’erba e mandalla realizzazione tenere umido il capping della discarica di un argine in terra nel quale sono stati collocati i plinti di possibile azione degli animali presenti calcestruzzo che sorreggono i sostegni in discarica; della rete di recinzione e i pali per l’ilb) la scelta di utilizzare 6 km di cavo luminazione dell’area. in alluminio armato per “trasportare” I 4160 pannelli fotovoltaici sono stati tutta la corrente prodotta dal campo fissati, mediante profilati in alluminio, verso le cabine di trasformazione; a particolari cassette in polietilene c) la posa di un tessuto per pacciamaadagiate sul terreno, utilizzando terra tura in polipropilene, che impedisca la da riporto per poter livellare i naturacrescita dell’erba ma al tempo stesso li avvallamenti del suolo causati dai sia permeabile all’acqua (per mantepozzi di aspirazione del biogas. Altre nere umido il capping della discarica soluzioni particolari adottate sono staevitando fessurazioni sul terreno con te: a) l’utilizzo di guaine metalliche la conseguente fuoriuscita del biogas). utilizzate per far scorrere al suo interno gli oltre 30 km di cavi solari, in Tutte queste soluzioni sono state adotmodo da proteggere i cavi stessi dalla tate considerando che CPL avrà la

Intervista all’Ing. Umberto Rovini, Direttore APS Holding Ing. Rovini, come ha conosciuto CPL CONCORDIA? Il radicamento dell’azienda in Triveneto, e in particolare la presenza a Padova con una sede operativa e 80 addetti, ha inciso sulla scelta? Operando da sempre nel settore dei Lavori Pubblici e delle Utilities il nome e l’attività di CPL sul territorio e a livello nazionale mi erano già note. Per realizzare l’impianto di Roncajette abbiamo bandito una gara con i prerequisiti di legge, perciò in questa fase non era possibile esprimere l’apprezzamento per il radicamento di CPL sul territorio. Tuttavia ero a conoscenza della significativa presenza dell’azienda nella nostra città: questo tipo di requisito, pur non potendo influenzare la scelta, è molto apprezzato perché induce a sperare che il soggetto aggiudicatario garantisca presenza costante e immediatezza di intervento. Nel corso dell’esecuzione dei lavori il fatto stesso di sapere che a pochi chilometri dal cantiere l’azienda è presente con una propria sede significa poter contare su tutta l’operatività e capacità di far fronte agli eventi che solo chi è ben insediato nel territorio riesce ad assicurare. Come ha vissuto la vicenda dell’alluvione e le connessioni con la realizzazione dell’impianto fotovoltaico? In questo evento la sorte ha voluto che il campo solare, collocato su una collinetta della discarica, non fosse interessato direttamente dall’allagamento: quindi non è stato necessario interpellare l’azienda per mettere in sicurezza l’impianto. Tuttavia ho riscontrato che l’impresa si è sempre adoperata perché l’alluvione non comportasse un allungamento dei termini. In questi frangenti eccezionali CPL avrebbe benissimo potuto richiedere proroghe, ma si è adoperata perché ciò non avvenisse. Anzi, non appena è stata data la praticabilità, quasi fossero lì con il cronometro, si sono rimessi a lavorare. Da questo punto di vista mi complimento per l’efficienza e la capacità di riorganizzare la commessa in modo da non cagionare ritardi, anche perché noi avevamo un’obbligazione di risultato: dovevamo infatti ultimare i lavori entro l’anno, in tempo utile per godere del massimo contributo da parte del GSE. A Suo avviso il ruolo di APS Holding nella promozione di energia da fonti alternative è strategico o rappresenta solo un’occasione propizia grazie agli incentivi? Abbiamo considerato come un’occasione la disponibilità del diritto di superficie sulla discarica esaurita, assecondando un’idea del gestore di Bacino. Essendo APS Holding un’azienda che “brucia” energia, ritenevamo

potesse essere un’iniziativa apprezzabile dall’utenza quella di produrre con fonti alternative parte dell’energia che consumiamo. Produrre energia non è il nostro core business, ma stiamo pensando anche a impianti sui tetti dei nostri fabbricati, o a pensiline fotovoltaiche sui parcheggi gestiti, oltre a qualche iniziativa nella cogenerazione, sempre nell’ottica del risparmio energetico. Quali sono le aspettative di APS riguardo al servizio di conduzione dell’impianto? Nell’appalto abbiamo inserito anche un Global Service della durata di 20 anni, affidato anch’esso a CPL: crediamo che questo tipo di attività ci assicuri il massimo del rendimento possibile. Oggi tutti garantiscono con la massima facilità che l’impianto manterrà la sua efficienza nel tempo, ma 20 anni sono una durata considerevole... Io ho avuto modo di conoscere nel corso dei lavori le persone della vostra impresa e, al di là dell’indiscutibile efficienza e capacità di far fronte alle responsabilità affidate, quello che conta è per me lo spirito. Io so che è un’azienda con una lunga storia – oltre 100 anni - e che ha assolutamente intenzione di continuare a svilupparsi anche in futuro, grazie a un’organizzazione complessa non solo di tipo locale ma anche centrale per il monitoraggio di tutti i sistemi che risultano in gestione. Abbiamo già avuto occasione di lavorare con imprese cooperative; devo dire che in voi ben si individua il modo di essere del movimento cooperativo: avere un atteggiamento virtuoso, e non perseguire solamente il “business per il business”. E’ evidentemente un clima che si respira nell’azienda: il personale è compreso in questo ruolo, e la Stazione Appaltante percepisce chiaramente questa sensazione. Il contatto con i vostri capicommessa, gli operativi, coloro che curano la contabilità è molto diverso rispetto ad un’impresa normale: c’è un sentimento in più che si percepisce, ed è piacevole lavorare in questo clima, pur nel rispetto delle parti e dei ruoli committente-fornitore. Si capisce che c’è un soggetto sempre in ascolto, che cerca di capire quali sono i problemi e la mentalità del committente, individuando la risposta migliore alle tue esigenze.

A cura di Francesco Manicardi, Resp. Uff. Stampa


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